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Il poligono funicolare
Nel caso dei sistemi di vettori applicati piani Σ π ha interesse applicativo un proce-
dimento grafico, detto del poligono funicolare, che permette di determinare per via
grafica il vettore applicato o la coppia, equivalenti ad un assegnato Σ π . Senza entrare
nei dettagli applicativi del procedimento (dettagli che ricorrono di frequente nella
Meccanica delle Strutture e, in particolare, nella Statica Grafica), ci limitiamo qui ad
esporre taluni aspetti fondamentali del procedimento.
Sia Σ π il sistema di n vettori applicati complanari e sia il piano del disegno il piano
di appartenenza π in esame (in figura si è assunto, per ovvie ragioni di semplicità,
n = 3 ; è di ovvia verifica la validità del procedimento per n qualsivoglia).
È subito evidente che condizione necessaria e sufficiente perché sia R = 0 è che sia
Bn ≡ B0 , cioè che la poligonale dei vettori applicati sia chiusa.
Con riferimento al caso della figura sopra in cui è palesemente R ≠ 0 , cioè al caso in
cui il sistema Σ π è equivalente ad un unico vettore applicato di vettore R , si tratta di
determinare la retta di azione (asse centrale) di tale vettore applicato equivalente al
Σπ .
A questo scopo, preso su π un secondo punto P (polo), anch’esso arbitrario, salvo la
sola condizione (di comodo), che non appartenga alla poligonale B0 B1B2 ...Bn B0 dei vet-
tori, si conducano le rette r0 , r1 , …, rn , che proiettano da P i vertici B0 , B1 , …, Bn del
poligono dei vettori. Da un terzo punto C0 , anch’esso preso ad arbitrio su π , si conduca
la parallela s0 alla retta r0 fino ad incontrare in C1 la retta d’azione del vettore appli-
cato ( A1 ,v1 ) ; poi da C1 , la parallela s1 alla retta r1 fino ad incontrare in C2 la retta
della retta d’azione del vettore applicato ( A n ,v n ) con la retta sn −1 parallela alla proiet-
tante rn −1 . Il punto O, di intersezione della retta s0 con la sn parallela alla rn e con-
dotta dal punto Cn , è un punto della retta d’azione del vettore applicato ( O,R ) equiva-
lente del sistema Σ π . Pertanto l’asse centrale è la retta passante per O e parallela a
B0 Bn .
Per dimostrare ciò basta osservare (con riferimento al caso n = 3 nella figura sopra)
che con ovvie operazioni elementari, risultano giustificate le seguenti successive equi-
valenze: