Per quanto riguarda la simmetria molecolare gli elementi di simmetria che interessano sono:
1) piani
2) centro di simmetria
3) asse di rotazione proprio
4) asse di rotazione improprio
Piani di simmetria
Le condizioni che devono essere soddisfatte perch un dato piano sia un elemento di simmetria
sono le seguenti. Riferiamo la molecola ad un sistema di coordinate cartesiane in modo da
individuare la posizione di ogni atomo con le coordinate (xi, yi, zi); facciamo altres in modo che il
piano contenga due degli assi, ad esempio x e y. Supponiamo ora di lasciare fisse le coordinate x e y
e di cambiare il segno della coordinata z per ogni atomo. Se dopo aver eseguito questa operazione
su ogni atomo della molecola si ottiene una configurazione equivalente il piano tracciato un piano
di simmetria.
2
Atomi che giacciono su di un piano di simmetria costituiscono un caso particolare poich
loperazione suddetta non li sposta. Questo ci dice che le molecole planari hanno almeno un piano
di simmetria coincidente col piano molecolare.
Lesistenza di un piano di simmetria d origine, o come si dice genera unoperazione di simmetria ,
la riflessione rispetto al piano. Il simbolo usato sia per il piano di simmetria che per loperazione di
riflessione .
Occorre notare che mentre lesecuzione di una sola operazione di riflessione d luogo a una
configurazione equivalente, lesecuzione della suddetta operazione due volte di seguito origina una
configurazione identica.
3
Come per i piani anche il centro di inversione genera una sola operazione, oltre alloperazione
identit: anche in questo caso possiamo scrivere
in = i per n dispari
in = E per n pari
Nella figura che segue sono riportate alcune molecole che possiedono un centro di simmetria
4
opportuno notare due cose. La prima che per convenzione la rotazione viene considerata in
senso antiorario. La seconda riguarda le notazioni usate per le operazioni
Cn e Cnn 1 ( nell'esempio C 4 e C34 ) ; queste si trovano rappresentate anche come C+n e Cn a
indicare il fatto che la prima corrisponde a una rotazione di 2/n in senso antiorario, in accordo con
la convenzione, mentre la seconda pu essere immaginata come una rotazione ancora di 2/n ma in
senso orario (contrario alla convenzione).
Inoltre nellesempio riportato si pu vedere che loperazione C24 corrisponde a una rotazione di
180o; questo significa che nella molecola presente anche un asse C2 coassiale col C4.
Una situazione analoga si ripete per tutti gli assi di ordine pari. Ad esempio se una molecola
possiede un asse di ordine 6 le operazioni generate da questo sono:
C6 ( C6+ ) , C62 C3 , C36 C2 , C64 C32 , C56 ( C6 ) , C66 E
Questo significa che se una molecola possiede un asse di simmetria di ordine 6 ne possiede anche
altri due rispettivamente di ordine 3 e 2, entrambi coassiali col C6.
5
alloperazione C6 una riflessione rispetto a un piano virtuale perpendicolare allasse, o facciamo
seguire alloperazione unoperazione C6 otteniamo una configurazione equivalente a quella
iniziale. Il che appunto dimostra lesistenza di un asse di rotazione improprio S6.
Un asse Sn con n pari genera n operazioni e implica lesistenza di un asse di rotazione propria di
ordine n/2. Infatti ad esempio:
S4 = C4
S24 = C24 2 = C2 E = C2
S34 = C34
S44 = C44 4 = EE = E
Diversamente un asse Sn con n dispari genera 2n operazioni e implica lesistenza sia di un Cn che di
un piano perpendicolare allasse. Ad esempio:
S3 = C3
S32 = C32 2 = C32 E = C32
S33 = C333 = E =
S34 = C34 4 = C3 E = C3
S53 = C535 = C32
S36 = C366 = EE = E
6
Prodotti di operazioni di simmetria
opportuno ora specificare meglio cosa significa applicare una serie di diverse operazioni di
simmetria ad una molecola, come abbiamo fatto per illustrare le operazioni generate da un Sn.
Un esempio aiuta a capire meglio.
Consideriamo la molecola di ammoniaca:
Quali elementi di simmetria possiede tre piani (v1, v2 e v3 nella figura), ciascuno dei quali
contiene un legame N-H, e un asse di rotazione proprio C3 determinato dalla linea lungo la quale si
incrociano i tre piani. Questi elementi di simmetria generano le operazioni E, C3, C32 , v1, v2 e v3.
Per comodit supponiamo di osservare la molecola dallalto lungo la direzione dellasse.
7
sola operazione di riflessione rispetto al piano v3. In altre parole il prodotto delle due operazioni
d unaltra operazione di simmetria della molecola.
Simbolicamente
v2 C3 (si esegue prima loperazione scritta pi a destra) = v3
Questi prodotti per non godono della propriet commutativa. Infatti il prodotto delle due
operazioni viste prima eseguito in ordine inverso non d lo stesso risultato.
C3 v2 = v1
La tabella di moltiplicazione completa permette di verificare i risultati che si ottengono dai vari
prodotti possibili
E C3 C32 v1 v2 v3
E E C3 C32 v1 v2 v3
C3 C3 C32 E v3 v1 v2
C32 C32 E C3 v2 v3 v1
v1 v1 v2 v3 E C3 C32
v2 v2 v3 v1 C32 E C3
v3 v3 v1 v2 C3 C32 E
Per convenzione il prodotto viene eseguito riga x colonna e quindi il risultato del prodotto visto
precedentemente (v2 C3) si legge allincrocio della riga v2 e della colonna C3.
Analizzando la tabella si evidenzia che:
1) il prodotto di due (o pi) operazioni di simmetria a sua volta una delle operazioni di simmetria
generate dagli elementi di simmetria posseduti dalla molecola di ammoniaca.
3) per ogni operazione di simmetria esiste unaltra operazione che riporta la molecola in una
configurazione identica a quella di partenza (operazione inversa)
A A-1 = A-1 A = E dove A-1 il reciproco di A
v1 v1 = v2 v2 = v3 v3 E
C3 C32 = C32 C3 = E
4) esiste unoperazione di simmetria che commuta con tutte le altre ed tale che
AE = EA = A
E loperazione identit
Un insieme di elementi che soddisfi a queste quattro condizioni (o regole) costituisce un gruppo e
quindi linsieme delle operazioni di simmetria che possono essere eseguite sulla molecola di
ammoniaca nellesempio visto, o pi in generale su di una qualsiasi molecola costituisce un gruppo.
8
Si definisce ordine del gruppo h il numero di elementi del gruppo; il gruppo che abbiamo usato
come esempio di ordine 6.
Sottogruppo: un insieme ridotto di elementi del gruppo che soddisfa a sua volta le condizioni che
definiscono un gruppo. Se consideriamo di nuovo lesempio gi visto si possono individuare i
seguenti sottogruppi
E E, v1 E, C3, C32
E, v2
E, v3
ordine 1 2 3
Classi: per definire una classe necessario definire una trasformazione per similitudine.
Se A e X sono due elementi di un gruppo, il prodotto:
X-1 A X uguale a un altro elemento del gruppo che possiamo chiamare B. Si dice che A e B
sono coniugati e gli insieme di tutti gli elementi coniugati costituiscono le classi del gruppo.
Proseguendo nellanalisi dellesempio precedente, si possono individuare le seguenti classi:
E classe di ordine 1
X-1 A X B
E E E = E E = E
C32 E C3 = C32 C3 = E
C3 E C32 = C3 C32 = E
v1 E v1 = v1 v1 = E
v2 E v2 = v2 v2 = E
v3 E v3 = v3 v3 = E
Ciascuno dei tre assi binari, coincidenti coi legami B-F, pu essere scambiato con ognuno degli altri
tramite una rotazione C3 o C32 , che sono operazioni di simmetria proprie della molecola. I tre assi
binari sono quindi elementi di simmetria equivalenti, come lo sono i tre piani, la cui traccia data
dai legami.
In generale si definiscono elementi di simmetria equivalenti tutti gli elementi di simmetria che
possono essere trasformati luno nellaltro tramite unoperazione di simmetria propria della
molecola.
Analogamente si definiscono atomi equivalenti di una molecola, gli atomi, della stessa specie
chimica, che possono essere scambiati tra loro tramite unoperazione di simmetria.
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Cn Cn Cn, C2n ,.. Cnn 1 , E n
Sn Sn (n pari) Sn, Cn/2, C(n / 2 ) , Snn 1 , E n
n / 2 1
11
Rappresentazioni dei gruppi di simmetria
Le operazioni di simmetria possono operare su elementi concreti delle molecole, quali: punti
materiali che rappresentano gli atomi, coordinate degli atomi, autofunzioni, distanze e angoli di
legame, etc. Linsieme degli elementi su cui si opera chiamato base della rappresentazione e
il risultato che si ottiene una rappresentazione del gruppo.
Ad esempio, se nella molecola di NH3, appartenente al gruppo C3v, prendiamo come base una
serie di punti rappresentanti i 4 atomi, e operiamo una rotazione C3, otteniamo:
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Le operazioni di simmetria possono quindi essere rappresentate da matrici aventi dimensioni uguali
a quelle della base scelta:
R f = f D R
( )
Si pu scrivere una matrice rappresentativa per ogni operazione di simmetria. Nel gruppo C3v,con la
base precedentemente scelta, queste saranno:
1 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0
0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0
0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0
0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1
D(E) D(C3) D ( C32 )
1 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0
0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0
0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0
0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1
D(v1) D(v2) D(v3)
Come altro esempio, che fornisce dati utili in molti casi, scegliamo come base una terna di
coordinate cartesiane per uno degli atomi di una molecola. Le matrici rappresentative rispetto alle
varie operazioni sono:
1 0 0
1) 0 1 0 per lidentit
0 0 1
1 0 0 1 0 0 1 0 0
2) 0 1 0 0 1 0 0 1 0 rispettivamente per le riflessioni rispetto ai piani xy,
0 0 1 0 0 1 0 0 1
xz e yz, in quanto il risultato di queste operazioni di invertire il verso della coordinata
perpendicolare al piano rispetto al quale avviene la riflessione.
13
1 0 0
3) 0 1 0 per uninversione rispetto a un centro di simmetria, perch un punto di
0 0 1
coordinate (x, y, z) viene trasformato in un punto di coordinate (-x, -y, -z).
cos sen 0
4) sen cos 0 per una rotazione propria di un angolo attorno allasse z. Infatti se
0 0 1
abbiamo un punto di coordinate (x, y, z) e ruotiamo in senso antiorario, attorno allasse z, di un
angolo , le nuove coordinate (x, y, z) sono date da
cos sen 0
[x, y, z] = [x, y, z] sen cos 0
0 0 1
cos sen 0
5) sen cos 0 per una rotazione impropria di un angolo attorno allasse z.
0 0 1
Trasformazioni di basi
Supponiamo di avere scelto una base f e che questa base possa essere trasformata tramite una
matrice X in unaltra base f, cio
f = f X
Se eseguiamo la stessa operazione di simmetria R su f e su f avremo
( )
R f = f D R
R f ' = f ' D' ( R ) = R f X = f D ( R ) X = f ' X D ( R ) X
1
Si pu dimostrare che linsieme delle matrici D' ( R ) ottenute, per ciascuna delle operazioni del
gruppo, attraverso una trasformazione di similitudine
( ) ( )
D' R = X 1D R X
costituisce a sua volta una rappresentazione del gruppo nella base f.
Sono importanti le trasformazioni di basi che permettono di fattorizzare le matrici rappresentative in
matrici a blocchi diagonali.
14
Naturalmente questo deve potersi realizzare per le matrici D rappresentative di tutte le operazioni
del gruppo; le matrici D1' , D'2 , eccetera possono essere di dimensioni diverse, ma tutte le matrici
D1' (una per ogni operazione di simmetria) devono avere le stesse dimensioni, cos come le matrici
D'2 e le successive.
Se questo possibile linsieme delle matrici D viene detto rappresentazione riducibile: i vari insiemi
D1' , D'2 , se non sono ulteriormente fattorizzabili vengono chiamati rappresentazioni irriducibili.
i j
dove
h lordine del gruppo,
i vari sono delta di Kronecker
Di e Dj indicano rispettivamente la i-esima e la j-esima rappresentazione irriducibile,
li e lj sono le dimensioni delle rappresentazioni suddette,
R indica le varie operazioni del gruppo,
Di(R)mn indica lelemento della m-esima riga e della n-esima colonna della matrice rappresentativa
delloperazione R nella i-esima rappresentazione irriducibile;
occorre inoltre prendere il complesso coniugato dei fattori sulla sinistra quando siano implicati
numeri immaginari o complessi.
15
Da questo teorema possono essere estratte tre equazioni pi semplici, dalle quali si pu notare che il
teorema riguarda vettori che sono
a) ortogonali, se provengono da matrici di rappresentazioni diverse
[ D (R) ]
*
i mn D j (R) m n = 0 se i j
R
b) sono ancora ortogonali se sono presi dalla stessa rappresentazione, ma da differenti insiemi di
elementi
[ D (R) ] [ D (R) ] = 0
*
i mn i m ' n' se m m e/o n n
R
c) il quadrato della dimensione di ciascuno di questi vettori uguale a h/li
h
R [ Di (R)m n ] [ Di (R)m n ] = l
*
Dal teorema suddetto si possono ricavare cinque regole importanti per la sua applicazione a
problemi di interesse per il chimico. Queste sono:
1) la somma dei quadrati delle dimensioni di tutte le rappresentazioni irriducibili di un gruppo
uguale allordine del gruppo
li2 = h
i
Poich il carattere della matrice rappresentativa delloperazione E nella i-esima rappresentazione
irriducibile uguale alle dimensioni della rappresentazione stessa, questa regola pu anche essere
scritta:
[i (E)] = h
2
R
2) la somma dei quadrati dei caratteri delle matrici rappresentative di tutte le operazioni di
simmetria in una certa rappresentazione irriducibile uguale allordine del gruppo
[i (R)] = h
2
R
3) i vettori le cui componenti sono i caratteri di due diverse rappresentazioni irriducibili sono
ortogonali
i (R) j (R) = 0 se i j
R
Queste ultime due regole possono essere scritte con ununica formulazione
i (R) j (R) = hij
R
Come esempio di applicazione delle 5 regole sopra elencate, consideriamo il gruppo C3v.
Abbiamo visto che costituito da 3 classi di operazioni di simmetria:
E 2C3 3v
In base alla regola 5) sappiamo che in questo gruppo ci sono 3 rappresentazioni irriducibili. Le
dimensioni di queste rappresentazioni si ricavano dalla regola 1)
l12 + l22 + l32 = 6
e di conseguenza, gli unici valori di l possibili sono 1, 1, 2., che rappresentano anche i caratteri
rispetto alloperazione identit.
A questo punto sappiamo che
16
E 2C3 3v
D1 1
D2 1
D3 2
e quindi, in riferimento al grande teorema di ortogonalit, per ciascuno dei tre vettori possibili
abbiamo determinato la prima delle 6 componenti.
Per ogni rappresentazione irriducibile deve valere la regola 2), cio per Di la somma, su tutte le
operazioni di simmetria, dei quadrati dei caratteri deve essere uguale allordine del gruppo (6 nel
nostro caso). Il modo pi ovvio per soddisfare tale regola che per la prima delle rappresentazioni
irriducibili, anche i caratteri rispetto alle due operazioni C3 e alle 3 operazioni v, siano +1.
E 2C3 3v
D1 1 1 1 12+2x12+3x12 = 6
D2 1
D3 2
La seconda rappresentazione irriducibile ha ancora 1 come carattere rispetto allidentit e perch sia
soddisfatta la regola 3) (i due vettori devono essere ortogonali)
1x1 + 2x1xX + 3x1xY =0
lunica possibilit che X sia uguale a +1, e Y sia uguale a 1.
E 2C3 3v
D1 1 1 1
D2 1 1 1
D3 2
Per ricavare il terzo vettore, cio i caratteri per la terza rappresentazione irriducibile, facciamo di
nuovo ricorso alla regola 3), tenendo conto del fatto che questo vettore deve essere ortogonale a
entrambi i vettori gi trovati:
2 x1 + 2x1xX + 3x1xY = 0
2 x1 + 2 x1xX + 3x ( 1) xY = 0
Da questo sistema di due equazioni in due incognite si ricava
X = 1, Y = 0
e quindi la tavola dei caratteri per il gruppo C3v
E 2C3 3v
D1 1 1 1
D2 1 1 1
D3 2 1 0
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irriducibile compare lungo la diagonale della matrice fattorizzata; il carattere della j-esima
rappresentazione irriducibile, rispetto alla stessa operazione R, dato da j(R).
Moltiplicando entrambi i membri dellultima relazione per i(R), si ottiene:
(R)i (R) = a j j (R)i (R) = a j j (R)i (R)
R R j j R
Sappiamo dalla regola 3), dedotta dal grande teorema, che per i termini della sommatoria in j vale
a j j (R)i (R) = a j j (R)i (R) = a jhij
R R
per cui di tutti i termini della sommatoria in j sar diverso da zero solo quello per il quale i = j; la
sommatoria in j quindi uguale ad ajh e di conseguenza:
(R)i (R) = ha i
R
da cui
1
a i = (R)i (R)
h R
Possiamo cos determinare il numero di volte che la i-esima rappresentazione irriducibile
compresa nella rappresentazione riducibile conoscendo solo i caratteri delle due rappresentazioni,
senza dover ricavare la matrice necessaria per effettuare la trasformazione di similitudine.
Nella prima colonna compare il simbolo di Schoenflies per il gruppo e i simboli delle
rappresentazioni irriducibili del gruppo stesso. Il significato dei simboli il seguente
A e B indicano rappresentazioni monodimensionali rispettivamente simmetriche (carattere +1) e
antisimmetriche (carattere 1), rispetto a una rotazione attorno allasse principale di simmetria.
E indica rappresentazioni bidimensionali
T, o in alcuni testi F, indica rappresentazioni tridimensionali
Per le sole rappresentazioni monodimensionali:
I pedici 1 e 2 indicano rispettivamente rappresentazioni simmetriche e antisimmetriche rispetto alla
rotazione attorno a un asse C2 perpendicolare allasse principale di simmetria, o rispetto a un piano
v, se il C2 manca.
Eventuali apici e indicano rappresentazioni rispettivamente simmetriche e antisimmetriche
rispetto a un piano h.
Eventuali pedici g e u indicano rappresentazioni rispettivamente simmetriche e antisimmetriche
rispetto allinversione.
Nella seconda colonna compaiono le operazioni di simmetria riunite per classi e i rispettivi caratteri
per ciascuna delle rappresentazioni irriducibili.
In tutti i gruppi ci sar una rappresentazione i cui caratteri sono tutti +1 e che sar perci una
rappresentazione A; essa viene chiamata rappresentazione totalsimmetrica (per quel dato gruppo).
Nella terza colonna, per le rappresentazioni monodimensionali, x, y, z indicano di quale
rappresentazione irriducibile base una qualsiasi funzione di 10 grado di x, o y, o z (ad esempio gli
18
orbitali px, py, pz). Rx. Ry, Rz indicano di quale rappresentazione irriducibile base una rotazione
attorno allasse x, allasse y o allasse z. Per le rappresentazioni bi- o tridimensionali la base
deve essere costituita da 2 o 3 funzioni inseparabili, rappresentate da parentesi contenenti le
funzioni di base. Nellesempio x e y assieme, cos come Rx e Ry assieme rappresentano basi per la
rappresentazione bidimensionale E del gruppo C3v.
Nella quarta colonna contenuta unindicazione analoga per funzioni di 20 grado (ad esempio gli
orbitali d di un atomo).
2 p m i
D p ( C3m ) = p m = e 3
C3 C3 C32 C33 = E
D1 2 3
D2 2 4 6
D3 3 6 9
Daltra parte
2 i 3
3 = e 3 = cos 2 + i sen2 = 1
e questa tavola diviene
C3 C3 C32 C33 = E
D1 2 1
D2 2 1
D3 1 1 1
19
2 2 2 2 *
2 = cos 2 + i sen 2 = cos i sen =
3 3 3 3
A questo punto risistemando le righe e le colonne la tavola diviene
C3 E C3 C32
A 1 1 1
*
E { 1
1 *
Questa sistemazione porta in prima colonna i caratteri rispetto allidentit e nella prima riga la
rappresentazione che ha tutti caratteri +1 (rappresentazione totalsimmetrica), che sar quindi una
rappresentazione A. Le restanti rappresentazioni sono riunite a coppie in modo che gli elementi di
una riga siano i complessi coniugati dellaltra. Ciascun componente delle coppie una
rappresentazione a s, poich deve essere soddisfatta la regola per cui il numero di rappresentazioni
deve essere uguale al numero delle classi. Tuttavia, per alcune applicazioni a problemi fisici, risulta
opportuno sommarle, ottenendo cos un insieme di caratteri corrispondenti a quelli di una
rappresentazione bidimensionale. Per il gruppo C3 si ottiene:
C3 E C3 C32
A 1 1 1
E 2 2cos2/3 2cos2/3
Supponiamo ad esempio di usare come base la terna di coordinate cartesiane (x, y, z). Le matrici
rappresentative delle tre operazioni del gruppo C3 sono:
1 0 0 cos 2 / 3 sen2 / 3 0 cos 2 / 3 sen2 / 3 0
0 1 0 sen2 / 3 cos 2 / 3 0 sen2 / 3 cos 2 / 3 0
0 0 1 0 0 1 0 0 1
E C3 C32
Si pu notare che queste matrici possono essere fattorizzate in una matrice monodimensionale,
avente caratteri 1, 1, 1, che ha la coordinata z come base, e in una matrice bidimensionale con
caratteri 1, 2cos2/3, 2cos2/3, che ha per base la coppia di coordinate (x, y).
20
RH=HR
Prima di proseguire occorre ricordare che le autofunzioni, oltre che normalizzate, sono anche
costruite in modo da essere ortonormali, cio sono tali per cui
i jd = ij
*
Si pu ora dimostrare che le autofunzioni di una molecola sono basi per rappresentazioni irriducibili
del gruppo a cui la molecola appartiene.
Prendiamo in considerazione il caso di autovalori non degeneri, cio di autovalori a cui corrisponde
una unica funzione donda.
Se su ciascun membro della corrispondente equazione donda eseguiamo unoperazione di
simmetria otteniamo:
H R i = Ei R i
il ch ci dice che anche (R i) autofunzione.
Perch questa sia normalizzata occorre che
R i = 1 i
Quindi, applicando le operazioni del gruppo a unautofunzione associata a un autovalore non
degenere, otteniamo una rappresentazione del gruppo in cui tutte le matrici rappresentative sono
uguali a 1. Essendo queste rappresentazioni monodimensionali saranno ovviamente
rappresentazioni irriducibili.
Anche nel caso di autovalori degeneri si pu dimostrare che le matrici che descrivono la
trasformazione di un insieme di n autofunzioni, corrispondenti a un autovalore n volte degenere,
sono una rappresentazione irriducibile n-dimensionale.
Per illustrare questo punto, consideriamo gli orbitali 2px e 2py dellatomo di azoto nella molecola di
NH3 . Le autofunzioni che li descrivono, espresse in un sistema di coordinate polari,
sono
px = r sen cos
py = r sen sen
dove r una costante e , essendo langolo formato con lasse C3, non viene variato dalle operazioni
di simmetria del gruppo C3v.
21
Per quanto riguarda langolo sotto le varie operazioni del gruppo varia nel modo seguente:
2
C3
+
3
per cui con loperazione C3 si ha
2 2 2 1 3
cos + = cos cos sen sen = cos sen
3 3 3 2 2
2 2 2 1 3
sen + = sen cos + cos sen = sen + cos
3 3 3 2 2
mentre con loperazione xz si ha:
xz
per cui
cos() = cos
sen() = sen
Lapplicazione delle operazioni di simmetria agli orbitali (px, py) porta a:
1 0
E ( px py ) = ( px py )
0 1
C3 px = C3 (r sen cos) = r sen cos( + 2/3)=
1 3 1 3
= r sen cos sen sen = p x py
2 2 2 2
xz px = r sen cos = px
xz py = r sen sen() = r sen sen = py
Quindi le matrici rappresentative delle tre operazioni sono:
1 3
1 0 2 2 1 0
0 1 3 1 0 1
2 2
E C3 xz
I caratteri di queste matrici (2, 1, 0) sono esattamente quelli della rappresentazione irriducibile E
del gruppo C3v.
Si noti che il carattere della matrice rappresentativa delloperazione C3 lo stesso che per la matrice
rappresentativa delloperazione C32 poich le due operazioni appartengono, per il gruppo C3v, alla
stessa classe. Lo stesso si pu dire per i caratteri delle matrici rappresentative delle tre operazioni
xz, xy e yz.
Prodotto diretto.
Supponiamo che X = (x1, x2, ..xm) e Y = (y1, y2, ..yn) siano due insiemi di elementi che
formano basi per rappresentazioni irriducibili del gruppo a cui una data molecola appartiene.
Se applichiamo a queste due basi una delle operazioni del gruppo otteniamo
22
m
Rx i = a ji x j
j=1
n
Ry k = blk yl
l =1
Il prodotto diretto delle due basi rappresentato da una matrice Z costituita dallinsieme delle
funzioni xj yl
Z=XY
e applicando la stessa operazione R a questo insieme si ha:
m n
R ( x i y k ) = a ji blk x j yl = c ji,lk x j yl
j=1 l =1 j l
Questo dice che anche Z, cio il prodotto diretto delle due basi base per una rappresentazione del
gruppo; i coefficienti cji,lk sono gli elementi di una matrice C che la matrice rappresentativa
delloperazione R nella base Z.
Si pu dimostrare che i caratteri della rappresentazione del prodotto diretto sono uguali al
prodotto dei caratteri delle singole rappresentazioni cio che
Z(R) = X(R) Y(R)
In generale, ma non sempre, il prodotto diretto di due, o pi, rappresentazioni irriducibili una
rappresentazione riducibile.
Per illustrare questo paragrafo utilizziamo ancora il gruppo C3v
C3v E 2C3 3v
A1 1 1 1
A2 1 1 1
E 2 1 0
A1 A1 1 x 1=1 1 x 1=1 1 x 1=1 A1
A1 A2 1 x 1=1 1 x 1=1 1 x (-1)= -1 A2
A1 E 1 x 2=2 1 x (-1)= -1 1 x 0=0 E
A2 A2 1 x 1=1 1 x 1=1 (-1) x (-1)=1 A1
A2 E 1 x 2=2 1 x (-1)= -1 (-1) x 0=0 E
EE 2 x 2=4 (-1) x (-1)=1 0 x 0=0 riducibile
23
f f d
A B
questo sar uguale a zero, a meno che la funzione integranda sia invariante sotto tutte le operazioni
del gruppo di simmetria a cui appartiene la molecola, oppure a meno che non sia esprimibile come
somma di termini uno dei quali sia invariante.
Dire che la funzione integranda, o un termine della somma in cui pu essere scomposta, deve essere
invariante rispetto alle operazioni di simmetria del gruppo, equivale a dire che essa, o quel certo
termine, costituisce una base per la rappresentazione totalsimmetrica del gruppo.
Ora, in base a quanto visto sul prodotto diretto, sappiamo come determinare le rappresentazioni
irriducibili che compaiono nella rappresentazione DAB, di cui fAfB base, una volta che conosciamo
le rappresentazioni irriducibili di cui fA e fB sono basi.
Si pu inoltre dimostrare che la rappresentazione di un prodotto diretto, DAB, contiene la
rappresentazione totalsimmetrica solo se la rappresentazione irriducibile DA uguale alla
rappresentazione irriducibile DB.
Da quanto detto si possono ricavare regole che riguardano funzioni integrande che sono il prodotto
di tre o pi funzioni. Di particolare importanza sono gli integrali del tipo
f A f BfCd
Poich un integrale di questo tipo sia diverso da zero occorre che il prodotto diretto delle tre
rappresentazioni, corrispondenti alle tre funzioni, sia o contenga la rappresentazione
totalsimmetrica. Possiamo dire che questo sar vero se la rappresentazione del prodotto diretto di
due qualsiasi delle tre funzioni uguale alla rappresentazione della terza funzione (o la contiene).
Limportanza di questo tipo di integrali si pu notare riferendosi ad elementi di matrice molto
comuni in quantomeccanica del tipo
i P j d
dove
i e j sono funzioni donda e P un operatore.
Un primo esempio riguarda la determinazione dellenergia di interazione tra 2 stati descritti dalle
funzioni donda i e j .
Consideriamo lequazione donda
H j = E j
e moltiplichiamola a sinistra per i
i H j = i E j = E i j
Integrando e risolvendo rispetto a E
i H j d = E
i j d
E diversa da 0 (cio i due stati possono interagire) solo se il termine al numeratore diverso da
zero. H appartiene alla rappresentazione totalsimmetrica, in quanto lenergia della molecola
invariante rispetto a qualsiasi operazione di simmetria, e di conseguenza lintegrale diverso da
zero solo se i e j appartengono alla stessa rappresentazione irriducibile.
Un secondo esempio riguarda la probabilit delle transizioni spettrali.
In generale lintensit di una transizione data da unequazione del tipo
I i op jd dove op loperatore momento di transizione, corrispondente al tipo di
transizione spettrale che si intende studiare.
Lintensit di una transizione spettrale diversa da zero, cio la transizione permessa, se il
prodotto diretto delle rappresentazioni di i e j contiene la rappresentazione a cui appartiene op.
Lesempio tipico quello di una transizione spettrale nellinfrarosso: in questo caso loperatore
corrisponde ad una variazione di dipolo elettrico, , che ha componenti x, y e z. La
rappresentazione irriducibile alla quale ciascuna di queste componenti corrisponde si trova
24
osservando la terza colonna della tavola dei caratteri del gruppo a cui la molecola appartiene. Di
conseguenza una certa vibrazione avr intensit non nulla in infrarosso (sar permessa in
infrarosso), se il prodotto diretto delle rappresentazioni che corrispondono ai due stati tra i quali
avviene la transizione ha la stessa simmetria di una delle componenti del momento di dipolo. Si
dice in questo caso che la transizione polarizzata lungo la direzione corrispondente (x, y o z),
oppure su un certo piano, se, come nel caso del gruppo C3v, esistono rappresentazioni
bidimensionali alle quali appartiene una coppia di funzioni di due delle tre coordinate.
25
1- Occorre in prima istanza determinare il gruppo puntuale a cui la molecola appartiene. La
molecola possiede: 1 asse ternario perpendicolare al piano molecolare, 3 assi binari perpendicolari
al C3, e un piano esso pure perpendicolare al C3, coincidente con il piano della molecola. La
molecola appartiene quindi al gruppo D3h la cui tavola dei caratteri la seguente:
2- La base scelta per definire il problema sar costituita da tre orbitali atomici p perpendicolari al
piano della molecola, 1, 2 e 3.
3- Su questa base costruiamo una rappresentazione delle operazioni di simmetria del gruppo D3h e
scriviamo i caratteri di ciascuna delle matrici rappresentative:
E: applicando loperazione identit ai tre elementi di base essi restano invariati, per cui sulla
diagonale principale della matrice ci saranno tre +1. Infatti
1 0 0
E(1, 2, 3) = (1, 2, 3) = (1, 2, 3) 0 1 0
0 0 1
2C3: le due operazioni, C3 e C32 , appartengono alla stessa classe e quindi avranno lo stesso
carattere. Tale carattere uguale a zero perch effettuando una rotazione attorno allasse ternario
lorbitale 1 va nella posizione di 2 , 2 va in 3 e 3 va in 1: perci nella matrice gli elementi in
diagonale saranno tutti nulli.
26
0 0 1
C3 ( 1 , 2 , 3 ) = ( 2 , 3 , 1 ) = ( 1 , 2 , 3 ) 1 0 0
0 1 0
3C2: se effettuiamo una rotazione di 180o, ad esempio attorno a C'2 in figura, gli orbitali 2 e 3
scambiano la loro posizione e quindi il loro contributo alla diagonale principale della matrice
rappresentativa di questa operazione sar nullo. Lorbitale 1 resta nella posizione che gi occupava
scambiando per il lobo positivo con quello negativo, portando cos un contributo pari a -1 sulla
diagonale. Anche in questo caso il carattere lo stesso per le tre operazioni C2 perch esse
appartengono alla stessa classe.
1 0 0
C ( 1 , 2 , 3 ) = ( 1 , 3 , 2 ) = ( 1 , 2 , 3 ) 0 0 1
'
2
0 1 0
h: riflettendo rispetto al piano della molecola, i tre orbitali restano nella loro posizione, invertendo
per il lobo negativo con quello positivo. Ciascuno di loro porta un contributo di -1 sulla diagonale
principale della matrice rappresentativa.
1 0 0
C ( 1 , 2 , 3 ) = ( 1 , 2 , 3 ) = ( 1 , 2 , 3 ) 0 1 0
'
2
0 0 1
2S3 (S3 e S53 ): la prima parte di questa operazione d come risultato quanto gi visto per
loperazione C3. La successiva riflessione rispetto al piano h inverte il segno dei lobi degli orbitali,
ma non ne trasforma nessuno in s stesso (o s stesso). Il carattere rispetto a queste due operazioni
sar perci nullo.
27
0 0 1
S3 ( 1 , 2 , 3 ) = ( 2 , 3 , 1 ) = ( 1 , 2 , 3 ) 1 0 0
0 1 0
3v: la riflessione rispetto a uno dei piani verticali, supponiamo "v , scambia gli orbitali 1 e 3, che
quindi portano un contributo nullo al carattere e lascia invariato 2 che porta un contributo di +1.
0 0 1
( 1 , 2 , 3 ) = ( 3 , 2 , 1 ) = ( 1 , 2 , 3 ) 0 1 0
"
v
1 0 0
4- La rappresentazione che abbiamo ottenuto una rappresentazione riducibile, poich non coincide
con nessuna delle rappresentazioni irriducibili del gruppo D3h. quindi necessario scomporla nelle
rappresentazioni irriducibili contenute in essa. Per fare questa operazione ricorriamo
allespressione:
1
a i = (R)i (R)
h R
che porta ai seguenti risultati
1
n A' = [3x1 + 0x1x2 + (1)x1x3 + (3)x1x1 + 0x1x2 + 1x1x3] = 0
1
12
1
n A' = [3x1 + 0x1x2 + (1)x1x3 + (3)x(1)x1 + 0x1x2 + 1x(1)x3] = 0
2
12
1
n E' = [3x2 + 0x(1)x2 + (1)x0x3 + (3)x2x1 + 0x(1)x2 + 1x0x3] = 0
12
1
n A" = [3x1 + 0x1x2 + (1)x1x3 + (3)x(1)x1 + 0x(1)x2 + 1x(1)x3] = 0
1 12
28
1
n A" = [3x1 + 0x1x2 + (1)x(1)x3 + (3)x(1)x1 + 0x(1)x2 + 1x1x3] = 1
2 12
1
n E" = [3x2 + 0x(1)x2 + (1)x0x3 + (3)x(2)x1 + 0x1x2 + 1x0x3] = 1
12
I risultati ottenuti significano che nella rappresentazione riducibile costruita sulla base dei tre
orbitali atomici contenuta una volta la rappresentazione irriducibile monodimensionale A"2 e una
volta la rappresentazione irriducibile bidimensionale E. Si noti che il numero di funzioni
ottenute deve essere uguale al numero di elementi costituenti la base di partenza.
5- Gli elementi costituenti la base scelta, cio i tre orbitali atomici, non sono basi per le
rappresentazioni irriducibili che abbiamo determinato. conveniente trasformare questa base, per
mezzo di una trasformazione di similitudine, in una base costituita da elementi che siano di per s
basi per le rappresentazioni irriducibili del gruppo. La trasformazione si effettua mediante luso di
operatori di proiezione, corrispondenti, nel caso che stiamo esaminando, alle rappresentazioni A"2 e
E.
Applichiamo per primo loperatore di proiezione corrispondente ad A"2 allorbitale atomico 1
lA"
P A2 1 = 2 A" ( R ) R 1
"
h R 2
e otteniamo
2 ' "
P A"2 = 1 1xE1 + 1xC31 + 1xC3 1 + (1)xC2 1 + (1)xC21 + (1)xC21 + (1)x h 1 + (1)xS31
1
12 + (1)xS 531 + 1x v 1 + 1x 'v 1 + 1x "v 1
Occorre notare che lapplicazione di operazioni diverse, pur appartenenti alla stessa classe, porta in
genere a risultati diversi. Inoltre, dato che i risultati dellapplicazione delle operazioni di
simmetria agli elementi della base, sono gli stessi che servono per gli altri operatori di proiezione,
pu tornare utile creare una tabella in cui siano esplicitati tutti i risultati di cui sopra.
Si ottiene cos
1
P A2 1 = ( 1 + 2 + 3 + 2 + 1 + 3 + 1 + 2 + 3 + 2 + 1 + 3 ) =
"
12
1
= ( 1 + 2 + 3 )
3
Le funzioni che ci interessano devono essere ortogonali, e questo vero se abbiamo scelto le
funzioni di base gi ortogonali tra loro; devono essere inoltre normalizzate. Per ottenere questo
risultato si divide per il massimo comune divisore dei coefficienti (in questo caso 1/3) ottenendo
P A2 = ( + + )
"
1 1 2 3
dove ci sono i coefficienti dei diversi termini della combinazione lineare ottenuta.
29
In questo caso
1
N=
1 + 12 + 12
2
= E" + c E"
'
b a
b a
( ) a a a a
1
E" d = 0 = E" ' c E" d = E" 'd c E" E" d = c
E"a
2
da cui
1
c=
2
Sostituendo nella combinazione lineare e normalizzando la funzione ricavata, si ha:
1
E" = ( 2 3 )
b 2
30
I tre orbitali molecolari corrispondono quindi alle 3 funzioni
1
A" = ( 1 + 2 + 3 )
2 3
1
Ea " = ( 21 2 3 )
6
E" =
" = 1 ( )
Eb
2
2 3
Il secondo metodo discende, come detto, dal fatto che la forma fondamentale delle SALC
determinata dal loro comportamento rispetto a una rotazione attorno allasse di simmetria
principale. Rispetto alle altre operazioni di simmetria il comportamento delle SALC dipende dal
comportamento dei costituenti la base (orbitali p) rispetto ad esse.
Si pu perci utilizzare un sottogruppo rotazionale (gruppo ciclico) contenuto nel gruppo a cui la
molecola appartiene, che nel caso studiato il gruppo C3 che ha la seguente tavola dei caratteri.
C3 E C3 C32
A 1 1 1
1 *
E
1 *
31
( *) = 2i sen 2 = 2 3
= 3
i i 3 2
e quindi E = 2 3
Le due funzioni +E e E normalizzate sono identiche a quelle trovate in precedenza.
La simmetria dei tre orbitali p scelti come funzioni di base rispetto a h e C2 mostra che
C3 D 3h
A A"2
E E"
Si vede infatti che i tre orbitali p sono antisimmetrici (cambiano segno) rispetto a h e C2.
Nella tavola dei caratteri del gruppo D3h lunica rappresentazione A che ha queste caratteristiche
la rappresentazione A"2 , mentre lunica rappresentazione E con queste caratteristiche E.
Orbitali Molecolari
Per descrivere in forma esplicita e pratica gli orbitali molecolari si usa unapprossimazione (LCAO-
MO), in cui ciascun orbitale molecolare descritto come una combinazione lineare di orbitali
atomici. In tale approssimazione lorbitale molecolare k-esimo descitto come
k = cik i
i
dove gli orbitali atomici i costituiscono una base di elementi normalizzati, cio:
iid = 1
Lequazione donda
H E = ( H E ) = 0
diventa quindi
ci ( H E ) i = 0
i
Se ora per chiarezza esplicitiamo il problema per il caso di un orbitale molecolare a due termini, 1
e 2, si ottiene
c1 ( H E ) 1 + c 2 ( H E ) 2 = 0
che, moltiplicata per 1 e integrata su tutte le coordinate spaziali, si trasforma in
c1 1 ( H E ) 1d + c 2 1 ( H E ) 2 d = 0
Introducendo le seguenti definizioni
H ii = i H i d energia dell'orbitale atomico i
32
Questo determinante chiamato determinante secolare e per la sua soluzione si operano spesso
semplificazioni e approssimazioni, la pi drastica delle quali, chiamata approssimazione di Hckel,
fornisce comunque risultati qualitativamente corretti.
Lapprossimazione di Hckel si applica in genere agli orbitali degli idrocarburi e consiste nel
porre tutti gli integrali di sovrapposizione = 0, e tutti gli Hij = 0 a meno che gli orbitali atomici i e
j non si trovino su atomi adiacenti. In questa approssimazione si usano le seguenti abbreviazioni:
= Hii energia di un elettrone in un orbitale atomico p del carbonio
= Hij energia di interazione tra orbitali atomici su atomi adiacenti.
33
1 1
H13 = A" H E" d = ( 1 + 2 + 3 )H ( 2 3 ) d =
2 b 3 2
1
= [ + + ] = 0
6
1 1
H 22 = E" H E" d = ( 21 2 3 )H ( 21 2 3 ) d =
a a 6 6
1
= [ 4 2 2 2 + + 2 + + ] =
6
1 1
H 23 = E" H E" d = ( 21 2 3 )H ( 2 3 ) d =
a b 6 2
1
= [ 2 2 + + ] = 0
12
1 1
H 33 = E" H E" d = ( 2 3 )H ( 2 3 ) d =
b b 2 2
1
= [ + ] =
2
E = E =
E"a E"b
Poich si pu dimostrare che una quantit negativa, il diagramma energetico, su cui vengono
sistemati gli elettroni in accordo con la regola di Hund e il principio di esclusione, risulter il
seguente:
34
Per la molecola che stiamo studiando lenergia totale risulta quindi
Etot = 2 x( + 2) + ( ) = 3 + 3
evidente che gli orbitali molecolari che abbiamo ricavato costituiscono un sistema di doppi
legami delocalizzati sulla molecola: volendo calcolare quale il guadagno di energia che comporta
una struttura di questo tipo rispetto ad una struttura con doppi legami localizzati, occorre sottrarre
allenergia totale determinata, lenergia dei doppi legami che si potrebbero formare nella molecola
(in questo caso uno solo) e quella di eventuali elettroni spaiati.
Come gi detto lenergia di un elettrone spaiato , mentre con un procedimento analogo a quanto
fatto per il ciclopropenile si ricava che lenergia di un doppio legame vale 2 + 2.
Il guadagno di energia, chiamato energia di delocalizzazione o energia di risonanza, risulta perci:
Edel = (3 + 3) - ( + 2 +2) =
35
Scegliamo come base 8 orbitali atomici pz, che danno origine a 8 orbitali molecolari LCAO.
La risoluzione dellequazione secolare porta a dover risolvere un determinante 8x8 che ha la forma
seguente:
H11 E H12 ES12 . . . . . H18 ES18
H 21 ES21 H 22 E . . . . . H 28 ES28
: : : :
=0
: : : :
. . . .
H 81 ES81 H 82 ES82 . . . . . H 22 E
Utilizzando i metodi della simmetria per la costruzione delle SALC, si semplifica il problema;
infatti vedremo che si dovranno risolvere determinanti di dimensioni minori.
Occorre individuare il gruppo puntuale a cui appartiene la molecola.
La molecola planare e possiede 1 asse C4 che passa per il centro del quadrato (formato dagli atomi
di C 2, 3, 6, 7), 4 assi C2 perpendicolari al C4, e 1 piano h perpendicolare al C4 e appartiene quindi
al gruppo D4h. La presenza degli elementi di simmetria sopra elencati sufficiente a caratterizzare
il gruppo e comporta anche 1 C2 coassiale al C4, 1 centro sito nel punto di incrocio tra il C4 e i 4 C2
ad esso perpendicolari, 1 asse improprio S4, 2 piani di simmetria d e 2 piani di simmetria v. Con
la base scelta si costruisce la seguente rappresentazione riducibile
36
possibile lavorare su un solo gruppo di atomi di C, riprodurre i risultati per laltro gruppo e alla fine
combinare i risultati di entrambi per ottenere le funzioni . Ciascuno dei due insiemi porta a
1A2u + 1B1u + 1Eg
Poich presente una rappresentazione bidimensionale (Eg) utile usare immediatamente il
sottogruppo rotazionale corrispondente C4, la cui tavola dei caratteri la seguente
C4 E C4 C2 C34
A 1 1 1 1
B 1 -1 1 -1
1 i -1 -i
E
1 -i -1 i
"
E interni = (2 + i3 6 i7 )
E esterni = (1 i4 5 + i8 )
'
"
E esterni = (1 + i4 5 i8 )
Come visto per il ciclopropenile opportuno modificare queste ultime due coppie di funzioni, per
eliminare i coefficienti immaginari, facendone per ciascuna due combinazioni lineari, una ottenuta
per somma e la seconda per differenza divisa per i. Si ottiene cos
int erni 1
Ea (+ ) = 2 ( 2 6 )
int erni () = 1 ( )
Eb 2
7 3
es t erni 1
Ea (+ ) = ( 1 5 )
2
es t erni () = 1
Eb
( 8 4 )
2
37
Se ora utilizziamo come base queste funzioni, il determinante secolare risulta fattorizzato per
simmetria e occorre risolvere solo dei determinanti di dimensioni 2 x 2 anzich un determinante
8 x 8.
H ij = i H jd =
20
Sij = i jd = 0
si ottiene per gli orbitali di simmetria A
+ 2 E
=0
E
Poich rappresenta lenergia di un orbitale atomico p, nella scala delle energie pu essere posto
uguale a zero, mentre lenergia pu essere presa come unit della scala. Con questa
semplificazione il determinante diventa
2E 1
=0
1 E
38
Ne consegue che lenergia dei 2 orbitali molecolari EA
EA = 1 2
In modo analogo per gli orbitali molecolari di simmetria B si ricava
2 E 1
=0
1 E
E B = 1 2
Per gli orbitali molecolari di simmetria E
E 1
=0
1 E
EE = 1
Nello schema seguente sono riportate in scala le energie dei diversi orbitali molecolari.
39
Lenergia totale del sistema di orbitali risulta quindi:
( ) ( )
E = 2 1 + 2 + 4 (1) + 2 2 1 = 9.656
e lenergia di delocalizzazione sar
E deloc = ( 9.656 8 ) = 1.656
Gli orbitali molecolari (1) A , E , etc , sono combinazioni lineari delle SALC di simmetria A, E,
(1)
etc degli orbitali ricavati per linsieme degli atomi interni e per linsieme degli atomi esterni.
Lorbitale molecolare (1) A di legame risulta allora
A = ci A + c e A
(1) i e
ci H Ai Ae + ce ( H Ae Ae E ) = 0
Questo sistema, ponendo come gi detto = 0 e = 1, diventa:
c i ( 2 E ) + c e = 0
ci c e E = 0
Da qui si ricava
ci 1 ci
= oppure =E
ce E 2 ce
Una seconda equazione, che permette di ricavare ci e ce, si ottiene dalla condizione di
normalizzazione
ci2 + ce2 = 1
Si ricava in questo modo
ci = 0.924
ce = 0.382
Risulta quindi che lorbitale di legame di simmetria A
1 1
(A1) = 0.924 ( 2 + 3 + 6 + 7 ) + 0.382 ( 1 + 4 + 5 + 8 ) =
2 2
= 0.462 ( 2 + 3 + 6 + 7 ) + 0.191( 1 + 4 + 5 + 8 )
Analogamente si ricava che gli altri orbitali di legame sono dati da:
(1B) = 0.462 ( 1 4 + 5 8 ) + 0.191( 2 3 + 6 7 )
Ea = 0.500 ( 1 + 2 5 6 )
(1)
E b = 0.500 ( 3 + 4 7 8 )
(1)
Schematicamente i 4 orbitali di legame possono essere rappresentati nel modo seguente:
40
A questo punto possiamo definire lordine di legame come somma dei prodotti dei coefficienti
degli orbitali atomici, dei due atomi legati, in ciascun orbitale molecolare, moltiplicata per il
numero di elettroni che occupano lorbitale molecolare.
Per il legame C2C3 si avr perci un ordine di legame pari a
2[(0.462)(0.462)] + 2[(0.191)(-0.191)] + 2[(0.500)(0.)] + 2[(0.500)(0.)] = 0.354
Lo stesso risultato vale per i legami C2C7, C3C6 e C6C7.
Per il legame C1C2 cos come per i legami C3C4, C5C6 e C7C8 lordine di legame
2[(0.191)(0.462)] + 2[(0.462)(0.191)] + 2[(0.500)(0.500)] + 2[(0.)(0.)] = 0.852
Se ne deduce che gli elettroni sono pi localizzati sui legami esterni che su quelli interni.
Vibrazioni molecolari
Il numero di gradi di libert vibrazionali di una molecola uguale a 3N-6 (3N-5 se la molecola
lineare), dove N il numero di atomi della molecola stessa; 6, o 5 per la molecola lineare, il
numero di gradi di libert traslazionali e rotazionali della molecola considerata come un tutto
unico. Analizziamo di seguito, una volta individuato il gruppo puntuale a cui la molecola
appartiene, come sono distribuite le vibrazioni tra le rappresentazioni irriducibili del gruppo stesso e
quali sono le funzioni che le descrivono.
Un esempio semplice quello della molecola di H2O che in base a quanto detto ha un numero di
vibrazioni pari a 3.
Per prima cosa bisogna individuare gli elementi di simmetria e quindi il gruppo puntuale a cui la
molecola appartiene.
41
Questa molecola ha come elementi di simmetria il piano su cui giace (piano yz), un piano
perpendicolare a questo che divide in due langolo HOH (piano xz), e un asse di rotazione proprio
di ordine 2 determinato dalla intersezione dei due piani suddetti: appartiene quindi al gruppo C2v la
cui tavola dei caratteri la seguente.
Scegliamo ora come base una terna di coordinate cartesiane per ciascuno degli atomi della
molecola, e su questa base costruiamo una rappresentazione del gruppo.
E C2 xz yz
9 1 1 3
Il carattere rispetto alloperazione E uguale al numero di elementi che costituiscono la base (9).
Rispetto alloperazione C2, una rotazione di 180o scambia le posizioni dei 2 idrogeni che quindi non
portano nessun contributo alla diagonale principale della matrice rappresentativa di questa
operazione. Latomo di ossigeno resta invece nella sua posizione, ma le sue coordinate x e y
cambiano verso, mentre z resta invariata: gli elementi sulla diagonale sono quindi -1, -1 , +1 e il
carattere -1.
C2 (x1, y1, z1, x2, y2, z2, xO, yO, zO) = (-x2, -y2, z2, -x1, -y1, z1, -xO, -yO, zO) =
42
0 0 0 -1 0 0 0 0 0
0 0 0 0 -1 0 0 0 0
0 0 0 0 0 1 0 0 0
-1 0 0 0 0 0 0 0 0
= (x1 , y1 , z1 , x 2 , y 2 , z 2 , x O , yO , z O ) 0 -1 0 0 0 0 0 0 0
0 0 -1 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 1 0 0
0 0 0 0 0 0 0 1 0
0 0 0 0 0 0 0 0 1
La riflessione rispetto al piano (xz) scambia tra loro i due idrogeni che non danno nessun contributo
al carattere, mentre per latomo di O mantiene le coordinate x e z uguali e inverte il verso di y, di
modo che gli elementi sulla diagonale sono +1, -1, +1 e il carattere +1.
La riflessione rispetto al piano (yz) mantiene i 3 atomi in posizione, e per ciascun atomo il
contributo +1 e quindi il carattere rispetto a questa operazione +3.
Questa rappresentazione riducibile si riduce nel modo seguente
1
n A1 = [9(1) 1(1) + 1(1) + 3(1) ] = 3
4
1
n A2 = [9(1) 1(1) + 1(1) + 3(1) ] = 1
4
1
n B1 = [9(1) 1(1) + 1(1) + 3(1) ] = 2
4
1
n B2 = [9(1) 1(1) + 1(1) + 3(1) ] = 3
4
Questo insieme di rappresentazioni irriducibili contiene ancora i gradi di libert traslazionali e
rotazionali della molecola che vanno quindi sottratti. Per sapere a quali rappresentazioni
corrispondono questi gradi di libert si fa ricorso alla terza colonna della tavola dei caratteri: i gradi
di libert rotazionali appartengono alle rappresentazioni A2, B1 e B2, mentre i gradi di libert
traslazionali, essendo funzioni di x, y o z, appartengono alle rappresentazioni A1, B1 e B2. I gradi di
libert vibrazionali sono di conseguenza
n A1 = 3 1 = 2
n A2 = 1 1 = 0
n B1 = 2 2 = 0
n B2 = 3 2 = 1
Il passo successivo quello di costruire le funzioni (SALC) rappresentative del movimento degli
atomi durante le vibrazioni. In coordinate cartesiane tali funzioni, seppure perfettamente corrette dal
punto di vista formale, non forniscono una rappresentazione intuitiva dei movimenti molecolari;
conviene scegliere una base diversa, costituita dalle coordinate interne che corrispondono a
variazioni di lunghezze di legame e a variazioni di angoli.
43
Le coordinate interne per la molecola di H2O sono r1, r2, . La scelta di una base costituita da
coordinate interne ha inoltre il vantaggio che in tale base non sono presenti traslazioni e rotazioni,
poich gli elementi che la costituiscono descrivono solo moti vibrazionali.
La rappresentazione che si pu costruire su questa base
E C2 xz yz
3 1 1 3
Dalla tavola dei caratteri si pu anche dedurre se le vibrazioni sono visibili (attive) in uno spettro
infrarosso e/o Raman. Ricordando che
finaleopinizialed 0 se il prodotto diretto delle rappresentazioni irriducibili dei termini che
compaiono nellintegrale, contiene la rappresentazione totalsimmetrica, e che la funzione
44
rappresentante lo stato iniziale, che lo stato vibrazionale fondamentale della molecola, appartiene
sempre alla rappresentazione totalsimmetrica, occorre valutare se il prodotto diretto delle
rappresentazioni di finale e delloperatore totalsimmetrico. Per linfrarosso loperatore una
variazione del momento di dipolo elettrico e quindi una funzione di 1o grado delle coordinate
cartesiane. Saranno quindi attive in infrarosso, per il gruppo C2v, le vibrazioni il cui stato di arrivo
A1, B1 o B2. Per il Raman loperatore il tensore di polarizzabilit che ha componenti di 2o grado
delle coordinate cartesiane e quindi saranno attive in Raman, nel gruppo C2v, le vibrazioni il cui
stato di arrivo corrisponde a una qualsiasi delle rappresentazioni irriducibili.
Lutilizzo delle coordinate interne pu presentare tuttavia un problema nel caso in cui si sia costretti
a scegliere un numero di coordinate interne maggiore del numero di gradi di libert vibrazionali
della molecola. Consideriamo ad esempio la molecola di CH3F che ha simmetria C3v.
45
1
nE = [10(2)(1) + 1(1)(2) + 4(0)(3)] = 3
6
Costruiamo le SALC, determinando come si trasformano le coordinate interne secondo le
operazioni del gruppo.
C3v E C3 C32 v1 v2 v3
r1 r1 r2 r3 r1 r3 r2
rCF rCF rCF rCF rCF rCF rCF
12 12 23 13 13 23 12
1 1 2 3 1 3 2
1
( r1 + r2 + r3 )
3
rCF
A1 1
3 ( 12 + 23 + 13 )
1
3 ( 1 + 2 + 3 )
1
( 2r1 r2 r3 )
6
1
( r2 r3 )
2
1
( 212 23 13 )
6
E
1
( 23 13 )
2
1
( 21 2 3 )
6
1
( 2 3 )
2
Si sono cos ottenute 4 funzioni di specie A1 e 3 coppie di funzioni di specie E. Tra queste funzioni,
pur perfettamente corrette dal punto di vista formale, ce ne deve essere una ridondante che non
descrive un moto vibrazionale. Lo stesso procedimento effettuato in coordinate cartesiane avrebbe
portato a 3 funzioni di specie A1; il procedimento in coordinate cartesiane non pu dar luogo a
ridondanze e quindi la funzione ridondante di specie A1. Per determinare quale sia, conviene fare
delle combinazioni lineari delle funzioni di specie A1, in particolare delle ultime 2. Si ottiene
1
( 12 + 13 + 23 ) + ( 1 + 2 + 3 )
6
1
( 12 + 13 + 23 ) ( 1 + 2 + 3 )
6
46
Mentre la seconda funzione descrive un vero moto vibrazionale ( i 3 angoli HCH si allargano,
mentre i 3 angoli HCF si stringono) la prima vera soltanto se le variazioni dei 6 angoli sono
contemporaneamente nulle e quindi non descrive una vibrazione. Dalla tavola dei caratteri si vede
che tutte le vibrazioni sono attive sia in infrarosso che in Raman.
Quale altro esempio di molecola che presenta il problema delle funzioni ridondanti consideriamo la
molecola di trans-N2H2.
La molecola planare di trans-N2H2 quali elementi di simmetria ha il piano molecolare, 1 centro di
inversione posto al centro del legame N=N e 1 asse di rotazione binario passante per il centro di
inversione e perpendicolare al piano della molecola e quindi appartiene al gruppo C2h.
C2h E C2 i h
Ag 1 1 1 1 Rz x 2 , y 2 , z 2 , xy
Bg 1 1 1 1 R x , R y xz, yz
Au 1 1 1 1 z
Bu 1 1 1 1 x, y
48
che corrispondono a uno stretching fuori fase dei legami N-H e a un bending fuori fase degli angoli
NNH.
La funzione di specie Bg risulta:
1
( 1 2 )
2
e corrisponde a un movimento per cui quando uno dei due legami NH si sposta sopra al piano
molecolare laltro si sposta sotto al piano e viceversa, e quindi non corrisponde a una vibrazione
della molecola, ma a una rotazione della molecola stessa come un tutto unico attorno al legame
N=N.
49
Orbitali ibridi per molecole del tipo ABn.
Il gruppo di simmetria a cui appartiene una molecola ABn determinato dalla disposizione degli
atomi B attorno allatomo A che, essendo unico, deve giacere su tutti gli assi e i piani di simmetria
della molecola. Gli orbitali che latomo A impiega per formare i legami A-B devono perci essere
trattati e classificati sulla base delle operazioni di simmetria generate da questi elementi, cio in
termini della simmetria totale della molecola.
50
Td E 8C3 3C2 6S4 6d
A1 1 1 1 1 1 x 2 + y2 + z2
A2 1 1 1 1 1
E 2 1 2 0 0 (2z 2 x 2 y 2 , x 2 y 2 )
T1 3 0 1 1 1 (R x , Ry, Rz )
T2 3 0 1 1 1 ( x, y, z ) ( xy, xz, yz )
si vede che appartengono alla simmetria A1 gli orbitali atomici s (avendo simmetria sferica questi
orbitali appartengono alla rappresentazione totalsimmetrica per qualsiasi gruppo e quindi non sono
mai specificati) mentre alla simmetria T2 appartengono le terne (px, py, pz) e (dxy, dxz, dyz).
Perci linsieme di orbitali ibridi pu essere sp3 oppure sd3 (i 3 orbitali d sopra scritti e non altri).
Dal punto di vista della simmetria i due insiemi sono ugualmente probabili, per cui per poter dire
quale linsieme effettivamente usato o, pi in generale, quale il grado di mescolamento dei due
insiemi, dovremo conoscere le energie degli orbitali atomici.
Sappiamo ad esempio che il carbonio forma ibridi praticamente puri 2s2p3: questo avviene perch
gli orbitali 3d, disponibili per libridazione, hanno unenergia pi alta di circa 230 Kcal/mole degli
orbitali 2p.
Al contrario per gli ioni MnO 4 , MnO 42 e CrO 24 gli orbitali impiegabili sono i 3d o i 4p e questi
ultimi hanno energia leggermente pi alta dei 3d. quindi probabile che, per questi ioni, ibridi sd3
siano importanti, se non predominanti, nella formazione dei legami.
51
D3h E 2C3 3C2 h 2S3 3 v
A1' 1 1 1 1 1 1 x 2 + y2 , z2
A '2 1 1 1 1 1 1 Rz
E' 2 1 0 2 1 0 ( x, y ) (x 2
y 2 , xy )
A1" 1 1 1 1 1 1
A"2 1 1 1 1 1 1 z
E" 2 1 0 2 1 0 (R x ,Ry ) ( xz, yz )
Sulla base scelta, 5 orbitali ibridi (vettori) diretti verso gli atomi di fluoro, si costruisce la
rappresentazione riducibile
(
simmetria A"2 gli orbitali pz e alla simmetria E le coppie degeneri (px, py) e d xy ,d x2 -y 2 . )
Le combinazioni possibili di tali orbitali sono:
p x , p y
(1) ns, ( n + 1) s, p z ,
d ,d
xy x 2 y2
p x , p y
(2) nd z2 , ( n + 1) d z2 , p z ,
d ,d
xy x 2 y2
p x , p y
(3) s, d z2 , p z ,
d ,d
xy x 2 y2
Le combinazioni (1) e (2) sono poco probabili per ragioni energetiche, le combinazioni (3) sono
possibili in percentuali diverse a seconda della molecola.
A differenza degli orbitali , gli orbitali possiedono un piano nodale che contiene lasse del
legame. Le altre caratteristiche di questo tipo di ibridi sono le seguenti:
Tra due atomi possono esistere solo 2 orbitali perpendicolari tra loro e quindi con i piani nodali
perpendicolari tra loro;
per molecole ABn possono esistere 2n orbitali sullatomo A capaci di formare legami con i 2n
orbitali atomici sugli n atomi B.
Se rappresentiamo gli orbitali atomici p con dei vettori, come nellesempio precedente, siccome i
due insiemi di orbitali suddetti devono essere basi per le stesse rappresentazioni irriducibili, gli
elementi di tale base possono essere rappresentati da una coppia di vettori reciprocamente
perpendicolari, per ciascun atomo B.
Prendiamo come esempio una molecola AB3 planare appartenente al gruppo D3h.
52
Gli orbitali paralleli al piano molecolare e quelli ad esso perpendicolari non possono essere
scambiati per mezzo di nessuna operazione di simmetria, comodo costruire due rappresentazioni
riducibili separate; si ottiene:
D3h E 2C3 3C2 h 2S3 3 v
D ( ) 3 0 1 3 0 1
D (//) 3 0 1 3 0 1
che si scompongono in
D () = A"2 + E"
D ( // ) = A '2 + E '
Dalla tavola dei caratteri del gruppo D3h,
D3h E 2C3 3C2 h 2S3 3 v
A1' 1 1 1 1 1 1 x 2 + y2 , z2
A '2 1 1 1 1 1 1 Rz
E' 2 1 0 2 1 0 ( x, y ) (x 2
y 2 , xy )
A1" 1 1 1 1 1 1
A"2 1 1 1 1 1 1 z
E" 2 1 0 2 1 0 (R x ,Ry ) ( xz, yz )
Si pu vedere che, per i legami perpendicolari al piano molecolare, si pu usare lorbitale pz e gli
orbitali dxz e dyz. Per quanto riguarda gli orbitali paralleli al piano molecolare si nota che, mentre
( )
per la simmetria E esistono le coppie di orbitali (px, py) e d x 2 y2 , d xy , per la simmetria A '2 non
esistono orbitali atomici. Questo non significa che non si possano formare legami paralleli al
piano molecolare o che tali legami si possano formare con solo 2 degli atomi B, ma significa che si
formeranno 2 legami paralleli al piano molecolare ugualmente condivisi tra i 3 atomi B.
53
1 = c11s + c21px + c31py
2 = c12s + c22px + c32py
3 = c13s + c23px + c33py
Per avere le espressioni desiderate occorre ricavare i coefficienti cij di queste equazioni.
Se scriviamo queste equazioni in forma matriciale avremo
c11 c12 c13
( 1 2 3 ) = ( s p x p y ) c21 c22 c23
c
31 c32 c33
o anche
( 1 2 3 ) = ( s p x p y ) C
Evidentemente deve essere possibile la trasformazione inversa
( s p x p y ) = ( 1 2 3 ) C 1
dove C1 la matrice inversa di C
Poich C e C1 sono matrici ortogonali la matrice inversa coincide con la matrice trasposta e
quindi:
c11 c 21 c31
( s px p y ) = ( 1 2 3 ) c12 c22 c32
c
13 c 23 c33
Il fatto che noi conosciamo gi il procedimento per costruire questultima matrice; essa descrive
come 3 elementi di base equivalenti possano essere trasformati in 3 combinazioni lineari che di per
s sono basi per le rappresentazioni irriducibili del gruppo a cui la molecola appartiene.
Di conseguenza il procedimento completo per ottenere C il seguente
1) Usando come base gli orbitali ibridi sullatomo A oppure orbitali sugli atomi B si
costruiscono le SALC
1
s (A1' ) = ( 1 + 2 + 3 )
3
1
(E a ) = 6 ( 21 2 3 )
'
px , py
(E ' ) = 1 ( )
b
2
2 3
54
1 1 1
3 3 3
2 1 1
(s p x p y )
6 6 6
1 1
0
2 2
e si ottiene
1 2
1 = s+ px
3 6
1 1 1
2 = s px + py
3 6 2
1 1 1
3 = s px py
3 6 2
55
esistono alcuni elementi di simmetria che permangono durante lintero processo. Mentre la
simmetria del prodotto finale, ciclobutano, D4h, la simmetria degli stadi intermedi D2h. Poich
questultimo un sottogruppo di D4h, gli elementi di simmetria del gruppo D2h sono quelli che
permangono. Inoltre tutti gli elementi di simmetria del gruppo D2h sono generati dalla presenza dei
tre piani di simmetria, per cui sufficiente considerare solo questi ultimi. Infine, poich tutti gli
orbitali atomici e molecolari che vengono presi in considerazione giacciono sul piano dei 4 atomi di
carbonio, essi saranno sempre simmetrici rispetto alla riflessione in questo piano. Ci significa che
sufficiente considerare il gruppo C2v, sottogruppo sia di D2h che di D4h, che ha come elementi di
simmetria due piani perpendicolari e lasse C2 determinato dalla loro intersezione.
Ogni legame si forma per sovrapposizione di orbitali atomici p sugli atomi di C: una
sovrapposizione positiva porta a un orbitale di legame stabilizzato di unenergia pari a , mentre
una sovrapposizione negativa porta ad un orbitale vuoto di antilegame destabilizzato della stessa
quantit.
Quando le due molecole sono ancora lontane e linterazione tra loro trascurabile il diagramma dei
livelli energetici quello illustrato sulla sinistra della figura seguente.
La figura seguente confrontata con la tavola dei caratteri del gruppo C2v spiega le propriet di
simmetria indicate nella sinistra del diagramma per i vari orbitali.
C2v E C2 xz yz
A1 1 1 1 1
A2 1 1 1 1
B1 1 1 1 1
B2 1 1 1 1
56
Mano a mano che le molecole si avvicinano lenergia del sistema si sposta verso la destra del
diagramma mostrato sopra; quando entra in gioco una certa interazione tra le due molecole la
sovrapposizione positiva nella funzione A1 e quella negativa nella funzione B2 fanno s che le loro
energie divergano e lorbitale B2 diviene sempre meno di legame. Un fenomeno analogo si verifica
tra le funzioni A2 e B1 con lorbitale B1 che tende a diventare di legame.
La parte destra del diagramma illustra la situazione energetica del prodotto finale i cui orbitali
molecolari formatisi sono di seguito illustrati.
57
Un esame del diagramma dei livelli energetici rivela uninconsistenza. In tale diagramma viene
mostrato ogni stadio del sistema nello stato elettronico fondamentale Poich i due piani di
simmetria esistono in tutti gli stadi del processo, gli orbitali di ciascuna specie dovrebbero essere
continuamente correlati come indicato dalle linee tratteggiate. In tal caso, tuttavia, lorbitale B2 si
trasforma da un orbitale di legame (a sinistra) in uno di antilegame (a destra): in altre parole i due
elettroni che occupano questo orbitale dovrebbero passare in un orbitale di antilegame e il prodotto
finale dovrebbe formarsi in uno stato elettronico eccitato. Tuttavia la quantit di energia richiesta
perch il sistema, nel corso della trasformazione concertata, raggiunga lo stato eccitato talmente
alta da far s che la reazione sia termicamente proibita.
Sappiamo per che la reazione permessa per via fotochimica. Per capire come questo sia
possibile occorre considerare esplicitamente gli stati che derivano dalle configurazioni elettroniche.
Vediamo quindi quali sono le simmetrie corrispondenti agli stati elettronici pi bassi dei reagenti e
dei prodotti di questa reazione, indicando con lettere minuscole gli elettroni che occupano un certo
orbitale (ad esempio un elettrone in un orbitale A2 sar rappresentato da a2).
La configurazione a energia pi bassa degli elettroni di due molecole di etilene che interagiscono
debolmente sar a12b22 (vedi ancora il diagramma precedente). La simmetria di questo stato si ricava
dal prodotto diretto A1 A1 B2 B2 = A1 . La configurazione successiva, in ordine di energia
crescente, a12b2b1 che corrisponde a uno stato di simmetria A2. Infine la configurazione dello stato
correlato con lo stato fondamentale del prodotto a12b12 di simmetria A1.
Analogamente si trova che per il prodotto le configurazioni sono
a12b12 A1 per lo stato fondamentale
a12b1b2 A2 per lo stato successivo
a12b22 A1 per lo stato correlato con la configurazione fondamentale dei reagenti
58
Si deve notare che le correlazioni A1 A1 , che dovrebbero essere conseguenti alle correlazioni
dirette tra gli orbitali non possono avvenire. Infatti due stati della stessa simmetria non possono
incrociarsi (linee tratteggiate) a causa della repulsione elettronica: quando le loro energie si
avvicinano, gli stati sono respinti luno dallaltro e le reali correlazioni sono quelle indicate dalle
linee continue. Giungiamo di nuovo alla conclusione che una grande barriera di energia impedisce
la dimerizzazione termicamente attivata.
Dal diagramma vediamo per anche che se una delle molecole reagenti foto-eccitata, di modo che
il sistema formato dalle due molecole reagenti nel suo primo stato eccitato di simmetria A2, si pu
passare direttamente al primo stato eccitato del prodotto, anchesso di simmetria A2.
Il sistema pu poi perdere energia, per radiazione o in altro modo, e raggiungere lo stato
fondamentale.
In questo modo la reazione fotochimicamente permessa.
59