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IDENTIKIT DUCATI
CILINDRATA 1.198 cc
POTENZA MASSIMA *142,9 CV
ACCELERAZIONE 0-400 m *10,895 s
VELOCITÀ MASSIMA *252,1 km/h
IDENTIKIT YAMAHA
CILINDRATA 998 cc
PESO A VUOTO *200,1 kg
POTENZA MASSIMA *144,6 CV
PREZZO INDICATIVO c.i.m. 18.740 euro
ACCELERAZIONE 0-400 m *10,706 s
PREZZO MOTO IN PROVA 18.740 euro
VELOCITÀ MASSIMA *248,3 km/h
*Dati rilevati dal Centro Prove
PESO A VUOTO *200,7 kg
PREZZO INDICATIVO c.i.m. 13.240 euro
PREZZO MOTO IN PROVA 14.720 euro
*Dati rilevati dal Centro Prove
C
’è chi dice le naked siano Le Moto per eccellenza.
Ruote, telaio, motore e serbatoio amalgamati da
pochi, sapienti tratti. Si può essere d’accordo op-
pure no, ma bisogna riconoscere che c’è qualco-
sa di puramente affascinante in loro. Sono corpi
in costume sfoggiati con orgoglio. Glutei sodi e bicipiti gon-
fi nello stesso momento. Sono una mano femminile tesa in
modo provocante e gambe di un centometrista pronte al-
lo scatto. Sono rimmel. E sono Tyson. Queste cinque più di
qualunque altra.
Avete presente quando davanti a un acquisto decidete per il
meglio, pur con quella fitta che parte dal portafogli e va fino
al cuore? Esatto. In questo caso il top è rappresentato da lo-
ro. Da 160 CV in su. Sospensioni super. Freni esagerati. Elet-
tronica evoluta. La più pesante ferma la bilancia a 200 kg. Le
più lenta accarezza 250 km/h. Veri... Se quello che avete in
mente è una naked con l’impatto di Angelina Jolie, la forza
di LeBron James e il controllo di Cristiano Ronaldo, siete nel
posto giusto. Solo che non sapete quale scegliere - o forse
lo sapete ma siete curiosi di conoscere le altre, o magari mai
e poi mai potreste spendere tanti soldi per una moto ma non
vedete l’ora di sapere cosa si prova guidandole.
Iniziamo allora con le presentazioni. La prima a farsi avanti in
passerella è la Aprilia Tuono. C’è poco da dire su di lei, non
certo per mancanza di contenuti, piuttosto perché è una vera
e propria icona. Come a dire: se vi diciamo energy drink, cosa
vi viene in mente? Appunto. È una RSV4 senza carene e con
un manubrio alto. Per quest’ultima versione, a Noale, hanno
ritenuto fosse il caso di aumentare le performance portan-
do la cilindrata del V4 a (circa) 1.100 cc. Siamo tutti d’accor-
do che i 170 CV della 1.000 cc fossero pochini, no? Ci piace
immaginare un motociclista in sella alla vecchia V4 andare
a citofonare al reparto R&D di Noale e prendere tutti a ma-
le parole: “quanto cacchio è noiosa ‘sta moto!”. E loro, feriti
nell’orgoglio, mettersi subito al lavoro. Ora ci sono 175 CV e
una curva di coppia ancora più ricca. Altre modifiche riguar-
dano l’assetto di base e la posizione di guida, perché così - e
qui tenetevi forte perché è tutto vero - “impenna di più”. Ma
ora è il turno della BMW S 1000 R. Anche lei è una super-
sportiva scarenata - la S 1000 RR -, ma nella trasformazio-
ne i tecnici tedeschi hanno lavorato parecchio per renderla
adatta all'uso stradale. Sella e posizione di guida per esem-
pio sono comode, in più ci sono cruise control e manopole
riscaldate. Tuttavia quando si apre il gas qualunque sospet-
to sulle sue buone maniere scompare. Nonostante la poten-
za dichiarata tra le più basse (160, modesti, CV), sui 400 metri
tiene dietro due bestie come Tuono e Super Duke R, felice di
ADRENALINICHE, MA CON CALMA
mostrar loro le “corna” disegnate dal faro posteriore. E qui In questa pagina, nei trasferimenti
non stiamo inventando: è quello che ci raccontò il designer autostradali la limitata protezione
della prima RR riguardo la particolare forma dell’estremità dall'aria obbliga a viaggiare a
del codino (riproposta sulla nuda), ideata col preciso scopo velocità moderate (120 km/h
di avvilire chi venisse superato. sono sopportabili a lungo). Aprilia
Terza protagonista è la Ducati Monster R. Alla voce segni è la meno comoda, ma anche
le altre hanno qualche difetto.
particolari leggiamo “nuda Ducati più potente di sempre”.
BMW le vibrazioni, Yamaha la
Non dovete considerarla l’ennesima versione della Mon- sella dura, Ducati la posizione di
ster. Cioè, di fatto sì, è l’ennesima versione della Monster. guida "costretta". KTM vibra in
Ma qui c’è molto più di una livrea, di particolari in carbo- accelerazione, ma è forse la migliore.
nio e di qualche accessori fighetto. Ci sono una ciclistica gno, e così ecco la SE: colorazione dedicata, un sacco di
profondamente rivista, un motore da 160 CV e vari accor- parti speciali, scarico Akrapovic.
gimenti per la guida in pista. Basta guidarla due curve, per L’ultima tra le protagoniste di questo confronto stellare è la
capire quanto sia diversa. Ma ora i riflettori si spostano Yamaha MT-10. Le premesse sono ottime, perché si tratta
sulla KTM 1290 Super Duke R edizione SE. Di certo vorre- della nuova R1 (moto eccezionale) svestita e offerta a un
te sapere com’è nata la versione speciale di una moto già prezzo a dir poco interessante. La domanda è: quanto è ri-
speciale, ed ecco com’è andata. Dopo la visita in Aprilia, il masto della R1 e quanto è stato sacrificato per renderla
pazzo che si era lamentato della vecchia Tuono V4, ha fatto comoda e contenere il prezzo? Così su due piedi il suo ar-
un salto a Mattighofen e chiesto di parlare col responsabile mamentario sembra più che valido: elettronica completa,
del progetto della Super Duke R. “Bellina, peccato però sia sospensioni KYB di ultima generazione, quattro in linea “big
così sobria. Potevate fare di meglio, voglio dire, così com’è bang” da 160 CV. Con le luci che sfumano verso il buio na-
passa inosservata.” E il Responsabile: “Was? Zobria? Ma scondendo la passerella, è arrivato il momento di spostare
ze è tutta arancio, piena di zpigoli, ha motore crosso come le telecamere all’aperto, su una delle meravigliose strade
camion e zupera 260 km/h!”. La critica però ha colto nel se- del nostro Bel Paese.
DIFETTI
Comfort
Consumi
INCONVENIENTI
Nessuno
tezza nella risposta dei bicilindrici, mixatela con la violenza intervalli regolari. Questo gli dà prima di tutto una voce in-
di un dragster e avrete un’idea di cosa sia capace la Super confondibile, profonda e ricca di frequenze basse, più una
Duke. C’è tanta di quella coppia a disposizione che difficil- serie di caratteristiche positive legate alla fluidità di ero-
mente (molto difficilmente) si arriva a ruotare tutto il gas. gazione. In realtà poi è difficile dire quanto, nel contesto di
Quando capita, il modo in cui la Kappa esplode in avanti fa un super motore, sia merito della fasatura e quanto di tut-
apparire timide e buffe le quattro rivali. to il resto; ma in fin dei conti, poco importa.
In questa cornucopia di newtonmetri e cavalli, urla da bri- Accompagnata da questa bella voce suadente c’è un’ero-
vido e profondi gorgoglii di aspirazione, accelerazioni mo- gazione molto gustosa, soprattutto con la mappatura “stan-
struose e riprese istantanee, il quattro-in-linea della MT-10 dard” e “A” - troppo aggressiva la “B”. C’è coppia, c’è
è forse il motore più… normale. Nulla più di un’unità visce- fluidità e, volendo, agli alti c’è tutta la cattiveria del mondo.
ralmente bella e veloce, per capirci. La sua dose di carat- C’è anche il miglior quickshifter del lotto (optional). Fosse
tere è data dalla fasatura definita “big bang”, con la quale stata una prova con un’unica protagonista, e non una com-
gli scoppi si susseguono vicini a due a due - nei quadrici- parativa, probabilmente non avremmo avuto che lodi per
lindrici tradizionali (tipo quello della S 1000 R) si alternano a questo propulsore, perché obiettivamente 145 CV alla ruota
❯ Precamera silenziatore
antiestetica
❯ Telaietto reggisella poco curato
DA UNA QUADRICILINDRICA
TI ASPETTI TANTO
ALLUNGO, LA S 1000 R HA
ANCHE UNA GRAN COPPIA
PREGI
Motore
Ricchezza
allestimento (optional)
Precisione di guida
Sella comoda
DIFETTI
Risposta aggressiva
freno anteriore
Vibrazioni a 130 km/h
Innesti in scalata duri
con quickshifter
INCONVENIENTI
Nessuno
DUCATI
PREGI
Frenata
Ciclistica
Motore
Dotazione
Consumi
DIFETTI
No quickshifter
Interferenza scarico-
gamba destra
Visibilità
strumentazione
INCONVENIENTI
La spia del motore
è rimasta accesa
qualche ora
CON UN QUATTRO-IN-LINEA
(BMW), UN "BIG BANG"
(YAMAHA), UN V4 (APRILIA), UN
BICILINDRICO A L (DUCATI) E UN V2
(KTM), LA SFIDA È ANCHE TECNICA
KTM
PREGI
Motore
Ciclistica sincera
Allestimento
COMPLETISSIMA? QUASI...
Sopra, la SE è una versione speciale della Super Duke R. Costa circa 2.200 euro in più e alla dotazione di serie DIFETTI
aggiunge la colorazione dedicata e una lunga serie di Power Parts (le parti speciali del catalogo accessori Vibrazione dischi
KTM): scarico Akrapovic, sella confortevole per pilota e passeggero, dischi "a margherita", piastre di sterzo anteriori in frenata
anodizzate, protezioni per le leve al manubrio, leve al manubrio regolabili, protezione coperchio carter frizione No quickshifter
in carbonio, coperchi dei serbatoi di freni e frizione anodizzati. La ciclistica sfrutta sospensioni WP quasi
interamente regolabili (la forcella non ha il registro del precarico); come aiuti elettronici sono presenti controllo INCONVENIENTI
di trazione e ABS regolabili, ma purtroppo non il quickshifter, che non si può avere nemmeno in optional. Nessuno
Le gomme di primo equipaggiamento sono Dunlop Sportsmart.
❯ Finiture
❯ Accessibilità "mono"
❯ Valvole gonfiaggio gomme
rivolte all'esterno
❯ Forcellone monobraccio
❯ Cruise control
❯ Tutti i registri della forcella
sulla testa degli steli: comodo
su
❯ Livello liquido raffreddamento
bben in vista
PREGI
Ciclistica precisa
Quickshifter
Allestimento ricco in
rapporto al prezzo
Posizione di guida
comoda. Ma...
DIFETTI
...Sella dura
Serbatoio largo
Consumi
INCONVENIENTI
Nessuno
Sopra, da sinistra, la strumentazione della Tuono è composta da contagiri analogico e schermo LCD. La visualizzazione delle informazioni si può
cambiare in base alle situazioni - in pista il rapporto inserito è indicato con un carattere grosso e visibile. Manca il livello della benzina.
Il controllo di trazione si può selezionare in movimento coi pulsanti "+" e "-" sul blocchetto sinistro: comodo. Buono il grip offerto dalle pedane.
BMW
Sopra, da sinistra, anche la S 1000 R propone contagiri analogico e schermo LCD. Ottima la lettura offerta pur con moltissime informazioni
a disposizione, tra cui il livello del carburante. La filosofia della Casa è "un pulsante per ogni funzione": i blocchetti risultano affollati, ma la
praticità di gestione di tutti i sistemi ne guadagna moltissimo. Buono il grip offerto dalle pedane alla suola degli stivali.
DUCATI
Sopra, da sinistra, la strumentazione della Monster R è un bellissimo display a colori TFT. Le informazioni riportate sono chiare e si può scegliere
tra varie modalità di visualizzazione che privilegiano ognuna alcuni dati. Difetti: quando il sole la illumina direttamente diventa quasi invisibile,
e manca il livello della benzina. Dal blocchetto sinsitro si gestiscono le varie funzioni; ottimo il grip offerto dalle pedane lavorate a macchina.
KTM
Sopra, da sinistra, il quadro della Super Duke è composto da un contagiri analogico e da ben due schermi LCD. Va da sé che la quantità di
informazioni riportate sia davvero notevole. Vorremmo soltanto che la marcia inserita fosse indicata con un carattere più visibile. Attraverso
il blocchetto elettrico sinistro si gestiscono le varie funzioni. Più che sufficiente il grip offerto dalla pedane.
YAMAHA
Sopra, da sinistra, la strumentazione della MT-10 è interamente digitale. Riporta parecchie informazioni ed è piuttosto chiara. In pieno sole
rimane più visibile di quella della Monster, forse per il forte contrasto tra i caratteri neri e lo sfondo chiaro. Sul blocchetto sinistro ci sono molti
pulsanti dedicati a varie funzioni, logica simile a quella BMW ma messa in opera in modo meno pratico. Buono il grip offerto dalle pedane.
All'avantreno ci sono pinze Brembo monoblocco e dischi da 320 mm fissati direttamente al cerchio - caratteristica comune a molte BMW.
Dietro c'è un disco da 220 mm con pinza Brembo a pistoncino singolo. Le sospensioni sono Sachs semiattive, in grado cioè di adattare in
tempo reale la taratura dell'idraulica in base alle sollecitazioni derivanti dalla strada e dalla guida. Il precarico si può regolare manualmente.
Qui c'è di che... leccarsi i baffi. Grossi dischi da 330 mm con pregiate pinze Brembo monoblocco M50 (abbinate ad una pompa al manubrio
radiale), cerchi Marchesini forgiati, sospensioni Öhlins completamente regolabili (caso più unico che raro, i foderi neri invece che oro:
un'esclusiva concessa dallo specialista svedese a Ducati). Il disco posteriore è da 245 mm con pinza a doppio pistoncino.
Il compito di frenare è affidato, all'avantreno, a dischi a margherita da 320 mm lavorati da esclusive pinze Brembo monoblocco M50 (anche
in questo caso abbinate ad una pompa radiale al manubrio). Al retrotreno c'è un disco da 240 mm con pinza a due pistoncini. Le sospensioni
sono WP. Il "mono" è completamente regolabile, la forcella lo è nella frenatura idraulica in compressione e ritorno.
L'impianto frenante sfrutta, all'avantreno, dischi da 320 mm abbinati a pinze Advics ad attacco radiale a quattro pistoncini - Yamaha è
l'unica del gruppo a scegliere un fornitore diverso da Brembo. Al retrotreno il disco misura 220 mm ed è lavorato da una pinza Nissin a due
pistoncini. Le sospensioni sono KYB completamente regolabili.
C
iò che rende davvero speciali queste moto è
quanto vanno forte anche in pista. Ci sono tante
nude veloci su strada, ma quelle che con la stes-
sa disinvoltura esaltano tra i cordoli sono altro
e si contano sulle dita di una mano - cinque, ap-
SI FA SUL SERIO!
punto. C’è una differenza tutt’altro che sottile tra girare e
Per valutare l'efficacia in pista
spingere. Girare è quello che si può fare con una naked abbiamo organizzato la prova il più
qualunque: si mettono gomme buone e ci si va a divertire "scientificamente" possibile, sulla
senza grosse pretese. Spingere è spostare una staccata falsariga delle nostre comparative tra
ogni giro un metro più in là, perché hai freni e stabilità che supersportive: prima parte della giornata
te lo permettono. È mollare i freni ogni volta un istante pri- dedicata al miglioramento degli assetti
ma, perché hai una ciclistica che ti dà fiducia. È prende- col supporto dei tecnici di ogni Casa, poi
gomme "fresche", ordine di ingresso in
re in mano il gas sempre più presto, perché senti la moto pista a estrazione e due giri lanciati del
e hai feeling con l’elettronica. È uscire dalla pista a po- nostro tester più veloce con ogni moto.
meriggio inoltrato, sudato da far schifo, senza più forza in
corpo, con l’impagabile sensazione di aver guidato forte.
La MT-10 ha girato a 2,2” dalla rivale più veloce. Tanti o
pochi che siano, quello che più conta, secondo noi, è che
mentre la guidi ti rendi conto sia una moto profondamen-
te appagante e con potenzialità più alte di quelle espresse
dall’impietoso cronometro. Non c’è dubbio che i suoi geni
siano quelli della R1. La precisione in curva e la scorrevo-
lezza ricordano da vicino quelli della sorella coi semima-
nubri, e lo stesso il motore, che tra le sue armi ha un’ottima
riposta al gas, una spinta intensa ai regimi medi e medio-
alti e il miglior quickshifter del gruppo - anche se in op-
tional. Curve e ripartenze sono il suo territorio; qui non è
soltanto efficace, è esaltante. Parte del suo svantaggio
dalle rivali più veloci secondo noi è recuperabile con po-
co, basti pensare che il suo limite più grande è la luce a
terra. Potrebbe curvare più veloce e più “stretta” se solo
potesse piegare come (ne siamo certi) sa fare. E invece ti
ritrovi a dover sacrificare velocità a centro curva perché
stai consumando pedane e stivali sull’asfalto. Prima cosa
da fare: kit pedane regolabili. È poi vero che la posizione
in sella non è la migliore per spingere, per via del manu-
brio piuttosto alto. Nei tratti veloci si vorrebbe essere un
po’ più sulla ruota anteriore col corpo. Anche qui, la so-
luzione si trova senza stravolgimenti. L’ultimo aspetto che
alla fine del giro costa qualche decimo è la frenata. L’im-
pianto che ha va bene, intendiamoci, ma quelli delle rivali
offrono un feeling, una potenza e una modulabilità supe-
riori. Ma qui, il consiglio è di accontentarsi. Quello che
serve per una staccatona come si deve c’è, e già solo pe-
dane rialzate dovrebbero renderla più veloce.
A meno di 1,8” dalla vetta c’è la Ducati Monster R e, detto
sinceramente, siamo sorpresi di quanto sia andata forte,
perché il gap di prestazioni con Aprilia, KTM e BMW è no-
tevole. Il Testastretta, su strada, è un motore meraviglioso.
È anche grazie a lui se la Rossa è stata la più apprezza-
ta dal Test Team. Puoi averlo tra le mani - tra le gambe in
realtà - per un anno, girare sulle strade più belle e veloci
del mondo e mai, mai, sentirai bisogno di un solo cavallo
in più. Tra i cordoli però si usano soprattutto i medi e gli
alti regimi, e quando il contagiri si arrampica verso l’al-
to le rivali più dotate prendono il largo - date un’occhia-
ta alle velocità rilevate prima di ogni frenata nel grafico
in coda al servizio. La cosa dà la misura esatta riguardo PER LA SFIDA TRA I CORDOLI, GOMME
il mostruoso livello di prestazioni del gruppo: stiamo par-
SOLO... CON TE
A fianco, nostro compagno
inseparabile nelle prove in
pista è il Solo di AIM (aim-
sportline.com), piccolo
acquisitore GPS a 10Hz che
rileva con grande affidabilità
tempi sul giro e velocità in
ogni punto della pista.
APRILIA 92
APRILIA 68 BMW 86
BMW 69 APRILIA 207 APRILIA 64 DUCATI 87
DUCATI 66 BMW 210 BMW 69 KTM 86
KTM 77 DUCATI 199 DUCATI 67 YAMAHA 90
YAMAHA 67 APRILIA 90 APRILIA 246
BMW 84 KTM 206 BMW 239 KTM 73
DUCATI 85 YAMAHA 200 DUCATI 228 YAMAHA 66
KTM 89 KTM 234
YAMAHA 85 YAMAHA 232
BMW S 1000 R DUCATI MONSTER R KTM 1290 SUPER DUKE R SE YAMAHA MT-10
doppio trave in alluminio traliccio di tubi in acciaio, motore portante traliccio di tubi in acciaio doppio trave in alluminio
98,5 89 107 102
24,6° 24,3° 24,9° 24°
forcella u-d Sachs (41 mm) forcella u-d Öhlins (48 mm) forcella u-d WP (48 mm) forcella u-d KYB (43 mm)
idraulica semiattiva, precarico manuale completamente regolabile frenatura in compressione e ritorno completamente regolabile
120 130 125 n.d.
monoammortizzatore Sachs monoammortizzatore Öhlins monoammortizzatore WP monoammortizzatore KYB
idraulica semiattiva, precarico manuale completamente regolabile completamente regolabile completamente regolabile
120 159 156 n.d.
doppio da disco 320 mm doppio da disco 330 mm doppio da disco 320 mm doppio da disco 320 mm
pinze Brembo monoblocco a 4 pistoncini pinze Brembo monoblocco a 4 pistoncini pinze Brembo monoblocco a 4 pistoncini pinze Advics a 4 pistoncini
disco da 220 mm disco da 245 mm disco da 240 mm disco da 220 mm
pinza Brembo a un pistoncino pinza Brembo a 2 pistoncini pinza Brembo a 2 pistoncini pinza Nissin a 2 pistoncini
di serie, disinseribile di serie, regolabile di serie, regolabile di serie
120/70-17" - 190/55-17" 120/70-17" - 200/55-17" 120/70-17" - 190/55-17" 120/70-17" - 190/55-17"
BANCO DINAMOMETRICO
QUATTRO CONTRO DUE
170
CV
165
KTM 1290 Superduke R Special Edition Come è logico aspettarsi, le curve delle bicilindriche
160 Ducati Monster R e delle quadricilindriche sono molto diverse. Le prime
155 Yamaha MT-10 ABS sono più vigorose a parità di regime, ma hanno meno
150 BMW S 1000 R
145
giri a disposizione, le seconde hanno un range di
Aprilia Tuono V4 Factory 1100
140 erogazione più esteso sul quale diluiscono i propri
135
muscoli. È comunque interessante notare come i
130
125
motori di KTM e Ducati si assomiglino nell'erogazione
120 fino a 10.000 giri, anche se l'austriaco ha valori più
115
consistenti grazie alla cilindrata maggiore. Altrettanto,
110
105 potenza è degno di nota il comportamento del motore BMW ai
100 bassi e medi regimi, dove è superiore anche al 1.100 cc
95
Aprilia; mentre è netta lungo tutto l'arco di erogazione la
90
85
differenza col quadricilinrico Yamaha, pur con la stessa
80 cilindrata (1.000 cc) e cavalleria dichiarata (160 CV).
75
70
65
60
55
50 PROVE STRUMENTALI
45 Centro Prove e Servizi
40 Via don Luigi Sturzo, 20016
35 Pero (MI).
30 Per le prove utilizziamo
25 banchi dinamometrici Borghi
20 & Saveri FE 600 - SD e FA
15 50/30, banco Dynojet, catene
10 Regina. Prove strumentali:
5 Pista Pirelli di Vizzola Ticino,
0 strumentazione V-Box
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 giri/min
12 x 1000
13 Racelogic e MCDR Leane
DATI RILEVATI
I VALORI AL BANCO APRILIA BMW DUCATI KTM YAMAHA
Potenza max all’albero 173,11 CV a 11.400 giri/min 166,24 CV a 11.100 giri/min 156,61 CV a 9.300 giri/min 170,15 CV a 9.200 giri/min 158,54 CV a 11.700 giri/min
Potenza max alla ruota 157,94 CV a 11.400 giri/min 151,67 CV a 11.100 giri/min 142,88 CV a 9.300 giri/min 155,25 CV a 9.200 giri/min 144,65 CV a 11.700 giri/min
Coppia max all’albero 120,14 Nm a 9.300 giri/min 114,99 Nm a 9.500 giri/min 127,54 Nm a 7.900 giri/min 141,89 Nm a 8.100 giri/min 110,49 Nm a 9.400 giri/min
Coppia max alla ruota 109,61 Nm a 0 giri/min 104,92 Nm a 9.500 giri/min 116,36 Nm a 7.900 giri/min 129,46 Nm a 8.100 giri/min 110,49 Nm a 9.400 giri/min
Potenza specifica 160,58 CV/litro 166,36 CV/litro 130,68 CV/litro 130,80 CV/litro 158,86 CV/litro
Vel. media pistone 19,87 m/s 18,39 m/s 21,05 m/s 21,77 m/s 19,85 m/s
(regime pot. max)
PME (regime coppia max) 14,28 kg/cm² 14,75 kg/cm² 13,64 kg/cm² 13,98 kg/cm² 14,19 kg/cm²
Rapporto peso/potenza 1,26 kg/CV 1,29 kg/CV 1,4 kg/CV 1,28 kg/CV 1,39 kg/CV
LE PRESTAZIONI
APRILIA BMW DUCATI KTM YAMAHA
Velocità max (km/h) 256,8 255,3 252,1 262,3 248,3
Frenata (metri, da 90 e 50 km/h) 37,2-15,4 34,3-9,6 33,9-11,8 30,6-10,1 32,4-11,7
245
262
765
377
160
KTM 1290 Superduke R Special Edition
155 862
Ducati Monster R 483
150
Yamaha MT-10 ABS 982 989
145
BMW S 1000 R
140
Aprilia Tuono V4 Factory 1100 873
135
130
n.d.
125 2.070
120 coppia
115
BMW
110
105
100 280
95
314
90
736
85
445
80 857
75 483
70 983
65
986
60 826
55 1.439
50
2.083
45
40
35
DUCATI
30
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 x 1000
giri/min 13
295
303
665
425
CONSUMI RILEVATI MEDIO CAPACITÀ SERBATOIO PESO A SECCO
APRILIA 12 km/litro APRILIA 17,6 litri 199,7 kg 886 468
BMW 15,2 km/litro BMW 17,1 litri 195,3 kg 1.028 945
DUCATI 18,0 km/litro DUCATI 18 litri 200,1 kg 827
1.508
KTM 14,0 km/litro KTM 18,1 litri 199,2 kg
YAMAHA 12,3 km/litro YAMAHA 17 litri 200,7 kg 2.340
KTM
282
325
673
437
863
RIPRESA (da 50 km/h) spazio (m) 100 200 300 400
tempo (s) 4,718 7,564 9,766 11,628 1.026 490 980
APRILIA
velocità (km/h) 106,9 146,9 180,2 206,3
841
tempo (s) 4,447 7,157 9,303 11,159 1.482
BMW
velocità (km/h) 113,3 152,5 182,2 205,7 2.170
tempo (s) 4,885 7,930 10,338 12,424
DUCATI YAMAHA
velocità (km/h) 100,2 136,1 162,3 182,1
tempo (s) 4,912 7,952 10,302 12,329
KTM
velocità (km/h) 102,9 138,7 165,1 188,2 255
680 358
tempo (s) 4,640 7,512 9,806 11,780
YAMAHA
velocità (km/h) 107,0 142,9 171,3 192,3 410
898 496
1.055 935
828
1.400
2.090