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Non sapevo della esistenza dei quaternioni fin quando dopo aver sbattuto il naso davanti ad un
articolo, a due articoli, anzi a tre articoli, ho deciso di capirci qualcosa.
Channo a che fare coi numeri complessi.
Che roba ?
E lestensione a quattro dimensioni dei numeri complessi a due dimensioni. Sono detti anche
numeri ipercomplessi.
Tutto chiaro? No? Buio completo come prima?
E poi a che cosa serviranno?
Sinceramente non lo so, scoprir tutto man mano che prendo informazioni. Ma prima di andare
avanti mi do una rinfrescatina sui numeri complessi, quelli con i quali abbiamo dovuto parecchio a
che fare nel corso dei nostri studi.
Numeri complessi.
Complessi non vuol dire che sono numeri complicati (o forse lo sono, non so, dipende). Si
chiamano complessi i numeri formati da una parte immaginaria e da una parte reale.
(a + ib)
Cosa sono i numeri immaginari?
Giusto.
Per capire non parto da una spiegazione matematica, ma diciamo Einteniana per rendere la cosa pi
divertente.
Cosa centra Einstein? Aspettate.
La famosa formuletta E = m c2 per una massa in movimento con velocit v prossima a quella
della luce c, diventa con la correzione (fattore) di Lorenz:
dove
la massa relativista.
Bene, per v>c la radice di questultima diventa negativa: 1 v2/c2 < 1 = -b
il denominatore diventa:
I numeri immaginari apparvero in matematica per la prima volta quando nel Cinquecento vennero
scoperte le formule per risolvere le equazioni di terzo e quarto grado.
Queste formule, in alcuni casi, richiedevano di estrarre radici quadrate di numeri negativi.
Sicuramente per non poteva esistere la radice quadrata di un numero negativo! Tutti sapevano che
il quadrato di un numero positivo positivo, e il quadrato di un numero negativo comunque
positivo. Il guaio che questi numeri uscivano fuori quando lequazione aveva non una ma
addirittura tre soluzioni possibili, e quindi il problema cera eccome.
Essendo i matematici persone molto pratiche, essi decisero di far finta che quei numeri si
comportassero come quelli usuali; tanto dicevano nel corso del procedimento di calcolo della
soluzione, prima o poi, essi ci facevano il favore di eliminarsi a vicenda per ottenere il risultato
finale di un numero reale.
Da l in poi i matematici si addormentarono per due secoli dando poca importanza ai numeri
immaginari. Fintanto che qualcuno pi arguto degli altri Gauss (c sempre qualcuno pi arguto)
face una osservazione tanto geniale quanto ovvia.
Su una retta, con origine zero, che va in una direzione (verso destra per esempio) il corrispondente
numero negativo di un numero positivo si trova esattamente dallaltra parte (verso sinistra) della
retta. Dalla parte negativa.
Significa che questo numero ha subito una rotazione in senso antiorario di 180 gradi.
Ed ecco lintuizione.
La radice quadrata di 1 dovrebbe essere qualcosa che applicata due volte d una rotazione di 180
gradi: il candidato ideale una rotazione di 90 gradi. E questo il numero immaginario, infatti i
moltiplicato per s stesso (una sola volta) fa 1, moltiplicato due vole fa -1. Quindi possiamo
immaginarlo come un numero che ruota di 90.
(i0 = 1, i1 = i, i2 = -1, i3 = (i2 * i) = -i, i4 = 1, )
Quaternioni.
Questa corrispondenza tra numeri complessi e punti del piano, e tra operazioni tra i numeri
complessi e trasformazioni geometriche del piano, ha portato a un altro fruttuoso risultato.
Se dunque la retta corrisponde ai numeri reali e il piano ai numeri complessi, non che ci possano
essere dei numeri che corrispondano allo spazio?
Naturalmente questi numeri devono avere tre componenti distinte, proprio come i reali
monodimensionali ne hanno una e i complessi bidimensionali ne hanno due (i numeri complessi
sono nella forma bidirezionale, a+ib).
4
Il grande matematico irlandese William Rowan Hamilton dopo essersi trapanato il cervello per anni,
introduce i suoi quaternioni. Una estensione a quattro dimensioni dei numeri complessi a due
dimensioni.
q= a+ib+jc+kd
che gode delle seguenti propriet: