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LA PROGETTAZIONE
CON IL CONTROLLO DI
DUTTILITA
Mauro Mezzina
Ottobre 2013
DICATECh
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica
Politecnico di Bari
Rigidezza: F=k u
1
Nl
EA
EA
l
l
3
2
1
Resistenza: =N/A<fy
1
3
2
l
3
Duttilit
N
Vetro
l
Acciaio
Risposta di una
Struttura a
comportamento
duttile
Cicli di isteresi
4. lo scarico al di l di A,
caratterizzato
da
un
ritorno
all'incirca lineare e parallelo al
tratto elastico;
5. il punto G, corrispondente
all'ordinata massima della curva
nominale,
che
individua
la
tensione di rottura dell'acciaio in
prova.
3.
Materiali
calcestruzzo
comportamento
fragile::
fragile
il
Nasce, a livello locale, uno stato pluriassiale e non uniforme di tensione. La risposta
del provino infatti fortemente influenzata dall'effetto cerchiante, derivante dalle
tensioni tangenziali d'attrito prodotte dal contatto diretto dei piatti della pressa sul
provino.
Il provino si accorcia nella direzione del carico e si dilata trasversalmente;
le facce del provino non riescono a scorrere a causa dell'attrito, per cui nascono delle
forze tangenziali in direzione centripeta;
la deformazione del provino massima al centro e minima nei punti a contatto con i
piatti;
la rottura avviene con l'espulsione delle zone laterali, mentre la zona centrale assume
la forma di due piramidi contrapposte.
5. Stati limite
Verifiche di sicurezza agli stati limite
Due livelli
-SLS: assenza di indesiderati danneggiamenti
-SLU: previsione delle modalit di collasso
SR
-Deformazioni e spostamenti
rich disp
-Ovvero
rich disp
Comportamento sino alla rottura di una trave semplicemente inflessa realizzata con un
materiale, la cui legge costitutiva sia schematizzata attraverso il diagramma di Prandtl
Quando una trave prismatica infinitamente lunga
sottoposta a flessione pura elastoplastica, le sue
sezioni rette restano piane e normali all'asse
deformato della trave a condizione che le
deformazioni plastiche siano continue e non
presentino direzioni privilegiate.
Si considerino due sezioni rette AB e CD, distanti tra
loro di un'unit di lunghezza e una fibra cd posta a
distanza x sotto l'asse baricentrico.
La lunghezza della fibra cd, a deformazione
avvenuta, pari a (1+). Per la similitudine dei
settori circolari Oab e Ocd, si ottiene:
ab/r = cd/(r+x);
1(r+x) = (1+)r;
= x/r = x
= /x = tg(angolo diag.)
e = E = Ex/r
e = 1/r = M/(EI)
= Mx/I ; max= M/W
Me = fy W ;
e = Me/EI = y/(h/2)
Me = fy W ; e = Me/EI = y/(h/2)
Se supera y si ha la situazione b) o c).
La curvatura vale
=y/xel
ed legata alla distanza xel della zona elastica dallasse neutro.
Allaumentare della plasticizzazione
xel 0 ; ; M MP
se u xel 0 e la trave si
plasticizza completamente.
La duttilit illimitata e il
momento raggiunge il momento
plastico.
possibile,
inoltre
osservare che un incremento contemporaneo di
armatura compressa riesce a compensare il
precedente effetto negativo, recuperando pi
elevate duttilit.
7. Iperstaticit
Iperstaticit,, ridondanza e robustness
robustness
7.1 Iperstaticit
Una struttura iperstatica (staticamente indeterminata) se il suo
stato di sollecitazione non pu essere determinato sulla base delle
sole equazioni di equilibrio.
a)La risposta di una struttura iperstatica deve invece essere
determinata considerando:
Le equazioni di equilibrio;
Le equazioni di congruenza;
Le leggi costitutive (carico di rottura, duttilit)
da notare che in campo elastico la condizione c) consiste
semplicemente nellutilizzare le costanti E, G, di risposta del
materiale.
pl
8
M
in fase PLASTICA
in fase ELASTICA
Mu
M
l/EJ
M
in fase PLASTICA
in fase ELASTICA
Mu
M
l/EJ
In questa situazione il
carico che la trave pu
sopportare
Pul2/8 = Mu pu=Mu8/l2
e il coefficiente di sicurezza
su=pu/pd=8Mu/(pd
=Mu/Md
l2)=
sezione plasticizzata
pd l 2
Mu
ymax
pu
ye
4
5 pu l
384 EJ
5 pu l 4 pl
384 EJ
4
pu
yp
p
l
l
4
Grandi Fessure
Rottura
pu = pd
y
4
5 pu l
384 EJ
p l
4
Md A,B
pd l 2
1 pd l 4
; ymax
12
384 EJ
pd
A
A =0
B
pd l4
1
384 EJ
B =0
l
pd l2
12
pd l 2
pel l 2
12Mu
p
12Mu Mu
MA
Mu pel
sel el
2
2
12
pd
Md
l
pd l
Nel caso di figura si ipotizzato che il momento ultimo fosse 1.5 volte pi
grande del momento in fase di esercizio Md.
pd l2
Mu
12
pd l2
Mu
24
da notare che, in
questo
caso,
nella
sezione C il momento
pu ancora crescere, a
patto che al crescere
del carico siano
pd l 2
Mu
12
pd l 2
Mu
24
MA=MB=0.
Ci si pu ottenere
attivando le rotazioni
plastiche in A e B e
applicando quindi p
sullo schema di trave
incernierata,
con
rotazioni libere alle
estremit.
B
3
l
A =
24 EJ
5
384
l
EJ
Mu l
l
=
B =
24 EJ
6 EJ
M max
l2
l2
12Mu l 2
l2
l 2 Mu
4Mu
pel
p
Mu
p
Mu p
p
24
8
8
8
2
l 2 24
l2
12Mu 4Mu 16Mu
p
16Mu 4 Mu
pu pel p
su u
2
2
2
2
2
pd
3 Md
l
l
l
pd l
Lutilizzazione
delle
risorse
plastiche
(e
delliperstaticit
strutturale) ha consentito di elevare il carico sopportabile e di far
raggiungere al coefficiente di sicurezza il valore 2,
da 12 Mu/(pdl2) a 16 Mu/(pdl2).
A,B
A,B
Mu l
6EJ
u disp
A,B
Mu l C
6EJ
2
C
l x C
y= 2
p
uC
pu
EJ
2
Mu l
l
C
A
scorrim. plastico in A, B e C
C
l x C
pe
y= 2
scorrim. plastico in A e B
1
32
1
12
EJ
2
Mu l
yel
1 pel l 4 Mu l 2
;
384 EJ
32EJ
Mu l 2
5 pl 4 Mu l 2
yu
;
32EJ 384 EJ
12EJ
ycoll
Mu l 2 C l
12EJ
4
A,B
A,B
Mu l
6EJ
1 rich,rid 1 Mu l
A,B
2
2 6EJ
In questo caso la rottura non si raggiunge perch nella sezione C
viene attinto il valore del momento limite, ma perch nelle sezioni
A e B vengono attivate completamente le rotazioni plastiche
disponibili. Se queste ultime sono la met di quelle richieste (come
ipotizzato nellesempio), anche lincremento di carico che si potr
avere sar pari alla met di quello gi trovato
disp
A,B
pass
2Mu
1
p
2
l2
pu*
pel pass
12Mu
l
2Mu
l
14Mu
l
su*
pu* 14Mu
0.875 su
2
pd
pd l
pu
pu*
pe
1
32
1
12
EJ
2
Mu l
Mu A Mu B
Mu C
pe l 2
1
Mu A 1 Mu B
2
2
Mu
12
pe l 2
M u /2
24
pu**
pel ; su**
pu** 12Mu
0.75 su
2
pd
pd l
pu
pu* * = pe
1
32
1
12
EJ
Mu l
8. Il comportamento al sisma
Si esamini la risposta di una mensola, il cui comportamento si ipotizza elasticoperfettamente plastico - a duttilit infinita, sottoposta all'azione di un carico orizzontale
F applicato staticamente all'estremit superiore. Se si fa crescere F, la legge costitutiva
taglio-spostamento ipotizzata implica che F non potr mai superare il taglio limite Vy.
Raggiunto infatti tale valore la struttura si trasforma in meccanismo esibendo
deformazioni che cresceranno indefinitamente a carico costante: la struttura
raggiunge il collasso per limiti di resistenza
resistenza. Tale circostanza implica che, se si
volesse aumentare la capacit (e quindi la sicurezza) della struttura sottoposta alla
condizione di carico descritta, non si potrebbe far altro che incrementare il taglio limite.
m
F
Vy
K, Vy
xy
K
xy
Vy
F - V= 0
F max = Vy
m u
m u
V (x, x)
K (u-g) = K x
x
K, Vy
K, Vy
V
V
Vy
K
xg
xg
u
m u +K x= 0
x
K
xy
u
u max =
K
x max
m
m u +V = 0
x
Vmax
Vy
u max = =
m
m
m u k x 0 m xg x k x 0 m x k x m xg t
L'equazione risolta in funzione di una
assegnataxg t consente quindi di ottenere
la risposta e, in definitiva, la sollecitazione
massima nella mensola .
xg t
m u
x
K (u-g) = K x
x
V max k x max
K, Vy
V
K
xg
u
x
k
x max
m
m u+Kx=0
umax
u max =
K
x max
m
m u V x , x 0 m xg x V x , x 0 m x V x , x m xg t
la cui lettura suggerisce anzitutto che, una
volta superato il limite elastico
l'accelerazione trasmessa alla massa
non pu pi crescere;
crescere infatti il suo valore
massimo fissato dal taglio limite:
umax
m u
x
V (x, x)
Vy
Vmax
m
m
K, Vy
V
Vy
xg
uumax
m u +V = 0
x
K
xy
Vmax
Vy
u max = =
m
m
In secondo luogo possibile riconoscere che, qualunque sia l'entit del moto al
piede, il sistema, nonostante la limitazione sul valore del taglio resistente,
riesce sempre a trovare una configurazione equilibrata
equilibrata: in altri termini la struttura
non collassa mai, anche se il prezzo che essa paga una deformazione plastica
crescente con l'aumentare dell'intensit del moto imposto. Il danneggiamento
strutturale infatti l'effetto che permette di contrastare l'entit di un terremoto.
Vy
xy
x
(x max)1= f ( 1...)
(x max)3= f ( 3...)
(x max)2= f ( 2...)
x max x u disp
proprio la limitatezza della duttilit disponibile che provoca il collasso strutturale che,
quindi, si verifica non per difetto di resistenza (come nel caso di carico applicato
staticamente), ma per mancanza di sufficiente duttilit. Una misura della sicurezza di
una struttura siffatta, potrebbe essere caratterizzata proprio dalla distanza tra il
massimo spostamento xmax richiesto dal terremoto assegnato e lo spostamento
ultimo xu disp che pu sopportare la struttura senza collassare. Minore questa
distanza, minore la sicurezza strutturale, e un aumento della stessa sicurezza pu
essere conseguito aumentando lo spostamento ultimo disponibile
disponibile.
V
Vy
xy
x
(x max)1= f ( 1...)
(x max)3= f ( 3...)
(x max)2= f ( 2...)
V
A'
Vel
Vy
C
O
xy
xu
x max el x max pl
Una giustificazione intuitiva dell'uguaglianza degli spostamenti pu essere ricercata
nella constatazione che il sistema elasto-plastico, una volta che la sua risposta esca
dal tratto O-A di pre-plasticizzazione, vede accelerare il suo moto relativo in ragione
della riduzione che esibisce il taglio V rispetto al valore elastico kx.
D'altra parte, per, questo effetto mitigato dal fatto che la forza d'inerzia assoluta
decresce a causa della riduzione dello stesso taglio, tanto che i due effetti, alla fine, si
compensano.
Vel
q
Vy
che le norme italiane denominano fattore di struttura, proprio uguale alla duttilit
che l'analisi non lineare richiede alla struttura:
Vel xu
q
rich
Vy xy
V
A'
Vel
Vy
C
O
xy
xu
a)Risposta
a)
Risposta elastica
A causa della loro
grande
importanza,
alcuni edifici devono
possedere
adeguata
resistenza
tale
da
consentire
una
risposta elastica al
sisma (senza danni).
La progettazione
compiuta
comunque
allo SLU, ma non sono
richiesti
livelli
significativi di duttilit
e non c necessit di
particolari criteri di
detailing.
Lo spostamento massimo me
molto vicino a ye ed entrambi sono
molto vicini a e.
b) Strutture completamente
duttili..
duttili
La maggior parte degli
edifici sono progettati per
sviluppare forze di richiamo
il cui valore molto pi
basso di quello richiesto da
una struttura elastica (per
motivi
economici).
In
questo caso sar richiesto
un
rilevante
livello
di
duttilit disponibile. Occorre
identificare
con
molta
attenzione le regioni in cui
necessario sviluppare la
duttilit richiesta, mentre
necessario impedire che si
raggiungano
deformazioni
plastiche
in
regioni
a
comportamento fragile.
mf
yf
Il comportamento reale
rappresentato dalla OD.
c) Strutture a duttilit
limitata
Alcune
strutture
posseggono di per s
un livello di resistenza
significativo,
per
motivi
tipologici
(pareti di taglio, vani
scale in c.a.) ovvero,
non
riescono
a
realizzare elevati livelli
di duttilit per motivi
costruttivi. allora
molto pi semplice
utilizzare la resistenza
disponibile, per ridurre
la duttilit richiesta.
9. Considerazioni finali
Gli esempi appena esaminati lasciano dedurre che i tre concetti di
iperstaticit, ridondanza e robustness sono intimamente
correlati, ma non rappresentano le stesse caratteristiche
strutturali.
Essi, piuttosto, sono collegati alle modalit di distribuzione delle
caratteristiche di risposta strutturale in termini di resistenza e
duttilit.
Per completare lesame vi da aggiungere alle due caratteristiche
precedenti anche la distribuzione delle rigidezze. Tale
caratteristica strutturale in effetti responsabile delle modalit di
ripartizione delle sollecitazioni tra i vari elementi.
Resistenza, rigidezza e duttilit sono quindi la base di una
corretta progettazione strutturale, in quanto con una loro
efficiente distribuzione garantiscono sino al collasso una risposta
strutturale caratterizzata da
MOLTEPLICI LINEE DI DIFESA
DIFESA..
Si pu osservare:
la risposta lineare elastica sino al livello Pi e lo spostamento
correlativo
' n ' 1 ' 2
superato il limite elastico, la struttura entra in campo plastico, sino al
livello Po, che rappresenta il suo carico limite, raggiunto per rottura
dell'elemento duttile, mentre tutti gli elementi fragili sono ancora in
campo elastico
Po Pis
lo spostamento a rottura
u n 1 2
detta 2 2 ' 2
la duttilit della maglia elasto-plastica, la duttilit
u ' n 2 n 1
dell'intera struttura
la duttilit dell'intera struttura sempre inferiore alla duttilit dei singoli
2
componenti
la relazione che lega la duttilit strutturale a quella degli elementi
componenti dipende dalla modalit con cui sono interconnessi i suddetti
componenti
malgrado la struttura sia costituita da n elementi fragili ed un solo elemento
duttile, il comportamento risultante duttile; infatti gli elementi fragili sono
protetti dall'elemento duttile mediante un adeguato sovradimensionamento.