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Vulnerabilità sismica di strutture interrate

Emiliano Debiasi, Alessandro Gajo, Daniele Zonta


DIMS – Università di Trento. Via Mesiano 77, 38123 Trento.

Keywords: Vulnerabilità sismica, box culvert, curve di fragilità

ABSTRACT
Anche se le strutture stradali interrate giocano un ruolo sempre più importante nei sistemi infrastrutturali moderni,
la loro vulnerabilità sismica è spesso trascurata rispetto alle strutture fuori terra perché su queste si osservano
generalmente i danni sismici più critici. Un’impropria estensione di questo ragionamento ha portato in passato alla
completa sottovalutazione dell’importanza sismica delle strutture interrate, per le quali di fatto non esistono in
letteratura modelli affidabili per il calcolo della loro fragilità. In questo contributo proponiamo alcuni modelli di
vulnerabilità per strutture interrate, a sezione rettangolare a tre e quattro lati. Rientrano in questa categoria le
strutture cut and cover, costruite con uno scavo aperto e interrate a struttura ultimata. Questa tipologia è tipica delle
gallerie per treni metropolitani e strade urbane a veloce scorrimento, come pure dei piccoli ponti (box culvert) per
attraversamenti di torrenti o per sottopassi stradali e ferroviari. Sotto l’azione sismica queste strutture devono essere
verificate tenendo in considerazione sia i carichi statici dovuti al ricoprimento, che le forze aggiuntive provocate
dall’interazione terreno-struttura. Nella formulazione che si propone, ci appoggiamo a metodi semplificati proposti
in letteratura, ed in particolare al metodo proposto da Wang nel 1993. In questo contributo inoltre calcoliamo la
vulnerabilità sismica per due casi studio presenti in provincia di Trento.

1 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Negli ultimi anni sono stati studiati diversi
SISMICO metodi per la stima della vulnerabilità tra cui si
segnala il metodo HAZUS, con il quale la
Il calcolo del rischio sismico permette di valutazione della vulnerabilità viene effettuata in
stimare il danno potenziale subito da una struttura termini probabilistici, per classi omogenee di
in seguito ad un terremoto. Il rischio sismico è strutture, sulla base di modelli meccanici
definito dal prodotto di tre fattori: la pericolosità semplificati che necessitano di un numero
sismica, il danno atteso e la vulnerabilità sismica limitato di informazioni rispetto a quelle
(Clemente 2003). necessarie per svolgere un’analisi di dettaglio.
La pericolosità sismica è una caratteristica del
territorio ed è data dalla probabilità che avvenga
un terremoto in un dato periodo di tempo. 2 LA VALUTAZIONE DELLA
Il danno atteso dipende dal valore della VULNERABILITÀ SISMICA NEL
struttura e dal suo utilizzo. METODO HAZUS
La vulnerabilità sismica rappresenta la
propensione di una struttura a subire un danno a Il metodo HAZUS è stato sviluppato dalla
causa di un terremoto di assegnata intensità. La U.S. Fedeal Emergency Management Agency
vulnerabilità è una caratteristica della struttura ed (FEMA) in collaborazione con il National
è indipendente dalla pericolosità del territorio. Il Institute of Building Sciences (NIBS) ed è
danno causato dall’evento sismico può portare ampiamente utilizzato negli Stati Uniti per la
alla momentanea perdita di funzionalità o al valutazione della vulnerabilità di classi di
collasso totale della struttura. strutture soggette a eventi sismici, inondazioni e
uragani. Le strutture vengono suddivise in classi  ln( S S ) 
omogenee sulla base del principio per cui F (Sd )    d c
 (2)
strutture con caratteristiche simili, soggette allo   d   c2 
2

stesso carico sismico, sviluppano lo stesso stato


di danno (Basöz & Kiremidjian 1997). dove  è la funzione di distribuzione
La vulnerabilità sismica è calcolata in termini cumulata normale standard, Sd è il valore
di probabilità di occorrenza di specifici stati di mediano della domanda, espresso in termini di
danno (leggero, moderato, estensivo e completo) accelerazione spettrale, Sc è il valore mediano
definiti sulla base del tipo di lesione presente della capacità strutturale per lo stato limite
sugli elementi strutturali e della sua estensione. considerato, espresso in termini di accelerazione,
Gli stati di danno sono definiti analiticamente in dec sono le rispettive deviazioni standard
termini di domanda di duttilità, fattore di
lognormali.
riduzione della resistenza dovuta a carichi ciclici,
Per semplicità, c e d sono assunte costanti,
spostamenti e rotazioni limite degli appoggi e
nonostante esistano studi (Pekcan 1998) che
delle pile derivati da test sperimentali.
dimostrano la variabilità della domanda spettrale
Per ogni classe di struttura vengono definite
rispetto al periodo e al fattore di smorzamento
delle curve di fragilità riferite a un ponte
della struttura.
standard, ossia un ponte la cui lunghezza sia
Il metodo fornisce, per ogni classe di ponte e
notevolmente superiore alle altre dimensioni,
per ogni stato di danno, i valori mediani delle
senza apprezzabili effetti tridimensionali.
accelerazioni resistenti, validati sulla base di
Opportuni coefficienti permettono di applicare le
combinazioni di dati forniti da terremoti passati e
curve a strutture con caratteristiche che si
giudizi di esperti. La deviazione standard
discostano da quelle del ponte standard.
lognormale composta viene posta pari a 0.6 sulla
Una curva di fragilità descrive la probabilità
base degli studi fatti da Pekcan (1998), Dutta
che una struttura raggiunga o ecceda uno stato di
Mander (1998) e Basöz e Mander (1999).
danno o uno stato limite, al variare dell’intensità
sismica. L’intensità sismica può essere
rappresentata da diversi parametri sismici come 3 OBIETTIVI
l’accelerazione spettrale, lo spostamento spettrale
o l’accelerazione di picco al suolo (PGA). La Nel presente articolo si vuole valutare la
funzione di stato limite può essere espressa vulnerabilità sismica di strutture interrate
confrontando la domanda sismica, che rettangolari a tre e quattro lati (nel caso di
rappresenta la prestazione richiesta alla struttura struttura a 4 lati anche chiamati box culvert). Per
dall’azione sismica, e la capacità della struttura fare questo ci si è ispirati alla metodologia
stessa che in generale può essere rappresentata in adottata dal metodo HAZUS, modificato in modo
termini di spostamento o di resistenza. da seguire la normativa tecnica italiana (DM
Nel modello HAZUS la valutazione della 14/01/2008 “Norme Tecniche per le
domanda sismica viene effettuata utilizzando il Costruzioni”).
metodo dello spettro, mentre la capacità è Gli stati limite sono definiti con riferimento al
espressa per mezzo di curve di capacità ottenute DM 14/01/2008 e sono caratterizzati da diverse
con considerazioni semplificate sui possibili entità ed estensioni delle lesioni:
meccanismi di rottura. 1. Stato Limite di Operatività (SLO): a
La curva di fragilità, data dalla probabilità che seguito del terremoto la costruzione nel
la domanda ecceda la capacità strutturale, viene suo complesso, includendo gli elementi
calcolata con l’espressione (1). strutturali, quelli non strutturali, le
apparecchiature rilevanti al suo
S 
F ( S d )  P  d  1 (1) funzionamento, non subiscono danni
 Sc  significativi o interruzioni d’uso;
2. Stato Limite di Danno (SLD): a seguito
dove Sd è la domanda e Sc è la capacità. Se
del terremoto la costruzione nel suo
domanda e capacità sono descritte attraverso una
distribuzione lognormale, anche la curva di complesso, includendo gli elementi
fragilità sarà una funzione lognormale. La strutturali, quelli non strutturali, le
probabilità di raggiungimento di uno stato limite apparecchiature rilevanti al suo
può essere quindi espressa con l’equazione (2). funzionamento, non subiscono danni tali
da mettere a rischio gli utenti o da
compromettere significativamente la
capacità di resistenza e di rigidezza nei terreno e struttura soprattutto sotto le azioni
confronti delle azioni verticali e sismiche. Infatti i metodi più recenti presenti in
orizzontali, mantenendosi letteratura (Wang 1993, Penzien 2000, Huo et al.
immediatamente utilizzabile pur 2006) che permettono di valutare le sollecitazioni
nell’interruzione d’uso di parte delle aggiuntive provocate dal sisma, pongono
apparecchiature; particolare attenzione agli effetti dell’interazione
3. Stato Limite di salvaguardia della Vita tra terreno e struttura.
(SLV): a seguito del terremoto la struttura Tali metodi si basano su una teoria lineare ed
subisce rotture e crolli dei componenti elastica e quindi a priori non estendibili ai casi in
non strutturali ed impiantistici e danni cui la struttura attinge alle sue risorse plastiche.
significativi ai componenti strutturali con Nel modello di vulnerabilità proposto si ipotizza
associata perdita di rigidezza significativa che la distribuzione delle forze provocate dal
nei confronti nei confronti delle azioni sisma rimanga inalterata anche quando la
orizzontali. La struttura conserva una struttura entra in campo plastico in condizioni di
parte di rigidezza per azioni verticali ed grandi spostamenti. Tale situazione avviene
quando la struttura è prossima al collasso.
un margine di sicurezza nei confronti del
collasso per azioni sismiche;
4. Stato Limite di Prevenzione del Collasso
(SLC): a seguito del terremoto la struttura 5 VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA
subisce gravi rotture e crolli dei SISMICA DI STRUTTURE INTERRATE
componenti non strutturali ed impiantistici
e danni molto gravi dei componenti Per meglio comprendere il modello di
strutturali. La costruzione conserva un vulnerabilità, è prima necessario riportare i
margine di sicurezza per azioni verticali metodi per valutare la risposta sismica di strutture
ed un esiguo margine di sicurezza nei interrate.
confronti del collasso per azioni Vari metodi sono presenti in letteratura ma,
orizzontali. per brevità, in questa presentazione riportiamo
Per ciascuno stato limite la formulazione della solamente quello proposto da Wang (1993) a cui
rispettiva curva di fragilità è stata espressa con ci appoggiamo per costruire le curve di fragilità.
l’equazione (3). Nel prossimo capitolo riportiamo questo metodo
per chiarire le assunzioni di base che useremo per
 1  PGA  definire i modelli di vulnerabilità.
F ( PGA)    ln   (3)
   Ai  5.1 Metodo di Wang (1993)
dove  è la funzione di distribuzione cumulata Il metodo di Wang (1993) anche chiamato
normale standard, PGA è il valore mediano della Simplified Frame Analysis Model è basato sulle
domanda, espresso in termini di accelerazione seguenti assunzioni:
orizzontale massima al sito, Ai è il valore
i) condizioni di deformazione piana;
mediano della capacità strutturale per l’i-esimo
stato limite considerato, espresso in termini di ii) deformazioni elastiche e lineari;
accelerazione,  è la deviazione standard iii) terreno omogeneo, isotropo, elastico e
lognormale composta, assunta con valore 0.6 lineare; il terreno laterale ha dimensioni infinite.
costante, come nel metodo HAZUS. Il metodo valuta lo spostamento del terreno in
Nel presente lavoro vengono calcolate le curve corrispondenza della sommità della struttura
di fragilità corrispondenti allo Stato Limite di senza considerare la rigidezza della struttura
Operatività (SLO) e allo Stato Limite di (Δfree-field), e successivamente corregge questo
Prevenzione del Collasso (SLC). valore (Δstruttura) tenendo in considerazione la
rigidezza relativa terreno-struttura.
Il metodo può essere riassunto in cinque steps
4 INTERAZIONE TERRENO STRUTTURA (Anderson et al. 2008).
Essendo strutture interrate generalmente Step 1: valutazione dello spostamento del
costruite in terreni e non in roccia, è di terreno in corrispondenza della sommità della
fondamentale importanza tenere in struttura causato dalla propagazione dell’onda di
considerazione gli effetti dell’interazione tra taglio verticale provocata dal sisma.
 free field  H   MAX (4) della deformata tagliante della struttura è da
attribuire alle forze di taglio sviluppate sulla
dove H è l’altezza della struttura (Figura 2) e superficie esterna della parte superiore. Quindi è
γMAX è la massima deformazione di taglio ragionevole assumere che la forza che causa lo
all’altezza della struttura. spostamento Δstruttura sia una forza concentrata in
sommità (Figura 3). Invece per strutture
rettangolari poco profonde la forza di taglio
sviluppata all’interfaccia terreno-struttura
decrementa al diminuire del ricoprimento. Quindi
la forza che causa la deformazione tagliante,
decrementa linearmente lungo il muro laterale e
quindi si può considerare che lo spostamento
Δstruttura sia imposto da una distribuzione di
pressione triangolare lungo il muro (Figura 4).
Figura 1. Deformazione a taglio del Box Culvert
(Anderson et al. 2008)
Step 2: determinazione della rigidezza della
struttura Ks che può essere ottenuta applicando
una forza unitaria orizzontale alla sommità della
struttura (P). La rigidezza della struttura è definita
come il rapporto tra la forza applicata e il
risultante spostamento laterale (∆). Figura 3. Forza concentrata in sommità per tunnel profondi
Ks  P /  (5)
Step 3: determinazione del rapporto di
flessibilità Frec definito nella maniera seguente:
Frec   Gm / K s    L / H  (6)
dove L è la larghezza del box culvert (Figura
2). Figura 4. Pressione triangolare per tunnel poco profondi
La struttura è vincolata secondo lo schema di
Figura 2. Per quanto riguarda le strutture interrate a 3
lati è possibile utilizzare lo stesso procedimento
utilizzato per le strutture a 4 lati (Anderson et al.
2008). Per poter calcolare la rigidezza della
struttura è necessario conoscere la rigidezza della
fondazione. La valutazione di questa rigidezza
viene eseguita tramite l’equazione (9) (Bowles
1991). Gli studi numerici effettuati da Debiasi et
al. (2011) confermano la possibilità di trattare la
Figura 2. Deformazione a taglio dell’elemento rettangolare rigidezza della fondazione tramite l’eq. (9) per la
valutazione della rigidezza della struttura.
Step 4: determinazione del coefficiente Rrec.
M 1  2
2  Frec tan     I (9)
Rrec  (7) B 2  L Es
1  Frec 
e quindi imponendo tan    per piccole
Step 5: determinazione dello spostamento in rotazioni si ricava la rigidezza della fondazione
sommità della struttura Δstruttura: (10).
 struttura  Rrec   free field (8) Es  B  L
Kf   I (10)
Wang (1993) afferma che per strutture 1  2
rettangolari molto profonde, la causa principale
dove i simboli sono meglio illustrati nella Nel caso in cui il ricoprimento sia inferiore ai
Figura 4. 50 piedi, come nei casi trattati in questo articolo,
Anderson et al. (2008) propone:

 MAX   MAX G (12)


m

dove τMAX è lo sforzo massimo di taglio


provocato dal sisma, Gm è il modulo di taglio del
terreno.
Lo sforzo di taglio τMAX può essere così
Figura 4. Rotazione della suola di fondazione valutato (Anderson et al. 2008):
dove L rappresenta la profondità della aMAX a
 MAX   t  z   Rd   t  ( H  D)  MAX  Rd (13)
fondazione e Es il modulo di Young del terreno. g g
La rigidezza della struttura viene calcolata
imponendo una forza concentrata in sommità dove γt è il peso specifico del terreno, Rd è un
(Wang 1993), come per i box culvert (Figura 4). coefficiente riduttivo dato dalla deformabilità
della colonna di terreno e valutabile pari a
(Iwasaki et al. 1978):
Rd  1  0.015  z (14)
dove D è il ricoprimento del terreno, z è la
profondità media del Box Culvert in metri (m) e
quindi pari a z=D+H/2, aMAX è l’accelerazione
orizzontale massima del terreno, g è
Figura 5. Schematizzazione della struttura per il calcolo l’accelerazione di gravità.
della rigidezza
E’ importante sottolineare però che il valore
del modulo di taglio Gm del terreno dipende
6 SVILUPPO DEL METODO DI WANG dall’entità delle deformazioni del terreno e, in
(1993) particolare, assume valori massimi per
deformazioni inferiori a 10-5÷10-6. Il valore
Il metodo di Wang valuta la deformazione massimo del modulo di taglio G0 è ottenibile
massima del terreno e quindi lo spostamento conoscendo Vs,30 che è la velocità equivalente di
provocato dall’input sismico in assenza della propagazione delle onde di taglio entro i primi 30
struttura e successivamente corregge tale valore metri di profondità, e permette di stimare il
in base al rapporto di rigidezza tra terreno e modulo di taglio del terreno a deformazione nulla
struttura. E’ di fondamentale importanza quindi tramite la formula:
valutare la deformazione imposta al terreno dalle
onde sismiche di taglio. Per valutare ciò in G0   Vs2,30 (15)
maniera analitica Anderson et al. (2008) propone
una diversa formulazione in base alla profondità dove ρ è la densità del suolo.
del box culvert. Se il box culvert è molto Com’è noto in letteratura la rigidezza del
profondo ovvero con un ricoprimento maggiore ai terreno dipende dallo stato di deformazione del
50 piedi (circa 15.8 m) (Anderson et al. 2008) è terreno stesso (Figura 6). Tali curve sono
possibile stimare la deformazione massima nella dipendenti da molteplici fattori, in particolare dal
maniera seguente: tipo di terreno.

 MAX  Vs C (11)
se

dove γMAX è la deformazione massima in


corrispondenza del box culvert, Vs è la velocità di
picco delle particelle associate alle onde di taglio
S, Cse è la velocità di propagazione delle onde di
taglio nel suolo.
formazione della prima cerniera plastica. Per
m
calcolare l’accelerazione che provoca lo Stato
Limite di Operatività è necessario seguire i
seguenti step procedurali:
Step 1) Calcolo della rigidezza del box culvert.
Step 2) Calcolo dello spostamento in sommità
della struttura che provoca il raggiungimento del
momento resistente nella sezione più sollecitata.
Step 3) Calcolo dell’accelerazione che provoca
Figura 6. Relazione tra il modulo di taglio Gm delle sabbie e
lo spostamento calcolato allo Step 2.
il livello di deformazione Nel seguito si procederà alla spiegazione
dettagliata dei precedenti step.
Si può notare quindi che la deformazione Step 1)
massima del terreno provocata dalle onde di E’ possibile calcolare la rigidezza delle
taglio dipende dal modulo di taglio del terreno Gm strutture interrate poco profonde applicando una
(12) che a sua volta dipende dalla’entità di forza concentrata in sommità P (Figura 2 o Figura
deformazione del terreno. E’ quindi necessario 5). Per le strutture interrate a 4 lati la rigidezza
procedere per via iterativa stimando un modulo di della struttura Ks viene valutata tramite
taglio di primo tentativo GmI, e successivamente l’equazione (17).
determinare la deformazione del terreno tramite
l’equazione (12). Tale deformazione dovrà essere P 24  E  J p  J t
usata per la determinazione di GmII tramite le Ks   2 (17)
 H  (L  J p  H  Jt )
curve di curve di Figura 6 e così via. La
procedura avrà termine quando |Gmi+1-Gmi| dove Jp e Jt sono i moduli di inerzia
assume un valore abbastanza piccolo. rispettivamente di muri e solette ipotizzandoli a
Si vuole sottolineare però che per la due a due uguali. Mentre per le strutture interrate
determinazione delle curve di fragilità non è a 3 lati con fondazione la rigidezza della struttura
necessario procedere per via iterativa (vedi Ks viene valutata tramite l’equazione (18).
Capitolo 7 e 8). Infatti lo spostamento massimo in
12(6 EJ p J t  LJ p K f  6HJ t K f ) EJ p
sommità è fissato dalle caratteristiche della Ks 
struttura e quindi si conosce in maniera esatta sia H (3H 2 J t K f  12 EHJ p J t  2 HLJ p K f  6 ELJ p2 )
2

la deformazione del terreno che il modulo di (18)


taglio del terreno Gm (tramite le curve di Figura
6). Nei casi di studio del Capitolo 9 la curva di Step 2)
Figura 6 è stata approssimata dall’equazione (16). Si calcola la distribuzione di sollecitazione
data dai carichi esterni. I carichi sono il peso
Gm proprio della struttura, il peso del ricoprimento e
 a   n 1 (16)
G0 del manto stradale, la spinta a riposo del terreno.
In generale la distribuzione di carico esterno è
dove a e n sono dei parametri assunti pari a:
quella mostrata in Figura 7.
a=0.03 e n=0.7.

7 ACCELERAZIONE CHE PROVOCA IL


RAGGIUNGIMENTO DELLO STATO
LIMITE DI OPERATIVITÀ ASLO
Si considera che l’accelerazione che provoca il
raggiungimento dello Stato Limite di Operatività
della struttura sia quella che provoca la
formazione della prima cerniera plastica
all’interno della struttura. Questo significa che la
struttura si è danneggiata in modo permanente
anche se è ancora in grado di svolgere la sua Figura 7. Carichi statici agenti sulla struttura
funzione strutturale. Si assume il comportamento
della struttura elastico e lineare fino alla
Si calcola il “momento disponibile” ME, aMAX  MAX  Gm
 
ovvero si depura il momento resistente MRd dal g ( t  ( H  D)  Rd )
momento provocato dalle azioni statiche Mstatico,
( terreno H )  Gm
al fine di ricavare il momento disponibile che   (23)
possono provocare le sollecitazioni sismiche (19).  t  ( H  D)  (1  0.015( D  H 2))
M E  M Rd  M statico (19) ( stuttura H  Rrec )  Gm

 t  ( H  D)  (1  0.015( D  H 2))
Nel caso di struttura a 3 lati è necessario tenere
in considerazione che il momento resistente Mrd e quindi nel caso dello Stato Limite di
alla base della struttura sarà il minimo tra il Operatività si ottiene l’accelerazione che provoca
momento resistente della spalla ed il momento il raggiungimento dello Stato Limite di
che provoca il carico limite (qlim) in fondazione. Operatività ASLO (24):
Data una distribuzione di azione sismica ( y  Gm )
triangolare (distribuzione per tunnell poco ASLO  (24)
profondi (Figura 4)), si calcola il minimo valore Rrec  H   t ( H  D)(1  0.015( D  H 2))
di sollecitazione che provoca il raggiungimento Per determinare il coefficiente Rrec si può fare
del momento disponibile ME. Nel caso in cui il riferimento alle curve proposte da Wang (1993)
momento resistente sia costante all’interno della (7), ma anche da qualsiasi altro autore che
struttura, con una distribuzione di carichi statici proponga delle curve più raffinate. Tale
come in Figura 7, il minimo carico sismico che coefficiente è in funzione del rapporto di
provoca il raggiungimento di ME risulta (20): flessibilità Frec (7) il quale dipende da Ks, che può
( M E  3HJ t  LJ p ) essere calcolato da (17 o 18), e da Gm che verrà
pmin  (20) calcolato imponendo uno spostamento del terreno
H 2  (15HJ t  4 LJ p )
∆y.
e quindi lo spostamento risulta (21):
( pmin  H ) pmin  H  ( L  J p  H  J t )
3
8 ACCELERAZIONE CHE PROVOCA IL
y   (21) RAGGIUNGIMENTO DELLO STATO
Ks 24  E  J p  J t
LIMITE DI COLLASSO ASLC
Dopo aver calcolato lo spostamento che causa Si considera che l’accelerazione che provoca
il raggiungimento della prima cerniera plastica lo Stato Limite di Collasso sia quella che provoca
nella struttura, si calcola il modulo di taglio il raggiungimento della deformazione ultima della
associato q questo spostamento usando la sezione associata ad un certo cinematismo di
relazione Gm/G0 illustrata in Figura 6, in funzione collasso. Possibili meccanismi di collasso della
di γ dato dal rapporto Δy/H. Come già accennato struttura sono riportati in Figura 8.
si fa notare che non è necessario procedere per a)
via iterativa per il calcolo del modulo di taglio
Gm, in quanto si conosce esattamente la
deformazione angolare della struttura (    y H
).
Step 3)
Si calcola l’accelerazione massima che
provoca il raggiungimento della prima cerniera
plastica come proposto da Anderson et al. (2008). b)
Invertendo la formula (13) si ottiene infatti (22):
aMAX  MAX
 (22)
g ( t  ( H  D)  Rd )
e quindi sostituendo i termini si ottiene (23):

Figura 8. Meccanismi cinematici possibili


Com’è più facile intuire, seguendo lo sviluppo Il calcolo della rotazione ultima θu viene
di una valutazione sismica ovvero una trattazione eseguito tramite le equazioni di equilibrio e
dove vengono incrementate in particolare le congruenza, considerando la deformazione ultima
azioni orizzontali, viene considerato più probabile del conglomerato pari al 3.5‰. In particolare si
lo sviluppo del meccanismo rappresentato in impone la rottura lato calcestruzzo e grazie alle
Figura 8a). Assumendo che il momento resistente formule di equilibrio alla traslazione si procede
nei nodi sia maggiore rispetto a quello presente alla determinazione della posizione dell’asse
nelle altre parti della struttura, la formazione della neutro, tenendo in conto della presenza dello
cerniera plastica può avvenire nelle vicinanze del sforzo assiale dato dai carichi statici. Si
nodo nella spalla oppure nella soletta. La considerano inoltre le sole armature inferiori (As)
posizione della cerniera plastica dipende da quale ipotizzandole snervate. Ricavato l’asse neutro (x)
elemento, spalla o soletta, abbia il momento è facile risalire alla curvatura (28).
resistente minore. Nel caso in cui le quattro
N  As  f yd
cerniere si formino all’interno delle spalle della x (27)
struttura, lo spostamento in sommità sarà dato da: 0.8  f cd
 u  u  H
u   cu x
(25)
(28)

dove χu è la curvatura ultima della sezione


considerata.
Per il calcolo della lunghezza della cerniera
plastica si fa riferimento ad una formulazione
presente in letteratura che viene riportata di
seguito (29) (Mattock 1967):
Lpl  0.50  h  0.05  H (29)
Figura 9. Meccanismo cinematico con formazione delle
cerniere plastiche all’interno delle spalle. dove h è l’altezza della sezione.
mentre nel caso in cui le cerniere plastiche si Nota perciò la lunghezza della cerniera
formino all’interno della soletta lo spostamento in plastica, risulta facile calcolare la rotazione
sommità sarà dato da (25): ultima (30) e lo spostamento ultimo tramite le
formule già enunciate (25) o (26).
u L  Lpl
u   H  u  H (26) u  Lpl  u (30)
Lpl L
1
L  Lpl Noto quindi lo spostamento massimo
sopportabile dalla struttura provocato dalle forze
sismiche (∆u) (25 o 26), si ricava l’accelerazione
che provoca il collasso della struttura (ASLC) (31).
(u  Gm )
ASLC  (31)
Rrec  H   t ( H  D)(1  0.015( D  H 2))
Si fa notare che il valore di Gm sarà calcolato
imponendo al terreno uno spostamento ∆u e
quindi una deformazione angolare ∆u/H. Il
coefficiente Rrec dipende dal rapporto di
flessibilità Frec (7) il quale dipende a sua volta da
Figura 10. Meccanismo cinematico con formazione delle Ks e Gm (6). Non essendo più la struttura in
cerniere plastiche all’interno della soletta superiore e campo elastico non è possibile calcolare la
inferiore. rigidezza della struttura dalla formula (17 o 18)
dove θu è la rotazione ultima, Lpl è la ma si può ottenere dal cinematismo di collasso
lunghezza della cerniera plastica. ipotizzato (Figura 11 nel caso di struttura a 4 lati).
Quest’ultima formulazione è valida anche nel
caso le cerniere si formino alternativamente nella
soletta e nella spalla.
Figura 11. Sviluppo dei momenti resistenti corrispondenti
al cinematismo di collasso ipotizzato per una struttura a 4
lati.
Si ottiene quindi:
F  M Rd 1 Figura 13. Sezione trasversale (http//bms.heidi.it)
Ks    (32)
u H u Utilizzando la formula (24) si ottiene
l’accelerazione che provoca il raggiungimento
Nel caso di struttura a 3 lati è necessario tenere dello stato limite di operatività ASLO.
in considerazione che il momento resistente Mrd
alla base della struttura sarà il minimo tra il ASLO  0.994 g (34)
momento resistente della spalla ed il momento e dall’equazione (31) si ottiene l’accelerazione
che provoca il carico limite (qlim) in fondazione. che provoca il raggiungimento dello Stato Limite
Mentre il modulo di taglio Gm sarà calcolato di Collasso ASLC:
imponendo al terreno una deformazione ∆u/H.
Nel caso di Stato Limite di Collasso il ASLO  1.406 g (35)
coefficiente Frec vale quindi (33): Si costruiscono le curve di fragilità (Figura 14)
GSLC L GSLC  u  L grazie all’equazione già illustrata (3) con i valori
Frec    (33)
Ks H  M Rd mediani di accelerazione ricavati.

9 CASI STUDIO
Si riporta un esempio per il calcolo della
P[D>DSi|PGA]

vulnerabilità sismica di una struttura interrata a 4


lati.
S
S

ag/g

Figura 14. Curve di fragilità


Si riportano le probabilità di accadimento dello
Stato Limite di Operatività (SLO) e dello Stato
Limite di Collasso (SLC) relative ad un tempo di
ritorno del sisma di TR=475 anni (ag=0.074g,
Comune di Pergine Valsugana).
P[ D  SLO | PGA]  7.47 106 (36)
Figura 12: Ponte su rio Mesiani III, Pergine Valsugana (TN,
Italia) (http//bms.heidi.it). P[ D  SLC | PGA]  4.61107 (37)
Si riporta un esempio per il calcolo della
vulnerabilità sismica di una struttura interrata a 4
lati.
Buried Structures, Slopes, and Embankments, NCHRP
Report 611, Transportation Research Board.
Basoz, N., Kiremidjian, AS., 1997. Evaluation of Bridge
Damage Data From the Loma Prieta and Northridge,
CA Earthquakes. Report No. MCEER-98-0004,
MCEER.
Basöz, N., Mander, JB., 1999. Enhancement of the
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National Institute of Building Sciences, March 31, 1999.
Bowles, J.E., 1991. Fondazioni – progetto e analisi,
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Clemente, P. (2003). Rischio Sismico: richiami di teoria e
elementi di normativa. Normative e tecnologie
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D.M. 14/01/2008, Norme tecniche per le costruzioni.
Debiasi, E., Gajo, A., Zonta, D., 2011. Seismic design and
Figura 15. Ponte a solettone, Condino (TN, Italy) analysis of shallow-buried rectangular structures,
Submitted.
Utilizzando la formula (24) si ottiene Dutta, A., Mander, J. B., 1998. Capacity Design and
l’accelerazione che provoca il raggiungimento Fatigue of Confined Concrete Columns, Technical
dello stato limite di operatività ASLO. Report MCEER-98-0007.
HAZUS-MH MR3, 2003. Multi-hazard Loss Estimation
ASLO  0.303g (37) Methodology (Earthquake Model). Technical Manual.
Department of Homeland Security Emergency
e dall’equazione (31) si ottiene l’accelerazione Preparedness and Response Directorate. FEMA.
che provoca il raggiungimento dello Stato Limite Washington, D.C.
di Collasso ASLC: Huo, H., Bobet, A., Fernàndez, G. and Ramirez, J. (2006).
Analytical solution for deep rectangular underground
ASLO  1.163g (38) structures subjected to far-field shear stresses. Tunn.
Undergr. Space Technol., 21, 613-625.
Si costruiscono le curve di fragilità (Figura 14) http://bms.heidi.it – PAT.
grazie all’equazione già illustrata (3) con i valori Iwasaki, T., Tatsuoka, F., Tokida, K. e S. Yasuda (1978). A
practical method for assessing soil liquefaction potential
mediani di accelerazione ricavati. based on case studies at various sites in Japan. Proc.
2nd Int. Conf. on Microzonation for Safer Construction
- Research and Application, San Francisco, California,
Vol. 2, 885-896.
Mattock, A.H., 1967. “Discussion of “Rotational Capacity
of Reinforced Concrete Beams,” by Corley W.G.”,
P[D>Dsi|PGA]

Journal of the Structural Division, ASCE, 93(ST2), pp.


519-522.
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Wang, J., 1993. Seismic Design of Tunnels: A Simple
Figura 16. Curve di fragilità State-of-the-art Design Approach, Monograph7,
Parsons, Brinckerhoff, Quade and Douglas Inc.,
Si riportano le probabilità di accadimento dello NewYork.
Stato Limite di Operatività (SLO) e dello Stato
Limite di Collasso (SLC) relative ad un tempo di
ritorno del sisma di TR=475 anni (ag=0.116g,
Comune di Condino).
P[ D  SLO | PGA]  5.48 102 (38)
P[ D  SLC | PGA]  6.10 105 (39)

REFERENCES
Donald G.A., Martin, R.G., Lam I., Wang, J., (2008).
Seismic Analysis and Design of Retaining Walls,

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