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Infinito

Ing. Silvano DOnofrio

Sempre caro mi fu questermo colle


e questa siepe, che da tanta parte
dellultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di l da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura.
.
e il naufragar m dolce in questo mare.

Sommario
Infinito ............................................................................................................................................................... 1
Pensiero greco ............................................................................................................................................... 3
La religione. ................................................................................................................................................... 3
La filosofia...................................................................................................................................................... 4
Matematica. .................................................................................................................................................. 4
Gli insiemi. ................................................................................................................................................. 4
Limiti. ......................................................................................................................................................... 6
Cosmologia ................................................................................................................................................ 7
Spazio e tempo. ......................................................................................................................................... 9

Giacomo Leopardi in questo idillio prende spunto dal paesaggio di Recanati, contemplato da un
colle solitario, per raccontare unavventura dellanima: un viaggio fantastico nellimmensit, in cui
il poeta si perde dolcemente.
Il poeta sta seduto di fronte a una siepe, che impedisce al suo sguardo di vedere lorizzonte. Ma
proprio questo ostacolo alla vista fa scattare in lui limmaginazione, che lo trasporta in spazi
sconfinati e immensi.
Mi dispiace deludere gli amanti della poesia, ma non proprio di questo infinito che voglio parlare.
Ma dellInfinito con la i maiuscola.
Cos linfinito? Ci avete mai pensato?
Avete mai provato a dare una dimensione allinfinito?
Qualcuno direbbe che lamore infinito, i matematici direbbero che i numeri sono infiniti, i
cosmologi che luniverso infinito, i religiosi che solo Dio infinito.
E lo spazio in cui siamo immersi e il tempo che scorre sono infiniti?
Ma quanto mi ami? Tanto. Ma quanto tanto? Tanto tanto. Io di pi. Di pi quanto. Molto di pi. Ma
io ancora di pi e . bla, bla, bla allinfinito.
Luniverso infinito, ma Dio ancora pi infinito.
Insoma c sempre un infinito pi infinito di qualsiasi altro infinito. Sar vero? Scopriamolo.
Allora come definire linfinito?
Linfinito! Nessun altro problema ha mai scosso cos profondamente lo spirito umano; nessuna
altra idea ha stimolato cos proficuamente il suo intelletto; e tuttavia nessun altro concetto ha
maggior bisogno di chiarificazione che quello di infinito. David Hilbert (1921)
Comunque vogliate approcciare il problema, non c una dimensione che possa dare lidea di
quanto grande possa essere linfinito.
Quindi non trapanatevi il cervello, ci hanno gi ragionato grandi pensatori e scienziati.
A noi non resta che districarci nei tentativi fatti per dare un significato al concetto di infinito. E tutti
lo hanno fatto a modo loro.

Pensiero greco.
Il pensiero greco si occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito.
Da Platone ad Aristotele a Parmenide nellantichit linfinito veniva contrapposto alla realt. La
realt finita veniva concepita come ordine, la perfezione, larmonia, mentre linfinito come la
mancanza di misura e di determinazione.
Aristotele nega lesistenza ontologica allinfinito: non pu esistere una sostanza infinita. Linfinito
allora ci che non ha un fine irraggiungibile, un illimitato. Linfinito veniva visto come una
nozione di cui si fa solo un uso negativo per suggerire che una certa realt non compiuta e non
pu quindi essere abbracciata nella sua totalit.

La religione.
Poi arriva la religione monoteista e linfinito assume un concetto metafisico.
Nella teologia mistica viene assunta cos una particolare accentuazione di tale concetto di infinito
come carattere peculiare di Dio che lo pone al di sopra di tutte le predicazioni.
Tommaso dir che linfinito coincide con lessenza ontologica di Dio inteso come ens
perfectissimus.
Linfinito identificato in Dio stesso perch il tutto che comprende il tutto.
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La svolta si avr con Giordano Bruno che per primo ammette la possibilit dellinfinit
delluniverso e dellesistenza di pi mondi.

La filosofia.
La filosofia moderna e contemporanea ha approfondito lanalisi dellinfinito staccandosi da una
concezione metafisica attribuendogli una nozione quantitativa.
Gi Cartesio nel 17simo secolo riprendeva la concezione aristotelica dellinfinito quantitativo come
qualcosa di indeterminato ma attribuendogli per un concetto positivo.
Bene, ora entriamo nel vivo della questione. Non distraetevi.

Matematica.
Da Newton a Leibniz, poi, il concetto di infinito, da nozione paradossale, quasi incomprensibile,
diviene una nozione sulla quale si pu padroneggiare, sulla quale si pu costruire un nuovo ampio
settore di analisi per la matematica.
In pratica si d inizio a quello che oggigiorno viene inteso come infinito:
un qualcosa che non ha una fine, non ha un confine, ovvero che non ha un limite.
Metto da parte tutte le menate dei paradossi: Achille e la tartaruga, il paradosso della dicotomia, dei
segmenti incommensurabili, ecc. ecc. tirate fuori per spiegare cos linfinito ma che non fanno
altro che confonderci le idee e si finisce per non capire ugualmente niente. Le lascio tranquillamente
a chi ha tempo per divertirsi coi giochini.
Gli insiemi.
Linfinito matematico nasce dalla teoria degli insiemi, che non sto a spiegare per quanto noiosa,
ma che pone come punto di partenza il concetto di insieme finito.
Un insieme infinito quando non si pu porre in corrispondenza biunivoca, elemento per
elemento, con un insieme finito.
Avete capito?
No? Beh allora qualcosina sugli insieme dobbiamo dirla.

E un insieme finito una collezione di figurine, un


squadra di calcio, un elenco delle citt di una provincia. Dove linsieme delle figurine ha come
elementi le figurine, linsieme della squadra di calcio ha come elementi i singoli giocatori, linsieme
delle citt i relativi nomi dei comuni.
Linsieme dei numeri (5, 10, 15, 20, ..) un insieme infinito.
La retta un insieme infinito di punti.

Come possiamo, dunque, spiegare in astratto cosa si intende per insieme infinito?
Un modo terra terra per definire un insieme infinito sarebbe questo:
insieme finito, se i suoi elementi si possono contare esaurendo loperazione del contare;
insieme infinito, in caso contrario.
Linfinito non dimensionabile con un numero perch ce ne sar sempre un altro pi grande.
Ora spieghiamo cosa significa corrispondenza biunivoca.
Esistono un casino di insiemi.
N=(1,2,3,4,5 ..) insieme di numeri naturali senza lo zero
Z=(. -3,-2,-1,0,+1,+2,+3 ) insieme degli interi relativi
Q= insieme dei numeri reali: ossia tutti i numeri razionali e irrazionali (non sto a spiegare)
P=(2,3,5,7,11,13 ..) insieme dei numeri primi
E=(0,2,4,6,8,10 ..) insieme dei numeri pari
O=(1,3,5,7,9,11, 13, ) insieme dei numeri dispari
E cos via.
Esistono anche i sottoinsiemi.
Per esempio il sotto insieme della squadra di calcio composto da difensori, i centrocampisti, gli
attaccanti.
Il sottoinsieme contenuto nellinsieme o ha intersezione con esso.
Ho capito, siete impazienti di sapere cosa significa corrispondenza biunivoca.
Un insieme di una squadra di calcio non ha corrispondenza con un insieme di numeri reali. Sono
due cose separate, non relazionabili tra loro. Insomma i due insiemi non si intersecano, dicono i
matematici. Non hanno nulla a che fare luno con laltro, tanto per farla capire alla casalinga di
Verona.
Ha corrispondenza invece linsieme:
A=(1,2,3,4,5,6,7,8,9,10, .)
Con linsieme
B=(2,4,6,8,10,12,14,16,18,20, .)
Perch ad ogni elemento di A corrisponde il suo doppio in B.
Non proseguo nel fare altri esempi altrimenti il mio cane si annoia e forse si incavola pure.
Quindi do la definizione matematica:
Un insieme si dice infinito se possibile metterlo in corrispondenza biunivoca con una sua parte
propria, cio con un suo sottoinsieme.

Mi spiego meglio.

Sappiamo che un insieme composto dai suoi


elementi, per esempio linsieme S=(stagioni) composto dagli elementi S=(primavera, estate,
autunno, inverno)
Ad esso non corrisponde nessun insieme infinito S*=(1,2,3,4, ) che abbia corrispondenza con S
pur volendo simbolicamente assegnare un numero alle stagioni. Come dire che nellinsieme
chiamato spazio non c alcun insieme infinito che abbia come sottoinsieme o corrispondenza con
le stagioni.
Ma a questo punto ecco la sorpresa delle sorprese.
Un insieme infinito comparabile con un altro insieme infinito?
Per esempio linsieme A1=(1,2,3,4,5,6, .) comparabile con linsieme infinito A2=(2,4,6,8,10,
) che va allinfinito in maniera pi rapida dellinsieme A1?
La matematica ci dice che esistono insiemi i quali hanno, a loro volta, un grado di infinito ancora
maggiore di quello dellinsieme dei numeri reali assoluti.
Dato un grado di infinito, ne esiste sempre uno ancora maggiore, dunque esistono infiniti gradi
di infinito.
In pratica esistono infiniti infiniti.
Sorpresi?
Limiti.
Ora un problemino mentale:
uno diviso zero quanto fa?
Ok, lo so che lo sapete. Ma ricordiamocelo.
Per facilit possiamo scrivere loperazione come 1/b, ovvero 1 diviso b che diventa sempre pi
piccolo fino ad arrivare a zero.
Ma questo equivale a dire:
qual il limite di 1/b con b tendente a zero?
E facile provare che la frazione tende allinfinito. Infatti 1/1=1; 1/0,1=10; 1/0,001=1000=103,
1/0,000001=106 cio un numero sempre pi grande e cos di seguito.
Il limite di 1 con b che tende a zero uguale a infinito. Una quantit indefinita.
Bene, ora una cosa che vi sorprender.
Consideriamo la frazione a/b dove b pu essere un numero positivo e negativo.

Con b che tende a 0 da destra (positivo) la frazione tende a infinito positivo.

Con b che tende a 0 da sinistra (valori negativi) la frazione tende a infinito negativo.

Dove il simbolo in matematica sta per infinito.


Quindi sorpresa delle sorprese:
gli infiniti possono essere positivi e negativi.
S, vabb mi dice il mio cane che non abituato a questi ragionamenti ma cosa significa che un
numero tende ad infinito?

Hai ragione rispondo allora devo introdurre un altro concetto


sullinfinito.
Tendere ad un numero significa avvicinarsi senza mai raggiungerlo.
Ci sono funzioni che tendono ad un numero finito senza mai raggiungerlo come pu tendere ad una
dimensione infinita senza mai raggiungerla.
Faccio un esempio banale: provate a fare le operazioni di questo insieme A=(1/2, 1/4, 1/6, 1/8, ).
Vi accorgere che troverete sempre un numero pi piccolo ovvero un numero tendente a zero, ma
senza mai raggiungerlo.
In matematica si dice che zero e un punto di accumulazione per questo insieme: infatti per quanto
io possa prendere piccolo un intervallo che contenga zero ci sara sempre un punto della
successione diverso da zero contenuto nellintervallo (anzi ce ne saranno infiniti)
Cosmologia
Ecco, finalmente mi dice il mio cane ora entriamo in un campo che mi pi familiare e pi
comprensibile. Luniverso finito o infinito? E se infino quanto grande linfinito?
Vacci piano, amico rispondo la cosa non cos semplice come sembra. Nessuno sa
se luniverso finito o infinito, tanto meno quanto esteso. Il dibattito accesissimo. Se poi ci
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mettiamo dentro anche le teorie che ipotizzano infiniti universi, allora la incertezza massima.
Lasciamo da parte questultime teorie che per ora ci confondono solo le idee.

Prendiamo per buona la teoria del Big Bang.


Cera una volta un punto singolare a pressione e temperatura infinita.
Ecco, come vedi, il nostro concetto di infinito centra sempre. Diciamo che allorigine cera un
punto a pressione e temperature tanto elevate da non potere essere dimensionate.
Tutto ad un tratto, per ragioni che non conosciamo, questo punto esplode. O meglio si espande
violentemente come dicono i fisici.
C un momento in cui lespansione stata tanto rapida che una parte delluniverso ha preceduto la
luce. Ovvero una parte delluniverso andato oltre luniverso che conosciamo e che vediamo. Non
lo vediamo perch non raggiunto dalla luce, e mai lo vedremo.
Quanto grande questo universo invisibile mi domanda ancora il mio cane.
Non esistono calcoli in questo senso. Ma ci sono delle considerazioni. Se luniverso vecchio di
13,8 miliardi di anni ed ancora in espansione, forse anche in crescente accelerazione, allora
ipotizzabile che anche luniverso invisibile, luniverso nero, ha continuato ad espandersi e continua
ad espandersi a velocit sempre maggiori.
Si pensa che sia almeno 40/50 volte pi esteso delluniverso visibile.
Quindi prosegue il mio fedele amico possiamo dire che esiste un universo infinito contenuto in
un universo pi infinito.
Beh, detta cos pu sembrare giusto.
Ed oltre questo universo nero c un qualchaltro universo? mi domanda il mio amico a quattro
zampe.
L c il nulla rispondo perch non c uno spazio n un tempo. Entriamo in un altro concetto
inesplorato. Praticamente il confine delluniverso nero il limite massimo degli universi infiniti.
Volendo far viaggiare la fantasia possiamo dire che tutti gli universi infiniti, visibili e invisibili,
hanno il confine dove termina luniverso nero. In un certo senso, esite un unico universo infinito,
ma finito.

Ma il ragionamento non ancora completo perch abbiamo trascurato unaltra parte che appartiene
sempre alluniverso dellinfinito: il mondo infinitamente piccolo dellatomo.
Qui entra in ballo la meccanica quantistica, dove le dimensioni atomiche sono governate da leggi
che nessuno ha scritto finora, solo teorizzate. Tanto vale non entrarci.
Ultima considerazione e poi chiudiamo per davvero: lo spazio e il tempo sono infiniti?
Spazio e tempo.
Sullargomento ci sarebbe molto da dire, ma non so se il mio cane lo sopporterebbe.
Allora diciamo solo lessenziale.
Einstein con la sua teoria della relativit ristretta ha sconvolto e ribaltato ogni concezione che
avevamo sullo spazio e sul tempo. Lo spazio e il tempo sono un tuttuno, legati. Al dilatare delluna
si restringe laltra. Ovvero se luna nulla laltra infinita.
Non ci credete?
Siccome lo scorrere del tempo la distanza tra due eventi (t2-t1)=t, la legge della relativit ci diche
che:

Con =v/c (v la velocit con cui ci muoviamo e c la velocit della luce)


Ora:
Per v=0 o per v<<c il tempo la distanza cronometrica tra due eventi.
Ora per gli stessi eventi ma per v=c t=, ovvero la distanza cronometrata infinita. Difficile da
comprendere, ma cos, ce lo dice uno, Einstein, molto ma molto pi bravo di noi.
Nel mezzo c tutta una variet di tempi diversi luno dallaltro pur legati allo stesso evento a
seconda la velocit con cui ci muoviamo. Ricordiamoci che noi siamo immersi in un universo con
spazio e tempo distori che in costante accelerazione , in uno spazio che ha velocit relative in ogni
suo punto.
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In sintesi.
Non c un adesso delluniverso e non c un tempo unico per tutti. Ogni luogo, ogni oggetto,
ogni storia ha il suo proprio tempo e questi tempi non sempre combaciano.
Anzi, in generale non combaciano. Orologi eguali possono indicare durate diverse, se si muovono
in modo diverso, anche infinite.
Conclusione.
Quello che abbiamo capito fin qui ci porta a concludere che non esite una dimensione dellinfinito,
n ancora c una definizione univoca che abbraccia tutte le branche della scienza. Ognuno si faccia
la sua idea, a libera scelta. Per ora.

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