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ASPETTI QUANTITATIVI
V1
Frazione che rimane nella fase 1 dopo una estrazione q
V1 KV2
L’equazione afferma che la frazione di soluto che rimane in acqua dipende dal coefficiente di
ripartizione e dai volumi. Maggiore è il coefficiente di ripartizione (K) meno soluto rimane nella fase 1.
Se le fasi vengono separate e viene aggiunto altro toluene (solvente 2) la frazione di soluto che
rimane in acqua all’equilibrio sarà:
2
V1
Frazione che rimane nella fase 1 dopo due estrazioni q q
V1 KV2
n
V1
Frazione che rimane nella fase 1 dopo n estrazioni q
n
V1 KV2
Esempio di estrazione:
se q = 1/4, allora ¼ del soluto rimane nella fase 1 dopo una estrazione. Una seconda estrazione
riduce la concentrazione ad ¼ del valore residuo della prima estrazione = (1/4)•(1/4) = 1/16 della
concentrazione iniziale.
EFFICIENZA DI ESTRAZIONE
Il soluto A ha un coefficiente di ripartizione fra toluene e acqua pari a 3 (con una concentrazione tripla nella
fase toluene). Si supponga che 100 ml di una soluzione acquosa 0.010 M di A vengano estratti con
toluene. Quale frazione di A rimane nella fase acquosa
(a) se si esegue l’estrazione con 500 ml di toluene
(b) se si eseguono cinque estrazioni con 100 ml di toluene
(a) Assumendo l’acqua come fase 1 e il toluene come fase 2, l’equazione afferma che, dopo
un’estrazione con 500ml, la frazione rimanente nella fase acquosa è
100
q 0.062 6%
100 (3)(500)
(b) Con cinque estrazioni da 100 ml, la frazione rimanente è data da:
5
100
q 0.00098 0.1%
100 (3)(100)
E’ più efficace eseguire numerose piccole estrazioni piuttosto che un’unica
grande estrazione.
EFFETTO DEL pH SULL’ESTRAZIONE
Se il soluto è un acido o una base, la sua carica cambia quando viene variato il pH.
Solitamente, una specie neutra è più solubile in un solvente organico e una specie carica è più
solubile in acqua.
BASE DEBOLE
B H
→B+ H+ Ka
BH
BH+
Solo la fase neutra è estraibile nella fase organica e si ripartisce fra le due fasi con una costante di ripartizione
KD
In fase acquosa coesistono due forme BH+ e B, le cui concentrazioni sono funzione del pH della fase acquosa.
Tale dipendenza è messa in evidenza, esplicitando il coefficiente di distribuzione relativo D relativo. Il
coefficiente di distribuzione D è utilizzato al posto del coefficiente di ripartizione K quando si ha a che fare con
una specie che ha più di una forma chimica.
D
B2
KD
B1 BH 1 1
H 1
Ka
Esempio:
Se KD = [B]2/[B]1 = 3, log Ka = -9, Ctot= 0.01 M, V1 = 50 ml e V2= 100 ml. Qual è la
concentrazione in fase acquosa dopo estrazione:
a) a pH 10 V1
q
b) a pH 8 V1 KV2
3.0
D10 2.73 q
50
0.15 15%
1010
1 9 50 100 2.73
10
3.0
D8 0.273 50
108 q 0.65 65%
1 9 50 100 0.273
10
AH
D
AH 2 K D
AH 1 A 1 1 K a
H
1
Esempio:
Se KD = [HA]2/[HA]1 = 3, log Ka = -5, Ctot= 0.01 M, V1 = 50 ml e V2= 100 ml. Qual è la
concentrazione in fase acquosa:
a) a pH 4 V1
q
b) a pH 6 V1 KV2
3.0
D6 0.273 q
50
0.65 65%
105
1 6 50 100 0.273
10
3.0
D4 2.73 50
105 q 0.15 15%
1 4 50 100 2.73
10