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vacanze estive?
Il classico consiglio del medico:
“fate più moto” è sempre valido e
attuale e garantisce le aspettative. Se invece state per realizzare il vostro viaggio
Se avete in previsione un bel viaggio, avrete sogno, allora sappiate che Mototurismo è con
sicuramente già deciso la meta. Vi immagino già voi. Da tanti anni siamo stati grandi divulgatori
belli carichi e adrenalina a mille. Mi raccomando: e “spacciatori” di sogni e felicità. Da sempre.
moto efficiente, qualsiasi essa sia, prudenza e Abbiamo indirizzato, guidato e idealmente
occhi pronti a riportare indietro ricordi indelebili, accompagnato, generazioni di motociclisti in
che resteranno nella vostra mente per lungo tempo ogni angolo del mondo. Il virus più bello e sano
a farvi compagnia. del mototurismo, ha contagiato tantissime persone
Se ancora siete indecisi, non vi resta che farvi grazie a queste pagine.
guidare dalle nostre proposte: anche questo mese Vedere ancora oggi per le strade del pianeta
c’è tanta roba! Non itinerari banali, ma esperienze moto col nostro adesivo, il nostro logo bene in
tutte da provare per soddisfazioni garantite. vista, è una cosa che continua ad emozionarci.
E Mototurismo, non per vantarci, di proposte ne Non ci si fa l’abitudine. Quando mi capita di
ha sperimentate a centinaia. Fidatevi. Se invece incontrarne qualcuna, vorrei fermarla e abbracciare
avete previsto delle brevi uscite, non corrucciatevi. il proprietario. Sono curioso di sapere dove è
La moto è capace di regalare momenti impagabili diretto, da dove arriva. Vorrei conoscere la sua
anche su tragitti brevi e vacanze di pochi giorni storia e come vive la medesima nostra passione.
o di un week-end. Vivete appieno anche questi I motociclisti, quelli veri - non gli esaltati - sono
itinerari con la stessa passione di chi sta per partire per me una famiglia. Anime in giro per il mondo
per un lungo viaggio. a riempirsi gli occhi e il cuore di belle emozioni.
E ce n’è davvero bisogno.
Buone vacanze e fate bei viaggi. Sempre
con prudenza.
Tiziano Cantatore
cantatore@mototurismo.it
Editoriale
SOMMARIO
MOTOTURISMO | Luglio - Agosto 2019
06 I VIAGGI DI MOTOTURISMO
Wild Atlantic Way Fly & Ride
Discover Japan Tours
Sudafrica Fly & Ride
10 APPUNTAMENTI
Eventi, mostre e raduni
20 VIAGGI ORGANIZZATI
I viaggi consigliati da Mototurismo
22 46
22 IRLANDA
Road of Thrones
46 Meravigliosa SARDEGNA
Itinerario tra Alghero e Oristano
76 88 76 TOURING TEST
BENELLI TRK 502 X
84 SICILIA
Strade, cultura e avventura
nel parco delle Madonie
88 VALLE D’AOSTA
Bellezze di terra e di cielo
108 TOSCANA
Vini e santi
120 TECNOLOGIA
124 ACCESSORI
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rigide laterali KTM Touring è di 995 Euro (IVA inclusa). L’importo della promozione non può essere convertito o erogato in contanti.
Non imitare le scene di guida mostrate, indossare abbigliamento con protezioni e rispettare le norme del Codice della Strada in vigore! I
motocicli illustrati possono variare leggermente dai modelli di serie per alcuni accessori che potrebbero essere soggetti ad un sovrapprezzo.
Sommario
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principale dell’arcipelago giapponese, che vi condurrà attraverso
grandi città moderne e piccoli villaggi ricchi di storia, percorsi di
montagna selvaggi, placidi laghi, altipiani e valli immerse nella
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natura. Un’esperienza unica con moto a noleggio, circondati dal
meraviglioso senso di disorientamento che l’affascinante cultura
giapponese è in grado di creare.
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dall’intrigante Cape Town e dai panorami
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ENTRO IL 30 SETTEM sulla spettacolare Garden Route, fra splendidi
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più a sud del continente africano. Esplorerai
i solitari territori semidesertici del Little Karoo
sugli infiniti rettilinei della mitica Route 62 e
sulle piste sterrate di montagne spettacolari.
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nell’Africa più selvaggia dei safari, alla
ricerca dei “big five” nelle riserve e nei parchi
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Fino al 4 agosto, Parma
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12 luglio-4 agosto, Como
Presso ex Chiesa di San Pietro in Atrio
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SOTTO LE STELLE DEL CASTELLO
Fino al 21 settembre, Gropparello (PC)
IL RINASCIMENTO A BIELLA
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SEBASTIANO FERRERO E I SUOI FIGLI
I
Fino al 18 agosto, Biella
l territorio del Ducato di Parma e Piacenza, ricco di
Presso Palazzo Ferrero, Palazzo La Marmora,
storia, arte, cultura ed enogastronomia, si presta a
Museo del Territorio Biellese
splendide escursioni mototuristiche. Tra i numerosi
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castelli che costellano questa incantevole terra,
quello di Gropparello è uno tra i più affascinanti
POP THERAPY
da scoprire. Immerso in una natura che sembra aver
LO SPIRITO RIVOLUZIONARIO
ignorato lo scorrere dei secoli, il castello propone un
DELLE FIGURINE FIORUCCI
calendario ricco di eventi estivi tra cui segnaliamo
Fino al 25 agosto, Modena
NOTTURNI STELLATI: tutti i sabati, nel giardino
Presso Museo della Figurina
della masseria del castello, si entra in un’atmosfera
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magica con luci soffuse, pergolati di rose e di uva,
sentieri che passano tra roseti profumati e piatti
FRANCO FONTANA
delicati e di grande gusto, cornice eccezionale di
SINTESI
un cartellone di cene light o banchetti in costume,
Fino al 25 agosto, Modena
con visite guidate notturne al castello o concerti.
Presso Museo della Figurina
Nel mese di agosto previste tre serate speciali il 10,
www.fmav.org
14 e 17 agosto, con quest’ultima arricchita da un
concerto di musiche popolari interpretate dal soprano
UNA MOSTRA IN DUE TAPPE
Francesca Rossi Del Monte sulla fisarmonica di Ylenia
ITALIA MODERNA 1945-1975
Volpe. Per pianificare le proprie escursioni in tutto
LE MACERIE E LA SPERANZA
il territorio visitare il sito www.castellidelducato.it
Fino al 25 agosto, Pistoia
IL BENESSERE E LA CRISI
FIERA NAZIONALE DEL PEPERONE
13 settembre-17 novembre, Pistoia
DI CARMAGNOLA
Presso Palazzo Buontalenti
30 agosto-8 settembre, Carmagnola (TO)
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A
NEO RAUCH, ROSA LOY LA TORRE
rriva al prestigioso traguardo dei settanta
5 maggio-31 agosto, Vicenza
anni la FIERA NAZIONALE DEL
Presso Fondazione Coppola
PEPERONE DI CARMAGNOLA, la più
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grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un
prodotto agricolo che propone dieci giorni di eventi
10
GOCCIA A GOCCIA DAL CIELO gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per
Presso MAO Museo d’Arte Orientale fama nazionale, teatro e cabaret, seminari d’assaggio
PASSIONE
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Fino all’8 settembre, Rovereto (TN)
Presso Mart
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FLAVIO FAVELLI Fino al 22 settembre, Milano
ELIA CANTORI
DEEP VISION
Fino al 20 settembre, Milano
Presso Spazio Leonardo
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LA SUA OMBRA LUNGA, ra le tante iniziative proposte per celebrare
QUELLE TRACCE NON CANCELLATE i cinquecento anni dalla morte del Genio
Fino al 29 settembre, Verbania Pallanza (VB) Ideata come un viaggio lungo oltre 500 anni, la
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SCULTURE GOTICHE DALLA GRANDE costellano il suo lavoro. Grazie all’app Leonardo da
Fino al 30 settembre, Torino inoltre interagire con le opere e il suo creatore per
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REMO BIANCO 23 agosto-1 settembre, Ferrara
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5 luglio-5 ottobre, Milano
Presso Museo del Novecento itorno alle origini per l’appuntamento
LEONARDO E VITRUVIO
OLTRE IL CERCHIO E IL QUADRATO.
ALLA RICERCA DELL’ARMONIA.
12 luglio-13 ottobre, Fano
Presso Museo Archeologico e Pinacoteca del
Palazzo Malatestiano
www.mostreleonardoraffaello.it ESTATE IN VAL D’AOSTA
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AGOSTINO IACURCI.
G
TRACING VITRUVIO. li antichi borghi, le maestose montagne e
14 luglio-13 ottobre, Pesaro Per coloro che amano unire splendidi itinerari in
Presso Palazzo Mosca - Musei Civici moto al gusto e ai sapori tipici, la regione offre alcuni
14
a Valpelline (27-28 luglio), che propone uno dei
piatti forti della tradizione culinaria valdostana,
un’antica ricetta tramandata da generazioni una
zuppa a base di pane bianco raffermo e fontina,
imbevuta nel brodo di manzo e verza, arricchita
infine con una spolverata di cannella. Si prosegue
con PERCORSO IN ROSSO, a Saint-Rhémy-
En-Bosses (13 agosto), per un viaggio alla scoperta
dei sapori più autentici. Un itinerario gastronomico
che permette di scoprire i principali prodotti della
Val d’Aosta: dal Vallée d’Aoste Jambon de Bosses, 50 DI QUESTE LUNE
il famoso prosciutto stagionato ad alta quota a SULLE DOLOMITI
marchio DOP, prodotto ancora con le tecniche di una 14-21 luglio, Val d’Ega (BZ)
volta, al Vallée d’Aoste Lard d’Arnad D.O.P. fino al www.valdega.com
pregiato miele di rododendro dalle venature rosate,
A
il boudin, le saouseusse e i vini rossi prodotto nei cinquant’anni dallo storico sbarco sulla
vitigni della zona dall’Associazione dei Viticulteurs Luna, la Val d’Ega si appresta a celebrare
Encaveurs. Oltre al gusto, si potrà visitare l’antico l’anniversario con una serie di eventi che
borgo medievale di Saint-Rhémy-en-Bosses che, per regaleranno agli appassionati di astronomia momenti
l’evento, diventa un vero e proprio museo a cielo indimenticabili sulle Dolomiti, tra appuntamenti
aperto offrendo la possibilità di riscoprire gli antichi serali, osservazioni ed escursioni notturne nel
granai e assistere alla cottura del pane in un antico contesto del primo Astrovillaggio d’Europa. Ospiti
forno a legna. Dal 22 al 25 agosto, si terrà la FÉHTA del calibro dell’astrofisico David Gruber, Marco
DOU LAR, una celebrazione che da cinquant’anni Fuchs e dell’ex astronauta dell’ESA Waleri Tokarew
accoglie migliaia di turisti che giungono ad Arnad accompagneranno i diversi eventi e i momenti
per degustare il famoso lardo valdostano, fatto di approfondimento. Non mancheranno momenti
maturare con erbe di montagna in antichi recipienti musicali, intrattenimenti ed escursioni diurne.
di legno di castagno e che si può fregiare del marchio
DOP. Di edizione in edizione, la sagra ha arricchito LONATO IN FESTIVAL
sempre più il suo programma di attività: quest’anno 1-4 agosto, Lonato del Garda (BS)
si terranno laboratori in collaborazione con Slow www.lonatoinfestival.it
Food, incontri di yoga, gare di palet, (tipico gioco
N
della zona) e per finire serate musicali a suon di ella tradizionale ambientazione della Rocca
danze popolari. Visconteo Veneta, torna l’appuntamento
artistico-culturale LONATO IN
FESTIVAL. Artisti di strada, teatro di figura, musicisti
e gruppi etnici provenienti da più parti del mondo per
un programma ricchissimo lungo quattro giorni, con
decine di spettacoli, laboratori e intrattenimento.
Appuntamenti
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12-13 luglio, Tortoreto (TE)
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chi dovesse trascorre le proprie vacanze in
Puglia, consigliamo di non perdere questo
MOTORADUNO NAZIONALE CITTÀ
evento previsto a Grottaglie. Due giorni in
DELLA MAIOLICA
cui la storica via Crispi, nel quartiere delle ceramiche,
13-14 luglio, Deruta (PG)
si trasformerà in un percorso di gusto tra tradizione e
www.motoclubderuta.it
rivisitazioni. Nove chef per nove ricette che avranno
le orecchiette come indiscusse protagoniste, in un
3° ETRURIAN RALLY
percorso di scoperta e degustazione da lasciare
19-21 luglio, Gragnola (MS)
senza fiato. Cantine e birrifici si occuperanno poi di
Cell. 3451354914
esaltare il lavoro degli chef, proponendo abbinamenti
perfettamente azzeccati. E per chi non si accontenta
13° MOTORADUNO NAZIONALE LAGHI
solo di mangiare, ma vuole mettere “le mani in
DELLA GARFAGNANA
pasta”, troverà persino un laboratorio per imparare
26-28 luglio, Gramolazzo (LU)
a preparare manualmente le orecchiette. Non
www.lakesbikers.it
mancheranno infine spettacoli e folclore per una due
giorni gustosa e divertente.
13° MOTORADUNO NAZIONALE PASSO
CROCEDOMINI
FESTA MEDIEVALE
27-28 luglio, Bazena (BS)
MONTERIGGIONI
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4-7 luglio, 12-14 luglio, Monteriggioni (SI)
www.monteriggionimedievale.com
20° SUMMER JAMBOREE
O
31 luglio-11 agosto, Senigallia (AN)
rmai riconosciuta come una fra le più
www.summerjamboree.com
importanti e longeve rievocazioni storiche
del nostro paese, la FESTA MEDIEVALE
39° MOTORADUNO INTERNAZIONALE
DI MONTERIGGIONI ritorna con un nuova
GIRO DELL’UMBRIA
edizione dedicata alla “donna al tempo di Dante:
10-15 agosto, Petrignano (PG)
quella che ‘mparadisa la mia mente”. La location è il
www.facebook.com/motoclubjarnosaarinen
suggestivo castello, perfetta cornice per il banchetto
di apertura dell’evento così come per le rievocazioni
storiche, il mercatino medievale, gli artisti di strada e
gli appuntamenti che coinvolgeranno direttamente il
16
pubblico, il quale può completamente calarsi nelle del paese con deliziosi menù a tema. Un evento che
atmosfere della festa, vestendosi con abiti antichi e proporrà anche intrattenimenti, musica e spettacolo.
tradizionali forniti su prenotazione chiamando il
numero 3392472151. CICAP FEST 2019
13-15 settembre, Padova
MEDICIPOLLA E FIERA DELLO www.cicapfest.it
SCALOGNO IGP DI ROMAGNA
I
12-14 luglio, Medicina (BO) l 2019 si caratterizza per due grandi anniversari
25-28 luglio, Riolo Terme (RA) legati alla curiosità dell’uomo: i 500 anni dalla
www.imolafaenza.it morte di Leonardo da Vinci e i 50 anni dallo sbarco
sulla Luna. Ed è intorno a questi due grandi momenti
D
ue appuntamenti gastronomici per arricchire nella storia dell’umanità che ruota la seconda
un bell’itinerario nelle terre di Imola e edizione del CICAP FEST, il Festival della scienza
Faenza. Un territorio ricco di eccellenze e della curiosità.
gastronomiche quanto di strade meravigliose a Per un Festival dedicato alla scienza e alla curiosità
misura di moto. Dal 12 al 14 luglio sarà la cipolla la come il CICAP Fest non si potevano scegliere
protagonista dell’antica fiera nel paese di Medicina: testimonial migliori. Si tratta, infatti, di due simboli
un percorso di scoperta fatto di degustazione, fortissimi dell’inarrestabile curiosità che muove
ricette delle tradizione, mercatini ed esposizioni. Si l’uomo in qualsiasi epoca. Il centro storico di
continuerà dal 25 al 28 luglio a Riolo Terme: qui il Padova si trasformerà in una palestra intellettuale
protagonista sarà lo Scalogno IGP di Romagna, una dove interverranno e si confronteranno alcuni tra
prelibatezza locale che sarà celebrata dai ristoratori i più bei nomi della divulgazione, della scienza e
Appuntamenti
del panorama culturale italiano e internazionale, conoscere da vicino l’attività dei margari, protagonisti
tra i quali il giornalista e fondatore del CICAP Piero indiscussi dell’economia e della cultura locali. Alla
Angela, l’astronauta Paolo Nespoli, l’astrofisica Sandra mostra sarà abbinata l’Esposizione Bovina, Caprina e
Savaglio, il giornalista Paolo Mieli e tanti altri. Oltre Ovina dedicata alle razze alpine. Il borgo di Usseglio
duecento incontri, tra conferenze, dibattiti, spettacoli, si trasformerà ancora una volta in una vera “capitale
laboratori, workshop, seminari, performance, mostre, del gusto”, pronta ad accogliere i visitatori con oltre
esperienze virtuali, gite e visite guidate. cento stand di produttori altamente selezionati; il tutto
sarà arricchito da visite guidate, convegni, concerti,
SANA 2019 mostre e momenti di intrattenimento pensati anche
6-9 settembre, Bologna per i più piccoli.
www.sana.it
P
resso il Quartiere fieristico di Bologna torna
per la 31a edizione la manifestazione di
riferimento in Italia per il biologico e il naturale,
organizzata da BolognaFiere in collaborazione con
FederBio e AssoBio. La manifestazione si estende,
andando ad occupare i tre padiglioni di nuova
generazione appena inaugurati, in aggiunta ai due
già precedenti utilizzati. Come da tradizione, la FESTIVAL DELLA MENTE
fiera è suddivisa in diverse aree: Sana Food, dedicata 30 agosto-1 settembre, Sarzana (SP)
all’alimentazione biologica, Sana Care & Beauty che www.festivaldellamente.it
ospita le aziende produttrici di cosmetici e prodotti
U
per la bellezza e la cura del corpo, Green Lifestyle no degli appuntamenti culturali più attesi di
con tecnologie e soluzioni per case e uffici e Sana fine estate, il FESTIVAL DELLA MENTE,
Market, ovvero il mercato che permette ai visitatori di il primo festival in Europa dedicato alla
acquistare i prodotti delle aziende espositrici. creatività, torna nella città di Sarzana per la sua
sedicesima edizione. Filo conduttore sarà il concetto
di futuro, che sarà indagato e approfondito, da diversi
punti di vista, attraverso le parole di scienziati,
filosofi, letterati, storici, artisti italiani e stranieri.
Conferenze, dialoghi, laboratori e spettacoli, con un
linguaggio chiaro e accessibile a tutti, per esplorare
la nascita e lo sviluppo delle idee e dei processi
creativi, affrontando sempre temi di attualità sociale
e scientifica con uno sguardo interdisciplinare per
consentire al pubblico di orientarsi nella complessità
23a MOSTRA REGIONALE del mondo contemporaneo.
DELLA TOMA DI LANZO
E DEI FORMAGGI D’ALPEGGIO
12-14 luglio, 20-21 luglio, Usseglio (TO)
T
orna uno degli eventi più attesi delle Valli di
Lanzo, pensato non solo per valorizzare la
Toma e gli altri prodotti valligiani, ma anche la
storia e le tradizioni di un territorio unico e prezioso.
Un’occasione imperdibile per scoprire i sapori e
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ROAD OF THRONES
Alla scoperta del nord dell’Irlanda
seguendo la Wild Atlantic Way
e la Causeway Coastal Route,
due strade affascinanti e un po’ magiche,
come i luoghi che attraversano.
22
L’ultimo tratto di strada verso le scenografiche scogliere di Slieve League.
Road of Thrones
Sulla strada per Horn Head si gode di un paesaggio incantevole.
A cura di MARCO GHEZZI e MATTEO CANTATORE Dunluce e Fanad Head, abbarbicati su promontori a
C’
picco sull’oceano per poi goderci la quiete di paesini
è sempre qualcosa di magico colorati, fatti di due case e un pub dove gustare
in un viaggio in Irlanda, una fumante chowder e una schiumosa Guinness,
qualcosa che cattura, che aspettando che smetta di piovere. Ma soprattutto
entra nel cuore e invaghisce, seguiremo due splendide strade: l’ultima parte della
lasciandoti la voglia di tornare, Wild Atlantic Way, l’itinerario turistico che per oltre
anche se magari hai avuto la fortuna di andarci più duemila chilometri, da Cork fino a Derry, segue tutta
volte. Saranno i cieli infiniti, i paesaggi mozzafiato, i la costa ovest del Paese e sembra fatto apposta per
colori che si accendono, improvvisi e vividi, sotto un essere percorso in moto (ve l’abbiamo raccontata
raggio di sole o contrastano sullo sfondo tenebroso sui numeri 222 e 244 di Mototurismo) e infine la
di un temporale. Saranno le atmosfere rilassanti di Causeway Coastal Route. Una strada “fantastica”
villaggi persi nella campagna e quelle malinconiche non solo per la bellezza dei luoghi e del tracciato ma
delle rovine storiche consumate dal tempo. Oppure anche perché tocca molte delle località che hanno
la calorosa accoglienza delle persone, l’allegria fatto da location alle avventure di Game of Thrones
contagiosa della musica suonata in un pub e, perché e che ci faranno vivere il viaggio in modo ancora
no, anche il sapore inebriante di una pinta di buona più incantevole.
birra! Sta di fatto che siamo di nuovo pronti a godere Il nostro itinerario parte da Donegal, un grazioso
delle bellezze dell’Isola di Smeraldo, questa volta villaggio con il centro storico dominato dal turrito
nella parte più settentrionale, dal Donegal fino O’Donnell’s Castle in pietra grigia e prosegue veloce
a Belfast, nell’Irlanda del Nord. fino alla bella cittadina portuale di Killybegs, da
Un itinerario che ci porterà a scoprire le maestose dove la strada si snoda a tratti affacciata sul mare,
scogliere di Slieve League, i paesaggi dei Rosses costeggiando ampie baie, spiagge e insenature e
fatti di coste selvagge spazzate dal mare impetuoso a tratti nell’entroterra, fra brulle montagne e dolci
e spiagge sabbiose distese a perdita d’occhio, gli pascoli. Più avanti è la Sliabh Liag road ad affascinarci.
scintillanti “lough” che punteggiano l’entroterra e Un piccolo nastro d’asfalto che sale temerario verso
gli ambienti montani del Glenveagh National Park. le scogliere più alte d’Europa, fiancheggiando
Visiteremo castelli e fari scenografici e temerari, come strapiombi davvero vertiginosi fino a terminare
24
Il faro di Fanad Head è forse il più noto e scenografico di tutta la costa settentrionale irlandese.
Road of Thrones
Lo spettacolo delle Slieve League.
26
Il relitto in balia della marea sulla spiaggia di Bunbeg.
Superata Portsalon, gli ultimi chilometri della Wild Atlantic Way regalano ancora scenari incredibili.
L’Irlanda in una foto: prati verdi, muretti a secco, insenature e un cielo da lasciare senza fiato.
Road of Thrones
al Bunglass Point. Un punto di vista spettacolare da sull’ampio bagnasciuga, quando la marea è ancora
dove ammiriamo le Slieve League Cliffs in tutta la lontana, è possibile arrivare al Bad Eddie, il relitto
loro maestosità precipitare nell’oceano, fra lo stridio di un’imbarcazione trascinata fin qui dalle onde,
dei gabbiani e l’infrangersi delle onde sulla roccia. che ci ricorda come la forza del mare possa essere
Qui facciamo conoscenza con Martin, che con il suo pericolosa da queste parti. Il litorale dei Rosses non è
chiosco di articoli in lana attende paziente in questo che il preludio alla scoperta di altri luoghi incantevoli
posto solitario l’arrivo di qualche turista. Martin e presto ci rendiamo conto che il Donegal è davvero
è una persona cordiale e piacevole, un artigiano una delle zone più magiche d’Irlanda, dove ogni
“vecchia maniera” orgoglioso delle proprie tradizioni angolo riserva una piacevole scoperta.
e di raccontarci come cappelli, maglioni e sciarpe Così, dal tranquillo e colorato villaggio di
siano esclusivamente hand made da lui stesso, Dunfanaghy, seguendo una minuscola strada
nel laboratorio sotto casa. Lo salutiamo con uno che si arrampica su un altipiano solitario e pare
dei suoi morbidissimi cappelli in mano e torniamo perdersi nel nulla, sbuchiamo improvvisamente
a gironzolare attraverso il dolce e incontaminato sull’alto promontorio di Horn Head. Difronte a noi
paesaggio dell’entroterra raggiungendo il Glengesh ora c’è solo l’oceano infinito mentre tutt’intorno
Pass, un altro luogo particolarmente incantevole. la selvaggia bellezza del paesaggio ci riempie il
Davanti a noi, infatti, si apre il glen, un’antica vallata cuore di un profondo senso di libertà. Tornando verso
di origine glaciale, con la tipica forma a “U” stretta fra Dunfanaghy possiamo già scorgere il profilo delle
alte colline, in cui la strada si trasforma in un attraente cime che formano il Glenveagh National Park, il più
serpentone tutto da guidare. La bellezza del posto pare grande parco nazionale irlandese. Qui le montagne si
interessare anche scuri nuvoloni gonfi di pioggia che stringono attorno al Lago Veagh creando uno scenario
si addensano sopra le nostre teste, ma in fondo poco da cartolina, insieme all’antico Glenveagh Castle,
importa. In Irlanda, come forse da nessun’altra parte, un gioiello di granito affacciato sulle placide acque
anche il “brutto tempo” riesce a essere suggestivo, del lago. Il parco offre anche l’occasione per una
dipingendo di toni scuri il paesaggio e creando quelle passeggiata rilassante prima di puntare ancora più a
atmosfere drammatiche e un po’ malinconiche che nord, in direzione del promontorio di Fanad Head.
fanno parte dell’essenza di questo Paese. Per raggiungerlo attraversiamo una zona montuosa
La nostra “salvezza” dagli scroscianti acquazzoni particolarmente suggestiva, punteggiata da numerosi
che c’inseguono si chiama Nancy’s Bar, un pub laghetti di origine glaciale, come il Lough Salt dove
tradizionale nel vicino villaggio di Ardara. la strada serpeggia lungo la riva prima di allungarsi in
All’interno, in un ambiente intimo, fra antichi arredi un rettilineo che pare infinito. La vista si apre sempre
e un camino scoppiettante, la famiglia Mc Hugh, più ampia ed è ancora emozione quando la cortina
da ben sette generazioni, serve ottimi piatti della d’acqua di un temporale che cade in lontananza e
cucina di mare del posto. Una squisita chowder, la i raggi di sole che filtrano dagli squarci fra le nuvole,
tipica zuppa di pesce a base di farina e frutti di mare creano uno scenario surreale. L’alta e candida torre
e una schiumosa Guinness sono il modo migliore del Fanad Lighthouse si erge possente sulla punta di
per attendere che torni un raggio di sole. Da Ardara Fanad Head, pronta a sfidare il mare e il vento e ad
la Wild Atlantic Way ci accompagna con uno dei aiutare i naviganti. In funzione da oltre due secoli, il
suoi tratti più belli attraverso la zona costiera dei complesso del faro è molto interessante da visitare,
Rosses, dove il paesaggio è tutto un susseguirsi di potendo fra l’altro raggiungere con una ripida scala
ampie baie, scogliere appuntite, lunghe spiagge e a spirale addirittura l’interno della lanterna, mentre
insenature che mutano continuamente aspetto per le per una sosta particolarmente romantica è possibile
ampie escursioni di marea. Come quella di Bunbeg, anche trascorrervi la notte.
nei pressi di Gweedore, meglio conosciuta come Siamo ormai quasi al capolinea della Wild Atlantic
Bun Beagh, in gaelico, che è la lingua più parlata in Way che arrampicandosi sulla cima delle colline di
questa zona considerata una roccaforte dell’antica Knockalla ci regala un ultimo grandioso colpo d’occhio
cultura e tradizione irlandese. Passeggiando sulla splendida Ballymastoker Beach, considerata
28
La Giant’s Causeway, il “sentiero del gigante”: visto dall’alto, la particolare forma delle rocce risalta ancor di più.
Road of Thrones
Horn Head, selvaggio promontorio a nord di Dunfanaghy.
30
I resti dell’abbazia presso il sito storico delle Hill of Slane.
Road of Thrones
la seconda spiaggia più bella d’Irlanda, prima di
terminare a Derry, in Irlanda del Nord. Noi invece
continuiamo a goderci curve e paesaggi seguendo la
Causeway Coastal Route. Un altro gioiello d’asfalto
che da Portrush attraverso Ballycastle e fino
a Belfast, contorna la frastagliata costa offrendoci
piacevoli momenti di guida, viste spettacolari e alcuni
dei luoghi più iconici dell’Irlanda del Nord. Come le
spettrali rovine del Dunluce Castle, aggrappate a un
promontorio roccioso a picco sul mare e il Carrick-
a-Rede, un temerario ponte sospeso di corde che
da secoli collega la terraferma a un isolotto, regno
di sule e gabbiani. Lo costruirono i pescatori del
posto che già nel 1600 avevano individuato questo
grande scoglio come il luogo migliore per pescare
i salmoni, costretti ad aggirarlo perché nella loro
“strada” verso le zone di riproduzione. Per questo da
allora è chiamato in gaelico carraig a rade, la roccia
nella strada. La vicina Giant’s Causeway è invece
una meraviglia geologica formata da migliaia di
colonne di basalto che s’innalzano lungo il litorale.
Con un brivido di vertigine seguiamo il sentiero che
contorna la scogliera a strapiombo, per poi scendere
ripido verso una delle “spiagge” più strane che ci
sia capitato di vedere. Un’incredibile distesa di
enormi colonne dalla perfetta forma esagonale che,
sebbene siano il risultato di un preciso fenomeno
fisico, fanno pensare di essersi formate per qualche
strana magia. Del resto sono molti altri i luoghi
intrisi di un’atmosfera fantastica che incontreremo
in questa parte dell’Irlanda, non a caso diventati
il set di riprese cinematografiche, fra cui quelle delle
famosa serie televisiva Game of Thrones. E allora via,
partiamo alla scoperta di Sheep Island, dell’altopiano
di Cairncastle, del porticciolo di Ballintoy, delle
rovine di Inch Abbey, fino ad arrivare alla spettrale
Dark Edges. La Strada delle Siepi Oscure sembra
l’ingresso di un mondo soprannaturale e mentre ci
avviamo fra giganteschi faggi dalle sembianze quasi
umane abbiamo la sensazione che le loro lunghe
“braccia” si stiano già intrecciando e chiudendo
sopra di noi. La strada verso sud ci porta infine ad
un’ultima deviazione per raggiungere The Gobbins,
un sentiero spettacolare che corre lungo la scogliera,
percorribile solo accompagnati, capace di regalare
passaggi e viste mozzafiato.
32
Attraversando il Carrick-a-Rede.
Road of Thrones
DERRY/LONDONDERRY
Tradizione, cultura e contrasti
34
S
econdo centro dell’Irlanda del Nord con
poco più di ottantamila abitanti, Derry/
Londonderry è una storica città fortificata
posta poco distante dal confine con l’Irlanda.
Crocevia simbolico delle due principali rotte turistiche
dell’isola - la Wild Atlantic Way e la Causeway Coastal
Route - Derry racchiude in sé una storia antica, fatta
di cultura e tradizione ma anche di forti contrasti e
drammatici trascorsi. Questi aspetti, uniti alla tipicità
architettonica e al calore dei suoi abitanti, la rendono
una tappa estremamente consigliata.
Attraversata dal fiume Foyle, la città è caratterizzata
in primo luogo dalla presenza di una cinta muraria
ancora intatta che circonda il centro storico. Costruite
circa quattrocento anni fa da Re Giacomo I per
difendere l’avamposto britannico dai ribelli irlandesi,
sono rimaste inviolate fino ai giorni nostri e sono
oggi completamente percorribili grazie all’ampio
camminamento. Oltre alla possibilità di passeggiare
in tutta tranquillità, esso offre anche l’occasione di
scoprire la città. Le mura infatti corrono a ridosso
degli edifici del centro garantendo così un punto
d’osservazione unico e speciale.
Tra le architetture principali vanno segnalate
l’antica St. Columb’s Cathedral, risalente al 1633 e
prima cattedrale protestante ad essere edificata in
Europa, e la splendida Guildhall. Si tratta di un edificio
istituzionale costruito nel 1890, in sostituzione del
precedente situato nel centro della città e distrutto da
un incendio. Edificato in stile neogotico utilizzando i
tradizionali mattoni rossi, rappresenta uno dei punti
esteticamente più alti della città. L’adiacente torre
dell’orologio, modellata sul Big Ben londinese, crea
un punto di riferimento inconfondibile nel profilo
della città.
Inoltrandosi nella storia della città non si può
che venire immediatamente a contatto con i grandi
contrasti e i conflitti che l’hanno inevitabilmente
segnata dalla sua fondazione fino all’attualità. A
partire dal duplice nome, figlio di una disputa durata
anni tra l’utilizzo del nome di ispirazione britannica
e quello tradizionale irlandese, conclusasi con
l’attuale compromesso. Le complesse dinamiche che
hanno segnato questo territorio (e più in generale
tutta l’antica provincia dell’Ulster) hanno creato un
Sopra, la famosa scritta “Free Derry” nel quartiere di Bogside. ferita talmente profonda che difficilmente si potrà
La porzione di muro è stata mantenuta nonostante il viale abbia
subito un notevole rimodellamento. mai definire guarita. Gli accordi di fine anni ‘90 e
Road of Thrones
Il quartiere di Bogside visto dalle mura.
36
I murales di Derry.
i successivi passi avanti verso una pace definitiva storia e il monumento celebrativo per le vittime di
hanno certamente cambiato gli scenari in meglio ma quella domenica. La lotta per i diritti civili trova però
la sensazione è che la memoria resterà per sempre spazio nei grandi murales realizzati sulle mura degli
segnata indelebilmente. Per provare ad immergersi in edifici presenti nei dintorni. Per scoprire la vera storia
questo spaccato di storia europea contemporanea e di queste colorate e complesse opere d’arte, si può
comprendere qualcosa in più, non può mancare una anche partecipare ad un tour organizzato dai Bogside
visita nel quartiere di Bogside. Situata appena fuori le Artists, gli artisti locali che hanno realizzato molti dei
mura a nord-ovest, l’area è nota per essere stata teatro murales e che sanno spiegarne meglio e in modo più
dei tragici scontri che hanno segnato la tristemente approfondito il significato.
famosa domenica di sangue, la Bloody Sunday, Capitale europea della cultura nel 2013, Derry è
il 30 gennaio 1972. Quel giorno, nel corso di una una città che pur non riuscendo a mettere da parte
manifestazione pacifica organizzata dall’associazione completamente il suo passato, guarda al futuro in
per i diritti civili del Nord Irlanda, i paracadutisti maniera dinamica e positiva. Visitarla e viverne le
inglesi intervennero in quello che poi fu accertato atmosfere lascia certamente qualcosa di estremamente
come un attacco pianificato, aprendo il fuoco sui positivo oltre che piacevole. Prima di proseguire per
manifestanti. Tredici furono le vittime, mentre una il vostro viaggio percorrete il Peace Bridge. Il ponte
quattordicesima morì nei giorni successivi a causa pedonale, aperto nel 2011, attraversa il fiume Foyle e
delle ferite subite. Simbolo del conflitto, il quartiere regala (soprattutto alla sera) un’ultima, emozionante
ospita il Museum of Free Derry che ne racconta la vista sulla città.
Road of Thrones
38
BEL F A S T
iv o l u z i o n e
Dalla r nfli t t i s o c i a l i ,
i a l e a i c o
industr t a n ic
d e l Ti
nella città
A sinistra, i murales di Belfast. Sopra, l’esterno del Titanic Belfast. La forma dell’edificio ricorda proprio la prua del famoso transatlantico.
Road of Thrones
B
elfast, capitale dell’Irlanda del Nord,
differisce sotto tanti aspetti da Derry
ma è altrettanto meritevole di una visita
approfondita, sia per i numerosi spunti di interesse,
sia per la sua affascinante storia.
Motore economico del Paese, la città ha un passato
fortemente legato all’industria, nello specifico quella
del lino, del tabacco e quella navale. All’inizio del
secolo scorso i cantieri della Harland And Wolff
furono infatti protagonisti della costruzione della
più famosa (e sfortunata) nave che la storia ricordi:
il Titanic. E proprio intorno al noto transatlantico
che la città ha costruito uno dei principali richiami
turistici attuali. Durante la visita alla città non si
può perdere il Titanic Belfast, il museo celebrativo
che racconta attraverso un percorso innovativo e
coinvolgente, sia il contesto storico della città che
le fasi che hanno portato alla realizzazione della
celebre nave. All’interno di un avveniristico edificio,
si trovano documenti, ricostruzioni, esperienze
multimediali, per un “viaggio” nell’affascinante e
tragica storia di questo transatlantico. Belfast però
è anche strettamente legata al periodo più cupo del
conflitto tra unionisti e repubblicani, il cosiddetto
periodo dei troubles, dove i sanguinosi contrasti
politici e religiosi hanno portato alla morte di più di lungo la Falls Road. Una convivenza, quella tra le due
millecinquecento persone. Come a Derry, anche qui i fazioni, ancora complicata come dimostrano i peace
murales raccontano tanto della sofferenza che questa walls, muri che separano e “proteggono” alcuni dei
popolazione ha patito nel corso degli ultimi trent’anni quartieri più periferici da eventuali incursioni e atti di
del Novecento. Passeggiando per la città è possibile violenza o vandalismo. Divisioni ancora profonde e
vedere i più belli e significativi all’interno del Cathedral di certo lontane dall’essere superate completamente.
Quarter (centro culturale e artistico della città) e Tornando nelle aree centrali, perdetevi nelle vie
40
Belfast vista dall’alto: in primo piano la Town Hall, sullo sfondo i cantieri navali della Harland And Wolff.
Saint Anne’s Cathedral. Commercial Court, una piccola via piena di pub e di vita.
che si diramano partendo dall’architettura della piccolo ma interessantissimo Discover Ulster Scots
spettacolare Town Hall, passando per Victoria Square, Centre, ricco di pannelli e materiale informativo che
la Grand Opera House e l’Albert Memorial Clock. permette di cogliere un punto di vista obiettivo sulle
Oppure entrate in uno dei tanti pub tra le minuscole vicende legate alla colonizzazione della provincia.
Commercial St. e Hill St. Per un approfondimento Molto interessante è stato anche scoprire il legame
storico sull’antica provincia dell’Ulster, non minato forte che esiste tra la storia di quest’area e quella degli
da ideologie o posizioni politiche, recatevi nel Stati Uniti e di altre migrazioni.
Road of Thrones
The Dark Hedges: data la sua notorietà, la via ora è solo pedonale. Per lo scatto abbiamo chiesto l’autorizzazione.
42
A T I O N D I
LE LOC S
H R O N E
GA ME OF T
T
erminata da poco con la sua ottava stagione,
in un climax di successo mondiale davvero
strepitoso, la celeberrima serie prodotta da
HBO ha visto l’Irlanda del Nord come principale scelta
per le location: ben venticinque le località teatro delle
riprese durante le varie Stagioni, scelte per la bellezza
e la suggestione degli ambienti. Durante il nostro
itinerario ci siamo imbattuti in molte di esse, celebrate
e ben segnalate da un accurato lavoro di promozione
turistica. Consigliamo di procurarsi la pratica cartina
o – meglio ancora – scaricare l’App Game of Thrones
NI Locations che permette di scoprire tutti i segreti dei
luoghi, visualizzarli sulla cartina e ottenere le precise
indicazioni sul navigatore. Che siate appassionati o
meno della serie, consigliamo la visita perché si tratta
sempre di splendidi luoghi affascinanti e scenografici.
Ecco quelli che abbiamo visitato nel corso
dell’itinerario.
Road of Thrones
VIAGGIARE IN MOTO incroci e alle rotonde. Esistono pochissime
autostrade in tutta l’isola e la maggior parte delle
IN IRLANDA vie di comunicazione (anche quelle su direttive
apparentemente importanti) sono strade modeste
o a carreggiata ridotta. Questo incide sui tempi
• COME ARRIVARE
dei trasferimenti, che spesso vanno calcolati con
Due sono le possibilità per viaggiare in moto in
il giusto margine. La moto è il mezzo ideale per
Irlanda. Se desiderate farlo con la vostra moto
viaggiare lungo questi nastri d’asfalto, mai banali,
dovete necessariamente affidarvi al traghetto.
mai noiosi, ricchi di continui su e giù e curve.
A seconda della località di partenza sarà necessario
Il traffico non è quasi mai un problema; nell’ultima
prevedere diversi giorni di trasferimento,
parte della Wild Atlantic Way praticamente è
di conseguenza è un opzione che consigliamo solo
inesistente mentre lungo la costa nordirlandese
per vacanza di almeno due settimane. Per conoscere
e nei dintorni di Belfast può leggermente
i porti, le compagnie e le varie possibilità offerte,
intensificarsi, soprattutto nel week-end, senza
visitare il sito www.ireland.com/it-it/ferries.
però essere mai un vero problema. Lungo certe
L’alternativa è la formula fly&ride, con volo dai
stradine sperdute, spesso con la carreggiata molto
principali aeroporti italiani e noleggio della moto.
stretta, bisogna solo stare attenti alle curve cieche:
Per conoscere le possibilità a disposizione, visitare
magari transitano dieci auto in tutta la giornata ma
il sito www.ireland.com/it-it/flights
potrebbero passare proprio quando state passando
Per il noleggio consigliamo di rivolgersi a Lemonrock
anche voi. I rifornimenti non sono mai un problema:
Bike Tours (lemonrockbiketours.com)
le stazioni sono ben distribuite sul territorio, anche
in piccoli villaggi, quindi con soste regolari non si
• DOCUMENTI, ASSICURAZIONI
corrono mai rischi.
Per l’ingresso in Irlanda e Irlanda del Nord
è sufficiente la carta di identità italiana.
La patente italiana è riconosciuta senza bisogno
• ALLOGGI E RISTORAZIONE
Sia che cerchiate un alloggio tipico, nel classico
di adeguamenti. L’assistenza sanitaria è garantita
edificio colorato, con moquette e arredi in legno,
utilizzando la Tessera Sanitaria nazionale o la Carta
che desideriate una sistemazione più moderna ed
Regionale dei Servizi. In caso si desiderasse una
“europea”, l’offerta di hotel e B&B è assolutamente
copertura assicurativa completa, che offra garanzie
vasta, con opzioni per tutte le tasche. In città come
ulteriori, è opportuno stipulare una polizza ad-hoc
Derry e Belfast non abbiate timore di scegliere
di assistenza in viaggio.
sistemazioni in centro: il traffico non è un problema e
spesso gli hotel offrono anche il parcheggio riservato.
• VALUTA E INFORMAZIONI
In Irlanda e Irlanda del Nord si mangia nei pub o nei
In Irlanda è in vigore l’Euro mentre in Irlanda del
cafè, oltre che nei classici ristoranti. Ne troverete
Nord si utilizza la Sterlina. Nei pressi dei confini,
uno anche nel più remoto dei villaggi. Nei pub
spesso vengono accettate entrambe le valute.
trovate un’ampia scelta tra starter e piatti principali,
Non essendoci dogane, non ci si rende conto del
di carne, pesce o vegetariani. La spesa media si
passaggio da un Paese all’altro finché non si nota la
aggira intorno alle 15 Euro/15 Sterline. È importante
differente segnaletica stradale e le unità di misura
ricordare che la cucina nei pub, così come nei
del sistema anglosassone. Da non dimenticare i
ristoranti, chiude molto presto, in settimana tra le 8
classici adattatori per le prese di corrente mentre
e le 9. Non fidatevi quindi degli orari segnalati (ad
nessun problema per le comunicazioni: Irlanda e
esempio su Google Maps) perché spesso il locale
Irlanda del Nord permettono di utilizzare in roaming
resta aperto ma solo per bere qualcosa.
il proprio piano tariffario italiano.
• CLIMA
Il periodo migliore per visitare l’isola va da maggio
a settembre, con il solo mese di agosto a rischio
di piogge eccessive. Il meteo irlandese è noto per
la sua variabilità, di conseguenza per un viaggio in
moto confortevole non può mancare una buona
dotazione antipioggia e i giusti capi per gestire al
meglio gli sbalzi di temperatura. Anche le eventuali
borse da serbatoio, le borse morbide e gli zaini
devono essere adeguate.
44
INDIRIZZI UTILI
GLENVEAGH NATIONAL PARK HASTINGS GRAND CENTRAL HOTEL
Church Hill, 9-15 Bedford St
Letterkenny, Co. Donegal, Irlanda Belfast
www.glenveaghnationalpark.ie BT2 7FF, Regno Unito
grandcentralhotelbelfast.com
FANAD HEAD LIGHTHOUSE
Arryheernabin
Co. Donegal, Irlanda DOVE MANGIARE
fanadlighthouse.com
OLDE CASTLE BAR
DUNLUCE CASTLE Castle St, Milltown
87 Dunluce Rd, Donegal Town, Co. Donegal, Irlanda
Bushmills www.oldecastlebar.com
BT57 8UY, Regno Unito
discovernorthernireland.com NANCY’S BAR
Front St,
GIANT’S CAUSEWAY VISITOR CENTRE Ardara, Co. Donegal, Irlanda
44 Causeway Rd nancysbarardara.ie
Bushmills
BT57 8SU, Regno Unito McCOLGANS BAR
nationaltrust.org.uk Main Street,
Dunfanaghy, Co. Donegal, Irlanda
CARRICK-A-REDE ROPE BRIDGE
Ballycastle FITZROY’S
BT54 6LS, Regno Unito 2-4 Bridge St
nationaltrust.org.uk Derry-Londonderry
BT48 6JZ, Regno Unito
TITANIC BELFAST fitzroysrestaurant.com
1 Olympic Way
Queen’s Road JAMES ST
Titanic Quarter, Belfast 19 James St South
BT3 9EP, Regno Unito Belfast
www.titanicbelfast.com BT2 7GA, Regno Unito
jamesstandco.com
ARNOLDS HOTEL
Main Street,
Dunfanaghy, Co. Donegal, Irlanda
arnoldshotel.com
Road of Thrones
Sa Marigosa, cala Su Pallosu.
46
MERAVIGLIOSA
SARDEGNA
Strade fantastiche e infinite opportunità
per trascorrere una vacanza in moto indimenticabile.
Seguite il nostro affascinante itinerario
per un’esperienza di sicura soddisfazione.
Meravigliosa Sardegna
A cura di CLAUDIO VISMARA, Il tragitto può essere effettuato sia a margherita,
PAOLA COLOMBI e SILVIA VISMARA scegliendo un campo base a cui fare ritorno, sia ad
T
anello, adattando le modalità di percorrenza alle
empo di vacanze, tempo di mare, di proprie esigenze.
spiagge, di bagni in acque cristalline Si parte da Alghero e dalla Riviera del Corallo, perle
e inevitabilmente, tra le mete da di Sardegna, si ammira il particolare fascino del Lago
prendere in considerazione, ecco di Baratz, si raggiungono le spiagge di Porto Palmas e
la Sardegna. La nostra isola nel Porto Ferro, con i loro colori brillanti, e poi si scende
Mediterraneo offre infinite opportunità per trascorrere verso l’affascinante promontorio di Capo Caccia con
delle piacevoli vacanze, specie in sella alla propria la famosa Grotta di Nettuno: qui riflessi e giochi di
moto. Il binomio moto e turismo in Sardegna è luce, tra stalattiti e stalagmiti, rendono quasi fiabesco
praticamente perfetto, certo sarebbe preferibile evitare il lago salato sotterraneo. E dopo l’affascinante
il periodo ferragostano, ma anche nei mesi affollati di scoperta del mondo dei nuraghi a Palmavera, viviamo
luglio e agosto la vacanza in moto trova i suoi spazi un momento magico percorrendo in moto una delle
adeguati. L’itinerario che vi proponiamo è “gustoso”, strade più belle, non solo d’Italia: l’Alghero-Bosa.
in tutti i sensi, e non poteva essere altrimenti. Si tratta Visitiamo quindi Bosa, un grazioso borgo antico
di un percorso nella parte occidentale dell’isola: da che si adagia sulle sponde del fiume Temo, dove è
Alghero a Oristano. d’obbligo gustare un delizioso calice di Malvasia di
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Bosa. Prima di giungere nella Penisola del Sinis, ecco
gigantesche falesie che si tuffano a picco nel blu del
mare, creando forme bizzarre. La Penisola del Sinis
ci accoglie con spiagge da sogno e l’affascinante
e mitica area di Tharros, città fondata dai Fenici.
Altrettanto sorprendente è Cabras, con il suo stagno
dove si riproducono numerose varietà di uccelli
acquatici e luogo d’eccellenza per la produzione
della gustosa bottarga. Concludiamo con Oristano,
l’anima nobile di questa parte di Sardegna, con i suoi
monumenti e le sue specialità enogastronomiche,
come la Vernaccia.
Partiamo subito con la visita di Alghero, poco
distante dal camping village “Torre del Porticciolo”
dove abbiamo deciso di pernottare. Alghero è una
città sorprendente, che sa regalare forti emozioni.
La sua nascita si deve, intorno al 1100, alla famiglia
Doria, che la tenne sotto l’influenza genovese per
Meravigliosa Sardegna
lungo tempo. Teatro di scontri tra diverse potenze, senza però essere caotiche. Le influenze catalane
tra cui anche pisani e catalani, durante il dominio sono ben evidenti nei palazzi così come negli
aragonese la città venne fortificata e ampliata, e edifici religiosi, tra cui la cattedrale di Santa Maria,
oggi Alghero è uno dei pochi centri in Italia ad aver la chiesa di Nostra Signora del Carmelo e quella di
conservato quasi intatte le mura e le torri che da san Michele, con la caratteristica cupola in maiolica
sempre la cingono. I bastioni, oggi dedicati ai grandi colorata. La tradizione spagnola emerge anche nel
navigatori, Colombo, Pigafetta, Magellano e Marco momento più appassionato dell’anno, ovvero durante
Polo, sono una spettacolare passeggiata, luogo perfetto la Settimana Santa, caratterizzata da riti religiosi qui
per un aperitivo e per godere degli incredibili tramonti molto sentiti. Nella città più catalana della Sardegna
sul golfo, con il sole che scende dietro Capo Caccia ecco che la proposta gastronomica si arricchisce
a creare suggestivi contrasti di colori. Decisamente della paella all’algherese: storicamente la ricetta
affascinante il centro storico, da percorrere a piedi: spagnola veniva preparata con riso, carciofi, piselli o
un labirinto di vicoli che sbucano in piazze animate, fave, a volte con peperoni e pezzi di coniglio o pollo,
50
mentre oggi è rivisitata a uso dei turisti con l’aggiunta Fu fondata nel lontano 1899 da due avventurosi
di pesce. Per una serata romantica consigliamo la piemontesi che iniziarono a bonificare le terre fino a
degustazione di questo piatto al ristorante “Mirador - quel momento destinate al pascolo: l’ingegnere Sella,
La Fortezza del Sole”, dove viene preparato con cura nipote del famoso statista Quintino Sella, e l’avvocato
e servito con vista sul tramonto. Alghero è famosa Mosca trasformarono il territorio ricoprendolo di
anche per il corallo, che nell’artigianato locale viene immensi vigneti, dando così inizio alla più prestigiosa
anche utilizzato in abbinamento all’oro, per una produzione di vini in Sardegna. Oggi negli oltre
felice unione artistica: non poteva mancare il museo cinquecentocinquanta ettari si producono i maggiori
del Corallo, dove scoprire la storia e le tecniche di vini sardi, oltre ad alcuni vini internazionali; tra quelli
lavorazione dell’oro rosso. autoctoni sicuramente spicca il singolare Torbato.
Dopo questa bella parentesi, indossiamo il casco Introdotto nell’algherese in epoca di dominazione
e ci dirigiamo in moto verso nord: ci attende una spagnola, ha trovato un ambiente favorevole
sosta nella storica tenuta vinicola “Sella & Mosca”. fornendo ottimi risultati, e la tenuta “Sella & Mosca”
La cala dell’Argentiera.
Meravigliosa Sardegna
ha sempre riservato particolare attenzione a questo sua cantina. Tutto iniziò nel secondo Dopoguerra
vitigno che oggi rientra nella D.O.C. Alghero. nei terreni della Nurra, bonificati e consegnati ai
Un vino dal profumo intenso, ricco, persistente con contadini in seguito alla riforma agraria. Subito si
note di frutta matura e delicati richiami floreali. intuì che il territorio sembrava essere fatto per la
Il sapore è avvolgente, con una struttura elegante dal vite, e fu così che nel 1959 cento di loro decisero di
gusto pieno e accattivante. Ottimo come aperitivo diventare soci e, insieme, fondare la cantina “Santa
o abbinato con pesci, crostacei e carni bianche, Maria la Palma”. Oggi, su oltre settecento ettari di
è interessante anche la versione spumante. Nel terreno, si coltivano le eccellenze del vino sardo,
pomeriggio è possibile compiere una visita guidata Vermentino, Cannonau, Monica, Cagnulari - vedi
nella tenuta, tra le cantine storiche, le cantine box - ottenendo ottimi risultati qualitativi grazie alla
d’invecchiamento e il museo della storia di Sella passione e dedizione al lavoro, le stesse di allora, e
& Mosca, oltre naturalmente al wine shop con alle migliori tecnologie di oggi. La cantina accoglie
possibilità di degustazioni. i visitatori, accompagnandoli in un viaggio attraverso
Proseguendo in direzione Porto Torres, dopo alcuni la storia, la tradizione e le più recenti innovazioni,
chilometri svoltiamo a sinistra con destinazione raccontando dalle fasi del ciclo produttivo al processo
Argentiera. Mentre scendiamo lungo la strada di trasformazione delle uve.
che porta a Cala dell’Argentiera, oltre la visiera ci Passiamo ora davanti al camping di Torre
appare uno splendido mare spumeggiante, come Porticciolo, con la sua bella spiaggia, e puntiamo
solo il maestrale è capace di trasformare. La vista è dritti verso Capo Caccia. Siamo all’interno del parco
contornata dagli stabilimenti di una miniera attiva di Porto Conte, la strada sinuosa e panoramica ci
fino agli anni Sessanta e sfruttata per ricche riserve accompagna per una decina di chilometri prima di
di piombo, argento e zinco: il villaggio minerario terminare a picco sul promontorio in cui si trovano
fantasma, visitabile con una guida, ci regala le incredibili Grotte di Nettuno. Il detto “un luogo da
un’atmosfera incredibilmente suggestiva. Torniamo visitare almeno una volta nella vita” qui trova ampie
nell’entroterra e, non appena superato l’abitato di giustificazioni: le Grotte sono tra le più grandi cavità
Palmadula, a sinistra una piacevolissima strada ci marine in Italia, e possiamo tranquillamente definirle
porta all’unico lago naturale della Sardegna: il Lago uno dei gioielli della natura più affascinanti del
di Baratz, un angolo di paradiso per il bird watching, Mediterraneo. Formatesi circa due milioni di anni fa
grazie anche ai numerosi punti di avvistamento. e scoperte da un pescatore nel XVIII secolo, al loro
Il lago è circondato da canne, tifeti e tamerici, e da interno offrono alla vista sbalorditive conformazioni
una pineta che profuma di essenze mediterranee: carsiche, una spiaggia di sabbia bianchissima e un
corbezzoli, ginepri, lentischi, erica, lavanda, mirto enorme lago sotterraneo. Si possono raggiungere o
e rosmarino. “Passeggiare” in moto da queste parti è scendendo l’Escala del cabirol, “scala del capriolo”,
una sensazione bellissima, grazie ai profumi intensi seicentocinquantaquattro gradini mozzafiato che
che inebriano l’aria. Emozioni che arrivano anche abbracciano il costone occidentale del promontorio
leggendo le incredibili leggende che avvolgono di di Capo Caccia sino all’imboccatura, oppure con
fascino e mistero il lago: si narra che questa vallata sia una affascinante escursione in barca via mare, con
stata originata dallo sprofondamento dell’antica città partenza dal porto turistico della città catalana,
di Barax, oggi sepolta. Gli abitanti avrebbero vissuto godendosi anche dello spettacolo che offrono
tra benessere e avidità, immersi nei peccati, e per le pareti rocciose a picco sul mare.
questo furono puniti da Dio. Sembra che nelle notti Prima di giungere nuovamente ad Alghero una
di luna piena si sentano i rintocchi delle campane e sosta assolutamente consigliata è quella al complesso
le grida disperate degli abitanti. nuragico di Palmavera. Affascinante e misteriosa
Poco distante dal lago imponenti dune di sabbia, fu la civiltà nuragica, civiltà sarda da ricondurre al
alte fino a trenta metri, delimitano la deliziosa periodo che va dall’Età del Bronzo al II secolo d.C.,
spiaggia di Porto Ferro. Prossima nostra tappa è quindi in epoca romana; il complesso di Palmavera si
il borgo di Santa Maria La Palma, noto per la trova su di un promontorio a poca distanza dal mare.
52
Oristano, il monumento ad Eleonora d’Arborea.
Meravigliosa Sardegna
È costruito con blocchi di calcare e arenaria, composto del Novecento Bosa era un centro famosissimo in
da un corpo centrale con due torri e corredato da un Italia per la produzione di pellame d’alta qualità.
antemurale e dalle capanne di un villaggio: oggi se Oggi a testimoniarlo sono rimasti il museo delle conce
ne contano meno di cinquanta, in origine si stima e i vecchi edifici. In questo luogo dalla lunga tradizione
fossero tra centocinquanta e duecento. Sulla funzione artigianale ed enogastronomica è impossibile non
dei nuraghi si discute da cinque secoli, passando gustarsi un calice di pregiata malvasia, uno dei vini
dall’uso militare a quello civile, dalla funzione dolci sardi più amati, o assaporare il pescato in uno
religiosa alla sepoltura dei defunti, fino ad arrivare dei ristoranti sul lungo Temo. Proseguendo verso
alle ultime ipotesi, secondo cui l’uso doveva essere sud entriamo nello spettacolare territorio coltivato
prevalentemente astronomico, trattandosi di veri e a vite, dove diverse piccole cantine sono aperte
propri osservatori fissi della volta celeste, disposti sul per degustazioni e per acquistare il singolare vino
territorio secondo precisi allineamenti con gli astri. Malvasia di Bosa, un prodotto autoctono.
Passato l’abitato di Alghero ci tuffiamo direttamente Una volta attraversato Tresnuraghes, con i
in quello che possiamo definire uno degli itinerari singolari murales dedicati alle attività agricole, ci
migliori da percorrere in moto. Palcoscenico di attende una bella strada tutte curve e panoramica fino
numerose pubblicità, e in lista per divenire Patrimonio a Cúglieri, borgo Gurulis Nova, una città romana del II
mondiale dell’Unesco, la strada panoramica secolo a.C. Cúglieri sorge nel versante occidentale
Alghero-Bosa è una fonte inesauribile di emozioni. del Montiferru e in cima all’abitato svetta la maestosa
Sono cinquanta chilometri sospesi tra il mare e la basilica di santa Maria ad Nives, cioè della Neve.
montagna, dove le sfumature dei colori non finiscono Numerose sono le processioni religiose che si svolgono
mai, azzurro, blu, verde, giallo, rosso e via così, con durante l’anno, una festa molto sentita è quella di san
il cielo terso, con il sole al tramonto, continuando Giovanni a fine giugno, come anche la sagra dedicata
a stupire mentre la percorriamo in sella alla nostra alle deliziose panadas. Siamo entrati in un territorio
moto. In questa circostanza bisogna dire che il nostro vocato all’olivicoltura ed ecco quindi spiccare tra i
mezzo è l’ideale e dà il meglio di sé. Accompagnati prodotti l’olio d’oliva, cui è dedicato anche il museo
tra una curva e l’altra dal profumo intenso del cisto e dell’olio “Giorgio Zampa”, allestito in un frantoio.
dalle sfumature di azzurro, si entra direttamente a tu Scendiamo dalle alture di Cúglieri e, dopo una
per tu con la natura: con la visiera alzata sentiamo dozzina di chilometri, eccoci nuovamente sul mare
la brezza marina sul volto, vera gioia del viaggiare con la suggestiva spiaggia dominata dalla Torre
in moto. di Pittinuri, le falesie di Cabu Nieddu, famose per
Durante tutto il tragitto non incontriamo borghi o le cascate a mare e soprattutto l’arco naturale di
paesi, la cementificazione qui fortunatamente non è S’Archittu, scavato dal maestrale. Un vero angolo
arrivata e vediamo solo pareti vulcaniche di trachite di paradiso, dove la natura ha dato il meglio di sé:
rosa, rigogliosi cespugli di macchia mediterranea, un ponte calcareo, alto quasi dieci metri, in mezzo
innumerevoli cale ora sabbiose ora rocciose e lo al blu scintillante del mare che ha ispirato vari
splendido orizzonte del mare, mentre volteggiano nel registi cinematografici. Per arrivarci parcheggiamo
cielo grifoni, aquile reali e falchi pellegrini. la moto nella piazzetta del paese e, dopo una bella
Tra un’emozione e l’altra eccoci all’incantevole passeggiata di circa cinque minuti, siamo di fronte
borgo di Bosa, e subito, intravvedendo il quartiere allo splendido arco… Indimenticabile lo spettacolo
storico di sa Costa fatto di case variopinte, proviamo del tramonto!
una grande curiosità. A dominare il centro dall’alto Is Arenas, letteralmente dune sabbiose, con i
sorge il maestoso Castello dei Malaspina del XII secolo, suoi sei chilometri è una delle spiagge più lunghe
mentre in basso scorre lento il fiume Temo con il suo dell’oristanese e le sue dune sono tra le maggiori
Ponte Vecchio a collegare le due sponde. Se da una d’Italia: negli anni Cinquanta, per fermarne l’avanzata,
parte troviamo gli sgargianti colori delle abitazione, fu messo in atto un consistente rimboschimento con
nella sponda opposta un tempo erano vividi i colori pini e acacie. Oggi è un’apprezzata zona verde con
delle concerie: tra la metà dell’Ottocento e l’inizio tanto di campo da golf, e la sua spiaggia di sabbia
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Lo stagno salato Sale ‘e Porcus, nella penisola del Sinis.
Meravigliosa Sardegna
giallo-rossastra con riflessi dorati è molto frequentata, trasparenti che si velano d’azzurro per il riflesso del
in particolare dagli appassionati di windsurf per le cielo e del mare. Qui stabiliamo il nostro secondo
condizioni di vento favorevoli. campo base, presso il campeggio “Is Aruttas”, un
Entriamo ora nel Sinis, gioiello della natura in cui posto tranquillo, direttamente sul mare, che offre la
sono presenti incredibili testimonianze culturali. possibilità di affittare case mobili e tende attrezzate
Lavorando i terreni sul Mont’e Prama furono scoperti e che dispone anche di un servizio ristorazione, con
i Giganti: alcune decine di straordinari colossi in area barbecue. Il Sinis è caratterizzato da luminose
pietra, risalenti a tremila anni fa, oggi visibili al museo spiagge e silenziose dune, una ricca rete di saline e
di Cabras. Il Sinis è un concentrato di affascinanti stagni: il maggiore è quello di Cabras circondato da
ecosistemi naturali particolarmente intatti, tali da altri più piccoli. In queste lagune i colori cambiano,
rendere suggestivo e unico questo territorio, dove si dal bianco delle spiagge al verde, blu e rosso delle
alternano paesaggi di acqua di mare e laguna, dune alghe: il silenzio è interrotto solo dai tanti cormorani,
di sabbia e spiagge. aironi, falchi, martin pescatori e fenicotteri rosa che
Tra queste semplicemente incredibili, c’è quella di qui trovano un ambiente a loro ideale. Una visita
Is Aruttas, un territorio tutto da scoprire viaggiando meritano la chiesa di san Salvatore e il villaggio che
sia in moto sia a piedi, alla ricerca degli angoli più sorge lì attorno, San Salvatore di Sinis, fatto di
segreti e remoti. Is Aruttas è una delle spiagge più casette basse quasi in stile Far West. Questo luogo
invitanti per fare un bagno o anche solo per una a inizio settembre si anima per una festa in cui si
passeggiata: la sabbia è quasi accecante per la organizza la “corsa degli scalzi”, una rievocazione
sua composizione, formata da granelli di quarzo del rito della corsa a piedi nudi in cui il simulacro
Murales a Tresnuraghes.
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del santo, da proteggere dagli invasori saraceni, deve preparare gustosi piatti, dai tradizionali spaghetti
essere portato dal piccolo villaggio di San Salvatore a preparazioni più elaborate e innovative. Lungo la
a Cabras. strada che da Cabras va a Oristano da non perdere
Proseguiamo verso la punta estrema della è una sosta alla Cantina della Vernaccia, a cui va
penisola, seguendo entusiasmanti strade sterrate, il merito di aver valorizzato e fatto conoscere la
immerse nella macchia mediterranea. Incantevole splendida Vernaccia di Oristano. Nata nel 1953,
e avvolta da un misterioso fascino è l’antichissima nel tempo ha portato qualità e costanza nelle varie
chiesa paleocristiana di san Giovanni nell’omonimo produzioni dei classici vini sardi, ma il suo fiore
villaggio. Poco oltre, vale la pena fare due passi fino all’occhiello rimane la Vernaccia di Oristano, prima
allo spettacolare Capo San Marco, passando dalle D.O.C. di Sardegna, un vino particolarissimo ottenuto
preziose rovine della città di Tharros, dapprima dal vitigno omonimo, dalle complesse sensazioni
colonia fenicio-punica, poi romana. Prima di olfattive di frutta secca, in particolare la mandorla,
giungere alla tappa più meridionale del nostro tour, ottimo con i dolci della tradizione sarda, a fine pasto
una sosta in quel di Cabras è d’obbligo: visitiamo in compagnia di amici. Nel punto vendita si possono
l’interessante museo civico archeologico della città, fare degustazioni e ottenere tutte le informazioni
intitolato all’illustre personalità locale Giovanni sui vini prodotti dalla storica cantina. Non fatevi
Marongiu. Un’altra attrazione cabraresa imperdibile suggestionare dalle architetture anni Sessanta delle
è la bottarga: qui il pescato è di primissima qualità, strutture, oggi in cantina è attivo un professionale
come il muggine, con le cui uova si produce gruppo di lavoro che segue meticolosamente i soci
la deliziosa bottarga, il “caviale sardo”, con il quale dalla vigna alla bottiglia: i numerosi riconoscimenti in
Meravigliosa Sardegna
fiere ed esposizioni sono la conferma dell’eccellente centro noto per i pregevoli esempi di architettura
qualità dei vini prodotti. romanica, quali il santuario e la basilica di Nostra
Un breve tratto di strada ci accompagna a Signora di Bonacattu. La strada prosegue sul versante
Oristano, piacevole e storica località poco distante sud-orientale. A cinquecento metri d’altitudine,
dal mare, da gustarsi a piedi, passeggiando nel centro incastonato in un anfiteatro di origine vulcanica
storico. Sempre attiva e partecipe nella storia di e protetto da lussureggianti foreste, sorge Santu
Sardegna, il suo protagonismo si nota nei bei palazzi, Lussurgiu. Nel borgo, un tempo rinomato centro
nelle fortificazioni, nelle torri e negli edifici religiosi culturale e residenza estiva di nobili e letterati, sono
sorti nei secoli. Ecco che troviamo la maestosa Torre di presenti una miriade di sorgenti, alcune delle quali
san Cristoforo, detta anche di Mariano, il monumento sono fonti d’acqua oligominerale, come quella nella
a Eleonora d’Arborea, interessante figura femminile, frazione di San Leonardo di Siete Fuentes, una
sovrana locale alla fine del Trecento, promotrice nel borgata nata nel XII secolo e prosperosa sino al XVI,
1395 della Carta de Logu, uno dei primi ed evoluti immersa nella foresta di san Leonardo, di cui oggi
codici di leggi scritte in Europa che si estese a tutta resta una bella chiesa romanica. E ora, abbassiamo
la Sardegna. L’omonima piazza è indiscutibilmente il la visiera per un emozionante tuffo lungo i quindici
salotto della città, vi si affacciano anche il Palazzo chilometri che ci separano da Cúglieri: un tratto
Comunale e altri eleganti edifici. Per ammirare i entusiasmante a nord del Monte Ferru, lungo una
reperti provenienti dagli scavi di Tharros c’è il museo strada ben tenuta e paesaggi naturali che sono una
archeologico “Antiquarium Arborense”, all’interno vera goduria. Da Cúglieri a Bosa ripercorriamo
del palazzo Parpaglia. Interessanti da vedere anche le lo stesso tragitto e una volta raggiunto l’abitato di
chiese di san Francesco, in stile neoclassico, di santa Bosa seguiamo le indicazioni per Montresta. Se il
Chiara, singolare esempio di stile gotico nell’isola, e tratto costiero è uno dei percorsi più belli da fare in
la cattedrale di santa Maria Assunta. Un evento da moto, la parte interna non è da meno! Sono sessanta
segnalare è quello che Oristano attende tutto l’anno: chilometri di curve, in mezzo al verde e alla natura.
la giostra equestre di sa Sartiglia, emblema delle Sulla nostra strada incontreremo solo due piccoli
tradizioni cittadine, che si svolge la domenica e il paesi: Montresta e Villanova Monteleone.
martedì grasso di Carnevale. Una rievocazione del Ha quasi dell’incredibile pensare di trovare ancora
glorioso passato legato alle corporazioni, mentre la territori così ampi e poco antropizzati, attraversati da
storia della città rivive nella festa, insieme al gusto dei strade con scarsissimo traffico e con un eccellente
dolci alle mandorle e della vernaccia. asfalto che permette una guida dolce e in sicurezza.
Per la conclusione del tour si può decidere di Arriva ora il momento magico, lo “scollinamento”
tornare ad Alghero percorrendo memorabili strade verso la costa e l’inizio della mitica Scala Piccada:
interne. In alternativa, si può attraversare la piana spettacolari viste sul golfo di Alghero, con palme
del fiume Tirso e puntare alle alture del Monte Ferru, nane che ci accompagnano sui bordi della strada e la
immerso tra boschi di lecci e sughere. Si raggiunge moto a scatenarsi in un incredibile “su ballu sardu”.
quindi Seneghe, centro agricolo rinomato per le Scendere fino ad Alghero è una vera propria danza,
eccellenti produzioni di miele e olio di oliva, non a di quelle che sanno conquistarti, proprio come i balli
caso il borgo è tra i fondatori delle “Città dell’olio”. tradizionali sardi, coinvolgenti e passionali. Sono
Caratteristica è la presenza di pozzi e fontane nelle questi i percorsi per cui capisci che viaggiare in moto
piazze, ma d’altra parte il nome di Seneghe risalirebbe è fantastico, che fanno sentire liberi.
al termine “s’ena”, cioè vena sorgiva. Per gli amanti Bella questa Sardegna che sa offrire ancora angoli
della poesia, a inizio settembre si tiene un evento di pace e di silenzio, scoperta lungo un itinerario che
da non perdere: il paese si popola di appassionati di ha toccato centri importanti e rinomati ma anche
letteratura per il festival internazionale “Cabudanne territori poco conosciuti e altrettanto interessanti,
de sos poetas”, tra i migliori eventi poetici italiani, senza dimenticare le numerose eccellenze
preceduto dalla rassegna “Musica senza confini”. enogastronomiche. In sella alla nostra moto, poi, la
Dopo qualche curva si raggiunge Bonarcado, vacanza non poteva che essere strepitosa!
58
Ci lasciamo alle spalle Cúglieri.
Meravigliosa Sardegna
VERNACCIA DI ORISTANO D.O.C.
S
i tratta di un vino proveniente da un territorio
storico per la coltivazione della vite: all’epoca
nuragica, ovvero nel 1200 a.C. circa, a Cabras
la sua presenza era certa, infatti, in località Sa
Osa, sono stati ritrovati vinaccioli di vitis vinifera.
I romani la definirono vernaculum, cioè vite
locale, autoctona. Non è un caso che nel corso
dei secoli la viticoltura abbia mantenuto un ruolo
di protagonista nel territorio, tanto che ai nostri
giorni la Vernaccia di Oristano è stata la prima è fondamentale per la qualità finale del vino: più
D.O.C. della Sardegna, riconosciuta nel 1971. Per la la sua formazione sarà veloce, più sarà spesso e
produzione del vino Vernaccia di Oristano vengono compatto, maggiore sarà la qualità del prodotto.
utilizzate esclusivamente le uve provenienti dal Una volta raggiunto un certo spessore, il velo
vitigno Vernaccia. Gli aspetti tecnico-produttivi che scenderà in profondità, depositandosi sul fondo
costituiscono la produzione di questo vino sono della botte, facendo da filtro. La gradazione alcolica
decisamente singolari. La vendemmia si effettua aumenterà da 0,5 a 0,8% vol. arrivando, nelle
solitamente dalla seconda metà di settembre alla annate più vecchie, a superare i 20% vol. Il vino
prima decade di ottobre e rigorosamente a mano. D.O.C. Vernaccia di Oristano deve avere le seguenti
La spremitura è soffice e, dopo la fermentazione caratteristiche: alcol effettivo minimo 15% vol. e, per
naturale, il vino viene trasferito in botti di media la versione liquorosa, 16,50% vol. La caratteristica
capacità, di castagno o di rovere, riempite al di questo vino è la mandorla, nell’odore sono
settantacinque-ottanta percento del loro volume. presenti sfumature di fior di mandorlo, mentre nel
È questa la sua particolarità, perché in queste sapore, fine, sottile, caldo, si sente un leggero e
condizioni, ovvero con vasi vinari non del tutto colmi gradevole retrogusto di mandorle amare. Si può
e con la presenza d’ossigeno, sulla superficie del utilizzare questo vino come aperitivo, degustato
vino si forma un velo costituito da lieviti denominato a otto-dieci gradi, in abbinamento a preparazioni
“flor”. Questi lieviti si stratificano e utilizzano per di pesce dal gusto accentuato, come la bottarga,
il loro metabolismo alcol etilico e acido acetico, o con formaggi piccanti o affumicati. Eccellente
formando aldeide acetica, precursore dei profumi come vino da dessert, in particolare con i dolci di
caratteristici di questo vino. La formazione del velo mandorla tipici della Sardegna.
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MALVASIA DI BOSA D.O.C. BOTTARGA
L Q
a Malvasia di Bosa è un vino fortemente legato al uesta specialità gastronomica prodotta
territorio, proveniente da zone in cui la presenza in tutto il Mediterraneo, ma anche in altri
dell’uomo ha origini antichissime. Sicuramente mari, è di tradizione tipica dell’oristanese.
le testimonianze scritte e orali raccontano di un vino Si ottiene dall’essiccazione e salatura, con un
raffinato, soave, da sempre considerato nobile ed particolare procedimento, delle uova di muggine,
elitario, un vino speciale da riservare per circostanze un pesce presente nel golfo di Oristano e negli
e persone speciali. La Malvasia si dice essere stagni adiacenti, in particolare quello di Cabras, che
un vino “chi cheret chistionadu!”, espressione può definirsi la zona di origine di questa specialità
di gradimento alla bevanda e complimento al gastronomica. Una tecnica nota nell’antichità, già
produttore. Un vero simbolo di amicizia e ospitalità, dal periodo egizio veniva utilizzata per assicurarsi un
il vino della festa. Le possibili, diverse tipologie pasto nelle giornate in mare e proprio ai pescatori
sono Malvasia di Bosa amabile o dolce, Malvasia di africani si deve la sua diffusione. La bottarga si può
Bosa spumante, Malvasia di Bosa passito e Malvasia ricavare dalle uova del tonno e della molva, un pesce
di Bosa riserva, un vino, questo, più strutturato con simile al nasello, ma quella più pregiata proviene
un periodo di invecchiamento e affinamento di dalle uova di muggine, come viene chiamato il
almeno due anni, di cui un anno in botti di legno. cefalo. Il sapore è amarognolo e spiccatamente
Variano di conseguenza le caratteristiche delle varie salato, ricorda la mandorla; il suo colore è ambrato.
denominazioni: per la Malvasia di Bosa amabile o Tra la fine dell’estate e gli inizi dell’autunno si
dolce il sapore va da amabile a dolce, armonico, pescano le femmine più grosse, incidendo il ventre
vellutato, aromatico, mentre per la riserva si va per estrarne le sacche cariche di uova. Una volta
dal secco al dolce, morbido, con possibile gusto lavata, per eliminare tutte le impurità, la sacca viene
mandorlato. La Malvasia di Bosa spumante si sottoposta a salatura con sale marino e messa su
presenta con un sapore da demisec a dolce, una tavola di legno stagionato. Successivamente
fruttato, gradevolmente aromatico; il passito ha queste sacche si pressano e vengono lasciate sulle
una bel colore giallo dorato più o meno intenso tavole per dieci o quindici giorni, a seconda della
e un sapore tipicamente da amabile a dolce. grandezza. Infine vengono fatte asciugare all’aria
Gli abbinamenti ideali sono, per la Malvasia di Bosa per qualche giorno e messe stagionare in un luogo
dolce, preparazioni dolci come torte alle mele, asciutto e ventilato per almeno sessanta-novanta
torte con frutta secca, amaretti e pasticceria secca, giorni. Dopo di che, risciacquate del sale in eccesso
formaggi piccanti o erborinati; la temperatura e asciugate, prenderanno il loro caratteristico colore
ideale di servizio è compresa fra dieci e dodici gradi. ambrato carico, tendente al rosso, e il loro delicato
La versione liquoroso dolce si abbina a pasticceria profumo di mare e sale. La bottarga si può utilizzare
da forno, ciambelline e crostate con confetture, nella preparazione di tartine o nei tradizionali
servendo in calici di piccola capacità a tulipano alla spaghetti alla bottarga, gustata tagliata a fettine
temperatura di dodici-quattordici gradi. sottili e condita con olio extravergine d’oliva.
La bottarga è ricca di omega 3 e contiene anche lo
squalene, utile per nutrire la pelle, alleviare il dolore
e l’infiammazione delle articolazioni.
Meravigliosa Sardegna
Spiaggia a Torre del Porticciolo.
I
l Cagnulari, detto anche Cagniulari, è un vitigno INDIRIZZI UTILI
che rientra nella D.O.C. Alghero, coltivato
prevalentemente nella provincia di Sassari. Ha SARDEGNA TURISMO
rischiato la scomparsa finché negli anni Novanta È il portale della Regione autonoma della Sardegna
non si è iniziato a vinificarlo in purezza. Vitigno a dedicato alla promozione del turismo nell’Isola.
bacca rossa, dopo varie ipotesi sulla sua origine, Il sito offre una panoramica completa e aggiornata
grazie ad analisi genetiche del DNA si è appurato sull’offerta turistica della regione attraverso
che il Cagnulari è identico al Graciano, vitigno informazioni, servizi, itinerari e appuntamenti.
spagnolo coltivato principalmente nel Rioja, e al www.sardegnaturismo.it
Bovale Sardo. Il Cagnulari è un vitigno piuttosto
esuberante che va contenuto per ottenere uve di MUSEO DEL CORALLO DI ALGHERO
qualità e vini con soddisfacente concentrazione Via XX Settembre 8
aromatica. Il vino ha un colore rosso rubino brillante, 07041 Alghero (SS)
profumi intensi di frutti di bosco, con note speziate www.fondazionemeta.eu
e accenti balsamici. Al palato risulta piacevolmente
caldo, di buona struttura, con tannini morbidi e AZIENDA VITIVINICOLA “SELLA & MOSCA”
armonioso. La maturazione in legno produce ottimi Località I Piani
vini destinati all’invecchiamento: gli affinamenti 07041 Alghero (SS)
conferiscono al Cagnulari grande complessità. A www.sellaemosca.com
tavola si abbina con primi piatti conditi con sughi di Storica cantina con possibilità di visita, degustazioni
carne, carni rosse, arrosti, agnello e selvaggina. A e punto vendita. Oltre ai classici vini sardi, viene
promuovere questo interessante vitigno autoctono prodotto il singolare Torbato.
provvede anche la Confraternita del Cagnulari,
un’associazione che organizza eventi durante tutto COMPLESSO NURAGICO DI PALMAVERA
l’arco dell’anno per far conoscere e valorizzare SS127 bis, chilometro 45
questo vino sardo poco noto. Da notare che alcuni 07041 Alghero (SS)
produttori preferiscono utilizzare la denominazione www.nuraghepalmavera.com
Isola dei Nuraghi I.G.T.
62
Visite guidate al nuraghe Palmavera, alla necropoli RISTORANTE “CRAF DA BANANA”
di Anghelu Ruju e alla necropoli di Santu Pedru, Via De Castro 34
gestite dalla cooperativa SILT. 09170 Oristano
www.ristorantedabananaoristano.it
CANTINA “SANTA MARIA LA PALMA” Un ristorante tipico sardo per la sua cucina
Via Zirra tradizionale fortemente legata ai prodotti di
07041 Santa Maria La Palma (SS) stagione, in un perfetto connubio di sapori e natura.
www.santamarialapalma.it
Per prenotare la visita guidata in cantina, scrivere
all’indirizzo welcome@santamarialapalma.it DOVE DORMIRE
Settecento ettari di terreno, messi a frutto per dare
vita alle diverse sfumature del vino sardo. CAMPEGGIO VILLAGGIO
“TORRE DEL PORTICCIOLO”
CANTINA DELLA VERNACCIA 07041 Alghero (SS)
Località Rimedio www.torredelporticciolo.it
Via Oristano 6/A
09170 Oristano CAMPING “IS ARUTTAS”
www.vinovernaccia.com Località Is Aruttas
Cantina portabandiera della Vernaccia e dei vini 09072 Cabras (OR)
sardi con possibilità di visite guidate, degustazioni e www.campingisaruttas.it
punto vendita. La valorizzazione e la consacrazione Campeggio con possibilità di affittare bungalow
della Vernaccia di Oristano in campo nazionale e direttamente sul mare.
internazionale è certamente merito della Cantina
della Vernaccia, la cui nascita risale al 1953. AGRITURISMO “PORTICCIOLO”
Località Porticciolo
SP55, chilometro 7,5
DOVE MANGIARE 07041 Alghero (SS)
www.agriturismoporticciolo.it
RISTORANTE BAR “MIRADOR” Azienda agricola con produzione di vino, ortaggi
Bastioni Marco Polo 63 e allevamento di maiali. Servizio di ristorazione e
Via Manno 16 pernottamento.
07041 Alghero (SS)
www.miradoralghero.it
Qui si gusta la tradizione gastronomica di Alghero
legata al mare e alle sue origini catalane. L’aragosta
alla catalana, la paella algherese, il risotto alla
pescatora, gli spaghetti ai ricci, i calamari farciti e
i pesci in agliata sono tra le specialità.
RISTORANTE PIZZERIA
“FUNTANA MEIGA”
Lungo mare
09072 Cabras (OR)
Eccellenti pizze con i prodotti del
territorio, imperdibile quella alla
bottarga.
Meravigliosa Sardegna
ITINERARI
IN ALTA QUOTA
Percorsi di montagna.
Valli, tornanti, curve
e paesaggi mozzafiato.
Immersi nella natura
con le nostre moto sulle strade
di questi splendidi itinerari.
A cura della redazione e dello staff di Mototurismo. Foto: Mototurismo, E. Fabiano, L. Pagani, C.Vismara, D. Pazzi.
64
SVIZZERA
In moto sui passi
montani più belli
dell’arco
alpino svizzero
I
l nostro itinerario parte da Bellinzona, punto era una delle vie preferite da Federico Barbarossa per
strategico nella valle che dà accesso ai valichi attraversare le Alpi e raggiungere l’Italia.
del San Gottardo, del Lucomagno, del San Scendiamo nella valle del Reno anteriore e
Bernardino e della Novena. Scoprire la Bellinzona restiamo attratti dalla superba abbazia benedettina di
medievale, con i castelli di Castelgrande, Montebello Disentis. Attraverso il passo dell’Oberalp entriamo
e Sasso Corbaro e la Murata, è la prima bella sorpresa. nel Canton Uri, dove ci accoglie Andermatt,
Di seguito ci immergiamo con le nostre moto nello una rilassante stazione termale con un bel centro
stupendo paesaggio offerto dalle Alpi Lepontine. cittadino caratterizzato da caseggiati in legno.
Lasciamo alle nostre spalle il Canton Ticino per fare Affrontiamo ora un nuovo passo: quello della
ingresso in quello dei Grigioni attraverso il passo del Furka, che nella parte vallese ospita il ghiacciaio
Lucomagno, molto apprezzato dai motociclisti, a del Rodano, a duemilatrecento metri di altitudine.
quasi duemila metri di altitudine. Impiegato da secoli, Anche questa è una meta molto apprezzata dai
66
non perdere! Proseguiamo il nostro itinerario verso
l’alto Vallese. Dopo una deviazione all’interno della INFORMAZIONI UTILI
valle di Dala, raggiungiamo il paese di Leukerbad,
n GHIACCIAIO DEL RODANO
che ospita il più grande centro termale delle Alpi.
www.obergoms.ch/estate/passialpini/
Successivamente raggiungiamo Briga il suo castello
grottadighiaccio.php
Stockalper, e gli straordinari palazzi in stile barocco
più importanti della Svizzera. E ancora, a soli sei n LAGO SOTTERRANEO DI ST-LEONARD
chilometri di strada, in località Brigerbad troviamo www.lac-souterrain.com
una delle più grandi stazioni termali all’aperto.
Affrontiamo un altro passo montano per ritornare n PASSO DEL SAN GOTTARDO
L
a magia dei monti Nockberge in Carinzia, attraversa la valle Liesertal, in direzione della cittadina
con le sue cime arrotondate, gli innumerevoli medievale di Gmünd in Kärnten, alle porte
tornanti e un panorama affascinante, è un del Parco nazionale Alti Tauri. Giunti nel bel borgo
richiamo irresistibile per i motociclisti. Una sorta di visitiamo l’antico castello Alte Burg e il museo privato
terra promessa che prima o poi bisogna raggiungere. Porsche, dove fra il 1944 e il 1950 furono costruiti
L’itinerario che suggeriamo parte da Hermagor- i primi veicoli del noto marchio di auto sportive.
Pressegger See, località di villeggiatura estiva Prendiamo una deviazione verso la valle
situata al confine con l’Italia. Puntiamo quindi verso il Maltatal, soprannominata anche “valle dell’acqua
Weissensee, piccolo lago glaciale che è una autentica cadente” per via delle numerose cascate presenti, e
perla alpina della Carinzia. Da qui oltrepassiamo il affrontiamo una divertente strada di montagna fatta,
Kreuzbergpass, valico del Monte Croce di Comelico, per oltre quattordici chilometri, di gallerie e tornanti
da cui raggiungiamo Greifenburg, nell’Alta stagliati nella roccia e che conduce alla diga più
Valle della Drava, un luogo molto frequentato dagli alta dell’Austria, la diga di Kölnbrein. Dietro, si
appassionati di parapendio e deltaplano. Proseguiamo estende il lago artificiale Kölnbrein-Stausee con le sue
poi sulla strada statale B100 in direzione Spittal an acque azzurro intenso: uno scenario impressionante
der Drau. In questa graziosa città immersa nella e indimenticabile.
natura dedichiamo una visita allo Schloss Porcia, Torniamo verso la valle Liesertal e raggiungiamo
stupendo castello rinascimentale, e al Millstätter See, Kremsbrücke. A questo punto seguiamo in
altro bel lago attorniato da imponenti cime. Proprio direzione Innerkrems, importante località
in direzione del lago, a Seeboden am Millstätter sciistica, lungo una delle più belle strade di
See si prende per Treffling lungo una stretta via che montagna d’Austria: la Nockalmstrasse. Un vero
68
© Franz Gerdl
© Franz Gerdl
U
n percorso in territorio friulano, tra una splendida natura ricca di boschi, da cui usciamo
montagne, fiumi, torrenti e gente ospitale. una volta raggiunti i milleseicento metri di altitudine.
L’itinerario in Carnia, che toccherà Qui si apre una vista incantevole, sul filo dei duemila
ben sei delle sue otto valli, seguirà la Val Degano, metri, che ci porterà a raggiungere Ravascletto, nel
le piccole Val Pontaiba e Valcalda, la Valle del cuore della Carnia. Un’impegnativa salita ci conduce
But, la Val Chiarsò e infine la Val Tagliamento. al Monte Crostis per poi tornare a Cercivento.
Una delle possibilità che suggeriamo, e che Il paese, situato tra la Valcalda e la Valle del But,
abbiamo sperimentato, è tenere come campo base merita una visita per la particolarità delle sue
Comeglians per seguire un itinerario a forma di otto antiche abitazioni, alcune delle quali risalenti al
lungo le splendide valli della Carnia. Qui l’albergo Seicento. Prima di iniziare la salita verso il passo
diffuso di Comeglians, primo albergo diffuso d’Italia, di Monte Croce Carnico, ci concediamo una sosta
rappresenta una splendida occasione per verificare gastronomica a Sutrio. Sostiamo poi a Paluzza e
l’ospitalità autentica della Carnia. seguiamo per la frazione di Timau, ai piedi della
Da Comeglians parte la spettacolare strada strada per il passo. Timau, teatro di grandi battaglie
“Panoramica delle vette”, un itinerario maestoso durante la Prima guerra mondiale, è oggi sede
con la bellezza dell’alta montagna in primo piano. dell’imperdibile Museo storico della Grande Guerra.
Attraversiamo l’abitato di Tualis e veniamo avvolti da Appena fuori dall’abitato si trova il Tempio Ossario
70
di Timau. Proseguiamo il nostro itinerario verso il del Cason di Lanza, a millecinquecentocinquantadue
passo di Monte Croce Carnico. Superata una galleria, metri. Siamo nel cuore delle montagne carniche,
la vista sul Monte Coglians è davvero suggestiva, così in un ambiente maestoso e sorprendentemente
come il serpentone di curve che ci accompagna fino integro. Degli oltre quindici chilometri che portano
al confine austriaco. Da qui partono anche numerosi al passo, i primi sono immersi nel bosco, la strada
sentieri che conducono alle zone di trincea, ora è poco trafficata, la larghezza piuttosto ridotta e il
inserite nel Museo all’aperto della Grande Guerra fondo non sempre pulito, il che significa che occorre
in montagna. prudenza alla guida. Giunti a quota mille metri, la
Torniamo verso Paluzza e attraversiamo la Val vista spazia su grandi pascoli circondati da imponenti
Pontaiba, dove incontriamo Treppo Carnico, vette, per aprirsi definitivamente, una volta raggiunto
grazioso paese con antiche case incantevoli, il passo, sull’altopiano dominato dal Monte Zermula.
Ligosullo, il comune più piccolo della Carnia, e Torniamo nuovamente a Paularo e percorriamo
Paularo. A Paularo si possono visitare interessanti tutta la Val Chiarsò lungo il torrente omonimo,
palazzi, come il settecentesco Linussio-Fabiani, seguendo la strada a monte, più lenta ma più
la casa-museo “La Mozartina”, contenente strumenti panoramica. Visitiamo Arta Terme, con il suo
musicali antichi e moderni, e l’ecomuseo “I Mistîrs”. accogliente stabilimento termale, raggiungiamo
Ora ci aspettano strade di montagna verso il passo Tolmezzo, la “capitale” della Carnia, Villa
72
FRANCIA
A caccia di vette
L’
Alta Provenza e la Savoia, due regioni Saint-Paul-sur-Ubaye, posto proprio sotto
della Francia sud-orientale che l’Aiguille de Chambeyron (3.412 metri), è situato in
permettono al mototurista di entrare posizione strategica sia per affrontare le alte vette
direttamente in un’altra dimensione, del Parc national du Mercantour che per percorrere
fatta di paesaggi stupefacenti, strade mozzafiato, una piccola porzione del Parc naturel régional du
tornanti vertiginosi e luoghi indimenticabili. Queyras fino al Col Agnel (2.746 metri). Ma non
Un territorio così vasto e ricco di bellezze naturali solo! Rappresenta anche un ottimo punto di partenza
richiede almeno una settimana per poter essere per lanciarsi alla conquista del mitico Col du
approfondito e vissuto al meglio. Idealmente lo si Parpaillon. Quest’ultima rappresenta però un’impresa
potrebbe dividere in due grandi circuiti ideali, così per motociclisti esperti dati alcuni tratti sterrati
da poter scegliere quali intraprendere e quanto tempo particolarmente impegnativi.
dedicare a ciascuno di essi. Consigliamo di partire la mattina presto per la
Il percorso complessivo segue una parte della Route visita al Parc national du Mercantour, sia per la sua
des Grandes Alpes, un itinerario di quasi settecento estensione sia per poter dedicare il giusto tempo
chilometri che attraversa le Alpi francesi da nord a alla pittoresca cittadina di Barcelonnette, cuore
sud, fino al Mar Mediterraneo. La Route attraversa della valle e nota per le sue particolari architetture,
quindici valichi alpini, alcuni dei quali interessati dai ben diverse da quelle tradizionali dell’Alta Provenza.
nostri due percorsi. Da qui potrete scegliere due alternative entusiasmanti:
Il primo itinerario si snoda in Alta Provenza, nel la prima è di raggiungere il Lago di Serre-Poncon
Parc national du Mercantour, con base nel piccolo (di cui vi abbiamo raccontato sul numero 254 di
villaggio di Saint-Paul-sur-Ubaye, situato proprio al Mototurismo) passando prima da Saint-Vincent-les-
termine della discesa dal Col de Larche. Forts, costeggiando poi il bacino passando Savines-
Il secondo itinerario si sviluppa in Savoia, tra il le-Lac, Guillestre e infine puntando le ruote verso la
Parc naturel régional du Queyras ed il massif de la prima vetta: il Col du Vars. Emozionante la doppia
Vannoise, con base a Briançon. natura di questa prima nostra conquista, con la salita
più tranquilla e la discesa che riporta a Saint-Paul-sur-
Ubaye decisamente più adrenalinica.
74
verso Saint-Michel-de-Maurienne, affrontando condizioni climatiche che possono fare la differenza,
il più basso (ma non per questo poco impegnativo) non fosse altro per l’immancabile gelido vento che
Col du Telegraphe (1.566 metri). Da lì si prosegue in troverete sulla cima. È il versante nord ad essere più
direzione Saint-Jean-de-Maurienne da cui, all’inizio impegnativo, con picchiate verso tornanti a gomito
del centro abitato, si dirama la D80 che vi porterà che non ti consentono distrazioni. La discesa fino al
prima sul poco noto Col du Mollard (1.698 metri). piccolo paese di Val d’Isere va quindi affrontata con
Seguendo la D926 si giunge poi sul Col de La Croix calma per arrivare a Bourg-Saint-Maurice senza
de Fer (2.068 metri) e infine sul Col de Glandon aver fatto vedere i sorci verdi al vostro passeggero o
(1.924 metri), per poi proseguire verso Le Bourg- aver sudato freddo in qualche tornante.
d’Oisans. Briançon è ormai dietro l’angolo.
L’ascesa all’Iseran con partenza da Briançon
ci riporta in Italia per poi varcare nuovamente il INFORMAZIONI UTILI
confine italo-francese superando il Moncenisio
e raggiungendo così la Val d’Isere. Una volta nPORTALI TURISTICI UFFICIALI
imboccata la D902 in direzione di Lanslevillard, www.ubaye.com
non abbiate troppa fretta e godetevi il bel fondo valle
fino al pittoresco “villaggio fiorito” di Bonneval nPORTALI TURISTICI UFFICIALI
www.barcelonnette.com
sur Arc, con il suo caratteristico ponte e le sue
splendide casette in pietra e legno. Dal punto di vista
nPORTALI TURISTICI UFFICIALI
prettamente stradale, la salita all’Iseran è certamente
www.ot-briancon.fr
meno impegnativa rispetto al Galibier: in fondo la
vetta dista da Bonneval sur Arc non più di una decina nROUTE DES GRANDES ALPES
di tornanti (alcuni molto a gomito) ed il traffico non www.moveyouralps.com/route-des-grandes-alpes/
è così intenso come sull’altro “mostro” ma sono le
76
A cura di CLAUDIO VISMARA
I
l test di questa moto ha suscitato in redazione
indubbiamente un po’ di curiosità: i numeri
parlano chiaro, il successo è dalla sua parte
ma sarà veramente così meritato? Togliamo
subito ogni dubbio: la risposta è sì! E per
spiegarla partiamo subito dal prezzo: ciò che offre
la Casa pesarese, di proprietà del colosso cinese QJ,
è tanta sostanza per una moto versatile e piacevole ad
un costo davvero competitivo. Per testare al meglio le
dote dinamiche della nuova versione X della TRK 502,
abbiamo scelto le strade della Val Camonica, uno
scenario di spettacolare bellezza che ci ha portato a
percorrere un itinerario variegato e particolarmente
adatto a provare il mezzo in ogni condizione.
Partiamo subito con un aneddoto: siamo in un
accogliente agriturismo poco distante da Ponte di
Legno, ci presentiamo per la colazione e all’ingresso in
sala riceviamo un saluto e i complimenti per la nostra
moto da una ragazza seduta al tavola da sola. Ha un
aspetto da classica icona motociclistiche d’oltralpe:
alta, bionda, carina, simpatica, con un bel sorriso (ahi!
…calcio arrivato dalla moglie, presente al mio fianco
per il test). Ci dice: “Niente male le borse Givi Trekker
montate sulla vostra BMW”. Ops, sorry, ma la moto
in questione è una Benelli 500! La ragazza, rimasta
stupita dall’affermazione, si fionda subito nel garage
a verificare. Risultato? Apprezzamenti a non finire
per il mezzo che non conosceva e stupore completo
quando le comunichiamo il prezzo di acquisto.
Effettivamente già allo sguardo - e ancor più
salendoci sopra - sembra di trovarsi di fronte ad una
moto di cilindrata ben superiore rispetto ai suoi 500
cc. Allo stesso modo, le dimensioni sono da vera
crossover: lunghezza 2.200 mm, altezza moto al
manubrio 1.480 mm, sella a quota 850 mm, luce
da terra 220 mm, peso in ordine di marcia di 235
kg. Il dato del peso risulta in effetti uno dei pochi
aspetti negativi di questo interessante modello anche
se a sua parziale discolpa va segnalato il generoso
serbatoio da 20 litri. Esteticamente mostra una linea
accattivante, piacevole e proporzionata, con alcuni
particolari che richiamano altri modelli. Alcuni
dettagli la fanno grande, come i cerchi a raggi da 19
pollici all’anteriore e 17 al posteriore o la forcella
78
Touring test - Benelli TRK 502 X
triangolo Angolo, Dezzo, Borno, alla Val di Saviore, cui è dotata completano l’efficienza del riparo.
al Passo del Mortirolo ed a quello del Tonale per Il passeggero lamenta invece una leggera pressione
comprendere di cosa stiamo parlando. Andiamo con dell’aria, viaggiando un filo sopra al pilota. Un po’ più
ordine e partiamo con il trasferimento autostradale: percettibili le vibrazioni, che compaiono oltre i 6.000
la seduta comoda è accompagnata da una efficiente giri - in particolare sulle pedane - quando si viaggia
protezione dall’aria; il cupolino con i suoi deflettori a 110 km/h. Niente di eccessivamente fastidioso
- belli anche da vedere - fa egregiamente il proprio comunque. Abbiamo apprezzato la stabilità, anche
lavoro e non disturba alla vista. I paramani di con il bellissimo set di valige Givi Trekker montato;
80
Touring test - Benelli TRK 502 X
la Benelli viaggia bene senza subire oscillazioni nostri gusti, lo scoppiettio in rilascio o percorrendo
e anche nei curvoni con i classici giunti non strade in discesa con gas chiuso! La frenata è buona e
si scompone. non si avvertono evidenti problemi di affondamento
Lasciamo il largo nastro d’asfalto per le piacevoli dell’anteriore anche se, viaggiando in coppia a pieno
curve della Val Camonica: ad andatura turistica è carico, nelle frenate importanti bisogna tirare con
decisamente piacevole, poco impegnativa, rilassante. forza la leva per sfruttare al massimo il doppio disco;
Si viaggia comodi godendosi il paesaggio, coadiuvati un po’ più di mordente non sarebbe dispiaciuto.
dal motore affidabile. Discretamente agile e svelta nei Il rapporto della TRK 502 X al fuoristrada
cambi di direzione, si conferma dotata di un ottimo si limitano - come facilmente immaginabile - a
equilibrio generale, inoltre è fornita di un notevole percorrere strade bianche: la guida in piedi è un po’
raggio di sterzata, più volte sperimentato nelle penalizzata dal serbatoio largo, però sospensioni
inversioni in strette stradine a “caccia” dello scatto e tiro motore aiutano non poco ad evitare guai.
perfetto. Le gomme Metzeler Tourance da 110/80 e Aiuta anche la possibilità di escludere l’ABS al freno
150/70 sono ottime in ogni condizione: provate sia posteriore.
sull’asciutto che sul bagnato, sia nei guadi che sullo Meno di 6 mila euro per entrare nel mondo delle
sterrato e - per non farci mancare nulla - anche in crossover, per affrontare del sano mototurismo, anche
qualche passaggio sulla neve e su un insidiosissimo in coppia, viaggiando comodi, non è cosa scontata.
fondo coperto di aghi di pini e abeti salendo Tre le colorazioni disponibili - bianco, nero e rossa
sul Mortirolo. Sorprendente anche il sound, sia del - mentre tra gli optional, il kit di borse laterali GIVI
motore che dello scarico. Appena la metti in moto, Trekker è assolutamente consigliato: si integrano
offre un grazioso borbottio alle nostre orecchie, ed in bene con la moto offrendo una notevole capacità
accelerazione, aspirazione e scarico ti fanno sembrare di carico. Il serbatoio si presta inoltre ad ospitare
- ancora una volta - di essere a cavallo di un mezzo una borsa, ampliando ulteriormente le capacità di
ben più grosso di cilindrata. Piacevolissimo, per i stivaggio. Bene, Benelli!
82
Benelli TRK 502 X
MOTORE
2 cilindri in linea, 4 tempi, raffreddamento a liquido,
4 valvole per cilindro doppio asse a camme in testa
CILINDRATA
500 cc
POTENZA MAX
35 kW (47,6 Cv) @ 8.500 rpm
COPPIA MAX
46 Nm (4,6 kgm) @ 6.000 rpm
PNEUMATICI
Ant. 110/80- R19 - M/C 59V
Post. 150/70 - R17 – M/C 69V
SOSPENSIONE ANT.
Forcella Upside-down con steli ø 50mm
SOSPENSIONE POST.
Forcellone oscillante con mono centrale regolabile
nel precarico molla, freno idraulico estensione e
compressione
FRENO ANT.
Doppio disco ø 320 mm con pinza flottante 2
pistoncini e ABS
FRENO POST.
Disco singolo ø 260 mm con pinza flottante singolo
pistoncino e ABS
ALTEZZA SELLA
850 mm
CAPACITÀ SERBATOIO
20 litri
PREZZO
A partire da € 5.990 f.c
A bordo del gommone per esplorare i tratti più impressionanti delle gole di Tiberio.
84
A cura di MARCO GHEZZI in uno stretto legame con la terra, mantenendo un
e FRANCESCA CALTAGIRONE
grande rispetto per l’ambiente. Numerosi fanno parte,
L
fra l’altro, del circuito dei Borghi più Belli d’Italia
a Sicilia offre al mototurista una grande come Gangi, Petralia Soprana, Geraci Siculo
varietà di paesaggi, strade e luoghi da con i loro caratteristici nuclei storici, le stradine,
visitare, tutti estremamente interessanti e i castelli e gli antichi palazzi, tutti da esplorare.
spesso non è facile decidere dove puntare Per una sosta golosa occorre senz’altro fermarsi a
il manubrio. Una delle zone certamente Castelbuono, rinomato per la produzione della
da non mancare è quella del Parco delle Madonie, “manna” (un dolcificante naturale prodotto dalla
che si estende appena alle spalle della bellissima corteccia del frassino) e per i famosi panettoni
Cefalù. Un territorio ancora in gran parte selvaggio, artigianali, esportati in tutto il mondo. Infine a
caratterizzato da aspre montagne che guardano il Isnello è possibile scoprire una vera eccellenza in
mare e rigogliose foreste. Pizzo Carbonara, che arriva campo scientifico, visitando il Parco Astronomico
quasi a toccare i duemila metri, è la vetta più alta delle Madonie, il sito astronomico più alto d’Italia,
delle Madonie, da cui è possibile ammirare, nelle posto a milleottocentosessantacinque metri, sulla
giornate più limpide, le isole Eolie da un lato e l’Etna sommità di Monte Mufara, dotato di un potente
dall’altro. telescopio con cui si effettuano ricerche sui pianeti
Le strade che si snodano sui monti sono extrasolari e gli asteroidi. Le Madonie rappresentano
particolarmente entusiasmanti per un’escursione in quella parte di Sicilia ai più sconosciuta che rivela
moto, per godersi gli splendidi paesaggi dai mille a ogni chilometro la propria autenticità e la propria
colori, immersi nei profumi della natura, sotto un ricchezza storica e culturale, riuscendo a regalare
cielo limpido e assolato. Su queste montagne frizzanti preziosi ricordi, strade tutte da guidare e anche
e silenziose spiccano anche antichi borghi medievali, emozionanti momenti di avventura, come quelli che
rimasti legati alle tradizioni, dove si vive e si lavora è possibile vivere visitando le Gole di Tiberio.
Sicilia
L’area d’imbarco raggiungibile dopo un tratto nell’alveo del Pollina.
86
Un anfiteatro di roccia si apre uscendo dalle gole.
Sicilia
ITINERARIO “MISTO” IN MOTO ED E-BIKE
BELLEZZE
DI TERRA
E DI CIELO
Una proposta in Valle d’Aosta per
scoprire due luoghi particolari,
le miniere di Cogne e l’osservatorio
astronomico di Saint-Barthélemy.
E dove la strada è interdetta ai
mezzi a motore, ci affidiamo
all’elettrico delle E-bike.
L
a Valle d’Aosta è una regione piccola
ma ricca di attrattive, e bastano
pochi chilometri per passare dal
tranquillo fondovalle alle belle vallate
laterali, trovandosi così a percorrere
strade splendide e accattivanti, immersi in una
natura rigogliosa e incantati di fronte ai maestosi
panorami montani.
A volte, però, si scoprono anche delle vere
particolarità, luoghi unici, inattesi ed estremamente
suggestivi che già da soli possono rappresentare il
motivo principale di un viaggio. Come ad esempio
le miniere di Cogne, che ci offrono la tenebrosa
bellezza e l’interessante storia di un mondo
scavato nelle viscere della Terra. E, all’opposto,
l’osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, un
vero gioiello di ricerca e divulgazione astronomica
che apre un’affascinante finestra sul cielo e lo spazio
più lontano.
88
© Giovanni Antico - www.gantico.com - per la Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS
Valle d’Aosta
90
Un suggestivo tratto dello sterrato
che sale a Costa del Pino.
Valle d’Aosta
La valle di Cogne riserva sempre angoli incantevoli.
92
I piloni della vecchia funivia preannunciano l’arrivo alla miniera di Costa del Pino.
Valle d’Aosta
Scorcio dalla salita verso la miniera.
94
salita, affrontata necessariamente ad andatura lenta,
permette di goderci con tutta calma la bellezza
del paesaggio, quando affronteremo queste stesso
tracciato in discesa sarà solo puro divertimento.
Potremo, infatti, “esibirci” fra tratti veloci, salti e
curvoni in derapata grazie anche alla leggerezza
e alla facilità di guida delle nostre due ruote.
In prossimità di Costa del Pino un vecchio traliccio
in legno e un pilone della vecchia funivia anticipano
l’arrivo nell’ampio piazzale della vecchia miniera.
Gli edifici scavati nella montagna e i macchinari
consumati dal tempo rendono l’atmosfera molto
suggestiva e portano a immaginare l’imponente
attività che veniva fatta in questo sito. Una cabina
della funivia ancora sospesa e che pare quasi pronta a
partire indica la stazione di arrivo, da dove i minatori
si avviavano quotidianamente verso le porte di
accesso alle viscere della miniera. All’ingresso sono
visibili alcuni attrezzi che appaiono come congelati
nel tempo: una lampada antideflagrante, un caschetto
con torcia, una consumatissima giacca da minatore
e poi le “medagliette” in alluminio numerate che,
oltre ad assegnare gli attrezzi ai minatori, servivano
a controllare che a fine turno tutto il personale fosse
rientrato dalle profondità dei cunicoli. Poco oltre
entriamo nella miniera vera e propria, raggiungendo
la stazione di partenza del trenino che, percorrendo
la galleria di carreggio principale, ci porta nel cuore
della montagna per circa un chilometro. Le carrozze
su cui prendiamo posto sono le stesse utilizzate dai
minatori e, rasentando le pareti della stretta galleria in
uno sferragliare un po’ sinistro, raggiungiamo l’area
di estrazione. La visita continua a piedi attraverso
lunghe gallerie, stretti cunicoli e scalinate che ci
fanno scoprire solo una piccola parte dei quaranta
livelli su cui si sviluppa l’intera miniera, mentre le
guide illustrano le caratteristiche di uno dei lavori
più duri e pericolosi al mondo. Poi il momento più
toccante, quando su un grande tavolo in legno nella
zona mensa possiamo ancora leggere i nomi incisi
da chi quaggiù ha speso una vita. Tornati alla luce
del sole siamo pronti a goderci il rientro verso valle
dando un ultimo sguardo ai ruderi della miniera
Liconi, lassù a duemilacinquecento metri di quota,
che in un prossimo futuro potranno probabilmente
essere visitabili. Un buon motivo per ritornare!
Valle d’Aosta
Percorriamo la bella strada che conduce
all’osservatorio astronomico
di Saint-Barthélemy.
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Valle d’Aosta
© Giovanni Antico - www.gantico.com - per la Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS
98
per gli astrofili e, aggiungiamo, anche per i mototuristi!
L’Osservatorio astronomico della Regione autonoma
Valle d’Aosta è una struttura moderna, unica nel
suo genere per le caratteristiche e la varietà della
strumentazione disponibile. Permette di realizzare
ricerche scientifiche di alto livello e divulgazione
astronomica di qualità, grazie anche alla Terrazza
Didattica, aperta al pubblico e dotata di potenti
telescopi a puntamento automatico.
Per raggiungere l’osservatorio seguiamo la strada
che da Nus si sviluppa subito con una bella sequenza
di tornanti, facendoci guadagnare rapidamente quota,
mentre la vista si apre grandiosa ad abbracciare
l’intero fondovalle. Superato il borgo di Blavy il
nastro d’asfalto segue sinuoso l’andamento della valle
regalando chilometri che scorrono in mezzo alla natura
e offrono momenti di grande relax. Proseguendo ci
immergiamo sempre più nel classico mondo alpino,
fatti di alpeggi e baite incorniciate da splendide
vette; la stretta strada porta a oltre millesettecento
metri, fino a raggiungere la frazione di Lignan
dove sorge l’osservatorio astronomico. Ed è qui che
viviamo un’esperienza unica e di grande suggestione;
scrutando il cielo di una sera molto limpida, guidati
dal personale dell’osservatorio, possiamo scorgere
numerose costellazioni già a occhio nudo. Poi, grazie
ai potenti telescopi della terrazza d’osservazione,
riusciamo ad ammirare addirittura Saturno con i suoi
inconfondibili anelli. Visto da qui è grande come
un’unghia, ma l’emozione di vedere dal vivo uno
dei più curiosi e lontani pianeti del sistema solare è
davvero fantastica. Come fantastica è la possibilità
di osservare, a seconda dei periodi, stelle e galassie
con distanze nell’ordine di anni luce dalla Terra.
L’osservatorio ospita anche un interessante planetario
L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO dove i visitatori possono compiere un viaggio virtuale
DI SAINT-BARTHÉLEMY nel cosmo, dal Sistema Solare ai confini della Via
Lattea, comodamente seduti in poltrona! In sella alla
Certo non ci si aspetterebbe di trovare addirittura nostra moto, invece, andiamo a percorrere il bel tratto
un osservatorio astronomico nella piccola località di di strada che porta al vicino borgo di Porliod, dove
Lignan, “persa” in fondo alla valle di Saint-Barthélemy. è possibile vedere costruzioni tipiche dell’architettura
In realtà il cielo di Saint-Barthélemy è particolarmente rurale valdostana. Infine, proseguendo per Ville sur
indicato per le osservazioni astronomiche, grazie Nus, seguiamo la piacevole stradina che si snoda
allo scarso inquinamento luminoso e alle condizioni solitaria a mezza costa, fra dolci curve e panorami
climatiche stabili e favorevoli. In media il cielo che ancora una volta rapiscono lo sguardo, chiudendo
di Saint-Barthélemy è sgombro di nubi per circa nel migliore dei modi questo speciale “anello” della
duecentocinquanta giorni l’anno: un vero paradiso valle di Saint-Barthélemy.
Valle d’Aosta
Belle curve e maestosi panorami scendendo verso Ville sur Nus
100
con approfondimenti sulle ultime novità della HOTEL CUNEY
ricerca scientifica in corso nell’istituto. È possibile Frazione Lignan 36
prenotare anche attraverso il sito, all’indirizzo 11020 Nus (AO)
www.oavda.it/osservatorio-prenotazioni. Tel. 0165767034
Cell. 3926988491
DOVE DORMIRE A brevissima distanza dall’osservatorio astronomico,
raggiungibile anche a piedi. L’hotel ha di recente
ECO WELLNESS HOTEL NOTRE MAISON cambiato gestione e la sua riapertura è prevista
Frazione Cretaz 8 proprio nel corso di quest’estate.
11012 Cogne (AO)
Tel. 016574104
www.notremaison.it
Notre Maison è un hotel completamente ecologico,
dotato di una centrale di cogenerazione a biomassa
che garantisce l’autosufficienza energetica sia
termica sia elettrica per tutto l’anno. Dispone di una
piacevole SPA, di piscine e di un laghetto esterno
riscaldato, dove godersi un meritato relax dopo
una giornata su due ruote. L’hotel dispone di trenta
camere molto curate e di un’ottima cucina a base di
piatti della tradizione locale.
Valle d’Aosta
TITOLO
UNA COMPAGNA
PER MILLE AVVENTURE
102
A cura di CLAUDIO VISMARA
Q
uando si ha a che fare con
una moto che porta il nome di
Adventure, si sa già di avere di
fronte una moto speciale, con
qualcosa in più. E in effetti la
BMW F 850 GS Adventure
è una moto importante, con
caratteristiche uniche rispetto al modello base. Il
modello protagonista del nostro test è la versione
Rallye, una moto a cui si aggiungono ulteriori
particolari da vera special. È ormai da oltre dieci anni
che i modelli GS della serie F, quelli con il motore
bicilindrico fronte linea, si sono affiancati alla serie
boxer nel segmento turismo ed enduro nella media
cilindrata. Forti della loro semplicità di guida, sono
moto ottime sulle lunghe distanze così come nell’uso
quotidiano, dotate di una guida dinamica e buone
qualità in fuoristrada. Nell’autunno del 2017 furono
presentate le nuove BMW F 750 GS ed F 850 GS, cui
seguì l’anno successivo la nuova Adventure, che ne
esaltava le qualità da fuoristrada. La moto del nostro
test si rivela subito un’ottima compagna per quanti
amano i lunghi viaggi, le escursioni in fuoristrada e
il comfort, qualità che verranno confermate anche
dopo aver percorso centinaia di chilometri lungo ogni
tipo di strada in Romagna.
Il motore, un bicilindrico con due alberi di
equilibratura e un intervallo di accensione di
270/450 gradi che regala così un suono potente
ed emozionante, eroga 95 CV a 8.250 giri per una
coppia massima di 92 Nm a 6.250. Dotata di frizione
anti-saltellamento e auto-registrante, la trasmissione
alla ruota posteriore passa attraverso il cambio a sei
marce con trasmissione secondaria, ora posizionata
sul lato sinistro. La nuova Adventure offre di serie
le modalità di guida “Rain” e “Road”, oltre all’ABS
BMW Motorrad e al sistema di controllo automatico
della stabilità ASC, tutto finalizzato a un alto livello
di sicurezza. Il telaio è nuovo, a ponte in acciaio e la
geometria delle sospensioni sono ottimizzate con una
nuova posizione. Il serbatoio da 23 litri è in posizione
classica per ottimizzare i volumi e migliorarne il
centro di gravità: permette un’autonomia fin oltre
i cinquecento chilometri grazie ai consumi che si
attestano sempre al di sopra dei 20 chilometri al litro.
104
Il parabrezza è ampio, regolabile su due posizioni e
protegge bene, i paramani assicurano una efficace
protezione al vento e alle intemperie. Le pedane, la
leva del cambio e il pedale del freno sono regolabili.
Se numerosi sono gli equipaggiamenti di serie,
altrettanti sono quelli disponibili in optional: modalità
di guida Pro con ABS Pro e luci di frenata dinamica,
DTC e nuove modalità di guida “Dynamic”, “Enduro”
e “Enduro Pro” optional, regolazione elettronica
della sospensioni Dynamic ESA optional, faro LED
di serie, faro full LED compresa luce diurna e faretti
LED addizionali optional, connectivity con quadro
strumenti multifunzione e display a colori TFT da 6.5”
a cui si aggiungono diverse funzioni optional, come la
funzione di chiamata d’emergenza intelligente eCall.
Siamo certamente di fronte a una moto imponente,
non solo per il suo aspetto massiccio, ma anche per il
peso in ordine di marcia di 244 kg, con l’escursione
lunga delle sospensioni, 230 mm davanti e 215 dietro,
e il prezzo di acquisto: se è pur vero che si parte da
€ 13.900, non risulta per nulla difficile arrivare ai
17.000 per la versione completa di tutti gli optional.
Passiamo ora alla pratica e saltiamo in sella. La
Rallye non è per tutti, nel senso che l’altezza della
sella raggiunge gli 890 mm, a differenza degli 860
mm della standard (con optional kit di abbassamento
delle sospensioni, può diventare 815 mm, 835 mm
per versione a sella bassa e 875 mm per la sella
comfort), per cui diventa difficile sentirsi a proprio
agio se si è alti meno di un metro e ottanta. La
posizione, una volta saliti sulla moto, è buona, sia
per il manubrio, più largo dello standard, sia per la
triangolazione braccia e gambe. Per i comandi non si
rilevano grosse difficoltà, come da tradizione BMW,
e anche la guida in piedi è azzeccata e non poteva
essere altrimenti, visti i forti richiami a cui può essere
destinata questa Adventure Rallye. In questo nostro
test il primo approccio è autostradale: la protezione
totale è buona, e anche le ginocchia sfruttano il riparo
offerto dal largo serbatoio; poiché anteriormente
troviamo un cerchio da 21’’ e dietro uno da 17’’, a
raggi (nella nostra versione di uno splendido color
oro), la sensazione di stabilità è notevole. La nuova
distribuzione dei pesi ha migliorato la moto in tutte
le situazioni, dalla guida in autostrada allo sterrato.
Viaggiando in coppia il passeggero è decisamente ben
106
è decisamente buona, la distribuzione dei pesi
permette ottima agilità ma anche rigore direzionale
pur viaggiando su fondi non ottimali, le sospensioni
con l’ESA sono fantastiche e assorbono ogni criticità
regalando un comfort di viaggio decisamente alto.
BMW F 850 GS Adventure Rallye è una moto
completa e versatile, che può regalare grandi
emozioni in ogni situazione di utilizzo. Una moto
che può offrire molto anche in termini di accessori e
complementi elettronici, a patto di accettare un costo
di acquisto sicuramente superiore alla media.
VINI E SANTI
Dalla Val di Cornia a San Galgano,
tra vigneti, mulini e mistiche conversioni.
108
Sullo sfondo i muri perimetrali dell’abbazia di san Galgano.
Toscana
A cura di MICHELE BINI
L
a Toscana sa offrire al motociclista una
vasta scelta di percorsi di alta qualità.
Questa volta decidiamo di accendere
il gas sulle strade della Val di Cornia,
all’estremità meridionale della provincia
di Livorno, che si estende tra la Maremma livornese e
quella grossetana e il cui territorio, prevalentemente
collinare, si insinua nell’entroterra fino a toccare
la provincia di Siena. Un’area che costituisce
la naturale continuazione geologica dell’Isola
d’Elba, riprendendone le qualità del terreno, e che è
divenuta una delle più importanti della regione per
la produzione vinicola; l’impianto di nuovi vigneti,
a fianco del tradizionale Sangiovese, ha portato
i vini della Val di Cornia a competere a livello
internazionale.
E percorrendo proprio la Strada del Vino e
dell’Olio, nel comune di Campiglia Marittima,
a pochi chilometri da Venturina, in località Cafaggio,
incontriamo una delle cantine più quotate della
zona, l’azienda “Rigoli”: il fondatore Nelusco Pini
e i suoi due figli, Edoardo e Niccolò, rappresentano Pro Loco locale e che è inserito nei circuiti nazionali
quell’imprenditoria agricola a gestione familiare in delle “Città del Vino”, delle “Città dell’Olio” e delle
cui esperienza, competenza e intraprendenza hanno “Città Slow”.
portato a incrementare negli anni il parco vigneti Le facciate del paese, ricostruite con pietra locale
(al Sangiovese e all’Ansonica si sono aggiunti il e materiali di recupero, fanno di Suvereto un paese
Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Vermentino) caldo e accogliente, legato a un’architettura semplice.
e la produzione vinicola, arrivando a produrre sino a La Rocca aldobrandesca, situata nel punto più alto
ben trentacinquemila bottiglie l’anno di vino D.O.C. del paese e documentata fin dal 973 d.C., costituisce
Val di Cornia. sicuramente l’edificio storico più importante.
Dopo un’interessante visita dell’azienda e Da non perdere la storica sagra del cinghiale, l’evento
un’ottima degustazione, riprendiamo la strada, enogastronomico per eccellenza che si celebra sin
sostenuti dalla fresca brezza marina che qui si sposa dal 1968 a dicembre, punto di incontro tra sapori,
divinamente con il profumo dei sempreverdi che cultura e folclore locale.
contornano le morbide curve della strada regionale. Dopo il centro di Suvereto deviamo dalla SP19 su
La Val di Cornia sorprende per gli avvincenti percorsi una piccola e poco trafficata strada collinare che sale
dal manto impeccabile, coccolati dai variopinti verso la località di Montebamboli, tra agriturismi
paesaggi collinari e dal susseguirsi di borghi storici e bed & breakfast panoramici, che regalano all’ospite
di assoluto pregio e tradizione. Suvereto, il cui un belvedere di ineguagliabile romanticismo.
nome deriva dalla pianta di sughero che abbonda Spensierati e ammaliati dai continui saliscendi,
nei boschi circostanti, è uno di questi: un piccolo giungiamo ai piedi del centro meravigliosamente
paese di tremila anime che si espande come una conservato di Massa Marittima, sulla cui piazza
fisarmonica durante le numerose iniziative culturali principale, piazza Garibaldi, una delle più belle della
e gastronomiche che affollano il programma della Toscana, si affacciano innumerevoli edifici di pregio,
110
In lontananza il borgo di Massa Marittima.
Toscana
Cappella di san Galgano ed eremo di Montesiepi.
tra cui il duomo, dedicato a san Cerbone, esempio di Ed è su questa rotta che si trovano le strade più
architettura romanico-gotica, e il Palazzo Comunale, battute dai motociclisti ma anche le mete turistiche
composto dalla interessante compenetrazione di due più gettonate del Parco naturale della Val di Merse,
diverse casetorri, erette in epoche diverse. un territorio incontaminato fatto di colline e vallate
Poco dopo si apre dinanzi a noi il meraviglioso ricche di boschi di castagni, lecci e ginestre.
tracciato della SP162, diciotto chilometri da Il Mulino delle Pile, noto al grande pubblico come
“MotoGP”, che affrontiamo in tutta sicurezza il “Mulino Bianco” – visto il suo ruolo di testimonial
seguendo traiettorie da sogno e danzando sopra nei primi anni Novanta per la famosa pubblicità della
l’ultimo scampolo verde della provincia di Grosseto, famiglia “ideale” intenta a fare colazione insieme
prima di fare il nostro ingresso nella provincia di agli uccellini – è stato costruito nel Duecento e ha
Siena, dove la strada si trasforma nella SP441. funzionato a fasi alterne sino al Settecento: il suo
Lo sguardo si getta inesorabilmente sulla silhouette attuale nome deriva da quello dei recipienti di pietra
di Chiusdino, borgo immobile che sembra quasi (pile) dove il meccanismo di legno azionato da una
accovacciato lungo il pendio collinare come un gatto ruota idraulica batteva sulle stoffe immerse in un
assopito al sole sul corrimano di un muretto. Il paese liquido apposito per infeltrirle e renderle consistenti;
mantiene ancora l’aspetto medievale, conservando in il mulino oggi ospita un bellissimo agriturismo e
alcuni tratti la doppia cinta muraria; qui si trova la un ristorante.
(presunta) abitazione di san Galgano, oltre a diversi Una svolta a destra dopo pochissimi chilometri
edifici religiosi che meritano una visita, come la rivela dinanzi alle nostre ruote, in tutto il suo decadente
propositura di san Michele arcangelo, la chiesa di san splendore, l’abbazia di san Galgano, uno dei luoghi
Martino e la chiesa di san Sebastiano. più suggestivi negli itinerari della spiritualità toscana,
112
Palazzo Comunale di Montieri. Il comune di Suvereto.
Toscana
Il piccolo centro di Sassetta.
Montieri, centro che raggiungeremo dopo cinque costiera, è un piccolo borgo all’interno del territorio
chilometri di gradevoli curve all’ombra dei castagni; i delle Colline Metallifere. L’attrazione principale è
venti chilometri che attraversano l’area della Colline il Parco naturalistico della Biancane, ossia dei rilievi
Metallifere (strada provinciale Pavone – SR439) e che a forma di cupola dal colore chiaro, all’interno
ci porteranno nell’alta Val di Cornia, a Monterotondo del quale, attraverso percorsi dedicati, si possono
Marittimo, rappresentano uno dei percorsi più ammirare varie cristallizzazioni di materiale calcareo,
coinvolgenti della zona: qui la mente del biker, tra sulfureo e ferroso che regalano un particolare effetto
stupore e serenità, si perde tra infiniti tornanti e verdi cromatico. Nel centro del paese merita una visita
panorami, tra centrali geotermiche e piccoli borghi la Rocca degli Alberti, costruita dall’omonima
arroccati sulle cime di impervie vallate. È uno dei famiglia nel XIII secolo.
quei tratti di strada dove lasciamo correre la nostra Sulla morbida strada che ci riporta verso il mare,
fantasia, facendoci cullare da ciglio a ciglio, in tutta da non perdere il santuario della Madonna del
sicurezza, come bambini in un letto a dondolo. Frassine, uno dei più importanti della Maremma:
Monterotondo Marittimo, il cui nome è il nome della località (Frassine) è appunto legato al
legato alla posizione nell’entroterra della zona fraxinus excelsior, l’albero venerato dalle popolazioni
114
Chiesa del santissimo Crocefisso e propositura di san Lorenzo.
nordiche e bruciato allo scopo di allontanare Piccolissimo comune della Val di Cornia – l’ultimo
gli spiriti maligni. Ma il continuo saliscendi, che censimento ha registrato ben quattrocentottantasette
si alterna a rettilinei immersi nei campi di grano, anime – Sassetta è un delizioso paese arroccato su
sembra non finire mai, come di fatto non terminano una costa avvolta dalla tipica macchia mediterranea.
le attrazioni che questo suggestivo percorso riesce a Il centro medievale offre due principali attrazioni: la
regalarci. Venticinque chilometri, questa è la distanza chiesa di sant’Andrea apostolo e il Palazzo Ramirez
che divide Monterotondo dalla meta successiva de Montalvo: la famiglia Montalvo, proveniente dalla
attraverso il rapido incedere della SR398: il secolare Spagna, si stanziò in Toscana alla corte di Cosimo I de’
borgo di Sassetta. Medici; Antonio Ramirez di Montalvo divenne uno
Toscana
dei più fidati cortigiani del duca, tanto da ricevere
in premio proprio il feudo di Sassetta nel 1563.
Il crescente afflusso di turismo alla ricerca di
pace, cibi genuini e aria pura ha portato Sassetta a
divenire una delle più battute mete turistiche della
Val di Cornia, tanto che a poche centinaia di metri
dal centro si può trovare un complesso termale
di primissimo livello, le Terme di Sassetta: qui l’acqua
sgorga naturalmente alla temperatura di cinquantuno
gradi, andando così ad alimentare tutto il centro
benessere realizzato seguendo lo stile delle classiche
terme romane ed etrusche.
Nemmeno il tempo di scaldare il motore che,
dopo sette chilometri immersi nel verde dei castagni,
arriviamo a Castagneto Carducci, uno dei centri
più noti della Costa degli Etruschi, dove termina
il nostro percorso odierno. Il borgo, che ha mutato
il proprio nome in onore del celebre poeta Giosuè
Carducci, che qui trascorse parte della sua infanzia,
si è sviluppato intorno al castello medievale e alla
propositura di san Lorenzo, gli edifici storici più
antichi del paese, situati nella sua parte più alta.
Tra stretti vicoli, piazze e botteghe spiccano senza
dubbio, oltre all’abitazione che ospitò il giovane
poeta, l’imponente Palazzo Comunale, posto
al culmine di via Marconi, una lunga strada in discesa
verso il mare e la chiesa del Santissimo Crocifisso.
Castagneto è un paese vivo, a soli dieci chilometri
dal mare, dove taverne ed enoteche costituiscono
importanti punti di ritrovo, non solo per gli abitanti
del paese ma anche per i turisti provenienti da ogni
parte del mondo, spesso alla ricerca della vacanza
“gourmet”: del resto la cucina toscana, che qui
unisce i sapori della terra a quelli del vicino mare,
rappresenta una delle principali attrazioni del borgo,
preso d’assalto nel periodo estivo.
Il nostro giro volge al termine. Seguiamo il calar
del sole che s’inabissa nel Mar Tirreno lentamente.
Tra gli ultimi ettari di vigneti che ci separano dal mare
la nostra amata moto viene pervasa da un’aura mistica
che ci avvolge e ci scalda come il più strutturato dei
vini rossi: è proprio vero, Toscana mia, tu sei terra di
vini e di santi.
116
AZIENDA RIGOLI
QUANDO IL VINO È FATTO CON AMORE
N
el cuore della Val di Cornia, lungo la il Montepitti D.O.C. Val di Cornia (Sangiovese
strada che da Venturina porta a Suvereto, 85%, Merlot 15%), adatto per antipasti toscani,
incontriamo una della cantine più rinomate carne alla griglia, cacciagione e formaggi di media
della zona: l’azienda “Rigoli”, oggi condotta dal stagionatura; infine il N’Etrusco I.G.T. Toscana
fondatore Nelusco Pini e dai suoi due figli Edoardo (Sangiovese 50%, Merlot 25%, Cabernet 25%),
e Niccolò. Da un piccolo vigneto curato con amore ideale per piatti a base di carni rosse, cacciucco,
da nonno Pini, tra gli anni Ottanta e Novanta del baccalà e zuppe toscane.
secolo scorso si inizia a produrre per il mercato Due i vini bianchi “in purezza” immessi nel
vini di alta qualità, ricavati dapprima dai soli vitigni mercato dall’azienda: l’Accordo I.G.T. Toscana
autoctoni (Sangiovese, Vermentino e Ansonica) e, (Ansonica 100%) e lo Stradivino I.G.T. Toscana
già dall’anno 2000, anche da vitigni internazionali (Vermentino 100%): il primo adatto per zuppe di
come il Merlot, il Cabernet Franc e Cabernet mare, crostacei e formaggi di media stagionature;
Sauvignon. Un continuo crescendo di un’azienda il secondo per piatti a base di frutti di mare, formaggi
che si è sempre contraddistinta per passione e freschi e primi piatti a base di pesce. Il Rigoli Rosato
amore per il territorio, oltre a un’innata competenza I.G.T. Toscana (Sangiovese 85%, Merlot 15%), unico
in materia che si è tramandata da padre a figlio (o rosato prodotto dall’azienda, viene solitamente
meglio, da padre a figli). Oggi l’azienda produce consigliato per affettati, carni bianche e formaggi
circa trentacinquemila bottiglie annue di vino freschi.
D.O.C. Val di Cornia, olio extravergine e miele. The last but not least, una delle perle dell’azienda,
Di assoluta qualità e pregio, i vini dell’azienda il vino passito di Ansonica: il Magistro D.O.C.
“Rigoli” vanno incontro a tutti i gusti. Val di Cornia, che con il suo colore giallo dorato
Tra i vini rossi spiccano il Testalto D.O.C.G. Val di e i profumi di albicocca, fico, noce e canditi si
Cornia (Sangiovese 75%, Merlot e Cabernet 25%), accompagna a pasticceria secca e cioccolato,
che ben si abbina ai primi piatti della tradizione chiudendo in maniera divina un eccellente pasto e
toscana e alle carni di cinghiale, lepre e fagiano; lasciando alle nostre papille quel dolce sapore di
l’Assiolo I.G.T. Toscana – Supertuscan (Merlot terra Toscana.
50%, Cabernet Franc 25%, Cabernet Sauvignon Ma in questo angolo di paradiso, oltre agli eccellenti
25%), che si sposa con pasta al forno, bistecca prodotti, c’è molto altro da scoprire... la famiglia
alla fiorentina, cacciagione e formaggi stagionati; Pini vi aspetta!
Toscana
ali d’oro che, con una spada in mano, invitava sua
madre a vestire il figlio da cavaliere perché doveva
seguirlo; Galgano non dette peso all’apparizione di
San Michele, ma qualche anno dopo l’Arcangelo
riapparì nel sonno a Galgano intimandogli
di seguirlo.
Lo condusse sino al fiume che oltrepassò attraverso
un lungo e stretto ponte oltre il quale vi era un
bellissimo giardino ricco di fiori: oltrepassandolo
gli sembrò di entrare dentro il Monte Siepi ove ad
aspettarlo vi erano i dodici Apostoli. Galgano era
smarrito quando gli apparve la visione del Crocefisso
e domandò agli
Apostoli cosa si-
gnificasse; questi
risposerò: “è ciò
che è stato ed è,
e dovrà tornare
quando il mondo
finirà”. Galgano
non capiva ma al
risveglio raccontò
il sogno alla madre.
Mentre una mattina
andava a trovare
Polissena a cavallo,
l’Arcangelo gli si parò davanti facendolo cadere
LA STORIA DEL SANTO da cavallo; nel rialzarsi da terra, ancora assorto da
quella visione tirò fuori la spada che si andò ad
GALGANO GUIDOTTI infilzare nella roccia formando una croce con l’elsa.
San Michele se ne andò e i rami degli alberi
E LA SPADA NELLA ROCCIA formarono una cupola sopra la spada: da quel
G
momento Galgano si dedicò alla vita di eremita
algano Guidotti nacque a Chiusdino devoto al Signore.
nel 1148 e morì nel 1181, a soli Il Maligno cercò di far redimere Galgano, provando
trentatré anni. a far forza sulla madre e su Polissena affinché lo
Guidotto e Dionisia Guidotti erano convincessero a sposarsi, confidando che una volta
signori benestanti che vivevano nel abbandonata la vita di penitenze potesse tornare a
loro castello; per quanto la loro vita sembrasse peccare. Ma non vi riuscì.
serena e piena di agi, invero l’assenza di un figlio E mentre Galgano si stava recando a Roma, il
che sembrava non potesse più venire al mondo Diavolo mandò un gruppetto di uomini a cercare
turbava entrambi, ma soprattutto Dionisa. di estrarre la spada dalla roccia: non riuscirono
Ma Dio fece le fece la grazia e venne al mondo il nell’intento ma la spada si ruppe.
piccolo Galgano che, crescendo, diventò sempre Al suo rientro Galgano si mise a pregare così
più libertino e dissoluto. Era pieno di amici, amava intensamente che una volta fatti ricombaciare i
la caccia e le donne, tanto che presto si fidanzò con pezzi rimasti essi si saldarono per sempre.
Polissena Brizzi di Civitella. Fu così che anche Polissena si convinse a dedicare
La madre per quanto l’avesse così tanto la sua vita al Signore. Il male era cosi sconfitto.
desiderato si accorse che il figlio altro non era La notte del 3 dicembre 1181 Galgano morì
che un “gran peccatore”, sperando tuttavia che appoggiato alla sua croce che possiamo ammirare
col tempo mettesse la testa a posto: questo nella chiesetta sorta attorno ad essa.
era il succo delle preghiere che rivolgeva
all’Arcangelo Michele.
Durante la notte successiva alla scomparsa del Da San Galgano - La leggenda di Moreno Macii
povero Guidotto, Galgano sognò un Angelo con le www.castellitoscani.com
118
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Tel. 0565843079
I’CIOCIO
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Piazza dei Giudici 1
57028 Suvereto (LI)
ABBAZIA DI SAN GALGANO / EREMO DI
Tel. 0565829947
MONTE SIEPI
Strada comunale di San Galgano
OSTERIA “IL CINQUINO”
53012 Chiusdino (SI)
SR439 51
Tel. 0577756738
58024 Massa Marittima (GR)
https://abbazia-san-galgano.business.site
Cell. 3297361536
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL FRASSINE
TAVERNA DEL VECCHIO BORGO
Piazza del Santuario 77
Via Norma Parenti 12
58025 Frassine (GR)
58024 Massa Marittima (GR)
Tel. 0566902167
PALAZZO RAMIREZ DE MONTALVO
Piazza del Plebiscito
IL PALAZZETTO
57020 Sassetta (LI)
Località Palazzetto 57
www.comunedisassetta.net
53012 Chiusdino (SI)
Tel. 0577751160
TERME DI SASSETTA
Via Della Cerreta 7
BIRRIFICIO DE’ NERI
57020 Sassetta (LI)
Loc. Massoni
www.termedisassetta.it
58025 Monterotondo Marittimo (GR)
Tel. 0566910104
CASA CARDUCCI
www.birradeneri.com
Via Giosuè Carducci 5
57022 Castagneto Carducci (LI)
HANNIBAL RISTOMACELLERIA
https://carducciecastagneto.wordpress.com
Via Camillo Benso Conte di Cavour 1
DOVE DORMIRE 57022 Castagneto Carducci (LI)
Tel. 0565763406
AGRITURISMO “IL MULINO DELLE PILE”
IL CAPPELLACCIO
Località il Mulino delle Pile
Via Vittorio Emanuele II 7
53012 Chiusdino (SI)
57022 Castagneto Carducci (LI)
Tel. 0577750688
Tel. 0565766005
www.agriturismoilmulino.com
www.ilcappellaccio.com
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Via Suveretana 232
Località Cafaggio
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inedito (sia su internet sia su altri mezzi stampa). Il materiale verrà
visionato e valutato; se d’interesse l’autore verrà avvisato di una
Mototurismo è una pubblicazione edita da L’ISOLA
Reg. Tribunale di Como N°28/86 del 20.11.1986 possibile pubblicazione e delle condizioni. Il materiale inviato non
ISSN 1128-3947 verrà restituito.
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