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Domingo - PASSEROTTO

Erosmita
I sogni e le fantasie di un ex ragazzo
solitario

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Domingo - PASSEROTTO

Turbamenti adolescenziali ..................................................................................................................4


La Zia sarta ....................................................................................................................................4
Da Zia Fuffi ....................................................................................................................................7
La vicina dall’occhio lungo .........................................................................................................10
La dentista ....................................................................................................................................13
Due più due = tre..........................................................................................................................16
Un piacere non si rifiuta mai.......................................................................................................19
Pane fresco ....................................................................................................................................23
Ogni promessa è debito ...............................................................................................................27
Donne a sorpresa..........................................................................................................................30
Regali graditi ................................................................................................................................32
Matematica facile .........................................................................................................................35
Il fascino di Mara .........................................................................................................................38
La villa in campagna....................................................................................................................40
La cugina curiosa .........................................................................................................................44
Il gusto del doppio ........................................................................................................................47
Due vergini al giorno....................................................................................................................49
La cura del… ................................................................................................................................52
La Rosa del mio giardino.............................................................................................................54
Sara entra in famiglia ..................................................................................................................56
Scoperta famigliare ......................................................................................................................58
Il fascino della storia ....................................................................................................................60
Spese di Natale..............................................................................................................................62
Quello che non ti aspetti ..............................................................................................................64
Serata tra vicini ............................................................................................................................66
Al lavoro ma non alla lotta ...............................................................................................................68
Pulizie al cinema...........................................................................................................................68
Domenica e lunedì ........................................................................................................................70
Un interssante conferenza ...........................................................................................................73
Il ritorno di Giorgia .....................................................................................................................76
Saggio di danza, le prime prove..................................................................................................79
Mamma e figlie .............................................................................................................................82
Una piacevole consulenza ............................................................................................................84
Saggio di danza, la scuola di Carla.............................................................................................86
Un amico di razza.........................................................................................................................89

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I colori della vita...........................................................................................................................91
Dopo lo spettacolo ........................................................................................................................93
Incontro con regia ........................................................................................................................96
Uno spettacolo appagante..........................................................................................................100
Racconti sparsi ................................................................................................................................104
Anche la sfiga può portare figa.................................................................................................104

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Domingo - PASSEROTTO

La Zia sarta
16 gennaio 2000

La Zia sarta

Sin da quando ero bambino avevo frequentato la casa di zia Fuffi, lei non era
veramente mia zia ma la figlia del fratello di mia nonna, suo padre zio Lino
passava volentieri il tempo con me parlandomi della I guerra mondiale e delle
ferite da lui riportate sul Carso ed insegnandomi negli anni tutte le canzoni di
trincea anche quelle un pò volgari.
Ogni volta che ripetevo bene una canzone mi dava un ditino di grappa di nascosto
da tutti.
Un giorno mentre ricevevo il giusto premio da zio Lino entrò zia Fuffi ché
rimproverò il padre molto aspramente, la situazione era molto comica anche
perché la zia era abituata a girare per casa in mutandine e reggiseno e possedeva
una bella terza abbondante, nell'agitazione non si accorse che il capezzolo sinistro
faceva capolino dal reggipetto nero il padre aveva gli occhi bassi e non poteva
vedere solo io mi beai ed eccitai di quella vista, da allora incomincia a vedere zia
Fuffi in un altra maniera, ero solo un ragazzino e anche molto timido, ma una
parte delle mie masturbazioni da allora in poi le dedicai a lei, e cercai di spiarla
per cogliere altri particolari del suo corpo.
Nel maggio di alcuni anni dopo per il mio compleanno mia nonna mi regalò alcuni
paia di pantaloni ma la sua vista stava calando e non ce la faceva ad
aggiustarmeli, chiese così a zia Fuffi di farlo, un pomeriggio che ero stranamente
solo in casa perché mia nonna, mia madre e mia sorella erano andati da una
vecchia signora amica di mia nonna, sentii suonare, ero molto scocciato perché
mi stavo tirando una sega pensando a zia Fuffi, andai comunque ad aprire con il
pene ancora duro e misi presento davanti zia Fuffi, era venuta a provarmi i
pantaloni l'avvertii che ero solo e le altre sarebbe rientrate dopo almeno un'ora
ma lei rispose che le avrebbe aspettate se le preparavo un caffè.
La zia Fuffi era caratteristica anche per una sua abitudine ogni volta che veniva a
casa nostra come in quella di altri parenti, si toglieva la gonna perché sosteneva
che se no si stropicciava, anche quel giorno porsi alla zia un attaccapanni per
gonna e lei si sfilò la gonna grigia a tubo e rimase in sottoveste nera, ora capirete
che oltre al mio stato di erezione che non era calato ma anzi teneva saldamente il
trovarmi davanti la donna con cui avevo sognato solo pochi istanti prima di
compiere le più intriganti porcate mi mando completamente nel pallone, mi
ridestai perché la zia reclamava il caffè.
La situazione peggiorò perché mentre preparavo il caffè mi accorsi che alla zia
sedendosi si era alzata la sottana e si intravedevano ampiamente la cosce
inguainate da un calze nere velate sorrette da un reggicalze dello stesso colore,
dopo il caffè la zia mi disse che voleva che provassi i pantaloni feci per andare in
camera mia per sfilarmi quelli che avevo e indossare i nuovi ma lei mi trattenne
sostenendo che mi aveva visto nascere perciò non c'era problema, a quel punto
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dovetti sfilarmi i pantaloni e non potevo più mascherare l'erezione, lei non sembrò
accorgesene e mi chiese di salire su una seggiola in modo da farle prendere le
misure senza chinarsi.
A quel punto mi trovavo con il pube all'altezza del viso di lei che si chino e traccio
gli orli nel rialzarsi volle provare come mi stavano di cavallo e senti il palmo della
sua mano premere sul mio scroto, la pressione però era dolce e il movimento
circolare io chiusi gli occhi e lei allora mi disse "che c'è Mimi stai male" non
riuscivo a risponderle anche perché la sua mano ora era sulla mia patta lei
aggiunse "forse sono un po’ stretti nel cavallo sbottonati che ne proviamo un altro
paio, ma non scendere così facciamo prima" mi sbottonai i pantaloni e mi accorsi
con terrore che il glande era uscito di lato dalle mutande e faceva capolino
congestionato chiusi gli occhi imbarazzatissimo e mi aspettai un urlo o comunque
un rimbrotto invece sentii il palmo della sua mano che roteava lentamente sul
glande, ma subito dopo lo scostò, io ancora con gli occhi chiusi e confuso da quel
movimento sentii la sua lingua sul prepuzio e poi le sue labbra intorno al mio
glande, ingoio il mio pene scostando le mutande e inizio a pompare, non riuscivo
a crederci avevo una bella 45enne che mi stava facendo il mio primo pompino e
per giunta era una delle donne dei miei sogni erotici, iniziai ad accarezzarle i
capelli biondi e a premerle la testa contro di me, lei pompava e roteava la lingua
sul mio cazzo e vidi che aveva una mano in mezzo alle gambe, a quel punto venni
mormorando il suo nome e le inondai la bocca.
Dopo aver ingoiato tutto la zia alzò il viso e mi disse "ma cosa hai fatto potevi
sporcare i pantaloni" scesi dalla seggiola e risposi "grazie a te non è successo e
l'abbracciai, il mio pene strofinava sulla sottoveste e le mi grido "così mi sporchi
la sottana" gli risposi "hai ragione levatela" lei ci penso un attimo guardo il mio
cazzo e poi si sbottonò la camicetta beige se la tolse e si fece passare la sottana
dalla testa e guadandomi fisso mi disse "e ora" io fissandole i seni attraverso il
reggiseno "siediti e allarga le gambe", si sedette e io mi inginocchiai di fronte a lei.
"Zia voglio vederti il seno e leccartelo" e lei "ma cosa dici, cosa saranno mai le mie
tette" e si sgancio il reggipetto mettendo in mostra un seno ancora sodo con due
aureole molto larghe e i capezzoli semi turgidi, che presi subito in bocca e iniziai a
succhiare, dopo un quarto d'ora che leccavo la zia mi prese la testa e
guardandomi "Mimi leccami la patatina" e inarcandosi si sfilò le mutandine.
Era la prima volta che vedevo il sesso femminile ed inizia a leccare
disordinatamente, lei allora mi guidò e mi insegno a separare le grandi labbra e
dov'era il clitoride, aveva un ottimo sapore e io continuavo a leccarle la fica e le
cosce e a suggere il clitoride dopo un po’ sentii la zia fremere e dire "le dita" non
sapendo bene cosa fare, non mi aveva spiegato dove voleva le dita, gliene infilai
prima uno e poi due nella vagina e le passai il mignolino sulla rosetta del culo, a
quel punto mi riempi la bocca di liquidi che gustai avidamente.
Dopo qualche minuto, mentre iniziava a respirare regolarmente ed io la guardavo
affascinato disse "Mimi bacia la zia" avevo le labbra ancora impiastricciate dei suo
umori ma la baciai e sentii la sua lingua contro la mia che frullava e la sua mano
che mi afferrava il cazzo, nel mentre sentimmo suonare, erano i miei che si erano
provvidenzialmente scordate le chiavi, la zia corse in bagno con la sua roba e io
cercai di aggiustarmi i pantaloni, quando tornai in cucina con mia nonna e mia
madre la zia era normalmente seduta solo un pò rossa in viso,si salutarono e lei
disse che era arrivata da poco e aveva iniziato a provarmi le braghe, poi
guardando l'ora aggiunse che doveva scappare e rivolta a me "Grazie del caffè

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Mimi, hai fatto gli onori di casa da bravo ometto, ti aspetto dopodomani a casa
mia per provarti il primo paio di pantaloni cuciti".

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Da Zia Fuffi
16 gennaio 2000

Come mi aveva detto zia Fuffi dopo il nostro primo rapporto due giorni dopo mi
recai a casa sua speranzoso di approfondire la conoscenza con la zia.
Venne ad aprirmi zio Lino suo padre e le mie speranze naufragarono, mi porto in
cucina e ricordando di quando ero bambino ci mettemmo a cantare stonati come
due campane la Canzone del Piave con in mano due bicchieri di grappa, al nostro
"...non passa lo straniero" finale accorse mia zia in sottoveste nera e rivolgendosi
a suo padre "ma non la finisci mai di trovare una scusa per farti un'ombra di
grappa, non dovevi andare alla bocciofila" lui facendo buon viso prese la giacca e
uscendo mi disse "te la lascio, altro che un'ombra mi farò alla bocciofila".
Mi senti chiamare dalla zia che mi diceva di raggiungerla in laboratorio, una
stanza dove aveva i manichini e la macchina da cucire che dava come vista su
una collina ancora sbruciacchiata dall'ultimo incendio, lei era seduta alla
macchina e stava rifinendo l'orlo dei miei pantaloni, "togliti le braghe mimi che ho
finito" e tagliando i fili con i denti si girò verso di me con le gambe accavallate
mostrandomi le cosce, le obbedì e rimasi in mutande le mie speranze crescevano
e anche il mio pene, mi si avvicinò e capii dal leggero sobbalzare dei seni che non
aveva reggiseno allungo un braccio per tendermi i pantaloni ma poso l'altra mano
sul pacco strofinandolo "allora Mimi vuoi proprio questi o qualcosaltro" disse
sorridendomi e leccandosi le labbra.
"Zia se me lo chiedi così" e poi tutto di un fiato "voglio vederti nuda".
"ma bravo ci stiamo svegliando" e prese i lembi della sottoveste facendosela
passare sulla testa rimanendo nuda perché non portava neanche le mutandine
"zia sei proprio una bel pezzo di fica"
"sono solo complimenti, dimostralo"
mi inginocchiai davanti a lei che allargò le gambe e inizia a vellicarle con la lingua
il pelo pubico abbracando con entrambe le mani glutei e strizzandoglieli
"impari presto però, ti piace proprio leccare la fica e pensare che tuo zio non ne
vuol sapere"
"non sa cosa si perde zia c'è l'hai così dolce"
"ma allora sei un golosone, mangiamela!"
io mi immersi completamente stavolta volevo esplorarla centimetro per centimetro
ed anche l'interno delle sue cosce, salivo e scendevo da una gamba all'altra
soffermandomi sempre di più sulla sua fica.
Lei si appoggio alla macchina da cucire " ma sei matto vuoi farmi impazzire
sembri un formichiereeee" avevo raggiunto il clitoride e glielo stavo spremendo tra
le labbra " santo cieloooo Mimi mi faiiii già venireeeee" e mi strinse la testa contro
il pube io continuai a leccarla le infilai dentro due dita che entrarono facilmente
tanto era aperta comincia a muoverle a spirale lentamente, lei mi prese l'altra
mano e se la portò sulle tetta che inizia a impastare e spremere alternativamente
Dopo dieci minuti di questo lavorio venne "seiiii bravissimo oh mammaaaaaaaaa"
e si accasciò sedendosi sulla macchina io risalii e ne approfittai per leccargli
prima il solco tra i seni poi il collo e ridiscesi verso i suoi capezzoli "dammi un
attimo di tregua, voglio sciacquarmi un po mi sento un lago" e così dicendo usci
dal laboratorio.

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Io ero in condizioni pietose il cazzo mi faceva male premendo contro gli slip che
mi tolsi e mi sedetti aspettando la zia, saranno passati dieci minuti in cui mi
preoccupavo sempre di più quando mia zia mi chiamò "Mimi puoi venire un
'attimo in camera mia, come sei" la cosa mi sembrava strana dato ciò che aveva
detto uscii nel corridoio nudo dalla cintola in giù e la raggiunsi in camera, era
sdraiata sul letto a gambe larghe e mi invito a entrare sentii chiudersi la porta
dietro di me e mi girai, appoggiata alla porta c'era una donna di una quarantina
d'anni rossa naturale come potei constatare subito visto che era nuda a parte un
paio di autoreggenti viola che contrastavano con la pelle bianchissima, sentii la
zia dire "Mimi ti presento Peppa è la mia vicina di sopra mi ha sentito gridare
prima ed è scesa a vedere se avevo bisogno di aiuto" "sai siamo molto amiche e lei
è vedova da dieci anni ma non si è ricostruita una vita per sua figlia" io non
riuscivo a staccare gli occhi da quella peluria rossa e dalle tette ancora più
abbondanti di quelle di mia zia, una quinta leggermente a pera con due capezzoli
larghi un dito, la zia prosegui "così ho pensato di non essere egoista, tu sei mio
nipote e me lo farai un piacere, vero" io non avevo ancora detto una parola ma il
mio cazzo era ansioso di mettersi all'opera e la mia lingua di assaggiare la fica
rossa che avevo davanti.
"Certo zia non posso negarti un piacere" e rivolgendomi all'altra "si stenda di
fianco a mia zia" Peppa parlò per la prima volta "dammi del tu e leccami la
prugnetta" aveva uno sguardo incendiario e prese posto sul letto, era uno
spettacolo stupendo una bionda e una rossa aperte ginocchio contro ginocchio
"prima gli ospiti" disse la zia e io mi coricai con il viso in mezzo alle cosce di
Peppa le accarezzai e vellicai l'interno cosce e il perineo spingendomi verso la fica
che colava già un rivolo biancastro, lo assaggiai era più dolce di quello di mia zia
mi tuffai per assaggiare il nettare dalla fonte mentre lei mugolava e stringeva la
mano di mia zia che si era messa seduta per godersi la scena, il clitoride di Peppa
era di un rosa acceso e molto sporgente lo rollai tra le dita lentamente mentre
leccavo le sue labbra esterne che erano lunghissime a paragone delle uniche altre
che conoscevo quelle di mia zia,
"Fuffiii che bellooo, mi ero quasi dimenticataaaa" le si ruppe la voce "lecca ragazzo
lecca" disse mia zia io alzai un attimo la testa " leccagli le tette zia" ma.... Mimi
cosa dici" o gli lecchi le tette, oppure me ne vado" mi sentivo forte e avevo voglia
di vedere mia zia fare qualcosa di estremamente libidinoso e per lei sporco.
lei si oscuro in viso ma poi prese le tette di Peppa tra le mani "Fuffii noo, cosa fai"
"lo hai sentito Peppa vuoi che si fermi" " non vuoi godere e poi prenderti una bella
dose di cazzo" e cominciò a leccare a turno i capezzoli dell'amica "Fuuuufffiii siiii,
sei braaavvaa" "i tuoi capezzoli sembrano piccoli cazzi, e a me piace leccare il
cazzo, vero Mimi" io intanto introdussi un dito nella vagina di Peppa che era
strettissima lei non resistette più prese la testa di mia zia e soffoco il suo grido tra
le sue labbra, che l'abbraccio.
Ero contento di me ma il mio cazzo voleva essere soddisfatto mi distesi e dissi
"Peppa cavalcami, e tu zia infilagli il mio cazzo nella fica" Peppa si pose su di me
ed io presi a massagiarle le tette intanto sentivo una mano di mia zia che
impugnava l'asta e l'altra che mi massaggiava le palle "sono belle piene, ce ne
sarà per tutte e due" esclamò rivolta alla rossa che si stava sedendo sul mio
uccello infilandoselo poco alla volta "hai una fica stupenda Peppa molto gustosa
ed è la mia prima volta" mia zia trasalì "brutta porca mi svergini il nipote, era
mio"

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"zia tu sei stata il mio primo pompino e la mia prima leccata e me lo ricorderò
sempre, ma stai tranquilla tra un po ti scopo"
"a proposito" e mi mise la fessura in faccia girandosi verso l'amica "ora tocca a te
leccarmele, dato che mi hai tolto la primizia" compresi dai mugolii della zia che
Peppa stava obbedendo.
La situazione era al calor bianco Peppa ora mi cavalcava alla grande e la zia mi
sfregava fica e culo sulla bocca, venne per prima Peppa sussurrando tra i denti "
che cazzoooo, che zia troiaaa" la zia la disarcionò e si impalò sopra al mio uccello
"hai ragione è proprio un gran cazzo" continuo ad accellerare il ritmo fino a che
l'avvisai "zia sto per venire" la mia voce era stravolta e le orecchie mi rombavano
la sentii appena rispondere "prendoooo la pillolaaaa vienimiiiii dentrooooo"
godemmo insieme mentre la riempivo di sborra che colava anche all'esterno
insieme ai suoi umori.
Peppa presa da un raptus lecco sia le mie palle che la fica della zia bevendo i
nostri umori.
Ci ritrovammo tutti e tre sul letto stanchi morti ma abbracciati
"zia sei stupenda e la tua amica e sensazionale è stato bellissimo diventare uomo
con voi, sarò sempre pronto per voi" e loro due stringendomi il cazzo "ti
prendiamo in parola" poi zia sbuffando tristemente ora rivestitevi che sta per
rientrare mio padre".

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Domingo - PASSEROTTO
La vicina dall’occhio lungo
1 febbraio 2000-

Era passato circa un mese dalla mia prima volta con la zia Fuffi, che mia mare mi
disse di andare dalla nostra vicina la zia Nives per provarmi delle giacche che
aveva dismesso suo figlio.
La zia Nives era una signora intorno alla cinquantina piccolina circa un metro e
cinquanta minuta con una voce resa roca dal fumo, l'ho sempre vista con una
sigaretta penzolante dalla parte destra del labbro, ma nonostante tutto la si
sentiva tutto il giorno urlare improperi in dialetto all'indirizzo del marito Nino,
non aveva nessuna particolare attrattiva sessuale per cui guardarla poco seno
poco sedere, aveva un figlio sui 30 anni che si stava laureando in medicina e si
era guadagnata l'appellativo di zia facendo la madrina alla comunione di mia
sorella.
Fu così che dopo pranzo di un giorno feriale bussai alla sua porta, quando mi
aprì rimasi u 'attimo interdetto zia Nives si era tinta i capelli che non erano più
grigi ma ramati con dei colpi di luna indossava un vestitino smanicato a fiori
rosso con i primi due e gli ultimi due bottoni aperti e un paio di sandali bianchi,
era diversa da come la vedevo di solito.
Mi fece accomodare in cucina dicendomi che suo figlio era fuori città per studio e
zio Nino era a pesca con degli amici per due giorni, in cucina mi offrì il caffè e
sedendosi per gustarlo insieme a me i lembi del vestito si aprirono lasciandomi
intravedere le sue cosce che nonostante avesse le gambe molto magre non erano
male qualcosa incominciava a smuoversi dentro di me e potei anche intravedere il
solco tra i seni, preso il caffè andammo in camera sua l'unica che non confinava
con la mia casa, sul letto matrimoniale c'erano alcune giacche e giacconi e una
bambolina di porcellana al centro.
Mi fece provare la prima giacca a un petto color mattone ma notai subito che mi
era stretta di spalle, continuammo con il giaccone e un'altra giacca tutte strette di
spalle, lei nel provarmi le giacche le tirava da un lato o dall'altro e visto che era
più bassa di me si dovette venirmi vicinissima mentre provavo il giaccone per
vedere come mi cadeva passo la sua mano dal torace verso il basso sfiorandomi la
patta in modo distratto ma soffermandosi abbastanza da saggiare la consistenza
della bozza.
Dato che nessun capo di vestiario mi andava bene mi chiese di aiutarla a riporli
nel vano alto dell'armadio posto di fronte al letto, e presa una scaletta in legno
alquanto traballante vi salì e mi chiese di passarle la prima giacca, la scala inizio
a traballare vistosamente nonostante lei pesasse sui 40 chili allora mi misi di lato
in modo da tenerla fissa mentre le passavo il giaccone guardai in su e potei dare
un'altra occhiata alla sue cosce, passandole l'ultima giacca cercai di vedere
ancora di più e mi accorsi che non portava mutandine ed intravidi la peluria
ancora scura, il mio pene sussulto e continuo ad indurirsi per quello spettacolo
anche perché notai che aveva un sedere piccolo ma tornito.
Nello scendere la scaletta la zia Nives inciampo e cadde in avanti io cercai di
prenderla e mi frano addosso sbilanciandomi, cademmo insieme sul letto
travolgendo la bambolina con lei sopra, la zia non si spostava e aveva il pube
appoggiato sul mio vidi che non portava neanche il reggiseno ed il mio cazzo entrò

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in piena erezione anche perché lei stava roteando lentamente i fianchi
strofinandocisi sopra.
Ero imbarazzatissimo ma lei a quel punto guardandomi dritto negli occhi
sussurrò "Allora sei proprio un porco non ti basta farti fare i pompini da tua zia
vorresti farti anche una vecchietta come me che ti ha visto nascere".
"ma.. zia cosa dici" risposi
lei aggiunse "ti ho visto un mese fa te la sei goduta la pompa e glil'hai leccata
bene la patatina da come è venuta"
"zia non dire niente alla nonna... se lo sa mi ammazza"
ero morto mia nonna mi avrebbe scorticato vivo ma ad un tratto senti che la sua
mano si era intruffolata tra i nostri corpi e mi stava sbottonando i pantaloni.
"Io non dico niente Mimi... però intanto fammi vedere il cazzo" così dicendo si
sposto di lato e mi abbasso la zip e estrasse il mio cazzo barzotto per la paura
dalle mutande, che dopo due o tre movimenti della sua mano divento duro come
il marmo.
"Bene bene il cazzo non è male ma prima voglio assaggiare la tua lingua...
leccamela" e si sedette a cavalcioni sulla mia bocca.
Il pelo era un po rado ed aiutandomi con le dita le accarezzai dall'esterno le
grandi labbra e le aprii mi apparve un clitoride bruno e turgido che onorai di una
prima slappata, senti che si agitava "Siiiiiiiii come inizio non è male" continuai a
leccare il clitoride e la vagina a turno mulinello con la lingua all'interno della
vagina che si stava allagando del suo succo che senti un po aspro, dopo una
decina di minuti di questo andazzo lei si girò per prendere in bocca il mio cazzo
leccandomi prima le palle, il trattamento mi eccitava e mi infoiavo sempre di più
allora passai il medio nei suoi succhi e inizia a massaggiare e poi a premere sul
buchetto posteriore, lentamente lo sfintere si aprii e la senti mugolare "maiale
come lo sapevi che mi piace".
Ormai non ne potevo più non volevo venirle in bocca perché mi era balenata una
strana idea iniziai a leccarle il perineo avvicinandomi sempre più alla rosetta e
aggiunsi l'indice al medio il suo si sempre più lamentoso mi spinse a continuare.
"zia scendi"
"cosa vuoi fare Mimi"
"hai cercato di ricattarmi e ora voglio vendicarmi"
"no dai... leccami ancora non te ne andare"
"non vado via ma voglio fotterti il culo"
"ma sei matto!!" ed intanto girò il sedere verso di me
"hai accolto facilmente due dita, ora ti prendi il cazzo"
"è troppo largo, mi sfonderai" ed inizio a strusciare le chiappe sulla mia asta
aveva voglia di prenderlo dietro ma voleva essere forzata così le separai le natiche
e le leccai ancora il buchino poi appoggia il mio glande e spinsi, era la prima volta
che inculavo una donna e misi forse troppo ardore lei caccio un urlo che mi
spavento e stavo per uscirle da dentro quando mi fermo dicendo "stai fermo,
fammi abituare c'è l'hai larghissimo" e inizio ad avvitarsi roteando il bacino sul
mio cazzo che vedevo scomparirgli dentro.
quando i testicoli toccarono il suo sedere " ora puoi muoverti ma inizia
lentamente" iniziai a sfilarlo e reintrodurlo dapprima lentamente, intanto
raggiunsi il suo clitoride e lo rollai tra le dita "ma che razza di maiale sei stai
rompendo il culo a tua zia e gliela meni pure".
"zia sei tu la porca mi hai teso un agguato, ma visto il risultato ti ringrazio era un
po che volevo rompere un bel culetto, ed il tuo merita".

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"ma ho anche la fica Mimi".
"sarà per la prossima volta ora ti voglio sborrare nel culo" e accellerai il ritmo
vangandola profondamente.
"siiii.. che scema in tutti questi anni non avevo mai voluto provarlo nel culo"
sentire che il suo culetto era vergine mi fece scattare lo sperma e le inondai il
retto mentre lei gridava "brutto porco vengoooo sborrami tutto dentro"
lentamente si accasciò sul letto e io mi sfilai da lei, che risalì verso il mio cazzo e
lo pulì a colpi di lingua.
"volevo sentire se era buona, a tua zia è piaciuta, mi hai distrutto e viziato hai un
bel cazzo"
"zia se mi prometti di non vedere niente qualsiasi cosa succeda, te ne fornirò in
abbondanza".
"stai tranquillo Mimi ho una fame arretrata, che mi fa diventare cieca".

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La dentista
1 febbraio 2000-

Nel palazzo dove sono cresciuto c'era lo studio di una dentista ubicato proprio sul
mio pianerottolo, il laboratorio era ospitato in casa della signora Puccia sorella di
zia Nives, con cui avevo avuto un incontro molto ravvicinato, avendo questa
comodità va da se che io ero cliente della dentista fin da bambino.
La dottoressa era una signora bionda sul metro e sessanta pienotta ma non
grassa sempre molto ingiollielata che abita in un'altro quartiere della mia città
considerato perbene, l'avevo sempre vista come un'aguzzina che si divertiva a
infliggermi dolore con il suo vecchio trapano dal rumore simile più allo
sferragliare di una vecchia vaporiera che di uno strumento di precisione.
Era trascorsa una settimana dal "fattaccio" con la zia Nives, l'anno della mia
maggiore età, e mia nonna mi ricordò che mi aveva preso un appuntamento per
un controllo dentistico, abitando così vicino venivo ricevuto, come gli altri del
palazzo, sempre per ultimo.
Intorno alle 19 ero nella piccola stanza che faceva da sala d'aspetto insieme alla
signora del quarto piano, una ragazza di trent'anni sposata con un marinaio di
che era venuta ad abitare da poco lì, Giorgia, così si chiamava, era una morettona
di un metro e ottanta con gli occhi verdi e due labbra carnose, ci eravamo sempre
incontrati di sfuggita e non avevo potuto osservare altro, ma in quella sala
d'aspetto iniziammo a parlare e la guardai meglio, aveva un seno molto
prosperoso appena celato da una vestaglietta azzurra a fiori e un notevole stacco
di cosce, ad una certo punto entra la signora Puccia che avvisa Giorgia che è il
suo turno, ed io resto da solo fantasticando su Giorgia e non mi accorgo della
presenza di un'altra persona, finche non sento la voce della zia Nives "Ciao Mimi
ti disturbo" ero molto imbarazzato era la prima volta che rivedevo la zia e non
potei fare a meno di notare che indossava lo stesso vestitino che le avevo levato di
furia la settimana scorsa ed era aperto fino al pube "Ciao zia, che ci fa qui" lei
avvicinandosi ancora " mio marito è a cena con amici, Puccia mi ha detto che eri
qui e avevo voglia di parlarti" mentre parlava aveva preso la mia mano sinistra e
l'aveva appoggiata al centro delle sue mutandine.
Il mio imbarazzo cresceva insieme alla mia erezione ma inizia a massaggiarla e mi
insinuai di lato fino a toccarle la fica, in quel mentre entrò sua sorella che mi
annunciò il mio turno, ero scocciato ed interruppi il dolce lavoro e mi avviai, zia
Nives mi seguì dicendo "stasera Mimi è molto nervoso l'accompagno per fargli
coraggio ed entrammo insieme nello studio.
La dottoressa era al telefono appoggiata alla sua scrivania, sarà per l'eccitazione o
che ma notai perla prima volta che non era male, mi fece segno di sedermi nella
poltrona di tortura e zia Nives le si avvicinò , notai che come segno di saluto le
aveva strizzato una tetta, la zia uscì un attimo con la scusa di dire una cosa alla
sorella, al rientro sul un divano di fronte a me il vestito era sempre slacciato ma
non c'erano più le mutandine, la dottoressa nel frattempo aveva riagganciato
"Ciao Mimi, Nives stasera ti vedo bene" "Vedo bene anche te Daniela, il ragazzo ha
un po di paura e volevo fargli coraggio"
Daniela si porto vicino al trapano "Un ragazzone così non ci credo che abbia
paura, apri la bocca Mimi" io esegui sempre guardando tra le cosce della zia "Non
ti muovere o ti potrei tagliare la lingua" "No!! Daniela la usa così bene" esclamo la

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Domingo - PASSEROTTO
zia alzandosi e portandosi di fronte a me a fianco alla dottoressa lo sguardo di
Daniela cambiò e con fare allusivo "Usa bene solo quella" la zia appoggio una
mano sul mio pacco in bella evidenza e aggiunse "Anche qualcosaltro, l'ho
provato"
"e brava Nives e dove l'hai provato" la zia appoggiando l'altra mano sul culo della
dottoressa"qui, è bravissimo"
"Ma chi l'avrebbe detto è così timido, Mimi alzati un attimo" io ero inebetito da
quei discorsi ma speravo che conducessero a qualcosa mi alzai e Daniela prese il
mio posto non prima di essersi sfilata la gonna a tubino e le mutandine bianche
di pizzo rimanendo con una camicetta e il camice bianco "proviamo 'sta
linguetta", mi piazzai con la testa tra le sue cosce e con le dita scostai accarezzai
a cerchi concentrici le grandi labbra finche si schiusero, iniziai a picchiettare con
la lingua tutta la zona dal buchetto al clitoride che era diventato bello grosso, lei
roteava il bacino e lo spingeva contro la mia lingua che adesso la leccava in
profondità.
" Daniela hai proprio delle belle tette" era la zia che aveva sbottonato la camicetta
e gliele pastrugnava a piene mani, dopo un po di questo trattamento la dottoressa
ansimò "Nives preparalo, lo voglio dentro" la zia mi sbottonò i pantaloni e mi fece
alzare per sfilarmeli insieme agli slip, si abbocco al mio cazzo e cominciò una
pompa lenta, Daniela si era alzata denudata di quel poco che restava a poggiate
con le mani alla scrivania mostrandomi un bel culo e una peluria bionda che
avevo già gustato, "dai Nives non ce la faccio più" la zia tenendomi per l'uccello mi
trascino dietro Daniela e lo appoggio alla fica ormai guazza poi si sedette sul
tavolo e piazzo la testa di Daniela tra le cosce "Mimi sfondala dappertutto a
questa troiona mentre mi faccio leccare, ma ricordati che poi mi devi scopare in
fica".
Entrai d'un colpo nella vagina di Daniela e mi fermai solo quando le uscii un
lamento, pompando lentamente dentro di lei ed abbrancicandole il seno, dopo
una dozzina di colpi uscii e piantai il mio cazzo nel suo culo che si aprii
facilmente " Dottoressa ma quanti ne hai presi, sei sfondata" mi rispose la zia
"tanti anche finti, falla godere e poi scopami" curioso di sapere come era la fica
della zia iniziai a sditalinare Daniela muovendomi nel suo culo come uno
stantuffo e lei venne gridando e mordendo il clitoride della zia.
"facciamoglielo tornare duro che mi deve scopare" disse la zia impaziente, ci
sistemmammo sul divano con Daniela nella posizione del 69 ma sentivo che la zia
mi slinguava i testicoli quando mi ritennero pronto la zia mi salì a cavalcioni e se
lo infilò fino ai coglioni, era molto stretta anche se aveva avuto un figlio e mi
scopo di gusto alternando ritmi veloci e lenti
"ha davvero una gran lingua e un bel cazzo, avevi ragione Nives, grazie di averlo
diviso con me"
"ora che lo sai puoi fartelo anche da sola ma non spomparlo troppo che ha altre
femmine da servire" la zia accellerò i movimenti "sborrami dentro porco" io
staccandomi per un attimo dalla fica di Daniela "certo troia mi piace proprio
slargarti la fica mentre mi gusto questa ostrica matura" e venni copiosamente
mentre venivano anche zia Nives e Daniela alla quale avevo infilato due dita nel
culo.
Rimanemmo alcuni minuti spossati sul divano e sentimmo dei rumori "Nives
stasera devi aiutare la Puccia" disse ridendo la dottoressa" "e no se vuole aiuto c'è
qui Mimi che provi anche lei non gli farà male". Ero beato tra quelle due donne
mature" "siete due bagascie molto brave e molto bagascie" "sarebbe un

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Domingo - PASSEROTTO
complimento" aggiunse Daniela "tu sei un maiale arrapato con la predilezione per
mangiare la fica e sfondare il culo" e la zia di rimando "chi altra ti piacerebbe
fottere nel palazzo" "molte zia, ma stasera ho notato Giorgia" "hai buon gusto,
chissa!!" esclamò Daniela baciandomi il glande imitata dalla zia e finirono la
serata con un pompino a due bocche che mi confermò che abitavo nel palazzo
giusto.

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Domingo - PASSEROTTO
Due più due = tre
1 febbraio 2000

Quella mattina mi sono svegliato alle 7, era il giorno dopo quello del mio incontro
a tre con zia Nives e la dentista Daniela, mi rigiravo nel letto mentre nella mia
testa continuavano a tornare i fatti della sera prima; a quanto avevo capito zia
Nives e Daniela ogni tanto si facevano qualcuno in coppia, tra Giorgia la vicina
del quarto piano e la dentista era successo qualcosa, tra zia Nives e sua sorella
Puccia c'era forse un rapporto lesbico incestuoso.
Quest'ultima cosa mi sembrava la più incredibile le due erano una l'opposto
dell'altra, tanto era espansiva chiaccherona e pronta alla battuta Nives, tanto era
chiusa introversa e triste Puccia.
Anche fisicamente erano diversissime, Nives era una signora intorno alla
cinquantina piccolina circa un metro e cinquanta minuta con una voce resa roca
dal fumo, Puccia era di alcuni anni più giovane della sorella vedova da vent'anni
alta più di un metro e settanta bionda sempre molto curata e misurata nei modi
come nel vestire aveva un che di autoritario e distaccato che mi aveva sempre
messo in soggezione.
Verso le 8 mi alzai mi feci la doccia e la barba trangugiai un caffé, nel vestirmi mi
accorsi di non avere le chiavi di casa le cercai per tutte le stanze finché ricordai di
averle riposte in una tasca dei pantaloni mentre andavo dalla dentista, con il
trambusto della sera prima chissà dove erano finite, subito pensai di chiede alla
zia Nives di cercarmele ma c'era il marito a casa e poi il tarlo sulla vera natura
della signora Puccia mi rodeva così salutai mia nonna e mia madre dicendo che
andavo a fare delle commissioni e uscii di casa.
Aspettai qualche minuto nel portone poi risalii e suonai alla signora Puccia già
mezzo eccitato, mi aprii dopo qualche minuto in vestaglia lunga grigia ancora
spettinata e con la faccia di chi non ha dormito molto, appena mi vide si rabbuio
ulteriormente e mi ringhiò "Sei tu, cosa vuoi" io presi coraggio e risposi in modo
mellifluo
"Mi scusi Signora per l'ora, ma ieri sera devo aver perso le chiavi di casa nello
studio della dottoressa, e sono un po preoccupato, potrei cercarle, faccio presto"
avevo parlato velocemente per paura che mi chiudesse la porta in faccia ma lei
anche se di malavoglia mi fece entrare.
Iniziai la ricerca dalla sala d'aspetto senza esito passammo nello studio e dopo
tante ricerche con lei che mi guardava sempre più torva, trovai le chiavi sotto un
cuscino del divano, mi accorsi che nell'aria c'era un forte odore di sudore e
sperma se ne accorse anche lei perché il suo sguardo si accese di collera "Bisogna
stare attenti a dove si appoggia la roba Mimi, sempre!!" io mi girai e mi accorsi
che aveva le labbra serrate allora la provocai "be in certi momenti si pensa ad
altro"
lei sbottò urlando "a fare le porcate con le donne che potrebbero essere tua madre
maiale bastardo"
"così eri tu che ci spiavi ieri sera" il mio passare al tu fu preso da lei come uno
schiaffo e aggiunse isterica "questa è casa mia e le persone come te me la
insozzano" tremava dal nervoso e decisi di farla scoppiare "che c'è Nives ieri sera
non ha voluto soddisfarti, le piace di più il mio cazzo" le urlai a pochi centimetri
dal volto che prima impallidì e poi divenne violaceo io approfittai del fatto che era

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Domingo - PASSEROTTO
rimasta a bocca aperta e la baciai infilandole la lingua nel palato e
abbrancicandole le chiappe attraverso la vestaglia portandola a scontrasi con il
bozzo che mi deformava i pantaloni lei provò a respingermi quando senti il
contatto tra i nostri bacini farsi più stretto inizio a mugolare e la sua lingua giocò
con la mia, mi staccai dal bacio e le sussurrai in un orecchio "ora ti faccio godere
vecchia troia" e slacciai la cintura della vestaglia, scoprendo che sotto era
completamente nuda.
"siediti sul divano a gambe larghe e inizia a toccarti" le ordinai
"no no Mimi finiscila" disse mentre si sedeva
"obbedisci" e abbassando la cerniera estrassi il cazzo in tiro "toccati e succhiami
che poi ti lecco per bene" lei appena visto l'uccello inizio a girargli la lingua
intorno e a succhiarlo dapprima in punta di labbra e poi ingoiandoselo tutto
"ma allora saper fare le pompe è una virtù di famiglia" e iniziai a pastrugnarli le
tette non l'avrei detto da vestita ma aveva una terza abbondante ed erano ancora
belle sode con i capezzoli ora turgidi, le tolsi il cazzo di bocca e scesi prima a
leccarle le tette e poi raggiunsi la fica.
lei mugolava sempre più forte ed appena ebbi aperto le grandi labbra e data una
prima slappata al clitoride venne ansimando
"vengooo Mimi, ma non smettere ti pregoooo!" continuai a leccarla aveva le labbra
esterne piccole ma spesse e le frollai con la mia bocca più di una volta infilandole
un dito nella vagina e uno nel culo continuava a venire di seguito e mi inondava
la bocca di ciprigno era dolce iniziai ad aspirarlo e lei mi spinse la testa ancora di
più contro la sua fica "dai piccolo porco succhia lecca hai proprio una bella
lingua, lecchi quasi meglio di Nives"
"così tua sorella te la lecca"
"siii almeno una volta al giorno, ma da quando te la sei fatta preferisce il tuo
giovane cazzo"
"ora te lo faccio provare troiona" mi alzai piazzandomi in mezzo alle sue cosce
rimaste aperte e la infilzai fino a metà "bellllooo! erano vent'anni che non ne
assaggiavo uno vero, fottimi fino in fondo"
"così ti fai scopare con i cazzi finti da Nives"
"no non da lei ma da Giorgia, ne ha una bella collezione, ci rompiamo la fica a
vicenda"
"sei proprio una puttana, la prossima volta voglio essere presente, Giorgia deve
essere una bella fica nuda"
"si è molto bella e molto calda ma non so se vorrà"
"gli faremo una sorpresa" le sfilai l'uccello dalla fica e ordinai "inginocchiati sul
divano con il sedere in fuori"
lei obbedì intontita, mi piazzai dietro di lei e le leccai la rosetta, in quel momento
lei capii la mie intenzioni "no li no, è vergine mi spaccherai, non voglio ahhhhhh!!"
glielo avevo gia piantato nel culo in un colpo solo, mi immobilizzai per farla
riprendere.
Si spalanco la porta dello studio ed entrò Nives "Puccia stai mal...." la voce le si
spezzò ci guardava incredula, io ero ancora vestito con il cazzo nel culo di sua
sorella nuda
"ohhh finalmente prendi un pò di cazzo Puccia, e tu Mimi la solita passione per i
culi"
iniziai a stantufare dentro al culo di Puccia e rivolgendomi a Nives "zia fatti
leccare un pò la patata così non urla più "ottima idea, lecca vacca mentre il
torello ti monta" e le si piazzò davanti alzando la gonna ed abbassando gli slip a

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Domingo - PASSEROTTO
mezza coscia, Puccia leccava avidamente la sorella e agitava il culo per favorire
l'infilata.
Venimmo tutti e tre insieme io inondai il culo di Puccia di sborra e sua sorella le
inondò la bocca di ciprigno.
Ci sedemmo sul divano stanchi ma Nives aveva uno strano sguardo negli occhi
"spogliati Mimi, mi è venuta un idea" aprii un cassetto chiuso a chiave della
scrivania della dottoressa ed estrasse un fallo finto con una cintura si spogliò
nuda e lo indossò
"Mimi stenditi sul divano, tu Puccia faglielo diventare duro e poi infilatelo a
smorzacandela"
"ma Nives, no per favore"
"se fai la brava poi te lo faccio fare a me".
Puccia si imbocco il mio cazzo che all'idea di quello che stava per succedere era
già duro, dopo due colpi di lingua mi scavalco e si impalò sopra di me, la sorella
le fece leccare il cazzo finto e poi glielo appoggio allo sfintere ancora dilatato ed
entrò "dai Mimi sfondiamo 'sta troia in entrambe i buchi" ci coordinammo e
iniziammo a pompare dentro Puccia che rovesciava la testa da una parte all'altra
e venne dopo poco, Nives si alzò e mentre sua sorella indossava il dildo mi diede
fica e culo da leccare, la insalivai bene dopodiché si sedette su di me inculandosi
da sola mi si sdraio sopra di schiena
"forza Puccia scopati tua sorella, riempimi la fica sorellina"
Puccia la penetro e cominciò a menare gran colpi facendo urlare sua sorella, io
intanto glielo rigiravo nel culo toccando un pò le tette di Nives un pò quelle di
Puccia, Nives venne baciando in bocca la sorella e visto che io non ero ancora
venuto la seconda volta mi si posero ai fianchi e mi spompinarono sgrillettandosi
sino a quando gli sborrai in faccia e sulle tette che si ripulirono a leccate l'un
l'altra.
Eravamo esausti abbandonati sul divano Puccia aveva un bellissimo sorriso sulle
labbra e mi accarezzoò la testa "grazie Mimi non avevo mai goduto così,
promettimi che lo rifaremo e ti faccio fottere anche la Giorgia , e magari qualche
altra"
risposi abbracciandole "quando volete sorelline, io vi cercherò un altro cazzo per
dei veri sandwich" ridemmo tutti e tre, quel palazzo si stava rivelando
interessante.

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Domingo - PASSEROTTO
Un piacere non si rifiuta mai
1 febbraio 2000

Con tutto il da fare che c'era nel palazzo erano due mesi che non vedevo la zia
Fuffi sua figlia aveva un'esame importante e telefonava anche poco, una sera mia
madre mi chiamo mentre vedevo la tv e mi disse che la zia Fuffi aveva un favore
da chiedermi,
"Ciao zia come va?"
"così, Isa a finalmente dato l'esame ed è partita per la montagna con il padre, io
sono qui con i nonni"
"mi ha detto la mamma che ti serve qualcosa"
"sì Mimi la mia vicina ha il televisore da spostare in un'altra stanza potresti venire
a fargli l'impianto se non è troppo disturbo"
"ma figurati zia, quando"
"domattina alle 8 non possiamo aspettare oltre, di alla mamma che ti fermi a
pranzo"
"va bene zia a domani sarà un piacere"
"non solo tuo Mimi, ci vediamo da Peppa"
riattaccai il telefono e informai mia madre del fatto lei mi disse di andare
tranquillo e di essere gentile con la zia.
Altro che gentile, gentilissimo dalle frasi della zia incominciai a pregustarmi la zia
e la sua vicina, preparai la borsa con i ferri e andai a dormire presto la giornata
l'indomani sarebbe stata dura.
Alle 7.50 bussavo già al citofono di mia zia "Ciao zia sono Mimi"
"già qui, sali da pepa al n. 4 io arrivo" e mi aprii il portone
bussai al n. 4 e mi aprii Peppa con un neglige nero corto sotto completamente
nuda, " ciao Mimi" disse facendomi entrare e appena chiusa la porta mi bacio
infilandomi la lingua in bocca e mi tasto il pacco "già in forma" disse sentendolo
duro.
"Peppa sei proprio figa" e le afferrai le tette mentre mi sbottonava la patta
estraendomi il cazzo e accarezzandolo "non aspettiamo la zia" "peggio per lei se
non si sbriga" vedemmo aprirsi la porta ed entrò mia zia che aveva le chiavi
"brutti maiali si comincia senza di me"
la zia era vestita con una gonna a portafoglio lunga fino al polpaccio e una
maglietta nera da cui si intravedevano i capezzoli duri come chiodi.
Peppa continuando a tenermi per l'uccello prese mia zia per mano e ci portò nella
sua camera, lì Peppa si sfilo il neglige e mia zia apri la gonna scoprendo calze
nere e giarrettiere così rimase togliendosi la maglietta, iniziarono a spogliami
accarezzandomi in tutto il corpo io palpavo quello che mi capitava sotto "calma
ragazze sono qui per voi"
"ci hai trascurato" disse mia zia mentre Peppa annuiva
"oggi vi rifarete, mettevi carponi sul letto" obbedirono baciandosi in bocca
"vedo che avete approfondito la vostra amicizia! dissi incominciando ad
accarezzare da dietro entrambe la fiche, passai a leccare per prima mia zia il suo
pelo biondo mi carezzo il palato mentre la penetravo con la lingua "Mimi sei
diventato ancora più bravo devi avere fatto molta esperienza, porcello" io
continuai infilandole due dita in fica e saggiandole con il mignolo il buchetto la
zia era su di giri e Peppa reclamava lo stesso trattamento, lasciai la zia a

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Domingo - PASSEROTTO
masturbarsi a passai a lei mordicchiandole il clitoride e sondando anche il suo
buchetto.
Quando le vidi belle calde feci sdraiare Peppa di traverso sul letto e zia Fuffi a 69
sopra cominciarono a slinguarsi senza farsi pregare io avevo sei buchi a
disposizione mi portai dietro mia zia e la infiocinai in fica lei ansimò "ma è più
grosso l'uso gli fa bene, Peppa sei un demonio con quella lingua" dopo una
dozzina di colpi le uscii dalla fica e glielo infilai nel culo a secco perché era gia
slargato
"di un pò zia lo zio ti incula spesso vero" lei aveva appena accusato la
penetrazione "siiii, ma lo ha meno largooooo, daiii ora sfondami" e si tuffo sulla
fica di Peppa, inculai mia zia per un quarto d'ora "vvvengggooo mi hai distrutto
lllllooo zioo non dura cosìììì" usci dal culo della zia e girai intorno al letto feci
mettere sotto stavolta mia zia e montai in fica Peppa che gradii molto "Mimi che
bel cazzo, scopami" la limai per bene ebbe un orgasmo mentre continuavo a
scoparla, ad un certo punto tolsi il cazzo da quella fica rossa
"zia insalivamelo bene, che voglio sfondare la Peppa" mia zia obbedii e tenne
Peppa per i fianchi aprendomi con sue mani le natiche dell'amica.
Inculai Peppa piano piano perché da dietro l'avevo sentita vergine ma quando mi
ebbe tutto dentro esclamo "ma è bellllooo un cazzzo nel culo!!!" pompai sempre
più forte stavo venendo e lo gridai "vengo puttanone vi sfondoooo" inondai quel
culetto mentre la zia mi ciucciava i coglioni.
Ci sdraiammo sul letto con me in mezzo "bella la scusa del tv" rispose Peppa "
non è una scusa ieri Ada mia figlia ha compiuto diciotto anni e io le ho regalato il
tv per la sua camera" la zia afferandomi il cazzo "e io le regalo questo" rimasi
interdetto e bisbigliai "ciooeeee"
"ora ci riposiamo, poi tu fai l'impianto mentre tua zia va dai nonni giù di sotto,
all'una arriva Ada mangiamo qualcosa e alle due sale tua zia per consegnarle il
suo regalo, te" aggiunse Peppa.
E così facemmo, io ero distratto con la testa in mezzo alle nuvole all'idea di
sverginare una mia coetanea anche se non la conoscevo, durante la mattina
Peppa che si era messa una vestaglietta rimanendo nuda sotto, mi spiegò che era
due anni che sorprendeva la figlia a masturbarsi più volte al giorno e che l'aveva
sentita dire al telefono ad una sua amica che il giorno del suo compleanno si
sarebbe fatta scopare da chiunque, così per evitare problemi avevano pensato a
me, il resto della mattina fu tranquillo perché Peppa nonostante la voglia voleva
che conservassi le mie energie per sua figlia.
All'una suonarono alla porta io ero gia seduto a tavola e Peppa andò ad aprire
torno dopo poco con una stupenda ragazza rossa come lei alta un metro e ottanta
con una quinta di reggiseno vestita in jeans un pò larghi e maglietta accollata a
mezze maniche tutto molto casto, mi presentò e il pranzo passò parlando dei
nostri studi, anche se ogni tanto avevo qualche difficoltà dato che Peppa mi
carezzava il pacco sotto il tavolo, il pranzo finì che ero infoiato come una bestia,
Ada disse che andava a fare un riposino ed io restai solo con Peppa, alle due
precise arrivò mia zia Fuffi che mi fece spogliare e mi mise un fiocco rosso sul
cazzo teso dicendomi d aspettare dietro la porta, e entro da Ada.
"posso Ada"
"zia Fuffi scusa maaa" seppi dopo che l'aveva sorpresa con un flacone di
deodorante che voleva piantarsi in fica, senti che parlavano ed ad un certo punto
udii il segnale la parola "regalo" il cazzo era ancora in tiro se ne era occupata
Peppa con la bocca, entrai nella stanza lasciando Peppa lì fuori e vidi sul lettino

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Domingo - PASSEROTTO
Ada stesa nuda con mia zia nuda che le leccava la fica, la ragazza sbarrò gli occhi
"questo è il mio regalo Ada, Mimi è un caro ragazzo con un bel cazzo ora vi lascio
soli" "no zia rimani" rispose Ada "ho paura resta a farmi coraggio" mia zia sorrise
mi prese per mano e mi portò con l'uccello davanti alla bocca della ragazza
"assaggialo leccalo un pò" lei obbedì era un pò imbranata ma si impegnava io
intanto le accarezzavo le tette dure come il marmo, mia zia continuava a leccare
Ada ad un certo punto mi chiamo a se e mi accompagnò l'uccello all'imboccatura
di quel fichino vergine ma Ada mi blocco "aspetta Mimi, mamma viene anche tu".
La porta si aprii e Peppa entrò era nuda ma con due lacrimoni che le rigavano le
guance "Mamma voglio che sia tu a guidarmelo dentro, ti voglio bene" Peppa
bacio sua figlia sulla bocca e sostituì mia zia che incomincio a leccare e
pastrugnare le tette di Ada, Peppa intanto dopo avermi dato un bacio con lo
schiocco sul glande lo introdusse nella fica della figlia e rivolta a me "fai piano
Mimi, ma falla godere come sai fare tu" mi sembrava di impazzire quella fichina
era stretta ancora quasi imberbe e calda come una fornace diedi un colpo per
rompere l'imene e Ada lanciò un grido di dolore ma era troppo eccitata mia zia le
leccava i capezzoli e sua madre il clitoride.
Ada mi fissò "sfondami Mimi, voglio tutto il tuo cazzo" affondavo in lei prima lento
e poi veloce ruotando il bacino per svangarla per bene venne almeno tre volte e
volle leccare la fica prima a mia zia e poi a sua madre, lo faceva con passione
venne ancora una volta e si abbandono sul letto, Peppa si alzo da cavalcioni del
viso di sua figlia e leccandosi le labbra si appoggio con il busto in avanti al comò
"vieni dentro il mio culo Mimi" io la presi subito a grandi colpi e lei già al
parossismo venne gridando il nome della figlia troppo presto per me, ma fu subito
sostituita da mia zia "sborrami dentro nipotino porcone" e cos' feci inculando
furiosamente mia zia e venendo insieme.
Ada che si era ripresa si rivolse a sua madre "Mamma poteri averlo anch'io nel
culo sembra bello"
"sei sicura, fa un pò male la prima volta, a me l'ha rotto stamattina e sono ancora
un pò indolenzita"
"si mamma voglio festeggiare alla grande"
Feci sdraiare Peppa sul letto Ada sopra a 69 e mia zia lecco con molto scrupolo la
rosetta di Ada dilatandola con un dito poi mi fece segno, se la fica di Ada era una
fornace il culo era un altoforno la svangai con forza e li rispondeva ai colpi
sporgendo il sedere mentre sua madre leccava un po la sua fica un pò i miei
coglioni, non sò quanto durò ma al suo terzo orgasmo venni dentro il suo culetto
abbrancandole le tette.
Ormai era sera dovevo rientrare la zia telefonò ai miei per avvertirli che c'era stato
un 'imprevisto ed avrei fatto tardi poi si vesti mi saluto con un tenero bacio
"grazie Mimi sei meraviglioso, tieniti in esercizio ma lascia un pò di cazzo per la
tua vecchia zia.
"certo zia chiamami quando vuoi"
Rimanemmo io Peppa e Ada ci trasferimmo sul letto matrimoniale e parlando
confessai ad Ada che era sua madre che mi aveva sverginato, lei sorrise "ora le
hai restituito il favore, le hai sverginato il culo e la figlia in fica e in culo" "hai
ragione" risposi "ma vorrei chiedervi un favore" "parla Mimi" rispose Peppa " visto
che siete due belle fiche con delle tette stupende me la fate una spagnola" "certo"
esclamo la madre "chi preferisci"
"prima una e poi l'altra" osai dire Peppa si rivolse alla figlia "comincio io, così
impari" si sdraiò e mi prese il cazzo tra le tette strofinadole e leccandomi la punta,

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Domingo - PASSEROTTO
poi lasciò il posto alla figlia che imito la madre, ad un certo punto si fermo
guardandomi "sborrammi in bocca sverginami il terzo buco e ingoio il mio cazzo,
la scopai in bocca e venni mentre mi strizzava i coglioni, la madre mi ripulii
l'uccello "ora vai a casa" soggiunse Peppa "se nò te lo consumiamo troppo, e
mentre mi vestivo Ada mi baciò in bocca "grazie per i regali, potrò averne ancora,
mi sono piaciuti molto", sorrisi pizzicandole il culo.

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Domingo - PASSEROTTO
Pane fresco
2 febbraio 2000

Sotto al mio palazzo di qui vi ho già parlato c'era un forno molto frequentato
perché aveva il pane e la focaccia migliori della zona ma non solo, i proprietari
erano una coppia sui cinquanta che abitava nel mio palazzo all'ultimo piano, lui
Gino era un ometto basso magro introverso gran lavoratore conosciuto anche per
la sua passione per le carte si favoleggiava che avesse perso in una notte cifre
astronomiche, lei la signora Luciana era una toscana formosa loquace alta un
metro e sessantacinque le voci maligne sostenevano che la signora Luciana non
disdegnasse concedere le sue grazie ad altri uomini.
Nel negozio c'era anche una commessa Mara alta uno e settentacinque procace
venticinquenne che quando puliva le vetrine in piedi su uno sgabellino provocava
incidenti stradali, era estroversa e schietta ed ogni tanto le scappava qualche
battutaccia e veniva prontamente redarguita dalla proprietaria.
Abitando in quel palazzo dalla nascita io ero trattato in modo speciale e ogni tanto
mi chiamavano per qualche lavoretto o commissione, sin da ragazzino entrambe
le donne erano nella hit parade delle mie fantasie erotiche, e a loro, da sole o in
coppia avevo dedicato delle frenetiche sedute di masturbazione.
La signora Luciana era molto amica di zia Nives e di Puccia e molte volte passava
da loro per quattro chiacchere e un caffè .
Erano i primi di agosto quasi tutti erano andati via per le vacanze compreso le
signore con cui passavo delle ore impegnative ed allegre, io passavo le giornate
annoiandomi parecchio, una mattina suonarono alla porta mia nonna andò ad
aprire e dopo poco mi chiamò c'era la signora Luciana che mi chiedeva se potevo
aiutare il marito in alcuni lavori il forno era chiuso per ferie e prima di partire per
le vacanze stavano facendo un pò di manutenzione, ben contento di passare la
giornata in modo diverso afferrai i miei ferri e la segui.
La signora Luciana indossava una cappa celeste con le tasche bianche che era la
divisa del forno notai seguendola che sotto aveva solo le mutandine nere la cappa
era un pò attillata e il suo sedere risaltava in maniera provocante.
Entrammo nel forno dall'ingresso di servizio, il signor Gino era già indaffarato ci
salutammo e lui informò la moglie che Mara era arrivata e si stava cambiando in
bagno, lei la raggiunse per coordinare il lavoro ed io andai a prendere del solvente
in uno sgabuzzino a fianco, cercando il solvente mossi una latta d'olio e mi
accorsi di uno sportellino nel muro lo aprii lentamente mi si presentò uno
spettacolo mozzafiato Mara era una appoggiata al muro e la signora Luciana le
stava accarezzando la fica captai una parte dei loro discorsi
"Mara insomma sei già un lago, devi stare calma oggi, devi resistere fino a che
Gino non và a fare il riposino, poi ti ho preparato una sorpresa"
"Luciana se me la meni così salto addosso anche a Gino" richiusi lo sportello e mi
avviai con il solvente, poco dopo entrambe uscirono dal bagno avevano solo pochi
bottoni della cappa allacciati e si intravedevano abbondantemente sia il seno che
le cosce, andarono nella parte vendita a pulire le vetrine e il bancone.
Io e Gino pulivamo i forni spenti e mettevamo in ordine le scorte d'olio e di farina
a metà mattina venni chiamato dalla signora Luciana per spostare degli scatoloni,
Mara era su uno sgabello e metteva a posto della pasta passandole vicino ebbi
modo di guardarle la fica e sentirne il profumo che si spandeva tutto attorno ebbi
il forte impulso di leccarla avidamente ma mi trattenni, la signora Luciana era

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Domingo - PASSEROTTO
seduta sugli scatoloni a che si faceva fresco con un pezzo di cartone aveva la
gambe larghe le mutandine si erano infilate nel solco quasi completamente
fornendomi una visione paradisiaca, mi avvicinai a lei mentre il mio cazzo era già
in orbita e lei nell'alzarsi ci strofinò sopra il sedere come nulla fosse, ritornai di là
rosso come un peperone Gino mi disse "dì a mia moglie di raggiungermi nello
sgabuzzino che facciamo l'inventario" avvisai così la signora Luciana, mentre
erano di là io lumai varie volte Mara che si muoveva liberamente offrendomi
ampie viste delle sue grazie.
Avevo un caldo terribile mi recai in bagno per rinfrescarmi e notai lo sportellino
aperto, la curiosità era troppa e guardai dall'altra parte, Gino era appoggiato a
delle latte e sua moglie era inginocchiata davanti a lui che gli succhiava l'uccello
"succhia troia succhia, vi piace farvi vedere a te e a quell'altra troietta, mi fate
impazzire Mimi, lo sò che oggi vuoi scopartelo e così ora ti lascio a secco ci
penserà lui"
io tornai immediatamente in laboratorio e dopo poco usci Gino "Mimi mia moglie
non decide mai come sistemare la roba, vai tu ad aiutarla tu se nò io l'ammazzo"
mi disse ghignando" io obbedii.
Appena entrato notai la signora Luciana piegata a novanta gradi che cercava
qualcosa lei andai dietro "serve una mano signora" lei si alzò strusciando contro il
mio pacco
"ci ha spiato prima maiale, ti è piaciuto quello che hai visto" decisi di agire avevo
la benedizione del marito e non mi aspettavo casini così le afferrai e le tette da
dietro e cominciai a pastrugnargliele
"si troiona lecchi bene, ma a me interessa qualcosaltro" così dicendo mi spostai
estrassi l'uccello e le sollevai la cappa scostando le mutandine ed appoggiando
l'uccello duro tra le natiche
"ora da quella troia che sei te lo prendi nel culo, piegati in avanti" lei si piego ed io
la penetrai di colpo nel culo"
"oohhh mi avevano avvisato che ti piace sfondare i culi, ma poi voglio la tua
lingua"
il suo culo era comodo doveva averne presi parecchi di uccelli anche lì,
continuavo a pomparla smanacciandole le tette e pizzicandole il clitoride
"uuh le lavori bene tu le femmine, mi fai godere"
in quel mentre entrò Gino con l'uccello in mano "Mimi hai capito subito i suoi
gusti, restale dentro e appoggiati al muro" appoggiai tirandomi dietro Luciana per
le tette, il marito le si piazzò davanti e la infilzo in fica
"Ginooo come sei duro, era da tanto che non mi scopavi così, ti eccita dividere tua
moglie"
"godi puttana che ci facciamo un bel panino, Mimi mi è sempre stato simpatico"
continuavamo a fotterla gran colpi davanti e dietro e lei gradiva mugolava urlava
e godeva
"Gino ci scambiamo i buchi" proposi "buona idea, sdraiati che ti cavalca lei" mi
staccai e Luciana si impalò su di me Gino le rientrò subito nel culo,la fica di
Luciana era una caverna ma il cazzo del marito dall'altra parte la rendeva stretta,
notai Mara che ci guardava appoggiata alla porta e si sgrillettava "Mara vieni qui"
tuonai e lei confusa obbedì "siediti sulla mia faccia puttanella" le si illuminò il
viso e poco dopo potei affondare la lingua in quel nido leccai a fondo e le infilai la
lingua nella vagina come un mini cazzo ed intanto le piantavo un dito nel culo

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Domingo - PASSEROTTO
"Maraaa com'è la ligua di questo porcellinoooo" le si rivolse Luciana "una
rivelazione è quasiii bravo quanto teee, e tu troia te li gusti beneee due cazzi alla
volta" rispose Mara afferandole le tette
"mi fateee morire tutti e treee godooo" urlo Luciana e si accascio su di me il
marito le si sfilo dal culo e piazzo l'uccello nella bocca di Mara "fammi venire
zoccola" lei lo abbocco e dopo poche pompate Gino venne mugolando
Luciana era ancora infilata sul mio cazzo ancora duro "spostati Luciana che
voglio farmi sborrare in bocca" proruppe Mara e si sistemò a 69 mentre Luciana
baciava in bocca il marito e l'apostrofava "sei un gran porco, mai oggi sembravi
un torello ti e piaciuta la bocca di Mara"
"è una gran troietta, ha avuto una buona maestra, me la voglio fottere a fondo"
rispose Gino.
Il pompino di Mara stava portandomi all'orgasmo aveva una bocca da favola mi
impegnai a suggerle il clitoride e venimmo uno nella bocca dell'altro, eravamo
tutti e quattro soddisfatti e si era fatta l'ora del pranzo, mangiammo una torta di
carciofi preparata da Luciana, durante il pranzo le battute sessuali si sprecarono
Gino prese in mano una tetta di Mara e le disse "che ne dici se domani mattina
vieni su da noi, voglio riposarmi bene e fotterti tutti i buchi" Luciana aggiunse
"Gino hai avuto un'ottima idea, Mara domani lo distruggiamo, ma oggi abbiamo
ancora la sorpresa che ti avevo promesso" e rivolgendosi a me "e tu oggi avrai
ancora da fare, se vuoi puoi raggiungerci anche domani" "certo" disse Gino "Mimi
sarà sempre bene accetto erano anni che non riuscivo a rompere il culo a
Luciana, ora vado a riposarmi, divertitevi oggi pomeriggio e se ne andò a casa.
Rimanemmo noi tre, io ero incuriosito della sorpresa e chiesi "Luciana cosa deve
succedere" lei con fare da pantera
"è da un pò che voglio farmi Manila quella negretta ventenne che è venuta ad
abitare qua vicino con la famiglia, ma non la fanno mai uscire ed è molto timida,
oggi volevo farmela con Mara, ma la tua presenza Mimi arricchisce la sorpresa"
poi guardandomi severamente "ricordati Mimi deve restare vergine di fica, ma per
te non credo sia un problema" e continuò "ora nascondetevi nello sgabuzzino e
quando entrerò nella doccia con Manila, tu Mara mi raggiungerai subito e tu
Mimi entrerai nudo quando ci sentirai parlare di un coso duro".
Mi appostai con Mara nello sgabuzzino e ne approfittai per leccarle le tette "Mimi
domani vieni anche tu voglio anch'io due cazzi dentro" bisbigliò lei, annuii
passando la lingua tra i seni, intanto sentimmo Luciana che parlava con
qualquno e dopo qualche minuto vedemmo dallo sportellino le due entrare in
bagno, Luciana iniziò a spogliare Manila, era una figona color cioccolata alta un
metro e ottanta con gambe lunghe flessuose ed in cima un grazioso culetto
completamente senza peli ed aveva un seno della terza con i capezzoli bruni e le
corolle ampie, Luciana si spogliò a sua volta e si infilarono sotto la doccia.
Mara si aggiustò la cappa e le raggiunse lasciandomi a fare il guardone, la vidi
entrare in bagno togliersi la cappa e raggiungere le altre due sotto la doccia,
cominciò un andirivieni di mani e di lingue, ad un certo punto si spostarono in
laboratorio e si sdraiarono sul tavolo dell'impasto, io continuavo a spiarle con il
cazzo che mi doleva da tanto era duro, finalmente sentii Luciana dire "ti
piacerebbe qualcosa di duro" e Manila rispondere "sssssssiiiiiiiiii, un cazzo duro
in bocca" mentre le altre due le esploravano ogni centimetro di pelle.
Entrai con il belino in tiro e lo piazzai davanti al viso di Manila che trasalì
"è un amico, un nostro regalo per te, ha un bel cazzo e lo sa usare, ma stai
tranquilla l'ho avvertito che non ti deve deflorare" la rassicuro Luciana, Mara per

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Domingo - PASSEROTTO
dare l'esempio mi leccò le palle e Manila se lo imbocco poco per volta, ero di
nuovo in cielo la ragazza ciucciava d'incanto ma io volevo benaltro guardai
Luciana con sguardo d'intesa lei capì girò Manila su se stessa e iniziò a leccarle la
schiena scendendo fino al sedere, io feci mettere Mara alla pecorina e la penetrai
in fica, come tante volte avevo sognato
"finalmente ti scopo, quante seghe ti ho dedicato"
"oohhh Mimi era tutto il giorno che lo volevo" rispose, la pompai fino a farla venire
serbando il mio seme per Lina.
Quando Mara fu venuta io salii su tavolo e mi posizionai dietro Manila
appuntadole l'uccello tra le chiappe lubrificate da Luciana e spingendo
lentamente superai lo sfintere "nnnoooo, pianooo" urlava Manila cercando di
divincolarsi trattenuta dal mio peso e da Luciana e Mara con il risultato di
inglobare il mio cazzo dentro di lei fino alla radice, si calmò e prese a mugolare
modulai i miei affondi in modo da uscirle quasi dal sedere lentamente per poi
rientrare più velocemente, lei gradiva il trattamento e inarcava il bacino per
facilitare l'inculata, Mara le infilo una mano sotto e prese a titillarle il clitoride
mentre Luciana mi leccava i coglioni, dopo alcuni minuti di questo andazzo
sborrai nel culo di Lina che venne sentendosi inondare le restai ancora piantato
dentro muovendomi lentamente fino ad estrarre il mio pene da quel culetto
bruno.
Luciana venne a leccarmi l'uccello "ere curiosa di sentire il tuo sapore" poi si
rivolse a Manila "come stai piccolina?" "Benissimo Luciana mi hai fatto scoprire
me stessa grazie anche a te Mara sei dolcissima, e tu Mimi mi hai fatto sentire
piena di vita" e mi baciò sulle labbra "Manila sei bellissima hai un'istinto per
l'amore, e voi due che dolci troie siete vi scoperei di continuo" Luciana mi diede
un buffetto sulla guancia "ora vai a casa e tiene le tue voglie per domani, alle 9 a
casa mia".

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Domingo - PASSEROTTO
Ogni promessa è debito
3 febbraio 2000

Da quando avevo promesso a zia Nives e Puccia di introdurre un'altro uomo nei
nostri incontri continuavo a scorrere mentalmente l'elenco dei miei amici
cercando di scegliere a chi proporre la cosa.
Quel mattino andai alla mia scuola per vedere i tabelloni, la incontrai Sergio un
mio compagno di classe, ero un pò sconsolato mi avevano rimandato in
matematica, era una sola materia ma mi costringeva a studiare tutta l'estate,
proposi a Sergio di fare una partita a boccette nel bar sotto la scuola e lui, che era
stato promosso a pieni voti, accettò
Sergio era un ragazzo biondo magro con la faccia da bambino anche se aveva
compiuto i diciotto anni prima di me, di carattere schivo e molto timido era un pò
isolato nella nostra classe, noi eravamo diventati amici grazie alla passione
comune per l'elettronica, mentre giocavamo a biliardo parlavamo di come ci stava
andando la vita e si lamentò del fatto che non riusciva ad abbordare le ragazze e
si sentiva scemo, era l'occasione che aspettavo
"Sergio devi farti una proposta, che puoi benissimo rifiutare ma che ti faccio
perché sei un mio caro amico, da un pò di tempo frequento delle mie vicine con
qui faccio del sesso, sono signore di buona famiglia sulla cinquantina, e gli ho
promesso di presentargli un'altro ragazzo con cui giocare" Sergio era immobile
dall'inizio del discorso la bocca era aperta e riuscì ad articolare "Mimi vuoi dire
che c'è da scopare" lo guardai "chiariamo io sono etero convinto, si c'è da scopare
parecchio, ho scoperto che nel mio palazzo molte donne hanno dei pruriti"
lui era imbarazzato "va bene, ma sono vergine"
"ancora meglio ci penseranno loro, naturalmente glielo devo ancora chiedere e ti
darò una conferma" risposi
lui degluttì rumorosamente "OK mi interessa, ci sarai anche tu" annuii "la prima
volta poi vedremo" si illuminò "benissimo non vedo l'ora" continuammo a giocare
per un'altra mezz'ora e ci lasciammo con l'intesa che l'avrei chiamato.
Mi precipitai a casa non potevo parlare con Nives perché c'era suo marito così
bussai da Puccia
"Buongiorno signora sono qui per cambiarle la lampadina" e le strizzai l'occhio
"Bravo Mimi entra" appena chiusa la porta l'abbrancai e le strizzai le chiappe lei
sospirò
"Puccia devo parlare a te e a Nives puoi chiamarla"
lei si allarmò "qualcuno sospetta qualcosa" risposi baciandola "tutto bene è una
sorpresa, ora vai da Nives" lei usci e dopo poco tornò con la sorella "cosa c'è Mimi,
problemi",
"Tutto bene state tranquille, volevo dirvi che ho trovato un'altro uomo per i nostri
giochi, è un mio compagno di scuola della mia età che abita in un'altro quartiere
ed è vergine"
le vidi entrambe rasserenarsi ed illuminarsi "Un vergine che bello, e quando è
disponibile" disse Puccia "anche oggi" risposi "un'altro cazzo ci sta bene,
dobbiamo avvisare anche Daniela le farebbe piacere , siete d'accordo? interloqui
Nives "va benissimo rispondemmo io e Puccia, Nives andò al telefono e ritornò
dopo pochi minuti "sarà qui alle 15 non le ho detto di cosa si tratta" ve bene vado
a telefonare al mio amico, saremo qui per le 14.30" e rimanemmo d'accordo così.

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Domingo - PASSEROTTO
Telefonai subito a Sergio che era entusiasta e gli diedi l'appuntamento sotto il
portone, alle 14.30 arrivò puntualissimo e salimmo da Puccia che ci apri in
vestaglia, e ci fece subito entrare Nives era già arrivata ed era anche lei in
vestaglia, feci le presentazioni e Nives disse "andiamo di là per conoscerci meglio",
andammo in camera da letto c'era un letto matrimoniale e una poltrona con
davanti il tv, appena entrati le due sorelle si aprirono la vestaglia, Puccia
indossava solo delle autoreggenti bianche e Nives un tanga celeste
"ragazzi siete un pò troppo vestiti ora vi spogliamo noi" così dicendo Puccia si
avvicinò a Sergio è gli sbottono e calò i pantaloni e glieli levò insieme alla camicia,
mentre Nives faceva lo stesso con me
"che bel cazzo" esclamo Puccia guardando Sergio che era ben messo aveva il pene
un pò più lungo del mio ma più sottile, lui intanto era rosso come un peperone
ma Puccia aveva gia iniziato a leccarlo in compagnia di Nives, Sergio ansimava e
dopo poco venne spruzzando le due sorelle "buona la sborra di un verginello"
esclamò Puccia leccandosi le labbra io a guardare la scena mi ero eccitato ed ero
mezzo in tiro.
In quel momento entrò Daniela "ma che bello un giovane cazzo in più e voi
porcone ve lo siete già lappato, Mimi spogliami" io obbedì mentre Nives e Sergio
leccavano le tette a Puccia, Daniela portava sotto i vestiti, un reggiseno a
balconcino bianco e culotte dello stesso colore che levai insieme al resto mi
guardo "Mimi fai vedere al tuo amico come si lecca una fica" e si sedette sulla
poltrona a gambe larghe, ricordavo il suo sapore e lo ritrovai leccando lentamente
le sue grandi labbra con le dita le rollai il clitoride e continuai, Sergio fai pratica
con me" Nives si era stesa sul letto e Sergio la lappava con ardore "Piannnoo
gustala bene non affrettarti, Puccia intanto aveva messo la sua fica sulla faccia di
Daniela che prese a leccarla infilandole un dito nel culo
Le tre donne stavano godendo ma decisi che era giunto il momento anche per noi
maschietti, "Sergio sdraiati sul letto" dissi "chi di voi troie vuole sverginarlo" sentii
Pucci rispondere "non mi è mai successo posso farlo io" e dopo l'assenso delle
altre due si impalò sul belino teso facendo grufolare Sergio e inizio a cavalcarlo,
"Nives prepara il culo di tua sorella, e tu Daniela ciucciamelo per bene" la
dottoressa si ingoio il mio pene e lo pompava tutto sfilandolo e ricacciandoselo in
gola.
Puccia godeva sempre più rumorosamente ed io mi posizionai dietro di lei, con un
colpo deciso le sfondai la rosetta e presi a muovermi
"chhheee belllo mi sventrateee due cazzziii giovani e duri, siiiiiii" ansimava Puccia
mentre Daniela si faceva leccare la fica e il culo da Sergio ancora pochi colpi e
Puccia venne e lasciò il posto a Daniela che però si impalò nel culo il cazzo di
Segio e volle il mio in fica, Nives frattanto si faceva leccare da Sergio
Daniela ruotava il bacino per gustrarsi al massimo la doppia penetrazione ed io
mi sorreggevo appoggiandomi alla sue tette che pastrugnavo
"piena in fica e in culo non mi ricordavo fosse così bellooooo, ragazzi siete
bravissimiiii" e venne, era il turno di Nives che si mise nel culo Sergio e volle me
in fica "Mimi il tuo cazzone mi riempie meglio la patata e il suo mi slarga più
dolcemente il sedere", sia io che Sergio eravamo al limite e dopo qualche minuto
sborrammo dentro Nives "mi affooogate quanta sborraaaa, grazieeeee".
dopo qualche minuto di riposo Puccia e Daniela vollero essere scopate alla
pecorina, io mi occupai di Puccia e Sergio di Daniela mentre Nives ci leccava a
turno le balle, era stupendo Puccia si rivelava una gran troia e mi incitava a
spaccarle le ovaie, venne velocemente così glielo tolsi dalla fica e gli trapanai il

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Domingo - PASSEROTTO
culo "siiii Mimi sborrami dentro porcooo" poco più in là Sergio veniva dentro
Danela urlando "Vacca ti riempiooo tutta" e io a mia volta mi scaricai nel retto di
Puccia.
Nives volle i nostri due uccelli per ripulirli coscienziosamente.
Erano già le 19 e Sergio doveva rientrare così Daniela gli diede un passaggio in
macchina, restammo io e le due sorelle " sei stato di parola ci hai portato un bel
cazzo" disse Puccia "ora ti troviamo noi qualche fica sfiziosa" aggiunse Nives "le
vostre lo sono già abbastanza, ma non disdegno qualche novità conclusi io.

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Domingo - PASSEROTTO
Donne a sorpresa
3 febbraio 2000

Le giornate passavano veloci e piacevoli ero contento, solo pochi mesi prima ero
vergine e ora avevo cinque donne mature con qui giocare e avevo sverginato una
ventenne, avevo imparato anche a condividere una parte di queste storie con un
mio amico in allegria, stavo bene.
Sentii bussare alla porta era quasi mezzogiorno andai io ad aprire, era Puccia
"Mimi vieni da me alle 14" disse sfiorandomi il pacco e se ne andò, tornai in
cucina e avvisai i miei che nel primo pomeriggio dovevo andare dalla signora
Puccia per dei piccoli lavori.
Suonai alle 14 precise alla porta di Puccia mi fece entrare subito
"Mimi devo riferirti una proposta, due signore vorrebbero scoparti, ma non
vogliono che tu le riconosca perciò per tutto il tempo dovrai restare bendato,
accetti" rimasi perplesso ma decisi di provare "accetto Puccia" "ne ero sicura, vai
in camera mia spogliati nudo e sdraiati al centro del letto" mi rispose. feci come
mi veniva chiesto mi spoglia e mi sdraiai sul letto arrivò Puccia con una lunga
benda nera in mano mi bacio dolcemente e mi bendo gli occhi stringendo molto,
ero cieco, la sentii alzarsi e prima di uscire mi poso un bacio sul glande e bisbigliò
"fatti onore porcellino, e ricordati non toglierti la benda se non ti verrà chiesto".
Ero su quel letto da non sò quanto quando sentii dei rumori nel corridoio e dei
passi a piedi nudi nella stanza due corpi si posarono sul letto ai miei fianchi,
sentii quattro mani scorrere sul mio corpo e accarezzarmi soppesare il mio uccello
barzotto e i coglioni, poi una lingua cominciò a giocare con le mie palle e un'altra
disegnava ghirigori sul mio pene, sentii un soffio sul glande che mi fece intostare
del tutto e una bocca prese a pomparmi sostituita da un'altra proruppi in un
"oooohhhh siiiii" le bocche si staccarono, senti afferrarmi il pene e introdurlo in
una vagina era stretta e un pò angolata e mi inglobo fino alla radice, nel
frattempo sentii dell'umido sulle labbra e istintivamente presi a leccare, era una
fica dal pelo riccio e folto ed aveva un odore di biancospino, le labbra esterne
erano molto pronunciate con le mani le accarezzai le cosce e le divaricai le labbra
saettando con la lingua nella vagina, quella che mi cavalcava si muoveva ad ampi
cerchi , poi inizio a salire e scendere lentamente sul mio cazzo "che ficheeee, come
sei stretta voglio sfondarti" esclamai al vuoto e ripresi a leccare concentrandomi
sul perineo e sull'ano la stanza era piena di mugolii delle due donne una mi
rovescio in bocca i suoi succhi e l'altra si contrasse sul mio cazzo erano venute.
Si invertirono i posti e mi trovai a leccare una fica completamente depilata dalla
pelle di seta ma con un clitoride turgido come un piccolo cazzo mi impegnai in
una specie di pompino mentre le saggiavo la resistenza dello sfintere, la ricciola di
prima saltava sul mio uccello schiantandoselo in fica allungai le mani e afferrai
un paio di tette almeno della quarta coi capezzoli ritti, apprezzo il trattamento e
agitandosi ancora di più venne mentre la depilata mi premeva il suo culo sul viso
dilatai con un dito lo sfintere e le infilai la lingua portandola all'orgasmo.
Un'altra fica si era impalata sul mio cazzo, ma questa la riconobbi, era Puccia "
Puccia non hai resistito alla tentazione di scoparmi ehh" "sei proprio un porco
hai preso l'impronta della mia fica" "ormai te l'ho ripassata qualche volta lei venne
gridando "ne vale sempree il peneeee" e si sdraio su di me io volevo godere "voglio
sfondare un culo e sborragli dentro, qualcuna si offre" in quel momento mi tolsero
la benda e una volta riabituati gli occhi riconobbi Puccia, Giorgia e con mia

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Domingo - PASSEROTTO
grande sorpresa la signora Sara la mia vicina di sopra una quarantacinquenne
madre di un mio amico che avevo sempre visto come una quasi suora, esibiva un
corpo ben tenuto con la fica depilata e un paio di tette a pera ma con i capezzoli
alti e grossi.
Giorgia mi si rivolse " allora Mimi ti è piaciuto scoparci" molto siete due gran
fiche" "ma io non scherzavo voglio un culo, signora Sara voglio sfondare prima lei"
"Mimi ma mi farai male" io mi rivolsi a Puccia "leccale bene il culo, che voglio farla
godere per bene" e poi a Giorgia "vorrei lubrificarmi nella tua fica" "mettetevi tu e
la signora Sara alla pecorina una a fianco all'altra" mi obbedirono e mentre
Puccia leccava Sara io montai Giorgia e sculacciandola dolcemente "che gran
mussone che sei mi avevi messo in tiro già dalla dentista" dopo una decina di
colpi uscii e appuntai la cappella allo sfintere di Sara " ora signora si rilassi,
Puccia leccale la fica" introdussi il cazzo fino ai testicoli e pompai dapprima
lentamente e le abbrancai le tette "Mimi chee bellllo sfondami ma dammi del
tuuuu" Va bene Sara" risposi "eri vergine di culo e bagascia"
lei con la voce impastata "siiiii, oraaa nnnoonn piùùùù" pompai con più lena
volevo riempirla e dopo alti 10 minuti intervallati dai suoi incitamenti "sfonda
questa troiaaaa, porcooo" le venni nella viscere trascinandola all'ennesimo
orgasmo.
Il mio cazzo restava duro e così feci sdraiare Sara sul letto e Giorgia a 69 sopra di
lei e cominciai a inculare Giorgia "culona ti sfondo" Giorgia ad un certo punto si
inculava da sola sul mio cazzo immobile " sei un torello tre femmine alla volta, e
chi ti lascia piùùùùù" ansimò Giorgia, io le infilai tre dita nella fica e stantuffai
anche con quelle " troiaaa venggggoooo nelll tuooo culoneeee" venne anche lei
trascinando nell'orgasmo Sara. eravamo stanchi ma Puccia volle ripulirmi il
cazzo. sdraiati uno addosso all'atro Sara disse "mi raccomando Mimi ci devi
promettere discrezione, ma anche dare tanto cazzo"

31/110
Domingo - PASSEROTTO
Regali graditi
4 febbraio 2000

Dopo l'avventura in panetteria mi era balenata una strana idea, rientrato a casa
avevo raccolto tutti i miei risparmi e mi ero recato in un sexi-shop dove avevo
comprato uno di quei dildo bicefali lungo più di mezzo metro e un vibratore di
generose dimensioni del tipo indossabile, pensavo di fare un regalo a Luciana e
Mara.
MI svegliai già eccitato per tutta la notte avevo sognato Luciana e Mara che
usavano il mio regalo nelle maniere più estrose, come colazione mi feci preparare
un'uovo sabattuto con il caffé e verso le 8 e 30 presi il mio pacchetto e salii da
Luciana e Gino.
Mi aprii la porta Gino "Ciao Mimi Luciana stà facendo la doccia, cos'é quel
pacchetto" gli spiegai qual'era il contenuto e come avrebbero potuto utilizzarlo le
due donne lui sembrò soddisfatto "Mimi sei un diavolo ma la cosa mi eccita"
mentre parlavamo sentimmo dei lamenti dal bagno "Luciana è già sovraeccitata"
affermò ed io gli proposi di unirci a lei sotto la doccia lui approvò, ci spogliammo e
raggiungemmo la moglie in bagno.
Luciana era appoggiata al muro e si massaggiava la fica con il getto della doccia
non si accorse di noi finche le fummo addosso io esordì "possiamo lavarti la
schiena" lei rimase sbigottita il marito le aveva già afferrato le tette mentre io le
impastavo le natiche "Mimi che piacere" disse Luciana afferrando i nostri cazzi
uno per mano "hai risvegliato mio marito ieri sera non è neanche uscito" intanto
si era abbassata e leccava con trasporto i nostri cazzi "eccome se mi sono
svegliato con me erano anni che facevi la ritrosa troia pompinara" rispose Gino
suonarono alla porta e Gino indossò un'accappatoio per andare ad aprire.
Feci alzare Luciana e la piazzai appoggiata di schiena al muro a gambe larghe.
presi a leccarle la fica giocando con i suoi glutei venne quasi subito "andiamo
Mimi sarà Mara" uscimmo dal bagno e ci accolse lo spettaclo di Gino che si faceva
spompinare da Mara, "mi stava dando il buongiorno" ghigno Gino Mara si alzò e
ci trasferimmo in camera sul letto avevo appoggiato il mio regalo dissi "è un
presente per due magnifiche troie" lo scartarono subito e rimasero a bocca aperta
Mara si spogliò subito Gino la coricò sul letto e prese a leccarle la fica "sai di
buono troietta oggi ti sfondo" lei era sorpresa ma mugolava io feci indossare il
cazzo finto a Luciana "non hai mai sognato di scoparti Mara" le dissi un orecchio
"fottila è tua" lei spalancò gli occhi scostò Gino e infilzo Mara per tutta la
lunghezza del dildo "ahhhhh Luciana fai pianooooo" ansimò Mara "no le troie
come te vanno sfondate" rispose Luciana "hai ragione disse Gino infilando
l'uccello nel culo della moglie, e dando lui il ritmo di quel trenino le due donne
godevano come matte vennero lasciando Gino ancora in tiro, fece spostare sua
moglie e si infilò nella fica di Mara "ti piace di più quello vero" le disse " "oggi ti
faccio la festa puttanella", Mara non si era ancora ripresa dal primo orgasmo e
ricominciò a godere Gino ad un certo punto estrasse il cazzo la girò su se stessa e
glielo piantò nel culo "questo per tutte le volte che ti ho spiato mentre ti
sditalinavi in bagno" e prese un ritmo infernale squassando la ragazza, le sborrò
nel culo mentra lei veniva urlò "la prossima volta viennnni a tenerrmi
compagniaaa" io e Luciana eravamo ipnotizati da quella scena.
suonarono alla porta e calò il silenzio Luciana si mise una vestaglia ed andò ad
aprire non ritornava perciò mi affacciai dalla camera e vidi Luciana che scopava

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Domingo - PASSEROTTO
una ragazza alla pecorina, mi avvicinai e lei mi vide "ti presento Lilli la sorellina
ventenne di Mara" disse Luciana penetrando più a fondo la ragazza Lilli era
leggermente più bassa della sorella rossa di pelo con una quinta o più di seno e
due labbra carnose, accoglieva gli affondi di Luciana mugolando, arrivarono
anche gli altri due e Mara apostrofo sua sorella "non eri la verginella di casa,
puttanona ti fai scopare in piedi da una donna" Lilli con il viso stravolto "sono
vergine Luciana mi stà rompendo il culoooo" "mi sono sbagliata ma e molto
accogliente, Gino ti và di sverginarla" lui deglutti.
Andammo tutti in camera e Gino si sdraiò sul letto Mara preparò a colpi di lingua
la sorellina mentre Luciana le leccava le tette poi la calarono lentamente sopra il
cazzo di Gino e spinsero con forza Lilli per le spalle la quale cacciò un urlo ma
prese a muoversi, io non resistetti alla tentazione di quello sfintere ancora
spalancato e la impalai Mara nel frattempo indossato il cazzo finto si chiavava
Luciana alla pecorina "mi hai sfondato la sorella e io sfondo te puttana" Luciana
rispose "l'ho inculata perche è una troia come teeeee".
Lilli sbatteva la testa a destra e a sinistra farfugliava "sono una troia con dueee
cazzi dentroooo "Gino era vicino all'orgasmo, perciò girammo Lilli ma mentre
stavo per riprendere posto Mara mi scansò e penetrò la sorella con il cazzo finto
"ti scopo sorellina per tutte le volte che mi hai rotto le palle", per vendetta mi
piazzai dietro Mara e la inculai "sei stretta che è un piacere, ti fotto mentre ti fotti
la sorellina, Luciana dirigeva l'orgia pastrugando le tette delle due sorelle a turno,
finché Gino non sborrò nel culetto di Lilli che raggiuse l'orgasmo anche grazie alla
sorella piantata in fica e io inondai le budella di Mara.
Nella stanza c'era un forte odore di sesso e noi eravamo stanchi morti.
Facemmo colazione a base di focaccia poi Mara prese il cazzo bicefalo "questo non
lo abbiamo ancora provato, Lilli andiamo di là" e si appartarono in camera.
Gino guardò sua moglie negli occhi
"ti devo confessare che negli ultimi tempi mi lasciavi a secco mi sono fatto
qualche altra donna" "ma continuo ad amarti e sono contento che grazie a Mimi
ci siamo ritrovati"
lei commossa "non te ne faccio una colpa anch'io ho avuto altri uomini ma non
credevo che tu avessi ancora così tanto ardore" "sono due giorni che scopi come
un riccio" rispose lei "proprio di questo volevo parlarti" lui proseguì "stamattina
ho un appuntamento con due donne e vorrei portarmi Mimi per darmi una mano,
se sei d'accordo"
lei era sbigottita "ho un marito mandrillo e non lo sapevo, va bene però mi devi
dire chi sono"
lui tentennava "Luciana devi però tenertelo per te" lei annuì a lui disse d'un fiato
"la vedova xxx e sua figlia"
lei proruppe "quelle beghine, che si lamentano sempre, sfondategli il culo da parte
mia" e indossando il cazzo finto "io ho due sorelline da scoparmi" e dopo aver
baciato il marito andò in camera.
Io e Gino ci vestimmo e per strada mi disse "siamo andando da una bella coppia
troie ma vergini di culo, io le scopo una dopo l'altra ma vorrei con il tuo aiuto
vederle lesbicare" annuii e lui mi spiegò che prima si fotteva la madre e quando
aveva finito lei batteva tre volte sul muro e arrivava la figlia.
Arrivammo alla casa e lui suonò con un segnale,era una villetta un pò separata
da tutto "seguimi e stai zitto", entrammo nella casa la porta era socchiusa
l'ingresso era bene arredato ma tutte le finestre erano chiuso,raggiugemmo una
stanza con un grande letto a tre piazze al centro c'era una donna la stanza era

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Domingo - PASSEROTTO
quasi buia,ci spogliammo in silenzio e Gino piazzo l'uccello davanti al viso della
donna "Ciao Agnese scusa il ritardo" lei ingoiò subito il cazzo a un segnale di Gino
mi piazzai tra le cosce di Agnese e l'accarezzai partendo dalle cosce e arrivando
alla fica già umida la vellicai dolcemete lei sobbalzò, voleva parlare ma Gino le
teneva la testa affondata sul cazzo "rilassati ho portato un amico per darmi una
mano, la fica di Agnese era un cespuglio bene ordinato a cui mi dedicai con
passione "scopala" esclamò secco Gino la infiocinai fino all'elsa e vidi il suo seno
piccolo ma molto sodo sobbalzare, mugolava rumorosamente mentre la pompavo
"chiama tua figlia e dille di obbedirci alla lettera o non mi vedrete mai più".
Agnese esitava ma alla fine fece il segnale e Gino accese la luce, entro una
biondina ventenne con le trecce lunghe e il corpo candido e minuto "Mamma mia"
urlò Agnese le si rivolse con tono piagnucoloso "Federica figlia mia mi hanno
costretto, dobbiamo soggiacere alle loro turpi voglie, se nò Gino non verrà mai più
a trovarci" lei rispose tra le lacrime "va bene mamma"
"Mimi mettimi di schiena ma continua a trombarla, Federica lecca il buco del culo
di tua madre" ordinò Gino e dato che non obbediva le diede una sonora sberla sul
culo.
Federica allora si posizionò dietro la madre e cominciò a leccarla, ogni tanto
qualche leccata finiva sui miei coglioni, Gino spostò la ragazza e piazzandosi tra
le natiche della madre "vai da Mimi a farti leccare, da brava" Federica obbeddì,
aveva un fichno implume di un rosa pallido che aveva però una forte fragranza,
presi a leccarla dolcissimamente e lei strabuzzò gli occhi, sentii che Gino era
sprofondato dentro Agnese e ora ci muovevamo in sincrono, Agnese si mordeva le
labbra ma poi urlò "spaccatemi bastardi, sfondatemi coi vostri cazziiii " e prese a
leccare il clitoride della figlia.
Eravamo in due a leccare quella tenera fichetta e Federica venne urlando
"mamma sei una sporca troiaaaaa" Gino eruttò nell'intestino di Agnese che venne
"siiii figliaaa miaaaa sono una lurida bagasciaaaaa" e crollo di lato, il mio cazzo
era libero e svettante vidi Federica impalarcisi sopra e glielo guidai nel culetto
"ohhhh nonnn valeee", era sdraiata di schiena su di me, ciò mi diede agio di
stringerle le giovani tettine.
Agnese stava ripulendo il belino di Gino "fottila" le comandò e Gino ben contento
le penetrò la fichina "hoo, ma sonooo in paradisooo, sbattetemi per bene", il
culetto le si restrinse e mi fasciava il cazzo, per giunta Agnese ci stava suggendo i
coglioni, venni nel retto di Federica "che due troiiiieee siete" urlai Gino sfilò
l'uccello e madre e figlia presero a spompinarlo fino a farsi sborrare addosso.
"siete contente" disse Gino "mi sento sprofondata nell'abisso del peccato" tuonò
Agnese "ricominciamo"aggiunse sorridendo.

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Matematica facile
4 febbraio 2000

La bocciatura in matematica mi mi scompaginava i progetti di un'estate di sesso,


dovevo fare l'esame di riparazione a settembre.
Nella mia scuola venne organizzata una settimana di corsi di recupero intensivi,
della mia classe eravamo in due rimandati, ma l'altro ragazzo era già in vacanza
con i suoi, mi ritrovai così da solo con l'arpia di matematica, ci eravamo odiati
reciprocamente dal primo giorno e mi aveva chiaramente detto che mi avrebbe
bocciato, purtroppo per lei nelle altre materie andavo benissimo.
Sin dall'inizio prese a torturarmi rifacemmo tutto il programma dall'inizio, e mi
teneva tutto il giorno a studiare fino alle sei di sera, mandandomi a casa così
stanco da trascurare le mie donne, ero incazzato e arrapato.
Arrivammo al giovedì mattina, lei entrò in classe "Allora sfaticato oggi facciamo
esercizi" io la guardai e notai che indossava una minigonna di pelle nera attillata,
e una camicetta bianca di seta traforata con sopra un giacchino di pelle nera a
due bottoni calze sottili nere a rete scarpe con il tacco alto, mi dispiaceva
ammetterlo ma era una bella figa trentacinquenne, un metro e ottanta gambe
lunghe, sedere alto seno prosperoso, capelli biondi corti che le conferivano un'aria
da maschietta, il mio cazzo sussultò.
Si sfilò il giacchino e intravidi un capezzolo attraverso la camicetta, si mise a
scrivere delle formule alla lavagna, mi fissai sul suo culo era uno spettacolo della
natura, finito di scrivere si sedette alla cattedra "risolvi l'esercizio", comincia a
scrivere ma mi distraevo guardandole le gambe.
Dopo una ventina di minuti ero nel pallone e il mio cazzo stava sfondando i jeans,
scrissi il risultato e glielo dissi mi disse di raggiungerla per la correzione, mi misi
in piedi vicino a lei e il mio sguardo vagava dai seni, di cui vedevo un ampia
porzione, alle cosce.
"ma cosa hai scritto, sbagliare un esercizio così semplice, deficente!!" gridando si
alzò di scatto e mi mollo un manrovescio colpendomi in piena guancia, la pelle mi
bruciava e vedevo rosso, le afferrai entrambe le mani "che cazzo fai, ti credi di
potermi rompere i coglioni ancora per tanto" le ringhiai "è tutto l'anno che rompi,
vaffanculo" lei era muta non si aspettava questa reazione e tremava dalla rabbia,
io persi la testa la tirai a me le abbrancai il sedere tirandola contro il mio inguine,
la baciai in bocca saettando con la lingua lei alzò un pugno per colpirmi io le
sussurai "picchiami se vuoi ma ora ti scopo, per colpa tua e cinque giorni che
vado in bianco" le alzai la minigonna e infilai una mano nelle sue mutandine fino
a toccarle la fica, si era già bagnata "ti piace questo trattamento e troia" il pugno
calò verso la mia spalla ma si tramutò in una carezza al viso, mi bacio duellando
con la mia lingua e divaricò le gambe, "siediti alla cattedra che ti lecco la passera"
lei obbedì sfilandosi le mutandine ed io mi piazzai tra le sue cosce, vellicai il pelo
biondo e giocai con il suo clitoride rollando tra le dita intanto leccavo il perineo e
l'ano violando il suo sfintere con la lingua, lei spingeva la mia testa contro il suo
corpo "lecca, in lingue sei bravoooo" sfondami" mi alzai e mi sedetti al suo posto
le si impalò sul mio cazzo dandomi la schiena e io glielo guidai nel cullo "hhhhaaa
come sei grossoooo" mugolava "sei stretta che è un piacere, volevi farmi il culo e
ora te lo faccio io" prese ad agitarsi sul mio uccello mentre le davo il ritmo
stringendole le tette dure come il marmo "ti piace fotterti la prof di

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matematicccaaa" mi sussurrò "moltissimo sei una meraviglia, sei proprio una
gran fica"
sentii il suo sfintere palpitare "bastardo mi stai facendo godere come una cagna,
vengggggoooo"
"appoggiati al tavolo le ordinai" obbedì mollemente, le infilai l'uccello nella fica
molto lentamente e mi fermai quando fui tutto dentro "allora prof in questa
materia sono bravo"
rispose gemendo "10 e lode, fottimmmiii, e sborrami dentro prendo la pillola", a
sentire questo presi a muovermi alternando rapidi affondi a lente retromarcie, la
montai per 1/2 ora lei veniva di continuo "bastaaa, mi ucccidddii" cun colpo più
forte mi piantai dentro di lei e la inondai "aaaaahhhh, quanta ne hai, godoooo" le
braccia le cedettero e crollò sulla scrivania.
mi ricomposi e le abbassai la gonna, la feci sedere e le accarezzai il viso
dolcemente.
Lei si riprese "ti invito a mangiare da me, andiamo" prese il giacchino mi aiutò a
fare lo zaino e andammo a casa sua, abitava vicino la scuola, appena entrati in
casa
"Mimi oggi voglio godermi questa giornata ma non credere di avermi ai tuoi piedi"
la guardai
"prof ti chiedo scusa tutto l'anno mi sono comportato di merda, ma voglio godermi
questa giornata con te e basta" lei con uno sguardo dolcissimo
"aveva ragione quello di italiano sei molto maturo per la tua età, ma quando
siamo soli chiamami Lidia"
"sei stupenda Lidia" e la baciai lei rispose al bacio "facciamo una doccia" e mi
guidò prendendomi per mano ci spogliammo rapidamete quando la vidi
completamente nuda il mio cazzo si alzò di scatto "ma allora ti piaccio davvero"
esclamò strofinandomisi addosso con fare da gatta e afferrandomi il belino "sei
bellissima voglio fare l'amore con te" le dissi "finora ti ho solo fottuta" mi trascinò
sotto la doccia e passamo 1 ora a palparci insaponarci eccitandoci ancora di più.
Ci buttammo ancora umidi sul suo letto l'accarezzai a lungo e poi me la trascinai
sopra a 69 "mi piace il tuo cazzo e lo sai usare bene, dove hai imparato" tra una
leccata e l'altra alla sua gustosissima fica le raccontai per sommi capi gli
avvenimenti degli ultimi mesi
"ora capisco perché ti addormentavi sul banco, sei un vero porco" e aggiunse
"metti una mano sotto il cuscino" senti un oggetto e l'afferrai, era un vibratore
che riproduceva in modo dettagliato un cazzo di dimensioni generose, senza dir
niente glielo strofinai sulla fessura, infilandoglielo per metà, quando fu dentro lo
accesi e mi dedicai a slinguarle il clitoride "Porcooo vuoi farmi godere subito"
risposi "voglio farti godere tanto, voglio farti perdere il controllo" lei venne "siiiii ci
riesciii" estrassi il vibratore e le leccai il culo.
Si spostò non mollando l'uccello "ora lasciati fare e goditi la mia bocca inizio a
vellicarmi leccarmi pomparmi con un modo unico neanche Mara era così brava
l'avvisai "Lidia sto per sborrareeeeeee" lei continuo fino a bermi tutto, poi si alzo
trionfante e si stese a fianco a me "sono brava, ci sei uscito di testa?" io la baciai
"si ora fammelo indurire che voglio chiavarti, scese a leccarmi, quando fu bello
duro mi montò sopra e si impalò in fica offrendomi il seno da leccare, mentre le
succhiavo i capezzoli
"sei troppoooo bravvoooo, come farò senzaaa il tuo cazzooo" io proposi "ci
potremmo vedere di nascosto, ora che ti ho conosciuto non voglio rinunciare a te"
"e a scuola come facciamo" rispose

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"bocciami non farti scrupolo non capisco un cazzo di matematica, così ripeterò
l'anno con te" lei si bloccò
"allora non mi scopi per eseere promosso"
risposi alterato "non l'ho mai pensato, prima ti ho fottuto per rabbia e perché mi
piacevi, ora stò facendo l'amore con te perché mi sei entrata nel sangue e sono
riuscito ad ammetterlo con me stesso"
"Mimi è la più bella dichiaraziome d'amore che mi abbiano mai fatto" e mentre
una lacrima le rigava una gota prese a baciarmi con passione, godemmo insieme
stringendoci per la paura di perderci domani.

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Il fascino di Mara
6 febbraio 2000

Metà agosto, anche Luciana e Gino erano partiti per le ferie, mi avevano lasciato il
numero di Mara nel caso ci fossero stati problemi al forno, ero molto tentato di
chiamarla per farmela ma qualcosa risolse i miei dubbi, ricevetti una telefonata
da Agnese che mi invitava a pranzo per il giorno dopo, l'invito era esteso a Mara e
su questo Agnese aveva insistito.
chiamai Mara "Ciao Mara come va!"
"Mimi che piacere, io bene e tu"
"ti ho chiamato perché siamo stati invitati a pranzo dalla vedova xxxx, vuole
conoscerti"
lei era interdetta "la vedova xxxx"
"si vuole fare un pranzo come l'ultima volta da Luciana e Gino"
"però, hai capito, va bene ma prima ci vediamo noi due per l'aperitivo"
ero contento "certo, dove e a che ora"
"da Luciana alle 10 ho le chiavi" ci salutammo pregustando quanto sarebbe
successo il giorno dopo.
Bussai all'appartamento di Luciana puntualissimo, Mara aprì, era sconvolgente
indossava un paio di short talmente aderenti da evidenziare il solco tra le natiche
e una maglietta smanicata attraverso cui premevano i capezzoli durissimi, mi fece
entrare e mi tasto il pacco
"sento che hai gradito il mio abbigliamento"
le afferrai i capezzoli "sei una troia così comi fai sballare"
"spiegami della vedova xxxx?" mi chiese e io le raccontai di come io e Gino
avessimo fottuto lei e la figlia distruggendo i loro tabù
"e così vogliono farmi, e da ieri che ci penso e mi eccito, senti" e prendendomi una
mano se l'appoggio sulla fica, era un lago "togliti gli short senò li macchi"
si appoggio al uro e li sfilò da una gamba, non fece a tempo a riappoggiare la
gamba a terra che mi ero gia inginocchiato e tuffato sulla sua fica passando la
lingua su tutto il taglio
ansimò "che irruenza, ti piace la mia patatina" annuì prendendo il clitoride tra le
labbra e suggendolo con passione, esplorandole nel contempo il culetto con un
dito, continuai a lavorarmela tra i suoi gemiti fino a quando venne "vogliooo
qualcosa di durooo" gemette, la girai piegandola e le sbattei l'uccello nella fica
limandola con forza "cominciamo beneeee" disse stavo per venire, perciò sfilai il
belino e la inculai d'un colpo "porcooo, sfondami" sborrai inondadola e lei venne
di nuovo.
Ci calmammo "Mi basta come aperitivo andiamo a gustare il piatto forte" e si
ricompose e indosso uno spolverino leggero che occultava per il momento le sue
grazie, e raggiungemmo la villetta di Agnese.
Ci aprì Federica, la figlia, sorridendoci indossava una maglietta che le faceva da
miniabito ci fece accomodare, e rimase a bocca aperta quando Mara si tolse lo
spolverino, una sua mano si posò autonomamente su una tetta di Mara che la
guardò "le vuoi vedere piccola" lei assentì Mara si alzò la maglia "leccamele per
bene" le ordinò, Federica obbedì con trasporto incoraggiata dal fatto che Mara le
aveva alzato la maglietta e la stava sditalinando, le lasciai sole a conoscersi e
cercai Agnese.

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Domingo - PASSEROTTO
Agnese era curva sul tavolo e stava impastando indossava una vestaglietta corta,
mi portai dietro di lei e tirato fuori il cazzo mi incollai alla sua schiena
"Buongiorno Agnese" lei trasalì ma si appoggiò a me "ottimo se questo è l'inizio" le
alzai l'indumento sotto era nuda, presi a giocare strofinandole l'uccello tra le
chiappe "Mimi, se ci vedono" risposi "tranquilla stanno facendo amicizia a colpi di
lingua" e le infilai il glande nello sfintere premendo sino ad entrare tutto "pianooo,
è quasi vergine" io pompavo ora di gran lena e la sgrillettavo, sentimmo delle voci
"quella troia, è mia madre disse Federica presentandola a Mara che rispose "bella
gnocca e con buoni gusti" era già nuda salì sul tavolo si sdraio e mise la fica
davanti al viso di Agnese dicendo "vuoi assaggiarmela" Agnese presa dall'inculata
prese a leccarla senza discutere , Federica si avvicinò e prese a leccare le tette di
Mara e a toccarle il clitoride, data la vicinanza infilai una mano tra le coscie di
Federica e la sditalinai.
Venimmo tutti insieme cercando di non urlare per non spaventare i vicini, Agnese
eclamò "l'impasto è rovinato, e tutto addosso a Mara" io aggiunsi "bene non
servono neanche i piatti, mangiamolo da lì" e ci lanciammo su Mara .

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La villa in campagna
7 febbraio 2000

Ero appena rientrato a casa da un incontro con tre gentili donzelle, che mia
madre mi informò che ero stato invitato a trascorrere qualche giorno nella villa in
Toscana di Gino e Luciana, e che avrebbero richiamato per la conferma,la cosa mi
stupì, erano partiti da pochi giorni e non mi avevano detto niente.
Gino e Luciana abitavano nel mio palazzo da prima che nascessi ed erano i
proprietari del forno posto sotto il palazzo stesso, entrambi sui cinquanta con una
figlia più vecchia di dieci anni di me che girava vestita come una suora.
Con loro e la loro commessa Mara avevamo avuto due giornate di sesso
fantasioso, Mara era una delle donzelle con cui avevo fatto sesso la mattina, e tra
me e Gino si era stabilità una complicità che l'aveva spinto a presentarmi due sue
amanti madre e figlia, le altre due donzelle della mattina scopereccia.
La sera mi telefono Gino "Ciao Mimi hai voglia di venire da noi avremmo bisogno
di te per qualche lavoretto"
"certo Gino" e capii che i "lavoretti erano di varia natura
lui rispose "ero sicuro non ti tiri mai indietro quando c'è da lavorare" ci
mettemmo d'accordo che sarei arrivato in treno fino ad un paesino e lì avrei
trovato qualcuno in macchina per portarmi alla villa, ed avrei preso il treno il
giorno dopo che arrivava da loro alle 19.
Passai la serata a preparare la valigia e vi inclusi un fallo vibrante che avevo
comprato giorni prima.
Il giorno dopo ero sul treno in seconda classe, il convoglio si formava nella mia
città ed era diretto a Roma, mi piazzai in uno scompartimento fumatori e chiusi la
porta per rilassarmi, passarono alcune persone, ma quando vedevano che fumava
il toscano tiravano dritte, si fermarono due signore sulla quarantina ben vestite e
truccate, una era tutta ingioliellata, e si sedettero entrambe di fronte a me, io ero
scocciato salutai a denti stretti, ma mentre si mettevano i bagagli nello scomparto
notai che avevano due culi da favola.
Presi allora ad osservarle entrambe indossavano un tajeur, una grigio l'altra
panna, la gonna arrivava due dita sopra il ginocchio con un piccolo spacco
laterale, camicetta calze e scarpe in tinta.
Feci finta di consultare l'orario e presi a guardargli le gambe, l'ingioliellata mi si
rivolse "Scusi mi sà dire quando arriviamo a Roma" le risposi cortesemente ed
iniziammo a parlare si presentarono, l'ingioliellata si chiamava Marina e l'altra
Cristina, ambedue erano sposate e Cristina aveva una figlia, la conversazione
passò dai miei studi ad argomenti varii.
Notai Che la gonna di Marina era salita e la camicetta, ora in vista dopo che si
erano tolte le giacche, era un velo quasi trasparente attraverso qui si intravedeva
il seno, notai che Cristina si era slacciata due bottoni della camicetta per il caldo
e faceva capolino un capezzolo, il mio belino reagì prontamente e presi a
muovermi per nascondere l'erezione.
Cristina si alzò per andare alla toilette, appena uscì Marina mi pose una mano
sulla patta e disse "raggiungila porcellino che ci pensiamo noi al tuo cazzo"
trasecolai ma obbedì, mi avvicinai al bagno e bussai secondo il segnale che mi
aveva detto Marina, la porta si aprì ed io entrando la richiusi alle mie spalle e
diedi il fermo, Cristina era appoggiata al lavabo con la gonna tirata su " e questa
che cercavi di vedermi prima" mi disse, senza rispondere mi inginocchiai e le

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accarezzai le cosce fino a dischiuderle le labbra della fica, presi a leccargliele e
mordicchiarle fino ad arrivare al clitoride che aspirai tra le mie labbra lei gemette
"mmhhhh sei bravooo, credevo fossi un verginello" continuai a giocare con la sua
fica fino a farla godere, mi rialzai e cominciai a passarle l'uccello per tutta la
lunghezza della fessura "metttilo dentro daiiii" sbottonai la camicetta e le leccai i
capezzoli "dammi il cazzo non mi torturare" mi infilai d'un colpo dentro di lei e
pompai brutalmente, lei roteava i fianchi e agitava la testa "sfondami piccolo
porcooo, sbattimmiiii" e venne un'altra volta, la girai e avendolo lubrificato dai
suoi succhi glielo piantai nel culo "oooohhh che cazzzooo" stantuffavo tra quelle
natiche abbrancadole le tette e le riempi l'intestino, venne anche lei sussurrando
"che scopataaa". uscì dal suo sfintere e lei si ricompose "resta così ora tocca a
Marina" ed uscì, dopo poco sentiì il segnale ed aprì a Marina.
Lei mi prese subito in bocca il belino e lo fece rialzare "allora sei un gran porco mi
è stato detto, dimostramelo" disse levandosi gonna e camicetta, era
completamente nuda, le leccai prima le tette poi la fica e il culo "ripassami per
beneee" la misi alla pecorina e mi alternavo penetrandolo nei due buchi "ma
quanti cazzi hai, rompimi il culo, la sentivo godere e quando fui vicino all'orgasmo
glielo infilai tutto nel culo e li venni insieme a lei, "sei proprio bravo per essere
così giovane" disse uscendo.

Ritornai allo scompartimento accolto dal sorriso delle due donne "eravamo in
caccia, ma non speravamo tanto" esclamarono, mi chiesero il mio indirizzo e mi
dissero che ogni tanto capitavano nella mia città e io mi offri per far loro
compagnia.
Alla stazione mi venne incontro Luciana "fatto buon viaggio" "ottimo" risposi
andammo alla macchina caricammo i bagagli e ci dirigemmo verso la villa, ad un
certo punto girò in una stradina e si fermò al limitare di un bosco "finalmente sei
qui" e mi sbottonò i pantaloni estrasse l'uccello e lo slinguò "ma sai di fica, cosa
hai fatto in treno" le raccontai la mia avventura "cattivone non devi sprecare il tuo
uccello se nò a me cosa resta", le misi una mano tra le cosce ed arrivai subito a
toccarle la fica "c'è né abbastanza, troiona, e ci masturbammo a vicenda fino a
godere, si abbasso la gonna e disse "come aperitivo pùò bastare domani
continuiamo" e ritorno sulla strada, arrrivammo alla villa e dopo aver salutato
Gino pranzammo ridendo e scherzando, Luciana mi chiese di raccontare a Gino
delle mie avventure in treno e andò a lavare i piatti, parlando con Gino gli dissi
dell'incontro di fuoco con Mara, Agnese e Federica, lui sorrise "arrivano tutte e tre
sabato, e finora non avevo capito come si erano conosciute" risposi "mi sà che
avremo da fare Gino" e mi diressi verso la stanza da letto.
Dormì per dieci ore filate facendo anche alcuni sogni erotici, mi risvegliai con una
strana sensazione all'uccelo apri un occhio e vidi Luciana vestita di tutto punto
che mi me lo scucchiava "Che bel risveglio" dissi sbadigliando lei contiuava a
pompare, quando fui un pò più sveglio vidi Lina, sua figlia che ci spiava dalla
porta socchiusa, la cosa mi eccitò ancora di più e sborrai nella bocca della madre,
"Buongiorno Mimi, scusa ma sono di fretta, vado in paese a fare la spesa con
Gino, e uscì, io mi alzai e andai in pigiama in cucina per farmi un caffé lo trovai
già in tavola, c'era anche Lina, la salutai strizzandole l'occhio "Buon giorno Lina,
piaciuto lo spettacolo" lei si alzò di scatto "tu sei il demonio" e mi sputò addosso,
io l'afferrai per un braccio e la piazzai di traverso sulle mie gambe "ora vedrai che
demonio che sono" mi aveva fatto incazzare lei e la sua alterigia presi a
sculacciarla con lei che si dimenava, il mio uccello intanto si stava drizzando e le

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Domingo - PASSEROTTO
premeva contro la pancia "porco pervertito, bastardo" mi urlava lei, allora le
sollevai la lunghissima gonna e abbassandole le mutande presi a schiaffeggiarle il
sedere nudo, piccolino ma molto sodo "che tu sia dannato" urlava ma si dimenava
di meno, ad un certo punto poggiai la mano sulla sua fichetta e lei si immobilizzò,
l'accarezzai e lentamente presi a sditalinarla "fermati sono vergineeee" il suo
lamento finì in un gemito quando le accarezzai il clitoride, la portai all'orgasmo in
quella posizione "vigliacco, ora il demonio è dentro di me, la rialzai e la feci sedere
sul mio cazzo "ora avrai davvero qualcosa dentro di tè, ero inebriato da quella
ventoottenne vergine, le abboccai il belino alla sua fichetta e spinsi dolcemente,
poi con un colpo ruppi l'imene lei gridò dal dolore io le presi il viso e la baciai
sulla bocca incuneando la mia lingua tra le mie labbra era tesissima e tremava,
riuscì a farle aprire la bocca e lei si rilasso e comincio a muoversi sul mio cazzo e
a giocare con la mia lingua, "quantooo è bellooo" esclamò ad un certo punto" "ma
non mi mettere incinta" la rassicurai e lei si scatenò gustandosi la penetrazione
"sono una troia come mia madreeee" urlò "buon sangue non mente" trasecolai
sentendo la voce di Gino, era sulla porta con Luciana entrambe carichi di borse.
"Mamma, papà, non volevo" disse Lina tra le lacrime "non ti preoccupare figlia
mia e godi" disse Luciana e le levò la maglietta sganciò il reggiseno e prese ad
accarezzarle le tette piccoline ma con i capezzoli grossissimi, lei dapprima si
irrigidì poi continuo a cavalcarmi, Gino si era spogliato lubrificò con la saliva il
buchino della figlia e ci si infilò "ti perdono anch'io", Lina cercò di urlare ma
Luciana le tappò la bocca con un bacio, e prendemmo a infilarla in sincrono nei
due buchi "così figliola, sento che ora ti piace, hai un culetto da sogno, dopo un
pò io e Gino invertimmo i ruoli, Lina era in trance e ripeteva "spaccatemi
scopatemi, siiiiii", Gino si scopava la figlia con gusto "Che fichetta, stretta, che
delizia", "non fermatevi vengoooo" ansimò Lina uscimmo da lei la coricammo sul
divano, poi Gino si stese sul tavolo e si fece cavalcare da Luciana io la inculavo
con forza, "sborratemi dentro, con lei non potevate" ci incitò Luciana e così
facemmo.
Sdraiati sul tavolo ci riposavamo e Lina si avvicinò a noi impugno i nostri uccelli
"sono belli, grazie, papà quanto l'ho sognato e ci abbracciamo.
A mezzogiorno ci sedemmo a tavola, finito il secondo Lina disse "Mamma, per
dessert vorrei leccarti" si spogliarono a vicenda madre e figlia e poi Lina si mise
tra le gambe della madre e la lecco prima con inesperienza poi con trasporto,
Luciana era sconvolta dal piacere, le demmo i nostri cazzi da leccare e poi
penetrammo a turno Lina in fica e in culo sborrando poi addosso alle due donne
che stavano venendo.
Nei giorni seguenti prendemmo l'abitudine di girare nudi per casa, e di
accoppiarci secondo voglia, un pomeriggio io stavo scopando Luciana sul divano e
Gino stava inculado sua figlia appoggiati al tavolo, quando vidi entrare un
ragazzone sui vent'anni che arrossi e balbettò "ssscccuuussate" luciana lò chiamo
"Berto vieni qui" lui obbedì "non ti sarai mica eccitato e gli sbottonò i calzoni
estraendo un uccello mastodontico "perbacco, che mercanzia, Lina vieni qui",
Lina si avvicinò con il padre sempre conficcato nel culo e madre e figlia presero a
leccare quel mostro che le sborrò addosso dopo poco, Luciana e Lina vollero
provare a turno quel cazzone in fica e io e Gino ci mettemmo in disparte a
gardare,
Vidi entrare una signora sulla quarantina mora con due tette da sesta misura,
era la mamma di Berto Gigliola che era anche la contadina della villa, vedova da
qualche anno "Berto è Mezz'ora che......" si interruppe e prosegui "ecco due

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Domingo - PASSEROTTO
buongustaie, ma cos'è questo spreco" disse afferrandoci i cazzi, la mettemmo in
mezzo e dopo averla spogliata la penetrammo in serie "voi di città c'è l'avete più
piccolo ma siete più porci" e contiuammo a limarla per mezz'ora strappandole
oregasmi a catena, e alle fine le sborrammo sulle tette come stava facendo anche
Berto su quelle di Lina e Luciana.
Passammo tutto il mercoledì e il giovedì a scopare, assaggiai anche la fica di
Gigliola, che mi nomino la lingua migliore della provincia e poi me la inculai
mentre suo figlio la chiavava, a volte per capirci qualcosa ci sarebbe voluto un
vigile, decidemmo di fare il venerdì di astinenza per accogliere degnamente le
ospiti del sabato.
Arrivarono alle 10 Mara Agnese e Federica e vennero accolte da Luciana e Lina,
mentre Gigliola stuzzicava noi tre maschi che eravamo schierati in corridoio nudi
e con gli uccelli svettanti, e il compito di Gigliola era di tenerci in forma, quando
le donne entrarono noi scimiottammo un saluto miltare e Gino urlo l'attenti,
"madre mia" esclamo Agnese vedendo il cazzo di Berto e Mara la rintuzzo "e noi
cosa ci facciamo vestite" si spogliarono tutte e sei e demmo inizio alle danze, le
nuove arrivate vollero provare Berto, Luciana se la fece leccare da Agnese mentre
io la inculavo, Gino inculava Gigliola che leccava Mara, Berto inculava Lina che
leccava Federica.
Mi ricordai del fallo vibrante e Luciana lo infilò nella passera di Lina, per una
settimana andò avanti così, e noi maschietti andavamo avanti a zabaione di uova
fresche, l'unica cosa che gustammo della campagna.

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Domingo - PASSEROTTO
La cugina curiosa
15 febbraio 2000

La zio Lino mi aveva chiamato per dei lavoretti ed ora ero davanti alla sua porta,
dentro di me speravo di trovare solo la zia Fuffi con cui avevo gia fatto un bel pò
di porcate e di ripeterle.
Mi venne ad aprire Isa la figlia di zia Fuffi e nipote di zio Lino, rimasi molto
deluso, nonché Isa non fosse una bella ragazza anzi, un metro e settantacinque
gambe affusolate culo altro e tondo seno prorompente, avevo avuto modo di
vederla in mutandine e reggiseno ed era una gran bel pezzo di gnocca, solo che
dall'alto dei suoi ventiquattro anni e dei suoi studi universitari trattava me povero
diciottenne con sufficenza.
Subito mi informò che era sola in casa ma che avrei potuto lavorare lo stesso
perché era in camera sua che avrei dovuto intervenire, mi fece strada e notai che
indossava una mini elastica che le fasciava il sedere evidenziandolo ancora di più
sopra indossava una maglietta bianca e non si vedeva traccia del reggiseno.
Mi aiutò a spostare il suo letto per consentirmi di lavorare con l'impianto elettrico
e intravidi i capezzoli come ombre scure sotto la maglietta, poi si sedette alla
scrivania e comincio a studiare, ora le stavo guardando le gambe che accavallava
ripetutamente e la mia patta iniziò a gonfiarsi, dovevo passare i fili sotto la sua
scrivania e lei mi disse di farlo senza disturbarla mi infilai sotto il piano sudando
sempre di più, non potei fare a meno di spiare le sue cosce che ora erano
leggermente divaricate e non vidi mutandine, sbaglia a collegare i fili e dovetti
rifare i collegamento, lei intanto aveva spostato la seggiola e non potevo uscire
senza che lei si muovesse.
terminata quella presa "Isa ho finito se ti sposti esco" "e se non volessi" mi rispose
"dai Isa fammi uscire" ripetei, e lei di rimando "sei tra le cosce di una ragazza e
chiedi di uscire, non è da te" io rimasi brasato da quelle ultime parole, aveva
saputo che mi scopavo la madre la vicina e che avevo sverginato la figlia di
quest'ultima, ma da chi, ero nei casini "fammi uscire" piagnucolai e lei stizzita "va
bene esci cretino, scema io a credere di piacerti", a quel punto mi rasserenai
comunque l'avesse saputo voleva partecipare alla festa e non intralciarla, le
bloccai le gambe e infilai la testa tra le sue cosce prendendo a leccarne l'interno
fino ad arrivare alla peluria bionda che separai con le dita, le accarezzai tutta la
fessura e comincia a leccarla, lei dapprima si paralizzo poi le mie attenzioni fecero
effetto e scivolo sulla sedia per offrirsi meglio "ma allora è vero sei bravo con la
lingua" le presi il clitoride tra le labbra "siiii, continua cosiiii".
Mi dedicai a farla godere per un tre quarti d'ora e lei scarico sul mio viso diverse
volte il suo sugo dall'aroma un pò pungente, basta ora tocca a te" scostò la
seggiola e mi aiutò ad alzarmi "ora capisco come hai stregato mia madre" io
risposi "cosa dici?" lei inginocchiandosi davanti a me mi apri la zip ed estrasse il
mio cazzo durissimo "non recitare sò tutto di te di mia madre di Peppa e di Ada"
non potevo più negare "chi te lo ha detto?" lei tra una leccata e l'altra al mio
prepuzio "Ada, siamo intime".
"ora capisco ve leccate a vicenda, ee cuginetta”, lei assentì mentre aveva
inghiottito il mio cazzo per metà e prese a pomparlo "lo succhi bene Isa ma tua
madre è più brava" lei si staccò e sbottò "me lo dice anche Isa, ma ho proprio una
madre troia" io l'abbracciai e sollevandole la mini le palpai le natiche "ti dò modo
di dimostrami che lo sei anche tu" le sussurrai ora ti scopo per bene, l'allontanai

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la feci girare ed appoggiare le mani alla scrivania, poi la penetrai nella fichetta
bagnata con un solo affondo che le strappò un gemito, pompavo dentro mia
cugina, un'altro sogno si era realizzato lei godeva a più riprese "che cazzooo, è
così che fotti mia madre" ero vicino all'orgasmo "la prendi la pillola cuginetta" "sii"
rispose "sborrami dentroo" la inondai abbrancicando le sue tette finora coperte.
Ci sdraiammo sul letto per riprendere fiato, ne approfittai per levarle la maglietta
presi una tetta in mano, portava almeno la quarta, e leccai avidamente un
capezzolo "sei un porco, però mi sembra di piacerti" mi staccai dal seno
"mi hai sempre infoiato da matti, ma ti credevo irragiungibile" lei dolcemente "non
sapevo cosa mi perdevo, sei un assatanato" io intanto avevo cambiato seno "mi fai
eccitare di nuovo, cosa vuoi fare ora" io avevo una certa idea e la espressi "voglio
vederti lesbicare con Ada e incularti"
" alla faccia del porco" io la stuzzicai "tua madre l'ha fatto e anche Peppa" lei si
sentiva in competizione e agguantato il telefono chiese ad Ada di scendere e di
usare le chiavi, che aveva Peppa per i casi di emergenza" per raggiungerla in
camera.
Dopo poco mentre ero tornato a mangiare la fichetta di mia cugina, entrò Ada
"Mimi che bella sorpresa, e buona vero" assentii mentre la guardavo spogliarsi e
piazzare la passera sulla bocca di mia cugina "ti è venuta la curiosità Isa, te
l'avevo detto che era un cazzo da non perdere"
"lecca mia cugina troietta" ordinai a Ada e le feci ruotare per portare il sedere di
Isa in alto e le infilai dolcemente un dito nel retto, " e a quello che miravi,
maialino fai piano" gemette mia cugina, sostuii il dito con il cazzo e mi gustai a
fondo l'inculata mentre Ada leccava entrambe.
Il culo di mia cugina ere una favola strettissimo con le chiappe sode che spremevo
e schiaffeggiavo per ritmare gli affondi, dopo più di mezz'ora lei esclamò "basta
ma quanto duri, girai intorno alle due ragazze e inchiappettai Ada, "ho finalmente
hai ritrovato la strada" mugolò e riprese a lesbicare con mia cugina, non passò
moltissimo che venni nel suo culetto, mentre ci facevamo le coccole entrò la zia
Fuffi che per nulla scandalizzata ci bisbigliò "rivestitevi che stanno rientrando i
nonni, Mimi torna domattina alle 9" inebetiti ci rivestimmo e tornai a casa
eravamo tutti e tre molto spaventati.
Il mattino dopo suonai con fare dimesso al citofono della zia aspettandomi chissà
quale cataclisma "Mimi, ci vediamo da Peppa", entrai nel portone e mi diressi
dalla vicina del piano di sopra, suonai ancora più confuso.
Peppa mi aprì la prta in vestaglia ma aveva uno strano rigonfiamento davanti mi
fece accomodare in camera sua e vidi Ada nuda sul letto "tu spoglati e siediti
sulla poltrona" mi ordinò, mentre ubbidì entrano la zia Fuffi e Isa anche la zia
Fuffi era in vestaglia con qualcosa di strano sul davanti "Isa, spogliati e stenditi
sul letto vicino ad Ada". poi Peppa e zia Fuffi si diressero verso di me "a te non ne
scappa una, porco, ora ti faremo divertire noi, non ti muovere finché non ti
chiamiamo" e poggiarono tutte e due un bacino sul mio cazzo già ritto.
Le due mamme si slacciarono le vestaglie e misero in mostra due falli finti da
cintura di genorose dimensioni e rivolte alle figlie "venite a succhiare troiette", le
figlie obbedirono leccando quegli strani attributi delle loro madri, "mettetevi alla
pecorina sul letto" ordinò zia Fuffi" e quando le ragazze ebbero obbedito penetrò
Ada in fica mentre Peppa infilzava la patatina di mia cugina, le due donne presero
a scopare l'una la figlia dell'altra scambiandosi pareri "lo sai che Isa ha una
spacca caldissima" disse Peppa, e mia zia di rimando "Ada me lo stà bruciando

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sto cazzo finto", io ero affascinato da quella monta e il mio cazzo era diventato di
marmo.
Mia zia esordì "divertiamoci anche noi, Mimi occupati dei nostri sederi" subito mi
posizionai dietro di loro e diedi la precedenza a zia Fuffi "quanto sei troia zia, ti
piace fotterti Ada" in quel momento le mamma si scambiarono le figlie
occupandosi ognuna della sua, Isa mugolo "mamma scopami, perbene daii" io
continuavo a inculare a turno le mamme, vennero per prime Ada e Peppa, alché
mia zia si sfilò dalla figlia e dopo essersi sdraiata la fece impalare sul cazzo, io
penetrai tra le chiappe di mia cugina e diedi il ritmo a tutta la scopata "Isa brutta
troia credevi che solo voi ragazze avevate diritto al cazzo di Mimi" urlò zia Fuffi "
così impari ti spacchiamo in due" termino la zia, Isa stava quasi svenendo dal
piacere "scusa mammaaaa, fottimi ancoraaa" e venne copiosamente mentre le
allagavo le viscere.
Il letto sembrava un campo di battaglia, mi venne un idea malandrina feci sfilare i
falli a cintura alle madri e li feci indossare alle figlie
"Ada,Isa sdraitevi sul letto, Zia, Peppa inculatevi di schiena sui cazzi delle vostre
figlie" con poche proteste la mia idea venne attuata, io infiocinai Peppa nella fica e
insieme alla figlia la fottemmo con furia "che bello, Mimi hai sempre fantasia,
sfondatemi" continuammo fino a farla venire poi lei si mise a leccare la fichetta
della figlia, mia zia intanto si inculava sul pene finto di Isa e gradì la mia
intrusione in fica "dai Mimi è il tuo sogno, zia e cugina insieme, montami" la
fottevo a colpi lenti in contro tendenza a quelli che gli rifilava sua figlia nel culo,
la sbattemmo così fino a che venne rumorosamente "Isa sei una troiaa come tua
madre".
Mi portai con il cazzo sull'orlo di scoppiare davanti al viso di mia cugina "lecca Isa
ti voglio venire in bocca sei l'unica che non mi ha ancora assaggiato" e dopo
poche pompate le venni in gola "una parentela così è da infarto" gemetti.
"però muori contento" chiosò mia zia

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Il gusto del doppio
16 febbraio 2000

Dopo l'orgia con Nives Puccia e la dentista Daniela avevo risentito Sergio, il mio
compagno di scuola che in quella occasione era stato sverginato da Puccia, due
volte ed era passata una settimana, Sergio mi aveva raccontato come
accompagnandolo in macchina Daniela gli avesse fatto una pompa sotto casa e
chiesto il numero di telefono, l'aveva poi richiamati e se l'era scopato in
macchina.
Quel giorno erano circa le 18 che senti suonare alla porta, andai ad aprire ed era
Sergio che mi chiedeva se potevo andare dalla dentista perché c'era un guasto
all'impianto elettrico, avvisai i miei e lo segui nell'anticamera dello studio, c'era
Puccia che ci disse "io faccio la guardia ma poi passate a trovarmi" e ci schiaccio
l'occhio, la dottoressa stava parlando al telefono seduta dietro la scrivania ma era
completamente nuda, appena ci vide invento una scusa e riagganciò.
"begli ometti vi voglio nudi a mia disposizione" ci ordino, le obbedimmo e ci
avvicinammo dai due lati ognuno prese una tetta e cominciò a succhiarla mentre
lei ci smanacciava i cazzi facendoli indurire "Mimi leccami la fica" io mi
inginocchiai davanti a lei lasciando entrambe le tette a Sergio, e le aprii i petali di
quel fiore suggendo i suoi umori e leccandole dall'ano al clitoride "Mmmhhh sei
proprio bravo, Sergio ha ancora molto da imparare" dopo una ventina di minuti si
alzo in piedi "fottetemi, non ne posso più", mi sdraiai sul divano e me la tirai
sopra la sua vagina mi inghiotti tutto, senti Sergio che le si infilava in culo
sussurrandole "troia non ti basta il mio di cazzo ne vuoi due" lei aveva perso la
testa "non me ne bastano neanche due, ne voglio di più", vidi un fallo finto di
quelli a cintura infilarsi nella sua bocca, era Giorgia già bella nuda che aveva
indossato quella protuberanza, "eccone un'altro che ben conosci vacca", Daniela
prese a leccarlo e mugolava, poi Giorgia fece cenno a Sergio di spostarsi e inculo
di colpo Daniela "ora te lo spacco questo culo, Sergio trovandosi il bellissimo culo
di Giorgia davanti la infiocinò "senti se ti gusta il mio cazzo, troia", ormai eravamo
tutti impazziti e raggiungemmo l'orgasmo insieme io allagai la fica di Daniela e
Sergio inondò il culo di Giorgia, ci separammo e Daniela mi stava leccando
l'uccello imitata da Giorgia che pompava Sergio, quando entrò Puccia nuda "ho
chiuso lo studio,mi avete fatto infoiare ora mi soddisfate" gridò io mi ci parai
davanti e alzandole una gamba la presi dinpiedi in fica appoggiandomi alla
scrivania, Sergio le riempi subito il culo con il suo belino e ci sincronizzamo, il
primo orgasmo Puccia lo ebbe quasi subito ma continuavamo a pomparla
instancabili, ebbe modo di venire altre due volte prima che la riempissimo di
sperma "che voglia che ne avevo, grazieeee" gemette, Daniela e Giorgia intanto se
l'erano menata a vicenda e vennero anche loro.
"Puccia sei stata degna di un porno eravate eccitantissimi disse Daniela e si
rivestì.
Giorgia ci invitò a cena da lei "Puccia tu e Sara ci potete raggiungere per il
dessert" disse ammiccando, inventai una scusa con i miei e così fece
Sergio,seguimmo Giorgia a casa sua, appena entrata abbasso le tapparelle "a me
piace girare nuda per casa, voi fate come volete.
Cenammo tutti e tre nudi ed io Sergio ne approfittavamo per palpare Giorgia in
ogni parte del corpo, sentimmo suonare Giorgia si mise una vestaglia e poco dopo
tornò con Sara e Puccia che si erano già spogliate, Sara esordì "ma che bei cazzi

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Domingo - PASSEROTTO
c'è ne per me" la sdraiammo sul tavolo e mentre io le mangiavo la patata depilata
Segio si faceva succhiare e Giorgia e Puccia la accarezzavano in tutto il corpo, ci
trasferimmo in camera da letto e Sergio si sdraio offrendo il cazzo a Sara mentre
Giorgia le dava la prugnetta da leccare, io inculai Sara lentamente e poi presi a
muovermi a ritmo con il mio amico, Sara ruggiva "due cazzi insieme che dessert
prelibato" e prese a leccare le tette di Giorgia mentre Puccia ci leccava i coglioni,
lavorammo Sara fino a farla venire tre volte e poi ci svuotammo in lei.
Mentre ci riposavamo Giorgia ridendo disse "ha ragione la pubblicità due gusti
sono meglio che uno".

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Due vergini al giorno
14 luglio 2000

Erano anni che una amichetta coetanea di mia sorella veniva spesso a trovarci e
si fermava a dormire da noi, io avevo 25 anni e lavoravo già da tre anni
soprattutto il pomeriggio, in casa rimanevamo per lunghi periodi solo io e mia
sorella 18enne.
Io approfittavo di tanta libertà per ricevere il mattino alcune signore, una mattina
è venuta da me Sara la signora del piano di sopra con le migliori intenzioni,
appena entrata mi saluto prendendomi il cazzo attraverso i pantaloni "Mimi non
resisto" riuscì a dire mentre la spogliavo lì in entrata, le levai la gonna a
portafoglio ed era senza mutandine, allora la feci girare e piegare a 90 gradi e
senza complimenti le entrai nel culo e presi a stantufarla con un buon ritmo.
"Mimi sei proprio un gran maiale, ma sono così eccitata"
Uscii da lei e la portai sul letto matrimoniale dandole l'uccello da leccare, mentre
mi leccava mi disse "ho visto mia figlia Pola menarsi la fichetta e avrei voluto
aiutarla" il pensiero di Pola, una bella diciannovenne alta 1.65 sempre molto
pudica che si sgrillettava mi eccitò molto
"Deve essere stato un bello spettacolo Sara, avrei voluto esserci" esclamai
godendomi la pompa.
Il campanello ci interruppe io ero ancora vestito rimisi dentro il cazzo ed andai ad
aprire, Pola entro subito in casa e mi gridò "dov'è mia madre" e si diresse da sola
in camera da letto io le corsi dietro pronto al peggio, Sara era sul letto nuda dalla
cintola in giù perché la sua gonna era rimasta in ingresso vedendo entrare sua
figlia sbiancò.
"Mamma sei una donnaccia, unaaa troia, prima predichi tanto e poi..."urlò
istericamente Pola si giro verso di me "e tu sei un bastardo impotente" l'ultima
parola mi risvegliò da uno stato confusionale mi avvicinai a Pola e guardandola in
faccia l'apostrofai "Troietta ti è andato male il ditalino, e sei invidiosa di tua
madre" lei avvampò e io ne approfittai per estrarre il cazzo "è questo che vuoi
Pola" lei mi fissò l'uccello, "serviti è qui" aggiunsi prendendole una mano e
portandocela sopra, era interdetta ma la sua mano prese lentamente a muoversi
io la baciai in bocca e feci passare la mia lingua tra i suoi denti e cercai la sua
lingua che non rimase ferma e la sua mano iniziò una lenta sega, Sara era
impietrita ma lo spettacolo la eccitava perché aveva incominciato a toccarsi la
fica.
Slacciai la camicetta e il reggiseno di Pola emersero due belle tettine della
seconda con i capezzoli durissimi che presi subito a leccare, lei mugolava io mi
staccai un attimo e le sussurrai "guarda tua madre come è bella" lei si girò a
guardarla ed io ne approfittai per sollevarle la gonna strusciandole l'uccello sul
culetto e accarezzagli dolcemente i seni da dietro, e spingendola verso il letto
sussurai "ti voglio nuda" le si slaccio la gonna sfilandosi le mutandine e
togliendosi anche la camicetta e il reggiseno continuando a fissare sua madre, le
ordinai dolcemente stenditi a fianco a lei", Pola ubbidì io mi spogliai del tutto e mi
posizionai tra le sue cosce passando la lingua sulla parte interna di esse, e
aprendo delicatamente la sua fichetta con le dita era un lago, presi a suggerla
intensamente, mentre lei in trance, aveva appoggiato la mano sulla fica della
madre e la sditalinava, Sara reagì leccandole le tette incoraggiata dalla ragazza

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"Leccatemi siii, mamma spogliati" Sara si tolse ciò che le rimaneva addosso e
porse una tetta alla figlia che prese a slapparla con foga, intanto le avevo preso il
clitoride tra le labbra e lo torturavo, Pola e Sara vennero rumorosamente, io le
guardai baciarsi languidamente e gli dissi "ora che vi siete trovate leccatemi
l'uccello" ambedue si avvicinarono e la madre insegnò alla figlia l'arte del
bocchino.
Ero in estasi le due lingue si alternavano sul mio cazzo e le mie palle ma la
fichina di Pola mi attizzava " Pola voglio scoparti" lei mi guardò "siii lo vglio anche
io" e si sdraio sul letto io le appuntai l'uccello alla fichetta e spinsi dolcemente
fiché trovai l'imene "sei vergine troietta, lecca la fica di tua madre così non
urlerai" Sara si mise a cavalcioni del viso di sua figlia e prese ad accarezzarle il
seno, diede un colpo di reni ed entrai tutto in Pola. le lavorai per bene la fica
portandola ad un orgasmo squassante, mi sfilai da lei e feci segno a Sara di
mettersi alla pecorina, lei si mise tra le cosce della figlia e mi offrì il dietro, entrai
in quella fica sguazza e dopo alcuni colpi la inculai.
"Mimi inculami forte, Pola come sei buonaaaa"
Pola rispose "come lecchi bene mammina ti piace l'uccello in culo"
io alzai lo sguardo e vidi riflessa nello specchio mia sorella che rossa come un
peperone stava fissando la scena le strizzai l'occhio e lei scappò, io venni dentro
Sara " che culone che hai poi voglio provare quello di tua figla" vennero anche loro
e ci sdraiammo sul letto.
"Pola hai il sangue di tua madre e un fichino da paradiso, vienimi a trovare
quando vuoi" madre e figlia si guardarono ed esclamarono "sei proprio
affezzionato alla nostra famiglia" ridemmo e dopo essersi rivestite si
accomiatarono da me con un lungo bacio.
Era mezzogiorno e io mi misi a fare i lavori di casa sentii aprire la porta di casa
ma invece di mia sorella entrò in cucina Lora la sua amichetta, "Sei solo" io la
salutai e risposi di si " tua sorella rientra più tardi mi ha invitato a pranzo e mi
ha lasciato le chiavi", la feci accomodare e le offrii una bibita, notai che era senza
reggiseno e la sua camicetta era più aperta del solito, mentre le portavo la bibita
inciampai nel suo piede e la coca le si rovesciò addosso sporcandole la camicetta,
lei urlo"ora la macchia non viene più viva devo lavarla subito e prese a slacciarsi
la camicetta davanti a me fissandomi con aria maliziosa io la guardai e mi accorsi
si erano bagnate anche le tette, un bella terza alta e soda, "bisogna pulire tutto
bene" esclamai incominciando a leccargli le tette, lei afferrò la mia testa e se la
strinse al petto "pulisci tutto bene mi raccomandooo" io leccavo e le infilai una
mano sotto la mini e le accarezzai la fica sopra le mutandine "sei bagnata anche
qui, andiamo a fare una doccia?" la portai in begno dove la finì di spogliare
spogliandomi anche io.
"Lora sei una bella fichetta, mi hai fatto intostare l'uccello, ora me lo lecchi",
prese a leccarmelo con passione, ad un certo punto la feci alzare e girare in modo
da poterle leccare fica e culo, lei apprezzava il trattamento "Mimi come sei bravo,
ora cosa mi fai?" le aprii le natiche con le mani e le appuntai la cappella allo
sfintere " una bagascetta come te merita che le rompa il culo" e la penetrai di
colpo accarezzandole contemporaneamente la fica.
"Mimi sei pazzo, hoo che cazzooo, sono vergine", ormai entravo e uscivo dal suo
culetto a forte ritmo sditalinadola con passsione la sentii venire mi sfilai da lei e
glielo misi in bocca "dissetati con questo! aggiunsi prese a ciucciarmi il cazzo un
pò goffa ma dopo poco le sborrai in bocca "Loraa che troia che seiiii".

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Ci ricomponemmo perché poteva arrivare mia sorella, lei vestendosi mi disse
"Mimi voglio continuare a scopare con te" io tirandole una pacca sul culo risposi
"quando vuoi bella fichetta", di li a poco arrivò mia sorella e non mi rivolse la
parola che era incazzata nera pranzammo e poi andai al lavoro.
La notte rientrai verso mezzanotte e vidi la luce in camera di mia sorella già
spenta, andai a dormire e feci alcuni sogni altamente erotici, nell'ultimo dei quali
una donna mi faceva un pompino, apri gli occhi e intravidi una figura femminile
che me lo stava ciucciando, accesi la lampada dal comodino e vidi Lora nuda
tutta intenta a succhiarmelo, esclamai sottovoce "Lora sei matta c'è mia sorella di
là" lei per tutta risposta si mise a 69 e mi ritrovai la sua fichetta ancora vergine in
faccia presi a lapparle fica e culo fino a che le dissi "cavalcami bagascietta, voglio
romperti la fica", lei si impalo con circospezione sul mio cazzo e io tirandola giù
per i fianchi la penetrai squarciandole l'imene, mi graffiò una spalla dal dolore ma
comincio a rilassarsi, con la mano sinistra la stavo sgrillettando e con la destra
le palpavo una tetta, ora apprezzava il trattamento e si alzava per ricadere sul mio
cazzo mugolando, io le abbrancai il sedere e me la stesi addosso venne
mordendomi il lobo dell'orecchio. a quel punto volevo venirle dentro così la feci
stendere sul letto a pancia in giù e la inculai dolcemente, lei rispondeva ai miei
colpi inarcando la schiena,le sussurrai "ora ti riempio il culetto" e lei mi sorrise
"dai finalmente" le sborrai dentro allagandola nel sentirsi riempita venne anche
lei.
Rimanemmo un pò così sul letto ad accarezzarci e poi la guardai "torna di là che
tra poco suona la sveglia" lei di rimando "guarda che tua sorella sa tutto, oggi è
venuta a raccontarmi di averti visto con Pola e sua madre e mi ha eccitato,
quando eri al lavoro le ho raccontato di noi e che venivo da te stanotte" rimasi
perplesso ma la cosa mi eccitò e mi sdraiai su Lora "apri le cosce allora che voglio
scoparti ancora" lei si leccò le labbra e aggiunse "sei insaziabile Mimi", di là
suonava la sveglia.

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Domingo - PASSEROTTO
La cura del…
14 luglio 2000

Erano passati due giorni da quando Lora, un'amica intima di mia sorella mi si era
concessa e l'avevo sverginata davanti e dietro, era stata un'avventura molto bella,
che mi aveva anche rivelato che mia sorella sapeva molte cose della mia vita.
Squillo il telefono verso le 9 di mattina era Lora che mi chiedeva se mi poteva
venire a trovare risposi di si, l'idea mi allettava molto.
Dopo poco suonarono il citofono ed io aprii subito, rimasi bloccato quando vidi
salire per le scale Lora con sua cugina Katy e una signora sui quarantacinque, le
feci accomodare in cucina e preparai il caffé, Lora mi presentò la signora Lucia
mamma di Katy e mi disse che dovevamo parlare di cose delicate.
Lucia inizio a parlare e mi spiegò che Lora si era confidata con lei e sua figlia
dell'esperienza avuta con me, che loro assolutamente non condannavano, e le
aveva magnificato la mia dolcezza e abilità, io ero sempre più stupito e guardavo
la signora Lucia con interesse, portava bene i suoi anni era rossa di capelli un
corpicino minuto alta 1.55 molto aggraziata molto diversa dalla figlia ventenne
che era mora alta 1.65 magra ma con ul culetto prominente e un seno da 4
misura.
Lucia continuava a parlare e mi espose il loro problema Katy aveva subito una
brutta esperienza era stata violentata da due amici di famiglia e da allora aveva
una fobia per il sesso mi chiedeva se potevo farle capire che cosa era veramente il
sesso tra un uomo e una donna, io risposi che accettavo e in che maniera volva
"curarla" lei mi disse che l'esempio era la miglior cura, lei era rimasta vedova da
tre anni e aveva della voglia arretrata, in pratica io dovevo scoparmi lei e Lora
davanti a Katy per dimostrarle cosa era veramente il sesso.
Ero allibito, da quando ero diventato maggiorenne avevo scopato molte donne e
mi era capitato di farmi anche mamma e figlia, ero stato persino usato come
regalo di compleanno ma mai come cura.
Mi riportò alla realtà la voce di Lucia "Mimi io ti piaccio o sarà solo un sacreficio"
mi intenerì sentire una donna adulta parlare così mi avvicinai a lei e le dissi
"spogliati Lucia, che voglio leccarti tutta" lei arrossi e si tolse prima la gonna a
portafoglio e poi la maglietta rimanendo in mutandine e reggiseno neri di pizzo,
l'aveva mal giudicata era un bel bocconcino mi avvicinai a lei e le sganciai il
reggiseno prendendo ad accarezzarla tutta, infilando una mano nelle mutandine
trovandola bagnata, lei gemeva e rabbrividiva, ci spostammo sul letto
matrimoniale, Lora io e Lucia ci spogliammo e Katy vestita era seduta davanti al
letto, accarezzai il corpo nudo di Lucia e passai le labbra sulla sua pelle
fermandomi sul pube aveva una peluria riccia che tirai con le labbra, aveva
un'ottimo sapore e presi a leccarla avidamente, Lora intanto si sditalinava.
"Mimi ci sai proprio fare sto venendooo" urlo Lucia mentre io continuavo ad
accarezzarla mi alzai e le posi il cazzo davanti al viso " leccami Lucia e tu Lora
vieni ad aiutarla" si dedicarono entrambe al mio uccello facendomelo diventare
rigido come il marmo, volevo fottermi Lucia così la feci mettere alla pecorina per
offrire a Katy una visuale migliore "Lucia ora ti scopo ma non possiamo lasciare
Lora da sola, leccale la patatina ti piacerà" Lucia timidamente accarezzo la nipote,
poi quando io presi a scoparla a fondo ruppe ogni tabu e prese a slinguarla con
gusto lo spettacolo doveva essere eccitante perché Katy era irrequieta sulla
seggiola, io continuavo a scoparmi la madre che aveva avuto già due orgasmi

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Domingo - PASSEROTTO
stavo per arrivare anche io Lucia se ne accorse "vienimi dentro porcellino ormai
non c'è più pericolo" diedi alcuni colpi molto profondi e venimmo insieme, non
feci tempo a sfilarmi che Lora si imbocco il mio cazzo e lo ripulì, ero rimasto in
tiro e Lora mi porse il culetto che riempì subito con il mio cazzo mentre Lucia si
faceva leccare, dissi a Lucia di prendere quello che avrebbe trovato nel mio
comodino in un sacchetto di velluto rosso e lei un po stupita obbedì, io intanto mi
distesi con Lora sopra continuando a incularla Katy poteva così vedere la fica
della cugina aperta ed il mio cazzo entrare e uscire dal buco del culo.
Torno Lucia con un aria maliziosa e con indosso il fallo artificiale che le avevo
detto di prendere, mi rivolsi a lei "Non hai mai sognato di essere un uomo, scopati
la nipotina dai", Lucia si mise tra le cosce della nipote e la penetrò, Lora
dimenava i fianchi e sibilava "è troppo bello, che porci siete riempitemi bene",
Lucia la fotteva di gran carriera e si eccitava sempre di più cosi dopo che Lora fu
venuta proposi un cambio e mi inculai Lucia mentre Lora se la scopava con il
cazzo finto "Zia che bello scoparti, vedi che ti ho consigliato bene" Lucia era al
settimo cielo "non sono mai stata così maiala in vita mia non smettete" la
trapanammo per una buona mezz'ora e alla fine le venni in culo.
Nel frattempo Katy si era sparata un ditalino e giaceva scosciata sulla seggiola si
rivolse a sua madre "sei così bella mamma, guardandoti sembra che il sesso sia
bellissimo" Lucia stesa di fianco a me le rispose "è così Katy vuoi provare" ma lei
scosse la testa, decisi allora di invitarle a pranzo e loro accettarono, scoprì anche
che mia sorella era d'accordo e sarebbe rientrata solo la sera io ero di riposo e
avevamo tutto il pomeriggio per noi.
Preparai il pranzo un po impedito dalla visione di Lucia e Lora completamente
nude che scherzavano tra loro toccandosi coinvolsero anche Katy che alla fine del
pranzo era nuda, era veramente una bella fichetta.
Alla fine del pranzo mi fecero sdraiare sul lettone e cominciarono a toccarmi tutte
e tre, Lucia si abbocco il mio cazzo presto raggiunta da Katy mentre Lora leccava
la prugnetta alla cugina, ad un certo punto Katy mi sali sopra e sua madre
imbocco il mio cazzo nella sua fichetta molto stretta, toccai contro i resti
dell'imene che non era stato rotto ma solo sfrangiato e dopo aver fatto segno a
Lucia penetrai sua figlia a fondo, Lucia capii e prese a leccarle le tette
trattenendola, dopo il dolore Katy sta provando il piacere prese a muoversi
sempre più in fretta su di me oscillando la testa, ad un certo punto si sollevo e si
infilò il mio cazzo nel culetto continuando a gemere chiamo a se Lora e prese a
mangiarle la fica, non era più la timida ragazza del mattino e godeva moltissimo,
venne urlando e gemendo si giro su di me con l'uccello sempre ben piantato nel
culo offrendo la fica alle altre due donne, sua madre capii e dopo aver indossato il
fallo finto prese a fotterla in fica Katy mugolava ci ringraziava e veniva a
ripetizione, le riempii il culetto di sborra e rimasi steso senza più forze le tre
donne mi pulirono il cazzo con le lingue e mi si sdraiarono addosso.
Lucia mi baciò sulle labbra "E' stato bello Mimi, ma come ogni terapia bisogna
ripetere le applicazioni, ci stai?"

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Domingo - PASSEROTTO
La Rosa del mio giardino
14 luglio 2000

Ero sicuro che mia sorella sapesse tutto di ciò che avveniva in sua assenza, delle
sue amiche che mi ero trombato con madri al seguito, ne ebbi la certezza una
volta a pranzo Rosa mia sorella mi riferì che la mattina dopo sarebbe venuta zia
Fuffi a portarmi dei pantaloni che aveva ristretto, mi scappò un mezzo sorriso
pregustando la scopata del giorno dopo, ma annui senza dire niente lei mi si
rivolse a bruciapelo "Mimi scopi anche lei?" mi andò il boccone per traverso e
quasi mi strozzai, non risposi e uscii per andare al lavoro avvisandola che sarei
rientrato alle 23, la giornata passò ma continuavo a chiedermi quanto sapeva.
Rientrai e vedendo la porta della camera di mia sorella chiusa anche se la luce
era accesa, mi spogliai e in mutande mi diressi in bagno, entrai e trovai mia
sorella nuda sul water, biascicai qualche parola di scusa ma non riuscivo a
distogliere lo sguardo ed il mio cazzo si induriva visibilmente negli slip, riuscii a
uscire e andai in camera mia dopo pochi minuti entro Rosa ancora nuda e mi
aggredì "FACCIO COSì SCHIFO CHE SCAPPI VIA" si avvicino al letto e
prendendomi l'uccello attraverso gli slip aggiunse "questo cazzo lo dai a tutte ma
per me non esce niente" ero sconvolto a sentir parlare così mia sorella ma lei
aveva già estratto il mio belino e lo smanacciava, persi la ragione e le ordinai
"leccamelo bene, fammi vedere se sei più brava di Lora" lei lo abbocco ma non
aveva molta esperienza la tirai su di me a 69 e presi a leccarle la prugnetta e il
culo, era proprio bella lei mugolava e si dedicava ora al mio cazzo con passione
roteando la lingua intorno alla cappella "Mimi voglio che tu sia il primo sfondami
tutti i buchi", la feci sdraiare e mi infilai nel suo fichino stretto leccandole
contemporaeamente le tette , la baciai con foga in bocca e affondai in lei mugolo
quando l'imene si squarciò ma comincio subito a godere " me lo ha detto zia Nives
che sei bravo, quando ti ho visto scopare Pola e sua madre sono corsa da lei che
mi ha tranquillizato e mi ha raccontato tutto", capì come aveva saputo molte
cose, lei continuo
"volevo provarti subito ma quella troietta di Lora mi ha preceduto e mi ha
raccontato tutto anche di Katy, domani viene zia Fuffi e io rischiavo di rimanere
all'asciutto"
continuavo a limarla e lei venne due volte, non ce la facevo più le sussurai "stò
per venire, posso venirti nel culetto" lei annui e si giro alla pecorina
sgrillettandosi da sola, la infiocinai in un colpo e lei prese subito a muoversi per
aiutarmi non era vergine di culo e glielo dissi "te lo sei già fatto rompere sorellina
troietta" lei rispose "è stata zia Nives mentre mi consolava, e una settimana che
me lo rompe mi ha detto che così eravate pari" a sentire questo le venni nel culo
trascinando anche lei all'orgasmo.
Mentre eravamo abbracciati sul letto le proposi di farci insieme la zia Fuffi il
giorno dopo lei era entusiasta, mi augurò la buona notte e torno nel suo letto.
Il mattino Rosa si nascose nuda nello stanzino e alle 9 puntuale arrivò zia Fuffi si
tolse la gonna come sua abitudine ma sotto non aveva ne la sottoveste ne le
mutandine "Mimi ora ti violento" si piego a leccarmi il cazzo e non si accorse che
dopo poco Rosa era sopraggiunta dietro di lei indossando il fallo artificiale e le si
infilo in fica fottendosela "Ciao zia come stai" non so se la zia trasalì di più per
l'intruso nella fica o perché realizzo che era mia sorella che la scopava "Mimi
brutto porco ti sei fatto anche lei" fermai Rosa andammo sul lettone dove la feci

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sdraiare e feci impalare la zia sul fallo finto, poi me la inculai "zia lecca le tette
alla tua degna nipotina" la zia perse ogni controllo "spaccate la zia forzaaaa" gridò
venendo, mi sfilai da lei.
"Zia fai assaggiare la tua lingua a Rosa" la incitai e lei tolse il fallo finto a mia
sorella e le spalanco le cosce "Assaggiamo questa passera" e prese al leccargliela
infilando la lingua tra le sue piccole labbra, Rosa gradiva il tocco della zia "ne hai
leccate tante, eh zia", la scena mi aveva infoiato, così misi l'uccello in bocca a mia
sorella che avidamente inizio a leccarlo, mi stava facendo una bellisima pompa e
stavo per venire quando zia Fuffi si scostò da Rosa e mi disse "voglio vedervi
scopare porcellini" mi sdraiai sul letto e Rosa si impalò da sola mentre
afferrandole le tette davo il ritmo della scopata.
Rosa gemeva "fratellino come mi piace averti dentro, fottimi beneeee" la limavo
con gusto e lei godeva a ripetizione, "AAHHH" grido Rosa e senti restringersi la
sua vagina, la zia la stava inculando con il fallo da cintura " Rosa che culetto, non
resistevo più" sussurrò, Rosa dopo il primo impatto si gustava il sandwich
famigliare " OOOOHHHHHHHHHHH dai zia" e venne, io ero al limite e la zia se ne
accorse "Mimi stà per venire, Rosa togliti" e prese il suo posto cavalcandomi"
sborra dentro la zia porco" era troppo per me e riempi quella fica accogliente con
un litro di sperma, che strabordava dalla fica della zia e Rosa corse subito a
leccare.

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Domingo - PASSEROTTO
Sara entra in famiglia
6 agosto 2000

Da quando avevo fatto l'amore con mia sorella Rosa e dopo la mattina in cui
avevamo coinvolto anche zia Fuffi l'atmosfera in casa era rilassata, anche se non
si perdeva occasione per fare sesso, Rosa si stava rivelando un vulcano e mi era
capitato di essere aggredito spogliato e scopato da lei mentre facevo le faccende di
casa.
Una mattina uscii per fare la spesa era estate e mia sorella era in vacanza da
scuola e stava dormendo, stavo finendo la spesa in un supermercato, ed incontrai
la signora Sara al reparto abbigliamento, "Buongiorno signora" "Ciao Mimi, avevo
giusto bisogno di una mano, ho comprato un copriletto ma non riesco a portarlo"
mentre parlava aveva lo sguardo lucido e capii, conoscendola, che aveva voglia di
scopare.
Ci dirigemmo verso la caporeparto, una bella signora che avevo già notato e Sara
le si rivolse "Ciao Ursula, ti presento un mio vicino, pensavo di farmi aiutare da
lui per ritirare il copriletto" la caporeparto mi squadro e pio sorrise "Va bene Sara,
andiamo a prenderlo, l'ho messo nello spogliatoio", ci dirigemmo tutti e tre verso
una porticina e Ursula estrasse una chiave e l'aprii, entrando nel locale vidi che
oltre allo stipetto e un lavandino vi era anche una brandina ripiegata dietro a
degli scatoloni di merce,appena entrati Sara fece scattare la chiusura della porta
e si rivolse a me "Mimi ho parlato tanto di te a Ursula e voleva conoscerti"
parlando mi sbottonava i pantaloni ed estrasse l'uccello, Ursula si avvicino e
inginocchiandosi me lo prese in bocca, Sara intanto si era appoggiata a degli
scatoloni e alzatasi la gonna prese la mia mano e se la posò sulla fica, io mi
intruffolai sotto le mutandine e cominciai ad accarezzarla dolcemente, Ursula nel
frattempo si era spogliata mostrando un bel seno sodo della 4 misura con i
capezzoli molto scuri, un culetto alto e la fica completamente rasata "Ho poco
tempo, proverò un'altra volta la tua lingua Mimi, ora sbattimi" e si mise alla
pecorina appoggiata al lavandino, io trascinandomi dietro Sara, che avevo
artigliato per la fica mi misi dietro Ursula e la penetrai con un sol colpo mentre
Sara le accarezzava le tette, lascia la fica di Sara e presi Ursula per i fianchi
sbattendole il cazzo in corpo con forza, lei prese a lamentarsi io estrassi il belino e
glielo infilai nel culo dapprima lentamente poi presi ad alternare cinque colpi
nella fica e cinque nel culo lei rantolava e venne "HHHuuuuu cheee bellllo",
estrassi il cazzo e lo rimisi nei pantaloni, Sara si ricompose di malavoglia e Ursula
mentre si rivestiva "un bel cazzo, mi ha fatto godere come una troia, ci dobbiamo
rivedere con calma", uscimmo dallo sgabuzzino e io e Sara andammo verso il
nostro palazzo, di fronte alla porta di casa mia Sara mi sussurrò "non mi puoi
lasciare così, voglio scopare" io risposi "c'è mia sorella che dorme" faremo piano"
aggiunse Sara infilandosi in casa, mi trascinò in camera mia e ci spogliammo
rapidamente, mi fece stendere sul letto e venendomi sopra si infilò l'uccello nella
fica guazza, prese a cavalcarmi roteando il bacino "Mimi mi ha fatto bollire il
sangue per come hai scopato Ursula, voglio sentirti tutto e farti sborrare dentro di
me", intravidi con la coda dell'occhio mi sorella completamente nuda con addosso
il fallo a cintura che si mise dietro Sara e la penetrò nel culetto, "Ma chi è, fai
pianooo la dietrooo" esclamò sorpresa Sara e cerco di scappare ma la trattenni
prendendola per i fianchi "Buongiorno signora Sara, disturbo" disse Rosa

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Domingo - PASSEROTTO
assestandosi nel suo culoe pastrugnandole le tette, "Rosaaa ma cosa fai, non stà
bene" rispose Sara che stava codendonsi la doppia penetrazione, "era troppo
invitante il suo culo, e poi so benissimo che razza di troia è, l'ho vista farsi mio
fratello e sua figlia" "ooohhh che famiglia di porci stieeetttee" ringhiò Sara
venendo e accasciandosi su di me, Rosa propose di spostarsi sul lettone e li si
draio a gambe larghe e rivolgendosi a Sara "leccamela, fai conto che sia tua figlia,
Sara si precipitò sulla figa di Rosa e prese a leccarla e suggerle il clitoride
lasciando esposto il suo culo ne approfittai per riempirlo con il mio cazzo, sentivo
montare la sborra mi spostai nella comoda fica di Sara e la chiavai a grandi colpi
"volevi la mia sborra troiona, eccotela" e le inondai la fica portandola ad un altro
orgasmo che trascinò anche Rosa "Sara è propriooo una brava mamminaa".
Mi accasciai sul letto ma sentii subito due lingue intorno al cazzo che riprese
subito vita,quando fu completamente duro Sara si stese sul letto "scopami Rosa
fai felice la mammina" e mia sorella la infilzo con il fallo a cintura, io dietro di lei
glielo misi nella stretta fighina con movimenti molto lenti e presi a dare il ritmo
alla doppia scopata, Rosa stava gemendo e fotteva Sara baciandola in bocca,
"vienimi dentro Mimi" mi chiese Rosa e non avendo il preservativo mi infilai tra le
sue chiappe e la inculai deciso, si stava avvicinado un'altro orgasmo e io venni nel
culo di mia sorella che afffondo in Sara strappandole un orgasmo fortissimo.
"Ora le nostre famiglie sono in stretto rapporto" esclamo Sara ridendo, "non
ancora, voglio proprio assaggiare Pola" controbatté mia sorella.

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Domingo - PASSEROTTO
Scoperta famigliare
13 agosto 2000

Era una mattina d'estate mia sorella era uscita con le amiche e io stavo facendo i
lavori di casa,suonarono alla porta e quando andai ad aprire mi trovia davanti
Gianni il figlio della signora Sara con lo sguardo completamente sconvolto che mi
si rivolse duramente "Che cosa stà succedendo Mimi" io non capivo ma lo feci
entrare per calmarlo un pò.
Gianni era un ragazzo biondo più vecchio di me, aveva 28 anni, sempre molto
assente e superficiale, mi racconto a frasi smozzicate di aver trovato sua madre e
sua sorella Pola che lesbicavano e per eccitarsi parlavano di quanto era bello farsi
scopare da me, ora lui non sapeva se pestarmi per difendere l'onore della famiglia
o che cosa, era molto confuso e non sapeva che pesci pigliare ma mi accorsi che
aveva una notevole erezione, mentre parlavamo rientrò Rosa mia sorella che
aveva sempre avuto un debole per Gianni, la presi da parte e le raccontai i fatti le
mi confidò che gli sarebbe piaciuto farselo, ma che voleva ci fossi anche io,
tornammo da Gianni Rosa prese a fare la gattina "Ti vedo moscio Gianni, anche
se non tutto" e le poso una mano sulla patta, lui era imbarazzatissimo e per fargli
capire che ero d'accordo mi incollai al culetto di mia sorella e le accarezzai i seni
dicendole "Tiragli su il morale Rosa" lei aprì la patta ed estrasse un bel cazzo
semieretto che prese a segare "chissà che gusto ha" e incollo la bocca alla
cappella.
Gianni era stravolto le prese la testa "Siete tutti dei maiali, leccamelo troietta"
Rosa non si fece certo pregare e lo spompinò con passione, intanto io da dietro le
avevo alzato la gonna abbassato gli slip e stavo leccandole la prugnetta e il buco
del culo, dopo un pò feci alzare Rosa "spogliati che ti chiaviamo per bene" lei
obbedì imitata da me e Gianni, appena nudi Gianni piegò Rosa a 90 gradi con il
petto sul tavolo e la penetrò in fica "Rosa ti fotto sei una troietta come Pola, lei lo
accolse con gusto e facendomi segno di avvicinarmi prese a spompinarmi con
gusto mentre Gianni la scopava come un forsennato, lo fermai e mi stesi per terra
facendomi momtare da Rosa che si infilo il mio uccello nella fichetta poi
rivolgendomi a Gianni "inculala così puoi sborrare senza pericolo" lui era
paonazzo si piazzo tra i glutei di Rosa e e forzò lo sfintere prendendo poi a
muoversi al mio ritmo, la stavamo scopando in due buchi e Rosa era
letteralmente in estasi si dimenava e sussurrava "due cazzi per me scopatemi
riempitemiiiiii" stava arrivando all'orgamo Gianni le riempi l'intestino e lei venne
accasciandosi su di me, squillo il telefono andai a risponedere erano Sara e Pola
che volevano scopare gli dissi di scendere che avrei lasciato la porta accostata e le
aspettavo.
Tornai di la e Gianni stava leccando la prugnetta di Rosa dopo poco entrarono
Sara e Pola già nude che rimasero impietrite dallo spettacolo, io presi in mano la
situazione "pola fatti leccare da Rosa che non vede l'ora" e brancicando Sara da
dietro per i seni "vedi come è bravo tuo figlio lo avete eccitato e lui si è fatto mia
sorella, Gianni vieni a salutare tua madre" lui si alzò e abbraccio sua madre
strusciandole l'uccello sulla fica mentre il mio le si strofinava sul culo, "no non
posso, Gianni finiscila" per tutta risposta lui mi fece segno e io mi appoggiai al
muro e inculai Sara mentre lui si infilava nella sua fica "allora mamma non ti

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Domingo - PASSEROTTO
piace il mio cazzo" eravamo in equilibrio instabile perciò dopo un pò, mentre Sara
era già venuta due volte, proposi di trasferirci sul lettone.
Sara si sdraio subito coperta da Gianni che le rientrò in fica, mentre poco
distante Pola e Rosa erano impegnate in un 69 lesbico mi piazzai dietro Pola e
approfittai dell'occasione per sfondarle il culetto che non avevo ancora provato,
subito le feci un pò male ma mia sorella leniva il dolore leccandole il clitoride.
Sara incitava il figlio a riempirla di sborra cosa che lui fece gridando "sei una
troia ti allaggoooo", Sara fece uscire il figlio dalla sua topa e glielo leccò per farlo
tornare di nuovo duro" e poi con voce dolce "Gianni scopati tua sorella" io mi
sdraiai tirandomi addosso Pola senza uscirle dal culo mentre il fratello la infilzava
con un colpo solo "che fichetta stretta Pola" lei non rispose e in breve tempo ebbe
un orgasmo travolgente seguito dal mio, che le riempii il culo, e da suo fratello
che uscitole dalla vagina le sborrò in faccia.
Eravamo stanchi ma ancora in fregola così invitammo le donne a spompinarci
Sara e Pola si occuparono di Gianni e Rosa di me, mentre ci godevamo i pompini
Gianni disse "in una mattina ho trovato tre donne da scopare senza uscire dal
portone, che bello!!" io ribattei "ed è solo l'inizio"

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Domingo - PASSEROTTO
Il fascino della storia
20 agosto 2000-

Quando ero in seconda media ci fu assegnata una professoressa di storia che si


rivelò molto particolare, una bella donna 35enne bassina ma ben proporzionata
con una mania particolare, masturbarsi in classe, ebbi così modo di conoscere
per la prima volta l'anatomia femminile e a lei dedicai decine di seghe.
Erano passati 10 anni ed io ne avevo 24 facendo due calcoli lei doveva essere sui
45, così dopo averci pensato per molto tempo una mattina decisi che avrei dovuto
rivederla, mi presentai alla mia vecchia scuola e chiesi gli orari della prof Gianna
Roccia, mi dissero che alle 10 aveva un'ora libera ed era nella stanza dei
professori, guardai l'orologio erano le 9.20, la segreteria mi chiese il motivo della
visita e le spiegai che ero un ex allievo che voleva rivederla.
Vagai per una mezzoretta per la scuola ricordando la mia adolescenza tra quella
mura segnata da problemi alcuni superati altri no, alle 10 mi presentai nel'aula
professori e dopo poco entro la prof, era come me la ricordavo portava una gonna
a piegoline due dita sopra al ginocchio e una camicetta di seta che lasciava
intravedere un reggiseno leggero, le dissi subito chi ero e ci sedemmo a parlare.
"mi fa proprio piacere vedere un ex allievo, se mi vieni a trovare vuol dire che
sono stata una buona insegnante" inizio lei
"Certamente proff. io sono diventato un'appassionato di storia e ho messo a frutto
tutti i suoi insegnamenti, che ho appreso stando al primo banco" sottolineai
l'ultima frase e la vidi arrossire
eravamo soli nella sala proff e lei avvicinò la sua seggiola alla mia e divaricò
leggermente le gambe
"vediamo se sei stato attento" mi disse con voce maliziosa
posai una mano sulla sua coscia ,mi intruffolai sotto la gonna, e lentamente la
feci risalire accarezzandole l'interno della gamba
"si prof non perdevo una lezione" intanto le stavo accarezzando la fica attraverso
le mutandine
lei si stava eccitandi e rispose "vedo che hai imparato bene, sei un'ottimo allievoo"
io intanto avevo scostato gli slip e le stavo accarezzando le labbra della fica,
mettendole poi un dito dentro
"ora fermati può entrare qualcunooo" diise rauca, io risposi subito "mi fermo solo
se accetta di darmi lezioni private ho la casa libera e abito qua vicino, la invito a
pranzo"
"va bene mi hai messo appettito e voglio provare il piatto forte" mi ricomposi e le
diedi il mio indirizzo ci salutammo con un'abbracio ed approfittai per palparle il
senoe sussurrargli "ti aspetto alle 12.20 se non vieni domani vengo qui e ti faccio
sbrodolare in classe" lei di risposta mi infilo la lingua nell'orecchio e bisbiglio "ci
sarò porcellino".
Feci la spesa e tornai a casa dissi a mia sorella di sparire fino alle 15 e mi misi a
preparare da mangiare, alle 12.15 suonarono al portone eral la prof, la feci
accomodare in cucina e le dissi che era quasi pronto, lei si sedette accavallando le
gambe e facendo risalire la gonna quasi fino alle cosce "non sono qui solo per
mangiare..." disse io mi inginocchiai davanti a lei e sollevatale del tutto la gonna
la trovai senza mutandine divaricai le sue gambe e posi la testa in mezzo
cominciando a leccare e suggere le sue grandi labbra, fino ad arrivare al clitoride
già eretto, lei intanto si era scoperta il seno e se lo pastrugnava porgendo

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Domingo - PASSEROTTO
l'inguine alle mie labbra, "un'oottimooo allievooo, moltooo portato per la lingua,
siiiii" venne e mi inondò la bocca del suo miele, mi alzai ed estrassi il cazzo
mettendoglielo davanti alla faccia "prof datti da fare le dissi e lei non si fece
pregare e imbocco il mio cazzo svelando una rara maestria nei pompini la lasciai
fare per un pò godendomi quelle labbra poi non contento la misi a pecorina con le
tette sul tavolo e le infilai il cazzo in fica "si realizza un mio sogno prof ti chiavo" e
comincia un avanti indietro dentro di lei con degli affondi che le strappavano degli
urletti, "Mimi che cazzooo, mi chiavi come un toro, ti sei masturbato molto
pensandomi" esclamò maliziosa io di rimando "sii e oggi voglio recuperare"
accellerai il ritmo "vienimi dentro ti voglio sentire tuttoooo" mi ingiunse, a quelle
parole diedi alcuni affondi profondi e le allagai la fica "sii prooooffff, sei una
troiiiaaaa" "si Mimiiii lo sonoooo sempre stataaaaa" e venne anche lei.
pranzammo per riprendere un pò di fiato non smettendo di toccarci e di parlare
dei tempi della scuola "Mimi ora sei soddisfatto mi hai avuto" "non ancora del
tutto" la presi per mano la portai sul lettone e la feci stendere a pancia sotto
leccai dolcemente la fica e il buchetto del culo poi mi stesi sopra di lei forzandole
con il cazzo l'anello dello sfintere, lei ruggì "era tanto che non me lo mettevano nel
culo, fai piano sei enorme, ti sento in gola" entrai tutto in quel morbido culo e
presi a montarla sditalinandola con una mano, "ti piaceee fottermiii, fammi
goderreee porco" la inculai per mezzora strappandole due orgasmi finché sospirò "
basta Mimi sono distrutta" mi sfilai da lei mi stesi sul letto e me la misi sopra a
69 "voglio venirti in bocca prof" cominciammo a leccarci a vicenda e nel momento
che le scaricai in bocca la mia sborra mi allago il viso con il suo nettare.
Giacevamo sul letto e io la baciai in bocca "proff sei una bella troia, come nei miei
sogni" lei rispose accarezzandomi il viso "tu sei una rivelazione, mi hai fatto
godere tantissimo, voglio rivederti presto", "certo prof, me non è ancora finita" e
visto che il cazzo mi era tornato durissimo la coprii e presi a chiavarla alla
missionaria"

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Domingo - PASSEROTTO
Spese di Natale
16 dicembre 2000

Avevo conosciuto intimamente Ursula una bella signora tornita che faceva la
caporeparto nel supermercato vicino a casa mia e mi era stata presentata da Sara
la mia vicina del piano di sopra, avevo fatto una sveltina con Ursula alla presenza
di Sara e mi era rimasta la voglia di fare qualcosa di più.
Ero nel supermercato per fare degli acquisi per il Natale ormai prossimo e notai
Ursula che stava sistemando degli scaffali, prendendo le cose da dei cassettoni
situati a livello terra e ordinandola per la vendita, nel fare ciò mostrava il suo
arrappante culo fasciato nella divisa, mi avvicinai e con la scusa di prendere
un'oggetto mentre era piegata le strofinai il mio inguine sul suo sedere, lei si girò
furente ma vedendomi esclamo"...hmmm sei tu, è un pò che non ci vediamo" io
risposi "troppo dovevamo finire un discorso" e lei maliziosa "discorso... ahh già
vedo che te lo ricordi, purtroppo siamo prese fino al collo abbiamo solo una pausa
di un ora e non ce la faccio neanche ad andare a casa" sentendo così la invitai a
pranzo da me quando voleva.
Ursula mi guardo "si può fare, ma devo rinfrescarmi la memoria, seguimi a
distanza" e si diresse verso lo stanzino che già conoscevo lo aprì ed entrò, io
cercando di non farmi accorgere la seguii appena entrato la trovai con la gonna
arrotolata sui fianchi e la camicetta sbottonata, mi si avvicinò mi sbottonò i
pantaloni "voglio vedere se mi ricordo bene" estrasse il mio uccello e lo prese in
bocca, dopo pochi colpi ero in tiro e lei si alzò "riflessi pronti vedo" la presi la feci
piegare in avanti e mettendomi dietro di lei glielo infilai di colpo in fica "sento che
anche tu sei sempre pronta" e cominciai astantufarla "hoooo siiii, ricordo
benissimo, dai non fermarti" io la bbarracciai e presi a palparle il seno
intruffolandomi nella camicetta "però devi venire da me voglio mangiarti la fica e
fotterti con calma" lei era già all'orgasmo "domani alle 13 sarò tua per un'ora".
Sentendo questo la limai con ancora più vigore e scesi con una mano a toccarle il
clitoride "Vengggggo" esclamo e mi senti allagare il cazzo io ero ancora durissimo,
lei si ricompose e mi disse devo tornare di là mi dispiace" si blocco guardando
qualcosa alle mie spalle, la senti dire "Marilena che fai la guardona" mi girai con il
cazzo ancora fuori e vide una donna sui 40 anni bruna molto alta e con le gambe
lunghissime ma con poco seno (una seconda) che ci guardava e rispose "sono
appena arrivata è la mia mezz'ora di stacco dalla cassa, vedo che sei occupata"
Ursula le si avvicinò e le tastò il culo " te lo lascio già pronto, vedi di
approfittarne" e uscì dallo stanzino.
Il mio cazzo era bardotto e non sapevo cosa fare, mi avvicinai e le psi la mano
inistra sulla gamba e risalilìì sopra l'orlo della gonna "hai delle gambe bellissime,
sono calamitate non riesco a togliere la mano" vidi cambiare sul suo viso più
espressioni alla fine mi sorrise "continua porcellino, cosa vorresti farmi..." mi
inginocchiai davanti a lei e raggommitolai la sua gonna prendendo ad
accarezzarle le cosce dall'interno all'esterno, avevo davanti i suo slip neri
abbondantemente trasparenti portati insieme a delle autoreggenti nere velate,
avvicinai il viso e la baciai attraverso gli slip "voglio mangiarti la passera" e
scostai le mutandine e presi a leccare la fessura ancora chiusa mentre con le
mani palpavo il suo sedere sodo ed eretto, il mio lavorio cominciò a sortire effetto
e lei spalancò le cosce rimanendo sempre in piedi ma appoggiandosi alla parete io
mi infilai sotto e separai le grandi labbra frullando la lingua sul clitoride "siiii

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Domingo - PASSEROTTO
come sei bravvvoooo, mi fai colare tutta" era presa dal godimento e ne approfittai
per infilarle prema un dito poi due nella fica e poi uno nel culetto "goooodoooo" si
lamentò scuotendo la testa e rimanendo appoggiata al muro, mi rialzai la feci
girare e le infilai il cazzo nella vagina lei gradi e sporse in fuori il culo, volevo
venire non ne potevo più e dopo alcuni colpi le appuntai la cappella sul buchetto
e spinsi incontrando poca resistenza "ma... mi inculi, dai più forte" " ti sborro nel
culo bella gnocca" e la montai con più forza fino a riempirla tutta venne anche lei
smaneggiandosi la fica.
Restammo un pò lì e lei mi baciò in bocca "oggi non credevo proprio che mi sarei
fatta una scopata così, e brava Ursula" e le accarezzavo le gambe "voglio rivederti
e vederti nuda" " lei mi guardò "io smonto alle 15, hai ancora voglia di me" le
spremetti le chiappe "non vedo l'ora" e le diedi il mio indirizzo .
Rientrai a casa e preparai il pranzo avvisai Rosa che avevo bisogno della casa
libera e lei palpandomi il cazzo mi avvisò che due giorni dopo sarebbe venuta Lora
a dormire da noi e volevano scoparmi, l'idea mi allettava e la rassicurai, alle 14.30
mia sorella uscii, e prcisa alle 15.10 aerrivò Marilena, appena richiusi la porta le
ordinai di spogliarsi e lei esegui, nuda era uo schianto e anche le tette che erano
un pò piccole ma con dei capezzoli lunghi e duri "sei stpenda" esclamai e aggiunsi
"andiamo sul letto voglio mangiarti e farmi fare un pompino da te " le mi segui e
appena sul letto ci mettemmo in posizione di 69 e presi a divorarla, lei imbocco il
mio cazzo e prese a leccarlo e a suggerlo in un modo magnifico io passai a leccarle
il buchino del culo e vi infilai la lingua lei mugolò "ti piace proprio il mio culo,
fottilo" la misi alla pecina e scopammo fino a sera, avevo fatto il mio affare
natalizio ero andato per scoparne una e ne avevo scopate due.

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Domingo - PASSEROTTO
Quello che non ti aspetti
26 dicembre 2000

Il giorno prima durante i miei acquisti al supermercato, avevo dato appuntamento


a Ursula alle 13 e mi stavo preparando per accoglierla, volevo farla godere da
matti in modo da lasciarle una buona impressione e potermela fare quando
volevo, mi venne in mente di coinvolgere Puccia una mia vicina di ballatoio che
non disdegnava i rapporti saffici, mi recai da lei che vedendomi mi sorrise e
chiusa la porta mi palpò la patta "era un pò che non ti vedevo" "stai calma Puccia
sono venuto a proporti una porcata" ed iniziai a spiegarle cosa avevo in mente, lei
dapprima nicchiava ma quando le nominai Ursula accettò con piacere, le lasciai
le chiavi di casa mia e la salutai.
Alle 13.10 suonarono alla porta era Ursula ancora in divisa ma con la camicetta
abbondantemente sbottonata a mostrate il suo seno, la feci accomodare e
l'abbracciai brancicandole il culo e baciandola sulla bocca lei ricambio il bacio
intrecciando la sua lingua alla mia e poi mi saluto "Mimi sei un porco, Marilena
stamattina era distrutta ma raggiante" io sibilai "ora tocca a te" e presi a
spogliarla accarezzandola la lasciai nuda nel corridoio e prendendola per mano la
portai in camera, "sdraiati sul letto che te la mangio" le ordinai, lei obbedi e nudo
a mia volta mi misi tra le sue gambe le leccai dapprima l'interno delle cosce
salendo fino alla passera che odorava di buono e presi a leccarla tutto intorno per
poi prenderle il clitoride tra le labbra e suggerlo lei gemeva e mi premeva la testa
tra le sue cosce, era molto bagnata e il suo nettare aumento mentre veniva
mugolando, non le diedi requie e continuai a leccare infilandole un dito in fica e
scopandola con quello, scesi a leccare il buchino bruno e lei venne stavolta
implorando "fottimi voglio sentirmi tutta piena" .
Avevo sentito armeggiare alla porta e sapevo che era arrivata Puccia perciò
continuai nel mio piano, mi sdrai sul letto "vieni a prendertelo se lo vuoi" non mi
diede neanche il tempo di finire la frase che si era impalata sul mio cazzo e mi
stava scopando la attirari sdraiata su di me, e vidi Puccia con indosso il fallo finto
mettersi alle sue spalle e al mio segnale abboccarglielo al buchetto del culo,
Ursula si agitò e io la tenni forte Mimi, ma chi è, cosa mi fate, noooo" Puccia le
era entrata nel culo e si stava muovendo lentamente le si sdraio sulla schiena e
Ursula spalancò gli occhi "una donna mi stà inculando, oohhhh lo fà proprio
beneeee" io presi a fotterla in fica e Puccia aumento il ritmo e le disse "nuda sei
ancora meglio che vestita, tu mi fotti quando compro al supermecato e ora io fotto
te".
Ursula era al limite stava godendo piena di due cazzi e con me e Puccia che le
palpavamo le tette "Mimi riempimi di sborra daiiiii" non mi feci pregare e dopo
pochi colpi venni allagondola "siiiii chheee bellloooo sono pienaaaa" venne
Ursula accasciandosi sul mio petto, Puccia si sfilò dal sedere di Ursula e si tolse il
fallo finto poi sdraiammo dolcemente Ursula sul letto e Puccia mi ripulì il cazzo
lasciando netto ma duro allora si sdraio a 69 su Ursula e prese a leccarle la fica,
Ursula era ancora intorpidita ma vedendosi una fica depilata davanti agli occhi
ricambio di gusto il trattamento.
Le due donne erano prese nel leccarsi le fiche e mugolavano sonoramente, lo
spettacolo mi aveva ulteriormente eccitato e mi piazzai dietro a Puccia entrandole
in fica e scopandola a buon ritmo "oohhhh Mimi ci voleve, anche se questa troia
mi fà morire" gemette Puccia e infilo di colpo tre dita nella vagina di Ursula che

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Domingo - PASSEROTTO
nel frattempo mi leccava i coglioni, stantufavo Puccia come un matto e lei gradiva
assecondando i miei movimenti, io ero al limite e sborrai nella fica di Puccia che
venne insieme a me e pianto le dita in fondo alla fica di Ursula che sborro anche
lei , io estrassi il cazzo giusto in tempo per depositare un pò di sorra sul viso di
Ursula.
L'ora era passata e noi eravamo sdraiati sul letto, Ursula mi chiese di fare una
telefonata, e torno dopo poco annunciando che aveva inventato una scusa sul
lavoro e aveva il pomeriggio libero, dopodiché afferro il fallo da cintura e
guardando Puccia con sguardo tra il malizioso e il minaccioso le disse "ora tocca
a me di fotterti, zoccola mettiti alla pecorina" Puccia obbedì e Ursula le entro
dapprima in fica e dopo alcuni colpi la inculò "hai un bel culo, Mimi ci si deve
essere divertito" io mi misi davanti a Puccia e mi feci fare un pompino, materia in
cui era bravissima, quando fui di nuovo in tiro mi misi dietro Ursula le piazzai il
cazzo sul buchino e le entrai lentamente nel culo "neanche il tuo è vergine ma ci
voglio giocare un pò".
Continuammo a scopare fino a sera cementando una bella amicizia.

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Domingo - PASSEROTTO
Serata tra vicini
26 dicembre 2000

Mia sorella Rosa mi aveva anticipato che quella sera avremmo avuto ospite Lora e io ero bene
intenzionato a farmele tutte e due, era il mio giorno di riposo e così poltrii a lungo nel letto, gli
ultimi due giorni mi avevano un pò stancato, le avventure con Marilena Ursula e Puccia erano state
bellissime ma avevo bisogno ddi riposo per farmi per bene mia sorella e la sua amica, nel
pomeriggio ero nella vasca da bagno quando senti qualcuno entrare in casa, aspeetai e sulla porta
del bagno apparse Lora "Ciao Mimi, sei solo" io le risposi "Ciao Lora, Rosa non è ancora rientrata,
accomodati" lei si spoglio ed entrò nella vasca di fronte a me, il mio cazzo a quella visione si era
irrigidito, "bene, ti faccio ancora effetto" mi disse e lo impugno segandomi lentamente le resitui il
favore iniziando a giocare con la sua patatina "hai sempre voglia, Lora sei una bella porcella" le
bisbiglia e lei di rimando "ne vorrei sempre sempre, e ne vorrei tanti" questa frase mi fece venire
un'idea usci dalla vasca e dissi a Lora di aspettarmi sul lettone, cosi a telefonare a Gianni il mio
vicino di sopra fortunatamente era in casa gli dissi di scendere subito e lui arrivò subito, gli apri
piano la porta e gli spegai la situazione, si spogliò anche lui ed insieme entrammo nella camera da
letto, Lora si stava sditalinando sul letto e rimase sorpresa, la tranqiullizzai "Lora ti presento Gianni
il mio vicino di sopra è un buon amico, vieni a leccarci porcellina" lei si avvicinò a noi e si
inginocchio prendendo a leccare il cazzo di Gianni alternandolo con il mio, dopo un pò la feci
rialzare e la mettemmo tra noi due palpando e strusciandole i cazzi addosso Lora era eccittatissima e
prese a lementarsi "fottetemi si tutti e dueee" Gianni si sdraio sul letto e io spinsi Lora a impalarcisi
sopra, Gianni la scopava leccandole le tette e Lora godeva ripetutamente io mi posizionai dietro di
lei le leccai per qualche minuto il buchetto anale e poi la infiocinai lentamente, Lora gradiva quel
sandiwch e venne almeno due volte, ad un certo punto senti ina mano delicata accarezzarmi i
coglioni e la voce di Rosa dire "tenente duro che poi ci sono io", Rosa si spostò era nuda e mse la
fica in faccia a Lora" lecca porcellina mentre questi cazzi ti sbattono" io ero al mite mi sfilai da
Lora la presi e la piazzai alla pecorina, Gianni ne approfittò per mettere alla pecorina Rosa e
pintarglielo nel sedere, io a mia volta inculai Lora, io e Gianni fottevemo le nostre donne nel sedere
e stavamo per venire mentre loro si baciavano in bocca, io fui il primo a venire e mi svuotai dentro
Lora che venne urlando "siiiiii" gianni venne nella mia sorellina mugolando "Rosaaaa cheee bel
culooo" .
Cademmo stravolti sul letto mia sorella stava toccando le tette di Lora e le disse "hai sentito che bel
cazzo ha Gianni" lei prese in mano il cazzo di Gianni e replicò "si hai ragione voglio provarlo bene"
e scese a leccarglielo.
Era quasi ora di cena e io mi misi una vestaglia per prepare qualcosa e lasciai quei tre sul letto,
mentre preparavo senti mia sorella che telefonava a qualcuno e poco dopo senti suonare il
campanello. Rosa mi urlò "apro io", erano trascorsi alcuni minuti e non vedendo nessuno mi recai
nel corridoio e vidi Rosa inginocchiata di fronte a Pola, la sorella di Gianni, che le leccava la fica,
Pola era nuda e io corsi a leccarle le tette con il cazzo duro all'altezza del viso di mia sorella, lei
smise di slinguare l'amica e mi disse "ho fatto bene a invitare Pola vedo" e prendendomi il cazzo lo
infilò nella fichetta di Pola che appoggiata al muro gradi quell'intrusione, la scopavo in punta
aumentando la sua eccitazione, mi sorella propose di raggiugere gli altri, così ci sciogliemmo ed
entrammo in camera, Gianni stava chiavando Lora alla missionaria a grandi colpi e lei gli stringeva
le gambe intorno al torace e lo incitava a sfondarla, Rosa si stese al loro fianco tirandosi addosso a
69 Pola e io mi reinfilai nella sua fichetta riprendendo a trombarla mentre lei leccava Rosa, Gianni
ci guardò e salutò la sorella "ciao Pola, la mamma dov'è" lei abbondonando per un attimo la fica di
mia sorella "non c'è l'ha fatta a scendere ed è molto incazzata".
Pola venne varie volte e anche Rosa e Lora, quando senti montare la sborra usci da Pola e sborrai su
Lora imitato da Gianni che fino a poco prima se la stava scopando, la imbrattammo tutta e le nostre
sorelline andarono subito a ripulirla.

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Eravamo stanchi ed affamati perciò fini di preparare la cena e mangiammo tutti insieme
accarezzandoci a vicenda, squillò il telefono era Sara la mamma di Gianni e Pola che voleva
parlagli, Pola si accommiatò da noi dicendo che doveva accudire la nonna e mentre usciva entò Sara
infuriata che sbotto "volevate lasciarmi senza, cattivi" subito la circondammo e quattro paia di mani
presero a spogliarla quando fu nuda la sdraiammo sul letto e dopo aver fatto indossare due falli a
cintura a Rosa e Lora iniziammo a scoparla a turno, poi la rivoltammo e tocco al culetto subire i
quattro cazzi due veri e due finti, per ultimo Rosa le piazzo il fallo finto nel culo Lora le diede la
fica da leccare e io e gianni la scopammo uon dopo l'altro sborrandole dentro, Sara godeva a
ripetizione e quasi svenne quando suo figlio la riempì di broda, io gaurdandola le dissi "ora sei
contenta" e senti in risposta un si perdersi nella fica di Lora che venne muggendo.

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Pulizie al cinema
14 aprile 2001

Mi chiamo Dido vi voglio raccontare le mie esperienze di quando ventenne lavoravo in un cinema
di periferia, il locale era frequentato soprattutto dalla gente del quartiere e vi si svolgevano anche
manifestazioni varie.
Era il mio primo lavoro e mi trovai a studiare ed a imparare cose nuove e variegate, il mio lavoro
era di proiettare i film, accudire gli impianti (che erano talmente vecchi che avevano bisogno di
cura giornaliera) e aiutare la cassiera oltre che la mattina girare per gli uffici per i vari pagamenti.
Si lavorava tutti i giorni dalle 14 alle 24 se andava bene, ciò mi porto ad abbandonare la mia
compagnia e a vivere praticamente nel cinema, con me c'era una cassiera di 18 anni anche lei al
primo lavoro si chiamava Giorgia era alta un metro e sessanta con un bel fisico e un paio di occhi
blu molto intensi, amava mettere minigonne molto vistose e questo metteva in risalto le sue belle
gambe.
All'inizio i rapporti erano molto formali ma dato che eravamo costretti a vivere 10 ore al giorno
insieme presto entrammo in confidenza, avevo una gran voglia di scoparmela ma lei era fidanzata
con un'infermiere gelosissimo che piombava nel cinema a controllarla.
Un discorso a parte merita il pubblico formato in gran parte da ragazzini e ragazzine ma la
domenica da famigliole, soprattutto giovani mamme che portavano i figlioletti al cinema mentre il
marito era alla partita.
La prima storia che vi voglio raccontare inizio in autunno, le domeniche erano molto piovose e
veniva molta gente al cinema, notai tra gli altri una coppia cinquantenne con la nipotina una bimba
di circa sei anni, il nonno un commerciante della zona con una bella pasticceria in cui lavorava tutta
la famiglia compresa sua moglie e sua figlia, la nonna era una emiliana alta sul metro e settanta
molto formosa e molto gentile con uno sguardo che inceneriva.
Un lunedì mattina stavo pulendo il cinema ed ero da solo, come mia abitudine avevo lasciato il
cancello d'ingresso accostato e ascoltavo musica ad alto volume per farmi compagnia mentre
pulivo.
Ad un certo punto senti battermi una mano sulla spalla e mi girai di soprassalto. era la nonna
emiliana si scusò per avermi spaventato e mi disse che il giorno prima avevano dimenticato
l'ombrello, le chiesi se si ricordasse in che fila erano dato che non avevo appena iniziato dalle prime
file di poltrone e la sala era grande, mi indico alcune file a metà sala e ci dirigemmo lì lei
camminava davanti a me e notai che indossava una gonna lunga al ginocchio ma molto fasciante e
con uno spacco dietro, mentre camminava ondeggiava ritmicamente il sedere abbondante ma molto
eccitante ciò mi stava provocando un'erezione subitanea, ad un certo punto lei si blocco e io
distratto le andai a sbattere addosso urtando il suo sedere con il mio uccello che si induri ancora di
più, lei si volto e mi guardo le chiesi subito scusa e proseguimmo arrivati alla fila di poltrone dove
erano seduti il giorno prima lei si chinò per cercare l'ombrello piegandosi a 90 gradi mise ancora più
in evidenza il sedere e intravidi dallo spacco delle autoreggenti, piegandosi in avanti si bilanciò e
stava cadendo di testa tra le poltrone , io la afferrai prontamente per i fianchi e la tirai indietro finii
seduto sulla fila dietro con lei seduta in grembo, ero imbarazzatissimo perché si sarebbe
sicuramente accorta della mia erezione, emise un "oohhh" e comincio a muoversi strusciando sulla
mia patta, non ce la facevo più allungai le mani e le afferrai i seni attraverso i vestiti iniziando a
baciarle il collo, lei gemette ancora e mi disse "quanta foga, ti ecciti per una nonna" io le sussurrai
in un orecchio "sei un bel pezzo di nonna voglio scoparti subito, alzati"

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Domingo - PASSEROTTO
Lei si alzò e io la baciai in bocca iniziando a togliergli la giacca che volò sulle poltrone seguita
subito dopo dal maglioncino che indossava, rimase con un reggiseno crema della 4° misura che
sganciai subito uscirono due tettone burrose un po cadenti con le aureole grandi e i capezzoli
turgidi, prima le agguantai le tette e poi scesi a leccargliele, lei continuava a gemere e mi estrasse il
cazzo dai pantaloni iniziando a segarlo, freneticamente le sganciai ed abbassai la gonna e le
mutandine la feci girare e la piegai in avanti, aveva un gran culo e la vista delle autoreggenti scure
mi eccitò all'inverosimile, mi sbottonai i calzoni e feci uscire tutto il cazzo e le palle poi cominciai a
strofinarlo sulle sue chiappe e tra i buchi, lei subiva questo trattamento incitandomi "scopami
strapazzami daiii!" le infilai l'uccello a fondo nella fica che grondava umori e afferrandole le tette
presi a pomparla a fondo.
Sentii la sua vagina stringersi e lei grido "vengggooo ancora!!!!" continuai a scoparla lentamente,
schiaffeggiandole il sedere con le mani, questo la eccitava ancora di più era un lago e continua a
godere, il cervello non mi guidava più era solo l'eccitazione a governarmi, estrassi l'uccello dalla
sua fica e glielo infilai nel culo, ero talmente lubrificato che entrai subito tutto, lei esclamo "porco il
culo nooo!" io la fottevo con gusto era stretta e caldissima e le risposi "dai nonnina prendilo nel
culo che ti piace, vedi come ecciti gli uomini" avvicinai la mano alla sua fica e presi a sditalinarle il
clitoride, continuando a fotterla nel culo.
"Si inculami, hooo vengo, fottimi" lei gemeva frasi incoerenti io ero ormai arrivato e le annunciai
"ora ti sborro in culo, nonnina" e venni riempendole l'intestino, sentendomi venire godette anche lei
"bravooo riempimi il ccculoooo".
Mi sfilai dal suo sedere e crollai seduto sulle poltrone, si sedette vicino a me nuda e con il viso
rilassato "Mi chiamo Lidia" si presentò "avevo notato come mi guardavi e stamattina sono venuta a
cercare non l’ombrello ma il manico, sei un gran porcellino" io risposi accarezzandole il seno "e tu
sei una nonna molto porca, voglio scoparti ancora", lei rise "stamattina basta era un pò, che non mi
facevano il culo e devo farlo riposare e poi devo tornare in negozio", l’aiutai a rivestirsi e con la
scusa la palpai per bene, il mio cazzo era tornato duro lei lo vide "non posso lasciarti così, siediti" si
inginocchio tra le gambe e prese tutto l'uccello in bocca, pompava velocemente e in pochi minuti mi
senti salire la sborra "venggo" le dissi, lei assentii con gli occhi e prese in bocca tutta la mia
sborrata, quando ebbe finito si rialzo "so far di meglio ma ora ho fretta" mi bacio sulla guancia e se
ne andò.

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Domenica e lunedì
14 aprile 2001

Ancora una domenica piovosa e nel cinema dove lavoro c'era un pò di gente verso le 17 iniziava il
secondo spettacolo, ero come al solito in compagnia della cassiera Giorgio, vidi entrare Lidia (la
nonnina cinquantenne con cui avevo avuto un incontro intimo pochi giorni prima) con il marito e la
nipotina, gli strappai biglietti, tornai alla casa dopo una decina di minuti vidi Lidia dirigersi verso i
bagni guardando verso la cassa mi vide e mi fece segno con gli occhi di seguirla, avvisai Giorgia
che mi assentavo e mi diressi verso il bagno delle donne per un controllo, c'era una sola porta chiusa
l'aprii con la chiave universale e c'era Lidia seduta sul water con la gonna alzata senza mutandine e
le cosce aperte "Non ce la faccio più Dido è tutta la settimana che ho voglia" mi inginocchia tra le
sue gambe presi ad accarezzarle l'interno delle cosce ariivando alla fica che aprii delicatamente era
già bagnata e presi a far scorrere un dito lungo le labbra per penetrarla con un dito, cominciai a
leccarle le grandi labbra arrivando al clitoride che presi a suggere piano, Lidia mi prese la testa e la
spinse ancora di più verso il pube "come lecchi bene, domattina voglio scoparti ci vediamo alle 9?"
io assenti continuando a leccarla i suoi umori stavano aumentando io aggiunsi un'altro dito, ora la
scopavo con due dita in fica e con l'altra mano le accarezzavo il buchino, non resse molto e mi
inondò la faccia di umori gemendo "siiiii, vengggggoooo".
Si ricompose e torno in sala restammo d'accordo per l'indomani, io tornai alla cassa ma ero in
condizioni pietose cercavo di nascondere l'erezione e Giorgia sembrò non essersi accorta di niente.
Il pomeriggio proseguiva stancamente Giorgia mi offriva come sempre il panorama delle sue belle
gambe fasciate in calze bianche ed evidenziato dalle minigonne che indossava, io continuavo a
rimanere eccitatissimo e cercavo di cogliere con lo sguardo ogni pezzo di pelle che lei esponeva
muovendosi verso le 19 mi accorsi mentre scavallava le gambe che era senza mutandine, lei
indugiava con le gambe socchiuse e io ero allo stremo, mangiammo in ufficio le provviste che come
al solito ci eravamo portati e notai che si era tolta il reggiseno intravidi in trasparenza i capezzoli e
mi sembravano eretti.
Finito di cenare lei si sistemo alla cassa che era coperta sul davanti da un foglio di compensato, si
girò verso di me "allora Dido è tutto il pomeriggio che ti torturo ora voglio che mi fai quello che hai
fatto alla tardona nei bagni, da come godeva dovresti essere bravo" io rimasi interdetto e la vidi
sollevare la mini scoprendo la fica allora mi misi inginocchiato sotto il bancone della cassa e lei si
sistemò, avevo la sua patata davanti agli occhi, le laccai le cosce attraverso le calze e salii
lentamente fino a sentire l'odore della sua fichina bagnata contornata da un folto pelo castano, lo
spartii con le dita e presi a leccarle la fica con slappate lunghe, poi separai le labbra e trovai il
clitoride bello eretto e mi ci dedicai, continuavo a leccarla e suggerla portandola sull'orlo
dell'orgasmo e fermandomi per farla eccitare sempre di più dopo più di un'ora di questo trattamento
mi supplicava di farla venire, allora le infilai la lingua nella vagina e presi a fotterla con quella
venne stringendomi la testa tra le gambe e gemendo forte.
Mi alzai con il cazzo durissimo e lei mi guardava sbeffeggiandomi "sei bravo ma ora non puoi far
niente e devi tenerti la voglia" io aspettai con impazienza le 22.30 quando si chiudeva la cassa e lei
andava in ufficio a fare i conti, la segui e appena entrati in ufficio chiusi la porta a chiave l'afferrai
per i fianchi piegandola sulla scrivania, le alzai la minigonna scoprendole un culetto favoloso e
dopo essermi estratto l'uccello dai pantaloni glielo infilai in fica "mi hai provocato e ora ti arrangio
io", lei era sorpresa e urlo piano sentendosi l'uccello in fica lascio cadere quello che aveva in mano
e si appoggio alla scrivania per reggere i miei affondi, aveva un fichino stretto ma elastico e dopo
un pò prese a ruotare il bacino massaggiandomi il cazzo con i muscoli della vagina, gradiva di
essere fottuta e sbrodolava notevolmente, intinsi il mio dito nei suoi umori e presi a forzarle
leggermente l'ano, "no sono vergine lì nooo", il dito era entrato e lei gemeva sempre più forte, tolsi
di colpo l'uccello dalla sua fica e la penetrai nel retto lei grido e strinse i pugni, inizia a

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massaggiarle a fica con la mano aperta mentre la fottevo nel culo lei gemette "mi hai rotto il culo,
ho solo diciotto anni ed ero ancora vergine lììì", poi comincio a rispondere alle mie spinte
sporgendo il culetto "sei grosso ma mi piace, godooo" io continuai a fotterla "ora ti vengo dentro
troietta", le infilai due dita in fica e la scopavo in contemporanea nei due buchi , le venni nel
sederino a lunghi fiotti scatenando anche il suo orgasmo.
Giorgia si abbatte sulla scrivania e io mi sfilai piano dal suo sedre depositando poi un bacio sulla
sua fichina e sul suo sederino, lei si girò "Non me l'aspettavo ma mi è piaciuto prenderlo nel culo,
d'ora in poi penso ci divertiremo di più". Ci scambiammo un bacio a fior di labbra e l'aiutai a fare i
conti.
La mattina dopo alle 8.30 ero di nuovo dentro al cinema ero riuscitò a fare un buon sonno e
un'abbondante colazione, speravo in una mattinata interessante, alle 9 arrivò Lidia con la signora
della macelleria a fianco una biondina quarantenne minuta ma ben proporzionata, io le guardai e
Lidia zufolo allegra "Sorpresa ho portato un'amica che cerca anche lei un ombrello, mi
tranquillizzai e chiusi il cancello e le luci le portai in un camerino che avevo attrezzato con un
giaciglio fatto di pesanti tende da cinema e chiusi la porta, estrassi il cazzo e dissi "è questo il
manico dell'ombrello che avete perso" Lidia si accuccio e le diede una lunga slinguata "si è proprio
lui" e rivolta alla biondina "vieni ad assaggiarlo Franca è una bella salsiccia e tu sei pratica" Franca
si accuccio e lo inghiotti tutto facendomi sospirare aveva una bocca caldissima.
Staccai a fatica Franca dal mio uccello "vi voglio nude, spogliatevi a vicenda" ordinai e loro presero
a spogliarsi tra loro Franca era la più imbarazzata tolse la giacca e il maglioncino a Lidia e si fermò,
Lidia intanto le aveva tolto la gonna e la camicetta lasciandola in reggiseno e mutandine di pizzo
celesti, io mi misi dietro Franca e comincia a sfregarle l'uccello sulle chiappe facendoglielo sentire
bello duro, Lidia intanto le aveva tolto il reggiseno e le accarezzava il seno una 2° molto soda.
Franca si abbandono contro di me e io allungai una mano per accarezzarle la fica sopra le
mutandine lei gemette "ooohhh mi fate venire voglia di essere troia!!!" io le risposi "sei una troia
una bella troia, finisci di spogliare Lidia" lei obbedì tolse la gonna le mutandine e il reggiseno a
Lidia lasciando nuda io intanto le sfilavo le sue. Feci stendere Lidia conFranca sopra a 69 "leccatevi
troione, preparatevi a vicenda al mio cazzo" Lidia si tuffò tra le cosce dell'amica prima recalcitrante
a ricambiare ma poi prese a lapparla con foga, io mi misi dietro Franca e le infilai l'uccello in fica in
un colpo solo aveva una fica molto stretta per la sua età,"come è duroooo" gemette Franca
"dammelo tuttooo" continuai a fottrerla facendola venire mentre lei ricambiava su Lidia che le
venne in bocca, estrassi l'uccello dalla fica di Franca e lo misi nella bocca di Lidia che me lo leccò
per bene e poi strinse forte a se l'amica, aveva capito lo scherzetto che volevo combinare a Franca le
allargai le chiappe e insalivai il buchino con alcune slinguata mentre Lidia le leccava la fica con
impeto poi appuntai il cazzo sul buchetto di Franca e spinsi dolcemente lei cacciò un grido "nooo
mi rompi, esci nooo!!!" io continuai ad affondare fino in fondo poi mi fermai per farla abituare le
mi insultò "carogna mi rompi il culo hai un palo tra le gambe" io risposi "volevi essere troia, le troie
lo prendono nel culo" cominciai a muovermi lentamente Franca incominciava a rilassarsi e poteva
fotterla come volevo intanto Lidia mi leccava i coglioni, ero pronto a sborrare e lo dissi "Franca ti
sborro in culo, grande troia" lei aveva perso la ragione "siii, riempimi il culo, Lidia mordimi il
clitoride" Lidia esegui mentre le inondavo l'amica e Franca venne agitando la testa da una parte
all'altra e infilabdo due dita nella fica di Lidia che venne anche lei.
Mi sdraiai con le due donne al fianco, Franca faceva la gattina "che bello me ne dai ancora" io la
guardai "non essere ingorda ora tocca a Lidia, fammelo tornare duro che me la scopo", Franca
facendo il muso me lo prese in bocca e dopo poco ero in forma Lidia intanto mi leccava le palle, me
la ci salire sopra di fronte e lei si impalò sul mio cazzo "ohhh finalmente, me lo voglio godere bene"
esclamò iniziando a rotere i finchi e toccarsi le tette "Franca lecca le tette a Lidia e fammi leccare la
tua fichina". Franca obbedì subito e potei vedere il pelo biondo rado che le copriva il sesso presi a
leccarla dolcemente mentre lei mordicchiava i capezzoli di Lidia

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Domingo - PASSEROTTO
che continuava un lento va e vieni sul mio uccello "che bello il cinema mi sento un'attrice hard
oooohhhh", Franca era un lago e io mi divertivo a leccarla in tutti gli angoli, Lidia aveva aumentato
l'andatura "vengooo spruzzami fammi sentire troiaaaa" esclamò Lidia io non ressi più e
le allagai la fica "ti vengo dentro nonnina troiaaaa" le risposi dando alcune linguate sul clitoride di
Franca che la portarono all'orgasmo.
Ci rilassammo sdraiati sui tendaggi e Lidia si rivolse a Franca "sei soddisfatta amica mia non
credevo leccassi così bene" Franca rispose baciandomi "oggi ho scoperto cose di me che non
immaginavo, grazie a voi".

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Un interssante conferenza
1 agosto 2001

Vi ho già raccontato alcune mie avventure mi chiamo Dido e all'epoca dei fatti avevo 22 anni,
avevo cominciato a lavorare in un cinema di periferia era il mio primo lavoro e consisteva nel
proiettare i file e occuparmi degli impianti elettrici e fonici oltre che della SIAE e rapporti con le
istituzioni varie.
Avevo una collega Giorgia diciottenne molto carina e vi ho già detto come la nostra conoscenza
fosse diventata molto intima, da allora erano passati 4 mesi divertenti e di sesso, sesso che non mi
mancava anche grazie a Lidia (una nonnina cinquantenne molto arrappante).
Eravamo Pasqua la primavera tardava ad arrivare e il tempo era piovoso l'ideale per un cinema
avevamo in cartellone un film d'amore e grazie alla pioggia la gente non mancava oltrettutto il
sabato di Pasqua avevamo la mattina una manifestazione del Comune perciò stavo facendo più ore
dell'orologio, la mia collega si era presa una settimana di ferie e la sostituiva sua madre Adele, una
signora di 45 anni mora piccolina e molto burbera, per me era una rottura e oltretutto non potevo
godermi le grazie di Giorgia.
Ma torniamo a quel sabato mattina alle 6.30 ero già nel locale a preparare gli impianti come al
solito avevo lasciato il cancello accostato e dopo un pò senti una voce chiamarmi dall'ingresso era
Franca la vicina macellaia che avevo scopato con Lidia.
La salutai e lei mi disse che aveva un problema all'impianto elettrico se potevo dargli un'occhiata, la
segui nel negozio erano saltati alcuni fusibili e dopo 5 minuti avevo aggiustato tutto.
"Sei proprio bravo Dido anche in questo" disse Lidia avvicinandosi "avrei un altro problemino mi
puoi dare una mano" e così dicendo si era sbottonata la cappa rimanendo in mutandine e reggiseno
"Certo è sempre un piacere" risposi stringendola e palpandole il sedere
"Abbiamo solo 20 minuti, fammi godere"
Sentendo così la feci girare sfilandole la cappa e la appoggiai sul ceppo per tagliare la carne le
scostai le mutandine e dopo aver estratto il cazzo glielo infilai di colpo
"E questo il muscolo che cercavi" le dissi fottendola e palpandogli le tettine ancora nel reggiseno
"Si è un bel muscolo, lavorami bene che ne ho tanta voglia"
continuavo a scoparla gustandomi quella fica elastica e sditalinandola
"Siiii dai fottimi, è bello di prima mattina" e se ne venne allagandomi l'uccello, io ero ancora
distante dal venire così uscii da lei e lei si rivestii
"Scusa Dido se ti lascio così ma devo aprire il negozio, sono sicura che troverai qualcuna che ti
sgonfia.
Ritornai al cinema cercando di dissimulare l'erezione dopo poco arrivò una segretaria del Comune
per gli ultimi preparativi, appena entrata fissò lo sguardo sul mio pacco ma non disse niente,
cominciammo ad attaccare i manifesti e altro materiale per la manifestazione notai che la segretaria
, una trentenne, aveva una gonna a portafoglio con una spilla che evitava che si aprisse troppo e una
maglietta un pò scollata ma aderente che metteva in risalto il seno una terza misura inoltre quando
si piegava notai il suo sedere piuttosto abbondante, tutto ciò mi provocò un'altra erezione e sperai
non se ne accorgesse.
Iniziarono ad arrivare le autorità e io mi defilai imarazzato nella saletta della regia audio che era un
lato sopra al palco e alla quale si accedeva sia dal palco che dai camerini.
Iniziò la conferenza e mi stavo quasi addormentando quando vidi entrare la segretaria che mi
bisbigliò " la sala è piena e voglio seguire la conferenza, posso restare qui" asentii con la testa
notando che non aveva più la spilla alla gonna e sedendosi mi mostrò una bella porzione di cosce.
Ero ormai nel pallone il mio cazzo era durissimo e non riuscivo a staccare lo sguardo dalle sue
gambe, lei si muoveva molto sulla seggiola consentendomi di vedere che portava le autoreggenti
nere e delle mutandine nere di pizzo, cercai di concentrarmi sulla conferenza ma ad un certo punto
sentii una mano sul pacco mi girai e lei mi bisbigliò "se non ti sfoghi un pò farai dei casini" e mi

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Domingo - PASSEROTTO
aprii la lampo infilando una mano nei miei boxer ed estraendo il cazzo durissimo, ero esterefatto ma
mi sconvolsi ancora di più vedendola abbassarsi e prendere a leccare il mio cazzo, leccava il filetto
fino alla cappella e poi tornava ai coglioni, le presi la testa e la spinsi ad imboccarlo lei esegui
pompando da vera maestra e portandomi al settimo cielo, la accarezzavo il seno da sopra i vestiti e
cercavo di non urlare, non ressi più di dieci minuti e le feci segno che stavo per venire ma lei in
risposta accellerò il movimento delle labra e me ne venni nella sua bocca.
Si rialzo bisbigliando "ci vediamo dopo" e se ne andò, la conferenza terminò dopo un'ora ma io ero
ancora stralunato per quel gustoso imprevisto, le persone uscirono e rimanemmo io e la segretaria
per staccare il materiale, la guardavo con uno sguardo da lupo e lei non perdeva occasione per
strusciarsi, andammo in ufficio dove avrei dovuto consegnagli le cassette.
Appena entrati le mi disse "non ci siamo neanche presentati mi chiamo Gianna... piacere" io ridendo
"Dido il piacere è stato mio" e la tirai a me cercando la sua bocca, ci baciammo infoiatissimi
" voglio restuirti il piacere" le dissi e la feci sedere sulla scrivania dell'ufficio le sganciai la gonna
a e mi piazzai in mezzo alle sue gambe che leccai dal ginocchio alla coscia ripetutamente arrivando
alle sue mutandine, dapprima le scostai disegnando con un dito il contorno delle sue grandi labbra
poi gliele sfilai e mi apparse un figa completamente rasata mi ci incollai con la bocca e dopo averle
aperto le labbra presi a leccarle il clitoride infilandole ogni tanto la punta della lingua nella vagina.
Gianna mi prese la testa spingendola ancora di più verso il suo pube
"Come la lecchi... dai fammi venire"
Io obbedii curando particolarmente il clitoride sino a che sentii che godeva miimpiastricciò il viso
con il suo succo.
Mi alzai e la baciai in bocca facendole assaggiare il suo nettare mentre mi sbottonavo i calzoni e
presi a strofinarle il pene sulle grandi labbra
lei si separò dal bacio e fissandomi negli occhi gridò "fottimi"
Entrai in lei lentamente gustandomi quella topa calda intanto le sfilai la maglietta e le sganciai il
reggiseno, non mi ero sbagliato aveva una terza bella piena con il seno leggermente a pera e due bei
capezzoloni duri che presi subito a leccare mentre continuavo a limarla lentamente
"oohhh siii porcellino ciucciami e scopami più forte" gemette, ritmavo dentro di lei ruotando il
bacino le lasciai i capezzoli e cominciai a leccarla tra i seni per risalire al collo e all'orecchio dove le
bisbigliai " sei una gran troia tra poco ti riempo anche la fica" lei rispose "no non prendo nienteeeee,
stai attentooo" e venne di nuovo
Ero infoiato e un pò incazzato "girati troia" le dissi e appena mi mostro il sedere le leccai il buchino
e poi posizionai la cappella sullo sfintere e spinsi a fondo, tirò un grido sentendomi entrare nel suo
culetto e cercò di scansarsi ma io la tenevo per le tette e presi a montarla con decisione
"bastardo mi rompi il culo, fai piano non l'ho mai preso lìììì", avevo spostato le mani sui suoi
fianchi e mentra con una la sditalinavo con l'altra la sculacciavo dolcemente
"L'hai voluto tu, hai un culetto fantastico e ora te lo riempo" accellerai il ritmo mentre anche lei
godeva un pò per la penetrazione un pò per il ditalino
"ora ti allago troia" e venni nel suo intestino
"siiiiiii quanta ne haiii" e venne anche lei
restai nel suo culetto mentre l'uccelo si afflosciava "Gianna sei proprio una gran fica hai tre buchi da
favola"
lei girò la testa "tu sei un porco hai fatto una sveltina con Franca stamattina ma non eri venuto ho
sentito il suo sapore mentre ti leccavo, e ora mi hai fatto il servizio completo"
uscii da lei interdetto per le sue parole ma lei mi prese il volto tra le mani e mi tranquillizzò " sò
tutto perche conosco Franca e anche io l'ho assaggiata,... sono la figlia di Lidia, e stamattina ho
colto l'occasione per verificare se le lodi che ti faceva erano vere" e aggiunse "la mamma ha ragione
sei un gran porco" e mi bacio.
ero ancora allibito e il mio sguado si fermò sull'orologio erano le 14.30 3 tra poco sarebbe arrivata
Adele ad aprire la cassa, feci rivestire Gianna e le chiese se ci saremmo rivisti

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"certo magari con la mamma, ti piacerebbe porcello" e mi tastò l'uccello che si era già indurito
all'idea.
Gianna uscii e dopo poco arrivò Adele, mi tirò uno sguardo traverso e mi salutò, aprimmo il cinema
e il pomeriggio passò regolarmente, cenammo ordinando in un ristorante che ci portava i pasti e
verso le 21 arrivo il signor Tobia papà di Giorgia e marito di Adele facemmo due chiacchere e poi
mi ritirai in gabina di proiezione.
Passo un quarto d'ora e sentii bussare aprii pesante porta antifiamma in acciaio e mi si parò di fronte
la signora Adele
"Ti devo parlare Dido, cosa combini con mia figlia" io la guardai sorpreso lei continuò "oggi ho
visto che hai la passione per i culetti e ho notato che mia figlia cammina in modo strano a volte,
quell'imbecille del suo fidanzato lo fà solo alla missionaria perciò sei stato tu a romperle il sedere"
ero allibito sia perché aveva scoperto tutto sia per il linguaggio molto diretto e volgare che usava,
farfugliai che non era vero che si sbagliava, lei intanto si avvicinava "vediamo se c'è l'hai d'oro per
essere così richiesto" mi aprii la zip e infilò la mano nei boxer lo tastò e poi afferratolo lo estrasse e
prese a segarmi, nonostante la situazione mi si rizzò "però non è male", diede ancora due colpi e
soppeso i coglioni, dopodiché si sfilò la gonna tubo sotto il ginocchio e tolse la maglia a girocollo
svelandomi che sotto era nuda, vidi un bosco di peli neri e due tettine da seconda, non era male
soprattutto aveva un culetto alto e all'apparenza sodo, si appoggiò ad uno sgabello e mi ordinò
"Lecca bastardo" mi inginocchiai davanti a lei e spartiti i peli obbedii leccandola a lungo infilando
prima un dito poi due nella sua vagina torturandole nel contempo il clitoride col la lingua e con i
denti. Adele grugniva e poi mi intimo "scopami" e si mise alla pecorina, ero infoiato da matti e
glielo infliai tutto nella fica fino a toccare l'utero lei godeva
"e bravo lo sai usare l'uccello brutto bastardo" la sua fica era larga ma mi inguainava bene lei rotava
il bacino e mi accarezzava con una mano i coglioni
"sii fottimi piccolo bastardo, stò godendo" ero incazzato e volevo vendicarmi glielo sfilai da dentro
e glielo piantai nel culo senza preparazione, era bello sodo e lo schiaffeggiai ripetutamente, feci
poca fatica ad entrare segno che era usato parecchio
"brutta trioa hai culo bello spanato ne prendi tanti di uccelli" e presi a fotterla a fondo
lei sbatteva la testa da una parte all'altra "siii mi piace prenderlo in culo, mi faccio sfondare da
chiunque" dicendo questo si aprii le chiappe con le mani ed io potei affondare fino allo scroto,
uscivo e rientravo in quel buco elastico e lei godeva senza toccarsi, continua a incularla per
mezz'ora, lei godeva a ripetizone
"sborra Didi non ce la faccio più diedi gli ultimi affondi e le sborrai nel culo
"tieniii troiaaa, rotta in culoooo"
lei venne gridando "siii bastardo allagamiii"
Dopo un pò uscii da lei e lei si girò di scatto prendendomi l'uccello in bocca e ripulendolo bene
"Allora Didi avevo ragione, ma io non avevo il culetto vergine, ti è piaciuto lo stesso"
"si vaccona, mi è piaciuto spaccare il culetto di tua figlia, ma anche farti il tuo"
"Meglio perché d'ora in poi dovrai servire anche me bastardo" e dicendolo mi strinse il cazzo
scoppiammo tutti e due a ridere.
Giorgia non mi sarebbe mancata molto.

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Il ritorno di Giorgia
1 agosto 2001

Quando Giorgia rientrò dalle ferie venne a trovarmi mentre facevo manutenzione in un giorno di
chiusura e per chiudere i conti del mese, quando la vidi mi prese un colpo aveva una mini nera di
pelle con uno specchetto laterale che arrivava alla fine delle autoreggenti e un top bianco
fasciantissimo, mentre ci scambiavamo un bacino di saluto io la strinsi a me palpandole il sedere
"Ti sono mancata allora, porcellino" mi disse lei strusciando il pube sulla mia patta
"Tantissimo bagascietta" risposi abbassandole il top e prendendole in bocca un capezzolo, lei gradii
la cosa e mi slaccio i pantaloni estrando il belino dalle mutande e accarezzandomi i testicoli.
"Dimmi Dido quante te ne sei fatte in mia assenza e chi?" io mi scherni "ma no sono stato puro
come un giglio"
"altro che giglio sei un gran maiale confessa" e prese a segami dolcemente, a quel punto la spinsi
sulla scrivania le divaricai le gambe e mi appave un perizoma che non conteneva quella bella
fichetta ei suo pelo castano mi inebriai dei suoi profumi accarezzandola e poi scostrai il tessuto e
presi a leccare succhiare quel frutto dolcissimo
"raccontami le tue avventure, eccitami mentre mi lecchi, voglio sapere a chi hai fatto il culo"
io ero preso a leccare e stavo occupandomi del suo clitoride riuscii a farla venire e lei urlo mentre
mi serrava la testa tra le gambe.
Mi rialzai avvicinando il cazzo a quella bella fichetta ansioso di scoparla, ma lei se la coprii con
entrambe le mani
"e no se non mi racconti tutto non te la dò, tanto io sono già venuta" io ero infoiatissimo e avrei
fatto qualsiasi cosa per scoparla così le raccontai della sveltina con Franca e della storia con Gianna,
"tale madre, tale figlia" commento ma lasciò le mani sulla fichetta "c'è dell'altro che non mi vuoi
dire chi ti sei fatto porco" io farfugliai che era tutto ma divenni rosso come un peperone "non me lo
vuoi dire e allora mi facio da sola e tu resi all'asciutto" e prese a sditalinarsi e ad accarezzarsi, non
ero più in me ere tanta la voglia che la voce uscii da sola "tua madre" lei si fermò e urlò "COSA
DICI?" aveva spostato le mani e io la infilzai subito.
"Si tua madre, si è accorta che c'è una storia tra noi e che ti avevo rotto il culetto mi ha affrontato e
mi ha detto che voleva provarmi" continuavo a stantufarla lei si stava bagnando come non mai
mugolò "e tu che hai fattooo"
"me la sono scopata e inculata" affondai in lei con più forza e lei venne "porco hai inculato anche
mammaaaaa" io lo tolsi dalla fica e spingendole le gambe contro il seno la inculai in quella
posizone volevo vederla in faccia, entrai con poca fatica ormai le avevo allargato bene il culetto e
lei eccitatissima mi risucchio dentro.
lei farfugliò "com'è il sedere della mammaaa" io mi introdussi fino ai coglioni e presi a spremerle le
tettone "molto rodato a lei piace prenderlo lì e viene con il culo" ero al culmine e con un altro colpo
le irrorai l'intestino, lei venne con me "porcooo, sfondami tutta" nonostante fossi appena venuto ero
ancora durissimo lo sfilai da quel paradiso "puliscimelo bene come ha fatto lei" Giorgia iniziò a
leccarmelo come una pazza sditalinandosi, dopo un pò lo tolsi dalla sua bocca e la penetrai in fica
era un lago "ti eccita bagascetta sapere che ho fottuto tua madre" lei rispose "siii tanto, fottimmi,
vengooo" continuava a venire di continuo mentre la pompavo dopo mezz'ora sentii rimontare la
sborra "avevi proprio ragione Giorgia tale madre, tale figlia" le sborrai a lunghi fiotti nella fichetta
"sei un porco mi vieni dentro a fiumi parlando di mia madreeee" e venne piantandomi le unghie
nella schiena.
Mi accasciai su di lei eravamo stravolti avevamo goduto così tanto, le mi bacio sulla bocca "e
quante volte te la sei fatta" "tutti i giorni che sei stata in ferie e mi ha anche fatto degi stupendi
pompini con l'ingoio" risposi, lei prese a muovere il bacino io mi sentii indurire di nuovo dentro di
lei e ripresi a fotterla lentamente, lei ricominciò a mugolare " e chi è la più brava io o lei" e chiuse
le gambe sulla mia schiena portandomi a infilarla più profondo "siete tutte e due delle gran troie,

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Domingo - PASSEROTTO
buon sangue non mente" la stavo scopando con forza ma non sapevo da dove la prendevo ero
venuto da non molto ma sentii rimontare la sborra, le sussurrai nell'orecchio "mi manca tua sorella
per completare la famiglia" lei mi morse un orecchio "sei un porco. godoooo" venimmo insieme
baciandoci con passione.
Ci sdraiammo abbracciati sul tavolone, lei mi guardo e mi disse " davvero ti scoperesti Gina?" io
ero in imbarazzo "ma dicevo così" lei mi prese il viso tra le mani "stò parlado seriamente, suo
marito è quattro anni che è impotente e la masturba solo, ogni tanto io la consolo, ma le ci vuole un
cazzo" io mi rieccitai "così ti fai la sorellina?, sei proprio una bagascetta" e le accarezzai il seno, lei
mi bloccò le mani "ora stai buono devi riposare ci vediamo dopodomani mattina qui alle 9 e cerca
di fare un pò di astinenza , che ti voglio in forma per la mia sorellona... e per me" e aggiunse oggi
mi hai distrutto devo riposarmi ache io" mi baciò a fior di labbra e si rivestii.
Finimmo di fare le varie cose verso le 17 e Giorgia mi salutò con un bacio toccandomi la patta e
dicendomi "tienilo buono che mercoledì mattina deve essere al massimo".
Rientrai a casa pensando a Gina l'avevo incontrata due volte e non aveva certo fatto colpo su di me
aveva 27 anni una bimba di 6 anni, era alta 1,60 e vestita sempre in jeans abbondanti e maglioni
tanto larghi da essere sformati, aveva un bel viso mora come la madre ma con il capelli sempre in
disordine tipo nido di uccelli passai tutta la sera a cercare di immaginarmela nuda ma o vedevo sua
sorella Giorgia o sua madre Adele.
Il giorno dopo c'erano prove tutto il pomeriggio e la sera tutto passò tranquillamente tranne verso le
22 che venne una maestra di danza e mentre mi parlava stavo pensando a Gina e un pò per il
pensiero dell'indomani un pò perché Carla, la maestra di danza, era un bel bocconcino di 25 anni
castana con un granseno e un sedere da favola e il pagliaccetto da danza che indossava ne metteva
in rilievo le forme, mi ritrovai con un'erezione ben visibile che non passo inosservata a Carla "va bé
ti vedo distratto ne riparliamo venerdì" e se ne andò, verso le 22.30 mi telefonò Giorgia "Come stai
hai fatto il bravo?
"Giorgia mi fai impazzire a forza di pensare a te e a tua sorella sono sempre in tiro ho fatto anche
una figuraccia con Carla" lei rispose "non ti preoccupare non si scandalizza anzi..., per domani
mattina ti volevo dirti di nasconderti nel primo camerino noi arriveremo verso le 9, stai nascosto
finché non ti chiamo oK, e poi entra nudo, a domani", la salutai e riappesi il telefono dopo poco
finirono le prove e mentre uscivo no vidi Carla ferma sullaporta e le andai a sbattere contro, lei
sentii la mia erezione sul sedere mi sorrise e disse "a venerdì alle 15" pensai che strano ha anticipato
di due ore andai a casa e la mattina alle 8 dopo un'abbondante colazione ero già nel cinema verso le
9 meno un quarto sentii aprire il cancello e chiusi la porta del primo camerino come segnale, dopo
poco sentii passare Giorgia con sua sorella "dai Gina ci cambiamo e andiamo a pulire la sala.
Sentii che entravano nel secondo camerino e sentii Giorgia dire "sei proprio bella Gina perché ti
vesti così male vuoi nascorderti" e Gina "si proprio bella dillo a tuo cognato, io li spavento gli
uomini" Giorgia continuò "qui ci vuole un'esperto per giudicare, Dido"
sentendo il mio nome mi affacciai al loro camerino tutto nudo e con il belino barzotto, rimasi
immobile sulla soglia c'era Giogia con le il solo perizoma ma quello che mi colpii fu Gina aveva
delle gambe bellissime un culo da sogno anche se coperto da delle mutande bianche da vecchietta e
un reggiseno della 4 misura che non riusciva a trattenere tutte le sue tette, insomma una bella
gnocca, lei si girò e cacciò un urlo vedendomi ma poi si fissò sul mio cazzo che ora era
completamente eretto.
Giorgia si mise a ridere "vedo che la mia sorellona ti piace", Gina rossa in viso "Giorgia cosa è
questa storia? Sei pazza"
Giorgia mi fece segno e abbracciammo entrambela sorella io gli strofinai il cazzo sul sedere e
Giorgia gli abbrancò il seno "dai Gina, stai calma è 4 anni che non scopi e la mia lingua non ti
basta, Dido è bravo a far godere una donna, pensa si è scopato anche mamma" Gina sbiancò di
colpo e Giorgia ne approfittò per scagncarle il reggiseno e dopo averle sfilato le mutandine si
inginocchio davanti alla sorella e prese a leccarle la fica, io stavo palpando le tette di Gina che
ripeteva "lasciatemi no, no, no" quando senti Giorgia prendermi in bocca l'uccello e dopo averlo

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Domingo - PASSEROTTO
ben lubrificato infilarlo nella fica di Gina, era un forno stretta ma bagnata dopo una prima ritrosia
spinse le natiche contro di me e si appoggio al muro con le mani, mentre la sorella sali a leccarle le
tette.
"ei Gina non è bello avere un bel cazzo dentro" lei mugolò "si è bello duro, fottimi tu spaccami" io
comincia a fotterla con grandi spinte aprendogli con le mani le chiappe e infilandole un dito
nell'ano, Gina venne una prima volta e poi di nuovo, "stai attento non prende la pillola" mi avvisò
Giogia che intanto leccava il buchino della sorella.
"Cosa volete fare porci" esclamò Gina mentre io le appuntavo la cappella sullo sfintere e spingevo
lentamente, Giorgia era passata sotto sua sorella e le leccava il clitoride e mi incitava "spacca il culo
anche a lei, così ti sei inculato tutta la famiglia", ero eccitatissimo e presi a montarla con colpi di
cazzo che la scuotevano tuttta, Gina bisbigliava " no, si che bello che duro che grosso", ero allo
stremo "Ora ti riempo il culo di sborra Gina, siete una famiglia di troie" e venni abondantemente
mentre la sorella le mordicchiava il clitoride, ero ancora duro e ricambiai buco rifottendo Gina in
fica, lei no capiva più niente mugolava "ancora ancora alla faccia di quel cornuto" se ne venne un
altro paio di volte e quando senti la sborra montare uscii da Gina e mi infilai nel fichino di Giorgia
che mi aspettava a game larghe sditalinadosi.
"sei un vero porco ti è piaciuta la mia sorellona" io continuando, a scoparla " si è un bel pezzo di
fica caldissima" in quel momento senti Gina leccarmi i coglioni e l'ano e venni dentro Giorgia
"prendi questa sborra anche per tua sorella bagascietta" "siiii porcelloni" venne Giorgia netre Gina
le leccava le tette.
Ci sdraiammo sui tendaggi per terra e Giorgia continuava ad accarezzare il seno a sua sorella "sei
bella hai sentito Dido, e quando godi sei ancora più bella" io comincia ad accarezzare la fica di Gina
e baciandola le dissi voglio scoparti di nuovo ora" , Gina mi prese l'ucello e se lo guido nella fica
"fottimi caro e vienimi dentro non sono nei giorni fertili,scopami" non me lo feci ripetere e affondai
in lei fino alla radice, "Gina vuoi leccare la paseera della tua sorellina che ti ha fatto questo regalo"
e lei "siii, Giorgia mettimela in faccia che ti faccio godere" Giorgia si mise a cavallo di sua sorella
che gliela leccava mentre io le leccavo le tette, godemmo tutti e tre insieme "Gina ti riempio, godi
troia" lei rispose "sono una trioa siiii"e venne portando all'orgasmo anche Giorgia.
Ci sdraiammo abbracciati tutti e tre ad un certo punto sollevo la testa e mi chiese "com'è la mamma
quando scopa" io sorridendo "una bomba come le figlie" e scoppiammo a ridere.

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Domingo - PASSEROTTO
Saggio di danza, le prime prove
1 agosto 2001

Era il mese di maggio e come di consueto iniziava la stagione dei saggi di danza, nel cinema dove
lavoravo ne ospitavamo parecchi di varie scuole, le proiezione era limitate al sabato e alla domenica
e il resto della settimana avevamo prove il pomeriggio e la sera.
L'atmosfera al cinema era buona la maggior parte delle volte ero da solo ma alcuni giorni c'era la
prevendita dei saggi così doveva essere presente anche la cassiera, Giorgia la mia collega e sua
madre si alternavano alla cassa e non solo in quello....
La scuola più grande era quella di Carla la maestra di danza che mi aveva già lanciato strani
messaggi, aveva vari corsi dalle bambine che provavano il pomeriggio dalle 15 alle 19, fino alle
grandi dalle 20 fino a notte, questo era il normale programma dei giorni di prova
Le prove erano iniziate quella settimana e sarebbero andate avanti per altre due fino al saggio finale.
Insieme a questa scuola c'erano anche le prove dello spettacolo di fine anno delle elementari e delle
medie, e una scuola di danza più piccola che avrebbe iniziatole prove dopo il saggio di Carla.
Tutto questo per spiegarvi che il mio tempo lo passavo prevalentemente nel cinema, dopo le
piacevoli giornate di lunedi con Gianna e Giorgia e di mercoledì con Giorgia e Gina mi pregustavo
il sabato e la domenica non sapendo chi avrei avuto alla cassa.
Il venerdì mattina c'erano le prove delle elementari il locale fu invaso da una torma di bambini
urlanti fin dalle 9, verso le 10 vidi arrivare Lidia la nonnina sexy, che passando mi saluto ed entrò in
sala dopo una mezz'oretta passo da me in ufficio.
"Ciao Dido, come stai ho saputo che sei un buon elettricista mattutino e che hai conosciuto mia
figlia"
"Si ho avuto questo grande piacere" le risposi sorridendo lei mi era davanti llungo una mano e mi
strinse il pacco
"se puoi lunedì mattina io e mia figlia avremmo bisogno di una consulenza elettrica va bene alle 9"
"Certamente risposi con piacere" lei mi strizzo ancora una volta il pacco "gia che ci sei fai un salto
nei bagni di galleria c'è un bello spettacolino" e uscii con un'aria sorniona.
Lidia mi aveva incuriosito molto presi la chiave universale chiusi l'ufficio e mi avvia verso i bagni
in cima alla galleria che erano i più lontani dall'ufficio e dal palcoscenico facendo piano superai la
porta esterna e senti dei gemiti.
"si Marzia continua, hai una lingua d'oro, fammi godere amore" era una voce di donna era in corso
uno spettacolino saffico sentii risponderle "ti ci vorrebbe dell'altro Cinzia per questa tana affamata".
Decidere di agire con furbizia, infilai la chiave universale aprii di scatto la porta, mi si presento un
bellissimo spettacolo le due donne erano nude dalla cintola in giù e una era seduta sul water l'altra
inginocchiata tra le sue gambe gliela leccava, esclamai "scusate credevo che qualcuno si sentisse
male, continuate pure e richiusi la porta scesi in ufficio ghignante dopo poco vidi scendere le due
amiche che trafelate rientrarono in sala, le prove finirono verso le 11, io mi fermai per pulire e
preparare per le prove del pomeriggio, stavo pulendo la sala quando mi sentii chiamare erano le due
amiche che erano passate attraverso il cancello accostato, mi avvicinai a loro Marzia che era una
maestra delle elementari esordii "Le dovremmo parlare" Cinzia che era la mamma di un allieva di
Marzia era rossa come un pomodoro io risposi "dite pure in cosa posso esservi utile" e iniziai a
squadrarle, Marzia era bionda alta un metro e settantacinque sui 35 anni fisico asciutto 2 misura di
seno gambe lunghe e affusolate e un sederino alto evidenziato dai fusò neri che indossava con una
maglietta nera, Cinzia sui 30 anni alta 1,60 tipo mediterraneo capelli rossi tinti un seno ampio una 4
misura fianchi larghi e un bel sederotto vestita con un vestitino crema abbottonato sul davanti con la
gonna a pigoline.
Marzia mi stava dicendo "Noi vorremmo che lei dimentichi ciò che ha visto e non ne parli con
nessuno, sono cose delicate "

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io risposi "non ne farò parola con anima viva, ma non dimentico le belle donne" vidi Marzia
nervosissima che storse la bocca e capii che stava per fare una cavolata, mi arrivò una sberla in
pieno viso io serissimo "ora chiamo i Carabinieri resti dove è" e andai a chiudere il cancello mi
seguirono e Cinzia prese a scusarsi per l'amica e mi chiese di cercare di capire il loro nervosismo le
portai in ufficio "Vedete" dissi loro "io ritenevo la cosa chiusa anche senza che me lo chiedeste ma
se fate le stronze voi lo faccio anche io" Marzia mi guardò con odio "cosa vorresti stronzo" io la
guardai negli occhi visto che insisti con questo atteggiamento ora dovete comprare il mio silenzio,
se no domani tutti sapranno della vostra amicizia" Cinzia mi disse e cosa vorresti "scoparvi ora tutte
e due" risposi Cinzia sbiancò e Marzia mi si rivolse beffarda "sei sicuro di farcela stronzetto"
"certo troiona" intercettai il suo schiaffo e la tirai a me "sei monotona" le dissi e la baciai in bocca
palpandole le chiappe.
In quel momento Cinzia disse "va bene ma solo oggi se ci importuni ancora diremo che ci hai
violentato" e rispondendo allo sguardo di Marzia "io ho famiglia non posso permettermi uno
scandalo", "d'accordo andiamo nei camerini" mi precedettero e le guidai nel camerino con i
tendaggi per terra, appena arrivati dissi "spogliatevi a vicenda" e controvoglia obbedirono Marzia
slacciò il vestito di Cinzia le slaccio il reggiseno e le sfilò le mutandine, Cinzia una volta nuda
abbasso i fusò di Marzia che era senza slip e le sfilò la maglia non portava reggiseno e le sue tette
erano alte e sode, proprio due belle fiche, intanto mi ero spogliato anche io e il mio cazzo era
tesissimo e durissimo a quella vista.
indicai a Marzia i tendaggi "tu sdraiati lì a cosce aperte" lei esegui e io partì dalle sue labbra e le
leccai il collo scendendo sui seni a cui mi dedicai particolarmente riuscendo a strapparle più di un
gemito, scesi all'ombellico digindomi con la ligua verso il pube e disalendo con le mani dalle sue
bellissime gambe accarezzandole intensamente l'interno delle coscie, Marzia gemeva sempre più
intensamente e Cinzia si sditlinava guardandoci, giunsi al pube completamente rasato che metteva
in rilievo la sua fica accarezzai e lecca i le grandi labbra e queste si aprirono lentamente scoprendo
un clitoride lungo e duro e una bella fichina presi a leccarla era bagnatissima di un nettare dolce ma
dal forte profumo, lei stringeva i pugni per non esprimere il suo godimento, sentii Cinzia dire "godi
amore io stò godendo con te" Marzia scoppiò allora gemendo "siii lecca bastardo, succhiamela
tutta" si stava sciogliendo e io presi a suggerle il clitoride portandola all'orgasmo "Godooo sei
bravo, per essere un uomo" chiamai l'amica "Cinzia leccami il cazzo così sfondo la tua amica" lei se
lo abbocco portandomiin paradiso sarebbe stato bello venirle in bocca ma avevo altri buchi da
riempire, così le dissi "infila il mio cazzo nella tua amica" lei lo prese e ne introdusse la cappella,
poi si mise alle mie spalle e aderi con il suo corpo al mio" fai piano che è vergine, ti do io il ritmo
sverginiamola insieme" la notizia mi stupi probabilmente Marzia era una vera lesbica mentre Cinzia
era una bisex, Cinzia incomincio a spingere e io presi a muovermi teleguidato da lei, passai una
mano tra i nostri corpi e presi a sditalinarla piano
Cinzia gradì e per superare l'irrigidimento di Marzia le disse "apriti amore sono io che ti scopo, ti
farò un po male ma poi ti piacerà" diedi una spinta e ruppi l'imene muovendomi lentamente ma a
fondo, Marzia stava perdendo il controllo "siiii Cinzia scopami, spaccami, riempimi di sborra,
fottimi io accelleravo gli affondi e portai entrambe le donne sull'orlo dell'orgasmo Cinzia inizio a
venire "riempila, Marzia amore godi con me, senti come ti riempio" parti il mio orgasmo a lunghi
fiotti e Marzia al culmine mi tirò a se e mi bacio a fondo.
Uscii da Marzia ancora durissimo e Cinzia si sistemo alla pecorina e mi disse laguidamente "dallo
anche a me" io la montai subito in fica era un lago ma piacevolmente stretta, mi aggrappai alle sue
tette e aumentai il ritmo degli affondi, Marzia mi bacio in bocca e oi mi disse all'orecchio, "tiralo
fuori te lo guido nel suo culone, io ho sempre voluto romperglielo" così feci e mi ritovai affonadato
nel sedere di Cinzia lei gemette "vigliacca mi avevi giurato che me lo avresti rotto, ma lui ha un
palo tra le gambe" mi rivolsi a Marzia "fattela leccare dalla tua amica" "ottima idea idea mi rispose
e si mise a gambe larghe davanti a Cinzia che affndò tutto il viso tra le sue cosce.

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Dopo un pò decisi che le sarei venuto nella fica e così cambai buco continuando a montarla, Cinzia
stava venedo per la terza volta e mi incitò "riempimi maschione" le scaricai un litro di sborra dentro
facendola godere e lei portò all'orgasmo Marzia.
Ci sdraiammo sui teli con me nel mezzo, marzia mi accarezzo il viso "sei un bastardo ma mi hai
fatto godere tantissimo" Cinzia intervenne "non èmica finita tu mi hai fatto sfondare il culetto e io
ora voglio fare sfondare il tuo, rimettiammo in piedi questo cazzo" e così dicendo presero ambedue
a leccarmi e ben presto l'uccello tornò duro, feci mettere Marzia alla pecorina e con Cinzia le
leccammo ambedue i buchi poi Cinzia appoggio la mia cappella allo sfintere dell'amica "rompile il
culetto mentre me la faccio mangiare" e si posizionò davanti all'amica, il culo di Marzia era una
favola e con le chiappe ben separate e dure presi a montarla dandolo dei piccoli schiaffetti e
guardando il mio belino profanarle quel buchetto, Marzia inaspettamente stava godendo di culo
senza bisogno di toccarsi e infilo due dita dita dentro la vagina di Cinzia strappadole l'orgasmo, a
quello spettacolo inondai il culo di Marzia che venne gridando "che bello un cazzo in culo".
restammo così per qualche minuto poi usii da quel bellissimo sedere. proposi una doccia li nei
camerini e scherzammo insaponandoci sotto l'acqua, ci asciugammo a vicenda con un mio
asciugamano , guardammo l'orologio erano le 13 il tempo era volato, vidi le due amiche confabulare
tra loro. poi Marzia parlò "vogliamo ringraziarti si un simpatico bastardo e scopi da favola, se tieni
il segreto vorremmo rivederti" io ero quasi commosso "dovete scusarmi per il ricatto ma ho avuto
voglia di voi appena vi ho viste nel bagno, sarò una tomba, vorrei tento poter scopare ancora con
voi" mi baciarono tutte e due e Cinzia aggiuse "contaci bastardo" e ridemmo ad una nascente
amicizia.

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Mamma e figlie
2 agosto 200

Ero un pò stanco, dopo la approfondita conoscenza con Marzia e Cinzia, avevo appreso con piacere
che le prove del venerdì pomeriggio erano saltate e ne avevo approfittato per riposarmi, alle 13 di
sabato ero già in gabina di proiezione per montare il film, un cartone animato, d'improvviso sentii il
segnale che mi chiamava alla cassa e ci andai subito, entrai in ufficio e trovai Adele nuda "Ciao
porco, non perdi il vizio hai rotto il culo anche a Gina, ma ti perdono aveva bisogno di cazzo
poverina" io mi avvicinai estrassi il cazzo e l'apostrofai "non è colpa mia se siete una famiglia di
belle troie, leccami il cazzo mammina" lei si abbocco subito ma restammo entrambe gelati quando
sentimmo la voce di Giorgia "Hai proprio ragione Dido, ciao mamma è gustoso il suo cazzo" mi
girai e sulla porta c'erano Giorgia e Gina, tutte e due vestite molto sexi.
Adele cerco di giustificarsi "ragazze non è come pensate, io..." rispose Gina "c'è poco da pensare
mamma, ti abbiamo trovato nuda con un cazzo in bocca, ora farai quello che ti diciamo altrimenti..."
"Andiamo su" disse Giorgia incamminadosi, arrivati nel camerino con i tendaggi le figlie
circondarono Adele toccandola in tutto il corpo "Però mammina ti conservi bene" esclamò Gina
palpandole le tettine e Giorgia "che bel boschetto peloso" mentre le accarezzava il pube, Adele non
sapeva più cosa fare.
"Vi voglio tutte nude" ordinai spogliandomi le due figlie cominciarono un lento strip che mi mandò
in orbita, mentre si spogliavano si toccavano e baciavano di gusto, ero arrapatissimo così presi a
dirigere la situazione "Gina vieni a sbocchinarmi, Giorgia leccala a tua madre" subito Gina si
attaccò al mio uccello mentre Giorgia faceva sdraiare la madre e prendeva possesso della sua fica
leccandola con passione, Adele grugniva "no, è sbagliato fermati Giorgia" per tutta risposta
ricevette due dita nella vagina, fermai Gina e la feci sdraiare accanto a sua madre poi mi misi tra le
sue cosce e la penetrai, Gina mi accolse gemendo e stringendo le tette di sua madre fottevo Gina
con forza la volevo portare velocemente ad un primo orgasmo e dopo poco la sentii venire insieme
a sua madre che godeva del lavoretto di Giorgia alla sua fica, mi alzai mettendomi dietro Giorgia
che continuava a leccare e sditalinare sua madre e la infilzai in fica "Guarda Adele come mi scopo
le tue belle figlie, la fica di Giorgia mi stava spremendo lei ripeteva "guarda come godo mamma,
fottimi Dido" io volevo resistere e mi fermai un attimo e riprendendo poi a scoparla infilandole
anche un dito nel sedere con cui la fottevo Giorgia non resse il trattamento e venne, "ora tocca alla
mammina" dissi e Giorgia mi lascio il posto andando a raggiungere sua sorella ed iniziando a
masturbarsi vicendevolmante mentre penetravo Adele in fica, "Troiona ti scopo davanti alle tue
figlie, ti piace, dillo o mi fermo" Adele stava godendo e grugnii "sii mi piace scopami davanti alle
mie figlie troie come la madre,fottimi" Gina e Giorgia sentendo questo si avvicinarono e mentre
Gina leccava le tette della madre Giorgia mi accarezzava i coglioni incitandomi "fottila riempila
bene" non ressi più e mi scaricai dentro la fica di Adele che venne mugolando "mi allaghi, sono una
troia, mamma di troie, siii".
Ero talmente eccitato che rimasi durissimo "Giorgia, Gina sdraiatevi una a fianco all'altra e tu Adele
mettiti alla pecorina e lecca le tue figlie" Adele non si muoveva e l'incoraggiai con una pacca sul
sedere allora si mise davanti a Gina che le prese la testa e se la porto sul pube "Lecca mamma
fammi godere" le disse e Adele cominciò a leccarla prendendoci gusto e impegnandosi passava da
una figlia all'altre che godevano mugolando "bravi mammina fai godere le tue figlie che a te ci
penso io" e messomi dietro di lei glielo pintai nel culo strappandole un lamento.
Stavo fottendo Adele nel culo alla grande mentre lei sempre più infoiata leccava le figlie e le
penetrava con le dita, la prima a venire fù Gina "vennngooo, grazieee mammmaaa" seguita da
Giorgia "oooohhh che troia sei mammmaaa", Adele mugolava "spaccami bene fottimi il culo, sto
godendo" ero al limite e in pochi colpi la riempi, venne anche lei accasciandosi sulle figlie e
abbracciandole.

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Domingo - PASSEROTTO
Mi sdraiai vicino a loro "siete tre donne caldissime, sarà una giornata impegnativa" le sorelle si
rivestirono e Giorgia scese in ufficio a recuperare i vestiti della madre, io andai in gabina e loro alla
cassa era quasi ora di aprire il cinema mi venne un'idea chiamai Giorgia e le diedi una commissione
da fare doveva andare in un sexi shop e comprare due falli a cintura di quelli con un piccolo fallo
anche all'interno, lei era imbarazzata ma l'eccitazione le si leggeva sul volto "sei un maiale
fantaioso, cosa vuoi farne" la presi tra le braccia "voglio farvi scopare vostra madre" lei mi bacio "è
una idea eccitante e originale" dopo aver trovato una scusa con la madre e la sorella partì per la
missione, torno dopoun'ora e venne a riferirmi "ne ho presi tre uno ha esternmente un doppio fallo
anale-vaginale ho fatto male" mi congratulai con lei "ottima idea mi serviranno anche per altre
signore" lei mi guardo "vuoi usarli con Gianna e sua figlia" io confermai "si lunedì mattina" "sei un
vero maiale,sono eccitatssima mi chiaveresti" le sue parole mi provocarono un immediata erezione,
estrassi il cazzo e sollevatale la gonna dopo aver scostato il perizoma che indossava presi a scoparla
lentamente "pensa a quando ti scoperai tua madre, bagascetta" lei venne urlando e io cambiai buco
inculandola a grandi colpi, stava abituandosi a prenderlo nel sedere perché quella fu la prima volta
che venne con il culo senza toccarsi "stai diventando come tua madre" le dissi mi sfilai da lei e la
feci inginocchiare davanti a me "voglio venirti in bocca, bagascetta" lei si getto sul mio cazzo e
diede il via a una pompa celestiale sentivo crescere piano piano la sborra "ora ti affoggo, ingoia
tutto" e venni copiosamente lei con qualche ifficoltà riusci a non perdere neanche una goccia.
Rialzandomi mi disse "quando giochiamo tutti insieme" alle 19 se non c'è pubblico se no alla
chiusura cassa, avvisa Gina"
lei assentii e uscii, il resto del pomeriggio passò normalmente e alle 19 mi citofonò Gina per dirmi
che non c'era pubblico "chiudete e ci vediamo nel camerino" quando arrivai erano già nude e si
stavano accarezzando mi spogliai anche io "sorelline fate la sorpresa alla mamma" loro tirarono
fuori i falli a cintura normali e li indossarono "per cominciare Giorgia stenditi e tua dele impalati
con la fica mentre Gina si occuperà del tuo culetto" Adele era stralunata ma eccitatissima e mi
obbedì in breve era piena davanti e dietro e le sorelline se la fottevano accarezzandola e
accarezzandosi a vicenda, la scena era molto eccitante misi il cazzo in bocca alla mannima "così sei
piena in tutti i buchi, ciuccia".
Adele mi spompinava con gusto era tutto un fremito per il lavoro delle figlie, iolo levi dalle sue
labbra e inculai Gina dandole il ritmo per inculare sua madre, Adele venne varie volte mentre le
figlie se la lavoravano e poi propose un cambio sotto finì Gina fottuta da sua madre e inculata da
Giorgia a sua volta inculata da me, le tre donne godevano a ripetizone e il giro prosegui, ora era
Giorgia a essere scopata da Gina e inculata dalla madre, infilai l'uccello ormai prossimo a sborrare
nel culo di Adele "ti è piaciuta la sorpresa, mammina" lei gustandosi il sederino di Giorgia "sei
proprio un porco, ma hai avuto un'idea magnificaaaa, ora riempimi il culo" e così feci con gran
gusto crollammo tutti adosso a Giorgia e poi riuscimmo a separarci e giacemmo sfiniti. Adele mi
bacio "ho scoperto che le mie figlie sono peggio di me, penso che la vita famigliare sarà più
divertente" io ribattei "si ma non scordatevi di me" mi spinsero a terra e tutte e tre si dedicarono al
mio uccello non capivo più chi leccava chi pompava si altrenavano portandomi verso un'orgasmo
incredibile venni urlando "siete una famiglia di troieeee".

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Domingo - PASSEROTTO
Una piacevole consulenza
2 agosto 2001

La domenica era passata tranquilla alla cassa c'era il signor Tobia tutte le donne di famiglia erano
rimaste a casa, la cosa mi suonava un pò strana fino a che la sera ricevetti la telefonata di Giorgia
"Ciao Dido, come và"
"Ciao Giorgia, stai bene, state bene"
"Ma come sei carino ti preoccupi per noi, stai tranquillo e che ieri ho acquistato quei giocattoli
anche per me, ed è tutto il giorno che li proviamo"
"sarete stanche ma vi sarete divertite"
"si ma volevo dirti a nome di tutte e tre che ci sei mancato, con te e meglio"
"grazie, siete gentili, siete mancate molto anche a me"
"passa una buona settimana e divertiti, ma sabato sei nostro, ricordati!"
"ok, aspetto sabato"
"ma ci devi raccontare tutto, ok"
"farò il possibile"
ci salutammo augurandoci la buona notte, la mattina dopo alle 8.30 ero di nuovo al cinema e
puntuali alle 9 entrarono Lidia e sua figlia mi salutarono e subito le portai nel camerino, mentre
camminavamo le guardai aveva tutte e due un tajeur con la gonna due dita sopra al ginocchio, Lidia
grigio e Gianna color panna, con ua camicetta bianca molto classica e le calze in tinta, salendo le
scale non potei fare a meno di perdermi nei loro sederi.
Arrivati nel camerino Lidia mi disse "spogliati e siediti, ti faremo uno strip e vogliamo vedere se
apprezzi" obbedì sedendomi completamente nudo in un angolo del camerino, madre e figlia si
baciarono in bocca e cominciarono a spogliarsi si levarono le giacche rivelando delle camicette
molto attillate portate senza reggiseno infatti si intravedevano i capezzoli, poi tocco alle gonne,
rimasi a bocca aperta sotto erano nude e indossavano il reggicalze, continuarono sfilandosi le calze
l'una con l'altra e sganciandosi il reggicalze, le camicette volarono per ultime lasciandole
stupendamente nude, io applaudi e mi avvicinai a loro tastandole baciandole "vi ringrazio
dell'arrapante show ora chiudi gli occhi Lidia che c'è una sorpresa" presi da parte la figlia e
facendogli segno di stare zitta le feci indossare il fallo normale a cintura poi circondammo la madre
strusciandolesi addosso "Ma, cos'è sto scherzo c'è un cazzo in più" e apri gli occhi vedendo la
protuberanza sul pube di Gianna "dove mi vuoi mamma, in fica o in culo" Lidia aveva gli occhi
lucidi per l'eccitazione "scopami figlia mia" Lidia si stese e la figlia la penetro godendo lei stessa
per il piccolo fallo interno, Gianna si muoveva in modo scomposto così dopo averle leccato il
buchino la inculai "dò io il ritmo così impari.
"siii, è bello scoparti mamma con un palo nel culo" Gianna stava già venendo io pastrugnavo le tette
di tutte e due, "godo figliola mi fai impazzire, che bello diventiamo intime" madre e figlia erano già
venute e proposi una variazione feci stendere Gianna e sua madre guidando il fallo artifciale nel
culo di Lidia ce mi si offriva oscenamente aperta mi piazzai tra le sue cosce e la penetrai lentamente
sentivo il fallo di Gianna nell'altro buco, ci sincronizzammo e cominciammo a fottere Lidia a
sandwich.
Lidia stava perdendo la testa "ohhh questo non me lo aspettavo, fottemi due cazzi dentrooo, figlia
mia come mi inculi bene", urlava sbattendo la testa da una parte all'altra, "mamma che bel culo che
hai meglio della topa" e vennero insieme, allora proposi "Lidia ti piacerebbe inculare tua figlia"
"certo rispose e dato che io mi ero gà tolto si sfilo dal fallo e poi lo sfilo a Gianna sdraiandosi al suo
posto, leccai il buchino di Gianna per bene e le feci leccare il fallo finto visto che lei era molto
stretta dietro poi la feci sdraiare di schiena sulla madre e glielo guidai nel culo prima sditalinandola
e poi infilandole il cazzo nella topa, Lidia dapprima impacciata prese a fottere la figlia a grandi
colpi mentre la scopavo a buon ritmo Gianna se ne venne una prima volta "Riempimi Dido ho vogia

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Domingo - PASSEROTTO
di sborra, che bello essere fottuta ovunque" accellerai il ritmo e la mia sborrata fu molto abbondante
traboccando dalla fica di Gianna, venne anche Lidia stringendo le tette della figlia.
Mi sdraiai in mezzo a loro "vi è piaciuta la sorpresa, signore" rispose Lidia "sei un gran porco,
estato bellissimo inculare Gianna e sentirla dentro di me favoloso" nei suoi occhi si accese una
strana luce "ti dispiace se chiamo Franca vorrei farle la festa" acconsentii e mi vestì Lidia mi diede
il numero e telefoni alla macellaia di fianco al cinema
"pronto Franca"
"si mi dica" rispose lei
"voglio fotterti puoi sganciarti"
"si stavo andando a casa passerò a consegnarle la carne che mi ha chiesto"
"ti aspetto al secondo piano del portone del caseggiato dietro al cinema, troverai aperto"
"va bene cinque minuti e arrivo"
Le due donne mi guardarono, è una via secondaria che porta direttamente qui l'ho rimessa in
funzione in questi giorni" aprii ilportone con un comando che avevo aggiunto e andai alla porticina,
Lidia e Gianna intanto avevano indossato i falli normali a cintura e si nascosero, Franca arrivò
trafelata dopo poco "non sapevo ci fosse questa via" l'abbracciai appena entrata lei posò la carne che
aveva dovuto portare per reggere il suo alibi e si sbottonò la cappa restando in reggiseno e
mutandine che si levò subito "non potevi stare senza di me porcellino, ho tanta voglia anche io" a
quel punto mamma e figlia spuntarono fuori gridando "anche noi" e presero in mezzo Franca "
madre e figlia che onore ma cosa avete lì" e Lidia ridendo "ora ti facciamo la festa vacca" Gianna si
stese per terra e si fece leccare il fallo da Franca poi se la fece sdraiare sopra guidandoglielo nel
sedere mentre Lidia si faceva leccare il suo per poi metterglielo in fica "macellaia allo spiedo" rise
Lidia pompando l'amica mentre la figlia se la inculava, " sieste due troie, fottetemi" riuscì a dire
Franca prima che le riempissi la bocca con il mio uccello "lecca vacca mentre ti montano"
Franca me lolecco per bene spompinandomi a dovere mentre veniva varie volte, vedere il culo di
Lidia che faceva su e giu nella strana scopata mi fece venire voglia di riempirlo così lo sfilai dalle
labbra di Franca e andai a inculare Lidia "dai nonnina monta la tua amica che ti riempio il culo"
Lidia gemette "ne avevo proprio voglia, fammi un bel clistere di sborra" continuammo questa
ammucchiata fino a che Gianna se ne venne urladoinsieme a Franca e io sborrai nell'intestino di
Lidia facendola venire.
Ci separammo con fatica e Franca si rivestì " oggi sono di corsa ma vogli farvi i buchi a tutte e due
troione" e se ne andò dalla porticina, erano già le undici e mamma e figlia si rivestirono anche loro
mi baciarono e Lidia mi disse ci sentiamo presto

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Domingo - PASSEROTTO
Saggio di danza, la scuola di Carla
3 agosto 2001

Le prove continuavano avevo avuto un giorno di relax ma il mercoledì alle 12 ero di nuovo al
lavoro le prove iniziavano alle 14,30 ma volevo avere il tempo per fare dei controlli agli impianti,
dopo poco arrivò Carla la maestra di danza "Ciao Dido, meno male che ci sei vorrei provare un
passo di danza e la palestra e occupata, posso entrare" "Ciao Carla entra pure io mi fermo qui ai
tutto il tempo che vuoi fino alle prove" lei entrò e si diresse verso i camerini "mi vieni ad accendere
le luci e mettere su una cassetta" "arrivò" risposi Carla appena arrivata si tolse la gonna e si sfilò la
maglia restando con il pagliaccetto da danza, il mio sguardo sfiorò il suo sedere e indugio sul suo
seno evidenziato dal pagliaccetto attillato, Carla scese sul palco e io dalla regia audio le accesi le
luci e misi la cassetta che mi aveva tirato, ininziò una danza molto sexi sulla musica di nove
settimane e mezzo mi fece rimettere la cassetta molte volte per circa un'ora poi risalì dal palco e
venne a prendere la cassetta io cercavo di nascondere l'erezione che mi aveva provocato il suo
balletto, lei entrò nella regia e vidi che qualche ciuffo di pele pubico spuntava dal pagliaccetto e
divenni rosso dall'eccitazione, Carla Mi guarda in viso e scese al pacco "vedo che il mio balletto ti è
piaciuto" così dicendo mi si avvicinò e struscio il pube sulla mia patta "moltissimo è un balletto di
effetto, sei tutta sudata vuoi fare una doccia" lei con sguardo malizioso "insieme" io la strinsi a me
palpandole il sedere "perché no, così ti lavo la schiena" lei replicò "solo quella" abbassandole la
parte superiore del pagliaccetto "no anche qui sei tutta sudata" e presi a pastrugnarle le tette
abbondanti ma erette con i capezzoli durissimi, la baciai in bocca e feci vorticare la lingua contro la
sua che si mosse subito per avvinghiarsi alla mia, la presi per mano e la portai alla doccia lì le sfilai
del tutto il pagliaccetto mettendo in mostra la sua bella fica, mi spogliai rapidamente ed entrammo
sotto l'acqua, presi ad insaponarle il collo e le tette mentre lei saggiava con le mani il mio cazzo "sei
messo bene, l'avevo capito l'altro giorno" io scendevo verso l'inguine e le insaponai bene il pube
approfittandon per accarezzarla con tutta la mano aperta "sciacquamela bene odio il sapone tra i
peli" la sciacquai approfittando per infilarle due dita in fica poi mi abbassai e cominciai a
leccargliela "hooo si bravooo, lecca" la feci girare e appoggiare la mani al muro era piegata a 90° e
ripresi a leccarle la fica soffermandomi sul buchino del culo "ma cosa sei un formichiere, ohhhh"
stava venendo e rialzatomi glielo misi nella fica, la penetravo lunghi affondi scuotendola tutta e più
vedevo il suo seno ballare sotto i miei colpi più mi eccitavo, glielo sfilai e passai ad incularla
dapprima lentamente poi con più ritmo "aahhh mi inculi, sei grosso, un palo" mentre la fottevo
alternavo le mie mani tra le sue tette e la sua fica, "sto per venire allagami la fica" rientrai così nella
sua vagina e presi a muovermi sempre più veloce senti montarmi l'orgasmo e sborrai abbrancando
le sue tette "vengooo Carla bella ficona" e lei gemette "quanta ne hai vengo anche ioooooo" rimasi
dentro di lei e riaccennai a muovermi per ricominciare, ma lei si scostò "basta è stata una gran
scopata ma io ho da fare 10 ore di lezione e se no non ce la faccio" poi baciandomi "non ti
preoccupare abbiamo due settimane e me lo voglio gustare bene il tuo cazzo".
ci rifacemmo la doccia e dopo esserci asciugati a vicenda ci rivestimmo "sei un bel porco mi hai
fatto godere bene e sei ancora in tiro vedrò di trovare qualcuno che ti aiuti, ma non ti stancare
troppo" ci mettemmo a parlare e mi disse che la mamma di una delle sue allieve, Ornella, aveva
l'abitudine di sditalinarsi nei bagni della palestra quando portava la figlia a lezione ed era certa che
l'avrebbe fatto anche oggi portando la figlia alle prove se volevo avrei fatto un'opera buona perche
anche se aveva 35 anni era rimasta vedova da tre, continuammo a scherzare fino all'ora delle prove
quando entrarono le allieve Carla mi indicò Ornella, era una bella fica bionda un metro e settanta
seno notevole gambe lunghe e sedere a mandolino, una vera e propria strafica, fingendo di
controllare la sala la tenni d'occhio e quando cominciato il belletto si diresse verso i bagni della
galleria la seguì
Entrai nel bagno che la sentivo già mugolare, usando il passpartout aprii la porta e mi presentai con
il cazzo già duro fuori dai pantaloni, la trovai con la gonna sollevata e le mutandine abbassate in

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Domingo - PASSEROTTO
pieno ditalino "serve qualcosa dissi" e mi avvicinai a lei, era esterefatta ma dopo qualche instante
mi afferro il belino e se lo abbocco, leccava come una forsennata ma la fermai e la feci alzare mi
guardava con delusione ma la feci appoggiare con le mani al muro e glielo piantai in fica "non era
questo che volevi", lei boccheggio "siiii, finalmente un cazzo, e che cazzo come mi riempi bene" la
scopavo a fondo e lei gemeva e si contorceva "siii, fottimiii, riempimi, vengoo" iniziò a venire a
catena mentre la fottevo ero riuscito a infilare le mani sotto la magglia e le palpavo le tette
attraverso il reggiseno "sei una gran fica ma voglio scoparti ancora e vederti nuda" le gemeva "siii,
quando vuoi vengoooo" non riuscii più a tenermi e sborrai in quella fornace "hooooo, siiii sborra,
sborra" estrassi il cazzo e dopo averla girata la abbracciai e la baciai sulla labbra e sul collo, lei mi
disse "sei Dido quello del cinema" io assentii con la testa "mi hai preso con la forza ma ne avevo
bisogno, davvero vuoi scoparmi ancora" risposi "certamente puoi stasera" lei sorrise "certo per le
21, ma mi vedranno le allieve" no ci vediamo davanti alla gabina alle 21" lei mi strinse forte "non
vedo l'ora" e ricompostasi uscii per prima.
Alle 20 in una pausa delle prove io e Carla prendemmo il caffè insieme "Allora ho visto Ornella
molto distesa" io facendo lo gnorri "ah si" e lei stringendomi la patta "non fare lo scemo sarò una
tomba, come è andata" io palpandole le tette "tra un'ora sarà qui per il secondo tempo"
"ma la vedranno le mamme sono ciattelle" argomento lei
"no, saremo in cabina, perciò se non mi vedi non cercarmi, ok"
"ok ma domani sei mio" e mi baciò sulle labbra
Alle 21 ero davanti alla gabina avevo già oscurato gli spioncini che comunicavano con la sala, vidi
arrivare Ornella e ci infilammo in Gabina, "è tanto che non ho un appuntamento galante" io la
guardai "sei bellissima è un peccato che resti sola"
lei si scansò e sfilata gonna e giacca rimase nuda con le sole autoreggenti bianche "sono sexi" disse
con voce maliziosa " sei una strafica" e corsi a leccarle e palparle le mammelle la feci sedere su uno
sgabello e scesi tra le sue cosce, era bionda naturale con il pelo rado ma riccio, le scostai
accarezzandole le grandi labbra e presi a leccarla dall'ano al clitoride femandomi a suggerlo, mi
senti inondare dei suoi succhi "venggoo, scusa ma ho molta fame arretrata, continua" continuai fino
a farla venire un'altra volta poi mi alzai e la penetrai guardandola negli occhi e spremendole le tette
"sei proprio fica lo sai" e lei "mi chiamo Ornella, dimmelo di nuovo"
"Ornella sei una gran fica, ora ti scopo tutta"
"e bello sentirsi piena e sentirsi chiamare, vengoooo"
"vieni Ornella, che ti dò tanto cazzo"
"lo sento sììì"
Ornella era un continuo venire dopo un pò mi sfilai
"cosa vuoi fare ora" mi disse illanguidita
"voglio venire nel tuo culetto"
"non l'ho mai fatto ho paura, ma ho anche voglia"
la fesi girare e appoggiare al banco di montaggio dei film presi dell'olio di vaselina mi unsi e la unsi
bene penetrandola con un dito
"farò piano ma tu non strillare"
assenti con la testa e io infilai la cappella nel suo culetto, satrà stata la vaselina e l'eccitazione ma lo
sfintere si dilatò facendomi entrare nel suo culetto, era stretto e caldissimo
"ohhhh ma non mi fà male, è bellissimo godo"
rassicurato le separai le natiche con le mani e mi infilai fino all'elsa scopandola nel culo
"mi fai godere che bello meglio della fica" gemette Ornella
iniziai asborrare a lunghi fiotti "venggo nel tuo culo da favolaaaa"
"ti sento in gola siiiiii"
Mi tolsi dal sedere di ornella e lei si giro e prese a leccarmi l'uccello, dopo un simile trattamento mi
ritornò durissimo le alzo il viso e guardandomi con gli occhi dolci "mi scoperesti ancora un pò" ero
stanchissimo ma mi infoio la sua voglia "come lo vuoi?" le domandai "da dietro montami come una
cagnetta" e si mise a quattrozampe mi fiondai su di lei pentrandola con forza e facendo vagare le

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Domingo - PASSEROTTO
mani tra i suoi seni e il suoi clitoride e le sue chiappe che strizzavo e sculacciavo "fottimi sono tua
scopami e sborrammi ancora dentro voglio essere piena" godeva di continuo e io continuavo a
scoparla era la quarta sborrata della giornata e non riuscivo a venire "riempimi dai porcello" così
sollecitato riuscii a sborrare nella fica facendo godere anche lei.
Ero distrutto sollevai Ornella e la baciai con passione lei ricambio il bacio "ti ho proprio sfiancato
ma non ho mai goduto tanto in vita mia" l'aiutai a rivestirsi le uscì dicendomi "a presto tesoro",
tornai in ufficio le prove erano alla fine, Carla fu l'ultima ad uscire "che faccia hai, ti ha spremuto
per bene, con quella fame arretrata che aveva, vai a dormire ci vediamo domani alle 13 se te la
senti" io ridendo le risposi ce la farò o morirò nel tentativo" lei rise e mi mandò un bacio.

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Un amico di razza
4 agosto 2001

Da qualche tempo nel cinema dove lavoravo passava regolarmente un ragazzo nero, Ben, a vendere
la sua mercanzia, era un ventenne minuto avevamo fatto amicizia e dato che lui studiava l'italiano
gli davo una mano aiutandolo a ripassare, una volta Giorgia aveva fatto dei commenti sul fatto che
aveva tanta fame arretrata e la divorava con gli occhi, era il giovedì mattina e dopo la serata con
Ornella ero distrutto alle 12.30 passo Ben cominciammo a parlare che vedendomi stanco mi chiese
se stavo bene gli risposi che erano le troppe donne e lui sospirando mi disse che avrebbe voluto
essere lui stanco, così mi venne un'idea che lo entusiasmò, farmi dare una mano da lui con Carla, lo
portai nei camerini "Ben aspetta qui tra poco verrò su con una donna, se ti piace fammi segno e te la
faccio scopare" lui guardingo "perché lo fai" io risposi "perché sei un'amico e oggi non ce la farei
da solo", scesi in ufficio e dopo poco entrò Carla "ti sei ripreso Dido" "si non vedo l'ora ti scoparti,
ed ho una sorpresa per te" salimmo nei camerini e in un attimo Carla fu nuda mi spogliai anche io
nel frattempo Ben mi face segno che gli piaceva e dopo avergli mimato di spogliarsi abbracciai
Carla palpandole il culo era già infoiata "allora questa sorpresa" la girai strusciandomi contro la sua
schiena e palpandogli le tette e chiamai Ben che entrò subito, nonostante fosse minuto e alto un
metro e settanta aveva un cazzo sproporzionato di quasi trenta centimetri, Carla si irrigidì un attimo
"è una grossa sorpresa" mi disse facendo segno a Ben di avvicinarsi, feci sdraiare Carla a cosce
larghe e presi a leccarle la fica amorevolmente, Ben in tanto gli aveva piazzato l'uccello in bocca e
lei a fatica stava leccandoglielo, ben presto Carla riusci a ingollarsi quasi tutto il cazzo di Ben,
quando la sentii bella bagnata mi scostai e feci segno a Ben che si piazzò tra le sue cosce e glielo
infilò lentamente, Carla assorbì bene quel cazzone e lo incitò "spaccami dammi il tuo cazzone,
scopami" Ben non si fece pregare "si ti fotto bella fica, ti rompo tutta" la scopava con forza
palpandogli le tette a piene mani, lei godeva "che cazzone mi stai aprendo, sborrami dentro" Ben
continuava a scoparla a buon ritmo ad un certo punto si irrigidì "ti riempiooo" gridò e venne
rienpendola e portandola all'orgasmo, feci spostare Ben e demmo i nostri cazzi a Carla per una bella
ciucciata, lei non si fece pregare e si alternò tra uno e l'altro, poi dissi a Ben di sdraiarsi e aiutai
Carla a impalarsi sul suo cazzo, all'inizio lo prese centimetro per centimetro poi si abbatte su Ben
piantandoselo dentro a quel punto mi portai dietro di lei e la inculai, era strettissima per via
dell'uccello che le riempiva la fica presi anche io il ritmo di Ben
"ti è piaciuta la sorpresa Carla"
siii, magnifica era un pò che volevo un cazzo nero ma avevo paura, hai proprio un bel cazzo Ben"
lui era vicino ad un altro orgasmo "tu sei una gran fica e una gran troiaaaa" Ben le spruzzo la fica e
io continuai fino a riempirle il culo lei veniva di continuo "due cazzi ohhhhhh, sono pienaaaa".
Ci accasciammo ma Ben era ancora duro, Carla disse "per oggi basta, Dido grazie della sorpresa,
l'ho proprio gradita"
Vedendo Ben in quella condizione pensai di fargli scopare anche la mia collega e la madre con la
sorella e mentre ci rivestivamo gli telefonai
"Ciao Giorgia, potete venire tu Gina e vostra madre al cinema ho una cosa da farvi vedere"
"da come lo dici è importante arriviamo tra un'ora"
"ok ci vediamo in gabina"
In attessa che arrivassero portai Ben a mangiare al ristorante e gli spiegai chi stava arrivando "sono
tre belle fiche, puoi scopartele per bene e se vuoi puoi anche inculare Adele, le altre vedremo"
"va bene Dido non ho mai inculato una donna"
"è stupendo vedrai"
tornammo al cinema e andammo in gabina feci spogliare Ben e nascondere dietro un proiettore,
arrivarono Giorgia, Gina e Adele in tiro come non mai avevano subodorato che c'era da scopare
Adele esordì "allora cosa c'è da vedere" io chiamai Ben e rivolgendomi alle donne "spero che sia di
vostro gradimento" rimasero di stucco e Gina fu la prima a riaversi e ad afferrare l'uccello di Ben

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soppesandolo "mi squarterà ma lo voglio provare" così dicendo si spogliò imitata dalle altre due
Ben vedendo tutte quelle grazie esposte ebbe un'erezione spropositata, bisognava organizzare la
situazione "Giorgia, Adele leccateglielo per bene ma senza farlo venire, Gina sdraiati a gambe
larghe" le donne ubbidirono e io spogliatomi mi presi cura della fica di Gina lappandogliela tutta "ti
preparo bene per quel cazzone, troietta" lei mugolava, quando la sentii bella bagnata chiamai Ben
che se la inforcò Gina gemeva "è enorme, fai piano fottimiiiii" Ben la limava pastrugnandogli le
tette, feci mettere Giorgia alla pecorina con sua madre, anche lei alla pecorina, che le slinguava fica
e culo mentre io facevo lo stesso alla madre, Gina stava venendo sotto i colpi di Ben "ooohhh che
bel cazzo nerooooo".
Lasciai il posto dietro ad Adele a Ben che se la inchiavardò d'un colpo muovendosi rapidamente in
lei, presi Giorgia e sdraiatomi mi feci cavalcare piantandoglielo nel culo, Ben mi vide e cambio
buco inculando Adele con qualche indecisione ma affondando più di metà uccello nel suo sfintere
"mi rompi esci subito" gridò Adele e io di rimando "stai buona sei la prima donna che incula,
rilassati che ci vuole ben altro per sfondarti" lei si rilassò e vidi Ben sbattere le palle contro le sue
natiche "pompa bel negretto, ti insegno io come inculare una donna" e si mise ad assecondare gli
affondi di lui, Ben la porto presto all'orgasmo e non essendo ancora venuto lo invitai a scoparsi
Giorgia mentre la inculavo, sentii entrare il suo uccello e Giorgia esclamò "come sono pienaaaa,
montatemi porconi" la prendemmo a lungo mentre la madre e la sorella lesbicavano vicino a noi,
sentii Ben irrigidirsi segno che stava allagando la fica di Giorgia e dopo un lungo affondo le sborrai
nel culetto, "aahhhh siete due fiumi di lavaaaa" venne urlando Giorgia.
Ci sciogliemmo e Gina e Adele leccarono Ben mentre Giorgia leccava me, feci mettere le tre donne
a quattro zampe, avevamo tre culi e tre fiche a disposizione Ben si infilò nel culetto di Giorgia
ancora dilatato mentre io inculavo Gina, Adele nell'attesa si sditalinava, Giorgia venne gemendo e
si accasciò a terra, io lasciai la tana preparata a Ben e mi sdraiai sotto Adele facendomi montare e
glielo infilai in fica, Gina accusò l'ingresso di Ben nel suo culetto ma prese a godere succhiando la
fica che Giorgia le aveva messo davanti "come sei stretta Gina" bofonchio Ben, non voglio romperti
e uscii da lei per incularsi Adele che apprezzo l'intrusione " si spaccatemi in due, voglio la vostra
sborra" la fottevamo come se fosse l'ultima cosa che facevamo in vita, lei aveva perso ogni
controllo e agitava braccia e gambe infilata sui nostri cazzi, la riempimmo di crema come voleva
"ora sei contenta mamminaaaa" le sussurrai in un orecchio "siiiiiiiiiiii" rispose innaffiando l'uccello
di Ben con i suoi umori.
Ero distrutto mi rivestì "io sono arrivato, Ben ti affido queste tre belle troie, falle godere" e tornai
in ufficio mentre Giorgia glielo stava già ciucciando.
Passo un'attimo Carla "sei morto, e il tuo amico"
"sta accontentando tre mie amiche"
"martedì ho le prove mi farebbe piacere vedervi alle 13"
"glielo dirò, credo che sarà d'accordo"
verso le 19 passo Lidia "Ciao Dido ti vedo sciupato, avrei una sorpresa per te ci vediamo sabato,
verrà anche Gianna"
"va bene alle 9 ho anche io una sorpresa per voi"
concordò l'ora e se ne andò, verso le 20 suonò il citofono era Ben che andava via gli diedi
appuntamento sabato alle 9 per un altro round con alre donne, lui felice accettò, dopo un pò vidi
comparire le tre donne, si sedettero con fatica in ufficio, Adele parlo per prima "sono distrutta Ben
ci ha ripassato fica e culo e ci ha sborrato dentro a tutte, sembrava indemoniato" io mi rivolsi a loro
"allora siete contente della sorpresa, vedete che ho pensato a voi e non sono geloso"
Giorgia mi bacio teneramente "sei un tesoro, abbiamo goduto da matte ma non rinunciamo
comunque a te" e Gina e Adele annuirono sorridendo.

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I colori della vita
4 agosto 2000

Dopo il venerdì di castità ero pronto a chiavermi Lidia e Gianna in compagnia del mio amico Ben,
lui arrivò verso le 8.30 ci salutammo "ti rigrazio Dido sei un amico, non avevo mai chiavato così, e
avevi ragione inculare una donna è fantastico"
"hai soddisfatto le mie amiche e sono contento, stamattina ce ne faremo altre due, stai attento ad
incularle prche ce l'hanno molto stretto"
"te le sei già fatte eh"
"certo le ho sverginate io di culo, sono mamma e figlia due bombe, vai su nel camerino e aspettaci
nudo"
lui si incamminò, dopo poco vidi entrare Lidia e Gianna con una ragazzina asiatica, chiusi il
cancello dietro di loro Lidia fece le presentazioni "questa e Shini, la mia colf ha 19 anni ma ne
dimostra quindici, è tailandese" le strinsi la mano e lei abbassò gli occhi" la guardai meglio
dimostrava davvero quindici anni era piccolina, un metro e cinquanta, con un fisico che sembrava
normale sotto il vestitino a fiori che indossava, lo sguardo era molto dolce. Gianna aggiunse
l'abbiamo inizata al sesso ma vuole provare con un uomo, è vergine" a queste parole andai subito in
erezione Lidia eclamò "vedo che ti interessa, ma dove è la tua sorpresa, le guidai nei camerini e
chiamai Ben, Lidia e Gianna rimasero a bocca aperta e Shini sbiancò, feci le presentazioni "come
vedete è una grossa sorpresa" Lidia e Gianna si erano strappate i vestiti di dosso e si
inginocchiarono a sbocchinare Ben, io mi spogliai e sfilai delicatamente il vestito a Shini e la trovai
nuda, rimasi stupito il seno no era piccolo come sembrava era una terza alto e sodo, la fica era quasi
imberbe e il culo era tondo a sodo come constatai subito palpandolo la baciai i bocca e scesi al collo
sentendola tremare scesi lentamente al seno "stai tranquilla, ti piace come ti tocco" lei susurrò "siii,
siiii" leccavo i suoi capezzoli che si erano induriti e lei mi menava lentamente l'uccello, nel
frattempo Gianna si era sdraiata e Ben le leccava la fica con ardore mentre Lidia continuava a
spompinarlo, io leccavo le natiche di Shini insistendo sul buchino, vido che colava umori e passai a
leccarle le fica, Ben si stava scopando Gianna che muoveva scompostamente la testa a causa dei
gran colpi che riceveva in fica, Lidia leccava i coglioni a Ben e si rivolse a Gianna "godi figlia mia,
ha le palle belle piene e tra poco ti allaga tutta" Gianna godeva continuanante e senti Ben riempirle
l'utero mugolando "siii la tua sborrraaa, vengo" e lo strinse a se, io continuavo a leccare Shini
giocando con il suo clitoride e forzando piano piano il suo fichino lei godeva e venne stringendomi
la testa "siiii, sei meglio della padrona"
Adele alla pecorina si stava beccando l'uccellone di Ben in fica, Gianna scivolò verso di me e dopo
avermi bene insalivato il cazzo si sdraio facendo mettere Shini a 69 e continuando a leccarle la
fichetta prese il mio belino e lo guidò dentro l'asiatica, spinsi dolcemente e sentii cedere l'imene,
Shini che leccava Gianna tirò un gridolino, ma fu sopraffatta dalla lingua di Gianna e dal mio cazzo
che ora la pistonava e diceva qualcosa nella sua lingua, mi stavo godendo quel fichino strettissimo e
cominciai con un dito a prepararle il culetto Shini mi disse "dopo prima sborrami nella fica"
accellerai il ritmo, anche Ben aveva accellerato e Lidia era in pieno orgasmo, al ché Ben lo estrasse
e le trapanò il culo Lidia urlò "traditore mi sfondi" Ben alternava i colpi tra la fica e il culo di Lidia
che si stava abituando a prenderlo nel culo e godeva Ben allo stremo le fece un clistere di sborra nel
sedere, mentre Lidia sconvolta " mi ha messo allo spiedo e ora mi farcisce", Gianna venne sotto la
lingua di Shini e io sborrai con getti potenti dentro quel fichino vergine "Shini troietta prendiiii"
"siiiiii, sono donnnnaaaa" urlò.
Noi maschi eravamo ancora in tiro, io continuai a scoparmi Shinistavolta a speni moccolo mentre
Ben fotteva Gianna alla pecorina e Lidia si sedette sul mio viso dandomi la passera da leccare
mentre succhiava i capezzoli di Shini "ti stà fottendo, bene sei contenta piccolina" disse Lidia a
Shini "sii padrona è bello duro, lo voglio dappertutto" e dicendo ciò si alzo e si appoggio l'uccello
allo sfintere inculandosi da sola, il suo sederino era ancora più stretto della fichina, quando se lo fu

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Domingo - PASSEROTTO
infilato tutto dentro le feci fare perno sul mio cazzo e me la sdraiai addosso di schiena lasciando la
sua fica spalancata "Ben vieni ad aiutarmi" esclamai e lui non se lo fece ripetere e ancora viscido
degli umori di Gianna le si pintò in fica, Shini accuso il colpo "mi sventrano, ahhhh" ci fermammo
per farla abituare alla doppia penetrazione e al cazzone di Ben in quella fica quasi vergine fu lei
stessa che prese a muoversi "oohhh, ora sììì, è belllooooo" e continuo nella sua lingua, stavamo
raggiungendo tutte e tre l'orgasmo e Shini tremò mentre ci svuotavamo in lei.
Ben si sfilò subito raggiunto da Lidia e Gianna che gli ripulivano l'uccello, mentre Shini leccava il
mio, diedi a Shini la cintura con il doppio fallo e dopo avergliela fatta indossare "scopati la
padrona" lei gorgogliò "siii, il mio sogno" Adele era alla pecorina e non si aspettava l'assalto di
Shini che la infilzò prima in fica e poi nel culo con i falli artificali "Ma cos'è, Shini, piccolina
chiavami" lei stantufava nei due buchi "padrona sei mia ti riempio tutta" intato Ben steso per terra si
era fatto cavalcare da Gianna e io ne approfittai per incularla "due cazziii, in meeee, rompetemi".
Shini aveva già portato Lidia all'orgasmo e mi chiamò "Dio vieni a sborrarle dentro che io non
posso, uscìì da Gianna e riempi la topa di Lidia rimasta vuota, sentii un urlo era Ben che si inculava
Gianna mentre Shini era corsa a leccarle la passera, "Lidia era sconvolta "dammi la tua crema,
fammi sentire porca" continuai con qualche coplo ancora e poi lo estrassi sborrandole sulle tette e
sul viso "tieni troia ti lavoooo" gemetti Ben aveva scansato le due donne e ora gli veniva
copiosamente in faccia imbrattandole, le tre donne si leccarono golose a vicenda la nostra sborra.
Giacemmo soddisfatti Lidia ruppe il silenzio " mi sento i buchi in fiamme, ma felice di averli così"

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Domingo - PASSEROTTO
Dopo lo spettacolo
2 dicembre 2001

Si stava avvicinando l'estate e dopo il saggio di Carla nel cinema dove lavoravo si stava allestendo
uno spettacolo teatrale per chiudere la stagione, negli ultimi tempi andare al lavoro era diventato
molto piacevole, avevo vissuto momenti molto caldi con la mia collega ed avevamo coinvolto
anche sua madre e sua sorella.
Inoltre avevo conosciuto alcune signore della zona e avevamo fatto molto sesso, durante il saggio di
Carla avevo avuto modo di scopare anche con lei e di coinvolgere il mio amico africano Ben,
insomma me l'ero spassata.
Il giorno dopo il saggio Carla mi aveva dato appuntamento alle 9 per ritirare i costumi, arrivò
puntualissima in compagnia di Ornella la vedova che avevo colto a sditalinarsi nei bagni e che mi
ero scopato con gusto, ero un pò imbarazzato.
Mentre Ornella si dirigeva nei camerini Carla passo da me in ufficio per la contabilità, Carla
indossava un abitino leggero a fiori abbottonato sul davanti e notai che non indossava il reggiseno,
si sedette vicino a me e cominciai a sbirciarle la scollatura sentii la sua mano posarsi sulla mia patta
e la guardai.
"Senti Dido mi ha fatto provare delle nuove esperienze e hai realizzato le mie fantasie tranne una
voglio provare con una donna, è per questo che ho portato Ornella mi eccita molto vorrei
scopamerla insieme a te"
"Carla sei una porcella l'idea mi arrapa ma non so se Ornella si lascerà andare, dobbiamo
coinvolgerla usando uno strattagemma, ora andiamo su da lei e tra un pò tu fingerai di andare via e
ti nasconderai, io proverò a sedurla e ad eccitarla all'idea di lesbicare con te se sentirai che le
piacerebbe puoi intervenire se nò vedremo"
Rimanemmo d'accordo così e raggiungemmo Ornella nei camerini dopo 10 minuti Carla recitò la
sua parte e io feci finta di accompagnarla all'uscita.
Quando tornai trovai Ornella piegata a con il sedere sporgente che raccoglieva le scarpine da ballo,
indossava una gonna lunga sotto il ginocchio ma attillata e il suo sedere rislutava in evidenza con la
sua curva, mi indurii in un attimo e mi posi dietro di lei facendole sentire l'erezione in mezzo alle
chiappe "Ornella sei una gran fica" le dissi prendendola per i fianchi e girandola "e tu un porco
sempre in tiro" mi rispose baciandomi in bocca e vorticando la sua lingua contro la mia, ci
separammo e incomincia a sbottonarle la camicetta ma lei mi fermò, "siediti e guarda voglio farti
vedere come sono vestita" ubbidii e lei iniziò uno strip molto lento, sotto la camicetta foderata e
castissima aveva un reggiseno a balconcino nero che evidenziava le sue tette, i suoi capezzoli erano
gia duri, continuò sganciandosi e facendo cadere la gonna rivelando uno string nero e delle calze
autoreggenti, si sfilò anche lo string mostrandomi la sua passera nuda si era depilata e le sue labbra
vaginali erano ancora più evidenti, io avevo l'uccello durissimo e lo tirai fuori cominciando a
segarmi a quello spettacolo "ti piaccio cosi morigerata fuori e puttana dentro" e si chinò per
leccarmi l'uccello con amore.
"Ornella sei sempre più fica, mi fai imazzire così sta emergendo la troia che è in te" lei rialzo il viso
dal mio uccello ma contino ad accarezzarlo "si mi sono sbloccata ora voglio vivere e godere come
mai prima, voglio essere troia e provare nuove esperienze e sensazioni" la tirai a me e presi ad
accarezzarle l'interno delle cosce fino ad arrivare a sapaearle le grandi labbra introducendo il mio
indice dentro di lei e muovendolo lentamente.
"Cosa vorresti provare troietta dimmelo" lei era sempre più languida e muoveva il pube per gustarsi
la mia penetrazione "vorrei far l'amore con una donna provare cosa vuol dire essere leccata e
assagiare il miele della sua fica" io presi la palla al balzo e le chiesi "e chi vorresti farti nei tuoi
sogni" lei chiuse gli occhi e sussurrò "Carla mi eccita molto ogni volta che la vedo danzare devo
sditalinarmi come mi ha sorpreso tu nel cesso"

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Domingo - PASSEROTTO
Vidi dietro Ornella farsi avanti Carla già nuda e con i capezzoli turgidi avevo uno sguardo
eccitatissimo e prevedendo una sua mossa infilai un altro dito dentro Ornella che gemette, Carla si
mise dietro ad Ornella e brancandole i seni da dietro le si spalmò addosso "anche ti mi ecciti molto
Ornella voglio far l'amore con te, leccarti tutta come non ho mai fatto con una donna" Ornella
rimase molto stupita e voleva scappare ma io la tenevo per la fica e le mani di Carla si muovevano
sul suo corpo eccitandola ancora di più "si Carla lo voglio anche io" estrassi le mie dita dalla sua
fica e Ornella si girò abbracciando Carla stringendola per le chiappe, si baciarono dolcemente prima
sul viso e poi in bocca gemendo ed esplorando l'una il corpo dell'altra io mi erospogliato e
abbracciai Ornella da dietro strofinado l'uccello sulle sue chiappe e dissi a tutte e due " andiamo di
là e mettiamoci comodi" si separarono e tenendosi per mano si diressero al camerino con le tende
appena entrati Ornella si stese e Carla le si sdraio sopra a 69.
Carla cominciò ad accarezzare la fica depilata di Ornella "come sei bella ora te la voglio leccare
per bene" e prese a leccare le labbra della fica separandole con le dita fino ad arrivare al clitoride,
Ornella faceva lo stesso con lei palpandole il sedere, era bellissimo vederle lesbicare sentirle
gemere e depo una mezzoretta vennero insieme urlando il loro piacere ma ripresero subito a leccarsi
assaporando i loro succhi, io ero ormai stralunato e il mio cazzo mi faceva male da quanto era duro,
sentii Carla dire "Ornella tesoro leccami anche il culetto che voglio farmi inculare da Dido" Ornella
obbedii subito biascicando "fammelo anche tu amore" mi avvicinai dietro a Carla e Ornella dopo
aver leccato e insalivato il buchino dell'amica mi prese il cazzo in bocca insalivandomelo bene,poi
lo prese in mano e lo guido contro lo sfintere.
Entrai di colpo come inghiottito dal culetto di Carla che sussultò "si il mio sogno un cazzo in culo e
una lingua in fica" pistonavo con energia fottendo Carla nel culo mentre Ornella la leccava e ogni
tanto mi leccava i testicoli, Carla veniva a ripetizione gemendo e pronunciando frasi sconnesse "in
fica Dido vienimi in fica" mi sfilai dal suo culetto e la penetrai nella fica ormai guazza mentre
Ornella le leccava il clitoride e mi massaggiava i coglioni, era stupendo e sentii la sborra montare
fino a spruzzare nella fica di Carla che aveva portato all'orgasmo Ornella per l'ennesima volta e
venne anche lei "cheeee bellllo vi amoooo" godemmo insieme ma le due donne non erano ancora
sazie sbrogliammo i nostri corpi e dopo avermi fatto sdraiare si presero cura del mio cazzo
leccandomelo tutto e passandoselo da una all'altra.
Mi tornò subito duro e Ornella mi cavalcò a spegnimoccolo mentre Carla si sedeva sul mio viso
dandomi la fica da leccare mentre si accarezzavano e leccavano vicendevolmente i seni.
Ornella si agitava sul mio belino infilandoselo fino alla radice "Dido ha proprio un bel cazzooo non
trovi" e Carla rispose "lo sò è per questo che te l'ho mandato a scoparti" Ornella rimase un pò
stupita "ora capisco tutto è stato un complotto alle mie spalle" e sfilandosi il mio uccello dalla fica
ci si inculò da sola "allagami il culo porco mentre Carla mi lecca la fica" Carla ormai in pieno
orgasmo per il mio lavoro di lingua le prese il clitoride tra le labbra e inizio a suggerlo.
Godevo come non mai quelle due fiche mi portavano in paradiso il culetto di Ornella era un guanto
caldo che mi spremeva l'uccello mentre la fica di Carla ancora piena dei miei succhi misti ai suoi
mi eccitava ancora di più, andammo avanti così per un pò fino a che non venni nel culetto di
Ornella che sentendo la mia broda riempirla venne anche lei riempendo la bocca di Carla di miele,
infilai di colpo due dita dentro la fica di Carla facendola venire a sua volta.
Ci sdraiammo tutti e tre abbracciati "allora ti eri accorta che ti desideravo Carla" iniziò Ornella "si
ma eri troppo chiusa e se avessi fatto un passo verso di te saresti scappata per questo ho usato Dido"
Ornella scavalcandomi baciò Carla "se fossi un uomo ti scoperei" io mi alzai e dopo aver preso un
fallo a cintura lo porsi a Ornella "adesso puoi farlo" lei sgranò gli occhi e aiutata da me e Carla lo
indossò subito poi mise Carla alla pecorina e si infilò lentamente nella sua fica "ora ti scopo troia"
diede alcuni colpi ma non riusciva a trovare il ritmo giusto in quella strana situazione, mi misi
dietro di lei e la infiocinai in fica "ora ti aiuto io ti do il ritmo giusto, scopiamoci questa puttanella"
Ornella gemette e poco a poco cominciò a fottere Carla a colpi lunghi come io stavo facendo con
lei, Carla godeva "si amore scopami riempimi, ohhh Dido ti stà insegnando proprio bene" dopo un
pò usci da Ornella lasciando che portasse da sola Carla all'orgasmo "siiii vengo ora tocca a meee" e

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Domingo - PASSEROTTO
dopo essere venuta Carla tolse il dildo a Ornella e dopo averla fatta sdraiare la penetrò alla
missionaria palpandole le tette, ero al massimo e inculai Carla d'un fiato "che belle troie siete mi
piace essere usato da voi, Carla scopati Ornella per benino mentre io mi gusto il tuo culetto" dissi e
Carla " non sborrare devi venirci in bocca a tutte e due" mi tolsi così dal culetto di carla e mi misi in
piedi davanti alle due donne che scopavano, presero a spompinarmi insieme e mentre Ornella
veniva le inondai entrambe di sborra.
Era quasi mezzogiorno e ci facemmo la doccia tutti e tre insieme giocando sotto l'acqua, ci
rivestimmo e Ornella mi disse "grazie Dido mi hai fatto venire la voglia di ricostruirmi una vita, ora
mi metto a caccia di un uomo, ma non voglio perdere ne te ne Carla dobbiamo ancora giocare
insieme"

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Domingo - PASSEROTTO
Incontro con regia
3 dicembre 2001

Era lunedi e dopo lo spettacolo della scuola di danza di Carla che si era tenuto
sabato e aver rimesso a posto la sala domenica in compagnia di Carla e Ornella,
iniziava l'ultima settimana della stagione, che prevedeva per il sabato uno
spettacolo in dialetto di una compagnia conosciuta a livello regionale, alle 8
ero già dentro al cinema e puntuale arrivò il camion con le scenografie che
vennero scaricate sul palcoscenico i facchini mi avvisarono che alle 10 sarebbe
arrivato il regista con la scenografa e loro sarebbero tornati nel pomeriggio
per montare le scene, i facchini erano stati molto efficienti e alle 8.30
avevano già finito accostai i cancelli e mi misi in ufficio a leggere il
giornale poco dopo senti aprire il cancello e vidi Franca venire verso
l'ufficio, Franca era la macellaia vicino al cinema l'avevo conosciuta
intimamente e si era dimostrata una donna molto sensuale.
"Che bello trovarti qui hai da fare" mi saluto Franca e io le spiegai che avevo
un ora e mezza libera "hai voglia di dedicarti a me e a una mia amica" per tutta
risposta la tirai in ufficio e la baciai in bocca palpandole il culo, "ora la
chiamo, ti piacerà, la faccio passare da dietro" compose un numero e diede
rapidamente le istruzioni per entrare nel cinema dalla scaletta del condominio
posto sui camerini, poi salimmo per aspettare questa sua amica, aprii con le
chiavi il camerino che usavo come piedaterre, dopo poco senti bussare e Franca
aprii la porta di legno, entro trafelata una donna appena chiusa la porta la
guardai meglio era un medico molto famoso in quel quartiere si chiamava Lea e
doveva avere sui 45 anni indossava un taieur blu con la gonna poco sopra il
ginocchio e una camicetta di seta color panna, Franca me la presentò e la porto
nel camerino, Franca aprii la cappa rimase con la biancheria intima che si tolse
subito poi venne verso di me mi spogliò e una volta nudo mi disse "Lea ha un
sogno, che un giovane uomo la prenda con la forza, è tutta tua, non starla
sentire anche se ti dirà di smettere e fagli quello che vuoi io ti darò una
mano" mi avvicinai a Lea che indietreggio fino a trovarsi contro il muro
"vediamo come è questa vacca" dissi alzandole la gonna fino oltre la fica e
mettendole una mano sulla fica " sei gia bagnata troia, allora iniziamo subito"
la costrinsi a girarsi faccia al muro e sentii per la prima volta la sua voce
calda "no fermo non mi tocchi mi lasci andare" io le tirai su la gonna da dietro
e mi apparve un culo splendido le strappai le mutandine e lei gemette "no si
fermi basta" non le diedi retta e afferrandola per i fianchi le infilai
l'uccello in fica in un colpo solo, lei urlo "no nooo" io presi a fotterla
sentendola tutta un lago e le slacciai la giacca e la camicetta arrivando a
patrugnarle le tette doveva avere una 5° perché sentii sotto le mie mani due
belle zinne, aggrappandomi alle sue tette la limavo con ancora più forza e lei
comincio a mugolare e venne tra le labbra, restai ancora un pò nella sua fica
preparando il suo buchino con il dito medio intriso nei suoi umori, lei
ricominciò "no basta in culo nooo" io ero già entrato forzando il suo sfintere e
spingevo il mio cazzo dentro quel budello quasi certamente vergine, vidi Franca
che si sditalinava e gli ordinai "tu lecca la fica alla tua amica" e Franca
obbedii prima che Lea potesse lamentarsi, dopo un pò di questo trattamento Lea
gemeva "siii rompimi il culo ho che bel cazzo, inondami dammi il tuo spermaaa"
sentii montare la sborra e le allagai il culo "che trioa che seiii con un culo
da infartooo" Lea sentendosi riempire venne "ooooohhhh che porccoooo" io ero
ancora durissimo e gurdai Franca "mettiti alla pecorina vacca" lei ubbidii e si
ritrovo il mio uccello intero nel suo fichino stretto "sei proprio un torello
montami e sfondami" mentre scopavo Franca Lea si spoglio rivelando un corpo da
urlo era rossa di pelo e di capelli aveva un paio di tette enormi e leggermente
cadenti e due gambe sinuose sormontate da un culo perfetto nonostante l'età,
feci venire Franca mentre Lea sdraiata si sditalinava , estrassi il cazzo da
Franca e mi lanciai su Lea infilandola alla missionaria e prendole i capezzoli
in bocca alternativamente succhiandoli con forza "sei incredibile montami e
riempimi anche la fica porco" e allaccio le sue gambe dietro la mia schiena
stringendomi a se io ero tutto dentro di lei e i miei coglioni sbattevano sul

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Domingo - PASSEROTTO
suo sedere la montai così per un pò e sborrai in quella fornace "ti riempio
troiaaaa" "siiii ti sentooooo".
crollai su di lei, entrambi ansimavamo per il piacere ma ci risveglio la voce di
Franca sono le 9 e 45 mi alzai da Lea e ci rivestimmo le accompagnai alla
porticina e Lea mi disse "mi hai fatto godere moltissimo qui c'è il mio telefono
privato quando hai voglia chiamami".
Chiusi la porta del camerino e scesi di corsa ad aprire il cinema mi trovai
davanti il regista un signore di circa 6o anni accompagnato da una bella ragazza
di una trentina di anni, entrarono nel cinema e il regista mi presento la
ragazza come la sua scenografa Olga, alta più di 1 e 70 bionda con i capelli
lunghi indossava un paio di jeans attillatissimi e un top rosa molto ridotto,
gli feci visitare la sala cominciando dalla galleria passammo poi dalla platea
ed arrivammo sul palco la scenografa torno all'ingresso dove aveva lasciato una
valigia con alcune cose di scena e mi chiese di indicarle i camerini, restai sul
palco con il regista e gli indicai i tiri delle corde per alzare le scene e gli
attacchi per le americane con i fari, dopodiché scendemmo dal palco e ci
raggiunse la scenografa che parlo brevemente con il regista, ci demmo
appuntamento per le 15 e andai a casa per riposarmi.
Alle 15 arrivò la scenografa con i facchini e un attrezzista e li aiutai a
montare e fissare le scene arrivò poi l'elettricista e montammo i fari, mentre
lavoramo ebbi modo di notare che la coreografa era davvero un bel pezzo di fica
alle 18 avevamo già finito e rimasi con la scenografa ad aspettare il regista e
la compagnia che sarebbero arrivati alle 20 e 30 per le prove, la avvisai che se
voleva poteva fare una doccia e di avvisarmi quando aveva finito che sarei
salito a farla anche io intanto me ne andai in ufficio, dopo una mezzoretta
suonò il citofono e Olga mi disse che potevo salire, salii nei camerini andai
verso il camerini delle tende per mettermi in accapatoio e vidi che la porta era
socchiusa mi maledissi per non averla chiusa a chiave ma tutto sembrava in
ordine mi spogliai indossai l'accappatoio e mi diressi verso la doccia aprii la
porta e vidi Olga nuda sotto l'acqua che si infilava lentamente uno dei miei
vibratori nella fica, la mia erezione fu istantanea e debordò dal'accappatoio
Olga fisso il mio uccello "puoi darmi una mano o qualcosaltro" mi tolsi
l'accappatoio e mi avvicinai a lei prendendo il vibratore e affondandoglielo in
fica poi la girai e sempre manovrando il vibratore con la destra abboccai
l'uccello al suo sfintere e l'inculai, lei gemeva incoraggiando la doppia
penetrazione e venne dopo poco, mi sfilai da lei chiusi l'acqua e mi inginocchia
tra le sue gambe avevo tolto anche il vibratore e presi a inseguire con la
lingua le gocce d'acqua sul suo inguine prendendo il suo clitoride e rollandolo
tra le dita mentre cercavo di penetrarla con la lingua "lecca piccolo lecca" mi
incitava schiacciandomi la testa contro la sua fica, io leccavo con passione il
suo orgasmo non tardò ad arrivare mi inondo la faccia di miele io mi rialzai e
mentre la baciavo con il suo miele ancora sul mio viso e sulle mie labbra le
alzai una gamba e la penetrai in fica "ti stò aiutando abbastanza" le dissi le
di rimando "quante donne hai scopato oggi porco" aumentando il rimo le risposi
"tu sei la terza", continuavo a pistonarla ma non riuscivo a venire, lei
continuava a godere e a gemere, glielo sfilai da dentro e la costrinsi a
inginocchiarsi davati a me, subito mi abbocco il cazzo e mi fece un pompino da
vera maestra, finalmente sentii montare la sborra "ora sborro e ti riempio
tuttaaa" lei aumento il ritmo della pompa e ingoio tutta la mia sborra "sei una
gran pompinara Olga" le sussurai mentre l'aiutavo a rialzarsi, le feci indossare
il mio accappatoio e la frizionai per asciugarla meglio, se ti vesti veloce
facciamo in tempo a mangiare qualcosa in trattoria "ne ho proprio bisogno dopo
l'aperitivo che mi hai dato"
Andammo nella vecchia ma decorosa trattoria vicino al cinema e li avvisai che
avevamo poco tempo ci servirono subito, Olga mi guardo e disse "certo che sei un
vero porco, quando siamo arrivati i camerini odoravano di sborra e dopo quello
che ho trovato in quello con le tende ne ho avuto la conferma, ma sotto la
doccia sei andato oltre ogni previsione" le risposi "grazie per il complimento
ma ti sarei grato se volessi scordarti di quel camerino" lei mi sorrise "vedrò
cosa posso fare" cambiammo discorso e finimmo di cenare ridendo e scherzando,
rientrammo al cinema pochi minuti prima dell'arrivo della compagnia.
Vidi arrivare il regista che si chiamava Federico in compagnia di una bella
40enne che scoprii essere sua moglie nonche la prima attrice e si chiama Luisa

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Domingo - PASSEROTTO
era vestita con un'abito scampanato corto che metteva in risalto un paio di
gambe lunghe e affusolate e un seno prosperoso, inoltre lei era alta quasi un
metro e ottanta e bionda con una lunga chioma, rimasi incantato e solo l'arrivo
di Olga mi destò, iniziarono le prove e venni più volte chiamato per degli
aggiustamenti alle scene, ebbi modo di intravedere le cosce di Luisa e che
indossava uno string nero, verso mezzanotte le prove terminarono e Olga mi diede
appuntamento il giorno dopo alle 16 per alcune modifiche alle luci, finalmente
chiusi il cinema ed andai a casa a riposarmi.
Dormii fino alle 11 poi preparai il pranzo e alle 15 e 30 ero al cinema
speranzoso di un bis con Olga, rimasi un pò deluso vedendola arrivare con
Fedrico e Luisa mi dissero che volevano provare le luci e fare alcuni ritocchi
agli abiti lavorammo senza sosta fino alle 18, Federico mi fece spostare tutte
le luci più volte, durante il lavoro ebbi modo di passare nei camerini e vidi
Luisa con le sole mutandine mentre Olga le aggiustava il vestito, ebbi così la
conferma che era un bel pezzo di fica in particolare mi colpirono le corolle dei
capezzoli molto larghe e scure, l'ultima volta che passai intravidi Olga che
leccava con passione i capezzoli di Luisa, ebbi immediatamente un erezione che
cercai di mascherare quando Federico mi chiamò, Federico mi disse "vedo che
quelle due troie ti hanno eccitato" io rimasi interdetto e diventai rosso come
un peperone, lui continuò "non ti imbarazzare, voglio chiederti un favore, Luisa
è molto calda e con gli anni non sono più alla sua altezza, Olga mi dà una mano
ma non basta, sò che sei un gran porco, vorresti scoparti mia moglie?" la
domanda mi prese di sprovvista ma l'idea mi eccitava "si con grande piacere" lui
rispose "però voglio esserci anche io e Olga" lo rassicurai non c'è problema,
basta che non sia io il tuo obbiettivo" lui scoppio a ridere "non ti preoccupare
a me piace solo la fica"
Salimmo nei camerini e trovammo Luisa e Olga che lesbicavano "signore vi ho
portato una sorpresa" disse Federico indicandomi, ci spostammo nel camerino
delle tende, appena entrati Olga mi spoglio strusciandosi contro di me e io feci
altrettanto con lei toccandola in tutto il corpo, Federico intanto levava lo
slip a sua moglie e lei fattolo sdraiare gli estrasse il cazzo moscio e se ne
prese amorevolmente cura,
"Luisa mi sembra che olga sia in calore che ne diresti di scoparla" e le porsi
il fallo doppio a cintura, lei lo indossò mentre io feci sistemare Olga alla
pecorina con il viso rivolto versoil cazzo di Federico che cominciava a
ridestarsi, Luisa le si posizionò alle spalle e appunto il fallo contro la fica
della ragazza, "prediglielo in bocca troietta mentre ti scopo" ruggi Luisa, io
scivolai dietro di lei e presi a leccarle fica culo provando con un dito
l'elasticità dello sfintere, Luisa apprezzò "sei un formichiere cosa vuoi farmi"
mi disse guardandomi con sguardo languido io misi l'uccello tra le sue chiappe
rotonde e la inculai lentamente "facciamo un bel trenino" e mi aggrappai alle
sue tette, lo spettacolo visto da Federico doveva essere molto eccitante Olga lo
ciucciava mentre sua moglie se la scopava ed era inculata da me, Olga esclamo
"Federico sei in tiro come un asino" mi venne un'idea e dissi "Olga spostati e
togli il dildo a Luisa" lei esegui e io mi sdraia tirandomi addosso Luisa che
continuavo a inculare, le sue gambe erano oscenamente aperte "Federico ce lo
facciamo un bel panino" esclamai, lui si precipitò su sua moglie e le infilò
tutto il cazzo nella fica, Luisa gemette forte "ohhh maritino sei di marmo sono
bella piena, scopami forteee" coordinammo i movimenti e ci fottemmo Luisa con
impeto, "ora ti allago mogliettinaaaa" urlò Federico scaricandosi nella moglie
facendole avere un'orgasmo, Luisa tremava tutta e mentre Federico si ritirava
accudito da Olga io uscii dal culo di Luisa e ancora duro la feci girare e la
montai alla missionaria, Luisa non si era ancora ripresa dall'orgasmo sussultò
sentendomi entrare in lei "bella porcella dopo la sborra di tuo marito ora ti
prendi anche la mia" e affondai in lei leccandole i seni "dai fottimi sborrami
dentro piccolo porco" mi rispose intrecciando le lunghe gambe dietro la mia
schiena, la fottevo a colpi profondi strappando degli urletti di godimento, ad
un certo punto senti Olga spalmare il suo corpo sulla mia schie e accarezzarmi i
coglioni "sborrale dentro riempi questa troia" mi incitò Olga, senti motare la
sborra e aumentai il ritmo dalle scopa "siii ti riempio tutta bella troiaaaa" ed
eruttai dentro Luisa un litro di sperma lei venne gridando "com'è calda, mi
allaga" mi accascia su Luisa restandole dentro vidi che Federico era di nuovo in
tiro "Federico fatti fare una pompa dalla tua bella mogliettina" mi alzai e misi

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Domingo - PASSEROTTO
Olga alla pecorina davati alla fica di Luisa "lecca la tua amica è bella piena"
Olga cominciò a leccare vidi che era bagnatissima e approfittai della posizione
per strusciagli l'ucello sulla fica e sul culo quando fui di nuovo duro la
penetrai nella fica guazza dei suoi umori e dopo alcuni colpi mi spostai nel suo
culetto "finalmente un pò di cazzo per mee" esclamo Olga sollevando un'attimo la
bocca dalla fica dell'amica io mi alternavo tra il culo e la fica di Olga sentii
Federico dire "siii Luisa beviti la mia sborraaa" aumentai il ritmo portando
Olga all'orgasmo "ohhhh Dido che gran cazzo haiiii".
Olga era crollata da un lato e Federico era crollato sulle tende Luisa si
lamentò mi avete lasciato a metà, la feci alzare e mettere alla pecorina "non ti
preoccupare bella troia ci penso io a farti godere" e la inculai con un affondo
dopo alcuni colpi ripetei il giochino di alternare i buchi "ohhh sei ancora
durisssimooo, sborrami nel culooo" la limai per una buona mezz'ora nei due buchi
e quando sentii la sborra montare le affondai il cazzo nello sfintere
piantandole due dita in fica, venimmo insieme "che fica che sei Luisaaa" "siii
porcellinoooo"
Eravamo esausti e ci sdraiammo uno sull'altro, proposi di cenare insieme in
attesa degli attori ci facemmo la doccia e io ne approfittai per palpare ancora
un pò Luisa lei si stupì "ne hai anora voglia" e trovò la conferma nel mio cazzo
eretto, ci vestimmo e andammo tutti e quattro nella solita trattoria, ordinammo
e mngiammo di gusto bevendo parecchio, ad un certo punto sentii due mani
femminili palparmi il cazzo , erano Luisa e Olga che quando le guardai si
passarono oscenamente la lingua sulle labbra e io mi indurii ancora di più,
finito di mangiare tornammo verso il cinema Federico mi prese da parte "ti
ringrazio era un pò che non scopavo così, le signore mi hanno detto che ne hai
ancora voglia e anche loro, così ho disdetto gli attori e se vuoi stiamo ancora
un pò assieme" risposi di si e rientrati nel cinema abbrancai le due donnne per
le chiappe.
Federico disse facciamolo sul palco, c'era giusto ul letto matrimoniale per la
scena e ci spogliammo lanciando i vestiti in platea, "Federico che ne diresti di
cominciare con una spagnola , queste due vacche hanno delle belle tette e se non
ti dispiace vorrei provare quelle di tua moglie" lui assentii e facemmo
sdraiare le due donne sul letto e ci sedemmo su di loro con il cazzo tra quei
seni burrosi, Luisa era molto brava strinse i seni e allungo il collo in modo
che quando aveva il mio cazzo a portata mi dava dei colpetti di lingua sulla
cappella, Olga non era da meno e Federico godeva molto, allungai una mano nella
fica di Luisa e sentendola bagnata la feci alzare e dopo essermi sdraiato al suo
posto mi feci cavalcare da lei, si infilò subito il mio cazzo in fica mentre le
pastrugnavo le tette, vedevo il suo viso beato mentre andava su e giù sul mio
cazzo "Federico perché non ti inculi la mogliettina" lui gradì la proposta e
aiutato da Olga piantò l'uccello tra le chiappe della moglie, Luisa si era
sdraiata su di me e sentivo il suo seno contro il mio torace, "mi ero scordato
com'era il tuo culo mogliettina" ansimò Federico Luisa era al settimo cielo
agitava la testa e ripeteva "siiii rompetemi sono la vostra troiaaaa", il
trattamento stava facaendo il suo effetto e sentii Federico irrigidirsi e Luisa
contrarre i muscoli della vagina stavano venendo "ohhhh maritino mi hai farcito
il culetto" Federico si scansò e vidi arrivare Olga come una furia "non essere
egoista Luisa, nessuno mi ha ancora riempito" Luisa si tolse da sopra di me
subito sotituita da Olga che si impalo sul mio uccello "ohhhh finalmente sono
arrapatissima" presi a scoparmela con foga e vedevo le sue tettone ciondolare
mentre sussurrava "siii ancora cosììì" la scopata durò a lungo Olga era
caldissima e prese ad accarezzarmi lo scroto "svuotati allagami la fica,
riempimi" venni dentro di lei in maniera convulsa facendole avere un'orgasmo
squassante.
La serata era finita baciai Olga e Luisa in bcca un'ultima volta e ci separammo
dandoci appuntamento per le 20 del giorno dopo.

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Domingo - PASSEROTTO
Uno spettacolo appagante
5 dicembre 2001

Dopo l'orgia con Federico l'anziano regista, sua moglie Luisa la prima attrice e
la scenografa Olga, le cose scorrevano normalmente si erano tenute le prove e
venerdì sera c'era la prova generale l'aria era tesa come a tutte le generali
anche se si trattava di una piccola compagnia, ci furono alcuni battibecchi tra
gli attori e alla fine arrivò da me Federico "Dido Luisa e olga stanno litigando
per una faccenda di costumi vieni a darmi una mano a separarle" salii con lui
nei camerini e le due donne erano nude e si accapigliavano con foga, vederle
così eccitò tutti e due e ci snudammo il cazzo in erezione, mi avvicinai dietro
a Luisa e l'afferrai per le tette tirandola indietro lei si agitava e allora la
spinsi faccia al muro e la infiocinai in fica lei protestava ancora ma quando si
sentì violata si immobilizzò e questo mi diede modo di iniziare a trombarla, non
sentendo Olga mi girai e vidi che Federico l'aveva costretta ad abboccarsi il
suo uccello e ora lei lo spompinava con passione, io continuavo a fottermi Luisa
che cominciava a reagire "ohhh ci voleva un bel cazzo, fottimi fammi rilassare,
mi sentii toccare su una spalla era Federico "lasciala a me che gli insegno
l'educazione" mi tolsi e il marito glielo infilò in culo di colpo "non hai fatto
la brava e ora ti punisco" Luisa rispose " se questa è la punizione, sarò
cattivissima" .
Nel frattempo io feci appoggiare di schiena Olga al tavolo del trucco e
piazzatomi tra le sue cosce le misi tutto il cazzo in fica prendendo a
strizzargli le tette "c'è un solo modo di calmarvi a voi due, fottervi, lei
accarezzandomi il viso rispose "vi siete eccitati vedendoci lottare, buono a
sapersi", strinsi i suo capezzoli con forza "l'avete fatto apposta bagascette?"
lei contorcendosi "ohhh tu cosa pensi", intanto sentii Federico che sborrava nel
culo della moglie "siiii troia beccati la mia lava nel culo" "venggooo maritino"
ebbe la forza di replicare Luisa, leccitazione cresceva e fottevo con forza
Olga "ti riempio la sorca bella vacca" esclamai e sentendosi innafiare l'utero
Olga venne a sua volta.
Federico si impose "tutti a letto ora domani c'è spettacolo" obbedimmo e ci
demmo appuntamento per le 15.
La mattina dopo alle 8.30 ero nel cinema ad aspettare Giorgia la mia collega che
doveva fare la prevendita dei biglietti dalle 9 alle 12 e poi nel pomeriggio e
la sera, arrivò fasciata in una delle sue mini più sfacciate calze velate color
perla e una maglietta ampiamente scollata che metteva in risalto il suo seno
prosperoso, era proprio una bella fica 19enne, la salutai e mi avvicinai a lei
abbracciandola palpandole il culo, "come stai bella gnocca" "bene maialino e
sento che ti sono mancata" rispose alludendo al mio cazzo che sfregava contro il
suo pube, il tempo era poco e ci sciogliemmo lei si mise alla cassa e io aprii
il cinema, era una tortura guardarla e non poter fare niente e verso le 11 le
dissi "non ne posso più, fammi posto sotto la cassa" lei intui cosa volevo fare
sorrise e si scosto, mi acciambellai sotto la cassa trovandomi così tra le sue
gambe, ero coperto da una lastra di compensato e da fuori nessuno poteva
vedermi, accarezzai le sue gambe risalendo lentamente fino alle cosce che trovai
splancate e vidi che non portava mutandine, le separai le grandi labbra
passandole le dita su tutta la fica e presi a giocare con il suo clitoride, la
sentivo gemere e con una mano mi accarezzo i capelli, così incoraggiato
affiancai alle dita la lingua e presi a leccare quella bella albicocca
suggendole anche il clitoride, lei si bagnava sempre di più ma quando sentivo
che era prossima a venire mi fermavo la lasciavo sbollire qualche minuto e poi
ricominciavo andai avanti osì per quasi un'ora, si avvicinava mezzogiorno e
continuando il lavoro di bocca quando la senti vicino all'orgasmo le cacciai due
dita in fica e lei vene cercando di dissimulare dato che il cinema era ancora
aperto, aspettai qualche minuto che poi uscito dal mio nascondiglio andai a
chiudere il cinema, tornai in ufficio e trovai Giorgia nuda stesa sulla
scrivania oscienamente aperta che con le dita si teneva aperta la fica "fottimi
vigliacco" estrassi subito il cazzo già duro e glielo piantai in fica trovando
bagnatissima per l'orgasmo di prima "ne avevi proprio voglia troietta" lei

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Domingo - PASSEROTTO
affannosamente rispose "è da un pò che gioco solo con mia madre e mia sorella,
quello stronzo del mio fidanzato ha un concorso e non ci vediamo da due
settimane, avevo voglia di un cazzo vero,il tuo cazzo" la fottevo lentamente e
presi a raccontarle delle mie ultime avventure sapendo che gli piaceva e la
eccitava, "sei sempre il solito porco, non mi dispiacerebbe di unirmi a te e ai
teatranti per una bella scopata" "glielo dirò e vedremo" risposi, mi piaceva
fottere il fichino stretto della mia collega e sentendo avvicinarsi l'orgasmo le
chiesi dove vuoi che ti sborri?" "nel culo, lo vglio nel culo", cambiai buco e
venni accolto dallo sfintere di Giorgia già dilatato e dopo alcuni colpi la
riempiii "siiii finalmente la sborra nel culettoooo" e se ne venne agitando la
testa.
Uscimmo per pranzare e continuammo a parlare di Federico e delle sue donne,
l'idea piaceva molto a Giorgia ma prima di acconsentire voleva vederli,
rientrammo al cinema e dopo poco arrivò Federico Con le due donne e un ragazzo,
presentai la mia collega che rimase colpita da Luisa e Olga, Federico presento
il ragazzo come suo figlio Walter, Walter era alto quasi un metro e ottanta
magrissimo dimostrava meno dei suo 18 anni, strinse la mano a Giorgia diventando
tutto rosso, si avviarono nei camerini mentre Walter si accomodava in sala,
rimasti soli Giorgia mi si rivolse "Ok Dido, Luisa e Olga sono due belle fiche e
Federico è intrigante, non vedo l'ora di fare un'orgetta", aprimmo la cassa e io
mi curai delle luci, verso le 17 Giorgia mi chiamo per stare alla cassa perché
doveva andare in bagno, la sostituì ma dopo mezzora non era ancora tornata ero
un pò preoccupato ma la vidi arrivare trafelata e con un rivolo bianco
nell'angolo sinistro della bocca la feci entrare in ufficio e la pulì con il mio
fazzoletto "raccontami tutto maialina" le mi fissò e cominciò il racconto "sono
andata in bagno e ho sentito dei mugoli provenire da un gabinetto mi sono messa
ad ascoltare e sentivo una voce giovane ed eccitata dire siii mamma dai più
forte, i lamenti continuavano e sentii pronunciare anche il nome di Olga, mi
accorsi che il gabinetto non era chiuso e molto illibidinità spalacai la porta,
seduto sul cesso c'era Walter che si menava l'uccello ma quello che mi ha
colpito sono state le dimensioni del suo cazzo più di 25 centimetri di lunghezza
e molto largo con una cappella larga e violacea, mi sentii bagnare a guardarlo,
lui si era bloccato e cercava di coprirsi io mi alzai la gonna e le mostrai la
fica nuda, lui rimase incantato a guardarmi e io ne approfittai per afferrargli
l'uccello e cominciare a menarlo, lui chiuse gli occhi e io gli dissi di
continuare a sognare che fossi sua madre e gli abboccai la cappella, lo
spompinavo a fatica e non riuscìì a prendergli in bocca più di metà cazzo lui mi
chiamava un pò mamma un pò Olga e mi incitava a ciucciarlo, ero in fiamme e ho
cominciato a sditalinarmi dopo un pò mi ha sparato un paio di litri di sborra in
gola e pensavo di affogare ma riuscii a ingoiare quasi tutto e gli ripulii
l'uccello lui mi ringraziò e mi fece promettere il silenzio io gli dissi che
volevo rivederlo e scoparmelo, poi sono tornata qui ma sono tutta un fuoco" le
infilai una mano sotto la mini e sentii un lago era arrivata l'ora di chiusura
cassa e chiuso il cinema mentre continuavano le prove ci appartammo in gabina di
proiezione e chiusa la porta blindata la feci chinare sul banco delle pellicole
e sollevatagli la mini mi estrassi l'uccello e la inculai con foga "sei una
troietta ti è piaciuto spompinare quel cazzone, ora ti prendi il mio" "siiii, mi
sento piena ma vorrei anche il suo" io la limai per un pò e poi passai a
fotterla in fica "se sei d'accordo vedo di organizzare qualcosa anche con lui,
magari riusciamo a fargli scopare anche la sua mammina" sentire queste parole
portò Giorgia all'orgasmo e le sue contrazioni mi facero sborrare dentro il suo
fichino, ci ricomponemmo e tornammo alla cassa, arrivò Federico che mi chiamò da
parte "ti ho visto scoparti la tua collega potresti farla unire a noi, mi
piacerebbe fotterla" gli risposi di sì e gli spiegai cosa era successo tra lei e
Walter e delle voglie di Walter su sua madre e Olga, "sospettavo qualcosa, io
sono d'accordo, bisogna forzare sua madre" studiammo un piano che avremmo
attuatoil mattino dopo.
Quella sera lo spettacolo fu un successone, io informai Giorgia del piano per il
mattino dopo, finito lo spettacolo ci salutammo e ci demmo appuntamento per le
dieci della domenica.
Il mattino io e Giorgia arrivammo prima poi arrivarono Federico Luisa Olga e
Walter cominciammo a smontare le scene, Giorgia riuscì a dare appuntamento a
Walter nel camerino con le tende dicendogli di entrare a buio e scoparsela

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Domingo - PASSEROTTO
subito, mentre Federico convinceva Luisa ad aspettare nuda nel camerino dove le
avremmo fatto provare un superdotato, ma di stare al buio in modo da non essere
riconosciuta, Walter salì nei camerini e io Federico Olga e Giorgia lo seguimmo
a distanza .
Davanti al camerino Walter si tirò fuori l'uccello e Olga rimase a bocca aperta,
eravamo in una buona posizione e potevamo vedere dentro al camerino, Walter
entrò e trovo quella che lui credeva Giorgia a gambe spalancate e le infilò
subito il cazzo in fica, Luisa cacciò un grido sentendosi strapiena aspettamo
qualche minuto poi entrammo nel camerino già nudi e accendemmo la luce Luisa
grido "Walter cosa fai?" lui balbettava ma rimaneva conficcato dentro la madre
Federico si intromise "ti scopa come nei suoi sogni, e non mi dire che non ti
piace il suo cazzone, figliolo fottiti tua madre che poi Olga e Giorgia
aspettano il tuo uccello" Federico cacciò il cazzo in bocca alla moglie per
calmare le sue proteste, Olga si mise dietro Walter e gli leccava i coglioni
dando qualche colpo di lingua anche alla fica piena di Luisa, Giorgia mi
spompinava seuendo la scena, Olga incitava Walter "ti piace la tua mammina ti
piace fotterla" Walter affondava sempre più veloce dentro la madre "siii mamma
come sei calda, ho sempre sperato di scoparti, sei una porca, papà sono al limte
cosa devo fare" Federico tolse il cazzo dalla bocca della moglie "sborrale
dentro figliolo, riempi tua madre" Walter si piantò tutto dentro sua madre e
venne Luisa sentendosi piena venne gridando "che figlio cazzuto, e quanta sborra
hai piccolinoooo" Walter si accascio sulla madre ma Olga lo fece alzare e
Federico prese il posto del figlio dentro Luisa fottendola in fica con forza,
intanto Olga e Giorgia ripulivano il bastone di Walter che tornò durissimo, Olga
si mise alla pecorina "volevi scoparmi Walter, ora puoi farlo" Walter guardò
Giorgia e le disse "leccala" indicandole il culo, Giorgia esegui mentre Olga
preoccupata "cosa volete fare là dietro" ma non ebbe il tempo di finire la frase
che Walter inizio a infilarle l'uccello in culo aiutato da Giorgia "è da tanto
che sogno di romperti il culo puttana, ti ho vista leccare mamma e papà" e
affondò fino ad entrare tutto, l'aria era piena dei lamenti di Olga, Federico
stava stantufando la moglie "vedi come incula bene Olga nostro figlio poi
tocchera anche a teeee" e sborrò dentro la moglie che godeva a ripetizone appena
Federico si tolse io montai su Luisa e comincia a fotterla "ti è piaciuta la
sorpresa troia,ora ti farcisco anche con la mia sborra nel" frattempo Walter
sborrava nel culo di Olga che se ne venne anche perché era un pò che Giorgia si
occupava del suo clitoride "Olllgaa ti ho riempitààà e d'ora in poi ti fotterò
spesso", Federico disse "Walter fatti leccare il cazzo da ua madre, e tu Giorgia
vienimelo a ciucciare", io sborrai dentro Luisa mentre lei spompinava il figlio
"siii Luisa ora sei piena come una vera troiiiaa", Luisa ebbe l'ennesimo orgasmo
e boccheggio il figlio ormai rigido si mise dietro Giorgia e le infilò il cazzo
in fica mentre lei sbocchinava il padre "grazie Giorgia hai realizzato i miei
sogni e ora ti scopo", chiamai Olga a leccare la fica di Luisa che era
semincosciente dopo tutte le volte che era venuta e mentre erano a 69 penetrai
Olga in fica "ora ti dò una bella razione di sborra anche in fica", il tempo
passava e la notra orgia coninuava uno dopo l'altro venimmo tutti e ci sdraiammo
sulle tende Federico disse "ora abbiamo un vero uomo in casa e tu Giorgia sei
una gran troia degna di mia moglie e di Olga", Walter si avvicinò a sua madre la
fece girare a pancia in giù "papà se non ti spiace vorrei ancora fare una cosa"
il padre vedendo il cazzo duro del figlio e intuendo cosa voleva fare assentii,
Walter appuntò l'uccello tra le chiappe della madre e se la inculò.

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Domingo - PASSEROTTO

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Domingo - PASSEROTTO

Anche la sfiga può portare figa


14 dicembre 2001

Mi chiamo Carlo e voglio raccontarvi una storia con un filo conduttore unico la sfiga, tutto
cominciò una mattina di fine inverno faceva molto freddo erano le 5 e mezza ed ero appena uscito
di casa per andare al lavoro quando non mi accorsi che la strada era una lastra di ghiaccio e scivolai
malamente per terra, sentii un crack molto sinistro e quando provai a rialzarmi mi resi conto che mi
ero rotto una gamba, mi trascinai nel negozio più vicino, un forno che apriva molto presto, da li
chiamai l'ambulanza ma mi risposero che prima di mezz'ora non potevano venire, a quel punto
alcuni avventori si offrirono di accompagnarmi alla sede della pubblica assistenza, giungemmo a
fatica e lì mi caricarono su un'ambulanza che però dovevo raccogliere altri infortunati, riuscimmo
ad arrivare in ospedale alle 9.30,nel frettempo avevo fatto avvertire casa di cosa mi era successo.
In ospedale regnare la desolazione c'era poco personale e a ortopedia vi era un solo medico che non
dormiva da 48 ore in attesa di decidere come procedere, venni messo in una camerata di anziani e
immobile nel letto rimuginavo tra me sulla mia sfiga, quel sabato avevo appuntamento a casa mia
con la mia ragazza e avevamo in programma una weekend a base di sesso, visto che avrei avuto la
casa libera per 2 giorni,invece mi trovavo l nel frattempo l'ospedale si andava riempiendo perché la
gelata aveva provocato molte vittime, c'era una baraonda continua anche perché il reparto era
chiuso per metà per una ristrutturazione, i primi due giorni li passai a bestemmiare dentro di me
anche per il dolore alla gamba, mi avevano intanto diagnosticato una doppia frattura alla tibbia
destra e sarebbe stata necessaria un'operazione per impiantare una placca, ero di umore pessimo
inoltre nella camerata un vecchietto morì, capii che era la stanza dove tenevano gli anziani che
avevano avuto fratture gravi ed erano vicino ad andarsene, questo perché era vicino alla stanza degli
infermieri.
Con il tempo cominciai a calmarmi e rassegnandomi al mio destino presi ad osservare le infermiere
e le allieve alcune decisamente carine, dato che ero una presenza fissa cominciammo a scherzare
con loro e sopratutto con una allieva al 2 anno una siciliana diciottenne di nome Carmela era
piccolina minuta ma molto ben fatta, c'era inoltre un infermiera che era una favola Gloria, era una
caposala quarantenne sempre molto rigida e impettita alta un metro e settanta con gambe lunghe e
affusolate che intravedevo quando dal camice e un sedere da favola che spiavo quando si chinava
per accudire gli altri malati, varie volte avevo avuto delle brusche erezioni guardandola e visto la
mia posizione di immobilità mi era riuscito difficile nasconderle, ma lei aveva fatto finta di nulla.
Carmela per arrotondare i soldi della borsa di studio faceva anche delle notti a pagamento e me la
trovai varie volte a vigilare il paziente del letto a fianco, una notte Carmela prese servizio e mi disse
che doveva studiare per un'esame che aveva la mattina dopo perciò avrebbe letto tutta la notte e per
non disturbarmi coprii la lampada con una traversa, stentavo a prendere sonno e nel dormiveglia mi
accorsi di un chiarore, la traversa stava prendendo fuoco mi svegliai di colpo e vidi Carmela entrare
nella stanza con lo sguardo sbarrato, il paziente vicino a me aveva l'ossigeno e le fiamme si
avvicinavano pericolosamente al tubo di erogazione in plastica, riuscii ad allungarmi fino ad
afferrare un lembo della traversa e tirando con forza la gettai per terra presi la bottiglia dell'acqua
minerale e gliela svuotai sopra riuscendo a spegnerla, crollai sul letto esausto perché avevo tirato la
gamba ed ero in preda ad un forte dolore, Carmela riuscì a sbolccarsi e corse al mio letto "stai bene
Carlo, ci hai salvato, sono una stupida potevo ammazzarti e far bruciare l'ospedale non sarò mai
un'infermiera mi cacceranno" aveva deto tutto di corsa e poi si mise a piangere, io le presi una mano
e la tirai a me lei appoggio la testa sul mio petto continuando a piangere, la calmai accarezzandole i
capelli "sei un'ottima infermiera Carmela calmati non è successo niente, fai sparire la coperta e
asciuga per terra presto" lei obbedii subito aveva appena finito che passò Gloria che non si vedeva

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Domingo - PASSEROTTO
da un ora e sentii l'odore di bruciato ma l'addebitò alla mia pipa e mi fece una rampogna sul fatto
che almeno la notte non dovevo fumare perché avremmo rischiato un'incendio e ricordò a Carmela
che oveva essere più dura con i pazienti per il loro bene, appena andò via io e Carmela scoppiammo
a ridere perché non si era accorta di niente Carmela riprese a studiare e io mi addormentai, all'ora
del pranzo arrivò Carmela raggiante e mi stampò un bacio sulle labbra "c'è l'ho fatta ho passato
l'esame' io rimasi imbarazzato anche perche nel baciarmi avevo sentito i suo seni sul braccio e mi
era venuta un'erezione spaventosa, lei vide il lenzuolo sollevato in quel punto e sorrise "sei proprio
tutto in trazione vedo" non seppi ribattere, e lei dopo un bacino sulla guancia se ne andò.
La notte accadevano cose strane soprattutto quando erano di turno Olga e il dottorino che mi aveva
medicato al mio arrivo, capii carpendo alcune frasi che c'era una tresca tra loro e che si vedevano in
sala medica per scopare memorizzai l'informazione per usarle in seguito, intanto si avvicinava il
giorno dell'operazione ed ero molto nervoso la notte prima Carmela era di nuovo di turno mi vedi
nervosissimo che mi agitavo nel letto "dai Carlo anrà tutto bene non ti preoccupare" mi rassicurò"
io ero molto scontroso lei prese ad accarezzarmi il viso e mi baciò ricambia il bacio con impeto e le
accarezzai il seno "cosà fai stai buono" si difese lei ma io avevo fatto scivolare una mano tra le sue
cosce e arrivai a toccarle le fica attraverso le mutandine "ma sei un polipo stai fermo" le
accarezzavo le grandi labbra attraverso il tessuto e lei cominciò a bagnarsi gemette "ora ci penso io
a te" e infilata una mano sotto il lenzuolo afferrò il mio cazzo che era fuori dal pigiama e cominciò
a menarmelo, scostai le sue mutandine le infilai un dito in fica masturbandola dolcemente, la sua
mano accellerò e data la lunga astinenza ero prossimo a venire glielo dissi e lei cacciò la testa
sottoil lenzuolo e sentii le sue labbre circondarmi la cappella le sborrai in bocca un litro di sperma
mentre accelleravo il ditalino portandola all'orgasmo, lei tolse la testa da sotto il lenzuolo mentre io
mi stavo leccandole dita piene del suo nettare "sai di buono Carmela, grazie" lei rispose "anche tu
sai di buono, grazie a te" mi addormentai subito.
L'operazione andò bene e mi rispedirono a casa con il gesso da immobilità che dovevo tenere per 40
giorni, venne a trovarmi la mia ragazza Paola aveva un vestitino che evidenziava il suo seno molto
prosperoso "Paola ho voglia di scoparti" le sussurai mentre eravamo abbarcciati "non si può hai il
gesso" avevo intrufolato la mano tra le sue cosce e le accarezzavo la patatina a palmo pieno lei si
agitava io insistettice "vienimi sopra montami" lei non la faceva più si sfilò le mutandine e le mise
nella borsetta poi si sollevòla gonna ai fianchi e mi cavalcò infilandosi l'uccello in fica "ne avevi
voglia e porcone sei duro come il ferro ora ti fotto" e prese ad agitarsi sul mio uccello sbottonandosi
il vestito e porgendomi i seni da succhiare, si muoveva sopra di me come un'invasata e io la
pistonavo con forza venimmo dopo poco abbracciandoci, durante quei 40 giorni Paola venne a
trovarmi varie volte e ogni volta anche se limitati dal mio gesso scopammo come pazzi, mi
ricoverai per rimuovere il gesso l'anziano infermiere che doveva farlo si tancò presto della
macchinetta che a suo dire non riusciva a tagliare bene il mio gesso che era particolarmente spesso e
preso un flessibile dal cantiere che era ancora apertoin ospedale tagliò il gesso con quello lasciando
anche un taglio superficiale per tutto il contorno della coscia protestai con i medici che mi risposero
che quell'infermiere era prossimo alla pensione e non poteva dirgli niente per tenermi buono mi
misero in una stanza da solonella parte appena ristrutturata che era distante dalle altre camere, dopo
un pò entro Carmela con il carrello delle medicazioni "Ciao Carlo hanno cercato di farti a fette ho
saputo" scherzò lei "si e in zona pericolosa" lei sollevò il lenzuola e appoggio una mano sul pacco e
tastandolo disse "non mi sembra ci siano danni, ora controllo meglio" mi abbassò gli slip e prese in
mano il mio uccello "finalmente lo vedo bene" e lo abbocco accarezzandomi i coglioni dopo un pò
la scostai e presi a sbottonarle il camice nonostante le sue proteste le abbasai le mutandine e
inginocchiatomi posi il viso tra le sue cosce baciandogli prima le coce e poi il fighino fino a
prendere in bocca il clitoride e suggerlo come un piccolo cazzo, lei gemeva e io continuavo a
leccarla le infilai un dito nella figa e la portai velocemente all'orgasmo, si ricompose in fretta "sei
pazzo ma mi hai fatto godere ci vediamo stanotte" e se ne andò, arrivò la notte e sentii dei passi in
corrdidoio e dopo un pò dei rumori provenire dalla stanza a fianco che era vuota mi sporsi a vedere,
lo spettacolo era altamente erotico c'erano Olga la caposala appoggiata al muro completamente

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nuda e il dottorino che la trombava da dietro a grandi colpi "godi troia che te la apro bene questa
ostrica, e lei guaiva "siii dammi il tuo arnese sfondami" sentii una presenza a fianco a me era
Carmela che osservava incredula le feci segno di andare nella mia stanza appena entrati lei sbottò
"hai capito quella troia tutta rigida e tronfia che si prende il cazzo in servizio" io mi avvicinai e
abbracciandola le dissi "ora ne prenderai anche tu del cazzo, voglio sfondarti tutta" le slacciai il
camice e sotto era nuda mi sdraiai sul letto e me la tirai sopra a 69 prendendo a lappargli fica e culo
infilandole lentamente un ditino nello sfintere , sentimmo dei rumori e Carmela afferrato il camice
si nascose dietro un paravento, si aprii la porta ed era Olga che si avvicinò al letto per vedere se
dormivo io fingevo alla grande lei soddisfatta ucii subito, appena la porta fu chiusa sbucò dal
paravento Carmela nuda che levò il lenzuolo e si sedette sul mio cazzo "hooo finalmente dentro,
come è grosso" esclamò prendendolo tutto fino ai coglioni, le pastrugnavo le tette e le davo il ritmo
lei si alzava sul mio cazzo sino a quasi sfilarselo per poi ripiombare infilandoselo tutto "godooo siii
che belll cazoooo" venne sibilando Carmela mi girai senza uscire da lei mettendola sdraiata sotto di
me e ripresi a scoparla "Carmela quanto sei buonaa" e mentre lei continuava a godere glielo tolsi
dalla fica e approfittando del fatto che ero ben lubrificato glielo appoggiai al buchino introducendo
la cappella "noooo ho il culo vergine" esclamò cercando di scansarmi, affondai dentro il suo culetto
fino in fondo e presi a muovermi sditalinandola nel contempo "lo era ora te lo rompo per benino,
bella troietta" dopo il dolore stava cominciando a godere "siiii ancheee nel culo, sborrami dentro
che li puoiii" incitato da lei la cavalcai con impeto fino ad allagarle il buchino "ti piace essere
inculata senti quanta broda ti regalo" e venni insieme a lei "oooohhhh sei uno stalloneeee sono tutta
pienaaaa", giacemmo sul letto abbracciati "devo andar via" disse Carmela rivestendosi "sei un gran
porco mi hai rotta tutta non avevo mai goduto così" e mi lanciò un bacio uscendo, passarono due
giorni e la mattina dopo mi avrebbero dimesso c'era di nuovo di turno Olga ma sapevo che il
dottorino era fuori città, la sera accusai dei finti dolori al ginocchio della gamba rotta e Olga mi
disse che sarebbe ripassata per dei massaggi, l'aspettai fino a mezzanotte entrò nella stanza con il
broncio e si mise a massaggiarmi il ginocchio era messa di lato a me per fare più forza e avevo il
suo culodi fronte alla faccia decisi di risciare e le infilai una mano sotto al camica arrivando a
toccarle le mutandine lei balzò via "cosa stà facendo, come si permette" io mi alzai e mi parai di
fronte a lei "volevo sentire come stava l'ostrica visto che stasera non ha ricevuto le solite cure,
magari posso aiutarla" lei sbiancò e farfugliò "cosa sta dicendo" io ne approfittai per abbracciarla
mettendole le mani sulle chiappe "ti ho vista l'altra notte ti piace il cazzo del dottorino, io sono
ancora più giovane" e sfregai il mio uccello durissimo sul suo inguine leccandole il collo lei si
dibatteva sempre meno convinta "no fermo, la finisca" le infilai una mano nelle mutandine e la
trovai già umida la sditalinai spogliandola con l'altra mano lei muoveva il bacino incontro alle mie
dita, appena slacciato il reggiseno le leccai le tette che erano enormi e piuttosto sode i capezzoli
erano eretti, "siii sei bravooo, lo voglio dentro dammi il cazzo" la feci girare e appoggiare alla
testiera del letto e dopo avergli sfilato le mutandine glielo piantai in fica aggrappandomi al suo seno
per vangarla con forza "eccoti il cazzo bella fica ha proprioun'ostrica gustosa" lei godeva "si
rompimi sfondami lo voglio tuttoooo" e venne agitando la testa come una cavalla, uscii da quella
fica guazza e glielo piantai in culo "ti sfondo tutta troia, e ti riempio l'intestino di sperma" lei
gradiva l'inculta "si dammenene tanto rompimi il culo" la inculai a lungo strappandole altri due
orgasmi e poi venni riempiendole il culo "seiii una grannn troiaaaa" le sussurai all'orecchio, ci
sdraiammo sul letto per riposare un'attimo "che scopata hai un cazzo da impazzire, sei meglio del
dottorino" detto ciò si abbassò e presomiin bocca l'uccellò cominciòun meraviglioso pompino
vedevo l'uccello scomparire tra le sue labbra e presi a spingere sulla sua testa scopandola in bocca
fino a spruzzarle tutto il mio seme in gola, "è prorprio buona la tua sborra e si rivestì lasciandomi
dormire.
Dopo un anno la placca nella gamba cominciò a darmi fastidio e mi feci visitare, mi dissero che
dovevano togliere la placca prima che si formasse il sopraosso, presi accordi per ricoverarmi con le
analisi già fatte, un caldo pomeriggio di luglio mi recai in ospedale per l'elettrocardiogramma
erol'unico paziente in ambulatorio e un'infermiera mi fece accomodare e mi preparò per l'esame, era

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Domingo - PASSEROTTO
una rossa formosa di un metro e ottanta con delle gambe lunghissime, il camice estivo mi regalava,
quando era messa contro sole, l'immagine di tutte le sue curve era veramente uno schianto, attivò
l'apparecchio e la vidi cambiare espressione si fece seria e mi chiese se stavo bene risposi
affermativamnte, lei incalzò chiedendomi se ero eccitato e io risposi che guardandola non si poteva
rimanere calmi ma che data la mia età prima di farmi venire un'infarto le sarei saltato addosso, lei
sempre più congestionata in volte mi disse che stavo avendo un inferto con extrasistole destra,
guardai il mio braccio destro e vidi che il sensore era sotto l'orologio elettronico lo sfilai e le chiesi
se l'infarto era passato, lei ricontrollò lo strumento e si tranquillizzò, mi si presento come Milena e
mi ringrazio perché stava per chiamare il medico e avrebbe fatto una brutta figura.
Vidi che Milena aveva slacciato un bottone del camice e ora le sue gambe era visibili fino alle cosce
fermò lo strumento e si avvicnò per togliere i contatti "veramente mi salteresti addosso, ti piaccio
così tanto" cinguettò Milena mentre strusciava il fianco sul mio braccio e mentre si chinava vidi i
suoi seni liberi sotto il camice, l'afferrai e tiratala a me la bacia in bocca infilando la lingua tra i suoi
enti e giocando con la sua lingua sentivo i suoi seni premere contro il mio torace e spinsi una mano
a palparle il culo, "lei alzò la testa "allora non scherzavi, e come mi vorresti" io alzandomi risposi
"nuda sul lettino, voglio leccarti tutta" lei si sfilò il camice e le mutandine e si sdraio in attesa delle
mie voglie comincia a far scorrere le mani sul suo corpo dal collo alle gambe soffermandomi sui
seni e leccandole i capezzoli ormai rigidi, poi scesi a leccarle l'ombellico e dalì al monte di venere,
mi infilai tra le sue cosce e separai a colpi di lingua le grandi labbra arrivando a penetrarla con la
punta della lingua, Milena mi incitava "lecca più forte succhiami tuttaaaaa" venne quando le infilai
due dita in fica e uno nel culetto, mi alzai mi spogliai e le misi il cazzo duro davanti al viso lei
l'abbocco subito e giocava con la lingua intorno al prepuzio non volevo finire l e mi coricai su di lei
posiziando l'uccello all'imbocco della fica "dimmi cosa vuoi che ti faccia, o mi fermo" le dissi e lei
d'un fiato "fottimi riempimi la fica con il tuo cazzone sfondami" diedi un colpo di reni e sprofondai
in lei che era un lago le sollevai le gambe ritmai dei colpi profondi che la squassavano tutta "siii
fottimiiii così ma non venirmi dentro non prendo niente, continuai a chiavarla a lungo lei ebbe un
paio di orgasmi io mi stavo avvicinando allora la girai a pancia sotto e dopo averle leccato il
buchino le infilai il cazzo nel culo trovandola strettissima "ohhhh questooo non l'avevo mai fatto,
fai piano" ero tutto su di lei le passai una mano sotto il pube per sditalinarla mentre i miei coglioni
sbattevano sul suo sedere "che culetto da favola era vergine e bagascietta" lei ansimò "siii snessuno
me l'aveva mai rotto, ora sfondami sono la tua bagascia" quel culo stretto mi stava portando
rapidamente all'orgasmo affondai in lei e sborrai facendo un clistere di sperma "ti riempioooo il
culooooo" lei venne sentendosi riempire "ohhhhhh che cazzzzooo lo sento in golaaaaa", ci
rivestimmo e lei volle darmi una ciucciatina al cazzo come saluto.
La settimana dopo mi ricoverai per l'operazione Olga mi died e una stanza in fondo ad un
corridioisolata dalle altre e questo mi fece ben sperare, la prima a venirmi a trovare fu Carmela
ormai infermiera parlammo una mezzoretta e mi disse che sarebbe tornata a fine turno la sera, verso
le 23 si aprii la porta ed entrò Carmela mentre si avvicinava al letto si tolse il camice e rimase nuda
"hai voglia di ricordare i vecchi tempi" mi disse e io le feci posto nel letto "sai Carlo nessuno mi ha
scopato così bene, ho voglia del tuo cazzo" si girò a 69 e si dedicò al mio uccello mentre io mi
beavo della sua fighetta e gliela leccavo in ogni piega "ohhh lecchi come un formichiere continua
fammi godere" la portai all'orgasmo mentre il mio cazzo era sempre più duro lei mi cavalcò e se lo
infilò nel culetto predendoselo finoall'elsa "mi hai fatto scoprire ilpiacere dal culo e ora mi piace
quasi più che averlo in fica" io mi gustavo ad occhi chiusi quell'inculata quando sentii muovere il
letto e mi giunse l'odore di una fica subito dopo mi trovai una fica sulla faccia aprii gli occhi era
Olga completamente nuda che me la dava da leccare mentre leccava le tette a Carmela, Olga mi
disse "siamo diventate molto amiche e ci piace farci gli uomini in due ne sà qualcosa il dottorino"
leccavo con ardore la fica di Olga mentre Carmela aveva cambiato buco e si stava schiantando il
mio uccello in fica "stòòò per venire" dissi e Carmela di tutta risposta "era ora sono venuta già tre
volte, riempimi la fica che prendo la pillola" mi inpegnai a far godere anche Olga mentre sentivo lo
sperma eruttare nel fichino di Carmela, ci sciogliemmo da quel grovigli e Carmela si stese tirandosi

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Domingo - PASSEROTTO
a 69 l'amica "Olga leccami tutta la sborra di Carlo" le due donne erano prese a leccarsela e io
messomi dietro Olga la inculai "siiii nel culo me lo sfondii ma stavolta voglio che mi vieni in fica"
mi incitava Olga io mi alternavo tra la sua fica il suo culo e una passata nella bocca di Carmela,loro
contiuavano a leccarsele e le sentii sempre più vicine all'orgasmo presi a fottere Olga in fica con
impegno e gli venni dentro "Olgaaaa ti sfondoooo, che belle troie sietee" le due donne vennero
insieme e mi ripulirono insieme il cazzo, il giorno dopo entrò una bella ragazza bruna che avevo già
visto in giro era una allieva mi misurò la pressione e ad un certo punto infilò una mano sotto i
lenzuoli e mi tocco il cazzo "sono Cristina un'amica di Carmela , mi leccheresti la prugnetta" assenti
e sollevatasi il camice mi salì sopra e me la mise in bocca, aveva un fichino quasi implume e mi ci
dedicai strappandole gemiti continui e portandola in pochi minuti all'orgasmo si ricompose "grazie
per ora" e se ne andò ero maledettamente in tiro e quando entrò una donna sui cinquantanni ma con
un bel corpo a quello che si intravedeva dal camice, si piegò in avanti e si sollevò il camice sul
dietro rivelando un culo statuario e nudo "sono Gina posso esserti d'aiuto" e mi strizzo l'occhio, io
non ci capivo niente ma mi alzai e glielo piantai in fica lei mi accolse con un grido "come sei duro
avevano ragione, scopami per bene che sono a secco da anni" non mi feci pregare e la scopai per un
bel pò strappandole varii orgasmi e scaricandole un litro di sborra in fica.
Queste scene si ripeterono per tutta la settimana che rimasi ricoverato di giorno passavano sempre
due o tre donne o ragazze per essere leccate o chiavate o inculate o farmi un pompino e ogni due
notti venivano Olga e Carmela, arrivai all'operazione molto stanco e dovetti stare una settimana a
casa per riprendermi.
Ma grazie alla sfiga della gamba mi ero fatto un bel pò di figa.

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Domingo - PASSEROTTO

16 gennaio 2000 ..................................................................................................................................4


16 gennaio 2000 ..................................................................................................................................7
1 febbraio 2000- ................................................................................................................................10
1 febbraio 2000- ................................................................................................................................13
1 febbraio 2000..................................................................................................................................16
1 febbraio 2000..................................................................................................................................19
2 febbraio 2000..................................................................................................................................23
3 febbraio 2000..................................................................................................................................27
3 febbraio 2000..................................................................................................................................30
4 febbraio 2000..................................................................................................................................32
4 febbraio 2000..................................................................................................................................35
6 febbraio 2000..................................................................................................................................38
7 febbraio 2000..................................................................................................................................40
15 febbraio 2000................................................................................................................................44
16 febbraio 2000................................................................................................................................47
14 luglio 2000 ....................................................................................................................................49
14 luglio 2000 ....................................................................................................................................52
14 luglio 2000 ....................................................................................................................................54
6 agosto 2000 .....................................................................................................................................56
13 agosto 2000 ...................................................................................................................................58
20 agosto 2000-..................................................................................................................................60
16 dicembre 2000...............................................................................................................................62
26 dicembre 2000...............................................................................................................................64
26 dicembre 2000...............................................................................................................................66
14 aprile 2001 ....................................................................................................................................68
14 aprile 2001 ....................................................................................................................................70
1 agosto 2001 .....................................................................................................................................73
1 agosto 2001 .....................................................................................................................................76
1 agosto 2001 .....................................................................................................................................79
2 agosto 200 .......................................................................................................................................82
2 agosto 2001 .....................................................................................................................................84
3 agosto 2001 .....................................................................................................................................86
4 agosto 2001 .....................................................................................................................................89
4 agosto 2000 .....................................................................................................................................91
2 dicembre 2001.................................................................................................................................93

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Domingo - PASSEROTTO
3 dicembre 2001.................................................................................................................................96
5 dicembre 2001...............................................................................................................................100
14 dicembre 2001.............................................................................................................................104

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