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Quindicinale

Anno XXXI

01.04.2010
Numero

557
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO

La morte di Don Andrea Meneghin - pag. 1


Incentivi: al via dal 6 aprile - pag. 2
Iniziative al museo del Piave di Caorera - pag. 3
Digitale terrestre: tutto quello che c’é da sapere - pag. 5
Gruppo Alpini “Valderoa”: Rech confermato capogruppo - pag. 20
Chiuso in redazione il 22.03.2010
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Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori:
Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano
Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO “DA MILIO” - Alano; pasticceria “dolci pensieri” - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero;
ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; bazar di A. Verri - Segusino.
1 cronaca

E’ morto don Andrea Meneghin


di Fulvio Mondin
Don Andrea Meneghìn, parroco di Vas fino al 1976 e di Campo fino al luglio del 1992, è
deceduto mercoledì 17 marzo all’età di 93 anni nella casa “Padre Kolbe” di Pedavena,
dove era ospite da alcuni anni. Originario di Fener, don Andrea è stato cappellano ad
Asiago, Este e Thiene e parroco a Mellame, Vas e Campo. Durante il suo apostolato
nella parrocchia di Vas, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per
quanto aveva fatto durante l’alluvione del 1966 in aiuto a famiglie e ragazzi. Grande
appassionato di radio di ogni tipo, don Andrea Meneghin è stato uno dei primi
radioamatori della zona. Questa sua passione gli ha permesso, in tempi nei quali non
c’era Internet e col telefono non si arrivava ovunque, di comunicare con le missioni e
con amici appassionati radioamatori nei 5 continenti. Fra le sue passioni anche la
caccia e la pesca, i treni elettrici e le automobili. Al termine della sua attività di parroco,
durante la quale è stato sempre assistito dalla sorella Ida in qualità di perpetua, si era
ritirato nella sua casa di Fener e frequentemente sostituiva nelle celebrazioni i parroci
della zona in specifiche ricorrenze. Il funerale è stato celebrato sabato 20 marzo nella
chiesa di Campo, mentre il suo corpo riposa nel cimitero di Fener (da “Il Gazzettino” di venerdì 19 marzo 2010).

Il mio ricordo di don Andrea


di mons. Giuseppe Zanon, della Curia di Padova
A mezzogiorno di oggi, mercoledì 17 marzo, ha cessato di battere il cuore di don Andrea Meneghin. Questa mattina
si è sentito male e ha retto il tempo di arrivare all’ospedale di Feltre. Era ospite da qualche anno nella Casa P. Kol-
be a Pedavena, una piccola struttura sanitaria, unita alla casa di riposo, gestita dai Padri Conventuali. Una casa,
come il nostro reparto dei preti all’Opera della Provvidenza, in cui trovano assistenza preti della diocesi di Belluno e
padri conventuali. Nel momento della sua invalidità, don Andrea aveva optato per questa casa, che era più vicina ai
paesi che egli aveva servito.
Don Andrea era nato a Fener, Comune di Alano, nel 1916, nel pieno della prima guerra mondiale. Non ha
mai potuto vedere il papà, morto nel 1918 in un ospedale da campo a Piove di Sacco, separato dal confine. Una
privazione che ha segnato la sua vita, anche se ricorda con riconoscenza che i legami familiari lo hanno sempre
accompagnato. Nel testamento redatto nel 2005 ricorda ad uno ad uno i familiari, in particolare il fratello partito per
la guerra a 18 anni e non più ritornato, e la sorella Antida divenuta suora, pur tra molte difficoltà. E' stato ordinato
prete da mons. Carlo Agostini nel 1940 all’inizio della seconda guerra. Com’era usanza allora per i preti novelli, ha
prestato servizio per un anno come assistente dei piccoli in seminario minore a Thiene. Svolge quindi il ministero di
cooperatore in tre grandi parrocchie: Asiago, Este, Thiene. Nel 1955, assecondando il suo desiderio di avere una
parrocchia piccola e di montagna, il vescovo mons. Bortignon lo nomina parroco di Mellame nel Comune di Arsiè.
Dopo dieci anni si sposta dalle suo parti, nella vallata del Piave, alla parrocchia di Vas. Ancora dopo dieci anni, nel
1976, assume il compito di parroco a pochi chilometri di distanza, a Campo di Alano. Nel 1992, al compiersi
dell’età, rinuncia alla parrocchia e si ritira nella sua casa natale a Fener, insieme con la sorella Ida che lo aveva se-
guito in gran parte del suo ministero e che morirà qualche anno prima di lui. In pensione da parroco, non da prete:
fino a pochi anni fa arrivava con la sua auto a dire messa e a confessare nelle varie comunità parrocchiali e religio-
se dei vicariati di Quero e di Valdobbiadene. Proprio in una celebrazione, inciampato nel presbiterio di una chiesa,
si era fratturato il femore, cominciando il suo periodo di invalidità, che ha trascorso per poco tempo all’Opera della
Provvidenza e per la gran parte nella casa P. Kolbe di Pedavena.
Già la cronologia del suo ministero dice un percorso lineare di un prete umile, “ordinario”, che ha messo la
sua umanità, così come il Signore gliela aveva data, a servizio del Vangelo, nella vicinanza alla gente. E' stato un
prete cordiale: le comunità che lo hanno avuto come pastore gli sono rimaste legato nel ricordo e nell’affetto, ri-
chiamandolo nelle occasioni che si offrivano per la sua presenza. Vas non dimentica la sua vicinanza alla gente
quando nel 1966 si chiuse la cartiera e molto famiglie restarono senza lavoro. E quando l’alluvione ruppe i collega-
menti, per molto tempo don Andrea si prestò a portare a scuola i ragazzi con il suo automezzo. Per questo ebbe
anche un riconoscimento civile. Il suo cuore era rimasto particolarmente legato all’ultima parrocchia, Campo di Ala-
no, ricambiato dai parrocchiani. Per questo ha disposto che il suo funerale venga celebrato in quella comunità. Ha
scelto invece di essere sepolto a Fener, accanto al suo vecchio parroco, don Rizzardo Forretto, che fu per lui come
padre e a cui deve il sorgere della sua vocazione. Nel suo testamento ricorda anche i nomi di altri sacerdoti che fu-
rono per lui come padri: mons. Marco Fabbris, rettore dei seminario minore, mons. Vittorio De Zanche, rettore del
maggiore, insieme con il vicerettore don Arturo Pitton. Ricorda con riconoscenza mons. Fortunato Bortoli arciprete
di Asiago, mons. Camillo Naselli Feo abate di Este (che mi ha guidato con tanta saggezza, amore e comprensione,
come un papà: la cui foto porto ancora vicino al cuore), mons. Lino Portile, arciprete di Thiene (da lui ho imparato
ad amare il sacerdozio). Nel suo studio c’era ben in vista una fotografia con due suoi amici e compagni di ordina-
zione: mons. Francesco Frasson e mons. Aldo Pesavento. Don Andrea aveva una passione che ha coltivato per
tutta la vita: era radioamatore. Dalla sua canonica ai confini della diocesi comunicava con il mondo. Un suo interlo-
cutore fedele era un padre conventuale della basilica dei Santo…
2 attualità

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la prossima firma del decreto ministeriale attuativo sugli incentivi. Il provvedimento prenderà il via dal 6 del Consiglio prenderà
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marzo
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scorso, la prossima firma del decreto ministeriale attuativo sugli incentivi. Il provvedimento prenderà il via dal 6 aprile.
I settori agevolati dagli incentivi
I settori agevolati dagli incentivi sono: sono: motocicli e moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo,
moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni cucine, abitazioni
Iecologiche,
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rimorchi, incentivi
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anche che la ripresa è lenta e intermittente. E’ dunque necessarioil
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questa mattina incentivi in Consiglio dei Ministri il decreto che stanzia 42070 milioni per
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settore tessile e altri interventi per 50 milioni a sostegno della cantieristica navale, delle alte tecnologie dell’aerospazio,
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tecnologiedell’aerospazio,
dell’emittenza radiotelevisiva locale. Tutti gli ainterventi
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l’obbiettivo di navale,
migliorare l’ecosostenibilità dell’aerospazio,
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dell’emittenza
premiare l’innovazione
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locale.
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Tutti gli interventi
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ad affermare migliorare l’ecosostenibilità
l’ecosostenibilità
che il Governo
ambientale,
ambientale,
non fa abbastanza
diper
di
premiare
premiare l’innovazione e la sicurezza sul lavoro. E a chi si ostina ad affermare
l’innovazione – ha concluso Scajola - ricordo che proprio nei giorni scorsi abbiamo concluso la selezione del bandoper
l’innovazione e la sicurezza sul lavoro. E a chi si ostina ad affermare che
che il Governo
il Governo nonnon fafaabbastanza
abbastanza per di
l’innovazioneindustriale
l’innovazione
Innovazione ––ha
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concluso Scajolatecnologie
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Innovazione
Innovazione industriale
industriale su
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“Nuove tecnologie
tecnologie
innovativi presentati da 745 imprese e 305 centri di ricerca”. per il Made
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innovativi presentatida da745 745 imprese
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3

“LA GRANDE GUERRA 1914-1918”

CAORERA di Vas (BL)


info@museodelpiavevincenzocolognese.it
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Esposizione di cartoline Mostra


sul tema: fotografica
itinerante
“LA GRANDE
GUERRA “VIENNA:
RACCONTATA BAMBINI
DALLE CARTOLINE” IN DIVISA
NELLA Alcune
delle

GRANDE GUERRA” cartoline


esposte
alla
mostra
La mostra fotografica, composta da circa
50 foto, curata dal Barone Raimund Gamotha,
che ha per tema le divise dell’esercito
Austro-Ungarico indossate da bambini,
rimarrà aperta per circa 60 giorni
La collezione
di cartoline è stata
donata al Museo
del Piave “Vincenzo
Colognese”
dal Comandante Prov.
TV del C.F.S dott.
Guido Spada

CAORERA DI VAS (BL)


28 marzo
MUSEO 2010
DEL PIAVE - - ore 11.30 Orari di apertura al pubblico:
INVERNALE (ottobre-aprile): Sabato: 15.00-18.00 - Domenica: 09.00-12.00 e 15.00-18.00
Abbiamo il piacere
ESTIVO di invitarvi all’inaugurazione
(maggio-settembre): delle due
Sabato: 15.00-18.30 mostre, che
- Domenica: avranno come
09.00-12.00 ospiti d’onore
e 15.00-18.30
il Barone Raimund Gamotha di Vienna, il dr Guido Spada e le
Ingresso unico € 3,00
madrine Desirée Dall’Asen e Silvia Zanella
Al termineper
Visite su prenotazione della cerimonia
gruppi agli illustri
di almeno ospiti verràIl loro
10 persone. consegnata
servizio una targa
di apertura del in segnoèdiesclusivamente
Museo gratitudine svolto da
per l’impegno profuso nell’ambito storico della Grande Guerra
volontari; ci scusiamo anticipatamente per eventuali imprevisti

Entrata libera e brindisi finale con il Prosecco CSC SANTA LUCIA DI PIAVE
4 LETTERE AL TORNADO

LA DEMOCRAZIA ESISTE MA C’È CHI NON VUOLE VEDERLA


di Bruno ZANOLLA
Il consigliere comunale Vittorio Alberti, appartenente al gruppo di minoranza nel consiglio di Quero, ha una vera e
propria passione per il concetto di DEMOCRAZIA. Sul tema si è più volte espresso, sia in consiglio comunale, che
sulle pagine di questo stesso periodico. Nonostante la passione e lo studio con il quale vi si dedica, giunge però a
conclusioni discutibili.
Nel consiglio comunale di fine anno, tenutosi in data 18.12.2009, il consigliere ha infatti sostenuto che nella nostra
società NON VI E’ DEMOCRAZIA. Trovo quest’affermazione molto grave.
In primo luogo perché affermare la mancanza di democrazia, significa ammettere che è in atto o si è già verificato un
ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA.
In Italia è infatti garantito il diritto-dovere di voto e il diritto di essere eletti, a differenza di quanto invece è avvenuto e
avviene in Governi Dittatoriali nazi-fascisti o comunisti.
Nè mi risulta che fino ad oggi tali diritti siano stati abrogati o posti in discussione.
In secondo luogo perché L’ESISTENZA DELLA DEMOCRAZIA in Italia, è stata posta in discussione di fronte ad alunni
del nostro Istituto Comprensivo, presenti come da tradizione al Consiglio Comunale di fine anno. Educativamente,
negare l’esistenza della Democrazia in Italia, equivale a negare tutte le lotte che hanno portato alla costituzione della
Repubblica Italiana, senza tenere conto di quanti hanno impegnato una parte rilevante della loro esistenza a
consolidare le Istituzioni Repubblicane.
Poche parole meritano le motivazioni che Alberti porta a sostegno della sua tesi.
Alberti cita l’Antica Grecia e la Repubblica Serenissima, come esempi di non-democrazia. Quale sia il nesso di tali
sistemi istituzionali con il nostro, è per me un mistero.
Nell’ambito del citato Consiglio Comunale, ha poi dichiarato che, la maggioranza che governa il nostro Comune non è
tale, se si tiene conto dei voti della minoranza e vi si aggiungono quelli dei non-votanti. Perché il numero dei non-
votanti debba essere considerato come consenso alla minoranza, è un’altra misteriosa considerazione di Alberti.
Altrettanto strana è infine l’affermazione dello stesso, per cui basta appartenere ad una determinata area politica per
essere eletti. Affermazione questa, oltre che semplicistica, anche irrispettosa di chi si reca alle urne.
Al Alberti posso solo dire: LA DEMOCRAZIA IN ITALIA ESISTE, MA C’È CHI NON VUOLE VEDERLA.

A proposito dell’articolo su “Quero Informa”


di Alberto COPPE
Il Consigliere Alberti Vittorio, richiama i principi di obiettività, democrazia e trattamento nel merito dell’articolo del
gruppo di minoranza che, secondo lui, doveva essere pubblicato nel numero di “Quero Informa” dello scorso dicembre.
Come Direttore responsabile del giornale “Quero Informa”, tengo a sottolineare che, negli scorsi anni in occasione di
ogni uscita del periodico comunale, pur avendo sempre chiesto un articolo al gruppo di minoranza (di cui Alberti era
capogruppo), non mi è mai stato inviato alcunché.
Per quanto riguarda l’uscita del numero di “Quero Informa” del mese di Dicembre 2009, ho avvisato personalmente i
Capigruppo consiliari (per la maggioranza Elena Mondin e per la minoranza Gino De Girardi), affinché
predisponessero articoli da inserire nel giornale.
Alcune settimane dopo, all’indirizzo di posta elettronica della Biblioteca Comunale è pervenuto un articolo spedito da
Vittorio Alberti. Dato che lo spazio per gli articoli richiesti è riservato ai Gruppi consiliari, ho chiesto al Capogruppo di
minoranza Gino De Girardi se l’articolo spedito da Vittorio Alberti era da considerarsi come articolo del Gruppo e quindi
se dovevo inserirlo nel giornalino comunale. E qui “casca l’asino”… Il Capogruppo consigliare di minoranza Gino De
Girardi mi comunicò che era opportuno che lo leggesse prima che fosse pubblicato.
In seguito, all’incirca a metà dicembre, il Capogruppo Gino De Girardi mi chiese di non pubblicare l’articolo e precisò
che nessun altro articolo del gruppo di minoranza sarebbe stato proposto per il numero di dicembre di “Quero Informa”.
In seguito, d’intesa tra i due Capigruppo consiliari (minoranza e maggioranza), si decise che nel numero di dicembre
2009 nessun articolo sarebbe stato pubblicato da parte dei rispettivi gruppi consiliari.
Più democrazia di così… nessuna censura o minaccia, ma solo rispetto dei ruoli che ad ognuno di noi compete. Non si
tratta, come dichiara Alberti dalle pagine de “Il Tornado”, di Democrazia dei pochi (oligarchia), ma invece di scelte
condivise di chi, legittimamente eletto, rappresenta i rispettivi gruppi consiliari in Consiglio Comunale.

Nozze di smeraldo
per i coniugi Errandi
I coniugi ERRANDI LIBERALE e PETERLE ONORINA,
di Alano di Piave, hanno festeggiato le nozze di
SMERALDO: 55 anni insieme!
Accipicchia!! 55 anni, 660 mesi, 20.075 giorni, 481.800
ore e 28.908.000 minuti insieme !!! E' certo che l'amore
non ha età ed il tempo nulla può fare contro il vostro
amore... Il Vostro matrimonio, con questo anniversario, è
diventato sicuramente eterno. Continuate così.
Figli, Nuore, Genero e nipoti tutti
5 attualità

Panoramica e principali vantaggi


La TV analogica, la TV che siamo abituati a guardare da anni, stà per andare in pensione e lasciare il posto alla TV
Digitale Terrestre. Il passaggio al Digitale Terrestre, definito Switch Off, si concluderà entro il II° semestre 2012 e
coinvolgerà oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni di apparecchi. E' in corso una fase intermedia, definita Switch
Over, in cui la Televisione Analogica e la Televisione Digitale coesistono.
Il Veneto passerà al digitale nel periodo tra il 21 ottobre ed il 25 novembre 2010.
La TV Digitale Terrestre, detta anche T-DVB (Terrestrial Digital Video Broadcasting) o DTT (Digital Terrestrial
Television), utilizza un innovativo sistema di diffusione del segnale televisivo in formato digitale e porta diversi
benefici:
Maggior numero di programmi disponibili
Migliore qualità immagine/audio
Possibilità di programmi interattivi
Possibilità di usare la televisione per servizi di informazione di pubblica utilità
Minore inquinamento elettromagnetico
Come vedere la TV Digitale Terrestre
Per vedere i canali gratuiti della Televisione Digitale Terrestre è necessario disporre di un Decoder Zapper, da
collegare alla presa dell'antenna e al televisore mediante la presa SCART (lo stesso tipo di presa usata per collegare il
videoregistratore e il decoder satellitare), oppure di un Televisore di nuova generazione dotato di decoder digitale
terrestre integrato.
Glossario
T-DVB (Terrestrial - Digital Video Broadcasting): sigla che identifica la televisione digitale terrestre;
DTT (Digital Terrestrial Television): sigla che identifica la televisione digitale terrestre; Switch Over: termine
utilizzato per indicare il periodo in cui i segnali analogico e digitale coesistono. Si tratta di un periodo di transizione
che accompagna allo Swicth Off;
Switch Off: termine utilizzato per indicare l'interruzione definitiva del segnale analogico e il conseguente passaggio a
quello digitale;
Decoder: apparecchio necessario alla decodifica del segnale digitale;
Decoder Zapper: apparecchio in grado di ricevere solo i programmi televisivi non a pagamento (cosiddetti "in
chiaro"). Questo tipo di decoder non permette l'accesso alle trasmissioni a pagamento e ai servizi interattivi;
Decoder Interattivo o MHP: apparecchio che consente, oltre alla ricezione dei programmi televisivi non a
pagamento (cosiddetti "in chiaro"), l'accesso alle trasmissioni a pagamento, ai servizi interattivi, ai contenuti televisivi
di approfondimento e di pubblica utilità;
Modulo CAM (Conditional Access Module): dispositivo elettronico che decripta segnali radiofonici e/o televisivi
criptati come quelli della pay TV;
Smart Card: dispositivo tipo carta di credito utilizzato per la pay TV;
Slot CI (Common Interface): interfaccia elettronica digitale per dispositivi televisivi. E' l'alloggiamento per il modulo
CAM nella quale viene inserita la Smart Card necessaria per la pay TV;
Pay per View: Servizio che consente all'utente di usufruire a pagamento di singoli eventi (ad es. partite di calcio, film,
ecc.) trasmessi ad orari prestabiliti e con segnale criptato.
Sapevate che...
Il cambio dei canale sul digitale terrestre risulta più lento rispetto all'analogico. Attendete qualche secondo prima di
premere nuovamente sul tasto del canale scelto;
Per ogni TV è necessario un decoder, salvo nei casi in cui il decoder è già integrato nel TV:
Non è necessario cambiare l'antenna. Gli impianti di ricezione per la TV digitale terrestre sono uguali a quelli per la
ricezione analogica.
Informazioni tratte da: http://www.misco.it/

LETTERE AL TORNADO

Partito Democratico – circolo del Basso Feltrino


di Silvia Carelle

Il Partito Democratico è presente nei Comuni di Alano di Piave, Quero e Vas. Il circolo del basso feltrino è composto da
un’assemblea degli iscritti, il segretario e il tesoriere. L’assemblea si è riunita mercoledì 17 febbraio presso l’Hotel Tegor-
zo di Fener esprimendo il seguente voto: segretario Silvia Carelle di Quero, tesoriere Giuseppe Brucculeri di Alano.
Per tutti quelli che volessero avvicinarsi al circolo o chiedere informazioni:
segretario: cellulare 349/71.83.319 - e-mail: carelle_silvia@libero.it
6 cronaca

Tragedia sfiorata sulla Feltrina


di Alessandro Bagatella
Nei pressi dell’abitato di Santa Maria
di Quero, il tre marzo scorso un tir
della Trans Piave, che percorreva la
regionale feltrina da Feltre in direzio-
ne di Quero, nell’abbordare una curva
è dapprima sbandato sulla destra e
poi è rimasto di traverso bloccando
l’arteria stradale per oltre tre ore. Il
rimorchio dell’automezzo, dopo aver
divelto il cartello del paese ed alcuni
segnali, ha impegnato la strada,
mentre la motrice, colpendo il guard-
rail si è incastrata con le ruote
anteriori, restando in bilico sul muretto
che sovrasta la linea ferroviaria
Padova-Calalzo. Fortunatamente
nessun mezzo transitava in coda al
camion e in direzione contraria,
altrimenti sarebbe successa una
tragedia, come nell’episodio di due
anni fa. Prontamente sono giunte sul
posto diverse pattuglie di Carabinieri per compiere i rilievi e per deviare il traffico sulla sinistra Piave, bloccando anche la
linea ferroviaria finché non è arrivata una grossa gru che ha riportato in carreggiata il pesante automezzo. Per il condu-
cente del camion un grosso spavento, ma fortunatamente nessuna ferita. Pare che si fosse bloccata la marcia automatica
del mezzo. L’incidente è avvenuto verso le ore undici, provocando lo stop totale del traffico, che è tornato alla normalità
dopo tre ore di lavoro da parte delle squadre di assistenza.
7

             con la collaborazione di 
 
  
 Pro loco di Alano di Piave 
Pro Schievenin 

Acqua ­ Oro Blu 
Merce o diritto dell’umanità? 
 
mercoledì 7 aprile 2010 ‐ Ore 20,30 
Presso la palestra comunale ‐ di Alano di Piave 

incontro pubblico 
interverranno 

Luca Martinelli 
giornalista e scrittore, autore di: “L’acqua è una merce” 

Valter Bonan  
portavoce Comitato Acqua Bene Comune 

moderatrice 
 Maria Pia Simonetto, giornalista 
 
con il patrocinio dei comuni di Alano di Piave e di Segusino… 
8 cronaca

Auserflash
A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS-VIA ROMA 29 32030 QUERO T.0439.787861

QUANT’E’ BELLA CHIOGGIA! (SENZA LA PIOGGIA)


L’importante è insistere. A Chioggia c’eravamo già stati l’anno scorso, e fummo accolti da una specie di tornado, acqua
alta compresa. E siccome siamo gente
tosta e caparbia, abbiamo preteso la
rivincita. Eccoci quindi di nuovo sul
luogo del delitto, stavolta senza
stivaloni e senza tute da sub. Stavolta
abbiamo trovato il sole, pallido fin che
si vuole, ma sempre sole. In mattinata
abbiamo trovato anche il “passante”
chiuso, quindi siamo statti coinvolti in
un traffico lento e caotico, che ci ha
consentito di arrivare nella patria del
“radìcio” in perfetto ritardo. Qui
abbiamo trovato un clima accettabile
che ci ha consentito di visitare la città, i
suoi monumenti principali, di salire
sull’antico campanile medievale, di gi-
rare tra le bancarelle del mercato
settimanale (“par de èsser a
Valdobbiadene”, ha commentato
qualcuno) e di far la spesa al mercato
del pesce. Risaliti sul pullman,
abbiamo poi raggiunto Rosolina e il
ristorante “Al Medioevo”. Ci siamo
trovati in un ambiente piuttosto inquietante, popolato di armature, di strumenti di tortura, mazze, balestre, cannoni, tutti
autenticamente falsi come i lampadari in stile preudo-veneziano orrendamente rosso-sangue.
In questa atmosfera così rilassante ci è stato servito il tanto atteso pranzo di pesce. Quello che non capisco è perché
abbiano affidato proprio a me l’arduo compito di raccontarvelo, visto che l’unico pesce che mangio volentieri è il tonno
in scatola. Mi scuso quindi se, data la mia totale incompetenza, non starò a descrivervi le varie portate, o a riportarvi
nel dettaglio i vari giudizi raccolti tra i commensali. E’ ovvio che gli “intenditori” abbiano voluto dire la loro, e che giudizi
chiaramente favorevoli si siano scontrati con opinioni assai diverse. Alcuni rammentavano esperienze più esaltanti, altri
se la sono cavata dicendo che il pesce, come le donne, riserva sempre o brutte sorprese o meravigliose delizie. Alcuni
azzardavano confronti col pranzo dello
scorso anno a Comacchio, esaltandone
l’originalità, la raffinatezza e l’abbondanza
delle portate. Altri cercavano invece di
valorizzare la particolarità dei piatti
odierni, avanzando l’ipotesi che forse si
trattava di un menu ispirato alla cucina
medievale, e proprio per questo un po’ …
misterioso.
La verità è che non c’è nulla di più
personale dei propri gusti, e che
l’abbondanza di cui disponiamo ci fa
diventare sempre più esigenti e raffinati.
Ma insomma, considerando i pro e i
contro, vogliamo concedere un bel 7 più?
Per la cronaca a Rosolina eravamo in 67.
Praticamente un record.
p.p.
Nella foto in alto, la comitiva (quasi al
completo) davanti al Ristorante “Al
Medioevo”.
Qui sopra, invece, una cartolina di “saluti da Ciosa” per tutti i lettori del “Tornado”.
attualità

Facciamo controllare la caldaia


"Il controllo dell'impianto termico domestico è un dovere per il bene di tutti! Chiama subito il
tecnico e fai il controllo periodico dell'impianto termico: con questo piccolo accorgimento
avrai più sicurezza, più risparmio energetico e più ecologia"
E' questo il messaggio che la Provincia di Belluno vuol lanciare a tutti i cittadini con questa
nuova campagna di comunicazione, partita il 28 gennaio 2010. Infatti se tutte le caldaie
venissero regolarmente manutentate - anche quelle delle seconde case - tutti sarebbero più
sicuri. Una caldaia sempre efficiente fa risparmiare e contribuisce a ridurre l'inquinamento in
quanto i fumi risultano più puliti e meno saturi di polveri sottili (PM10). I controlli e la
manutenzione sono espressamente previti dalla legge che stabilisce per coloro che la
omettono una sanzione amministrativa.
Alcune indicazioni di sintesi
1. Per gli impianti fino a 35 KW il bollino di controllo deve essere inviato alla Provincia di Belluno, attraverso
l'autocertificazione, ogni 4 anni. Il costo è di 5 euro
avrai più sicurezza, più risparmio energetico e più ecologia"
E' questo il messaggio che la Provincia di Belluno vuol lanciare a tutti i cittadini con questa
nuova campagna di comunicazione, partita il 28 gennaio 2010. Infatti se tutte le caldaie
venissero regolarmente manutentate - anche quelle delle seconde case - tutti sarebbero più
9 fa risparmiare e contribuisce a ridurre l'inquinamento
sicuri. Una caldaia sempre efficiente
attualità in
quanto i fumi risultano più puliti e meno saturi di polveri sottili (PM10). I controlli e la
manutenzione sono espressamente previti dalla legge che stabilisce per coloro che la
omettono una sanzione amministrativa.
Alcune indicazioni di sintesi
1. Per gli impianti fino a 35 KW il bollino di controllo deve essere inviato alla Provincia di Belluno, attraverso
l'autocertificazione, ogni 4 anni. Il costo è di 5 euro
2. Per gli impianti superiori a 35 KW il bollino di controllo va inoltrato ogni 2 anni. Il costo è proporzionale alla potenza
dell'impianto.
3. La manutenzione (pulizia più fumi) deve essere fatta secondo le indicazioni del libretto della casa costruttrice o
dell'installatore o del manutentore.
4. Il controllo dei fumi (efficienza energetica) deve essere svolto con tempistiche che sono diverse a seconda dell'età
e del tipo di combustibile utilizzato.

come eravamo

Dalle soffitte di Lasen


La nostra abbonata Valentina Andreazza, di Quero, ci ha fatto pervenire
questa antica foto, che i famigliari del marito hanno rinvenuto in soffitta, in
quel di Lasen. Il fotografo ha ben apposto la sua firma sotto la foto ed
anche sul retro, come si può osservare dalle
immagini che pubblichiamo, e si trattava di
Eugenio Innocenti, fotografo in Quero
all’inizio del secolo.

Purtroppo non siamo riusciti a conoscere i


due personaggi ritratti, sconosciuti anche a
coloro che hanno ritrovato la foto.

Se qualcuno sa riconoscerli, saremo lieti di


darne notizia.
Intanto possiamo sapere che la stampa di
questo foglietto, almeno del retro, è stata
fatta da una ditta austriaca, visto che si può
leggere, sotto la scritta Quero, il nome della
stessa e precisamente Bernhard Wachtl,
Vienne.

ASTERISCO

La foto terza classificata ad Alano


Doriano Baiocco socio del Gruppo Fotografico
“Airone” ha vinto con questa foto il 3° premio al
concorso
“Alano tra il Grappa e il Piave”
Complimenti!!!
Gli appassionati di foto potranno consultare il sito
sottosegnato, del gruppo fotografico “AIRONE” di
Pederobba, di cui fa parte anche il nostro abbonato Settimo
Rizzotto, quale membro del Consiglio. Troverete belle
immagini e la segnalazione del ricco calendario di iniziative.
10
11 LETTERE AL TORNADO

Con la prossima dichiarazione dei redditi


scegli di devolvere il 5 x mille dell’IRPEF a
Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue
La legge finanziaria prevede che ogni contribuente potrà scegliere se destinare la percentuale dell’imposta sul reddito,
nella misura del 5 per mille, a sostegno di uno dei seguenti settori: le

5 X MILLE associazioni non profit, la ricerca scientifica, la ricerca sanitaria.


Il contribuente potrà donare il 5 per mille apponendo la propria firma
nel settore :
“Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di
utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle
associazioni e fondazioni” e indicando, nello spazio sotto la firma, il
codice fiscale della Associazione Feltrina Donatori Volontari di

Tragedia sfiorata sulla Feltrina


Sangue: 91007860256
Se, nel settore prescelto, non viene indicato
il codice fiscale madi siAlessandro Bagatella
appone la sola firma,
le somme saranno ripartite in modo Nei pressi dell’abitato di Santa Maria
proporzionale in base al numero di di Quero, il tre marzo scorso un tir
preferenze ricevute dalle della Trans Piave, che percorreva la
CF: 91007860256 associazioni appartenenti alla stessa regionale feltrina da Feltre in direzio-
categoria. Se il cittadino non esprime ne di Quero, nell’abbordare una curva
91007860256
alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.
è dapprima sbandato sulla destra e
La tua firma al 5xmille, non ha alcun costo per te, ed è invece molto
poi è rimasto di traverso bloccando
importante per l’Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue, per
questo ti chiediamo di aiutarci ad informare chi ancora non l’arteria stradale per oltre tre ore. Il
conosce l’iniziativa. rimorchio dell’automezzo, dopo aver
divelto il cartello del paese ed alcuni
Con un semplice gesto, potrai segnalarla ad un tuo amico.
segnali, ha impegnato la strada,
mentre la motrice, colpendo cronaca il guard-
rail si è incastrata con le ruote
anteriori, restando in bilico sul muretto
ANSELMO MONDIN che sovrasta la linea ferroviaria
Padova-Calalzo. Fortunatamente

HA LASCIATO LA VITA nessun mezzo transitava in coda al


camion e in direzione contraria,
altrimenti sarebbe successa una
TERRENA tragedia, come nell’episodio di due
anni fa. Prontamente sono giunte sul
posto diverse pattuglie di Carabinieri per compiere
L’11 febbraio scorso è mancato all’affetto sinistra
i rilievi e per deviare il traffico sulla dei suoiPiave, bloccando
cari Anselmo anchedila
Mondin
linea ferroviaria finché non è arrivata una grossa gru che ha riportato in carreggiata il pesante automezzo.
anni 81, originario di Schievenin, ma residente da alcuni anni a Quero. Per il condu-
cente del camion un grosso spavento, ma fortunatamente nessuna ferita. Pare che si fosse bloccata la marcia automatica
del mezzo. L’incidente è avvenuto verso le ore undici,molto
Persona provocando lo stop
conosciuta per totale del traffico,
aver lavorato come che è tornato
stradino alla ilnormalità
presso Comune
dopo tre ore di lavoro da parte delle squadre di assistenza.
Quero fino alla meritata pensione.
I famigliari ringraziano tutti quelli che gli sono stati accanto in questo
momento di dolore.

I Famigliari

Elena Scariot
festeggia
80 primavere
di Alessandro Bagatella
Elena Scariot, di Quero, che qui vediamo ritratta davanti ad una bellissima
torta, nei giorni scorsi ha festeggiato, assieme ai figli, nuore, nipoti e parenti
il bel traguardo degli ottanta.

Elena ha inoltre offerto a tutti gli invitati un ricco pranzo in suo onore, in un
noto agriturismo di Valdobbiadene.

Un augurio da parte nostra alla festeggiata, augurandole ancora tanti anni


felici e pimpanti, certi di rivederla per il suo centenario.
12 girogustando

Girogustando in Feltrino:
l’Azienda Agricola Vitivinicola Biasiotto
di Antonio Miotto *
Il nostro giro eno-gastronomico nel Basso Feltrino ci porta questa volta nel centro del Comune di Vas, dove ci a-
spetta Andrea Biasiotto che, molto gentilmente, ci descrive l’azienda di famiglia che da quattro generazioni produce
e vende vini di ottima qualità.

L’azienda

Nata all’inizio del 1900 dall’iniziativa del signor Luigi


che passò dalla produzione per consumo familiare
ad una realtà aziendale, dai primi anni ’40, con la
nascita della cantina a Vas, l’attività venne continua-
ta prima dal figlio Silvio e poi dal nipote Luigi con il
figlio Andrea. L’azienda dispone di una tenuta, a
Codroipo (nella foto sotto), che si estende per circa
20 ettari dove vengono prodotte le uve di Prosecco,
Chardonnay, Pinot Grigio, Cabernet Franc e Merlot
che vengono interamente lavorate, dopo la ven-
demmia, nella cantina di Vas (nella foto a fianco).
La tradizione della famiglia Biasiotto si unisce
all’innovazione per ottenere un vino di ottima qualità,
dato che molti dei processi produttivi sono mecca-
nizzati, come la vendemmia e l’imbottigliamento.
Questo connubio tra vecchio e nuovo fa sì che
l’azienda ottenga sempre ottimi punteggi e prestigiosi riconoscimenti dalle riviste del settore, non solo dal punto di
vista della qualità ma anche dal rapporto qualità/prezzo, quest’ultimo ottimo biglietto da visita per la vendita diretta
con il consumatore.
L’azienda, oltre ai familiari, conta anche
tre dipendenti, per una produzione an-
nua che si aggira intorno alle 300.000
bottiglie, oltre a una piccola produzione
per la vendita del vino sfuso.
Negli ultimi anni è sempre stata presente
al Vinitaly, la più importante rassegna
dedicata ai vini Italiani, e alla Fiera dei
Sapori Italiani che si tiene a Longarone
durante la prima settimana di ottobre.
L’ottima gestione aziendale e la qualità
del prodotto ha fatto si che anche in
questo periodo di crisi l’azienda non ne
abbia risentito finora.

I prodotti

L’azienda produce e vende 11 tipi di vino tra i quali il Prosecco che, con la recente normativa, può finalmente van-
tarsi della Denominazione d’Origine Controllata, dato che il limite geografico era a pochi chilometri di distanza
dall’azienda. Procedendo con ordine troviamo quindi il Prosecco Spumante “Andrea Biasiotto”, l’Extra Dry e Dei
Colli Trevigiani; rimanendo nei bianchi troviamo anche lo Spumante Brut e Pinot Grigio. Parentesi importante per i
vini rossi, a cominciare con i classici Cabernet Franc, Merlot e Cabernet Franc Riserva fino ad arrivare alle due per-
le della produzione dei rossi:

- il Cabernet Spumante Demi-Sec, uno spumante rosso recentemente valutato con un ottimo punteggio (86)
dall’importante guida “Annuario dei Migliori Vini Italiani” a cura dell’esperto Luca Maroni, che lo descrive
come “una briosa crema di frutto nero la cui morbidezza fluente rende il suo sapore di avvolgente, croccante
equilibrio”;

- il Canaja, un rosso importante dove la metà delle uve che lo compongono vengono appassite per circa
40/45 giorni, il tutto viene poi messo in barrique (rovere francese) per circa un anno. Anche quest’ultimo re-
censito con un ottimo 84 da Luca Maroni che lo descrive come “un vino davvero molto espressivo nei suoi
fragranti e mentosi profumi di frutti di bosco. Un vino-frutto di estrazione e lavorazione enologica davvero
qualificante e armoniosa”.
13 girogustando

Troviamo anche il Gocce d’Oro, un passito d’uva Prosecco non fil-


trato, dove le uve vengono vendemmiate a mano e lasciate
appassire per circa 4 mesi; questo vino ha ottenuto anche una Gran
Menzione al 1° Concorso Enologico organizzato dall’Associazione
Italiana Sommelier presso la Fiera dei Sapori Italiani a Longarone il
19 settembre 2005.
È possibile acquistare i vari vini (vedi foto a fianco) direttamente
presso l’azienda tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00
alle 18.00 e il sabato dalle 8.00 alle 12.00.
Azienda Agricola Biasiotto - via Piave 16 Vas - tel. 0439 788000
Per chi fosse interessato a far conoscere i propri prodotti sul Torna-
do, può contattarmi al seguente indirizzo mail: antoniomi8@alice.it
o al numero 347-9640262 in ore serali.

ASTERISCO

“Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa”,


l’11 aprile la prima escursione
di Alessandro Bagatella
L’11 aprile si parte, sempre con lo stesso spirito di montagna e all’insegna dell’allegria e della compagnia. Come è
stato anticipato nel numero scorso dall’amico Silvio Forcellini, assieme al calendario delle escursioni sono state ri-
cordate anche le norme da rispettare, in special modo nei confronti di chi mi dà una mano: se manca Sandro, chi fa
le mie veci deve essere altrettanto rispettato. A proposito del calendario, per uno scherzo del computer si sono in-
vertiti gli orari (ma non le date) di tre delle tredici escursioni programmate dagli “Amici del Tomatico e del Grappa”
per il 2010 e presentate sul numero scorso. Li riproponiamo corretti, scusandoci con tutti gli appassionati della mon-
tagna per l’inconveniente.
DATA ORA PERCORSO DIFFICOLTA’
10-11 luglio 7.00 Rifugio Biella e Rifugio Sennes Impegnativo Iscriz.
(pernottamento in rifugio - iscrizioni per tempo)
25 luglio 6.00 Le 52 gallerie del Monte Pasubio e Rifugio Papa impegnativo Iscriz.
(pranzo in rifugio - possibilità di corriera)
31 luglio 14.00 11a notturna in ricordo di Igor Corso e degli amici Facile Iscriz.
scomparsi: Cilladon - Monte Paoda
(con rancio alpino per tutti su prenotazione)
Per ulteriori informazioni sulle escursioni in calendario contattatemi al numero telefonico 0439-788052. Ricordo a
tutti che è sempre richiesta l’iscrizione. Ringrazio anticipatamente e ci vediamo domenica 11 aprile, per l’escursione
sul Monte Miesna, con partenza alle ore 7.30 sempre dalla Locanda Curto di Quero-Vas.
cronaca
Rape giganti a Caorera
di Alessandro Bagatella

La foto a fianco che proponiamo ai lettori ci è


stata fornita da Emma, che gestisce il bar di
Caorera, e che testimonia come in questa
frazione di Vas non si raccolgano solo
zucche giganti, ma anche rape di notevole
dimensione. Quelle che vediamo le sono
state regalate da un suo cliente che vuole
restare anonimo. Noi ci complimentiamo con
il misterioso coltivatore, prenotandoci fin
d’ora per un assaggio in caso di ulteriore
copioso raccolto. Ricordiamo che al bar da
Emma i nostri lettori possono rinnovare o
sottoscrivere l’abbonamento al Tornado e
cogliamo l’occasione per ringraziare Emma
per la sua generosa disponibilità e preziosa
collaborazione.
14
15 LETTERE AL TORNADO

Interrogazione in Senato per l’antenna di Valdobbiadene


Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02830
Atto n. 4-02830 Pubblicato il 9 marzo 2010 Seduta n. 347 GIARETTA - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
in data 17 novembre 2009 l'interrogante si è già rivolto al Ministro in indirizzo segnalando la grave situazione
riguardante i beni paesaggistici della provincia di Treviso in conseguenza della autorizzazione concessa dal Comune di
Valdobbiadene (Treviso) per la realizzazione in località Pianezze da parte della ditta Klasse Uno srl di un'antenna per
radiocomunicazioni di enormi dimensioni (circa 60 metri) in una zona di altissimo pregio paesaggistico;
in data 23 ottobre 2008 la competente Soprintendenza intimava l'inibizione e la sospensione dei lavori in
considerazione del fatto che "tale struttura per la sua configurazione e l'impatto visivo che genera nel contesto
inevitabilmente risulta incompatibile con il luogo ove è collocata e con il suo intorno" e che in data 3 giugno 2009 la
Procura della Repubblica di Treviso ha sequestrato il cantiere per mancata ottemperanza alle disposizioni di
sospensione lavori della Soprintendenza;
il Consiglio comunale di Valdobbiadene aveva individuato un sito idoneo in cui concentrare i vari radioripetitori con
un minore impatto ambientale bonificando inoltre l'area da presenze abusive di altri impianti e l'attuale
amministrazione; contravvenendo tale deliberazione, ha invece concesso l'autorizzazione sopra richiamata,
provocando l'intervento delle autorità di tutela;
la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso ha in
data 16 dicembre 2009 formulato la proposta di notevole interesse pubblico dell'area interessata, ai sensi degli art.
138, comma 3, e 141 del decreto legislativo 42 del 2004 (recante "Codice dei beni culturali e del paesaggio");
l'interrogante rinnova la richiesta di conoscere, con sollecitudine, quale sia la valutazione del Ministro in
indirizzo rispetto ai fatti sopra riportati e quali iniziative intenda assumere per tutelare il paesaggio unico di
Valdobbiadene, gravemente compromesso dalla realizzazione dell'antenna in oggetto.

ATTUALITÀ

Guida "Veneto in tasca.


La Regione per te"
E' disponibile online "Veneto in tasca. La Regione per te", una guida
che vuole far conoscere i principali servizi e le opportunità offerti dalla
Regione del Veneto ai suoi cittadini. La guida è uno strumento molto
utile, che agevola i rapporti tra cittadino e Istituzione: un
vademecum che permette di individuare con la massima facilità i
servizi regionali maggiormente richiesti dai cittadini, fornendo i
contatti diretti alle strutture competenti. La Regione del Veneto con
questa iniziativa prosegue il percorso, già avviato da tempo, verso una
sempre maggior trasparenza dell’attività amministrativa e la
semplificazione dei meccanismi, a volte ostacolati da un’eccessiva
burocrazia, che regolano la vita interna degli uffici regionali. Ogni
cittadino, sfogliando la Guida, può trovare con assoluta semplicità gli
indirizzi, i nominativi e i numeri utili di tutti quei soggetti che in Regione si
occupano della famiglia, dell’immigrazione ed emigrazione, del mondo
associativo e produttivo, della sanità, del lavoro, della formazione e di
ogni altro settore che compete all’attività amministrativa.
http://www.regione.veneto.it/Notizie/Primo+Piano/Veneto+in+tasca.htm

Agraria
MARCHI
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• PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO
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16 LETTERE AL TORNADO

Comune di Alano, le serate informative


sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti rsu
denominato “porta a porta”
a cura di Andrea Tolaini, assessore alle politiche del territorio
In prossimità del passaggio al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti rsu denominato “porta a porta”, il Comune di Ala-
no di Piave organizza alcune serate informative a beneficio dei cittadini, cui saranno anche forniti degli appositi bi-
doncini. Queste le date delle serate:
¾ Martedì 6 aprile alle ore 20.30 presso la sala consiliare di Alano di Piave;
¾ Venerdì 9 aprile alle 20.30 presso il Centro Culturale (ex Cinema Parrocchiale) di Quero, solo per i commer-
cianti, gli artigiani e gli imprenditori dei Comuni di Alano di Paive, Quero e Vas;
¾ Lunedì 12 aprile alle ore 20.30 presso il Centro Parrocchiale di Fener;
¾ Mercoledì 14 aprile alle ore 20.30 presso il Centro Parrocchiale di Campo.
ATTENZIONE: la distribuzione dei bidoncini per ogni famiglia verrà effettuata presso il Centro Parrocchiale di Fener
e di Campo, l’Albergo Belvedere di Colmirano e la Palestra Comunale di Alano nel giorno di:
¾ Sabato 17 aprile dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00.
Chi non potrà ritirare personalmente il bidoncino lo potrà fare incaricando una persona di fiducia, munita di apposita
delega. Si ringrazia per la collaborazione i volontari della Protezione Civile di Alano di Piave.

Ivan Obaldi presenta


la sorellina Francesca
Il 17 dicembre scorso, per la gioia di papà Davide e mam-
ma Elis, è arrivata Francesca a tener compagnia al fratel-
lino Ivan. Di questo splendido evento ne sono immensa-
mente felici i nonni Carla e Remo, Assunta e Pino, gli zii, la
cuginetta Caterina, i bisnonni Samuele e Liliana, Caterina
e tutti i parenti. Approfittando del Tornado Ivan e France-
sca salutano e mandano un grosso bacione a tutti quelli
che li conoscono

Il mercatino del Tornado


Affittasi a Segusino ex studio medico da adibire ad ambulatorio o studio
professionale, ubicato in via Piave e dotato di due stanze, uno stanzino, un bagno,
riscaldamento autonomo, con giardino con gazebo e ampio parcheggio (nella foto a
fianco). Per informazioni telefonare al 328.5416606.
Affittasi a Valdobbiadene appartamento composto da ingresso, cucina, soggiorno,
tre camere e doppi servizi, con posto auto interno, caldaia indipendente e vista
panoramica. L’appartamento è sito in via Erizzo, al 4° piano del “Condominio 2000”.
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Affittasi spazi commerciali (150 mq) presso l’ex “Cucina Italia” di Alano di Piave, via Licini 9. Per
informazioni telefonare allo 0439-779014 oppure al 329-8633865.
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18 CALCIO

Calcio - Seconda Categoria


PRIMA VITTORIA ESTERNA IN
CAMPIONATO PER LA PIAVE TEGORZO
di Cristiano Mazzoni
Una vittoria, un pareggio ed una sconfitta. Questi i risultati colti dalla Piave Tegorzo nelle ultime tre gare che relegano la
compagine bianco-verde al quart’ultimo posto in classifica sempre in piena zona play-out. Se preventivata poteva essere la
sconfitta con il San Vittore, seconda forza del campionato, molto rammarico è rimasto invece per la mancata vittoria sul Foen
sfuggita, come ormai già successo diverse volte in questa stagione sportiva, nei minuti finali. Amarezza lenita dall’importante
vittoria colta sul campo del Lentiai che ha permesso alla Piave Tegorzo di accorciare a quattro punti il sest’ultimo posto ov-
vero la salvezza diretta occupato proprio dal Lentiai. Il successo con la compagine della sinistra Piave ha coinciso anche con
la prima vittoria esterna in questo campionato per la squadra allenata da Giuseppe Prosdocimo sperando che sia il viatico in
queste ultime sei giornate per delle prestazioni importanti per raggiungere la salvezza. Dopo la pausa di domenica 4 aprile
per la Pasqua, la Piave Tegorzo affronterà in casa domenica 11 aprile l’Union Maser (ore 16:00) mentre nelle due successi-
ve sarà impegnata in trasferta dapprima contro la Juventina Mugnai (domenica 18 aprile) e poi contro il Valdosport (domeni-
ca 25 aprile).
22a GIORNATA: Piave Tegorzo – Foen 2 a 2
Pareggio amaro per la Piave Tegorzo che nel derby feltrino con il Foen ha
gettato alle ortiche per l’ennesima volta una vittoria ormai in tasca facendosi
raggiungere nei minuti di recupero. Tre punti che la squadra di mister
Prosdocimo per quanto visto in campo avrebbe nettamente meritato ma
sfuggitigli per non aver saputo chiudere l’incontro. Ad inizio gara gli ospiti
partivano bene tanto che al 7° passavano in vantaggio quando sugli sviluppi
di un calcio di punizione l’incornata di Zuglian non lasciava scampo a Giulio
De Faveri. Nonostante il gol a freddo la Piave Tegorzo non si scomponeva
prendendo in mano le redini del gioco. In tre occasioni 25°, 35° e 45° Khalid
Rahli aveva sui piedi la palla del pareggio che però l’attaccante falliva
maldestramente. Nella ripresa i padroni di casa entravano in campo più
determinati e in tre minuti ribaltavano il risultato. Era il 15° quando al
termine di una bell’azione manovrata Andrea Coppe di testa insaccava per
il meritato pareggio. Quindi tre minuti dopo giungeva il vantaggio grazie ad
un calcio di rigore concesso per fallo su Andrea Coppe trasformato con
freddezza da Paolo Scopel. La Piave Tegorzo cercava di chiudere la partita
ma per ben due volte Mirko Schievenin sprecava la palla del match ball. Al
42° i padroni di casa protestavano per un netto rigore ancora ai danni di
Andrea Coppe ma poi, quando la vittoria sembrava ormai acquisita,
venivano beffati in zona cesarini. Era l’ultimo minuto di recupero quando su
una punizione scodellata in area l’incornata del portiere De Bastiani,
accorso anche lui nei sedici metri, rimpallata da un difensore veniva
Il centrocampista Ivano Lamonato raccolta da Fiorin che in girata infilava Giulio De Faveri.
23a GIORNATA: Lentiai – Piave Tegorzo 0 a 3
Grazie ad un inizio di secondo tempo veemente la Piave Tegorzo ha colto sul campo del Lentiai il suo primo successo e-
sterno al termine di una gara agonisticamente valida. Tre punti fondamentali per la rincorsa alla salvezza diretta che la
squadra allenata da Giuseppe Prosdocimo deve fare proprio sulla compagine lentiaiese. Nella prima frazione le squadre
badavano soprattutto a non scoprirsi con il gioco che ristagnava per lo più a centrocampo. L’unico episodio degno di nota
era l’atterramento in area di Rahli Khalid al 20° sul quale l’arbitro sorvolava. Nella ripresa la Piave Tegorzo entrava in campo
con una marcia in più e nel giro di 12 minuti faceva sua la partita. Il vantaggio giungeva all’8° quando su una punizione di
Paolo Scopel dal limite dell’area Enrico Sacco di piede era il più lesto alla deviazione vincente. Passavano solo tre minuti ed
ecco arrivare il raddoppio: su un lancio lungo della retroguardia bianco-verde che coglieva impreparata la difesa locale Si-
mone Binotto, in sospetto fuorigioco, si involava in area e trafiggeva De Paoli in uscita con un preciso diagonale. I padroni di
casa tramortiti dall’uno-due micidiale non riuscivano a reagire e al 20° dovevano incassare anche la terza rete grazie ad una
percussione di Enrico Sacco che palla al piede partiva da centrocampo e saltati un paio di avversari superava con un pre-
gevole pallonetto De Paoli chiudendo praticamente l’incontro.
24a GIORNATA: Piave Tegorzo – San Vittore 0 a 2
Con il classico 2 a 0 il San Vittore è riuscito a regolare una tenace Piave Tegorzo mantenendo il secondo posto in classifica
al termine di una gara tutto sommato equilibrata che la compagine feltrina è riuscita a far sua sfruttando, con il cinismo che
si addice alle squadre di rango, le poche occasioni capitategli. Una vittoria quella della squadra di mister Bee maturata
nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione e gestita con sapienza nel secondo tempo e che lascia, di contro, una Piave Te-
gorzo al quint’ultimo posto in classifica in piena zona play-out. Nel primo tempo il gioco ristagnava per lo più a centrocampo
con le squadre soprattutto attente a non scoprirsi in difesa. Ma la maggior esperienza degli ospiti aveva la meglio al 30°
quando su un cross dalla destra la difesa locale non riusciva a liberare e Filosa a due passi dalla porta non aveva problemi
ad insaccare. La rete tramortiva i padroni di casa ed il San Vittore ne approfittava per assestare il raddoppio. Era il 44°
quando a conclusione di una bell’azione corale Maddalozzo si trovava a tu per tu con Valter Canova che dopo aver respinto
la prima conclusione nulla poteva sulla ribattuta a rete dell’attaccante. Nell’intervallo la Piave Tegorzo riorganizzava le idee
e nel secondo tempo entrava in campo più determinata nel tentativo di riaprire la gara. Al 15° ci andava vicina sfiorando il
gol con Mirko Schievenin il cui tiro al volo si stampava sul palo. Tre minuti dopo Andrea Coppe lanciato a rete veniva atter-
rato da Faoro in uscita ma l’arbitro invece di espellere il portiere si limitava ad ammonirlo. I padroni di casa creavano ancora
un paio di buone occasioni senza però riuscire a concretizzare. Passata la sfuriata locale il San Vittore badava ad ammini-
strare con esperienza il doppio vantaggio mancando in contropiede il tris.
19 CALCIO

CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 24a GIORNATA


Caerano 54, San Vittore 47, Ztll Sx Piave 34, Fiori Barp Sospirolo 41, SP Calcio 2005 – Union Maser 40, Fossalunga* 39,
Valdosport 37, Bessica – Altivolese 28, Lentiai 24, Foen 21, Piave Tegorzo 20, Eagles Pedemontana 18, Juventina Mugnai
17, Agordina 13. (* 1 punto di penalizzazione).

rACCONTO
Pulizie di Pasqua
di Martino Durighello
Non era così semplice come oggi si può pensare. Fare la pulizia in casa,
sessant'anni fa, non era impresa da poco, né tale da poter essere affrontata
quotidianamente. Provate un po' voi ad usare aspirapolvere, pulitrice a 100
gradi, lucidatrice, spray e chi più ne ha più ne metta, su un pavimento di
tavèle semiconsunte, su pareti ineguali con scrostature e buchi, su soffitti di
tavole con fessure e travi irte di chiodi (servivano per appendervi salami
scorZét e luganega, ma anche uva e pannocchie ...), su finestre fessurate
con vetri di ... cartone!
Che poi tutta questa attrezzatura non esisteva, né sarebbe servita. Per le
pulizie servivano scope, acqua (da prendere alla fontana), varechina (poca
che la costa schèi!), qualche straccio e ... olio di gomito a volontà.
C'è anche da dire che gli uomini entravano in casa con le scarpe co i fer, vi
portavano sogàt, manère, cugni, seghe e segoi e tanti altri attrezzi necessari
all'attività quotidiana. Nell'angolo della cucina si deponevano, secondo le
stagioni, patate, castagne, pannocchie; vi si montavano i pedegnè per i
cavalier ed anche, quando il buon Dio aveva voluto mandarci un'abbondante
vendemmia, i sentàr e i tinàz. E poi c'era il biavèr, con il suo bottino di zuc,
fasói, téghe, pannocchie, biada, pere, mele ...
Del resto la casa non era il luogo per vivere: si viveva nei campi, nei prati,
nei boschi. La casa era un punto di riferimento, un luogo di raduno, un
posto di ristoro e di ricovero, e soprattutto, lo scrigno degli affetti, il simbolo
della famiglia. Quel grande stanzone che ignorantemente liquidiamo col nome di cucina e che aveva molteplici funzioni
(cucina, salotto, sala da pranzo, ripostiglio ... ) era in realtà "la casa". Espressioni come: "Va a casa, sta a casa, va do
a casa (dalla camera o dal granaio), fora de casa ... " si riferiscono a quello stanzone.
Pulire: un problema!
Si puliva, certo, ma come si poteva, quello che si poteva e quando si poteva. Scopare camere e scale era per lo più la-
voro settimanale, non facile né comodo: fessure tra le tavole, chiodi, travi, buchi non permettevano certo di passare
con lo straccio o il pennello per la polvere. Tutti i giorni c'erano invece pitali da svuotare e da lavare, pagliericci da
smuovere, camere da riordinare. La cucina si scopava anche più volte al giorno e di tanto in tanto si lavava il pavimen-
to: acqua a secchi, spazzettone e scopa, specialmente se per casa bazzicava qualche giovanotto; eh, già, le ragazze
non volevano di certo che entrasse in una casa sporca!
Ma più di tanto, malgrado tutta la buona volontà, non si riusciva a fare. Ecco quindi che, almeno una volta all'anno, si
ricorreva a pulizie eccezionali e generali, il che avveniva per lo più in primavera, all'avvicinarsi della Pasqua, magari
durante la settimana santa; ed ecco perché tali pulizie straordinarie erano denominate "pulizie di Pasqua" (già, come
quelle dell'anima, confessione e comunione una volta all'anno, almeno a Pasqua). Né solo da noi, che tale usanza c'e-
ra in tutta Italia e pure oltre frontiera, a quanto mi si dice.
Allora la casa veniva rovistata da cima a fondo; spesso si ricorreva anche alla reimbiancatura, almeno della "cucina".
Si lucidavano maniglie e pentole, menestri e cazéte, secchi e caldaie di rame. Le ragazze si avviavano alla fontana con
la roba da pulire, un piattino con la pastèla (farina con aceto e sale) un tubetto di "sidol" per gli ottoni ed il solito olio di
gomito. E lì sfrega tu che sfrego io, tra risate, schiamazzi, sgridate (delle mamme), disturbi (graditi) di qualche giova-
notto, ogni cosa acquistava luce e brillantezza. E profumo di primavera! Per quelli che abitavano nelle vicinanze della
chiesa c'era anche lavoro extra: bisognava pure dare una mano a chi faceva bella la casa di Dio. E così, tra i rami e gli
ottoni di casa trovavano posto anche candelabri, vasi, turiboli, navicelle, secchielli ...
Si puliva anche il camino. Lavoro per uomini. Uno sul tetto ed uno dentro casa, al caminetto: tiravano alternativamente
i capi estremi di una fune con al centro legato un fastello di pungitopo. E c'era lavoro anche per i ragazzini: bisognava
pulire la catena del camino. Un gioco, più che un lavoro; un gioco ed una gara. Si prendeva la catena per uno dei ganci
e la si trascinava per i cortili, rincorrendosi e facendo la "vispateresa". Ma il risultato era quello di un lavoro e ben fatto:
la catena, dopo le scorribande per strade e stradine, tornava bella lucida come tutto il resto della casa che odorava di
pulito e di rinnovato, come i prati in fiore.
E quando il sabato mattina si scioglievano le campane nel suono del Gloria, tutto era pronto, anima e corpo ed anche
la casa, per accogliere il Cristo risorto; anche la casa con tutto il suo contenuto: così la doveva trovare il parroco nei
giorni seguenti, quando sarebbe venuto a benedire. Nessuno si sarebbe degnato di fargli trovare una casa sporca ed
in disordine.

Il racconto è tratto dal libro “Ciottoli”, realizzato da Martino Durighello, sotto


l’egida de “Il Tornado – Editrice Pro Loco Fener”. L’opera, che mette per iscritto al-
cune memorie del maestro Martino, si può acquistare per 14,00 €uro nelle edicole lo-
cali, nelle librerie di zona ed in diversi recapiti sparsi sul territorio. Si può anche ri-
chiedere ai componenti della redazione. Un libro che merita di essere letto e riletto!
20 cronaca

Alano di Piave: gruppo Alpini “Valderoa”


Si è svolta nel mese di febbraio l’assemblea generale dei soci ed in quella occasione anche il
rinnovo del direttivo del gruppo stesso. Le votazioni hanno dato il seguente risultato:
CAPOGRUPPO: Rech Valentino; VICE CAPOGRUPPO: Mazzier Mauro, Nani Antonio;
SEGRETARIO: Pisan Nicola; ADDETTO ALLA PROTEZIONE CIVILE: Mazzier Fabio;
ADDETTO ALLE ATTIVITA’ ASSISTENZIALI: Pisan Francesco; RESPONSABILE ATTIVITA’
SPORTIVE: Mazzier Mauro; ADDETTO STAMPA: Collavo Giannino; ADDETTO ALLE
PUBBLICHE RELAZIONI: Collavo Giannino; ADDETTO AL TESSERAMENTO: Pisan Nicola;
ADDETTO ALLE ATTIVITA’ VARIE: Collavo Elio; ALFIERE DEL GAGLIARDETTO: Nani
Antonio, De Faveri Piero; RESPONSABILE ATTREZZATURA: Codemo Bellino, Mazzier
Fabio; ADDETTI AL MAGAZZINO: De Faveri Piero, Mazzier Mauro, Simioni Antonio; REVISORE DEI CONTI: Collavo
Daniele.
Il consiglio si compone così di 15 soci e rimarrà in carica sino a tutto il 2012.
Quasi contemporaneamente si è svolto anche il rinnovo del consiglio direttivo sezionale che comprende tutti i soci del
feltrino (4000) e che ha visto un cambio al vertice con la elezione a presidente di sezione Carlo Balestra che va a sosti-
tuire il dimissionario per decorrenza dei termini Renzo Centa alla guida della sezione da una decina d’anni. I consiglieri
di sezione incaricati al coordinamento del Basso Feltrino sono: Dal Pos Claudio, Mazzalovo Romeo e Rech Valentino.

ASTERISCO

Consigli di lettura… astrologici


Ariete (astrologia) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Secondo l'astrologia
occidentale, l'Ariete è
un segno zodiacale
cardinale e di fuoco. È
governato da Marte e
Plutone. In questo
segno il Sole si trova in
esaltazione, Venere in
esilio, Saturno in
caduta. È opposto al
segno della Bilancia.
Il suo metallo è il ferro,
le sue pietre preziose e
minerali sono il
diamante, il rubino,
l'ametista, pietre rosse
in genere, ossidiana,
zolfo e pirite.
I suoi colori: il rosso vermiglio, fuoco, il colore del
sangue e di Marte. La flora: tulipani, gladioli, caprifoglio,
nocciolo. Nel significato simbolico attribuitogli
dall'astrologia occidentale, il primo segno dello zodiaco
rappresenta la vita e la morte; dall'ariete prendono vita
tutti gli altri segni e, secondo alcuni autorevoli astrologi,
il segno avrebbe in embrione caratteristiche peculiari di
ciascuno degli altri segni. Per questo motivo, nella sua
apparente semplicità, l'ariete è talvolta visto come il più
inafferrabile tra i dodici segni, capace di dar luogo a
personalità tra loro assai diverse. In generale, tuttavia,
le persone con posizioni di rilievo in Ariete sono
energiche, appassionate e impulsive. Impazienti ed
egoiste, amano detenere il potere. Hanno un carattere
battagliero ed uno spirito giovanile. Come nel caso
dell'animale che le rappresenta, tendono ad affrontare
la vita a testa bassa. All'epoca della definizione dei
segni zodiacali, il Sole si trovava nel segno dell'Ariete
nel periodo che va dal 21 marzo al 21 aprile. Tale
convenzione è rimasta fissa, sebbene nel frattempo, a
causa della precessione degli equinozi, il periodo di
transito del Sole in Ariete si sia gradualmente spostato
in avanti; oggigiorno, il Sole si trova in Ariete approssimativamente dal 15 aprile al 15 maggio. Il periodo esatto varia
di anno in anno, e per stabilire la sua posizione nei giorni estremi è necessario consultare le effemeridi.
21 LETTERE AL TORNADO

I pericoli della pubblicità


di Filippo Arcelli
Mentre l’ultimo numero de “II Tornado” pubblicizza a pag.
28, con sottintesa preoccupazione, strutture presso cui ri-
volgersi per disintossicarsi - per chi se ne accorge in tem-
po - dal vizio traumatico del gioco, “Il Corriere della Sera”,
uno dei più prestigiosi quotidiani nazionali, proprio lo
stesso giorno (giovedì 11 marzo) non esita a pubblicare
una vistosa inserzione pubblicitaria della Snai che lo ma-
gnifica e lo esalta come la più encomiabile delle virtù (vedi
box a fianco).
E’ evidente che i mass-media ignorano la morale quanto
adulano ogni forma di possibile entrata economica. Ad una
pubblicità “anima del commercio” poco importa se il pro-
dotto, o il messaggio che commercia, sia una vera e pro-
pria “apologia del gioco d’azzardo”, come quella voluta dal-
la Snai ed accettata da “Il Corriere della Sera”.
Quali sirene si prospettano ai nostri giovani? Quali chimere
ad offuscare le menti, già drogate dalla società dei consu-
mi, anche di persone mature, padri o madri di famiglia, dal-
la tossicodipendenza da stupefacente alla psicodipenden-
za da stimolo mass-mediatico, giornalistico, televisivo?
In un recente incontro fortemente volto da medici e psi-
chiatri della Usl di Treviso, si fece un’analisi dettagliata del-
le conseguenze statistiche del vizio del gioco, una ormai
vera e propria neopatologia definita “sindrome da gioco
di azzardo”, quantificando in più di mezzo milione di
persone i malati che ne sono affetti. Un demone che sconvolge soprattutto economicamente intere famiglie, a
prescindere dal sesso e dall’età; in termini reali ammontano a quasi centomila miliardi di vecchie lire i soldi che
gli italiani sperperano nella speranza della “dea bendata” ed oltre diecimila miliardi le entrate fiscali incamera-
te dallo Stato, il vero beneficiato, inventore e diffusore di questa sorta di “finanza creativa” assolutamente insensi-
bile al maleficio di massa che produce.
Spero di non dover assistere alle prospettive di una società futura affollata di marchingegni elettronici, di
slot-machines, di scommesse, di super enalotti o di “gratta e vinci”. Purtroppo quello che intravedo è un mondo in
cui i valori sono sempre più effimeri, un optional intercambiabile, come quello proposto da società economiche che
spacciano per “virtuoso”, con ben ventidue aggettivi magnificatori (contarli per credere!) l’invito al gioco, un demone
nefasto come un male incurabile, un “gratta e perdi” con l’avallo “onorevole” dei nostri politici di qualsiasi colore.

LEGNA DA ARDERE STAGIONATA DI FAGGIO E CARPINE IN BANCALI - PELLETS- ACCENDIFUOCO - LEGNA DA AR-
DERE IN SACCO

LEGNA SECCA!!! PELLET

PRONTA CONSEGNA
22 ASTERISCO

La foto di copertina
L’arrivo della primavera stimola la voglia di colori e questa copertina, che ritrae un’opera del pittore querese Francesco
Guerra, degli anni ‘90, ci è sembrata indovinata per assecondare questo desiderio di rinnovata vitalità. Riportiamo un
pensiero esplicativo ripreso dal sito curato da Marco Carlotto http://www.artistiscelti.it/ProgettoGuerra/index.html, dedi-
cato al nostro artista. Il quadro della copertina appartiene al cosiddetto “terzo gruppo”.
“I dipinti degli anni Novanta, tempere su carta, affreschi e legni policromi per lo più astratti, possono essere sud-
divisi a mio avviso in almeno quattro gruppi. Appartiene al primo una serie di lavori caratterizzati da un astratti-
smo lirico di derivazione espressionista, in cui dei segni istintivi, spontanei, impulsivi, quasi gestuali, uniti al co-
lore a tempera o al pastello, sembrano esprimere liberamente le sensazioni dell'artista. Rientrano nel secondo
gruppo, invece, le opere nelle quali Francesco, seguendo le ricerche del Cubismo, elabora un astrattismo geome-
trico, costruito, razionale, cerebrale, meditato, che non interpreta i valori emotivi dell'individuo. I dipinti del ter-
zo gruppo, forse i più belli, sono delle composizioni astratte contraddistinte da un perfetto equilibrio di i-
stinto e razionalità, da un'assoluta armonia di lirismo e geometria, da un'eccezionale sintesi di spontaneità
e cerebralità. Fan parte del quarto gruppo alcuni quadri nei quali compaiono, come in Riccardo Licata, dei segni
ripetuti, reiterati, i quali vanno a costituire una sorta di grafia misteriosa, indecifrabile, riportata su piani colorati
paralleli tra loro.”

In coincidenza con la festa patronale del 25 marzo: l’Annunciazione


Quero nell’atlante delle parrocchie
L’opera è un allegato del settimanale “La Difesa del Popolo”, organo di informazione della diocesi di Padova.

La Difesa del popolo è il settimanale della diocesi di Padova da ormai più


di cent’anni. Puntuale ogni domenica si presenta in parrocchia per essere
collante tra la comunità diocesana e la sua gente.
Per maggiori informazioni, rivolgersi al proprio parroco.
L’abbonamento annuale costa 43,00 €uro.

Qui a fianco: la tela di Palma il giovane del 1575.


23

Come eravamo
Per la nostra “storica” rubrica abbiamo ricevuto lo stimolo da alcuni nostri
abbonati, i quali hanno voluto regalare un abbonamento al nostro periodico
accompagnandolo con la pubblicazione di due foto separate da un arco di
tempo di 25 anni. Era il 1975 quando Gilberto Meneghin Neirotti si cimentava
alla fisarmonica, all’età di sei anni, e da allora non ha più smesso con la musica
e nel 2010 lo ritroviamo ancora alle prese con lo strumento mentre guida una
formazione canora: il Polifonico Nuovo Rinascimento di Quero. Sono passati gli
anni, ma è rimasta identica la passione e la determinazione che lo hanno portato

a studiare fisarmonica e pianoforte e a


diplomarsi. Le dolci melodie lo hanno
aiutato a conquistare il cuore di
Daniela, con cui è convolato a giuste
nozze. Ora si ritrova anche direttore di
due cori ed effettua numerosi concerti
sia in Italia che all’estero, rallegrando i
cuori dei suoi numerosi ascoltatori.
Che altro dire, se non: Bravo Gilberto,
ti meriti un 110 e lode!

LETTERE AL TORNADO

Escursionismo senza confini: per colline e vigneti


Il gruppo “Escursionismo senza confini” domenica 21 febbraio ha effettuato la sua quarta uscita del
2010 in un ambiente inconsueto, ma particolarmente attraente: le colline attorno a Valdobbiadene
ricche di vigneti di uva Prosecco.
(F.M.) L’inverno è una stagione difficilmente prevedibile per chi ama
camminare in montagna. I pericoli e gli imprevisti sono all’ordine del giorno.
Proprio per questo il gruppo “Escursionismo senza confini” preferisce
inserire nel suo programma invernale facili camminate a bassa quota dove
non mancano le occasioni di trovare ottimi e suggestivi percorsi. Domenica
21 febbraio il gruppo composto da 26 persone ha percorso le colline
valdobbiadenesi fra filari di viti e cantine attraversando borghi e tenute
agricole. La comitiva è partita da Valdobbiadene ed ha percorso la bassa
pedemontana del Cesen passando per san Pietro di Barbozza, Barbozza,
sant’Alberto, santo Stefano di Barbozza, Fol, Sorapiana, Saccòl, Ponta,
Marsura per tornare a Valdobbiadene. Particolarmente gradita è stata a
metà giornata la sosta presso l’azienda agricola “Mass Bianchet” gestita

dalla famiglia Miotto presente nel


territorio da oltre quattro generazioni che
si sono sempre dedicate all’agricoltura e
in primis alla coltivazione della vite. Qui
gli escursionisti hanno trovato un ricco e
gradito rinfresco offerto dai gestori.
Nessun problema per la digestione in
quanto il tragitto prevedeva ancora oltre
2 ore di cammino. Molti sono stati i
luoghi attraversati degni di nota come
l’abitato di Barbozza dove sono ancora
ben visibili delle colonne risalenti
all’epoca romana ed una antica meridiana o la casa natale del quasi ottantaduenne Leo Nardi il meno giovane e fra i
più assidui fra gli escursionisti, o, ancora, un antico lavatoio ora ovviamente in disuso ma ottimamente conservato o il
grande tronco di cedro esposto di fronte alla bella “villa dei Cedri” di Valdobbiadene.
24 cronaca

Fabrizio Bernardi su Rai 1


(M.M.) Il querese Fabrizio Bernardi, figlio dei nostri abbonati
Renato e Mirella, ha partecipato al gioco dell’Eredità, condotto
da Conti e trasmesso su Rai Uno ad ora di cena. Il 16 e 17
marzo scorsi abbiamo visto Fabrizio alle prese con i diversi quiz
proposti dal conduttore e bisogna dire che se l’è cavata proprio
bene, giungendo anche alla finalissima nel corso della sua prima
giornata di partecipazione. Peccato gli sia sfuggito il monte
premi finale e che al secondo tentativo, nonostante una buona

condotta di gara sia stato sfavorito ad un passo dal


giungere nuovamente alla fase finale, eliminato non
per sua colpa, ma per via del meccanismo di gara.
Per ricordargli la bella esperienza vissuta negli studi
Rai gli abbiamo scattato qualche foto e qui ne
proponiamo un paio anche ai nostri abbonati.
Bravo Fabrizio!

come eravamo

Un “Safari” in Domador
Chi è in grado di attribuire una data precisa alla foto che pubblichiamo è pregato di comunicarla alla redazione. Nessuno
dei “superstiti” della spedizione venatoria in Domador, da noi scrupolosamente interpellati, ha saputo fornirci in proposito
una informazione attendibile, neppure quelli che vantano una memoria elefantina. Eppure la foto immortala un’ avventura
di cui, all’epoca, si parlò e si rise molto,
sia per la eterogeneità dei partecipanti,
sia per i suoi contorni avventurosi.
Chi scrive queste note ricorda, in
particolare, i gustosi galletti alla diavola
(ribattezzati “alla petrolina”) preparati
dal grande chef Carlo Luttman, serviti
con la polenta fatta con l’acqua attinta
da una cisterna dove galleggiavano le
salme di grossi e appetitosi ranocchi di
montagna. La stessa acqua,
naturalmente,veniva impiegata anche
per preparare il caffè e per cuocere la
pasta. E come non dedicare un
pensiero all’unica vittima accertata
delle implacabili doppiette dei nostri
infallibili predatori: al povero “cotorno”
che i soliti maligni dicono fosse già in
avanzato stato di putrefazione quando
fu abbattuto, ma che venne
ugualmente sventolato come un trofeo.
Tra i momenti esilaranti della “spedi-
zione” merita di essere ricordata la
caccia alle “paoline” (specie di cornacchie), che si risolse con un incredibile sperpero di cartucce ma che lasciò misera-
bilmente vuoti i carnieri; ma anche il commovente impegno con cui l’indimenticato Cesare Licini, per accertarsi del recen-
te passaggio della selvaggina, raccoglieva, annusava ed …assaggiava tutte le tracce corporee lasciate dalle inafferrabili
prede. Memorabile è stato anche il movimentato ritorno a casa, specialmente per coloro che, (in crisi etilica grazie alla
dieta di “pèrseghi e vin” cui erano stati costretti dopo che la fiasca del petrolio, andata in mille pezzi, aveva intriso tutte le
altre riserve alimentari) dovettero affrontare una discesa davvero rischiosa e, in qualche punto, perfino drammatica.
La foto ritrae il gruppo dei baldi cacciatori prima del rientro in paese, raggiunti da parenti, amici e … sostenitori. In piedi,
in alto, Antonio Agrizzi, Giuseppe Agrizzi e Orazio Piccolotto. Seduti (o inginocchiati, o stravaccati), da sinistra: Ottavio
De Faveri, Matteo Collavo, Emilio Durighello, Carlo Luttman, Giorgio Simioni, Cesare Licini, Cesare De Faveri, Alfonso
Secco, Paolo Licini, Piero Piccolotto, Gianni Mazzier, Vincenzo Mazzier, Domenico Miuzzi, Antonio Codemo. Nascosto
dietro a Gianni Mazzier, un signore che desidera mantenere l’incognito.
p.p.
25 cronaca

Feneresi alla conquista del West


a cura di Silvio & Giovanni

In questo numero proponiamo due immagini scat-


tate negli U.S.A., e più precisamente nello Stato
del Colorado, nei pressi dei celeberrimi “Grand
Canyon” e “Valle della Morte” (sorvolati dai quattro
protagonisti della trasferta americana in elicottero).
Nella prima foto, tra i quattro “cow-boys” in visita
ad un villaggio indiano della zona, compaiono an-
che due feneresi: Gigi Zago (il primo da sinistra) e
Mario Santangelo (il secondo da sinistra, …ma
che resterà nella storia locale per essere stato
l’abbonato numero 1 del Tornado). Fin qui - e poi a Las Vegas, in Nevada, per l’importante fiera delle armi - li ha
portati la loro grande passione per la caccia, anche se il coyote della seconda foto non sembra affatto preoccupato
dalla loro presenza… Osservandoli da vicino e, soprattutto, vedendoli “in quelle condizioni”, magari avrà anche
pensato: “Ma chi sono ‘sti quattro coyo…tes?” (ma questa, più probabilmente, è solo una “battutaccia” dei due per-
fidi autori di queste righe, uno dei quali, tra l’altro, grande amico di Gigi e Mario).

bowling

Angelo Zardin di Carpen terzo assoluto


nelle finali nazionali di bowling
di Alessandro Bagatella
Il nostro compaesano Angelo Zardin, di
Carpen, si è classificato terzo assoluto
nelle finali nazionali di bowling, catego-
ria singolo maschile, disputate il 17-18
ottobre 2009 a Biella. Angelo pratica da
cinque anni questo sport, tanto da
essersi recentemente classificato al
primo posto assoluto nella categoria “All
Events” del Veneto, che tiene conto di
tutte le gare federali disputate in
regione. Questo prestigioso risultato gli
ha permesso di accedere alle finali na-
zionali in Piemonte, in cui ha
conseguito, per l’appunto, la medaglia di
bronzo (quella d’oro è andata a un
rappresentante della Campania, quella
d’argento ad uno dell’Emilia) e a cui
hanno partecipato ben settanta giocatori
provenienti da tutta Italia. Il bowling è
uno sport che richiede un allenamento
accurato (almeno due volte alla settima-
na) presso un impianto di Castelfranco. Noi del Tornado, assieme ai familiari, agli amici e ai paesani tutti, ci congra-
tuliamo con Angelo Zardin per il risultato conseguito, augurandoci di rivederlo presto in gara con magari al collo la
medaglia d’oro. Nella foto, Angelo è il secondo in alto da destra.
26 cronaca

Cristian col campione europeo rally 2009


(s.for.) Alla festa in onore del
neocampione europeo di rally
Giandomenico Basso, organizzata
a Pederobba lo scorso 5 dicembre,
non poteva mancare il nostro “inviato
speciale” Cristian Gatto, che del
pilota trevigiano è grande amico.
Eccoli ritratti davanti all’Abarth
Grande Punto S2000, la vettura che
ha permesso a Basso di bissare il ti-
tolo continentale, già conquistato nel
2006, e che ha dimostrato di essere
competitiva su tutti i tipi di percorso
affrontati durante l’intensa stagione
2009: dagli asfalti tortuosi e alpini dei
rally italiano, portoghese e svizzero,
a quelli più veloci di Bulgaria e di
Francia, sino allo sterrato duro del
rally greco. Nel corso dell’anno
appena trascorso, il 36enne pilota
originario di Cavaso del Tomba si è
aggiudicato ben cinque prove (il Rally 1000 Miglia, in Italia, e quelli di Bulgaria, Portogallo, Grecia e Francia), men-
tre nell’ultima gara, disputata in Svizzera, ha badato ad accumulare i punti necessari per imporsi nell’Europeo, con-
quistando comunque un ottimo secondo posto. Nella classifica finale del Campionato Europeo 2009, Basso, con
122 punti, ha preceduto il polacco Michal Solowow (Peugeot), fermo a 100 punti, e il connazionale Corrado Fontana
(Peugeot e Mitsubishi), con 78. Ciliegina sulla torta, la notizia che l’IRDA, l’International Rally Drivers Association,
lo ha proclamato “numero 1” del ranking 2009, primo assoluto di una speciale classifica che comprende tutti i mi-
gliori piloti italiani e che viene compilata in base a un sistema a punti che tiene conto dell’importanza e della difficol-
tà sportiva delle prove e dei risultati dei piloti in tutti i rally riconosciuti da FIA e ACI CSAI, sia a livello nazionale
(172 gare in Italia) che internazionale (44 gare all’estero). Una graduatoria, quindi, estremamente oggettiva, che
consacra pertanto Basso ai vertici del rallysmo.
Giandomenico Basso (nato il 15
Stagione Vittorie Auto
settembre 1973 a Cavaso del Tomba)
2006 Campionato Europeo Rally FIA Grande Punto Abarth S2000 è un pilota italiano di rally. Ha corso
2007 Campionato Italiano Rally Grande Punto Abarth S2000 tutta la sua carriera dei rally nella
FIAT. Ha fatto il suo debutto nel WRC
2009 Campionato Europeo Rally FIA Grande Punto Abarth S2000 nel 1998 al Rally di Sanremo con una
Fiat Seicento. Nel 2001 e nel 2002 ha gareggiato nel J-WRC con una Fiat Punto S1600, finendo quinto nel 2001 e
quarto nel 2002. Nel 2006 si laurea campione nella prima edizione dell’Intercontinental Rally Challenge e del Cam-
pionato Europeo Rally guidando una Fiat Grande Punto Abarth S2000. Nel 2007 ha vinto il Campionato Italiano
Rally. Nel 2009 ha vinto ancora una volta il Campionato Europeo Rally alla guida di una Abarth Grande Punto
S2000 (scheda tratta da “Wikipedia, l’enciclopedia libera”).
come eravamo

Calciatori feneresi
…d’altri tempi
La foto a fianco ci è stata consegnata dall’amico Dario
Spada (che è stato, tra l’altro, tra i fondatori di questo gior-
nale) ed è stata scattata nei primi anni Sessanta in quel di
Campo, dove era impegnata la rappresentativa fenerese in
questione: in piedi, da sinistra, Mauro Rizzotto, Giacomo
Rizzotto (deceduto), Luciano Turrin, Emilio Billò e Sandro
Santangelo; accosciati, sempre da sinistra, Dario Spada,
Dario Forcellini, Mario Marchese e Claudio Lasta. Foto
Turrin (padre).
27 MOSTRe

Attesissima a Venezia la grande retrospettiva di

FELICE CARENA
Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - 27 marzo > 11 luglio 2010
Mostra a cura di Virginia Baradel promossa da Regione Veneto/Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti/Arthemisia Group

LA MOSTRA
Venezia dedica una grande mostra a Felice Carena (Cumiana, Torino 1979 – Venezia,1966), protagonista indiscusso
del Novecento italiano; un omaggio all’artista di origini piemontesi che scelse la Serenissima per trascorrere gli ultimi
ma fecondi anni della sua
carriera.
Promossa dalla Regione del
Veneto, dall’Istituto Veneto di
Scienze Lettere ed Arti e da
Arthemisia Group, la mostra
“Felice Carena” si terrà dal 27
marzo all’11 luglio 2010, nella
prestigiosa sede di Palazzo
Franchetti.
Dopo la mostra dedicata nella
stessa sede a Zoran Music,
conclusa il 7 marzo, prosegue
dunque la valorizzazione degli artisti legati alla città e, in particolare, alla riscoperta di un grande pittore come Felice Ca-
rena, da lungo tempo assente nel panorama delle esposizioni.Dopo oltre vent’anni dalla rassegna svoltasi a Torino nel
1996, la mostra veneziana è la prima importante occasione per riscoprire e rivalutare il Maestro attraverso una ri-
lettura critica aggiornata, con attenzione gli anni veneziani e ripercorrendo altresì la sua lunga attività pittorica,
ricca di richiami e di soluzioni stilistiche in continua evoluzione. A cura di Virginia Baradel e con un comitato scien-
tifico di prestigio composto, insieme alla curatrice da Luigi Cavallo, Elena Pontiggia, Nico Stringa l’evento, coordinato
da Stefano Cecchetto, riunisce oltre 90 opere provenienti dai maggiori musei italiani e da collezioni private, tracciando la
parabola di una biografia artistica che si snoda dai primi anni torinesi sino alle struggenti Pietà e alle sontuose Nature
morte degli ultimi anni. In mostra capolavori esemplari, come I Viandanti (1908-1909, GAM, Udine), Ritratto di un sacer-
dote (1913, Ca’ Pesaro, Venezia), Bambina sulla porta (1919, Fondazione Giorgio Cini, Venezia), La Quiete (1921-1926,
Banca d’Italia), Gli Apostoli (1924, GAM Palazzo Pitti, Firenze), La scuola (1927-1928, Monte dei Paschi), Uomo che
dorme (1938, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma), Teatro popolare (1933, GAM, Milano); e
molte importanti opere inedite o mai esposte tra cui la bellissima Deposizione (1938-1939), eccezionalmente prestata dai
Musei Vaticani, la Fuga in Egitto (1940), il Ratto delle Sabine (1942) e il nucleo centrale del discusso dipinto Dogali
(1936), recentemente ritrovato ed esposto come novità assoluta in questa occasione. Il percorso della mostra si presenta
idealmente come una quadreria, che bene si inserisce nelle scenografiche sale di Palazzo Franchetti. Una scelta di capo-
lavori e di opere esemplari in ordine cronologico in sette sezioni illustra i diversi periodi della vicenda artistica di Felice
Carena per cogliere infine l'originalità e la singolare qualità della pittura del periodo veneziano.
Venezia diventa dunque il prisma attraverso cui rileggere l’intera storia della pittura di Felice Carena che accanto
ai grandi estimatori ebbe anche critici avversi: gli venivano contestate la pluralità di richiami e la mancanza di
coesione compositiva. La mostra e i saggi del catalogo Marsilio, portano oggi alla luce la sua inconfondibile ci-
fra personale e sfatano l’idea di un Carena, vecchio, sofferente, ripiegato su se stesso perché il tramonto dal
punto di vista biografico portò al raggiungimento di nuovi traguardi, attraverso un’altissima e inesausta ricerca.
immagine qui riprodotta > Ofelia, 1912, cm 62 x 200 Collezione Privata
28 KARATE

Tre Titoli Regionali per il SHU REN KAN


Tre titoli regionali,due argenti e due bronzi conquistati, questo è il risultato ottenuto dall’asd SHU REN KAN alla fase
regionale per la qualificazione ai Campionati Italiani assoluti di Karate della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta
Karate e Arti Marziali) svoltisi Sabato 27 Febbraio scorso a Bolzano. Notevole il risultato considerando che tutti e tre gli
atleti schierati dall’ associazione hanno conquistato il gradino più alto del podio più altre medaglia nelle varie categorie.
Bene Ceccotto Roberto (c.n.3° dan e presidente dell’associazione) che nel Kumitè ha dominato nella categoria -60Kg
conquistando il gradino più alto del podio
dopo una lunga eliminatoria, meno fortunato
nella prova di Katà dove ha dovuto cedere il
passo all’avversario nella semifinale
classificandosi poi al terzo posto. Buona
anche la prestazione di Biesuz Francesco al
suo battesimo sul tatami vittorioso nella
categoria - 90Kg e secondo classificato nella
prova di Kata Assoluti Primo posto anche per
il giovane Debus Mattia nel Katà Juniores e
successivamente terzo pari merito negli
Assoluti insieme a Ceccotto, successivamente
è arrivata la terza medaglia con il secondo
posto nel Kumitè assoluti - 83 kg più per
mancanza di esperienza che per preparazione
tecnica e grinta. Soddisfatto il responsabile
tecnico dell’associazione, l’istruttore c.n. 5°
Dan Ivan Burgoni per i risultati conseguiti; ora
ai tre atleti qualificati spetta la fase finale per il
titolo italiano che si svolgerà a Biella a Marzo.
In foto: da Sx Debus Mattia –Ceccotto
Roberto-Ivan Burgoni-Biesus Francesco.
Info: Ivan Burgoni 347 5978279 ---- e-Mail:ivan.burgoni@gmail.com
ALAL RISTORANTE
RISTORANTE CASTEL
CASTEL PRADA
PRADA
Percorrendo la strada / che porta al cuore / della borgata
Percorrendo
Prada la strada
/ nel paese / che porta al cuore / della borgata
di Schievenin,
Prada / nel paese di Schievenin,
scruto…
scruto… monti innevati / tra scarniti alberi spogli,
incantevoli
incantevoli
vedo morire ilmonti
sole. innevati / tra scarniti alberi spogli,
vedo morire il sole.
Cumuli di neve ammucchiata segnavano la stagione
invernale. Salendoammucchiata
Cumuli di neve sempre più /segnavano la stagione
la ripida strada asfaltata,
invernale.
ammirevole … Salendo sempre più / la ripida strada asfaltata,
unammirevole
raggio di sole… / che brilla ancora / sul tetto del
un raggio di sole / che brilla ancora / sul tetto del
campanile della chiesa.
campanile della chiesa.
I rintocchi dell'orologio / scandivano le ore.
I rintocchi dell'orologio / scandivano le ore.
Tutto era prenotato: / un banchetto ben fornito e prelibato.
Tutto era prenotato: / un banchetto ben fornito e prelibato.
Arrivati da Flavio:
Arrivati da Flavio:
"AL
"ALRISTORANTE
RISTORANTECASTEL CASTELPRADA" PRADA"
Andrea,
Andrea,ililcameriere,
cameriere,/ ci / cidava
davaililbenvenuto.
benvenuto.
UnUnbrindisi
brindisiagli
agliinvitati
invitati/ E/ Eaiaidue
duesposi
sposi
Da (10)dieci
Da(10) diecilustri
lustriconiugati.
coniugati.
"EGIDIO
"EGIDIOe eVINCENZA"
VINCENZA"
Una
Una tavola benfornita,
tavola ben fornita,/ un'atmosfera
/ un'atmosferadidigrandegrandegala
gala
illuminava
illuminava la grande sala. / Primizie di qualitàdavano
la grande sala. / Primizie di qualità davano
l'invito
l'invitoall'ospitalità,
all'ospitalità,/ per
/ pernon nondire
diredel
delbuon
buonRaboso
Raboso
alalpalato
palatoassai
assaigustoso,
gustoso,/ accompagnato
/ accompagnatoaiaiprimi primipiatti
piatti
deliziando
deliziandosempre
semprepiù più/ l'eccellente
/ l'eccellenteMENU.MENU./ /Alla Allafine
finediditutto
tuttoquesto,
questo,/ /ringraziamo
ringraziamogli
gliamici
amicisposi
sposi/ /per
perl'invito
l'invitoaa
noi
noigradito.
gradito./ Si
/ Sifinisce
finisceininbellezza
bellezza/ con
/ conlalacoppa
coppadidispumante,
spumante,/ /ununbianco
biancoDOC DOCdidiqualità
qualità/ /per
perlalacompagnia
compagniache che
seseneneva. / Complimenti ai gestori / Per averci trattato / Da
va. / Complimenti ai gestori / Per averci trattato / Da GRAN SIGNORI GRAN SIGNORI
7/02/2010
7/02/2010 MARIABIZ
MARIABIZ

EgidioSpecia
Egidio Speciahahavissuto
vissutol’infanzia
l’infanziaa aSchievenin
SchievenindidiQuero
Queroededè èmolto
moltolegato
legatoalalpaese,
paese,tanto
tantodadaesserci
essercitornato
tornato
anche per festeggiare il 50° anniversario di matrimonio con la moglie Vincenza, festeggiato
anche per festeggiare il 50° anniversario di matrimonio con la moglie Vincenza, festeggiato in Val di in Val di
Prada.La
Prada. Lasegnalazione
segnalazionedell’evento,
dell’evento,corredato
corredatodaldalcomponimento
componimentodidiMaria MariaBiz,
Biz,è èmerito
meritodidiFlavio,
Flavio,gestore,
gestore,
assiemealalfiglio
assieme figlioAndrea
Andreae efamiglia,
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COMUNITA' MONTANA FELTRINA


Provincia di Belluno
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________________________________________________________________________________________________
Alla cortese attenzione degli Organi di Informazione COMUNICATO STAMPA
FINANZIAMENTI PER L’AGRICOLTURA DI MONTAGNA
LA CMF APRE IL BANDO SULLA L.R. 2/94
La Comunità Montana Feltrina, al fine di sostenere ed incentivare lo sviluppo economico e sociale della montagna, in
connessione con la tutela del territorio, ha approvato il Bando 2010 per l’assegnazione di contributi a valere sulla L.R.
2/94 “Provvedimenti per il consolidamento e lo sviluppo l’agricoltura di montagna e la tutela e valorizzazione dei territori
montani” artt. 7,15 e 16. L’obbiettivo generale è di attenuare gli squilibri socio-strutturali ed economici esistenti tra la
zona montana ed il restante territorio regionale, riducendo i costi e migliorando la qualità delle produzioni, anche in
riferimento alla tutela e al miglioramento dell’ambiente naturale o delle condizioni di igiene o del benessere degli
animali. In particolare gli artt. 7,15 e 16 della L.R. 2/94 comprendono una serie di interventi relativi alla valorizzazione
delle produzioni agricole, all’introduzione di colture alternative e allo sviluppo di allevamenti minori. L’intensità massima
di aiuto è compresa tra il 30% e il 55% su una spesa ammessa che va da Euro 3.000.00 ad Euro 45.000,00 a seconda
dell’articolo finanziato. L’entità della spesa pubblica disponibile è pari ad Euro 344.000,00. La partecipazione al Bando
è consentita agli imprenditori agricoli, anche non a titolo principale, singoli o associati, loro cooperative ed associazioni
di produttori, titolari di un’impresa regolarmente iscritta presso l’Anagrafe del Settore Primario, con sede legale,
ubicazione dell’azienda e dell’intervento all’interno del territorio della Comunità Montana Feltrina. La domanda va
presentata entro le ore 12.00 del 15 aprile 2010, il bando e la relativa modulistica è disponibile presso l’Uff. Tecnico –
Agricoltura della Comunità Montana, in alternativa è scaricabile dal sito www.feltrino.bl.it alla voce “Comunità Montana
Feltrina” e “Bandi”.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Uff. Tecnico – Agricoltura, tel. 0439/333205 oppure 0439/333206.
MOSTRE
Mostra: "Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio"
dal 6 marzo al 15 giugno 2010
Museo Civico - Bassano del Grappa
Orari di apertura della mostra Tutti i giorni: 9.00-19.00
Jacopo Da Ponte, detto Jacopo Bassano, sarà al centro di due intensi anni
di celebrazioni – dal marzo 2010 fino alla fine del 2012 - promosse dalla
città alla quale egli fu sempre legato, che immortalò in moltissime opere e
dove avviò la sua fiorente bottega, capostipite di una dinastia di pittori che
per oltre un secolo dominarono la scena artistica. Così la Regione del
Veneto, nell’ambito delle attività del Comitato regionale per le celebrazioni
di Jacopo Bassano, presieduto dal Sindaco della città di Bassano del
Grappa, dà il via ad un articolato programma di iniziative con la mostra
“Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”, curata da
Alessandro Ballarin e Giuliana Ericani esposta al Museo Civico dal 6
marzo al 15 giugno 2010. Rimanendo a Bassano del Grappa, una specie
di "terra di mezzo", Dal Ponte è riuscito a coniugare gli influssi della scena
artistica lagunare anche con nuove tendenze legate al manierismo prove-
nienti dalla Toscana, differenziandosi in tal modo da grandi artisti quali
Tiziano, Tintoretto e Veronese. Il percorso intrapreso lo conduce in seguito
a uno sperimentalismo con un uso aggressivo della luce da dove
prendono il via anche le celebri composizioni naturalistiche di soggetto
biblico-pastorale che avranno tanto successo sul mercato. Nei decenni
successivi si fa strada una pittura spezzata e vibrante che vede in
Bassano un precursore della pittura di tocco del Seicento non solo veneto,
ma europeo. I suoi dipinti emanano una fisicità inaudita, una puntualità
estrema nel raffigurare la realtà al punto tale che un tappeto, un
trombettiere o un cane sembrano uscire dalla tela e prendere vita. Al
Museo Civico di Bassano si potranno quindi ammirare, oltre alle ventidue
opere dell'artista custodite nello stesso Museo, quindici dipinti selezionati
e un disegno provenienti da Londra, Parigi, Budapest, Berlino, Houston e
dall'Avana. Tra i pezzi da non perdere, il Riposo durante la fuga in
Egitto (1547 ca.), proveniente dalla Pinacoteca Ambrosiana e mai dato a
una mostra, e La cacciata dei marcanti dal Tempio (1535 ca.), che
arriva da una collezione privata londinese e che mostra un naturalismo
sempre più legato alla resa realistica della natura. Sconcertante dal punto
di vista stilistico sono i Due bracchi legati al tronco di un albero (1549 ca., dal Louvre). Le celebrazioni si conclude-
ranno nell’autunno del 2012 con un grande evento espositivo che farà, per la prima volta, il punto sull’ultimo Jacopo, i
figli, la scuola e la sua eredità.
Maggiori informazioni al sito: www.bassano500.it
31 LETTERE AL TORNADO

C.I.F. Venezia Ente Morale


Comunità di "VILLA SAN FRANCESCO"

IL SAPORE DELLA COSTANZA


Nell'ambito delle diverse iniziative programmate nei gg. 13-14-15-16 maggio è prevista anche la consegna
annuale del riconoscimento internazionale:
UNA STELLA DALL'ARCOBALENO
rivolta a persone o esperienze che abbiano espresso capacità attentiva e di impegno al servizio alla persona ed
alla collettività. L'edizione per l'anno in corso è stata assegnata ad esperienza internazionale di particolare va-
lenza ed operante in Francia, caratterizzata da convinta adesione in tutto il mondo.
Siamo grati a chi volesse segnalare alla Segreteria della Comunità una persona che abbia speso nella propria
vita anche un costante impegno di servizio al mondo della solidarietà, del volontariato, della cultura, dello
sport, della formazione, della cittadinanza, dell'educazione, della sofferenza, dell'animazione, della formazio-
ne giovanile ed adulta, della spiritualità. La consegna del riconoscimento internazionale ed il grazie ufficiale
a nome dei cittadini italiani e del mondo a 100 Storie di impegno e che costituiranno anche una mostra e la
redazione di un libro, avverranno domenica 16 maggio a partire dalle ore 11,00 presso la nostra sede in Fel-
tre, statale per Belluno.Termine delle segnalazioni 30 aprile c.a.
Segnaliamo che nel sito www.comunitavsfrancesco.it oggi sono presenti altre due significative iniziative ri-
volte a tutti:
Salutiamo e ringraziamo distintamente. Facen di Pedavena, 19 febbraio 2010
www.comunitavsfrancesco.it

Il Sapore
della Costanza
Festa del
Volontariato Sociale
16a edizione
13-14-15-16 maggio 2010
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32

Preghiera per l’età che corre veloce


Signore Gesù, anche la mia età avanza e corre veloce.
Ti prego, insegnami a invecchiare!
Nella società che corre, si rinnova e si trasforma,
in un progresso sconcertante,
la vita per me qualche volta è avvilente.
Dammi la grazia d’accettare di essere esonerato
a poco a poco da responsabilità e da posti
che la società deve e crede meglio affidare ad altri.
Allontana da me l’orgoglio di avere molta esperienza
e di aver compiuto tanti sacrifici.
Fa, Signore, che nel mio grande distacco da tutto ciò
che vive intorno a me e che mi appartiene,
mi convinca che mentre tutto passa ed è vanità
solamente quello che è eterno e che resta davvero
vale: Tu che sei “Via, Verità e Vita”.
Non soffro ancora i mali della vecchiaia,
però mi han detto che essi sono tanti.
Tutto offro a te, in unione ai dolori del tuo Calvario,
in espiazione e riparazione, per me e per gli altri.
Se qualche bene ho compiuto, fa che continui a
compierlo con perseverante carità e amore,
per te e per il prossimo, fino a che, assistito dalla mia
e tua Santissima Madre, possa partire per andare
con te per sempre.
Amen
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