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INDICE

---Introduzione………………………………………………………………………………………….. 3
Cap.1 -- la Traccia assegnata ……………………………………..………. 4

Cap.2 -- Predimensionamento delle Travi ………………………….……. 6


2.A ---- Predimensionamento a flessione della Trave ABC …….. 7
2.B ---- Predimensionamento a flessione della Trave DEF …….. 30

Cap.3 -- Predimensionamento dei Pilastri ……..………………………. 32

Cap.4 -- Uso del programma di calcolo strutturale SAP-90 ………...…39

Cap.5 ---- Dimensionamento a Flessione delle Travi ……………....…47

Cap.6 ---- Progetto a Taglio delle Armature delle Travi …………...…60

Cap.7 ---- Distinta delle Armature a flessione delle due Travi ………..64

Cap.8 ----Progetto delle Armature dei Pilastri ……………………....65


8.1----Dimensionamento delle Armature dei Pilastri ……….…..66
8.2----Distinta delle Armature dei Pilastri ……………….…..71

Cap.9 ---- Progetto dei Plinti di fondazione ………………………..…..72

Cap.10---Trave di collegamento di due Plinti successivi ………….…..79

Cap.11 ---- Verifiche di Travi, Appoggi e Pilastri …………………....82

Cap.12 ----Bibliografia di riferimento …………………………….…..97

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3
Cap.1 ---- la Traccia assegnata

Traccia assegnata in base ai parametri n e c

Fig.1

La relazione tra il Solaio Latero-cemento del 1° progetto già totalmente svolto e il


Telaio assegnato per il 2° progetto viene illustrata con la figura Fig.2

4
Fig.2

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Nella Fig.2 è evidenziato il Solaio in latero-cemento che l’allievo ha già progettato
con la prima Relazione di Calcolo e rappresenta l’elemento piano che scarica il
proprio peso sulla struttura intelaiata; il solaio è stato schematizzato come una trave
continua su 4 appoggi fissi; tali appoggi sono le travi della struttura intelaiata e le
travi poggiano sui pilastri (come mostrato nella traccia assegnata di Fig.1); i pilastri,
nella parte più bassa, terminano in incastri (fondazioni).
Pertanto la struttura intelaiata in cemento armata assegnata è costituita da:
TRAVI : elementi strutturali orizzontali prevalentemente inflessi
PILASTRI : elementi strutturali verticali prevalentemente presso-inflessi
Come evidenziato nella seguente Fig.3, oltre ai carichi verticali che sollecitano la struttura, sono
presenti 2 Forze orizzontali che, per i modesti valori che assumono, sono riconducibili sicuramente
a delle azioni prodotte dal vento.

Cap.2 ---- Predimensionamento delle Travi

Risulta utile riportare la Fig.1 della Traccia assegnata, corredata di lettere assegnate
ai nodi Trave-Pilastro, come mostrato in Fig.3

Fig.3

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2.A ---- Predimensionamento a flessione della Trave ABC

Il pre-dimensionamento della Trave dipende dalla luce e dalla funzione che essa deve
svolgere (quindi i carichi da portare e le esigenze architettoniche). Per quanto
specificato in precedenza, in questa fase possiamo trascurare le 2 forze orizzontali.
Si hanno le travi portanti (che portano se stesse, il solaio ed eventualmente
tamponature o parapetti), le travi perimetrali (che portano se stesse, le tamponature
o i parapetti) e le travi di collegamento (che portano solo loro stesse più una certa
porzione di solaio, ma conferiscono una maggiore rigidezza all'impalcato).
Per le travi portanti e perimetrali (T1 e T2) si è scelta la tipologia delle travi
emergenti, la cui larghezza B è stata assunta convenzionalmente pari a 30 cm (di
solito b=15-40 cm) Per pre-dimensionare l'altezza H di tali travi ci si e riferiti al
seguente criterio grossolano H = L / 10 – 12 con L = luce della trave.
Per essere più dettagliati, risulta che la dimensione B più comune della base è
30/40cm ; in linea di massima la base della trave B è pari alla larghezza del pilastro
oppure risulta più sottile, come mostrato nella seguente Fig.3

Fig.3

7
In presenza di carichi verticali, per il predimensionamento dell’altezza H viene
sovente utilizzate la formula H = L / 10-12 con L = luce della trave, che per le usuali
luci delle travi negli impalcati di edifici per civile abitazione conduce ad altezze H di
50-60 cm.
Sezioni più grandi possono rendersi necessarie in presenza di azioni sismiche.

Per le travi di collegamento (T3) si è adottata la tipologia delle travi a spessore


con altezza H paria quella del solaio vicino; se la trave è portante, la larghezza B
grossolanamente è pari a
B=L/6 con L = luce della trave ( B = 60-120 cm )

La larghezza B della trave deve essere ≥ 20cm e


per le travi a spessore la larghezza B della trave non deve eccedere la larghezza del
pilastro, aumentata da ogni lato di metà dell’altezza del pilastro, secondo quanto
mostrato nella figura esplicativa seguente

Il rapporto b/h tra larghezza b e altezza h della trave deve essere


b/h ≥ 0,25
Questa prescrizione normativa è legata a problemi di duttilità.
La connessione tra le travi portanti T1 e le travi di collegamento T2 viene
mostrata nella seguente Fig.4

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Fig.4

Analisi dei carichi


Il peso che agisce sulle travi è in forma di carico linearmente distribuito, costituito dai
contributi precedentemente descritti oltre al peso proprio della trave (dato dall'area della sezione per
il peso specifico del cemento armato pari a γcls = 25 KN/m3).
Il peso che il solaio scarica sulle travi si valuta utilizzando il metodo delle zone d'influenza, ovvero
si computa l'area di solaio che grava sulla trave considerando meta distanza tra le travi adiacenti.
Per la fascia piena si è considerato convenzionalmente una larghezza media di 10 cm.

Sulla base delle indicazioni riguardanti le 2 dimensioni di una Trave (riportate nelle pagine
precedenti), segue il Pre-dimensionamento delle Travi sia al primo piano, sia al secondo piano del
portale in esame.

9
Fig.5

10
Considerando gli Stati Limite SLE, si riporta la Condizione di Carico Caratteristica
che riguarda il Solaio progettato con la prima Relazione di calcolo; la Condizione di
Carico Caratteristica (ex metodo delle Tensioni ammissibili) presenta il valore
massimo dei carichi q sia sulle campate, sia sullo sbalzo

Fig.6

Per dimensionare la Trave ABC del portale in esame (cfr. Fig.3 di pag.5), bisogna
determinare le Reazioni dei 4 carrelli presenti in Fig.6; questo calcolo è stato già
prodotto nella Relazione di Calcolo del Solaio assegnato come 1° progetto,
utilizzando il Foglio di calcolo Excel “Analisi_Str_Spostamenti” messo
cortesemente a disposizione dal Prof. Prota sul suo sito, nella sezione Materiale
didattico.
Pertanto si riportano le 4 Reazioni massime (calcolate nel 1° progetto) in Fig.7

Fig.7

11
Tra le 4 Reazioni presenti nella Fig.5, la maggiore è la Rmax = RC = 3856 kg

Per dimensionare la Trave ABC del portale in esame, riportiamo il suo schema

Trave ABC (30x50)

La Trave ABC, dal punto di vista statico, può essere considerata come una Trave
Continua su 3 appoggi fissi, che può essere risolta con il metodo di Cross. Per la
Trave ABC fissiamo le seguenti dimensioni, che si leggono sullo schema di
Predimensionamento del secondo piano riportato in precedenza
b = 30 cm H = 50 cm
Calcoliamo il peso proprio ( pp ) della Trave ABC
pp Trave ABC = 2500 kg/mc x 0,3 m x 0,5 m = 375 kg/m
Calcoliamo i carichi distribuiti q che agiscono sulle 2 Travi

q1 = q2 = Rmax + pp Trave = 3856 + 375 = 4231 kg/m

In questo caso lo schema completo della Trave ABC è il seguente:

Fig.8

12
Si procede al calcolo del Momento flettente massimo che sollecita la Trave ABC, allo
scopo di poter calcolare l’altezza utile h con la precedente formula (1); poi dovrà
risultare verificata la seguente condizione

H > h

Per calcolare il Momento flettente incognito sull’appoggio B si usa il Metodo di


Cross, che richiede un preventivo calcolo di alcuni importanti parametri necessari
all’applicazione pratica del metodo, come già spiegato nella Relazione di Calcolo del
solaio assegnato nel 1° progetto. A tal fine si procede alla sconnessione dell’appoggio
B (cfr. Fig.6), ottenendo 2 schemi che si riportano insieme ai relativi calcoli richiesti,
ossia si considera il nodo intermedio B fittiziamente bloccato con vincolo incastro
(morsetto) e quindi si calcolano i Momenti di Incastro Perfetto a dx e a sx
dell’appoggio B con le seguenti formule:

Fig.9

13
Fig.10

Come già spiegato nella Relazione di Calcolo del solaio (assegnato nel 1° progetto)
con riferimento all’applicazione pratica del metodo di Cross, si riportano le
espressioni delle Rigidezze Flessionali Wij di ogni asta che concorre nel nodo B

WBA = 3EI / LBA WBC = 3EI / LBC


Per sezioni e materiali identici (EI = cost) si ricavano i Coefficienti di Ripartizione

Cij a destra (dx) e a sinistra (sx) dell’appoggio intermedio B secondo le seguenti


formule:

Pertanto i due Coefficienti di Ripartizione hanno i seguenti valori

CB,sx = 0,4545 CB,dx = 0,5455

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I valori dei Coefficienti di Trasporto Tji vanno determinati sulle aste; hanno valore

non nullo solo per la campata intermedia e quindi valgono TB,sx = TB,dx = 0

Ora si riporta lo schema completo per l’applicazione numerica del Metodo di Cross
alla Trave ABC (30x50) in esame

Fig.11

Pertanto lo schema di Fig.9 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

Fig.12

15
Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.12, indispensabili
per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Pertanto lo schema di Fig.10 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

Fig.13

16
Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.13, indispensabili
per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

A motivo della tipologia di Calcestruzzo e Acciaio usato in questo progetto, risulta


che il parametro r assume il valore di 0,3565 Pertanto, sulla base della precedente
formula (1) di dimensionamento della trave a flessione semplice, h assume il
seguente valore

Risulta H < h e quindi la Trave ABC 30 x 50 non risulta adeguata alle


sollecitazioni flessionali a cui è sottoposta; inoltre il valore calcolato non può adottato
non è possibile prevedere una trave il cui valore di h superi gli 80 cm; pertanto
bisogna aumentare la sua altezza H e ripetere le verifiche sin qui riportate.

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Trave ABC (30x70)

b = 30 cm H = 70 cm

Per questa Trave ABC calcoliamo il suo peso proprio ( pp )

pp Trave ABC = 2500 kg/mc x 0,3 m x 0,7 m = 525 kg/m

Calcoliamo i carichi distribuiti q che agiscono sulle 2 Travi

q1 = q2 = Rmax + pp Trave = 3856 + 525 = 4381 kg/m

In questo caso lo schema completo della Trave ABC è il seguente:

Fig.14

Si procede di nuovo al calcolo del Momento flettente massimo che sollecita la Trave
ABC; per calcolare il Momento flettente incognito sull’appoggio B si usa di nuovo il
Metodo di Cross, con le stesse modalità del caso precedente.

Fig.15

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Fig.16

Ora si riporta lo schema completo per l’applicazione numerica del Metodo di Cross
alla Trave ABC (30x70) in esame

Fig.17

19
Pertanto lo schema di Fig.15 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

Fig.18

Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.18, indispensabili


per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

20
Pertanto lo schema di Fig.16 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

Fig.19
Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.19, indispensabili
per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Ricordando che il parametro r è pari a 0,3565, h assume il seguente valore

Si possono ripetere le stesse considerazioni finali del caso precedente e pertanto


bisogna aumentare la sua altezza H e ripetere le verifiche sin qui riportate.
Trave ABC (30x90) b = 30 cm H = 90 cm
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Per questa Trave ABC calcoliamo il suo peso proprio ( pp )
pp Trave ABC = 2500 kg/mc x 0,3 m x 0,9 m = 675 kg/m
Calcoliamo i carichi distribuiti q che agiscono sulle 2 Travi

q1 = q2 = Rmax + pp Trave = 3856 + 675 = 4531 kg

In questo caso lo schema completo della Trave ABC è il seguente:

Fig.20

Si procede di nuovo al calcolo del Momento flettente massimo che sollecita la Trave
ABC; per calcolare il Momento flettente incognito sull’appoggio B si usa di nuovo il
Metodo di Cross, con le stesse modalità del caso precedente.

Fig.21

22
Fig.22

Ora si riporta lo schema completo per l’applicazione numerica del Metodo di Cross
alla Trave ABC (30x90) in esame

Fig.23

Pertanto lo schema di Fig.21 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

23
Fig.24

Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.24, indispensabili


per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Pertanto lo schema di Fig.22 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

24
Fig.25

Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.25, indispensabili


per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Ricordando che il parametro r è pari a 0,3565, h assume il seguente valore

25
Pur risultando H > h , ancora risulta che non è possibile prevedere una trave il cui
valore di h superi gli 80 cm; pertanto aumentare solo la sua altezza H condurrà di
nuovo a valori di h non accettabili.
Dalla precedente formula di h si deduce che un aumento di b e una diminuzione di H
può condurre a valori di h accettabili.
Pertanto si aumenta b sino a 40 cm e si diminuisce H sino a 80 cm e poi si ripetono
tutte le verifiche sin qui riportate.

Trave ABC (40x80) b = 40 cm H = 80 cm

Per questa Trave ABC calcoliamo il suo peso proprio ( pp )

pp Trave ABC = 2500 kg/mc x 0,4 m x 0,8 m = 800 kg/m

Calcoliamo i carichi distribuiti q che agiscono sulle 2 Travi

q1 = q2 = Rmax + pp Trave = 3856 + 800 = 4656 kg

In questo caso lo schema completo della Trave ABC è il seguente:

Fig.26

26
Si procede di nuovo al calcolo del Momento flettente massimo che sollecita la Trave
ABC; per calcolare il Momento flettente incognito sull’appoggio B si usa di nuovo il
Metodo di Cross, con le stesse modalità del caso precedente.

Fig.27

Fig.28

Ora si riporta lo schema completo per l’applicazione numerica del Metodo di Cross
alla Trave ABC (40x80) in esame
27
Fig.29

Pertanto lo schema di Fig.27 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

Fig.30

Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.30, indispensabili


per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

28
Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Pertanto lo schema di Fig.28 può ora essere completato con il valore del Momento
dell’appoggio centrale B

Fig.31

Si procede al calcolo delle 2 Reazioni vincolari R presenti in Fig.31, indispensabili


per il calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

29
Si procede al calcolo delle espressioni analitiche del Taglio T e del Momento M

Ricordando che il parametro r è pari a 0,3565, h assume il seguente valore

Risulta H > h e il valore di h non supera gli 80 cm;


pertanto la Trave ABC (40x80) risulta adeguata alle sollecitazioni flessionali a cui
è sottoposta; inoltre gli stessi calcoli.

2.B ---- Predimensionamento a flessione della Trave DEF

Le stesse conclusioni possono essere ripetuti per la trave del 1° impalcato e quindi
anche la Trave DEF (40x80) risulta adeguata alle sollecitazioni flessionali a cui è
sottoposta.

La Fig.5 può essere pertanto aggiornata con gli ultimi 2 risultati sulle 2 Travi in
esame

30
Fig.32

31
Cap.3 ---- Predimensionamento dei Pilastri

La Trave ABC (40x80) appena dimensionata è una trave emergente, per cui la base
B dei 3 pilastri sottostanti deve essere B = 40 cm.
Si riportano i concetti fondamentali alla base del Predimensionamento dei Pilastri in
edifici residenziali, come è supposto sia la struttura a telaio in esame, dove il 2°
impalcato si può supporre che sia la copertura piana di questo edificio residenziale.
Avendo scelto la forma rettangolare per i pilastri della struttura a telaio in esame,
il rapporto tra le dimensioni della sezione trasversale dei pilastri è opportuno che non
sia maggiore di 4 per gli edifici residenziali con strutture dissipative, come mostrato
nella seguente Fig.33

Fig.33

Considerando che la maggior parte dell’Italia è zona sismica, l’indicazione di Fig.33


è tassativa nel caso di Pilastri soggetti ad azione sismica in strutture con
Comportamento Dissipativo, ai quali sia affidato il compito di contribuire alla
resistenza dell’insieme strutturale (elementi primari), in quanto la disposizione delle
armature da disporre in questi elementi è correlata al rapporto tra le dimensioni dei
loro lati.

32
Nei Pilastri, considerati come elementi primari di strutture con Comportamento
Dissipativo, la dimensione minima dei lati deve essere non inferiore ai 25 cm, come
indicato in Fig. 33; negli edifici residenziali, per ridurre l’ingombro dei Pilastri, si
impiegano di solito sezioni di tipo rettangolare.
La dimensione maggiore del Pilastro (H) è disposta lungo la direzione nella quale si
vuole aumentare la rigidezza dell’insieme strutturale.
Data l’esigua altezza dell’edificio in esame, non è prevista la riduzione delle
dimensioni della sezione dei Pilastri nel passaggio dal piano terra al 1° piano, a meno
di situazioni di particolare sforzo normale N.
Si ricorda che i Pilastri sono degli elementi strutturali verticali, prevalentemente
presso-inflessi; pertanto verranno dimensionati a sforzo normale centrato N, usando
la seguente nota formula

Ac = N / σc* (2)

dove σc* = 35 kg/cmq e N rappresenta lo sforzo normale agente sul pilastro; N


è fornito da due aliquote: il valore del taglio e il peso proprio del pilastro.
Per il dimensionamento dei 3 pilastri sottostanti la Trave ABC (40x80) appena
dimensionata, si utilizzano i valori delle reazioni vincolari (associate ai 3 appoggi
della Trave in esame) che si riportano nella seguente figura

33
Fig.34

Utilizzando i calcoli riportati nel dimensionamento della Trave ABC (40x80),


risultano i seguenti valori per le reazioni vincolari

RA = 10961 kg RB = 32223 kg RC = 8032 kg

Si considera il seguente schema parziale del Telaio in esame, che evidenzia la


posizione e la lunghezza dei tre Pilastri da dimensionare, indicati con 1, 2 e 3

Fig.35

Inizialmente ipotizziamo che tutti i 3 Pilastri abbiano dimensioni 40x40 cm, dato che
la Trave ABC sovrastante ha dimensioni 40x80 cm
Pilastri (40x40)

Per calcolare lo sforzo normale N che sollecita ogni pilastro, determiniamo il peso
proprio (pp) di ciascun pilastro

34
pp pilatro 1,2,3 = 2500 kg/mc x 0,4 m x 0,4 m x 4 m = 1600 kg

Si precisa la Fig.35 evidenziando lo sforzo normale N che sollecita ogni pilastro

Fig.36

Si procede nel calcolare lo sforzo normale N che sollecita ogni pilastro

N1 = R A + pp pilatro 1 = 10961 + 1600 = 12561 kg

N2 = R B + pp pilatro 2 = 32223 + 1600 = 33823 kg

N3 = R C + pp pilatro 3 = 8032 + 1600 = 9632 kg

Si determina la sezione A che compete a ciascun Pilastro, sulla base dello sforzo
normale N che sollecita ogni pilastro

A1 = N1 / σc* = 12561 / 35 = 359 cmq

A2 = N2 / σc* = 33823 / 35 = 966 cmq

A3 = N3 / σc* = 9632 / 35 = 275 cmq

Si ricorda che Ac = b x h e quindi che h = Ac / b, con b = 40 cm


35
Per questi 3 Pilastri posizionati al 1° piano risulta 7,00 cm <= h <= 25 cm e
pertanto, a favore di sicurezza, si sceglie h = 40 cm
Si considera il seguente schema del Telaio in esame, che evidenzia la posizione e la
lunghezza degli altri tre Pilastri da dimensionare, indicati con 4, 5 e 6; inoltre si
riporta lo sforzo normale N che sollecita ogni pilastro del piano terra

Fig.37

Risulta q1 = q2 = 4656 kg/m

Si evidenzia che il Pilastro 5 centrale è sollecitato da uno sforzo normale N più


intenso rispetto allo sforzo normale N che compete ai 2 Pilastri ad esso laterali;
pertanto è giustificato per il Pilastro 5 centrale prevedere una sezione maggiorata:

Pilastro 5 (40x50)
Per questo pilastro deve essere rivalutato il suo peso proprio pp
pp pilatro 5 = 2500 kg/mc x 0,4 m x 0,5 m x 5 m = 2500 kg

mentre il peso proprio pp degli atri 2 Pilastri del piano terra vale
36
pp pilatro 4,6 = 2500 kg/mc x 0,4 m x 0,4 m x 5 m = 2000 kg

Si procede nel calcolare lo sforzo normale N che sollecita ogni pilastro posizionato al

piano terra della struttura in esame

N4 = N1 + R D + pp pilatro 4 = 12561 + 10961 + 2000 = 25522 kg

N5 = N2 + R E + pp pilatro 5 = 33823 + 32223 + 2500 = 68546 kg

N6 = N3 + R F + pp pilatro 6 = 9632 + 8032 + 2000 = 19664 kg

Si determina la sezione A che compete a ciascun Pilastro posizionato al piano terra

della struttura in esame, sulla base dello sforzo normale N che sollecita ogni pilastro

A4 = N4 / σc* = 25522 / 35 = 729 cmq

A5 = N5 / σc* = 68546 / 35 = 1958 cmq

A6 = N6 / σc* = 19664 / 35 = 562 cmq

Anche per i due Pilastri non centrali posizionati al piano terra, a favore di sicurezza,

si sceglie h = 40 cm, mentre il Pilastro centrale A5 restituisce h = 50 cm

37
Si mostra il seguente schema del Telaio in esame, che evidenzia la posizione e le
dimensioni di tutti i Pilastri presenti al piano terra e al 1° piano

Fig.38

Il Telaio in cemento armato in esame deve essere risolto mediante opportuni schemi
di calcolo; bisogna prima calcolare lo schema Verticale (indicato con CV) e lo
schema Orizzontale (indicato con CO), e poi bisogna calcolare le due combinazioni
di carico indicate con CV + CO e CV – CO

Il Telaio in esame deve essere risolto considerando le seguenti 3 combinazioni di


carico che saranno determinate mediante l’uso di un programma di calcolo
strutturale:

1--- CV 2--- CV + CO 3--- CV – CO

Di prassi, come appreso nel Corso di Tecnica delle Costruzioni AA 1999-2000 tenuto
dal prof. Ing. A. De Luca, i Telai piani vanno risolti in campo elastico con il Metodo
di Cross e poi vanno verificati con un opportuno programma di calcolo strutturale.

38
La presente Relazione di Calcolo fu redatta nell’AA 1999-2000 usando l’allora
famoso programma di calcolo strutturale Sap90, di cui si riportano le stampe più
significative.

Cap.4 ---- Uso del programma di calcolo strutturale SAP-90

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A partire dalle pagine successive vengono riportati, per ognuno dei 2 Impalcati e per
le 3 condizioni di carico presenti nelle pagine precedenti, il calcolo delle reazioni
Vincolari e dei valori massimi dei Momenti nelle campate, oltre alle due Verifiche di
congruenza e alla traslazione.

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Cap.5 ---- Dimensionamento a Flessione delle Travi

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Sulla base dei 6 schemi riportati in precedenza (combinazioni di impalcati e

condizioni di carico) e insieme ai massimi valori del Momento e del Taglio in essi

calcolati, si procede alla determinazione delle Armature per ogni Trave e per

ogni Appoggio presenti sia al 1° impalcato, sia al 2° impalcato.

Abbiamo usato ferro per armature B450C e quindi risulta

Per le Travi

le Armature in zona tesa vengono progettate a flessione secondo la seguente formula

55
------ 2° impalcato --------
La sezione degli elementi strutturali da dimensionare a flessione è rettangolare,
pertanto bisogna prevedere nella sezione almeno 2 ferri superiori e 2 ferri inferiori, in
modo da realizzare la disposizione delle Armature nota come Reggi-staffe

Trave AB

Per il 2° impalcato e per la condizione di carico CV + CO, risulta il seguente valore


massimo per il Momento: Mmax = 11599 kgm; inoltre h = 75 cm e quindi Af
risulta

A questa sezione Af di Armature tese corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 e 2 Φ 18 a cui corrispondono una superiore Af_eff = 8,16 cmq

Trave BC
Per il 2° impalcato e per la condizione di carico CV - CO, risulta il seguente valore
massimo per il Momento: Mmax = 6654 kgm; inoltre h = 75 cm e quindi Af
risulta

La Normativa corrente però prevede un valore minimo per la sezione Af_min delle
Armature in zona tesa fornito dalla seguente formula

A questa sezione Af_min di Armature tese corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 e 2 Φ 12 a cui corrispondono una superiore Af_eff = 5,09 cmq


56
------ 1° impalcato --------

Trave DE

Per il 1° impalcato e per la condizione di carico CV + CO, risulta il seguente valore


massimo per il Momento: Mmax = 11048 kgm; inoltre h = 75 cm e quindi Af
risulta

A questa sezione Af di Armature tese corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 e 2 Φ 18 a cui corrispondono una superiore Af_eff = 8,16 cmq

Trave EG

Per il 1° impalcato e per la condizione di carico CV - CO, risulta il seguente valore


massimo per il Momento: Mmax = 6771 kgm; inoltre h = 75 cm e quindi Af
risulta

La Normativa corrente però prevede un valore minimo per la sezione Af_min delle
Armature in zona tesa fornito dalla seguente formula

A questa sezione Af_min di Armature tese corrispondono i seguenti tondini


57
2 Φ 14 e 1 Φ 16 a cui corrispondono una superiore Af_eff = 5,09 cmq

Per gli Appoggi

Si considerano i valori massimi del Taglio Tmax e del Momento Mmax

Qualora risulti Tmax > Mmax le Armature in zona tesa vengono progettate
secondo la seguente formula

Se invece risulta Tmax < Mmax le Armature in zona tesa vengono progettate a
flessione secondo la solita formula

------ 2° impalcato --------

Appoggio A

Per il 2° impalcato e per la condizione di carico CV - CO, risultano i seguenti valori


massimi: Mmax = 3472 kgm e Tmax = 11708 kg e quindi Af risulta

58
A questa sezione Af corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 e 1 Φ 18 a cui corrispondono una superiore Af_eff = 5,62 cmq


Appoggio B

Per il 2° impalcato, questo appoggio centrale risulta il maggiormente sollecitato nel


Momento flettente; per la condizione di carico CV + CO, risulta Mmax = 17639
kgm e quindi per la zona tesa Af risulta

A questa sezione Af corrispondono i seguenti tondini

3 Φ 14 , 2 Φ 18 e 1 Φ 16 a cui corrispondono una Af_eff = 11,71 cmq

Appoggio C

Per il 2° impalcato e per la condizione di carico CV + CO, risultano i seguenti valori


massimi: Mmax = 2343 kgm e Tmax = 8931 kg e quindi Af risulta

La Normativa corrente però prevede un valore minimo per la sezione Af_min delle
Armature fornito dalla seguente formula

A questa sezione Af_min di Armature corrispondono i seguenti tondini


59
2 Φ 14 e 1 Φ 16 a cui corrispondono una superiore Af_eff = 5,09 cmq

------ 1° impalcato --------


Appoggio D
Per il ° impalcato e per la condizione di carico CV - CO, risultano i seguenti valori
massimi: Mmax = 5881 kgm e Tmax = 12318 kg e quindi Af risulta

A questa sezione Af corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 e 1 Φ 18 a cui corrispondono una Af_eff = 5,62 cmq

Appoggio E
Per il 1° impalcato, questo appoggio centrale risulta il maggiormente sollecitato nel
Momento flettente; per la condizione di carico CV + CO, risulta Mmax = 18407
kgm e quindi per la zona tesa Af risulta

A questa sezione Af corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 , 2 Φ 18 e 2 Φ 16 a cui corrispondono una Af_eff = 12,18 cmq

Appoggio G
Per il ° impalcato e per la condizione di carico CV + CO, risultano i seguenti valori
massimi: Mmax = 4130 kgm e Tmax = 9700 kg e quindi Af risulta

A questa sezione Af corrispondono i seguenti tondini

2 Φ 14 e 1 Φ 16 a cui corrispondono una Af_eff = 5,09 cmq


60
Cap.6 ---- Progetto a Taglio delle Armature delle Travi

Trave ABC

Per questo Capitolo si ha come riferimento teorico il meccanismo di Traliccio a


inclinazione variabile; per questo dimensionamento si segue l’esempio completo
tratto dal Testo di riferimento indicato dal Titolare del Corso di TdC Ing. Prof. A.
Prota:
“Strutture in cemento armato – Basi della Progettazione” - Terza edizione - autori
E. Cosenza, G. Mnfredi, M. Pecce – Hoepli editore
A pag. 227 del Testo di riferimento, Esempio 6.4
Trave AB
Sezione AB Campata AB

Fig.43

Con riferimento alla Trave in c.a. di Fig.43, si effettua la progettazione delle


Armature trasversali necessarie a sostenere il massimo Taglio sollecitante di progetto
Vsd
La Trave è caratterizzata da
Luce di calcolo L pari a 6,00 m base b = 400 mm

61
Carico di progetto Fd = 45,66 kN/m uniformemente distribuito

corrispondente a q = 4656 kg/m

Per i materiali costituenti sono usati un Calcestruzzo di Classe 25/30 caratterizzato da

fck = 25 MPa σcd = 14,17 Mpa


e un Acciaio B450C caratterizzato da

fyk = 450 MPa fyd = 391,30 MPa Es = 210000 Mpa

la progettazione delle Armature trasversali (STAFFE) è condotta con riferimento al


massimo Taglio sollecitante di progetto Vsd

Vsd = ( Fd x L ) / 2 = 137 kN

Si calcola il Taglio adimensionale sollecitante tsd


tsd = Vsd / (b x 0,9 x h x σcd ) = 0,036

il minimo valore di tRcd ricavato per θ = 21,81° , ossia cot θ = 1,0

tRcd_min = ν x αc x [ 1 / ( tan θ + cot θ ) ] con ν = 0,50 e αc = 1


tRcd_min = 0,172

il massimo valore di tRcd ricavato per θ = 45° , ossia cot θ = 2,5

tRcd_MAX = ν x αc x [ 1 / ( tan θ + cot θ ) ] con ν = 0,50 e αc = 1


tRcd_MAX = 0,25

risulta tsd = 0,036 < tRcd_min = 0,172

62
pertanto la sezione dell’Armatura trasversale Asw si ottiene dalla seguente relazione

tsd = tRcd_min

dalla quale si ottiene

ωsw = tsd / 2,5 = 0,0144

per la sezione dell’Armatura trasversale Asw vale la seguente relazione

Nella relazione (2) il parametro s rappresenta il passo delle Staffe

Scegliendo di adottare Staffe Φ8 a 1 braccio, a cui corrisponde Asw = 50 mmq ,

dalla (2) si ricava il massimo passo s delle Staffe da usare

Pertanto bisogna adottare

Staffe 1Φ 8 / 19” a cui corrispondono 5,26 cmq/m

63
Si possono ripetere gli stessi calcoli anche per la Trave BC e anche per essa si

possono adottare Staffe 1Φ 8 / 19”

Appoggi A, B e C

Si fa notare come il Taglio sollecitante raggiunga il suo massimo proprio sugli


appoggi e quindi è prevedibili per essi un accorciamento del passo delle Armature a
Taglio, in modo da aumentare il numero di Armature a Taglio per ogni m lineare.

Pertanto ripetendo i calcoli per i 3 appoggi in esame si giunge alla conclusione che

per questi Appoggi bisogna adottare Staffe 1Φ 8 / 14”

Inoltre si fa notare che

la Normativa prevede che del Taglio sollecitante gli Appoggi una certa percentuale
(60%) sia assorbita da Armature a Taglio nella forma di Ferri Sagomati; pertanto si
devono predisporre Ferri Sagomati per i 3 appoggi in esame.

Trave DEG

Si possono ripetere gli stessi calcoli usati per la Trave ABC anche per la Trave
DEG giungendo alla conclusione che per essa

si possono adottare Staffe 1Φ 8 / 18”

a motivo del maggiore Taglio sollecitante che interessa questa Trave.

Appoggi D, E e G

64
Anche per questi 3 Appoggi si possono ripetere considerazioni simili a quelle
prodotte in precedenza e pertanto si giunge alla conclusione che per questi tre

Appoggi maggiormente sollecitati a Taglio bisogna adottare Staffe 1Φ 8 / 12”

Cap.7 ---- Distinta delle Armature a flessione delle due Travi

65
Fig.44

Cap.8 ----Progetto delle Armature dei Pilastri

Si riporta la struttura del Telaio in esame, con l’individuazione dei vari Pilastri ai vari
livelli e le loro dimensioni longitudinali.

66
Fig.45

Per il Progetto delle Armature dei Pilastri, le sezioni utili di calcolo sono sia la testa
del pilastro, sia la coda, come evidenziato in Fig.45; su ognuna delle sezioni utili di
calcolo esistono 3 coppie (M,N) e il Progetto delle Armature dei Pilastri si basa sulla
coppia (M,N) a cui corrisponde la massima eccentricità e:

emax = M / N
poi faremo la Verifica dei Pilastri sulla base delle altre due coppie (M,N), sia alla
testa del pilastro, sia alla coda; il peso proprio del pilastro non influenzerà di molto i
calcoli; inoltre anche le Travi che risultano ortogonali rispetto alle Travi appena
calcolate non influenzeranno di molto i calcoli (ipotesi di edificio regolare).

Tutti i Pilastri del Telaio in esame vengono progettati a Presso-Flessione imponendo

l’uguaglianza della sezione delle Armature in compressione A‘ f con la sezione delle

Armature in trazione Af

A‘f = Af

Questa uguaglianza implica che l’Armatura longitudinale disposta lungo la parete del
Pilastro soggetta a compressione deve essere in numero di tondini e diametro dei ferri
uguale a quelli dell’Armatura longitudinale disposta lungo la parete del Pilastro

soggetta a trazione, per esempio una scelta può essere 2Φ 12 + 2Φ 12

8.1----Dimensionamento delle Armature dei Pilastri

67
Con riferimento agli stati limite SLU, per l’area di calcestruzzo Ac deve risultare

Poi si ipotizza una Armatura longitudinale totale AF_TOT pari al 0,8% dell’area di
calcestruzzo Ac secondo la seguente formula

AF_TOT = 0,8% x Ac [ cmq ]

Sulla base delle formule sin qui indicate, nella pagina successiva risulta opportuno
riportare in una Tabella i principali risultati ottenuti con il Sap90; viene aggiunta
l’ultima colonna con i valori del parametro eccentricità e

68
Fig.45

Prima di eseguire i calcoli indicati in precedenza, risulta opportuno riportare


Prescrizioni e dettagli da seguire per ogni pilastro:

69
Le staffe vengono raddoppiate, cioè dimezzata la distanza tra loro, nelle zone di
sovrapposizione delle barre verticali. Questa sovrapposizione in generale vale per
50∅𝐿 oppure 1 m.
Il procedimento di calcolo della Armatura longitudinale di ogni Pilastro risulta
praticamente lo stesso per ogni pilastro; pertanto si riportano 2 casi significativi, per
poi raccogliere tutti i risultati in una unica Tabella riassuntiva.

Pilastro AD
70
Dalla Tabella di Fig.45, risulta che per l’asta AD il valore massimo di N sia pari a

Nmax = ND (CV - C0) = 13308 kg per cui Ac vale

Infine AF_TOT vale AF_TOT = 0,8% x Ac = 1,80 cmq


Per evitare di avere un Pilastro troppo snello, con conseguente problema di instabilità
strutturale, per il Pilastro si utilizza la misura minima di 25 cm per lato, cioè

AC,min = 25 ∙ 25 = 625 cmq pertanto risulta

AF_TOT = 0,008 ∙ AC,min = 0,008 ∙ 625 cmq = 4,50 cmq = 450 mmq

a questa sezione AF_TOT corrisponde un Armatura longitudinale totale 4 ∙∅12

a cui corrisponde una AF_TOT = 452 mmq

Applicando le limitazioni (3) e (4) per le Staffe, si ottiene Staffe ∅6/150 𝑚𝑚, per poi
scegliere una soluzione a vantaggio di sicurezza Staffe ∅8/6”

In corrispondenza dei Nodi superiore ed inferiore (che risultano essere zone più
sollecitate rispetto al resto del pilastro) si diminuisce il passo imponendo la
limitazione passo <= 100 mm che conduce a Staffe ∅8/4”

Pilastro BE
71
Dalla Tabella di Fig.45, risulta che per l’asta BE il valore massimo di N sia pari a

Nmax = NE (CV - C0) = 32525 kg

Per cui Ac vale

Infine AF_TOT vale

AF_TOT = 0,8% x Ac = 5,10 cmq

a questa sezione AF_TOT corrisponde un

Armatura longitudinale totale 4 ∙∅16

a cui corrisponde una AF_TOT = 6,16 cmq

Applicando le limitazioni (3) e (4) per le Staffe, si ottiene Staffe ∅6/200 𝑚𝑚, per poi
scegliere una soluzione a vantaggio di sicurezza Staffe ∅8/8”

In corrispondenza dei Nodi superiore ed inferiore (che risultano essere zone più
sollecitate rispetto al resto del pilastro) si diminuisce il passo imponendo la
limitazione passo <= 100 mm che conduce a Staffe ∅8/4”

8.2----Distinta delle Armature dei Pilastri

72
Il procedimento di calcolo delle Armature dei Pilastri risulta lo stesso per ogni

pilastro e quindi vengono raccolti tutti i risultati in una unica Tabella riassuntiva.

Pilastro bxH [cmq] e [cm] Arm. longit. Staffe

AD – Pil.1-Piano 1 40x40 29,6 4 ∅12 Staffe long. ∅8/6”


Staffe ai nodi ∅8/4”
DH – Pil.1-Piano 0 40x40 10,3 4 ∅12 Staffe long. ∅8/6”
Staffe ai nodi ∅8/4”
BE – Pil.2- Piano 40x40 5,70 4 ∅14 Staffe long. ∅8/8”

1 2 ∅12 Staffe ai nodi ∅8/4”

EI – Pil.2- Piano 40x50 4,70 4 ∅20 Staffe long. ∅8/10”

0 2 ∅12 Staffe ai nodi ∅8/4”

CG – Pil.3 -Piano 40x40 26,2 4 ∅12 Staffe long. ∅8/6”

1 Staffe ai nodi ∅8/4”

GL – Pil.3 -Piano 40x40 9,20 4 ∅12 Staffe long. ∅8/6”

0 Staffe ai nodi ∅8/4”

Cap.9 ---- Progetto dei Plinti di fondazione


73
Conviene riportate l’intera struttura del Telaio in esame, evidenziando i 3 Plinti di
fondazione da progettare

Nella figura precedente il Pilastro EI è risultato quello più sollecitato dei 6 pilastri, e
per questo ha le dimensioni maggiori b = 40 cm e H = 80 cm Pertanto ci
concentriamo sul Plinto I, e si riportano le principali grandezze del Nodo I calcolate
in precedenza.

Condiz. di carico N [kg] M [kgm] e [cm] T [kg/mq]


CV + CO 65091 2723 4,20 1133
CV - CO 65443 1901 2,90 673
CV 65267 111 0,60 230

Scegliamo Fondazioni dirette, cioè Plinti di fondazione alla cui base, a contatto del
terreno di fondazione, è posto uno strato di Magrone (costituito da malta non armata)
che ha lo scopo di allargare la superficie di appoggio in modo da diminuire le
Tensioni agenti sul cmq di terreno e in modo da evitare che la Armatura del Plinto sia
a contatto diretto con il terreno di fondazione.

74
Facciamo riferimento al Plinto di fondazione a base quadrata riportato nella figura
seguente, dove risultano incognite da calcolare le dimensioni A* e h*

Fig.46
Si suppone che la Fondazione sia infinitamente rigida rispetto al terreno di
fondazione e si assumono le Ipotesi del Winckler che facilitano i calcoli; le due
dimensioni della Fondazione sono assunte uguali nelle 2 direzioni in quanto
conosciamo la sollecitazione solo in una direzione; utilizzeremo il Criterio delle
Tensioni ammissibili, assumendo la resistenza del terreno di fondazione pari a 2
kg/cmq.
Per le tre Condizioni di carico presenti nella Tabella precedente, si assumono valori
maggiorati di N (N’) e di T (T’) a vantaggio di sicurezza:
Condizione di carico CV + CO
N’ = 1,1 * N = 71600 kg M’ = M + 1,15 * T = 4026 kgm e’ = 5,6 cm
Condizione di carico CV - CO
N’ = 1,1 * N = 71987 kg M’ = M + 1,15 * T = 2675 kgm e’ = 3,7 cm
Condizione di carico CV
N’ = 1,1 * N = 71794 kg M’ = M + 1,15 * T = 675 kgm e’ = 0,9 cm

Pertanto la Condizione di carico CV + CO risulta avere la e’max = 5,6 cm

75
Risulta conveniente riportare la pianta del Plinto di fondazione a base quadrata in
esame, in cui si evidenziano le due dimensioni della base A* e B*

Con riferimento alla Condizione di carico CV + CO, supponiamo che il Plinto sia
soggetto a sforzo normale centrato N’ , risulta

σtmax = N’ / (A* B*) = σtA / 2 con A* = B* e σtA = 1,5 kg/cmq

Pertanto risulta

B* / 6 = 51,67 cm e e’ = 5,6 cm

76
Siccome risulta e’ < B* / 6 allora σtmax diviene

Per un Plinto di fondazione a base quadrata la dimensione massima della base deve
essere A* = 240 cm e pertanto la relazione precedente si calcola di nuovo

e quindi risulta

Pertanto le dimensioni in pianta del Plinto di fondazione a base quadrata sono

77
Ora determiniamo l’altezza h* del Plinto (cfr. Fig.46) aggiungendo altre dimensioni
alla pianta del Plinto utili ai successivi calcoli; utilizziamo 3 diversi criteri di calcolo,
per poi scegliere il valore massimo dei tre valori di h* calcolati.

1° criterio flessionale

Questo criterio si basa sul Momento. Si divide il Plinto in esame in 4 mensole


indipendenti, che sono sollecitate dal terreno di fondazione dal basso verso l’alto;
conviene aggiungere alla Pianta del Plinto altre dimensioni utili per i successivi
calcoli.

Si calcola l’Area del Trapezio isoscele tratteggiato in figura

Atrap = ( 210 + 40 ) / 2 * 80 = 10000 cmq

T’ = σtmax * Atrap = 12400 kg M’ = T’ * dG = 496000 kgcm

78
2° criterio tagliente

Questo criterio si basa sul Taglio. Si deve imporre τmax = τco risulta

3° criterio di punzonamento

Questo criterio si basa sul fenomeno del punzonamento da parte del pilastro EI che si
appoggia sul Plinto: le azioni concentrate del pilastro formano delle fessure a 45° che
conducono allo sfondamento del Plinto.

Più il Plinto è alto, meno questo fenomeno sarà avvertito; risulta

Pertanto si sceglie il valore maggiore: h* = 70 cm

Il disegno del Plinto può ora essere completato nella figura seguente

79
Armature principali del Plinto

L’Armatura longitudinale posta nel Plinto di fondazione in esame ha lo scopo di


resistere a trazione, pertanto il suo dimensionamento si basa sulla seguente formula,
in cui risulta h = h* - c (copriferro) = 70 - 3 = 67 cm

Si ottengono le seguenti 2 Armature

80
Inoltre bisogna prevedere degli Staffoni accompagnati da Ferri piegati per impedire il
fenomeno del punzonamento; tale Armatura va posizionata a forma di canestro;
infine bisogna prevedere, alla base del Plinto di fondazione, una Armatura a maglia
quadrata con Ferri ∅10 / 20 cm , come si può osservare nella Tavola 5 allegata.

Gli altri 2 Plinti H ed L hanno le stesse dimensioni e le stesse Armature del Plinto
appena esaminato, come si può osservare nella Tavola 5 allegata.

Cap.10---Trave di collegamento di due Plinti successivi

Si procede a determinare le dimensioni e l’Armatura longitudinale di una Trave di


fondazione che collega i due plinti successivi H ed I; nella figura successiva si mostra
il Plinto da cui parte la Trave di collegamento.

81
Conviene riportare alcuni schemi utili per i calcoli successivi; si procede a scegliere

una Trave 30 x 50 di cui dopo se ne verificano le dimensioni

Nella figura risulta

q = peso proprio della trave = 2500*0,3*0,5 = 375 kg/m

T = 10% Nmax = 65443 (CV-CO) / 10 = 6544 kg/mq

Nella figura risulta

82
La Trave di Collegamento è soggetta ad uno sforzo di trazione T e ad un momento

flettente M dato dal peso proprio della Trave; dal progetto a Tenso-Flessione si

ricava la seguente formula di dimensionamento di Af

Pertanto si dispongono sia superiormente, sia inferiormente alla Trave di

collegamento 2 coppie di barre 2 ∅16 ed infine per la sollecitazione al Taglio si

aggiungono Staffe a due bracci ∅8 / 20”

Quanto fin qui determinato per la Trave di fondazione che collega i due plinti

successivi H ed I, si può ugualmente ripetere per la Trave di fondazione che collega i

due plinti successivi I ed L.

Segue infine una serie di Verifiche per Travi ed Appoggi

83
Cap.11 ---- Verifiche di Travi, Appoggi e Pilastri

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98
Cap.12 ----Bibliografia di riferimento

[ 1 ]---- Strutture in Cemento Armato – Basi della Progettazione,


E. Cosenza, G. Manfredi, M. Pecce - Hoepli Editore – Terza Edizione

[ 2 ]---- Principi di Progettazione


per Strutture di Edifici in Cemento Armato – Volume 2 i Solai
A. Cinuzzi, S. Gaudiano - Seconda Edizione

[ 3 ]---- Teoria e Pratica delle Strutture in Cemento Armato –


V. Nunziata - Dario Flaccovio Editore – Seconda Edizione

[ 4 ]---- Calcolo del Cemento Armato – NTC2018, EC2, EC8


A. Cirillo - Hoepli Editore – Edizione 2022

[ 5 ]---- Calcolo immediato delle sezioni in Calcestruzzo Armato –


G. Stagnitto, M. Bonfante - Hoepli Editore – Seconda Edizione

[ 6 ]---- Calcolo immediato a Taglio delle Strutture in Cemento Armato –


G. Stagnitto, E. Barzoni - Hoepli Editore – Terza Edizione

[ 7-8 ]---- Cemento Armato – Calcolo agli Stati Limite – Vol. 2A, Vol. 2B
G. Toniolo, M. Di Prisco - Zanichelli Editore – Terza Edizione

99
[ 9 ]---- Progetto delle Strutture in C. A. – Eurocodici e NTC2018 –
F. Angotti - Hoepli Editore – Edizione 2022

[ 10 ]---- proff. Ingg. A. Cinuzzi, S. Gaudiano – “ Principi di Progettazione per


strutture

di Edifici in cemento armato – le TRAVI ”

[ 11]---- Ing. V. Perrone – “Calcolo di una Trave in cemento armato

con Eurocodici e NTC2018 ” Casa editrice Zanichelli

[ 12 ]---- proff. Ingg. A. Cinuzzi, S. Gaudiano – “ Principi di Progettazione per


strutture

di Edifici in cemento armato – i PILASTRI ”

[ 13 ]---- Ing. G. Toniolo– “Calcolo strutturale dei TELAI in cemento armato” –

Casa editrice Zanichelli

[ 14 ]---- Ing. N. Tavan– “Calcolo elastico dei TELAI piani in cemento armato

mediante metodo iterativo” – Casa editrice Zanichelli

[ 15 ]---- Politecnico di Bari – Ing. F. Parco – Corso di Fondamenti di Tecnica delle

Costruzioni – “ Esercitazione su un Edificio in cemento armato “

100
[ 16 ]---- Politecnico di Napoli “Federico II” – Ing. F. Polverino – Corso di
Architettura Tecnica II – “ Analisi e Pre-dimensionamento degli elementi
strutturali di un Edificio in cemento armato “

[ 17 ]---- Politecnico di Trieste – prof. Ing. S. Noe – Corso di Tecnica delle


Costruzioni – “ Progetto di un Telaio piano in cemento armato “

[ 18 ]---- Dinamica delle Strutture e Ingegneria sismica – Principi ed Applicazioni –

Ing. I. Iervolino - Hoepli Editore – Edizione 2021

[ 19 ]---- Costruzioni in zona sismica - Strutture in C. A. – Eurocodici e NTC2018 –


A. Cirillo - Hoepli Editore – Edizione 2022

[ 20 ]---- Fondamenti di Ingegneria sismica in 80 lezioni –

Ing. A. Parducci - Liguori Editore – Edizione 2021

[ 21 ]---- Edifici antisismici in Cemento Armato –


A. Ghersi - Dario Flaccovio Editore – Edizione 2021

101
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