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Sociologia della musica 335

Association Vivaldi de Poitiers (1977; fondo e preso Roger-Claude Pubbl.: «L. W. Jahrbuch lO (-+ PERIODICI MUSICALI, III/l, c). - Jahresgabe 1958
Ha organizzato il Festival Vivaldi (1978) per il 300a anni- der L W,-G., a cura di H. WF e A. HARDÒRFER.
della nascita. WEBERN (A.)
«BuIletin de l'AVdP ». - P. Ryom, Erganzungen und Berichtigungen zu
Verzeichnis der Werke A. Vivaldis (1979). - R C. Traverse, La maladie de - International Webern Society (Spokane, Washington, 1962). Preso R
. (1982). Moldenhauer. Organizza l'International Festival Webern (1a ediz.
1962).
AGNER (R) Pubbl.: « IWS Newsletter ».
Wagner-Verein (Mannheim, 20-XII-1871; fondo Emil Heckd). WEINGARTNER (F.)
, Akademischer Richard-Wagner-Verein (Berlino, aprile 1872). - Felix Weingartner Society (Monterey Park, Califomia). Preso J. Cal-
London Wagner Society (1872; fondo Edward Dannreuther). Pro- deron.
seriè di concerti wagneriani.nd 1873-74 e una serie di 8 Wag- WETZ (R)
Festival Concerts (maggio 1877) diretti da W. stesso.
- Richard Wet1.-Gese//schaft (Gleiwitz, 1943).
Wagneriana (Berlino, 7-1-1873; fondo Bernhard Laser).
A//gemeiner Richard Wagner-Verein (Bayreuth, 14-V-1883 - dicem- WOLF (R)
1938: ricostituito ad Hannover, 1947, come Richard Wagner-Ver- - Hugo Wo/f-Verein (Berlino, 1896).
e. V.). Nato dalla trasformazione dd Bayreuther Patronat-Ve- - Hugo Wo/f-Verein (Vienna, 1897-1906).
riunisce attualmente ca. 40 associazioni di tutto il mondo. So- - Hugo Wo/f Society (Londra, 1931).
vrUlteJlde all' organizzazione dd Festival di Bayreuth (già attivato nd
-IX-1949 si è costituita a Francoforte S. M. la Gesellschaft - Internationale Hugo Wo/f-Gese//schaft(Vienna, 1956). Dir. Fritz
von Bayreuth. La London Branch 01 the Wagner Society Schachermeyer.
Pubbl.: H. W, Kritische Gesamtausgabe (dal 1960; - WOLF, HUGo).
(1888-95) « The Meister ,. (-+ PERIODICI MUSICALI, llI/1, c);
sezione bolognese pubblicò (1893-95) «Cronaca Wagneriana,. Wooo(H.)
PERIODICI MUSICALI, llI/1, c). - The Henry Wood National Memon'al Trust (Londra, 1944; fondo
Wagnervereniging (Amsterdam, 1883; fondo Henri Viotta). Attuale Lord Horder).
Evert Comdius. YSAi'E (E.)
. « Maandblad for muziek lO.
- Fondation Eugène Ysajie (Bruxelles, 1960). Preso A. Ysaye.
Ostemichischer Richard Wagner-Verband (Vienna, 1891). Dir. R PubbL: " FEY Bulletin d'information » (-+ PERIODICI MUSICALI, III/1, c).
ALBERTO BASSO
Richard-Wagner-Verband deutscher Frauen (Lipsia, gennaio 1909).
Asociaci6n Wagneriana (Buenos Aires, 1912). Sociologia della musica. SoMMARIO: I. Oggetto e metodo. - II.
Origini ed evoluzione.
Deutsche Richard Wagner-Gese//schalt (Berlino, 13-11-1926).
Schweizerische Richard Wagner-Bund (Zurigo, 1948). L OGGETTO E METODO_ - La S. della musica è una disci- ~ ~
. « R V.-Bliitter » (-+ PERIODICI MUSICALI, III/1, C). plina di problematica e controversa definizione. Benché ...,...
Oste"e~çhische Richard Wagner-Gese//schaft (Graz, 1951). sia comunemente accettata come settore della musicolo- .
« ORW-G Nachrichten » (-+ PERIODICI MUSICALI, III/1, C).
gia sistematica, rimane difficile individuarla in un ambi-
Society (Londra, 1953). Segr. Eileen Henebery. to ben determinato dal punto di vista tematico e meto-
: «Wagner» (-+ PERIODICI MUSICALI, III/1, C).
dologico_ Le ricerche che si iscrivono nel suo campo si
Wagner Society (Manchester, 1955). Preso F. W. Fese!. sviluppano secondo prospettive diverse e mostrano po-
Schwei1.erische Richard Wagner-Gesel/schaft-Museum (Baar, Zug). 'chi elementi comuni; muovono tutte, ir:t ogni modo, dal-
A. Trosch. Sovrintende al Wagner Mliseum di Tribschen/Lucer-
il1°-VII-1933). \ la consapevolezza del carattere eteronomo della vita e
: «Tribschener BliitterlO (dal 1956). della produz. musicale, e quindi ~alla convinzione che
Cercle National Richard Wagner (Parigi, 1965; fondo M. Gérard). la realtà sociale sia 'uno - ed eventualmente il fonda-
P. Deraigne. mentale - degli elementi esterni che in modo diretto o
- Gese//schalt l.ur Forderung der Richard Wagner-Gesamtausgabe e.V. mediato condizionano la struttura e le vicende del mon-
. (Magonza, 1967). Pres.: G. Brenner, J. Kaiser. do della musica. Su questa base si potrebbe definire la ~
'Pubbl.: R w, Samtliche Werke (- WAGNER, RICHARD).
- Les Amù Lyonnais de Richard Wagner (Lione).
disciplina come « indagine sui nessi tra musica e soc~e-
tà »_ Va peraltro chiarito che tale formulazione appare
,+:
- Les Amis de Richard Wagn~r (Parigi; fondo Lucienne Melina). univoca solo in virtù della sua genericità_ In realtà cia-
- Association, Wagnérienne de Belgique (Bruxelles) . scuno' dei suoi termini pone interrogativi rispetto ai
. Pubbl.: « Feuilles Wagnériennes lO.
quali si registrano diffuse divergenze. Anzitutto risulta
- Wagner Society 01 America (Chicago). Preso A. U. Clifton. problematico cosa si debba intendere per « nesso» tra
,Pubbl.: «Wagner News ».
musica e società, e in quali aspetti della realtà sociale e
- Wagnerian Society (Pennington, New Jersey). Dir. W. O. Parich.
musicale questo vada colto; di volta in volta sono stati
, - Wagner Society (Stockport, Cheshire). Preso F. W. Fese!.
affidati alla S. della musica territori diversi e lontani_
- Circulo Wagneriano (Santiago dd Cile). Dir. R J. Schlotfdd.
Nella situazione di estrema dispersione tematica che
,WAGNER (S.)
- Internationale Siegfried Wagner Gesel/schaft e, V. (Monaco). Preso Fr.
così si è determinata si possono tuttavia individuare
fondamentali direzioni di indagine: 1) una S_ della pro-
41
Wagner.
, Pubbl.: «MitteUungsblatt der ISWG ». duz. musicale; 2) una S_ della fruizione musicale; 3) una ~
WALTER (B.)
S. delle funzioni della musica; 4) una S. dell'oggetto ."
- Bruno Walter Society and Sound Archive (Berkdey, California). Dir.
musicale. .
M. A. Romanov. ' 1) La prima si occupa dei produttori di musica (compositori e
Pubbl.: «BWS Newsletter », interpreti, laddove la distinzione sussiste), individuali o collet-
- Bruno Walter Society, U, K. (South Croyden). Segr. D. M. Wright. tivi che siano, e delle condizioni della prod. musicale. Rientra-
no in quest' ambito gli studi sull'estrazione sociale dei musici-
WARLOCK (P.)
sti e sulle condizioni sociali' della professione musicale: fattori
- Peter Warlock Society (Londra, 1963). Preso W. Walton (1963-83). valutabili sia sotto ilprofilo dello status, sia sotto quello mate-
Dir. F. Tomlinson.
, Pubbl.: « PWS Newsletter » (-+ PERIODICI MUSICALI, III/l, c). riale ed economico. E largamente praticata la ricerca sulle fon-
ti di reddito del compositore (mecenatismo privato, editoria,
WEBER (L.) impresa teatrale, istituzioni, ecc.) e sul rapporto, storicamente
- Ludwig Weber-Gese//schaft (Essen, 1949). variabile, con l'ambiente prossimo. In questa prospettiva pos-
336 Sociologia della musica

sono acquistare rilievo anche le idee del musicista, in quanto ticolare linguaggio, un procedimento tecnico, un tratto
espressione della sua coscienza sociale, il suo eventuale impe- co) e dati sociali. La S. dell'oggetto pone problemi metoclol()f~
gno politico, il pacifico adeguamento o la tensione tra la sua gici di particolare impegno. Nel suo campo l'elemento
ideologia e i rapporti di produzione. si palesa di rado in fortne evidenti e di significato u·lco,ntltOver:."
2) La S. della fruizione si occupa dei destinatari della comuni- tibile: potrà apparire manifesto in certi aspetti cOltltenutìst:icl'
cazione musicale, e in primo luogo del pubblico, del quale in- dell'opera lirica, ma non sarà facile coglierne
daga la composizione in relazione a diversi parametri, quali nell'astratta struttura della sonata o nei procedimenti
l'appartenenza a determinate classi, ceti o gruppi, l'omogenei- Se la relativa scarsità di riferimenti immediati induce
tà, l'estensione luantitativa, le capacità economiche, la profes- studi a valersi di awenturose analogie e di arbitrarie «
sione, il sesso e 'età, il tipo e il livello di istruzione, la confes- spondenze » tra oggetti musicali e realtà sociali, l'indagine
sione religiosa, la collocazione politica. Ciò nell'ipotesi che awertita, che non può accontentarsi di semplici riscontri
sussistano significative correlazioni fra tali elementi e l'interes- logici, si pone invece il problema di chiarire i nessi tra i 2
se, la competenza, le preferenze e il tipo di partecipazione alla dini nelle loro radici causali, interpretandoli alla luce di
vita musicale. Non sempre tutti i parametri indicati risultano preciso modello esplicativo (teoria leniniana del nSIPe(:chia_'
significativi. In rapporto alle diverse situazioni alcuni indici mento, strutturalismo genetico, ecc.), li problema
possono acquistare importanza decisiva, mentre altri perdono gazione » è comunque eluso dalla maggior parte delle u'''~n;,lle,'
interesse: per quanto riguardii la musica associata alle funzioni che si iscrivono in quest'ambito tematico.
religiose, per es., l'articolazione del pubblico in ceti o in classi,
che nell' ambito della musica da camera ha - o ha avuto - Non è agevole stabilire se la distinzione tra i 4
una effettiva incidenza, potrà apparire irrilevante. Inoltre va debba intendersi, oltre che come schematica llltlstl~aziIO~~
riconosciuto a certi tipi di fruizione musicale il potere di crea- ne dei molteplici oggetti della disciplina, anche come
re essi stessi dei gruppi autonomamente strutturati, con la gida demarcazione di territori e competenze. Per
prowisoria modifica o sospensione dell'assetto ordinario dei verso è evidente çhe la S. della produzione, della
rapporti interpersonali: si pensi all'unanimità ideologica ed zione, delle funziòni e dell' oggetto rappresentano di
emotiva sollecitata da detertninate musiche. li pubblico musi- to approcci complementari. Nella determinazione
cale può presentarsi come gruppo facilmente individuabile, caratteri sociali immanenti all'oggetto musicale, per
magari sulla base della presenza nello stesso luogo fisico, o può risultare utile l'analisi dei rudimenti funzionali
come entità priva di immediati elementi di determinazione
(nel caso, per es., dei fruitori dei mass media). Inoltre può es- senti in alcuni generi; la valenza funzionale di una
sere analizzato nelle sue trasformazioni, nelle tensioni e nei ca o di un brano si afferma peraltro in uno spe:cltlCO;
conflitti eventualmente insorgenti tra i diversi gruppi, nel rap- contesto esecutivo e fruitivo, e non può essere co:mf>re: oÒ:.:

porto instabile con le produz. musicali. Notevole interesse ri- so indipendentemente da questo. La ricerca sulla
veste il tentativo di considerare i significati stessi delle opere duzione potrà opportunamente collegarsi a quella
come variabili legate ,alle condizioni della loro ricezione. In ricezione, costruendo un modello complessivo della
questo caso l'adozione del punto di vista sociologico compor- municazione musicale; il senso stesso di un'opera
ta importanti conseguenze anche sul piano estetico, stimolan- può essere tematizzato senza riferimento ai rapporti
do la costruzione di un modello dinamico-relazionale del produzione nei quali il compositore è inserito, e
« senso» della musica, non più «dato» nell'immanenza
dell' opera, ma riproducentesi in fortne fluttuanti nello spazio via. Da questo punto di vista le diverse modalità
compreso tra l'univoca oggettività della costruzione musicale rciazione tra musica e mondo sociale appaiono COJllel~a""Ì
e le mutevoli condizioni della sua fruizione (laddove appare te, e rinviano l'una all'altra in una trama complessa
importante non la singola esperienza d'ascolto, bensll'ambito interazioni. D'altra parte non sempre la ricerca
fruitivo di dimensione sociale). musicologica opera nella consapevolezza dci CaI'att,ere
3) La S. delle funzioni musicali si occupa dei diversi ruoli che multilaterale dci suo oggetto. Ciò non è dovuto solo
la musica può essere chiamata a svolgere, dagli impieghi ceri- pratiche esigenze di delimitazione dci campo, ma
moniali a quelli politici, da quelli militari a quelli pedagogici, ascritto, in molti casi, a precise opzioni teoriche e
dalla segnalazione alla psicoterapia. La funzione di un oggetto dologiche.
musicale è rapportabile non solo alle esigenze sociali cui ob-
bedisce, e quindi alla comunità della quale è espressione, ma Oggi, come in passato, la S. della musica si ispira a
anche al genere cui l'oggetto stesso appartiene: i diversi usi ddli di scientificità diversi e talora contrapposti.
della musica postulano per lo più prodotti adeguati, funziona- lavori si affidano a strumenti ermeneutici e
li, e quindi caratterizzati da requisiti specifici, e questi ultimi una « sensibilità» capace di individuare negli
sono spesso codificati - o si assestano spontaneamente - musicali una comunità invisibile; altri presentano
nella cornice di un «genere». Accade peraltro che generi, netto carattere speculativo e muovono, più che da
fortne o singole opere in origine legate a un impiego determi- sociologici e musicologici, da concezioni astrattanlel1lte;
nato si defunzionalizzino; meno frequentemente si dà l'inver- filosofiche della musica e della società; altri ancora pri-,
so. È possibile anche osservare la sostituzione della funzione vilegiano metodi empirici e rivolgono particolare atten~
originale con una nuova. Va aggiunto che le produz. « auto-
nome», prive.di immediato valore funzionale, non per questo zione alla solidità documentaria dell'indagine e alla veri- .
risultano estranee all'interesse sociomusicologico. Ciò sia per- ficabilità delle conclusioni, garantite da rilevamenti di- "
ché talora. è possibile interpretare il s~nificato espressivo o il retti « sul campo », da procedure statistiche più o
senso di certi procedimenti, di certe tìgure ritmiche, di certi raffinate, ecc. Alle scelte metodologiche è strettamente
nuclei melodici come reminiscenze di estinte valenze funzio- connesso il « taglio dell'oggetto », e dall'intreccio dei 2
nali, sia perché l'isolarsi della muso d'arte in una regione auto- problemi possono derivare tanto la centralità di deter-
noma obbedisce a precise sollecitazioni ideologiche, e quindi minati temi quanto l'esclusione dei territori ritenuti
può venir ricondotta, in modo mediato, a un fondamento so- inaccessibili agli strumenti adottati. Così, nella prospet-
ciale. tiva positivistica di Alphons Silbermarm, l'indagine so-
4) La S. dell'oggetto musicale rivolge il suo interesse a singole
opere, ad ambiti stilistici, generi, fortne, o a settori di produz. ciologica concentra il suo interesse sui « fatti» ddla co-
comunque individuati. Presupposto comune alle ricerche di municazione musicale, mentre ogni ipotesi di lavoro re-
questo tipo è la convinzione che sia possibile cogliere corri- lativa al « significato » delle opere è rifiutata in quanto
spondenze o istituire rapporti tra dati specificamente musicali impraticabile. E, sull' opposto versante teorico, si ritiene
(la configurazione fortnale di un brano, la struttura di un par- irrilevante la ricerca empirica sulla fruizione e sulla co-
Sociologia della musica 337

nUnÌC:az.lofle musicale, mentre si pone in primo piano il nologische Studien uber Musik di Georg Simmd, ove, sulla
,roblema dell'immanente senso sociale delle opere, de- base della documentazione etnologica all' epoca disponibile, si
con strumenti ermeneutici (Theodor W. Ador- analizzano le funzioni della musica nell'ambito delle rdazioni
. O si delimita il campo della disciplina all'interpre- interpersonali della comunità. Cinque anni più tardi viene
pubbl. il notissimo saggio di Karl Biicher Arbeit und Rhyth-
delle strutture formali, escludendone i lavori muso L'autore, professore di economia politica presso l'Univo
prendono in esame le condizioni sociali dei musici- di Lipsia, sostiene la tesi che le origini della musica vadano ri-
le forme organizzative della vita mus., il gusto, ecc. cercate nelle pratiche dd lavoro collettivo: il coordinamento
Kneif). dei movimenti e dell'impegno muscolare di ciascun lavoratore
lo più il tentativo di individuare un oggetto privile- si associa alla scansione di un modulo ritmico comune, em-
del lavoro sociomusicologico obbedisce all' esigen- brione di attività poetico-musicali dapprima direttamente fun-
di assicurare la specificità e l'autonomia della disci- zionali all'economia dd lavoro, in seguito indipendenti. Le
determinandone con chiarezza il perimetro e di- idee di Biicher, pur concepite in un contesto naturalistico,
avrebbero sollecitato l'interesse di taluni settori della cultura
~l.lll~UL"llUU.l" da alcune regioni prossime, quali la storia
marxista per via dell' opportunità da esse offerta di rapportare
eCCIflO'ffilca, istituzionale e politica della musica, la se- l'attività artistica allo sViluppo delle forze produttive. Gli studi
musicale, l'etnomusicologia. Particolarmente di Jules Combarieu sono tra i primi a rilevare anche sul piano
riCl)rr,ent:e la distinzione tra S. e storia sociale: una ini- teorico l'importanza dell'approccio sociologico ai problemi
teorica suggerita non solo dall' ovvia constatazio- della musica. Quest'ultima, si sostiene nd saggio La musique,
che la prospettiva storica non esaurisce tutti gli ses lois, son évolution (1907), rappresenta un oggetto di gran-
della realtà musicale, ma spesso anche dalla pre- de complessità, e dunque il compito di analizzarla e proporne
di subordinare il punto di vista storico a quello so· una « spiegazione» andrà affidato a un metodo che si richia~
~JU'JU1~1·\.U, attribuendo al secondo un valore scientifico mi a un vasto arco di prospettive scientifiche, tenendo conto
prc!mmf~nt,e. Caratteristica la posizione di chi, come Ivo
sia dd punto di vista fisico-acustico, sia di quello fisiologico,
matematico, psicologico, estetico, storico, sia, infine, di quello
"~IJJ\.J\., ritiene che compito della S. sia la ricerca di co-
sociologico, chiamato a dar conto della validità sociale dei lin-
e la costruzione di « modelli tipici », laddove la guaggi musicali e dei rapporti tra musica e vita collettiva. Le
sociale rimane vincolata all'immediatezza· dei dati ricerche di Combarieu hanno una chiara matrice positivistica
mtlsìcali, colti « sul piano fattuale, nella loro singolari- - evidente, tra l'altro, nell'adozione di categorie evoluzioni-
», e quindi vede il suo compito limitato all'appronta- stiche, di schemi legati alla « legge dei tre stadi» di comtiana
di materiali sui quali si eserciterà il successivo la- memoria, e della nozione durkheimiana difai! social- nondi-
sociologico. Considerazioni analoghe vengono for- meno rifuggono da ogni riduzionismo e da ogni esasperazione
mulate da Silbermann, per il quale la storia sociale della scientistica. Nettissima l'impronta positivistica anche in Char-
musica « si occupa di fatti il cui legame e le cui correla- les Lalo, la cui Esquisse d'une esthétique musicale scientifique
si apre con la perentoria affermazione che « l'estetica dell'av-
. zioni con le situazioni sociali non obbediscono a leggi venire sarà scientifica o non sarà affatto ». In polemica con le
npetitive », differenziandosi cosi dal lavoro sociologico prospettive psicologistiche, giudicate incapaci di cogliere la
che si occupa di modelli generali di interazione. In con- specificità della realtà musicale, Lalo si fa sostenitore di una
I creto non è facile mantenere distinzioni così nette. Cer- sorta di primato dell'approccio sociologico, ritenuto l'unico in
to, lavori come la Social History 0/ Music di Raynor sof- grado di dar ragione delle dimensioni estetiche della musica,
frono le limitazioni imposte dalla stessa ampiezza della le quali sono, appunto, intrinsecamente sociali, in quanto isti-.
materia, e si esiterà a ritenerli contributi « sociologici », tuite e sanzionate dalla collettività. TI valore estetico di una
ma d'altra parte solo una futile pedanteria definitoria scala, per es., non potrà essere chiarito in un quadro psicofi-
potrà negare tale qualifica ad altri studi storico-sociali, siologico perché non si identifica con le sensazioni prodotte:
potrà essere spiegato solo in riferimento al gruppo che lo rico-
caratterizzati da un solido impianto teorico. L'insistenza nosce, lo fa proprio e lo garantisce con sanzioni appropriate.
con la quale si rivendica una specificità tematica e meto- Allievo di Durkheim, Lalo mutua evidentemente dal maestro
dologica è comprensibile in una disciplina giovane, che l'idea dd « sociale» come forza normativa.
aspira a uno statuto autonomo; si tratta tuttavia di una Nell'ambito ddla musicologia germanica dei primi decenni
enunciazione di principio, di un'intenzione che difficil- dd Novecento vanno segnalati alcuni lavori di Paul Bekker,
mente trova riscontro nella concreta realtà della ricerca. particolarmente Das deutsche Musikleben (1916) e Die Sinfo-
Ancor oggi la S. della musica non si configura come nie von Beethoven bis Mahler (1918). L'interesse degli studi
unità sistematica; i suoi confini, come s'è detto, sono bekkeriani, superficialmente individuato nd motivo ddla « ge-
vaghi, e una fondazione che ne definisca univocamente meinschaftsbildende Kraft» della sinfonia (tema fortunato, ri-
preso qualche anno più tardi da Schering), in realtà è dovuto
natura e compiti rimane negli auspici. Tra gli indizi del- alla radicale consapevolezza che la musica è « vivente forma-
la sua immaturità epistemologica si potrebbe segnalare zione sociale », e che quindi 1'« essenza» stessa delle forme
la circostanza che non pochi studi - e tra i più impor- non può venir compresa se non iii ràpporto a questa realtà. TI
tanti - dichiarano fin nel titolo di ritenersi solo indagi- saggio di M. Weber Die rationalen und soziologischen Grund-
ni preliminari o progetti. lagen der Musik, deHnito da Adorno « il più completo e am-
bizioso abbozzo di una sociologia della musica sinora prodot-
ll. ORIGINI ED EVOLUZIONE. - Già nella letteratura musicale dd to », analizza le rdazioni tra la Zweckrationalitiit, fondamenta-
Settecento e della prima metà dell'Ottocento - se non in le modello dell' agire sociale dell'Occidente moderno, e l'evo-
quella precedente - si possono cogliere interessanti riferi- luzione musicale che ha condotto al sistema temperato. Lo
menti alla vita sociale. Si tratta comunque di osselVazioni alle studio weberiano (pubbl. posto nel 1921) è costruito sulla più
.pet- quali non si accompagna né una consapevolezza teorica, né il aggiornata documentazione storica ed etnomusicologica, e of-
! so- progetto di un nuovo orientamento degli studi musicali, e far fre notevoli, anche se non esplicite, indicazioni metodologi-
l co- risalire loro l'origine dell'ihteresse sociomusicologico, in fon- che. Anzitutto presenta un tipo di ricerca che, ispirandosi al
do, non avrebbe più senso che considerare l'autore dd Dialo- criterio della Wert/reiheit, privilegia l'analisi della tecnica mu-
gus de oratoribus il fondatore della S. della letteratura. Pre- sicale in quanto demento obiettivo ed estraneo a ogni interes-
scindendo dunque da tali remote anticipazioni, la nascita della se valutativo. In secondo luogo individua i legami tra il pro-
S. della M. può essere collocata tra la fine dd XIX sec. e l'ini- gredire tecnico e teorico della « razionalizzazione » musicale e
I co- zio dd XX. Nd 1881 compaiono le Psychologische und eth- i dati sodoculturali concomitanti in una ricca pluralità di livd-
338 Sociologia della musica

li; facendo riferimento alle istituzioni, alle situazioni del pro- dagnato l'interesse degli studiosi occidentali) tutte le forme
fessionismo e dell'industria, alle circostanze economiche, alle musicali vanno intese come.« processi» legati alla dinamica
caratteristiche di mercato, ai modelli di formazione artistica, delle « intonazioni », atomi di significato musicale sui quali si
alle pratiche del culto, ai condizionamenti climatici, si propo- esercita una forma di « selezione sociale ». Tra le ricerche più.
ne, in sostanza, un fine modello multifattoriale. Nonostante il interessanti di ispirazione marxista vanno infine ricordati i la..
grande interesse delle Grundlagen l'influenza diretta di Max vori di Janos Marothy, musicologo ed estetologo magiaro, al.
Weber sulla ricerca sociomusicologica appare alquanto limita- lievo di Lukacs, e in particolare Zene és polgar, Zene és pro/e-
ta: può essere riconosciuta in alcuni lavori del sociologo Paul tar (<< Musica e borghesia, Musica e proletariato », pubbl. an;·
Honigsheim (che muovendo dalle categorie di «avalutativi- che in ingl.), testo che propone un'interpretazione generale.
tà » e di « tipicità ideale» costruisce una tipologia sociomusi- dei caratteri della musica « borghese» e « proletaria» indivi-
cale di modesto valore teorico) e del musicologo Kurt Blau- duandoli in macrostrutture di remotissima ascendenza. Tratto
kopf, che riprende il programma di una S. dei materiali tecni- distintivo della musica borghese, per es., sarebbe il suo fonda-':
co-linguistici della musica. TI nome di Blaukopf, figura di spic- mentale egocentrismo, che si evidenzia nel canto.a solo e nella·
co nel panorama della ricerca contemporanea, è legato tra l'al- forma tripartita della canzone, espressione esemplare « dell~··
tro alla nota tesi per cui la S. della musica è una scienza personali esigenze liriche dell'individuo isolato ».
« provvisoria », resa necessaria dall'insufficiente tematizzazio- Numerosi gli studi incentrati siI forme, generi, stili o produ:'
ne da parte degli studi musicali delle dimensioni sociali del zioni particolari. Si può affermare che non vi sia categoria
loro oggetto, e destinata perciò a scomparire come disciplina oggetti musicali, dalla sinfonia concertante al mottetto
specialistica non appena questi studi si saranno imbevuti di mico, dal jazz all'opera lirica, dal Lied all'inno nazionale,
«spirito sociologico » (l'autore successivamente ha attenuato. cora inesplorata dal punto di vista sociologico. Ne:ll'imrlossibj.;;!
il rigore di questa e di altre concezioni della sua Musiksoziolo- lità di offrire un panorama completo di questo vasto
gie, opera giovanile scritta nel 1938 ma pubblicata solo nel ricerca, ci limiteremo a ricordare gli studi di Hans
1950). Del tutto isolato rimane il tentativo di Pitirim Sorokin, muso corale, di Karl G. Fellerer sulla muso liturgica,
che si è occupato delle strutture della cultura musicale H. Meyer, Ludwig Finscher e Walter SaIrnen sulla muso da
nell'ambito della cosiddetta « S. della conoscenza ». Nella sua mera. Rilevante anche l'interesse sociologico di studi
opera fondamentale (Sodal and Cultural Dynamics, 1937) So- come Secret Chromatic Art in the Netherlands Motet
rokin, muovendo dal presupposto che ogni produzione men- ward Lowinsky e Die burgerliche Mustkkultur di bb,er11ar,d'
tale è condizionata da caratteristici « supersistemi » sociocul- Preussner. Particolarmente interessanti, anche sotto il
turali, definiti «sensismo », «ideazionalismo» e «ideali- metodologico, le pagine dell' Einleitung in die Mtm~esoztotoJl.:ìe.
smo », propone di interpretare anche le vicende della musica che Adorno dedica alla sonata beethoveniana. L
alla luce della dinamica e delle fluttuazioni storiche dei 3 mo- riconoscendo all' architettura sonatistica la più compiuta
delli. nomia estetica, ne interpreta le strutture come elementi
L'approccio marxista alla problematica sociomusicologica si è lati alla coscienza borghese dell'età della grande n·vUJ.uzllOllC:j
rivelato notevolmente fecondo, specie per quanto riguarda con i suo miti, la sua ideologia e le sue tendenze m<:sp'rel;SC;,
l'impiego degli strumenti interpretativi offerti dal materiali- Nell'economia dell'allegro di sonata, per es., la ripresa, «
smo storico. Partendo dall'assunto del carattere sovrastruttu- vocazione di un dato staticamente uguale nel mezzo di un
rale della sfera artistica anche le vicende della musica risultano venire generale », rinvierebbe all'ambigua posizione di
radicate nel terreno dei conflitti di classe e della dialettica tra classe sospesa tra tensione rivoluzionaria e ripiegamento
forze produttive e rapporti di produzione, e dunque vanno servatore. Questo tipo di interpretazione, che ritiene di
spiegate in relazione alle trasformazioni socioeconomiche. È « decifrare» dei significati sociali nella stessa struttura
noto che il metodo esplicativo offerto dal materialismo storico le della musica, si affida a una particolare « sensibilità
è stato spesso dogmatizzato e applicato con meccanica rozzez- ce di orientarsi con sicurezza nel campo degli oggetti
za; tuttavia si deve riconoscere che lo schema dei rapporti pur senza alcuno strumento positivo di verifica, .
base/sovrastruttura si è rivelato talora uno strumento flessibi- perfluo, se non fuorviante. Le ipotesi sociologiche nate
le, capace di articolarsi in un complesso modello relazionale, raffinata ermeneutica adorniana non mancano di int,eresse
e, àl limite, di stemperarsi in una concezione multifattoriale suggestione, ma la loro opinabilità è resa evidente sia
delle trasformazioni culturali. TI principale problema teorico mancanza di riscontri oggettivi, sia dal confronto con altre
connesso a tale prospettiva è lo stabilire se"tutta intera la real- terpretazioni (Maynard Solomon, per es., ravvisa nella
tà musicale sia legata alla dinamica della base socioeconomica, beethoveniana non l'espressione musicale della borghesia
o se alcuni suoi aspetti obbediscano a una logica di sviluppo voluzionaria, ma la traduzione, in una forma elIlmenltenllelltc
indipendente. La seconda ipotesi è stata sostenuta dalla musi- antitragica, delle utopie dell'aristocrazia decac:iellte).
cologa polacca Zofia Lissa, che, nelle Fragen der Musikiisthe- La S. della musica non è rimasta estranea al PositJ~vij·mtlsSjrrej.
tik (1954), pur riconoscendo che contenuti e moduli espressi- che ha animato il dibattito epistemologico contemporaneo.
vi posseggono un evidente carattere di classe, e possono quin- diritti della ricerca empirico-positiva sono stati rivendicati .
di venir interpretati alla luce dei conflitti e delle trasformazio- particolare energia da Alphons Silbermann, impegnato in
ni sociali, esclude che queste vicende tocchino anche la lunga polemica contro Adorno e la S. di orientamento
« grammatica» della musica. La Lissa perviene a tali conclu- Per Silbermann la validità scientifica della S. della
sioni sulla traccia delle note tesi di Stalin, che nel 1950, in po- commisurata alla capacità di evitare qualsiasi COm!lrOmISsl,one
lemica con il linguista Marr, aveva rivendicato il carattere so- con la sfera delle ideologie e dei valori; la ricerca emlpUlCaj
cialmente neutrale, non sovrastrutturale e non ideol~gico del senza misurarsi con la dimensione estetica o comunque con
linguaggio. A risultati opposti in ordine allo stesso problema problema del « senso» delle opere, deve occuparsi dell'
era pervenuto Kurt Blaukopf, il quale nella Musiksoziologie rienza musicale « poiché soltanto questa rappresenta un
osservava che il sistema tonale, come ogni struttura linguistica meno sociale come fatto osservabile, e quindi conferisce
della musica, si sviluppa in connessione con le vicende della musica rilevanza sociologica ». Al centro dell'interesse
storia sociale: una conclusione che la Lissa avrebbe rifiutato, sarà dunque la musica in quanto tale, bensì la trama relazlona.,
sottolineando come il medesimo sistema tonale si presti a dar le nella quale è inglobata. Coerentç:mente con queste
espressione ai più diversi contenuti ideologici. Va inoltre se- se Silbermann si è occupato in prevalenza di temi
gnalato l'interesse sociologico della« teoria dell'intonazione », alla problematica della comunicazione musicale. Di segno
complessa costruzione concettuale elaborata dal russo Boris verso, e di maggior vigore teorico, l'impegno empirista
V. Asaf'ev intorno agli Anni Venti e sviluppata dalla musico- cèco VIadimir Karbusicky. Le posizioni di questo .
logia dei Paesi dell'Est, ove non ha tardato ad affermarsi come cui biografia è toccata dalle vicende della « primavera
strumento di analisi. Secondo tale teoria (che si richiama alla ga », sono maturate nella polemica contro il m~lrx.islIlo-.len.ÌDl'
categoria leniniana di « rispecchiamento » e che non ha gua- smo sclerotizzato dei Paesi dell'Est. n richiamo a una S.
Sofar 339

nasce dalla denuncia dei guasti prodotti anche nel campo soziologie, in « Kiilner Zeirschrift fUr Soziologie und Sozialpsychologie,., 1967
(anche in Ohne Leitbild, Francoforte s.M., 1967); G. S0NSTEVOLD e K. BLAU.
studi musicali da questa dottrina ufficiale che, preten- KOPF, Musik der « Einsamen Masse », ivi, 1968; J. DE CLERCQ, La profession de
di rappresentare un rigoroso modello scientifico, in re- musicien. Une enquete, Bruxelles, 1970; T. KNEIF, Musiksoziologie, Colonia,
si fa portatrice di stereotipi e di costruzioni dogmatiche, 1971; Der Sozialstatus de, Berufsmusikers vom 17. bis 19. Jabrhundert, a cura di
di base fattuale. Per es., l'abusata qualifica di « piccolo W. SALMEN, Kassel·Basilea, 1971; 1. SUPICIC, Musique et société. Perspectives
pour une sociologie de la musique, Zagabria, 1971; K. BoEHMER, Adorno, musi·
», adoperata anche come contrassegno di opere e di que, société, in « Musique en jeu !O, 1972; E. HELM, Le compositeur, l'interprète,
è per Karbusicky un vuoto attributo dispregiativo le public; une étude d'intercommunicah"on, Firenze, 1972; K. G. FELLERER, Die
non possiede valore sociologico, dal momento che non ri- Musik in Kultur, Zeit und Gesellschaft, in « Studi Musicali,., 1972; AA.VV.,
Musik und Verstehen, Aufsatze zur semiotischen Theorie, Asthetik und Soziologie
dall' analisi « di un campione rappresentativo di piccolo- der musikalischen Rez;eption, a cura di P. FALTIN e H.. P. REINECKE, Colonia,
» né da una « indagine empirica sulle loro forme di 1972; H. RAVNOR, A Social History"o/ Music. From the MiJdle Ages to Beetho-
sul loro gusto artistico, sulla loro ricezione delle va- ven, Londra, 1972; New Patterns of Musical Behaviour, a cura di I. BoNTINCK,
strutture musicali considerate piccolo-borghesi, e cosi Vienna, 1974; H. RAUHE, Popularitiit in der Musik, Karlsruhe, 1974; K. BLAu.
KOPF, Neue musikalische Verhaltensweisen der Jugend, MagonZa, 1974; B. BUCH.
»; in questa prospettiva l'adozione di strumenti empirici HOPER, J. FRlEORlCHS e H. LOOTKE, Musik und Sozialstruktur, Theoretische Rah-
rappresenta una semplice opzione metodologica, ma ac- menstudie und Forschungspliine, Colonia, 1974; V. KARsUSICKY, Empirische Mu-
la dignità di un impegno « per la scoperta della verità siksoziologie. Erscheinungsformell, Theorie und Philosophie de, Bez;ugs « Musik •
Gesellschaft », Wiesbaden, 1975; W. M. STROH, Zur Soziologie der elektroni·
dall'ideologia ». Va precisato che l'empirismo socio- schen Musik, Zurigo, 1975; R WANGERMÉE, Rundfunkmusik gegen ,die Kultur·
nusicologi'c:0 di Karbusicky si caratterizza per l'avanzata co- moralisten verteidigt, Karlsruhe, 1975; M. fuTE, Verzeichnis deutschsprachiger
epllste:m()loglc:a che si manifesta nella diffidenza nei Musiksoziologie, 1848-1973,2 voli., Amburgo, 1975; Texte zur Musiksoziologie,
della e
immediatezza del dato nella critica del- a cura di T. KNEIF, con pref. di C. DAHLHAus, Colonia, 1975; J. TORRES, A. GAL.
LEGO e L. ALvAREz, Musica y sociedaJ, Madrid, 1976; K. BLAUKOPF e D. MARK,
ricerche che non si valgono di tecniche sufficientemente af- The Cultural Behaviour ofYouth, Vienna, 1976; W. SALMEN, Musikleben im 16.
Inoltre, mentre i saggi silbermanniani rimangono fermi Jahrhundert, Lipsia, 1976; G. BRAGA, Acculturamento musicale e comunicazioni
cOllltriapt)os'izi'{me polare tra empirismo e sociologia filo- di massa, Roma, 1976; A. SERRAVEZZA, Musica, filosofia e società in Th. W. Ador·
no, Bari, 1976; H, RAVNOR, Music and Society since 1815, Londra e New York,
oÌ1(;o-!òpeculatl,ra (Die Pole der Musikso1.iologie è il significati- 1976; AA.VV., Musik in den Massenmedien Rundfunk und Fernsehen: Perspek·
di uno di essi), il musicologo cèco vede nell'unità tiven und Materialien, a cura di H.·C. ScHMlDT, Magonza, 1976; J. ATTALI,
iUallettlca di teoria ed empiria una condizione irrinunciabile Bruits. Essai sur l'économie polih"que de la musique, Parigi, 1977 (trad. ital. Mila·
la stessa scientificità della disciplina. no, 1978); 1. BoNTINCK, Krih"k der etablierten Kultur, Vienna, 1977; W. KARsu.
SICKY, Musikwerk und Gesellschaft, ivi e Monaco, 1977; W. FoHR, Proletamche
i contributi più recenti si segnalano, per qualità teorica, Musik in Deutschland, 1928-1933, Goppingen, 1977; A. SocHOR, Die Entwik·
i lavori di Tibor Kneif, il quale, riconsiderando critica- klung der Musiksoziologie in der Sowjetunion, in Sozjalistische Musikkultur, a
i risultati sinora conseguiti dalla S. della musica, ha ma- cura di J. ELSNER, e G. ORoZONIKlDSE, Berlino-Mosca, 1977; N. BERTHIER,
L'amateur de musique. Une approche sociologique, in « International Review of
forti perplessità circa la loro consistenza, adoperan- the Aesthetics and Sociology of Music lO, 1977; O. E. UsKE, Verification and So·
per offrire alla disciplina un più solido apparato catego- ciological Interpretation, ibid.; J. SHEPHERD, PH. VIRDEN, G. VULLlAMV e T. Wl.
Merita un cenno, inftne, l'attività di Ivo SupiCié, fonda- SHART, Whose Music? A sociology of Mu}ical Languages, Londra, 1977; E. RASE.
dell'« International Review of the Aesthetics and $ociolo- LAUER, Musiksoziologische Studie nach Emile Durkheim. Musik als soziales Phii·
nomen, Vienna·Monaco, 1977; AA.VV., Musica e polih"ca. Teoria e critica della
of Music », intraprendente animatore della ricerca contem- contestualità sociale della musica, voci sull'Est, testimonianze e letture di contem-
e autore di numerosi studi sul rapporto musica/socie- poranei, a cura di M. MESSINIS e P. ScARNECCHIA, Venezia, 1977; 1. KELOANY·
nei quali, su uno sfondo sostanzialmente eclettico, emerge MOHR, « Unterhaltungsmusik » als Joziokulturelles Phanomen des 19. Jahrhun-
derts, Ratisbona, 1977; Musik'im Ubergang. Von der burgerlichen zur sozialisti·
modello di sociologie en pr%ndeur mutuato da Georges schen Musikkultur, a cura di H. K. JUNGHEINRlCH e L. LoMBARDI, Monaco, 1977;
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, la Milano, 1966; R WANGERMÉE, Introduction à une sociologie de l'opéra, in RBM, seguito abolita dopo la distruzione del T empio. Ha possibilità
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ni- Blattau, Kassel, 1966; J. MAROTHv, Zene és polglir, zene és prolet!", Budapest,
1966 (trad. ingl. Music and the Bourgeois, Music and the Proletarian, ivi, 1974); nei riti sinagogali è impiegato per emettere 3 tipi diversi di
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