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tures – Seismic actions for designing geotech- citazioni agenti sul rivestimento prima del terre-
nical works” del 2005 e il documento moto. Per tale ragione le analisi sismiche devono
AFPS/AFTES “Earthquake design and protec- sempre essere precedute da analisi statiche che
tion of underground structures” del 2001. La simulino l’evoluzione dello stato di sforzo
ridotta vulnerabilità sismica di tali strutture durante le varie fasi realizzative della galleria.
rispetto alle corrispondenti opere fuori terra Per quanto riguarda l’incremento di sollecita-
associata alla mancanza di una normativa spe- zione indotto nel rivestimento dal sisma, esso è
cifica e alla complessità del problema, fa si che stato valutato in direzione trasversale utilizzando
il progettista spesso trascuri la valutazione del- la soluzione analitica sviluppata da Corigliano e
l’incremento di sollecitazione indotta dal sisma. al. (2006). La soluzione è stata derivata per due
Entrando nel merito del problema tecnico, è condizioni al contorno all’interfaccia rivesti-
importante rilevare che la risposta sismica delle mento-terreno: completo scorrimento e scorri-
opere sotterranee è considerevolmente diversa mento impedito. La risposta sismica è analizzata
da quella delle strutture fuori terra poiché la in modo pseudo-statico applicando al rivesti-
massa complessiva della struttura è solitamente mento un campo di deformazione di taglio puro.
piccola se confrontata con la massa del terreno Per quel che concerne la risposta longitudinale
circostante inoltre, l’effetto di confinamento (lungo l’asse della galleria), essa è stata valutata
garantito dal terreno fornisce un elevato smor- utilizzando un modello numerico semplificato, in
zamento. Per le strutture sotterranee la risposta cui la galleria è assunta costituita da elementi
sismica è principalmente governata dal com- trave connessi al terreno circostante da una serie
portamento del terreno circostante e non dalle di elementi di interfaccia di tipo visco-elastico.
caratteristiche inerziali della struttura. Sulla Un aspetto rilevante nella valutazione del com-
base di queste considerazioni il progetto portamento sismico di una struttura è la defini-
sismico delle opere in sotterraneo si focalizza zione dell’azione sismica. Nel caso delle opere
quindi sulle deformazioni indotte dal terreno e sotterranee è di particolare rilevanza l’azione
sulla loro interazione con la struttura. sismica in condizioni di campo vicino e cioè in
In relazione alla specificità della fase proget- prossimità di una faglia sismogenica. Nell’arti-
tuale, la risposta sismica delle opere in sotter- colo viene illustrato un approccio deterministico
raneo può essere analizzata seguendo un basato sulla definizione di un evento di sce-
diverso livello di approfondimento. Per nario e sulla simulazione di sismogrammi sinte-
esempio, in fase di progetto preliminare la tici utilizzando un modello cinematico di sor-
vulnerabilità sismica delle gallerie può essere gente sismica. Per i non-specialisti viene anche
adeguatamente studiata per mezzo delle presentato un approccio semplificato basato
curve di fragilità. Nel caso in cui sia neces- sulla stima, attraverso una correlazione empi-
sario stimare l’incremento di sollecitazione rica, della deformazione a taglio massima
agente nel rivestimento causato dal sisma si indotta dal passaggio delle onde sismiche.
dovrà invece ricorrere a metodi più raffinati. L’approccio descritto è stato applicato allo
L’articolo illustra una metodologia per la valuta- studio della risposta sismica di una galleria
zione della risposta sismica di gallerie profonde situata nell’Italia Meridionale. La galleria fa
ubicate in prossimità di faglie sismogeniche uti- parte del progetto di raddoppio della linea
lizzando sia l’approccio delle curve di fragilità ferroviaria che collega Caserta a Foggia, ed
(Corigliano e al., 2007c), sia un metodo sem- è situata in prossimità di una faglia sismoge-
plificato basato sul calcolo dell’incremento di nica nel settore nord degli Appennini Meri-
sollecitazioni indotto nel rivestimento tenendo dionali, una delle regioni sismicamente più
conto dell’interazione suolo-struttura. attive del territorio nazionale. L’analisi sismica
La valutazione del comportamento sismico di della galleria è stata effettuata simulando la
una galleria richiede la conoscenza delle solle- riattivazione di detta faglia.
Fig. 1 120
Corrispondenza tra PGV e rrup
per i casi esaminati.
PGV (cm/s)
60
30
0 20 40 60 80 100
r rup (km)
Il documento ATC13 (ATC, 1985) considera mento permanente del terreno. Le curve di fra-
una matrice di probabilità del danneggia- gilità HAZUS sono di tipo ibrido in quanto si
mento usando come parametro di scuoti- basano sia sul giudizio di persone esperte che
mento la scala macrosismica di intensità Mer- su informazioni derivanti da rilievi post-sismici
calli Modificata (MMS). Tale matrice è stata presenti nelle banche dati raccolte da Dowding
convertita nella distribuzione di probabilità e Rozen (1978) e Owen e Scholl (1981).
cumulativa usando la procedura descritta dal L’American Lifelines Alliance (ALA, 2001) for-
documento ASCE (1985) secondo quanto nisce curve di fragilità empiriche per gallerie
riportato da ALA (2001). Le curve di fragilità profonde in roccia e per sezioni scatolari in
ATC13 sono state ottenute sulla base del giu- terreni superficiali, considerando diverse
dizio di persone esperte del settore. opzioni per la qualità della realizzazione (da
Le curve di fragilità definite da HAZUS (NIBS, cattive a medie e buone). Le curve di fragilità
2004) considerano sia la vulnerabilità conse- sono basate sulla banca dati creata da Power
guente allo scuotimento sismico, sia quella e al. (1998).
legata a fenomeni di instabilità nel terreno (ad Il valore mediano dell’accelerazione di picco
es. frane e scorrimenti di faglia). Nel primo del suolo (PGA), ed in alcuni casi lo scarto
caso viene utilizzato come parametro per la quadratico medio log-normale (β) delle curve
stima dello scuotimento l’accelerazione di picco di fragilità proposte da ATC13, HAZUS e
del suolo (PGA), mentre nel secondo lo sposta- ALA (2001), sono mostrati in Tabella 2.
Tabella 2 - Curve di fragilità esistenti – PGA mediana e scarto quadratico medio log-normale ( )
Danno Stati
Tipo di galleria e condizioni dell’ammasso roccioso Danno Minore o Danno Moderato
lieve ( ) /( )
ALA 2001 roccia: condizioni costruttive da 0.35 g (0.4) 0.55 g (0.4)
cattive a medie*
roccia: buone condizioni costruttive 0.61 g (0.4) 0.82 g (0.4)
*PGA per danneggiamento severo = 1.1g (β = 0.5) ** PGA per danneggiamento severo = 0.95g (β = 0.5)
110
Approcci semplificati nella progettazione sismica di gallerie profonde
3.4 Definizione di curve di fragilità empiriche instabilità del pendio che solo in parte sono cor-
In termini probabilistici, una curva di fragilità è relati all’intensità dello scuotimento e dunque non
una relazione matematica che lega la probabi- completamente correlabili alla PGV.
lità di raggiungere o superare un determinato Dai risultati dell’analisi si osserva una elevata
livello di danno prodotto da un prefissato dispersione per la classe di danno A (da
livello di scuotimento sismico. Di seguito ven- assente a lieve) la quale è caratterizzata da un
gono illustrate curve di fragilità empiriche elevato valore del parametro β. Al contrario,
basate sulla banca dati descritta nel paragrafo per la classe di danno B la dispersione è più
precedente che utilizzano come parametro di contenuta e l’intervallo di valori della PGV
scuotimento, il picco di velocità del suolo rispetto al quale può verificarsi un danno
(PGV). Le curve assumono una distribuzione moderato è compresa tra 40 e 115 cm/s. Tut-
statistica di tipo log-normale. Ogni curva di tavia in questo intervallo vengono registrati
fragilità è caratterizzata dal valore mediano diversi casi in cui non si è verificato danno alle
della PGV (x50 ) e dallo scarto quadratico opere in sotterraneo. Questo è dovuto a
medio (β) del logaritmo della grandezza. La diverse ragioni. In primo luogo il valore della
relazione funzionale della distribuzione di pro- PGV stimato con la legge di attenuazione di
babilità è data dalla seguente espressione: Bray e Rodriguez-Marek (2004) rappresenta
la componente normale alla faglia che corri-
P [X > x] = 1− Φ
( ln x − ln x 50
β
( (3)
sponde alla direzione in cui sono maggiori gli
effetti di direttività dovuti al campo vicino. Se
un sito della banca dati risulta esente da effetti
di direttività, il valore della PGV risulta note-
dove Φ è la distribuzione cumulativa log-nor- volmente inferiore. Un’altra ragione è legata
male. Una rappresentazione grafica dell’equa- al fatto che la vulnerabilità sismica delle gal-
zione (3) per le classi di danno A e B descritte nel lerie profonde è fortemente influenzata dal
paragrafo 3.1 è riportata in Figura 2, mentre la tipo di rivestimento e dalle caratteristiche del
Tabella 3 riassume i parametri della distribu- terreno circostante e la banca dati considerata
zione. Le curve di fragilità non sono state deri- in questo studio è da questo punto di vista
vate per la classe di danno severo (C) a cui cor- piuttosto eterogenea.
risponde generalmente il collasso della struttura. Tuttavia è inoltre da sottolineare che la stima
Nei casi esaminati il danno severo (C) si è spesso della PGV è stata fatta con la sola legge di
verificato in corrispondenza del portale di attenuazione di Bray e Rodriguez-Marek
imbocco della galleria, tale tipologia di danneg- (2004) e dunque non vengono tenute in conto
giamento può essere attribuibile a fenomeni di le caratteristiche di attenuazione regionali dei
100 Fig. 2
Curve di fragilità per gallerie
Danno assente o lieve profonde per la classe di
Funzione Distribuzione
50
25
0
0 30 60 90 120
Fig. 3 160
Confronto tra la PGV stimata
Clasese C
M=5
con la legge di attenuazione 140
di Bray e Rodriguez-Marek
M = 5.5
120
(2004) e il livello di danno M=6
PGV (cm/sec)
Classe B
80 M=7
M = 7.5
60
M=8
40
Classe A
20
0 5 10 15 20 25
lavori di Wang (1993), Hashash e al. (2001) problema con un codice di calcolo numerico,
e Corigliano (2007). che la soluzione di Wang (1993) è quella che
In questo studio l’attenzione è riposta sui metodi conduce a risultati più corretti. Recentemente
semplificati. L’obiettivo è quello di fornire una Bobet (2003) ha sviluppato una soluzione
metodo semplificato per la stima dell’incremento analitica che prende in conto anche l’effetto
di sollecitazione nel rivestimento di una galleria della pressione interstiziale.
prodotto da un terremoto tenendo adeguata- Nel seguito viene riportata una soluzione
mente conto delle caratteristiche del moto sismico analitica in forma chiusa ricavata in modo
in prossimità della sorgente e del fenomeno del- indipendente dalle soluzioni precedenti e che
l’interazione suolo-struttura. Data la complessità conferma le conclusioni ottenute per via
del problema è necessario introdurre alcune ipo- numerica da Hashash e al. (2005). La solu-
tesi semplificative tra cui si citano la separazione zione proposta considera una galleria circo-
della generazione dell’input sismico dallo studio lare soggetta ad una condizione di deforma-
dell’interazione suolo-struttura, il disaccoppia- zione piana. L’ammasso roccioso, avente
mento della risposta trasversale da quella longi- estensione infinita, è considerato come mezzo
tudinale, l’uso di leggi costitutive semplici (ad es. elastico omogeneo ed isotropo, mentre il rive-
mezzo continuo elastico o viscoelastico). stimento della galleria è assimilato ad un
guscio cilindrico anch’esso soggetto a condi-
4.1 Risposta della sezione trasversale zioni di deformazione piana (Fig. 4). Le rela-
In direzione trasversale il modo di deforma- zioni per la stima degli spostamenti e dello
zione più critico è l’ovalizzazione della stato di sforzo nell’ammasso roccioso e nel
sezione. In letteratura esistono due soluzioni rivestimento sono state ottenute seguendo lo
analitiche largamente utilizzate nella pratica stesso approccio utilizzato da Einstein e
ingegneristica per il calcolo dell’incremento di Schwartz (1979), in cui tuttavia l’ipotesi che
sollecitazioni nel rivestimento per effetto di un le sollecitazioni indotte nel rivestimento siano
evento sismico: quella di Wang (1993) e causate dagli effetti di scavo è stata sostituita
quella di Penzien (2000). Entrambe le solu- con un carico esterno imposto che simula
zioni contemplano due diverse ipotesi di scor- l’effetto del terremoto. Di seguito vengono
rimento all’interfaccia tra il rivestimento e riportate le espressioni finali per la valuta-
l’ammasso roccioso: completo scorrimento e zione dell’incremento di sforzo causato dalla
scorrimento impedito. Esse forniscono risultati sollecitazione sismica, mentre per i dettagli
identici per la condizione di completo scorri- della derivazione si rimanda il lettore interes-
mento, ma la soluzione proposta da Penzien sato al lavoro di Corigliano (2007).
(2000) sottostima lo sforzo assiale per la con- L’effetto dell’azione sismica può essere simu-
dizione di scorrimento impedito. Hashash e lato considerando la risposta di una sezione
al. (2005) hanno dimostrato, studiando il trasversale soggetta ad un campo di defor-
Fig. 4
σv Modello continuo
dell’ammasso roccioso e del
guscio cilindrico di rivestimento
σr Mϑ
u v τrϑ
σϑ Nϑ Qϑ Guscio
Cilindrico
R
ϑ
τrϑ|R
τrϑ|R σr|R
R
ϑ
ϑ
σ r|R
Ammasso roccioso
E g , νg Rivestimento
σh=K o σ Es , νs
v
113
Progettazione Sismica
Fig. 5
Stato di tensione
corrispondente ad una
condizione di taglio puro
τ σ
(Corigliano e al., 2006)
45°
ϑ
45°
K o = -1
Rivestimento
(4)
(6)
mentre per il caso di scorrimento libero essi
valgono rispettivamente:
dove γff max è la deformazione massima di
taglio (in modulo) valutata in condizioni di E
N = R 1− 2 cos 2 + (7)
campo libero mentre Eg ed vg sono i para- 2 1+
max
4
metri elastici dell’ammasso roccioso.
Le sollecitazioni nel rivestimento sono definite
sia per condizioni di scorrimento impedito (“no E
M = max R 2 1 2 cos 2 + (8)
slip”) sia per il caso di scorrimento libero (“full 2 1+ 4
slip”). Nel caso di scorrimento impedito lo
sforzo circonferenziale e il momento flettente dove le costanti δ, η e ε valgono:
(9)
[ ]
114
Approcci semplificati nella progettazione sismica di gallerie profonde
3000 10000
9000
2500
Sforzo Circonferenziale (kN/m)
8000
Momento Flettente (kNm/m)
7000
2000
6000
1500 5000
4000
1000
3000
Completo scorrimento
Completo scorrimento 2000
500 Scorrimento impedito
Scorrimento impedito 1000
0 0
0 50 100 150 200 250 300 350 400 0 50 100 150 200 250 300 350 400
F* F*
a) b)
Fig. 6 - Effetto delle condizioni di contatto all’interfaccia rivestimento-ammasso roccioso al variare del rapporto di flessibilità
F* sull’incremento delle sollecitazioni nel rivestimento in condizioni sismiche: a) momento flettente; b) sforzo circonferenziale
(Corigliano e al., 2006).
deformabilità del terreno e della dissipazione La risposta del sistema dinamico che descrive
di energia (intrinseca e di radiazione). l’interazione tra la galleria e l’ammasso roccioso
Fig. 7
Elemento trave spaziale
connesso al terreno
attraverso un elemento
d’interfaccia
visco-elastico alla Kelvin-
Voigt (Corigliano e al.,
2006).
Elemento trave
Interfaccia Visco-elastica
Molla
Smorzatore
(15)
(13)
Sito A Fig. 8
11
Direttività
5
e
diretta
io
dell’accumulazione
ra a z
4
ttu g
dell’energia sismica in
ro opa
lla pr
gl
sismica (modificato da
3
de di
Fa
neutrale
zi
2
re
Di
Direttività Direttività
inversa neutrale
Sito B
a) b)
(campo vicino) possono essere significativa- dalla direzione di propagazione della rottura
mente differenti da quelle che si registrano nel rispetto al punto di osservazione (effetti di diret-
cosiddetto “campo lontano”, essendo forte- tività mostrati in Fig. 8), e dal possibile sposta-
mente influenzate dal meccanismo di rottura, mento permanente del suolo conseguente alla 117
Progettazione Sismica
dislocazione tettonica (“fling step”). Nel campo mazione massima indotta nel terreno dal pas-
vicino il moto del suolo è caratterizzato da un saggio di onde sismiche.
segnale coerente, di lungo periodo, durata St. John e Zahrah (1987) basandosi sulla
ridotta e picchi di elevata intensità. Tali aspetti teoria della propagazione delle onde in un
del moto sono particolarmente evidenti nelle mezzo elastico omogeneo e isotropo, hanno
storie temporali di velocità e spostamento piut- sviluppato una procedura analitica per la stima
tosto che quelle in accelerazione. A riprova di delle deformazioni in condizioni di campo
questo, la velocità di picco al suolo (PGV) in libero (“free-field”) causate da un onda mono-
prossimità della sorgente è considerevolmente cromatica che investe la galleria con un prefis-
maggiore rispetto alla PGV registrata in campo sato angolo di incidenza. Si assume che la
lontano e ciò influenza in modo rilevante la struttura non opponga alcuna resistenza al
risposta sismica delle strutture (Bray e Rodri- moto imposto dal terreno e cioè che sia infini-
guez-Marek, 2004). tamente flessibile. La procedura proposta da
St. John e Zahrah (1987) può essere utilizzata
5.1 Simulazione di serie temporali sintetiche: per determinare l’angolo d’incidenza che pro-
approccio di Hisada e Bielak (2003) duce la massima deformazione di taglio. Tale
Le storie temporali sintetiche sono generate angolo può essere utilizzato in fase di progetto
attraverso complessi modelli matematici che per tener conto delle incertezze associate al
descrivono il processo di rottura conseguente problema in esame. La procedura proposta da
all’attivazione di una faglia sismogenica e il St. John e Zahrah (1987) consente di valutare
fenomeno di propagazione delle onde le deformazioni assiali, tangenziali e la curva-
sismiche. L’utilizzo di questi modelli richiede tura dovute alle onde longitudinali, trasversali
e di Rayleigh. La deformazione di taglio
una dettagliata descrizione dei parametri geo-
indotta dalle onde longitudinali (γP) e trasver-
metrici e sismologici della sorgente nonché delle
sali (γS) è data dalle seguenti espressioni:
caratteristiche meccaniche della crosta terrestre
anche a grandi profondità. Questi modelli
hanno il vantaggio di riprodurre alcune pecu-
(16)
liarità delle caratteristiche del moto in condi-
zioni di campo vicino. Inoltre è possibile defi-
nire le storie temporali in qualunque posizione
sotto la superficie libera, aspetto che è partico-
larmente rilevante per le opere in sotterraneo.
(17)
Il codice di calcolo sviluppato da Hisada e
Bielak (2003) utilizzato per la simulazione di
storie temporali sintetiche consente di analiz- i cui valori di picco (PGS) possono essere cal-
zare gli effetti della direttività della rottura di colati mediante l’equazione (1), in cui VP e VS
faglia nella valutazione del moto del suolo in rappresentano la velocità delle particelle di
condizioni di campo vicino. Questo metodo è terreno dovute alle onde P ed S rispettiva-
basato sulla valutazione delle componenti sta- mente, CP e CS rappresentano la velocità di
tica e dinamica delle funzioni di Green per un propagazione delle onde P ed S rispettiva-
semispazio visco-elastico stratificato orizzontal- mente, φ è l’angolo di propagazione del-
mente. In particolare, il codice trae vantaggio l’onda armonica.
nell’espressione analitica delle soluzioni asinto- Un metodo più raffinato per la stima del
tiche degli integrali delle funzioni di Green campo di deformazione di taglio massima
grazie al metodo dei coefficienti generalizzati indotto in prossimità della faglia è ottenibile
di riflessione e trasmissione, ed alla rappresen- differenziando in forma discreta (alle diffe-
tazione della sorgente sismica mediante un renze finite) le storie temporali di spostamento
modello cinematico di faglia estesa. v (y, z) e w (y, z) calcolate in quattro punti
intorno alla sezione trasversale della galleria
5.2 Deformazioni di taglio indotte nel suolo (vedi Fig. 9) con il codice di calcolo di Hisada
dalla propagazione di onde sismiche e Bielak (2003). Indicando con “x” la dire-
Come già sottolineato in precedenza la zione dell’asse della galleria, la deforma-
risposta sismica delle opere sotterranee zione di taglio γyz può essere valutata tramite
dipende dal campo di deformazioni imposto; (Corigliano e al., 2006):
118 dunque risulta di interesse stimare la defor- in cui la derivata parziale è stata valutata
Approcci semplificati nella progettazione sismica di gallerie profonde
(18)
usando lo schema alle differenze finite cen- e ∆z l’intervallo di discretizzazione tra due
trali del secondo ordine, in cui v e w sono gli punti considerati in direzione y e z.
spostamenti del terreno in direzione y e z, ∆y L’approccio precedente consente di ottenere
Spostamento Fig. 9
in direzione y Storie temporali della deforma-
zione di taglio in condizioni di
campo libero alla profondità
della galleria in 4 punti note-
voli.
∆z
Spostamento
in direzione z
∆y
una stima accurata della deformazione di analisi parametriche in cui sono stati fatti
taglio massimo (PGS), ed è stato usato con suc- variare alcuni parametri sismologici come la
cesso per lo studio del caso reale presentato di magnitudo, l’angolo di immersione, l’angolo di
seguito. Tuttavia, esso non si presta agevol- scorrimento, la profondità e l’azimut del punto
mente alle applicazioni della pratica professio- di osservazione, per un totale di 384 casi.
nale a causa dello sforzo computazionale che La Figura 10 riporta una schematizzazione
richiede la simulazione di sismogrammi sinte- dei punti di osservazione, le cui storie tempo-
tici, sia in termini di tempo che di quantità dei rali di spostamento ottenute con il codice di
dati di ingresso. Tale approccio è stato però calcolo di Hisada e Bielak (2003) sono state
utilizzato per l’istruzione di una rete neurale utilizzate per l’istruzione della rete neurale.
artificiale con l’obiettivo di mettere a punto una La Figura 11 riporta i risultati delle prime analisi
correlazione empirica tra i parametri PGV e in cui vengono confrontati i risultati ottenuti con il
PGS. A tal fine sono state eseguite una serie di codice di calcolo di Hisada e Bielak (2003) e
Ovest
Punti di osservazione
quelli ottenuti dalle simulazioni con la rete neu- implementazione della rete neurale.L’obiettivo di
rale per un azimut di 315° a differenti profon- uno studio di questo tipo è quello di fornire al
dità; la figura evidenzia una buona capacità di progettista un metodo semplificato che consenta
predizione della PGS da parte della rete neurale. una stima accurata della deformazione massima
Il lettore interessato può far riferimento al lavoro di taglio in condizioni di campo vicino ad una
di Ornthammarath (2007) e Ornthammarath e certa profondità, superando le incertezze asso-
al. (2008) per approfondire i dettagli relativi alla ciate all’uso di formule semplificate.
Fig. 11 8.0E-05
Correlazione tra PGV e Prof. 100 m
PGS a diverse profondità 7.0E-05
Prof. 400 m
per un azimut di 315°: a)
simulazione con il codice di 6.0E-05 Prof. 600 m
Hisada e Bielak (2003); b)
5.0E-05 Prof. 800 m
predizione dei risultati con
PGS [-]
3.0E-05
2.0E-05
1.0E-05
0.0E+00
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4
a) PGV [m/s]
8.0E-05
Prof. 100 m
7.0E-05
Prof. 400 m
6.0E-05 Prof. 600 m
5.0E-05 Prof. 800 m
PGS [-]
3.0E-05
2.0E-05
1.0E-05
0.0E+00
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4
b) PGV [m/s]
Fig. 12
Profilo geologico lungo la
galleria Serro Montefalco
sulla linea ferroviaria
Caserta-Foggia (Barla e al.,
1986).
la parte più a nord degli Appennini Meridio- generazione di storie temporali sintetiche utiliz-
nali, la zona del Sannio, è tra le aree sismica- zando l’approccio di Hisada e Bielak (2003)
mente più attive in Italia ed è stata colpita negli basato su un modello cinematico di faglia
ultimi cinque secoli da cinque forti terremoti estesa. La scelta del terremoto di scenario è
(1456, 1688, 1702, 1735 e 1805) con IMCS >X stata compiuta seguendo un approccio deter-
che hanno causato notevoli danni. Il lungo ministico che ha comportato l’individuazione e
periodo di quiescenza dal 1805 rende l’area la caratterizzazione da un punto di vista sismo-
particolarmente esposta al rischio sismico. logico delle sorgenti sismiche potenzialmente
in grado di produrre uno scuotimento significa-
6.1 Definizione dell’azione sismica tivo nel sito in esame. Il terremoto di scenario è
L’azione sismica è stata definita attraverso la stato individuato sulla base della combina-
Fig. 13
Galleria Serro Montefalco
(linea tratteggiata) lungo la
linea Caserta-Foggia. In
sovrimpressione sono state
riportate le faglie attive
(banca dati DISS 3.0.3)
afferenti alla regione
attraversata dalla linea
ferroviaria.
121
Progettazione Sismica
zione magnitudo-distanza epicentrale più sfa- Bielak (2003) richiede la definizione del pro-
vorevole. filo di velocità crostale e il modello della sor-
Al caso studio di seguito analizzato, relativo gente sismica. La struttura geologica dell’area
ad una galleria ubicata sulla linea ferroviaria del Sannio è complessa e caratterizzata da
Caserta-Foggia, afferiscono tre sorgenti sismo- rilevanti eterogeneità laterali nei 4 km di
geniche rilevanti: Ariano Irpino, Valle Ufita e crosta più superficiale. Diversi autori hanno
Bacino Tammaro, codificate rispettivamente proposto modelli di velocità crostali per gli
nella banca dati delle sorgenti sismogeniche Appennini Meridionali, in particolare dopo il
italiane (DISS, 2006) con i simboli ITGG092, terremoto dell’Irpinia del 1980. Improta e al.
ITGG006 e ITGG005 (vedi Fig. 13). La riatti- (2000) forniscono un’interpretazione dei dati
vazione della faglia di Ariano Irpino è stata crostali di sismica a rifrazione acquisiti nella
identificata come sorgente dello scenario cri- parte più a nord della fascia Appenninica
tico in quanto è la più vicina alla galleria esa- Meridionale. I dati acquisiti lungo uno stendi-
minata oltre ad essere caratterizzata da una mento di 75 km parallelo alla fascia Appen-
magnitudo attesa MW di 6.9, valore massimo ninica, sono stati usati per determinare un
tra le magnitudo potenziali massime delle tre dettagliato modello bidimensionale di velocità
faglie afferenti all’area in esame. delle onde P della parte superficiale della
crosta terrestre (vedi Fig. 14).
6.1.1 Profilo di velocità crostale e modello di L’interpretazione del modello di velocità è
sorgente basato su registrazioni della velocità sonica
L’utilizzo del codice di calcolo di Hisada e eseguite in pozzi petroliferi in prossimità dello
Fig. 14
Profilo bidimensionale di
velocità crostali P ed S
proposto lungo uno
stendimento di 75 km
parallelo alla fascia
Appenninica (NW-SE) da
Improta e al. (2000)
all’altezza della città di
Benevento.
2000
4000
6000
Cotton et al. (2006) - Aggiustamento
8000
Profondità [m]
14000
16000
18000
20000
Tabella 4 - Caratteristiche sismologiche della faglia di Ariano Irpino (ITGG092) (da DISS V3.0.3)
Fig. 16
a) Sezione trasversale della
galleria Serro Montefalco; b)
discretizzazione della geometria
assunta per il modello numerico
alle differenze finite (Corigliano e
al., 2007a).
86
6.
5.2
5
a) b)
Tabella 6 - Parametri meccanici del rivestimento verso le seguenti fasi di calcolo (Corigliano e
definitivo della galleria Serro Montefalco al., 2007a):
Modulo di Young 30000 MPa - simulazione dello stato di sforzo in sito;
Coefficiente di Poisson 0.2 - scavo a piena sezione fino alla riduzione
Peso per unità di volume 25 kN/m3 del 50% delle forze di scavo;
Spessore in corona 80 cm - istallazione del rivestimento di prima fase
Spessore in arco rovescio 110 cm (1 centina HEB 200/m e 30 cm di calce-
struzzo proiettato) e dell’arco rovescio;
Le fasi costruttive sono state simulate attra- - riduzione delle forze di scavo fino al 75%;
Fig. 17 3000
Sollecitazioni nel rivestimento
definitivo al termine delle fasi 2000
costruttive della galleria Serro
Sollecitazioni = [kN/m - kNm/m]
-1000
Sforzo circonferenziale
-2000 Momento flettente
Taglio ϑ
-3000
-4000
-5000
-6000
0 45 90 135 180 225 270 315 360
124 Angolo ϑ = [°]
Approcci semplificati nella progettazione sismica di gallerie profonde
- istallazione del rivestimento definitivo ai dagli incrementi di sforzo indotti dalle varie
piedritti e in calotta; fasi costruttive, le quali prevedono la messa in
- degradazione dei parametri del rivesti- opera dell’arco rovescio e del rivestimento di
mento di prima fase. prima fase in prossimità del fronte di scavo e
Il rivestimento di prima fase è stato modellato la successiva chiusura della calotta. Tale suc-
utilizzando elementi piani assumendo un cessione comporta elevati effetti flessionali in
modulo di deformabilità equivalente come corrispondenza dell’arco rovescio, ove lo
proposto da Oreste (1999). I risultati ottenuti stato di sforzo è prossimo alla capacità por-
espressi in termini di sollecitazioni nel rivesti- tante della sezione (vedi Fig. 18b). Di conse-
mento sono illustrati nelle Figure 17 e 18. guenza, nell’esempio qui considerato è possi-
Dalla Figura 17 è possibile rilevare che le sol- bile che l’arco rovescio possa subire danni
lecitazioni agenti nel rivestimento definitivo al significativi se viene aggiunto un incremento
termine della costruzione sono governate di sforzo dovuto agli effetti sismici.
5000 Fig. 18
Diagramma di interazione
Momento flettente [kNm/m]
-5000
a) Sforzo circonferenziale [kN/m]
5000
Momento flettente [kNm/m]
2500
0
-35000 -25000 -15000 -5000 5000
-2500
-5000
b) Sforzo circonferenziale [kN/m]
Fig. 19 1.5E-04
Storia temporale della
-1.0E-04
-1.5E-04
0 5 10 15 20
Tempo [sec]
codice di calcolo basato sul modello cinema- è ritenuto soddisfacente, specie per quanto
tico di faglia estesa di Hisada e Bielak (2003) riguarda il momento flettente. Il buon accordo
con un codice numerico agli elementi spettrali tra le due soluzioni conferma che in condi-
(Faccioli e al., 1997). La Figura 20 mostra il zioni di campo vicino l’interazione dinamica
confronto tra i risultati in termini di sforzo cir- suolo-struttura non è rilevante, essendo la lun-
conferenziale (a) e di momento flettente (b) ghezza d’onda dell’eccitazione sismica di
ottenuti con l’analisi numerica avanzata e la gran lunga maggiore delle dimensioni tra-
soluzione analitica pseudo-statica; l’accordo sversali della galleria.
Fig. 20 3000
Confronto tra la soluzione
numerica avanzata e quella
Sforzo circonferenziale [kN/m]
-1000
-2000
Solutione analitica
Solutione numerica
-3000
0 45 90 135 180 225 270 315 360
a) Angolo [°]
200
150
Momento flettente [kNm/m]
100
50
-50
-100
5000 Fig. 21
Diagramma d'interazione Diagramma di interazione
Momento flettente [kNm/m]
-5000
5000
Diagramma d'interazione
Momento flettente [kNm/m]
Analisi statiche
Analisi dinamiche + 2500
Analisi dinamiche -
0
-35000 -25000 -15000 -5000 5000
-2500
-5000
6.3 Analisi della risposta longitudinale dezza degli elementi di interfaccia sono stati
Nel caso di gallerie con rivestimento in calce- valutati sulla base della formulazione proposta
struzzo armato, è pratica costruttiva disporre da Makris e Gazetas (1991, 1992). Essi sono
un’armatura di ripartizione in direzione lon- in generale dipendenti dalla frequenza; tut-
gitudinale che tuttavia generalmente non tavia, essendo in condizioni di campo vicino, il
deriva da un’analisi delle sollecitazioni. segnale sismico è caratterizzato da una banda
L’analisi dello stato di sforzo è stato eseguita di frequenza ristretta, e il calcolo dei coefficienti
sia tenendo conto dell’interazione suolo-strut- di smorzamento e rigidezza è stato eseguito
tura, sia in condizioni di campo libero, cioè in con riferimento al valore di frequenza corri-
assenza della struttura. spondente al picco dello spettro di Fourier in
ampiezza del velocigramma. Lo smorzamento
6.3.1 Analisi di interazione terreno-struttura della struttura rispetto a quello dell’ammasso
Per l’analisi di interazione terreno-struttura in roccioso circostante modellato dagli smorzatori
cui è utilizzato il modello dinamico semplifi- di interfaccia è in generale trascurabile e non è
cato descritto nei precedenti paragrafi, l’input stato considerato nel caso in esame.
sismico è introdotto ai nodi di interfaccia per In relazione al profilo di Figura 12, è stata
mezzo di storie temporali di velocità e sposta- modellata una galleria di lunghezza pari a
mento generate in condizioni di campo circa 9.000 m, con elementi di interfaccia dis-
libero. Le storie temporali sintetiche sono state posti ogni 50 m. Tale lunghezza ricade all’in-
generate usando il più volte citato codice di terno dell’intervallo compreso tra 1/5 e 1/10
calcolo di Hisada e Bielak (2003). della lunghezza d’onda minima del segnale
I valori dei coefficienti di smorzamento e rigi- propagato, il quale ha una frequenza massima 127
Progettazione Sismica
di 5 Hz. I valori delle sollecitazioni massime riportate in valore assoluto nella Tabella 7.
agenti sul rivestimento (e cioè momento flettente Dall’analisi dei risultati di Tabella 7 emerge
My e Mz, taglio Fy e Fz, sforzo assiale Fx) sono che la componente flessionale delle sollecita-
zioni (e cioè taglio e momento) è piccola, ottenute sono in parte sovrastimate a causa dei
mentre la componente assiale (vedi Fig. 22) limiti del modello utilizzato, che considera:
sollecita significativamente la galleria. In par- - la galleria come un elemento continuo;
ticolare, lo sforzo di trazione indotto lungo la - una perfetta aderenza tra il rivestimento e
direzione assiale della galleria (Fx ) può pro- l’ammasso roccioso.
vocare nel rivestimento effetti parassiti, quali La prima ipotesi non tiene conto della presenza
l’incremento dello stato fessurativo unitamente dei giunti costruttivi tra i diversi conci che costi-
ad infiltrazioni di acqua. tuiscono la galleria. La seconda non tiene
Gli elevati valori di sforzo normale, che pos- conto che, in presenza di sforzi elevati, la resi-
sono essere alternativamente di trazione e di stenza di attrito tra le due superfici può essere
compressione, richiedono un incremento del- superata, provocando lo scorrimento tra
l’armatura longitudinale nel rivestimento. Con ammasso roccioso e rivestimento. Entrambe
riferimento all’armatura longitudinale che queste considerazioni conducono a prevedere
viene utilizzata correntemente (1φ16/30 cm in una riduzione degli sforzi di trazione agenti sul
estradosso e intradosso), per il caso in esame rivestimento stesso. Le sollecitazioni ricavate
sarebbe necessario incrementare significativa- con un approccio di questo tipo possono tut-
mente tale armatura portandola a 1φ22/20 tavia essere considerate un limite superiore
cm. Le elevate sollecitazioni di sforzo assiale delle sollecitazioni agenti sul rivestimento.
Fig. 22
Sforzo assiale nell’elemento
più sollecitato della galleria
Serro Montefalco (Corigliano
e al, 2007b).
6.3.2 Analisi in condizioni di campo libero getta ad azioni sismiche, sono state confron-
Le sollecitazioni assiali, che rappresentano tate con quelle valutate in condizione di
128 lo sforzo prevalente per una galleria sog- campo libero, senza tenere in conto dell’in-
Approcci semplificati nella progettazione sismica di gallerie profonde
Fig. 23
Confronto tra l’analisi di
interazione suolo-struttura e
quella di campo libero in
corrispondenza dell’elemento
più sollecitato della galleria
Serro Montefalco a) Sforzo
assiale; b) Spostamento assiale
(Corigliano e al, 2007b).
a)
b)
Acls CS ρs PGV
(m2) (m/s) (kg/m3) (m/s)
27.4 1300 2100 0.4
Fig. 24
Sforzo normale nell’elemento
più sollecitato della galleria
Serro Montefalco: confronto tra
la formula semplificata e il
calcolo d’interazione terreno-
struttura (Corigliano e al,
2007b).
130
Approcci semplificati nella progettazione sismica di gallerie profonde
131
Progettazione Sismica
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