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LA COREA CONTEMPORANEA

1) Loccupazione giapponese
La Corea aveva cos perduto quellindipendenza che faticosamente e a prezzo di molti compromessi
era riuscita a mantenere nei secoli. I quarantacinque anni di colonizzazione giapponese della Corea
sono solitamente divisi in tre periodi fondamentali: gli anni 10, gli anni 20 e il quindicennio finale
dal 1930 al 1945. Il decennio 1910-20 fu quello della repressione generale con la quale i nipponici
tentarono di inibire lorgoglio dei coreani, prima di puntare alla loro assimilazione e allo
sfruttamento delle risorse della penisola. Un vero e proprio Stato di polizia si instaur nella
penisola, allo scopo di frustrare ogni minimo tentativo di ribellione. Nel dicembre del 1910 il
patriota An Myonggun tent di assassinare il governatore Terauchi, scatenando unondata di arresti
indiscriminati, processi sommari, accuse false, torture e condanne durissime. La stampa venne
ridotta al silenzio e alla resistenza coreana non rest che organizzarsi allestero. Nel 1911, in
Manciuria, Yi Tongnyong e Yi Siyong crearono la Scuola militare per la nuova sollevazione,
centro daddestramento per la guerriglia contro i giapponesi. Nel 1914 Yi Sangsol, in Russia, cre il
Governo dellesercito per la liberazione della Corea. In Cina, a Shanghai, Sin Kyusik cre con
lappoggio dei rivoluzionari locali la Societ per laiuto reciproco nel 1912 e nel 1014 Pak
Yongman fond nelle Hawaii lEsercito dei cittadini di Corea. Limpatto dellopinione pubblica
internazionale fu per ben debole e, del resto, anche per lOccidente quelli furono anni drammatici.
I coreani, nella loro lotta, si trovarono praticamente soli. Proprio la fine della Grande Guerra, la
caduta degli Imperi Centrali e laffermazione del comunismo in Russia, dettero nuova linfa alle
rivendicazioni dei patrioti coreani. Cos nel 1918 Yi Tonghwi fond il Partito Socialista di Corea; i
coreani speravano in un aiuto delle armate rosse contro i giapponesi. Il 22 Gennaio 1919 mor lex
re Kojong e circol la voce secondo la quale egli sarebbe stato avvelenato dai giapponesi. I funerali
fissati per il 3 Marzo avrebbero attirato nella capitale un gran numero di cittadini e le varie
associazioni pensarono di approfittare. Trentatr furono le firme degli esponenti della resistenza
politica apposte sulla dichiarazione unilaterale dindipendenza, di cui fu fatta lettura pubblica nel
Parco della Pagoda il 1 Marzo 1919. Finita la lettura, i firmatari si consegnarono alle autorit
giapponesi, mentre la folla si riversava in strada, dando inizio alla guerriglia urbana. La repressione
fu brutale. Centinaia e centinaia di cittadini inermi vennero uccisi. Alcuni vennero rinchiusi in locali
senza uscita e l lasciati a perire di morte orribile tra le fiamme. Si bruciarono case, chiese e scuole.
La resistenza continu e il 10 Aprile 1919, a Shanghai, venne costituito il Governo provvisorio di
Corea. Capo virtuale fu prima An Changho, poi Yi Tongnyong e infine Kim Ku. Una reta di
comunicazione clandestina, detta yontongje, fu organizzata in patria e dur fino al 1921 quando
venne scoperta dai giapponesi. In patria e in Manciuria, i partigiani coreani tentarono la strada del
terrorismo. Cos una bomba accolse larrivo in Corea del nuovo governatore Sito Minoru, che evit
la morte per pura fortuna. Il decennio 1920-30 non si apriva sotto i migliori auspici e il Giappone
decise di promuovere una politica illuminata, mostrandosi pi umano nei rapporti con i
colonizzati e a qualche coreano in pi venne concesso di entrare nei ruoli dellamministrazione. Nel
1920 venne consentita la stampa, seppur sotto stretta censura, di due giornali: il Quotidiano
dellAsia Orientale e il Quotidiano di Corea (essi vengono stampati ancora oggi, e, anzi, sono i
maggiori quotidiani della Repubblica di Corea. Il decennio 1920-30 vide pi che mai lo
sfruttamento massiccio e indiscriminato delle risorse economiche coreane da parte di un Giappone
inevitabilmente in crisi dopo la Prima guerra mondiale. Lodio fra le due etnie aument e il grande
palazzo del governo edificato a Seoul dai giapponesi fu accuratamente progettato e pianificato per
rappresentare un perenne oltraggio alla nazione dominata. Infatti, ledificio rappresentava nella
pianta il carattere ni, ossia il primo dei due che compongono il termine Nihon. Inoltre, forse

causalmente, forse di proposito, gli orinatoi del Palazzo erano orientati verso la residenza dellex
sovrano. Il Palazzo divenne museo nazionale, per poi essere distrutto in epoca recente. La vita
continu tumultuosa, nella Corea occupata e si cominci a creare un solco ideologico sempre pi
profondo fra i comunisti coreani e i non comunisti accumunati sotto il termine di nazionalisti. Nel
1925, i comunisti e i socialisti coreani si aggregarono a formare il primo vero Partico Comunista di
Corea, la cui voce fu rappresentata dal KAPF (acronimo per Korean Artists Proletarian Federation).
Una parte dei simpatizzanti di sinistra si un ai nazionalisti tradizionale, a formare nel 1927 la
Societ del nuovo corso, nellottica della comune battaglia contro il capitalismo giapponese, sotto
il cui peso i lavoratori coreani languivano per le pi gravi discriminazioni e subivano i peggiori
soprusi. Da questa, nacque un movimento per i diritti delle donne detta Associazione delle rose di
Sharon che promosse o strumentalizz varie agitazioni, come quella degli studenti a Kwangju nel
1929, prima di essere soppressa nel 1931. La lotta armata continu e fu costellata da una serie di
attentati contro i simboli dellautorit giapponese. Il 12 gennaio 1923 Kim Sangok si tolse la vita
prima di essere arrestato per aver lanciato una bomba contro una stazione di polizia a Chongno. E
quando Tokyo fu distrutta il 1 Settembre 1923 da un violentissimo terremoto, i giapponesi
sfogarono il rancore sui coreani residenti in Giappone, facendone strage. Un complotto per
assassinare limperatore giapponese, ordito da Pak Yol, fu scoperto e lautore condannato.
Nellaprile del 1926 mor lex re Sunjong. La data fissata per i funerali fu il 10 giugno e tutto
lasciava prevedere moti di piazza. I giapponesi intensificarono la sorveglianza, ma non poterono
impedire che la rabbia dei coreani esplodesse. Nel maggio del 1928, a Taiwan, il ventitreenne Cho
Myongha fer in un attentato il suocero dellimperatore giapponese, che sarebbe morto di l a
qualche mese. Agli inizi del 1929, un imponente sciopero di tre mesi dei lavoratori coreani
paralizz lattivit della citt di Wonsan, nel nord-est della penisola. Gli anni dal 1930 al 1945
segnarono lultima (e pi tragica) fase del dominio giapponese in Corea. Furono gli anni del
Giappone alleato del nazi-fascismo, pi nazionalista e imperialista che mai, che intraprese
decisamente una politica di espansione territoriale alla ricerca dei quello spazio vitale in grado di
assicurargli la supremazia sulle altre nazioni dAsia e la qualifica di valido interlocutore delle
potenze occidentali. La conquista della Manciuria inizi nel settembre del 1931. Linizio
dellespansione giapponese caus unemorragia di forza lavoro alla quale i nipponici supplirono con
deportazioni di cittadini coreani al fine di rimpiazzare gli uomini impiegati al fronte. La repressione
divenne sempre pi sistematica e capillare; i grandi moti di piazza cessarono e i coreani preferirono
concentrarsi sul dissenso culturale. L8 gennaio 1932 Yi Pongchang tent di assassinare a Tokyo
limperatore Hiro Hito. Nel 1933 Nam Chahyon, madre di famiglia sessantenne, tent di assassinare
in Manciuria lambasciatore giapponese. Catturata, si lasci morire di fame in carcere. Continuava
la disperata resistenza dei coreani; lintenzione dei giapponesi era di distruggerne lidentit stessa,
iniziando un vero e proprio processo di assimilazione forzata, unautentica operazione di pulizia
etnica. Il governatore Ugaki Kazushige aument nelle scuole coreane il numero delle lezioni tenute
in giapponese, mentre i programmi didattici si trasformarono in una vera e propria propaganda
tendente a inculcare la fede nel Mikado e la conoscenza della storia secondo i canoni nipponici.
Addirittura qualche anno pi tardi il giapponese divenne lingua ufficiale della Corea e ai coreani fu
praticamente fatto divieto di usare il proprio idioma in pubblico. Dal 1935, poi, studenti e pubblici
ufficiali coreani furono costretti a seguire le cerimonie shinto, cosa che provoc la durissima
reazione dei fedeli daltro credo; riprese lintolleranza religiosa. Lassimilazione forzata del popolo
coreano, portata avanti allinsegna di insipidi slogan quali armonia fra Giappone e Corea e
Giappone e Corea: una sola nazione stava diventando un vero e proprio genocidio. Gli ultimi anni
del dominio giapponese furono, se possibile, addirittura pi drammatici. Nel 1937 scoppi la guerra
fra il Giappone e la Cina e, lanno successivo i giapponesi cominciarono ad accettare volontari
coreani nel loro esercito. Nel 1939 i coreani vennero costretti ad assumere nomi giapponesi e nello

stesso periodo vennero soppressi tutti i giornali in lingua coreana. Lattacco a Pearl Harbor del
dicembre 1941 proiett i nipponici nella Seconda guerra mondiale. Vi fu ancora il tempo, per il
Giappone, per perpetrare uno dei crimi pi odiosi nei confronti dei coreani e degli altri popoli
asiatici sottomessi: migliaia di giovani donne vennero sequestrate e costrette a fungere da unit di
svago per i soldati dellesercito nipponico. Oggi sono universalmente conosciute come comfort
women e insieme agli esperimenti su cavie umane effettuate nei campi di concentramento della
Manciuria, strutture per nulla dissimili da Auschwitz, rappresentano uno dei maggiori conti in
sospeso che il Giappone ha ancora con la storia. Le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki
uccisero anche un gran numero di coreani, ma il Giappone si arrese poco dopo e presto cominci lo
sgombero delle truppe nipponiche dalla penisola. Il 15 Agosto 1945, la Corea poteva dirsi libera. La
libert venne ratificata il 9 Settembre, quando avvenne il passaggio dei poteri fra lultimo
governatore giapponese Abe Nobuyuki, e il generale J. Hodge, comandante delle forze americane
doccupazione. La gioia di quei giorni era destinata a trasformarsi nel peggiore degli incubi.
2) Implicazioni sociali della colonizzazione giapponese
Lannessione giapponese della Corea si mosse su due direttive principali. Sul piano culturale, il
Giappone tent di esportare nella penisola la propria tradizione, provocando in realt unondata di
nazionalismo fra i coreani che serv loro per rivalutare la cultura nazionale a partire dalla lingua e
dallalfabeto. La maggiore istituzione intorno alla quale si svilupp la resistenza culturale fu la
Societ per lo studio della lingua coreana, oggi conosciuta come Societ per lo studio
dellalfabeto hangul, promosse lo studio della lingua e dellalfabeto nazionali, in alternativa al
cinese. Oltre alla pubblicazione di una rivista, intitolata proprio Hangul, i membri della societ
provvedettero a regolarizzare lortografia del coreano e la trascrizione dei nomi stranieri, oltre a
intraprendere la creazione di un vocabolario e di testi di grammatica. Sulla spinta di questi studi,
molti lavori isolati privilegiarono la storia della patria, esaltandone le glorie passate e
compiangendone i momenti infelici. Si punt molto sulla storia antica e sui miti di fondazione della
nazione, come La Corea delle origini, Storia dolorosa della Corea e Storia della Corea antica,
che ebbero il merito di formare nei giovani una coscienza nazionale. La letteratura del periodo
doccupazione giapponese si nutr del dolore per la patria perduta e del desiderio di riscatto politico
e sociale. Molti scrittori e poeti soffrirono e perirono nelle carceri degli oppositori mentre alcuni
politici e intellettuali coreani del tempo, accettarono i modelli culturali giapponesi. In realt,
limpressione, leggendo le opere di quegli anni, che molti intellettuali predicassero ladozione di
alcuni modelli culturali dellinvasore al solo scopo di modernizzare la propria patria, mettendola
cos nelle migliori condizioni per potersi un giorno liberare da sola, distruggendo il nemico
dallinterno e con i suoi stessi mezzi. Il romanzo Mujong (Senza cuore) di Yi Kwangsu, del 1917,
considerato il primo vero romanzo contemporaneo. Vi viene descritta limportanza dellistruzione
come veicolo di emancipazione e la necessit di liberarsi delle antiche remore culturali al fine di
costruire una societ moderna. Un tragico desiderio di fuga dalla realt invece il racconto Nalkae
(Ali) di Yi Sang, opera autobiografica che narra di un giovane marito invalido costretto a farsi
mantenere dalla moglie prostituta. Il racconto si chiude con il disperato grido del protagonista che
chiede delle ali per evadere dalla sua penosa situazione; un grido che anche quello della patria
oltraggiata che chiede di liberarsi dalla schiavit. Il racconto intitolato Kamja (Patate) di Kim
Tonginm del 1925, mostra con crudo realismo il deteriorarsi di una situazione familiare in un clima
di miseria e depravazione che finisce per cancellare nei personaggi ogni parvenza di dignit umana.
Unopera dove i protagonisti sono dei vinti senza alcuna speranza di riscatto. Il rifugio in un
mondo soffuso, lieve, quasi crepuscolare, quello proposto da Kim Sowol, uno dei poeti pi
amati, che peraltro non ader a nessuna corrente intellettuale. Il suo componimento Fiori dazalea

un capolavoro di rara sensibilit e delicatezza. Sul piano economico, il Giappone trasform la


Corea in un serbatoio di uomini e risorse. Nellagricoltura, il rapporto fra padroni e coltivatori
divenne via via sempre pi insostenibile perch i secondi, oltre a dover versare oltre met del
proprio raccolto erano tenuti a provvedere da s alle sementi e ai fertilizzanti. Il tasso di povert,
conseguentemente crebbe. Alla fine degli anni 10 la penuria di riso in Giappone caus la nascita di
un programma volto ad aumentare la produzione del prezioso cereale nella penisola coreana. Il
progetto si rivel un disastro per i coreani, perch la produzione non raggiunse mai i risultati
stimati, mentre aument la quota di riso da trasferire in Giappone. Ai coreani non rest che ripiegare
su alimenti alternativi, come miglio, patate, orzo e soia. A met degli anni 30, per, i coltivatori
giapponesi protestarono contro larrivo del riso coreano a costi pi contenuti e cos la produzione
della penisola venne convertita in allevamento a nord e coltivazione di cotone nel sud, riducendo
ancor di pi la disponibilit locale di cibo. Lo sfruttamento industriale non fu da meno. Le fabbriche
giapponesi investirono i loro capitali in Corea, attratte dalla manodopera a basso costo. Il
patrimonio minerario e naturale venne addirittura saccheggiato, soprattutto per sostenere i
pagamenti con lestero in oro lindustria bellica del Giappone. In conclusione, lungi dallessere stata
una sincera unione di popoli come falsamente propagandato, la dominazione giapponese in Corea fu
una delle pi brutali e tiranniche della storia moderna. Coreani e giapponesi non fraternizzarono
mai: i primi furono disprezzati e discriminati, i secondi costretti a vivere in autentici ghetti
superprotetti contro lodio dei loro nemici. Il Giappone, ha certamente parecchio da farsi perdonare,
anche perch ancora oggi rifiuta di fare i conti col proprio passato, rifiutando ogni ammissione dei
crimini perpetrati prima e durante la Seconda guerra mondiale. La questione di Tokto (la minaccia
delluso della forza per il possesso dellisola), la travisazione della verit storica nei libri di testo, la
pesante situazione dei coreani residenti in Giappone ancor oggi fortemente discriminati e spesso
oggetto di violenze (essi sono spesso ghettizzati e vittime di violenza; sono stati segnalati numerosi
casi di percosse e addirittura accoltellamenti). un fatto che in Giappone sia in atto un pericoloso
revival del nazionalismo e che Hiroshima e Nagasaki non siano state mai veramente dimenticate:
ci che molti si chiedono se continuando a discutere della bomba nordcoreana non si finisca per
dimenticare lingente quantit di plutonio stivata in Giappone.
3) La liberazione: dalla speranze alla catastrofe
Lintervento straniero in Corea fin per acuire ed esasperare le divisioni ideologiche fino a
provocare la pi grande tragedia nazionale che la storia della Corea ricordi. La linea di Roosevelt
riguardante le colonie stabiliva la libert e lautodeterminazione di esse dopo un periodo pi o meno
lungo di tutela da parte delle grandi potenze. Insomma il tipico meccanismo imperialista volto a
creare una dipendenza politica ed economica del Paese tutelato. Gli Stati Uniti, consci del fatto
che Russia e Cina non sarebbero stati a guardare, si affrettarono a delineare una linea di
demarcazione fissata lungo il 38 parallelo, stabilendo due zone, sulle quali i due Paesi avrebbero
potuto esercitare la propria, futura influenza. Il 15 Agosto 1943 Stalin prese atto della volont
americana, senza opporsi. Lo stesso giorno i coreani festeggiavano la liberazione, ignari delle
macchinazioni che venivano ordinate ai loro danni. Quando ai primi di settembre le truppe
americane arrivarono a Seoul, trovarono una situazione politica che si stava decisamente orientando
a sinistra. Preoccupavano principalmente i comitati popolari riuniti attorno alla figura di Yo
Unhyong, un politico moderato che dopo aver organizzato il Comitato per i preparativi
delledificazione dello Stato di Corea aveva proclamato, pochi giorno dopo larrivo degli
statunitensi, la Repubblica Popolare di Corea in attesa della consultazione elettorale che avrebbe
dovuto configurare lassetto politico del Paese. Gli americani si guardarono bene dal riconoscere la
Repubblica Popolare. Anzi, si stabil per la Corea una fase di transizione di cinque anni, prima

delleffettiva indipendenza, guidata da una commissione mista formata oltre che dalla Cina e Gran
Bretagna, dai rappresentanti delle forze doccupazione sovietiche e americane, rispettivamente nel
nord e nel sud della penisola. I comunisti accettarono lamministrazione fiduciaria probabilmente
perch contavano sul malcontento popolare diffuso nel sud come possibile vantaggio per il futuro.
Comunque, mentre nel sud il generale Hodge, ignorante e razzista, costituiva nel 1946 un
Consiglio Democratico guidato da Yi Sungman, nel nord i sovietici crearono il Consiglio
popolare guidato da Kim Ilsong. Ormai il nord si indentificava con il comunismo e il sud con il
capitalismo. Ogni tentativo di costituire un movimento comunista fu represso con decisione dagli
americani, come nel caso di Pak Honyong, leader comunista, costretto a fuggire al nord per evitare
larresto. La partecipazione politico-militare dei nordcoreani nella guerra civile che intanto era
divampata in Cina, dimostrava che la dipendenza del nord dallUnione Sovietica era minore; Kim
Ilsong i suoi si stavano muovendo con molta cautela, cercando di ottenere la benedizione
dellURSS senza subirne il dominio e ponendosi come entit autonoma capace di assicurare aiuti e
solidariet ai comunisti cinesi guadagnandosi in tal modo, in caso di vittoria di questi ultimi, un
prezioso alleato per lavvenire. Nel 1947 la situazione cominci a precipitare. Nel confuso
panorama politico del tempo e con le truppe americane in casa, lidea socialista veniva recepita
dalle classi meno abbienti come pi rispondente ai mai vecchi ideali di giustizia oltre che pi
rispettosa del desiderio di indipendenza del Paese. Gli americani avvertirono il pericolo della
sterzata a sinistra e temendo di perdere la propria met della penisola, fecero approvare dalle
Nazioni Unite una Commissione provvisoria (la UNTCOK: United Nations Temporary
Commission for Korea), con lincarico di presiedere le elezioni dellanno successivo nel nord e nel
sud, con lo scopo di creare ununica Assemblea Nazionale. Il tutto avvenne senza il consenso della
Russia. Cos nel 1948 Pyongyang si rifiut di ricevere la Commissione (considerandone lazione
non solo arbitraria, ma addirittura una vera e propria intromissione nei propri affari interni). Fu
quindi deciso di tenere le elezioni solo nel sud, con grande soddisfazione degli USA, ma non dei
cittadini. Il 1 Marzo unimpotente manifestazione contro le elezioni separate dilag dallisola di
Cheju a tutta la penisola; si trattava di una rivolta spontanea con studenti, intellettuali e contadini
armati per la maggior parte di bastoni e lance di bamb. Il 19 ottobre i militari sudcoreani si
rifiutarono di imbarcarsi per Cheju allo scopo di stroncarne la rivolta: fu la scintilla che port
allinsurrezione della citt di Yosu. I proprietari terrieri fecero causa comune con Yi Sungman e gli
USA che coordinarono la repressione. Alla fine le elezioni si tennero il 10 Maggio del 1948, con il
trionfo di Yi Sungman (macchiato da denunce gravissime di brogli, intimidazioni, violenze e
addirittura omicidi di coloro che si erano rifiutati di votare). Il 15 Agosto a Seoul venne proclamata
la Repubblica di Corea, con presidente Yi Sungman. In tutta risposta, Pyongyang convoc una
conferenza di tutti i partiti del nord e del sud per cercare di gettare le basi per la creazione di uno
Stato unico, indipendente e libero da ogni presenza militare straniera. Si tennero delle elezioni
alternative e il 9 Settembre a Pyongyang venne proclamata la Repubblica Popolare Democratica di
Corea, con Kim Ilsong come Primo Ministro. Ormai esistevano a tutti gli effetti due Coree. I
sovietici, riconosciuto il governo del nord, ritirarono unilateralmente le proprie truppe. Ci si
avvicina alla guerra e le notizie offerte dalle fonti si fanno sempre pi oscure e contraddittorie in
merito alle vicende politiche e militari di quel torbidissimo anno che fu il 1949. Sembra che
entrambi i capi di stato coreani spingessero per linvasione dellaltra met della penisola. Nel mese
di febbraio Kim Ilsong incontr Stalin a Mosca e l avrebbe discusso, secondo la versione
dominante in Occidente, del proprio piano dattacco contro il sud (sembra per che il leader
sovietico non avesse particolare entusiasmo nellappoggiare leventuale guerra prospettata da Kim).
La Cina di Mao Zedong, invece, promise qualsiasi aiuto a Kim e nel 1949 venne ratificato laccordo
di cooperazione militare. Yi Sungman pass il 1949 a cercare di liberarsi dalla guerriglia comunista
e di altre per lui scomode personalit della politica. Lassassinio del vecchio Kim Ku, ultimo vero

leader del governo provvisorio di Shanghai, non ebbe mai un mandante ufficiale ma non furono
pochi coloro che lo individuarono in Yi. Gli Stati Uniti provvedettero a rendere sempre pi salda la
posizione di Yi aumentando le forniture di materiale militare. Per la verit Yi Sungman insisteva da
tempo con gli Stati Uniti per lavvio di un conflitto armato volto a recuperare lunit del Paese ma
gli USA avevano sempre opposto un rifiuto a tale estrema eventualit. Cominciarono cos,
scaramucce di confine. A maggio e giugno del 1949 violenti scontri fra le truppe del nord e del sud
furono segnalati lunga la linea di demarcazione del 38 parallelo. Nella prima occasione due
compagnie di fanteria del sud disertarono passando dalla parte degli avversari. Allo scoppio della
guerra contribu quasi certamente la sconfitta del 30 Maggio di Yi Sungman alla consultazione
popolare, voluta dagli Stati Uniti, per dare un volto pi democratico alla gestione del potere. Yi
Sungman era sempre pi convinto che solo un evento straordinario avrebbe potuto salvarlo dalla
morte politica.
4) La guerra fratricida
A pi di 60 anni dal 25 Giugno del 1950, che vide linizio della Guerra di Corea, non si conosce chi
sia stato il primo dei due paesi a fare la prima mossa. Ancora oggi infatti, ognuna delle due Coree
attribuisce allavversario la responsabilit del primo attacco. La teoria maggiormente pubblicizzata
in Occidente stata quella dellattacco nordcoreano dallalto di una superiorit militare che avrebbe
consentito in poche settimane la riunificazione della penisola. Ma Pyongyang a quella data
disponeva solo di cinque delle tredici divisioni militari, quindi sembra strano che sia stata propria la
Corea del Nord a muoversi per prima. Rimangono cos in piedi tre ipotesi, tutte degne di attenzione:

La Repubblica Popolare Democratica di Corea avrebbe attaccato per prima, con la benedizione
di Stalin e Mao, per forzare la riunificazione con una guerra-lampo.
Yi Sungman, daccordo con gli americani, avrebbe attaccato il nord al fine di provocare la
reazione e dare cos luogo alla guerra.
Yi Sungman avrebbe agito da solo mettendo gli Stati Uniti di fronte al fatto compiuto.

Vi sono altri argomenti a margine di tali ipotesi, come quella secondo cui possibile che il sud
abbia aperto il fuoco per primo senza per lintenzione di invadere la controparte (ha francamente
poco spessore). Di chi sia stata la prima mossa, lesercito sudcoreano croll in poco tempo (forse a
causa della sua inferiorit negli armamenti), mentre il 26 giugno Yi Sungman fuggiva allestero.
Truman ordin alle truppe USA, comprese quelle di stanza in Giappone, di intervenire nel conflitto.
Americani e anti comunisti continuavano a considerare Kim Ilsong una marionetta di Stalin e, una
conferma di ci si ebbe quando, poche ore dopo linizio delle ostilit e poi il 27 Giugno il Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite si riun prima per chiedere la fine delle operazioni militari e il
ritiro delle truppe nordcoreane, poi per approvare il sostegno armato internazionale contro
lattacco delle armate di Kim Ilsong. In entrambe le sedute fu assente il rappresentante sovietico,
Jacob Malik che avrebbe potuto bloccare ogni decisione grazie al diritto di veto. Forse Stalin si
aspettava uno scontro tra Stati Uniti e Cina, che avrebbe logorato i due favorendo la Russia.
Comunque sia, diciassette Paesi si trovarono ad affiancare la Corea del Sud. Oltre agli USA,
Australia, Belgio, Canada, Colombia, Etiopia, Filippine, Francia, Gran Bretagna, Grecia,
Lussemburgo, Nuova Zelanda, Olanda, Sud Africa, Thailandia, Turchia, Giappone (questultimo
ancora non membro dellONU, partecip in segreto al conflitto con unit navali) e lItalia, che
contribu con personale medico. Nonostante il massiccio aiuto, il 28 Giugno 1950 le armate
nordcoreane entrarono a Seoul e nei mesi successivi conquistarono gran parte della penisola. La
situazione stava per risolversi a vantaggio nordcoreano, quando lo sbarco a Inchon degli alleati il
15 Settembre, guidati dal generale MacArthur segn linizio della controffensiva. Le truppe

nordcoreane cominciarono a ritirarsi verso le loro basi di partenza mentre le truppe della coalizione
oltrepassarono il 38 parallelo in direzione nord il 20 ottobre gli alleati entrarono a Pyongyang.
Stretti sul fiume Yalu, in soccorso dei nordcoreani venne Mao Zedong. Gli Stati Uniti, temendo un
allargamento del conflitto, iniziando a discutere sullutilizzo della bomba atomica, ma alla fine,
grazie alla disapprovazione degli alleati si evit il peggio. MacArthur, che aveva fallito in una
nuova offensiva, fu sostituito dal generale Ridgway. La guerra entr in una fase di stallo e si
aprirono le trattative che giunsero ad un punto morto (il problema intorno al quale sorsero le
maggiori discussioni fu quello della restituzione dei prigionieri di guerra). Si era intanto giunti alla
primavera del 1952 e gli alleati tentarono ancora una volta di risolvere militarmente il conflitto
dando inizio a una spaventosa serie di incursioni aeree nel nord con bombardamenti a tappeto. Il
nord comunque resistette. Dopo lelezione a presidente di Eisenhower e la morte di Stalin, il 27
Luglio 1953 venne firmato larmistizio a Panmunjo, alla cui stipula non parteciparono i sudcoreani.
Il conflitto si concludeva con almeno tre milioni di morti, in buona parte civili, un intero Paese
totalmente devastato e diviso a met come prima della guerra. Il 26 aprile 1954, a Ginevra, si apr la
Conferenza sulla Corea del dopoguerra. I nordcoreani proposero lo sgombero di tutte le forze
straniere dalla penisola entro sei mesi e nuove elezioni per la creazione di un governo nazionale;
ipotesi, questultima utopica, data la situazione contingente. Per nessun motivo gli USA avrebbero
rinunciato alla loro presenza militare in Corea del Sud il 15 giugno la Conferenza si chiuse con un
nulla di fatto, ribadendo la divisione della penisola in due parti ognuna delle quali impossibilitata ad
avere ogni rapporto con laltra, in che voleva dire, fra laltro, decine di migliaia di famiglie separate
per sempre.
5) Il Paese diviso: la Repubblica Popolare Democratica di Corea
Finito il conflitto, gli uomini forti di entrambe le Coree si trovarono presto nella necessit di
difendere e consolidare il loro potere. Nella Corea del Nord, Kim Ilsong vide crescere intorno a s
lostilit di molti membri della burocrazia comunista. Pak Honyong, leader dei comunisti del sud,
promosso da Kim Ilsong ai pi alti gradi della burocrazia avrebbe tentato un colpo di mano nel
1952. Alla fine ebbe la peggio, accusato di revisionismo e spionaggio, fu giustiziato nel 1955. Cosa
sia veramente accaduto in seno al Partito Comunista nordcoreano in quegli anni non ancora
chiaro. Se la storia del tentato colpo di Stato vera, allora Kim Ilsong avrebbe avuto un buon
motivo per sbarazzarsi del rivale. Fu anche detto che Pak e i suoi erano divenuti il capro espiatorio
della mancata riunificazione del Paese: Kim Ilsong li avrebbe perci eliminati col pretesto di essere
andati contro gli interessi della patria. Nonostante questo clima di ostilit, Kim Ilsong riusc a
mantenere il potere lanciando prima il Piano Triennale (1954-56), finanziato in buona parte dai
Paesi socialisti alleati, e poi il Piano Quinquennale (1957-61), basato come il precedente sullo
sviluppo dellindustria pesante e completato con due anni di anticipo. Nel 1960 Kim Ilsong adott
in patria il metodo di Chongsan-ni (villaggio da lui visitato), oggi rappresentante larticolo 13
della Costituzione nordcoreana, in base al quale i dirigenti dovevano aiutare i subalterni nel loro
lavoro con frequenti visite e consigli sul campo, e lanci lidea della riunificazione della penisola
sulla base della formula Un Paese, due sistemi. Il Paese assunse sempre pi una fisionomia
militarista, con un notevole sviluppo delle forze armate. Nonostante il lancio di un nuovo piano
economico decennale, a quanto pare mai portato a termine, la Corea del Nord perdeva sempre pi
terreno in campo economico rispetto al Sud, ormai lanciato alla conquista dei mercati
internazionali. allora che la Corea del Nord viene accusata di voler sabotare il successo dei fratelli
del sud. Nel 1983 a Rangoon, in Birmania, una bomba scoppi al passaggio del corteo del
presidente sudcoreano Chon Tuhwan e lattacco fu attribuito ai servizi segreti nordcoreani. Quattro
anni pi tardi, un Boeing 707 della Korean Air della compagnia sudcoreana venne fatto esplodere in

volo con un ordigno sistemato a bordo. Due persone, un uomo e una donna furono fermati in
Bahrein, dove laereo era decollato. Luomo sfuggi allarresto suicidandosi con il cianuro, mentre la
donna raccont di essere unagente dei servizi segreti nordcoreani incaricata di destabilizzare la
Corea del Sud, anche in vista delle Olimpiadi di Seoul che Pyongyang aveva chiesto invano di
coospitare. Nel 1980 il figlio di Kim Ilsong, Kim Chongil venne designato come successore di suo
padre alla guida del Paese. Gli anni 90, con la caduta del muro di Berlino e il crollo dei regimi
socialisti, lasciarono Pyongyang molto pi isolata. Nel 1991 le due Coree vennero ammesse
congiuntamente alle Nazioni Unite e lavvento di Clinton alla Casa Bianca facilit i rapporti con gli
Stati Uniti. Nel 1994, poi, lex presidente Carter incontr a Pyongyang Kim Ilsong, strappando la
promessa di un incontro con la controparte sudcoreana. Il presidente sudcoreano Kim Yongsam si
dichiar daccordo, ma prima che lincontro avvenisse nella giornata del 25 Luglio, l8 il presidente
nordcoreano mor improvvisamente, gettando nel lutto il proprio Paese. Il successore assunse le
redini dello Stato intraprendendo una politica di moderata e prudente apertura. Si trattava di piccoli
ma significativi successi nel delicato processo di riappacificazione fra le due Coree, grazie anche
alla collaborazione e alla disponibilit al dialogo dei presidenti sudcoreani Kim Taejung prima e No
Muhyon poi. Il frutto pi evidente delle nuove relazioni stata la visita storica a Pyongyang del
presidente sudcoreano Kim Taejung nel giugno del 2000. La Corea del Nord inizi ad allacciare
rapporti con i Paesi del blocco occidentale e proprio lItalia fu il primo Paese a riconoscere
Pyongyang nel gennaio del 2000. Nel 1994, inoltre, gli Stati Uniti avevano ottenuto il
congelamento del programma di sviluppo nucleare dalla Corea del Nord, in cambio della
costruzione di reattori ad acqua leggera per uso civile e una robusta fornitura annua di greggio. Ma
il 30 Gennaio 2002, nel discorso sullo Stato dellUnione, George W. Bush defin la Corea del Nord
Paese canaglia e lasci il Paese senza reattori, senza petrolio e senza programma nucleare. Come
risposta al mutato atteggiamento degli USA, la Corea del Nord usciva dal Trattato di non
proliferazione nucleare riprendendo il vecchio programma di sviluppo dellenergia atomica dando
agli Stati Uniti un motivo per mantenere tutte le proprie truppe in Corea del Sud e Giappone.
6) La Repubblica di Corea
La vita in Corea del Sud dopo la guerra era tuttaltro che facile, anche perch Yi Sungman era pi
preoccupato di mantenere il potere che risolvere i problemi del Paese. Yi governava dittatorialmente
e aveva esercitato una censura spietata ai danni di qualunque voce si fosse levata per opporsi ai suoi
metodi. Dopo la rielezione del 1952, la Costituzione gli impediva di esercitare un terzo mandato.
Con violenze e intimidazioni, riusc nel 1954 a eliminare la limitazione dei mandati. La terza
vittoria fu cosa facile, vista anche la morte del suo avversario Sin Ikhui per infarto nel pieno della
campagna elettorale. Il popolo era in fermento. Yi controllava la politica del Paese, ma anche la sua
economica, gestendo e spesso incamerando ogni introito della nazione, a partire dai fondi americani
per la ricostruzione. Gli Stati Uniti stavano a guardare. A loro la situazione della Corea del Sud
andava benissimo, purch ufficialmente si salvasse la faccia della democrazia. Era per ovvio che
si doveva cominciare a preparare la successione a Yi Sungman, che si presentava alle elezioni del
1960 ottantacinquenne, e la successione non poteva che avvenire nel segno della continuit. Il
candidato a vicepresidente Yi Kibung, fedelissimo di Yi Sungman, sembrava luomo giusto ma le
elezioni del 1960 videro ancora la vittoria di Yi col solito strascico di sospetti di brogli, ma questa
volta il malcontento popolare si trasform in rivolta, quando il cadavere di un ragazzo, ucciso nel
corso di una manifestazione anti-Yi, venne ripescato nel mare di Masan e le folle riempirono le
strade dei principali centri del Paese chiedendo le dimissioni del dittatore. La repressione dura di Yi
convinse gli Stati Uniti a ritirare il suo appoggio e Yi Sungman non pot far altro che dimettersi.
Presto sarebbe fuggito nelle Hawaii, dove sarebbe morto cinque anni dopo. Il suo fedelissimo Yi

Kibung prefer morire con tutta la famiglia, in un tragico eppur grottesco suicidio collettivo. La
Prima Repubblica si era conclusa. Ho Chong, ex ministro degli Esteri che si era trovato a capo di un
governo provvisorio provvedette a creare una nuova Costituzione che prevedeva una democrazia
parlamentare. Alle elezioni del 29 giugno il Partito democratico trionf e il suo leader Chang Myon
divenne presidente del Consiglio e Yun Poson come capo dello Stato. Il nuovo governo fall nel
ripulire il Paese dal marciume del vecchio regime, mentre le rivalit interne, ora favorite da una
maggiore libert despressione, impedivano di fatto allesecutivo di governare. Le proteste degli
studenti che rivendicavano, allora come oggi, lo storico luogo di custodi dei costumi si
abbandonarono a una serie di dimostrazioni, per lo pi dai contenuti qualunquisti, pressando per la
riunificazione a tutti i costi del Paese e risvegliando cos fantasmi da poco sopiti. Fra il 1960 e il
1961 latteggiamento degli studenti ebbe conseguenze nefaste perch si port dietro le simpatie di
un intero popolo, prevalentemente povero che cominci a guardare allindustria nordcoreana come
paradiso dei lavoratori. Il pericolo di una svolta a sinistra port la CIA ad aiutare Pak Chonhui nel
colpo di stato del 1961, destituendo il legittimo esecutivo e instaurando un governo militare
chiamato Consiglio supremo per la ricostruzione nazionale. Compiuto latto di forza, Pak non
perse tempo a crearsi una legittimit e nel 1962 promulg una legge che vietava praticamente ogni
attivit politica. Nello stesso anno Pak annunci di candidarsi a presidente della Repubblica,
facendo unenorme gaffe, visto che pochi mesi prima aveva vietato qualsiasi attivit politica e
quindi lunico candidato poteva essere solo e soltanto lui. Pak cerc di rimediare fondando un
Partito detto Repubblicano Democratico, riammettendo i suoi avversari che subito si
organizzarono in due formazioni principali: il Partito della Politica del Popolo e il Partito
Democratico. Nel 1963 ebbero luogo le elezioni presidenziali che videro Pak prevalere per un
soffio su Yun Poson: nasceva cos la Terza Repubblica. A differenza di Yi Sungman, votato solo alla
difesa del potere personale, egli aveva progetti ambiziosi per migliorare leconomia del Paese; un
Paese poverissimo e con scarse prospettive. Per poter dare inizio allo sviluppo del Paese, Pak
necessitava di investimenti e per questo riprese i rapporti con il tanto odiato Giappone. Ci gli cost
molte inimicizie, come daltronde lappoggio agli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Eppure,
grazie alla sua politica, leconomia cominci a decollare e nel 1967 Pak vinse le elezioni con un
buon margine. Ma come accaduto in passato, rispuntava il problema del terzo mandato. Nel 1969
Pak fece modificare larticolo della Costituzione e nel 1971 risult vincitore, seppur con uno
strettissimo margine sulloppositore Kim Taejung. La sconfitta nel rinnovo del Parlamento mand
su tutte le furie Pak, che accus Kim Taejung di brogli elettorali e cos lo fece imprigionare.
Ossessionato dallopposizione che ormai cominciava a serpeggiare anche allinterno del suo stesso
Partito, Pak pass da un forte autoritarismo a una sanguinaria dittatura nemmeno pi tanto
mascherata. Grazie alla Legge per la difesa nazionale, Pak assunse poteri assoluti e dopo aver
illuso la sua gente fingendo delle aperture verso la Corea del Nord, e stravolse la Costituzione,
proclamando lera dello Yusin (rinnovamento), praticamente uno stato di perenne legge marziale. Il
mandato del presidente diventava cos di otto anni, rinnovabile allinfinito, e il presidente aveva la
facolt di nominare 1/3 dei parlamentari mentre il presidente veniva poi eletto da un Consiglio
Nazionale per la Riunificazione creato per loccasione e formato interamente da uomini di fiducia
del dittatore. Era il secondo colpo di Stato di Pak. Per ritorsione la Corea del Nord, dopo la
disponibilit al dialogo mostrata nei mesi precedenti, irrigidiva a sua volta la propria posizione,
costituendosi ufficialmente come Paese socialista il 27 dicembre dello stesso anno. In Corea del
Sud ebbe inizio un vero e proprio periodo del terrore. Pak si sentiva tradito da un intero popolo al
cui progresso pensava di aver fortemente contribuito anche se per ottenuto con una politica del
lavoro al limite dello schiavismo (turni massacranti e modestissime retribuzioni). Ma era la polizia
segreta (KCIA, Korean Central Intelligence Agency) lo strumento pi temibile nelle mani di Pak. Se
lopposizione cresceva, la repressione non era da meno; censure, torture, processi illegali ed

esecuzioni sommarie furono allordine del giorno e non risparmiarono nessun cittadino a
prescindere dalla sua et, sesso, fascia sociale e credo religioso. La tortura era considerata un mezzo
normalissimo per estorcere verit e confessioni. Neppure le pi alte personalit politiche erano al
sicuro: il leader dellopposizione Kim Taejung, fatto liberare su pressione americana, una volta
venne spinto fuori strada da un mezzo misterioso mentre viaggiava in auto, unaltra volta venne
aggredito in un albergo di Tokyo, narcotizzato, rinchiuso in un baule e trasportato in patria dove fu
messo agli arresti domiciliari. A parte la quasi certa complicit nellepisodio delle autorit
giapponesi, si disse che lintenzione di Pak era stata quella di far sparire definitivamente
lavversario, ma che allultimo momento, a evitare il peggio (e forse anche una rivolta popolare),
fosse arrivata una telefonata dalla Casa Bianca. Come paravento di ogni critica Pak continuava a
sbandierare ai cittadini la minaccia della Corea del Nord (lanticomunismo era insegnato come
disciplina nelle scuole dobbligo), diffondendo la psicosi della guerra, e i tunnel trovati in quegli
anni sotto Panmunjom gli fornirono certamente un ottimo pretesto per governare a colpi di misure
demergenza. Con la piega dittatoriale, gli Stati Uniti cominciarono ad allontanarsi da Pak, mentre
la crisi petrolifera dava un duro colpo alleconomia del Paese e alla popolarit del presidente. Nel
1974 un attentato caus la morte della moglie di Pak, inasprendo il suo pugno di ferro. Nel 1978
venne rieletto presidente, ma incass una clamorosa sconfitta nel rinnovo del Parlamento. Fece
allora espellere loppositore Kim Yongsam dal Parlamento, provocando la sollevazione dei cittadini
di Pusan, base politica di Kim Yongsam. La rivolta assunse presto una vastit inusitata e minacci
di estendersi anche ad altre citt. Pak decret lo stato dassedio. Pare che lidea del presidente fosse
ancora una volta quella di usare la violenza, laddove Kim Chaegyu, direttore della KCIA, sembrava
pi favorevole al compromesso. Il 26 ottobre 1979, nel corso di un banchetto, unanimata
discussione fra i due assunse presto toni accesissimi finch a un certo punto Kim Chaegyu, estratta
una rivoltella, non fredd il dittatore. Cos finiva, dopo diciotto anni, lera di Pak Chonghui. Choe
Kyuha, delfino di Pak si ritrov improvvisamente al centro dellattenzione e obbligato a prendere
delle decisioni importanti e immediate. Cerc di assicurarsi il consenso di tutte le parti promettendo
una nuova Costituzione entro un anno. Si accese presto un duro confronto fra i resti del regime di
Pak e lopposizione, ma quel che peggio che sorsero aspri contrasti in seno allopposizione
stessa, dove Kim Yongsam e Kim Taejung compromisero la stabilit e lunit stessa del Partito della
Nuova Democrazia. Intanto i quadri dellesercito erano sempre pi irrequieti e le pulsioni per una
nuova svolta autoritaria sempre pi forti. Il 6 dicembre 1979 Choe Kyuha venne eletto Presidente
della Repubblica. Sei giorni dopo, il 12 Dicembre 1979, tre giovani generali, Chon Tuhwan, No
Taeu e Chong Hoyong misero in atto un colpo di Stato, marciando contro i difensori dellordine
esistente che ebbero la peggio. Lanno successivo Chon Tuhwan si fece nominare direttore della
KCIA, mentre Choe Kyuha si dimostrava solo un elemento decorativo del sistema. In risposta vi
furono imponenti manifestazioni di protesta da parte degli studenti. Il 17 maggio Chon fece
proclamare lo stato dassedio in tutto il territorio nazionale, sciolse il Parlamento, fece arrestare gli
oppositori politici, chiuse le universit. E fu allora che Kwangju insorse. Gli abitanti resero la loro
citt indimenticabile martire della giustizia e della libert. Per dieci giorni si combatt casa per casa
con i civili che affrontavano lesercito con bottiglie molotov, bastoni e perfino armi sottratte agli
assalitori. Alla fine, tutta la citt era piena di sangue e cadaveri. Il 16 Agosto Choe Kyuha si dimise
e il 27 Chon assumeva la presidenza dopo essersi dimesso dallesercito. Fu varata una nuova
Costituzione e, nel febbraio 1981, Chon fu eletto presidente per la V Repubblica. Contrariamente a
quanto fecero i suoi predecessori, Chon adott una Costituzione che non prevedeva la propria
rielezione, scelta che traghett il Paese, verso una realt pi libera e pluralista. Nel segno della
continuit, alla fine del suo mandato nel 1987 nomin No Taeu leader del Partito Repubblicano
Democratico. Questultimo, in un memorabile annuncio espose il proprio programma politico che
comprendeva il rilascio dei prigionieri dopinione, il pluripartitismo, il rispetto dei diritti umani,

labolizione della censura, lautonomia del mondo accademico. Stup latteggiamento


dellopposizione, che anzich presentarsi congiunta contro il comune avversario si divise
presentando due candidati alla consultazione: Kim Yongsam del Kyongsang e Kim Taejung del
Cholla. I due ottennero dei plebisciti nelle proprie regioni, ma a spuntarla fu No Taeu con il 36,6%
dei voti. Il suo mandato ricordato per le Olimpiadi, il riconoscimento della Cina e lapertura ai
paesi dellex patto di Varsavia, favoriti dalla caduta del muro di Berlino e dal crollo dei Paesi
socialisti. Lex generale No Taeu lasciava al suo successore un Paese decisamente in crescita e in
cammino verso la democrazia. Il successore di No fu Kim Yongsam, che dovette affrontare la
tremenda crisi finanziaria del 1997. La Corea del Sud fu costretta a chiedere un prestito di 55
miliardi di dollari al Fondo Monetario Internazionale. Voci di corruzione che coinvolgevano il figlio
turbarono il suo mandato. Ligio al principio confuciano della responsabilit oggettiva per un cui
un genitore comunque colpevole degli atti del figlio, il presidente fece in prima persona le proprie
scuse alla nazione, ma il motivo del tracollo risiedeva soprattutto nella filosofia dei grossi gruppi
industriali coreani (chaebol), votati a espandersi sempre pi per il timore di essere a loro volta
inglobati da gruppi stranieri pi grandi. Cos aumentavano i settori di produzione e per far ci
venivano contratti con le banche prestiti sempre pi onerosi e si and in bancarotta. Fu il caos, con
gravi ripercussioni sul tessuto sociale e misure governative radicali che ridussero drasticamente il
numero delle banche, accorpandole, e costrinsero molte industrie a cedere alcuni settori della
produzione. Il suo mandato ricordato anche per larresto di Chon Tuhwan e No Taeu, sia per il
colpo di Stato del 1979 che per corruzione. Alle elezioni presidenziali del dicembre 1997 la spunt
Kim Taejung che si prodig per una vera e propria pax coreana, graziando No Taeu e Chon
Tuhwan. La sua politica alla luce del sole verso la Corea del Nord port allepisodio forse pi
importante del suo mandato: lincontro a Pyongyang il 13 giugno 2000 con il leader nordcoreano
Kim Chongil che, gli fece ottenere il Premio Nobel per la pace. Le elezioni presidenziali del 2002
videro la vittoria del progressista No Muhyon, il quale scontent gran parte del suo elettorato
mandando quando fin per mandare un robusto contingente di truppe in Iraq per aiutare gli
americani. Il malumore popolare favor le calunnie sul presidente, di cui vennero ricordati i trascorsi
scolastici non proprio brillanti e rintracciando presunte irregolarit nella campagna elettorale. Nel
frattempo il suo avversario politico, Yi Hoechang si dimetteva dopo lennesimo scandalo
finanziario, non senza aver prima fatto pubblicamente le sue scuse al Paese.
CONCLUSIONE QUALE FUTURO PER LA COREA?
Parlando del futuro della Corea, quello della riunificazione appare un problema di non facile
soluzione. Lo status quo esistente nella penisola favorisce gli interessi di troppe nazioni. In primis
gli Stati Uniti non avrebbero motivo di giustificare la presenza militare, attualmente mirata alla
sorveglianza di Cina, Russia e Corea del Nord. Parimenti, la riunificazione andrebbe contro gli
interessi della Cina e della Russia, che perderebbero un prezioso cuscinetto fra s e un Paese
fortemente americanizzato come la Repubblica di Corea. Infine, il Giappone, vede nella Corea
riunificata un terribile concorrente commerciale.

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