Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Premessa 4
Introduzione 5
1 La fisiologia del calciatore 7
1.1 La produzione di energia 7
1.2 La produzione di energia in presenza di O2 7
1.3 La produzione di energia in assenza di O2 8
1.4 Richieste imposte dal gioco del calcio 10
1.5 Lallenamento individuale 13
1.6 La seduta di allenamento 17
3 Lallenamento aerobico 25
3.1 Tipologie di allenamento aerobico 27
3.2 Allenamento aerobico a bassa intensit 28
3.3 Allenamento aerobico a media intensit 29
3.4 Allenamento aerobico ad alta intensit 30
4 Lallenamento anaerobico 34
4.1 La produzione di energia per via anaerobica e il debito di O2 35
2
4.2 Tipologie di allenamento anaerobico 37
7 La forza 44
7.1 Corse ad alta intensit e con cambi direzionali 47
7.2 Corse ad alta intensit con traini e sovraccarichi 47
7.3 Corse in salita 48
7.4 Corse e andature nella sabbia 48
7.5 Balzi mono e bi podalici in condizioni di stabilit 49
7.6 Movimenti a corpo libero o con sovraccarico 49
7.7 Utilizzo macchine freemotion per sovraccarico 50
9 Il precampionato 53
9.1 Il periodo di mantenimento 53
9.2 Il periodo di ricostruzione 55
9.3 Effetti dellallenamento nel precampionato 59
9.4 Preparazione precampionato del Cagliari Calcio 60
9.5 Test di Gacon 64
9.6 Preparazione precampionato della Nuorese Calcio 68
3
10 Il periodo di campionato 70
10.1 Il mesociclo 71
10.2 Il microciclo di allenamento 71
Ringraziamenti 111
Bibliografia 112
4
Premessa
Con questo lavoro ho voluto inquadrare lo svolgimento della preparazione atletica nei
professionisti e nei dilettanti nel calcio, cercando di soffermarmi sui principi della
programmazione dellallenamento, sulle esercitazioni, sul controllo dellallenamento e
sulle differenze che si trovano in queste due categorie calcistiche, analizzando una
squadra di Serie A: Cagliari Calcio, e una squadra dilettante della categoria
Promozione Regionale: la Nuorese Calcio.
Ho voluto descrivere la fisiologia del calciatore e i meccanismi energetici impegnati
nella disciplina, per poter offrire una base conoscitiva generale di ci che abbiamo
valutato e analizzato sul campo.
Questo stato facilitato da tutte le apparecchiature utilizzate nel corso del lavoro,
ossia:
- Optojump
- Sensorize Free Jump
- Cardiofrequenzimetro in telemetria Hosand
- Cardiofrequenzimetro Polar
5
Introduzione
Nellultimo decennio abbiamo assistito ad un radicale miglioramento del movimento
calcistico professionista e dilettante.
Il calcio ormai cambiato, sia nella qualit che nella quantit, infatti nei professionisti
si sta andando verso unorganizzazione dellallenamento sempre pi specifica per ogni
giocatore in base alle sue caratteristiche atletiche, tecniche, tattiche e alla prestazione
che dovr fornire la domenica.
Tutto ci, naturalmente, va di pari passo con tutte le tecnologie che sono state
prodotte per migliorare la valutazione prestativa del calciatore.
Per esempio, facciamo riferimento alla video match analysis che permette ai
preparatori e agli allenatori di poter focalizzare lattenzione sugli schemi di gioco e
sulle intensit di corsa eseguite dai calciatori durante la partita, in modo tale da
poterle quantificare, analizzare e valutare, al fine di poterle migliorare in allenamento
in base alle richieste di cui necessita il calciatore per arrivare allobiettivo finale: il
successo.
Altre tecnologie adoperate usualmente sono i cardiofrequenzimetri, i rilevatori sulla
forza e sulla velocit (optojump e, ultimamente, sensorize free jump), sulla
propriocettivit, sulla potenza aerobica e via dicendo.
Naturalmente tutte queste attrezzature non sono adoperate spesso nei dilettanti
rispetto ai professionisti, per posso assicurare, in base alla mia breve esperienza, che
anche nei dilettanti si sta andando verso una organizzazione dellallenamento e della
sua valutazione sempre pi specializzata e qualitativamente migliore. Cosa che sino a
10 anni fa era praticamente impossibile pensare.
Il pi delle volte tra il giocatore dilettante e quello professionista ci sono molti punti in
comune. Primo tra tutti limpegno e lagonismo che vengono impiegati durante il
match domenicale. Per a parit dimpegno e stress psicofisico, non sussiste una
qualit di preparazione fisica in comune che porti poi ad espletare il solito esercizio
(partita)1.
1
Bonocore.G. 2006, Analogie e differenze tra calciatore dilettante e professionista, Allenatore.net
N32 - Art.5
6
Sicuramente, se, tra la categoria professionista e quella dilettante possiamo trovare
delle differenze dal punto di vista dei contenuti di allenamento e delle problematiche
ad esso connesse, anche vero che entrambe le categorie hanno un punto in comune
dal quale non possono prescindere, ossia: lorganizzazione e il controllo
dellallenamento.
Questo principio, che sta alla base di ogni sport, deve essere continuamente tenuto in
considerazione.
Infatti, molte volte nei professionisti e nei dilettanti vi sono stati degli errori
nellandamento del carico di allenamento e nella non corretta associazione dei diversi
mezzi, soprattutto per quanto riguarda la parte fisico-atletica.
Quindi, in definitiva, i principi dellallenamento sportivo devono essere rispettati, al
fine del miglioramento della prestazione sportiva, indipendentemente dal tipo di
categoria in cui si opera.
7
1) La fisiologia del calciatore
Iniziamo il nostro lavoro dando una panoramica generale sulle caratteristiche della
preparazione fisica.
Lallenamento della condizione fisica pu aiutare latleta a sostenere le richieste
energetiche del gioco, a mantenere un buon livello tecnico nel corso della partita e a
svolgere qualunque gesto motorio nel modo pi economico possibile nellarco della
prestazione.
Ora descriveremo brevemente il processo di produzione di energia durante lattivit
calcistica osservando quali siano le richieste di impegno fisico dellatleta.
Attraverso la respirazione inaliamo, nei polmoni aria, costituita per circa il 21% da
ossigeno.
Parte dellossigeno si diffonde nel sangue per poi essere trasportato ai muscoli e ai
diversi organi del corpo.
Il sistema di trasporto dellossigeno interessa i polmoni, il cuore, i vasi sanguigni e il
sangue.
La parte destra del cuore pompa verso i polmoni sangue povero di ossigeno per
ripristinarne la concentrazione iniziale. Una volta ossigenato, il sangue, fluisce dai
polmoni alla parte sinistra del cuore da dove, in seguito alla contrazione del muscolo
cardiaco (battito cardiaco), viene pompato verso tutte le parti del corpo attraverso i
vasi sanguigni.
8
Nei muscoli il sangue scorre nei vasi sanguigni pi piccoli (i capillari) dove si trova parte
dellossigeno e dei nutrienti (carboidrati e grassi) che vengono liberati per essere
utilizzati dalle fibre muscolari come combustibili.
Allinterno del muscolo le sostanze nutritive vengono scisse chimicamente attraverso
un processo che richiede ossigeno e che produce un rilascio di energia.
Dal momento che viene utilizzato ossigeno, si pu parlare di produzione di energia
aerobica (aero=aria).
Uno dei prodotti di scarto che derivano da questa reazione lanidride carbonica
(CO2), che viene trasportata ai polmoni tramite il sangue e poi emessa nellespirazione.
Definiamo consumo di O2 la quantit di O2 utilizzata dal corpo in un minuto (0,3 l/min a
riposo).
Durante lattivit fisica, per, il consumo maggiore e cresce con laumentare
dellintensit dellesercizio.
La capacit di trasporto e di utilizzazione di O2 limitata, e la quantit massima di
ossigeno (VO2max) che il corpo pu utilizzare in un minuto, oscilla tra i 2 e i 7 l/min 2.
Un corpo pi pesante, per muoversi, richiede un dispendio di energia maggiore e
quindi un maggior utilizzo di ossigeno.
2
J.Bangsbo. Preparazione fisico atletica del calciatore, 2006, Calzetti&Mariucci Editori
9
Una certa quantit di energia pu essere prodotta dalla scissione anaerobica dei
carboidrati (glicogeno), con conseguente formazione di un prodotto finale chiamato
lattato, che viene prodotto in grandi quantit in attivit fisiche svolte ad alta intensit
e con una durata superiore di alcuni secondi.
Questa quantit aumenta con lintensificarsi dellattivit fisica, con conseguente
raggiungimento di concentrazioni sempre pi elevate nei muscoli e nel sangue.
Come si smaltisce il lattato?
Il lattato rilasciato dai muscoli si diffonde nel sangue e, attraverso i vasi sanguigni,
viene trasportato al cuore.
Qui, il sangue refluo dai muscoli in esercizio si mischia con quello proveniente da altre
aree del corpo meno attive e che hanno di conseguenza una concentrazione di lattato
pi bassa.
La concentrazione ematica di lattato nel sangue che lascia il cuore quindi inferiore a
quella del sangue proveniente direttamente dai muscoli attivi.
importante sottolineare che la concentrazione di lattato nel sangue prelevato dagli
arti superiori o dai polpastrelli delle dita di una mano fornisce solo delle informazioni
limitate circa la reale quantit prodotta dai muscoli, sia per leffetto di diluizione del
lattato, sia perch una parte di esso viene usata come combustibile dai muscoli attivi e
da altri organi3.
3
Ibid
10
Infine, dobbiamo tener ben presente che questi due meccanismi appena descritti
(aerobico e anaerobico), non sono assolutamente distanziati tra loro in modo netto. In
letteratura si tende a dividerli, in modo meramente espositivo, per facilitarne la
comprensione.
Infatti, via anaerobica e aerobica sono strettamente collegate nella formazione
dellenergia.
Il calcio uno sport che richiede un impegno notevole dal punto di vista fisico,.
La performance fisica del calciatore negli anni si notevolmente evoluta. Basti pensare
che negli anni 90 la distanza totale percorsa in una partita da un calciatore era di
circa 7-8 Km4 mentre oggi nel calcio, si arriva a una distanza totale anche di 10-11 Km5
circa 1300 variazioni dintensit desercizio.
Il tempo in cui ciascun giocatore rimane in possesso di palla tuttavia limitato a pochi
minuti per partita.
Il gioco del calcio rientra in quelle discipline sportive a impegno aerobico - anaerobico
alternato. In questo gruppo sono comprese quelle discipline sportive che si basano
sullalternanza pi o meno regolare, codificata, casuale o prescelta, di fasi:
a) subaerobiche, con impegno inferiore alla massima capacit aerobica;
b) aerobiche, al limite della potenza aerobica;
c) anaerobiche, con sforzi che impegnano i sistemi metabolici in assenza di
ossigeno, e infine
d) di riposo6.
4
Reilly.F (1976)
5
Rampinini E. (2007), Video match analysis e performance nel calcio
6
Dal Monte, Faina (1999)
11
Figura 1: Grafico della Fc rilevata a un giocatore professionista durante un incontro.
Possiamo notare come durante unincontro la Fc rimanga su valori particolarmente
elevati, in particolar modo dopo la prima mezzora come rilevato in questo grafico.
Figura 2: Nellultima figura possiamo notare le rilevazione della FC media e max (137
bpm 183 bpm)
12
La produzione di energia tramite la via anaerobica importante soprattutto perch
necessaria nei periodi di corsa ad alta intensit o nel caso di altre attivit ad alto
dispendio denergia come i contrasti, i cambi di direzione e i salti.
Durante una partita, un giocatore di alto livello effettua circa 30 scatti dalla durata
media di due secondi.
Lenergia, in fase di attivit intensa, viene prodotta anche dai processi anaerobici
lattacidi, come si evince dallalta concentrazione di lattato ematico riscontrato durante
un incontro di gioco.
Figura 3. Grafico sul lattato durante un incontro di calcio (Bangsbo).
Fondamentalmente distinguiamo:
Accelerazioni massimali;
Corse a medie velocit;
Corse o camminate in regime aerobico.
13
1.5) L allenamento individuale
14
Con ci si vuole porre lattenzione sulle differenze percentuali rispetto alle distanze
percorse in partita che si sono rilevate in funzione dei ruoli ricoperti in squadra.
Si sono pubblicati i valori relativi alle differenze percentuali tra ruoli, piuttosto che i
valori assoluti delle distanze. Le diverse posizioni assunte in campo sono state
standardizzate appunto con i ruoli di: difensori centrali-esterni (di difesa e di
centrocampo) centrocampisti attaccanti.
I risultati sono schematizzati nei grafici seguenti (pag.36; pag.77)
Con questi dati quindi si pu svolgere una programmazione di preparazione fisica
diversificata per ogni giocatore in base allimpegno che ognuno di essi ricopre in una
prestazione al fine di intervenire in modo pi analitico e mirato per incrementarne le
prestazioni.
Ci per viene utilizzato anche per modificare le esercitazioni per ruolo in allenamenti
con e senza palla.
I valori presentati fanno riferimento ad un intero torneo e, quindi, comprendono tutte
le variabili che si possono incontrare durante lo svolgimento delle partite: evolversi del
risultato, modulo di gioco, tattica, situazione ambientale, e via dicendo 7.
7
R.Sassi Tibaudi (2004), Differenze quantit di corsa in funzione dei ruoli
15
Distanza totale
100
100
96
95
unit arbitrarie
90
87
85
85
80
75
Centrocampisti Esterni Attaccanti Difensori
centrali
Figura 4: Distanza totale coperta nei vari ruoli dai calciatori (Sassi.2004)
78
80
75
70
65 62
60
55
50
Centrocampisti - Attaccanti Difensori centrali
Esterni
16
Corsa a media + alta intensit
100
100
95 91
90
unit arbitrarie
85
80 76
75
70
65 61
60
55
50
Esterni Centrocampisti Attaccanti Difensori
centrali
85 80
80
75
70
65 62
60
55
50
Centrocampisti Esterni Attaccanti Difensori centrali
17
Alta intensit con la palla
100
100
90 85
80
71
unit arbitrarie
70
60
50
40
30
20
20
10
Attaccanti Esterni Centrocampisti Difensori centrali
8
Bangsbo,1994; Reilly 1997; Hoff et al., 2002, Impellizzeri et al., 2004
9
Sassi.R Tibaudi.A Ranieri.C. 1995, Un metodo per la quantificazione dellintensit dei mezzi di
allenamento, Il nuovo calcio n156.
18
2) Cos la frequenza cardiaca?
10
J.Bangsbo. Preparazione fisico atletica del calciatore, 2006, Calzetti&Mariucci Editori
11
Ibid
19
Figura 9: Il grafico rappresenta unesercitazione 1c1 e 3c3 con rilevazione della
frequenza cardiaca in un giocatore professionista (Cagliari Calcio) tramite
cardiofrequenzimetri in telemetria Hosand SW200. (Folletti Baldus)
12
Ibid
20
ha una massima frequenza cardiaca di 180 bpm e che quindi lavorerebbe al 94% della
propria F.c.max.
Per un giocatore con una massima frequenza cardiaca di 230 bpm, 170 bpm
corrisponderebbero soltanto al 74% della frequenza cardiaca massima con una
intensit di lavoro molto meno rilevante.
Attualmente, con laiuto di nuove strumentazioni tecnologiche, possibile gestire in
tempo reale linformazione relativa allattivit cardiaca durante lallenamento in modo
da avere una maggiore possibilit di intervento diretto. Per la nostra ricerca abbiamo
utilizzato il sistema in telemetria Hosand SW 200.
Tra i molti lavori, nei quali il monitoraggio cardiaco era stato scelto come strumento di
controllo, alcuni dei pi interessanti13 utilizzavano una elaborazione basata sul
controllo della frequenza cardiaca media. Dalla mia breve esperienza e dalla
letteratura scientifica internazionale si suggerisce che possibile effettuare un altro
tipo di analisi della F.c. che potrebbe essere pi indicativa dello sforzo sostenuto: la
distribuzione della frequenza cardiaca nel corso dellesercizio. In altre parole, si
preferisce analizzare il tempo trascorso dagli atleti allinterno di range definiti in
percentuale della F.cmax. I dati sono quindi riferiti alla percentuale del tempo totale
dellesercitazione (o della seduta di allenamento) in cui il soggetto rimane nella zona
compresa tra 80% e 100% della propria F.c.max o altri range prestabiliti. Il seguente
esempio consente di illustrare meglio il concetto appena citato. Tenuto conto che in
ogni esercitazione, il carico di allenamento (stimolo) dipende dallinterazione di
quattro parametri (qualit, intensit, quantit, densit), questo metodo concentrer la
sua analisi su quello dellintensit. Questa specificazione permette di chiarire che per
identificare lentit totale del carico per ogni singola esercitazione, sar necessario
tenere conto anche degli altri tre parametri.
Nel corso di una esercitazione svolta con la palla ad elevata intensit, gli atleti indicati
con le lettere a, b, c e d hanno fatto registrare valori di F.c. media molto simili
tra loro (istogrammi in blu nel grafico)14.
13
Bangsbo, 1994; Balsom, 2001
14
Sassi.R , Tibaudi.A, Ranieri.C. 2005, Un metodo per la quantificazione dellintensit dei mezzi di
allenamento, Il Nuovo Calcio N156
21
Figura 10 Andamento dei valori di frequenza cardiaca media e distribuzione della
F.c. durante unesercitazione ad alta intensit con la palla.
Analizzando il dato relativo alla distribuzione (linea spezzata rossa) si pu apprezzare
come esista una grossa differenza tra atleta c e atleta d (16,8%). Se si fosse
considerato unicamente la F.c. media si sarebbero potute fare delle riflessioni non
completamente corrette al momento della verifica del lavoro effettivamente svolto e
di programmazione per le sedute successive. (Sassi.R 2005)
22
Naturalmente, questa periodicit di rilevazione e controllo della F.c rappresentativa.
Infatti sta allo staff tecnico, ma soprattutto al preparatore atletico, valutare se
eseguire oppure no un monitoraggio degli allenamenti con cardiofrequenzimetri in
determinati periodi.
Bisogna ricordare per che la rilevazione della Fc non va eseguita su periodi troppo
vicini luno dallaltro ma in periodi distanti, in modo da osservare se ci sono stati dei
miglioramenti consistenti nei giocatori.
Talvolta per, la frequenza cardiaca dovrebbe essere monitorata occasionalmente
anche durante esercitazioni che siano state scelte per scopi diversi dalla preparazione
fisica, proprio per ottenere informazioni utili su come queste attivit possano integrare
la preparazione fisica stessa.
23
2.5) Modalit di variazione di una esercitazione
successo talvolta che quando siamo andati sul campo a rilevare tramite dei software
le frequenze cardiache dei giocatori durante lallenamento, questi presentavano una
F.c. minore rispetto alla loro massima.
In questi casi abbiamo dovuto modificare lesercitazione.
Come abbiamo fatto?
Anzitutto abbiamo aumentato lintensit, che il parametro principale per avere un
aggiustamento tempestivo da parte della frequenza cardiaca.
Naturalmente lintensit nelle esercitazioni soprattutto con la palla, non varia solo
dalla grandezza del singolo stimolo15 ma anche da altri fattori.
Soprattutto nei dilettanti, la variazione di questi fattori ha fatto in modo di poter
adattare lesercitazione al nostro obiettivo (la rilevazione della F.c.max).
Grazie alla scheda riassuntiva di Bangsbo (quadrante di controllo) abbiamo preso
spunto degli elementi da inserire nella modificazione dellallenamento16 .
Vediamo a pagina seguente.
15
Weineck.J 2001, Lallenamento ottimale, Calzetti&Mariucci Editori
16
J.Bangsbo. Preparazione fisico atletica del calciatore, 2006, Calzetti&Mariucci Editori
24
Figura 12: Nel diagramma sottostante (quadrante di controllo), nelle diversi aree
vengono raggruppati gli elementi che possono essere modificati al fine di ottenere
cambiamenti nell intensit dell esercizio (Bangsbo.J)
25
3) L allenamento aerobico
Quando noi alleniamo questa capacit condizionale, sappiamo anche che si producono
a livello fisiologico i seguenti effetti:
I. Il volume sanguigno aumenta e il cuore, diventando pi grande e pi forte, in
grado di pompare una maggiore quantit di sangue in un determinato periodo
di tempo. Di conseguenza, pu essere trasportato un quantitativo maggiore di
ossigeno, il che consente di aumentare la produzione di energia aerobica
durante un esercizio ad elevata intensit;
II. Migliora la capacit di utilizzazione dellossigeno e di ossidazione di grassi nei
muscoli. Questo significa che, ad una intensit di lavoro determinata, vengono
utilizzati in misura minore carboidrati (glicogeno) con un conseguente
considerevole risparmio di riserve di questo importante combustibile.
26
Non ultimo poi il vantaggio che dopo unattivit svolta ad alta intensit, un giocatore
necessiter di un minor tempo di recupero prima di essere nuovamente in grado di
eseguire sprint o altre forme di esercizio massimale17.
Sappiamo poi che quando un giocatore esegue una prestazione elevata per un periodo
di tempo molto prolungato, pu insorgere la fatica.
Anzitutto diamo alcune definizioni di cosa sia la fatica:
a) una condizione reversibile delle capacit funzionali dellorganismo in seguito
a un forte impegno psicofisico18 e se ne identificano due, fondamentalmente:
-muscolare;
-nervosa.
b) Incapacit di mantenere la produzione di forza, che conduce ad una ridotta
performance19 .
Alla fatica quindi, seguono una serie di fenomeni sia dal punto di vista psicologico
(scarsa attenzione) sia dal punto di vista prettamente tecnico (scarsa esecuzione dei
gesti tecnici come lo stop, il passaggio o il tiro, ad esempio) che ne alterano la
prestazione.
Generalmente il senso della fatica sopraggiunge verso la fine della partita quindi
tramite lallenamento di tipo aerobico, dobbiamo far s che questo stato si presenti pi
lontano possibile nella prestazione e che venga quantitativamente minimizzato.
17
J.Bangsbo. Preparazione fisico atletica del calciatore, 2006, Calzetti&Mariucci Editori
18
Comitato CONI della provincia di Varese
19
R. H. Fitts, Cellular Mechanisms of Muscle Fatigue, Physiol. Reviews Vol.74 No.1, 1994
27
3.1) Tipologie di allenamento aerobico
Allinterno della disciplina del calcio, vari studi sostengono la tesi che lallenamento
aerobico dovrebbe essere svolto principalmente con la palla e per definire che tipo di
allenamento aerobico stiamo eseguendo si tiene conto delle continue fluttuazioni della
frequenza cardiaca.
28
3.2) L allenamento aerobico a bassa intensit (AerobicoBI )
Infatti, per poter stare nel range aerobicoBI lintensit di lavoro dovrebbe essere tale
20
J.Bangsbo. Preparazione fisico atletica del calciatore, 2006, Calzetti&Mariucci Editori
29
Quindi, per un giocatore con una FCmax di 190 bpm questo corrisponde a
21
Ibid
30
In definitiva quindi, lobiettivo primario quello di migliorare la capacit di mantenere
un ritmo di lavoro elevato e costante, e naturalmente buone prestazioni tecniche per
tutta la durata dei 90 minuti.
Generalmente, durante tale allenamento i parametri di frequenza cardiaca su cui
lavorare sono:
Media: Circa l80% della FCmax
Limiti: 70%-90% della FCmax
Con questo tipo di allenamento, quando non si utilizza la palla, utile lavorare in
periodi corrispondenti al 70%, 80% e 90% della FCmax22.
stato dimostrato che durante un incontro la distanza totale percorsa ad alta intensit
strettamente correlata agli standard di gioco, ovvero calciatori di alto livello come i
professionisti coprono distanze maggiori rispetto a quelli di categoria inferiore come i
dilettanti.
importante, quindi, che i giocatori siano in grado di svolgere attivit ad alta intensit
per un periodo prolungato di tempo.
Ci possibile eseguendo lavori aerobici ad alta intensit.
22
Ibid
31
Il range di frequenza cardiaca su cui lavorare in questa modalit corrisponde a:
23
Ibid
32
Nello schema seguente elaborato da Jens Bangsbo vengono illustrate diverse
combinazioni di lavoro-recupero.
Pi brevi sono i periodi di lavoro, pi alta dovr essere, secondo i principi
dellallenamento AerobicoAI ,lintensit.
Il recupero generalmente si tende a eseguirlo in modo attivo, dunque con attivit di
jogging e corse leggere.
Terrei a precisare che si deve stare attenti perch queste modalit riportate in tabella
non vengano confuse/associate con quelle previste nellallenamento anaerobico per la
resistenza alla velocit.
Durante lallenamento di resistenza alla velocit infatti, si dovrebbe mantenere
unintensit di lavoro quasi massimale per tutta la durata dellesercitazione, mentre
lallenamento aerobicoAI richiede unintensit considerevolmente inferiore.
33
Il lavoro aerobico pu essere effettuato con delle variazioni di ritmo (45 15)
protratte per 10 minuti, nelle quali la frequenza cardiaca sempre al di sotto della
soglia aerobica, seguite da 6 minuti di corsa continua a soglia aerobica e finendo con
130 di corsa in progressione con conseguente aumento della frequenza cardiaca.
Marted:Prima settimana
obiettivo: miglioramento della Potenza Aerobica -> GACON
10 riscaldamento
5 stretching
25 partitine campo ridotto alta intensit (possesso palla con le mani)
25 partitine campo ridotto alta intensit (possesso palla con i piedi)
recupero 2 tra partitine
25 partitina campo trasversale
34
4. Lallenamento anaerobico
ATP-asi miosinica
(1) ATP ADP + E
24
Weineck.J. 2001, Lallenamento ottimale, Calzetti&Mariucci Editori
25
Keul, Doll, Keppler 1969,20
35
Creatinchinasi
(2) CP + ATP Creatina + ATP
La trasformazione di energia nei primi sette secondi viene anche definita fase
alattacida di produzione dellenergia, in quanto si svolge ancora senza una formazione
significativa di acido lattico (lattato).
Questa forma di energia avviene nel sarcoplasma e, in tutti quei carichi intensivi nel
quale il rifornimento di ossigeno insufficiente, rappresenta il processo preferito di
trasformazione dellenergia.
La glicolisi fornisce energia per 45 secondi.
Ora, nella glicolisi (anaerobica), le sostanze che possono essere utilizzate per fornire
energia sono il glucosio ed il glicogeno.
Dal punto di vista energetico, il glicogeno intracellulare migliore, in quanto non solo
non deve essere trasformato per via ematica, penetrare attraverso la membrana
cellulare, per poi essere fosforilizzato, ma fornisce anche pi ATP26.
26
Weineck.J, 2001. Lallenamento ottimale, Calzetti&Mariucci
36
Dopo linterruzione del lavoro, la principale componente che permette leliminazione
del debito dossigeno la ri-fosforilizzazione della creatina in creatinfosfato, cio la
ricostituzione del pool dei fosfati energetici27.
Quali effetti per produce questo allenamento dal punto di vista fisiologico?
Anzitutto, vi una pi efficiente sincronizzazione tra sistema nervoso e muscolare, un
aumento della quantit di enzimi muscolari che intervengono nella produzione
anaerobica di energia e poi una pi elevata capacit di produzione e smaltimento del
lattato.
I vantaggi specifici per lattivit calcistica sono:
a) miglioramento della prestazione in attivit di gioco intense, come accelerazioni,
scatti, contrasti e tiri;
b) una maggiore capacit di svolgere attivit prolungate ad alta intensit durante il
gioco;
c) la possibilit di svolgere pi frequentemente azioni ad alta intensit nel corso
della partita.
27
Ibid
37
4.2) Tipologie di allenamento anaerobico
28
J.Bangsbo. Preparazione fisico atletica del calciatore, 2006, Calzetti&Mariucci Editori
38
5) Lallenamento della velocit
Tra gli obiettivi di questo tipo di allenamento possiamo trovare anzitutto quello del
miglioramento della capacit di percepire le situazioni di gioco che richiedono
unazione immediata (percezione); miglioramento dellabilit di intraprendere azioni
immediate quando necessario (capacit di valutazione e di decisione); miglioramento
della capacit di produrre forza in modo rapido durante le attivit svolte ad alta
intensit (rapidit di azione).
Nel corso di un incontro i giocatori svolgono numerose attivit che richiedono uno
sviluppo di forza in tempi brevi, come scatti o rapidi cambi di direzione.
Poich sono attivit decisive per il risultato finale di una partita, importante dedicare
unattenzione particolare allallenamento della velocit29.
Principi:
Nellallenamento della velocit, i giocatori devono essere impegnati in prestazioni
massimali per periodi di tempo brevi (meno di 10 secondi).
I periodi di pausa tra uno scatto e laltro dovrebbero essere sufficientemente lunghi da
consentire ai muscoli un recupero quasi completo e permettere quindi al calciatore di
eseguire unattivit massimale anche nella ripetizione successiva.
Lallenamento della velocit dovrebbe essere previsto nella prima fase della seduta in
cui gli atleti non sono ancora stanchi e, precauzione molto importante, necessario
che sia preceduto da un riscaldamento adeguato.
Quando viene eseguita unesercitazione finalizzata allallenamento della velocit per
5-10 secondi, viene stimolata anche la resistenza alla velocit, in quanto lorganismo
costretto a lavorare in condizioni che determinano una considerevole produzione di
lattato. Leffetto maggiore di questo allenamento si concretizza a favore del sistema di
produzione che utilizza i fosfati altamente energetici.
29
Ibid
39
Organizzazione:
Lallenamento della velocit dovrebbe essere realizzato riproducendo principalmente
situazioni simili a quelle di gioco.
Questa metodologia viene definita allenamento della velocit di tipo funzionale in
considerazione del fatto che uno dei pi importanti risultati che si vogliono ottenere
quello di migliorare la capacit dei giocatori di anticipare e di reagire nel corso delle
diverse situazioni di gioco.
Un esempio di allenamento convenzionale della velocit, consiste nelleffettuare
scatti su distanze fisse al comando dellallenatore.
Tutto ci, se da un lato migliora la capacit di produrre energia attraverso i sistemi
anaerobici, dallaltro ha uno scarso effetto sulla capacit di reazione nelle situazioni di
gioco, in quanto i calciatori devono rispondere a input (ad esempio un fischio) assai
diversi rispetto agli stimoli che si verificano durante il gioco.
Inoltre, nel corso di questo tipo di allenamento, non vengono allenati a sufficienza quei
muscoli che nel gioco sono impegnati in movimenti rapidi di altra natura.
Tradizionalmente lallenamento convenzionale stato per lungo tempo la forma di
lavoro predominante per migliorare la velocit nel calcio: per questo motivo che i
giocatori spesso associano lallenamento della velocit agli sprint senza palla.
Di conseguenza, per motivi psicologici, potrebbe risultare necessario includere
periodicamente anche questo tipo di attivit, nonostante gli effetti complessivi non
siano ottimali per il calcio. Si potrebbero per migliorare i benefici attraverso alcuni
accorgimenti: ad esempio, si pu utilizzare come segnale di partenza il rimbalzo di un
pallone.
Alcune delle ragioni che hanno reso popolare lallenamento tradizionale della velocit
risiedono nel fatto che semplice da organizzare e che i suoi obiettivi sono ben
definibili; lallenamento funzionale della velocit richiede invece una creativit
maggiore e lallenatore deve valutare continuamente che gli obiettivi previsti siano
stati raggiunti. Nella scelta del tipo di allenamento funzionale sono di gran lunga
superiori rispetto a quelli dellallenamento convenzionale30.
30
Ibid
40
6) L allenamento della resistenza alla velocit
6.2) Principio
41
Lintensit di esercizio durante lallenamento di resistenza alla velocit dovrebbe
essere quasi massimale; questo significa che lallenamento deve essere condotto
secondo i principi dellattivit intermittente.
Per giochi con la palla che prevedano periodi di lavoro 10-20 secondi potrebbe
risultare difficile ottenere gli effetti di allenamento desiderati. Si suggerisce perci di
utilizzare periodi di lavoro superiori ai 20 secondi quando lallenamento venga svolto
sotto forma di gioco.
Nellallenamento di produzione, al fine di mantenere unintensit elevata nel corso di
tutta lesercitazione, la durata dei periodi di lavoro dovrebbe essere relativamente
breve (10-40 secondi), con periodi di recupero pi lunghi (1-4 minuti).
Nellallenamento di mantenimento invece, i tempi di lavoro e quelli di recupero
dovrebbero essere allincirca uguali (10-90 secondi), in modo da aumentare
progressivamente lo stato di affaticamento dei giocatori.
Nello schema seguente vengono illustrati i principi delle due tipologie di allenamento
anaerobico31.
I. Allenamento di mantenimento
Esercizio Recupero Intensit Numero di ripetizioni
(s)
Ia 10-90 Stessa durata del Alta - molto alta (45- 2-10
lavoro 100%)
31
Ibid
42
II. Allenamento di produzione
Esercizio Recupero Intensit Numero di ripetizioni
(s)
II a 10-40 5 volte superiore Molto alta (70-100%) 2-10
alla durata dell
esercizio
II b 10-40 Gioco aerobico Molto alta (70-100%) 2-10
di bassa intensit
per una durata
massima di 5
volte la durata
dell esercizio
6.3) Organizzazione
43
Figura 16: Qui si mostra come per un giocatore, lintensit di lavoro possa variare
durante le partitelle di allenamento della resistenza alla velocit (Sassi- Reilly-
Impellizzieri)
Al fine di assicurarsi che essa rimanga alta per tutta la durata dellesercizio, spesso
necessario motivare i giocatori con richiami verbali, in particolare nella fase finale.
importante anche avere a disposizione un numero sufficiente di palloni al fine di
ridurre le interruzioni che altrimenti potrebbero causare una riduzione dellintensit di
lavoro.
Questo problema molto diffuso nei dilettanti, che soffrono la carenza di strutture e di
attrezzi utili per un allenamento ottimale.
Nellallenamento di resistenza alla velocit i periodi di recupero dovrebbero includere
delle attivit leggere, ad esempio jogging per raccogliere i palloni.
Lallenamento di mantenimento della resistenza alla velocit dovrebbe essere
collocato alla fine della seduta, dato che questo tipo di lavoro altamente impegnativo
e fisicamente molto provante per i calciatori: i suoi effetti possono infatti protrarsi per
un certo periodo anche dopo il termine dellallenamento.
per questo motivo che diventa importante far svolgere attivit leggere che
accelerino il recupero.
44
7) La forza
32
la capacit di vincere o contrastare un'opposizione con la sola attivit muscolare .
comunque una definizione generale poich la forza (in uno sportivo e in questo caso
un calciatore) deve essere considerata e valutata a seconda dello sport praticato. La
forza si scinde fondamentalmente in 3 sub-categorie33 :
1. Forza Istantanea: basilare per il calciatore poich la sua espressione in campo pu
essere riassunta nei movimenti di accelerazione, decelerazione, salti, tiri, finte, cambi
direzionali,stop improvvisi.
2. Forza Massimale: importantissima poich d la base sulla quale costruire il
calciatore. difficilmente allenabile nel calcio a causa del lento adattamento a questo
tipo di stress. Pu essere allenata o aumentando la massa muscolare, oppure dando
alta stimolazione nervosa.
3. Forza Resistente: determinante soprattutto per i muscoli posturali quali lombari e
addominali, che devono essere allenati secondo il principio di movimento lento e con
alto numero di ripetizioni.
Nel calcio queste 3 componenti sono importantissime e le potremo definire come tipi
di forza funzionali al gioco, tutte con caratteristiche e metodi di allenamento diversi
che portano per ad uno sviluppo morfofunzionale del calciatore stesso, poich
appunto, il calciatore non un body builder, un centometrista o un pugile, ma uno
sportivo che ha necessit di sviluppare la propria muscolatura secondo lo sport
specifico che sostiene34.
L'adattamento all'allenamento di forza massimale basato su un lavoro di sviluppo
muscolare ha tempi talmente lunghi, circa 10 settimane, che non pu essere
applicabile al gioco del calcio di alta prestazione dove l'obiettivo deve essere il
mantenimento delle componenti di forza e non un loro sostanziale incremento.
Il discorso vale anche per quel che riguarda il decremento di forza nei periodi non
agonistici; credenza comune era quella che nel mese di riposo il calciatore perdesse
32
V.Platonov
33
Weineck.J 2001, Lallenamento ottimale, Calzetti&Mariucci Editori
34
Manuele Margheri. 2007, Allenamento funzionale della forza (Corso preparatore atletico C.T.F.
Ridolfi Coverciano).
45
forza, per cui durante il ritiro vi erano molte sedute che puntavano a ricostruire la
struttura perduta. stato dimostrato che non assolutamente cos,35 ma che le
qualit di forza si perdono dopo ben 32 settimane (8 mesi) di deallenamento.
Per cui non assolutamente urgente ricreare struttura nella fase precampionato,
bens pu essere considerata una sottrazione di tempo ad allenamenti pi specifici ed
utili.
a) Tipi di terreno: specialmente in categorie come quella dei dilettanti, la tipologie del
terreno sono molteplici con delle variazioni che vanno dalla classica erba naturale, a
quella sintetica, dal campo di terra dura a quello con terra morbida e pi sabbiosa, fino
ai campi ghiacciati e fangosi in inverno.
Per cui pu essere utile cercare di variare le esercitazioni su diverse superfici, in
modo che la muscolature e la catena motoria si allenino alle molte situazioni diverse e
alle diverse instabilit che ogni terreno offre.
35
Staron, Leonardi, Karapondo 1990
36
Manuele Margheri. 2007, Allenamento funzionale della forza (Corso preparatore atletico C.T.F.
Ridolfi Coverciano).
46
b) Tipi di corsa: La corsa nel calciatore non mai costante, bens composta da
innumerevoli accelerazioni, decelerazioni, stop improvvisi, cambi direzionali, corsa con
stacco da terra.
Quindi bisogna trovare esercizi che si avvicinino il pi possibile a queste tipologie.
c) Passaggio e tiro in porta: entrambi questi gesti vanno a stimolare una specifica
muscolatura gi descritta in precedenza, ma la caratteristica pi importante
sicuramente quella che causa un lavoro di tipo eccentrico nei muscoli agonisti mentre
il lavoro concentrico viene sollecitato solo per un range di escursione del movimento di
pochi gradi.
Di seguito verranno proposte delle esercitazioni che cercano di creare stimoli allenanti
specifici per il gioco del calcio, alcune che possono essere definite classiche ma ancora
in voga, ed altre pi innovative, apprese durante queste settimane di corso.
37
Manuele Margheri. 2007, Allenamento funzionale della forza (Corso preparatore atletico C.T.F.
Ridolfi Coverciano).
47
7.1) Corse ad alta intensit e con cambi direzionali
La proposta, che stata documentata da Sassi risulta essere quella che si avvicina in
modo sostanziale al tipo di contrazione maggiormente usata nel calcio cio quella
eccentrica. Questa tiene conto del fatto che in gara un calciatore effettua in media 1
cambio di direzione ogni 610 e vuole lutilizzazione di esercitazioni con cambi di
direzione (agility) effettuati ad alta intensit38.
unattivit tecnica senza palla, in cui, come gi detto, vengono sollecitate tensioni
eccentriche (in frenata) e tensioni concentriche (nella successiva accelerazione).
basilare riuscire a far apprendere lesecuzione dei cambi di direzione con molte
variabili, sia per quel che riguarda gli angoli di piegamento delle gambe in frenata sia
per quelli di movimento (45, 90, 180, ecc.). Questa proposta pu essere utilizzata, a
seconda dell'obiettivo cercato, come mezzo vero e proprio oppure come integrativo di
un lavoro di potenziamento muscolare.
38
R.Capanna, 1986
39
Fi.Fa Cannavacciuolo, 2000,. Il sistema della forza veloce, Calzetti&Mariucci Editori
48
7.3) Corse in salita
Nella corsa in salita, rispetto a quella in piano, non vi , se non in minima parte, la fase
di volo per cui tutti i microtraumi dovuti al contatto col terreno sono ridotti. La
pendenza causa una perdita elastica della fibra che pu essere compensata da
esercitazioni seguenti di tipo elastico-reattivo.
Rappresenta un mezzo importante per aumentare la forza di accelerazione con salite
brevi (max 20 m) le quali stimolano il reclutamento massivo delle fibre veloci e quindi
un aumento della frequenza di scarica.
Al contrario, esercitazioni su salite lunghe stimolano il reclutamento delle fibre lente e
perci un aumento della resistenza organica e muscolare, quindi fuori dal nostro
obiettivo. Inoltre esercitazioni su salite lunghe comportano DOMS, probabilmente
causato dalla liberazione dell'istamina conseguente all'accumulo di elevate quantit di
acido lattico40.
I gesti sportivi (come ad esempio salti, skipping, corsa,ecc) eseguiti su sabbia, anzich
su normale terreno di gioco, da una parte sono pi costosi da un punto di vista
energetico e di impegno della forza (la superficie sabbiosa funge da dissipatore di
energia elastica), e dallaltra consentono un appoggio del piede molto pi soft. In tal
modo la struttura tendinea meno sollecitata e limpegno meccanico richiesto pi
attenuato41. Dunque lavorare sulla sabbia riduce fortemente uno dei fattori di rischio
della patologia da sovraccarico funzionale, e da un recente studio42 si pu affermare
che il lavoro svolto consente di ridurre lo stress a carico degli apparati osteoarticolare
e muscolotendineo, ottenendo almeno gli stessi risultati in termini di prestazione (se
non addirittura migliori) rispetto ad altre metodologie classiche come le corse e le
andature sul terreno e sulle salite.
40
Fi.Fa Cannavacciuolo, 2000,. Il sistema della forza veloce, Calzetti&Mariucci Editori
41
G.N., Bisciotti. 2004, Le basi fisiologiche dellintermittente-forza.
42
S.Fiorini, Martino.F, S.Baraldo
49
7.5) Balzi mono e bipodalici in condizioni di instabilit
43
Manuele Margheri. 2007, Allenamento funzionale della forza (Corso preparatore atletico C.T.F.
Ridolfi Coverciano).
44
A.Andorlini
50
riesco ad ottenere grandi miglioramenti dal punto di vista propriocettivo e di
coordinazione intra ed intermuscolare, quindi uno sviluppo delle capacit di forza, e,
fatto non secondario e gi accennato, si riduce molto il rischio di infortuni.
45
R.Sassi. 2001, La preparazione atletica nel calcio (20 anni di esperienze), Calzetti&Mariucci Editori
46
Manuele Margheri. 2007, Allenamento funzionale della forza (Corso preparatore atletico C.T.F.
Ridolfi Coverciano).
51
8) La pianificazione della stagione
I calciatori necessitano di una condizione fisica ottimale per far fronte alle richieste
fisiologiche del gioco e per mantenere le proprie abilit tecniche durante tutta la
durata dellincontro. Pertanto, la preparazione fisica costituisce una parte
fondamentale nella programmazione generale dellallenamento.
In ogni caso, limportanza da attribuire alla preparazione atletica dipende da diversi
fattori, quali ad esempio le qualit del giocatore in altri aspetti del gioco (figura 17) e
lintensit di lavoro durante le sedute di allenamento non specificatamente dedicate al
miglioramento delle qualit fisiche.
Anche il tipo di allenamento e il carico di lavoro totale per ciascun calciatore devono
essere tenuti in considerazione, in particolare nelle squadre di alto livello.
Ogni giocatore, indipendentemente dal proprio livello di gioco, presenta una zona di
stimolo allenante ottimale (figura 18). Ci significa che il giocatore potr ricavare i
benefici maggiori allenandosi in questa zona, mentre non migliorer abbastanza se
scende al di sotto e migliorer solo marginalmente se si allena al di sopra
(overloading). Quando loverloading si protrae per settimane, pu portare ad uno stato
di sovrallenamento (overtraining), caratterizzato da un marcato calo di prestazione
per un periodo di tempo prolungato. Nella pianificazione della preparazione fisica si
deve tener conto del calendario della stagione agonistica cos da poter suddividere
lanno in pre-campionato, campionato e pausa di met campionato. In questo capitolo
vedremo quali priorit sono state date alle diverse esercitazioni e quali obiettivi sono
stati posti nella pianificazione della preparazione atletica nel pre-campionato e nel
microciclo di allenamento (periodo competitivo) nella categoria professionista e
dilettante. importante sottolineare per che in relazione alle specifiche esigenze
individuali dei giocatori allinterno della squadra, tali priorit possono subire notevoli
variazioni. Un allenatore o un preparatore atletico, dovrebbe essere in grado di
ritoccare o modificare in qualunque momento una seduta di allenamento gi
programmata; pu accadere, ad esempio, che sia pi indicato evitare un allenamento
intenso per consentire ai giocatori di recuperare sia fisicamente che mentalmente.47
47
J.Bangsbo. 2006, Preparazione fisico atletica del calciatore (Allenamento aerobico ed anaerobico
nel calcio), Calzetti&Mariucci Editori.
52
Figura 17: La figura mostra un esempio di confronto ipotetico tra due squadre nelle
quattro aree fondamentali del calcio, ovvero quella socio-psicologica, tattica, tecnica
e fisica. Le due squadre hanno uno stesso livello fisico, ma la squadra 1 si dimostra
superiore nelle altre aree potendo dedicare maggior tempo alla parte fisica mentre la
squadra 2 si dovr dedicare alla parte tattica e tecnica per migliorarle. (Bangsbo.J)
La squadra 1 potrebbe dedicare un maggior tempo alla preparazione fisica, mentre la
squadra 2 dovr concentrarsi sul miglioramento delle capacit tattiche e tecniche.
53
9) Il pre-campionato
Il calo di condizione fisica che si verifica sempre con la cessazione degli allenamenti e
degli incontri dopo la fine del campionato, pu essere ridotto continuando a svolgere
un certo numero di allenamenti di resistenza.
Ci permetter ai giocatori di presentarsi con una buona condizione di base allinizio
del pre-campionato. Per aiutarli a rilassarsi mentalmente, in questo periodo, una parte
54
dellallenamento potrebbe consistere in giochi con la palla diversi dal calcio (basket e
tennis ad esempio), oppure nello svolgere attivit differenti che comprendono dei
gesti tecnici differenti rispetto a quelli del calcio, ad esempio il nuoto.
Il numero di sedute settimanali dipender da diversi fattori: nei dilettanti ad esempio
ci pu dipendere dal numero di ore di lavoro della propria professione e dal dispendio
energetico/mentale che questa determina sullindividuo, e poi dal numero di giorni di
ferie lavorative di cui potr disporre. Naturalmente, tuttaltro discorso si fa nei
giocatori professionisti in quanto possono dedicarsi completamente a questa attivit di
mantenimento fisico durante le vacanze.
In linea generale potremo dire per che il numero di sedute compreso tra una e
quattro, con leventuale aggiunta di ulteriori sedute individuali.
Nel mese immediatamente precedente al periodo di ricostruzione, la frequenza degli
allenamenti dovrebbe essere portata ad un minimo di due sessioni settimanali48.
48
J. Bangsbo. 2006, Preparazione fisico atletica del calciatore (Allenamento aerobico ed anaerobico
nel calcio), Calzetti&Mariucci Editori.
49
Ibid
55
9.2) Il periodo di ricostruzione
56
Dettagli della programmazione
Lo schema seguente50 offre un esempio di riflessioni di cui tener conto quando si
stende un programma di preparazione atletica, cercando in tal modo di dare
unorganizzazione pi mirata al lavoro e una direzione mirata a quello che lobiettivo
finale: lincremento della prestazione.
Figura 19: Principi della preparazione atletica nel calcio (Sassi. 2001)
Riflessioni sulla preparazione atletica
Volume di allenamento;
Determinare il livello del carico di allenamento individuale (Viru):
10. Eccessivo,
11. Efficace,
12. Mantenimento,
13. Recupero,
14. Inefficace.
Controllare i tempi di supercompensazione dei diversi mezzi di allenamento ma soprattutto
delle combinazioni dellallenamento;
Valutare lo stress dovuto alle trasferte lunghe;
Maggior sollecitudine nel lavoro di recupero delle asimmetrie muscolari;
Maggior attenzione al tempo di riscaldamento e defaticamento;
Organizzazione pi razionale del lavoro con la palla ad alta intensit e controllo di ogni suo aspetto;
Variabili:
Numero di serie,
Numero di ripetizioni,
Tempo di lavoro,
Tempo di recupero,
Numero di giocatori che intervengono allesercitazione
Grandezza del campo,
Volume totale del mezzo di allenamento,
Entit dello stimolo assoluto, che deve essere crescente nel tempo.
Personalizzazione e programmazione del lavoro fisico;
Maggior collaborazione con il medico per prevenire i diversi tipi di sindrome da
sovrallenamento;
Maggior controllo del carico interno attraverso i test ematochimici.
50
Sassi.R. 2001, La preparazione atletica nel calcio (20 anni di esperienze), Calzetti&Mariucci
Editori.
57
Lo schema successivo invece, offre un esempio di frequenza di allenamento e di
intensit di lavoro durante una tipica settimana nel periodo di ricostruzione, per una
squadra non professionistica con durata di 90 minuti.
Lintensit dellallenamento espressa su una scala da 1 a 5 (5 indica il valore
massimo). Solo i periodi con intensit 4 o 5 possono essere considerati di
condizionamento fisico, ovvero esercitazioni programmate con lo scopo principale di
migliorare le qualit fisiche dei giocatori. Nei periodi in cui lintensit di lavoro pari a
2 o 3, invece, la priorit indirizzata verso altri aspetti del gioco, come ad esempio lo
sviluppo delle strategie tattiche.
Per i giocatori potrebbe essere vantaggioso lavorare in piccoli gruppi durante il
precampionato. Un modello semplice di allenamento da organizzare e altamente
motivante per i calciatori costituito dal lavoro a stazioni.
58
Questo un esercitazione di lavoro atletico eseguito dal Cagliari Calcio dove vi era un
percorso a 6 stazioni sulla rapidit con abbinamenti dei vari gesti tecnici, con tempi di
15 di lavoro e 136 di recupero, con recupero tra le due serie di 3.
Spiegazione:
59
9.3) Effetti dellallenamento nel pre-campionato
In questo lavoro abbiamo voluto valutare due tipi di squadre che dovevano
intraprendere differenti campionati: il Cagliari Calcio che compete nella serie A
italiana e una squadra dilettante, la Nuorese Calcio, che invece svolge un campionato
di Promozione regionale.
La squadra del Cagliari Calcio ha iniziato il suo programma di lavoro nel centro
sportivo di Assemini dal 10 luglio ad una temperatura non molto consona per i
ritiri pre-campionato, ossia ad una media di 37.
I giocatori allinizio del ritiro presentavano uno stato di allenamento molto buono
e quindi, nel periodo di mantenimento, si potuto constatare che i essi hanno
eseguito un buon lavoro individuale.
Tutto ci, ha reso possibile che il preparatore atletico partisse con dei lavori di
resistenza e potenza aerobica all 84% della VAM rispetto allanno precedente
(82% VAM).
60
forza esplosivo-elastica; la capacit anaerobica alattacida e la forza esplosivo-elastica.
Andiamo a vedere adesso la tabella riassuntiva del lavoro di ricostruzione del Cagliari
Calcio.
TABELLA N 5
PREPARAZIONE ATLETICA CAGLIARI CALCIO S.S 2009/2010
1 MICROCICLO 10/07-19/07
1 OBIETTIVO: adattamento aerobico 2 OBIETTIVO: forza generale
Nudi
61
TABELLA N 6
2 MICROCICLO 20/07-01/08
1 OBIETTIVO: potenza aerobica 2 OBIETTIVO: forza elastica e resistente. Introduzione lavoro
lattacido
ALATTACIDA lavoro
Fase di
costruzione/adattamento
elastiche, salite
a piedi nudi
62
TABELLA N 7
3 MICROCICLO 04/08-15/08
1 OBIETTIVO: forza esplosivo-elastica 2 OBIETTIVO: capacit anaerobica lattacida
POTENZA AEROBICA Corse intermittenti divisi in base al ruolo al 100-105-
110%della VAM
CAPACITA ANAEROBICA Circuiti a navetta max velocit, partite con regole per
LATTACIDA fase di intensificare il lavoro, 1c1, 2c2 e tornei 5c5 con le sponde
incremento resistenza
alla velocit
FORZA Calcolo massimali per lavoro a contrasto 70%-40% del max
MOBILIZZAZIONE Andature ed esercizi con ampia escursione articolare
GENERALE
PROPRIOCETTIVITA Esercitazioni con tavolette ed andature elastiche anche a
piedi nudi
POSTURE E STRETCHING Durante gli allenamenti ed al termine
TABELLA N 8:
LAVORO DI PREPARAZIONE PRECAMPIONATO FORNITA PER GENTILE CONCESSIONE
DAL PREPARATORE ATLETICO SIMONE FOLLETTI DEL CAGLIARI CALCIO.
4 MICROCICLO 18/08-23/08
1 OBIETTIVO: capacit anaerobica alattacida 2 OBIETTIVO: forza esplosivo-elastica
63
Dalla tabella, si nota come dal punto di vista aerobico, il lavoro stato
progressivamente aumentato, difatti le esercitazioni per lo sviluppo della potenza
aerobica sono state innalzate, eseguendole a una VAM inizialmente all82%VAM,
all84%-86%VAM nel secondo microciclo, per poi arrivare ad esercitazioni con VAM al
100%-105%-110%.
Questa progressione stata determinata dal valore iniziale del test di Gacon e
suddivisa e individualizzata per ruoli tramite questultimo. stato ugualmente
progressivo il lavoro sulla forza.
TABELLA N 9
64
Valutazione funzionale, controllo della prestazione e pianificazione dell allenamento
sono componenti del controllo complesso dell allenamento strettamente collegate,
che solo difficilmente possono essere trattate isolatamente51.
Se si vuole che nel processo di allenamento a breve, medio e lungo termine sia
garantito un miglioramento della prestazione, il suo livello di sviluppo deve essere
esaminato servendosi di procedure di valutazione funzionale.
I dati cos rilevati verranno tenuti in considerazione nella pianificazione dei giorni e
delle settimane successive, modificando oppure mantenendo lallenamento del
momento.
Per questi processi si utilizza il concetto di controllo dellallenamento che include il
cambiamento mirato del dato reale fino a raggiungere il dato programmato52.
Dunque, anche nelle squadre analizzate in questo lavoro di tesi, si voluto analizzare
come le squadre professionistiche e dilettantistiche hanno lavorato in questa
direzione, al fine di poter arrivare all obiettivo finale: il successo nella prestazione.
Uno dei test valutativi utilizzate dalle squadre analizzate in tutto questo lavoro stato
il test di Gacon.
51
Schiffler,1993
52
Soll - Wert
53
Gacon.G. (1994,2004), Evaluation de la vitesse de rfrence pour lentrainement de la Puissance
Maximale Arobie sous forme intermittente, CardiSport Sarl
65
Una volta preparato il percorso ideale creare gruppi di 7-8 giocatori e iniziare un
breve riscaldamento. Un riscaldamento specifico non serve, in quanto all'inizio la
velocit molto bassa (10 km/h) di per s gi un riscaldamento. A questo punto i
giocatori si dispongono sulla linea di partenza per effettuare il primo step, quindi al
fischio partiranno con una corsa lenta per arrivare al 45mo secondo sul primo cono.
L'ideale che ogni 15 secondi i giocatori vengano avvisati in modo che possano
adattare al meglio la loro corsa. Quindi una volta arrivati al 1 step recuperano per 15
secondi camminando fino a portarsi sul cono del 2 step, di nuovo al fischio
ripeteranno la corsa fino a portarsi ancora sulla linea di partenza e cos via. Noterete
che man mano, i giocatori troveranno le giuste andature. Il test si interrompe al
momento dell'abbandono per cui verr annotato l'ultimo step fatto.
Nella pagina seguente vedremo la tabella di riferimento sul calcolo della VAM tramite
questo test.
TABELLA N 10
66
Ora vediamo la frequenza cardiaca rilevata a un giocatore professionista nel test Gacon
nel pre-campionato:
67
Figura 22: Grafico di frequenza cardiaca rilevata su un giocatore del Cagliari Calcio a
seguito del test di Gacon (Folletti Baldus)
Possiamo notare dal grafico, che a differenza del primo test, questultimo presenta un
progressione di frequenza pi lineare dove sono ben visibili le curve di recupero che
mostrano una maggior attitudine da parte del calciatore a protrarre un lavoro aerobico
sempre maggiore per un tempo duraturo (30 minuti circa).
68
9.6) Preparazione precampionato della Nuorese Calcio
TABELLA N 11
1 MICROCICLO (18-08/23-08)
1 OBIETTIVO: Attivazione generale-potenza aerobica 2 OBIETTIVO: propriocezione
e forza generale
ESECUZIONE TEST Test Gacon Valutazioni muscolari sulla forza
TABELLA N 12
2 MICROCICLO (24-08/30-08)
1 OBIETTIVO: Incremento potenza aerobica 2 OBIETTIVO: incremento della
forza con sovraccarichi
69
TABELLA N 13
3 MICROCICLO (31-08/5-09)
1 OBIETTIVO: Introduzione lavoro lattacido 2 OBIETTIVO: Forza
esplosiva/elasticit e velocit
POTENZA AEROBICA CCVV
CAPACITA ANAEROB. Lavori lattacidi con e senza palla
LATTACIDA fase di
incremento resistenza alla
velocit
FORZA Sprint in salita e in discesa e balzi estensivi
MOBILIZZAZIONE Andature con escursione articolare
GENERALE
PROPRIOCETTIVITA Circuiti con cerchi e over
POSTURE E Durante gli allenamenti e al termine
STRETCHING
TABELLA N 14
4 MICROCICLO (7-09/13-09)
1 OBIETTIVO: Forza reattiva esplosiva ed elastica 2 OBIETTIVO: Potenza
lattacida e velocit
DOMENICA PARTITA
70
10. Il periodo di campionato
71
monotematica (nei professionisti), cio nella singola seduta si migliora principalmente
solo una singola capacit condizionale, ad esempio la forza, la resistenza o la velocit.
Oppure pu essere mista (nei dilettanti) cio nella stessa seduta dallenamento si
trova il tempo di migliorare due capacit condizionali, esempio forza e resistenza.
10.1) Il mesociclo
72
Di solito quando si programma un microciclo lo schema di base da seguire questo
(per chi si allena 3-4 volte e gioca la domenica).54
TABELLA N 15
GIORNO LAVORO
LUNEDI Riposo
MARTEDI Potenza aerobica - Tecnica/Tattica
MERCOLEDI Forza - Tecnica/Tattica
GIOVEDI Amichevole
VENERDI Velocit Tecnica/Tattica
SABATO (mattina) Capacit alattacida Rapidit/Reattivit
Tecnica/Tattica
TABELLA N 16
54
J. Bangsbo. 2006, Preparazione fisico atletica del calciatore (Allenamento aerobico ed anaerobico
nel calcio), Calzetti&Mariucci Editori.
73
MER 5 riscald. libero MATTINA 10
5 stretching 50circuito 2 gruppi: 1> Forza con carichi a contrasto defaticamento
5 andature + 50/60%-30/40% del max 2 serie, 2>Isometria busto. e stretching
passaggio alla Circuito propriocettivo + lavoro sugli appoggi + mobilizz.
corsa su nastro a circuito.
15 Lavoro Lattacido con navette max intensit, 2 serie. 1^
serie 7 ripetizioni 18'' lavoro-1'12'' rec., 2^ serie 5 rip. da
15'' lav.-1'rec.
POMERIGGIO ore 15,00 pronti
18 (6x3v.)possesso palla campo 35x45+stretching
10 1c1 con conclusione in porta in 3 settori di 15m di
larghezza: 1 centrale 2 laterali gli attaccanti cambiano
settore dopo ogni conclusione
10 2c3
16 partita con pressione in avanti di 1 squadra (8 a
squadra)
14 partita finale
GIO 20 POMERIGGIO ore 14-15,00 5
riscaldamento LAVORI INDIVIDUALI DI FORZA E RAPIDITA' defaticamento
prepartita 50 PARTITA AMICHEVOLE in famiglia e stretching
5 stretching
VEN 15 torello POMERIGGIO ore 14,30-15 pronti 5
10 esercizi di mobilit articolare con scavalcamenti di 4 defaticamento
ostacoli alti in modo sempre diverso seguiti e preceduti da e stretching
corsa e slalom tra i coni+5 stretching
LAVORO TATTICO 11c11 curando sia fase difensiva che
offensiva
20 Partita Finale
SAB 15 partita con le MATTINA ore 10-10,30 pronti
mani con 10 Capacit Alattacida Rapidit: circuiti over, paletti, coni,
varianti, poi con cerchi
i piedi LAVORO MISTER
5 stretching Prova palle inattive
DOM 20
riscaldamento
prepartita PARTITA DI CAMPIONATO
5 stretching
74
Come detto precedentemente, possiamo notare che lallenamento sulla potenza
aerobica viene svolto alla prima giornata di allenamento utile (nel caso del Cagliari
Calcio e, susseguentemente nella Nuorese Calcio, il marted).
La scelta dei preparatori atletici di eseguire questo tipo di lavoro nella prima seduta di
allenamento della settimana dettata dal fatto che, questo tipo di allenamento
determina un dispendio energetico consistente e il glicogeno intramuscolare in
determinate esercitazioni pu essere esaurito. Ecco quindi che, per la risintesi delle
riserve muscolari di glicogeno occorrono tra le 12 alle 48 ore.
In questo caso dunque, ci si prefigge di effettuare questo tipo di allenamento il
marted.
Come possiamo vedere poi, esso viene differenziato in base al ruolo e al test eseguito
durante il periodo di precampionato (Gacon), infatti avremo dei tempi di lavoro e di
recupero di versi per ruoli diversi a intensit diverse:
-Attaccanti e difensori centrali: 110%V.A.M. 8lav./22rec. x 12-10 ripet.
-Esterni di difesa e di centrocampo: 105% V.A.M. 10lav./20rec. x 12-10 ripet.
-Centrocampisti: 100% V.A.M.10lav./15rec. x 12-10 ripet.
Per quanto riguarda la forza invece, si tende a programmare per ogni giocatore un
lavoro personalizzato, determinato dalla rilevazione del carico di forza massima
espressa nei test eseguiti allinizio della stagione.
Si eseguono infatti dei lavori con carichi a contrasto55, ossia:
50%-60%
30%-40%
A seguito dei carichi di lavoro si era soliti eseguire sempre un esercizio di
trasformazione ossia sprint sui 10mt oppure dei balzi con sprint o ancora, skip tra i coni
con sprint.
55
Weineck.J. 1996, Lallenamento ottimale del calciatore, Calzetti&Mariucci Editori
75
TABELLA N 17
LUNEDI Riposo
76
Nella squadra dilettante, come possiamo vedere la struttura del lavoro settimanale
non si distanzia pi di tanto da quella della squadra professionista. Ci che cambia
per sicuramente il volume e il carico di lavoro. Talvolta infatti nel microciclo di
allenamento dei dilettanti si cerca di lavorare soprattutto con la palla e la
personalizzazione del carico, che non viene eseguita per motivi logistici in quanto le
strutture di cui dispongono i dilettanti per gli allenamenti non lo permettono.
Nei dilettanti non c una cultura generale dellesercizio sulla forza in quanto i
giocatori non conoscono a fondo lesecuzione corretta del gesto con i macchinari e
questo pu portare a degli scompensi posturali che possono procurare inevitabili
infortuni.
Ecco perch si eseguono esercizi di forza sul campo a carico naturale tramite percorsi e
circuiti a stazioni tralasciando un po le macchine.
77
11) Risultati dei test valutativi della potenza aerobica e della forza rilevata nel
Cagliari Calcio e nella Nuorese Calcio
La valutazione funzionale del calciatore lindagine, attraverso una serie di test, dei
fattori fisiologici che determinano la prestazione fisica e sportiva.
A cosa serve esattamente la valutazione funzionale?
Gli scopi della valutazione funzionale sono quelli di misurare la potenza ed il grado di
efficienza dei differenti parametri meccanici, energetici, biochimici che condizionano la
prestazione fisica e sportiva, permettendo di programmare in modo preciso
l'allenamento, definendone al meglio il carico esterno da somministrare, ottimizzando
la prestazione ed evitando il pericolo di overtraining, o cali della performance.
Quando si esegue la valutazione funzionale?
Allinizio della stagione: al primo rapporto con latleta al fine di conoscerlo e
valutarne le sue attuali
capacit fisiche (capire che capacit motorie si hanno di fronte, che potenzialit
esistono e come lo si pu aiutare per incrementare le sue caratteristiche).
Nellarco della stagione: per controllare gli effetti dellallenamento.
La valutazione funzionale si basa sullapplicazione allatleta di test nei quali sono
chiaramente rappresentate le caratteristiche specifiche della disciplina sotto laspetto
della cinematica e dinamica del gesto sportivo, del costo energetico e delle
modificazioni biochimiche.
78
11.2) Requisiti dei test
Per essere tale un test deve assolutamente rispondere a dei requisiti che sono
fondamentalmente cinque :
1. VALIDIT;
2. AFFIDABILIT;
3. OGGETTIVIT;
4. STANDARDIZZAZIONE;
5. ECONOMICIT.
5) Per economicit di un test si intende che per la sua effettuazione non dovrebbero
essere richiesti n troppo tempo n troppe spese.
79
11.3) Modello di prestazione
80
Le determinanti fisiche nella performance nel calcio sono:
A) Resistenza (Aerobica):
importante perch dal punto di vista fisiologico andando ad allenare la resistenza si
aumenta il massimo consumo di ossigeno, aumentando il VO2max, i calciatori sono
grado di sostenere durante la partita un intensit pi alta e per pi tempo.
B) La forza (Esplosiva):
Aspetto molto importante nella performance, un adeguato programma di esercizi di
muscolazione che si rende necessario per il calciatore in quanto il gioco implica varie
prestazioni di forza. L'atto del calciare, scattare, saltare, contrastare l'avversario, sono
tutte manifestazioni di forza ed in particolare di forza "veloce-esplosiva".
A seguito di questa introduzione, ora sar pi facile poter esporre e giustificare i dati
dei test rilevati durante tutto questo lavoro nel Cagliari Calcio e nelle Nuorese
Calcio.
56
Smaros,1980; Apor, 1988; Wisloff et al. 1998.
57
Helgerud et al, Impellizzeri et al, 2006.
58
Balsom et al, 1994; Tomlin and Wenger, 2001.
81
Iniziamo a eseguire unanalisi sia trasversale che longitudinale sulla potenza aerobica
delle due squadre.
TABELLA N 18
TEST DI GACON PRECAMPIONATO CAGLIARI CALCIO NUORESE CALCIO
82
Questa tabella mostra i dati del test di Gacon eseguito nel precampionato dalle due
squadre.
Per ogni giocatore si elaborata tramite un determinato calcolo la VAM (velocit
aerobica massimale) in Km/h in base allo step raggiunto nel test.
In seguito si eseguita la media delle due squadre per poter vedere quanta differenza
ci fosse di VAM tra le due.
Si pu ben notare dal grafico, lenorme differenza nella potenza aerobica riscontrata
nelle due squadre analizzate.
Infatti andiamo, le due squadre presentano ben 3,31 Km/h di VAM di differenza.
Per eseguire una verifica del lavoro eseguito durante il periodo di campionato dalle
squadre prese in analisi, si riproposto il test dopo circa 3-4 mesi.
83
Da questi test abbiamo potuto constatare che si incrementata la VAM rispetto al
precampionato, ma non solo: la differenza tra le due squadre si ridotta
notevolmente.
Difatti vedremo dai seguenti grafici di quanto si sia migliorata tale capacit.
TABELLA N 19
84
TABELLA N 20
RILEVAMENTO DEI DATI DEL TEST GACON ESEGUITI DALLA NUORESE CALCIO
NEL PRECAMPIONATO
85
Grafico 2: Grafico test di Gacon periodo di campionato eseguito dalla Nuorese
Calcio e dal Cagliari Calcio
Come possiamo notare quindi, la differenza che intercorreva tra le due squadre si
ridotta fino a un miglioramento del 67,37% (t2-t1/t1) in quanto in precampionato
avevamo una differenza di 3,31 Km/h mentre nel periodo di campionato scesa a 1,08
Km/h.
Tutto ci ben rappresentato dal grafico della pagina successiva che mostra i grafici
contrapposti nei due periodi della stagione.
86
Grafico 3: Grafico rappresentativo delle differenze riscontrate tra il periodo di
precampionato e campionato nelle squadre nel test di Gacon per la rilevazione della
potenza aerobica.
87
11.5) Analisi longitudinale delle squadre sulla potenza aerobica
Ora andremo a vedere tramite i grafici, il miglioramento dal punto di vista aerobico di
ogni singola squadra durante questo scorcio di stagione (luglio-agosto/febbraio).
Grafico 4: Grafico raffigurante la VAM del Cagliari Calcio durante i test eseguiti in
precampionato e in campionato.
88
Questo test quindi, ha messo in risalto il miglioramento della squadra e la riduzione
della differenza di VAM tra il giocatore migliore e peggiore per quanto riguarda la
potenza aerobica.
Grafico 5: Differenza della VAM riscontrata tra il giocatore che ha eseguito il 1test
con il risultato migliore e quello con il risultato peggiore.
Durante il periodo di campionato invece questa differenza si ridotta del 18% infatti:
Grafico 6: Differenza della VAM riscontrata tra il giocatore che ha eseguito il 2test
con il risultato migliore e quello con il risultato peggiore.
89
Stesso discorso labbiamo fatto anche per la squadra dilettante analizzata:
Grafico 7: Grafico raffigurante la VAM della Nuorese Calcio durante i test eseguiti in
precampionato e in campionato.
90
Grafico 8: Differenza della VAM riscontrata tra il giocatore che ha eseguito il 1test
con il risultato migliore e quello con il risultato peggiore.
Grafico 9: Differenza della VAM riscontrata tra il giocatore che ha eseguito il 2test
con il risultato migliore e quello con il risultato peggiore.
91
In sintesi ora vediamo nella seguente tabella i dati complessivi sulla VAM analizzata
nelle due squadre:
TABELLA N 21
TABELLA N 22
92
12) Valutazione funzionale della forza
93
La stima di queste variabili si basa sullassunzione che il centro di massa dellatleta,
durante il salto, compia una traiettoria regolata dalle leggi del moto balistico, ed in
particolare alla legge oraria X=5/4 t2 .
In sostanza, la quota massima del salto fornita da sistemi come Optojump o tappeto
ottenuta sostituendo il tempo di volo nella formula sopra riportata. Purtroppo il dato
cos misurato affetto da unassunzione, che non si verifica mai, ovvero che la quota
del centro di massa al momento dello stacco sia uguale a quella al momento
dellatterraggio.
Tale problema si ripercuote sullaccuratezza del dato stimato. Per ovviare a questo
problema, stato introdotto in questo campo un metodo di analisi che non si basasse
pi solo sul tempo di volo ma sullintera esecuzione del gesto. Attraverso sensori
inerziali indossabili, come il FreeJump, possibile monitorare lintera esecuzione del
gesto del salto (dal carico al tempo di volo, allatterraggio) e, a partire da accelerazioni
e velocit angolari misurate, stimare la quota massima del salto nella maniera corretta.
Da tali informazioni poi possibile derivare grandezze energetiche come potenza e
lavoro muscolare in maniera pi accurata, grazie ad un modello biomeccanico pi
fedele alla reale esecuzione del gesto.
In particolare, il valore aggiunto di tali sistemi di misura da ricercarsi nelle
informazioni relative al ciclo di attivazione muscolare eccentrico-concentrico (ovvero al
lavoro muscolare utilizzato in questo frangente, ma anche alla durata e allintensit
delle due fasi), anche noto come stretchshortening cycle, che rappresenta
uninformazione utilissima ai fini della valutazione del gesto del salto. infatti provato
da diversi studi scientifici che la quota del salto direttamente influenzata dalla
velocit e dallintensit con cui si verifica questo movimento: ci dovuto
specialmente alla componente elastica del muscolo che funge da molla durante
lesecuzione del gesto del salto.
Con questa nota tecnica tengo a ribadire che i dati elaborati con l Optujump non
sono da considerare non attendibili, ma bens non permettono una quantificazione
del gesto in tutte le sue fasi rispetto al Sensorize Free Jump.
Detto questo, doveroso descrivere i test eseguiti per quanto riguarda la forza degli
arti inferiori.
94
12.2) Test arti inferiori (Forza)59
59
Marella-Risaliti. 1999, Il libro dei test, Edizioni Correre
95
Risultati: Alla fine dei 15 annotare il numero dei balzi e laltezza media
realizzata.
Inizier con lesporre i dati sulla forza elaborati grazie allanalisi della squadra
professionista Cagliari Calcio perch si sono potuti testare i giocatori in diversi
periodi della stagione, fino ad avere un quadro completo. La stessa analisi non stata
possibile con la squadra dilettante della Nuorese Calcio perch suddetti test si sono
eseguiti a campionato ormai avviato.
Ci per non mi ha impedito di poter stimare delle differenze nei valori riguardanti la
forza durante il periodo di campionato.
Come detto quindi, andremo a osservare i test eseguiti dal Cagliari Calcio nel corso
della stagione in corso.
In ordine andremo a vedere:
Squatting Jump (SJ)
Counter Movement Jump (CMJ)
Potenza meccanica (W-15)
Test navetta (10 + 10)
96
TABELLA N 23
DATI RELATIVI AL TEST DELLO SQUATTING JUMP ESEGUITO DAL CAGLIARI CALCIO
Squatting J.
GIOCATORE cm.
LUG.'09 SET.'09 DIC.'09 diff.lugl-dic
1 46,55 49,25 47,50 0,95
2 40,20 39,10 -1,10
3 39,35 38,60 39,90 -0,75
4 39,50 41,10 41,50 2,00
5 41,95 38,00 \
6 39,90 40,10 40,60 0,70
7 34,80 35,65 34,00 -0,80
8 42,05 44,10 \
9 38,10 39,35 38,00 -0,10
10 38,05 39,00
11 34,40 37,00 \
12 49,60 47,90 -1,70
13 39,85 39,75 \
14 41,45 39,95 39,00 -2,45
15 36,80 36,60 \
16 45,95 47,35 \
17 49,70 48,35 46,90 -2,80
18 38,00 38,95 38,00 0,00
19 39,75 \
20 42,50 42,40 \
21 42,60 43,30 43,30 0,70
22 45,90 \
23 33,95 33,90 -0,05
24 42,30 43,30
25 47,70 50,70 49,70 2,00
26 43,70 45,10
MEDIE 41,33 41,65 41,57 0,24
DEV.ST 4,55 4,31 4,70
97
TABELLA N 24
C.M.J.
GIOCATORE cm.
LUG.'09 SET.'09 DIC.'09 dif.lugl-dic
1 49,20 50,70 48,80 -0,40
2 40,75 40,65 -0,10
3 40,15 40,65 40,20 0,05
4 41,10 42,40 42,40 1,30
5 41,55 39,40
6 40,15 41,45 41,30 1,15
7 39,35 37,80 37,20 -2,15
8 44,70 46,10
9 39,75 40,65 40,70 0,95
10 39,00 41,00
11 36,95 37,70
12 49,65 49,70 0,05
13 43,70 42,90
14 43,30 43,30 43,30 0,00
15 37,60 36,70
16 47,00 47,40
17 49,65 49,25 47,00 -2,65
18 42,35 41,50 40,55 -1,80
19 45,00
20 45,10 45,00
21 44,20 45,10 47,00 2,80
22 48,90
23 37,60 35,50 -2,10
24 44,20 44,25
25 42,95 48,20 47,80 4,85
26 46,00 48,45
MEDIE 43,07 43,11 43,28 0,21
DEV.ST 3,91 3,96 4,22
98
TABELLA N 25
99
Dalle tabelle sulla forza fin qui riportate possiamo notare che qualche elemento della
squadra non fosse presente in tutti i test eseguiti per motivi di problema fisico e
dimpegno con le rispettive Nazionali.
In ogni caso, ho voluto stimare tutte le medie dei test, la deviazione standard, e la
differenza riscontrata tra i test di forza del periodo di precampionato e quelli di
campionato.
Nello SJ soprattutto, abbiamo un miglioramento dal punto di vista qualitativo (cm) ,
nel senso che la quota di salto si alzata di 0,24 cm, per molti giocatori si sono
discostati maggiormente dalla media della squadra (Dev.st 4.70 nel periodo di
campionato rispetto a 4,55 nel periodo di precampionato).
Stessa cosa nel CMJ, dove la quota di salto migliorata (da 43.07 del precampionato al
43,28 di campionato ossia, di 0,21 cm), per si sollevata la quota del numero di
giocatori che rispetto alla media della squadra si discostavano maggiormente (Dev.st
3,91 nel precampionato e 4,22 nel campionato).
Per quanto riguarda invece il test sulla Potenza meccanica W-15s, possiamo notare
che quote di salto (cm) e potenza (W/Kg) sono migliorate da precampionato a
campionato (1,96cm 9,14 W).
Il tutto sintetizzato nella tabella seguente:
TABELLA N 26
100
12.4) Test navetta
60
Con il Cagliari Calcio si potuto eseguire il test a navetta per poter valutare la
capacit di scatto (ossia di accelerare in uno spazio breve), ma anche la capacit di
recupero.
Di solito il test si esegue pi volte nellarco del campionato e senza una ripetizione
periodica, infatti, non possibile quantificare eventuali variazioni della prestazione dei
singoli soggetti, n sapere, per esempio, se lallenamento svolto in funzione delle
specifiche qualit valutate stato in grado di produrre un progresso, o almeno, di
rendere possibile un mantenimento del livello.
Come si andr a vedere di seguito, si possono utilizzare i dati del test anche per
ottenere una valutazione complessiva della squadra61.
Come si esegue il test:
si tratta di compiere nel minor tempo possibile 6 prove, coprendo (nel nostro caso)
20mt coprendo un tratto rettilineo di 10mt da ricoprire successivamente in senso
inverso.
Lintervallo di tempo tra la fine di una prova e linizio della successiva di 20 secondi.
Eseguendo questa prova per 6 volte oltre che a sviluppare la capacit di scatto, viene
sviluppata anche la resistenza.
importante affinch il test sia qualitativamente giusto, che vi sia una precisione della
distanza tra le due linee di partenza-toccata-arrivo, che latleta tocchi e arrivi
effettivamente alle linee segnate (mani se vi un muro, piedi se vi una linea).
Tutte le prove devono essere eseguite con lo stesso criterio e per avere una corretta
rilevazione dotarsi di particolari strumenti (noi abbiamo utilizzato loptojump).
60
Capanna.R 1987
61
Sassi.R. 2001, La preparazione atletica nel calcio (20 anni di esperienze), Calzetti&Mariucci Editori
62
Ibid
101
altrettanto ovvio che, con il sopraggiungere della stanchezza, il tempo tender a
peggiorare; quanto maggiore la resistenza allo scatto del giocatore, tanto pi simili
saranno i tempi delle prove finali e quelle delle iniziali.
Per questa ragione si calcola il decremento percentuale dei tempi di percorrenza (%).
Nella nostra valutazione abbiamo deciso di prendere in esame tutte le prove, tranne la
prima e lultima e di eseguire la media delle prove, la differenza tra tempo minimi e
tempo massimo della singola prova e il decremento percentuale.
Elaborazione dei dati per lintera squadra
Se si vogliono avere gli indici medi della squadra necessario sottoporre i dati a una
elaborazione statistica che rispetti certi criteri. Semplificando un po le cose, si pu
dire, innanzi tutto, che un confronto fra i dati della navetta rilevati in due momenti
della stagione diversi va fatto prendendo in considerazione soltanto i valori dei
giocatori presenti in entrambe le prove. Per quanto riguarda la squadra, il valore pi
interessante quello che si ricava dalla media dei valori %.
Se lallenatore o il preparatore atletico vogliono una elaborazione statistica un po pi
dettagliata, possono calcolare anche la deviazione standard, la differenza indicizzata
tra i valori dei singoli giocatori e quelli medi della squadra.
Andiamo adesso a vederli tramite i seguenti grafici esposti nelle pagine successive.
102
TABELLA N 27
TEST NAVETTA: MAX VELOCIT 10+10 MT.X 6 VOLTE CAGLIARI CALCIO 2009/2010
7 4,612 0,306 2,88 4,569 4,588 4,734 4,735 4,657 0,166 1,92
9 4,583 0,325 2,64 4,404 4,428 4,623 4,741 4,549 0,337 3,29
12 4,442 0,191 2,03 4,398 4,415 4,404 4,539 4,439 0,141 0,93
13 4,542 0,227 2,41 4,446 4,582 4,698 4,833 4,640 0,387 4,36
14 4,574 0,245 2,43 4,433 4,385 4,465 4,624 4,477 0,239 2,09
16 4,829 0,313 3,48 4,594 4,631 4,642 4,734 4,650 0,140 1,22
17 4,655 0,213 1,73 4,379 4,423 4,513 4,594 4,477 0,215 2,24
19 4,584 0,184 0,62 4,428 4,550 4,527 4,545 4,513 0,122 1,91
21 4,736 0,330 3,10 4,422 4,477 4,624 4,765 4,572 0,343 3,39
22 4,521 0,343 3,39 4,453 4,501 4,661 4,642 4,564 0,208 2,50
103
Grafico 10: Confronto del decremento percentuale del Test navetta nel
precampionato e nel campionato eseguita dal Cagliari Calcio. La media totale
indica che tra il tempo minimo di percorrenza e il tempo massimo vi sia minor
decremento nel campionato rispetto al precampionato.
104
12.5) Test della forza nei dilettanti
Anche nella squadra dilettante si potuta eseguire unanalisi dettagliata della forza.
Purtroppo per, abbiamo potuto prendere i dati solo nel periodo di campionato in
quanto il software utilizzato stato reso disponibile esclusivamente in questo periodo
della stagione.
Questo per non ci ha proibito di poter valutare la forza della squadra dilettante in
questione nel periodo di campionato e conseguentemente di confrontarla con la
squadra professionistica presa in esame.
Anche con la squadra dilettante dunque, abbiamo eseguiti gli stessi test eseguiti per la
squadra professionista (a parte il test Navetta sulla velocit), ossia:
- Squat Jump
- Counter Movement Jump
- Potenza W-15
105
TABELLA N 28
106
TABELLA N 29
Media 0,44 0,39 0,51 0,24 41,37 51,61 80,41 17,92 0,69
Dev.st 0,04 0,04 0,03 0,09 8,32 10,31 5,19 2,06 0,07
107
Lunico test che non stato possibile eseguire, come detto prima stato il Test
Navetta.
Adesso andremo a vedere nella tabella conclusiva le medie della squadra dei salti
eseguiti e successivamente a questa diagnosi longitudinale, stiler quella trasversale,
ossia il raffronto della forza tra le due squadre prese in esame in questo lavoro.
TABELLA N 30
TABELLA DEI DATI GENERALI SUL TEST DELLA FORZA NELLA SQUADRA DILETTANTE
108
12.6) Differenza della forza tra professionisti e dilettanti
Avendo tutti i dati, adesso possiamo valutare la differenza che intercorre tra una
squadra dilettante e una professionista per quanto riguarda la forza.
Il tutto pu essere capitalizzato nella seguente tabella:
TABELLA N 31
TABELLA CONCLUSIVA DELLA DIFFERENZA SULLA FORZA VALUTATA NEI VARI TEST
NELLA SQUADRA PROFESSIONISTA E SU QUELLA DILETTANTE
Grafico 11: Potenza rilevata nelle due squadre nel test W-15.
109
Grafico 12: Cm rilevati nel Salto Squat nelle squadre analizzate
110
13) Considerazioni conclusive
Al fine di questo lavoro riguardante la preparazione atletica, posso sostenere che tra i
dilettanti e i professionisti le differenze nella qualit degli aspetti condizionali sono
elevate.
Abbiamo infatti visto che, sia dal punto di vista della resistenza aerobica, sia dal
punto di vista della forza, le squadre professioniste abbiano maggiori qualit rispetto
ai dilettanti.
Daltro canto invece, posso sostenere che i principi che regolano la teoria
dellallenamento siano universalmente validi in quanto, entrambe le squadre da me
analizzate, seguendo questi principi con i rispettivi preparatori atletici, hanno portato
dei miglioramenti e degli adattamenti tali da poter incrementare la performance
sportiva in tutti i suoi aspetti.
Infine, vorrei ricordare che nel gioco del calcio bene incrementare gli aspetti tecnici
del giocatore perch ad un suo decremento qualitativo segue un decremento degli
aspetti condizionali (forza e resistenza) e di quelli tattici, con conseguente insuccesso
della performance sportiva.
111
Bibliografia:
Libri:
Articoli:
112
- Evaluation de la vitesse de rfrence pour lentranement de la Puissance
Maximale Arobie sous forme intermittente ( VR_PMAint). Gacon.G (1994,2004)
CardiSport Sarl .
- Un metodo per la quantificazione dellintensit dei mezzi di allenamento. Sassi.R -
Tibaudi.A - Ranieri.C - Il nuovo Calcio n156 (Novembre 2005).
- Cellular Mechanisms of Muscle Fatigue, Physiol. (R. H. Fitts) Reviews Vol. 74 No.1,
1994.
- Dizionario di scienze dello sport. Marini Tiziano (Centro di documentazione
sportiva - Comitato provinciale CONI di Varese 2004) .
113