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Allora vediamo di scrivere qualcosa.

Premesso, non conoscevo il bdsm


prima che scoprissi 50 sfumature di
grigio tramite una mia fidanzata
dell'epoca, che me ne parl.
Leggendolo rimasi inizialmente
incuriosito, perch mi sembrava
particolare il fatto che quello che
leggevo nel libro spesso lo avevo
appena fatto magari quel giorno
stesso con quella persona. Non parlo
di panche a inversione o frustate,
ma del tipo di rapporto che avevano.
E cos ho scoperto nel 2012
l'esistenza del bdsm, che praticavo
con la mia compagna di allora senza
sapere cosa in reat facessi, o
meglio che quello che facevamo
insieme esisteva e aveva un nome.
Prima di allora non mi ero mai posto
il dubbio pensando che le derive pi
estreme con lattex e simili fossero
eccessive e volgari e relegate pi
che altro al masochismo puro. Il
classico pensiero qualunquistico lo
so, pure io a volte ne sono soggetto
e chiedo venia :( dato che come la
maggior parte delle persone non ci
capivo niente e ne sapevo ancor
meno.

Poi insomma scopro il bdsm e mi si


apre un mondo, un grosso mondo,
perch mi si spiegano le cose che
attiravano me o che mi veniva
spontaneo fare e aggiungo un
ulteriore tassello a me stesso,
riguardo me stesso. Che egocentrico
che sono, vabb.

Non sono pi interessato cos tanto


al Bdsm come in passato, ma
comunque lo conosco per cui ve ne
parlo.

Molti vedono il bdsm come una


degradazione, in cui si provoca
dolore allaltro, o la convinzione che
dominare non sia amore, o che tutto
questo sia solo un modo per sfogare
la rabbia.

Il bdsm ha come base due cose che


forse sfuggono a molti.
Lintrigo e la dominazione mentale.
Che detta cos sembra quasi solo
una questione mentale appunto,
ossia di testa, in realt no. Parte
sicuramente dalla testa, dalla
stimolazione, costante a livello
cerebrale in cui le interazioni o gli
input di interazione sono come delle
singole dose di dopamina. Tengono
svegli, risvegliano i sensi dal torpore,
danno una scarica, che arriva fino al
cervello si, ma si sente anche nel
corpo.
Dopo la fase di stimolazione mentale
subentra cos quella emozionale.
Quello che viene visto come dolore
spesso pi scenico che reale, ma non
sempre cos, serve appunto a
provocare unemozione forte, molto
forte, fuori dagli argini. Un qualcosa
che porti oltre, oltre le rigidit dei
confini che ci siamo costruiti, nella
personalit, nelle regole che ci
hanno imposti. E al tempo stesso
porta ad unemozione ancor pi
contrastante, il bisogno di controllo
che il sub usa per reggere il dolore.
Pu scegliere di controllarsi e di
mantenere il controllo mentre lo
subisce, oppure arrendervisi e
abbracciarlo anima e corpo con
gioia, il tutto simile allestasi mistica
dellabbandono dei martiri mentre
venivano flagellati o fustigati. Oggi
sappiamo che questemozioni
corrispondono a degli stati di
coscienza chiamati transpersonali o
superiori, che sono stati studiati da
alcuni geni come Marco Margnelli, al
fine di comprendere cosa succedesse
dentro al cervello delle persone nei
momenti in cui vivevano stati
emotivi particolarmente alternativi a
quelli ordinari, o in cui provassero
emozioni molto intense come lestasi
mistica.

Ora questo vuol dire che durante la


pratica del bdsm si provano sempre
questi stati? No, ma per far
comprendere in parte, cosa succede.
Il sub che entra in questo stato,
prova al tempo stesso un bagno
adrenalinico e dopaminico di
emozioni, e al tempo stesso un
senso di distacco quasi irreale, da
dormiveglia.
E un p un paradosso, dato che
sarebbe un profondo piacere nel
dolore, ma cos, tutto nasce negli
opposti, e chi interessato al
fenomeno delle fiamme dovrebbe
saperlo e comprenderlo bene.

Da alcuni vostri commenti e in


generale si crede che il dom sia il
carnefice sadico, che scarica la
propria violenza sullaltro che
inerte, per cui esercita un controllo
totale, le cose sono un p diverse,
anche se il tipo di dinamica che si
instaura in parte questa.
In parte perch questo tipo di
dinamica e ruoli aiutano a dare delle
regole, che a loro volta determinano
e tengono assieme una struttura
affinch determinate cose,
sensazioni, possano accadere.

Quello che ha il controllo non il


dom, ma in realt il sub. Infatti se
ci pensate il dom che fa delle cose
per il sub, non il contrario, ossia
lavora per lui, attivo e fa uno
sforzo, speso anche per ore.

Il sole in questo caso il sub, perch


il dom vive di riflesso il piacere del
sub.
Ossia gode di rimando nel vedere le
sensazioni del sub, ma quello che le
vive in modo diretto il sub, il dom
ne riceve una parte, per via del
legame quasi simbiotico che hanno.
Per certi verso il dom il servo del
sub.
E qui viene fuori laltro elemento
importante in questo tipo di
rapporto, ossia la sensazione di
appartenenza. Appartenenza viene
da tenere da parte, ma anche da
appartamento, ossia da essere a
casa in. In sostanza avere
qualcuno cos tanto dentro di s da
sentirsene parte integrante. Come
una mano attaccata al braccio,
impossibile scinderle senza che una
dei due perda di senso.
In questo tipo di rapporto
lappartenenza solo con quella
persona. Si pu vivere questo solo
con lei, con un altra, con chiunque
che anche facesse le stesse cose,
non sarebbe lo stesso. Perch ci
che da piacere il senso di
appartenenza, il sapere che quel
dom l esclusivamente per noi e si
dedica a noi, e lo stesso vale per il
sub.

E questo in luce di un senso di


fiducia talmente profondo da affidare
il proprio essere, il proprio corpo, ma
propria anima, la propria sicurezza,
la propria mente ad un altro.
Un senso di fiducia profondo tale da
abbandonarsi in toto. E chi crede che
siano sfoghi di violenza o rabbia
incontrollati, sbaglia. Il dom non
dannegger mai il proprio sub in
modo irreparabile, perch il gioco,
finirebbe, il rapporto si romperebbe,
si romperebbe la fiducia.
Il saper trovare la soglia giusta e il
sapercisi mantenere, per poi
espanderla nel sub eventualmente
richiede unattenzione e una cura
sovrumana. Pensate che i dom non
siano ematici o dei mostri, e invece
sono persone dotate di unempatia
fuori dal normale anche per gli
empatici, perch devono prestare
attenzione a sfumature sottilissime,
tra dolore e piacere, tra danno fatto
e danno percepito, tra controllo e
abbandono, tra estasi e delirio. Un
dom non permetter mai che il
proprio sub sia danneggiato
realmente. Sa esattamente dove
fermarsi perch lo sente come
sentirebbe il sub anche se non lo
vive. Io credo che un livello di
empatia tale non ci sia nemmeno
nelle storie damore pi grandi, e
nemmeno un tal livello di fiducia, per
cui possiamo dire che non amore,
specie considerando che il tutto e
CONSENZIENTE? Ossia lo vogliono
entrambi?

Che bisogni esprime e soddisfa il


dom? Credo che esprima, anche se
risulter forse un p freudiano, il
bisogno di morte. Le mie guide mi
hanno spiegato che noi desideriamo
sempre in qualche modo distruggere
chi amiamo. Perch il fatto di
amarlo, ci turba, ci sconvolge. Il
bambino vorrebbe distruggere la
madre. La madre se potesse
ucciderebbe il proprio figlio. Ma non
potendolo fare, reprime questo
desiderio e lo ama. Lo stesso noi in
una relazione. Nel momento in cui
posso far del male ad una persona
in un modo controllato, riesco ad
esprimere la parte diabolica di me
che viene scaricata in quel contesto
e momento e non in altre della
relazione rendendola molto pi
distruttiva. Ho fatto quello che
anticamente veniva fatto quando si
sacrificava una vergine o del cibo per
placare lira degli dei o il mostro in
modo simbolico. Un sacrificio oggi
per placarne uno molto pi grande
domani, dato che queste componenti
sono presenti in noi cmq nelle
relazioni e vengono fuori e hanno
voce, in questo modo scelgo di dargli
una voce in modo controllato. Io
esprimo la pulsione a distruggere,
sempre al limite di essa senza mai
arrivare a distruggere realmente.
Perch umiliare o sottomettere da
piacere? Me lo sono sempre chiesto.
Una parte di noi vuole distruggere
qualcosa di bello, sempre. E il
nemico interiore, il giuda interiore,
lombra come la chiama Jung.
Questa parte c.
E gode nello sporcare gli altri, perch
nel bdsm gli altri li sporchiamo,
fisicamente, simbolicamente,
psichicamente. Lasciamo una traccia
di noi dentro, indelebile.
In quella parte dellaltro che non
ammetterebbe mai di amare di farsi
fare questo, ma che invece lo ama, e
lo sappiamo. Difficile da capire per
chi non lo ha vissuto o si ferma solo
allaspetto superficiale e visibile del
tutto, difficile descrivere le
sfumature di questo, di questi
sommovimenti interiori, io
sicuramente non ne sono capace.

Il desiderio di dominare il desiderio


di voler proteggere portato
allestremo.
Vedete nel bdsm tutto giocato nel
rapporto anche molto strano tra due
grandi forse e pulsioni. Il desiderio di
emozioni estreme, che portino fuori
dagli argini, fuori dalla personalit o
maschera o costrutto che mostriamo
agli altri, per far uscire il vero noi
stesso, quello pi istintivo, animale,
tribale e carnale, e al tempo stesso
la pulsione di controllo, di equilibrio,
che sempre e comunque si sposta
pratica dopo pratica.
E un controllo nellestremo,
unequilibrio nelleccesso e un
trovare un nuovo equilibrio ancora
trovato e provato un nuovo eccesso,
nel momento in cui ti domino
completamente, ti invado e riempio
completamente anima, corpo, i tuoi
tempi, i tuoi pensieri il tuo corpo, le
tue sensazioni, di me, in quel
momento non lascio spazio per altro.
Ti faccio vivere unamore pi intenso
e superiore a quello che potresti
vivere normalmente perch va oltre.
E unestremizzazione
dellattaccamento del bambino alla
mamma per certi versi, lo
rappresento per cui rendo il bambino
interiore ribelle e le sue pulsioni
meno distruttive di quelle che
potrebbero essere.

Sicuramente il desiderio di controllo


nasce di riflesso dalla paura
dellabbandono, e tradimento
materno dallidea che se io ti riempio
in toto di me tu non te ne andrai,
perch non avrai altro, non ci
sarebbe possibilit di altro, ma come
ho detto prima non si esaurisce
semplicemente in questo, come ho
detto prima.
Ci vedo anche un desiderio di
introiettare dentro di s la figura del
desiderio, letteralmente un volarla
mangiare fagocitare, come se fosse
unalimento, io ci vedo molto
cannibalismo nel bdsm, ma non
reale ovviamente figurato. Vorremo
mangiare il nostro sub, ingoiarlo,
morderlo, inserirlo dentro di noi, per
sentire cose lui stesso sente quando
lo riempiamo di noi. Nel campo
cellulare una cellula che fagocita
laltra condividendone il nucleo, due
persone nel punto di unione della
stessa costola, lAdamo e lEva.
Per certi versi il bdsm nasce anche
dallincapacit o difficolt di sentire
del dom che ha bisogno del sub per
sentire di riflesso delle cose, in s
stesso, per sentire se stesso. Il vero
dipendente il dom, non il sub.

Condivido chi dice che il sesso qui


quasi passa in secondo piano, perch
il piacere arriva da altro, il senso di
appartenenza ti fa gi respirare la
carne dellaltro senza nemmeno
bisogno di penetrarla, ti ci impregni,
non importa da che parte della porta
stai in questo caso, lo specchio
riflette comunque se stesso.

Il tutto insomma pi complesso di


quanto si creda, e non
necessariamente malato o
disfunzionale.
Spero vi sia stato utile.
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