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Prima parte
Giovanna S.
Serie: minilinea - Racconti brevi
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Prima parte
Giovanna S.
Agharti (linaccessibile) sarebbe un regno sotterraneo
con capitale Shamballah (citt di smeraldo)
situata sotto lAsia Centrale, nel vasto territorio
che va dal deserto del Gobi alle impervie montagne
del Tibet e del Nepal, dove dimorerebbero il Re del Mondo
e le menti pi grandi e sovra-sviluppate della Terra,
passate, presenti e future.
note dal web
1
Gocciolio d'acque e la loro eco che si perde nel buio.
Il primo raggio di sole penetra dall'alto, implacabile come una fotoelettrica. Il
giorno, oggi, durer quattro ore: vuol dire che piena estate.
John piange per qualche minuto, il suo corpo intorpidito, malaticcio,
sofferente. Nei cubicoli, in un perenne, indescrivibile dormiveglia, passa il
tempo a sputare muchi, tossendo ora forte, ora piano.
Qualche notte ha rischiato di morire soffocato dalle sue stesse secrezioni.
Ha rischiato di morire cos tante volte... si salvato sempre per il maledetto
spirito di conservazione. Il suo carnefice, il suo boia, grazie a quello spirito
implacabile non aveva mai avuto la forza di arrivare fino in fondo, di farla
finita. Mangi dei licheni disseccati e due ragni che aveva catturato il giorno
prima, erano di quelli grassi, col corpo simile a una larva. Non male, anche
crudi; non cuoceva pi niente da anni. Troppo faticoso e poi, lo sterco di
pipistrello e quant'altro poteva prendere fuoco era poco e non durava molto e...
si ricord che l'accendino era esaurito, da "secoli".
Si rimise in piedi, raccogliendo i brandelli di stoffa con la corda che lo cingeva e
inizi a urlare come un forsennato, senza un motivo, per il puro piacere di
spaventare i pipistrelli, per avvisare la grotta che lui era li: pronto per un altro
giorno di follia.
John era all'inferno. Lui non lo sapeva pi ma era laggi da 30 anni. John non
sapeva pi niente.
All'inizio, nell'inferno, gli era capitato di tutto: prima c'erano stati i morti che si
decomponevano, poi i fantasmi, dopo un anno di ricerche aveva incontrato i
demoni, e lo avevano terrorizzato per anni, poi anche i demoni avevano perso
ogni interesse per lui... ed era impazzito!
Corse a piazzarsi sulla sua roccia, si spogli nudo e si stese sotto lunico raggio
di sole. Scendeva implacabile come una lama lucente, come la spada di un
Cherubino, disegnava un percorso preciso sulla roccia di John e lui la seguiva
rotolando su se stesso. Come cercasse di berselo, tutto.
2
- Voi siete matti! - disse Cintia.
Nelle ultime trentasei ore ne aveva viste di tutti i colori. Non soffriva di
claustrofobia per non avrebbe mai immaginato di vivere quell'esperienza in
una escursione. L'attrazione per Riccardo aveva subito un duro collaudo e gi
rischiava di esaurirsi laggi, in quelle enormi caverne, dove a stento ci si vedeva
l'un l'altro.
- Tesoro, mi spiace molto, credimi - disse il giovane, teneramente. Intanto
Tania guardava disgustata la scena, nel buio nessuno pot leggere la sua
gelosia.
Franz e Otto, del tutto disinteressati a quello che accedeva intorno a loro,
annusavano, leccavano, toccavano e valutavano rocce e stalagmiti.
- Non ti accostare neppure - disse, lievemente isterica la ragazza - puzzo pi di
una capra e... credo che valga anche per te!
- Non perdere il controllo, Cintia, stai calma, sei sfinita... colpa mia. Se non
troviamo ancora niente torneremo indietro, promesso! disse Riccardo, deciso.
Lei, esausta, sedette su un masso, applicando la respirazione controllata per
superare il panico. Sempre appassionata di Trekking anni prima aveva
partecipato ad un corso di speleologia. Ricordava: era stata unesperienza
superficiale e giocosa Ma adesso che aveva deciso di condividere quel tentativo
disperato con Riccardo, si era resa conto di non essere portata per la vita
ipogea.
Il loro obiettivo era una grotta dimenticata, forse esplorata ma solo
parzialmente, difficile da raggiungere in territorio Ucraino. Si trovava nel
massiccio del Demerdzhi, in una zona chiamata Valle dei Fantasmi. Un nome
macabro, molto antico, eppure dato che nelle vallette isolate, durante la guerra,
erano stati massacrati molti civili, mai nome si rilev pi adeguato.
Cintia non aveva paura dei fantasmi. Era terrorizzata dal fatto che, a furia di
infilarsi, calarsi e strisciare nel buio, nel silenzio, erano sprofondati per oltre un
chilometro nelle viscere della terra. Nessuno sapeva che erano l... ma questo
era un bene. Eppure il panico attanagliava il cuore della ragazza.
- Questo un crollo, e di l c' acqua: sono sicuro! - avvis Otto, dal fondo di
un fosso - ed stato provocato con dellesplosivo, ancora puzza di cordite. Qui
c gi stato qualcuno!
- Che si fa? - disse Franz, poi rivolto a Cintia, comprensivo - Ce la date solo
un'ora? -
Ci volle molto di pi ma, alla fine, strisciando come vermi, Otto e Tania
passarono, senza troppe sbucciature.
- Venite - gridarono dalla breccia - grandioso, incredibile!
Gli altri si precipitarono alla meglio insinuandosi attraverso lo stretto spazio
franoso e scivoloso per la mota. Inutile cercare la sicurezza, quella parola non
aveva pi senso.
Una volta nella sala sconfinata, spensero le lampade al carburo, la luce era
abbagliante. Cintia, lanci un urlo; era stata lultima a passare. Contorcendosi
per uscire in fretta, aveva trascinato con se qualcosa: era un cranio umano che
rotol, macabro, ai loro piedi.
Mentre la ragazza cercava di ripulirsi con movimenti isterici, Riccardo
analizzava il passaggio. Avevano attraversato la vecchia frana: probabilmente il
tratto era stato fatto saltare mentre dei fuggiaschi erano nel budello,
seppellendoli vivi. Man mano che il terreno umido si scrostava, venivano alla
luce ossa sicuramente umane.
Intanto gli altri, allibiti, ispezionavano la sala enorme. Al centro di essa una
luce con un effetto celestiale, spargeva raggi delineati su mucchi di detriti.
- E' un camino - disse Otto - ma il pi grande e il pi profondo che sia mai
stato scoperto, fidatevi.
Franz lo guard, apprensivo:
- Quindi?
- Quindi... potrebbe essere! - rispose Otto - Questo spazio credo sia
interamente naturale ma enorme... laggi, dopo il lago; chiss? Una cosa
certa, nonostante le frane e i crolli, questa pavimentazione un vero mistero.
Non possibile che l'acqua lo abbia livellato cos!
Tania intervenne, infatti stava procedendo a quattro zampe, tentoni, vagliando
la superficie, troppo regolare coi polpastrelli:
- Non naturale, mi ci gioco la reputazione!
Poi tutto divenne confuso: dal nulla, scalciando, ululando e lanciando pietre,
un fantasma si avvent verso di loro.
Fece poco danno, si ferm a una decina di metri ansando. Era completamente
nudo; era bianco come un verme. Un uomo o, almeno, ci che ne restava.
L'essere era magrissimo. Una lunga barba bianca gli copriva il petto.
Url di nuovo, brandendo una pietra, per farli sparire.
3
Si chiamava John, e non sapeva pi parlare.
Gli diedero da mangiare della carne in scatola, lui la ingurgit ma
immediatamente la vomit, per la raccolse con le mani e la mangi di nuovo.
Allora tocc a Cintia allontanarsi per dar di stomaco.
Alla fine iniziarono a capirsi anche se John era folle.
Era inglese,pareva; era in missione nella ex-Jugoslavia, forse un mercenario.
Trent'anni prima erano stati inseguiti fin nelle grotte, poi, a colpi di bazooka,
qualcuno aveva fatto crollare il passaggio dove si erano infilati. Solo John era
sopravvissuto, aveva mangiato di tutto, compreso ci che restava dei suoi
compagni. E poi... il terrore e il nulla: una vita intera.
Mentre Tania e Cintia gli parlavano, gli uomini cercarono intorno per
controllare che John non avesse armi nascoste. Meglio evitare brutte sorprese.
- Dice che ha girato per km in queste grotte, per vive qui, perch l'unico
posto da cui si vede il cielo.
- E come ha fatto, nel buio? - chiese Riccardo. La risposta arriv dopo alcune
contrattazioni, per capirsi. - John dice che pi avanti c' luce ma non si vede il
cielo; insiste anche sui demoni. In questo posto i demoni non vengono, e lui
non vuole vederli, sono anni che non si muove da questa sala.
Cintia cerc di riassumere al meglio la conversazione col matto. Poi John, si
alz e si incurios guardando Otto, che consultava una vecchia cartina.
- No, no! - disse allora indicando con le dita sulla carta. - No qui... qui! E dopo:
girare intorno! - farfugli. I giovani si guardarono attoniti, il matto sembrava
capire ci che per loro stessi era un vero rompicapo.
La cartina di Otto era un documento segreto, mai occhi umani l'avevano
sfiorato da oltre 100 anni. Segretato negli archivi Vaticani perch tracciato di
suo pugno da una mitomane, considerata come visionaria e in mala fede, la
fondatrice di un movimento mal visto: Madame Blavastky.
Dopo due giorni in caverna, mentre i ragazzi procedevano con rilievi e
indagini, Cintia aveva trasformato John in un essere umano, o quasi. Gli spieg
il motivo della loro missione disperata nel ventre della terra:
"Improvvisamente, la tecnologia, come lui di certo ricordava, era schizzata in
avanti, come mai in migliaia di anni. Passi giganteschi erano stati fatti nelle
telecomunicazioni e, proprio negli anni in cui John era rimasto segregato, la TV
e il PC avevamo raggiunto una diffusione capillare.
Da l a capire che, attraverso questi mezzi era possibile indottrinare il popolo, il
passo fu breve.
Eppure... mentre gli uomini di potere credevano di essere sul punto di
prendere in mano le sorti di ogni Nazione, avvenne qualcosa di inatteso.
Per anni strani cartoni animati e fumetti, traboccanti di alieni, mostri e insetti,
avevano spopolato, nei programmi per bambini e ragazzi, senza che nessuno
prestasse particolare interesse al fenomeno, ritenuto secondario.
Quelle trasmissioni tenevano buoni i bambini? Ottimo: cos'altro poteva
desiderare un genitore, nel XXI secolo?
Tutti volevano essere giovani e in forma, per viversi fantasie virtuali (o vere e
proprie trasgressioni). Chi poteva desiderare di fare la mamma o il pap, a
tempo pieno?
Intanto, le nuove generazioni venivano su, ipnotizzate dal teleschermo. I visori
di molti videogiochi e tv portatili, erano costruiti a misura di cervelletto, per
una pi veloce penetrazione dei messaggi direttamente nella mente.
Pochi ritenevano ancora importante la cultura personale o che leggere un libro
poteva essere utile o piacevole.
Alla fine, nel 2010, il mercato venne invaso da un prodotto rivoluzionario: la
PMK (Plat Moster Kit)!
Un gioco, anche in versione per adulti.
Era composto da un tappetino nero, collegabile a un PC.
Una volta scaricato il programma, si poteva scegliere un mostro a tre
dimensioni, praticamente vivo. Si formava nello spazio, subito sopra la
tavoletta a corredo.
Da quel momento potevi dialogare col tuo piccolo mostro, gareggiare, giocare e
persino, scambiarlo, con i tuoi amici: uno spasso infinito, finch un giorno...
Un giorno molte, delle piattaforme giocattolo, divennero macchine infernali.
Nelle case, dal nulla, arrivarono dei mostri veri, non erano pi dei semplici
ologrammi: erano dei veri e propri invasori alieni.
Grossi il doppio di un uomo, avevano la dentatura di un tirannosauro e delle
dita coriacee armate di rostri; quel che peggio: uccidevano e divoravano esseri
umani.
I Gord, cos vengono chiamati, sono carnivori e sono indistruttibili.
Qualsiasi arma inefficace: svaniscono un attimo prima di essere colpiti, un
mistero! L'unica cosa che sappiamo che al buio diventano inefficienti. Ecco
perch, in molti, stiamo cercando rifugi nelle grotte.
4
John cercava di capire ed era atterrito da ci che Cintia gli svelava.
Intervenne Otto:
- Stiamo cercando qualcosa che probabilmente era solo nella fantasia di una
donna un po fanatica. - e sventol la mappa segreta dei Teosofici.
- Questa avrebbe dovuto indicare uno degli ingressi a un mondo sotterraneo,
dimenticato, nascosto da millenni. La Blavastky asseriva che, sotto terra,
antiche civilt avevano costruito tunnel che attraversavano persino gli oceani
per raggiungere vere e proprie citt ipogee. si guard intorno sfiduciato ma
io penso che siamo arrivati al capolinea. -
A tuttoggi esasperati dal terrore e dalla fretta, molti giovani si erano spinti
nella caverne ma senza risultati di rilievo. Lunica possibilit di sopravvivere era
quella di trasformarsi in cavernicoli. Ma sarebbero diventati prede ugualmente.
Appena fuori, alla luce del Sole o col semplice riverbero della Luna, i Gord gli
avrebbero dato la caccia, divorandoli come gazzelle sbranate dai leoni.
Loro speravano in questa nuova grotta, purtroppo sembrava del tutto naturale,
e come tutte le cavit, poteva offrire un rifugio solo a qualche povero
malcapitato o a un mentecatto, come il povero John.
Nessuna traccia delle vie segrete e delle citt sotterranee immaginate dalla
fantasia dei Teosofici.
- Ma esserci! C' tunnel grandi, laggi disse John, indicando con la testa un
punto indefinito ma l c' demoni.
I ragazzi gli sorrisero, commiserandolo ma John insistette, si alz e si fece
seguire
- Venire, venire! - si inoltrarono in profondit, per un lungo budello in discesa,
fino a raggiungere unalta parete perpendicolare.
Allora John gir intorno a un lastrone che sembrava di alabastro e lo fece
ruotare in senso antiorario, gorgogliando allunisono, anche la grande parete
ruot, incredibilmente, su s stessa.
Davanti agli occhi dei giovani si apr un breccia, sembrava portare in un altro
mondo.
Alle spalle della parete si intravvedeva un tunnel, perfettamente liscio e
livellato, illuminato da una bassa luminescenza verdastra.
Si inoltrava, seguendo una lieve pendenza, nelle viscere della Terra.
La cavit era molto grande e non se ne poteva vedere la fine.
Fine della prima parte