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CHE BELLO

FAR FATICA
QUANTE ORE SERVONO AL GIORNO PER DIVENTARE
CAMPIONI? DA ALONSO A PALTRINIERI, DA NIBALI ALLA
ERRANI, I GRANDI CI PORTANO IN PALESTRA CON LORO

Fernando Alonso, 35 anni, pilota di F.1


ANNO 17. N.35 (799), 17 settembre 2016. Poste Italiane Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta dello Sport, € 2 (SportWeek € 0,50 + La Gazzetta dello Sport € 1,50).

con la McLaren Honda.

Speciale Training
30 PAGINE DI ALLENAMENTI E STORIE
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CHE BELLO
FAR FATICA
quAnte ore servono AL giorno per diventAre
cAMpioni? dA ALonso A pALtrinieri, dA nibALi ALLA
errAni, i grAndi ci portAno in pALestrA con Loro

Fernando Alonso, 35 anni, pilota di F.1

ANNO 17. N.35 (799), 17 settembre 2016. Poste Italiane Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta dello Sport, € 2 (SportWeek € 0,50 + La Gazzetta dello Sport € 1,50).
con la McLaren Honda.

SOMMARIO
N. 35 (799)
sAbAto 17 setteMbre 2016
Speciale Training
40 p
pAgine di ALLenAMenti
enti e storie

La foto in copertina
è di Chris Brown/
Beadyeye

START 11 SOLO IN AMERICA


12 DAL FOOTBALL AL BASEBALL: COSÌ TIM
TEBOW PROVA A REINVENTARSI A 29 ANNI
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18 COVER STORY
19
REVIVAL COI FIOCCHI 20
A goodWood, LA perFeZione 21
(non soLo MotoristicA) deL pAssAto
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23
iL nuotAtore
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GREGORIO PALTRINIERI 25
26
L’OLIMPIONICO DEI 1.500 SL RACCONTA
LE SUE GIORNATE: «UN MASSACRO» 27
28
iL cALciAtore
29

MATTIA DE SCIGLIO 30
31
OK FIATO E GAMBE, PERÒ PER LA TESTA
CI VUOLE IL MENTAL COACH 32 L’ALLENAMENTO
33 DEI CAMPIONI
34 COME e quAnto sudAno
iL cicListA LA tennistA iL tirAtore
35 i proFessionisti deLLo
sport (e i super-AMAtori)
VINCENZO SARA NICCOLÒ 36
NIBALI ERRANI CAMPRIANI 37
38 iL piLotA
così il vincitore Allenamenti «Le mie sedute sono
del giro ha preparato alla Agassi, una palestra per la 39
la sua stagione:
su un vulcano
«ma la domenica
la passo sdraiata
mente. ogni colpo
che sparo merita
40 FERNANDO ALONSO
spagnolo sul divano» tutta l’attenzione» 41 CHE LAVORO SERVE PER GUIDARE UNA F.1?
SI COMINCIA CON LA BICI DA CORSA...
42
43
L’ironMAn
44
Lo sciAtore
45
IL TRIATLETA ESTREMO
PETER 46
ECCO COME SI DIVENTA UOMINI DI FERRO.
FILL 47 A PARTIRE DALLA SVEGLIA ALLE 5...
48
COME SI DIVENTA
IL DISCESISTA 49 gente coMe noi
PIÙ VELOCE DEL 50
MONDO? ALZANDO
PNEUMATICI 51 CAMPIONI DELLA ROUTINE
E CORRENDO TRE STORIE DI PERSONE ORDINARIE
BENDATO CAPACI DI IMPRESE STRAORDINARIE

© RIPRODUZIONE RISERVATA 7
CROSSFIT

SOMMARIO
52
CHE SFIDA
N. 35 53 CON SE STESSI
54
ALLENARSI
55 AD ALTA INTENSITÀ
56 COME SE FOSSE
UNA GARA
IN PALESTRA 57
58
PESI ALL’ANTICA 59
ATTREZZI SEMPLICI E NATURALI PER 60
ALLENARSI COME UNA VOLTA
61 HI-TECH
62

PASSIONI 63 IL COACH DIGITALE


TUTTE LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
MAXI YACHT ROLEX CUP 64
PER MIGLIORARE LE PROPRIE PRESTAZIONI
65
LA SFILATA DELLE BARCHE PIÙ BELLE
NELLA REGATA IN COSTA SMERALDA 66
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68 L’EVENTO
69 GIÙ IN PICCHIATA NEL BOSCO
70 IL MONDIALE DI DOWNHILL IN TRENTINO:
MOUNTAIN BIKE DA PAURA
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S P O R T L I F E
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97 CINEMA
98 I (NUOVI) MAGNIFICI 7
99 NEL RIFACIMENTO DEL CLASSICO
WESTERN DEL 1960, IL PROTAGONISTA
AL SOLE 100
È DENZEL WASHINGTON
D’AUTUNNO
L’ESTATE È FINITA, MA NON LA NECESSITÀ
DI PROTEGGERSI DALLA LUCE NATURALE. ECCO
GLI ULTIMI MODELLI IN FATTO DI OCCHIALI PUB HEROES

8 © RIPRODUZIONE RISERVATA
THERE IS ALWAYS A

STARRY SKY
#THEREISALWAYSAJOURNEY

napapijri.com
R I PA R T E N Z E

N DO
DI LUIGI GARLA

SuperMario strega Nizza:


che sia la volta buona?
MARIO BALOTELLI VOGLIO
LAVORARE
DURAMENTE

B
alotelli è come l’arcobaleno di Goe- squadra e lavoro. PER ESSERE FELICE Lo spogliatoio del Nizza ha
the: durasse più di un quarto d’ora, In tutta la sua carriera NEL CALCIO gradito.
non lo guarderebbe più nessuno. Balo si è servito dei vestiti Nel debutto col Marsiglia, Ma-
Infatti Mario appare in modo spettacola- per rimarcare la sua unicità, rio ha segnato un rigore e poi con un
re, si spegne poco a poco per accendersi per sorprendere e staccarsi dal bana- colpo di testa che ha ricordato quello alla
poi in un altro cielo. Ha sempre fatto così: le guardaroba dei compagni. Pellicce, cap- Germania. Ma a differenza della semifina-
Inter, City, Milan, Liverpool, Nazionale… pelli a cresta di gallo, scarpe rosse… Sta- le europea non si è svestito, non ha mostra-
Partenze abbaglianti, gol promettenti , poi volta ha usato i vestiti per accorciare le to i muscoli per celebrare se stesso: ha al-
il lento declino, tra panchine, polemiche distanze, per avvicinare i compagni, per largato semplicemente le braccia come un
e raiolate varie. farsi accettare più in fretta: a ognuno ha Cristo in croce rivolto alla gente e quando
Finirà ancora così? Alzi la mano chi non regalato 500 euro in capi d’abbigliamento. i compagni lo hanno raggiunto le ha ri-
ha interpretato l’approdo di Balo in Co- chiuse in un abbraccio, come fa Ibra
sta Azzurra come quello di un giovane che spicca protettivo sulle teste dei
vecchio, con il futuro alle spalle, desti- compagni, come un campanile sui
nato a spendere senza stress gli ultimi tetti delle case. Anche se a fine gara
spiccioli di una carriera sprecata. Il si è raccomandato: «Non paragona-
capolinea della diligenza di Lucignolo: temi a Ibra. Lui si sente un leone
il mare, il sole, i locali della riviera, il ovunque. Io ho bisogno di sentirmi
casinò a portata di mano… apprezzato».
E invece forse ci sono segnali nuovi Per la prima volta, forse, Balo sente la
che alimentano la fede dei pochi rima- necessità della stima e dell’affetto de-
sti in cocciuta attesa del vero Mario. gli altri.
Come siamo noi. In questa stessa ru- E poi ha detto ancora: «Ho capito di
brica, qualche settimana fa, avevamo non avere più 18 anni e voglio lavorare
tessuto il paragone tra Balotelli e un duro per essere felice nel calcio».
altro 9 azzurro che aveva conquistato Squadra e lavoro, appunto.
l’Italia e un argento olimpico: Ivan Il solito arcobaleno o un nuovo Gari-
Zaytsev. Avevamo evidenziato dove baldi che ha riacceso l’entusiasmo di
il pallavolista si era smarcato dal cen- una città ferita? Mario Balotelli è da
travanti: nello spirito di squadra e nel sempre l’eroe dei due mondi: il perso-
senso di sacrificio. naggio mediatico in lotta contro lo
Ecco, detto molto sottovoce, per trau- sportivo di talento. Il primo, che ha
ma da delusioni multiple, i nuovi eternamente tenuto sotto schiaffo il se-
segnali lanciati dal primo Mario niz- condo, forse per la prima volta potrebbe
VALERY HACHE

zardo vanno in questa direzione: dire: «Obbedisco».

Balotelli (26) dopo il 1° gol con la


mag lia del Nizza.

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I N T E R N AT I O N A L


DI PAOLO CON GERMANIA

Carletto dove lo metto?


Ovunque: vince sempre
IL GIORNALISTA ED SMITH HA INDIVIDUATO QUATTRO TIPI DI ALLENATORI: C’È L’IDEOLOGO
(GUARDIOLA), L’IDOLO (MOURINHO), L’EDUCATORE (WENGER). E INFINE C’È IL COSMOPOLITA,
CAPACE DI IMPORSI GRAZIE ALLA SUA LEADERSHIP TRANQUILLA. E CHI LO È PIÙ DI ANCELOTTI?

Q
uattro “famiglie” di allenatori, solidi argomenti, come per esempio una gevità nello stesso club come Alex Fergu-
non una di più. Quattro tipologie dichiarazione dello stesso Guardiola in son lo sta rovinando. Scrive Smith che nel
umane prima ancora che profes- coda a un Arsenal-Bayern: “Nessuno mi ha paesaggio della sua analisi Sir Alex è l’U-
sionali che contengono, magari a volte for- mai dominato come ha fatto Wenger nel nicorno, un pezzo unico destinato a non
zando un po’, chiunque svolga questo la- primo segmento di questa partita”. fare scuola, ma impossibile da racchiudere
voro: è l’analisi che un ex giocatore di L’Educatore, però, trova maggiore soddi- nelle quattro categorie citate.
cricket, Ed Smith – oggi apprezzato gior- sfazione nello sviluppo dei suoi giocatori Già, ce n’è una quarta. Ed è italiana. Carlo
nalista di Bleacher Report – ha dedicato al piuttosto che nel raggiungimento della Ancelotti è il Cosmopolita, l’ultimo “tipo”
mestiere di chi sta in prima linea, stretto vittoria. E questo nel calcio – o meglio nel- individuato da Ed per la sua capacità uni-
tra la competizione serrata indotta dai ri- lo sport di vertice – è un problema, perché versale di vincere in molti modi e per la
vali e il fuoco non sempre amico di società in ultima analisi il successo è ciò che viene leadership tranquilla – è il titolo di un suo
e giocatori. Un pensiero acuto, oltre che richiesto, a volte a prescindere dal modo. libro, del resto – che sa esercitare. I quattro
affascinante. Ma quali sono le icone dei Perché Wenger da tempo non vince più? allenatori selezionati sono stati disegnati
quattro partiti? Perché le sue innovazioni sono state copia- in situazioni simboliche: Guardiola alle
Due sono ovvie, e in queste settimane ne te (diete, stile di vita, scouting), perché da prese con una scacchiera, Mourinho da-
abbiamo parlato a dismisura. Pep Guar- bravo insegnante vuole troppo bene ai suoi vanti a uno specchio, Wenger in cattedra
diola è l’Ideologo – primo “tipo” – ovvero allievi e non se ne stacca quando è il mo- a scuola. Ancelotti invece siede gongolan-
il tecnico che ha un disegno molto preciso mento, perché l’utopia di inseguire la lon- te in giardino mentre attorno a lui se la
e non deroga di una virgola al suo raggiun- ridono di gusto Paolo Maldini, Cristiano
gimento. Il secondo “tipo”, l’Idolo, Ronaldo, John Terry e Zlatan
è rappresentato da José Mou- Ibrahimovic, alcune delle su-
rinho: qualsiasi problema si pre- perstar che ha guidato alla vit-
senti, la soluzione risiede sempre toria. Fra i metodi di Carlo, Ed
nella sua personalità, nel suo cita l’abitudine a installare una
controllo, nella sua astuzia. Meno macchina del caffè di alta quali-
scontati gli altri due capifami- tà nel suo ufficio perché è l’im-
glia. Secondo Smith, che si “auto- magine della buona vita di cui
denuncia” figlio di insegnanti, il gode chi lavora con lui. Mangiar
A. HASSENSTEIN

terzo “tipo” dev’essere l’Educa- bene in un centro di allenamento


tore, e come tale la sua scelta è stimola i giocatori a fermarsi a
caduta su Arsène Wenger: op- pranzo, e i “gruppi” nascono così.
zione interessante e sostenuta da Molto cosmopolita.

Carlo Ancelot ti, da questa stagione


al Bayern Monaco.

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SOLO IN AMERICA

VACCARI
DI LANFR ANCO

Il circo Tim Tebow


si sposta nel baseball
L’EX FENOMENO MEDIATICO DELL’NFL, TRA FEDE EVANGELICA E GENUFLESSIONI, A 29 ANNI CERCA
DI REINVENTARE LA SUA CARRIERA NELLO SPORT PRATICATO AL LICEO. PARTE DAL LIVELLO PIÙ
BASSO MA SI SONO MOSSE LE TV E SI VENDONO GIÀ PALLE E MAZZE CHE HA AUTOGRAFATO

O
gni anno, al draft Mlb di giugno, La prima è Tim Tebow. La seconda è Tim e dopo i momenti topici delle gare (tanto po-
30 squadre scelgono 1.200 gioca- Tebow. La terza è Tim Tebow. polare da meritarsi un neologismo, te-
tori. Pochissimi arrivano alla A 29 anni, e più di 10 dall’ultima volta che bowing). È stato un fallimento nella Nfl. Ta-
AAA delle Minor Leagues, il trampolino ha preso in mano una mazza da baseball, gliato dai Denver Broncos dopo due anni, è
del grande salto. Meno ancora alla Major Tebow tenta di reinventare la sua improba- stato preso e lasciato andare dai New York
League. Ogni squadra si ramifica nelle Mi- bile carriera. È stato uno straordinario Jets, dai New England Patriots e dai Phila-
nor e ne ha a contratto più o meno 330. Di quarterback nel football universitario, por- delphia Eagles che gli hanno dato un’altra
questi, quasi il 90% è sparso fra una decina tando due volte i Gators della University of possibilità, ma di nuovo non ha superato la
di livelli, il più basso dei quali sono le in- Florida alla vittoria del titolo nazionale e preseason. Nel frattempo, è diventato un
structional leagues. Della quasi totalità di venendo votato come miglior giocatore con commentatore per la rete tv della SEC, che
tutta questa gente, nessuno ha mai sentito l’Heisman Trophy. È diventato un’icona trasmette le partite della miglior conference
parlare. Anche il rookie preso la settimana della cultura popolare per la sua fede cri- del football universitario.
scorsa dai NY Mets è destinato all’ultimo stiano-evangelista, coltivata con il lavoro di Il mese scorso ha annunciato che avrebbe
anello della catena. Domani si presenterà a missionario nelle Filippine, la citazione di tentato la strada del baseball, giocato con
Port St. Lucie, Florida, dove fino all’8 otto- versetti biblici nelle strisce di grasso nero buoni risultati al liceo. A Los Angeles, per
bre proveranno a sgrezzarlo un po’. Ma ci sotto gli occhi, la campagna per la verginità la sua esibizione, si sono presentati 40 os-
arriva accompagnato da un contratto da prematrimoniale e la genuflessione prima servatori in rappresentanza di 28 squadre.
100.000 dollari (ciò che in gene- Uno, in forma anonima, ha
re si guadagna nella AA Advan- detto a Usa Today che è stata
ced) e grandi titoli sui giornali. “un’assoluta perdita di tem-
Troverà ad attenderlo una bat- po”. Ma alla fine Sandy Al-
teria di troupe televisive. Alan derson, il general manager
Ruiz, manager di “Frank and dei Mets, lo ha preso, dopo
Al’s Pizza”, ristorante a pochi che aveva risposto sarcasti-
isolati dal Tradition Field, si sta co a chi gli chiedeva se aves-
preparando a “un’impennata se mandato qualcuno a ve-
nel volume di affari”, molto più derlo: “È forse nato a Cuba?”.
grossa del primo giorno dello Certo che no. Ma, intanto,
spring training, quando c’era- sono già in vendita palle da
CHRIS CARLSON

no 1.500 spettatori allo stadio baseball ($ 125) e mazze au-


(ne tiene 7.160). Ci sono tre ra- tografate ($ 175). Il circo è
gioni per tutta questa frenesia. arrivato in città.

FONTI: ESPN, THE ATLANTIC,


THE NEW YORK TIMES, FOX SPORTS,
CBS12.COM, SPORTS ILLUSTRATED
Tim Tebow, 29 anni, 5 stagioni nella
Nfl, da Denver a Phila.

14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
NUMERI E PERSONE

RRONE
DI MASSIMO PE

Il “re” di Spagna pagato


come un terzo portiere
IL 23 COMPIE 60 ANNI PAOLO ROSSI, CAPOCANNONIERE E TRASCINATORE AZZURRO AL TRIONFALE
MONDIALE ’82. AL RITORNO DALLA COPPA CHIESE ALLA JUVE L’AUMENTO E OTTENNE UN INGAGGIO
“SOLO” DI 135 MILIONI DI LIRE. IN EURO FA LO STIPENDIO ODIERNO DEL BIANCONERO EMIL AUDERO

60 1972 17
GLI ANNI che Paolo Rossi compirà L’ANNO in cui Rossi arrivò alla Juve. GLI ANNI di Rossi quando esordì in
il 23 settembre. Due mogli (Simonetta I genitori erano rimasti scottati prima squadra, vincendo 1-0 a Cesena
Rizzato e l’attuale, Federica dall’esperienza del fratello Rossano, in Coppa Italia l’1 maggio 1974. La
Cappelletti), tre figli (Alessandro, 1982, rispedito a casa dopo un anno. «Mio formazione bianconera: Zoff; Gentile,
Maria Vittoria, 2010, e Sofia Elena, padre consigliò a un dirigente della Marchetti; Furino, Morini (dal 1’ s.t.
2012), 2 scudetti e 4 Coppe con la Juve Cattolica Virtus di sparare una cifra Spinosi), Mastropasqua; Rossi, Viola,
(tra cui la Coppa Campioni 1984/85), alta per dissuadere gli juventini, ma Musiello, Capello (dal 1’ s.t. Causio),
è stato a lungo il calciatore italiano più non ci fu verso. Italo Allodi venne Nemo. Allenatore Vycpalek. L’anno
famoso dopo aver trascinato gli azzurri a casa nostra, fece opera di mediazione dopo, con Parola in panchina, Rossi
– da capocannoniere con 6 gol – a e alla fine per 14 milioni e mezzo disputò due spezzoni sempre in Coppa
vincere il Mondiale 1982 in Spagna. dovetti fare la valigia». Dopo due derby contro Inter (6-2) e Milan (2-1). Poi
Impresa che fruttò un premio di 90 col Torino, in Primavera e Berretti, rivestì il bianconero solo il 2 maggio
milioni di lire a testa: rivalutati a oggi, Paolo venne operato per l’asportazione 1982: 5-1 a Udine in serie A con un suo
sarebbero 160 mila euro. di tre menischi. gol, Zoff e Furino c’erano ancora.

150 37 60.487
I MILIONI DI LIRE di stipendio, con un I ROSSI che hanno giocato in A. LE FAMIGLIE Rossi in Italia secondo
aumento del 20%, chiesti da Rossi dopo Il primo fu Italo, classe 1898, che nella il sito www.mappadeicognomi.it.
il Mondiale. Boniperti gliene concesse giornata inaugurale del primo torneo È il cognome più diffuso, davanti
135: oggi sarebbero 240 mila euro, (6 ottobre 1929) segnò 2 gol per la Pro a Russo, Ferrari, Esposito e Bianchi,
quanto prende alla Juve il terzo portiere Patria nel 4-2 alla Cremonese; l’ultimo ma secondo quest’altro sito, www.
Emil Audero (!). In A giocò 215 gare con Giuseppe (del 1987), 10’ più recupero cognomix.it, che concorda sulla top 5,
Como, Vicenza, Perugia, Juve, Milan e il 20 agosto con la Fiorentina battuta i Rossi sarebbero “solo” 45.677. Pablito
Verona. Dopo aver vinto due classifiche 2-1 dalla Juve prima di andare al Celta. ha vinto un Mondiale con l’Italia, sì,
cannonieri (21 gol in B e 24 in A) venne Pablito ha segnato più gol (82), ma c’è chi ha fatto molto meglio:
riscattato dal Vicenza, che lo aveva in Sebastiano ha conquistato più scudetti ovviamente Valentino (classe ’79), che
comproprietà con la Juve, per una cifra (5 col Milan). Prima del girone unico di titoli iridati ne ha conquistati 9 nella
che fece scandalo: 2.612.510.000 lire. un altro Paolo vinse 4 campionati moto. Il record di medaglie olimpiche
Squalificato due anni per scommesse col Genoa: e fu proprio lui, nel 1901, è di Antonio (nato nel ’68): 3 ori,
nel 1980, tornò alla Juve nell’82. a scegliere i colori rossoblù. un argento e un bronzo nella canoa.

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L’A G E N D A D I G E N E Settembre
D L M M G V S
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11 12 13 14 15 16 17
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25 26 27 28 29 30

HI
DI GENE GNOCC

GLI A P P U N TA M E N T I DA NON PERDERE DELLA PROSSIMA SETTIMANA

De Zerbi
Domenica 18
DE ZERBI, per avere la certezza di rimanere

si compra allenatore dei rosanero per almeno altre


due o tre settimane, compra il Palermo.

il Palermo
Lunedì 19 Martedì 20
MOURINHO chiarisce l’esclusione di Darmian: BIAGIO ANTONACCI dice addio al rock.
«L’altra sera, a cena con gli altri apostoli, E Acquafresca alla Champions League...
mi ha tradito con un bacio».

Mercoledì 21 Giovedì 22
Nella puntata odierna di Forum viene ospitato IANNONE, visto che Belen
il contenzioso CASSANO-FERRERO. Dopo aver lo cura così amorevolmente,
ascoltato le ragioni dei due, il giudice si spara. decide di rimanere infortunato
altri sei mesi.

Venerdì 23 Sabato 24
Quattordici ex allenatori del Palermo trovano Viene abolito il COOLING BREAK: molti giocatori
posto come assessori nella giunta RAGGI, infatti uscivano dicendo «vado al cooling break»
anche se solo part-time. e abbandonavano la famiglia.

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START/CLASSIFICA

PAGELLE DI FAMIGLIA

UFFA, VINCE SEMPRE MIO FRATELLO


DAGLI HIGUAIN AGLI INSIGNE: I CALCIATORI IN ATTIVITÀ CON LO STESSO SANGUE (MA DIVERSO RENDIMENTO)
di Nicola Sellitti

21
BOATENG (GHA) MEDIA VOTO 7,2

3
Jérôme, 28 anni, Bayern Kevin Prince, 29 anni,
Monaco. Per molti il Las Palmas.
miglior difensore Centrocampista, un
centrale al mondo, anno di gloria con Ibra
veloce e potente. In nel Milan, prima e HIGUAIN (ARG) MEDIA VOTO 7,5
compenso i riflettori dopo qualche colpo e Gonzalo, 28 anni, Federico, 31 anni, Columbus
sono spesso per Kevin poche luci, ora in rialzo Juventus. Il miglior Crew. Attaccante con
Prince. Voto 8 nella Liga. Voto 6,5 calciatore in Italia, qualche capello e parecchi
al momento uno dei gol in meno del Pipita, con
primi tre attaccanti cui è cresciuto nel River
LUKAKU (BEL) MEDIA VOTO 7 puri al mondo con Plate. Carriera da girovago
Romelu, 23 anni, Jordan, 22 anni, Lazio. Suarez e Lewandowski. e poi un posto da star nella
Everton. Attaccante, gli La sorpresa, assieme a Voto 9 Mls. Voto 6
manca il salto in una big Bastos, nell’avvio di

4
per confermarsi erede di campionato della
Drogba e stare tra i big. Lazio. Esterno sinistro HAZARD (BEL) MEDIA VOTO 7
Colpo di testa, potenza difensivo a suo agio Eden, 25 anni, Chelsea. Thorgan, 23 anni, Borussia
e velocità nonostante i anche qualche metro È la luce della squadra Moenchengladbach.
193 cm. Voto 7,5 in avanti. Voto 6,5 di Antonio Conte e Centrocampista, come
della nazionale belga. Eden, quando accelera
Trequartista, esterno può spaccare le difese, ma
offensivo dal dribbling la classe non è quella del

5
facile. Voto 8 fratello. Voto 6

TOURÉ (CAV) MEDIA VOTO 6,7


Yaya, 32 anni, Kolo, 35 anni, Celtic.

6
INSIGNE (ITA) MEDIA VOTO 6,7 Manchester City. Difensore, otto anni
Centrocampista, sino all’Arsenal e poi 3 al City
Lorenzo, 25 anni, Roberto, 22 anni,
a due anni fa assieme al fratello, quindi
Napoli. Attaccante di Napoli. Esterno
era tra i migliori, Liverpool e ora gli scozzesi.
corsa e talento, vive un offensivo come il
poi la discesa e Una carriera mai sbocciata

7
momento no, panchina fratello, per gli addetti
l’accantonamento con anche per la tendenza
nel Napoli e fuori dalla ai lavori (e anche per il
Guardiola. Voto 7,5 alla distrazione. Voto: 6
Nazionale dopo un tecnico Maurizio Sarri)
buon Europeo. Ma la è un predestinato.
qualità è alta. Voto 7,5 Voto 6
AGUERO (ARG) MEDIA VOTO 6,7
GÖTZE (GER) MEDIA VOTO 6,5 Sergio, 28 anni, Mauricio, 20 anni,

8
Manchester City. Deportivo Moron.

9
Mario, 24 anni, Borussia Felix, 18 anni, Bayern Con oltre 100 gol in Centrocampista offensivo
Dortmund. Attaccante Monaco. Difensore, Premier da sei anni è la con piede educato, partito
talentuoso e incostante, ha subito convinto bocca da fuoco dei come il fratello nel club
decisivo in Nazionale, Carlo Ancelotti, che Citizens e la miglior di Avellaneda, ha appena
passato sottotraccia nel l’ha fatto esordire punta del torneo debuttato nella terza
Bayern di Guardiola. durante l’estate inglese. Voto 8,5 serie argentina. Voto 5
Ora è tornato a contro l’ex tecnico
Dortmund. Voto 7 Guardiola. Voto 6

KROOS (GER) MEDIA VOTO 6,5


BENTEKE (BEL) MEDIA VOTO 6 Toni, 26 anni, Real. Tra i Felix, 25 anni,
Christian, 25 anni, Jonathan, 21 anni, primi 3 centrocampisti Union Berlin.
Crystal Palace. Crystal Palace. Si è europei, tecnica, tiro, Centrocampista,

10
10
Attaccante potente e ricongiunto col fratello, senso tattico e una era una promessa a livello
anarchico, anni fa si attaccante come lui. leadership silenziosa. giovanile come il fratello.
mise in vendita su Sinora pochi centri: Ma a Madrid non è Ma non ha confermato le
E-bay. Dopo Aston Villa rischia di ritrovarsi sulle incisivo come in attese navigando nel calcio
e Liverpool ora cerca il spalle l’etichetta del nazionale. Voto 8 tedesco. Voto 5
rilancio al Palace. Voto 7 fratello di… Voto 5

20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
JORDAN MADE IN ENGLAND

#GASMADEINITALY
GASJEANS.COM
START/NEWS
CHE SORRISI
Novak Djokovic, 29 anni,
NON CI POSSO
BENEFICENZ
A insieme ai bambini aiutati dalla
fondazione che il tennista
CREDERE
ha creato con la moglie Jelena.
DI SEBASTIANO VERNAZZA

Se la bellezza
viene prima
del Cuore
La Nazionale italiana cantanti è una
benemerita squadra di calcio, nata
nel 1981 per raccogliere fondi da
destinare in beneficenza. Tra i
fondatori Mogol, il paroliere di Lucio
Battisti, e Gianni Morandi. In oltre
trent’anni raccolti milioni di euro,
appuntamento clou la Partita
del Cuore. Stadi pieni, belle
atmosfere, applausi. Nei

SMASH DI NOLE
giorni scorsi però è uscita
una notizia spiazzante:
Sandro Giacobbe, uno dei

PER I BAMBINI
“padri” della squadra, si è
dimesso dalla carica di
allenatore, dimissioni che
nascondono un esonero bello e
SCONTRI IMPOSSIBILI AL FORUM D’ASSAGO PER IL DJOKOVIC&FRIENDS:
buono. Giacobbe, genovese,
CON IL SERBO, IN CAMPO WILLIAMS, NADAL, PENNETTA E FOGNINI
sessantaquattrenne, “Sarà la
Una cena esclusiva nella splendida cor- gramma più tradizionale ma di altissimo nostalgia” come canzone di punta,
nice del Castello Sforzesco a Milano e livello. Nole tornerà in campo contro lo ha alle spalle quasi 400 presenze da
due serate di tennis aperte al pubblico spagnolo Rafa Nadal. In palio c’è solo la giocatore e nel 2001 è diventato c.t.:
con scontri improbabili tra super cam- voglia di aiutare i bambini, ma sicura- il suo defenestramento ci può stare,
pioni, arricchiti dall’inimitabile com- mente nessuno dei due vorrà perdere arriva sempre il momento in cui ogni
mento di Fiorello. Solo divertimento? (biglietti da € 33 a 149, in vendita su ti- storia finisce, ma i motivi lasciano
Sbagliato. Sia il ricavato della Charity cketone). al.cru. perplessi. Giacobbe è stato “silurato”
Gala Dinner (20 settembre) sia quello ot- perché avanti con l’età e poco
tenuto dalla vendita dei biglietti per il telegenico, una beffa per uno come
Djokovic&Friends (21-22 settembre al Fo- lui che, all’apice del successo, aveva
rum di Assago) sarà devoluto alla Novak Il gioco fama di bellone e playboy. Al suo
Djokovic Foundation e aiuterà a garantire posto Luca Argentero, più giovane e
un’educazione scolastica primaria a nel pieno della bellezza, e pazienza
bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni IPSE DIXIT se Argentero non è un cantante, ma
che vivono in condizioni difficili. Le stes- di Tancredi Palmeri un attore. Giacobbe ha indicato il
se che ha conosciuto il numero 1 al mon- CHI HA DETTO QUESTA FRASE? collega Luca Barbarossa come uno
(LA SOLUZIONE A PAGINA 97)
do, cresciuto in Serbia durante il conflit- dei mandati del siluramento:
to nella ex Jugoslavia. Io sono il giocatore più cercato «A poche ore dalla Partita del Cuore
Due serate di tennis stellare, dunque, che su Internet, e quando lui parla a Torino mi ha chiamato Barbarossa
inizieranno mercoledì con la sfida tra di me cerca pubblicità per dirmi di presentarmi al raduno,
Flavia Pennetta e Serena Williams: un se proprio ci tenevo, ma non di farmi
confronto sempre divertente e stimolan- vedere in campo, perché in panchina
Leo Messi ribalta Cristiano Ronaldo sarebbe andato Argentero, con una
te, anche se la brindisina a fine 2015 ha il tavolo parlando ribalta l’educazione
dato l’addio al tennis. Seguirà un doppio di Cristiano Ronaldo parlando di Xavi faccia più giovane e televisiva». A
davvero imperdibile: Djokovic-Pennetta seguire l’estrema decisione: «Mi sono
contro Williams-Fognini. Impossibile dimesso, con grande amarezza, per la
Zlatan Ibrahimovic Mario Balotelli ribalta
fare un pronostico! totale mancanza di rapporto umano».
ribalta tutto parlando la logica parlando
Giovedì sera, invece, è previsto un pro- di Pep Guardiola di Jamie Carragher Come se le suonano, i nostri cantanti.

22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
NI
START/NEWS SUPERSTIZIO

METTIAMO
IN ORDINE
DI MASSIMO PARRINI
massimo.parrini@calcioreference.com

I “magnifici
IN GOL CONTRO… cinque”
e la rincorsa
LA MALEDIZIONE di Ranieri
Carlo Ancelotti è l’unico allenatore
È QUELLA CHE PERSEGUITA IL MAYO, CLUB DI FOOTBALL GAELICO ad aver vinto almeno un trofeo in tutte
CHE NON VINCE DAL 1951 E DOMANI CI RIPROVA. COLPA DI UN ANATEMA… e cinque le principali leghe europee,
intendendo come tali quelle delle
In una piccola contea al limite di un con- Kerry), nel 2004 (Kerry), nel 2006 (Ker- nazioni con almeno un titolo mondiale:
tinente, in un gioco che forse non sospet- ry), nel 2012 (Donegal) e le ha perse tutte. scudetto, Coppa e Supercoppa in Italia
tavate neanche che esistesse, domani si A quel punto Padraic Costello, un prete, col Milan; Premier League, FA Cup e
scriverà un’altra pagina di una storia fece ricerche accurate senza trovare al- Community Shield in Inghilterra col
dell’altro mondo. La riconferma, oppure cuna prova del corteo interrotto. Ugual- Chelsea; Ligue 1 in Francia col Paris
finalmente la fine, di una maledizione mente Mayo arrivò in finale anche nel Saint-Germain; Copa del Rey in Spagna
che forse è la più pazzesca di tutto lo 2013, con Dublino. E perse: di un punto. col Real Madrid; Supercup in Germania
sport. La Maledizione di Mayo. Si parla Due anni fa Mayo pareggiò la semifinale col Bayern Monaco. Claudio Ranieri
di Irlanda, di football gaelico e (19-19) con Kerry, e perse il re- (foto) ha vinto Coppa e Supercoppa
della squadra della contea di play. L’anno scorso stessa cosa, con la Fiorentina, Copa col Valencia,
L’ULTIMA VOLTA
Mayo, estremo nord-ovest dell’i- La semiƂnale pari (18-18) in semifinale con Premier League col Leicester City, in
sola. Che gioca la finale del cam- dell’anno scorso Dublino, e sconfitta nel rema- Francia si è dovuto accontentare della
persa dal Mayo
pionato, contro Dublino. Mayo ke. A gennaio è morto Peter Ligue 2 vinta col Monaco. Tre allenatori
contro il Dublino
non vince dal 1951 e a quel suc- (in azzurro) nel Quinlan, uno dei campioni del si sono affermati in tre superleghe: Rafa
cesso si fa risalire l’origine dalla remake di gara 1, 1951 che, si è scoperto, in realtà Benitez (Liga col Valencia, FA Cup e
Ƃnita in parità.
maledizione. Si racconta che nel si chiamava Peter Quinn: negli Community Shield col Liverpool, Coppa
festeggiamento il bus della Anni 50 giocava in incognito e Supercoppa col Napoli, Supercoppa
squadra attraversando il paesino di Fox- perché era un prete e sembrava brutto con l’Inter); José Mourinho (Premier
ford avrebbe disturbato un funerale. Il che si prendesse a cazzotti con gli avver- League, FA Cup e Community Shield
prete che lo stava celebrando avrebbe sari, come capita spesso in questo sport. col Chelsea, Community Shield col
lanciato un anatema: «Finché sarà vivo Così ora dei ragazzi del 1951 sono rimasti Manchester United; scudetto, Coppa
anche solo uno di voi non vincerete più». solo in due, uno si chiama Paddy Pren- e Supercoppa con l’Inter; Liga, Copa
A tornare in finale Mayo ci ha messo 38 dergast, l’altro di cognome Carney e di e Supercopa col Real Madrid); Louis van
anni, ce l’ha fatta nel 1989, e l’ha persa, nome Paradigm, Paradigma. Tante volte Gaal (Liga e Copa col Barcellona;
di due punti contro Cork: 14-17. Poi altri hanno ripetuto che non hanno mai inter- Bundesliga, Dfb-Pokal e Supercup col
sette anni, contro Meath, nel 1996. Finì rotto alcun funerale e che non c’è alcuna Bayern; FA Cup col Manchester United).
in pareggio, e dunque si rigiocò una set- maledizione. Domani pomeriggio nes- Ranieri è l’unico dei “magnifici cinque”
timana dopo: vinse Meath 13-10. Da al- suno tiferà per Mayo più di loro due. a non aver vinto la Champions League
lora Mayo è andata in finale nel 1997 (con Mario Salvini (ci riuscirà col Leicester City?).

24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
START/IMMAGINI VINTAGE

LA PERFEZIONE DEL REVIVAL


A GOODWOOD È ANDATO IN SCENA IL TRADIZIONALE RITROVO CHE, AD AUTO E MOTO,
AGGIUNGE ORMAI RICOSTRUZIONI DEGLI ANNI 50 E 60 ESTETICAMENTE IMPAREGGIABILI
di Gianluca Gasparini ~ foto di Tristan Fewings

26
NELLA STORIA
Istantanee di varia
natura – signore
eleganti, auto e
motociclette –
dal Goodwood
Revival, che si è
svolto lo scorso
fine settimana
sul circuito vicino
a Chichester,
nel Regno Unito.
La prima edizione
risale al 1998.

C
i vuole passione. E molta classe. Solo così
si possono ricreare atmosfere vintage tan-
to accurate da sfiorare la perfezione este-
tica. Ogni anno, a settembre, il Goodwood
Revival mette in campo tutta la sua stra-
ordinaria originalità e ricchezza di scene e immagini.
Partendo dalle auto e dalle moto, come sempre, ma ar-
rivando ormai a costruzioni e recite degne di una pelli-
cola hollywoodiana o di un quadro d’autore. Foto di
gruppo che spaziano dall’eleganza delle signore alle
minigonne sbarazzine delle ragazze fino alle bande dei
motociclisti, sempre rimanendo confinati in quel perio-
do temporale – vissuto tra gli Anni 50 e 60 – ritenuto
magico per gli sport a motore britannici. E anche un po’
per l’intera società. The Golden Era, in sintesi. Uno show
che dalla sua prima edizione, nel 1998, si rivela ogni
volta di più qualcosa di imperdibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 27
Speciale
Training
che vita fanno
i campioni
per arrivare al top
nel loro sport?
un confronto
per capire come
e quanto si allenano
i professionisti
del nuoto,
del calcio, della
formula 1,
del ciclismo, dello
sci… ma anche
gli amatori che, pur
facendo un altro
lavoro, mettono
il cuore in grandi
imprese. alla fine,
la palma della
fatica spetta a…

© riproduzione riservata 31
SPECIALE/Training

IL NOSTRO VIAGGIO
NEL MONDO DEGLI
ALLENAMENTI COMINCIA
DALLO SPORT SIMBOLO
DEL SACRIFICIO, CON
L’OLIMPIONICO DEI 1.500 SL
GREGORIO PALTRINIERI
CHE RACCONTA LA SUA
QUOTIDIANITÀ: «È UN VERO
MASSACRO, MA NON
POTREI FARNE A MENO»

di Mattia Bazzoni
foto di Gian Mattia D’Alberto

P
rendete la fatica e moltiplica-
tela per sei. È quello che ab-
Il nuotatore

MORIRE
biamo fatto in queste pagine
chiedendo a sette atleti di sport
diversi di raccontare la loro
settimana “lavorativa” in periodi parti-

E RISORGERE
colarmente intensi. Ne sono uscite storie
diverse, sette modi di vivere al massimo
della professionalità il proprio sport. Una

OGNI GIORNO
controindicazione: durante la lettura è
facile provare fiatone, battiti accelerati,
dolorini alle gambe...
Si comincia con il nuoto e con i 1.500
stile libero. Un po’ perché è la disciplina
più massacrante in vasca (si tratta di
andare avanti e indietro per 30 volte). E
un po’ perché il suo uomo-simbolo è abi-
tuato ad arrivare sempre primo. Grego-
rio Paltrinieri è campione olimpico e
mondiale in carica: un “mostro” delle
acque. Lo scorso 14 agosto ha tenuto sve-
glia mezza Italia incantandola con le sue
bracciate verso l’oro di Rio. Per arrivare
a quella medaglia, però, la strada è stata
lunga e... faticosa.
In aprile, nel pieno dei lavori verso l’O-
limpiade, si raccontava così: «Nuoto fino
a 19 km al giorno, ma è l’intensità. Qui è
tutto estremo. Sempre: Morini non dice
di non fare un lavoro, anche se sono stan-
co. È un continuo martellare, massacra-

32
ORE TOTALI

29 12
LA SUA SETTIMANA*

Cento km
in sei tappe,
poi è domenica
5h 30'
LUNEDÌ
Palestra: 1 ora e 30 minuti.
Nuoto, analisi tecnica in vasca corta:
FATICATORE NUMERO UNO
1 ora e 30 minuti.
Gregorio Paltrinieri, 22 anni, di Carpi,
in allenamento. È campione olimpico e Nuoto in vasca lunga:
mondiale in carica nei 1.500 m stile libero, 2 ore e 30 minuti.
la disciplina più faticosa del nuoto in vasca.
5h
MARTEDÌ
Nuoto in vasca lunga:
2 ore e 30 minuti.
Nuoto in vasca lunga:
2 ore e 30 minuti.

re, spremerci. Arrivi la sera morto, ma ne. Il grosso, naturalmente, in vasca e 4h 30'
sai che il giorno dopo c’è un altro duro con ritmi impressionanti. Doppia razio-
MERCOLEDÌ
lavoro da fare». Stefano Morini è l’alle- ne, mattina e pomeriggio, il lunedì e il Nuoto in vasca corta: 3 ore.
natore che pianifica la giornata di Greg. martedì; tre ore mercoledì, poi ancora Palestra: 1 ora e 30 minuti.
Nel centro federale di Ostia, la sveglia doppietta giovedì e venerdì più seduta Massaggi nel pomeriggio.
della giornata-tipo suona alle 7.15. Cola- singola il sabato (3 ore in vasca lunga
zione, rapido giro sui social e sui siti dalle 8 alle 11). Sempre in aprile, Paltri- 5h
dedicati al basket Nba, poi si parte con nieri spiegava così la tipologia di carico: GIOVEDÌ
il lavoro tra piscina – dove alterna la «Le nostre serie non hanno eguali. C’è il Nuoto in vasca lunga:
vasca corta di Ostia con quella lunga di lavoro a scale, tipo 100-200-300-400- 2 ore e 30 minuti.
Castelporziano – e palestra. Il lunedì 300-200-100, come salire e scendere. Nuoto in vasca lunga:
arrivano prima gli esercizi a secco, dal- Oppure a palette: 600-400-200-100. 2 ore e 30 minuti.
le 8.30 alle 10. In palestra, Greg fa il Tantissimi allenamenti fatti così. Le gior-
sacco come un pugile, non ama i pesi e nate sono tutte dure: non credo che al 6h 30'
lavora molto sugli addominali, «quello mondo facciano questi carichi». VENERDÌ
che serve per stare più in alto in acqua Dopo un allenamento così impegnativo Nuoto in vasca lunga:
e avere una buona stabilità del tronco», restano poche energie per altro che non 2 ore e 30 minuti.
dice. «In acqua è come se mi muovessi sia il sonno. Ma Greg, che ha iniziato a Palestra 1 ora e 30 minuti.
con tutto il tronco, non solo con la forza sguazzare da piccolissimo (i primi corsi Nuoto in vasca lunga:
delle braccia, non per forza devo morire di acquaticità addirittura a 4 mesi), ripe- 2 ore e 30 minuti.
di braccia». La palestra si ripete il mer- te orgoglioso che non riuscirebbe a im-
coledì e il venerdì, mentre l’acqua è il suo maginare la sua vita senza il nuoto. La 3h
elemento naturale tutti i giorni eccetto sera, dopo cena, c’è tempo per rilassarsi SABATO
il settimo (la domenica), biblicamente giocando alla PlayStation, guardando Nuoto in vasca lunga: 3 ore.
dedicato al riposo. Anche se, in prossi- serie televisive o leggendo un libro. Le
DOMENICA
mità di gare importanti, capita di veder- ultime attenzioni della giornata sono
Riposo.
lo comunque in corsia. Se avesse il con- tutte per la fidanzata Letizia e per la fa-
tachilometri incorporato, il campione di miglia, mamma Lorena e papà Luca.
Carpi segnerebbe 100, come i chilometri Perché anche il prodigio che vive tutti i *Le tabelle di allenamento
di questo speciale si riferiscono
nuotati ogni settimana. In tutto sono una giorni in acqua ha bisogno di punti fermi a una settimana-tipo in un periodo
trentina di ore dedicate alla preparazio- ai quali ancorarsi. di preparazione intensa della stagione
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33
SPECIALE/Training

CHI GIOCA IN SERIE A


DEVE AVERE FIATO
DA VENDERE E MUSCOLI
D’ACCIAIO, MA LAVORARE
ANCHE TANTISSIMO
SULLA TESTA, COME FA
MATTIA DE SCIGLIO
AL MILAN COL SUO
MENTAL COACH ESPERTO
DI CULTURE ORIENTALI:
«CON LUI VISUALIZZO
GLI OBBIETTIVI»

foto di Gianni Buzzi

M
aquantofiatocivuoleper:
correre avanti e indietro
Il calciatore

COSÌ ALLENO
lungo le fasce di San Siro,
dribblare avversari, fer-
mare attaccanti, disegna-
re cross, dosare passaggi? Tanto, tantis-

LE GAMBE
simo. E Mattia De Sciglio lo può
testimoniare. La settimana di lavoro a
stagione in corso (durante la preparazio-

E APRO LA MENTE
ne precampionato i carichi sono più in-
tensi) è tutta incentrata sulla partita. Ipo-
tizzando che i 90 minuti di gara (ma c’è
anche la fase precedente di riscaldamen-
to) siano di domenica, abbiamo chiesto al
terzino del Milan di aprire le porte di Mi-
lanello e raccontare i suoi allenamenti. Si
parte da lunedì: «Alla mattina program-
ma di scarico, mentre chi non ha giocato
il giorno precedente lavora con la palla in
partitelle 5 contro 5». Martedì la squadra
riposa («Il secondo giorno dopo la partita
è quello in cui si sente maggiormente la
stanchezza»), alla ripresa ci si sintonizza
già sulla gara successiva: «Il mercoledì
abbiamo una doppia seduta con lavoro in
palestra la mattina ed esercizi con la pal-
la nel pomeriggio. Il giovedì si svolge un’u-
nica seduta dove si prepara la partita stu-
diando soprattutto la fase difensiva. Il
venerdì, invece, è dedicato alla fase offen-
siva, dove si cerca di trovare le migliori

34
ORE TOTALI

15
LA SUA SETTIMANA

Giorni liberi?
Uno, ma solo
per i muscoli
1h 30'
AL LAVORO LUNEDÌ
Il difensore del Milan Seduta di scarico (o partitelle 5
(e della Nazionale) contro 5 per chi non ha giocato
Mattia De Sciglio,
23 anni, durante
la domenica).
gli allenamenti – e in
un momento di pausa 2h
– a Milanello, dove ogni
giorno si ritrovano MARTEDÌ
i rossoneri di Montella. Lavoro col mental coach.

3h
MERCOLEDÌ
Mattino, palestra: 1 ora e 30 minuti.
Pomeriggio, esercizi in campo
con la palla: 1 ora e 30 minuti.
soluzioni per attaccare l’avversario sfrut- voro con Vincenzo Montella e il suo staff,
tando i suoi punti deboli». Una battaglia il rossonero somma anche gli incontri con
di strategia che si gioca non solo in campo, Stefano Tirelli, al centro di tecniche com- 3h 30'
ma anche davanti allo schermo. I video, plementari e sportive di scienze motorie. GIOVEDÌ
realizzati dai match analyst della squadra, «Stefano si differenzia dalla classica figu- Allenamento incentrato sulla fase
difensiva: 1 ora e 30 minuti.
diventano fondamentali: «Solitamente il ra del mental coach: è docente all’Univer-
Lavoro col mental coach: 2 ore.
mercoledì analizziamo l’ultima partita e sità Cattolica di Milano ed è un appassio-
gli errori commessi: per migliorarci, per nato di culture orientali secondo le quali
2h 30'
evitare di ripeterli. Tra giovedì e venerdì mente, energia e fisicità sono totalmente
tocca invece ai video sugli avversari». La integrate». Le sedute con Tirelli, due alla VENERDÌ
Allenamento incentrato sulla fase
settimana di lavoro culmina con la rifi- settimana, sono un mix di tecniche e di-
offensiva: 1 ora e 30 minuti.
nitura della vigilia: «Il sabato facciamo scipline specifiche che migliorano le pre-
Lavoro al telefono col mental coach:
un resoconto di quanto svolto nei giorni stazioni dell’atleta in una maniera parti- 1 ora.
precedenti, in particolare giovedì e ve- colare: aprendo tutti i flussi e i canali
nerdì. In più viene dedicato uno spazio energetici. «Mediante esercizi di visua- 1h 30'
per le azioni su palla inattiva: punizioni, lizzazione vengono fissati degli obiettivi
SABATO
calci d’angolo...». da raggiungere. Ma il rapporto con Stefa-
RiƂnitura.
Lo sforzo del calciatore è particolare, com- no continua anche attraverso frequenti
bina atletismo e tecnica, resistenza e abi- contatti telefonici fino a diventare una 1h
lità. È il talento che si aggiunge ai polmo- parte integrante del lavoro settimanale. DOMENICA
ni: normale che ci siano periodi di Sono seguito da più di un anno e sono Riscaldamento
maggiore stanchezza. «In genere coinci- molto soddisfatto di avere intrapreso que- e preparazione alla partita.
dono con la ripresa della nuova stagione», sto percorso».
osserva De Sciglio, «perché, stando fermi Un altro percorso è quello dal campo a
anche solo venti giorni, la condizione vie- casa, segno che la giornata è finita. C’è
ne persa e per recuperarla serve tanto spazio solo per il riposo o una passeggia-
lavoro. Il momento più duro dell’allena- ta con gli amici. E anche il “lavoro”, il più
mento, invece, arriva nella seconda parte: delle volte, rimane a Milanello: «Qualche
lavorare con la palla richiede grande con- bella partita di Premier la guardo con
centrazione». Ogni seduta dura 90 minu- piacere, altrimenti preferisco staccare. Se
ti, compreso il riscaldamento. Ma, al la- posso, non parlo di calcio». m.b.
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35
SPECIALE/Training

IN F.1 NON CI SI PUÒ


ALLENARE GUIDANDO:
FERNANDO ALONSO
E IL SUO PREPARATORE
(E COGNATO) EDOARDO
BENDINELLI PUNTANO
SU CICLISMO, PALESTRA
E RIFLESSI: «MUSCOLI
E TEMPI DI REAZIONE
SONO DA VELOCISTA»

di Gianluca Gasparini

C
ompito di un pilota di F.1 è
guidare una monoposto. Ma,
sembra un paradosso, con-
trariamente ad altre discipli-
ne l’atleta in questione in
questi anni non può allenarsi praticando
il suo sport. Per i limiti regolamentari sui
test, soprattutto. Si deve arrangiare con i
simulatori e una preparazione studiata
per affrontare bene quasi due ore tiratis-
sime in un abitacolo. Fernando Alonso ha
35 anni, ha vinto 32 GP e due Mondiali, e
oltre a vantare un talento indiscutibile è
famoso anche per la forma fisica. Dal
2003, primo anno da titolare in Renault,
il suo lavoro è seguito da Edoardo Bendi-
nelli, preparatore atletico che da 10 anni
è anche compagno di vita di Lorena, la
sorella di Fernando. È lui che ci racconta
come si allena il pilota della McLaren.
«Il lavoro annuale è diviso in due micro-
cicli stagionali: uno da gennaio ad agosto,
Il pilota
l’altro dalla ripartenza del campionato
dopo la sosta estiva fino alla conclusione

AI 300 ORARI
CHRIS BROWN-BEADYEYE, TIM DE WAELE

del Mondiale. All’inizio della sua carrie-


ra nei GP, arrivando dalle formule mino-

CI ARRIVO
ri, Fernando ha lavorato su massa e forza,
sulle unicità legate a questo sport: spalle
e collo. Ora ha un collo da pugile di media
categoria. E poi sulle gambe: al freno si
applica una pressione di centinaia di chi-
li a ogni curva per ogni giro. In generale,
come caratteristiche genetiche, lui è un IN BICICLETTA
36
ORE TOTALI

29 12
LA SUA SETTIMANA

Sabato
e domenica
si va in kart
5h
LUNEDÌ
Bici da corsa: 2h30’ (60/70 km).
POLIVALENTE Stretching: 30 minuti.
A sinistra: Fernando Alonso, Palestra: 2 ore.
35 anni, al lavoro nella palestra
della McLaren a Woking.
Qui a destra invece lo spagnolo 6h
è in sella alla bici da corsa, MARTEDÌ
l’altra sua grande passione
dopo l’automobilismo. Bici da corsa: 3h30’ (120 km).
Stretching: 30 minuti.
Palestra: 2 ore (carico
su muscolatura specifica).

velocista, sia che vada in bici sia che cor- griglia perché in prima fila è più sempli-
3h 30'
ra a piedi. Sarebbe uno da 100 o 200 me- ce. Fernando non sbaglia mai: i suoi tem-
MERCOLEDÌ
tri piani in atletica, per la capacità reatti- pi di reazione sono sui 200 millisecondi.
Bici da corsa: 1h30’
va muscolare ma anche per la risposta A inizio e metà stagione monitoriamo
(50 km con salita).
velocissima dal punto di vista dei riflessi». anche lo stato fisiologico: massa magra e Lavoro di scarico: 2 ore.
Il lavoro scelto asseconda un po’ anche il massa grassa e i liquidi, con lo scambio a
divertimento. «A Fernando piace un sac- livello di tessuti cellulari. In base ai risul- 5h
co la bici da corsa. Per cui nel lavoro che tati si adotta una dieta finalizzata. Spo-
GIOVEDÌ
svolgiamo riveste una grande importan- standosi in tutto il mondo per le gare c’è
Bici da corsa: 3h30’ (120 km).
za, anche per i suoi vantaggi: non è trau- poi un problema di fuso orario e di adat- Palestra: 1h30’ (carichi elevati
matica per le articolazioni, puoi decidere tamento climatico. Per anni si è passati con poche ripetizioni).
lunghezza del percorso e ritmo cardiaco. dall’inverno europeo a Melbourne e, su-
Non trascuriamo, comunque, anche i la- bito dopo, all’afa spaventosa della Malesia. 3h
vori sulla corsa (tra gli 8 e i 16 km) e quel- A Sepang i piloti arrivano a perdere anche
VENERDÌ
li in palestra, soprattutto nella prima fase 6 litri di liquidi. Alla vigilia si arriva pre- Lavori funzionali utilizzando circuiti
della stagione per poi mantenere lo stato sto in settimana per poi svolgere attività in boschi o spiagge lunghe, carico
di forma usando il circuit training. A inizio blande – tennis e golf, per dire – ma sem- naturale (corsa, balzi, elastici): 3 ore.
anno andiamo a lavorare in montagna per pre nelle ore centrali della giornata, in
una decina di giorni, per ossigenare e modo da abituarsi al caldo terribile». 3h
aumentare i globuli rossi facendo sci al- La sintesi è presto fatta. «Nel lavoro di SABATO
pinismo e risalendo con le pelli di foca. routine, in una settimana tipo, alterniamo Guida sui kart: 3 ore.
Poi passiamo al lavoro aerobico e anaero- la bici da corsa con cui Fernando esce
bico, con la bici e il resto. In più, periodi- quasi tutte le mattine con la palestra nel 4h
camente, effettuiamo test sui riflessi usan- pomeriggio, in una sessione che si con-
DOMENICA
do macchinari dotati di luci che si clude immancabilmente con giochi in Guida sui kart: 4 ore.
accendono producendo stimoli. Allonta- relax (basket, pallavolo e ping-pong, in
nandole, come sequenza, creiamo un’in- cui lui è comunque sempre estremamen-
tensa attività aerobica: la “navetta” per te competitivo: arriviamo a litigare…).
scattare da una luce all’altra può durare Inserendo lavori con carico naturale, nei
anche 30 secondi portando il cuore a boschi e sulle spiagge, e momenti di sca-
180/190 pulsazioni al minuto. Simuliamo rico. Nei fine settimana dei GP il giovedì
anche lo spegnimento del semaforo, per i e venerdì si fa qualcosa ma senza andare
riflessi al via, da diverse posizioni sulla a intaccare la soglia della fatica».
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V E DI Q UE L L O CHE GL I
A LT RI NON V E DONO
TM

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ORE TOTALI
SPECIALE/Training

Il ciclista 33 1
2

SUL VULCANO LA SUA SETTIMANA

CON LA SCIENZA Dopo tre giorni


a tutta birra,
È TUTTO STUDIATO, A PARTIRE DALL’ALIMENTAZIONE, NEL uno di riposo
PROGRAMMA CHE VINCENZO NIBALI SVOLGE A TENERIFE:
CE LO SPIEGA IL SUO FEDELE PREPARATORE PAOLO SLONGO
5h 30'
LUNEDÌ
Bicicletta, allenamento della forza
resistente: 5 ore.
Allungamento e rilassamento:
30 minuti.

6h 30'
MARTEDÌ
Bicicletta, distanza: 6 ore.
Allungamento e rilassamento:
30 minuti.

5h
MERCOLEDÌ
Uscita con bici da crono: 2 ore.
Sprint in pianura: 2 ore e 30 minuti.
L’UOMO DEI GRANDI GIRI
Il siciliano Vincenzo Nibali (31 anni) Allungamento e rilassamento:
ha vinto il Giro d’Italia nel 2013 e ’16, 30 minuti.
il Tour nel 2014 e la Vuelta nel 2010.
GIOVEDÌ

I
Recupero: riposo o uscita
l Giro di Vincenzo Nibali, terminato legrino Slongo precedeva Nibali in scooter a piacere.
a Torino in maglia rosa, è iniziato fuo- “fingendo” di essere il rivale Froome e
ri dall’Italia, in un posto più remoto: imitando le sue accelerate: «Forza, vienimi 5h 30'
Tenerife, vulcano Teide. È su quest’i- dietro!». Il terzo giorno è dedicato all’as- VENERDÌ
sola spagnola che lo Squalo prepara setto sulla bici da crono e, nel pomeriggio, Bicicletta, allenamento della forza
con il team Astana i grandi appuntamen- agli sprint in pianura con partenza da resistente: 5 ore.
ti: zero distrazioni, tanta fatica, solo bici- fermo: 10’’-20’’ a tutta con un minuto e Allungamento e rilassamento:
cletta. I carichi di lavoro impressionano, mezzo di recupero. Tutti i giorni si con- 30 minuti.
ma il fidato Paolo Slongo – preparatore di cludono con esercizi di allungamento e
Vincenzo già dai tempi della Liquigas – rilassamento più gli immancabili massag- 6h 30'
spiega che è tutto cucito su misura: «Ar- gi. Dopo il riposo, la tripletta riparte ugua- SABATO
riva a sera stanco, ma non sfinito. L’alle- le con l’eccezione della palestra al posto Bicicletta, distanza: 6 ore.
namento rispetta i suoi valori, non è mai degli sprint. Allungamento e rilassamento:
30 minuti.
eccessivo. Dopo i lavori più duri ci sono le Nulla è lasciato al caso, soprattutto l’ali-
settimane di “scarico” e quelle di gara». mentazione. «Nel primo giorno Vincenzo
4h 30'
Gli allenamenti sono divisi in triplette consuma 4.200-4.300 kcal, nel secondo
intervallate da un giorno di riposo. Nel 5.500 e deve reintrodurre la stessa quan- DOMENICA
primo è prevista un’uscita di 5 ore che si tità, meno se vuole dimagrire», spiega Uscita con bici da crono: 2 ore.
Palestra: 2 ore.
concentra sulla forza resistente. Nel secon- Slongo. «Nel giorno di riposo, dove le ca-
GIANFRANCO TRIPODO

Allungamento e rilassamento:
do si allena la distanza con uscite fino a 6 lorie scendono a 2.700, deve adeguarsi».
30 minuti.
ore e mezza e 4.800-5.000 metri di disli- E di notte? «Indossa un braccialetto che
vello. Nel frattempo si simulano anche gli indica la qualità del sonno e del recupero.
attacchi in gara con variazioni di ritmo. Così adattiamo i carichi di conseguenza».
Una curiosità: nel 2014 al Passo San Pel- Sul vulcano, tutto è scientifico. m.b.
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39
SPECIALE/Training ORE TOTALI

La tennista
33
LA MALEDIZIONE LA SUA SETTIMANA

DELLE 100 PALLE Tra tennis


e palestra c’è
IN SPAGNA, ALLENAMENTI “ALLA AGASSI” PER SARA ERRANI pure il paddle
CHE RACCONTA: «DA RAGAZZINA NON USCIVO DAL CAMPO
FINCHÉ NON METTEVO CENTO COLPI NELLO STESSO PUNTO»
6h
LUNEDÌ
SEMPRE DI CORSA Tennis: 2 ore e 30 minuti.
Sara Errani, 29 anni, 9 titoli in carriera Palestra: 1 ora.
e una finale a Roland Garros nel 2012.
Allenamento aerobico: 1 ora.
È stata n. 5 del mondo (oggi è la n. 28).
Tennis: 1 ora e 30 minuti.

6h
MARTEDÌ
Tennis: 2 ore e 30 minuti.
Palestra: 1 ora.
Allenamento aerobico: 1 ora.
Tennis: 1 ora e 30 minuti.

4h 30'
MERCOLEDÌ
Tennis: 2 ore.
Palestra: 1 ora e 30 minuti.
Lavoro aerobico: 1 ora.

6h

L
GIOVEDÌ
a biografia capolavoro di Andre come, ma devi metterne 100 qui. Mi ha Tennis: 2 ore e 30 minuti.
Agassi, Open, ha contribuito a insegnato a giocare con ordine, così in Palestra: 1 ora.
diffondere un certo senso di cru- campo so quello che devo fare anche se un Training aerobico o paddle: 1 ora.
deltà sugli allenamenti dei ten- giorno un colpo non funziona». Tennis: 1 ora e 30 minuti.
nisti. Non siamo a questi livelli, È Lozano che ordina gli esercizi da fare
ma anche la settimana-tipo di Sara Erra- sul campo. Da lunedì a sabato, le giornate 6h
ni (quando non è impegnata nei tornei) è di Sara iniziano alle 8.45 con un quarto VENERDÌ
tutta all’insegna della fatica. Oltre trenta d’ora di riscaldamento. Poi, racchetta in Tennis: 2 ore e 30 minuti.
ore – tra campo, palestra ed esercizi aero- mano fino alle 11/11.15. Il tempo di uno Palestra: 1 ora.
bici – finalizzate alla massima resa in ga- spuntino e si riparte con pesi e addomina- Allenamento aerobico: 1 ora.
ra, dove le partite possono diventare ma- li in palestra seguiti da un’ora di allena- Tennis: 1 ora e 30 minuti.
ratone di due e più ore. L’azzurra di mento aerobico (corsa all’aperto o ripetute
Massa Lombarda (Ravenna), finalista al sul tapis roulant) oppure da una partita di 4h 30'
Roland Garros 2012 e vincitrice di 5 Slam paddle.Lunedì-martedìegiovedì-venerdì, SABATO
in coppia con Roberta Vinci, cura la pre- dopo il pranzo e il riposo, si torna in cam- Tennis: 2 ore e 30 minuti.
parazione a Valencia, dove si è trasferita poconl’allenatoreoglialtriragazzidell’ac- Palestra: 1 ora.
da ragazzina dopo aver vissuto a 12 anni cademia; mercoledì e sabato il pomeriggio Training aerobico o paddle: 1 ora.
anche in Florida ed essersi allenata all’Ac- è libero o occupato dalle sedute di osteo-
DOMENICA
cademia di Nick Bollettieri. Sono bastati patia. La domenica infine è tutta dedicata
Riposo.
due incontri con Pablo Lozano, tuttora il al divano. Una volta Sara disse: «Sono
suo coach, per far scoppiare l’intesa. Tem- piena di energia in campo e pigra fuori.
po fa, Sara raccontava così le prime espe- Potrei vincere un Mondiale di pigrizia».
rienze in Spagna: «Pablo mi diceva: devi Vista l’agenda della settimana, è tutto am-
mettere 100 palle di fila qui, non importa piamente giustificato… m.b.
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41
P ROGRE SS
B E YON D LOG IC

SUUNTO
SPARTAN ULTRA
ORE TOTALI

32 12
SPECIALE/Training

Il tiratore

GRAN SUDATE LA SUA SETTIMANA

DI TESTA Colpi a raffica


e il mercoledì
L’OLIMPIONICO NICCOLÒ CAMPRIANI SPARA 50 MILA COLPI c’è lo psicologo
ALL’ANNO: «SEMPRE CON L’ATTENZIONE AL 100 PER CENTO,
SE NO ALLENI L’ERRORE. PER LA MENTE È DAVVERO DURA»
5h 30'
LUNEDÌ
HA FATTO CENTRO Poligono: 4 ore.
Niccolò Campriani, 28 anni,
Attività fisica (cardio, ginnastica
al poligono. Ha vinto 3 ori
(2 a Rio) e 1 argento olimpico. propriocettiva): 90 minuti.

5h 30'
MARTEDÌ
Poligono: 4 ore.
Attività fisica (cardio, ginnastica
propriocettiva): 90 minuti.

5h
MERCOLEDÌ
Poligono: 4 ore.
Seduta con psicologo
dello sport: 1 ora.

5h 30'

N
GIOVEDÌ
Poligono: 4 ore.
iccolò Campriani di mestie- grilletto diventa un atto di fede». Per tra- Attività fisica (cardio, ginnastica
re non nuota, non scala sformarsi in robot, l’ingegner Campriani propriocettiva): 90 minuti.
montagne e non fa solleva- ogni giorno da lunedì a sabato si reca al
mentopesi(eccettoinquesti poligono di Appiano (Bolzano): «Quattro 5h 30'
giorni che è alle prese con ore filate, in un anno sparo 25 mila colpi
VENERDÌ
un trasloco). Il suo lavoro è mirare a un per specialità. Mezz’ora è dedicata alla Poligono: 4 ore.
cerchietto che misura millimetri e gli rie- visualizzazione: a occhi chiusi rivedo il Attività fisica (cardio, ginnastica
sce particolarmente bene: tra la carabina gesto, immagino le sensazioni». Due gior- propriocettiva): 90 minuti.
da 10 metri e la carabina 3 posizioni da 50 ni sì e uno no si aggiunge l’attività fisica:
metri ha già vinto 4 medaglie olimpiche. «Cardio e ginnastica propriocettiva, quin- 4h
Le ultime due, entrambe d’oro, in Brasile. di mountain bike, corsa ed esercizi di for- SABATO
Ma se pensate che il tiro a segno sia poco za in situazioni di equilibrio precario». Poligono: 4 ore.
faticoso, siete fuori strada. Già a Rio, il ti- Infine, un’ora alla settimana, l’incontro
ratore fiorentino aveva parlato di «violen- con lo psicologo dello sport: «Terapia clas- 1h 30'
za mentale». I suoi allenamenti sono una sica, ma anche neurofeedback e biofeedback:
DOMENICA
palestra per il cervello, un logorante eser- servono per allenare la mente e imparare Attività fisica (cardio, ginnastica
cizio di autocontrollo: 32 ore e mezza alla a gestire le reazioni fisiologiche». Ma alla propriocettiva): 90 minuti.
settimana con l’obiettivo di raggelare le sera, quanto è stanco Campriani? «Non è
emozioni, congelare i muscoli, affinare la un discorso muscolare, ma di stanchezza
ANASTASIA TAYLOR-LIND

mira. «In gara con le bordate di adrenali- della mente. Se al poligono non hai l’atten-
na le pulsazioni salgono anche a 160 bat- zione al 100%, sbagli, alleni l’errore. Dopo
titi», spiega. «L’ultima inspirazione prima l’allenamento, l’importante è che riesca a
del tiro è fondamentale. Quando la fre- impegnare la testa in altro: quando avevo
quenza supera un certo range, premere il lo studio era perfetto…». m.b.
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43
SPECIALE/Training

Lo sciatore

SENZA NEVE
È MOLTO
PIÙ DIVERTENTE
D’ESTATE IL SUO PREPARATORE GLI FA ALZARE PNEUMATICI DA TRATTORE, MUOVERE
RULLI, TRAINARE SLITTE E LO FA CORRERE BENDATO. IL RISULTATO? PETER FILL
È IL DISCESISTA PIÙ VELOCE DEL MONDO: «IN QUESTO MODO SENTO MENO LA FATICA
E POSSO SPINGERMI ALL’ESTREMO». COME QUANDO GAREGGIA CON L’AUTO IN PISTA…
di Luca Castaldini ~ foto di Alessandro Iovino
Se camminate nei boschi della Val Garde-
na e vedete lo sciatore più veloce del mon-
do (perché il detentore della Coppa di
discesa nello sci alpino quello è) correre
bendato in mezzo agli alberi, non crede-
telo matto. E aspettate a giudicare Peter
Fill anche quando, subito dopo, si mette-
rà a sollevare i 70 chili di uno pneumati-
co da trattore e poi inizierà a prenderlo a
mazzate. Capirete, sedendovi a pochi me-
tri da lui, sulla panchina del Centro Fon-
do Monte Pana all’ombra di sua maestà il
Sassolungo, che l’azzurro non è un aspi-
rante Rocky: con la gomma XXL, ma an-
che col rullo con cui si spianano i campi
da tennis e con la pseudo slitta costruita
con un tavolaccio e due sci, non sta sco-
piazzando l’allenamento naïf, l’esercizio
del sacco coi quarti di bue o la rincorsa
alla gallina del pugile di Stallone.
Su quel pratone, pur distruggendosi di
fatica, l’altoatesino che a gennaio ha do-
mato la famigerata Streif di Kitzbuehel
va costantemente alla ricerca dei suoi li-
miti. Divertendosi. Perché un conto è il
programma studiato per lui e gli altri
azzurri dal preparatore ufficiale Giusep-
pe Abruzzini; altro discorso è, nel caso di
Fill, il training più ruspante disegnatogli
addosso negli anni da Einar Pruckner, ex
biatleta e fisioterapista dei fondisti. «L’ho
conosciuto come osteopata dopo il mio
grave infortunio agli adduttori del 2009»,
spiega l’azzurro, seduto nel giardino del-
la sua casa di Castelrotto, una vista com-
TRA LE SUE MONTAGNE movente su Punta Santner del gruppo
Lo sciatore altoatesino Peter Fill, dello Sciliar. «Anche se non è un prepa-
33 anni, si allena con un rullo al
Monte Pana. Ha vinto la Coppa
ratore vero e proprio, gli chiesi se voleva
2015-16 di discesa e, a gennaio, lavorare con me, sul campo».
ha trionfato sulla mitica Streif. Ma perché a 28 anni (parliamo del 2011)
un discesista professionista inizia a sen-
tire il bisogno di un’altra preparazione?
Per svelare l’arcano, Peter parla di quan-
do era un ragazzino, degli anni in cui
alla fine della scuola si allenava anche
portando al pascolo le mucche all’Alpe di

45
SPECIALE/Training

Siusi. «Fino ai tempi delle


Medie, pur sciando, non è
che seguissi tabelle o sche-
mi. Questa fase è iniziata
verso i 15 anni. Volevo di-
ventare un grande sciatore,
questo sì, ma l’allenamen-
to in sé non mi divertiva.
Non solo per i carichi di
lavoro, ciò che più mi pe-
sava era il non poter esse-
re libero come i miei amici.
Ecco perché, dopo, ho sem-
pre cercato una prepara-
zione diversa il più possi-
bile dal consueto. E in
Einar ho trovato la perso-
na ideale. Lui è un po’ paz-
zo in questo senso, s’inven-
ta di tutto, ma così facendo
mi stimola, mi mette in
difficoltà. In questo modo,
dovendo affrontare situa-
zioni spesso nuove, sento
che miglioro e la fatica mi
pesa meno».
E allora via: a fare balzi sui
tronchi tagliati e dai gra-
doni dei trampolini del
salto; a spostare il rullo; a
rispolverare un evergreen
come il tiro alla fune. E a
dare martellate a uno
pneumatico. «Serve per
migliorare la mobilità del busto», spiega za dello sforzo», spiega Peter. «D’altron- Su quei 30 “secondi finali” Einar lavora
Pruckner, carabiniere che lavora con i de, più lavoro al limite e più riesco a si- anche grazie alla slitta: ci si siede sopra,
biatleti al Centro addestramento alpino mulare i 30-40 secondi finali di una poi porge la fune a Peter e lui deve fare il
di Selva. «Mi sono ispirato ai movimen- discesa, quelli in cui non si hanno più mulo della situazione. «Fanno cento chi-
ti dei lottatori del K-1, mentre i 3 o 4 mi- forze, fisiche e mentali, e invece si deve li da tirare, e se voglio caricare ancora
nuti di corsa bendata in discesa in mezzo dare tutto. Fino al minuto e mezzo di basta che, mentre mi sta spostando, io
agli alberi consentono a Peter di svilup- gara noi discesisti siamo tutti uguali, è inizi a puntarmi coi talloni…». Stesso sche-
pare sensibilità nei piedi». Salvo incon- il finale a fare la differenza. Infatti Einar ma quando “l’osteo-preparatore” sale
venienti… «Una volta non ha capito i miei nell’ultima parte del circuito per spro- sulla mountain bike e usa i freni per do-
comandi ed è finito contro un palo…». narmi mi urla: “Guarda che adesso sei sare lo sforzo dell’azzurro. «È proprio
Il singolo circuito, ripetuto dall’uomo-jet alla ‘esse’ finale di Wengen, tieni duro l’imprevedibilità di queste situazioni che
anche cinque o sei volte, dura da 2 a 3 altri 15 secondi perché poi ti aiuteranno. mi piace molto», spiega Fill. «In palestra,
minuti. «Non è un problema la lunghez- E ha avuto ragione lui». più di tanto, non puoi modificare gli sche-

46
ORE TOTALI

17
LA SUA SETTIMANA

Nei boschi
tra corsa, Mtb
ALTRO CHE PALESTRA
e… follie varie
Slitta da trainare, tiro alla
fune, sollevamento di uno
pneumatico da trattore 3h
e balzi sui gradoni del
trampolino tra gli esercizi LUNEDÌ
studiati ormai da 5 anni Rafforzamento degli arti inferiori
per Fill da Einar Pruckner. (pressa, squat…): 2 ore.
Seduta più leggera di preatletismo:
1 ora.

più conta. L’allenamento e i risultati sono


3h 30'
una conseguenza». Non a caso, appena
nato il primogenito Leon due anni e mez- MARTEDÌ
Uscita di resistenza (1 ora di corsa
zo fa, l’azzurro iniziò ad andare più velo-


oppure 2 di Mtb oppure 2h30’ di
ce, smentendo la teoria cara a Enzo Fer-
trekking) con variazioni di velocità.
rari secondo la quale “ogni figlio vale per Corsa salita/discesa nel bosco (con
un pilota mezzo secondo in più sul giro”. 3’/4’ bendato): 1 ora.
«Vorrà dire che con l’arrivo di Noah (na-
Volevo diventare to a fine aprile, ndr) andrò ancora di più...».
I successi e la popolarità («Chi vince sul-
1h

un grande sciatore,
MERCOLEDÌ
la Streif, in Austria diventa un eroe, ora Percorso “Einar” (vedi foto
l’ho scoperto di persona») sono costati a
ma l’allenamento Fill una collezione primavera-estate di
del servizio) di 3’ da ripetere,
con pause di stretching,

tradizionale allenamenti senza pausa. «In pratica


dalla fine della stagione scorsa non ho
fino a sei volte: 1 ora.

non faceva per me mai smesso di prepararmi. E questo per-


ché ho dovuto saltare molti giorni per
3h 30'
GIOVEDÌ
dedicarmi alle ospitate in tv o agli even- Uscita di resistenza (come martedì)
ti con gli sponsor». Non che in queste ma più blanda, per favorire il
incombenze sia rimasto fermo. Per esem- recupero dal mercoledì: max 1h30’.
pio, ha ripetuto almeno dieci volte la ri- Rafforzamento arti superiori: 2 ore.
cognizione in bici – a mo’ di guida per
giornalisti e tv – della Castelrotto-Alpe 3h 30'
di Siusi, la tappa dell’ultimo Giro d’Italia VENERDÌ
corsa sulle sue strade. Ha poi organizza- Allenamento specifico per gli arti
to un torneo di golf benefico raccoglien- inferiori: 2 ore.
mi di allenamento, Einar invece ne in- do seimila euro per un’associazione che Esercizi (all’aperto) di equilibrio,
venta uno ogni giorno». aiuta le famiglie dei bambini ricoverati. su tronchi, massi o slackline: 1h30’.
Il perfetto equilibrio psico-fisico raggiun- Ha invece dovuto rinunciare al campio-
to dall’altoatesino a 33 anni, certificato nato amatoriale di calcio col suo Gulasch 2h 30'
dal trionfo di Kitzbuehel e, primo azzur- («Nome scelto perché siamo tutti scar- SABATO
ro della storia, dalla Coppetta maschile ti...»), mentre è molto fiero dell’esordio Uscita di resistenza (come martedì
di discesa (tra le donne ne vinse due Isol- da pilota. «Ho corso la TT Cup in Olanda, e giovedì): max 2h30’.
de Kostner), non può però dipendere solo a Zandvoort: qualifiche, gara, curve a
DOMENICA
dall’allenamento agreste. «Adesso mi 160 all’ora e velocità massima 232. Ci
Riposo o trekking blando.
godo la vita, mi rilasso in famiglia, così vogliono le palle per farlo…».
arrivo molto fresco in gara. Mi sono spo- Se lo dice lui che con gli sci in gara salta
sato con Manuela, ho avuto due figli, ho fino a 80 metri a 120 all’ora, noi gli cre-
questa bella casa: tutto ciò è quello che diamo.
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47
SPECIALE/Training

Il triatleta

Io fACCIo
fAtICA
PEr trE
agente di commercio, MULtISPortIVo
Enzo Bergamo,
enzo bergamo 36 anni, di Motta di
Livenza (Tv),
è stato il miglior nelle sue tre prove:
italiano al mondiale si allena regolarmente
nel nuoto, in bici
di ironman 2014. e nella corsa.

«da quando sono


entrato nel vortice,
la sveglia
per l’allenamento
suona alle 5…»

di enrico aiello

T
riatleta per caso, Ironman quattro chilometri, pedalare per altri 150 anche per sette ore». Conciliare tutto
per vocazione. Fino al 2009 e, nella frazione finale, quando vorresti questo con famiglia e lavoro è di per sé
Enzo Bergamo, 36 anni, da solo stramazzare al suolo, correre una uno sport estremo: significa correre o
Motta di Livenza (Tv), di maratona, cioè 42,195 chilometri. pedalare alle 5.30 di mattina o la sera
sport ne aveva sì praticati Dopo quel 2011, di Ironman lui ne doma tardi, o essere in vasca massimo alle 7.
diversi – pattinaggio, basket, calcio, sci, ben otto, oltre a svariati 70,3 (mezzo «Per non togliere tempo alla famiglia».
tennis, nuoto – ma mai nessuno davvero Ironman). Firma il suo capolavoro l’11 Che poi sarebbe Ketty, sua moglie da un
seriamente. Finché, complice la parteci­ ottobre 2014, quando compie l’impresa anno nonché sua tifosa numero uno.
pazione quasi improvvisata ad un tria­ della vita, almeno fin qui: quel giorno si A questi livelli, nella vita di un atleta
thlon sulla distanza sprint (750 metri classifica primo tra gli italiani al Cam­ nulla viene lasciato al caso. L’anno spor­
nuoto, 20 km bici, 5 km corsa), scocca la pionato Mondiale Ironman di Kona, alle tivo di Bergamo è scandito solo da due
scintilla che lo fa precipitare in quello isole Hawaii, nonostante quella sia la sua stagioni (ma lui le chiama, più corretta­
che lui chiama il “vortice del triathlon”. prima partecipazione, con un tempo di mente, “macro fasi”): l’off-season, da otto­
Da tranquillo agente di commercio si tutto rispetto: 9h31’33”. bre ad aprile, e la race-season. Durante la
trasforma così in un superatleta che lo Va da sé che per ottenere risultati tanto prima l’impegno è di 8­10 ore la settima­
porta, due anni dopo, sulla linea di par­ buoni in uno sport di endurance, di tem­ na, in cui si bada più alla qualità: lavori
tenza del suo primo Ironman, in Austria. po all’allenamento se ne deve dedicare di forza e tecnica, soprattutto nel nuoto.
Ironman è parola che incute una certa parecchio. Il che, per lui che non è un «E si lavora su core stability e stretching,
soggezione tra gli sportivi, una sfida professionista, rappresenta una sfida troppo spesso snobbati dai triatleti». La
estrema non proprio alla portata di tutti: nella sfida. «Tendenzialmente mi alleno seconda, con l’avvicinarsi delle gare, è
si tratta di nuotare per qualcosa meno di sei giorni su sette», spiega. «Nel weekend decisamente più impegnativa: volumi e

48

Se devo saltare
una seduta per
scelta precisa: affidarmi a un tecnico
competente (Fabio Vedana; ndr), che mi
conosce bene e di cui mi fido. Ormai ab­
devole e un Ironman. Però non bisogna
perdere il senso delle proporzioni: se un
impegno di lavoro manda all’aria un

motivi di lavoro biamo un rapporto che va oltre la “tabel­


la”. E poi nel triathlon il fai da te è peri­
allenamento ho imparato a non farne un
dramma. In quei casi si riprende come
non ne faccio coloso, si rischia di incappare in
infortuni legati a carichi sconsiderati
da programma il giorno successivo. Stes­
sa cosa per le giornate in cui torno esau­
più un dramma suggeriti da tecnici improvvisati». sto, magari dopo parecchie centinaia di
Non solo, ma essere un atleta di vertice chilometri in automobile, e il mio cervel­
non gli impedisce di godersi la vita: En­ lo ha solo due neuroni attivi: uno dice
distanze aumentano, con cicli di “carico” zo sa cucinare, ama la buona tavola e fame l’altro divano. In fondo, ripeto a me
in cui si arriva a 15­17 ore di allenamen­ concedersi una birra o un aperitivo, spe­ stesso che il triathlon resta un hobby cui
to settimanali, uscite da 5­6 ore in bici e cie in compagnia. Non segue una dieta dedicare il giusto tempo.
2 ore di corsa, oltre ad allenamenti com­ rigida, salvo tagliare dolci e alcol due Non scorderò mai un cartello letto du­
binati bici­corsa. mesi prima di una gara importante. rante la maratona dell’Ironman alle Ha­
A dispetto di una vita scandita in modo Quanto conta la determinazione, la testa, waii, mentre ero in piena crisi. Diceva:
tanto rigoroso il nostro eroe mantiene un per essere un “uomo d’acciaio”? Per lui at least you’re not at work (per lo meno non
approccio non troppo tecnico al suo sport: tanto. «Il confine tra saltare un allena­ sei al lavoro). Ecco, io non voglio dimen­
«So molto poco di SFR, HIIT, Fartlek, mento per stanchezza o per pigrizia in ticarlo mai: lo sport è e resta un meravi­
Vo2Max e simili (sono programmi di fondo è sottile e insidioso. È lo spazio che glioso gioco».
allenamento, ndr). Anni fa ho fatto una sta in mezzo tra essere un atleta arren­ © riproduzione riservata

49
speciale/Training

Gente come noi

i campioni

m
della
routine
trE storiE EsEmplAri di profEssionisti
(mA non dEllo sport) ChE, ComE
molti, riEsCono A ritAgliArsi
uno spAzio trA lAvoro E fAmigliA
pEr tEnErsi in formA. Anzi, di più:
Maria, Ernesto e Raffaella sono tre pro- pEr CompiErE grAndi imprEsE…
fessionisti, appassionati del loro lavoro.
Eppure hanno deciso che ci deve essere di Enrico Aiello e Alessia Cruciani
spazio anche per altro. Nonostante la dif-
ficoltà di conciliare impiego, famiglia e
svago, sono riusciti a non sacrificare
quest’ultima voce, cimentandosi in sport
che richiedono costanza e disciplina. To-
gliendosi grandi soddisfazioni.

L’ARChITETTO TENNISTA
Vivendo a Londra, luogo d’elezione per il
tennis, e con un marito bravo giocatore, è
inevitabile che venga voglia di provarci.
Il coniuge, diventato nel frattempo ex, la
porta in uno splendido campo di Holland
Park e sentenzia: «Sei negata, evita qual-
siasi gioco che contempli una pallina».
Maria Venco, oggi architetto di 47 anni,
si rassegna e, una volta rientrata a Milano,
si limita a iscrivere i due figli (Filippo, 16
anni, e Chiara, 14) alla scuola del Tennis
Club Ambrosiano. Mentre aspetta che i
ragazzi finiscano la lezione, viene notata
dallo storico maestro Giuseppe Morelli,
che le dice: «Se devi aspettare, tanto vale
giocare». «No, grazie, sono negata», ri-
spondelei.Ecosìpartelasfidadelmaestro:
«Le regalo 2-3 lezioni, poi tiriamo le som-
me». Da allora sono passati quasi tre anni
e oggi Maria gioca tutti i giorni. Alle 8 di
mattina è sempre lì all’Ambrosiano, due
volte fa lezione e le altre gioca con i soci
del circolo che le ha presentato Morelli,
man mano che aumentava il suo livello.
sul traguardo
«So che non sarò mai brava come chi ha Ernesto Ciravegna, 59 anni, sventola il tricolore dopo aver chiuso
iniziato da ragazzo ma non importa, mi al secondo posto la Big Five Marathon in Sudafrica nel 2015.

50
sulla terra rossa sulla neve
Maria Venco, 47 anni, in campo al TC Ambrosiano di Milano. Raffaella Rossi, 42 anni, nella gara del 2015 nella Val di
Si tiene in forma anche pedalando e con lo yoga. Rezzalo, seguita dalla compagna di team Laura Besseghini.

piace e mi fa stare bene. Gioco alle 8 perché Ernesto fa tutto l’opposto di ciò che pre- laddove noi umani prendiamo la funivia
poi devo lavorare e occuparmi dei figli. dica ai suoi pazienti: si allena a digiuno e, lei sale con le sue gambe: con le pelli in-
Arrivo al circolo dopo 5 km in bicicletta una volta rientrato, mangia una quantità collate agli sci se c’è neve, altrimenti – con
(la uso sempre, è il mio mezzo di locomo- smodata di frutta e si precipita al lavoro. la bella stagione – con scarpe da running.
zione) e quindi sono già calda. E, visto che «E la sera spesso mi concedo un grappino Due sport di montagna, la corsa e lo scial-
non sono più una ragazzina e ho problemi e un sigaro». Poi c’è il capitolo infortuni. pinismo, che la impegnano tutto l’anno e
di muscoli e tendini, appena sveglia faccio Ha gareggiato anche con un piede rotto e la portano ad allenarsi tutti i giorni o qua-
mezz’oretta di yoga». Poi confessa: «Non una costola incrinata. All’ultima CCC si, lasciandole solo qualche settimana di
sono per niente competitiva ma il maestro (percorso lungo dell’UltraTrailMonteBian- scarico nel passaggio tra le due stagioni
dice che “non si impara davvero a giocare co) si è presentato al via con un bicipite agonistiche, durante le quali ama rifu-
finché non c’è qualcosa sul piatto”. Quan- femorale fuori uso. «Ho fatto tesoro dei giarsi sul mare della Grecia. La vittoria
do ho partecipato al torneo sociale, quin- consigli buddisti di un massaggiatore più bella e inattesa è stata nello scialpini-
di, era più per accontentare lui. Invece ho thailandese di Gressoney secondo cui il smo al prestigioso Trofeo Mezzalama del
vinto». E l’ex marito? «Continua a dire che dolore non esiste». A furia di ripeterselo 2013, ottenuta in coppia con l’amica Lau-
sono una schiappa. Ma non è l’unico. ha finito per crederci e si è piazzato 2° di ra Besseghini. Gli anni che passano ren-
Quando ho vinto il torneo, mio figlio mi categoria, scoprendo la mattina dopo che dono più complicato competere ad altis-
ha chiesto ironico: “Eravate in due?”». il dolore esisteva eccome. Nell’album dei simi livelli, ma proprio il non dover più
ricordi la gara più faticosa rimane l’Inca dimostrare niente nel suo ambiente le sta
IL MEDICO SKYRUNNER Trail Marathon in Perú (sarà per via dei allungando la carriera, permettendole di
Sui documenti di Ernesto Ciravegna, 59 passaggi a 5.000 metri, in piena ipossia?) vivere ogni gara senza ansia da presta-
anni, alla voce professione, c’è scritto: mentre la vittoria più sofferta è stata all’Ul- zione. Quest’anno, grazie anche a una
medico. Specializzato in terapia del dolo- tradesert Trail in Giordania del 2011, in cui ritrovata competitività dopo alcuni brut-
re, è anche un atleta di razza che vive come «se manchi un waypoint è un attimo ritro- ti infortuni, Sky Raffy ha visto realizzarsi
passione la corsa in montagna. «La parte varti in Siria». Senza dimenticare il 1° più di un sogno: vincere la Sellaronda Ski-
più impegnativa dei miei allenamenti in posto nel 2014 alla Great Wall Marathon. marathon, la Mountain Attack in Austria e,
realtà sono le scuse che devo inventare nel running, la Maddalene Sky Marathon.
con mia moglie per giustificare le continue LA FISIOTERAPISTA SCIATRICE Tutto questo nonostante lontano dalle
assenze da casa! Le vacanze ormai ven- Raffaella Rossi, 42 anni, è tosta come cer- gare abbia uno stile di vita poco canonico.
gono pianificate in funzione del calenda- te salite della Valtellina dove è cresciuta. «Metodica io? Macché! Mangio quando
rio gare, una trentina ogni anno». Allo Fisioterapista di giorno, dopo le 16 toglie ho fame (e quello che mi piace) e dormo
sportivo metodico non corrisponde uno il camice e si trasforma in una tenace quanto e quando voglio e posso. Sono
stile di vita altrettanto rigoroso, dato che skyrunner e scialpinista. Significa che un’anarchica dello sport».
© riproduzionE risErvAtA

51
speciAle/Training

N
ella palestra del futuro,
che assomiglia incredibil-
mente a quella del passato,
ci sono sbarre di legno,
cinghie di cuoio e carru-
cole. E soprattutto, una serie infinita
d’omissioni, ciascuna delle quali con
puntuale spiegazione. Cyclette elettro-
nica? «Neanche per sogno, i nostri eser-
cizi s’ispirano alla ginnastica svedese e
al Calisthenic, e sfruttano solo il peso
naturale del corpo (in ambito anglosas-
sone: bodyweight training; ndr)». Schermi
da 13 pollici collegati al telefonino per
rilanciare i parametri biomeccanici? «Da
noi le mani servono per gli esercizi, im-
pugnare lo smartphone sarebbe compli-
cato». Da ex body builder ed ex direttore
delle palestre Downtown, Alessandro
Dernini è diventato il portabandiera
della ginnastica lenta, fatta con strumen-
ti naturali e dall’aspetto vintage. Non
così dissimili da quelli inventati a fine
Ottocento dal medico svedese Gustav
Zander, creatore di aggeggi stiraossa e
allungamembra e artefice di un succes-
so planetario che già nel 1911 lo portò ad
aprire trecento Zander Institutes sparsi
nel mondo. Persino sul Titanic, s’appren-
de dalla mostra Sweat and Corsets appena
conclusasi al Tekniska Museet di Stoc-
colma (le foto del servizio sono tratte
dall’archivio del museo), era stata pre-
Palestra “slow”
disposta una sala esercizi attrezzata con
gli strumenti inventati da Zander. Così,
incoraggiato dalla diffusione dello street
workout (allenamento di strada in cui si
utilizza un po’ quel che c’è), Alessandro
metter su
muscoli
Dernini ha aperto IN/EX, spazio nel
centro di Milano che sembra un ginna-
sio novecentesco: parallele di legno e
bulloni, sbarre per le trazioni, anelli,

come un tempo
pasta di magnesio da spalmare sulle
mani, funi e la scala di corda (in città è
nata anche la Calisthenics Milano Aca-

52
pioniere Del corpo
In queste foto,
alcune delle macchine
da allenamento
ideate alla fine
dell’Ottocento
dal medico svedese
Gustav Zander
(1835-1920), grande
precursore delle
odierne palestre.
C’è anche un attrezzo
per allenare le signore
ad andare a cavallo.
Le foto appartengono
all’archivio del Museo
nazionale svedese
di scienza e tecnologia.

demy). E poi insegnanti provenienti dal-


la ginnastica artistica per imparare a
utilizzare il quadro svedese, la spalliera,
le panche, le pertiche e le assi di equili-
brio. Per non parlare dei macchinari in
legno per gli esercizi Dainami, discipli-
na a metà strada tra il Pilates e lo Yoga.
Un ritorno all’umanesimo del corpo li-
bero certificato recentemente da un son-
daggio dell’American College of Sport
Medicine: «Le persone utilizzano da se-
coli il proprio peso come polo naturale
di resistenza», scrive Walter R. Thomp-
son, docente di Exercise science presso
la Georgia State University, «ma solo ora
il trend si sta affermando nelle palestre».
Tutto è nato dalla strada, dove tribù d’ap-
passionati hanno preso d’assalto par-
chetti pubblici e percorsi vita, a New
York come a Londra, per improvvisare
sessioni calisteniche utilizzando anelli,
sbarre, reti di recinzione e persino le
scalette degli scivoli impiegate come spal-
liere. Un mondo vintage che ha trovato
online il palco per farsi movimento mon-
diale, grazie all’esplosione di alcune web
star: i BarStarzz e i Baristi Workout, che
postano le loro evoluzioni urbane alla
sbarra. Poi Hannibal For King, ex gale-
otto newyorkese che ha imparato ad al-
lenarsi in prigione. L’italiano Fabio Inka,
che ha registrato il marchio Impacto
Training. E Frank Madrano, vegano
radicale che su YouTube pubblica eser-
cizi da 33 milioni di visualizzazioni.
Aumenta intanto il numero di palestre
non saranno macchine di due secoli fa come dal tocco retrò: dall’Athletic Club di Am-
quelle di queste foto, ma nei centri fitness di oggi sterdam con le sue cavalline di legno al
Nimble di New York, dove si utilizzano
è sempre più diffuso l’allenamento calistenico,
esclusivamente le barre elastiche Trx,
quello che alla tecnologia preferisce attrezzi fino al sistema di sbarre di Metroflex a
semplici e naturali dall’aspetto vintage. Los Angeles. «Perché», sorride Dernini,
i cui guru, però, diventano delle web star… «è sempre molto educativo vedere body
builder pompatissimi tentare pochi eser-
cizi alle parallele, e poi stramazzare a
di raffaele panizza terra distrutti».
© riproduzione riservata

53
SPECIALE/Training

Crossfit Novità corsi

ALLEnArSI CoSì E In PALEStrA


SI PEdALA

è gIà unA gArA


è la filosofia di questa disciplina ad alta intensità
A SquAdrE
workout “agonistico” anche
nei centri virgin con “the pack”.
nata per prepararsi a qualsiasi sport. e la sfida e l’elastico è sempre più di moda
con i compagni di corso è sempre dietro l’angolo…
A settembre cambio corso: è il
mantra di ogni ripresa. Si
rinnovano abbonamenti e buone
intenzioni. Ecco che cosa provare
di nuovo e divertente.
tHE PACK
» la proposta Virgin Active per chi
ama la competizione. Una
coinvolgente lezione a squadre su
bike Technogym di ultima
generazione. Ogni classe è divisa
in tre team o ìpack”: i gialli, i rosa,
i blu, che si confrontano in una
serie di sfide (4 in ogni lezione).
La musica detta i tempi e dà la
carica. I risultati subito visibili
sono proiettati su uno schermo:
velocità, distanza, calorie e
potenza monitorate in tempo

»
reale indicano la squadra
tosto ma si può personalizzare, sempre diverso. Ci sono tre modalità: vincente. Divertente sfida che ti fa
viene promosso sia come filo- forza (tipo pesistica), resistenza (corsa, consumare fino a 500 calorie a
sofia dell’esercizio fisico che bici, nuoto, salti con la corda e salti in lezione (www.virginactive.it).
come sport agonistico: parlia- generale) e ginnastica (corpo libero). Ogni PoP
mo del crossfit, la disciplina volta vengono proposti esercizi diversi, Un corso adatto a chi comincia da
che in poco tempo ha conquistato miglia- in cui ciascuno cerca appunto di miglio- zero ma vuole un allenamento
ia di praticanti. «Proprio perché, oltre a rarsi». O di battere gli amici: «Si crea sem- impegnativo. La particolarità?
essere adatto a tutti, si tratta di un allena- pre una sorta di sfida: scriviamo sulla Uno speciale elastico che può
mento funzionale e completo, nato per lavagna i tempi del wod, che restano tut- essere non solo impugnato ma
preparare ad affrontare qualsiasi sport», ta la giornata, così ogni classe può cerca- ìindossato” intorno a vita e
spiega la milanese Gaia Rovati, 36 anni, re di abbassarli: è uno stimolo allenante gambe per svolgere qualunque
insegnante di fitness da 10 e di crossfit da in più». Poi ci sono le gare “vere”, alle tipo di esercizio. E non solo:
4. Ma se questa era l’intenzione dei suoi quali ci si avvicina con un paio d’ore di l’elastico crea una resistenza
ideatori, la disciplina è piaciuta così tanto allenamento aggiuntive. «Ci vuole una ìauxotonica” così i muscoli
da diventare uno sport a sé, con tanto di preparazione atletica differente», raccon- lavorano sia in fase di
competizioni a tutti i livelli. Anche se la ta ancora Gaia, che insegna nelle palestre allungamento che di rilascio. Si
vera gara, dicono, è con se stessi: per mi- Planet ed Enjoy di Cernusco sul Naviglio lavora per 50 minuti, a tempo di
gliorare i tempi di esecuzione e la qualità e Seven Infinity di Gorgonzola. «Poi, all’i- musica, si alternano fasi aerobiche
degli esercizi. «Il crossfit si compone di nizio, si partecipa… online: gli organizza- a corpo libero a esercizi con
allenamenti brevi e ad alta intensità», tori postano un programma di esercizi e l’elastico per la tonificazione di
chiarisce ancora l’esperta. «Si fanno delle i tempi migliori entrano in classifica. Ba- tutto il corpo. » richiesto in tante
drew angerer

classi e il nucleo della lezione, che si chia- sta farli (e non è poco) e mandare un video: palestre, da nord a sud (www.
ma wod (workout of the day), è un allena- poi, per chi passa, s’inizia a fare sul serio». weforfitness.it).
mento che varia dai 5 ai 30 minuti ed è Silvia Guerriero Sabrina Commis
© riproduzione riservata

54
SPECIALE/Training

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funzioni di monitoraggio dell’attività fisica SPORTJUMP
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56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Numero verde gratuito per info scientifiche
Lun-Ven ore 9-13 14-18
passioni/Vento in poppa

testa a testa
Un momento della Rolex
Cup, la regata tra barche
di lusso che si svolge ogni
anno in Costa Smeralda
e giunta alla 27ª edizione.

58
Maxi Yacht Rolex Cup

la sfilata
degli dei
il maRe della SaRdegna e le baRChe più belle del mondo Sono
gli ingRedienti Che Rendono UniCa la Regata andata in SCena in CoSta
SmeRalda dal 4 al 10 SettembRe. dove la veRa gaRa è faRSi ammiRaRe
di gian luca pasini ~ foto di Carlo borlenghi
passioni/Vento in poppa

60
viste dall’alto
Alcuni dei 52 scafi
in gara (distribuiti nelle
varie categorie), nella
regata andata in scena
a Porto Cervo dal 4 al 10
settembre. La categoria
massima presente era
quella dei SuperMaxi
(oltre i 30 metri e mezzo).

61
Passioni/Vento in poppa

«Q
uel lo che fa Cayard a San Diego. Oggi Craig è race mondo, puoi perfino sopportare che in
grande una re- officer dello Yacht Club Costa Smeralda questa Maxi Rolex Cup (evento diventa-
gata è uno sce- che organizza, fra le altre regate, anche to di culto in questo angolo di Sardegna
nario mozza- la Maxi Rolex Cup. E secondo i criteri e anche in tutto il mondo) gli equipaggi
fiato insieme a elencati da Craig basta dare un’occhiata siano stati costretti a restare ancorati in
una competizione di alto livello. Se hai alle foto di queste pagine (se uno non ha porto per un paio di giornate, anziché
questi due ingredienti sei certamente a la fortuna di poter farsi un bagno in mollare gli ormeggi e prendere la via del
buon punto nel tuo lavoro». Chi parla è quelle acque blu) per rendersi conto che mare. Non è ipocrisia, ma velica realtà
Peter Craig, lunga esperienza nautica, da queste parti il dio del mare ha dato il che l’aspetto agonistico di questo appun-
dalla Coppa America in giù, coppa che meglio nel fare il suo lavoro. E per capir- tamento non sia al primo posto della lista.
vinse nel 1992 sotto la guida del milio- lo – a prescindere dalle condizioni veli- Non è facile fare il conto, ma non è az-
nario Bill Koch battendo in finale il Mo- che – basta lo sguardo. Se poi ci aggiun- zardato ipotizzare che in banchina – du-
ro di Venezia di Raul Gardini e Paul gi anche 52 delle barche più belle del rante questa edizione dei record anche

62
CaMPionE DEL MonDo
La nuova classe Maxi 72 ha disputato in questa
occasione il Mondiale, vinto da Bella Mente
di Hap Fauth (nelle due foto in basso).

in fatto di partecipanti – ci fossero “am- come detto, la vela qui è un po’ meno Fauth mentre si siedono sul trono delle
massate” diverse centinaia di milioni di agonismo (anche se quello non manca varie categorie: Open Season (Wally),
euro in carbonio, vele, winch, timoni, mai, per forza di cose) e tanti altri ingre- WinWin (SuperMaxi), Leopard 3 (Maxi
scafi e via elencando, sfilati in Sardegna dienti in più serviti nell’insalatiera di Racing), My Song (Maxi Racing Crui-
in qualità di esemplari dei più alti pro- cristallo della Costa Smeralda, fra cene sing), Atalanta II (Mini Maxi Racing),
dotti della tecnologia che va a vela, anche per l’equipaggio e cocktail al tramonto. Wallyño (Mini Maxi Racing Cruising)
se spesso soltanto per diporto, traspor- Divise impeccabili tutte uguali ed elen- e Grande Orazio (Southern Wind).
tati dai rispettivi armatori arrivati a co dei vincitori piuttosto robusto, perché Chi non ce l’ha fatta avrà un motivo in
Porto Cervo da ogni angolo del mondo una targa e una coppa c’è (quasi) per più per tornare l’anno prossimo. Magari
(i più con famiglia al seguito). Gli stessi tutti. E quindi l’elenco dei “primi” rischia le condizioni del vento saranno migliori,
che poi ingaggiano robusti equipaggi di arrivare in doppia cifra. o forse no. Quello che resterà immutabi-
per cercare di figurare al meglio possi- Ha conquistato il titolo di campione del le è lo scenario: tanto basta per fissare
bile su queste acque blu cartolina. Ma, mondo tra i Maxi 72 Bella Mente di Hap già oggi la data della partenza…
© riproduzione riservata

63
L’evento/Polvere di bici

Il grande circo della Mtb

per favore
chiamateci piLoti
così vogliono essere definiti i biker che fanno della mountain bike
uno spettacolo dentro e fuori la gara, a metà fra passione antica
e tecnologie avveniristiche. esaltate entrambe, in trentino,
dal mondiale di downhill, la specialità più dura e affascinante di tutte
di andrea guerra ~ foto di francesco anselmi

64
Giù neL bosco
val di sole, trentino,
mondiale
di downhill: ecco
la discesa sulla black
snake, la pista
di 2 km col 25%
di pendenza media.

65
l’evento/Mountain Bike

Ruote e rotelle. È questione di ruote e


rotelle. Perché secondo alcuni, forse pro-
fani, per scendere da quelle pareti così
impervie su due ruote, bisogna proprio
avere qualche rotella fuori posto. Ruote
e rotelle, dunque. Ma anche pietra, roccia
viva, terra, sabbia e polvere, quella che
riempie l’aria e i polmoni. I moderni
cavalieri, in sella ai loro destrieri a pe-
dali sembrano non temere nulla, nem-
meno l’erba bagnata e le radici che spun- corsi i Campionati mondiali Uci di sale (o la scende) a piedi. “Questi sono
tano dal terreno a ogni angolo per mountain bike e dopo lo spettacolo not- matti”, mormorano gli atei della downhill.
mordergli le caviglie. Giovani, anche turno del 4 Cross è stata senza dubbio «Il nome me lo ha suggerito un rider che
giovanissimi, a ben guardarli di rotelle la gara di downhill a tenere tutti col fia- mi disse che per tutta notte si era sogna-
fuori posto non ne hanno nemmeno trop- to sospeso e lo sguardo incollato sulla to i serpenti neri sul tracciato. Parlava
pe. Fisicamente preparati, in cima alla Black Snake. Serpente nero, il nome dice delle radici che con la pioggia, bagnate,
pista di Daolasa ripassano mentalmen- tutto: la pista si snoda per 2 chilometri si coloravano di nero e spuntavano dal
te il percorso come veri professionisti e duecento metri nel bosco, con penden- terreno».
quali sono. ze medie del 25 per cento e un dislivello Il racconto è di Pippo Marani, pioniere
di 500 metri. italiano della disciplina, ideatore del
Il SeRPente neRo Un muro, una parete fitta di ostacoli, tracciato della Black Snake. «Pista molto
In Val di Sole la scorsa settimana si sono difficile da percorrere anche a chi la ri- fisica, l’ho pensata per esaltare la crea-

66
Che teRzetto
Da sinistra, il
francese Loïc Bruni,
ex campione del
mondo di downhill; Il CIRCo
l’americano Aaron
Gwin, favorito per Biker, rider, ma anche piloti. Si chiama-
la vittoria (sempre no così tra i paddock mentre mettono a
nel downhill) punto freni a disco, raggi e copertoni.
e caduto durante la
gara; l’inglese Capelli lunghi e orecchini, piercing e
Danny Hart, tatuaggi sotto quelle tute fluo e al riparo
vincitore della sfida
dalle protezioni degne dei piloti del mo-
iridata (sotto, alcune
fasi della gara). torsport. Sfrecciano a tutto gas sui loro
mezzi, mettendo a dura prova le forcelle


e le sospensioni. Sotto i caschi integrali,
tività dei rider», aggiunge. L’inglese Dan- a ben guardare, si può scorgere qualche
ny Hart ha domato il Serpente Nero in goccia di sudore, gli occhi fissi sul sen-
3’32’’484, con punte di 60 chilometri tiero, i nervi tesi. Saltano sulle radici, si
orari e una velocità media che supera i librano in aria per i flash dei presenti.
Nella Mtb è 35. A lui è andata la maglia iridata tra Che in migliaia hanno affollato la Val di
gli Elite, come alla connazionale Rachel Sole per oltre due settimane, fino all’ul-
cambiato tutto, Atherton nella categoria femminile, do- timo capitolo della saga mondiale 2016.
tranne lo spirito: po una discesa chiusa in 4’20”187: in
quell’inferno di sabbia hanno fatto meglio
Tutti sui bordi della Black Snake per as-
sistere alla gara e incitare i rider. Arma-
sano, genuino, vero di tutti, galoppando sulla Teo’s Dog Stone, ti di bottiglie di birra, macchine fotogra-
passeggiando sul tratto ribattezzato The fiche, applaudono al passaggio dei
GiovaNNa BoNazzi Hell. L’inferno. Un nome, un programma. piloti e fanno risuonare le motoseghe,
soffiano nelle trombette, picchiano sui
cerchioni scassati di vecchie bici. Un
circo colorato, assordante, incolonnato
nel bosco, in equilibrio sul versante del
tracciato, oppure a fondo valle, pronto a
battere le mani a chi arriva in fondo e
magari vince, fermando il cronometro
prima degli avversari.

veteRAnA
Batte le mani anche Giovanna Bonazzi
che nel 1991 regalò la prima medaglia
mondiale all’Italia quando ancora in
pochi sapevano cosa fosse la downhill e
ancora meno pensavano ci si potesse
buttare giù da un sentiero di montagna
sui pedali. «La mia bicicletta aveva solo
la sospensione anteriore che aveva una
escursione di 33 millimetri», racconta.

67
l’evento/Mountain Bike

Lei questo mondo lo conosce bene e lo SAltI nazione il primo titolo mondiale di que-
Sopra, tre immagini
ama: «È cambiata la tecnica, la tecnolo- sta categoria. Diciassette anni, ha corso
delle finali notturne
gia, sono cambiate le piste, ma la pas- del 4 Cross; qui sotto, in strada fin da piccola, poi ha scoperto
sione di chi fa questo sport è la stessa. il variegato pubblico la montagna: «Ho iniziato da G1 e sono
della mountain bike;
Lo spirito delle persone è il medesimo: e poi, a destra, arrivata fino al secondo anno Esordien-
sano, genuino, vero». Un’aura positiva l’inglese Hart ti. Poi non mi divertivo più e volevo smet-
che si percepisce intensamente quando abbracciato tere con la bici. Quasi per caso ho incon-
dai suoi genitori
si assiste a una gara di questo tipo. Gio- dopo la vittoria trato la downhill e ho ritrovato il sorriso».
vanna, antesignana della mountain bi- nel downhill. Andrà in Canada a frequentare il quar-
ke, non ha solo guardato: a 50 anni si è to anno di liceo, per imparare l’inglese
rimessa in sella e si è lanciata giù dalla e affinare la tecnica. «Là è il top», indica
Black Snake vincendo il titolo Master, il con la mano in aria. Andrea Bianciotto,
primo all’Italia. Ancora un record, an- torinese, dopo le qualifiche del sabato
cora un titolo al suo Paese dopo 2 maglie aveva il miglior tempo tra gli Junior uo-
iridate, 3 Europei, una Coppa del Mon-
do, 19 titoli italiani e un Campionato
europeo di gelato. Sì, di gelato: i suoi
coni veronesi sono stati ritenuti i miglio-
ri di tutto il Vecchio Continente. «E pen-
sare che dopo anni mi sono rimessa in
sella solo a giugno, grazie a una e-bike».
Insomma, vincere è una questione di
Dna.

DI CASA
L’Inghilterra ha dominato, gli Stati Uni-
ti sono stati sfortunati, il Canada ha fat-
to incetta di premi tra i giovani. Qual-
cuno è caduto ed è finito in ospedale.
Sono arrivati in Val di Sole da tutto il
mondo per contendersi l’iride e l’Italia
non è stata a guardare. I padroni di casa
hanno fatto valere la loro preparazione
e la loro esperienza. La bolzanina Ales-
sia Missiaggia, per esempio, ha tenuto
in mano le chiavi di casa nella categoria
Junior donne e ha regalato alla nostra

68

mini. Poi una leggera scivolata in gara, matti», ripetono. Eppure in moltissimi
una sbavatura che lo ha portato fuori dal casi è una questione di sangue, di fami-
podio. «Lavoro con papà e mi alleno. Ho glia. Chiedere per credere a Magnus
iniziato nel 2012 grazie a un amico, ora Manson, argento tra gli Juniores. Diciot-
fatico a smettere». Carlo Caire invece ha
iniziato grazie proprio al papà che un
Non mi divertivo più to anni, canadese: la mamma si chiama
Ivana Cappelletto, genovese di nascita e
giorno portò a casa una bici da downhill: con la bici. campionessa italiana su pista, con un’ap-
«Colpa sua, ho cominciato presto, avevo parizione in maglia azzurra ai Mondia-
11 anni». Poi ho incontrato li di Vienna del 1987; il papà Paul, altro

lA BICI nel DnA il downhill e ho pistard, nel 1988 arrivò quinto ai Giochi
del Commonwealth. Dalla pista alla mon-
Gli “atei”, gli “agnostici della downhill” ritrovato il sorriso tagna, dal Canada all’Italia: «È bello
difficilmente potrebbero consigliare que- tornare in Italia e far vedere a mio figlio
sta specialità ai propri figli. «Cose da AlessiA missiAggiA il Paese dove sono nata. Rispetto a dove
viviamo in Canada qui arriva la neve e
quindi d’inverno si pratica molto lo sci.
Da noi invece nevica poco e quindi si può
praticare la Mtb tutto l’anno. Sembra un
paradosso pensando al Canada ma nel-
la zona di Vancouver il clima è relativa-
mente mite», racconta Ivana.

lA vAlle
Premio alla location, non solo al pubbli-
co e ai rider. L’anno prossimo in Val di
Sole si correrà la finale di Coppa del
Mondo. Si tornerà a parlare della Black
Snake, dei suoi sassi, dei suoi salti, dei
feriti che ha lasciato sul suo fondo sab-
bioso e terribile. Ma il 2017 sarà anche
l’anno dell’apertura ufficiale del Bike
Park della Val di Sole: chilometri e chi-
lometri di piste, strade sterrate, ciclabi-
li e single track per i più esperti, un pa-
radiso per chi ama la montagna e le due
ruote.
© riproduzione riServata

69
S p o r t l i f e

sguardo d’autunno

Jayne Kamin - oncea


perfetto! david Beckham, 41 anni, indossa occhiali da sole con lenti specchiate e montatura di colore marrone.

finisce l’estate ma gli occhiali da sole servono ancora. la regola


per la stagione sono montature retrò e colori scuri

... in più lo zaino d’oro, il cofanetto faber-castell, i magnifici 7 e la nuova guzzi

82 84 93 96

© riproduzione riservata 71
S p o r t l i f e

m a n S T Y L E

impeccabili
A destra, modello aviator e lenti fumÈ
per il portoghese del Real Madrid
Cristiano Ronaldo, 31 anni. Occhialini tondi
e lenti specchiate per il pilota di F.1
Lewis Hamilton, 31. Difficile pizzicare i due
campionissimi con un accessorio fuori posto.

riflessi veloci
Da sinistra: il tedesco della Ferrari Sebastian Vettel, 29 anni, il russo
della Toro Rosso Daniil Kvyat, 22, e il tedesco della Mercedes Nico Rosberg, 31.
In basso a sinistra il campione inglese di golf Danny Willett, 28.

72
f DI alessIa crucIanI

ermi! Che cosa fate? Noooo! Lasciate subito stare gli occhiali
da sole al loro posto! D’accordo, l’estate sta finendo, ci siamo
concessi gli ultimi weekend fuori città e ci si prepara al cambio
di stagione. Ma se bermuda e costumi possono anche essere
riposti nella parte più remota dell’armadio, le lenti scure ser-
vono ancora. Lo sostengono con una certa sicurezza gli esper-
ti della moda che riguarda l’Autunno-Inverno 2016-2017. E
che regalano anche qualche consiglio prezioso sul modello da
indossare. Uno su tutti: se state per caso pensando di svecchia-
moda unisex
In questa pagina, da sinistra in alto in senso orario:
la cantante americana BeyoncÈ, 35 anni,
la tennista canadese Eugenie Bouchard, 22,
l’ex stella americana dell’Nba Michael Jordan,
53, il pilota inglese Jenson Button, 36,
l’imprenditore Lapo Elkann, 38, i piloti spagnoli
Jorge Lorenzo, 29, e Maverick Viñales, 21,

Karwai tang , MarK thoMpson, denis doyle, adaM glanzMan, gregory shaMus, dan istitene, Charles Coates, gaetano piazzolla, MirCo lazzari
il francese Romain Grosjean, 30.

I must have sono le lenti tonde, a specchio


e l’intramontabile stile aviator

re la collezione di occhiali, lasciate stare i più vecchi. Quest’au- lenti specchiate, vintage e modernissime allo stesso tempo.
tunno è il sapore retrò a farla da padrone, con le intramonta- Alcuni stilisti però hanno deciso di dare spazio anche a crea-
bili forme aviator. Così come sono super trendy gli occhiali zioni più squadrate e alle mascherine avvolgenti, preferite
tondi, specie se si osa con le montature piccole. È garantito: soprattutto in forme oversize. Anche per quanto riguarda i
nella prossima stagione spopoleranno. colori vince la tendenza retrò con le intramontabili cromie
Sfoggiare gli occhiali da sole anche quando arriva il freddo scure: nero, marrone e blu. Poi, se viene un’incredibile voglia
non è solo una protezione per gli occhi ma conferisce all’uomo di caldo e di ripensare all’estate, sono accettate anche le varian-
che li indossa quell’idea di cura e di mistero che piace in ogni ti con le tinte più accese, i rivestimenti in tessuto e qualche
stagione e, al proposito, residuo apprezzato dell’estate sono le disegno fantasioso sulla montatura. Senza esagerare, però.

© riproduzione riservata 73
S p o r t l i f e
m o da
a SiniStra
orologio
con movimento
meccanico a carica
automatica, cassa
in acciaio e titanio,
bracciale in acciaio
inossidabile,
impermeabile fino
a 10 atmosfere,
Locman italy
(€ 530).

a DeStra
occhiali da sole
con lenti antiriflesso
e sfumate in vetro
polarizzato.
montatura in
metallo e iniettato
con aste in metal
cord, Barberini
eyewear (€ 375).

74
rifrazioni
e tentazioni
Trasparenze, riflessi e ombre in un gioco di luci Tra il plexiglass,
le maTerie plasTiche degli occhiali e quelle meTalliche degli orologi

a cura di irene traina - Foto di marco gazza

h a c o l l a b o r at o g i o el e pa n ed da

75
S p o r t l i f e
m o da

a SiniStra
Occhiali da sole
in plexiglass con
doppia montatura
in metallo,
Christopher Kane
(€ 390).

a DeStra
Cronografo
in acciaio satinato
con quadrante
multifunzione a
contrasto, Bulova
(€ 450).

76
rifrazioni e tentazioni

77
S p o r t l i f e
m o d
daa

rifrazioni e tentazioni

78
a SiniStra
Occhiali da sole
con montatura
in metallo e lenti
fumé, Prada Linea
rossa eyewear
(€ 185).

a DeStra
Cronografo in
acciaio con cinturino
braccialato
e quadrante
multifunzione,
Breitling (€ 7.850).

79
S p o r t l i f e
m o da

a SiniStra
Cronografo
in acciaio con
cinturino braccialato
e corona smaltata a
contrasto, nautica
(€ 199).

a DeStra
Occhiali da sole
con montatura in
acetato con ponte
e dettagli in metallo
rodiato, Carrera by
Safilo (€ 159).

80
rifrazioni e tentazioni

© riproduzione riservata 81
S p o r t l i f e di gianluca zappoli

l ink

Metalli preziosi
l’abbigliamento da bicicletta diventa fashion, con accessori dalle tonalità oro e argento

CalVin Klein ColleCtion hogan


zaino in pelle sneakers in pelle martellata
metallizzata con maxi metallizzata con dettagli
tasca frontale. in suede e logo in rilievo.
€ 2.240 € 340

Christopher Kane Cigno VeloCe


felpa (€ 765), bermuda (€ 745) bicicletta con telaio in alluminio lucidato
e sneakers (€ 445) e ruote con raggi in magnesio.
€ 1.500

82 © riproduzione riservata
S P O R T L I F E
FASHION L ABYRINTH

N I K E L A B E S TO N E I SL A N D

Shopping (e bici)
Rivoluzione
all’outlet casual
DA QUEST’ANNO AD “ANDARE
I DUE MARCHI UNISCONO LE FORZE
IN BICI” SI IMPARA ALL’OUTLET.
E REALIZZANO UNA GIACCA
SI TRATTA DI UN PROGETTO PER
CHE RACCHIUDE IL LORO PASSATO
AVVICINARE I BAMBINI (FINO A 5-6
GUARDANDO AL FUTURO
ANNI) ALLE DUE RUOTE, ATTIVO A
CASTEL GUELFO E VICOLUNGO,
CON L’INSTALLAZIONE DI STAZIONI
DI MINI-BIKE SHARING E LO STESSO
MECCANISMO DEI SERVIZI PRESENTI
NELLE GRANDI CITTÀ: DOPO ESSERSI
L a prima incursione di Nike nell’outer-
wear atletico risale al 1979, con la nascita
della giacca Windrunner; espressione della
MUNITI DEL CASCHETTO PROTETTIVO, missione aziendale di armonizzare forma,
I GENITORI RICEVONO UNA CARD funzione ed emozione, rispondeva a un’esi-
MAGNETICA CHE CONSENTE DI genza semplice ma inappagata dei runner
RITIRARE GRATUITAMENTE UNA BICI di allora: proteggersi dalle intemperie senza
A ROTELLE. PER L’INAUGURAZIONE,
che il movimento ne risentisse. Appena tre
QUESTO WEEKEND E IL 24/25
anni dopo in Italia nasceva Stone Island,
SETTEMBRE, LABORATORI GRATUITI
E PERCORSI DI GIOCO A TEMA. marchio di abbigliamento mosso da un’ana-
loga spinta all’innovazione. Sovvertendo gli
standard di lavorazione dei materiali, unen-
do l’ispirazione militare e l’abbigliamento
da lavoro a un trattamento innovativo dei
Rielaborazione tessuti e della tintura, il brand ha introdotto

nordica sul mercato capispalla dalle straordinarie


sfumature cromatiche, giacche tecniche
ma pensate per la vita di tutti i giorni. Nei Zero zero uno
L a collaborazione tra Clarks Originals
e il brand streetwear scandinavo Le
Fix (fondato a Copenaghen nel 1999 da
decenni successivi entrambe le aziende
sono diventate marchi leader nei rispettivi
settori.Lecompetenzeindividualieoriginali
Benny Kusk, Rasmus Jacobsen e Jesper
dei due brand si fondono nella NikeLab x
Holm) reinterpreta il classico e iconico
Stone Island Windrunner (€ 655). Seconda
polacchino Desert Boot in una tonalità
tappa di una proficua collaborazione, la
verde bosco e la nuova Trigenic Flex in
giacca dimostra il comune interesse delle
pelle e suede color petrolio con dettagli
due aziende per l’innovazione e, al tem-
rosso fuoco (in foto). In
po stesso, mette in luce una nuova realtà:
edizione limitata.
le competenze combinate dell’artigiano,
dell’artista, dell’ingegnere e del produttore,
che in passato s’incontravano raramente,
sono la vera chiave dell’evoluzione. Dispo-
nibile negli store Stone Island, in selezionati
negozi NikeLab e sui rispettivi siti.

84
A CURA DI CARLO ORTENZI - HA COLLABORATO FABIO FINAZZI

Gioventù ribelle
“YOU SAY YOU WANT A REVOLUTION? RECORDS AND REBELS 1966-70” È UNA
MOSTRA CHE ESPLORA LA CULTURA RIBELLE, ESPRESSA ATTRAVERSO LA MUSICA
E LA SUA INFLUENZA SU MODA, POLITICA E ARTE, VISITABILE PRESSO IL VICTORIA &
ALBERT MUSEUM DI LONDRA FINO AL 26 FEBBRAIO. PARTNER DELL’EVENTO IL BRAND
LEVI’S, CHE LANCERÀ UNA LIMITED EDITION (DI SOLI 1.000 PEZZI ) DI BLUE JEANS
505 ISPIRATA ALLA FINE DEGLI ANNI 60, DISPONIBILE PRESSO LO SHOP DEL MUSEO,
AL V&A POP UP STORE A CARNABY STREET E NEL MONOMARCA DI REGENT STREET.

Karlbox
K arlbox è un cofanetto in legno laccato
(€ 2.500, in edizione limitata) conte-
nente 350 pezzi tra matite, pastelli, penne,
gessetti e carboncini ideato dallo stilista
Karl Lagerfeld per Faber-Castell. «Fin da
quando ero bambino, in Germania, Faber-
Castell era il marchio più famoso per la
straordinaria qualità dei suoi prodotti», ha
dichiarato lo stilista. «La sua reputazione
d’eccellenza è rimasta la stessa, in partico-
lare per quanto riguarda le matite per arti-
sti». La scatola, che ricorda i mobili nuziali
cinesi, sarà disponibile dal 19 settembre
in un selezionato numero di department
store e di punti vendita specializzati.

«È un progetto eclettico e innova-


tivo a cui ho lavorato a lungo:
volevo che la prima fragranza di Loewe
Pelle maschile
CLARISONIC ALPHA FIT
fosse credibile», ha affermato J. An- È PROGETTATO SPECIFICATAMENTE
derson, direttore creativo del brand. PER RIMUOVERE L’ECCESSO DI SEBO,
Partendo dal concetto del “mattino do- SUDORE E PARTICELLE INQUINANTI
po”, il nuovo profumo interpreta l’idea DALLA PELLE DELL’UOMO E PER
di purezza e futuro incerto associata TENERE PULITA LA BARBA. IL DESIGN
all’alba che segue il primo incontro È COMPATTO (TROVA FACILMENTE
romantico tra due amanti. Loewe 001 POSTO IN VALIGIA, NELLA BORSA
DA PALESTRA, NELL’ARMADIETTO
“Woman” sposa note intense di man-
DEL BAGNO) E PUÒ ESSERE
darino e bergamotto che si sviluppano
UTILIZZATO COMODAMENTE SOTTO
su accordi di sandalo e accenni di gel- LA DOCCIA PERCHÉ IMPERMEABILE.
somino e vaniglia. “Man” (in foto, € 70 IN VENDITA PRESSO SELEZIONATI
da 50 ml) fonde le stesse note, ma con BEAUTY STORE SEPHORA,
delicati sentori di cedro e muschio. LA RINASCENTE DUOMO DI MILANO
E CLARISONIC.IT (€ 220).
© RIPRODUZIONE RISERVATA 85
Le bellezze del mare dal 1962.
Genova, 20 - 25 settembre 2016

salonenautico.com
Sp ortlife a Cura di Carlo ortenzi e gianluCa zappoli - foto di simone agostoni

c ult

prada

Cherchez l’homme
Chi è l’uomo prada? la CaCCia è aperta per la nuova fragranza masChile di miuCCia,
destinata a tutte le personalità dell’universo masChile, CiasCuna uniCa a modo suo

Gioco di opposti
dualismo tra vetro e pelle
per il flacone e tra note
maschili (neroli e
patchouli) e femminili (iris
e ambra) per l’essenza.
Eau de toilette
L’Homme Prada
(€ 65, 50 ml).

© riproduzione riservata 87
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S p o r t l i f e
v isi o ni D I FA B R I Z I O S C L AV I

un lancio
nel futuro

TENDENZA
volare alto
LUOGO
ovunque ci si senta liberi
MODA
Giacca su Misura in Fresco di lana portata con pantaloni di utilità in raso, caMicia MultitascHe,
zaino in pelle spalMata. tutto di diesel blacK Gold.
COME E PERCHé
per buttarsi nella MiscHia dei Giovani più trendY. per elevarsi al di sopra
di tutti quelli cHe voGliono sentirsi Moderni.

© riproduzione riservata 89
S p o r t l i f e musica
ME G A MI X
il mio pop impopolare

in italia
Oggi, 17 settembre,
Devendra Banhart
app (35) presenta il nuovo
album al “Wired Next
di marco consoli Fest” di Firenze.

qui la fantasia
è al potere
calcio, non solo giocato,
con championship manager 17:
a voi lo squadrone dei sogni

S e molti videogame di calcio, da Fifa in


giù, sono basati su esecuzione ed esi-
bizione del gesto sportivo, Championship
Manager 17, appassionante erede di un
gioco nato su Pc, è il titolo ideale per chi
ama la pianificazione e la riflessione: la
fantasia è l’arma in più per guidare la
propria squadra verso
grandi traguardi. Il gioco,
che ha come volto di co-
pertina l’allenatore del
Championship Tottenham Mauricio Po-
manager 17
(iOS/Android, chettino, unisce la parte
gratis) di allenamenti e tattiche,
giudizio da variare anche durante
✤✤✤✤✤ la partita, con quella ma-
nageriale che permette di costruire uno
squadrone con il calciomercato, ma met-
te anche a dura prova con stipendi, ge-
stione di staff tecnico, sponsorizzazioni,
eccetera. Si parte con un club minore (a
meno di non pagare subito 0,99 euro per
accedere a quelli più famosi) e si cerca di
scalare la classifica.
I ntimità, delicatezza, malinconia. Si sente
tutto questo in Ape In Pink Marble, il nuovo
disco (in uscita il 23 settembre) di Devendra
«Vero, e mi delude e annoia. Io lavoro diver-
samente e ho un suono più indie. Quando
qualcuno che non mi conosce scopre che
Banhart, realizzato con i fidati collaborato- sono un musicista e mi chiede che genere
ri Noah Georgeson e Josiah Steinbrick. Co- faccio rispondo “pop impopolare” (ride, ndr).
altre appliCaZioni me se il songwriter scoperto nel 2002 da In particolare, questi nuovi pezzi nascono
Michael Gira degli Swans avesse sempre più da una domanda: che musica metterebbero
voglia di concentrarsi sull’essenziale. «Lou nella lobby di un hotel situato nei sobborghi
Reed diceva che quando si scrive una can- poveri, lontani dal glamour, di una città
zone non bisogna riempire tutti gli spazi, lo giapponese, a metà degli Anni 80?».
KiCK it – CalCio World soCCer tengo sempre a mente», spiega lui. «Amo il Mourner’s Dance è perfetta da questo
CartaCeo Challenge minimalismo in musica, questo album l’ho punto di vista. Come mai il Giappone?
(iOS/Android, gratis) (iOS/Android, gratis)
per chi ha amato Kick ottenuto per sottrazione: siamo partiti inci- «Perché no? Sono ossessionato dal Giappo-
originale rivisitazione
del gioco del pallone, off e sensible soccer dendo chitarre, bassi e batterie più volte, ne, adoro tutto ciò che arriva da là: il cinema
che diventa qui uno ecco una simulazione a avevamo un sacco di tracce che abbiamo di Takeshi Kitano e Kurosawa, l’attore To-
strategico a metà tra bassa risoluzione che ne
othello e il tris. replica i meccanismi. asciugato conservando l’indispensabile». shiro Mifune, il film d’animazione Akira, i
Ha detto che le sue sono canzoni pop, cartoon dello Studio Ghibli. E ancor più i
giudizio giudizio ma il pop di oggi è un’altra cosa, è fatto documentari, perché si basano su quello che
✤✤✤✤✤ ✤✤✤✤✤ di brani iperprodotti. i giapponesi chiamano slow design, raccon-

90
di raffaella oliva

così DevenDra BanHarT parla


delle sue nuove canzoni: «ho un
suono più indie, lontano dal
glamour e vicino al giappone».
dell’oriente lo ha conquistato
anche lo yoga. «ma i veri hippie
eventi
oggi sono gli atleti» di silvia guerriero

belle speranZe
tano storie che celebrano la lentezza, le tradi-
zioni, la dignità, la vecchiaia. Non come negli al salone cucina pop
Usa, dove gli anziani sono considerati inutili». di davide oldani
grande entusiasmo quest’anno
Lei ha 35 anni e non è più l’hippie di una per l’appuntamento nautico
volta, diceva. di genova, che… tifa per roma Con la bresaola
«In realtà mi sento migliaia di volte più hippie
eCCo un piatto
adesso di quando mi facevo fotografare da
Billboard mezzo nudo e con i capelli lunghi.
Però lo sono in una maniera differente: man-
U n ricco programma di eventi e ini-
ziative collaterali animerà l’edizione
numero 56 del Salone Nautico di Genova
proprio fiCo!
gio sano, evito i party e la mondanità, non (20-25 settembre), atteso con grande en- un accostamento inusuale
sono promiscuo, non assumo droghe, pratico tusiasmo dagli appassionati. Perché, che vi farà gustare un frutto
la meditazione e un po’ di Raja Yoga». nonostante il settore abbia attraversato ricco di nutrienti e… leggende
Gli artisti Usa fanno quasi tutti yoga. la peggiore crisi di sempre, i recenti dati
«Io ogni tanto vado anche in skate, mi piace,
ma per il resto sono un disastro, lo sport non
fa per me. Tra l’altro, lo penso spesso: oggi per
sull’andamento del mercato della nauti-
ca testimoniano un cambio di tendenza
e parlano di una crescita dell’industria
I l fico è stato uno dei primi alberi colti-
vati dall’uomo, è ricco di proprietà
nutritive e ricchissimo di… leggende.
informarci ci affidiamo ai comici, che sono i italiana del 12% nel 2015 e di un ulterio- Nell’antichità era considerato un frutto
nuovi giornalisti, mentre sapete chi sono i re incremento del 7,5% previsto per il sacro. Si racconta che Platone, a cui ven-
nuovi hippie? Gli atleti! Con quelle acconcia- 2016. Anche i segnali dei comparti ac- ne dato il nome di “mangiatore di fichi”,
ture strane e le barbe lunghe…». cessori e motori (per la vendita di fuori- era convinto che cibarsene contribuiva
Tornando al disco, ha dichiarato che la bordo, nell’ultimo biennio, si è assistito ad aumentare l’intelligenza. E non era il
malinconia che lo attraversa è legata a a una crescita del 40%) sono incorag- solo, c’era anche chi sosteneva che man-
delle perdite che ha dovuto affrontare di gianti e trainanti per la cantieristica. Lo giarli accresceva la forza dei giovani e
recente. dimostra il fatto che lo spazio dedicato manteneva la salute degli anziani.
«Nel giro di un anno ho perso il mio padre ai fuoribordo al Salone, a luglio, era già Va detto che il fico non è un vero e proprio
biologico, due cari amici, un parente, il mio sold out. Che si respiri un’aria diversa frutto bensì un ricettacolo della pianta
insegnante di poesia. Lutti che sto elaborando, quest’anno lo dicono anche le iscrizioni: contenente al suo interno dei granellini
ma mi ci vorrà tempo e non so se ci riuscirò +21% rispetto al 2015! che ne sono i veri frutti. Gustiamolo cot-
mai fino in fondo, è tutto nuovo per me». Sarà dunque un Salone ricco di contenu- to al forno con gli aromi e accompagnato
Ora ha più paure? ti, di opportunità, di esperienze reali e di alla bresaola di maiale e alla polvere di
«No, con l’età le paure diminuiscono. O meglio, divertimento con ben 120 eventi in calen- cumino.
si impara a osservarle, ad analizzarle, a non dario e uno sguardo speciale verso il fu-
permettere loro di consumarci. Certo, è un turo: questa 56ª edizione della manife-
lavoro, perché la paura si nasconde, non vuo- stazione è infatti dedicata al sostegno bresaola di maiale,
le essere vista, bisogna imparare a riconoscer- della candidatura olimpica di Roma 2024, fiChi al forno e Cumino
la per poterla domare». caldeggiata in modo particolare poiché,
INGREDIENTI pER 4 pERSONE
Scrivere canzoni aiuta? in caso di vittoria, Genova sarà una delle per la bresaola:
«Sì, perché ti aiuta a esprimere le tue emozio- undici città selezionate per ospitare le y 200 g di bresaola di maiale tagliata
ni, le vere emozioni, quelle che provi quando partite del torneo di calcio a cinque cerchi. sottile
per i fichi:
sei a casa da solo e stai lavando i piatti o fa-
y 100 g di fichi freschi
cendo la lavatrice: in quei momenti non hai y 1 g di anice stellato
ruoli né regole da seguire né motivi di imba- y 1 g di stecca di cannella
razzo, ci sei tu con la tua verità e basta. Ed è y 2 g di bacche di ginepro
questo che mi piace esprimere con la musica». y 1 g di chiodi di garofano
y 1 g di alloro
per la finitura:
y 3 g di polvere di cumino
ape in pinK
marble Per i fichi: cuocere i fichi accartocciati
DEvENDRA nell’alluminio con gli aromi in forno a
BANhART 180 °c per 15’. togliere dal forno e far
Warner music
freddare. per la finitura: disporre la
giudizio al porto bresaola al centro dei piatti con i fichi
✤✤✤✤✤ Scafi in esposizione al Salone dell’anno scorso. tagliati e la polvere di cumino.

© riproduzione riservata 91
S p o r t l i f e
ME G A MI X

sapori
di sara porro

oggi si mangia al mercato


in italia si diffonde la tendenza a fare la spesa nei food hall, dove si
trovano specialità di alta qualità insieme a una rapida ristorazione

auto

lo shopping
da museo

M otor Valley non è il nome di un ente


geo-politico ma un termine che iden-
tifica la culla di attività industriali, arti-
gianali, sportive, culturali che hanno come
denominatore comune il motorismo e la
produzione artigianale
prodotti tipici da comprare ma anche da mangiare subito al mercato centrale di firenze. passione che lo alimenta. Un’area che in
qualche modo ha la Via Emilia come linea
dorsale: dal Po sino all’Adriatico. Modena,

N oi li chiamiamo “mercati con cucina”,


in America – dove sono incredibil-
mente popolari – si chiamano food hall: so-
lo storico edificio in ferro e vetro opera
dell’architetto Giuseppe Mengoni – meglio
noto per aver progettato la Galleria Vittorio
per posizione geografica e tradizione mo-
toristica, ne è la potenziale capitale e quin-
di diventa particolarmente significativa
no l’ultima tendenza nella cultura gastro- Emanuele di Milano. Qui l’insistenza è sul Motor Gallery, la mostra mercato di auto e
nomica. Mentre da un lato strizzano l’occhio concetto di “bottega” alla toscana: commer- moto d’epoca che il 24 e 25 settembre va in
alla nostalgia per una modalità slow di fare cianti e artigiani che servono da carne e scena con la sua quinta edizione nei padi-
la spesa, dall’altro propongono una formu- salumi fino a specialità locali come il lam- glioni della Fiera della città emiliana. Per-
la innovativa che combina specialità in predotto. ché, insieme alla vasta esposizione-merca-
vendita e una ristorazione rapida e infor- Nel centro di Bologna troviamo lo storico to di veicoli d’epoca e dei preziosi accessori
male: l’enfasi è su provenienza locale, pro- Mercato delle Erbe, da sempre meta classica e ricambi, saranno parecchie le iniziative.
duzione artigianale e alta qualità. per la spesa dei bolognesi, dalle casalinghe Innanzitutto – mostra nella mostra – un’e-
Nel 2014 a Milano ha aperto il Mercato del agli studenti, che nel 2014 ha riadattato sposizione denominata Straordinaria Motor
Suffragio, negli spazi completamente rinno- alcune delle sue aree alla ristorazione. Le Valley, dedicata alle eccellenze di questa
vati di un mercato comunale in disuso. Il sale che si aprono sul corridoio principale regione: industrie, artigiani, musei, auto-
bando previsto dall’amministrazione per sono occupate da osterie, ristoranti ed eno- dromi, che già hanno aderito all’omonima
riqualificare l’area è stato vinto da uno dei teche, celebrando la vocazione della città
più bravi panificatori d’Italia, il brianzolo non a caso chiamata “La Ghiotta”.
Davide Longoni, che ha coinvolto nel pro- A Torino in Porta Susa, dal dicembre del
getto altri ottimi produttori, da Schooner 2015 è stato inaugurato il Mercato Metro-
– che qui vende pesce fresco, e lo cucina politano, esportato da Milano. Qui, sarà
anche – all’ortofrutta Fumagalli, al gelato l’influenza della stazione, l’offerta “viag-
di Cool Gelateria Naturale. Una nota spe- gia” di più: oltre alle specialità locali da
ciale per la pizza di Fabio Venturini, tra le acquistare, negli stand del cibo si trova
migliori della città. dalla focaccia ligure alla pasta del Mon-
A Firenze c’è il Mercato Centrale, al primo ferrato, fino agli okonomiyaki, una sorta
piano del mercato coperto di San Lorenzo, di frittatone giapponesi.

92
cinema
di aldo fittante

i magnifici (altri) sette


dopo il grande successo del 1960, arriva il rifacimento del western
divenuto cult. stavolta il protagonista è denzel washington

di carlo canzano

il 24 e 25 settembre a modena
va in scena la quinta edizione
di motor gallery, la mostra
mercato di auto d’epoca con
tanti appuntamenti imperdibili

associazione. E poi la presenza di collezio-


ni private quali le celebri Righini e Umber-
to Panini, mostre tematiche come quella
dedicata al genio di Vittorio Stanguellini,
C orreva l’anno 1960 e John Sturges,
solido mestierante hollywoodiano,
firmava un western zeppo di star, da Yul
della Biblioteca del Congresso degli Stati
Uniti per essere conservata come merita.
C’è poi il mito della Frontiera e un tema
il papà della Formula Junior, indimentica- Brynner a Steve McQueen, da Charles Bron- che oggi torna d’attualità, una colonna
bile fucina di campioni di 50 e più anni fa. son a James Coburn, da Eli Wallach a Brad sonora postuma (James Horner è morto
E ancora la mostra “Il ‘garagista’ inglese Dexter fino a Robert Vaughn (l’unico an- subito dopo aver completato lo spartito) e
Colin Chapman vs Enzo Ferrari” che riper- cora vivo): sette attori, anzi I magnifici sette, gli scenari di Baton Rouge, in Louisiana.
corre l’epopea della sfida – non soltanto destinato nel tempo a divenire un cult. Il protagonista doveva essere Tom Cruise:
sportiva – di due geni dell’automobilismo. Cinquantasei anni dopo, ecco il rifacimen- e già questa è una bella notizia.
E molto altro ancora, con una chicca sfizio- to guidato dalla coppia Antoine Fuqua e
sa: la possibilità di essere condotti all’in- Denzel Washington, già insieme per Trai-
terno della fiera da guide che illustreranno ning Day (uno dei migliori polizieschi degli
storia e aneddoti delle meraviglie esposte. ultimi vent’anni) e The Equalizer. Fuqua è
reduce dal pugilistico Southpaw, Washing-
ton – superata la soglia dei 60 – è in cerca
Modena Motor Gallery sarà aperta il 24 di un rilancio dopo i semiflop di Cani sciol-
e 25 settembre (rispettivamente dalle 9 ti e Flight (comunque bellissimi). Risultato:
alle 19 e dalle 9 alle 18) nel quartiere di dopo le anteprime mondiali consumate ai
Modena Fiere. Tutto all’insegna della festival di Toronto e Venezia, un’uscita
passione motoristica, persino nei quanta azione!
planetaria accompagnata dai nuovi prota-
giochi, come si evince dalle immagini denzel washington,
dell’ultima edizione. gonisti, Chris Pratt e Vincent D’Onofrio, 61 anni, in versione
Ethan Hawke e Lee Byung-hun (i mercati cowboy nel remake
de I magnifici 7.
asiatici sono fondamentali), Martin
Sensmeier e Manuel Garcia-Rulfo, con
Washington a fare gli onori di casa, a striz-
i magnifici sette
zare un occhio a Tarantino, a rendere più (the magnificent seven)
cruda la violenza come i tempi reclamano, di Antoine Fuqua
a non dimenticarsi che all’origine ci sono con d. washington, c. pratt,
e. hawke, v. d’onofrio
– niente meno – una sceneggiatura e un’o-
(usa 2016, 132’). dal 22/9
pera gigantesca (I sette samurai) del grande
maestro giapponese Akira Kurosawa, e a giudizio
ricordare che, nel 2013, la vecchia pellico- ✤✤✤✤✤
la è stata scelta dal National Film Registry

© riproduzione riservata 93
S p o r t l i f e
V I AG G I A R E

Baracoa (Cuba)

Qui c’è un surf da cinema


fidel castro proibiva le tavole in quanto possibili mezzi di fuga dall’isola.
spiaggiati
adesso però sono state sdoganate. complici anche due documentari a tema Matilda Lutz (24 anni)
e l’ultimo film di muccino, ambientato nello spot più ondoso e selvaggio assieme agli altri
protagonisti dellíEstate
addosso di Muccino
di raffaele panizza in una scena del film.

N
on son le onde più alte
del mondo ma per de-
cenni son state le più
proibite,sconosciute,e“antiche”.
Fidel Castro, che non amava i
surfisti perché convinto che le
tavole altro non fossero se non
una scusa per mettersi in mare
e scappare dall’isola, non ha mai
promosso la disciplina. E i cu-
bani così han sempre surfato in
sordina, in equilibrio sui loro
pleybo, assi di compensato mo-
dellate alla bell’e meglio con
materiali di riciclo (nella zona,
tuttora, non esistono negozi né
noleggi).
Ora, però, cavalcare onde a Cu-
ba è diventato pionieristico e
cool, per via di due documenta-
ri che stan facendo il giro del
mondo e soprattutto grazie al
regista Gabriele Muccino, che ha ambienta- guide: Cubatur.cu), patrimonio Unesco e
to il suo Summertime: l’estate addosso (nelle considerato il più interessante ecosistema
sale dal 15 settembre) proprio nella capitale tropicale dei Caraibi. Oppure la scalata al
cubana del surf: la città di Baracoa. «Ci sia- Baracoa monte El Yunque, a forma d’incudine e già
mo arrivati dopo due ore di volo da L’Hava- citato da Cristoforo Colombo nei diari di
na, con un aereo sgangherato», ricorda l’at- bordo del suo viaggio inaugurale nelle Ame-
trice italoamericana Matilda Lutz,
Cuba riche del 1492. Fondata da Diego Velasquez
protagonista della pellicola. «Una zona il 15 agosto 1511, Baracoa è la più antica città
selvaggia e dalla vegetazione tropicale pos- di Cuba, capsula del tempo colma di ricchez-
sente, dove gli uomini raccolgono caffè e ze storiche (ben tre bastioni spagnoli e poi
noci di cocco e le donne offrono mandorle tutti in acqua Las Cuevas del Paraíso, una necropoli degli
sulla spiaggia nei coni di carta». Lo spot più Il surf, a Cuba, è una passione ñ scoperta indigeni taìnos) e luogo di custodia de La
da pochi anni ñ che coinvolge anche i
ondoso per cavalcare questo braccio di ma- bambini: lo spot più ondoso è la bellissima Cruz de la Parra, croce di legno piantata
re a 70 miglia da Tahiti è rivelato proprio (e bianchissima) Playa de Yumuri. dallo stesso Colombo e simbolicamente do-
dai due surf-movie girati qui, nata a Giovanni Paolo II durante la sua vi-
Surfing to Baracoa e Ola libre, e si sita pastorale del 1998 (si può ammirare
chiama Playa de Yumuri. Una all’interno della Catedral de Nuestra Señora
lingua di sabbia bianca e fonda- de la Asunción). Per dormire: una casa co-
li rocciosi che prende il nome lonica privata (info su casecubane.com, da
dal fiume che sfocia a un passo 20 euro al giorno) oppure all’Hotel El Ca-
dall’arenile, porta d’accesso ver- stillo (doppie da 60 euro con colazione, info
so una zona palustre esplorabi- hotelelcastillocuba.com). Per i surfer si con-
le a bordo di canoe. Come meri- siglia di portare con sé una tavola vecchia
ta una visita il Parco nazionale da lasciare in dono: è considerato dai “colle-
Alejandro de Humboldt (info e ghi” cubani un grande gesto di fratellanza.

94 © riproduzione riservata
S P O R T L I F E
D UE RU O T E

MOTO GUZZI MGX-21

“Bat
Bike”
senza
meta
È L’IDEALE PER VIAGGIARE
SU STRADE TIPO EASY RIDER
LA NUOVA BAGGER DELLA CASA
DI MANDELLO: TRE QUINTALI
E MEZZO DI PURO GODIMENTO

DI CARLO CANZANO

M
aestosa, ridondante, non solo per
le dimensioni e i tratti estetici,
ma pure per la ricchezza dei ma-
teriali utilizzati, per la cura maniacale del-
le finiture, per l’equipaggiamento. La Mo-
to Guzzi MGX-21 è esagerata e incute quasi
timore, al punto che forse non saranno
moltissimi i motociclisti che istintivamen-
te vorrebbero balzarle in sella per partire:
via, non importa dove. Nera, con il contra-
sto del rosso brillante delle pinze freni e
delle teste del poderoso bicilindrico a V di
1.400 cc, sfoggia carbonio in abbondanza,
anche nel cerchio della ruota lenticolare
anteriore, di ben 21”, che sembra proiettar-
la verso l’alto. Un cupolino da “Bat Bike”. E
in effetti Miguel Galluzzi, che a Pasadena,
in California, dirige il Piaggio Advanced
Design Center e che è il padre di questa
bagger della Casa di Mandello, confida che
muse ispiratrici sono state anche le straor- sede del più sensazionale evento annuale MOTO GUZZI
MGX-21
dinarie Alfa Romeo BAT disegnate negli dedicato alla moto, ha avuto il suo battesi- Lunga 2.560 mm,
Anni 50 da Franco Scaglione per la carroz- mo ad agosto la MGX-21 suscitando ammi- larga 920, con la sella
zeria Bertone. Anche se l’acronimo che razione e consensi pure se, come ci ha det- a 740 mm da terra e
interasse 1700 mm,
identificava quelle concept car nulla ha a che to Galluzzi, molti negli Usa nemmeno pesa in ordine di
vedere con lo stile dell’uomo pipistrello. conoscono il nome Guzzi oppure pensano marcia 341 kg.
Ha motore bicilindrico
Può piacere o no, la MGX-21 sicuramente che il glorioso marchio non esista più. Non a V di 90° con
affascina anche il motociclista italiano me- soltanto per il prezzo la MGX-21 non è per raffreddamento
diamente non attratto dalla cultura delle tutti, e anche chi è motociclista smaliziato aria-olio, di 1.380 cc,
96.6 cv a 6.500 g,
cruiser come è invece quello americano. si avvicina con rispetto ai tre quintali e coppia 121 Nm a 3.000
Proprio negli Usa, a Sturgis (Sud Dakota), mezzo che a motore spento si sentono, ec- giri. Da € 23.900 f.c.

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Milanesi, Davide Oldani, Raffaella Oliva, Tancredi Palmeri, Gioele Panedda,
Raffaele Panizza, Massimo Parrini, Gian Luca Pasini, Massimo Perrone,
Sara Porro, Mario Salvini, Fabrizio Sclavi, Nicola Sellitti, Irene Traina,
Lanfranco Vaccari, Sebastiano Vernazza, Gianluca Zappoli
come, ma che si ridimensionano una volta
avviatisi. Ci ha sorpreso la facilità con la PER LE IMMAGINI
quale si affrontano anche tratti tortuosi con Afp, Ap, Carlo Borlenghi, Studio Buzzi, Contrasto, Getty Images, Ipa
tornanti nemmeno troppo ampi. Scende in Agency, LaPresse, The New York Times, Olycom.
piega senza troppi problemi e si rialza con
PROGE T TO GR AFICO
facilità, anche se il vero godimento viene FILIPPO CAROTA
nel misto veloce dove si viaggia stabili,
senza neanche dover giocare con il cambio S TA M P A ROTOLITO LOMBARDA - Pioltello (Mi)
grazie alla piacevole erogazione della cop- A S S I S T E N Z A T E C N I C A EMANUELE MARINI
D I S T R I B U Z I O N E M-DIS DISTRIBUZIONE MEDIA S.P.A.
pia da bassi regimi, confortati dalle assi-
via Cazzaniga 1, Milano tel. 02-25.82.1 - fax 02-25.82.53.06
stenze elettroniche (traction control su tre P U B B L I C I TÀ via A. Rizzoli 8, Milano, tel. 02-25.84.1
livelli e altrettante possibilità del riding www.rcscommunicationsolutions.it
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tamento sincero delle sospensioni che re-
M A R K E T I N G PIERGIOVANNI SCIASCIA E PAOLO BOTTIROLI
galano comfort e anche da un sistema di e-mail: marketing@sportweek.it
infotainment degno di un’auto. Logicamen- I N T E R N AT I O N A L E D I T I O N S MARIA FRANCESCA SERENI
te meglio evitare i tratti urbani per non e-mail: mariafrancesca.sereni@rcs.it
rischiare di restare in coda, come se ci si Content Syndication: press@rcs.it
A R R E T R AT I Rivolgersi all’edicolante oppure
trovasse alla guida di una quattro ruote.
a Corena S.r.l - e-mail: info@servizi360.it - fax. 02-91.08.93.09
Ma pensando all’ipotesi di strade per viag-
AGGRESSIVA giare senza meta tipo Easy Rider… Piacerà
Il frontale e, a IL GIOCO DI PAGINA 22
sinistra, gli
sicuramente agli yankee, ma non solo. E
SOLUZIONE: Xavi si era appena permesso di dire che Cristiano era
strumenti, gli soprattutto fa intendere quali siano le ca- straordinario, ma che Messi sarebbe stato il numero uno Ƃnché avrebbe
altoparlanti, pacità e le possibilità della Guzzi che da qui voluto. Cristiano la parola “Leo” la salta pure quando legge l’oroscopo.
i blocchetti
di comando e le al 2021, anno del suo centenario, promette
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borse da 58 litri. altre sorprese, stupefacenti come la MGX-21. Nessuna parte di questa rivista può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.
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H e r o e s

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Butterbean, da punching ball


dei bulli a campione di tutto

A
large, flat, pale yellow or pale green bean, un grosso ha mai ricevuto tante attenzioni. La carriera di Butterbean è
fagiolo piatto verde o giallo pallido, questa la stata filmata, montata, smontata e trasmessa come e più di
traduzione più o meno letterale di Butterbean. quelle dei più grandi campioni della sua epoca e un motivo
I soprannomi seguono percorsi strani e non c’è: Butterbean era un prodigio. Imprevedibilmente veloce,
sempre hanno una vera ragione d’essere, ma in aggressivo e potente, riusciva a danzare come una étoile del
questo caso bisogna ammettere che c’è una discreta concor- balletto e al tempo stesso a colpire con la ferocia di palla da
danza tra il nickname scelto e la persona demolizione, continuando a migliorare
che lo porta con fierezza. Eric Esch non se tecnicamente incontro dopo incontro. Ha
l’è passata bene da bimbo, ha avuto un’in- combattuto sia tra dilettanti grezzi e senza
fanzia complicata, una di quelle che pote- stile che contro i campioni della Iba, poi è
vano lasciare segni ben peggiori. Persa la passato ad altro e più o meno credibilmen-
madre a soli 8 anni, Eric è stato a lungo il te si è confrontato con la kickboxing, il K1
bersaglio ideale dei bulli a causa del carat- e le Mixed Martial Arts, raccogliendo po-
tere mite e di quei tanti, tantissimi chili di ca gloria, molte botte e l’amore incondizio-
troppo. Terminato il calvario della scuola, nato degli appassionati. Grazie anche all’i-
il ragazzo nato in Michigan e cresciuto a nevitabile passaggio dalle parti del circo
Jasper, Alabama, ha iniziato a lavorare del wrestling, nel corso degli anni è diven-
duro per non pesare sulle complicate eco- tato un personaggio televisivo e si è spesso
nomie di famiglia. Pesare nell’accezione prestato con grande autoironia a follie co-
più ampia del significato, perché il ragaz- me quella dei ragazzi di Jackass, che l’han-
zo ha appetito e nel cibo sfoga le sue fru- no usato come sparring e giustiziere.
strazioni, mangia fino ad arrivare quasi a Ora Butterbean è felice, ha tre figli (che
200 kg, poi un giorno uno dei suoi colleghi hanno seguito le sue orme e combattono
posatori di pavimenti ha l’intuizione giusta, con alterne fortune), gestisce un ristoran-
forse cogliendo un lampo di quella rabbia te a Jasper e ricopre la carica di sceriffo di
troppo a lungo repressa da Eric: e se com- riserva, pronto a subentrare in caso di
battessi? Il talento c’è, la forma fisica no e necessità e a regolare i conti della giustizia
allora tocca mettersi a dieta e mangiare solo pollo e butterbean a modo suo. Discovery ha deciso di girare un reality (Big Law:
fino a scendere sotto la soglia dei 180 kg. Eric inizia a boxare Deputy Butterbean), grazie al quale abbiamo scoperto che il
nei primi Anni 90 a Texarkana, in Arkansas. nostro uomo prende la sua missione molto sul serio e che la
La sua ascesa è tanto veloce quanto imprevedibile ed è aiuta- caccia agli spacciatori lo appassiona quanto e più delle porzio-
robert seale

ta dalla curiosità dei media, perché fin dal secondo incontro ni smisurate che ingurgita. Perché se il peso sembra ormai
le televisioni lo seguono come se fosse un divo. Lui stesso dirà fuori controllo, la grande anima di Butterbean è sempre fede-
che è stato un regalo inatteso, considerato che nemmeno Tyson le a se stessa e alla storia del gigante buono.

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