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Giovanna S. 2014
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by Simplicissimus Book Farm
Prefazione
Questo un esperimento narrativo!
Queste sono solo alcune ore, delle semplici ore quotidiane, passate
da una signora, una qualunque tra altri milioni di donne... la signora
in questione sono Io. E adesso preparatevi a entrare nella mia mente
per vedere e per sentire come vedo e sento Io. Accomodatevi...
Ho riservato per Voi un posto donore, proprio nella cabina del
comandante, Io. Vivrete con me le mie stesse esperienze e proverete
i miei stessi sentimenti... siete pronti?
Allora: buon viaggio, si parte!
2 La grande fuga.
Una delle piccole sorelle si stacca dal gruppo delle Fate Campanelle,
dai vestitini succinti di mille, delicati, colori.
I veli trasparenti non coprivano le forme deliziose delle piccole,
aggraziate creature.
Lo spazio intorno a loro era luminoso all'inverosimile e tinto di rosa.
La fatina aveva in mano una bacchetta troppo spessa per la sua
manina, eppure riusciva a sostenerla. Aveva piccole ali, da farfalla,
rubate di certo ad un libro di fiabe infantili...
Ma la fata era impertinente: Svolazzava intorno a me e con la
bacchetta mi toccava sempre nei punti pi eccitabili. Mi picchiettava
sui capezzoli, ad esempio, e insisteva, finch non riusciva a inturgidirli.
Lo stesso bacchettare ripetuto, lo rivolse poi al mio monte di venere... e
spingeva, e frugava: doveva essere proprio una stronza, come Fata.
4 Esercitazioni...
6 La Regina allavventura.
Sono pronta.
Abbigliata in stile anni settanta, molto semplice, le calze vintage
creano un effetto devastante; me ne accorgo dalle occhiate di Dario.
Le scarpe a mezzo tacco, nere e lucide, mi stanno divinamente e
aggiungono quei cinque centimetri che slanciano meglio la mia
figura.
Dario mi apre la portiera, la macchina profuma di pulito.
Salgo al mio posto mostrando le gambe, la visione delle calze sulle
cosce, trattenute alla meglio dalle molle demod, nascoste oltre il
ginocchio, gli fanno sussultare il pene... lo conosco.
Non commenta ma montando al posto di guida, mi chiede:
- Tesoro, hai preso i profilattici?
Annuisco. E deciso!
Se ci piacer la situazione e la persona, la scopata sicura: niente
tentennamenti.
subito o desidera restare, per provarci con me? Gli piaccio davvero;
mi desidera o mi teme?
Vorrebbe pagare il conto, ma Dario lo redarguisce:
- Il prossimo saremo tuoi ospiti! Non temere... e non pensare che lei
mangi sempre tanto poco... ah ah! sorride e si alza, facendo in
modo di lasciarci soli.
Prendo liniziativa: - Allora, che ne pensi? Pensi che ti farebbe piacere
incontrarci ancora?
- E strano dice questa domanda dovrei farla io... sono solo un
vecchio per te e anche Dario un bellissimo uomo... sono io ad
essere fuori posto, credo.
Sorseggia lultimo goccio di vino. Ha bevuto pochissimo:
- Sarebbe la prima volta che la Principessa chiede al ranocchio se le
piace... sorride, credo fosse sicuro che la cosa finisse l.
Divento lievemente languida:
- Beh, lo sai, a volte le favole si avverano. dico aggiustandomi i
capelli. Lui non stupido:
Anche subito? chiede malizioso.
- A te andrebbe? chiedo, cercando di sembrare un po troia.
Se non svengo, adesso... S! Ma sono certo che tra un attimo mi
sveglio nel mio letto, non pu essere che un sogno... uno dei pi belli
della mia vita.
Con spavalderia, a voce bassa, gli dico:
- Dipende solo da te, ormai... lui e indico con gli occhi in direzione
di Dario mi lascia fare tutto ci che desidero. -
7 Preliminari perversi...
Usciamo.
Fedele gli accordi presi con Dario, siedo dietro sullampio sedile dove
c Francesco.
Dario mette in moto e si avvia; a questora col sabato piovoso, le
strade sono deserte.
- Dove preferisci andare, Tesoro? chiede.
Rispondo spudoratamente:
Se per Francesco va bene, andrei in campagna, poi mi volgo verso
lui, siede al mio fianco ma raggomitolato in un angolo, emozionato,
un po a disagio. Abbiamo la casetta colonica dei nonni, molto
tranquilla... che ne dici? Ti va di andarci?
8 La Regina si diverte.
Prendo i due cosi per la sacca con le palline, so che in quel modo
sono completamente miei succubi, e le stringo con fermezza ma
senza far male.
Li avvicino, voglio provare a imboccarli insieme, almeno i glandi; i
miei uomini osservano trionfanti e incantati: ecco, ci riesco! So che
le labbra sono dilatate, ma per loro due certamente uno spettacolo
eccezionale. Una Regina del Piacere vince e gode anche quando
concede... passo la lingua, guizzando tra le due semisfere bollenti e
gonfie. Li gestisco con le mani. Ora porto alla bocca quello di mio
marito, ora quello dellestraneo... mi fa impazzire sentire la
differenza di durezza, di formazione; mi sento una pornostar sul Set.
Il sapore, lodore, la consistenza... li spompino con una carica
libidinosa mai provata. Spingo, succhio e tiro, sono talmente presa
che affanno leggermente, invasa di piacere. Intanto la saliva gocciola
sulle calze e sulle gambe.
Esagero, perch Dario, da fuori, sappia che la sua troia sta venendo.
Ecco che mi monta dietro... non vedo niente ma sento cosa succede.
Francesco da sotto pure capisce, sono ferma, chino i seni gonfi sul
suo viso. Cerco il massimo delleccitazione per trovare la forza, di
subire e di godere del subire.
Lui bacia dolcemente i capezzoli e mi abbraccia i fianchi, quasi
volesse confortarmi. Condivide il mio giacere, doloroso, durante la
prima dilatazione.
Come al solito, sono convinta di essere preparata, ma poi mi manca il
fiato, quando la testa dellasta mi apre per la prima volta.
Francesco mi stringe, immobile; anche Dario si ferma, dandomi il
tempo di abituarmi a quella pressione. Mi si rizzano i peletti sulla
nuca quando, finalmente, Dario mi sfonda.
Sento i due affari serrati tra le mie pareti, sento che si toccano...
quasi, dentro di me.
Quando mi sono calmata e divaricata bene, Dario impone il ritmo e
iniziano a fottere insieme, allunisono.
Mi conviene star buona e cedere tutta... sopportando il ritmo: mi
preme dietro ed io vengo spinta sul palo dellaltro; rimbalzo sulla sua
pancia, e torno a salire. Ma Dario fermo e mi affonda di nuovo.
Non ho pi alcun controllo sul mio corpo, lorgasmo parte e non si
ferma pi; unaltalena di continui piaceri. Il disagio del tutto
scomparso, vorrei che finissero mai. La profanazione estrema non mi
provoca pi alcun dolore n alcuna remora, prenderne due,
contemporaneamente, adesso mi sembra del tutto naturale.
Dario non ce la fa pi, vuole venire, ma riesce a fermarsi... va via e mi
lascia sola con laltro.
Ne abbiamo parlato spesso in segreto: ora succede davvero!
Sono alla merc di un uomo che non conosco e lui pu decidere ci
che gli pare... su di me. Un attimo di disagio mi attraversa; registro il
cambiamento anche nellatteggiamento di quel vecchio signore.
Rallenta il ritmo, poi si ferma.
- Mamma mia dice riposiamo un poco, vuoi? Non sono pi un
giovanotto...
A malincuore smonto dal pene, adesso ha perso un poco del suo
vigore. Mi chiede del bagno, ci va e socchiude la porta.
Di Dario nessuna traccia, non un rumore.
12 I ruoli si confondono.
Non capita spesso, a volte passano anni, per avere questa vita
segreta... appaga certe parti di me di cui a volte mi dimentico del
tutto, eppure quando vengo sollecitata al momento giusto la libido
esplode, cerco lindecente, il perverso: voglio sentirmi usata, voglio
che chi mi usa impazzisca per me, che si sorprenda della mia
disponibilit a concedermi.
Chi tradisce il marito, chi fa le corna, avr, nel bagaglio delle sue
sensazioni, un certo piacere, una misteriosa rivalsa, a lasciarsi
prendere da un altro; forse la gente comune riterrebbe che il mio
comportamento solo sessuale e privo del sottile piacere della
segretezza... beh, si sbagliano di grosso. La presenza, la
consapevolezza, il dolore di mio marito mi fanno raggiungere vette
di piacere mai esplorate nei semplici rapporti; i pensieri che mi posso
permettere nei miei momenti intimi sono talmente segreti e lubrici
che mi bloccano il respiro e mi stringono la pancia: questo sesso cos
estremo mi coinvolge fisicamente.
Intanto che evacuo, rilassandomi del tutto, penso a fuori: tra non
molto sar per strada, tra la gente, torner da chi mi conosce come se
nulla fosse accaduto. La signora tranquilla, sorniona e morigerata,
riprende il suo posto nel suo tassello, mentre la puttana che in me
ritorna in un cassetto insieme alle calze stressate dalla lotta d'amore.
La mia verit verr taciuta persino nei dialoghi con Dario, che sa
tutto, naturalmente, tranne in quelle notti in cui la fantasia e la
lingerie profanata servir a scatenare tutta la forza di ci che
abbiamo sperimentato.
Ecco, ho fatto pure la doccia, meglio tornare di sopra a recuperare la
camicetta e il resto delle mie cose, tra poco andremo via.
Dalla porta della camera sento provenire un mugolio strano. Non ho
remore, adesso ci conosciamo fin troppo intimamente; la porta e
socchiusa, apro...
Lo sconosciuto sul letto, completamente nudo: tiene le braccia
raccolte sotto il petto, la faccia tra i cuscini per soffocare i lamenti di
piacere. Le sue gambe sono strette, intrecciate con i piedi
accavallati... segno che fa del suo meglio per stringere le natiche,
sono ancora sode, ma la pelle non pi elastica come una volta, per
ricevono, molli i potenti affondo del cazzo di Dario...
Mio marito gli addosso, il tronco sostenuto dai gomiti, le gambe
aperte circondano quelle dellaltro come se non volesse farlo
scappare. Movimenti sconnessi: sinarca sulle punte dei piedi, poi
come un'ondata lo travolge e gli di nuovo tutto addosso, di nuovo
penetra fino alle palline.
Laltro soffre la spinta, si vede, ma non molla, stringe i denti e
sopporta, non vuole rinunciare al dono finale.
Adesso c quasi silenzio nella stanza, tranne il ritmico colpire delle
carni che si baciano. Francesco non deve aspettare molto, circa
cinque minuti di botte; resto a guardare, ipnotizzata dalla segreta
violenza di quel rapporto veloce, quasi rubato.
Dario si accascia sul vecchio e lo impala, ora, immobile, gli cola nei
visceri tutto il suo piacere.
EPILOGO
Alle sei e trenta del luned, una piccola Ape si precipita nel bagno,
poi sorbisce una tazza di latte e caff; truccandosi alla svelta, indossa
abiti informali.
Verso le otto e trenta, marcia gi nella folla, infagottata in un
piumino nero, perdendosi nella massa enorme e anonima di
pendolari che sciamano nella grande citt... ma se qualcuno avesse il
tempo e linteresse di osservarla attentamente, si potrebbe accorgere
che, nonostante tutto quel caos e il rumore assordante della folla, le
sue labbra abbozzano un leggero sorriso. soddisfatto e trionfale.
Due incredibili giorni da Regina lo valgono tutto quel lungo,
segretissimo, sorriso.
FINE
Giovanna S. 2014
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