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ASSOCIATO

Associazione delle organizzazioni di ingegneria,


di architettura e di consulenza tecnico-economica

COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE GENERALE ALLA S.P.


569 E VARIANTE ALLA S.P. 27 E ALLA S.P. 78 NEI
COMUNI DI CRESPELLANO E BAZZANO

Verifica sismica di stabilità globale dei rilevati stradali

Codice B.5.1

Rev. Data Redatto Controllato Approvato


0 29.08.2013 A. Mastrangelo M. Mainardi G. Guadagnini
1
2

Sede Principale: Sede di Bologna: Sede di Santarcangelo:


Viale Baccarini, 29 Via Zacconi, 16 Via Andrea Costa, 115
48018 FAENZA (RA) 40127 BOLOGNA (BO) 47822 SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)
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Verifica sismica di stabilità globale
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Lavoro:
Completamento Della Variante Generale Alla S.P. 569 E Variante Alla
Codice: B.5.1
S.P. 27 E Alla S.P. 78 Nei Comuni Di Crespellano E Bazzano” Data: 29/08/2013

INDICE
1. PREMESSA E RIFERIMENTI NORMATIVI ...................................... 5
1.1 PREMESSA E SCOPO DEL DOCUMENTO ......................................................... 5
1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI......................................................................... 5
2. STABILITÀ DEI RILEVATI STRADALI ........................................... 6
2.1 SEZIONI DI RIFERIMENTO ........................................................................ 6
2.2 CRITERI DI VERIFICA ............................................................................. 9
2.3 CONDIZIONI DI ANALISI ........................................................................11
2.4 PROGRAMMI DI CALCOLO .......................................................................12
2.5 MODELLO NUMERICO ............................................................................12
2.5.1 Geometria del problema ....................................................................................... 12
2.5.2 Parametri geotecnici dei materiali .......................................................................... 14
2.5.3 Parametri sismici ................................................................................................. 15
2.5.4 Falda ................................................................................................................. 15
2.5.5 Carico stradale .................................................................................................... 15
2.6 VERIFICHE DI STABILITÀ ........................................................................15

INDICE DELLE TABELLE


TABELLA 2.1: SEZIONI SIGNIFICATIVE AI FINI DELLA VERIFICA DI STABILITÀ DEI RILEVATI................................................................................. 6
TABELLA 2.2: COEFFICIENTI PARZIALI PER LE AZIONI O PER L’EFFETTO DELLE AZIONI - (TABELLA 6.2.I – DM 14/01/2008). ............................. 10
TABELLA 2.3: COEFFICIENTI PARZIALI PER I PARAMETRI GEOTECNICI DEL TERRENO - (TABELLA 6.2.II – DM 14/01/2008). .............................. 11
TABELLA 2.4: COEFFICIENTI PARZIALI PER LE VERIFICHE DI SICUREZZA DI OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E DI FRONTI DI SCAVO – (TABELLA 6.8.I – DM
14/01/2008). .................................................................................................................................................................. 11
TABELLA 2.5 – COEFFICIENTI DI RIDUZIONE DELL’ACCELERAZIONE MASSIMA ATTESA AL SITO – (TABELLA 7.11.I– DM 14/01/2008) ................ 12
TABELLA 2.6: PARAMETRI DI RESISTENZA CARATTERISTICI (MATERIALI DA COSTRUZIONE). .......................................................................... 14
TABELLA 2.7: PARAMETRI DI RESISTENZA CARATTERISTICI (TERRENI DI FONDAZIONE). ................................................................................ 14
TABELLA 2.8: RISULTATI DELLE VERIFICHE DI STABILITÀ GLOBALE. .......................................................................................................... 15

INDICE DELLE FIGURE


FIGURA 2.1: PROFILO LONGITUDINALE VARIANTE S.P. 569 IN CORRISPONDENZA DELLA SEZIONE 85 (H=6.45). ............................................... 7
FIGURA 2.2: PROFILO LONGITUDINALE VARIANTE S.P. 569 IN CORRISPONDENZA DELLA SEZIONE 195 (H=4.61M). .......................................... 7
FIGURA 2.3: PROFILO LONGITUDINALE VARIANTE S.P. 569 IN CORRISPONDENZA DELLA SEZIONE 235 (H=8.00M). .......................................... 8
FIGURA 2.4: PROFILO LONGITUDINALE VARIANTE S.P. 569 IN CORRISPONDENZA DELLA SEZIONE 323 (H=7.61M). .......................................... 8
FIGURA 2.5: PROFILO LONGITUDINALE VARIANTE S.P. 27 IN CORRISPONDENZA DELLA SEZIONE R.49 (H=6.61M). ........................................... 9
FIGURA 2.6: SEZIONE TIPOLOGICA DI PROGETTO. ............................................................................................................................... 13
FIGURA 2.7: MODELLO GEOTECNICO DELLA SEZIONE 235 DELL’ASSE S.P. 569. ....................................................................................... 13
FIGURA 2.8: VERIFICA DI STABILITÀ – CONDIZIONI DRENATE STATICHE. ................................................................................................... 16

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FIGURA 2.9: VERIFICA DI STABILITÀ – CONDIZIONI DRENATE SISMICHE (+). .............................................................................................. 16


FIGURA 2.10: VERIFICA DI STABILITÀ – CONDIZIONI DRENATE SISMICHE (-). ............................................................................................. 16
FIGURA 2.11: VERIFICA DI STABILITÀ – CONDIZIONI NON DRENATE STATICHE. .......................................................................................... 17

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1. PREMESSA E RIFERIMENTI NORMATIVI


1.1 Premessa e scopo del documento
Il presente documento viene redatto nell’ambito dell’attività di progettazione esecutiva del
completamento della variante generale alla S.P. 569 da Via Lunga, in Comune di Crespellano, alla
S.P. 78, in Comune di Bazzano, e realizzazione di varianti stradali alla S.P. 27 “Valle del Samog-
gia” e S.P. 78 “Castelfranco- Monteveglio”.
In particolare, la relazione ha come oggetto la valutazione della stabilità dei rilevati stradali

1.2 Riferimenti normativi


• Decreto Min. Infrastrutture e Trasporti 14 Gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzio-
ni”.
• Circolare n° 617 del 2 Febbraio 2009 “Istruzioni per l'applicazione delle Nuove norme tec-
niche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008”.
• UNI EN 1997-1:2005 – “Eurocodice 7 – Progettazione geotecnica – Parte 1: Regole gene-
rali”.
• UNI EN 1998-1:2005 – “Eurocodice 8 – Progettazione delle strutture per la resistenza si-
smica – Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici”.

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2. STABILITÀ DEI RILEVATI STRADALI


2.1 Sezioni di riferimento
Per le verifiche di stabilità dei rilevati stradali, sono state considerate le condizioni più sfavore-
voli che caratterizzano il tracciato, determinate dalla combinazione tra altezza del rilevato e carat-
teristiche geotecniche dei suoli di fondazione.
Sono state individuate 5 situazioni significative, afferenti a 4 sezioni di progetto dell’asse prin-
cipale S.P. 569 ed una della variante alla S.P. 27. Nelle Figura 2.1, Figura 2.2, Figura 2.3, Figura
2.4 e Figura 2.5 sono rappresentati stralci dei profili longitudinali di progetto in corrispondenza
delle sezioni in cui il rilevato assume maggiore altezza rispetto al piano campagna. Nella seguente
Tabella 2.1 sono invece associate alle sezioni significative le caratteristiche geotecniche del terre-
no di fondazione e l’altezza di falda.

Sezione n. 085 195 235 323 R.49


Altezza rile- 6.45 4.61 8.00 7.61 6.61
vato (m)
Parametri Limi e argille Limi e argille Limi e argille Limi e argille Limi e argille
caratteristici da 0 a 9m da da 0 a 10.5m da 0 a 5m da da 0 a 10.4m da 0 a 8m da
terreni di p.c. da p.c. p.c. da p.c. p.c.
fondazione
γk=19.5 γk=19.5 γk=19.5 γk=19.5 γk=19.5
kN/m3 kN/m3 kN/m3 kN/m3 kN/m3
ϕ’k=24°÷26° ϕ’k=24°÷26° ϕ’k=23°÷25° ϕ’k=23°÷25° ϕ’k=22°÷24°
c’k=10÷15 c’k=5÷10 kPa c’k=5÷10 kPa c’k=5÷10 kPa c’k=5÷10 kPa
kPa
Soggiacenza 4m da p.c. 4m da p.c. 1m da p.c. 1m da p.c. 1m da p.c.
Falda
Tabella 2.1: sezioni significative ai fini della verifica di stabilità dei rilevati.

La condizione più gravosa da verificare è in corrispondenza della sezione 235.

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Figura 2.1: profilo longitudinale variante S.P. 569 in corrispondenza della sezione 85 (h=6.45).

Figura 2.2: profilo longitudinale variante S.P. 569 in corrispondenza della sezione 195 (h=4.61m).

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Figura 2.3: profilo longitudinale variante S.P. 569 in corrispondenza della sezione 235 (h=8.00m).

Figura 2.4: profilo longitudinale variante S.P. 569 in corrispondenza della sezione 323 (h=7.61m).

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Figura 2.5: profilo longitudinale variante S.P. 27 in corrispondenza della sezione R.49 (h=6.61m).

2.2 Criteri di verifica


I metodi di analisi della stabilità dei pendii più diffusi ed utilizzati nella pratica professionale
sono metodi all’equilibrio limite, che ipotizzano per il terreno un comportamento rigido – perfet-
tamente plastico. Si immagina cioè che il terreno non si deformi fino al raggiungimento della con-
dizione di rottura, e che, in tali condizioni, la resistenza al taglio si mantenga costante e indipen-
dente dalle deformazioni accumulate. Da tale ipotesi, fortemente semplificativa, consegue che:
a) la rottura si manifesta lungo una superficie netta di separazione tra la massa in frana e il
terreno stabile;
b) la massa in frana è un blocco indeformato in moto di roto-traslazione rigida;
c) la resistenza mobilitata lungo la superficie di scorrimento in condizioni di equilibrio limite è
costante nel tempo, indipendente dalle deformazioni e, quindi, dai movimenti della frana,
nonché ovunque pari alla resistenza a taglio;
d) non è possibile determinare né le deformazioni precedenti la rottura, né l’entità dei movi-
menti del blocco in frana, né la velocità del fenomeno.

L’affidabilità dei risultati dipende quasi esclusivamente dalla corretta schematizzazione del fe-
nomeno e dalla scelta dei parametri di progetto, che devono essere fissati con grande attenzione
e consapevolezza.
Le analisi sono svolte in riferimento alla stabilità globale del rilevato: tali verifiche inte-
ressano sia il corpo del rilevato stradale, sia il terreno di fondazione dello stesso.

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Le analisi sono sviluppate in accordo con la normativa vigente, in particolare:


− D.M. 14/01/2008 – “Nuove norme tecniche per le costruzioni”
− Circolare n. 617 - 02/02/2009 – “Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecni-
che per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008”.
Le norme suddette indicano che le verifiche consistono nel soddisfacimento della seguente
condizione:
Ed ≤ Rd
dove:
− Ed rappresenta il valore di progetto dell’azione o dell’effetto dell’azione;
− Rd rappresenta il valore di progetto della resistenza del sistema geotecnico.

Le verifiche devono essere condotte secondo l’Approccio 1 - Combinazione 2: A2+M2+R2 in


cui:
− A2 rappresenta il gruppo di coefficienti parziali γF da applicare alle azioni o all’effetto delle
azioni (Tabella 2.2);
− M2 rappresenta il gruppo di coefficienti parziali γM da applicare ai parametri del terreno
(Tabella 2.3);
− R2 rappresenta il gruppo di coefficienti parziali γR per le verifiche di sicurezza (Tabella 2.4).

Coefficiente parziale (A1) (A2)


CARICHI EFFETTO
γF (o γE) STR GEO
Favorevole 1.0 1.0
Permanenti γG1
Sfavorevole 1.3 1.0
Favorevole 0.0 0.0
Permanenti non strutturali γG2
Sfavorevole 1.5 1.3
Favorevole 0.0 0.0
Variabili γQ
Sfavorevole 1.5 1.3
Tabella 2.2: coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni - (tabella 6.2.I – DM 14/01/2008).

Coeffi-
GRANDEZZA ALLA QUALE AP-
ciente
PARAMETRO PLICARE (M1) (M2)
parziale
IL COEFFICIENTE PARZIALE
(γM)

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Tangente dell’angolo di resistenza


tan φ’k
γφ’ 1.0 1.25
al taglio

Coesione efficace c’k γc’ 1.0 1.25

Resistenza non drenata c’uk γcu 1.0 1.40

Peso dell’unità di volume γ γγ 1.0 1.00


Tabella 2.3: coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno - (tabella 6.2.II – DM 14/01/2008).

Coefficiente
R2
(γR)

γR 1.1
Tabella 2.4: coefficienti parziali per le verifiche di sicurezza di opere di materiali sciolti e di fronti di scavo – (tabella 6.8.I
– DM 14/01/2008).

2.3 Condizioni di analisi


Le verifiche rispetto al raggiungimento della condizione di stato limite ultimo sono sviluppate
considerando le seguenti condizioni di analisi:
• Condizione statica drenata;
• Condizione statica non drenata;
• Condizione SISMA +:
− parametri drenati per i terreni interessati dalla verifica;
− accelerazione sismica orizzontale, accelerazione sismica verticale diretta verso il
basso;
• Condizione SISMA -:
− parametri drenati per i terreni interessati dalla verifica;
− accelerazione sismica orizzontale, accelerazione sismica verticale diretta verso
l’alto.

Per la stabilità in condizioni sismiche è stato utilizzato il metodo pseudostatico che consente di
rappresentare l’azione sismica mediante un’azione statica equivalente, costante nello spazio e nel
tempo, proporzionale al peso W del volume di terreno potenzialmente instabile.
Nelle verifiche allo Stato Limite Ultimo le componenti orizzontale e verticale di tale forza pos-
sono esprimersi come:
Fh=kh·W e Fv=kv·W
con kh e kv rispettivamente pari ai coefficienti sismici orizzontale e verticale:
kh = βs*amax/g e kv= ±1/2 kh
dove:
− βs rappresenta il coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito;

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− amax rappresenta l’accelerazione massima orizzontale attesa al sito;


− g rappresenta l’accelerazione di gravità.

I valori di βs sono riportati nella tabella seguente in funzione del valore dell’accelerazione oriz-
zontale massima attesa su suolo rigido ag e della categoria di sottosuolo.

Categoria di sottosuolo

A B,C,D,E

βs βs

0.2<ag(g)≤0.4 0.30 0.28

0.1<ag(g)≤0.2 0.27 0.24

ag(g)≤0.1 0.20 0.20


Tabella 2.5 – Coefficienti di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito – (tabella 7.11.I– DM 14/01/2008)

2.4 Programmi di calcolo


La valutazione dei fattori di sicurezza per la stabilità è condotta mediante il modulo “Slope W”
del programma GeoStudio 2007 versione 7.15 della GEO-SLOPE International.
Tale programma consente un’analisi di stabilità all’equilibrio limite tenendo conto di terreni va-
riamente stratificati, dell’eventuale falda idrica, della presenza di pressioni neutre diverse dalle
pressioni idrostatiche, di sollecitazioni sismiche mediante un’analisi di tipo pseudostatica, di tiranti
di ancoraggio e di eventuali altri elementi di rinforzo (ad esempio geogriglie).
Il programma è in grado di fornire una soluzione generale al problema bidimensionale di stabi-
lità ricavandone il coefficiente di sicurezza (FS) come rapporto tra la resistenza al taglio disponibi-
le lungo la superficie di possibile scorrimento e quella effettivamente mobilitata dal volume di ter-
reno coinvolto nel movimento; il criterio di rottura adottato è quello classico di Mohr – Coulomb
oppure quello in condizioni non drenate per i casi di attinenza.
La valutazione del coefficiente di sicurezza è effettuata per tentativi, generando un elevato
numero di superfici mediante un algoritmo pseudo - casuale.
Il programma è in grado di compiere le verifiche di stabilità fornendo il coefficiente di sicurezza
secondo differenti criteri; nel caso in esame l’analisi è stata sviluppata con superfici circolari adot-
tando il metodo di Morgesten-Price.

2.5 Modello numerico


2.5.1 Geometria del problema

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Relativamente al corpo del rilevato, la geometria è stata definita prendendo a riferimento la


sezione tipologica di progetto di cui alla Figura 2.6.

Figura 2.6: sezione tipologica di progetto.

Nella seguente Figura 2.7 si riporta la sezione di calcolo. Il corpo del rilevato e la pavimenta-
zione sono stati modellati come un unico materiale; è stato tenuto in conto lo scotico di 40cm e lo
strato di fondazione di 20cm in stabilizzato a calce.

Figura 2.7: modello geotecnico della sezione 235 dell’asse S.P. 569.

La successione dei terreni di fondazione, valutata in riferimento alle prove penetrometriche P9


e P10 ed al sondaggio S6 eseguiti in fase di progetto definitivo, è la seguente:
• unità AL: da piano campagna a 5m di profondità: limi e limi argillosi consistenti o
molto consistenti;
• unità GS: da 5m a 8.5m di profondità: ghiaie medie in matrice sabbioso-limosa;

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• unità AL: da 8.5m a 12.5m di profondità: limi e argille in miscele variabili sovracon-
solidati, consistenti;
• unità GS: da 12.5m a 15m di profondità: ghiaie medie in matrice sabbioso-limosa;
• unità AL: da 15m a 18.5m di profondità: limi e argille in miscele variabili sovraconso-
lidati, consistenti;
• unità LS: da 18.5m a 22m di profondità: limo sabbioso;
• unità GS: da 22m a 23.5m di profondità: ghiaie medie in matrice sabbioso-limosa;
• unità LS: da 23.5m a 24.5m di profondità: limo sabbioso;
• unità GS: da 24.5m a 28m di profondità: ghiaie medie in matrice sabbioso-limosa;
• unità LS: da 28m a 29.5m di profondità: limo sabbioso;
• unità GS: da 29.5m a 35m di profondità: ghiaie medie in matrice sabbioso-limosa.

2.5.2 Parametri geotecnici dei materiali


Nelle simulazioni di calcolo, per le sequenze dei materiali costituenti il rilevato e di quelli natu-
rali di fondazione sono stati attribuiti i parametri riportati nelle seguenti Tabella 2.6 e Tabella 2.7.

Angolo di resi-
Simbologia Peso di volume Coesione effi-
Unità stenza al taglio
cromatica γk [kN/m3] cace c’k [kPa]
efficace ϕ’k [°]

Corpo del rileva-


GIALLO 18 38 0
to

Stabilizzato a
MARRONE 19.5 28 15
calce

Tabella 2.6: parametri di resistenza caratteristici (materiali da costruzione).

Angolo di re-
Peso di vo- Resistenza non Coesione ef-
Simbologia sistenza al ta-
Unità lume γk drenata cu,k ficace c’k
cromatica glio efficace
[kN/m3] [kPa] [kPa]
ϕ’k [°]

VERDE AL 19.5 100 25 10

GRIGIO GS 21 - 44 -

Tabella 2.7: parametri di resistenza caratteristici (terreni di fondazione).

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Codice: B.5.1
S.P. 27 E Alla S.P. 78 Nei Comuni Di Crespellano E Bazzano” Data: 29/08/2013

2.5.3 Parametri sismici


Le analisi di stabilità del pendio sono state svolte in termini di tensioni efficaci (lungo termine)
utilizzando i medesimi coefficienti sismici utilizzati nel progetto definitivo e previsti dal D.M.
14/01/2008 per la zona di studio, pari a:
kh= 0,08;
kv= 0,04.

2.5.4 Falda
Le simulazioni sono state eseguite ipotizzando presenza di un livello di falda ad 1m da piano
campagna.

2.5.5 Carico stradale


E’ stato assunto un carico caratteristico pari a 20 kN/m2.

2.6 Verifiche di stabilità


Nella seguente Tabella 2.8 si riportano le sintesi dei risultati ottenuti, espressi come rapporto
tra resistenza e sollecitazione di progetto, che confermano la stabilità globale della sezione di ve-
rifica. I fattori di sicurezza indicati in tabella sono ottenuti applicando ai valori riportati nelle figure
seguenti (Figura 2.8, Figura 2.9, Figura 2.10, Figura 2.11) il coefficiente parziale γR=1.1 di Tabella
2.4.

Condizioni di drenaggio Condizione statica/sismica Rd/Ed

Drenate Statica 1.260

Drenata Sismica + 1.116

Drenata Sismica - 1.121

Non drenate Statica 2.109


Tabella 2.8: risultati delle verifiche di stabilità globale.

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Committente:
Documento:
Pr o v i n c i a d i Bo l o g n a
Verifica sismica di stabilità globale
S e t t o r e L a v o r i Pu b b l i c i . rilevati stradali
Vi a Ma l v a s i a , 4 - 4 0 1 3 1 BOLOGNA
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Figura 2.8: verifica di stabilità – condizioni drenate statiche.

Figura 2.9: verifica di stabilità – condizioni drenate sismiche (+).

Figura 2.10: verifica di stabilità – condizioni drenate sismiche (-).

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Pr o v i n c i a d i Bo l o g n a
Verifica sismica di stabilità globale
S e t t o r e L a v o r i Pu b b l i c i . rilevati stradali
Vi a Ma l v a s i a , 4 - 4 0 1 3 1 BOLOGNA
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Figura 2.11: verifica di stabilità – condizioni non drenate statiche.

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