Sei sulla pagina 1di 3

Il corso ha tracciato un profilo storico (non esaustivo) della musica occidentale di tradizione scritta, dal XIX

all’inizio XX secolo. Sono stati forniti agli studenti gli strumenti concettuali necessari per inquadrare le vicende
musicali nei contesti (storici, sociali, culturali) in cui si sono svolte. Le diverse forme e i diversi generi musicali
sono stati avvicinati attraverso un ascolto critico, coordinato con la lettura di testi (ove presenti), spartiti e
partiture. Per la trattazione generale, relativa a profili e produzione degli compositori studiati, si è fatto riferimento
al libro di testo (M Carrozzo, C. Cimagalli, Storia della musica occidentale, vol. 3, Roma, Armando, 1998); non
sono invece stati sempre (o interamente) utilizzati gli approfondimenti su singole composizioni presenti in ogni
capitolo del suddetto libro di testo. Altri materiali didattici (indicati sotto di volta in volta) sono stati forniti dal
docente.

PROGRAMMA

• Romanticismo e musica. Mutamento di collocazione della musica nella gerarchia della arti. Metafisica della
musica strumentale. Crescente separazione tra musica d’arte e musica d’uso. Lettura e commento dei seguenti
testi: W. H. Wackeroder, La meravigliosa favola orientale di un santo ignudo, in Id, Scritti di poesia e di estetica,
Torino, Bollati Boringhieri, 1993, pp. 105-109; E. T. A. Hoffmann, Dolori musicali del direttore Giovanni Kreisler,
La musica strumentale di Beethoven, in Id, Kreisleriana, Milano, Rizzoli, 1984, pp. 29-36 e pp. 43-53.

• L’opera romantica tedesca di C. M. von Weber: caratteri originali e influssi del teatro musicale francese e
italiano. Analisi dei seguenti brani da Der Freischütz di Weber: Ouverture; Atto II, Finale (scena della “Gola del
lupo”).

• Il genere del Lied prima di F. Schubert. Il mutamento del “peso specifico” del Lied in Schubert. Elementi
liederistici nelle piccole e nelle grandi forme strumentali di Schubert. Analisi dei seguenti brani di Schubert: Die
Winterreise: Der Lindenbaum; Sinfonia n. 9 in do maggiore (“La grande”): I movimento (Andante-Allegro ma non
troppo), introduzione ed esposizione (miss. 1-254).

• R. Schumann tra letteratura, critica musicale e composizione. L’approccio metodico di Schumann ai generi
musicali. Analisi dei seguenti brani di Schumann: Carnaval, op. 9: n. 5 (Eusebius), n. 6, (Florestan);

• Tratti anticlassici, antiromantici e romantici nella musica di F. Chopin. Caratteristiche dei generi musicali nella
produzione pianistica di Chopin. Analisi della Mazurka in si bem. magg. Op. 7 n. 1 di Chopin.

• F. Mendelsshon: echi della musica barocca e stimoli extramusicali. Problematica combinazione di aspirazione
alla perfezione formale classica e frequente uso di temi liederisticamente compiuti.

• Differenze tra opera italiana del Settecento e dell’Ottocento (libretto, rapporto testo-musica, ruolo del
compositore, ruolo del librettista, sistema produttivo, strutture formali). Trattazioni integrative al manuale: M.
Beghelli: Morfologia dell’opera italiana da Rossini a Puccini, in Enciclopedia della musica, a cura di J-J.
Nattiez, vol. IV, Storia della musica Europea, pp. 894-921.

• Opera buffa e opera seria nella produzione di G. Rossini. Contributo di Rossini alla formazione delle strutture
dell’opera italiana dell’Ottocento. Analisi dei seguenti brani da L’italiana in Algeri di Rossini: atto I scena 3,
Cavatina di Lindoro (“Languir per una bella); atto I, scena 5, Coro e cavatina Isabella (“Quanta roba! Quanti
schiavi -“Cruda sorte! Amor tiranno”). Contributo di Rossini alla nascita del grand-opèra.

• G. Donizetti: Opera seria, opera buffa e opere francesi . Le opere di V. Bellini tra Milano e Parigi. Analisi di
V. Bellini, Norma, atto II, scena 3 - scena e duetto (“Me chiami, o Norma?”);

• G. Verdi: opere su modello del grand-opéra e su modello del “dramma romantico moderno”. Il rapporto con la
poetica teatrale di V. Hugo. Analisi dei seguenti duetti dall’opera Rigoletto di Verdi: atto I, scena 7, n. 3, duetto
Rigoletto-Sparafucile ( ”Quel vecchio maledivami”); scene 8-11, n. 4 (“Pari siamo!”).

• R. Wagner: dalle opere romantiche al dramma musicale. Importanza degli scritti teorici. Analisi dei seguenti
brani da Das Rheingold di Wagner: Preludio; Scena II, episodio 9, assolo di Loge (“Immer ist Undank”). Gli
avversari di Wagner: lettura di E. Hanslick, Il festival di Richard Wagner a Bayreuth, in R. Di Benedetto,
L’Ottocento, Torino, Edt, 1982, pp. 254-253.

• Elementi teatrali nella musica a programma di H. Berlioz. L’orchestrazione del compositore-direttore


Berlioz. Analisi di H. Berlioz, Symphonie Fantastique, I movimento (Rêveries – Passions). Lettura di passi
della novella di H. Berlioz Eufonia, o la città musicale, Palermo, Sellerio 1993, pp. 78-89 (“Descrizione di
Eufonia”).

• Virtuosismo e materiale sperimentale nella musica a programma di F. Liszt. La concezione del poema
sinfonico. Cenni analitici su F. Liszt, Ce qu’on entend sur la montagne (Bergsymphonie), misure 1-206. Le
critiche alla concezione del poema sinfonico di Liszt nella recensione (senza titolo) di E. Hanslick ai poemi
sinfonici di Liszt, in R. Di Benedetto, L’Ottocento, Edt, Torino, 1985, pp. 224-228. Trattazioni integrative al
manuale: E. Fubini, L’estetica musicale dal Settecento a oggi, Torino, Einaudi, 1968, cap. III, par 1 (“Hanslick e il
formalismo”) pp. 131-142.

• Tradizione e innovazione nella musica di J. Brahms. Analisi di Brahms, Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98: I
movimento (Allegro non troppo).

• La produzione sinfonica di A. Bruckner e il suo indebito inquadramento nel “partito musicale” dei Neotedeschi.

• G. Mahler tra Lied e sinfonia. La commistione stilistica nelle sinfonie di Mahler. Analisi di G. Mahler, Sinfonia
n. 1 in re maggiore, “Der Titan”, III movimento (Feierlich und gemessen, ohne zu schleppen). Trattazioni
integrative al manuale: P. Petazzi, Le sinfonie di Mahler, Venezia, Marsilio, 2002, pp. 8-24.

• Il modernismo musicale di R. Strauss e la sua svolta nella direzione opposta alle avanguardie. Analisi di Don
Quixote, poema sinfonico, Temi e variazioni 1 e 2 (misure 123-248).

• Le “scuole nazionali” e il caso della Russia. Cenni su M. Glinka e il “Gruppo dei Cinque. Musica e verità in
Musorgskij. L’originalità della musica di Musorgskij in rapporto ad alcune caratteristiche della musica popolare
russa estrannee alla tradizione musicale eurocolta. Analisi di: Musorgskij ,Boris Godunov, Prologo, quadro 2
(“scena dell’incoronazione”).

• Verismo letterario e verismo musicale: Cavalleria rusticana di P. Mascagni. Il “provincialismo” della cultura
musicale italiana fin de siècle e l’arte internazionale di G. Puccini. Analisi di: Puccini, Madama Butterly, atto I
scena 4 (da “Vieni, amor mio”).

• C. Debussy: Impressionismo e simbolismo. Il tentativo di Debussy di “arrestare il flusso del tempo”. Analisi di
C. Debussy, Trois nocturnes: Nuages. Punti di contatto e differenze tra la musica di Debussy e quella di M.
Ravel.

• La prima fase della produzione di A. Schönberg, tra Wagner e Brahms. L’emancipazione della dissonanza in
Schönberg: fase atonale tendenza aforistica e funzione del testo come “antidoto” a quest’ultima. Il superamento
della tendenza aforistica nella fase dodecafonica di Schönberg . Cenni sulla tecnica dodecafonica.

Potrebbero piacerti anche