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DIMENSIONAMENTO E
VERIFICA DI UN
RIDUTTORE MECCANICO
Fabrizio Di Cicco
A.A. 2008-2009 Hyeon Wook Kang
Fabio Quaranta
Prof. Ing. V. Vullo Valerio Rossi
Ing. L. Cantone
Ing. F. Vivio
Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Corso di Costruzione di Macchine 2
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Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Corso di Costruzione di Macchine 2
INDICE
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Corso di Costruzione di Macchine 2
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Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Corso di Costruzione di Macchine 2
Ingranaggi 0.98*0.98
Effetto ventilante 0.98
Cuscinetti volventi 0.99
Totale 0.932
𝑷𝒖
𝑷𝒎 = = 𝟏𝟎, 𝟕𝟑 𝑲𝑾
𝜼𝒕𝒐𝒕
dove:
𝑃𝑢 = 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙′𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒
𝜂𝑡𝑜𝑡 = 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖
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Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Corso di Costruzione di Macchine 2
p. 6/70
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Corso di Costruzione di Macchine 2
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Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Corso di Costruzione di Macchine 2
Il giunto scelto infatti è in grado di sopportare una coppia massima di 300 Nm.
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Corso di Costruzione di Macchine 2
I valori del carico di rottura, del carico di snervamento e della durezza sono riferiti
specificamente ai materiali scelti e sono stati individuati su siti specializzati del
settore. Gli altri valori sono generici per acciai cementati e bonificati e sono stati
ricavati dalle norme UNI e da letteratura scientifica.
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Corso di Costruzione di Macchine 2
DIMENSIONAMENTO GEOMETRICO/CINEMATICO
𝝉 = 𝟎, 𝟏𝟓𝟏𝟎
𝝉𝟏 = 𝟎, 𝟐𝟔𝟔
𝝉𝟐 = 𝟎, 𝟓𝟔𝟗
Con gli angoli scelti il numero di denti minimo teorico intagliabile senza
interferenza (riferito alla ruota fittizia, taglio tramite creatore) è:
2𝑘′ 𝑛
𝑛∗ = 2
= = 17, 0973
(sin 𝜃) (cos 𝛼)3
Per il calcolo del numero di denti effettivo ci si affida alla formula pratica:
∗
5 ∗
𝑛𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜 = 𝑛 = 14,2477
6 𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜
𝑛 = 11,8223
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Si sceglie un numero di denti pari a 141. Il numero di denti della ruota condotta
risulta quindi pari a:
𝑛′ = 52,632
𝝉𝟏 = 𝟎, 𝟐𝟔𝟒𝟐
𝝉𝟐 = 𝟎, 𝟓𝟕𝟏𝟓
𝝉𝒕𝒐𝒕 = 𝟎, 𝟏𝟓𝟏𝟎
Pignone Ruota
1
Con tale numero di denti si andrà a realizzare la ruota con una leggera interferenza di taglio,
essendo il numero minimo intagliabile con la tecnologia scelta pari a 14,187. Sarà pertanto
necessario in seguito calcolare il segmento di contatto perso a causa di tale interferenza.
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Corso di Costruzione di Macchine 2
3 𝑀
𝑚𝑓 = 𝑘 ∙
𝜆 ∙ 𝜎𝑎𝑚𝑚
3 2
𝑘=
𝑛∙𝑦
dove:
𝑙𝑎𝑟𝑔 𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑏
λ= =𝑚
𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑜
M = momento torcente
y = fattore di Lewis
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pertanto si ottiene per le due ruote, tenendo conto delle caratteristiche dei
materiali scelti:
Viene assunto il modulo unificato più prossimo in base alla UNI S 3521 (cfr.
Giovannozzi “Costruzione di macchine Vol. II”). Pertanto si avranno un modulo
normale e uno frontale pari a:
𝒎𝒏 = 𝟑, 𝟎𝟎𝟎𝟎 𝒎𝒎
𝒎𝒇 = 𝟑, 𝟏𝟗𝟐𝟓 𝒎𝒎
Pignone Ruota
Numero di denti 14 53
Raggio della primitiva [mm] 22.3477 84.6021
θn 20°
θf 21.1728°
Modulo normale [mm] 3
Modulo frontale [mm] 3.1925
Raggio fondamentale [mm] 20.8392 78.8911
Raggio di testa [mm] 21.1231 73.0018
Passo frontale [mm] 10.0296
Passo normale [mm] 9.4248
Passo assiale [mm] 27.5562
Addendum [mm] 3
Dedendum [mm] 3,75
Larghezza di fascia [mm] 36
Angolo d’elica fondamentale 18.7472°
Interasse [mm] 106.9499
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pignone Ruota
Numero di denti 16.8722 63.8732
Modulo [mm] 3
θ 20°
Raggio primitivo [mm] 25.3082 95.8097
Addendum [mm] 3
Dedendum [mm] 3.75
Raggio di testa [mm] 28.3082 98.8097
Interasse [mm] 127.1179
Per quanto riguarda i segmenti effettivi dei contatti, ricordando che vale la
relazione
′ 2 ′ ′
𝛿𝑃 = 𝑅𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 + 𝑅′ 2 − 2 cos 𝜃𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 − 𝜃 ∙ 𝑅𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 ∙ 𝑅 ′ = 7,9455 𝑚𝑚
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Corso di Costruzione di Macchine 2
x=0 x p=0
2
Ks2 = 0.93184
Ks = 0.55067
0
Ks2 = -1.2256
-2
-4
strisciamenti specifici
-6
-8
-10
Ks
-12
Ks p
Ks = -13.671
-14
-8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8
segmento dei contatti
Come si può notare gli strisciamenti specifici non sono bilanciati: pertanto si
procederà con la correzione dei denti.
Per determinare i fattori di correzione x ed x’ si utilizza nuovamente il programma
in Matlab sopracitato, nel quale è stato implementato il metodo di correzione
Henriot diretto (fattori di correzione imposti)2.
Il programma è strutturato in modo tale da ricavare in automatico tutte le
grandezze geometriche e cinematiche delle due ruote con i fattori di correzione
che si vanno di volta in volta ad inserire. Il programma inoltre diagramma gli
strisciamenti specifici, calcola i segmenti (teorici ed effettivi) dei contatti, il
fattore di ricoprimento e gli spessori dei denti. In questo modo si è potuto
effettuare una serie di tentativi al fine di trovare i fattori di correzione tali da
garantire strisciamenti bilanciati, evitare l’interferenza primaria e di raccordo ed
ottenere valori accettabili degli spessori dei denti.
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Per ottenere dei valori di primo tentativo dei fattori di correzione ci si è serviti dei
seguenti grafici presi dal Niemann:
In seguito tramite iterazioni si è giunti alla scelta dei seguenti fattori di correzione:
𝒙 = 𝟎, 𝟒𝟕
𝒙′ = −𝟎, 𝟑𝟕
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pignone Ruota
Numero di denti 16.8722 63.8732
Modulo [mm] 3.0085
θ 20.3952°
Passo [mm] 9.4515
Raggio primitivo [mm] 25.3799 96.0812
Addendum [mm] 4,4393 1.9193
Dedendum [mm] 2.3400 4.8600
Raggio di testa [mm] 29.8192 98.0005
Larghezza di fascia [mm] 36
Interasse [mm] 121.4611
x=0.47 x p=-0.37
1
0
strisciamenti specifici
-0.5
-1
-1.5
Ks
Ks = -1.7738 Ks p
Ks2 = -1.793
-2
-6 -4 -2 0 2 4 6 8 10
segmento dei contatti
Gli strisciamenti risultano ben bilanciati (lo scarto percentuale massimo tra i
due valori di Ks è dello 1,11%) e i loro valori massimi e minimi si attestano
intorno a 0,64 e -1,78 rispettivamente.
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pignone Ruota
Numero di denti 14 53
Modulo normale [mm] 3.0085
Modulo frontale [mm] 3.2016
Raggio della primitiva di 22.4110 84.8418
funzionamento [mm]
θf 21.5868
θn 20.3952
Raggio fondamentale [mm] 20.8392 78.8911
Passo frontale [mm] 10.0581
Passo normale [mm] 9.4515
Addendum [mm] 4.4393 1.9193
Dedendum [mm] 2.3400 4.8600
Raggio di testa [mm] 26.7870 86.5214
Larghezza di fascia [mm] 36
Angolo d’elica 20°
Interasse [mm] 107.2792
Angolo d’elica fondamentale 18.6980
Con le nuove caratteristiche delle due ruote si va ora a verificare che non ci sia
interferenza in condizioni di funzionamento. Per quanto riguarda l’interferenza
primaria, sempre riferendosi ai risultati ottenuti tramite il programma di calcolo, si
ha per i segmenti teorici ed effettivi dei contatti:
𝜹𝒕𝒉
𝑷 = 𝟖, 𝟖𝟒𝟒𝟕
𝜹𝑷 = 𝟓, 𝟏𝟔𝟒𝟐
𝜹𝒕𝒉
𝑹 = 𝟑𝟑, 𝟒𝟖𝟑𝟔
𝜹𝑹 = 𝟗, 𝟏𝟑𝟓𝟏
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𝜹𝑷 + 𝜹𝑹
𝜺𝒅 = = 𝟏, 𝟓𝟐𝟖𝟗
𝒑𝒇 ∙ 𝐜𝐨𝐬 𝜽𝒇
𝒃 ∙ 𝐭𝐚𝐧 𝜶𝒇𝒖𝒏𝒛
𝜺𝒆 = = 𝟏, 𝟑𝟎𝟔𝟒
𝒑𝒇
𝜺 = 𝟐, 𝟖𝟑𝟓𝟑
𝑅𝐴 ≥ 𝑅𝑖𝑛𝑣
dove:
𝑅𝐴 = 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙 𝑝𝑖𝑒𝑑𝑒
𝑅𝑖𝑛𝑣 = 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜
Per tale verifica ci si servirà dei seguenti due diagrammi, presi dall’ Henriot:
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Pignone Ruota
Raggio di scarico 23.8404 91.7857
dell’evolvente [mm]
Raggio di azione al piede 23.9922 92.7438
[mm]
Pertanto è verificato sia per il pignone che per la ruota un adeguato spessore di
testa dei denti.
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∆𝑠
∆𝑑 =
2 ∙ sin(𝜃 𝑜𝑖𝑙 )
𝑅𝑏,𝑅
𝑖=
𝑅𝑏,𝑃
𝑅𝑏,𝑃 𝑑𝑜𝑖𝑙
𝑅𝑃𝑜𝑖𝑙 = =
cos(𝜃 𝑜𝑖𝑙 ) 1+𝑖
𝑅𝑏,𝑃 𝑖 ∙ 𝑑 𝑜𝑖𝑙
𝑅𝑃𝑜𝑖𝑙 = =
cos(𝜃 𝑜𝑖𝑙 ) 1+𝑖
𝑅𝑏,𝑃 ∙ (1 + 𝑖)
𝜃 𝑜𝑖𝑙 = cos −1 ( )
𝑑 𝑜𝑖𝑙
Δd [mm] 0.2145
θoil 21.9090°
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Corso di Costruzione di Macchine 2
𝜹𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒇 = 𝟏, 𝟎𝟒𝟑𝟓
Come si può notare tale segmento non va a ridurre il segmento effettivo, ma solo
quello teorico: pertanto il taglio con interferenza non penalizza l’ingranaggio in
termini di fattore di ricoprimento.
Infine si riportano le forze trasmesse dall’ingranaggio all’albero in ingresso e a
quello intermedio:
dove:
𝑁 = 𝐹𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖
𝑄 = 𝐹𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎
𝐴 = 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑙𝑙𝑒𝑙𝑎 𝑎𝑙𝑙 ′ 𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙′𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑜
𝑅 = 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
𝑀𝑡 = 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒
𝒏 = 𝟐𝟎
𝒏′ = 𝟑𝟓
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𝝉𝟐 = 𝟎, 𝟓𝟕𝟏𝟒
𝝉𝒕𝒐𝒕 = 𝟎, 𝟏𝟓𝟎𝟗
Pignone Ruota
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Corso di Costruzione di Macchine 2
𝒎𝒏 = 𝟒, 𝟎𝟎𝟎𝟎 𝒎𝒎
𝒎𝒇 = 𝟒, 𝟐𝟓𝟔𝟕 𝒎𝒎
Pignone Ruota
Numero di denti 20 35
Raggio della primitiva [mm] 42.5671 74.4924
θn 20°
θf 21.1728°
Modulo normale [mm] 4
Modulo frontale [mm] 4.2567
Raggio fondamentale [mm] 39.6936 69.4638
Raggio di testa [mm] 49.5671 78.4924
Passo frontale [mm] 13.3728
Passo normale [mm] 12.5664
Passo assiale [mm] 36.7416
Addendum [mm] 4
Dedendum [mm] 5
Larghezza di fascia [mm] 48
Angolo d’elica fondamentale 18.7472°
Interasse [mm] 117.0596
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pignone Ruota
Numero di denti 24.1031 42.1804
Modulo [mm] 4
θ 20°
Raggio primitivo [mm] 48.2062 84.3608
Addendum [mm] 4
Dedendum [mm] 5
Raggio di testa [mm] 52.2062 88.3608
Interasse [mm] 132.5670
′ 2 ′ ′
𝛿𝑃 = 𝑅𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 + 𝑅′ 2 − 2 cos 𝜃𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 − 𝜃 ∙ 𝑅𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 ∙ 𝑅 ′ = 10,1775 𝑚𝑚
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Corso di Costruzione di Macchine 2
x=0 x p=0
1
Ks2 = 0.71584
Ks = 0.57208
0.5
-0.5
strisciamenti specifici
-1
Ks2 = -1.3369
-1.5
-2
-2.5 Ks = -2.5191 Ks
Ks p
-3
-15 -10 -5 0 5 10
segmento dei contatti
Gli strisciamenti non sono bilanciati, pertanto si procederà anche in questo caso
con la correzione della dentatura. I fattori di correzione scelti sono:
𝒙 = 𝟎, 𝟑𝟏
𝒙′ = −𝟎, 𝟏𝟎
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pignone Ruota
Numero di denti 24.1031 42.1804
Modulo [mm] 4.0283
θ 20.9698
Passo [mm] 12.6552
Raggio primitivo [mm] 48.5471 84.9574
Addendum [mm] 5.2958 3.6558
Dedendum [mm] 3.7600 5.4000
Raggio di testa [mm] 53.8428 88.6131
Larghezza di fascia [mm] 48
Interasse [mm] 133.5045
Come si può notare dal seguente diagramma, a seguito della correzione effettuata
sulla dentatura gli strisciamenti specifici risultano ben bilanciati:
x=0.31 x p=-0.1
1
0
strisciamenti specifici
-0.5
-1
-1.5 Ks
-2
-10 -5 0 5 10 15
segmento dei contatti
Si può notare come i due grafici siano perfettamente bilanciati, essendo lo scarto
percentuale massimo tra i due dello 0,37%.
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Corso di Costruzione di Macchine 2
Pignone Ruota
Numero di denti 20 35
Modulo normale [mm] 4.0283
Modulo frontale [mm] 4.2868
Raggio della primitiva di 42.8681 75.0192
funzionamento [mm]
θf 22.1884
θn 20.9698
Raggio fondamentale [mm] 39.6936 69.4638
Passo frontale [mm] 13.4674
Passo normale [mm] 12.6552
Addendum [mm] 5.2958 3.6558
Dedendum [mm] 3.7600 5.4000
Raggio di testa [mm] 44.9894 78.6750
Larghezza di fascia [mm] 48
Angolo d’elica 20°
Interasse [mm] 117.9553
Angolo d’elica fondamentale 18.6247
𝜹𝒕𝒉
𝑷 = 𝟏𝟕, 𝟑𝟕𝟑𝟖
𝜹𝑷 = 𝟗, 𝟎𝟕𝟗𝟑
𝜹𝒕𝒉
𝑹 = 𝟑𝟎, 𝟒𝟎𝟒𝟐
𝜹𝑹 = 𝟏𝟏, 𝟔𝟕𝟗𝟑
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Pignone Ruota
Raggio di scarico 45.6030 80.3115
dell’evolvente [mm]
Raggio di azione al piede 45.9887 80.6489
[mm]
Per entrambe le ruote è verificata la condizione per cui il raggio di azione al piede
sia maggiore del raggio di scarico dell’evolvente: pertanto non si avrà interferenza
di raccordo.
Per quanto riguarda il fattore d ricoprimento avremo:
𝜹𝑷 + 𝜹𝑹
𝜺𝒅 = = 𝟏. 𝟔𝟔𝟒𝟕
𝒑𝒇 ∙ 𝐜𝐨𝐬 𝜽𝒇
𝒃 ∙ 𝐭𝐚𝐧 𝜶𝒇𝒖𝒏𝒛
𝜺𝒆 = = 𝟏, 𝟑𝟎𝟔𝟒
𝒑𝒇
𝜺 = 𝟐. 𝟗𝟕𝟏𝟏
Anche per il secondo stadio è verificata la condizione per cui lo spessore di testa è
maggiore di 0,2 volte il modulo.
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Pertanto avremo:
Δd [mm] 0.2789
θoil 22.5970°
dove:
𝑁 = 𝐹𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖
𝑄 = 𝐹𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎
𝐴 = 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑙𝑙𝑒𝑙𝑎 𝑎𝑙𝑙 ′ 𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙′𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑜
𝑅 = 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
𝑀𝑡 = 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒
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Per tale verifica si fa riferimento alla procedura indicata nel Niemann, nel quale si
riducono le masse presenti nell’ingranaggio ad un'unica massa ridotta,
schematizzando così il problema come un sistema vibrante ad un grado di libertà.
Il rapporto di frequenza N è definito come il rapporto tra la frequenza di
eccitazione, ovvero quella di contatto, e quella propria del sistema.
La formula utilizzata per la determinazione del rapporto di frequenza è la
seguente:
𝑧1 ∙ 𝑣𝑡 10 ∙ 𝑢2
𝑁 = 1.19 ∙ 𝐹𝑐 ∙ ∙
1000 𝑐𝛾 ∙ (𝑢2 + 1)
dove:
𝑧1 è il numero di denti del pignone della coppia,
𝑣𝑡 è la velocità periferica mentre u è definito come:
𝑧
𝑢 = 𝑧2 (𝑧2 è il numero di denti della ruota della coppia in questione)
1
𝑁
𝑐𝛾 è il fattore che tiene conto della rigidezza media di contatto, calcolata in
𝑚𝑚 ∙𝜇𝑚
𝐹𝑐 è un fattore che indica il fattore di massa del corpo ruota. Per entrambe le
coppie si pone tale valore pari a 1: nel secondo ingranaggio infatti si considera per
la ruota un fattore Hr/d pari a 0.083 ed un Fc pari a 0.9, ma poiché il pignone è di
pezzo il valore di Fc maggiore che grava di più sul valore di N è Fc=1
Per il calcolo di 𝑐𝛾 confrontare il capitolo riguardante la flessione.
Il calcolo del rapporto di frequenza è necessario, oltre che per la verifica di
risonanza, per determinare il fattore di amplificazione dinamica KV (cfr. resistenza
a flessione). Mediante programmi di calcolo realizzati in Matlab si determinano i
rapporti di frequenza; per i due stadi si ottiene:
Con tali valori del rapporto di frequenza ci si pone nel campo sub-critico
(N<0.85), pertanto il pericolo della risonanza è scongiurato.
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Flessione
𝐹𝑡
𝜎𝐹 = ∙ 𝑌 ∙ 𝑌 ∙ 𝑌 ∙ 𝑌 ∙ (𝐾𝐴 ∙ 𝐾𝑉 ∙ 𝐾𝐹𝛽 ∙ 𝐹𝐹𝛼 )
𝑏 ∙ 𝑚𝑛 𝐹𝑎 𝑆𝑎 𝜖 𝛽
𝑌𝑆𝑇 ∙ 𝑌𝑁𝑇
𝜎𝐹𝑝 = 𝜎𝐹𝑙𝑖𝑚 ∙ ∙ 𝑌𝛿𝑟𝑒𝑙𝑇 ∙ 𝑌𝑅𝑟𝑒𝑙𝑇 ∙ 𝑌𝑥
𝑆𝐹𝑚𝑖𝑛
Tale verifica viene eseguita sia in condizioni dinamiche che in condizioni statiche.
I fattori necessari per la verifica vengono ricavati seguendo la norma UNI 8862,
fatta eccezione per la determinazione dei coefficienti cγ e Kv, ricavati da relazioni
fornite dal Niemann (cfr. “Elementi di macchine Vol. 2), in quanto per tali fattori
la normativa risulta poco attendibile.
Nel caso in esame si considera uniforme il funzionamento dell’utilizzatore e il
motore soggetto a leggeri sovraccarichi: quindi, per entrambi gli stadi, si ottiene
un valore di KA pari a:
𝑲𝑨 = 𝟏, 𝟐𝟓
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𝒄′ = 𝟎. 𝟖 ∙ 𝒄𝑹 ∙ 𝑪𝒕𝒉 ∙ 𝐜𝐨𝐬 𝜶
𝒄𝜸 = 𝒄′ ∙ (𝟎, 𝟕𝟓 ∙ 𝜺𝒅 + 𝟎, 𝟐𝟓)
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Pitting
𝐹𝑡 ∙ (𝑢 ± 1)
𝜎𝐻 = 𝑍𝐻 ∙ 𝑍𝐸 ∙ 𝑍𝜀 ∙ 𝑍𝛽 ∙ ∙ 𝐾𝐴 ∙ 𝐾𝑉 ∙ 𝐾𝐻𝛽 ∙ 𝐾𝐻𝛼
𝑑1 ∙ 𝑏 ∙ 𝑢
𝜎𝐻𝑙𝑖𝑚 ∙ 𝑍𝑁
𝜎𝐻𝑝 = ∙ 𝑍𝐿 ∙ 𝑍𝑅 ∙ 𝑍𝑉 ∙ 𝑍𝑊 ∙ 𝑍𝑋
𝑆𝐻𝑚𝑖𝑛
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Con tale olio si effettua il calcolo dei coefficienti necessari alla verifica: tali
parametrii sono ricavati seguendo i procedimenti illustrati nella norma UNI 8862.
Anche nel caso della vaiolatura per la verifica statica i coefficienti dinamici sono
unitari.
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Grippaggio
𝑇𝐶 = 𝑇𝑏 + 𝑇𝑓
𝑓 | 𝑣𝑟1 − 𝑣𝑟2 |
𝑇𝑓 = 1,11 ∙ ∙ 𝐹𝑛𝑢 ∙
𝑏 2𝑎
𝑻𝑺 > 𝑻𝑪
f = coefficiente d’attrito
b = coefficiente di contatto termico (12 16 daN/cms½°C)
Fnu = forza di contatto per unità di larghezza di fascia (daN/cm)
vr1 e vr2 = velocità di rotolamento in cm/s (cfr. Henriot, “Ingranaggi”)
2a = dimensione dell’impronta di contatto (cm).
2𝑎 = 0,02 ∙ 𝐹𝑛𝑢 ∙ 𝜌𝑟
1 1 1
= +
𝜌𝑟 𝜌1 𝜌2
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𝒅𝒂𝑵
𝒃 = 𝟏𝟒
𝒄𝒎 ∙ °𝑪 ∙ 𝒔𝟎,𝟓
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PRIMO INGRANAGGIO
140
100
Temperatura di Flash
80
60
40
20
0
-6 -4 -2 0 2 4 6 8 10
Segmento dei contatti
SECONDO INGRANAGGIO
120
80
Temperatura di Flash
60
40
20
0
-10 -5 0 5 10 15
Segmento dei contatti
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Per la verifica di usura a marcia lenta si adotta come criterio di valutazione quello
dello spessore massimo di usura accettabile, indicato dal Niemann. In particolare
il valore massimo di usura accettabile scelto è quello pari a un terzo dell’errore di
passo (funzione della classe di precisione). Pertanto dovrà essere che:
𝑓𝑝𝑒
𝑊𝑎𝑚𝑚 =
3
𝜎𝐻 1,4 𝜌𝐶 𝜉𝑊
𝑊 = 𝑐1𝑇 ∙ ∙ ∙ ∙ 60𝑛 ≤ 𝑊𝑎𝑚𝑚
𝜎𝐻𝑇 𝜌𝐶𝑇 𝜉𝑊𝑇
con:
𝜌𝐶 = 𝑐𝑢𝑟𝑣𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎
𝜉𝑊 = 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖
𝑛 = 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑟𝑖 𝑖𝑛 𝑟𝑝𝑚
e dove le grandezze con il pedice “T” sono riferite alla ruota campione.
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1,13
𝑢 0,43 𝑎 ∙ 𝑠𝑖𝑛 𝛼𝑤𝑡 𝜈𝑀 ∙ 𝜔1 0,7
𝐶 = 𝑘 ∙ ∙ ∙
𝑢+1 𝑢+1 cos 𝛽 0,3 ∙ 𝜔𝑏𝑡 0,13
0,03
0,54 0,7
1 1 − 𝜈12 1 − 𝜈22
𝑘 = 2,65 ∙ 𝛼 ∙𝜌 ∙ ∙ +
2 𝐸1 𝐸2
dove:
𝑧2
𝑢= = 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖
𝑧1
𝑎 = 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑠𝑠𝑒
𝛼𝑤𝑡 = 𝑎𝑛𝑔𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒
𝜈𝑀 = 𝑣𝑖𝑠𝑐𝑜𝑠𝑖𝑡à 𝑐𝑖𝑛𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑜𝑙𝑖𝑜
𝜔1 = 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑎𝑛𝑔𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑖𝑔𝑛𝑜𝑛𝑒
𝛽 = 𝑎𝑛𝑔𝑜𝑙𝑜 𝑑′𝑒𝑙𝑖𝑐𝑎
𝜔𝑏𝑡 = 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑙𝑒
𝛼 = 𝑣𝑖𝑠𝑐𝑜𝑠𝑖𝑡à 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒
𝜌 = 𝑑𝑒𝑛𝑠𝑖𝑡à 𝑑𝑒𝑙𝑙 ′ 𝑜𝑙𝑖𝑜
𝜈1 , 𝜈2 = 𝑐𝑜𝑒𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑃𝑜𝑖𝑠𝑠𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑙𝑒 𝑟𝑢𝑜𝑡𝑒
𝐸1 , 𝐸2 = 𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑌𝑜𝑢𝑛𝑔 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑙𝑒 𝑟𝑢𝑜𝑡𝑒
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Albero in ingresso
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-20000 -20000
-40000 -40000
-60000 -60000
-100000 -100000
-120000 -120000
-140000 -140000
-160000 -160000
Taglio Taglio
3500
3500
3000 3000
2500 2500
2000 2000
Taglio Taglio
1500 1500
1000 1000
500 500
0 0
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Sezione A
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.6697
Tensione ammissibile 0.7349
Taglio effettivo [MPa] 5.6562
Taglio ammissibile[MPa] 34.0567
VERIFICA STATICA
Sezione B
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.1474
Tensione ammissibile 0.7951
Taglio effettivo [MPa] 3.9279
Taglio ammissibile[MPa] 41.1430
VERIFICA STATICA
Sezione C
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.4576
Tensione ammissibile 0.7351
Taglio effettivo [MPa] 3.1816
Taglio ammissibile[MPa] 28.4060
VERIFICA STATICA
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Sezione D
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.2182
Tensione ammissibile 0.7824
Taglio effettivo [MPa] 3.9279
Taglio ammissibile[MPa] 36.3164
VERIFICA STATICA
Sezione E
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.0443
Tensione ammissibile 0.7210
Taglio effettivo [MPa] 4.3468
Taglio ammissibile[MPa] 26.4801
VERIFICA STATICA
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Mentre per il lato carrello si è scelto un cuscinetto a rulli cilindrici SKF NU 206
ECP:
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Albero intermedio
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Taglio Taglio
10000 10000
9000 9000
8000 8000
7000 7000
6000 6000
5000 5000
4000 4000
3000 3000
2000 2000
1000 1000
0 0
Sezione E
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.3659
Tensione ammissibile 0.7336
Taglio effettivo [MPa] 9.0423
Taglio ammissibile[MPa] 38.8947
VERIFICA STATICA
Sezione B
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.6700
Tensione ammissibile 0.7181
Taglio effettivo [MPa] 5.0144
Taglio ammissibile[MPa] 37.3297
VERIFICA STATICA
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Sezione F
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.4792
Tensione ammissibile 0.7317
Taglio effettivo [MPa] 2.4640
Taglio ammissibile[MPa] 46.9843
VERIFICA STATICA
Sezione G
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.3415
Tensione ammissibile 0.7691
Taglio effettivo [MPa] 2.0130
Taglio ammissibile[MPa] 40.5215
VERIFICA STATICA
Sezione C
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.0652
Tensione ammissibile 0.7321
Taglio effettivo [MPa] 2.5739
Taglio ammissibile[MPa] 34.7072
VERIFICA STATICA
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Sezione H
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.2117
Tensione ammissibile 0.7658
Taglio effettivo [MPa] 5.8233
Taglio ammissibile[MPa] 39.2798
VERIFICA STATICA
Sezione I
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.3245
Tensione ammissibile 0.7265
Taglio effettivo [MPa] 12.8542
Taglio ammissibile[MPa] 36.1821
VERIFICA STATICA
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Per l’albero intermedio sono stati scelti cuscinetti dello stesso tipo dell’albero in
ingresso, e quindi avremo:
Albero in uscita
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0 0
-50000 -50000
-100000 -100000
-150000 -150000
-200000 -200000
-250000 -250000
-300000 -300000
-350000 -350000
Taglio Taglio
8000 8000
6000 6000
4000 4000
2000 2000
0 0
Sezione D
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.0355
Tensione ammissibile 0.7126
Taglio effettivo [MPa] 4.4443
Taglio ammissibile[MPa] 36.5926
VERIFICA STATICA
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Sezione E
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.5745
Tensione ammissibile 0.7126
Taglio effettivo [MPa] 3.3283
Taglio ammissibile[MPa] 36.5926
VERIFICA STATICA
Sezione B
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.44812
Tensione ammissibile 0.7246
Taglio effettivo [MPa] 3.3283
Taglio ammissibile[MPa] 44.3459
VERIFICA STATICA
Sezione F
VERIFICA A FATICA
Tensione effettiva 0.4575
Tensione ammissibile 0.7340
Taglio effettivo [MPa] 4.2810
Taglio ammissibile[MPa] 45.3054
VERIFICA STATICA
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Anche per l’albero in uscita il tipo di cuscinetti coincide con quelli sugli alberi
precedenti, e quindi si avrà:
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Flessione
Per il calcolo delle velocità critiche flessionali è stato utilizzato il metodo dell’
“Equazione delle Frequenze” (cfr. E. Pennestrì, “Dinamica tecnica e
computazionale Vol. 1”). Tale metodo si avvale delle seguenti ipotesi:
massa dell’albero trascurabile
materiale isotropo elastico lineare
campo di tensioni in regime elastico
Il suddetto metodo si avvale delle equazioni della linea elastica per determinare la
rigidezza dell’albero: dopodiché approssima la frequenza di risonanza del rotore
in esame a quella propria di un sistema massa-molla, con massa pari a quella
dell’organo calettato (o di pezzo nel caso dei pignoni) sull’albero e rigidezza pari
a quella dell’albero stesso.
Avremo dunque per il primo ed il terzo albero un sistema ad un solo grado di
libertà, per i quali varranno le seguenti relazioni:
𝑋 ∙ 𝐸𝐼
𝐾=
𝑙3
𝐾
𝜔𝐶 =
𝑚
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𝑚1 0 𝑥 𝑘 𝑘12 𝑥1 0
∙ 1 + 11 ∙ 𝑥 =
0 𝑚2 𝑥2 𝑘21 𝑘22 2 0
𝑎11 ∙ 𝑚1 − 𝜆 𝑎12 ∙ 𝑚2 𝑥1 0
∙ 𝑥 =
𝑎21 ∙ 𝑚1 𝑎22 ∙ 𝑚2 − 𝜆 2 0
con:
𝑚1 , 𝑚2 = 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖𝑐𝑒 𝑐𝑎𝑙𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑟𝑜𝑡𝑜𝑟𝑖
𝑎11 , 𝑎12 , 𝑎21 , 𝑎22 = 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑙𝑢𝑒𝑛𝑧𝑎
1
𝜆=
𝜔2
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ALBERO IN INGRESSO
Lunghezza [mm] 100
Diametro [mm] 25
Massa Pignone [kg] 0,4506
Rigidezza [N/m] 2.0407*108
Velocità di rotazione [rpm] 960
Velocità critica flessionale [rpm] 2.0322*105
VERIFICA OK
ALBERO INTERMEDIO
Lunghezza [mm] 199
Diametro [mm] 45
Massa Ruota [kg] 6.3706
Massa Pignone 2 [kg] 2.1504
a11 [m/N] 1.8177*10-9
a12 [m/N] 1.9771*10-9
a21 [m/N] 1.9771*10-9
a22 [m/N] 3.2503*10-9
Velocità di rotazione [rpm] 253.5849
Velocità critica flessionale 1 [rpm] 5.6325*108
Velocità critica flessionale 2 [rpm] 5.9110*109
VERIFICA OK
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ALBERO IN USCITA
Lunghezza [mm] 96,1
Diametro [mm] 35
Massa Ruota [kg] 6,4112
Rigidezza [N/m] 7.2423*108
Velocità di rotazione [rpm] 144.9057
Velocità critica flessionale [rpm] 1.0149*105
VERIFICA OK
Torsione
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4 4
𝑑1 𝑑1
𝐿𝑒 = 𝐿1 + 𝜏12 ∙ 𝐿2 ∙ + 𝜏12 ∙ 𝜏22 ∙ 𝐿3 ∙
𝑑2 𝑑3
𝐼𝑢
𝐼𝑢 𝑒𝑞 =
𝜏12 ∙ 𝜏22
𝐼𝐷 + 𝐼𝐸 𝐼𝐹
𝐼𝑔 = 𝐼𝐶 + 2 + 2 2
𝜏1 𝜏1 ∙ 𝜏2
𝑘12 −𝑘12 0
𝐾 = −𝑘12 𝑘12 + 𝑘23 −𝑘23
0 −𝑘23 𝑘23
𝐼𝑚 0 0
𝑚 = 0 𝐼𝑔 0
0 0 𝐼𝑢 𝑒𝑞
𝑲 − 𝝎𝟐 ∙ 𝒎 = 𝟎
𝑛′
3 In questo caso il rapporto di trasmissione è definito come 𝜏 =
𝑛
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SISTEMA RIDOTTO
L1 [m] 0,300
L2 [m] 0,107
L3 [m] 0,300
d1 (valore medio) [mm] 25
d2 (valore medio) [mm] 57
d3 (valore medio) [mm] 44
Le [m] 37,4403
2
Im [kg*m ] 0.1
Iu [kg*m2] 12.0647
Iu_eq [kg*m2] 0.2749
2
Ig [kg*m ] 0.0022
k12 [N/m] 1.0227*104
k23 [N/m] 82.6046
Velocità massima di rotazione [rpm] 960
Velocità critica torsionale 1 [rpm] 0
Velocità critica torsionale 2 [rpm] 316.7031
Velocità critica torsionale 3 [rpm] 2.0690*104
VERIFICA OK
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Per il calcolo delle frecce e delle rotazioni sugli alberi si è deciso di procedere
mediante modellazione agli elementi finiti utilizzando il software FEMAP 10.0 e
il solutore NSC NASTRAN.
I valori massimi accettabili della freccia e della rotazione per un riduttore
meccanico con la tipologia di cuscinetti scelta sono rispettivamente (cfr. C. Brutti,
“Introduzione alla progettazione meccanica”):
𝐿
𝛿𝑀𝐴𝑋 =
3000
1
𝜑𝑀𝐴𝑋 =
500
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ALBERO IN INGRESSO
δmax/l 6.63*10-5
VERIFICA OK
ALBERO INTERMEDIO
δmax/l 1.09*10-4
VERIFICA OK
ALBERO IN USCITA
δmax/l 4.57*10-5
VERIFICA OK
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1
𝐹= ∙𝑝∙𝑙∙
2
1
𝑀= ∙ 𝑝 ∙ 𝑙 ∙ 2
4
4∙𝑀
𝐿=
𝑝(𝑓) ∙ 𝑑 ∙
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LINGUETTE
A 12x8x28 UNI 6609-69
Mt [Nm] 414,23
2
Sigma rottura [N/mm ] 700
2
Pressione ammissibile pf amm [N/mm ] 175
b [mm] 12
h [mm] 8
Diametro albero [mm] 47
Lunghezza attiva minima [mm] 12,591
Lunghezza effettiva UNI [mm] 28
Pressione d’esercizio pf [N/mm2] 78,691
VERIFICA OK
In modo del tutto analogo a quanto fatto per l’albero intermedio si procede con il
di della linguetta per il calettamento della ruota sull’albero in uscita.
LINGUETTA
A 16x10x45 UNI 6609-69
Mt [Nm] 724,90
2
Sigma rottura [N/mm ] 700
Pressione ammissibile pf amm [N/mm2] 175
b [mm] 16
h [mm] 10
Diametro albero [mm] 52
Lunghezza attiva minima [mm] 31,864
Lunghezza effettiva UNI [mm] 45
Pressione d’esercizio pf [N/mm2] 123,915
VERIFICA OK
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Il materiale previsto per la realizzazione del carter è la ghisa grigia non legata per
getti colati in sabbia (UNI 5330). Tale scelta è motivata dal fatto che non essendo
sottoposto a elevate sollecitazioni dinamiche e lavorando in una postazione fissa
non è necessario utilizzare un materiale leggero e troppo pregiato. Si è dunque
cercato di realizzare un carter che sia un compromesso tecnico economico
accettabile per le applicazioni richieste.
Il centraggio delle due metà della cassa è favorito dalla presenza di opportune
spine, mentre il collegamento è realizzato tramite viti passanti M10x0.75 classe
8.8 sulle flange di accoppiamento.
Per limitare la fuoriuscita dell’olio dal carter sono montate sui tappi delle tenute
ISO 6194/1 di tipo 1 e per il recupero dei giuochi sono stati inseriti degli
sfogliabili. Inoltre si prevede una guarnizione tra basamento e testata al fine di
sigillare correttamente le due metà del carter.
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BIBLIOGRAFIA
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