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CELERIMENSURA

Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare,

CRITERI

mediante misure, la posizione completa dei punti

ORGANIZZATIVI
DEI RILIEVI

individuati sul terreno, calcolandone le coordinate


plano - altimetriche X, Y, Z (Q)

I punti necessari a definire una rappresentazione


cartografica, che costituisce lo scopo primario di un
rilievo topografico, possono essere distinti in due
categorie:
DIFFERENZE TRA I
PUNTI RILEVATI

 punti di inquadramento o di appoggio


 punti di dettaglio

I punti di inquadramento o di appoggio, ad


esempio i PF, sono solo una piccolissima
percentuale dei punti rilevati e la loro
posizione
PUNTI DI
INQUADRAMENTO
O DI APPOGGIO

viene

definita

mediante

le

operazioni topografiche di triangolazione,


intersezione e poligonazione. Questi punti
costituiscono il punto di partenza per il
rilievo

dei

particolari

topografici

permettono la descrizione del territorio

che

La posizione dei punti di dettaglio, che costituiscono


la grande maggioranza dei punti rilevati, si ottiene
collegandoli con misure angolari o lineari ad uno o pi
punti della rete di inquadramento.
PUNTI DI

I metodi di rilievo utilizzati per determinare la

DETTAGLIO

posizione

di

questi

punti

sono

numerosi,

ma

levoluzione degli strumenti impiegati ha determinato


una selezione degli stessi, a seguito della quale pochi
di questi trovano effettivo impiego pratico nella
pratica professionale

Tra i metodi che utilizzano tecnologie tradizionali, di fatto il


metodo pi utilizzato nel rilievo dei particolari, per la
rapidit e la semplicit operativa, quello per coordinate
polari (o irradiamento). Con esso, di ciascun punto rilevato
METODI DI
RILIEVO

vengono misurate, dalla stazione di partenza la distanza e la


direzione (azimut o angolo al vertice)
A questo metodo tradizionale, si sono affiancati di recente,
metodi cinematici, legati al posizionamento satellitare GPS,
come il metodo stop and go

Rilievo per coordinate polari dalle

PF17

stazioni 600 e 700 appoggiato a


due poligonali collegate a PF

100

200
703

601

702

METODI DI
RILIEVO

500

701
602

600

300

603

700

604

400

PF02
PF11

La scelta dei punti da rilevare viene fatta dopo aver


eseguito una attenta ricognizione sul territorio. Dei punti
scelti viene redatta una apposita monografia corredata da
schizzo grafico o fotografia
I punti devono essere successivamente identificati. La
IDENTIFICAZIONE
DEI PUNTI

scelta pi semplice quella di tipo numerico con andamento


progressivo, ma pu essere convenientemente adottata
solo per pochi punti. In caso contrario, pur mantenendosi
una numerazione progressiva questa collegata al nome
della stazione da cui i punti sono stati rilevati. Il nome
della stazione sempre multiplo di 100

Il rilievo dei particolari implica in via preliminare,


come si detto, una rete di appoggio o di
inquadramento. Tale rete, costituita generalmente
da poligonali chiuse o aperte meglio se vincolate. Se
SUPPORTO AL
RILIEVO DEI
PARTICOLARI

la zona da rilevare molto piccola, la rete di


inquadramento pu ridursi ad una sola poligonale e nei
casi pi semplici a pochissimi punti di posizione nota
collegati alla stazione ( ad esempio un triangolo
fiduciale previsto dalla normativa catastale per gli
atti geometrici di aggiornamento)

Il criterio fondamentale della CELERIMENSURA


quello di abbinare contemporaneamente al rilievo
planimetrico per coordinate polari, una livellazione
che permetta di determinare il dislivello tra la
RILIEVO PLANO
ALTIMETRICO DEI
PARTICOLARI
LA CELERIMENSURA

stazione e il punto considerato. Nota la quota di un


punto possibile successivamente calcolare le quote
di tutti gli altri punti
Con la misura delle distanze, degli angoli orizzontali e
verticali e dei dislivelli quindi possibile calcolare le
coordinate X, Y, Z (Q) di ogni punto rilevato

Se del punto di stazione sono note le


coordinate plano altimetriche possibile
mediante una semplice somma algebrica
RILIEVO PLANO
ALTIMETRICO DEI

calcolare le coordinate totali di tutti i

PARTICOLARI
LA CELERIMENSURA

punti rilevati rispetto allo stesso sistema


di riferimento a cui sono riferite le
coordinate del punto di stazione (vale per i
sistemi locali o orientati)

Fu Ignazio PORRO,
PORRO che dopo la seconda met del XIX secolo,
ebbe per primo lidea di razionalizzare le tecniche di rilievo
topografico considerando contemporaneamente sia laspetto
planimetrico che quello altimetrico. Egli propose una nuova
tecnica operativa di rilievo di dettaglio, poi universalmente
adottata, che chiam CELERIMENSURA per mezzo della quale
IGNAZIO PORRO

venne eseguita buona parte dei lavori cartografici in tutto il


mondo fino allaffermarsi della fotogrammetria aerea
Ignazio PORRO concep anche lo strumento idoneo alla tecnica
di rilievo da lui inventata. Tale strumento era il CLEPS,
CLEPS il
primo

strumento

con

cerchi

tacheometri e delle stazioni totali

protetti,

antenato

dei

CLEPS E
TACHEOMETRI

Tacheometro ottico meccanico che


permette la misura diretta degli
angoli orizzontali e verticali e la
misura indiretta della distanza

Asta metrica in legno o


acciaio alta 4 o 5 metri

LA STADIA VERTICALE

fs

UTILIZZATA PER LA
MISURA INDIRETTA
DELLA DISTANZA

fm = (fs + fi)/2

fm
fi

S = (ls li)

ls
li
h

DISTANZA INDIRETTA
CON TACHEOMETRO E
STADIA VERTICALE

D = K x S x sen2 = K x (ls li) x sen2

K = 100 = costante

se = 100c, cann. orizzontale risulta sen2 = 1, da cui

S = (ls li) = intervallo di stadia

D = K x S = K x (ls li)

= angolo verticale

lm
h

LIVELLAZIONE
TACHEOMETRICA

AB
x

D
AB = D x cotg + h lm

se = 100c allora cotg = 0


AB = h lm
questultima formula corrisponde ad una livellazione
geometrica da un estremo

Utilizzando nel rilievo un tacheometro con stadia


verticale le coordinate plano altimetriche di un punto
B riferite al punto di stazione A, si ottengono dalle
tre relazioni
CALCOLO DELLE
COORDINATE DI UN

XB = XA + D x sen (AB) = XA + K x S x sen2 x sen (AB)

PUNTO CON
TACHEOMETRO E
STADIA VERTICALE

YB = YA + D x cos (AB) = YA + K x S x sen2 x cos (AB)


QB = QA + D x cotg + h lm = QA + K x S x sen x cos + h - lm

Le grandezze misurate per ciascun punto collimato cio


S = (ls li), lm, h, , ... si chiamano numeri generatori

B
Y
AB

xB
yB

A
xA

QB

QA

CALCOLO DELLE TRE

COORDINATE DEL
PUNTO B

(AB)

A
yA

n
x se
S
K x
D =

XB = XA + D x sen (AB) = XA + K x S x sen2 x sen (AB)


YB = YA + D x cos (AB) = YA + K x S x sen2 x cos (AB)
QB = QA + AB = QA + D x cotg + h - lm

STAZ.

PUNTI

C.O.

C.V.

Fs

Fm

Fi

0C.0000

102C.000

2.157

1.705

1.253

51C.3600

100C

1.936

1.529

1.122

92C.4800

100C

2.228

1.800

1.372

108C.130

100C.920

1.976

1.474

0.972

302C.130

97C.1600

1.283

1.198

1.113

308C.130

----

----

----

----

312C.450

108C.130

2.145

1.905

----

hB =

336C.220

108C.130

----

----

----

354C.790

108C.130

----

----

----

A
hA =

IL LIBRETTO DI
CAMPAGNA
SE SI UTILIZZA IL
TACHEOMETRO E LA

PART. 81

STADIA VERTICALE

7
B

3
A
4

(AB) = 108C.13

c .92
n2 100
2) x se
7
.9
0
.976
0 x (1
AB =10

38 m
= 100.

(BA) = 308C.13

La

stazione

tacheometri

totale
ottico

evoluzione

dei

meccanici,

permette la misura diretta degli angoli e


della

distanza

(orizzontale

inclinata). Note le coordinate plano


altimetriche del punto di stazione o di
STAZIONI TOTALI
E MIRE

un altro punto collimato permette il


calcolo immediato delle coordinate di
tutti i punti rilevati

Dr

hp
hs

DISTANZA E
DISLIVELLO CON

AB

STAZIONE TOTALE
E PRISMA

Misurando la distanza reale Dr e

Per il dislivello AB osservando che

langolo verticale la distanza

hs + X = AB + hp

orizzontale D si ottiene dalla

si ottiene

D = Dr x sen

AB = hs hp + X = hs hp + Dr x cos

Utilizzando nel rilievo una stazione totale posta nella stazione A


e un prisma posto nel punto B le coordinate si ottengono dalle
relazioni

XB = XA + D x sen (AB)
CALCOLO DELLE
COORDINATE DI UN

YB = YA + D x cos (AB)

PUNTO CON
STAZIONE TOTALE E
PRISMA

QB = QA + AB = QA + Dr x cos + hs - hp

Se = 100C cannocchiale orizzontale allora:


sen = 1 e cos = 0 da cui:
D = Dr
e
AB = hs - hp

PART. 81

1
2

7
B

IL LIBRETTO DI
CAMPAGNA

A
(AB) = 108C.13

SE SI UTILIZZA LA
STAZIONE TOTALE
CON IL PRISMA

(BA) = 308C.13

STAZ.

A
hA = 1.480

B
hB = 1.510

PUNTI

C.O.

C.V.

DIST.

hP

0C.0000

102C.0000

70.150

1.705

51C.3600

100C

51.280

1.529

92C.4800

100C

45.420

1.800

108C.1300

100C.9200

93.100

1.474

302C.1300

97C.1600

32.710

1.198

308C.1300

----

----

----

312C.4500

108C.1300

53.120

1.905

336C.2200

108C.1300

52.500

1.650

354C.7900

108C.1300

42.620

1.880

Nella esecuzione di un rilevo celerimetrico spesso


necessario utilizzare due o pi stazioni per rilevare
particolari non visibili dalla prima stazione.
Le operazioni di campagna che permettono di risolvere
IL RILIEVO CON DUE

questo problema prendono il nome di

O PIU STAZIONI
COLLEGAMENTO TRA
STAZIONI

COLLEGAMENTO TRA STAZIONI


Collegare tra loro due stazioni celerimetriche significa:

 dare alla seconda lo stesso orientamento della prima


 determinare le coordinate della seconda stazione
partendo dalla prima

Il collegamento pu essere DIRETTO se le stazioni sono tra


loro visibili o INDIRETTO se le due stazioni non si vedono

(AB)

COLLEGAMENTO TRA
STAZIONI

XA

A
AB

YA

Sia A la stazione iniziale e B la stazione da cui continuare il rilievo.


Dopo aver misurato i numeri generatori e calcolate le coordinate di B
si porta lo strumento in B. Al fine di orientare il cerchio nello stesso
modo della stazione A, guardando da B verso A si impone al cerchio
orizzontale la lettura
0C

(BA) = (AB) 200c


COLLEGAMENTO TRA
STAZIONI
DIRETTO

0C

(AB)
A

AB

XB= XA + AB x sen (AB)


YB = YA + AB x cos (AB)

In questo modo le letture degli angoli orizzontali, effettuate


dalla stazione B verso i punti ad essa collegati, saranno
utilizzate per il calcolo delle coordinate totali dei punti rilevati

X1
X1(B) = B1 X sen (B1)

COLLEGAMENTO TRA
STAZIONI

Y1(B) = B1 X cos (B1)

DIRETTO

XB

(B1)

B1

(AB)
XA
A

X1 = XB + B1 x sen (B1)
Y1 = YB + B1 x cos (B1)

XA

YA

QA

X1 = XA + A1 x sen (A1)

Y1 = YA + A1 x cos (A1)

Q1 = QA + A1

X2 = XA + A2 x sen (A2)

Y2 = YA + A2 x cos (A2)

Q2 = QA + A2

X3 = XA + A3 x sen (A3)

Y3 = YA + A3 x cos (A3)

Q3 = QA + A3

XB = XA + AB x sen (AB)

YB = YA + AB x cos (AB)

QB = QA + AB

X4 = XB + B4 x sen (B4)

Y4 = YB + B4 x cos (B4)

Q4 = QB + B4

1
COLLEGAMENTO TRA

STAZIONI

(AB)

DIRETTO
IL RILIEVO E IL
CALCOLO DELLE
COORDINATE

XA

6
4
AB

YA

Nel collegamento indiretto le due


stazioni A

e B non sono tra loro

visibili. Risulta quindi impossibile


misurare la distanza AB e lazimut

(AB)

BM

AM

COLLEGAMENTO TRA

STAZIONI

Si

scelgono

quindi

due

punti

ausiliari M e N visibili dalle due

INDIRETTO

stazioni

BN

(AM)

le due distanze AM e AN e gli

(AN)

Facendo stazione in A si misurano

azimut (AM) e (AN); dalla stazione

AN

B si misurano le due distanze BM e


BN e langolo nel vertice B

E possibile subito calcolare le coordinate di M e N


XM = XA + AM x sen (AM)
YM = YA + AM x cos (AM)

(MB)
XM

XN = XA + AN x sen (AN)
YN = YA + AN x cos (AN)

note le coordinate possibile il calcolo della distanza

(BM)

MN e dellazimut (MN)

YM

MN = [ (XN - XM)2 + (YN YM)2 ]

(MN) = tg-1 [ (XN - XM) / (YN YM) ]


nel triangolo MNB si ottiene con il teor. dei seni
M = sen-1 (BN x sen B / MN)

COLLEGAMENTO TRA
STAZIONI

MN

e per differenza

INDIRETTO

(MB) = (MN) M
nota la distanza MB misurata e lazimut (MB) calcolato

(AM)

si ottengono le coordinate del punto di stazione B


passando per M

XB = XM + MB x sen (MB)

XN

YB = YM + MB x cos (MB)
lorientamento del cerchio orizzontale in B identico a
quello nel punto A si ottiene imponendo da B verso M la

YN

lettura
(BM) = (MB) 200c
orientato il C.O. possibile continuare il rilievo dalla
stazione B

Y
(MC)

(CM)

COLLEGAMENTO TRA
STAZIONI

IL RILIEVO E IL
CALCOLO DELLE
COORDINATE

(AM)

INDIRETTO

XA
10

YA

XA

YA

QA

XM = XA + AM x sen (AM)

YM = YA + AM x cos (AM)

QM = QA + AM

XC = XM + MC x sen (MC)

YC = YM + MC x cos (MC)

QC = QM + MC

X8 = XC + C8 x sen (C8)

Y8 = YC + C8 x
B cos (C8)

Q8 = QC + C8

X9 = XC + C9 x sen (C9)

Y9 = YC + C9 x cos (C9)

Q9 = QC + C9

X10 = XC + C10 x sen (C10)

Y10 = YC + C10 x cos (C10)

Q10 = QC + C10

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