Sommario
Nel presente lavoro vengono presentati due modelli analitici sviluppati per descrivere la complessa interazione dina-
mica fra il terreno e una paratia incastrata alla base.
Per superare i limiti dei metodi pseudostatici suggeriti dagli Eurocodici, i modelli sviluppati consentono di valutare il
contenuto in frequenza del sisma di progetto, la rigidezza della paratia e le proprietà elastiche e di permeabilità del terre-
no, e inoltre di simulare il comportamento dinamico dell’insieme terreno-opera di sostegno in presenza di una forzante
comunque variabile nel tempo, applicando la trasformata discreta di Fourier (D.F.T.). La risposta dinamica dell’interazione
di terreni poco permeabili come i limi argillosi è simulata con un modello di tipo visco-elastico, mentre per i terreni a grana
grossa si adotta un modello costitutivo del tipo poro-visco-elastico.
Sono qui descritte le equazioni costitutive dei due modelli. Viene infine presentata la risposta del modello ad alcuni
accelerogrammi registrati durante eventi sismici e, ove possibile, essa viene comparata con i risultati riportati nella lettera-
tura tecnica.
L’equazione della linea elastica consente di va- 4. Confronto fra elastico e viscoelastico lineare
lutare gli spostamenti della parete.
Se si sostituisce la seconda delle (16) nella (14), 4.1. Risposta ad una sollecitazione pseudostatica
ricordando la (17), si ottiene l’equazione differen-
ziale per l’ampiezza W(η): I due tipi di terreno elastico e viscoelastico pre-
sentano ovviamente la stessa risposta a carichi statici
(20) ovvero, nel caso in esame, a sollecitazioni dette
“pseudostatiche” (accelerazioni alla base caratteriz-
La (20) può essere integrata imponendo le con- zate da pulsazione ω∅0)
dizioni di incastro perfetto alla base della parete (è Nei grafici di figura 2 vengono riportati, per
anche possibile, nel medesimo modo, mettere in υ=1/3 e al variare del parametro dw, i rapporti adi-
conto un incastro cedevole alla base della parete mensionali caratterizzanti le ampiezze dello sposta-
[VELETSOS et al., 1995]); così facendo si trova la solu- mento, del taglio e del momento flettente sulla pa-
zione nella forma: rete, e definiti nel modo seguente:
Fig. 2 – Variazioni lungo l’altezza a) dello spostamento orizzontale, b) del taglio e c) del momento flettente della parete,
per diversi valori della flessibilità relativa dw.
Fig. 2 – Variation along the wall a) of the horizontal displacement b) of the shear force c) of the bending moment of the wall, for different
values of the relative flexibility dw.
Fig. 3 – Fattori di amplificazione dinamica per il taglio alla base della parete per diversi valori della flessibilità relativa dw
e del coefficiente viscoso δ.
Fig. 3 – Amplification factors for the base shear forces at the wall for different values of the relative flexibility dw and soil damping factor δ .
Fig. 4 – Andamenti della pressione sulla parete per a) ω/ω1 = 1, b) ω/ω1 = 3, per dw = 10 e δ = 0.2. Le curve tratteggiate
rappresentano la parte reale (-----) e immaginaria (…..); quelle continue il modulo.
Fig. 4 – Vertical variation of horizontal pressure on the wall for a) ω/ω1 = 1, b) ω/ω1 = 3, for dw =10 and δ = 0.2. The dashed lines
describe the real part (-----), and the imaginary part (…..); the solid lines depict the absolut value.
nell’ipotesi di permeabilità isotropa possono essere Poiché l’accelerazione (t) agisce in direzione
espressi nella forma [BOWEN, 1976]: orizzontale, è possibile semplificare il problema tra-
scurando la componente verticale di tensione totale
(28) [V E L E T S O S e Y O U N A N , 1994]; ossia si impone
σ22 =σs22 –np=0. Sotto tale ipotesi, dalle equazioni
essendo = k/γ il coefficiente di permeabilità, k, del moto si ricava la relazione seguente:
per unità di peso specifico del fluido, γ (le cui di-
(31)
mensioni sono [L3TM-1]). Il parametro n2/ , nel se-
guito indicato con , si assume costante e indipen- Riscrivendo la (27), si può esprimere la diver-
dente dalla frequenza della forzante. genza dello spostamento della fase fluida nella
Il sistema oggetto di studio è rappresentato in forma:
figura 5: la superficie della parete e la base a con-
tatto col terreno si considerano impermeabili.
Come nei casi precedenti, il sistema è sottoposto a
una sollecitazione armonica orizzontale ··x(t) agente
alla base, e si trova in stato piano di deformazione.
Equazioni di campo
(29)
(30)
Fig. 5 – Paratia infissa a contenimento di uno strato semi-
La (29) esprime l’equazione di Navier per la fase illimitato di terreno poroviscoelastico.
solida; la (30) è la legge di Darcy in forma dinamica. Fig. 5 – Flexible earth cantilever diaphragm wall retaining a
[THEODORAKOPOULOS et al., 2001] semi-infinite poroviscoelastic soil layer.
(40b)
(35)
(40c)
essendo
(36) (41)
(55)
(48)
(57)
si può esplicitare la dipendenza dei parametri dal
rapporto ω/ ω1, ovvero:
Equazione del moto della parete
(58)
essendo:
ove, con σ11 =σs11 –np si è indicata la componente
(50) orizzontale di tensione totale. Tale tensione, utiliz-
zando le (26), (27) e le espressioni di us2,2 e uw2,2 uni-
Dalla (45) si può ricavare l’espressione di Wk–Uk, tamente all’ipotesi di perfetta aderenza tra terreno
che sostituita nella (46) e moltiplicando per (iZ–Rw) e parete può essere scritta come:
porge:
(59)
(52)
le (51), (47) divengono rispettivamente: L’integrazione della (60), con le condizioni al
contorno che rappresentano le condizioni di inca-
stro perfetto alla base della paratia, consente di de-
terminare l’espressione dell’ampiezza dello sposta-
(53) mento della parete; per brevità se ne omette il cal-
colo.
L’ampiezza S11 (ξ, η) della componente orizzon-
tale di tensione totale si ricava immediatamente, so-
stituendo le (57) nella (59). Una volta ottenuta la
(54) funzione S11 (ξ, η), in maniera del tutto analoga al
caso precedente, è possibile risalire per equilibrio
Il sistema costituito dalle (53), (54) ammette so- alle funzioni taglio T (η) e momento flettente M (η)
luzioni anche non banali se e soltanto se il determi- sulla parete.
Fig. 6 – Fattori di amplificazione dinamica per il taglio alla base per dw = 10. Per il materiale poroso si è assunto: H = 8[m],
=10-6[m3s/Kg], n=0.1.
Fig. 6 – Amplification factors for the base shear force at the wall for dw = 10. For poroelastic model it has been assumed: H = 8[m],
=10-6[m3s/Kg], n = 0.1.
Le costanti di integrazione, come per il modello Indicando con n la porosità e facendo le posi-
elastico, possono essere determinate in forma zioni:
chiusa.
(61)
6.1. Variabilità dei parametri nel modello poroviscoelastico La figura 6 illustra l’andamento dei fattori am-
plificativi per il taglio alla base, per i valori della
I parametri λs, λsw, e λw che caratterizzano il com- flessibilità relativa dw e del coefficiente di viscosità δ
portamento del modello poroelastico sono funzioni indicati, e per un rilevato di altezza H = 8m assu-
dei moduli di comprimibilità delle fasi. mendo, per il modello poro(visco)elastico, = 10-6
È al di fuori dello scopo del presente lavoro in- [m3s/Kg], n = 0.1. Si osservi che in corrispondenza
dagare l’influenza dei vari parametri che caratteriz- ad una forzante di pulsazione pari a quella fonda-
zano la risposta dinamica di un terreno poroviscoe- mentale (ω/ω1=1) il modello poroelastico fornisce
lastico. Nel confrontare i risultati ottenuti dal mo- una risposta limitata, pur assumendo nulla la visco-
dello poroelastico rispetto a quelli forniti dal mo- sità del solido. Ciò è dovuto alla viscosità del fluido
dello viscoelastico si farà riferimento ai parametri di in moto relativo rispetto allo scheletro solido, fun-
un particolare tipo di terreno, definito in letteratura zione del coefficiente di permeabilità e della poro-
Berea sandstone e diffusamente studiato [RICE e CLE- sità del sistema ( =n2/ ). Ovviamente, l’eventuale
ARY, 1976]. In particolare, indicando con Ks, Kw e K presenza di una dissipazione viscosa dello scheletro
i moduli di compressibilità rispettivamente della solido, rappresentata da un valore del coefficiente
fase solida, di quella fluida e della miscela, si as- δ 0, riduce ulteriormente il fattore di amplifica-
sume: zione.
La figura 7 mostra, per i valori della permea-
Ks =36000[MPa], Kw =3300[MPa], K=8841 [MPa];
bilità e del coefficiente viscoso δ indicati, come
mentre il modulo di elasticità tangenziale G del il valore di picco della risposta fornita dal modello
solido viene assunto pari a 6000 [MPa]. poroviscoelastico diminuisca al crescere della po-
Fig. 7 – Fattori di amplificazione dinamica per il taglio alla base per dw = 10, δ = 0.1. Per il materiale poroso si è assunto:
H=8[m], =10-6[m3s/Kg].
Fig. 7 – Amplification factors for base shear at the wall for dw = 10, δ = 0.1. For poroelastic model it has been assumed: H=8[m],
=10-6[m3s/Kg].
Fig. 8 – Andamento del modulo delle pressioni orizzontali sulla parete per dw = 10, δ = 0.1, in corrispondenza delle prime
3 forme modali. Le curve continue rappresentano la risposta del modello viscoelastico, quelle tratteggiate si riferiscono al
modello poroviscoelastico.
Fig. 8 – Vertical variation of horizontal stress at the wall for dw = 10, δ = 0.1, for various values of ratio ω/ω1. The solid lines depict
the results of viscoelastic model; the dashed lines describe the results of the poroelastic model.
rosità n. Ciò è una conseguenza delle dissipazioni Si osservi che, per lo stesso valore della viscosità
prodotte dal moto del fluido rispetto allo schele- dello scheletro solido, il terreno poroviscoelastico
tro solido, proporzionali al quadrato della poro- dissipa più energia rispetto a quello viscoelastico, a
sità. Inoltre si constata, al crescere di n, una trasla- conferma di quanto asserito precedentemente.
zione dei picchi di risposta verso valori crescenti In figura 8 sono rappresentati i moduli della
delle ascisse; infatti all’aumentare della porosità si componente orizzontale di tensione sulla parete alle
ha una diminuzione della massa dello scheletro prime 3 frequenze di risonanza, per il valore della
solido e quindi un aumento della pulsazione natu- flessibilità dw = 10 e per un coefficiente di viscosità
rale del sistema. δ= 0.1 (per il modello poroviscoelastico si è assunto
Fig. 9 – Parte reale b) e parte immaginaria c) della trasformata di Fourier di un segnale generico f(t).
Fig. 9 – Real part b) and imaginary part c) of the Fourier transform of an arbitrary signal f(t).
n, ∅0). Come si può notare, le 2 modellazioni for- discreti; la distanza temporale che intercorre tra la
niscono risultati comparabili, anche se la soluzione rilevazione di 2 punti successivi della sollecitazione
del modello poroviscoelastico, relativa al “Berea san- registrata è detta intervallo di campionamento.
dstone” che presenta una densità e un modulo di ta- Sia Δt l’intervallo di campionamento di una fun-
glio elevati, tende a fornire risultati superiori ri- zione reale assegnata f, rappresentata nel dominio
spetto a quella del modello viscoelastico. del tempo da N punti (da 0 a N-1). La funzione f si
assume periodica, con periodo T pari a N Δt; sia
inoltre t k il k-esimo istante di tempo, pari a
7. Risposta ad una sollecitazione transitoria k Δt (0≤k≤N–1). Se si assume Δt = 1, le (63), (64)
possono essere facilmente applicate al caso discreto
La risposta dinamica di sistemi aventi comporta- nel seguente modo [PRESTINI, 1996] (Fig. 9):
mento lineare, soggetti a una forzante arbitraria co-
munque variabile nel tempo, può essere valutata uti- (65)
lizzando il metodo delle trasformate discrete di Fou-
rier (D.F.T.). Il grande successo di tale tecnica è do-
vuto all’utilizzo di alcuni algoritmi, indicati con l’acro- (66)
nimo F.F.T. (Fast Fourier Transform), che
consentono di calcolare in maniera molto efficiente la La (65) fornisce i valori della trasformata di-
trasformata di un segnale fornito per punti. In virtù screta dei valori f (kΔt) come combinazioni lineare di
della supposta linearità del sistema, la risposta viene armoniche; si noti che si ottengono N valori di F, e
determinata sovrapponendo gli effetti provocati dalla che tutti i termini della funzione f concorrono a de-
sollecitazione transitoria nel dominio delle frequenze. terminare ogni valore della trasformata F. L’inter-
Infatti è possibile, dato un segnale generico, de-
vallo di frequenza Δ , per il Teorema di Nyquist, ri-
terminarne il contenuto in frequenza scompo- sulta definito come:
nendolo in armoniche di priodo assegnato; e può
essere definita la trasformata e l’antitrasformata di
(67)
Fourier (63) e (64) di una funzione generica del
tempo (t) nel modo seguente [Fourier Transforms, Il problema può essere formulato nel modo se-
SNEDDON, 1950]: guente.
Sia g (t k ) l’accelerazione al piede del dia-
(63) framma, fornita per punti, e sia N il numero totale
di punti.
(64) Si vuole determinare la risposta x(t) del sistema
terreno-parete descritto nei paragrafi 2.1, 3.
– Si calcola innanzitutto la trasformata Xg (ωk) dei
ove la variabile reale ω=2 π rappresenta la pulsa-
valori della sollecitazione tramite la (65), ove le
zione. pulsazioni sono definite come:
Peraltro, come ben noto, per i diversi terremoti
sono disponibili gli accelerogrammi rilevati durante
gli eventi sismici e costituiti da un insieme di valori (68)
– Si costruisce quindi la sequenza Tr, data dai va- si può ottenere, ad esempio, lo spostamento in som-
lori della funzione di trasferimento in corrispon- mità della parete applicando la formula:
denza delle pulsazioni determinate tramite la
(68), ossia [VELETSOS e VENTURA, 1985]:
(73)
(69)
Fig. 10 – Accelerogramma della componente N-S del terremoto di El Centro, campionato a 0.02 s.; l’accelerazione massima
risulta amax = 0.3188g.
Fig. 10 – Ground motion record of the N-S component of the 1940 El Centro earthquake, sample at 0.02 s.; the peak acceleration results
amax = 0.3188g.
Fig. 11 – Andamento dei valori massimi del taglio alla base della parete per dw = 0 e per diversi valori del periodo naturale
T1: la curva tratteggiata si riferisce al modello riportato nel presente lavoro; la curva a tratto continuo è stata rilevata dal
lavoro citato di VELETSOS e YOUNAN [1997].
Fig. 11 – Variation of the maximum base shear stress at the wall for dw = 0, varied with natural period T1: dashed line depicts the results
of the viscoelastic model presented in the present work; the solid lines is acquired by VELETSOS and YOUNAN [1997].
Fig. 12 – Andamento del taglio al piede della paratia per il modello poroviscoelastico e viscoelastico.
Fig. 12 – Base shear stress at the wall obtained by poroelastic model and viscoelastic model.
8.2 Comportamento di paratie flessibili soggette a terremo- tale da garantire la condizione di perfetta aderenza
ti di bassa intensità tra parete e terreno.
Il terreno viene assunto sia di tipo viscoelastico
Si considera la paratia in acciaio riportata in fi- che poroviscoelastico: per entrambi ci si riferisce a
gura 13, a sostegno di un rilevato di altezza 6.50 dati dedotti sperimentalmente e relativi a siti della
[m], avente un momento d’inerzia pari a provincia di Ferrara, al fine di poter confrontare la
Jp = 3.2 · 10 – 4 [m4/m] e un modulo elastico risposta fornita dalle modellazioni [LANZONI et al.,
2005].
Ep =2.06·10–5 [MPa]. La presenza del tirante non è Per il modello viscoelastico lineare si è ottenuto:
simulata, tuttavia si suppone che il suo effetto sia
dw ≅200, υ=1/3, δ=0.1, G=50[MPa],
ρ=1700[Kg/m3], ω1 ≅40[rad./s];
mentre dal modello poroviscoelastico lineare ri-
sulta:
dw ≅300, δ=0.1, n=0.4, =1.02·10–9 [m3s/Kg],
Fig. 14 – Sollecitazioni taglianti sulla parete: a) risultati del modello viscoelastico; b) risultati del modello poroviscoelastico.
Fig. 14 – Vertical variations of shear stress at the wall: a) results of the viscoelastic model; b) results of the poroviscoelastic model.
massime sollecitazioni al piede (5.38 s. per il sisma del territorio nazionale e di normative tecniche per le
di Novellara, 5.34 s. per quello di Assisi); la figura costruzioni in zona sismica; allegato 4: Norme tec-
14a riporta i risultati ottenuti dal modello viscoela- niche per il progetto sismico di opere di fondazione e di
stico, mentre quelli forniti dal modello poroviscoe- sostegno dei terreni.
lastico sono rappresentati in figura 14b. È interes- PRESTINI E. (1996) – Applicazioni dell’analisi armonica.
sante notare come l’analisi dinamica fornisca solle- Hoepli.
citazioni più gravose per il sisma di Assisi nel caso RADI E., FIORAVANTE V., TRALLI A. (2004) – Sulla ris-
del modello viscoelastico, mentre accade il contra- posta dinamica di paratie soggette a sollecitazioni sis-
rio per il modello poroviscoelastico. Ciò conferma miche. XI Congresso Nazionale “L’ingegneria Sis-
l’opportunità di adottare modelli che tengano conto mica in Italia”.
delle effettive proprietà del terreno, oltre che della
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materia di criteri generali per la classificazione sismica 1844.
Analytical models for the dynamic The models can take into account also the elastic stiffness and
the permeability of the soil and simulate the dynamic interaction
analysis of flexible cantilever diaphragm between soil and the retaining wall for a generic time dependent
walls subjected to seismic actions loading condition by means of the Discrete Fourier Transform
(D.F.T.).
Two different constitutive models have been developed: a
Summary viscoelastic one for low permeable clayey soils and a poro-visco-
Two analytical models for the study of the complex dynamic elastic one for permeable sandy soils.
interaction between flexible retaining walls and the soil are The constitutive equations are here presented. Finally the
presented. The developed models account for the energy content of results are provided considering a number of actual seismic
the reference earthquake and of the wall flexibility to overcome the accelerograms presented and compared, when possible, with those
limitations of the pseudostatic methods suggested by the Eurocodes. provided in the technical literature.