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net/publication/232423494
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Piles under horizontal load / Energy piles / Disconnected piles under vertical load View project
All content following this page was uploaded by Francesco Silvestri on 11 October 2015.
Keywords: strutture interrate, gallerie, azioni sismiche, analisi pseudo-statica, analisi dinamica.
ABSTRACT:
Gli effetti indotti da un evento sismico nel rivestimento di una galleria possono essere previsti con varie me-
todologie, a livello di complessità crescente, calcolando gli incrementi di carico a partire dalla risposta sismi-
ca del sottosuolo in esame in condizioni di free-field, oppure in base alla soluzione di un problema di intera-
zione terreno-struttura in condizioni dinamiche. In questa nota vengono illustrate differenti procedure e ne
vengono confrontati i risultati. Il problema analizzato è quello di una galleria circolare di 6 m di diametro e
lunga 1000 m, con l’asse alla profondità di 15 m in uno strato di terreno di 30 m di ghiaia o sabbia mediamen-
te addensata o argilla tenera, sovrastante un banco roccioso relativamente rigido. Sono state condotte analisi
pseudo-statiche e dinamiche semplificate e confrontate con l’analisi a elementi finiti dell’interazione completa
terreno-struttura. I risultati mostrano che se il rivestimento è relativamente flessibile possono essere usati me-
todi semplificati per prevedere affidabilmente le sollecitazioni indotte dal sisma. Tuttavia la semplice analisi
pseudo-statica richiede un’attenta valutazione dell’accelerazione in superficie. In direzione longitudinale sono
state confrontate due procedure, che possono tenere conto, in maniera semplificata, sia dell’inclinazione delle
onde sismiche che dell’asincronismo del moto.
argilla (D)
6m 15 sabbia (C) - per l’argilla, le curve suggerite da Vucetic &
ghiaia (B) Dobry (1991) per IP=30% ;
(riv. Cls
(riv. ClsRbk
Rck450 kg/cmq)
45 N/mm 2) 20 - per la sabbia, le ben note curve di Seed & Idriss
12 m (1970);
25
1 25
30
3
Bedrock = roccia tenera VS = 800 m/s γ = 22 kN/m D0 = 0.5% 0,8 20
modulo di rigidezza normalizzato, G/G0
IP (Santucci de Magistris, 2005a; d’Onofrio & Silve- - per la ghiaia, le relazioni riportate da Stokoe
stri, 2001). A partire da una legge di variazione di (2004) per D50 = 10mm.
G0 con la profondità z, è possibile ottenere il profilo Figura 2. Variazione di rigidezza normalizzata e rapporto di
di velocità delle onde di taglio Vs(z) come: smorzamento con il livello di deformazione a taglio.
G 0 (z)
Vs (z) = (1)
ρ 3 ANALISI IN SEZIONE TRASVERSALE
in cui ρ è la densità del terreno. I profili di Vs in pro- Nell’analisi dinamica completa gli incrementi di
fondità per ciascun modello di sottosuolo sono mo- sollecitazione indotti nel rivestimento da un sisma
strati in Fig. 1, in cui la linea tratteggiata rappresenta sono ottenuti direttamente come risultato della simu-
lazione dello scuotimento del sistema terreno-
galleria. Al contrario, nei metodi semplificati (pseu- in cui S è il fattore di amplificazione del sito (cfr
dostatici o dinamici) l’interazione cinematica terre- Tab. 1). Di conseguenza, il profilo verticale di amax è
no-struttura viene trascurata e l’analisi è disaccop- ottenuto dall’espressione:
piata: al contorno della galleria viene applicato un
campo di spostamenti, ottenuto da un’analisi mono- ⎡ 2π (H − z) ⎤
a max (z) = a g + sen ⎢ ⎥ (a max,s − a g ) (6)
dimensionale di risposta sismica locale, in cui ven- ⎣ 4H ⎦
gono trascurati gli effetti dovuti alla forma e alla ri-
gidezza della galleria sul comportamento sismico del e la massima tensione tangenziale viene calcolata in-
terreno. Inoltre, anche gli effetti delle onde di com- tegrando il profilo delle accelerazioni massime:
pressione vengono trascurati, mentre vengono con- z
siderate esclusivamente le onde S, che si propagano τ max (z) = ∫ ρa max (z)dz (7)
nei piani verticali inducendo deformazioni tangen- 0
ziali γ. Successivamente, le deformazioni vengono
usate per calcolare gli incrementi sismici delle solle- 3.1.2 Metodo 2
citazioni sul rivestimento della galleria, tramite solu- Il secondo metodo assume una legge di variazione
zioni elastiche in forma chiusa. di amax(z) lineare dalla superficie (Sag) al bedrock
(ag). Questa ipotesi corrisponde alla condizione in
3.1 Analisi pseudo-statiche cui un banco di terreno viene sottoposto a scuoti-
Sono stati sviluppati quattro differenti metodi per mento in un campo di frequenze molto più basse ri-
valutare la massima tensione tangenziale, a partire spetto a quella fondamentale.
dall’equilibrio di una colonna deformabile di terreno
che si estende dalla superficie fino alla profondità z. 3.1.3 Metodo 3
In ogni caso la deformazione tangenziale massima La distribuzione delle tensioni tangenziali con la
del terreno alla profondità z viene calcolata dividen- profondità da inserire nell’Eq. (3) è stata calcolata
do la tensione massima, τmax(z), per la rigidezza a con l’espressione, ricavata dall’equilibrio dinamico
taglio, G(z), alla stessa profondità: di una colonna di terreno:
τ max (z) a max,s
γ max (z) = (3) τ max (z) = rd (z) σ v (z) (8)
G (z) g
Per ciascun metodo pseudo-statico, sono state la quale viene spesso usata per la valutazione della
condotte analisi sia lineari che lineari equivalenti; suscettibilità a liquefazione. Nell’Eq. (8), σv è la ten-
nelle analisi lineari il modulo di taglio G, usato sione verticale totale, e rd è un fattore di riduzione
nell’Eq. (3), è costante e coincide con la rigidezza a che tiene conto della deformabilità della colonna di
piccole deformazioni Go; invece, nelle analisi lineari terreno. Questo coefficiente può essere considerato
equivalenti tale modulo dipende dal livello di de- una funzione della profondità z e può essere ricavato
formazione, come mostrato in Fig. 2. Per una valuta- da espressioni presenti in letteratura, come ad esem-
zione corretta della massima deformazione tangen- pio quelle fornite da Iwasaki et al. (1978), Liao &
ziale nel terreno, è stato usato il modello di Ramberg Whitman (1986), oppure eventualmente includendo
& Osgood (1943), che esprime la deformazione in gli effetti della magnitudo del sisma, come suggerito
funzione della tensione tangenziale: da Idriss & Boulanger (2004). Inoltre i valori di rd(z)
R
possono essere derivati dal fattore di riduzione di a-
τ (z) ⎡ τ (z) ⎤ max,s con la profondità, fornito da Power et al.
γ max (z) = max + C ⎢ max ⎥ (4) (1996). In questo lavoro è stata usata la relazione di
G0 ⎣ G0 ⎦ Iwasaki et al. (1978):
3.1.1 Metodo 1 rd = 1 − 0.015z (9)
Si assume che il profilo delle accelerazioni mas-
sime con la profondità sia costituito da un’armonica, Nell’Eq. (9) la profondità z è espressa in m.
come accade per il primo modo di vibrare di un ban-
co di terreno omogeneo su un bedrock rigido. 3.1.4 Metodo 4
L’accelerazione massima alla base del banco (amax,b) Questo metodo è simile a quello precedente, ma i
viene fissata al valore massimo per la roccia affio- valori di rd sono stati calcolati usando l’equazione:
rante, ag, mentre l’accelerazione in superficie (amax,s) τ max (z)
può essere valutata seguendo le indicazioni normati- rd (z) = (10)
σ v (z)a max,s / g
ve come:
a max,s = Sa g (5) dove τmax è ottenibile da un’analisi di risposta sismi-
ca locale (RSL) così come descritto in seguito. Il va-
lore di amax,s è fissato nuovamente usando l’Eq. (5);
tale operazione si rende necessaria per ottenere risul- che stratigrafiche e proprietà fisiche e meccaniche,
tati confrontabili con quelli forniti dagli altri metodi. sono modellate in accordo con le Figg. 1 e 2. Le sto-
In Fig. 4 i profili di rd(z) in accordo con l’Eq. (10), rie temporali delle accelerazioni sono state selezio-
sono confrontati con i profili suggeriti dagli Autori nate da un database di registrazioni di eventi sismici
summenzionati. I valori calcolati si riferiscono a un italiani, raccolti per il programma di ricerca ReLUIS
terremoto di progetto con un’accelerazione ag varia- (Lanzo, 2006). I segnali sismici sono stati scalati a
bile da 0.05g a 0.35g, corrispondente alle quattro ca- un valore dell’accelerazione massima ag pari a
tegorie sismiche definite dalla normativa Italiana 0.05g, 0.15g, 0.25g e 0.35g (in accordo con la zona-
(OPCM 3274, 2003). zione sismica stabilita dall’OPCM 3274, 2003), e
Si osservi che i valori di rd ricavati dall’Eq. (10) sono stati applicati alla base dei tre diversi modelli
sono spesso più grandi dell’unità all’interno del ban- di sottosuolo.
co, così come l’accelerazione calcolata nelle analisi
è generalmente più elevata di Sag. Questo è in ac- 3.3 Analisi dinamica completa
cordo con i recenti lavori di Pitilakis et al. (2006) e Le analisi con il metodo dinamico completo sono
Bouckovalas et al. (2006) che hanno ottenuto valori state condotte con l’ausilio di Plaxis v8 (Brinkgreve,
di S più elevati di quelli suggeriti dall’OPCM 3274 e 2002), che permette di effettuare anche analisi di-
dall’EC8. namiche di interazione fra terreno e struttura, in
La Fig. (3), inoltre, mostra che rd cresce al decre- condizioni piane. Il codice permette di definire un
scere di ag, che sta ad indicare un notevole effetto tensore dello smorzamento [C] attraverso la formu-
della non-linearità. Ciò è più evidente in corrispon- lazione di Rayleigh, come combinazione lineare del
denza della superficie, dove la rigidezza a taglio su- tensore delle masse [M] e di quello delle rigidezze
bisce in maniera più significativa l’effetto della va- [K]:
riazione con la profondità. Nonostante l’elevato
valore rispetto a quelli previsti per la superficie, que- [C] = α [M] + β [K] (11)
sto metodo fornisce tensioni tangenziali generalmen-
te più basse alla profondità della galleria, rispettando I coefficienti α e β sono stati calcolati con il me-
le relazioni presenti in letteratura, almeno per i profi- todo della doppia frequenza di controllo, assumendo
li di sottosuolo considerati. che il fattore di smorzamento fosse costante in un in-
tervallo compreso fra la prima frequenza naturale del
1.5 rd
rd
1.5 rd
0
0 0.5 1
0
0 0.5 1
0
0 0.5 1 1.5
deposito e una frequenza n volte maggiore; n è il
(a) (b) (c) primo intero dispari che approssima per eccesso il
5 5 5 rapporto fra la frequenza fondamentale del segnale
sismico e la prima frequenza naturale del deposito.
10 10 10 Questo metodo evita che venga sovrastimato lo
smorzamento all’interno dell’intervallo di frequenze
considerate (Lanzo et al., 2004). Il bedrock è stato
z (m)
z (m)
z (m)
15 15 15
Iw asaki
et
al.(1978)
Liao &
assunto come un contorno rigido, mentre le frontiere
laterali della mesh, lontane 10 d dall’estremità late-
Whitmann
20 (1986) 20 20
Pow er et
RSL-
0.35g
25 RSL-
0.25g
25 25
zatori secondo la formulazione di Lysmer &
RSL-
0.15g
Kuhlmeyer (1969). In Fig. 4 è riportata la mesh uti-
30 RSL-
0.05g
30 30
lizzata nelle analisi:
Figura 3. Profili di rd(z) forniti dalla letteratura e calcolati con
EERA per argilla (a), sabbia (b) e ghiaia (c)
semplificati, in termini di profili di accelerazione, 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 0 0.25 0.5 0.75 1
0 0
tensione tangenziale e deformazione massime. Que-
sti risultati si riferiscono a un sottosuolo di tipo C
(sabbia mediamente addensata), sotto un evento si- 5 5
smico con amax= 0.35g. I risultati delle analisi di ri-
sposta sismica locale, condotte con sei differenti se- 10 10
gnali in ingresso, sono diagrammati lungo lo
spessore del banco (linee grigie) e mediati a ciascu-
z (m)
na profondità (linea nera).
z (m)
15 15
lente 30
z [m]
z [m]
15 EERA 15
Tolmezzo
270 -
100 EERA
Argilla - metodo 1 Argilla - metodo 2 20 Sturno 20
(a) Argilla - metodo 3 Argilla - metodo 4 270 -
Sabbia - metodo 1 Sabbia - metodo 2 Plaxis
Sabbia - metodo 3 Sabbia - metodo 4 Tolmezzo
10 Ghiaia - metodo 1 Ghiaia - metodo 2 25
00 -
25
Ghiaia - metodo 3 Ghiaia - metodo 4 Plaxis
γps/γds
Tolmezzo
270 -
Plaxis
30 30
1
(a) (b)
γmax (%) γmax [%]
0 0.1 0.2 0 0.05 0.1 0.15 0.2
0 0
0
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4
ag (g)
5 5
100
(b)
10 10
rivestimento
10
z [m]
γps/γds
z [m]
15 15
1 Plaxis free-field
20 20 (Sturno 270)
Interazione
galleria-terreno
0 25 25 (Sturno 270)
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4
ag (g)
30 30
Figura 6. Rapporti fra la deformazione tangenziale calcolata
con i metodi pseudo-statici e quella calcolata con l’analisi di- (c) (d)
namica semplificata: lineare (a) e lineare equivalente (b) Figura 7. Profili di amax(z), τmax(z), γmax(z) per una sabbia con
ag=0.35g: confronto fra le analisi dinamiche semplificate di
In Fig. 7 viene riportato un confronto fra le analisi EERA e di Plaxis
lineari free-field condotte nel dominio delle frequen-
ze (EERA) e del tempo (Plaxis), in termini di profili Sia per le analisi pseudo-statiche che per quelle
verticali di alcuni parametri significativi (amax(z), dinamiche semplificate, è stato assunto che le solle-
τmax(z), γmax(z)) per un sottosuolo sabbioso (terreno citazioni sul rivestimento possano essere calcolate
di tipo C), soggetto a una storia di accelerazioni al usando la distorsione massima mediata alla profon-
bedrock scalate a 0.35g. Si può osservare che, in dità della galleria e ignorando l’interazione cinema-
media, le due analisi dinamiche forniscono risultati tica tra il rivestimento e il mezzo. In questo lavoro
confrontabili in termini di ampiezza della deforma- per valutare le sollecitazioni vengono usate le e-
zione tangenziale alla profondità della galleria. In spressioni analitiche di Penzien & Wu (1998), che si
Fig. 7d si confrontano i profili di deformazione tan- riferiscono a una galleria di diametro d, con un rive-
genziale calcolati con Plaxis in free-field e in pre- stimento definito da un momento d’inerzia pari a It,
senza della galleria rivestita. Si osserva che i profili e da parametri elastici Et e νt. La galleria è immersa
sono sostanzialmente simili; essi differiscono local- in un semispazio omogeneo e isotropo, con parame-
mente in corrispondenza del baricentro della galleria tri elastici lineari E e ν. In ipotesi di perfetta aderen-
(alla profondità di 15 m) dove la deformazione cal- za fra rivestimento e terreno, la variazione dello
colata nell’analisi completa è leggermente superiore sforzo normale (N), del taglio (T) e del momento
flettente (M) con l’anomalia θ è fornita dalle espres-
sioni: 600
θ
N (kN/m)
24E t I t Δ (θ ) π⎞
0
⎛ (12)
T (θ ) = tan 2⎜θ + ⎟
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
-200 Metodo 1
d (1 − ν t )
3 2
⎝ 4⎠ Metodo 2
Metodo 3
-400 Metodo 4
M(θ ) =
Plaxis
-600
d 2 (1 − ν t2 ) θ(°)
2dγ m (1 − ν t )
Metodo 1
⎛ π⎞ Metodo 2
1 + α st
Metodo 4
⎝ 4⎠ 50
(13)
EERA media
Plaxis
T (kN/m)
48E t I t (1 + ν )(3 − 4ν )
α st = 0
d 3 E(1 − ν t )
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
θ
-50
ug,PS/ug,DS
differenti procedure pseudo-statiche (PS) e una pro-
cedura dinamica semplificata (DS).
1
l’espressione suggerita da Kawashima (2000): Figura 9. Confronto fra i valori di ug previsti dalle analisi
2 Ts pseudo-statiche e delle analisi dinamiche semplificate
us = S v (Ts ) (19)
π2 4.2 Soluzione alle differenze finite
in cui Ts è ottenuto dall’Eq. (18), e Sv viene ricavato Le sollecitazioni sul rivestimento devono essere
dallo spettro di progetto delle accelerazioni Sa così calcolate modellando la galleria come una trave ela-
come viene definito nell’OPCM 3274 (2003), fis- stica su un letto di molle alla Winkler. Trascurando
sando S=1. gli effetti inerziali (Okamoto et al., 1973),
l’equazione differenziale che governa il comporta-
4.1.2 Metodo PS 2 mento flessionale pseudo-statico della trave è
Anche il secondo metodo è basato sull’Eq. (19), (Kawashima, 2000):
ma in questo caso Sv(Ts) è stato valutato come lo
spettro medio dedotto dalle storie temporali delle ac- ∂ 4 u(y)
celerazioni disponibili. EI = K t [u ff (y) − u(y)] (21)
∂y 4
4.1.3 Metodo PS 3 L’Eq. (21) deve essere risolta insieme alle condi-
In questo metodo lo spostamento massimo in su- zioni al contorno, espresse in termini di spostamento
perficie (in cm) è fornito dalla seguente equazione: e delle sue derivate, che corrispondono a fissare un
valore nullo del taglio, T, e del momento flettente,
u s = 2.5 ⋅ S ⋅ TC ⋅ TD ⋅ a g (20)
M, all’estremità della trave. Nell’Eq. (21), u(y) è lo
in cui TC e TD sono i valori dei periodi definiti dallo spostamento della struttura, uff(y) è lo spostamento
spettro di progetto contenuto nell’OPCM 3274 in condizioni free-field del terreno calcolato dall’Eq.
(2003). (15), EI è la rigidezza flessionale della trave, e Kt è
la rigidezza delle molle rappresentative del mezzo.
4.1.4 Metodo DS Quest’ultima grandezza può essere valutata
Questo metodo è basato su un’analisi dinamica dall’espressione (St.John & Zahrah, 1987):
semplificata per la valutazione della risposta sismica
16 π G m (1 -ν s ) ⎛ D ⎞
di un sito in condizioni di free-field, mirato al calco- Kt = ⎜ ⎟ (22)
lo dello spostamento massimo indotto dal sisma nel (3 - 4ν s ) ⎜⎝ λs ⎟⎠
banco nel campo di profondità in cui è posizionata la
galleria. In questo caso i valori di ug(z) possono es- in cui Gm è un valore medio del modulo di rigidezza
sere ottenuti facilmente dalla stessa analisi di rispo- a taglio a piccole deformazioni, e νs è il coefficiente
sta sismica locale adottata per lo studio della sezione di Poisson del mezzo. La soluzione dell’Eq. (21) è
trasversale. stata ottenuta numericamente usando un metodo alle
differenze finite (Valentino, 2006), in cui si può e-
La figura 9 mostra un confronto fra i 4 metodi, in ventualmente tener conto della variabilità di Kt lun-
termini di spostamento orizzontale ottenuto con go l’asse della galleria.
l’Eq. (14) per ciascuno dei summenzionati metodi
4.3 Soluzioni approssimate 4.4 Risultati
La procedura proposta da Fu et al. (2004) consen- Un esempio di confronto fra le due procedure in
te di determinare la deformazione della galleria sen- termini di sollecitazioni è riportato in Fig. 10a-b. I
za risolvere l’Eq. (21). Infatti le deformazioni della risultati si riferiscono a un deposito sabbioso solleci-
struttura u(y) sono calcolate moltiplicando lo spo- tato da un segnale sismico con un’accelerazione di
stamento in condizioni free-field alla profondità del- picco pari a 0.35g; lo spostamento ug(z) è stato otte-
la galleria per un coefficiente riduttivo R, definito nuto da un’analisi di risposta sismica locale (metodo
dall’espressione: DS)
Dai diagrammi del taglio e del momento flettente
u ( y) 1 si osserva che i valori delle forze differiscono uni-
R= = 4
(23)
u ff ( y) EI eq ⎛ 2 π ⎞ camente in corrispondenza delle estremità della gal-
1+ ⎜ ⎟ leria. Bisogna osservare che la soluzione proposta da
K t ⎜⎝ λ s ⎟⎠
Fu et al. (2004) non tiene conto delle condizioni al
in cui λs e Kt sono forniti dall’Eq. (15) e dalla (22) contorno, che invece sono contemplate nella solu-
rispettivamente, e EIeq è la rigidezza flessionale della zione alle differenze finite. Nella restante parte della
trave con una sezione rettangolare equivalente alla struttura i due metodi forniscono risultati pratica-
reale sezione trasversale della galleria. I valori di R mente coincidenti.
per i casi in esame sono riportati in Tabella 3, insie-
me con gli altri parametri di calcolo. Bisogna osser-
vare che per tutti i modelli di sottosuolo, nonostante 5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
l’elevata variabilità di λs e di Kt, i valori calcolati di
R sono molto prossimi all’unità. Questo significa La determinazione ingegneristica degli incrementi
che la galleria è molto flessibile rispetto al mezzo di carico indotti da un terremoto sul rivestimento di
circostante, in maniera che gli effetti dell’interazione una galleria può essere conseguita mediante tre dif-
cinematica terreno-struttura possano essere conside- ferenti approcci progettuali, corrispondenti a cre-
rati trascurabili. scenti livelli di complessità dei modelli analitici, ca-
ratterizzazione del sottosuolo e descrizione del
Tabella 3. Valori del fattore R e degli altri parametri del model- segnale sismico:
lo. - Analisi pseudo-statiche, in cui il segnale di in-
Gm λs Kt gresso è ridotto a una forza d’inerzia equivalente
Terreno νs R
[Mpa] [m] [MN/m]
Argilla 0.50 28.2 260 11.9 0.977
o a un valore massimo di deformazione, calcola-
Sabbia 0.30 115.5 231 54.8 0.992 to attraverso un’analisi pseudo-statica in condi-
Ghiaia 0.23 344.2 200 188.9 0.997 zione di free-field, e successivamente considera-
to agente staticamente sul rivestimento della
0,5
galleria.
- Analisi dinamiche semplificate, in cui la defor-
Kawashima (2000)
0,4
Fu et al. (2004)
(a)
0,3
0,2 mazione del mezzo è valutata tramite un’analisi
0,1
free-field ed è applicata alla sezione della galle-
T(MN)
0
-0,1 ria (oppure lungo il suo asse) ancora in maniera
-0,2
-0,3 statica, tenendo conto dell’interazione cinemati-
-0,4
-0,5
ca terreno-struttura in maniera semplificata.
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 - Analisi dinamiche complete, in cui la risposta al
y (m)
sisma del mezzo e della struttura sono meccani-
(a)
camente accoppiati e analizzati tramite una mo-
20
15
Kawashima (2000) dellazione numerica, come il metodo agli ele-
Fu et al. (2004)
10 menti finiti o alle differenze finite.
5
M(MN*m)
0
-5
In questo articolo, i differenti livelli di analisi so-
-10 no stati sviluppati per una serie di casi ideali in ter-
-15 (b) mini di geometria e condizioni del sottosuolo, consi-
-20
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 derati rappresentativi di classi di terreni presi come
y (m) riferimento dalla nuova normativa sismica naziona-
(b) le. Le analisi lineari e non-lineari in direzione longi-
Figura 10. Taglio (a) e momento flettente (b) calcolati usando tudinale e trasversale sono state condotte con diffe-
la procedura di Kawashima (2000) e di Fu et al. (2004). renti metodi, e i risultati sono stati descritti e
confrontati.
Gli incrementi delle sollecitazioni calcolati con le
differenti procedure nella sezione trasversale sono
stati confrontati tra loro, mostrando una buona ap-
prossimazione dei metodi disaccoppiati rispetto alle Tunnelling and Underground Space Technology, 16, 247-
analisi dinamiche complete, finchè il rivestimento 293.
Hashash, Y.M.A., Park D., Yao J.I-C., 2005, Ovaling defor-
della galleria è ragionevolmente flessibile. mations of circular tunnels under seismic loading, an up-
In direzione longitudinale, le due procedure usate date on seismic design and analysis of underground struc-
tengono conto, in maniera semplificata, dell’angolo tures, Tunnelling and Underground Space Technology, 20,
di incidenza dell’onda sismica rispetto all’asse della 435-441.
galleria e del non-sincronismo del segnale. Un con- Idriss I.M., and Boulanger R., 2004, Semi-empirical proce-
fronto in termini di sollecitazioni taglianti e flettenti dures for evaluating liquefaction potential during earth-
quakes, Proc. V ICSDEE & III ICEGE, Berkeley, USA (1)
calcolate mostra che, nei casi esaminati, in cui il ri- 32 -56.
vestimento della galleria risulta flessibile rispetto al Iwasaki T., Tatsuoka F., Tokida K., Yasuda S., 1978, A prac-
terreno circostante, i due approcci restituiscono pra- tical method for assessing soil liquefaction potential based
ticamente lo stesso risultato a una certa distanza dal- on case studies at various sites in Japan, Proc. II Int. Conf.
le estremità della galleria. Entrambi gli approcci on Microzonation, San Francisco.
Kawashima K., 2000, Seismic design of underground struc-
vanno opportunamente verificati su uno schema di tures in soft ground: a review, Geotechnical Aspects of
struttura più rigida e confrontati con analisi dinami- Underground Construction in Soft Ground, Kusakabe, Fu-
che complete. jita & Miyazaki (eds). Balkema, Rotterdam.
Lanzo G., 2006, Database di accelerogrammi naturali italiani,
Rapporto del sottotema 6.3 ‘Stabilità dei pendii’, Consorzio
6 RINGRAZIAMENTI ReLUIS, 2006
Lanzo G., Pagliaroli A., D’Elia B., 2004, Influenza della mo-
dellazione di Rayleigh dello smorzamento viscoso nelle a-
Questo lavoro s’inserisce nel sottotema Scavi pro- nalisi di risposta sismica locale, Atti dell’XI Conferenza
fondi a cielo aperto in ambiente urbano e gallerie Nazionale su “L’ingegneria Sismica in Italia”.
metropolitane di una linea di ricerca del Progetto Liao S.S.C., Whitman R.V., 1986, Overburden correction fac-
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lutazione della stabilità dei pendii (linea 6, coordi- iour of submerged tunnels during earthquakes, Proc. V
namento AGI). Gli Autori desiderano ringraziare il World Conference on Earthquake Engineering, Rome,
coordinatore, prof. Stefano Aversa, per il suo conti- 1:544-553.
nuo supporto e le stimolanti discussioni. OPCM 3274, 2003, Primi elementi in materia di criteri gene-
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