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Dieci comandamenti di Gilbert e George.

Thou
Thou
Thou
Thou
Thou
Thou
Thou
Thou
Thou
Thou

shalt
shalt
shalt
shalt
shalt
shalt
shalt
shalt
shalt
shalt

fight conformism
be the messenger of freedoms
make use of sex
reinvent life
create artificial art
have a sense of purpose
not know exactly what thou dost, but thou shalt do it
give thy love
grab the soul
give something back

Dovrai lottare il conformismo


Sarai il messaggero della libert
Farai sesso
Reinventare la vita
Creerai unarte artificiale
Avrai un senso dellobiettivo
Non saprai esattamente cosa farai, ma fallo
Darai il tuo amore
Afferrerai l'anima
Darai qualcosa in cambio

La vita e le opere: un unico percorso.


George (Plymouth, Devon, 1942) e Gilbert (San Martino, Bolzano, 1943) si
affermano nel 1969 con The Singing Sculpture (Scultura cantante). Assumendo
lidentit di sculture viventi, insieme, in piedi su un tavolo, ballano e cantano
Underneath the Arches, canzone nella quale due vagabondi descrivono il
piacere di dormire allaperto. La scelta indica la loro intenzione di identificarsi
con le fasce marginali della societ. Fin dal loro esordio, gli artisti adottano il
motto Art for All (Arte per tutti) e, intenzionati a raggiungere un pubblico pi
ampio, espandono la loro arte e utilizzano cartoline, disegno, video, fotografia e
film considerando ciascuno di essi scultura. Assolutamente radicale e
allavanguardia, negli anni di esordio, larte di Gilbert & George chiama in
causa alcuni aspetti della tradizione occidentale. Abiti classici, ottime maniere,
amore per la natura, predilezione per cocktail come il gin & tonic, diventano
tratti fondamentali di Gilbert & George. La totale unione tra la vita e larte
evidente. Attraverso linsistenza sugli effetti intossicanti dellalcool dallalterazione della vista alla mancanza di equilibrio queste immagini
esprimono la profonda sincerit di Gilbert & George. Come essi stessi hanno
dichiarato, allepoca molti altri artisti erano loro compagni di bevute, ma il
giorno dopo andavano nello studio e dipingevano un quadro astratto. Se

allinizio degli anni Settanta larte di Gilbert & George consiste in immagini in
bianco e nero di piccole dimensioni allestite secondo schemi quasi figurativi,
dalla met degli anni Settanta limpostazione segue una griglia ortogonale. Gli
artisti paragonano la giustapposizione di ciascuno dei pannelli che danno
origine allopera alla sovrapposizione dei mattoni usati per costruire un muro, o
alla successione delle parole necessaria per dare origine a una frase. Cherry
Blossom (Fiore di ciliegio), 1974 e Bloody Life (Vita insanguinata), 1975, sono i
primi due gruppi allinterno dei quali la griglia accompagnata dalluso del
colore rosso. Esso scelto dagli artisti in quanto evocativo del sangue, della
violenza e del pericolo. Tesa verso la complessit del presente e animata da un
profondo senso di introspezione psicologica, larte di Gilbert & George nasce da
un punto di osservazione privilegiato: la loro abitazione in Fournier Street, la
stessa dal 1968. Situata nellEast End di Londra, in un quartiere abitato da
molteplici etnie e contraddistinto dallincontro tra diverse culture e religioni,
per gli artisti la casa coincide con lo studio. Gli ambienti interni delledificio
appaiono con insistenza nei gruppi Dusty Corners (Angoli polverosi), 1975 e
Dead Boards (Tavole morte), 1976. In essi, limmagine di ciascuno dei due
artisti campeggia tra vedute delle stanze vuote, caratterizzate da consunti
pavimenti e fatiscenti pannellature in legno. In Mental (Mentale), 1976, gruppo
successivo, gli autoritratti degli artisti su sfondi neutri sono invece giustapposti
a immagini di spazi pubblici. Primi piani di alberi in fiore, strade animate dal
traffico o da casuali passanti, riproducono una citt serena, piacevole, a misura
duomo. Tuttavia le immagini di ciascuno degli artisti sembrano delineare un
senso di estraneit rispetto al contesto urbano, quasi che la Londra descritta
rappresenti una realt difficilmente raggiungibile. Lincontro con gli aspetti pi
duri della realt urbana diventa invece il soggetto di Dirty Words Pictures
(Immagini parolacce). Realizzate nel 1977, esse sono caratterizzate da
immagini di scritte raccolte dagli artisti nel corso delle loro esplorazioni tra le
vie di Londra. Oscenit, insulti, dichiarazioni di sfida: lampia casistica di testi
raccolti da Gilbert & George dipinge un clima dominato da violenza, tensione,
provocazione. Secondo le parole degli artisti, questa la modernit senza
tempo. Dopo il bianco e nero e poi lutilizzo del rosso, a partire dagli anni
Ottanta Gilbert & George approfondiscono il loro interesse nei confronti del
colore. Limitando le scelte cromatiche a poche alternative, allinizio si
concentrano su verde, rosso, giallo e blu. Aumentando di scala le proprie opere,
essi utilizzano pi pannelli fotografici per comporre limmagine. Il contenuto di
ciascun riquadro determinato precedentemente, attraverso una serie di
disegni preparatori. In quanto tematica profondamente umana e relativa alla
vita quotidiana di ciascun individuo, la sessualit un argomento pi volte
affrontato da Gilbert & George. Nel 1982, in un gruppo a cui appartengono
Hunger (Fame) e Thirst (Sete), gli artisti usano personaggi simili a cartoni
animati, raffigurati mentre sono impegnati in espliciti atti sessuali. La scelta di
adottare un disegno semplificato spiegata come un modo per affrontare
argomenti solitamente estranei alle sale museali e che possono suscitare il

rifiuto da parte di alcuni visitatori. Gilbert & George usano quasi sempre se
stessi come soggetti. Tuttavia, allinizio degli anni Ottanta, ritraggono pi
persone di giovane et. In alcuni casi, invitano passanti casuali a varcare la
soglia della loro casa ed entrare nello studio. In World (Mondo), 1983, lapertura
nei confronti degli altri manifesta il desiderio degli artisti di elevare e celebrare
lindividualit di ciascuno. La stretta relazione tra lincombente presenza della
morte e la fragilit della vita una tematica pi volte affrontata dagli artisti nel
corso della loro carriera. Tuttavia, lemergenza legata alla diffusione dellAIDS e
la scomparsa di amici e conoscenti, fa s che alla fine degli anni Ottanta, molte
opere di Gilbert & George siano segnate da un profondo senso di isolamento e
disperazione. In Flow (Corrente), 1988 i due artisti si ritraggono sotto a un cielo
carico di nuvole nere. Come incapace di agire, ciascuno appoggiato sopra
allimmagine ingrandita di un ginocchio maschile, unico frammento di un corpo
non pi visibile. Una strada rosso sangue domina la composizione. Secondo il
loro metodo, Gilbert & George si appropriano della ricca variet di graffiti,
scritte e testi, spesso affissi abusivamente nelle strade vicino alla loro casa.
Dopo averli fotografati, si dedicano a una rigorosa opera di classificazione in
base a soggetto e tipologia e archiviano tutte le immagini raccogliendole
allinterno di dossier separati. Successivamente, a seconda dellopera che
hanno intenzione di produrre, utilizzano il materiale contenuto nei loro archivi.
Talvolta, trascorrono anni tra il momento del primo incontro con un determinato
graffito o scritta e il suo utilizzo. Come dichiarato nel titolo, Nineteen Ninety
Nine (Millenovecentonovantanove), 1999, imponente opera in quattro parti,
una riflessione fatta nel momento in cui il secolo stava per chiudersi. Per
realizzarla, gli artisti hanno selezionato materiale raccolto attraverso gli anni,
alla ricerca di tematiche che secondo la loro opinione hanno caratterizzato il
ventesimo secolo. Immagini di escrementi ritornano nellarte di Gilbert &
George. Secondo loro, le feci sono una delle prime avventure di ciascuna
persona nella forma, ed qualcosa che chiunque capisce, sia che si tratti di un
ricco o di un povero, di qualcuno che vive nel deserto o in citt, di un bambino
di tre anni piuttosto che di un uomo di settanta. Si tratta di un grande tema
unificatore. In Shitty Naked Human World (Mondo umano nudo merdoso),
1994, parte del gruppo The Naked Shit Pictures (Le immagini di nuda merda),
gli artisti riproducono escrementi di proporzioni gigantesche, pari a quelle di
edifici e monumenti. Mettendo accanto a essi i propri corpi nudi, ne
sottolineano la caducit. La continua fascinazione per il linguaggio e per
determinati codici allinterno dei quali la comunicazione semplificata,
costituisce la premessa di New Horny Pictures (Nuove immagini arrapate).
Prodotte nel 2001, esse sono incentrate su inserzioni di mercenari del sesso,
raccolte, classificate e poi articolate dagli artisti in ampie composizioni. In
Named (Nominati), 2001, sono riuniti novanta annunci, esemplificatori del
florido commercio che la mercificazione del corpo da sempre origina, Al tempo
stesso, la densa distesa di nomi, ognuno seguito da poche parole e da numeri,
sembra assumere la forma di uninfinita sequenza di pietre tombali, ciascuna

recante le poche parole che restano a ricordo di una vita. Sempre fedeli a se
stessi, vivono e lavorano nellEast End di Londra, in un quartiere dove la
convivenza tra diverse fasce sociali e culture permette loro di essere
costantemente in contatto con ogni aspetto della vita quotidiana di una grande
metropoli. Spesso nella loro arte includono mappe, dettagli della fitta rete di
strade che circonda la loro casa-studio. In Chained Up (Incatenato), 2001,
appartenente alla serie Nine Dark Pictures (Nove immagini oscure), le mappe
sono giustapposte a immagini di persone di etnie differenti. Accanto alla
diversit, gli artisti pongono tratti umani fondamentali, includendo nellopera
ingrandimenti di secrezioni corporee. Anche le Twenty London East One
Pictures (Venti immagini di Londra East One), 2003, sono incentrate sulla
stretta relazione tra larte di Gilbert & George e larea di Londra in cui vivono. Al
gruppo, intitolato come il codice di avviamento postale che identifica la loro
zona, appartengono Three Dozen Streets (Tre dozzine di vie), 2003, e TwentyEight Street (Ventotto vie), 2003. In occasione della Biennale di Venezia, nel
2005 Gilbert & George sono invitati a rappresentare la Gran Bretagna.
Lispirazione per le nuove opere data dal ginkgo, albero nel quale gli artisti si
riconoscono. Come loro e la loro arte, il ginkgo infatti in grado di sopravvivere
in qualunque ambiente urbano, inclusi quelli pi tossici e inquinati. Inoltre, esso
caratterizzato da foglie perfettamente simmetriche, capaci di assumere
unampia variet di forme mantenendo sempre un impianto rigorosamente
speculare. Il gruppo che ne deriva, Ginkgo Pictures (Immagini ginkgo), segna
anche lingresso della tecnologia digitale nel metodo di Gilbert & George,
sempre attenti a impiegare i mezzi pi efficaci per comunicare le proprie idee.
La preparazione di questa mostra ha coinciso con i drammatici eventi relativi
agli attentati terroristici nella metropolitana di Londra nel luglio 2005.
Allindomani degli attentati, gli artisti iniziano a raccogliere le locandine del
quotidiano londinese Evening Standard, giornale della sera venduto nelle
strade e fuori dalle stazioni della metropolitana. Le locandine, con la loro
caratteristica grafia manuale, vengono quindi riprodotte dagli artisti e
diventano parte integrante di Six Bomb Pictures (Sei immagini bomba), 2006,
gruppo che include Bombs (Bombe), Bomber (Bombardiere) e Terror (Terrore)
esposte a conclusione del percorso espositivo (sottotetto, terzo piano). In
queste immagini Gilbert & George rappresentano se stessi come figure
sconvolte e frammentate, annegate nel colore rosso o slavate in un
drammatico bianco e nero. Intorno a loro, si scorgono vedute delle strade
deserte di Londra, immagini di graffiti e la martellante riproduzione di parole
che esprimono violenza, ansia e terrore.

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