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MANUALE DELLEQUIPE

PER I SEMINARI
DI VITA NELLO SPIRITO

CATHOLIC EDITION


Sviluppato dalla Comunit The Word of God
Ann Arbor, Michigan, USA

Copyright 1973, 1979, The Word of God

1edizione, gennaio 1971 25000
2edizione, gennaio 1972 25000
3edizione, settembre 1973 80000
Edizione cattolica, gennaio 1979

Imprimatur: Leo A. Pursley, D.D.
Vescovo di Fort Wayne South Bend



Servant Books
Box 8617
Ann Arbor, Michigan, 48107 - USA
INTRODUZIONE

I seminari di vita nello Spirito sono stati largamente utilizzati in tutto il
mondo. Essi sono stati tradotti in molte lingue. Numerosi gruppi di preghiera e
comunit di diverse confessioni e in differenti situazioni (sia ecumenici che
collegati alle proprie denominazioni o chiese) li hanno usati.

In particolare essi sono stati usati da gruppi cattolici nel contesto del
Rinnovamento della Chiesa Cattolica. Tale uso stato abbastanza frequente, e
ci ha portato all'esigenza di avere una versione cattolica dei seminari stessi,
cio pi adatta alla situazione dei gruppi cattolici di preghiera.

Nella precedente versione dei seminari era stata espressa la possibilit di
fare degli opportuni adattamenti, e molti gruppi cattolici hanno fatto di questi
adattamenti, ognuno come conseguenza della propria situazione particolare.
Lattuale versione ha ampiamente attinto a tali adattamenti e ai suggerimenti
che ci sono stati inviati.

Originariamente i seminari di vita nello Spirito erano destinati ad essere
impiegati in una situazione di evangelizzazione: erano infatti stati sviluppati da
una comunit che operava questa evangelizzazione negli ambienti pi diversi
(a casa, sul lavoro, nelle situazioni sociali) ma non faceva riferimento ad un
contesto ecclesiale nel senso pi completo della parola. Coloro cui erano
destinati i seminari si trovavano nelle condizioni spirituali pi disparate, dai
cristiani impegnati nelle loro chiese a quelli che lo erano solo di nome e che
continuavano a frequentarle o avevano addirittura abbandonato la pratica, fino
ad includere anche i non credenti.

I seminari dovevano essere lo strumento destinato a raggiungere vasti
strati di questo tipo di persone per aiutarli a trovare una nuova vita cristiana, pi
piena e migliore ponendo (o nei casi migliori rafforzando) il fondamento.

Molti altri si sono serviti dei seminari in situazioni che potevano essere
meglio definite di "rinnovamento ecclesiale", pi che di evangelizzazione vera e
propria. Sono stati infatti utilizzati nelle parrocchie o in altro contesto ecclesiale
(esercizi spirituali, ritiri, gruppi di preghiera diocesani), e impiegati quindi in
primo luogo con persone che avevano gi una chiara identificazione con una
chiesa particolare, per portarle ad una pi piena esperienza della vita nello
Spirito. E stato particolarmente in campo cattolico che i seminari sono stati
usati in questo modo.

La presente edizione dei seminari tiene presente proprio questa
situazione, ed destinata alluso dei gruppi che si identificano come cattolici o
che si propongono di utilizzarla per il rinnovamento di ambiti e strutture
cattoliche

Anche in questi casi, in cui si vuole portare dei buoni cattolici ad una vita
dello Spirito pi profonda i seminari di vita nello Spirito non perdono il loro
carattere in primo luogo di evangelizzazione: hanno infatti lo scopo di prendere
il messaggio base del cristianesimo e proclamarlo nuovamente affinch coloro
che lo ascoltano possano rinnovare il loro impegno col Signore in modo da
avere unesperienza pi piena dellopera dello Spirito nella loro vita.

I seminari non sono destinati a costituire delle catechesi o dei corsi di
istruzione per adulti e neppure aggiornamenti teologici sul Rinnovamento nello
Spirito. L'esperienza insegna che coloro che desiderano adattare i seminari per
l'uso tra i cattolici spesso inavvertitamente ne indeboliscono od oscurano la
portata di evangelizzazione, riducendone di conseguenza l'efficacia e la forza
che essi hanno nel portare la gente ad una esperienza pi profonda dell'opera
dello Spirito Santo.

Coloro che si servono dei seminari dovrebbero quindi tenere sempre
presenti questi tre punti:

1. La presentazione di base del nucleo centrale del Vangelo (in particolare
questo avviene nel secondo seminario) non dovrebbe essere eliminata n
dovrebbe essere in qualche modo attenuata. Infatti molti cattolici hanno
bisogno di riascoltare la proclamazione del lieto annuncio della salvezza (il
Vangelo o Kerigma) per poter rispondere con un impegno autentico e pi
profondo a Cristo. Il secondo seminario, quello cio sulla Salvezza, deve quindi
essere curato con la massima attenzione.

2. L'insegnamento fondamentale su quello che Dio vuole fare per tutti coloro
che vengono a Lui pu essere espresso in maniera piuttosto semplice, senza
insistere o sorvolando (per quanto possibile) su questioni dogmatiche o
teologiche. L'importante raggiungere direttamente il cuore della persona. Le
questioni dogmatiche e teologiche hanno la loro importanza ma i seminari non
sono il luogo migliore per affrontarle tutte.

3. Le questioni teologiche serie potranno essere seguite meglio al di fuori dei
seminari, e non negli stessi.

La presente edizione si propone di integrare pi chiaramente il
messaggio dei seminari nella vita cattolica dei partecipanti. Questo significa
considerare in maniera esplicita i sacramenti e la vita liturgica della Chiesa,
come pure situare con maggiore chiarezza la nuova vita nel contesto della vita
della Chiesa Cattolica.

Sono stati anche aggiunti dei commenti per aiutare i membri dellequipe a
essere pi chiari sul punto di vista cattolico a proposito delle questioni
teologiche sollevate dai seminari.

Il Concilio Vaticano II ha auspicato il rinnovamento della vita spirituale dei
cattolici. da augurarsi che i Seminari di evangelizzazione secondo lo stile del
Rinnovamento nello Spirito possano essere uno degli strumenti di questo
rinnovamento e la risposta alla preghiera che papa Giovanni XXIII chiese di
fare per il Concilio:

"Signore, rinnova ai nostri giorni le tue meraviglie come in una nuova
Pentecoste".



Parte I -- IL LAVORO DELL'EQUIPE


Nella prima lettera ai Corinti, Paolo apostolo scrisse:

"Dio mi ha dato il compito e il privilegio di mettere il fondamento
come fa un saggio architetto. Altri poi innalza su di esso la
costruzione. Ciascuno per badi bene a come costruisce." (1 Cor.
3,10)

Paolo vedeva se stesso come un artefice, un artefice al servizio del
Signore. Per poter essere apostolo, egli doveva acquistare abilit, lavorare
attentamente. Egli era guidato dallo Spirito, sperimentava il Signore che
operava segni e prodigi attraverso la sua persona, ma, nello stesso tempo, egli
aveva anche acquistato l'abilit. Aveva imparato a costruire bene nello
svolgere il compito di edificare il Tempio di Dio, la comunit cristiana di
Corinto.

Come fa il Signore ad addestrare coloro che Egli incarica perch si
occupino della costruzione del suo regno? E come possono queste persone
acquisire le capacit e le abilit necessarie? Nel cap. 35 dell'Esodo si legge di
Mos che parl al popolo di Israele a riguardo degli artefici che avrebbero
lavorato nel santuario del Signore:


"Vedete, il Signore ha scelto Bezaleel, figlio di Uri e nipote di Cur,
della trib di Giuda. Lo ha riempito del suo spirito e lo ha reso abile
ed intelligente, capace di fare ogni genere di lavoro; egli sa fare
progetti ed eseguirli in oro, argento e rame; egli sa intagliare le
pietre da incastonare, scolpire il legno e compiere ogni genere di
lavoro artistico. Il Signore gli ha anche dato la capacit di
insegnare agli altri e cos ha fatto anche con Ooliab, figlio di
Achisamach, della trib di Dan. Ha dato loro l'abilit di compiere
ogni genere di lavoro di intaglio, di disegno, di tessitura e di ricamo
in lana viola, rossa e scarlatta e in lino: essi sono veramente abili
nel fare progetti e nel portarli a compimento. Perci Bezaleel,
Ooliab e tutti gli altri artigiani che il Signore ha dotato di abilit, di
intelligenza e di capacit per eseguire i lavori della costruzione del
santuario, faranno ogni cosa secondo gli ordini del Signore" (Es.
35,30b-36,1)

Quando il Signore scelse artefici per costruire il suo santuario diede loro
lo Spirito Santo, e, insieme con Esso anche l'abilit e la capacit di sapere
come costruire bene. La loro abilit era un dono dello Spirito Santo e il Signore
li ispirava ad ammaestrare e a dirigere gli altri nel lavoro. Per fare l'opera di Dio
essi dovevano seguire la sua direttiva ed obbedire ai suoi comandi. Tuttavia
dovevano, nello stesso tempo, ricevere dallo Spirito Santo l'abilit e l'arte, in
modo da poter fare ci che dovevano nel modo giusto.

La costruzione del Santuario era una figura della edificazione della
Chiesa. "Questi fatti che sono accaduti a loro diventano un esempio per noi" (1
Cor. 10,11). Se lo Spirito Santo oper negli artefici del santuario in modo da
dare loro l'abilit, la comprensione e la capacit di cui avevano bisogno per co-
struire il santuario, lo stesso Spirito Santo operer in noi per darci l'abilit, la
comprensione e la capacit di cui abbiamo bisogno per edificare il suo popolo.
Lo Spirito Santo vuole operare in noi per renderci abili costruttori.

Dal momento in cui cominciamo a lavorare nei Seminari di vita nello
Spirito, dobbiamo essere pronti ad acquistare abilit: abilit spirituale.
Dobbiamo rivolgerci al Signore e permettere allo Spirito Santo di darci la
sapienza e l'abilit di cui abbiamo bisogno per costruire bene. Non possiamo
essere trascurati o negligenti. Non possiamo aspettarci che il Signore
supplisca alla nostra negligenza, dicendo: "il Signore si prender cura di ogni
cosa". Certamente il Signore si prender cura di ogni cosa e si deve contare
sul fatto che Egli far quelle cose che superano le nostre possibilit; tuttavia
uno dei modi pi potenti in cui il Signore vuole prendersi cura delle cose dare
a noi i doni spirituali che ci rendono capaci di condurre a lui le persone. Ora,
sono doni spirituali profezia, lingue, guarigioni e miracoli, ma lo sono anche
sapienza ed intelletto.

DARE A NOI L'ABILIT UNO DEI MEZZI PRINCIPALI VOLUTI DAL
SIGNORE PER PRENDERSI CURA DI OGNI COSA.

Se qualcuno ci affidasse un miliardo di lire, noi avremmo moltissima cura
di questo denaro. Probabilmente tremeremmo al pensiero di ci che ci stato
affidato. Eppure ciascuna persona che il Signore affida alle nostre cure di
maggior valore per lui di un miliardo di lire. Egli ci affida uomini e donne che
vivranno eternamente, uomini e donne per i quali egli morto. Egli vuole che li
serviamo con rispetto e con cura ancora maggiore di quella che avremmo per
un miliardo di lire.
A. I SEMINARI


Nel suo lungo discorso durante l'Ultima Cena Ges fece una promessa
ai suoi discepoli:

"Io pregher il Padre ed egli vi dar un altro difensore che star
sempre con voi, lo Spirito della verit. Il mondo non lo vede e non
lo conosce, perci non pu riceverlo. Voi lo conoscete, perch
con voi e sar con voi sempre". (Gv. 14,16-17)

Ges sapeva che una volta che Egli non fosse stato pi sulla terra i suoi
discepoli non sarebbero stati capaci di vivere con le loro sole forze e capacit il
tipo di vita alla quale li aveva chiamati. Sapeva che i cristiani avrebbero avuto
bisogno di una fonte soprannaturale di forza, della forza e della potenza di Dio
stesso, e cos promise ai suoi discepoli proprio lo Spirito di Dio; e nel giorno di
Pentecoste quello Spirito scese su di loro per restare col popolo cristiano per
sempre. Lo Spirito Santo produsse una trasformazione radicale nella vita dei
discepoli i quali riuscirono a predicare il Vangelo di Ges con coraggio e con
potenza. Le loro parole erano accompagnate da segni e miracoli. Essi si
riunivano e vivevano in comunit nuove, unite in una sola mente e un solo
cuore.

Oggi i cristiani cattolici, come quelli di tutte le altre Chiese e
denominazioni, stanno riscoprendo la potenza che Ges ha dato al suo popolo
per mezzo dello Spirito Santo. Riscoprono il potere di vivere insieme nella
pace e nell'amore, di guarire i malati, di confortare gli afflitti e di adorare Dio
con una lode nuova e abbondante. Soprattutto, stanno riscoprendo una
relazione pi profonda e personale con Ges Cristo quale loro Signore e
Salvatore. La potenza dello Spirito Santo ha prodotto un cambiamento cos
vitale e tangibile nella loro vita che un numero sempre maggiore di persone
pu vedere quella potenza in azione e cominciare a desiderare per se stesse
quella vita nuova. Dovunque la gente sta risvegliandosi a questa vita nuova
nello Spirito, desidera conoscerla sempre di pi ed entrare in una relazione
nuova con Ges.

I seminari di vita nello Spirito hanno lo scopo di servire da introduzione
ad una vita vissuta nella potenza dello Spirito Santo. Forniscono ai partecipanti
l'opportunit di scoprire di pi riguardo a questo tipo di vita e di ricevere l'aiuto
necessario per intraprendere i primi passi per giungere a questa nuova
relazione col Signore. Per coloro che conducono una vita poco cristiana o per
niente affatto cristiana i seminari possono essere una introduzione al
cristianesimo e costituire un primo impegno con Ges Cristo. Per chi conduce
gi una vita cristiana impegnata essi offrono un valido aiuto per trovare una
maggiore effusione dello Spirito Santo e vivere un cristianesimo pi profondo.

I seminari sono costituiti da una serie di insegnamenti e di discussioni
che si svolgono in un periodo di sette settimane. Alla quinta settimana la gente
ha loccasione di ricevere una preghiera per essere battezzati nello Spirito
Santo. Le quattro settimane che precedono questo momento sono dedicate
alla spiegazione del messaggio cristiano di base della salvezza e che cosa
significhi essere battezzati nello Spirito Santo. Nel corso delle ultime due
settimane linsegnamento orientato verso una ulteriore crescita nella vita
nello Spirito.

Tuttavia pi che costituire una serie di corsi o di lezioni, i seminri di vita
nello Spirito sono loccasione, per quei cristiani che hanno trovato una vita pi
piena nello Spirito, di unirsi ed incontrarsi con altre persone che vogliono
conoscere meglio quella vita, per condividerla con loro e aiutarle a fare i primi
passi di quel cammino nuovo. Per questo motivo lquipe che presenta i
seminari uno degli elementi pi importanti dei seminari stessi. Per fornire il
giusto tipo di contatto con la gente che dovr frequentare i seminari dovrebbe
esserci un membro dellquipe per ogni tre o quattro persone nuove.

I seminari di vita nello Spirito hanno uno scopo molto limitato:
costituiscono solo un inizio, il primo passo di una vita completamente nuova.
Perch i partecipanti possano continuare a crescere e a svilupparsi in questa
nuova vita, necessario che poi si riuniscano con altre persone che vivono la
stessa esperienza, per riceverne sostegno ed altro insegnamento. Per questo
motivo i seminari si dovrebbero presentare nel contesto di una comunit
cristiana autentica o di un gruppo di preghiera nel quale la gente stia vivendo
una profonda vita cristiana nello Spirito. Successivamente le persone che
hanno completato i seminari dovrebbero essere introdotte pienamente nella
vita di questi gruppi o comunit per ricevere la guida e il sostegno di cui hanno
bisogno per proseguire in questa nuova vita.


A.1. Scopo dei Seminari

Lo scopo dei seminari quello di aiutare le persone che vi partecipano a
trovare una nuova vita cristiana, pi piena e migliore, ponendo o rafforzando il
fondamento di una vita veramente cristiana. "Il fondamento gi posto Ges
Cristo. Nessuno pu metterne un altro" (1 Cor. 3,11). I seminari di vita nello
Spirito sono cio interessati a ci che pi fondamentale nella vita cristiana,
DARE AD UNA PERSONA COME FONDAMENTO GES CRISTO. Per
raggiungere questo scopo i seminari cercano di fare quattro cose:

1) aiutare coloro che vengono ai seminari a stabilire o ristabilire o approfondire
una RELAZIONE PERSONALE CON CRISTO.

2) aiutare coloro che frequentano i seminari ad ARRENDERSI ALL'AZIONE
DELLO SPIRITO nella loro vita di modo che possano cominciare a
sperimentare la sua presenza e possano cominciare a sperimentare lui che
lavora in loro e per mezzo di loro.

3) aiutare i partecipanti ad unirsi pi pienamente a Cristo diventando PARTE
DI UNA COMUNIT O GRUPPO di cristiani con i quali essi possono
condividere la loro vita cristiana e dai quali possano essere sostenuti nella loro
vita cristiana.

4) aiutarli a fare uso dei mezzi effettivi di CRESCITA nella loro relazione con
Cristo.

bene ripetere che i seminari hanno uno scopo molto limitato: aiutare
una persona a fare il primo passo nella vita cristiana o a porre nuovamente il
fondamento della vita cristiana. Senza dubbio ci sono molte altre cose di cui la
gente ha bisogno ma meglio fare bene quello che si deve fare anzich
cercare di fare troppe cose senza che nessuna di esse raggiunga il suo scopo.

I seminari, se ben fatti, porteranno le persone a desiderare di avanzare
nella vita cristiana. Esse hanno fatto la consacrazione (opzione) fondamentale,
hanno sperimentato Dio e gli effetti della fede, hanno fame delle cose dello
Spirito. Per andare avanti hanno bisogno di aiuto, ma ci che conta che essi
stessi sono decisi ad andare avanti.

A.2. Fasi progressive di svolgimento

I seminari sono sviluppati secondo una progressione che ha come primo
obiettivo la quinta settimana e va oltre. Nelle prime quattro settimane le
persone che frequentano i seminari vengono preparate a una conversione pi
profonda, a rivolgersi al Signore in un modo pi profondo e a stabilire una
relazione pi effettiva con lui. Nella quinta settimana esse vengono guidate a
fare la consacrazione a Cristo e si prega con loro per una nuova effusione
dello Spirito. Nelle ultime due settimane vengono aiutate ad entrare in un
processo di crescita nella nuova relazione che ora hanno con il Signore.

I settimana: nel primo seminario tutti sono nuovi. Alcuni hanno bisogno di
motivazioni per decidere di rimanere. Tutti hanno bisogno di essere
istruiti in modo che possano trarre dai seminari il massimo frutto
spirituale. Il primo seminario soprattutto introduttivo. L'insegnamento
parla in modo semplice dell'amore di Dio e del suo desiderio di avere
una relazione personale con noi. La maggior parte dell'insegnamento
utilizzata per spiegare il programma del seminario.

II settimana: il secondo seminario mette in luce la necessit che le persone
hanno di rendersi conto della seriet di ci in cui stanno per
impegnarsi. Essere cristiani, essere ripieni dello Spirito, comporta un
nuovo orientamento della vita che significativamente differente dalla
mentalit ordinaria dell'uomo moderno. Si tratta infatti di una vera
rivoluzione nelle prospettive sul mondo. L'insegnamento teso a
spiegare il messaggio fondamentale del Vangelo in modo da
permettere alle persone del seminario di vedere quanto sia grande la
salvezza che offerta loro e come il passo che stanno per compiere le
impegni a cambiare da un ordine sociale (un "regno") ad un altro,
quello proposto da Ges.

III settimana: il terzo seminario si impernia sulla promessa di una vita nuova.
Esso aiuta i partecipanti a rendersi conto di quale cosa meravigliosa
Dio offra loro, cosa il Signore desideri fare per loro. In questo seminario
si spiega in che cosa consiste vivere una vita cristiana nello Spirito e
che cosa significhi ricevere una nuova effusione dello Spirito.

IV settimana: il quarto seminario prepara immediatamente alla consacrazione
(o consegna) della propria vita a Cristo. Vengono spiegati i passi
concreti da fare per incominciare a vivere da cristiani (o eventualmente
ristabilire o approfondire la vita cristiana). Durante questa settimana
deve effettuarsi il nuovo necessario orientamento della vita di una
persona. Nell'insegnamento si spiegano i due atteggiamenti
fondamentali con i quali ci si deve rivolgere al Signore (il pentimento e
la fede) e che cosa comporta il ricevere l'effusione dello Spirito.
Durante la settimana previsto un incontro personale di ogni
partecipante con il membro della equipe che guida le discussioni
settimanali (suddivise in piccoli gruppi). Durante tale incontro le
persone possono affrontare ogni problema particolare e ricevere aiuto
personalmente.

V settimana: durante il quinto seminario i partecipanti vengono guidati a fare la
consacrazione fondamentale della propria vita a Cristo e si prega con
loro sia perch ricevano una nuova effusione dello Spirito sia perch
ricevano il dono delle lingue. L'intero seminario destinato alla
consacrazione a Cristo e alla preghiera per l'effusione.

VI settimana: il sesto seminario il primo dedicato a come crescere nella vita
cristiana. In esso le persone devono cominciare a prendere le decisioni
e a fare i cambiamenti di vita necessari per progredire e preservare la
nuova vita che hanno incominciato a vivere. L'insegnamento di questa
settimana incentrato sul tempo da dedicare alla preghiera personale
e ai sacramenti e sulla comunit.

VII settimana: il settimo seminario quello finale. orientato ad aiutare le
persone ad avanzare nella vita dello Spirito, soprattutto ad aiutarle a
fare i passi concreti necessari per diventare parte di una comunit
particolare o di un gruppo di preghiera. L'insegnamento centrato sul
lavoro dello Spirito Santo che ci cambia, sulle prove e difficolt che
inevitabilmente verranno e sul modo di partecipare alla vita della
comunit o del gruppo di preghiera.

Le prime quattro settimane sono di evangelizzazione (kerigmatiche).
Sono una spiegazione delle fondamentali verit del cristianesimo (le "quattro
verit fondamentali" del cristianesimo possono essere eventualmente
presentate brevemente in un "seminario di annuncio" sessione di
presentazione o sessione esplicativa precedente ai seminari di vita nello
Spirito veri e propri). Le prime quattro settimane hanno quindi lo scopo di
guidare una persona a Cristo per la prima volta nella sua vita o a fare una
consacrazione pi profonda.

Le ultime due settimane potrebbero essere definite come l'inizio di una
catechesi. Esse comportano un'istruzione su come vivere la vita cristiana, su
come procedere sulla base del nuovo impegno. Si propongono di chiarire
quanto sia necessario che nella vita delle persone debbano avvenire molti altri
cambiamenti, perch quel nuovo inizio che stato sperimentato porti vera-
mente ad una vita cristiana nuova ed autentica.


B. L'EQUIPE

"Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho
destinato a portare molto frutto, un frutto duraturo" (Gv 15,16)

Ges raggiunge gli uomini, attraverso le membra del suo corpo. Egli offre
la nuova vita, che vuole donare, per mezzo di uomini e donne nei quali vive il
suo Spirito. I seminari di vita nello Spirito, pi che essere un programma da
svolgere, sono un incontro di cristiani che hanno trovato una vita pi piena
nello Spirito con altri che non hanno ancora trovato per se quella vita. In
questo ritrovarsi insieme i membri dell'equipe comunicano l'esperienza che
hanno vissuto e la vita che a loro volta hanno ricevuto in dono.

L'equipe soprattutto testimonianza. formata da uomini e donne che
vivono la vita dello Spirito e che possono testimoniare con la propria vita della
sua realt ed efficacia. Tuttavia, perch possano essere testimoni inoltre
necessario che sappiano dire la verit in una maniera semplice. Non si
dovrebbe cio solo vedere la vita cristiana autentica in loro, ma si dovrebbe
anche imparare la vita da loro.

L'unico che battezza nello Spirito Santo Ges e l'equipe non altro che
una parte del suo corpo, alcune membra attraverso le quali Ges stesso
opera. Egli ha affidato loro il suo Spirito perch essi siano canali attraverso e
per mezzo dei quali Egli stesso possa parlare ed agire, affinch le altre
persone possano incontrarlo in modo nuovo.

Paolo scrisse a Timoteo descrivendogli come doveva essere un servo
del Signore. L'esortazione di Paolo a Timoteo anche una esortazione che si
applica nei confronti di coloro che lavorano nelle equipe dei seminari.

"Nessuno deve avere poco rispetto di te perch sei giovane. Tu
per devi essere di esempio per i credenti: nel tuo modo di parlare,
nel tuo comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza. Fino
al giorno del mio arrivo impegnati a leggere pubblicamente la
Bibbia, a insegnare e a esortare. Non trascurare il dono spirituale
che Dio ti ha dato, che tu hai ricevuto quando i profeti hanno
parlato e tutti i responsabili della comunit hanno posato le mani
sul tuo capo. Queste cose siano la tua preoccupazione e il tuo
impegno costante. Cos tutti vedranno i tuoi progressi. Fa
attenzione a te stesso e a quel che insegni. Non cedere. Facendo
cos salverai te stesso e quelli che ti ascoltano" (1 Tim. 4,12-16)

L'equipe degli animatori dei seminari, come avviene per tutti gli altri
servizi o ministeri in un gruppo di preghiera o comunit, presieduta da un
coordinatore o responsabile. Descriveremo di seguito i requisiti, il ruolo e di
quanto tempo necessita l'impegno per il membro dell'equipe e per il
coordinatore o responsabile della equipe stessa.

B.1. Il membro dell'equipe

1) Requisiti

San Paolo scrisse a Timoteo:

"Ci che io ho detto alla presenza di molti testimoni, affidalo a persone
fidate che siano in grado a loro volta di insegnarlo anche ad altre
persone" (2 Tim. 2,2).

San Paolo sapeva di non poter raggiungere da solo tutte le persone del
mondo. I doni e le capacit che egli aveva dovevano essere partecipati ad altri
di modo che l'opera di Cristo potesse dilatarsi su tutto il mondo. N poteva
Timoteo aver cura di tutti i bisogni della comunit cristiana di Efeso. Il lavoro
pastorale di un solo uomo inadeguato per quello che il Signore vuole fare.

Quando Paolo diede ordine a Timoteo di scegliersi degli uomini per
renderli partecipi del suo lavoro, indic come essenziali due caratteristiche: la
FEDELT e l'ABILIT. La persona doveva essere fidata, cio degna di fiducia.
Doveva essere una persona sulla quale si potesse contare. Se gli venisse
affidato qualcuno ella farebbe del suo meglio per prendersene cura, avendone
la responsabilit. La persona doveva inoltre avere abilit: doveva cio essere
capace di svolgere il proprio compito. Doveva avere sia i doni spirituali sia le
capacit naturali per fare ci che era necessario fare.

Per essere fidata una persona deve avere alcune caratteristiche. Deve
essere impegnata. Deve essere IMPEGNATA AL RINNOVAMENTO della
Chiesa nel potere dello Spirito. Se una persona non ha creduto al messaggio
dei seminari (o anche a parte del messaggio dei seminari) o se non si
impegnato per il rinnovamento spirituale della Chiesa, oppure se non ha
veduto l'importanza di aiutare una persona a stabilirsi fermamente in Cristo,
non sar capace di essere fedele al lavoro dei seminari. Non avrebbe la
motivazione per essere fedele. Non si potrebbe contare su di lui o di lei.
Potrebbe persino essere un ostacolo per quelli che partecipano ai seminari.

Il membro dell'equipe deve anche essere MOTIVATO NEL SUO LA-
VORO NEL SEMINARIO. Prima di cominciare egli deve comprendere che
cosa comporta l'essere membro dell'equipe e che tempo deve dedicare a
questo. Il responsabile dell'equipe deve concordare chiaramente con il
membro dell'equipe, prima che questi cominci a lavorare nell'equipe stessa,
che egli far il lavoro che gli verr affidato. Se una persona non comprende ci
che gli viene richiesto di fare o se non acconsente ad esso sar molto difficile
che possa essere fedele come membro dell'equipe.

Il membro dell'equipe deve essere SANO ED EQUILIBRATO SPIRI-
TUALMENTE ED EMOZIONALMENTE. Persone che non vivono una buona
vita cristiana non possono fare il lavoro di membro dell'equipe. La cura
pastorale di altre persone non la terapia giusta per chi non riesce ancora a
trattare i propri problemi. Scarsa sanit spirituale ed emozionale avr come
conseguenza una mancanza di fedelt al lavoro proprio di un membro
dell'equipe.

Il membro dell'equipe deve essere MATURO NELLA VITA CRISTIANA.
Una persona deve vivere ci di cui parla. A qualcuno si deve dare la possibilit
di raggiungere la maturit cristiana prima di lavorare nell'equipe di un
seminario di preparazione all'effusione dello Spirito. E, in un certo senso, la
maturit questione di tempo: si richiede tempo perch una persona diventi
matura nella vita cristiana.

Una persona pu, tuttavia, essere fedele e non essere capace di fare un
compito particolare. Molta gente sana e matura nella vita cristiana e
impegnata al rinnovamento spirituale della Chiesa e al suo lavoro nei seminari,
ma non capace di compiere efficacemente il proprio lavoro.

Per poter compiere il lavoro di animazione dei seminari come membro
dell'equipe una persona deve AVERE I DONI PROPRI DI QUEL LAVORO.
Alcuni doni sono naturali (e potrebbero essere posseduti anche da una
persona non cristiana): la capacit di parlare con la gente senza eccessivo
timore o timidezza, la capacit di parlare chiaramente e di spiegarsi bene,
quella specie di forza personale che ispira rispetto. Altri doni sono pi cruciali.
Si tratta dei doni spirituali o delle capacit che il Signore d: la capacit di
parlare del Signore in modo da poter aiutare gli altri a sperimentare la sua
realt, un discernimento che fa vedere il punto in cui una persona a livello
spirituale (discernimento degli spiriti, cio dell'opera di Dio e dell'opera degli
spiriti cattivi), una saggezza che offre un mezzo per comprendere ci di cui
una persona ha bisogno.

Nel capitolo 12 della lettera ai Romani Paolo scrive a riguardo di coloro
che servono il Signore:

"Per la grazia che mi stata data, dico a ciascuno di voi di non
sopravvalutarsi, ma di valutarsi invece nel modo giusto, secondo la
misura della fede che Dio gli ha dato. In un solo corpo vi sono
molte membra, ma non tutte hanno la medesima funzione. E cos
noi che siamo molti, siamo tutti uniti a Cristo e siamo uniti agli altri
come parti di un solo corpo. Secondo la capacit che Dio ci ha
dato , noi abbiamo compiti diversi" (Rm 12, 3-6)

Una buona equipe di animatori dei seminari non pu aversi senza che
accettiamo l'insegnamento di Paolo, che cio, il Signore non ha dato ad
ognuno i doni per fare bene ogni cosa. Ciascuno ha il suo posto nel corpo. Ci
non significa che un cristiano migliore di un altro, ma significa che ciascun
cristiano ha un posto differente nel lavoro di tutto il corpo cristiano. Molte
persone sono buoni candidati per lavorare nei seminari, ma non tutti.
Probabilmente non la maggior parte.

vero che il maggior problema che incontriamo oggi non trovarci di
fronte a gente che ha un alto concetto di s, ma piuttosto di fronte a gente
troppo timorosa. Spesso alcuni hanno timore di lavorare nei seminari di Vita
nello Spirito mentre il Signore ne ha dato loro realmente la capacit. Essi
devono comprendere che "Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi;
ma uno spirito che ci d forza, amore e saggezza" (2 Tim 1,7). Tuttavia
anche vero che molti non dovrebbero lavorare nelle equipes dei seminari e che
tra loro ve ne sono alcuni che vogliono farlo. Chi deve scegliere i membri
dell'equipe si deve convincere della necessit di scegliere coloro a cui il
Signore ha dato la capacit, e non "semplicemente qualcuno".

Oltre a possedere i doni, un membro dell'equipe deve anche aver avuto
quell'esperienza che lo rende capace di aiutare gli altri a penetrare nella vita
piena dello Spirito. Egli deve ESSERSI ARRESO PERSONALMENTE AL
DONO DELLE LINGUE. molto difficile per chi non si arreso al dono delle
lingue aiutare altri ad arrendersi. Molto spesso la partecipazione
dell'esperienza aiuta una persona ad arrendersi e molto spesso il
discernimento che ci aiuta a dire la parola giusta ad una persona per aiutarla
ad arrendersi alle lingue viene dalla esperienza personale del dono delle
lingue.

Il membro dell'equipe deve anche ESSERE PASSATO EGLI STESSO
ATTRAVERSO I SEMINARI DI VITA NELLO SPIRITO. difficile guidare gli
altri attraverso i seminari nella maniera pi efficace senza averne fatto
l'esperienza personale. Persino quelli che hanno fatto l'esperienza di aiutare
altri ad essere battezzati nello Spirito con altri mezzi devono passare
attraverso i seminari di Vita nello Spirito prima di lavorare nell'equipe. Infatti il
modo in cui il Signore opera nei Seminari diverso da molti altri, e, per poter
cooperare con ci che il Signore cerca di fare, una persona deve aver
sperimentato prima ella stessa i seminari.


2) Ruolo

a) essere lievito nei seminari, contribuendo alla loro vitalit:
- pregando attivamente
- cantando con entusiasmo
- seguendo prontamente le istruzioni del coordinatore della equipe
- essendo gioioso
- iniziando la conversazione: mostrandosi amico dei partecipanti
- ascoltando attentamente gli insegnamenti
b) guidare i gruppi di discussione dopo gli insegnamenti;
c) aiutare, incoraggiare e consigliare i partecipanti ai seminari;
d) pregare con i partecipanti durante la preghiera per l'effusione dello Spirito
ed aiutarli ad abbandonarsi al dono delle lingue ed alla profezia;
e) pregare per i seminari e per quelli che vi partecipano.

3) Tempo

a) venire ad ogni incontro della equipe degli animatori dei seminari;
b) venire ad ogni seminario dal principio alla fine;
c) incontrarsi con ciascun membro del proprio gruppo di discussione tra la
quarta e la quinta settimana;
d) talora, mettersi in contatto con quelli che mancano ai seminari e riunirsi con
loro per seminari di recupero.


B.2. Il responsabile o capo dell'equipe

1) Requisiti

Il capogruppo deve avere gli stessi requisiti di FEDELT e ABILIT degli
altri membri dell'equipe; ma, nello scegliere un capogruppo scegliamo anche
qualcuno che sia un pastore, una persona che sia capace di trasformare un
gruppo in una comunit. Egli responsabile sia del seminario nel suo
complesso sia del prendersi cura delle persone che lo frequentano. Ha il ruolo
dell'anziano nella comunit cristiana. Scegliamo anche qualcuno che sia un
maestro, una persona che possa istruire chiaramente e vigorosamente nuove
persone nelle basi della vita cristiana. Essere pastore o maestro comporta
averne il dono spirituale (Ef 4,11). Il Signore deve operare per mezzo della
persona in questi modi, o la persona non pu assolvere il lavoro necessario.

Nello scegliere un capogruppo, dobbiamo anche scegliere qualcuno che
pi maturo e solido nella vita cristiana. Egli deve essere anche capace di
riscuotere il rispetto di quelli che partecipano al seminario. Le caratteristiche
necessarie per un capogruppo dei seminari sono le stesse caratteristiche
raccomandate in 1 Tim 3,1-7 e in Tito 1,7-9 per i "sorveglianti" (responsabili,
vescovi, anziani):

- non deve dare occasione a rimproveri (carattere impeccabile, di indubbia
integrit);
- non superbo (non arrogante, non ostinato, non presuntuoso);
- non collerico (non attaccabrighe);
- non ubriacone;
- non violento, non uno che litiga facilmente (non impulsivo);
- non avido di guadagno, non attaccato ai soldi (non tutto preso dal fare
denaro);
- generoso con chi chiede ospitalit, buono (un amico per quelli che non
conosce, pronto ad accogliere gli ospiti);
- amante del bene;
- giusto, uomo di preghiera (santo);
- saggio, capace di controllarsi (padrone di s, temperante);
- gentile (sobrio, discreto);
- integro nella fede, tenacemente attaccato alla parola degna di fede che gli
stata insegnata;
- fedele alla propria moglie; sappia governare bene la sua famiglia, i suoi figli
siano ubbidienti e rispettosi;
- prudente;
- dignitoso;
- capace di insegnare;
- non deve essere convertito da poco tempo;
- stimato anche da quelli che non sono cristiani.

Ogni responsabile delequipe deve essere addestrato per operare nei seminari
di vita nello Spirito, e la durata di un simile addestramento dipende dalla sua
maturit nelle funzioni di guida e di operatore pastorale cristiano. Un operaio
maturo che gi operi come guida pastorale in un gruppo di preghiera
carismatica ha bisogno di imparare solo come funzionino i seminari di vita
nello Spirito. Daltra parte, chi sta solo iniziando a crescere nella funzione di
guida pastorale e di maestro avr bisogno di molta esperienza di lavoro nei
seminari, prima di poter essere in grado di guidarne uno. Non solo deve
imparare come funziona il programma, ma deve anche crescere e maturare
nel servizio degli altri.

2) Ruolo

a) vigilare sui seminari e darsi da fare perch tutto proceda bene;
b) darsi da fare perch si abbia cura di ogni persona che frequenta il
seminario;
c) tenere la maggior parte delle conferenze nei seminari, forse tutte; dare
sempre la conferenza introduttiva, guidare il seminario n. 5 (effusione) e fare
almeno l'ultima parte della conferenza conclusiva;
d) tener uniti i membri in modo da formare una vera equipe con unit di Spirito
e capacit di lavorare insieme per il Signore;
e) aver cura dei membri dell'equipe ed aiutarli ad imparare meglio come
servire il Signore.

Il ruolo del capogruppo un ruolo pastorale. il ruolo di un anziano nella
comunit cristiana. Egli il responsabile del seminario nel suo insieme e della
cura di ciascuno di quelli che vi partecipano. Il suo lavoro nel seminario
evangelizzatore. Il seminario infatti deve arrivare a portare le persone al
Signore.

3) Tempo

Lo stesso di quello dei membri dell'equipe, ma con la responsabilit in
pi di preparare gli incontri dell'equipe e le conferenze.

4) Formazione

Ogni responsabile dell'equipe deve essere ADDESTRATO per operare
nei seminari di vita nello Spirito. La durata di tale addestramento dipende dalla
sua maturit nelle funzioni di guida e di operatore pastorale cristiano e
nell'insegnamento.

Un animatore gi maturo nel campo del lavoro pastorale e che gi operi
come guida pastorale in un gruppo di preghiera carismatico ha bisogno di
imparare solamente come funzionano i seminari di vita nello Spirito, quale
cio il modo con cui si lavora in essi. D'altra parte chi solo agli inizi nella fun-
zione di guida pastorale e di insegnamento avr bisogno di fare una pi lunga
esperienza di lavoro nei seminari, prima di poter essere in grado di guidarne
uno. Tale persona non solo deve imparare come si porta avanti il programma,
ma deve anche crescere e maturare nel servizio degli altri. Avr bisogno quindi
di pi tempo.

I seminari di vita nello Spirito sono un posto eccellente in cui chi ha il
dono pastorale e di insegnamento pu imparare a crescere nell'uso del dono.
Essi offrono l'ambiente in cui una persona pu aiutare gli altri a mettere il
fondamento della loro vita cristiana, e questo pertanto aiuta anche lui ad
apprezzare pi chiaramente quella che deve essere la base della vita cristiana
di ciascuna persona. Chi impara a lavorare come operatore pastorale
attraverso l'esperienza dei seminari di vita nello Spirito eviter pi facilmente il
pericolo che corrono molti pastori oggi nella Chiesa, quello cio di cercare di
costruire la crescita della vita cristiana delle persone senza mettere le fon-
damenta.

I seminari di vita nello Spirito forniscono anche un ambiente in cui una
persona pu lavorare direttamente con gli altri e vedere il risultato dei suoi
sforzi in un breve periodo di tempo. Egli pu vedere pi facilmente se ci che
sta facendo porta frutto o no, e quindi pu imparare pi presto.

Ogni capogruppo, anche il pastore pi maturo, ha bisogno di formazione
attraverso periodi di tirocinio di lavoro nei seminari. Il tempo richiesto (cio a
quanti seminari sia necessario lavorare) varia da persona a persona.
Ordinariamente le tappe successive per poter assumere la responsabilit di un
seminario come capogruppo sono le seguenti:

a) partecipare ai seminari come un altro membro qualunque;
b) lavorare come assistente del capogruppo, tenendo alcune delle conferenze
ed aiutando a preparare gli incontri;
c) fare da capogruppo nei seminari, assistito da un capogruppo sperimentato
che lo aiuti ad imparare come essere un capogruppo effettivo;
d) prendere realmente piena responsabilit come capogruppo.


C. LAVORARE INSIEME COME UN SOL CORPO

Dall'unit nello Spirito scaturisce il potere spirituale. Pi l'equipe dei
seminari pu congiungersi in unit e amore, pi potente sar l'effetto che essi
avranno sulle persone che vi partecipano. L'unit e l'amore dell'equipe
protegger il seminario dall'opera del maligno e sar un canale attraverso il
quale il potere dello Spirito Santo toccher quelli che partecipano al seminario.

L'unit dell'equipe viene dall'essere una sola mente e un solo cuore.
Nella sua lettera ai Filippesi, Paolo li esorta a tale unit:

"In ogni caso vivete la vostra vita comunitaria in modo degno,
secondo il messaggio del vangelo di Cristo. Pu darsi che io possa
venire da voi e vedervi, oppure che io debba solo avere vostre
notizie da lontano; comunque, mi auguro di sentire che siete uniti
saldamente in un medesimo spirito, e che lottiate in pieno accordo
per la fede che nasce dal messaggio di Cristo". (Fil 1,27)

Egli li pregava anche di mantenere l'unit:

"Se vero che Cristo vi chiama ad agire, se l'amore vi d qualche
conforto, se lo Spirito Santo vi unisce, se vero che tra di voi c'
affetto e comprensione.. rendete completa la mia gioia. Abbiate gli
stessi sentimenti e un medesimo amore. Siate concordi e
unanimi!" (Fil 2,1-2)

Tuttavia dietro l'unit di mente e di cuore vi un sentimento di amore e di
umilt. I membri dell'equipe si amano a vicenda. Come Pietro si esprime nella
prima lettera:

"Ubbidendo alla verit, vi siete purificati e ora potete amarvi
sinceramente come fratelli. Amatevi dunque davvero,
intensamente." (1 Pt 1,22)

L'espressione concreta di questo amore la propensione a servire. Essi
devono umiliarsi l'uno di fronte all'altro e servirsi a vicenda, desiderosi di
obbedire e di porre gli interessi dell'altro davanti ai propri. Paolo continua a dire
nella lettera ai Filippesi:

"Non fate nulla per invidia e per vanto, anzi, con grande umilt,
stimate gli altri migliori di voi. Badate agli interessi degli altri e non
soltanto ai vostri. Comportatevi come Cristo Ges:
Egli era come Dio,
ma non pens di dover conservare gelosamente
il fatto di essere uguale a Dio.
Rinunzi a tutto;
scelse di essere come servo
e divent uomo fra gli uomini.
Tanto che essi lo riconobbero come uno di loro.
Abbass se stesso e fu ubbidiente a Dio sino alla morte,
alla morte di croce.
Per questo Dio lo ha posto al di sopra di tutto,
e gli ha dato il nome pi grande che esiste".
(Fil 2,3-9)

L'unit e l'amore scambievole dei membri dell'equipe si esprime sia negli
incontri dell'equipe sia nei seminari stessi. Esso si esprime in affetto fraterno.
Gli apostoli, spesso, raccomandavano ai cristiani di abbracciarsi tra loro e di
mostrare il loro amore scambievole (1 Tess 5,26; 1 Pt 5,14; Rom 16,16; 1 Cor
16,20; 2 Cor 13,12). Esso si esprime dicendo parole di esortazione e di
incoraggiamento reciproco (1 Tess 5,11). Si esprime nell'ammaestrarsi a
vicenda. Si esprime persino nell'ammonirsi e rimproverarsi a vicenda
aiutandosi a vedere ci che non stato fatto nella maniera giusta (Col 3,16).
Finalmente, esso si esprime nel pregare l'uno per l'altro, non solo a casa, ma
anche insieme.

L'amore deve scaturire ed esprimersi liberamente tra noi se dobbiamo
avere l'unit spirituale e la forza che il Signore ci offre. Luomo contemporaneo
nella nostra societ, spesso non sa esprimere bene l'amore e il sostegno
reciproco. Lasciare che il Signore ci insegni queste cose fa parte della crescita
nell'efficacia spirituale del nostro servizio al Signore.

C.1. La comunicazione

Alla fine della seconda lettera a Timoteo (4,9-22) Paolo parla di quello
che potremmo chiamare un incontro dei quipe per lettera.

"Fa il possibile per venire presto da me, perch Dema mi ha
abbandonato: ha preferito le cose di questo mondo ed andato a
Tessalonica. Anche Crescente e Tito sono andati via, uno verso la
Galazia e l'altro in Dalmazia. Soltanto Luca rimasto con me.
Porta con te anche Marco, perch mi sar utile nel lavoro a
servizio di Dio. Tichico l'ho mandato a Efeso.
Quando vieni, portami il mantello che ho lasciato a Troade, in casa
di Carpo. Portami anche i libri, ma soprattutto le pergamene.
Alessandro, il fabbro, si comportato molto male con me: il
Signore lo ripagher in proporzione di quel che ha fatto. Non fidarti
di lui, perch si messo decisamente contro ci che noi abbiamo
predicato". (2 Tim 4,9-15)

Cogliamo qui un breve scorcio del modo in cui lavoravano insieme. Egli
scrive a Timoteo intorno ad un certo numero di situazioni concrete. Gli dice
dove sono i suoi cooperatori e quello che stanno facendo. Gli d istruzioni
specifiche su ci che desidera egli faccia. Parla anche di una situazione
specifica della quale Timoteo dovr occuparsi. Non discute le situazioni in ter-
mini ampi e generali, n limita i suoi consigli a delle istruzioni ed esortazioni
generali, ma discute con Timoteo su situazioni specifiche e su ci che si deve
fare. Quello che Paolo scrive per lettera deve averlo fatto ancora di pi quando
lavoravano insieme.

Se l'equipe dei seminari di Vita nello Spirito deve arrivare a poter
lavorare insieme efficacemente, i membri debbono comunicare tra loro e
comunicare su situazioni concrete. Debbono discutere:

- di ci che accaduto nel seminario della settimana passata o delle
settimane passate;

- di ci che sta accadendo a quelli che frequentano il seminario;

- di ci che faranno insieme nelle settimane successive.

Debbono arrivare all'unit di mente non solo circa i principi generali, ma anche
circa la situazione specifica.

Dovremmo comunicare gli uni gli altri le varie situazioni specifiche che ci
si presentano: l'incidente della settimana scorsa, il problema che sta
affrontando ora un partecipante al seminario, le cose da fare nella prossima
settimana. Dobbiamo parlare in maniera assai concreta di ogni situazione
specifica: Qual il problema di Giovanni? In che modo lo affligge? Come
possiamo aiutarlo? L'equipe deve giungere a una vera unit di mente riguardo
alle situazioni specifiche.

Certamente si dovrebbe parlare in modo responsabile, con la giusta
confidenza e fiducia, particolarmente quando lo si fa a riguardo di serie di
errori gravi e di azioni sbagliate nella vita di qualcuno. Questo tipo di
discussione e di comunicazione svilupper in noi il discernimento e il giudizio
pastorale necessari per aiutare in maniera valida le persone che frequentano i
seminari. Non saremo in grado di aiutare nessuno se ci limiteremo ad imparare
tutti i principi generali senza poi saperli usare nelle situazioni reali.

Le persone che aiutano gli altri ad essere battezzati nello Spirito si
rendono subito conto che, per poter aiutare gli altri a ricevere nuova vita nello
Spirito, debbono parlare loro in un modo che edifica la fede. Spesso per
molto difficile sapere se le parole che realmente diciamo loro edificano la fede
o no. Ad un membro dell'equipe si dir subito che le persone timide hanno
difficolt ad aprirsi allo Spirito e ricevere il dono delle lingue. Tuttavia pi
facile imparare questo principio piuttosto che riconoscere effettivamente
quando una persona timida. Se sappiamo che una persona timida pu avere
delle dificolt ad aprirsi all'opera dello Spirito, ma non riusciamo a riconoscere
chi timido, quella conoscenza non ci servir a nulla. Dobbiamo essere capaci
di giudicare le situazioni e quindi di saperle risolvere, e il modo migliore per
sviluppare questo tipo di giudizio pastorale discutere con gli altri su quello
che noi pensiamo delle situazioni, discutere ciascuna situazione con il resto
dell'equipe Il discorso che ho fatto ha aiutato a edificare la fede della gente?
Giovanni ha il problema della timidezza?

Quando cominceremo a discutere in termini concreti e specifici,
probabilmente vi saranno disaccordi tra i membri dell'equipe, come di solito
avviene. Ci normale, e non dobbiamo averne paura: il primo passo per
aprirsi al Signore e per permettere a lui di darci il discernimento pastorale,
significa che il Signore vuole mostrarci qualcosa.

I membri di una equipe possono aiutarsi a crescere nella loro capacit di
discernere ci che accade nelle situazioni. Se qualcuno dice: "Maria non
pronta per ricevere l'effusione dello Spirito", spesso bene domandargli su
quali basi fonda la sua affermazione. Talora pu capitare che una persona
abbia ricevuto dal Signore una sensazione speciale, difficilmente esprimibile in
parole. Questa non una cattiva risposta. Spesso sappiamo pi di quanto
siamo capaci di esprimere subito a parole. Tuttavia pi spesso la persona pu
spiegare i motivi del suo giudizio, specialmente se si pone da sola la domanda:
"che cosa mi indica che questo cos?" Chiedere agli altri su quali motivazioni
essi formulano dei giudizi circa ci che accade, spesso un modo di imparare
o di aiutare l'altro ad imparare (aiutandolo a rendersi conto che egli non ha
necessariamente buone motivazioni per il modo in cui vede la situazione).
Potremo cos mantenere un punto di vista corretto su ci che sta accadendo.

Per poter essere capaci di comunicare in maniera efficace, i membri
dell'equipe debbono imparare ad osservare ci che accade. Negli Atti 19
abbiamo un esempio di come Paolo si adatta ad una situazione:

"Mentre Apollo si trovava a Corinto, Paolo attravers le regioni
montuose dell'Asia Minore e arriv alla citt di Efeso. Qui trov
alcuni discepoli e domand loro: <<Avete ricevuto lo Spirito Santo
quando siete diventati cristiani?>>.
Gli risposero: <<Non abbiamo nemmeno sentito dire che esiste
uno Spirito Santo>>.
Paolo domand loro ancora: <<Ma che battesimo avete
ricevuto?>>. Quelli risposero: <<Il battesimo di Giovanni il
Battezzatore>>." (At 19,1-3)

Allora Paolo prosegu parlando loro di Ges, battezzandoli e pregando
per loro affinch ricevessero lo Spirito Santo. Quando Paolo li incontr deve
aver percepito che c'era qualcosa non perfettamente a posto. Essi debbono
essergli sembrati cristiani, ma doveva mancar loro qualcosa. Ci che egli fece
fu rivolger loro una semplice domanda. La domanda rivelava che qualcosa non
era perfettamente a posto. Cos egli li interrog circa il loro passato cristiano,
circa ci che era accaduto loro. Una volta che questi ebbero detto la loro
situazione, egli seppe che cosa fare.

I membri dell'equipe dei seminari di vita nello Spirito debbono osservare
costantemente quale la situazione reale. Oltre a comunicare con gli altri
membri dell'equipe devono essere aperti alla comunicazione con i partecipanti
ai seminari. Come Paolo debbono chiedere alle persone del seminario a che
punto si trovano in relazione con il Signore e con ci che accade nel semina-
rio. Debbono chiedere che cosa accaduto loro, in modo che sappiamo ci di
cui hanno bisogno. Spesso il signore trattiene il membro dell'equipe dal fare
ci. Egli teme di fare delle domande, almeno teme di fare delle domande
specifiche. Talora si ha paura di offendere la persona. Tuttavia, le persone si
offendono raramente per tali domande, se fatte con il genuino interesse.
Talora si tratta di timore di non sapere che cosa dire o fare dopo che la
persona avr risposto e sar emerso un problema. Questo timore pi
frequentemente fondato, ma l'unico modo di aprirsi al Signore, che vuole
insegnarci qualcosa, quello di scoprire che ci sono molte cose che non
sappiamo e che non siamo capaci di trattare. Allora il Signore pu cominciare
a mostrarci cose nuove.

Talora uno schermo teologico ci impedisce di osservare ci che sta
accadendo realmente: una falsa concezione della fede agisce da schermo.
Talvolta si crede che se solo riusciamo ad avere fede nel Signore, possiamo
starcene comodamente seduti sul sedile posteriore della macchina senza
dover far nulla, perch il Signore si prender cura di ogni cosa nel seminario:
poich si ha fede tutto riuscir bene, le persone che frequentano il seminario
riceveranno tutto l'aiuto di cui hanno bisogno e pertanto non si deve fare
niente. Ora, vero che il Signore vuole che si abbia fede che tutto riuscir
bene, ma egli non vuole che questa fede ci renda ciechi e ci trattenga
dall'osservare la situazione. Spesso vuole operare proprio mostrandoci una
necessit e quindi insegnandoci come ovviare ad essa.

L'equipe dei seminari di vita nello Spirito deve comunicare efficacemente
il suo lavoro che svolge per il Signore. Lo scopo della discussione insieme sui
seminari quello di imparare a lavorare meglio in essi, di addestrarci ad
essere dei provetti operai per Cristo. Discutere su quello che si sta facendo
uno dei mezzi migliori per tale addestramento. Non dobbiamo aver paura della
verit. Dobbiamo discutere insieme il nostro lavoro e i suoi risultati in modo da
continuare a fare ci che stato fatto bene e da cambiare ci che non stato
fatto bene.

L'incontro dell'equipe il momento principale nel quale i suoi membri
possono comunicare. Se non c' incontro dell'equipe o se esso soltanto un
incontro "organizzativo", cio se esso interessato soltanto a cose pratiche
(chi deve fare qualcosa, che cosa si deve fare) o se esso soltanto di
istruzione, i seminari non saranno tanto efficaci. L'equipe deve spendere
buona parte dell'incontro nel discutere ci che realmente succede e nel
discutere situazioni particolari.

Ecco una scaletta di un tipico incontro dell'equipe:

1) rivedere il seminario dell'ultima settimana discutendo tutti i problemi emersi
e su cosa si deve fare di essi;

2) organizzare il seminario successivo, chiarendosi mete, scopi e obiettivi;

3) discutere su ci che accaduto alle singole persone durante la settimana e
su quello che si pu fare per aiutarle;

4) pregare per il seminario e per le persone che lo frequentano.


C.2. Uniti nella fede

Paolo, descrivendo lo scopo che aveva quando cominci a lavorare tra i
Corinzi, disse:

Quando sono venuto tra voi, fratelli, per farvi conoscere il
messaggio di Dio, l'ho fatto con semplicit, senza sfoggio di parole
piene di sapienza umana. Avevo infatti deciso di non insegnarvi
altro che Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi debole,
pieno di timore e di preoccupazione. Vi ho predicato e insegnato
non con abili discorsi di sapienza umana. Era la forza dello Spirito
a convincervi. Cos la vostra fede non fondata sulla sapienza
umana, ma sulla potenza di Dio. (1 Cor 2,1-5).

Il suo scopo era di far si che la potenza di Dio operasse tra quei cristiani,
e poich questo avvenisse c'era bisogno che si verificasse un cambiamento
spirituale. Dio doveva fare per i Corinzi ci che nessuno di loro avrebbe potuto
fare da se. Ci di cui i Corinzi avevano bisogno la stessa cosa di cui ha bi-
sogno la gente che arriva a frequentare i seminari di viva nello Spirito: un
cambiamento che pu essere prodotto solo da Dio.

Perch Dio lavori attraverso di noi in questo modo fondamentale
riconoscere questo fatto: ci che necessario fare non siamo in grado di farlo
da noi. Solo Dio pu farlo. Come dice Paolo:

cos, perch ho fiducia in Dio per mezzo di Cristo.
Infatti io non posso pretendere di compiere da me stesso un'opera
di questo genere. Solo Dio mi d la capacit di compierla. Lui mi
ha reso capace di essere servo di una nuova alleanza che non
dipende da una legge scritta, ma dallo Spirito: la legge scritta porta
alla morte, ma lo Spirito d la vita.

I seminari o sono un'opera dello Spirito o sono un fallimento. Solo Dio
pu far si che ci sia possibile far entrare la gente in una vita nuova nello
Spirito. Solo se siamo servi di ci che egli fa e se egli opera per mezzo nostro
la gente pu sperimentare una nuova vita spirituale.

Ebbene questo precisamente ci che Dio ci offre. Egli vuole operare
per mezzo nostro. Possiamo aspettarci che egli sia al lavoro con noi, sia in noi,
sia nelle persone del seminario. La base del nostro servizio, pertanto, deve
essere la fede. Come Paolo disse nella lettera ai Galati: "Dio vi d lo Spirito e
opera miracoli in mezzo a voi, perch avete ubbidito alla legge o perch avete
ascoltato il messaggio della fede?" La risposta chiara: "perch abbiamo dato
ascolto al messaggio della fede" (Gal 3,5). Dobbiamo sapere che il potere di
Dio a nostra disposizione e che possiamo aspettarci di sperimentare questo
potere all'opera per mezzo nostro. Abbiamo posto la nostra fede in lui, e non
semplicemente come individui, ma come equipe. Ges ha promesso:

E ancora vi assicuro che se due di voi, in terra, si troveranno
d'accordo su quel che devono fare e chiederanno aiuto nella
preghiera, il Padre mio che in cielo glielo conceder. Perch, se
due o tre si riuniscono per invocare il mio nome, io sono in mezzo
a loro. (Mt 18,19-20)

Il nostro lavoro nella fede inizia con la preghiera. I seminari di vita nello
Spirito sono edificati sulla preghiera. Dobbiamo sostenere i seminari con la
preghiera, la nostra e quella di chiunque voglia aiutarci. E la nostra preghiera
deve essere preghiera confidente. Sappiamo che Dio vuole operare per mezzo
nostro e che vuole operare nelle persone che vengono ai seminari. Sappiamo
che vuole operare miracoli tra noi, che in mezzo a noi. "Noi ci rivolgiamo a
Dio con fiducia, perch egli ci ascolta, se gli chiediamo qualcosa secondo la
sua volont. Sapendo dunque che Dio ascolta le nostre preghiere, noi
abbiamo la certezza di possedere gi quello che gli abbiamo chiesto" (1 Gv 5,
14-15).

La fede essenziale, sia negli incontri dell'equipe, sia nelle stesse
sessioni del seminario. Dobbiamo imparare a parlare nella fede e ad agire
nella fede. Quando parliamo di problemi nel seminario, possiamo parlarne in
modo ottimista o in modo pessimista. Quando parliamo con le persone che
frequentano i seminari possiamo parlare in un modo che comunica loro la
nostra sicurezza che Dio presente e che operer in loro o in un modo che
comunica il dubbio e l'incertezza. Quando tutto il gruppo si riunisce, attraverso
la nostra preghiera e la nostra conferenza possiamo creare un'atmosfera di
fede o possiamo far si che il seminario resti privo di vita o meccanico.

La fede si manifesta, infine, nei colloqui e nelle preghiere fatte con le
persone che frequentano il seminario (ad esempio la preghiera di effusione). Il
Signore ci sta offrendo dei doni spirituali. Possiamo aspettarci che egli parli per
mezzo nostro in profezia, che ci dia il discernimento, che allontani gli spiriti del
male e liberi dalla loro influenza quando lo invochiamo e glielo chiediamo, che
risponda a preghiere specifiche quando preghiamo sulle persone, che ci guidi
in ci che dobbiamo dire o fare, che ci dia la parola di saggezza o la parola di
sapienza di cui abbiamo bisogno, che ci riveli fatti che riguardano certe si-
tuazioni che non potremmo conoscere diversamente. I seminari di vita nello
Spirito possono essere carismatici e se non lo sono non saranno cos efficaci.
Ci sono poche situazioni in cui Dio tanto desideroso di mettere a nostra
disposizione i doni dello Spirito come i seminari di vita nello Spirito (o come
qualunque altra situazione nella quale Egli cerca di raggiungere persone che
non lo conoscono). Possiamo attenderci l'attivit carismatica soprattutto nella
quinta settimana, quando preghiamo con il popolo. La potenza di Dio pu
essere l in un modo potente a condizione che lo lasciamo operare per mezzo
nostro.



D. GLI ELEMENTI DEI SEMINARI

Ogni seminario costituito da un incontro di equipe, una sessione
(comprendente una conferenza e una discussione), contatto personale tra i
membri dell'equipe e coloro che partecipano al seminario (sia durante la
sessione sia fuori di essa), di servizi di sostegno e, talvolta, da sessioni di
ricupero. Queste cose devono formare un tutto unico.


D.1. INCONTRI D'EQUIPE

Si pu dire che l'incontro dell'equipe sia quasi la sola opportunit in cui i
membri dell'equipe del seminario possono discutere del loro lavoro. Dovrebbe
essere un momento di sostegno e di incoraggiamento, che forma il tipo di
unit, di fede e d'amore di cui abbiamo parlato nell'ultimo capitolo. Se la
maggior parte dell'incontro verr dedicata ai dettagli amministrativi, esso non
avr certo l'efficacia che potrebbe avere se quel tempo fosse dedicato alla
discussione concreta dei problemi e delle situazioni che vanno affrontate.

1) Scopo
a) creare unit spirituale tra i membri dell'equipe;
b) aiutare i membri stessi a imparare meglio a servire il Signore;
c) comunicare ci che accade nei seminari;
d) preparare ciascun nuovo seminario.

2) Contenuto:
a) preghiera per i seminari e per quelli che vi partecipano;
b) revisione del seminario della settimana precedente:
- discutere i problemi emersi e che cosa fare di essi;
- percorrere la lista delle persone per vedere cosa stanno facendo;
c) preparazione del seminario della settimana successiva:
- comprendere lo scopo che si deve raggiungere;
- esaminare scopo e contenuto.
d) una discussione per imparare a servire bene nei seminari.


D.2. CONFERENZE O INSEGNAMENTI

Gran parte dell'insegnamento che si riceve nei seminari di vita nello
Spirito ha luogo in queste esposizioni. una vera e propria catechesi. Sono
discorsi corti (20-25 minuti), e tuttavia in ciascuno si devono esporre tre o
quattro punti importanti. Se l'oratore si prende cura di preparare e presentare il
suo discorso seguendo le direttive degli schemi che seguono, potr mettere in
chiaro quei punti con chiarezza e potenza, aiutando concretamente la gente a
capirli e ad accettarli. Tutti i punti proposti sono necessari. Nel tempo di cui si
dispone non se ne possono includere di pi.

Il seminario raggiunge il suo scopo quando conduce il cristiano a un
incontro personale con Cristo Signore. A tal fine, importanti sono gli
insegnamenti, ma ancor di pi lo il modo con cui sono impartiti. Ciascuna
esposizione dovr essere preparata tenendo conto in particolare delle persone
che la ascolteranno. L'oratore dovrebbe essere sensibile ai diversi tipi di
presone presenti, alle loro necessit e alle loro preoccupazioni, esprimendosi
in modo chiaro e ben comprensibile da tutti. Dovr adottare un accostamento
che sia per loro accettabile, usare esempi che possono essere capiti e
impiegare un linguaggio semplice e corrente.

Una particolare importanza ed utilit rivestita dalla testimonianza
personale, di chi parla (come sono arrivato a interpretare questo punto, come
ho trovato il modo di farlo da me, che significato ha tutto questo per me), in
quanto non solo dimostra il significato pratico dell'insegnamento, ma fa vedere
come l'oratore consideri quelle idee importanti per la propria vita. La
testimonianza deve essere la comunicazione di un'esperienza. E l'esperienza
abbraccia sempre tutta la persona: la mente, il cuore, la vita. Comunica la tua
propria esperienza. Deve essere evidente che credi a quello che dici e che lo
consideri importante per la tua vita. Usa esempi concreti. Racconta dei fatti.

Ben quattro di queste conferenze includono una dettagliata
testimonianza di come l'oratore si convertito pi profondamente al Signore e
di come egli abbia trovato in Lui una vita pi profonda: la sessione di
presentazione, quella di iscrizione, nonch i seminari n. 1 e 3. Pi avanti sono
esposte alcune direttive che l'oratore dovr seguire in queste esposizioni.

Oggi sembra che all'interno del cristianesimo siano presenti molte
controversie, ed importante che l'oratore nel suo discorso eviti discussioni e
dispute. Verso gli altri dovrebbe mantenere un atteggiamento di simpatia, non
di critica. Questa va riservata solo al peccato e alle idee inadeguate. Le
persone e i gruppi ecclesiali, le singole comunit e le chiese separate in
particolare, il clero e le pratiche religiose, non dovrebbero mai essere oggetto
di critica. Sii comprensivo degli altri.

D'altra parte l'oratore non dovrebbe stare sulla difensiva n essere
apologetico su quanto dice; dovrebbe invece manifestare il suo entusiasmo
sull'argomento e dare agli altri questa idea generale: "quello che dico vero;
qualcosa di grande che io stesso ho scoperto da poco e che anche voi
dovreste voler conoscere".

Sopra ogni altra cosa egli dovrebbe ricordare di poter confidare nel
Signore. Noi presentiamo il messaggio di Dio e diamo testimonianza di esso e
non di noi stessi. Dio vuole che la sua Parola sia proclamata, vuole salvare gli
uomini e ci dar le parole necessarie per farlo:

Il Signore mi disse:
- Io pensavo a te prima ancora di formarti nel ventre materno.
Prima che tu venissi alla luce, ti avevo gi scelto, ti avevo
consacrato profeta per annunziare il mio messaggio alle nazioni.
Io risposi:
- Signore mio Dio, come faro? Vedi che sono ancora troppo
giovane per presentarmi a parlare.
Ma il Signore mi disse:
- Non preoccuparti se sei troppo giovane. V dove ti mander e
riferisci quel che ti ordiner. Non aver paura della gente, perch io
sono con te a difenderti. Io, il Signore, ti do la mia parola.
Allora il Signore stese la mano, mi tocc la bocca e mi disse:
- Io metto le mie parole sulle tue labbra (Ger 1,4-9).

Altre cose da tenere in mente:

- "Fa attenzione a te stesso e a quel che insegni. Non cedere. Facendo cos,
salverai te stesso e quelli che ti ascoltano" (1 Tim 4,16).

- Preparala. Prega su di essa.

- "Quando sono venuto tra voi, fratelli, per farvi conoscere il messaggio di Dio,
l'ho fatto con semplicit, senza sfoggio di parole piene di sapienza umana.
Avevo infatti deciso di non insegnarvi altro che Cristo, e Cristo crocifisso. Mi
presentai a voi debole, pieno di timore e di preoccupazione. Vi ho predicato e
insegnato non con abili discorsi di sapienza umana. Era la forza dello Spirito a
convincervi. Cos la vostra fede non fondata sulla sapienza umana, ma sulla
potenza di Dio" (1 Cor 2,1-5).

- Non moralizzare. D semplicemente testimonianza di un nuovo ideale e della
potenza di Dio.

- Sii esplicito. DI quello che stai dicendo. Non cercare di essere complicato o
misterioso. In generale tuttavia impossibile essere troppo semplice o
schietto.

- Usa un linguaggio semplice e chiaro, il tuo modo di parlare normale. Evita
frasi pie, un parlare aulico, gergo ecclesiastico ("ministero", "edificare",
"salvato"), ecc..

- Cita le scritture. Se necessario parafrasale per chiarire il punto.

- Cerca di convincere chi ti ascolta dei punti importanti, non delle questioni
secondarie

"Evita le discussioni stupide e disordinate: tu sai che provocano litigi.
Invece uno che lavora per il Signore non deve essere litigioso. Si mostri
gentile con tutti, capace di insegnare, paziente di fronte alle offese. Deve
saper rimproverare con dolcezza quelli che gli si mettono contro, con la
speranza che Dio dar anche a questa gente l'occasione di cambiar vita
e di conoscere la verit" (2 Tim 23-25).

- Non essere violento nella tua esposizione. La parola di Dio ha gi forza a
sufficienza da se stessa.

"Invece la saggezza che viene da Dio assolutamente pura; pacifica,
comprensiva, docile, ricca di bont e di opere buone; senza ingiuste
preferenze e senza alcuna ipocrisia. Le persone che creano la pace
attorno a s sono come seminatori che raccolgono nella pace il loro
frutto: una vita giusta" (Giac. 3,17-18).

- Aspettati che il Signore operi per mezzo tuo. Lascia che egli ti guidi nel
preparare la conferenza e nel tenerla. Rilassati e confida nel Signore.

- Non pensare che chi ti ascolta debba credere per la tua persona.

"Rifiutiamo ogni azione segreta e disonesta, non ci comportiamo con
malizia e non falsifichiamo la parola di Dio. Anzi facciamo chiaramente
conoscere la verit, e cos presentiamo noi stessi di fronte al giudizio di
tutti gli uomini e dinanzi a Dio... Infatti noi non esaltiamo noi stessi:
annunziamo che Ges Cristo il Signore. Noi siamo soltanto vostri servi
a causa di Ges. E Dio che ha detto: Risplenda la luce nelle tenebre, ha
fatto risplendere in noi la luce per farci conoscere la gloria di Dio riflessa
sul volto di Cristo (2 Cor 4,2-6).






D.3. GRUPPI DI DISCUSSIONE

incredibile l'importanza, per il successo del seminario, della giusta
composizione e del giusto svolgimento dei gruppi di discussione. Ci liberiamo
a vicenda per rispondere al Signore. Un gruppo pieno di calore, che si
preoccupa dei partecipanti pu segnare una grande differenza nella capacit
della gente di ricevere ci che il Signore offre e rendere le persone libere di
rispondere al Signore in maniera nuova.

Colui che incaricato di guidare le discussioni dovr curarsi
particolarmente di stabilire questa atmosfera di interesse e di amore nel
gruppo. Dovrebbe essere cordiale e caloroso, conoscere le persone e
interessarsi visibilmente a loro ricordando i loro nomi e le cose che gli hanno
detto. Dovrebbe ascoltare con attenzione ci che la gente gli dice,
incoraggiando i timidi e i vergognosi a partecipare e a fare domande.

Durante le discussioni il ruolo della guida-animatore quello di dirigere e
di incoraggiare. Dovrebbe aiutare a mantenere la discussione in argomento,
centrata sui punti principali dell'insegnamento, ma anche incoraggiare la
partecipazione e le domande, incoraggiando i timidi e i timorosi. Egli non deve
cercare di dominare. Quando necessario, non dovrebbe temere di spiegare
o insegnare alcuni punti, sebbene non debba pretendere da se stesso di
conoscere tutte le risposte. Sar caldo e socievole, mostrando interesse
personale. Deve essere onesto, non sforzandosi di far vedere che sa
rispondere a tutto. Gran parte delle direttive che sono state esposte nelle
pagine precedenti per gli oratori si applicano anche alla guida della
discussione: sensibilit alle svariate persone, modo di esprimersi concreto,
condivisione dell'esperienza, entusiasmo, non moralizzare, evitare le
controversie, parlare con naturalezza e nella fede.


1) Dimensioni del gruppo:

ciascun gruppo deve avere tre o quattro persone per ciascuna guida
delle discussioni. Cinque sono troppi.


2) Scopo del gruppo di discussione:

a) Aiutare le persone a rispondere all'invito di Dio.

b) Aiutarle a comprendere e assimilare quanto presentato nella conferenza.

c) Dare loro l'opportunit di fare domande.

d) Permettere loro di esprimere il loro pensiero e i loro sentimenti.

e) Procurare un'opportunit per trattare particolari problemi e concetti
erronei.

f) Sostenerli nei loro sforzi per cercare la verit.

g) Fornire un luogo dove possano incominciare a sperimentare la comunit
cristiana.

h) Vedere se le conferenze sono state ben comprese.

i) Sapere a che punto il gruppo.

Il radunarsi come gruppo nel modo giusto di una enorme importanza
per il successo del seminario. Ci liberiamo a vicenda per rispondere al
Signore. Un gruppo caldo, interessato, pu segnare una grande differenza
nella capacit di una persona di ricevere ci che il Signore le offre.

3) Programma:

- Il gruppo si forma e inizia la sua discussione dopo la conferenza. Breve
invocazione dello Spirito.

- Colui che guida la discussione introduce e fa sapere ai partecipanti che
sono liberi di fare domande o di presentare problemi.

- Ai primi gruppi egli dice che il principale modo di svolgimento (se non vi
sono domande o problemi) sar per lui quello di fare una domanda come
inizio della discussione, e che ciascuna persona del gruppo partecipi alla
risposta.

- Se il gruppo desidera rispondere alla conferenza, egli permette loro di
farlo, senza preoccuparsi per l'inizio della discussione.

- Talora nel corso della discussione egli incoraggia a rivolgere domande o
a sollevare problemi.

- Quando egli fa la domanda (inizio della discussione) risponde per primo
ad essa; la sua risposta deve essere un modello di come desidera che
sia la loro risposta.



4) Formazione dei gruppi:

Ovviamente la chiave per avere dei gruppi di discussione che portino frutto
quella di mettere su dei gruppi buoni sin dall'inizio. Ci sono a questo proposito
due importanti principi da seguire:

mettere ciascuno con la guida della discussione che lo aiuter di pi, e
accertarsi che ciascun gruppo possa agire esercitando un'azione
reciproca degli uni sugli altri, come un insieme.

Vi sono poi altri principi da ricordare, ma sono secondari rispetto ai due
fondamentali ora espressi:

- Preferibilmente gli uomini devono stare con un capogruppo, le donne con una
capogruppo. Infatti la gente, in generale, si identifica meglio con una guida
della discussione dello stesso sesso, e la guida pu individuare pi facilmente i
problemi in una persona dello stesso sesso. Inoltre, molti uomini trovano che
una donna alla guida della discussione sia per loro un impedimento e, dal
momento che il seminario non necessariamente il luogo per affrontare
questo problema, evitiamo ulteriori problemi mettendo al primo posto le cose
pi importanti.

- Le coppie di sposi dovrebbero essere messe, ordinariamente, in gruppi di
discussione separati, sebbene sia meglio che frequentino lo stesso seminario.
In questo modo, frequentando differenti gruppi di discussione possono spesso
rispondere con maggior libert alle nuove cose che sono state dette, e
frequentando lo stesso seminario possono anche discutere a casa di ci che
hanno ascoltato e procedere insieme.

- Le persone che abbiano problemi seri, o piuttosto difficili da trattare, non
dovrebbero essere messe in gruppi con membri nuovi dell'equipe. Di solito
meglio non mettere troppa gente che abbia problemi in un unico gruppo,
sebbene talvolta possa valere la pena di formare un gruppo proprio per loro.

- Infine, una persona che sembra abbia doti particolarmente promettenti per
lavorare per il Signore, o che si trovi in una posizione particolarmente buona
per raggiungere gli altri, deve essere messa con la guida di discussione che
meglio potr incoraggiarla e conquistarla.


D.4. LE SESSIONI SUPPLETIVE O DI RICUPERO

A ciascuna persona, prima che si preghi con lei per ricevere una nuova
effusione dello Spirito, deve essere stato presentato tutto il contenuto dei
seminari delle settimane che precedono tale preghiera. In realt anche molto
importante che ognuno di loro sia effettivamente presente alle sessioni poich
gran parte della crescita nella fede avviene nei seminari. Pertanto non dob-
biamo permettere troppe assenze e tutte le assenze devono essere ricuperate.
Non deve poi dispiacerci di dire a qualcuno che deve incominciare un altro
seminario poich in quello che sta frequentando ha saltato troppe sessioni.

Per le assenze e per le sessioni di ricupero sono raccomandate le
seguenti direttive:
- Se una persona assente alla seconda sessione, data la sua importanza
fondamentale, dobbiamo suggerirle di ricominciare un altro seminario. In
qualche caso anche possibile raccomandare alla persona di recuperare la
sessione andando ad un altro seminario che alla sua seconda settimana
(seminario che potrebbe svolgersi in qualche altro luogo). In tale eventualit
dobbiamo avvisare il capogruppo del nuovo seminario avanti tempo e dargli
tutte le informazioni che conosciamo sulla persona. La persona potrebbe
eventualmente continuare a frequentare tale seminario se il caso.
- Se la persona perde solo la terza sessione o solo la quarta sessione
dobbiamo cercare di recuperare. Prima di recuperare la terza sessione con
qualcuno dobbiamo spiegargli che se non pu partecipare anche alla quarta
sessione dovr ricominciare da capo quando potr frequentarle tutte.
- Per buone ragioni si possono sempre permettere eccezioni a queste direttive.

Modo di introdurre le sessioni di ricupero:
- Se c' una sola persona che deve recuperare (sessione individuale) la
sessione di recupero dovr probabilmente essere tenuta da colui che guida
ordinariamente il gruppo di discussione. Talora potrebbe invece essere
necessario tenere una speciale sessione di gruppo se coloro che devono
recuperare sono pi numerosi.
- Se la persona che tiene la sessione di recupero non il capo dell'equipe,
deve portare il nastro con la registrazione della conferenza, farla sentire alla
persona e discuterla con lei. Tale procedura potrebbe essere buona anche se
chi tiene la sessione di ricupero il capogruppo, in quanto spesso difficile
fare una presentazione completa per una sola persona.

Non dobbiamo tuttavia sentirci obbligati a tenere comunque sessioni di
recupero per chiunque. Talora non ne abbiamo semplicemente la possibilit.
Non irragionevole aspettarsi che la gente nella maggior parte dei casi si
sforzi di essere presente a tutte le sessioni. Probabilmente dobbiamo essere
meno pronti a recuperare sessioni per quelle persone che hanno problemi seri
(psicologici e/o spirituali) a meno che non abbiamo una certa fiducia che la
sessione di ricupero o qualche altra cosa che possiamo fare ci permetter di
apportare un cambiamento ai loro problemi. La loro assenza probabilmente
una manifestazione del problema, ed esso si manifester pi tardi in un altro
modo. D'altra parte, persone che hanno a loro volta la possibilit di aiutare altri
(sacerdoti, religiosi o laici gi impegnati in qualche settore della vita ecclesiale,
ecc...) potrebbero essere degni di sforzi extra, non per perch ne abbiano pi
bisogno di altri, ma perch nell'aiutare loro aiuteremo pi persone.


D.5. SERVIZI AUSILIARI

Una persona dell'equipe deve essere designata come aiutante. Essa
responsabile della preparazione dell'ambiente, della registrazione della
frequenza, del trasferimento delle informazioni e della distribuzione e/o vendita
delle pubblicazioni. L'aiutante pu anche essere una guida regolare delle
discussioni.

I servizi ausiliari possono sembrare secondari, ma hanno invece una
parte importante per una buona riuscita dei seminari. Se la sistemazione
dell'ambiente ben fatta la gente trover pi facile lasciarsi coinvolgere nei
seminari, e sar loro pi facile convertirsi pi profondamente al Signore.
Quando disponibile il giusto tipo di pubblicazioni, esse daranno ulteriori
spiegazioni sull'insegnamento e costituiranno un valido aiuto a formare la fede
delle persone.

A. L'ambiente. L'ambiente in cui si svolgono i seminari di grande
importanza. Pi l'ambiente in grado di facilitare ai partecipanti il sentirsi
impegnati in ci che accade nei seminari, pi facile sar per loro rivolgersi al
Signore. Le sedie dovrebbero essere messe in modo tale da permettere ai
presenti di prestare attenzione al capogruppo e a ciascun altro. Per un piccolo
gruppo la disposizione circolare la pi indicata. Per gruppi pi grandi pi
indicata la disposizione a semicerchio. Si dovrebbero evitare file strette a
meno che il gruppo non sia troppo grande da fare altrimenti. La stanza deve
essere bene illuminata e ventilata. Ci dovrebbe essere una lavagna ad uso del
conferenziere.

B. Frequenza. L'aiutante ha la responsabilit di prendere le presenze,
soprattutto quando il gruppo grande. Egli deve preoccuparsi che venga
raccolta una lista di persone con i relativi indirizzi dopo la prima sessione. Se ci
sono persone incaricate dell'accoglienza deve preoccuparsi di passare loro le
informazioni.

C. La letteratura raccomandata. Libri cristiani, opuscoli e altro materiale
possono costituire un aiuto importante per coloro che frequentano i seminari di
vita nello Spirito. I membri dell'equipe possono aiutarli a scegliere il materiale
pi valido presso il tavolo dei libri all'incontro settimanale di preghiera, oppure
possono anche vendere i libri nel seminario stesso. Se le pubblicazioni sono a
disposizione nei locali dove si svolge il seminario pi persone le compreranno.
Tra i libri da vendere ci deve essere la Bibbia (anche copie economiche) e
qualche libro introduttivo. meglio vendere un paio di libri, preferibilmente
opuscoli e libri di contenuto narrativo che sono letti con maggiore facilit. pi
probabile che le persone che frequentano il seminario leggano i libri appropriati
se ne vengono raccomandati loro solo alcuni.

Nel seminario ognuno dovrebbe usare la Bibbia e il libretto "Vita nuova
nello Spirito. Questo libretto espone un programma di meditazioni quotidiane
e di letture della scrittura per tutta la durata del seminario. Oltre a queste cose,
la guida del seminario alla conclusione di ogni insegnamento dovrebbe
raccomandare altri brani della Scrittura.

Verso la fine dei seminar i membri dellquipe dovrebbero aiutare la
gente a scegliere le letture che li aiuteranno a crescere nella vita cristiana.


D.6. IL CONTATTO INDIVIDUALE CON LE PERSONE

Ogni seminario di vita nello Spirito non costituito solo da una serie di
insegnamenti e dall'equipe che li presenta. Esso fatto di persone, esseri
individuali con personalit uniche e problemi particolari, che sono venuti da noi
per scoprire qualcosa di pi sulla vita nuova che Dio offre. Possono essere
venuti per tanti motivi, che vanno dalla fame autentica di una vita nuova alla
semplice curiosit, ma qualunque sia il motivo, ognuno di loro ci stato
affidato dal Signore. Egli li ama e desidera ardentemente vederli ricevere la
sua vita nuova. Se desideriamo servire il Signore la nostra preoccupazione
principale dovrebbe essere quella di dare a queste persone tutto l'amore e il
sostegno di cui hanno bisogno.

Nella sua prima lettera ai Tessalonicesi San Paolo spiega come lavor
per aiutare a formare i cristiani della Tessalonica:

Invece mi sono comportato tra voi con dolcezza, come una madre
che ha cura dei suoi bambini. Mi sono affezionato a voi, e vi ho
voluto bene fino al punto che vi avrei dato non solo il messaggio di
salvezza che viene da Dio, ma anche la mia vita.
Infatti, fratelli, voi ricordate la dura fatica che ho affrontato: ho
lavorato notte e giorno per potervi annunziare la parola di Dio,
senza essere di peso a nessuno. Voi siete, con Dio, testimoni del
mio comportamento. Potete dire quanto stato giusto, santo e
corretto il mio modo di agire verso tutti i credenti. Sapete che ho
agito verso ciascuno di voi, come fa un padre con i suoi figli. Vi ho
esortati e incoraggiati, vi ho scongiurati di comportarvi in maniera
degna di Dio, perch Dio vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
(1 Tess 2, 7-12).

San Paolo era un grande predicatore e maestro: guariva le persone ed
operava miracoli, riceveva rivelazioni da Dio e le comunicava al popolo.
Tuttavia egli non trascur mai di prendersi cura di ciascun individuo, di parlare
con ciascuno personalmente, di aiutare ognuno a servire Dio meglio e a
fortificarsi nella vita cristiana.

Nei seminari di vita nello Spirito noi non possiamo trascurare di aver cura
di ciascuno individualmente. Di molte cose ci si pu prendere cura sia
insegnando nei seminari, sia con l'esperienza di vita cristiana acquisita negli
stessi seminari, nelle comunit e nei gruppi di preghiera, sia pregando con le
persone che devono ricevere l'effusione dello Spirito. Tuttavia ci si deve
prendere cura anche di ogni persona individualmente, parlando con essa ed
aiutandola.

Ci sono molte occasioni nei seminari nelle quali si pu esercitare
l'attenzione individuale. Talora ci pu avvenire proprio nei gruppi di
discussione. Spesso le discussioni danno una opportunit di parlare a persone
singole e di aiutarle a risolvere problemi o ad applicare il messaggio ricevuto
alla loro vita. Talvolta l'attenzione individuale deve essere manifestata nei
contatti non ufficiali dopo i seminari o prima di essi. Lo stare attorno per alcuni
minuti a parlare con qualcuno spesso pu fare una grande differenza per lui
nella sua apertura a Dio. Talora si manifesta nell'incontrarsi con qualcuno in un
altro momento per aiutarlo a risolvere qualche questione.

I giorni successivi alla sessione della quarta settimana sono
fondamentali per incontrarsi con i partecipanti al seminario per prepararli alla
preghiera di effusione che avr luogo nella riunione che seguir. Tali incontri
individuali sono previsti ufficialmente nell'organizzazione dei seminari; tuttavia,
in altri momenti, un membro dell'equipe pu incontrarsi con qualcuno ogni
volta che vede una necessit che potrebbe essere ovviata in tal modo o sente
che il Signore lo guida a farlo.

D.7. GLI INCARICSTI DELLACCOGLIENZA

Nelle comunit pi grandi l'ufficio di prendersi cura delle persone durante
i seminari pu essere diviso tra i membri dell'equipe dei seminari e altri fratelli,
incaricati di accogliere le persone. Questi si assumono la responsabilit di
aiutare coloro che partecipano ai seminari ad integrarsi nella vita della
comunit cristiana che li organizza. Ci avviene mettendosi in contatto con il
nuovo venuto dopo la seconda settimana: cominciano ad invitarlo ai luoghi
dove pu fare conoscenza con la vita della comunit o del gruppo di preghiera
(gruppi di preghiera pi piccoli, rinfreschi, liturgie o servizi speciali, luoghi nei
quali si riuniscono i membri della comunit). Essi spesso si adopereranno per
presentare il nuovo venuto ai membri della comunit e per farlo eventualmente
invitare a pranzo. La preoccupazione principale sar quella di far sperimentare
alle persone nuove in che consiste la vita cristiana di ogni giorno e far loro
vedere che non sono lasciati da parte.

Ogni settimana l'incaricato dell'accompagnamento cercher di parlare
con ciascuno di coloro di cui responsabile, non necessariamente per un
lungo periodo di tempo. Egli deve avere cura che la persona non si senta
smarrita e che ad essa non manchi l'aiuto di cui ha bisogno fino a quando non
diventi parte della comunit o del gruppo di preghiera. soprattutto importante
che egli si mantenga in contatto con la persona per un periodo di tempo anche
dopo che i seminari sono finiti in modo che non si smarrisca in questa fase
delicata.

In un gruppo pi piccolo non c' strettamente bisogno di persone
incaricate dell'accompagnamento ed il membro dell'equipe dei seminari che
pu prendersi la responsabilit di aiutare le persone nuove a diventare parte
della vita del gruppo. In un gruppo pi grande gli incaricati dellaccoglienza
possono essere molto utili. Essi debbono lavorare con i nuovi venuti che
vivono vicino a loro ed aiutarli a trovare contatti cristiani vicino a dove vivono (o
lavorano, o vanno in Chiesa). Tuttavia, molto utile per gli incaricati
dellaccoglienza e per i membri dellquipe essere in comunicazione tra loro.
Possono aiutarsi molto a vicenda per comprendere ci che si deve fare per
venire incontro ai bisogni delle persone che partecipano al seminario. Essi
debbono lavorare in quipe: debbono riunirsi una volta alla settimana e
discutere insieme come lavorare. Ci deve essere un legame regolare tra loro e
i nuovi seminari.

Teniamo sempre presente il monito di S. Paolo: "Al di sopra di tutto, ci
sia la carit" (cf 1 Cor 13,13). A noi spetta fare tutto il meglio che possiamo,
ma non dimentichiamo che: "c' chi ara, chi semina, chi irriga e chi miete, ma
il Signore che fa crescere" (cf 1 Cor 3,6-7).


D.8. I PARTECIPANTI AL SEMINARIO

Ogni seminario di vita nello Spirito costituito da altre cose oltre alla
serie di insegnamenti e allquipe che lo presenta.

Soprattutto fatto di persone, esseri individuali cn personalit uniche e
problemi particolari, che sono venuti da noi per scoprire qualcosa di pi sulla
vita nuova che il Signore sta offrendoci. Possono essere venuti per tanti motivi,
che vanno dalla fame autentica di vita nuova alla semplice curiosit, ma
qualunque sia il motivo, ognuno di loro ci stato afffidato dal Signore. Egli li
ama e desidera ardentemente vederli ricevere la sua vita nuova. Se
desideriamo servire il Signore la nostra preoccupazione principale dovrebbe
essere quella di dare a queste persone tutto lamore e il sostegno di cui hanno
bisogno.

Ciascuna persona unica, ma il Signore pu darci molta sapienza circa
il modo di trattare differenti tipi di persone che vengono da noi. Come San
Paolo poteva dare a Tito ammaestramenti su ci che doveva fare per aiutare
alcune categorie di persone (Tito 2,1-10), cos noi possiamo essere consigliati
da Dio circa il modo migliore per aiutare differenti tipi di persone che vengono
a noi. Quando prendiamo in esame ciascuna persona individualmente,
dobbiamo avere un atteggiamento di preghiera, di apertura alla guida dello
Spirito, ma non dobbiamo perdere la confidenza nella sapienza che abbiamo
guadagnato con l'esperienza.

Ci sono quattro diversi tipi di persone cui dobbiamo dare speciale
attenzione:

I. Quelli che sono pronti ad accettare la vita che viene loro offerta attraverso i
seminari e che possono accettarla. La maggioranza delle persone che
verranno da noi appartengono a questa categoria. Di solito essi hanno
problemi differenti per accettare quello che viene offerto loro. Talora si tratta
di semplici problemi umani (timori, mancanza di volont di cambiare, risenti-
mento verso la Chiesa, ecc...). Talora si tratter di problemi "teologici" (il
male che hanno sentito dire dei "Pentecostali", porre limiti al Signore, non
porre fede alle promesse di Dio). La maggior parte dei normali problemi
saranno trattati nei seminari.

II. Quelli che non sono ancora pronti ad impegnarsi sinceramente con Cristo o
a cercare la vita nuova nello Spirito. Talora i loro problemi scaturiscono da
una reale mancanza di fede o mancanza di volont di pentirsi. Talora essi
derivano da serie riserve teologiche. Il modo di comportarci con queste
persone varia. Se la nostra comunit pu offrire loro aiuto di altro genere
(qualcuno che pu parlare con loro, un corso che pu portarle alla fede,
ecc..), probabilmente dobbiamo raccomandare loro di aspettare prima di
cominciare i seminari di vita nello Spirito. Se siamo in grado di
raccomandare loro il libro appropriato, possiamo suggerire di leggerlo
prima, e iniziare i seminari quando si sentono pronti. Se non c' nessun
altro tipo di aiuto a disposizione per loro, dobbiamo arrivare a decidere se i
seminari potranno aiutarli ad avvicinarsi a Cristo o se li renderanno pi
ostinati (talora persone non pronte reagiscono negativamente ai seminari).

III. Forestieri. Spesso non dobbiamo accettare nel seminario persone di altre
localit. Se si tengono dei seminari pi vicini al luogo in cui vivono,
dobbiamo indirizzarli ad essi. Queste persone hanno bisogno di essere
unite a gente che abita vicino al luogo in cui vivono per poter crescere. Se
noi le accettiamo nel seminario, il loro legame sar stretto con il nostro
gruppo, il che a lungo andare potrebbe rendere loro pi difficile crescere.
Molto spesso persone che hanno ricevuto l'effusione dello Spirito in un
gruppo non vogliono diventare parte di un altro gruppo e spesso non
crescono di pi.

IV. Persone con seri problemi a livello psicologico. I problemi psicologici di una
certa seriet possono essere di differenti tipi e le cose che noi possiamo
fare possono essere diverse. In generale una comunit deve essere ben
matura prima che possa essere di qualche aiuto reale per persone che
hanno seri problemi psicologici. Spesso abbiamo bisogno di riconoscere
questo fatto, cos che evitiamo di metterci in situazioni tali da esaurirci e non
aiutarli (come lunghe sessioni di consigli, inviti a vivere con noi, ecc...). Il
Signore pu dotarci in modo tale da essere capaci di risolvere ogni
problema, ma se egli non lo ha ancora fatto dobbiamo fare quello per cui ci
ha dato la capacit, non ci per cui non ne abbiamo. Se una persona di
disturbo, squilibrata (cio ha una storia di "esaurimenti" o se il suo compor-
tamento un ostacolo all'apertura degli altri al Signore) dobbiamo chiederle
di non venire ai seminari. D'altra parte se qualcuno ha un serio problema
psicologico ma pu comportarsi normalmente, i seminari probabilmente gli
saranno di aiuto. C' bisogno di consiglio e di sapienza.

Dio pu fare ogni cosa. Ges pu aiutare ogni uomo. Ma talora egli ci
dice: questo non un servizio per il quale ti ho dato la capacit. Paolo nella
lettera ai Romani dice:

Per la grazia che mi stata data, dico a ciascuno di voi di non
sopravvalutarsi, ma di valutarsi invece nel modo giusto, secondo la
misura della fede che Dio gli ha dato (Rom 12,3).

Non possiamo aiutare ognuno nei seminari. Spesso dovremo dire alle
persone che questo non il luogo adatto per loro. Talvolta ci dipender dal
fatto che i seminari sono destinati ad aiutare solo certe persone, talora invece
dipender dal fatto che la nostra comunit o gruppo di preghiera non in
grado di aiutarli. Sappiamo quanto Dio ami ogni uomo e quanto si prenda cura
di ognuno, ma pu capitare che non ci sia stato dato il dono necessario per
aiutare una particolare persona. Egli vuole che ogni comunit cristiana, corpo
di Cristo, cresca, cos da poter aiutare chiunque viene ad essa. Ma dobbiamo
sapere quando siamo cresciuti fino a questo punto e quando no.

Quindi la prima tappa del nostro lavoro di contatto individuale consiste
nel discernere le persone che non possono essere aiutate dai nostri seminari e
cercare di aiutarle a trovare il posto giusto. Un gruppo iniziale che viene da noi
probabilmente non il gruppo che dovr formare un nuovo seminario.
quando abbiamo il gruppo giusto, formato da quelli che sono pronti per ci che
il Signore vuole fare nei seminari, che i seminari stessi possono essere
davvero potenti.


D.9. IL PROCESSO DI CRESCITA NEI SEMINARI

Quelli che frequenteranno i seminari avranno due cose. Prima di tutto
avranno un p di fede reale, anche se ancora non se ne rendono conto. Ges
ha detto: "Nessuno pu avvicinarsi a me con fede, se non lo attira il Padre che
mi ha mandato" (Gv 6,44). Essi sono l perch il Padre li ha attirati, e noi
possiamo contare su questo. Dio ha gi cominciato a lavorare in loro.

Nello stesso tempo ciascuna persona ha anche qualche ostacolo che la
trattiene dal rivolgersi completamente al Signore. Alcuni di questi ostacoli
sono:

I. Mancanza di conoscenza. Spesso le persone hanno idee confuse intorno
alla vita cristiana o all'effusione dello Spirito. La quinta settimana le loro idee
dovrebbero essere abbastanza chiare cos che essi possano assumere un
impegno definitivo con Cristo e chiedere ci che Dio promette.

II. Difficolt personali. Talora la gente pu essere afflitta da difficolt personali
che si frappongono sulla strada della resa al Signore. Le specie di difficolt
che possono frapporsi sono numerose: problemi psicologici, problemi
finanziari, e cos via. Se siamo consapevoli delle difficolt possiamo aiutare
le persone a superarle, e possiamo aiutarle ad aprirsi all'opera del Signore
anche in mezzo ai problemi.

III. "Schermi teologici". Alcuni spesso diranno frasi come queste: "Certamente
lo Spirito Santo operer nella vita di alcune persone, ma egli non vuole che
io esperimenti la sua presenza nello stesso modo in cui vuole che
l'esperimenti altra gente". O forse: "I doni dello Spirito sono solo per alcune
persone". O forse: "Il Signore vuole solo che preghiamo perch la sua
volont si compia; Egli non vuole che chiediamo cose per noi stessi". O
"l'avere un dono spirituale mi renderebbe orgoglioso". In casi del genere
essi mettono limiti a ci che il Signore pu fare per loro, ed necessario
che li aiutiamo a vedere che Egli vuole che essi lo sperimentino, e che
vuole operare potentemente per mezzo di loro.

IV. Ricerca di esperienza religiosa. Di tanto in tanto incontriamo persone che
considerano l'effusione dello Spirito come una "esperienza religiosa" che
bene avere. A questa gente dobbiamo indicare che l'effusione ci prepara ad
una vita cristiana pi profonda che suppone un impegno serio a vivere una
vita cristiana ed a servire.

V. Mancanza di volont. La gente talora desiderosa di percorrere una parte
della strada con il Signore, ma non tutta. Questo molto evidente per
quanto riguarda il dono delle lingue. Se le persone non hanno un reale
desiderio per TUTTO quello che il Signore far, allora finiranno per non
vivere la vita cristiana come dovrebbero.

Il nostro principale servizio come membri dell'equipe dei seminari non
quello di risolvere i problemi che le persone hanno quando vengono a fre-
quentarli. Spesso possiamo risolverli o dare un aiuto considerevole, e
dobbiamo farlo quando possiamo. Ma esse possono avere molti problemi, da
quelli teologici a quelli personali, che tuttavia non impediranno loro di aprirsi a
una nuova relazione con il Signore. Noi abbiamo la responsabilit di far si che
essi superino quei problemi che davvero li ostacolano nell'accettare la nuova
vita.

Il nostro compito principale quello di incoraggiarle ad aver fede e a
decidersi di obbedire al Signore in modo nuovo, a fare il primo passo. Talora
possiamo aiutarle comunicando loro ci che sappiamo circa la giusta via nella
quale muovere il primo passo Talora possiamo aiutarle semplicemente
incoraggiandole a muovere questo passo e condividendo la nostra fede con
loro. Ma proprio il giungere alla giusta fede nel Signore e alla giusta
obbedienza in lui che costituisce il punto cruciale delle prime cinque settimane
del seminario, e questo deve essere il centro della nostra attenzione.

Nel considerare ogni persona e i suoi problemi, dobbiamo ricordare quali
sono le nostre responsabilit. La gente pu avere molti problemi, da quelli
personali a quelli teologici, che tuttavia non impediranno loro di aprirsi a una
nuova relazione con il Signore. Noi abbiamo la responsabilitdi far si che essi
superino quei problemi che davvero li ostacolano nellaccettare la nuova vita.

Il solo essere nei seminari inizier nelle persone che vengono un
processo che sormonter i loro ostacoli. L'insegnamento nei seminari si
prender cura di molte delle difficolt. Quando le persone cominciano ad
ascoltare la parola di Dio e a capirla, le attitudini errate scompariranno ed esse
si avvicineranno al Signore in un modo sempre migliore. Anche l'esperienza
dei seminari e della comunit o del gruppo di preghiera far una grande
differenza per loro. Il contatto personale con la gente sar un aiuto
importantissimo nel superare gli ostacoli: il solo condividere con loro la nostra
fede, l'incoraggiamento e la nostra conoscenza di come fare nel modo giusto il
primo passo col Signore li aiuter a fare essi stessi quel primo passo
.Cominceranno a capire come ci si avvicina al Signore e cominceranno a
sperimentare la sua presenza; impareranno ad avere fede in lui.

Il contatto personale con la gente sar un aiuto importantissimo nel
superare gli ostacoli: il solo condividere con loro la nostra fede,
lincoraggiamento e la nostra conoscenza di come fare nel modo giusto il
primo passo col Signore li aiuter a fare essi stessi quel primo passo.

Questo processo di crescita nei seminari pu essere diviso in due parti:
le prime 5 settimane del seminario e le ultime due, cio fino all'effusione dello
Spirito e dopo di essa. Nelle prime cinque settimane, fino al momento in cui si
prega sulle persone perch ricevano l'effusione dello Spirito, quel processo do-
vrebbe proporsi due cose. Primo, promuovere in loro la fede - la fede deve
"catturarli". Debbono giungere all'intima assicurazione che il Signore verr a
loro ed effonder il suo Spirito. Debbono giungere ad un'intima certezza che
egli sar fedele alle sue promesse. Potrebbero anche non rendersi conto che
hanno fede: la fede spesso compatibile con sentimenti di dubbio, e ci di cui
la persona pi consapevole il sentimento di dubbio, non la fede genuina
che l. Talora possiamo riconoscere la fede in loro prima di essi stessi,
perch noi li vediamo agire e pensare nella fede prima che essi se ne
accorgano. Talora n noi n essi la discerniamo. Tuttavia la fede essenziale.

La seconda cosa che deve accadere prima che ricevano l'effusione
che essi si consacrino, cio si impegnino, autenticamente al Signore. Debbono
arrivare ad una decisione profonda di obbedire a Ges e di vivere la vita
cristiana, devono rinunciare ad ogni comportamento sbagliato grave e dare a
Ges la propria vita. Anche questo qualcosa che la persona stessa non
riesce sempre a riconoscere. Essa pu essere pi consapevole dei desideri
ribelli e dei sentimenti di rivolta che di ci che realmente accaduto nel suo
cuore. Qualche volta siamo in grado di riconoscere ci che sta avvenendo.
Talora neppure noi lo riconosciamo. Ma se una persona deve andare avanti
nel proprio cammino con il Signore, se deve realmente cambiare le sue
relazioni con Dio in modo da poter vivere una vita nuova, questo cambiamento
deve avvenire. Il pentimento essenziale per ricevere l'effusione dello Spirito.

Ripetiamo, pu capitare che una persona abbia fede e pentimento veri
senza neppure rendersene conto. I sentimenti di dubbio possono coesistere
con la fede vera, mentre anche i sentimenti di ribellione possono continuare a
turbare chi ha avuto un pentimento sincero. Questi dubbi, questi desideri e
sentimenti rendono talvolta cieca la persona ai veri cambiamenti che si stanno
verificando nel suo cuore, cambiamenti che qualche volta possiamo ri-
conoscere prima della persona interessata ma che talvolta n noi n la
persona siamo in grado di vedere. Tuttavia, PRIMA CHE QUALCUNO POSSA
RICEVERE L'EFFUSIONE ED INIZIARE A VIVERE UNA VITA NUOVA DEVE
AVERE FEDE E PENTIMENTO VERI.

Una volta che una persona arrivata alla fede e al pentimento, facile
aiutarla a ricevere l'effusione dello Spirito nella sua vita. La nostra
preoccupazione, allora, deve consistere nell'aiutarla a rivolgersi verso il
Signore (nella fede e nel pentimento) con l'apertura giusta.

Le persone non "afferrano" la fede o arrivano alla decisione di seguire il
Signore in qualche settimana particolare. Alcuni arrivano al seminario
preparati. Noi potremmo pregare con loro la prima sera ed essi potrebbero
arrendersi facilmente allo Spirito. Alcuni non raggiungono questo punto fino a
quando non sono imposte su di loro le mani e il Signore non fa qualcosa per
loro. Il momento in cui si prega con loro spesso cruciale per rivolgersi al
Signore nella fede e decisione, spesso quello il momento della conversione
profonda.

Non abbiamo bisogno di sapere quando avvenuto il cambiamento.
Talora per lo vedremo. Lo vedremo nel modo in cui rispondono alle
conferenze o nel modo in cui rispondono alle cose che diciamo. Talora, al
contrario, non lo vedremo. Ma la cosa importante non sempre la capacit di
discernere dove essi sono (la nostra capacit in questo aumenter con
l'esperienza), ma la percezione che il processo avanza, ed il processo di cre-
scere nella fede e nell'obbedienza che noi dobbiamo aiutare.

Dopo la quinta settimana il nostro interesse cambia in qualche modo.
Dobbiamo ancora essere interessati alla fede e all'obbedienza. Ci che
accaduto nella quinta settimana deve essere rafforzato. La preoccupazione
maggiore deve essere quella di incoraggiare le persone a mantenersi salde al
passo fatto, a diventare pi ferme nella fede e nell'obbedienza. Infatti, se arri-
viamo al punto di dimenticare che ogni cristiano deve crescere continuamente
nella fede e nell'obbedienza e che ha bisogno di incoraggiamento per farlo,
saremo operai molto poco efficienti nell'edificare la comunit cristiana e
nell'aiutare i cristiani a crescere.

C' inoltre un altro interesse al quale dobbiamo dirigere molta della
nostra attenzione. Le ultime due settimane costituiscono il periodo cruciale in
cui quelli che frequentano i seminari prendono decisioni concrete per legarsi
ad una comunit o a un gruppo di preghiera in un modo che permetta loro di
ricevere l'aiuto di cui hanno bisogno per crescere nella vita dello Spirito. Il
nostro servizio come membri dell'equipe deve tendere ad incoraggiarli a
prendere una decisione definitiva per diventare parte di una comunit o di un
gruppo di preghiera in una maniera che li aiuter a crescere.

Noi siamo al servizio di ci che il Signore sta facendo. Come dice Paolo
nella prima lettera ai Corinti:

Ma chi poi Apollo? e chi Paolo? Semplici servitori per mezzo
dei quali voi siete giunti alla fede. A ciascuno di noi Dio ha affidato
un compito. Io ho piantato, Apollo ha innaffiato, ma Dio che ha
fatto crescere. Perci, chi pianta e chi innaffia non contano nulla:
chi conta Dio che fa crescere. Chi pianta e chi innaffia hanno la
stessa importanza. Ognuno di loro ricever la ricompensa per il
lavoro svolto. Siamo infatti collaboratori di Dio nel suo campo, e voi
siete il campo di Dio. (1 Cor. 3,5-9)

Dio all'opera nei seminari di Vita nello Spirito, attirando gli uomini a s
ed edificandoli nella vita del suo popolo e in una nuova vita. Non dobbiamo
pensare o dire che siamo noi a "portare le persone a ricevere l'effusione dello
Spirito" o a "portarle al Signore". Dio stesso lo far, ed egli operer attraverso
numerosi mezzi che sono presenti nei seminari. Noi dobbiamo solo renderci
disponibili a lui come suoi servi, cos che possiamo fare quella parte di lavoro
che egli ci ha assegnato. Egli pu volere che seminiamo, pu volere che
innaffiamo, o che zappiamo o potiamo, o che facciamo qualcuna delle molte
cose da fare. Il nostro compito consiste nel fare ci che aiuta una persona ad
orientarsi verso di lui.

E. INTEGRAZIONE NELLA COMUNIT O GRUPPO DI PREGHIERA


Un falegname potrebbe fare una bella porta, la pi bella porta del
mondo, ma essa potrebbe dimostrarsi inutile per una casa. Potrebbe essere o
troppo grande, o troppo larga, o troppo stretta. Ci potrebbero essere numerose
cose sbagliate. Non detto che una porta eccellente potr essere una parte di
quella casa. Per questo vi bisogno dell'occhio di un architetto o capo-mastro.
La porta infatti non deve essere solo bella e ben fatta. Deve essere adatta alla
casa e fare di essa una casa migliore. Il falegname deve farla secondo le
esigenze della casa.

La stessa cosa vera per i seminari di vita nello Spirito. Ci che il
Signore vuole non sono eccellenti seminari, ma che il suo popolo sia edificato
e fortificato. Proprio come una bella porta sarebbe inutile per una casa se non
fosse adatta ad essa, cos i seminari possono dimostrarsi di poco valore se
non sono adatti a ci che il Signore sta costruendo in un posto particolare.

I seminari hanno lo scopo di essere una introduzione alla nuova vita
nello Spirito vissuta con gli altri. L'esperienza mostra che se una persona non
si unisce con un gruppo di altre che vivono questa nuova vita, i seminari non
faranno una grande differenza nella sua vita. La vita nuova che ha iniziato
svanir. I seminari da soli non sono efficaci a lungo andare. Si richiede di pi.

Pertanto ha senso solo pensare ai seminari di vita nello Spirito come ad
uno strumento nella vita di qualche comunit o gruppo di preghiera. I seminari
sono destinati ad essere un metodo di insegnamento evangelico che aiuta le
persone ad entrare nella vita di una comunit o gruppo di preghiera. Come tali,
debbono essere messi in rapporto alla via giusta che porta alla vita della
comunit o gruppo di preghiera che li utilizza.

Ci sono molti tipi di gruppi che fanno uso di questi seminari. Alcuni sono
semplicemente piccoli gruppi di preghiera che organizzano seminari solo di
tanto in tanto, cio quando riescono a mettere insieme alcune persone nuove
che desiderano impegnarsi in questo cammino. Di solito tali seminari sono
costituiti da solo tre o quattro persone ed facile che esse diventino parte
regolare del gruppo di preghiera. Altri gruppi che usano questi seminari sono
grandi comunit o centri di rinnovamento che servono molta gente in una vasta
area geografica. Tali gruppi cominciano ogni settimana nuovi seminari,
distribuiti anche in localit distanti e costituiti in media dalle dieci alle venti
persone. Per gruppi del genere integrare i seminari nella comunit, in modo
tale che la gente che li frequenta trovi facile proseguire, pu essere un compito
piuttosto complesso. Le due situazioni descritte sono due estremi. In ogni caso
ogni gruppo dovr mettere i seminari in rapporto con la propria situazione in un
modo leggermente differente.

Ci sono, tuttavia, alcune cose a cui ogni gruppo, sia esso grande o
piccolo, deve fare attenzione. La prima quella di ATTIRARE LE PERSONE
ADATTE ai seminari. Quelli che vogliamo nei seminari sono persone pronte a
rivolgersi verso il Signore in maniera profonda e a ricevere l'effusione dello
Spirito. Essi possono anche non essere pronti per l'effusione dello Spirito la
prima settimana, ma debbono essere aperti. Debbono essere seriamente
interessati. Ordinariamente non vogliamo gli scettici, i semplici curiosi, le
persone che non vogliono essere cristiane.

Un modo per avere la gente adatta consiste nell'annunziare i seminari
nella maniera giusta. Quando li annunziamo nei convegni e nelle giornate di
ritiro dobbiamo dare alle persone un'idea di ci che debbono aspettarsi. Il
modo con cui annunziamo i seminari le deve aiutare a decidersi se vogliono
incominciare. Se vogliamo persone interessate ad un cambiamento della loro
relazione personale con il Signore dobbiamo dirlo. Se non vogliamo persone
provenienti da un'altra localit dobbiamo dirlo. Dobbiamo anche fornire
particolari importanti e concreti: di quante settimane saranno, quando si
terranno le sessioni, quanto saranno lunghe.

Un altro modo per avere le persone adatte consiste nell'educare il
gruppo di preghiera o la comunit su chi dovrebbe venire. La maggior parte
delle persone viene infatti dietro incoraggiamento di altri. Se troviamo che le
persone che sono venute per incominciare i seminari non erano ancora pronte,
dobbiamo spiegare queste cose agli altri membri del gruppo. Pi la comunit
nel suo insieme comprende chi dovrebbe venire, pi probabile che ci
saranno le persone adatte.

Talora, quando esiste un problema con le persone che vengono, esso
deriva dal modo in cui la cosa stata detta loro. Spesso le persone non sono
aperte al Signore se sono state spinte a venire. Se poi sono state incoraggiate
a incominciare senza che sia stato loro spiegato a che cosa si impegnano,
spesso cominciano a partecipare impreparate. In questi casi il gruppo di pre-
ghiera o la comunit ha bisogno di essere educato su come invitare la gente
ed incoraggiarla.

Ciascun gruppo deve anche fare attenzione a SALDARE ALLA VITA DI
COMUNIT LE PERSONE CHE VENGONO AL SEMINARIO. Le persone che
vengono al seminario devono diventare una comunit. Poi si deve fare la
transizione dal seminario fino a diventare parte del gruppo. Molti non
continueranno dopo i seminari senza l'aiuto necessario. Per poter avanzare
debbono essere incoraggiati ad andare avanti nei seminari stessi. Le ultime
due settimane del seminario debbono dirigere il loro interesse in particolare su
questo obiettivo. Le persone debbono anche essere attirate nella vita della
comunit. Molte volte la differenza tra qualcuno che rimane e qualcuno che se
ne va semplicemente il contatto personale con gli altri nel gruppo. Quando si
sono formati dei legami e l'amore cresce, una persona desiderer di
proseguire con molta maggiore probabilit. Le persone hanno bisogno di
venire a conoscere gli altri soprattutto al di fuori dei tempi degli incontri formali.
In gruppi pi piccoli i membri dell'equipe possono prendersi questa
responsabilit. Nei gruppi pi numerosi diventa necessario un sistema di
"persone incaricate dell'accoglienza".

In terzo luogo, ciascun gruppo deve preoccuparsi delle strutture di
legame con la comunit. Poich i seminari sono una parte cos importante
della vita del gruppo essi debbono essere ben integrati.

Alcuni piccoli gruppi di persone non dovrebbero decidere di gestire
direttamente da s i seminari di Vita nello Spirito. Sono i responsabili del
gruppo di preghiera o della comunit (pastorale) che debbono assumersi
anche la responsabilit dei seminari e nominare i capogruppi e le equipes.
Debbono fare attenzione che i seminari preparino adeguatamente le persone
per la vita del gruppo. Debbono preoccuparsi che qualcuno sia responsabile
dello scambio di informazioni tra i seminari e gli altri della comunit. In pratica i
responsabili del gruppo o della comunit devono sapere chi frequenta il
seminario e con chi si pregato, gli altri membri del gruppo devono conoscere
chi sono quelli che frequentano il seminario ed in particolare quelli che abitano
accanto a loro o che appartengono alla loro parrocchia, gli incaricati
dell'accoglienza devono sapere intorno alla seconda settimana chi sono quelli
che frequentano il seminario e ci deve essere regolare comunicazione tra loro
e le guide della discussione.

Finalmente, ogni gruppo deve fare attenzione a CI CHE
NECESSARIO DOPO I SEMINARI. I seminari non sono sufficienti. Le persone
hanno bisogno di un aiuto molto maggiore di quello che da il seminario. A tal
fine gruppi differenti possono fare cose differenti: comunit numerose e mature
possono provvedere corsi successivi e aiuti di vario genere, gruppi pi piccoli o
pi recenti spesso non sono in grado di fare altro che accettare le persone
nella loro vita e condividere con loro libri, cassette, amore personale ed
incoraggiamento. Possiamo fare solo ci che il Signore ci assegna. Pur
tuttavia abbiamo bisogno di fare oggetto del nostro interesse nella preghiera la
crescita oltre i seminari.
















Parte II I SEMINARI





LA SESSIONE DI PRESENTAZIONE DEI SEMINARI


SCOPO

Dare una breve e chiara spiegazione del messaggio cristiano cos che le
persone possano vedere quello che c' al di l di ci che hanno sperimentato
(o sperimenteranno) nell'incontro di preghiera e si sentano spinte a cominciare
a rivolgersi verso il Signore e ad entrare nei seminari di vita nello Spirito.


SCALETTA DELL'INCONTRO PRELIMINARE DELL'EQUIPE

A. Discutere la sessione di presentazione:
- rivedere il discorso e il programma
- rivedere il ruolo dei membri dell'equipe
- discutere a riguardo del tipo di persone che potrebbero venire e sulle
modalit del comportamento dell'equipe nei loro riguardi

B. Pregare per la sessione e per le persone che verranno.







SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DELLA SESSIONE DI
PRESENTAZIONE

A. Preliminari
1) salutare e fare conoscenza delle persone mentre si attende l'inizio
2) prendere nomi e indirizzi

B. Conferenza (da svolgersi prima o dopo un breve incontro di preghiera)
Introduzione:

- il conferenziere si presenta

- egli parla della comunit o gruppo di preghiera e della sessione di
presentazione sottolineando quattro punti

1) Dio ti ama e vuole che tu viva una vita piena, felice.

2) L'uomo peccatore e separato da Dio e pertanto egli non pu
conoscere l'amore di Dio e partecipare alla vita di Dio con gli altri.

3) Ges Cristo l'unico che pu darti il potere di vivere questa nuova
vita. Per mezzo di lui puoi conoscere l'amore di Dio e partecipare alla
vita di Dio con gli altri.

4) Devi accettare Ges Cristo nella tua propria vita come Signore e
Salvatore e riceverai il dono dello Spirito Santo che ti d il potere di
vivere questa nuova vita.

- raccomanda i seminari di vita nello Spirito.

C. Periodo di domande e di risposte

1) Se il gruppo abbastanza numeroso, il capogruppo lo divide in due
piccoli gruppi guidati da un membro della equipe.

2) il capogruppo incoraggia a rivolgere domande

3) se non stato menzionato, il capogruppo parla del dono delle lingue
pi a lungo.

4) Il capogruppo chiude raccomandando eventualmente successive
letture e incontri.



SCHEMA AMPLIATO DELLA CONFERENZA


Introduzione

Questa sera voi parteciperete (avete partecipato) ad una riunione di una
comunit cristiana (o di un gruppo di preghiera). Siamo una comunit di
cristiani che hanno cercato di vivere la vita cristiana in maniera molto simile ai
cristiani della prima Chiesa.

Siamo persone che hanno cominciato a sperimentare la realt di Ges e il
potere dello Spirito Santo che trasforma e cambia tutta la nostra vita.

Dir alcune cose circa quello che significa per noi essere cristiani e ricevere
l'effusione dello Spirito Santo, poi avremo del tempo per rivolgere domande e
per rispondere.

1. Il messaggio di Cristo

Per poter comprendere quello che stiamo sperimentando necessario capire il
messaggio fondamentale di Ges. Per riassumere in breve questo messaggio
voglio presentarvi quelle che noi chiamiamo "le quattro verit fondamentali". Si
tratta di un sommario in quattro punti degli elementi fondamentali del Vangelo.

Verit n. 1: DIO TI AMA E VUOLE CHE TU VIVA UNA VITA PIENA, FELICE.

Ges stesso che ce lo dice: "Io sono venuto perch abbiano la vita, una vita
vera e completa" (Gv 10,10). Ges quindi venuto appunto per questo.
Dio vuole che lo conosciamo e sperimentiamo il suo amore, e che ci amiamo
insieme in una comunit di amore con tutti gli uomini.
Come mai la maggior parte della gente non sperimenta questa vita?

Verit n. 2: L'UOMO PECCATORE E SEPARATO DA DIO E PERTANTO
NON PU CONOSCERE L'AMORE DI DIO E PARTECIPARE ALLA VITA DI
DIO CON GLI ALTRI.

Tra Dio e l'uomo c' un abisso. Gli uomini continuamente cercano di
raggiungere Dio con i propri sforzi: etica, filosofia, droga, religione, ecc...

"Tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio che salva" (Rm
3,23).

Il peccato comporta l'indifferenza verso Dio ed caratterizzato dalla ribellione,
attiva o passiva, verso Dio.





La separazione da Dio risulta in una separazione dell'uomo dall'uomo.

"E poich si sono allontanati nei loro pensieri da Dio, Dio li ha
abbandonati, li ha lasciati soli in balia dei loro pensieri corrotti, ed essi
hanno compiuto cose orribili. Sono ormai giunti al colmo di ogni specie di
ingiustizia e di vergognosi desideri. Sono avidi, cattivi, invidiosi,
assassini. Litigano e ingannano" (Rm 1,28-29).

Gli uomini non possono vivere insieme in amore e pace a meno che non vi sia
prima un cambiamento spirituale in loro che solo Dio pu produrre.
Come avviene questo cambiamento spirituale?

Verit n. 3: GES CRISTO IL SOLO CHE PU DARTI IL POTERE DI
VIVERE QUESTA VITA. PER MEZZO DI LUI PUOI CONOSCERE L'AMORE
DI DIO E PARTECIPARE ALLA VITA DI DIO CON GLI ALTRI.

"Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perch chi crede
in lui non muoia ma abbia vita eterna" (Gv 3,16).

In Ges Dio divenne uomo ed entr nel mondo per abbattere la separazione
tra Dio e l'uomo. Attraverso la sua vita, morte e risurrezione, Ges Cristo ha
reso possibile che gli uomini sperimentino questa vita abbondante.

"Io sono la via, io sono la verit e la vita. Solo per mezzo di me si va al
Padre" (Gv 14,6).


Tramite Ges Cristo Dio da agli uomini il potere di vivere insieme col tipo di
amore e di armonia che egli intendeva per l'umanit. Tuttavia necessario
fare qualcosa di pi che limitarsi a sapere queste cose

Verit n. 4: DEVI ACCETTARE GES CRISTO NELLA TUA VITA COME SI-
GNORE E SALVATORE E RICEVERAI IL DONO DELLO SPIRITO SANTO
CHE TI D IL POTERE DI VIVERE QUESTA NUOVA VITA.


Accettare Cristo:

Accettare Ges nella propria vita non vuol dire semplicemente credere che
Ges morto e risorto. Non basta CREDERE, non basta cercare di seguire il
suo insegnamento morale o fare opere buone. Accettare Cristo nella tua vita
pi che credere semplicemente che egli era Dio e mor per gli uomini, pi
che il semplice fare buone opere o seguire il suo insegnamento (morale).
Significa entrare in relazione personale con Cristo, relazione nella quale
riceviamo il suo amore e diamo a lui la nostra vita. Significa ricevere da lui il
suo amore e da parte nostra rimettergli la vita. Consegnare a lui la nostra vita.



Ciascun cerchio rappresenta la vita di un uomo. Il centro dei cerchi
rappresenta il centro della vita, il sedile dell'autista, il punto dal quale viene
controllata la vita, intorno al quale si accentra la vita. Chiunque o qualunque
cosa sia situata nel centro la persona o la cosa che controlla la vita dell'uo-
mo, come il sedile dell'autista, il punto dal quale viene controllata la vita.
Chiunque o qualunque cosa sia situata nel centro la persona o la cosa che
controlla la vita dell'uomo. Nella vita della maggior parte degli uomini il s o
l'ego (E). Talora un'altra persona, o la droga, o anche qualche causa. Ci
sono molti interessi nella vita di ciascun uomo: scuola (s), famiglia (f), lavoro
(l), arte (a), musica (m), ecc.. (gli altri simboli dentro il cerchio). Cristo pu
essere uno degli interessi nella vita di quest'uomo (la croce all'interno del
cerchio), o egli pu essere completamente al di fuori della vita come il caso
di chi non ne ha mai sentito parlare o non lo ha mai preso in seria
considerazione. Una persona del genere non sperimenta la presenza e
l'amore di Dio. Egli sperimenta mancanza di fine e di potere, mancanza di
pace e di gioia reale. Se egli si considera cristiano trova il suo cristianesimo
vuoto e privo di significato.

Accettare Ges Cristo nella propria vita significa permettergli di prendere il
centro. Comporta rimettere la propria vita a lui. Quando facciamo questo,
possiamo arrivare a conoscerlo personalmente.

"Alcuni per hanno creduto in lui: a questi Dio ha fatto un dono: di
diventare figli di Dio" (Gv 1,12).

A coloro che lo accettano in questo modo, Ges da il dono dello Spirito e una
nuova vita.. (rappresentata dalle linee che irradiano nel primo cerchio).


Il dono dello Spirito:

Il dono dello Spirito riempie tutta la nostra vita e ci cambia in modo che
possiamo cominciare a conoscere e sperimentare l'amore di Dio e la vita
abbondante di cui Ges parl.

A. Ges venne per portare agli uomini il dono dello Spirito.
In tutti e quattro i vangeli Giovanni Battista dice di ges: "Egli vi
battezzer con Spirito Santo" (Mc 1,8 e passi paralleli).
Ges promise lo Spirito Santo ai suoi seguaci (Gv 16,12-13; 14,16-17).
Poco prima della sua ascensione disse: "Giovanni infatti ha battezzato
con acqua; voi, invece, fra pochi giorni sarete battezzati con lo Spirito
Santo" (Atti 1,5).

B. Il potere dello Spirito era evidente nella Chiesa primitiva.

1. Pentecoste
- le promesse di Ges adempiute (At 2,4);
- la differenza: coraggio, potere, unit, predicazione del Vangelo,
amore, conversioni;
- manifestazioni dello Spirito: il dono delle lingue, lode ispirata a
Dio.

2. Dopo la Pentecoste
Si pu parlare di uno qualsiasi dei brani seguenti: Filippo in
Samaria (At 8), Paolo e Anania (At 9), Pietro e Cornelio (At 10), Paolo a
Efeso: di nuovo il parlare in lingue e la profezia sono il segno dello
Spirito (At 19, l'evento ebbe luogo venticinque anni dopo la Pentecoste),
oppure dalle lettere di San Paolo: Gal 3,1-5 o Tess 1,2-10.

Conclusione: sperimentare il potere dello Spirito Santo in modi
manifesti era cosa normale nella esperienza della Chiesa primitiva. I
primi cristiani venivano cambiati davvero dal dono dello Spirito Santo e la
diversit era tale da essere constatata facilmente sia da loro stessi che
dagli altri.

C. La potenza dello Spirito si sta manifestando anche ai nostri giorni.

La Chiesa non ha mai perso la vita dello Spirito e nemmeno
l'esperienza della sua potenza. Tuttavia la sua storia ha visto periodi in
cui lo Spirito pareva mancare ed altri invece di fiorente rinnovamento
spirituale. Oggi nella Chiesa cattolica si sta sperimentando un
rinnovamento spirituale fiorente e in continua crescita, che pare la
risposta alla preghiera che Papa Giovanni XXIII chiese che tutti i fedeli
facessero prima del Concilio Vaticano II: Rinnova, Signore, ai nostri
giorni, le tue meraviglie come in una nuova Pentecoste. Negli anni
successivi al Concilio moltissimi cattolici sono giunti a ricevere una
effusione ossia una rinnovata esperienza del potere dello Spirito. Questo
rinnovamento spirituale che si sta verificando tra i cattolici
praticamente parallelo a quello in atto in tutte le altre chiese cristiane, e
milioni di fedeli stanno sperimentando lo stesso potere dello Spirito che
contraddistinse la Chiesa primitiva (Qui descrivi la differenza che lo
Spirito fa nella vita di un cristiano con esempi sotto i titoli seguenti)

1. la vita di preghiera cambia nella preghiera si sperimenta la
realt di Dio;

2. si riscopre la Scrittura si scopre come lo Spirito la rende viva;

3. nasce il coraggio di parlare agli altri di Cristo derivante da una
nuova conoscenza di Cristo;

4. si scopre la comunit cristiana vi si pu condividere con gli altri
la vita nuova;

5. si fa lesperienza dei doni dello Spirito:
a) lingue - un dono di preghiera che moltissimi ricevono
quando sono battezzati nello Spirito;
b) profezia - dire in prima persona le parole ispirate da Dio,
un modo nuovo in cui Dio ci parla, di solito una parte importante
delle riunioni di comunit; la profezia ha lo scopo di "formare,
incoraggiare e consolare" il gruppo di preghiera o la comunit (cfr 1
Cor 14,3) o di fornire una guida particolare (cfr At 11,27-30;13,2-4);
c) altri segni, come descritto in 1 Cor 12,4-11 e in Rm 12,6-8;

6. si sperimentano i frutti dello Spirito (Gal 5,22): lo Spirito Santo
comincia a produrre cambiamenti nel carattere e nei sentimenti,
orientamenti cos che cominciamo ad agire come fece Cristo.

La vita nello Spirito disponibile per chiunque la voglia. I cristiani hanno gi
ricevuto il dono dello Spirito, ma spesso la loro esperienza non corrisponde a
quella descritta nel Nuovo Testamento. I seminari di Vita nello Spirito offrono
un modo per imparare di pi intorno alla vita nello Spirito e alla preghiera di
effusione dello Spirito (descrivi brevemente i seminari e indica quando co-
mincar il prossimo).


COMMENTI SULLA CONFERENZA

La sessione di presentazione non fa necessariamente parte dei seminari
di vita nello Spirito. Molte comunit e gruppi di preghiera, tuttavia, hanno
trovato valido avere sessioni di presentazione prima dell'inizio dei seminari o
durante il seminario introduttivo o in entrambe le situazioni. La sessione di
presentazione offre l'opportunit di dare alla gente una breve spiegazione di
"ci che sta accadendo qui" e di permettere loro di rivolgere le domande che
hanno in mente di fare. un modo di portare persone al Signore.

La sessione di presentazione deve essere breve (20-25 minuti di
conferenza e 30 minuti di domande e risposte). Il conferenziere non deve
aggiungere troppo a ci che nella guida ampliata. L'aggiunta pi importante
che deve fare quella della testimonianza personale che deve essere fatta
verso la fine del discorso quando egli descrive la differenza che lo Spirito
Santo apporta. In realt tutta la seconda parte pu essere data come
testimonianza personale.

Nel dare testimonianza personale deve descrivere la vita che egli viveva
prima di trovare Cristo o prima di essere battezzato nello Spirito. Deve
partecipare come ha trovato il Signore e come ha ricevuto l'effusione dello
Spirito. Poi deve comunicare la specie di cambiamenti che ha visto nella sua
vita da allora. Egli non deve parlare in generale. Quando possibile, deve dire
la storia del suo rivolgersi verso il Signore e deve aggiungere fatti che
illustrano i punti che cerca di sottolineare. La testimonianza deve essere breve
e semplice.

Molta forza di questa conferenza viene dalla sua chiarezza e semplicit.
Il conferenziere non deve elaborare molto: il messaggio pu parlare da s in
un modo convincente. I diagrammi aiutano molto a rendere i punti chiari e
potenti.

Il conferenziere pu presentare molti dei punti mentre disegna i
diagrammi (o parti dei diagrammi) e li spiega. Le storie scritturistiche e la
testimonianza renderanno efficaci le ultime parti.

La sessione di presentazione pu essere tenuta da un'equipe di persone
che sono solo responsabili di essa, o dalla stessa equipe responsabile dei
seminari di vita nello Spirito. Una equipe del seminario di vita nello Spirito pu
tenere la sessione di presentazione per la settimana che precede (o due
settimane prima) l'inizio del seminario.

Il periodo riservato alle domande e risposte pi efficace se si divisi in
gruppi piccoli di sette o otto persone con un membro dell'equipe per ogni
gruppo per rispondere alle domande. Se il conferenziere solo o con altri ma
troppo pochi per formare dei gruppi, le domande si possono fare in un gruppo
grande. I membri dell'equipe debbono aspettarsi domande molto grezze (chi
non ha mai sentito parlare di Ges pu essere condannato all'inferno? come
mai il Papa ha detto ... ?). Essi non debbono cercare di rispondere alle
domande cui non possono rispondere. In quanto possibile, debbono cercare
di mantenere la discussione accentrata sul messaggio fondamentale, cristiano.

Solo alla fine si pu raccomandare un piccolo numero di libri. I libri
raccomandati per la prima sessione dei seminari di vita nello Spirito sarebbero
anche appropriati per la sessione di presentazione.

LA SESSIONE DI ISCRIZIONE AI SEMINARI

SCOPO

Fornire alla gente loccasione di iscriversi ai seminari, dando loro motivo di
iscriversi e preparandoli ad iniziarli con latteggiamento giusto.

GLI INCONTRI DELLEQUIPE

In genere una quipe speciale che ha il compito di provvedere per qualche
tempo alla sessione di iscrizione. Non necessario che i membri si incontrino
ogni settimana in quel periodo, ma dovrebbero esserci almeno un incontro
dellquipe allinizio del periodo di servizio, un altro alla fine e uno o due per
valutare le sessioni del periodo in cui hanno lavorato insieme.

SCALETTA DEL PRIMO INCONTRO DELL'EQUIPE SPECIALE

A. Rivedere e discutere il formato della sessione di iscrizione

B. Spiegare il ruolo dei membri dellquipe
- scegliere le persone e aiutarle a sentirsi a loro agio prima e dopo la
sessione (i membri dellquipe dovrebbero trovarsi nella stanza prima
dellarrivo della gente)
- condividere con la gente in maniera informale
- fare condivisioni personali

C. Discutere su come fare una condivisione personale.

D. Fare un piano per le condivisioni e incaricare un usciere di dirigere le
persone al loro posto e di mantenere lordine


LE SESSIONI DI VALUTAZIONE

Durante il periodo di servizio bene che lquipe si incontri una volta o due
per valutare la sessione e discutere come migliorarla. Ecco qui alcune
domande che possono aiutarci nella valutazione:

- come andata la descrizione del seminario che la guida ha proposto
alla gente?
- Come sono state le condivisioni personali?
- Qual stato lesito delle soluzioni pratiche adottate?


SCALETTA DELLINCONTRO FINALE DELL'EQUIPE SPECIALE

A. Valutare la sessione di iscrizione per lintero periodo.

B. Condividere ci che il Signore ci ha detto o ci ha insegnato mentre
lavoravamo nella sessione di iscrizione

C. Pregare per tutti coloro che verranno

La guida dellquipe dovrebbe comunicare i risultati della valutazione alle
persone responsabili di quel settore.





SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DELLA SESSIONE (O DELLE
SESSIONI) DI ISCRIZIONE AI SEMINARI

A. Introduzione della guida
1) spiegare brevemente come avviene la presentazione
2) chiedere, per alzata di mano, quante persone devono andarsene subito, e
dire loro che potranno farlo dopo essersi iscritte
3) descrivere brevemente i seminari

B. LISCRIZIONE
1) Distribuire i moduli di iscrizione
- Incoraggiare la gente a rispondere alle domande presenti nei
moduli
- Chiedere a quelli che vengono da fuori di parlare poi con la guida
2) Raccogliere i moduli di iscrizione.
3) Permettere a chi aveva indicato di doversene andare presto di uscire
subito.

C. LA CONDIVISIONE
1) Una prospettiva dei seminari
2) Dio allopera nei Seminari.
3) Condivisioni individuali da parte dei membri dellquipe.

D. CONCLUSIONE
1) Cominciate subito ad aprirvi in maniera nuova a Ges e allopera
dello Spirito Santo.
2) La guida invita le persone a pregare con lei in silenzio; quindi chiede
a Ges, ad alta voce, di cominciare a operare nella loro vita:
3) Raccomandate la letteratura da leggere:
4) Se possibile, dite loro quando potranno iniziare i seminari.



SCHEMA AMPLIATO DELLA SESSIONE DI ISCRIZIONE


A. Breve descrizione dei seminari

Hanno la durata di sette settimane

Gli incontri specifici durano circa unora ogni sera alle ore

Durante le prime quattro settimane sentiremo parlare delle promesse di Cristo
e di come possiamo rispondere ad esse, di come possiamo icevere leffusione
dello Spirito e quindi arrenderci ai doni spirituali

La quinta settimana costituita da una sessione di preghiera per coloro che
riceveranno leffusione dello Spirito

I seminari sono per tutti che si tratti di cristiani gi impegnai o meno, gi
battezzati nello Spirito o meno.

B. LA CONDIVISIONE

1. Prospettiva sul seminario

I seminari sono stati sviluppati molti anni fa per aiutare la gente ad entrare in
una vita pi profonda dello Spirito, ed il motivo della loro forma attuale che il
Signore ci ha mostrato di non desiderare che ci limitiamo ad orientare la nostra
vita verso Cristo e a sperimentare una nuova effusione dello Spirito, ma anche
che viviamo sulla base di quella vita nuova nello Spirito assieme ad altri
cristiani. Ci permettono di vedere cosa significhi cominciare questa vita. Essi,
infatti, non ne sono che linizio, il primo passo.

2. Nei seminari Dio allopera. In essi abbiamo loccasione di rispondere a Dio
stesso

3. Le condivisioni personali

- dite cosa vi ha fatto decidere di frequentare i seminari

- dite cosa vi successo durante gli stessi (come siete giunti a conoscere
Cristo e ad essere battezzati nello Spirito; i cambiamenti concreti sperimentati
in quel periodo, e cio lesperienza della presenza di Dio, della pace, della
gioia, la Scrittura che diventa vivae la nuova capacit di pregare e lodare
Iddio),

- dite cosa vi capitato dopo i Seminari (siete stati accolti nella Comunit o
gruppo di preghiera, liberati da molti ostacoli; avete visto la potenza di Dio
allopera nella vostra vita, sono migliorate le relazioni personali, la guida,
linsegnamento).


COMMENTI SULLA SESSIONE

Come la sessione esplicativa, quella di iscrizione non deven
necessariamente essere parte dei Seminari di Vita nello Spirito. E tuttavia un
buon metodo per iscrivere le persone ai seminari, perch d loro modo di
prepararsi sia psicologicamente che spiritualmente agli stessi.

Ci sono tre metodi per radunare un gruppo di persone che frequenti i
seminari. Il primo semplicemente quello di annunziare il giorno e il luogo
della prima sessione e accettare chiunque si presenti. Il secondo quello di
distribuire dei moduli di registrazione sui quali le persone possono iscriversi. Il
terzo quello di fare una apposita sessione di iscrizione.

I due metodi che permettono la registrazione anticipata, cio lelenco
delle iscrizioni e la sessione di iscrizione, presentano numerosi vantaggi:
forniscono informazioni anticipate sulla dimensione e composizione del
gruppo; rendono possibile la programmazione di seminari secondo le
necessit; ci aiutano ad assegnare i membri giusti dellequipe nel numero
adatto; ed infine ci rendono possibile individuare le persone alle quali non
possiamo prestare alcun servizio (chi viene da fuori zona, ecc). Con la
registrazione anticipata sar possibile sin dalla prima sessione comporre un
gruppo che molto probabilmente durer per tutto il seminario. Questa sessione
migliora la qualit di partecipazione della gente e rende pi probabile che le
persone rimangano fino alla fine.

COMMENTI SULLA DINAMICA

La sessione di iscrizione dovrebbe essere relativamente breve, non pi
di mezzora in tutto. Dovrebbe essere calda, accogliente, aperta ed
amichevole. Normalmente dovrebbe aver luogo dopo lincontro principale della
Comunit o gruppo di preghiera. Se questo si protraesse pi del solito, tale
sessione dovrebbe essere ancora pi breve.

I membri dellquipe dovrebbero recarsi nella stanza adibita alla
sessione di iscrizione immediatamente dopo lincontro e presentarsi alle
persone venute ad iscriversi, parlando amichevolmente con loro. Dovrebbero
anche rendersi disponibili per parlare con la gente al termine della sessione. E
una buona idea fare un piccolo rinfresco e tenere la sessione in una stanza
comoda ed invitante.

Le testimonianze individuali dovrebbero esser date da due o tre membri
dellquipe. Possibilmente bene che le testimonianze siano di vario tipo: una
persona vecchia e una giovane, un cattolico che prima non mai stato
praticante e uno che invece lo era anche prima dei seminari, ma che poi ha
ricevuto leffusione dello Spirito.

La guida dovrebbe progettare un programma di testimonianze a
rotazione per le condivisioni individuali, qualora lquipe comprenda pi di tre
membri, e dovrebbe essere aperto a variarlo a seconda del tipo di persone che
si iscrivono (se ad esempio ci sono molti studenti universitari, la condivisione di
uno di loro sarebbe un aiuto valido).

Al termine della sessione si dovrebbero raccomandare solo pochi libri, e
quelli adatti per la sessione introduttiva sono adatti anche per quella di
iscrizione.

PROCEDURE DI ISCRIZIONE

Si consiglia di affidare ad una persona della Comunit o del gruppo di
preghiera il compito di programmare i seminari e di assegnare ad essi (nota:
possono essere programmati pi seminari con date e luoghi diversi) le varie
persone. Pi questa persona avr servito a lungo in questa posizione,
maggiore sar la sua efficacia nel compiere questo compito. Possibilmente
questo responsabile dovr anche essere fisicamente presente alla sessione di
iscrizione, senza che tuttavia debba far parte della quipe speciale per
liscrizione e non tenuto a partecipare alle riunioni di quipe.

La persona responsabile della programmazione dei seminari far
probabilmente buona parte del suo lavoro di programmazione proprio durante
le condivisioni della sessione di iscrizione. Al termine della sessione potremo
dire alla gente quando potranno iniziare i seminari. Qualora fosse impossibile
fare questa programmazione durante la sessione di iscrizione o se non fosse
possibile dire ad alcuni quando inizieranno i seminari, potremo spedire loro
una lettera che li informer del seminario al quale sono stati assegnati. E
sempre bene ricordare per posta la data dellinizio a tutti coloro che si sono
iscritti, anche se stato detto loro verbalmente.

I moduli di iscrizione dovrebbero chiedere informazioni di base (indirizzo,
numero telefonico, data di nascita, stato coniugale, religione, occupazione e se
si tratta di uno studente, scuole superiori o Universit, se ha gi ricevuto
leffusione dello Spirito). Dovrebbero inoltre chiedere se ci sono dei momenti in
cui le persone potrebbero non essere in grado di frequentare i seminari.
Queste informazioni potrebbero essere usate non solo per lassegnazione
delle persone ai seminari, ma anche per preparare lquipe e coloro che
saranno incaricati dellaccoglienza (se ci sono).

PRIMA SETTIMANA (L'amore di Dio)

"Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perch chi
crede in lui non muoia ma abbia vita eterna" (Gv 3,16)

Il primo seminario quello nel quale incontriamo le persone e
cominciamo a far conoscenza con loro. E un incontro di speranza, di promes-
sa. In questo seminario si parler alle persone, in modo semplice, di ci che
Dio offre loro. Comunichiamo il suo amore per ognuno di loro, l'amore che
desidera raggiungere il loro cuore e offrire loro una relazione personale con lui.
Siccome Dio li ama, vuole che essi siano con lui. Siccome vuole che siano con
lui e vuole che vivano con lui in una amicizia personale, stretta, offre loro una
vita nuova nello Spirito Santo. Dio ci ama talmente che ha mandato il suo
unico Figlio nel mondo per darci nuova vita e ha mandato il suo Spirito ad a-
bitare in noi affinch potessimo essere uniti a lui pi strettamente di quanto lo
siamo a chiunque o a qualsiasi cosa.

Il primo incontro non ha lo scopo di dare una istruzione lunga. Esso
un'introduzione, un seminario di incoraggiamento. La presentazione deve
essere breve (tra 10 e 15 minuti) e deve essere un incoraggiamento ad aver
fede che Dio vuole fare qualcosa di significativo per ciascuna persona nelle
prossime sette settimane.

La discussione un tempo di partecipazione personale durante la quale
facciamo una migliore conoscenza delle persone e comunichiamo loro ci che
Dio ha fatto per noi . Non ci proponiamo di portare a termine molte cose nel
primo seminario: cerchiamo solo di cominciarlo in modo tale che le persone
desiderino tornare e rivolgersi verso il Signore. Cerchiamo di fomentare in loro
un desiderio di Dio e una nuova fede nel Signore.


IL SEMINARIO INTRODUTTIVO

SCOPO

Attirare le persone al seminario, disporle a rivolgersi verso il Signore,
cominciare a eccitare in loro la fede.


SCALETTA DELLA PRIMA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1. Discutere i Seminari di Vita nello Spirito nel loro insieme.

2. Discutere il ruolo dei membri dell'equipe nei seminari.

3. Prevedere lo svolgimento del primo seminario (prima sessione):
- comprendere lo scopo da raggiungere;
- rivedere il programma.

4. Rivedere i gruppi di discussione

5. Discutere il ruolo del membro dell'equipe nella prima sessione
- essere nella sala prima che entrino le persone;
- essere affettuoso e socievole; presentarsi;
- cercare di conoscere le persone e di ricordare i nomi;
- partecipare ai gruppi di discussione;
- stare intorno dopo per parlare e fare conoscenza.

6. Pregare per i seminari e per quelli che vi parteciperanno.


SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL PRIMO INCONTRO
A. Preliminari;
1) L'equipe incontra le persone nuove.
2) Prendere nomi, indirizzi e numeri di telefono.
3) Se si tratta di un seminario piccolo, far fare le presentazioni da ognuno dei
presenti.
B. La presentazione dei seminari (fatta dal capo dell'equipe) e la prima
catechesi:
Introduzione:
- spiegare i Seminari di Vita nello Spirito;
- incoraggiare le persone a venire a tutti i seminari.
1) Dio non qualcuno con il quale non possiamo venire in contatto, ma qualcuno
che ci ama, che vuole essere in relazione personale con noi, e che vuole darci una vita
migliore.
- Dio ci ama personalmente perch Lui nostro Padre;
- Dio ci ama incondizionatamente perch Lui amore;
- Dio vuole il meglio per noi, perch siamo suoi figli;
- Dio ha preso l'iniziativa di amarci.
2) Nei seminari di vita nello Spirito puoi fare i passi che permetteranno a Ges
Cristo di stabilire o rinnovare o approfondire una relazione con te.
3) Puoi cominciare subito a convertirti al Signore (raccomandare la preghiera, la
lettura della Scrittura, altre letture).
- Distribuire le pagine del testo con le meditazioni quotidiane (per es. "Vita nuova
nello Spirito" o simili).
C. I gruppi di condivisione e discussione.

1) Il capo dell'equipe o l'assistente divide il seminario in gruppi di discussione e dice
loro chi il capogruppo della loro discussione (spiegando che quelli che guidano la
discussione sono membri della comunit).
2) Il capo della discussione fa che il gruppo si presenti e dia delle brevi informazioni.
3) Inizio della discussione. La domanda da fare per incominciare questa prima
discussione : Spiega come sei arrivato la prima volta alla riunione del gruppo (o
della comunit) e spiega cosa ti ha fatto decidere di venire ai seminari di vita nello
Spirito.
4) Colui che guida la discussione inizia a rispondere per primo comunicando le
esperienze di conversione, insieme con il suo passato religioso, e una breve
testimonianza di ci che il Signore ha fatto per lui. Durante la discussione se qualcuno
nel gruppo non comunica informazioni importanti (come il passato religioso) il capo
della discussione glielo chiede in un modo tranquillo e amichevole.
5) Il capo dell'equipe conclude il periodo della discussione guidando tutto il gruppo in
una breve preghiera e annuncia dove e quando ci sar il prossimo incontro.


SCHEMA AMPLIATO DELLA CATECHESI


Introduzione:
Il coordinatore dell'equipe si presenta (se non lo ha fatto prima) e illustra il
percorso del seminario sottolineando in particolare i punti seguenti:
- i seminari di vita nuova nello Spirito sono un mezzo per giungere a una vita
migliore per mezzo di Cristo;
- essi durano sette settimane in tutto,
- importante partecipare a tutti gli incontri,
- ciascun incontro mette in evidenza una parte dell'insieme.
- se qualcuno non pu essere presente ad uno degli incontri per ragioni
veramente serie e imprescindibili, pregato di comunicarlo possibilmente
prima del tempo e noi provvederemo separatamente un modo per ricuperare
lincontro perduto.

I. La giusta visione di Dio.

Dio non una entit astratta che vive lontano, in un luogo dove non
potremo mai giungere e con il quale non possiamo venire in contatto. Egli non
neppure un guardiano celeste, ansioso di punirci per il male che gli abbiamo
fatto. Egli un Padre che ci ama, che vuole essere in relazione personale con
noi, e che vuole dare a ognuno una vita nuova, migliore, piena e felice.

A. La nostra errata concezione del cristianesimo pu essere un ostacolo
che ci impedisce di trovare questa vita migliore in Cristo. Modi sbagliati
di vederlo possono essere:
1) il cristianesimo come una morale restrittiva (cristianesimo visto come
insieme di regole da osservare per poter andare in cielo);
2) il cristianesimo ridotto solamente all'amare il prossimo ("finch vivo
una buona vita non ha importanza quello a cui credo");
3) Dio visto come qualcuno lontano, irraggiungibile, con il quale non
possiamo venire in contatto; che non fa nulla che possiamo sperimentare
o che noi possiamo sapere che sia stato lui a fare.

B. La verit :
- Dio ci ama e desidera e vuole ci che per noi meglio.
- Dio vuole prendere contatto con noi ed avere una relazione personale
con noi.
- Egli vuole darci una vita nuova e migliore.
- Per questo ha mandato il suo unico figlio, Ges.

C. Possiamo sperimentare una vita migliore come risultato di un
autentico cristianesimo attraverso:
- la conoscenza di Dio e la capacit di vivere la vita cristiana;
- la felicit, la pace e la gioia; le relazioni personali migliori;
- le guarigioni interiori e fisiche;
- la comunit genuina.

II. Seminario, per chi?

Nei seminari di vita nello Spirito puoi fare i passi che permetteranno a
Ges Cristo di stabilire, rinnovare o approfondire una relazione con te.

A. Tutti possono sperimentare un cambiamento:
1) per quelli che non sono mai stati cristiani o che sono stati cattolici solo
di nome o che sono stati apostati: durante le prossime sette settimane
sperimenterete che Ges vi offrir una nuova vita; voi potrete trovare o
ritrovare una genuina relazione con lui (ricevere una nuova effusione
dello Spirito e sperimentare i doni spirituali);
2) per coloro che hanno cercato di vivere in qualche modo la vita
cristiana, ma che l'hanno trovata difficile o che non hanno sperimentato
molto contatto con Dio: durante le prossime sette settimane, Ges vi far
sperimentare un contatto tale con lui che vi sar possibile sapere che lo
conoscete ed egli vi dar una nuova forza per vivere la vita cristiana (egli
vi immerger nello Spirito e vi far sperimentare i doni spirituali);
3) per i buoni cattolici che hanno avuto qualche contatto pi profondo
con Cristo: durante le prossime sette settimane Ges vi dar una
relazione nuova e pi piena con lui (preghiera "nello Spirito", doni
spirituali);
4) per coloro tra voi che hanno gi ricevuto l'effusione dello Spirito:
durante questo tempo il Signore vi ammaestrer ancora di pi intorno a
ci che significa essere battezzati nello Spirito e vi guider ad una vita
pi profonda nello Spirito.

B. Tuttavia i seminari di vita nello Spirito sono soltanto l'inizio.
1) Per sperimentare la vita migliore che Cristo offre avete bisogno di
crescere fino alla maturit nelle vostre relazioni con Cristo.
2) Nelle prossime tre settimane vi aiuteremo a comprendere e a fare i
primi passi; nelle due ultime settimane vi spiegheremo come andare
avanti; dopo di questo, vi sono altre opportunit ed aiuti che vi
renderanno possibile crescere in ci che avete cominciato qui.
3) Nella prossima settimana o subito dopo qualcuno della comunit vi
far visita e vi aiuter a prendere meglio contatto con la vita della
comunit: uno dei mezzi pi importanti per imparare che cosa il
cristianesimo vedere come lo vivono gli altri.

III. Come partire?

Puoi cominciare subito a convertirti al Signore.

A. Il Signore vuole arrivare fino a te, ma anche tu devi arrivare fino a lui.
Ti dice infatti:

"Quando verrete a supplicarmi e a pregarmi, io vi esaudir. Mi
cercherete e mi troverete" (Ger 29,12-13).

B. Cominciate questa sera:
- prega il Signore ogni giorno;
- medita la sua Parola (spiegare come usare la Bibbia ed il libretto di
meditazioni durante la settimana che viene distribuito ai partecipanti al
seminario);
- se puoi, leggi qualche testo base sulla fede (indicarne alcuni).



COMMENTI SULLA CONFERENZA

(Introduzione) All'inizio dobbiamo spiegare chiaramente a quelli che fre-
quentano il seminario che ogni incontro importante. Insistere per farli venire
a tutti i seminari non qualcosa che li scoraggia. Piuttosto, se lo diciamo nel
modo giusto (gentilmente ma con fermezza) ci li aiuter a comprendere
l'importanza di quello per cui si stanno impegnando

(I) La prima sezione (la giusta visione di Dio) pu essere presentata
meglio sotto forma di una breve testimonianza personale. Vogliamo assicurare
le persone che esperienze passate, brutte o inadeguate, del cristianesimo non
sono tutto; vogliamo assicurarle che Dio ama tutti e offre a ciascuno una
relazione personale con lui; rassicuriamoli che possono avere e avranno una
vita migliore grazie a ci che Ges vuol fare per loro. Partecipare la nostra
propria testimonianza uno dei modi migliori e convincenti per fare ci.

Il conferenziere deve tenere presente che, se terr anche la pre-
sentazione nel terzo incontro, egli dovr dare un'altra testimonianza
personale sul significato del battesimo nello Spirito. Le due testimonianze
devono logicamente essere alquanto differenti. Questa prima deve essere
soprattutto accentrata sulla conversione al Signore e sul cambiamento che il
Signore ha apportato alla sua vita. Dovrebbe soprattutto porre laccento sul
fatto che noi possiamo realmente conoscere Dio, personalmente, per
esperienza, e non solo per sentito dire. La seconda testimonianza si
accentrer di pi sull'essere battezzati nello Spirito e sui cambiamenti che
derivano da questa nuova relazione con lo Spirito Santo.

La presente edizione del manuale presume che la maggior parte delle
persone (o tutte quante) provengano dellambiente cattolico. Non raro che
luna buona parte delle persone presenti agli incontri abbia avuto nella Chiesa
unesperienza negativa o inadeguata. Altri avranno forse sperimentato:
una forma tradizionale della vita della Chiesa nella quale era stata data
grande importanza allosservanza di regole e alla frequenza di pratiche
senza dar loro un senso interiore;
una versione contemporanea, secolarizzata del cristianesimo che
accentuava solo aspetti particolari trascurandone altri, e che, essendo
menomata in maniera grave, non portava le persone a Cristo.

In nessuno dei due casi si giunge al tipo di vita che Dio vuole offrire al
suo popolo; ambedue fanno sembrare Dio molto lontano. Il nostro scopo
assicurare coloro che sono stati chiusi verso il cristianesimo a causa di
esperienze passate, che possono attendersi qualcosa di diverso dai seminari
di vita nuova nello Spirito.

(II) Nella seconda sezione (Seminario, per chi?) vogliamo
semplicemente puntualizzare una cosa: Ges far qualcosa per noi nel
seminario. Possiamo aspettarci che accada qualcosa. Egli si servir del
Seminario per stabilire o ristabilire o approfondire una relazione con lui. Ma,
d'altra parte, il seminario sar solo l'inizio di qualcosa di nuovo. Dopo il
seminario dobbiamo andare avanti. Avremo bisogno di maggiore aiuto.

(IIA) Lo scopo di esaminare le quattro categorie di persone quello di
spiegare alla gente in termini concreti che cosa potrebbe accadere. Tutti quelli
che non sono stati battezzati nello Spirito possono esserlo. Ma ci significher
un cambiamento differente per persone differenti. Per alcuni ci significher
uscire da una situazione in cui il loro cristianesimo era inesistente per una
situazione in cui possono vivere la vita dello Spirito. Tali persone
sperimenteranno il cambiamento pi grande. Per alcuni, ci significher
aggiungere una dimensione sperimentale alla loro vita cristiana. Essi
arriveranno a conoscere il Signore e sapranno di conoscerlo. Lo vedranno
all'opera nella loro vita. Ma alcuni che vengono al seminario gi conoscono il
Signore e lo hanno visto all'opera nella loro vita. Anche questi possono
sperimentare qualcosa e qualcosa di importante. Possono entrare in una
dimensione "carismatica" e sperimentare il Signore che opera attraverso loro
in un modo pi carismatico. Essi possono essere pi aperti ad una esperienza
nuova e pi potente di Dio che lavora attraverso loro ed in loro. Finalmente, ci
possono essere di quelli che sono gi stati battezzati nello Spirito e possono
ricevere aiuto per mezzo dell'istruzione nel seminario e attraverso l'esperienza
del seminario.

(IIB3) Contatto con la comunit: questa sezione deve essere usata solo
da un gruppo di preghiera o comunit che ha un sistema di persone incaricate
dellaccoglienza.

(III) La sezione finale (come partire) una breve esortazione a
rivolgersi al Signore giornalmente. In essa diamo consigli sull'importanza
della preghiera, della meditazione, e della lettura. Dire alle persone che
frequentano il seminario ci che esse possono fare per cooperare pu
rendere molto pi facile per loro aprirsi al Signore.

COMMENTI SULLA DINAMICA

Soprattutto in questo primo seminario dobbiamo salutare, essere
accoglienti, dare il benvenuto. Dobbiamo fare in modo che i nuovi arrivati si
sentano a loro agio. Dobbiamo mostrare loro che li amiamo e che saremo a
loro disposizione. Se percepiscono che siamo l per essere a loro servizio e
non per essere i loro maestri, si sentiranno molto pi liberi di ritornare. Come
Paolo dice nella lettera ai Colossesi:

"Comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni
occasione. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza,
per sapere come rispondere a ciascuno" (Col 4,5-6).

Nel primo seminario abbiamo infatti a che fare con gente "di fuori" che
interessata a diventare "di casa". Dobbiamo renderci conto che molti di essi
non sono ancora "di casa", ma che d'altra parte essi lo saranno subito.
Dobbiamo parlare loro in un modo che li conquisti, dobbiamo cominciare a
dare loro il benvenuto come a fratelli e sorelle in Cristo.

(Dinamica dei gruppi di discussione). Lo scopo di questa prima
condivisione quello di guidare le persone ad una comunicazione personale e
a compiere una verifica circa il punto in cui si trovano nella relazione con il
Signore. Ci permetter all'equipe di venire a conoscerli meglio cos da poterli
aiutare di pi.

Ci li aiuter particolarmente a rimaneggiare i gruppi di discussione per
la settimana successiva. La comunicazione, tuttavia, permetter anche di
presentare i presenti gli uni agli altri come persone. Far uscire il seminario da
un livello teorico e lo porter ad un livello pratico. Finalmente, dar al capo
della discussione una opportunit per comunicare ci che il Signore ha fatto in
lui, aggiungendo ancora una testimonianza a quella gi ricavuta
nell'insegnamento.

Normalmente il modo migliore di scegliere i gruppi di discussione per il
capo dell'equipe quello di chiedere a qualcuno di prendere l'elenco o le
schede che le persone hanno compilato e di raggrupparle in modo tale da
formare i migliori gruppi di discussione. Questa non sar la disposizione in
gruppi finale, ma pi essa vicina all'ultima meglio e'. L'assistente pu allora
leggere a voce alta gli elenchi dopo che il capogruppo ha finito la
presentazione.

I nuovi venuti apprezzeranno il fatto di ricevere chiare istruzioni intorno al
da farsi. Se ci sforziamo di essere gentili e finiamo con l'essere vaghi o
esitanti, non rendiamo loro un servizio. Se vogliamo che essi facciano
qualcosa (come formare un circolo per un gruppo di discussione o partecipare
in modo personale alla discussione di gruppo) dobbiamo dirlo, gentilmente ma
con fermezza, con la certezza che quello che stiamo facendo il meglio per
loro.

Nella prima settimana dobbiamo cercare di non andare troppo a lungo.
Dobbiamo dire alle persone il tempo e il luogo dove inizieranno la settimana
successiva, e la durata della sessione, cos che possano sapere come
regolarsi.

Se nel seminario vediamo delle persone che non debbono diventare
parte regolare di esso (forse sono di unaltra localit) dobbiamo spiegare loro
la stessa sera perch il seminario non il luogo pi indicato per loro e aiutarli
a trovare il posto migliore. Talora possiamo incontrarci per loro in un
momento diverso e parlare.

Talora vorremmo aspettare unaltra settimana e riunire pi persone per
il seminario. In caso affermativo dobbiamo spiegare questo a quelli che
vengono. Potremmo dare loro una breve versione della presentazione
iniziale, parlare e comunicare con loro per un breve periodo.

MATERIALE DI SUSSIDIO

Alcuni passi che potrebbero essere usati nel discorso per appoggiare ci
che il conferenziere dice: Gv 3,16; 1,12; 10,10b; 14,23; Ap. 3,20; Is 45,18-19;
Ez 34,15-16; Sal. 145,18. E opportuno che il conferenziere prepari anche
alcune domande che costituiscano una traccia per la condivisione.

Libro fondamentale dell'oratore "Immersi nello Spirito" di Clark e "I doni
Spirituali".


SECONDA SETTIMANA (La salvezza)

Il secondo incontro il momento nel quale presentiamo il dono di Ges
Cristo.

lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha
trasferiti nel regno del suo Figlio diletto (Col 1,13).

Il secondo incontro il momento in cui le persone possono venire per
vedere che grande cosa il cristianesimo. E il seminario nel quale
presentiamo la visione che contenuta nel messaggio della buona novella di
Ges Cristo. Viene presentata la realt dei due regni (due modi diversi di
vivere, due tipi di societ) esistenti nel mondo, e le persone vengono messe di
fronte alla questione se la loro vita riflette o meno la vita del regno di Cristo. il
seminario nel quale le persone si trovano di fronte alla necessit di fare un
passaggio, da un regno ad un altro. Essi non stanno semplicemente per
ricevere una "benedizione"; stanno per impegnarsi a dare un nuovo
orientamento alla loro vita.

Il secondo seminario quello nel quale tutte le persone che vengono
cominciano a fare sul serio. Quelli che partecipano a questo secondo
momento hanno ormai preso la decisione di frequentare veramente il
seminario, di solito perch vogliono ci che viene loro offerto. Anche il
messaggio che ricevono in questo secondo incontro infonde ulteriore seriet
alla decisione. La prima settimana stata caratterizzata da interesse e
curiosit; la seconda caratterizzata da crescente seriet.
IL SECONDO SEMINARIO

SCOPO

Aiutare le persone a vedere l'importanza del cristianesimo, a comprenderne il
messaggio fondamentale (quello che Ges ha fatto e far per loro), a
comprendere la necessit di prendere una seria decisione.

SCALETTA DELLA SECONDA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1) rivedere il seminario della settimana precedente:
- discutere ogni problema emerso e cosa fare di essi;
- rivedere l'elenco delle persone e considerare che cosa si deve fare per
loro;
- rivedere la condivisione del primo incontro e formare i gruppi finali di
discussione e condivisione;

2) prevedere il secondo seminario:
- comprendere quale meta si deve raggiungere;
- rivedere il programma e la conferenza;

3) discutere ci che deve fare il membro dell'equipe:
- la necessit di fermarsi ancora ad accogliere le persone e di
approfondire la loro conoscenza;
- prevedere la seconda condivisione e la domanda che verr fatta per
incominciarla, avendo chiaro in mente la finalit che la discussione deve
raggiungere;

4) pregare per il seminario e per quelli che lo frequentano.


SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL SECONDO INCONTRO
A. La catechesi

1) C' qualcosa che seriamente non va nel mondo (nella societ nel suo
insieme e nella vita individuale), c' bisogno di qualcosa di pi grande.

2) Poich la causa di ci che non va nella societ qualcosa di pi grande
delle possibilit che ha l'uomo per risolverla per proprio conto (Satana, il
peccato, il dominio delle tenebre), gli uomini hanno bisogno di Dio per
trovare la nuova vita che vogliono.

3) Dio ha mandato Ges suo Figlio per infrangere il potere di Satana e
dare a noi nuova vita per mezzo della sua morte e risurrezione. Ges il
Signore e Salvatore.

- Raccomandare la lettura e incoraggiarli a continuare a rivolgersi verso il
Signore;
- incoraggiarli a venire in tempo, se necessario.

B. Il gruppo di condivisione e discussione

1) Domanda per iniziare la discussione: Che cosa nella vostra
esperienza vi ha fatto sentire che abbiamo bisogno di Dio per
cambiare noi o la nostra societ? La vostra veduta precedente del
cristianesimo stata inadeguata per comprendere che cosa era
necessario o che cosa Dio ha da offrire? Se la risposta affermativa
direste in quali modi?

Nella condivisione opportuno considerare anche questi punti:
- offrire talora una opportunit nella discussione di fare qualche domanda
o di discutere ci che ognuno pensa;
- raccomandare la lettura della Bibbia e incoraggiare a rivolgersi al
Signore;
- chiedere di arrivare puntuali agli incontri.


SCHEMA AMPLIATO DELLA CATECHESI

I. Introduzione

C' qualcosa che seriamente non va nel mondo (la societ nel suo
insieme e la vita individuale). C' bisogno di qualcosa di pi grande.

A. Dio Padre ha creato il mondo perch fosse un luogo di pace, di
giustizia e di felicit; un luogo nel quale egli avrebbe regnato e in cui
sarebbe stato vicino all'uomo con la presenza del suo amore. Egli vuole
ancora che il mondo sia cos (Is 2,1-5).

B. Ma tutti sono d'accordo nel ritenere che vi sia qualcosa che
seriamente non va nel modo in cui il mondo ancora ora (giorno dopo
giorno leggiamo fatti di guerra, povert, malattie, sommosse, conflitti
razziali e generazionali, sfruttamento dei pi poveri e deboli).

C. C' una consapevolezza crescente che il male che intorno a noi
sia qualcosa di pi della somma dei mali e dei problemi individuali: c
qualcosa che non va nella societ presa nel suo insieme. (Verso dove
sta andando tutto? I problemi sociali diventano sempre pi gravi con la
sensazione che non ci sia nessuno al di sopra della situazione per
guidare verso il meglio le sorti dell'umanit. La tecnologia e l'evoluzione
sociale sfuggono troppo spesso al controllo dell'uomo e vengono eretti a
nuovi idoli a cui inchinarsi). Resta forte in tutti il desiderio di uscirne.

D. I singoli soffrono per la situazione e per mancanza di aiuto, e molti
esperimentano diversi problemi (giorno dopo giorno incontriamo o
sperimentiamo solitudine, isolamento, depressione, ansiet, insicurezza,
mancanza di direzione, sentimento di assenza di significato, relazioni
personali caratterizzate da paura, sospetto, sfiducia, sfruttamento, odio).

E. C' bisogno di qualcosa di pi grande per correggere questa
situazione del mondo.


II. Quale soluzione?

Poich la causa di ci che non va nella societ qualcosa di pi grande
delle possibilit che ha l'uomo per risolverla per proprio conto (Satana, il
peccato e il dominio delle tenebre), gli uomini hanno bisogno di Dio per trovare
la nuova vita che vogliono.


A. Gli uomini fanno molti sforzi per migliorare le cose.

1. C' una variet di sforzi "secolari", nei quali gli uomini e gli stati
sono impegnati: istruzione, ospedali, informazione, mezzi tecnici,
programmi di sviluppo in tutti i continenti... ma non hanno successo.
Sembra che non bastino. Non portano la salvezza anche se sono un
servizio. Molti ci offrono piani per migliorare il mondo, ma le stesse
persone che si fanno maestri confessano di aver fallito in loro stessi.

persino ad una universit (il centro del sapere moderno), gli uomini
pi istruiti hanno difficolt di aver successo con la propria vita, con il
lavoro e le loro relazioni.
persino in una moderna societ di affari, anche i laureati e quelli che
occupano i posti pi elevati trovano difficile aver successo con la loro
propria vita, lavoro e relazioni.

2. Veniamo bombardati da sistemi di vita o religioni umane che
propongono una loro via di salvezza, generalmente basata
sull'annullamento della persona. Le religioni sviluppate dagli uomini
cercano di arrivare ad una soluzione: Buddismo, yoga, meditazione
trascendentale, ecc.

3. Alcuni cristiani, o alcune forme di "cristianesimo" si volgono alla
convinzione che i soli sforzi umani possano riuscire a cambiare il mondo
e a trovare una via d'uscita: cristianesimo "secolare", alcune forme di
cristianesimo tradizionalista.

Ma tutti questi tentativi sono destinati all'insuccesso, almeno parziale;
sono sforzi basati sulla sapienza umana. Dio ci dice nella Bibbia che
abbiamo bisogno di lui, di una sapienza divina (Is. 55,8-9)


B. Vediamo la risposta della Scrittura. Dio ci dice che:

1. Al di l dei peccati personali, dei nostri errori e degli errori della
societ c' qualcosa di pi grande che l'uomo da solo non capace di
fronteggiare con una speranza di vittoria.
il potere dilagante del peccato (Rom 3,9-23);
un regno, il dominio delle tenebre (Col 1,13);
una forza di ribellione contro Dio, una inimicizia con lui (Ef 6,12);
c satana dietro a tutte queste cose (1 Gv 5,19);
noi non siamo liberi individualmente, n lo la nostra societ (la
gente in uno stato di schiavit spirituale, sotto l'oppressione del
male) (Ef 2,1-3).

2. L'uomo fu creato bisognoso di Dio per raggiungere la vera pace,
giustizia e verit.
Il campo spirituale non un extra facoltativo (Gv 15,5c).
Queste cose sono possibili solo nel regno di Dio (sotto il suo governo)
(Is 2,1-5; Is 45,22).
Sotto il governo di Dio, la vita pu essere cambiata ora (Is 48,17-18;
Mc 1,14-15).

3. Abbiamo davanti a noi una scelta: vivere sotto il dominio delle
tenebre o nel regno di Dio.

III. La soluzione di Dio

Dio ha mandato Ges, suo Figlio, per infrangere il potere di Satana e
dare a noi una vita nuova per mezzo della sua morte e risurrezione. Ges il
Signore e Salvatore.

A. Dio ha mandato il suo figlio per liberarci dalle tenebre e da Satana.
Ges il Cristo (il messia, l'inviato di Dio) (Col 1,13; Gv 14,6; Gv 11,21-
27; Mt 16,13-17).

B. La nostra libert ha un prezzo. Ges dovuto morire affinch noi
potessimo vivere, risorto dai morti affinch noi fossimo nella vita eterna
(Rm 4,25; Col 1,20; Tito 3,3-7).
Se egli non fosse morto, non saremmo stati liberati dai nostri peccati
(Is 53,4-6; Ebrei 9,11-28);
egli infranse il potere di Satana (Gv 12,31; 1 Gv 4,4);
la salvezza qualcosa di pi che andare in paradiso: anche tutta
una nuova vita sulla terra (Gv 10,10b; Gv 4,14);

C. Ges il Signore (Dio diede pieno potere ed autorit a Ges di
portare libert e nuova vita a coloro che lo accettano) (Mt 28,18; Fil 2,5-
11).

D. Ges vive nella sua Chiesa e agisce tramite essa e in essa per
portare la vita vera a chi lo segue (Ef 2,17-22)

E. La prossima settimana: discuteremo sull'essenza della nuova vita
e su ci che una persona si pu aspettare dall'essere battezzata nello
Spirito.
COMMENTI SULLA CONFERENZA

Il secondo incontro verte sulla "salvezza". "Salvezza" significa "Dio ci
salva". Quando parliamo della salvezza, parliamo di ci che Dio ha fatto, fa e
far per salvare noi. Alcuni parlano di "salvare le persone". Generalmente essi
con questa espressione intendono dire aiutare una persona ad impegnarsi
personalmente a Cristo cos che il suo peccato sia dimenticato ed egli possa
andare in cielo. Talora essi intendono dire anche portare una persona ad una
conoscenza personale di Cristo. Tutte queste cose (perdono dei peccati,
ammissione al cielo e conoscenza di Cristo) sono parte della salvezza. Ma la
salvezza di Dio ancora pi piena di tutte queste cose. Dio all'opera in Cri-
sto per portare noi ad una vita piena sulla terra, una vita che comporta pace e
felicit, libert dal peccato e da Satana, guarigione e potere spirituale. Ma
ancora di pi, Dio all'opera per portare un nuovo regno e ha mandato Cristo
perch la Chiesa fosse un popolo nuovo, una nuova societ, nella quale gli
uomini sono liberi di vivere sotto il governo di Dio e sono liberi dal dominio di
Satana.

La salvezza non solo per il futuro, essa ora, non solo qualcosa che
mi porta un bene spirituale. Essa mi porta tutta una vita nuova in una nuova
societ.

Lo scopo del secondo incontro quello di far capire alle persone che
gran cosa sia il cristianesimo. In qualche modo la conferenza un testo di
fede per il conferenziere. Egli chiamato a parlare di qualcosa che quelli
che lo stanno ascoltando non hanno ancora sperimentato e che non
possono sperimentare per un p. Egli chiamato, in breve, a proclamare il
Vangelo. Egli non pu giustificare ci che dice in altro modo che affer-
mando: questo ci che Dio ci ha detto. Egli deve semplicemente fare
affidamento sul fatto che Dio ha rivelato a noi che nel mondo sta avvenendo
molto di pi di quello che un occhio umano senza aiuto possa vedere. Gli
uomini stanno nel mezzo di realt spirituali, sia infernali che celestiali. Essi
non potranno cominciare a comprendere ci che succede loro fino a quando
non potranno vedere con gli occhi della fede.

(I) La prima sezione della catechesi ha lo scopo di descrivere la
situazione del mondo come la vede la maggior parte delle persone. Non
dobbiamo dire che tutto va male nel mondo. Tutto quello che dobbiamo dire
che c' qualche cosa che non va nel mondo e che ci che male in effetti
serio e di prima importanza. Ci saranno poche persone tra quelle che vengono
al seminario che non si troveranno d'accordo su questo. La prima sezione pu
essere tenuta in maniera semplice, proprio come indicata nella
presentazione. Pu essere detta in maniera relativamente breve. Non c'
bisogno di cercare di dimostrare che qualcosa di grande non va nel mondo.
Possiamo semplicemente affermarlo come cosa ovvia. Giova raccontare
qualche fatto personale che ci ha aiutato a comprendere la condizione del
mondo.

(II) La seconda sezione ben lungi dall'essere ovvia. Infatti, essa pu
essere imparata solo dalla rivelazione di Dio. Facciamo uno sbaglio se
cerchiamo di dimostrarlo. Possiamo semplicemente dire: "Dio ha detto cos".
Questo il motivo per cui vi sono tanti passi della scrittura nella guida
ampliata. Il conferenziere non vorr usare tutti quei passi, ma vorr sapere
dove "Dio ha detto cos". Contiamo solo sul Signore che ci guider nel modo di
parlare.

(IIB1) La sezione sul peccato, Satana, e il dominio delle tenebre pu
essere difficile a darsi per alcuni. In realt la nostra capacit di parlare di
questo messaggio nella fede limitata da quello che abbiamo sperimentato
della salvezza di Dio. Se ancora non abbiamo sperimentato la liberazione dal
poter di Satana, se la nostra vita cristiana non ancora cos diversa da quelli
che ci circondano, noi possiamo dire queste parole nella fede e convinzione
che avremo quando abbiamo visto tali cambiamenti. Dobbiamo contare sul
Signore che ci guider nel modo di tenere questo punto.

Il conferenziere, nel preparare questa catechesi, pu leggere Spiritual
warfare di Michael Harper e Love not the world di Watchman Nee. Ambedue
presentano la visione cosmica della salvezza di cui la catechesi ha bisogno.
Ambedue aiutano a metterci in contatto con le realt spirituali. Egli potrebbe
anche considerare la meditazione sui due stendardi della seconda settimana
degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio da Loyola.

Quando arriviamo a parlare di Satana e del dominio delle tenebre,
dobbiamo presentare la verit con semplicit e vigore. Spesso pensiamo che
l'uomo moderno non vuole accettare l'esistenza di Satana. Ed vero, alcuni
non vogliono; e alcuni di questi possono anche essere tra i partecipanti al
seminario. Ma la maggior parte degli uomini moderni hanno sospettato da
tanto tempo che Satana esiste ed all'opera. Molti hanno avuto addirittura
esperienze di incontri con spiriti maligni o almeno hanno sospettato di averli
incontrati. Possiamo fare affidamento su queste esperienze.

Quando parliamo del regno di Satana, possiamo richiamare l'attenzione
su alcuni fatti semplici. Possiamo dire: "La maggioranza di noi ha sentito che
ci che non va nel mondo qualcosa di pi grande di noi, qualcosa di reale,
che pi della somma di tutto il male che singoli uomini abbiano fatto.
Abbiamo avvertito che dietro ad esso c'era qualche forza". Possiamo anche
dire: "molti di voi hanno avuto esperienze di sentire l'esistenza di potenze
cattive". Possiamo fare affidamento sul Signore che vorr far apparire la triste
verit di queste affermazioni.

(IIB3) Alla fine della sezione II, le persone che partecipano al seminario
debbono vedere che hanno bisogno di aiuto e di fare una grande scelta. Ci
che la scelta comporta a questo punto non sar ancora troppo concreto per
loro. Tutto ci che hanno bisogno di sapere che nello scegliere Ges e la vita
nello Spirito essi scelgono qualcosa di pi grande che una benedizione
personale.

(III) La sezione finale consiste nell'affermare semplicemente la buona
novella di Ges. Dio divenuto uomo in Ges. Ges il Signore. Egli morto
per i nostri peccati ed risuscitato. Per Ges e in Ges, il Padre ci offre la
salvezza (cf Ef 1,3-10).

(IIIB) C' una tentazione a cui i cristiani sono a volte esposti. Nel
tentativo di far s che il cristianesimo abbia un significato per i non cristiani,
parlano di Ges in un modo che evita la "follia della croce". Paolo disse:

"Predicare la morte di Cristo in croce sembra una pazzia a quelli che
vanno verso la perdizione; ma per noi, che Dio salva, la potenza di
Dio" (1 Cor 1,18).

Non possiamo dare il senso completo della croce parlandone in termini
umanamente comprensibili, ma questo non significa che dobbiamo evitare di
farlo. Siamo stati salvati perch Cristo mor sulla croce, perch egli vers il suo
sangue per noi. Egli fu il sacrificio per i nostri peccati. Se egli non fosse morto
e risuscitato, noi non avremmo sperimentato la salvezza. Tutto ci che
possiamo fare dire i fatti. La morte e risurrezione di Ges ci hanno salvati.
Noi che abbiamo sperimentato il potere della croce non dobbiamo vergognarci
di dire agli uomini che essi potranno essere salvati solo per mezzo della croce.
Come Paolo disse:

"Gli ebrei infatti vorrebbero miracoli, e i non ebrei si fidano solo della
ragione. Noi invece annunziamo Cristo crocifisso, e per gli ebrei questo
messaggio offensivo, mentre per gli altri assurdo. Ma per quelli che
Dio ha chiamato, siano essi ebrei o no, Cristo potenza e sapienza di
Dio. Perch la pazzia di Dio pi sapiente della sapienza degli uomini"
(1 Cor. 1, 22-25).

La conferenza nel suo insieme pu essere arida se non ben preparata.
In generale, il messaggio deve essere presentato in maniera semplice, senza
tanta elaborazione o spiegazione. Per ravvivare la presentazione si possono
usare diversi aneddoti e racconti. Un p di scrittura essenziale per
appoggiare le affermazioni.


COMMENTI SULLA DINAMICA

Molto di ci che vero per il primo incontro lo anche per il secondo.
Dal punto di vista del modo di sentire delle persone che vi partecipano, il
secondo incontro ancora qualcosa di introduttivo. L'equipe deve essere
accogliente.

Verso la fine del seminario, ciascun capo della discussione deve sapere
chi sono le persone del suo gruppo e deve sapere qualcosa di loro,
soprattutto il punto in cui si trovano circa la loro relazione con il Signore e i
Seminari.

TERZA SETTIMANA - (La vita nuova)

"Io sono venuto perch abbiano la vita, una vita vera e completa"
(Gv 10,10)

Il terzo seminario un seminario molto personale. il seminario nel
quale poniamo l'accento sulla vita nuova che ciascuna persona pu ricevere,
nel quale spieghiamo alla gente che cosa significhi ricevere l'Effusione dello
Spirito. probabilmente il seminario nel quale la maggior parte delle persone
si converte a Cristo e desidera entrare in questa vita nuova nella quale esse
possono vedere in concreto le specie di cambiamenti personali che sono offerti
loro.

Il cuore di questo seminario la testimonianza personale. Il
conferenziere deve fare s che la maggior parte della presentazione sia
costituita da una testimonianza personale di come egli giunto a ricevere
l'Effusione dello Spirito e che specie di cambiamento si operato nella sua
vita. La testimonianza personale pu provocare un potente cambiamento
nella mentalit delle persone. Pu anche essere il metodo di insegnamento
pi efficace. La gente pu udire molti discorsi teorici a proposito di ci che
significhi ricevere l'Effusione, ma quando le viene data la possibilit di
ascoltare un racconto di ci che accaduto a qualcuno quando ha ricevuto
l'Effusione, allora comprende che cosa l'Effusione dello Spirito. Se la gente
giunge a vedere cosa viene promesso nel dono dello Spirito, scoprir per se
stessa che cosa manca nella loro vita. E allora sar pronta al cambiamento.


IL TERZO SEMINARIO


SCOPO

Testimoniare il fatto che la buona novella certamente una buona novella, far
loro sapere che una nuova vita a loro disposizione ricevendo pi pienamente
lo Spirito Santo, aiutarli a vedere che questa nuova vita centrata su una
relazione esperienziale con il Signore.

SCALETTA DELLA TERZA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1) Rivedere il seminario della settimana precedente:
- discutere qualunque problema emerso e che cosa fare;
- rivedere l'elenco delle persone e considerare che cosa si deve fare per
loro.

2) Prevedere il terzo seminario:
- comprendere lo scopo che si deve raggiungere;
- rivedere il programma della conferenza;
- rivedere la domanda per iniziare la discussione dei gruppi, tenendo ben
chiaro la meta che si deve raggiungere.

3) Discutere il contatto personale dopo il quarto seminario:
- quando una persona pronta per ricevere l'effusione;
- come parlare con lei per scoprire se pronta;
- che cosa pensa che sia l'effusione;
- che cosa pensa che siano le lingue;
- se essa si pentita dal peccato serio;
- che cosa pensa che le accadr quando si pregher con lei;
- la necessit di prendere entro questa settimana un appuntamento per
la settimana che segue il quarto seminario.

4) Pregare per il seminario e per quelli che lo frequentano.




SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL TERZO INCONTRO

A. La catechesi

1) Il Padre vuole che tutti gli uomini abbiano nuova vita ed ha
mandato il suo Figlio Ges nel mondo affinch potessimo ricevere lo
Spirito Santo (sorgente di vita nuova).

2) Quando lo Spirito Santo viene a qualcuno, questi diventa un uomo
nuovo; egli riceve il potere di conoscere Dio e di vivere una nuova vita
(includi qui la testimonianza personale).

3) Quando riceviamo l'Effusione dello Spirito pu iniziare a
svilupparsi questa vita piena. Nessuno chiamato ad essere un cristiano
che non sia in contatto con Dio e che non sperimenti la potenza dello
Spirito Santo nella propria vita.
- Tutti, persino chi all'inizio del cammino, possono essere
battezzati nello Spirito.

4) Leffusione dello Spirito soltanto l'inizio della nuova vita.
Informali della preghiera che si far con loro tra due settimane e
dell'incontro con il loro capo della discussione per parlare di questo la
settimana che precede la preghiera insieme.

B. Il gruppo di discussione.

Inizio della discussione: Comprendete che cosa significhi ricevere
leffusione dello Spirito? Comprendete che cosa il dono delle
lingue e perch qualcuno desidera pregare in lingue?

Domande utili per una riflessione individuale o per la discussione, oltre a
quella gi prevista per iniziare la discussione: Perch non anche ora
come ai primi tempi della Chiesa? un altro il piano di Dio o c' qualcosa
in noi che non funziona? La promessa dello Spirito fu solo per i primi
cristiani?

Dopo il gruppo di discussione, prendi un appuntamento per incontrarli
durante la settimana che segue il prossimo seminario.


SCHEMA AMPLIATO DELLA CATECHESI

I. La vera fede

Il Padre vuole che tutti gli uomini abbiano nuova vita e ha mandato il suo
Figlio Ges nel mondo affinch potessimo ricevere lo Spirito Santo (sorgente
di vita nuova).

A. Spesso il cristianesimo con il quale siamo venuti in contatto non
stato spiritualmente vivo, ma oggi Dio sta rinnovando la sua Chiesa
effondendo il suo Spirito.

B. Il Padre vuole che tutti gli uomini abbiano vita nuova in lui.

C. Il Padre ha mandato il suo figlio nel mondo per portarci nuova vita.
Ges il Signore: se accettiamo la sua signoria, possiamo
sperimentare una nuova libert e una nuova vita.
In lui tutti i nostri peccati possono essere perdonati (non importa che
cosa abbiamo fatto), e ogni barriera tra noi e il Padre pu essere tolta.
Dopo che Ges risorse dai morti e ascese al Padre, egli invi lo
Spirito Santo perch ci portasse nuova vita (Atti 1,1-5).

II. La vita nuova

Quando lo Spirito Santo viene a qualcuno, questi diventa un uomo nuovo
(Atti 2 e 19,1-7).

A. Con il Battesimo diventa un figlio di Dio.

B. Viene a conoscere Dio per esperienza.
Giunge a conoscerlo come Padre, che lo ama e che si prende cura di
lui.
Sperimenta la presenza e l'amore di Dio in un modo nuovo.
Sperimenta Dio che gli parla, gli insegna, lo guida.
Giunge a conoscere Ges come Signore personale,
La Signoria di Ges comincia ad essere il principio base di questo
nuovo modo di vivere

C. Pu pregare in modo nuovo.
Lo Spirito Santo prega in lui.
La preghiera sar pi spesso di lode e di ringraziamento
Il dono delle lingue un dono di preghiera:
o un mezzo di crescita spirituale;
o lo Spirito in noi che loda Dio;
o quando non sappiamo pregare adeguatamente, lo Spirito in noi
prega per noi.

D. La Bibbia, la liturgia e i sacramenti diventano vita.

E. Il frutto dello Spirito si sviluppa (amore, gioia, pace, ecc. Gal 5)

F. Egli pu ricevere i doni dello Spirito per servire Dio (profezia,
guarigioni, discernimento degli spirito, ispirazioni per parlare - 1 Cor 12).

III. La vita piena

La vita piena inizia quando siamo battezzati nello Spirito Santo. Questo
ci permette di sperimentare una vita pi piena nello Spirito.

A. Quando riceviamo leffusione dello Spirito, lo Spirito Santo viene a noi
in un modo tale che possiamo sperimentarne e vederne i risultati.
Avendo gi ricevuto il Battesimo non sar la prima ricezione dello Spirito,
ma la liberazione di ci che gi l, per mezzo del Battesimo e della
Cresima.

B. Differenti persone vedono in s differenti cambiamenti come risultato
delleffusione dello Spirito.
Molti potranno sperimentare per la prima volta a livello cosciente lo
Spirito Santo dentro di loro.
Altri che gi avevano avuto questa esperienza consapevole ne
avranno una maggiore e pi completa, e potranno vedere effetti
nuovi, ulteriori cambiamenti prodotti in loro dallo Spirito.
Ognuno pu sperimentare una nuova presenza e una nuova
operazione dello Spirito.
Coloro tra noi che vivevano la fede cristiana gi da prima, anche se
parzialmente, vedranno che gli anni di vita cristiana ci hanno dato
tante risorse che saranno portate a vita dalla nuova presenza dello
Spirito in noi.

C. Non ci sono cristiani che non siano chiamati ad essere in qualche
modo in contatto con Dio o che non possano sperimentare la potenza
dello Spirito Santo nella propria vita. Tutti, persino chi all'inizio del
cammino, possono ricevere l'Effusione dello Spirito.

IV. I frutti dello Spirito Santo

Il battesimo nello Spirito solo l'inizio di una vita nuova.

A. In una comunit cristiana, con l'aiuto di cristiani impegnati come i
fratelli e le sorelle del gruppo, possiamo crescere a maturit spirituale.

B. Possiamo sviluppare una comunione giornaliera e una amicizia con
Cristo.

C. Possiamo cominciare a sperimentare una nuova pace e gioia, a
vederci guarire, diventare persone amabili.

D. Possiamo sviluppare relazioni migliori, possiamo diventare parte
piena di una comunit genuina.

La prossima settimana: discuteremo come convertirsi a Cristo per poter
ricevere la pienezza della vita nuova che egli ci offre. La settimana seguente:
ci sar l'opportunit di ricevere la preghiera per essere battezzati nello Spirito.

Sarebbe bene che parlaste con il capo della vostra discussione durante
la settimana prima che si preghi con voi (non questa settimana, ma la
prossima), e vorremmo chiedervi di prendere un appuntamento con lui questa
sera dopo il gruppo di discussione. Se avete interesse di sapere di pi circa i
doni spirituali, vorremmo raccomandarvi di leggere l'opuscolo Doni spirituali.

COMMENTI SULLA CONFERENZA


Spiegazione dell'effusione dello Spirito Nella letteratura esistono
diverse spiegazioni su che cosa significhi oggi tra i cristiani essere battezzati
nello Spirito o ricevere leffusione dello Spirito. Alcune di queste spiegazioni
sono state sviluppate da non cattolici che non credono che lo Spirito Santo
venga dato nei sacramenti del Battesimo e della Cresima. Alcune spiegazioni
che circolano presentano leffusione come se fosse lesperienza di cui tutti
hanno bisogno anche solo per avere in s lo Spirito Santo. Un simile modo di
considerare le cose incompatibile con linterpretazione cattolica dei
sacramenti di iniziazione. Per di pi mette una tale enfasi sullesperienza
consapevole dello Spirito Santo che questa diventa il solo criterio mediante il
quale la persona pu sapere se ha ricevuto o meno lo Spirito Santo.

In ambito cattolico non si pu accettare una simile spiegazione; daltra
parte non corrisponde neppure alla genuina fede cattolica pensare che sia
indifferente lo sperimentare o meno la potenza dello Spirito Santo.

Possiamo trovare il punto di vista dominante sulleffusione dello Spirito
in ambito cattolico nei primi documenti di Malines, Orientamenti pastorali e
teologici sul rinnovamento carismatico cattolico, ed questo il punto di vista
che presentiamo in questo manuale. Ci sono tuttavia anche altre
interpretazioni dellopera dello Spirito Santo, alcune delle quali contengono
intizioni validissime. Per una bella esposizione di tali opinioni vedi: Il
battesimo nello Spirito Santo: interpretazione cattolica dellesperienza
pentecostale di Francis A. Sullivan, S.J. in Gregorianum, vol. 55, fasc. I
(1974), Roma, Gregorian University Press.

I cattolici dovranno considerare il battesimo nello Spirito come una
nuova effusione di ci che hanno gi ricevuto nel Battesimo e nella
Confermazione. La preghiera fatta sulle persone non un atto sacramentale
(per lo meno non lo certamente nel senso pieno dellespressione). Si tratta
piuttosto di un metodo per portare alla liberazione della fede in loro fino al
punto in cui possono appropriarsi pienamente di ci che gi stato loro dato,
e sperimentarne cos gli effetti completi. Di conseguenza il fatto di essere
battezzati nello Spirito pu essere considerato come il rinnovamento dei
sacramenti di iniziazione.

La terminologia in questo campo problematica: la maggior parte dei
termini comunemente usati (battezzato nello Spirito, effusione dello
Spirito) si riferiscono nella Scrittura al dono dello Spirito nel momento
delliniziazione. Possono quindi facilmente produrre confusione. Daltra parte
il termine battesimo nello Spirito in alcuni paesi talmente usato che non ci
sembra di poterlo sostituire. Esso ha per di pi il vantaggio che la maggior
parte dei cattolici non lo hanno mai sentito prima, e di conseguenza non lo
confondono subito col dono dello Spirito riferito alliniziazione cristiana.
Tuttavia, qualunque sia il termine usato, importantissima la spiegazione che
ne viene data. Se, ad esempio usiamo la frase battesimo nello Spirito,
dovremmo evitare lidea che il Battesimo sacramentale sia costituito solo
dallacqua. Se invece viene usato il termine effusione dovremmo stare
attenti a non dare limpressione che quando riceviamo il Battesimo
sacramentale non abbia luogo alcuna effusione. Ci di cui stiamo parlando
non tanto del dono dello Spirito Santo fatto inizialmente ai cristiani, ma della
liberazione di quel dono in noi, affinch la presenza dello Spirito Santo
preesistente diventi consapevole, e la Sua potenza cominci a produrre
risultati sperimentabili nelle nostre vite. Nei paesi in cui il termine normale
essere battezzati nello Spirito oppure battesimo nello Spirito, loratore nel
seminario dovrebbe specificare che si tratta della stessa esperienza intesa da
chi parla di ricevere leffusione.

Esiste un simile possibile pericolo di confusione quando nei seminari si
usano testi del Nuovo Testamento che parlano di ricevere lo Spirito Santo.
Quesi testi che descrivono gli effetti iniziali del dono dello Spirito (ad esempio
che per mezzo dello Spirito diventiamo figli di Dio) non potranno essere usati
senza spiegare gli effetti delleffusione dello Spirito in un cattolico che sia
stato gi battezzato e cresimato.

Daltra parte dobbiamo tener presente che oggi lesperienza dei cattolici
gi battezzati e cresimati, quando ricevono leffusione dello Spirito, spesso
simile a quella descritta nel Nuovo Testamento quando lo Spirito viene
ricevuto inizialmente (c. rif. Atti 2,8; 10-11; 19). Oggi molti cattolici, in maniera
del tutto simile a quella illustrata nel Nuovo Testamento, entrano per la prima
volta in un contatto sperimentale con Dio proprio nel momento in cui ricevono
leffusione dello Spirito; e allo stesso modo molti di loro sperimentano le
manifestazioni della presenza dello Spirito, quali la pace, la gioia, il fervore e i
doni carismatici.

I testi del Nuovo Testamento sono importanti sia perch enunciano le
promesse sulle quali si basa ogni ulteriore effusione dello Spirito, sia per il
fatto che dimostrano come nel cristiano il dono dello Spirito Santo dovrebbe
essere unesperienza consapevole. Loratore dovrebbe quindi usare con
attenzione quei testi, e nel momento giusto del seminario (IIIA) dovrebbe
piegare la relazione che esiste tra leffusione e i sacramenti di iniziazione.

Se la chiarezza dottrinale importante, sarebbe un errore centrarsi pi
del necessario sulle questioni dottrinali. Lo scopo che ci proponiamo infatti
quello di portare la gente ad una fede nuova nella presenza dello Spirito Santo
nella loro vita e alla capacit di protendersi attivamente verso ci che Dio vuol
fare in loro. Dovremmo quindi parlare in primo luogo dello Spirito Santo e di ci
che egli fa nella vita dei credenti. Se la gente giunge a vedere cosa viene
promesso nel dono dello Spirito, scoprir da sola cosa manca nella propria
vita. E allora sar pronta al cambiamento. In questo ha grande importanza la
testimonianza personale; loratore dovrebbe raccontare cosa accaduto a
creature normalissime e dei nostri tempi. Se la gente pu constatare che a
persone come loro accaduto qualcosa che ad esse invece non ancora
capitato, cominceranno a sviluppare in s il desiderio di avere personalmente
la stessa cosa.

Il modo in cui esponiamo il fatto di essere battezzati nello Spirito pu
produrre unenorme differenza nelle persone che si accostano a
quellesperienza. Possiamo parlarne come di un qualcosa di importante in se
stesso, o porre lenfasi sul fatto che si tratta di unesperienza speciale ce
possiamo ottenere. Possiamo anche parlare di persone che lhanno avuta e
di altre che non lhanno avuta. Dovremmo invece centrare la nostra
attenzione sullo Spirito Santo e sulla vita nuova che possiamo avere mediante
una nuova relazione con lui. Essere battezzati nello Spirito significa solo
essere introdotti in una relazione sperimentale con lo Spirito Santo. Deve
essere linizio di un nuovo tipo di vita, vissuta in una potenza pi piena di Dio.
Chi stato battezzato nello Spirito ma non prosegue il cammino nello Spirito,
probabilmente non molto migliore di chi non ha fatto questa esperienza. Il
punto focale del discorso deve essere la vita nello Spirito, pi che lessere
battezzati nello Spirito.

Per evitare di arrivare a pensare che il fatto di essere battezzati nello
Spirito costituisca un qualcosa di per s, meglio evitare la frase il battesimo
nello Spirito, riferirsi a questesperienza con lespressione essere battezzati
nello Spirito. Non riceviamo, infatti, il battesimo nello Spirito (la scrittura non
ne parla mai in questo modo), ma entriamo in una relazione nuova con Lui.
Non otteniamo qualcosa che si chiama battesimo nello Spirito, che poi
manterremo per tutta la vita, n otteniamo qualcosaltro. Piuttosto entriamo
in una relazione nuova con lo Spirito di Dio.

(I) La prima sezione della conferenza (la vera fede) ha lo scopo di
essere una breve introduzione. Lo scopo che ci si prefigge semplicemente
richiamare alla mente l'offerta della nuova vita di cui si parlato nei seminari
precedenti e mettere in rapporto questa offerta di vita con lo Spirito Santo.
Possiamo avere nuova vita poich ci dato lo Spirito Santo. Scopo di questa
introduzione anche richiamare alla mente che Ges che ci d nuova vita.
Ges il battezzatore nello Spirito Santo. lui che rende possibile tutto
questo.

(II) Questa sezione (la vita nuova) rappresenta, secondo quanto
affermato nella Scrittura, gli effetti che si manifestano nella persona quando
riceve il dono dello Spirito Santo. La prossima (la vita piena) parler della
liberazione o effusione dello Spirito che avviene quando siamo battezzati nello
Spirito. La seconda sezione ha lo scopo di essere la guida per una
testimonianza personale. In essa il conferenziere comunica quello che
accaduto a lui. Nel corso della comunicazione egli pu ricordare come gli
argomenti A-F sono accaduti a lui.

Sono numerosi i passi della Scrittura che possono qui essere utilizzati
per introdurre la sezione. Atti 2; 8; 10-11; 19 ed altri sono tutti passi che
contengono scene nelle quali le persone ricevono lo Spirito Santo.
Qualunque sia il passo che intenda usare, il conferenziere deve porre
l'accento su una cosa semplice: Quando lo Spirito Santo viene a qualcuno
questi diventa un uomo nuovo. Egli cambia a tal punto che gli altri possono
vedere che sta accadendo qualcosa. Non deve essere una cosa segreta, un
cambiamento invisibile che nessuno sappia che sia avvenuto (compresa
magari la persona interessata). Il conferenziere deve inoltre evitare di dire
che una persona non ha lo Spirito Santo se non ha visto questo
cambiamento. Non c' motivo di fare una simile affermazione. Tutto quello
che si deve dire che, quando lo Spirito Santo viene a qualcuno cosa
normale aspettarsi dei cambiamenti. Normalmente essi avvengono.

Un passo particolarmente buono da usare Atti 19,1-7. Qui si racconta
di Paolo che viene a Efeso e vi incontra un gruppo di "discepoli".
Apparentemente pensa che sono dei cristiani, ma sente che c' qualcosa che
non va. Cos egli chiede: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando avete
creduto?" Per noi sarebbe strano rivolgere questa domanda. Pochi di noi
penserebbero di chiedere se una persona ha ricevuto lo Spirito Santo quando
ha creduto, quando ci accorgiamo che qualcosa manca alla sua vita cristiana.
E se a noi venisse rivolta questa domanda prima di ricevere l'Effusione, molti
di noi non saprebbero come rispondere. Se ci fosse stato chiesto se avevamo
ricevuto lo Spirito Santo, non avremmo saputo che cosa dire. Eppure Paolo si
aspettava evidentemente che ogni cristiano sapesse che aveva ricevuto lo
Spirito Santo. Egli si aspettava una risposta affermativa o negativa. Con il
gruppo di discepoli di Atti 19, i suoi sospetti risultarono confermati. Essi
avevano solo ricevuto il battesimo di Giovanni Battista e non erano stati istruiti
come cristiani. Paolo complet la loro iniziazione in Cristo, e quando egli stese
le mani su di loro perch ricevessero lo Spirito Santo, qualcosa accadde loro.
Essi parlavano in lingue e profetizzavano.

(IIC) La importante presentazione del dono delle lingue deve essere
nella forma di una testimonianza personale. Le lingue devono essere spiegate
come un dono di preghiera, solitamente un dono di lode. Possono anche
essere usate unitamente con l'interpretazione, per edificare un gruppo di
cristiani, ma non vogliamo penetrare troppo addentro questo argomento qui.
Quello che importante che la gente capisca a questo punto del seminario
che le lingue possono essere un grande aiuto per la propria vita di preghiera.
Inoltre, a questo punto molto valida una breve spiegazione di che cosa
significa pregare in lingue.

(IIF) Questo l'unico momento dei seminari in cui si parla dei doni
spirituali e dei carismi. La presentazione pu essere pi lunga o pi breve
secondo i bisogni delle persone. Se facciamo una presentazione breve alla
fine raccomanderemo assolutamente la lettura di libri su questo argomento.

(III) In questa terza sezione vogliamo dire qualcosa di semplice. Vo-
gliamo dire che vi una vita nello Spirito che pu essere sperimentata e che
possiamo vedere che da essa scaturiscono risultati concreti. Ci che
accadde ai primi cristiani e ci che accaduto all'oratore pu accadere
anche a noi. Questa vita nello Spirito comincia a svilupparsi quando
riceviamo una nuova Effusione dello Spirito, quando avviene un
cambiamento nella nostra relazione con lo Spirito Santo tale che possiamo
cominciare a sperimentare la sua presenza in un modo nuovo.

(IV) L'ultima sezione (i frutti dello Spirito Santo) ha lo scopo di porre
l'accento sull'idea che l'Effusione non fine a se stessa. destinata ad
essere l'inizio di una nuova vita nello Spirito. Per questa nuova vita abbiamo
bisogno di aiuto. Abbiamo bisogno di avanzare e avanzare. Non una cosa
automatica: pu avvenire solo se lo vogliamo.


COMMENTI SULLA DINAMICA

Il terzo seminario di solito vede un cambiamento nelle persone. La
maggioranza di esse sono impressionate dalla conferenza. Si fanno luce in
loro una nuova fede e un nuovo desiderio di cambiamento. Il ruolo
dell'equipe consiste nell'alimentare questa nuova fede e questo nuovo
desiderio.

Questa settimana o le settimane che seguono, nei gruppi di discussione,
pu non essere necessario dare inizio alla discussione con domande guida.
Frequentemente infatti il gruppo pronto ad entrare subito nella discussione
dopo la conferenza.



IL CONTATTO PERSONALE CHE CI SAR DOPO LA QUARTA
SETTIMANA

essenziale che nella settimana che precede la preghiera di Effusione
ci sia il contatto personale con ciascuno di coloro che si stanno preparando.
Per mezzo di questo colloquio l'accompagnatore deve verificare il cammino
compiuto dal seminarista. Questo contatto personale necessario per diversi
motivi:

1) Ci permette di rispondere alle domande e ai problemi che le persone
hanno ancora circa il ricevere l'Effusione dello Spirito. La maggior parte delle
volte si tratta di domande che la persona non si sentiva libera di rivolgere in
un gruppo pi grande. Talora le domande sono le stesse che sono state
discusse nei gruppi di discussione, ma le persone hanno bisogno di essere
rassicurate nei riguardi di esse.

2) Il contatto personale pu anche dare alle persone l'incoraggiamento e la
fiducia di cui hanno bisogno per pregare con fede al momento della preghiera
per l'effusione. I loro timori naturali, le esitazioni e anche Satana sono
all'opera per trattenerli dal porre la fiducia in Dio. Durante il contatto
personale, il membro dell'equipe deve cercare di mostrare alla persona quale
dei suoi timori naturale e quale forse tentazione del maligno.

3) Il contatto personale anche un tempo per parlare pi profondamente dei
doni dello Spirito Santo, soprattutto delle lingue. In esso possiamo aiutare ad
arrendersi alle lingue.

4) Il contatto personale offre la possibilit di dire a coloro che riteniamo non
siano pronti per la preghiera di effusione che essi debbono aspettare ancora
un po. Le ragioni pi comuni sono che essi non hanno ancora deciso di
pentirsi del peccato serio e di darsi al Signore e che non sono arrivati a
credere che il Signore far qualunque cosa per loro. Talora persone
eccessivamente timorose possono essere aiutate aspettando un'altra
settimana. Spesso l'esperienza di vedere cosa succede alle altre persone per
cui si pregato dissipa i loro timori. Talora possiamo suggerire a quelle
persone che durante la preghiera che si far nel quinto seminario, anzich
pregare per l'effusione, noi pregheremo con loro per una fede maggiore e che
potremo pregare con loro per essere battezzati nello Spirito magari la
settimana successiva (capita che alcuni ricevano una nuova Effusione dello
Spirito gi quando si prega per una fede pi grande).

bene avere la formula della consacrazione o consegna a Dio che
sar recitata prima della preghiera per l'effusione, ciclostilata o fotocopiata e
distribuita alle persone nel seminario della quarta settimana. Durante il
contatto personale possiamo prenderne una copia e chiedere se sono pronti
per fare la consacrazione. Il rivedere la formula spesso fa emergere alcune
difficolt di cui si pu quindi discutere.

necessario fissare l'appuntamento adesso, nel seminario della terza
settimana, per assicurarci che la persona sar disponibile la settimana
precedente la quinta. Per molti il preavviso di una settimana e mezzo
abbastanza sufficiente. Me molti non lo . Dobbiamo assicurarci che
sappiano chiaramente che non pregheremo con loro senza averli incontrati
individualmente almeno una volta.

PREGHIERA SPECIALE

E possibile pregare su persone per una crescita nella fede e per una
consacrazione al Signore prima della quinta settimana. Ogni volta che ci
accorgiamo nel gruppo di discussione che qualcuno ha bisogno di aiuto, e
sentiamo che sar aperto alla preghiera fatta con lui, possiamo pregare con
lui dopo il seminario. Spesso tale preghiera segna una grande differenza
nella sua vita.

Non straordinario che delle persone vengano battezzate nello Spirito
da soli, senza che si preghi con loro. Mentre esse crescono nella fede, ci
pu accadere in ogni tempo. Dopo il terzo seminario, questo diventa in
qualche modo comune. Non dobbiamo sentirci a disagio se ci accade. Molte
persone comunque faranno una consacrazione pi ferma a Cristo ed avranno
un pentimento pi sentito se saranno battezzati nello Spirito solo dopo che
abbiano preso chiare decisioni intorno alla loro vita.

MATERIALE DI SUSSIDIO

Immersi nello Spirito di Clark utile per chiarire questioni relative a ci
che significa essere battezzati nello Spirito. Concerning spiritual gifts di Gee
e Speaking in Tongues di Christenson sono utili per questioni che
riguardano il parlare in lingue e i doni spirituali.

QUARTA SETTIMANA - (Ricevere i doni di Dio)



"Se uno ha sete si avvicini a me,
e chi ha fede in me beva!
Come dice la Bibbia:
da lui sgorgheranno fiumi
d'acqua viva." (Gv 7,37-38)

Il quarto seminario il seminario della preparazione finale. Il messaggio
stato annunziato. La promessa di Dio stata presentata. Ora per quelli che
sono disposti il tempo di fare i passi della preparazione. Questa la
settimana nella quale si impara "come farli".

Non dobbiamo tentare di fare troppo in questo seminario. Dobbiamo
preparare le persone a fare qualche passo concreto che permetta loro di
ricevere l'effusione dello Spirito. Non dobbiamo rivolgere un appello clamoroso
alla dedizione totale a Ges. Non dobbiamo presentare le esigenze della
sequela assoluta. Non dobbiamo insistere sulla fede che opera miracoli. Non
dobbiamo spingere a profonde rivelazioni spirituali. Lo Spirito Santo potr
guidarli verso tutte queste cose a tempo opportuno. Nostra preoccupazione in
questo seminario deve essere quella di aiutare a fare i passi che
assicureranno quell'unione con lo Spirito Santo che gli permetter di operare
direttamente nella loro vita.


IL QUARTO SEMINARIO

SCOPO

Aiutare coloro che frequentano il seminario ad allontanarsi da tutto ci che
incompatibile con la vita cristiana e prepararli a chiedere con fede la piena vita
dello Spirito.

SCALETTA DELLA QUARTA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1) Rivedere il seminario dell'ultima settimana:
- discutere tutti i problemi emersi e cosa fare di essi;
- rivedere l'elenco delle persone e considerare cosa si deve fare per
ciascuno di loro.

2) Prevedere il quarto seminario:
- comprendere la meta da raggiungere;
- esaminare la discussione da fare nei gruppi e le domande che
dovranno essere fatte per iniziarla, cercando di chiarire a che cosa
deve arrivare la discussione;
- disporre perch ci siano pi persone che aiutino per i vari servizi
nella quinta settimana se necessario (compresi coloro che
pregheranno con le persone per l'Effusione).

3) Discutere su ci che accaduto alle persone durante la settimana e
come aiutarle:
a. come aiutarle a giungere al pentimento;
b. come aiutarle ad avere fede;
c. considerare i differenti tipi di persone e l'aiuto speciale di cui
hanno bisogno;
d. rivedere brevemente il contatto personale della settimana
prossima ed accentuarne l'importanza.

4) Pregare per il seminario e per le persone che lo formano.




SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL QUARTO INCONTRO

A. La catechesi

1) Per poter ricevere la nuova vita che Dio ci offre, dobbiamo allontanarci
dalle cose che bloccano la nostra relazione con Dio ed accettare Ges
come nostro Signore.

2) Perch possiamo ricevere la vita nuova nello Spirito che Dio ci offre
dobbiamo chiederla nella fede, aspettandoci di riceverla poich Egli vuole
che noi l'abbiamo ed ha promesso che ce la avrebbe data.

3) La prossima settimana voi potrete pregare con altri membri del gruppo
(o dei gruppi) che vivono questa esperienza per ricevere una nuova
effusione dello Spirito, e mentre pregherete riceverete davvero l'effusione.

B. Il gruppo di discussione

Inizi della discussione: Che cosa vi ha insegnato il Signore finora circa
quello che dovete fare per convertirvi a lui e pentirvi? Che cosa vi
aspettate che vi accada la prossima settimana? Avete domande circa
il dono delle lingue?

Il capo della discussione deve iniziarla rivolgendo la prima domanda e,
facendo ci, deve dare una breve testimonianza di come si convertito al
Signore e di come ha sperimentato il ricevere l'effusione dello Spirito.
Deve includere alcuni rilievi circa:
a) le difficolt che pu aver incontrato nel pentirsi;
b) i timori che pu aver avuto prima che si pregasse con lui per ricevere
l'effusione dello Spirito.

C. Rilievi conclusivi
(fatti dal capo dell'equipe dopo le discussioni). Dare una breve
spiegazione del programma del seminario n. 5 e incoraggiare ad essere
fedeli nel recarsi all'incontro con i capi dei gruppi di discussione fissato per
ognuno durante la settimana. Discutere con loro ogni difficolt che stata
trovata.




SCHEMA AMPLIATO DELLA CATECHESI


INTRODUZIONE.

Abbiamo capito che Dio ci ama (seminario n. 1), che ci ha liberati dalle
tenebre e da Satana mediante ci che Cristo ha fatto per noi (seminario n. 2) e
che disposto a darci una nuova vita nello Spirito Santo (seminario n. 3). Ora
Dio ci offre una relazione nella quale possiamo avere una nuova vita. Egli ci
dar il dono della vita nuova nello Spirito, ci cambier e ci guarir, ci far
nuovi; ci unir ad una comunit cristiana. Per potere ottenere tutto questo
dobbiamo convertirci autenticamente a Lui, per permettergli di fare ci che ci
ha promesso.

I. Convertirsi a Lui: pentimento.

Per poter ricevere la vita nuova offeta da Dio dobbiamo rinunciare a quelle
cose che bloccano la nostra relazione con Lui e accettare Ges Cristo come
nostro Signore.

A. Abbiamo bisogno di un cambiamento di direzione, un ri-orientamento
della nostra vita.
Allontanamento da quelle cose che bloccano la nostra relazione con
Dio e danno a Satana una presa su di noi.
Orientamento verso Dio e verso l'obbedienza a Lui.

a) Soltanto quando lo seguiamo egli pu guidarci a nuova vita.

b) Dio non vuole l'obbedienza di schiavi (che obbediscono per paura del
castigo), o l'obbedienza di impiegati (che obbediscono perch sono
retribuiti, premiati), ma vuole l'obbedienza dei figli (che obbediscono per
amore e rispetto verso il Padre).

c) Dobbiamo amare e accettare Ges come nostro Signore (cfr. i
diagrammi della signoria nella sessione di presentazione dei seminari).

B. Il cambiamento di direzione quello a cui si riferisce la parola
"pentimento". Perch questo sia autentico ed efficace sono necessari:

1) Onest: ammettere che nella nostra vita ci sono cose, situazioni,
relazioni che non vanno e che dobbiamo cambiare.

2) Umilt: ammettere che da soli non ce la facciamo a cambiare
vita. La volont di cambiare. La consapevolezza che abbiamo
bisogno dell'aiuto di Dio.

3) Rinuncia: Ritirarsi dal fare il male, allontanarci dalle nostre
situazioni sbagliate. Decidere di non farlo pi.

4) Chiedere fiduciosamente perdono: per tutto ci che abbiamo
fatto di male.

C. Dobbiamo specificatamente allontanarci dalle religioni non cristiane e
dalle pratiche pagane come spiritismo, magia, stregoneria, occultismo,
pratiche sessuali fuori del matrimonio, adulterio, gli atti omosessuali,
assassinio, latrocinio, taccheggio nei negozi, imbroglio (negli affari, agli
esami), menzogna, calunnia e maldicenza, ubriachezza (non il bere),
diventare insensibili per la droga.

D. Chi ha commesso dei peccati seri ha bisogno della confessione
sacramentale per poter completare la riconciliazione. Questa
confessione pu risultare utilissima anche a chi con ha commesso
peccati gravi, ma si sta convertendo al Signore in modo nuovo.

II. (Convertirsi a Lui: fede).

Per poter ricevere la vita nuova che Dio ci offre, dobbiamo chiedergliela nella
fede, aspettandoci di riceverla perch Lui vuole darcela ed ha promesso che
ce la avrebbe data.

A. Fede significa aver fiducia in ci che Dio ha detto (Mat. 14,22-33).

1) Sappiamo che ci che Dio dice vero, poich Dio sa ogni cosa
e non mente. Dio verit e mantiene le sue promesse.
La nostra vita cristiana e la nostra fede devono essere
basate sui fatti reali, sulle sue promesse che si sono sempre
realizzate. Noi poniamo fede nei fatti; il sentimento segue.
Risolviamo i sentimenti di dubbio guardando ai fatti.

2) Quando vediamo il fatto che Dio ha promesso qualcosa,
possiamo aspettarci che questo accada a noi.
Abbiamo bisogno di qualcosa di pi che un semplice credere
dottrinale;
abbiamo bisogno di esigere le promesse di Dio. Nella
preghiera e nella lode dobbiamo "reclamare" le sue
promesse.

B. Possiamo aspettarci che Dio ci battezzi nello Spirito:

1) Poich ce lo ha promesso, Egli ha detto che vuole ci per noi
(Luca 11,9-13), poich Egli ci ama e vuole che siamo uniti a lui.

2) Per tutto quello che Ges ha fatto per noi, non per nostro merito
o guadagno,

C. Se un cattolico non ha ancora ricevuto il sacramento della
Confermazione, dovrebbe regolare la sua iniziazione cristiana e
completarla.

III. (Ricevere leffusione dello Spirito).

La settimana prossima potrete pregare con un gruppo di fratelli per ricevere
una nuova effusione dello Spirito, e quando pregherete sarete davvero
battezzati nello Spirito.

A. La prossima settimana ci sar una opportunit che si preghi con voi
per essere battezzati nello Spirito. Possiamo chiedere la piena vita dello
Spirito di Dio.

a) Rivolgendoci al Padre in preghiera, reclamando la promessa di
Cristo di darci lo Spirito Santo (Lc 11,13).

b) Nello stesso tempo alcuni fratelli pregheranno con voi e per voi
imponendo le mani per chiedere al Padre di effondere pienamente
lo Spirito in voi, affinch la vostra vita sia rinnovata.

B. Che cosa possiamo aspettarci che ci accada?

1) Quello che accadde nella prima Pentecoste "Sicch tutti furono
pieni di Spirito Santo e incominciarono a parlare lingue diverse,
secondo come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi" (Atti 2,4).
Qualcosa accadde - essi furono ripieni dello Spirito Santo.
Tutti furono ripieni - non solo alcuni.
Essi stessi fecero qualcosa - incominciarono a parlare lingue
diverse, secondo che lo Spirito dava ad essi di esprimersi.

2) Possiamo aspettarci che Dio ci tocchi personalmente con il
potere del suo Spirito.

3) Ricorda per che l'esperienza iniziale pu variare da individuo
ad individuo - alcuni effetti: esperienza della presenza di Dio in un
modo nuovo, pace e gioia, lingue, profezia.

C. Bisogna prima eliminare alcuni ostacoli alla ricezione dei doni di Dio:
Sentimento di indegnit. Tu non puoi meritare o guadagnare il
dono dello Spirito Santo, ma tu sai che Dio pu far tutto, che Dio
non mente.
Paura di diventare ridicolo, di passare per pazzo.
Paura di perdere la propria personalit; che sia sostituita.
Dubbio, tentazioni provenienti da Satana di non credere o di
rigettare i doni di Dio.
Orgoglio - il sentimento di non aver bisogno dei doni di Dio.
Timore di ci che diranno gli altri.

IV. (Maria nostro modello)

Maria tradizionalmente considerata il modello dei cristiani che ricevono
lazione dello Spirito Santo nella loro vita (Lc 1, 26-38)

A. Maria rappresentava la razza umana che, come Madre del Salvatore,
rese a Dio possibile farsi uomo. Ges nato perch lei fu adombrata
dallo Spirito Santo.

B. Maria ha accettato la chiamata di Dio nellobbedienza e nella fede
nella Parola che le era stata rivolta (cf. Lc 1,45: Benedetta colei che ha
creduto che si sarebbe adempiuto quanto le aveva detto il Signore).

Dopo la discussione: spiega il programma del seminario n. 5. Mostra la copia
della formula di consacrazione a Cristo che sar usata in occasione della
preghiera di effusione.

COMMENTI SULLA CONFERENZA

Le scritture fanno menzione di tre cose che una persona deve fare per
diventare cristiano:
a) credere (Marco 16,16);
b) pentirsi (Atti 2,38);
c) essere battezzato (Marco 16,16 e Atti 2,38).

La Scrittura dice anche che queste sono le cose che una persona deve
fare per ricevere il dono dello Spirito e sperimentare i suoi doni spirituali
(Marco 16,17; Atti 2,38). Questi brani della Scrittura sono da applicarsi
letteralmente alla conversione di qualcuno che non cristiano, ma essi
possono anche applicarsi a ci che dobbiamo fare quando vogliamo rinnovare
il nostro legame con il Signore in modo tale da poter sperimentare una pi
profonda liberazione dello Spirito santo nella nostra vita.

Per chi si accosta al Cristianesimo per la prima volta:
- pentimento significa un totale ri-orientamento della vita,
- la fede deve includere laccettazione delle verit fondamentali cristiane, e
- il battesimo significa battesimo sacramentale.

Per chi gi cristiano lelemento pi importante la fede che gli
permette di chiedere lazione piena dello Spirito, sebbene sia essenziale
lasciar da parte ogni cattiva azione. Infine battesimo nel nostro caso significa
qualcosa che somiglia di pi a un rinnovamento del Battesimo.

Il pentimento e la fede sono due aspetti della stessa cosa: il nostro
volgerci verso Dio. Ci rivolgiamo a Dio in pentimento e in fede. Entriamo in un
rapporto di alleanza con Dio (o rinnoviamo una relazione di alleanza con Dio).
Pentimento, fede, battesimo e il dono dello Spirito sono tutte parti dell'alleanza
che Dio ha fatto con noi. Una alleanza ha due aspetti: la promessa di ci che
l'altra persona far e le condizioni che dobbiamo adempiere per parte nostra.
La promessa fattaci da Dio il dono del suo Spirito Santo; la nostra parte il
pentimento, la fede e il ricevere il sacramento. Questi tre elementi
costituiscono la nostra conversione al Signore; ed egli, in risposta, ci d lo
Spirito Santo. Qualcosa di simile vero quando rinnoviamo il nostro battesimo
ricevendo l'effusione dello Spirito. Chiedere di essere battezzati nello Spirito
una espressione di pentimento e di fede. Dio ci battezza nello Spirito Santo. E
qualcosa che Egli fa. Il Signore vuole tutto questo pi di quanto lo vogliamo
noi; possiamo quindi chiedere con fede piena di aspettativa che egli effonda su
di noi la potenza dello Spirito Santo che ci rinnover. E il Signore che ci
battezza nello Spirito.

Il pentimento (I)

Il nostro interesse nella prima sezione della conferenza qualcosa di
semplice in una maniera veramente primitiva. Dobbiamo chiarire alle persone
che debbono mettere da parte qualunque cosa che blocca loro la relazione
con Dio. Quello di cui dobbiamo essere maggiormente preoccupati sono le
mancanze pi grosse, le cose che sono incompatibili con la vita cristiana. Noi
non dobbiamo essere tanto preoccupati qui con cose che possono, si,
bloccare una pi profonda vita cristiana, ma non impediscono a una persona di
essere battezzata nello Spirito. Qualcuno ad esempio potrebbe doversi pentire
di vedere troppa televisione o di pregare troppo poco per poter crescere molto
nella vita cristiana, ma queste non sono le specie di cose di cui dobbiamo
preoccuparci nei seminari.

Ci sono due specie di pentimento per un cristiano: pentimento di base e
pentimento avanzato. Il pentimento di base preoccupato dei grandi peccati,
trasgressioni che sono incompatibili con il Cristianesimo. Paolo d una lista di
tali trasgressioni in 1 Cor 5,11 e 6,9-10. C' un altro elenco in Ap. 21,15.
Elenchi simili sono sparsi un po dappertutto nella Scrittura. Questi elenchi
accennano trasgressioni che infrangono i comandamenti. Nessuno pu dire
che Ges il Signore e fare ancora cose simili. Il pentimento avanzato
preoccupato delle mancanze che bloccano il progredire nella vita cristiana,
mancanze come guardare la televisione troppo a lungo, non pregare
abbastanza, non dare abbastanza denaro ai poveri, ecc..

Le ragioni per porre l'accento solo sul pentimento di base in questa
conferenza sono due. La prima semplicemente data dal fatto che molte
persone hanno ancora bisogno di pentimento di base e non di pentimento
avanzato. Se poniamo l'accento sul pentimento avanzato, spesso possiamo
correre il rischio di passare sopra a peccati seri. Ai seminari di preparazione
all'effusione dello Spirito vengono pi "buoni cristiani" con trasgressioni serie
nella loro vita di quanto molti membri dell'equipe possano credere.

La seconda ragione per accentuare il pentimento di base che se
parliamo alle persone di "lasciare che Cristo ci dica ogni cosa che dobbiamo
fare" o di "rinunciare a ogni cosa" o di "morire a noi stessi" spesso corriamo il
rischio di porre dei pesi troppo difficili da portare a cristiani che possono essere
ancora all'inizio di un cammino pi profondo. Quando le persone che
partecipano ai seminari di vita nello Spirito sentono una conferenza di "totale
dedizione" sul pentimento, spesso rispondono con domande come queste:
"Cristo mi dir chi sposare?" o "debbo dar via tutto il mio denaro?". Ora Cristo
pu benissimo chiedere a una persona il suo denaro o indicare a una persona
chi sposare. Ma di solito egli li prepara a questo prima di chiederlo loro. A
questo punto importante portare le persone alla specie esatta di relazione
con lo Spirito Santo cos che possano ricevere il desiderio di fare ogni cosa
che Cristo vuole. Una volta che essi cominciano ad innamorarsi di Cristo, sono
pronti per un pentimento avanzato.

Pentimento, dolore e obbedienza (IA)

"Pentimento" ed "obbedienza" sono strettamente congiunti. Il Signore
vuole che gli obbediamo. Se ci che facciamo differente da ci che il Signore
vuole, se non gli obbediamo, dobbiamo cambiare. Le scritture usano la parola
"pentimento" per descrivere questo cambiamento.

Pentimento non significa solo sentire dolore per quello che abbiamo
fatto, anche se il sentire dolore pu fare parte di esso, ma dare un
orientamento diverso alla nostra vita. Il nostro essere qui gi segno di
pentimento e di fede. L'importante la nostra fede in Cristo, e non i miei
sentimenti. Il mio cammino di fede pi opera sua che mia. Quello che dovr
fare dopo l'effusione dello Spirito, gli ostacoli e le difficolt che dovr superare,
non devono preoccuparmi adesso. Dio opera anche se abbiamo solo un
briciolo di fede sincera, perch pi grande di qualsiasi nostra razionalit.

Cautela nella presentazione (IB3,4)

usata la parola "trasgressione" (oppure "errore", "cose sbagliate")
invece di peccato. La parola "peccato" pu implicare molte cose, pu essere
sentita sinonimo della condizione di essere al di fuori del piano di Dio. Spesso
nella gente comporta connotazioni di biasimo e di sentimento di colpevolezza.
Altre parole possono essere pi chiare per determinate persone. Esse devono
smetterla di fare le cose sbagliate, quelle che non vanno bene e cominciare a
fare quelle che vanno bene. Il conferenziere cercher di adattarsi alle persone
e al loro modo di sentire.

I peccati gravi (IC)

Vogliamo ricordare il peccato grave pi comune. Differenti gruppi di
persone possono aver bisogno che si nomino peccati diversi.

Quando parliamo di furti, imbrogli, bugie, ecc., parliamo di furti, imbrogli,
bugie gravi. Non parliamo di piccole offese. Dobbiamo sbarazzarci anche delle
piccole offese, ma il nostro interesse qui di accentuare i peccati gravi.

Quando parliamo contro l'ubriachezza, non vogliamo dare l'impressione
che pensiamo che bere sia un male. N vogliamo dire alla gente che fumare
incompatibile con il cristianesimo. Se necessario parlare contro la droga
eviteremo di prendere una "linea troppo severa". Cercheremo di porre
l'accento sul fatto che un male permettere effetti dannosi, come l'uscire al di
fuori del nostro controllo o danneggiare la nostra mente o la nostra capacit di
agire. In effetti dire queste cose significa dire comunque alla gente di non
prendere la droga. In breve, vogliamo evitare ogni "puritanesimo". Noi non
vogliamo dire che sono incompatibili con il cristianesimo cose delle quali il
Signore non ha detto che sono incompatibili. La gente potr arrivare poi a
prendere una decisione di smettere completamente di fumare o di bere o di
cose del genere. una loro decisione e potranno prenderla con l'aiuto dello
Spirito Santo.

La fede (II)

La seconda sezione deve essere una semplice istruzione sulla fede. Per
molta gente questa sar la parte pi importante della conferenza; sar la prima
volta che sono istruiti sull'importanza di una fede attiva, che aspetta di
ricevere. Per molti sar anche la prima volta in cui vengono istruiti a porre
prima la fede e poi i sentimenti.

Per mezzo delle conferenze e dei seminari, vogliamo che la gente ponga
al centro Cristo e ci che Egli ha promesso, non l'aver fede come cosa in s.
Se la gente comincia a concentrarsi sulla propria fede, traver difficile aver
fede. quando essi hanno gli occhi rivolti al Signore, al suo potere e a ci che
egli ha promesso, che la fede crescer in loro. Soprattutto non dobbiamo dire
loro che DEBBONO aver fede (o ancora peggio: che essi non possono
dubitare) per ricevere l'effusione dello Spirito. Dobbiamo cio incoraggiare la
gente ad avere fede ma non esigerla da loro. Inoltre Dio spesso operer anche
quando la gente non ha molta fede.

La Confermazione (II C)

Lo scopo principale di questa dichiarazione quello di tornare a chiarire
la relazione dei Sacramenti di iniziazione cristiana con la preghiera per essere
battezzati nello Spirito. Si presume che tutti coloro che vengono siano stati
battezzati e cresimati.

Prepararsi all'effusione (III)

La sezione finale prepara la gente per il quinto seminario. Rende
concreto per loro come saranno aiutati a ricevere l'effusione dello Spirito.
Dobbiamo parlare di ci che accadr con un massimo di fede, incoraggiandoli
ad aspettarsi che lo Spirito lavori in loro pienamente. Non dobbiamo parlare
loro di queste cose con cautela, timidezza ed esitazione. Il Signore andr
incontro alla loro fede.


COMMENTI SULLA DINAMICA

Dal principio del quarto seminario alla fine del quinto dovremo
incoraggiare la gente a pentirsi e ad avere fede. Faremo ci nelle discussioni,
nel contatto personale dopo le discussioni, negli appuntamenti che abbiamo
con loro, quando li prepareremo a ricevere la preghiera di effusione la
prossima settimana, quando faremo la preghiera su di loro e dopo che avremo
pregato con loro. Il nostro servizio principale durante questo tempo deve
essere visto come un servizio di INCORAGGIAMENTO. Soltanto molto
raramente dovremmo essere duri con la gente. Talora dovremo dire loro in
modo chiaro che debbono pentirsi e che le cose andranno male per loro se
non lo fanno. Al momento appropriato dobbiamo essere pronti a fare questo.
pi normale, tuttavia, che la gente sperimenti paura e dubbio. Paolo disse
"incoraggiate i fedeli" (1 Tess. 5,13) e questo ci che dobbiamo fare.

La gente ha bisogno di essere assicurata che Dio la ama e che egli
fedele alle sue promesse. Essi hanno bisogno di una assicurazione personale.
Hanno bisogno di sapere che i problemi che esperimentano sono problemi
normali, che possibile per loro smettere determinati comportamenti ed
evitare alcuni peccati e che il farlo non li render infelici per il resto della vita.
Hanno bisogno di sentire il nostro amore e il nostro interesse di vedersi
mettere avanti i fatti. In breve, hanno bisogno di essere incoraggiati a fare i
primi passi.

molto importante consigliare una confessione sacramentale prima
della preghiera di effusione. Quando lo facciamo bene raccomandare un
sacerdote che conosca le dinamiche dei seminari e che possa quindi pregare
su di loro e per loro.

La discussione

Quando il capo della discussione comunica come egli si convertito al
Signore e come ha sperimentato l'essere battezzato nello Spirito, non deve
fare una ripetizione di ci che ha detto durante le discussioni precedenti (al
primo o al terzo seminario). Piuttosto, deve imperniare il discorso su ci che ha
dovuto fare per pentirsi, come giunto ad avere fede e come era l'esperienza
di ricevere l'effusione dello Spirito. La sua testimonianza deve essere limitata
all'argomento della conferenza.





Ulteriore aiuto

Questa la settimana in cui trovare persone che aiutino durante il quinto
seminario. Di solito bene che ciascun capo della discussione abbia qualcuno
che lo aiuti a pregare con le persone del suo gruppo.

QUINTA SETTIMANA - (Immerso nello Spirito)



Quindi Paolo stese le mani su di loro, ed essi ricevettero lo Spirito
Santo. Cominciarono a parlare in altre lingue e a profetizzare (Atti
19,6).

La quinta settimana il momento decisivo dei seminari, il momento nel
quale molte delle persone cominciano una nuova vita in Cristo. Aiutarle a
ricevere l'effusione dello Spirito una delle cose che possiamo fare e della
quale possiamo essere maggiormente sicuri che sia un genuino servizio al
Signore.

Per noi pu essere un vero momento di rinnovamento e di ridedicazione,
una di quelle volte in cui ci sentiamo pi rassicurati che stiamo davvero
eseguendo un servizio per il Signore. Se l'incontro della preghiera viene svolto
nella fede, nella pace e nella gioia, sar anche un rinnovamento della nostra
vita nello Spirito.

Tuttavia, non dobbiamo abbordare la quinta settimana come se fosse il
vertice della vita cristiana di una persona. Esse deve, al contrario, essere solo
l'inizio di una nuova vita. Il nostro atteggiamento deve essere "Ora,
incominciamo". Sia in ci che diciamo che in ci che facciamo, vogliamo far
comprendere ci che pi importante la vita nello Spirito, la vita della
sequela di Cristo, non l'esperienza di essere battezzati nello Spirito.

La preghiera di effusione il momento in cui esigiamo la promessa che
Cristo ha fatto dello Spirito. Il Signore il battezzatore nello Spirito Santo. Il
compito dell'animatore allora quello di far crescere il desiderio e l'apertura
allo Spirito.



IL QUINTO SEMINARIO
(Preghiera per l'effusione dello Spirito Santo)


SCOPO

Aiutare le persone a fare un'autentica consacrazione di impegno a Cristo, per
aiutarle a ricevere l'effusione dello Spirito e a parlare in lingue.

SCALETTA DELLA QUINTA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1) Rivedere il seminario della settimana precedente.
- discutere tutti i problemi che sono emersi e che cosa fare riguardo
ad essi;
- rivedere l'elenco delle persone e considerare quello che si deve
fare per loro.

2) Prevedere il quinto seminario:
- comprendere lo scopo da raggiungere (non semplicemente
un'esperienza spirituale, ma una nuova relazione con Cristo);
- rivedere l'aspetto organizzativo dell'intero seminario facendo
attenzione ai dettagli come la disposizione delle sedie, il tono da
usare nei vari momenti, ecc...

3) Discutere come pregare con le persone:
a) come fare la preghiera di liberazione iniziale
b) come aiutare le persone a rilassarsi e a centrarsi sul Signore;
c) come aiutarle ad aprirsi alle lingue e agli altri doni spirituali;
d) guardare al Signore per essere guidati.

4) Pregare per il seminario e per quelli che vi partecipano.



SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL QUINTO INCONTRO

A. Il capo dell'equipe fa una breve spiegazione.
- Introdurre ciascuna delle persone nuove che sono venute per
aiutare.
1) Spiegare la sessione di preghiera:
- la consacrazione a Cristo;
- la preghiera su ognuno nei vari momenti dalla preghiera di liberazione iniziale
all'imposizione delle mani. (domandando nella fede).
2) Spiegare come arrendersi alle lingue.
3) Richiamare alla mente i giusti atteggiamenti.
4) Chiedere alle persone di non andare via fino a quando tutto il gruppo
non abbia finito di pregare, in modo che si possa terminare tutti insieme.

B. La sessione di preghiera
1) Il canto di apertura e la preghiera comunitaria.
2) Il capo dell'equipe rivolge alcune domande e guida i presenti alla
preghiera di consacrazione ( bene che ciascuna persona risponda alla
domanda individualmente a meno che il gruppo non sia troppo numeroso;
l'intero gruppo recita la preghiera dietro a lui).
3) Tutti pregano insieme per chiedere la benedizione del Signore e
cominciano a lodarlo.
4) Coloro che pregano sulle persone nuove comandano agli spiriti cattivi
di andarsene da ciascuna di esse e impongono le mani su di loro,
pregando per loro perch ricevano l'effusione dello Spirito. Se necessario
danno loro dei consigli.
5) Quando tutti hanno terminato, il capo dell'equipe riunisce insieme tutto
il gruppo. Egli cerca di aiutarli a parlare in lingue, portandoli verso la lode e
il canto spontaneo nello Spirito.

C. Esortazione conclusiva
1) Persone differenti hanno esperienze differenti.
2) Essere consapevoli che Satana pu tentare al dubbio.
3) Non potete aspettarvi che tutti i vostri problemi scompaiano all'istante,
sebbene molti scompariranno.
4) Siate fedeli alla preghiera giornaliera e dedicatene una buona parte
alla lode e al ringraziamento. Siate fedeli anche agli incontri di comunit.
Pregate in lingue ogni giorno se avete ricevuto questo dono.
5) Andate adagio nel comunicare questo agli altri.

D. Canto conclusivo o saluto.

E. (Se possibile) Celebrazione dellEucaristia

SCHEMA AMPLIATO DELLINCONTRO

A. SPIEGAZIONE INTRODUTTIVA

1) Siamo qui per esigere la promessa che Cristo ci ha fatto dello Spirito
Santo (Luca 11,13).
- Spiega che cosa accadr nella sessione di preghiera (accenna alla
cerimonia di consacrazione, alla preghiera di liberazione e
all'invocazione dello Spirito che si far su di loro). Spiega anche che
la sessione della preghiera per leffusione dello Spirito modellata
secondo la cerimonia di iniziazione cristiana.
- Il Signore colui che battezza nello Spirito Santo.
- Alcuni fratelli imporranno le mani su di voi e pregheranno con voi e
per voi affinch lo Spirito Santo rinnovi la vostra vita, per iniziare una
vita nuova nello Spirito.
- Voi chiedete a Ges di darvi lo Spirito Santo promesso e i suoi doni e
aspettatevelo.
- Non aspettatevi per che questa esperienza avvenga secondo uno
schema preciso, preordinato. A persone differenti accadranno cose
differenti. Non cercare una forma particolare di esperienza.
- Rivolgiti semplicemente verso il Signore e ricevi da lui una vita nuova
nello Spirito Santo. Chiedi anche i doni e i carismi che credi ti possano
aiutare a servire la Chiesa. Lo Spirito agir poi liberamente.

2) Come arrendersi alle lingue.
- Le lingue si manifestano abbastanza normalmente quando una
persona battezzata nello Spirito Santo.
o "E si misero a parlare in altre lingue, come lo Spirito concedeva
loro di esprimersi" (At 2,4).
- Ognuno deve volere il dono delle lingue, un dono di Dio.
- Se ci fidiamo di lui accettiamo ci che ha stabilito di donarci.
- Noi non diremo mai al Signore: "Io voglio ci che tu hai per me,
eccetto ...".
- Non aspettarti che lo Spirito Santo ti forzi a parlare in lingue. Tu devi
arrenderti ad esse. Lo Spirito Santo non si "impadronisce di noi". Egli
ci lascia la nostra libert. Noi parliamo, lo Spirito Forma il discorso. Se
lo Spirito ci ispira di parlare in lingue, noi dobbiamo parlare.
- Dopo che avrai chiesto di essere battezzato nello Spirito Santo e
chiesto il dono delle lingue, abbandonati ad esso. Comincia a parlare,
se necessario, cominciando ad emettere suoni senza significato. Lo
Spirito Santo dar loro forma.
- Il volante di un'auto pu essere girato pi facilmente quando l'auto
in moto, cos lo Spirito Santo pu formare il dono delle lingue in noi
pi facilmente quando stiamo parlando.
- Non pregare in italiano o in un'altra lingua che conosci.
- Non aver paura di essere tu e non lo Spirito.
- Non fermarti ad analizzare i suoni. Non preoccuparti se sono simili ad
un balbettamento o al discorso di un fanciullo.
- Alcuni di voi possono ricevere anche parole di profezia in italiano, un
messaggio o una preghiera ispirata. Arrenditi e parla.

3) Alcuni atteggiamenti importanti e giusti, che favoriscono questa
accettazione spontanea dello Spirito sono:
o Rilassarsi. Pi siamo rilassati, pi facile ricevere i doni del
Signore. molto pi difficile mettere qualcosa in un pugno chiuso
che in una mano aperta, rilassata.
o Non aver timore di sembrare sciocco.
o Il Signore ti ama e vuole che tu sperimenti il suo amore in un modo
nuovo.

4) Per cortesia, non andar via dopo che si pregato su di te, ma aspetta
affinch tutti possiamo finire insieme. Mentre aspetti, prega per i tuoi
fratelli e sorelle e loda il Signore. Vogliamo che un'atmosfera di preghiera
pervada la sala fino a quando abbiamo finito.


B. LA SESSIONE DELLA PREGHIERA.

1. Canto di apertura e preghiera.

2. La consacrazione a Cristo.
Rinunzi a Satana e alle sue azioni?
Credi che Ges il Figlio di Dio, che egli mor per liberarci dai nostri
peccati, e che egli risorse per portarci nuova vita?
Seguirai Ges come tuo Signore?
Risposta: Signore Ges Cristo, io desidero essere tuo da ora in poi.
Desidero essere liberato da qualsiasi dominio che Satana ha avuto
nella mia vita, desidero appartenere pienamente al tuo regno e al
tuo popolo. Voglio rigettare tutte le opere maligne e fuggire tutto
ci che mi conduce al peccato. Ti chiedo di perdonarmi tutti i
peccati che ho commesso. Ti offro la mia vita e prometto di
obbedirti come mio Signore. Ti chiedo di effondere su di me una
nuova pienezza del tuo Spirito e di darmi il dono delle lingue.
(oppure unaltra formula simile).

3. Tutti pregano insieme per chiedere al Signore la benedizione e
cominciano a lodarlo. Segue la preghiera di effusione come previsto
dalla scaletta del seminario (vedi sopra).


C. L'ESORTAZIONE CONCLUSIVA

1. Persone differenti hanno esperienze differenti.

Sentire non una cosa importante. Cerca le nuove vie con le quali
Dio al lavoro in te e rispondi ad esso: un nuovo desiderio della
preghiera, della scrittura, ecc..

Se non hai parlato in lingue questa sera, non preoccuparti.
Aspettati che capiti presto, e non fare l'errore di identificare l'essere
battezzato nello Spirito con il ricevere il dono delle lingue. Nella
preghiera della prossima settimana date un ampio spazio alla lode
e al ringraziamento, facendo queste cose ad alta voce (se potrete
farlo senza disturbare nessuno), e potreste scoprire presto di poter
lodare il Signore in lingue. Ma che lo lodiate in lingue o con parole
vostre non ha importanza, purch lo lodiate e lo ringraziate per il
dono dello Spirito Santo.

Se questa sera non sei sicuro di aver ricevuto il dono delle lingue,
seguita semplicemente a fare quello che facevi e chiedi al Signore
di trasformarlo nel dono delle lingue se non lo .

2. Fa attenzione: Satana pu tentarti con il dubbio.

Egli va cercando di derubare a ognuno il dono di Dio. Per lui la
cosa migliore da fare prima trattenerti dall'ottenerlo e poi
trattenerti dall'usarlo. Se ti pu convincere che la chiave che hai in
mano non quella della porta, pu trattenerti dall'usarla per aprire
la porta. Non permettere di essere tormentato da sentimenti di
dubbio. Ricordati che Dio lo ha promesso e che tu l'hai chiesto.

3. Non puoi aspettarti che tutti i tuoi problemi scompaiano all'istante,
sebbene molti scompariranno.

Lo Spirito Santo operer un gran cambiamento in te, e tu lo vedrai.
Ma non tutto sar cambiato. Alcune cose richiederanno un p di
tempo perch siano risolte. Ma ora hai un nuovo potere da usare
per risolverle.

4. Sii fedele alla preghiera giornaliera e alle riunioni di comunit. Prega in
lingue ogni giorno. "Sei stato fedele nel poco, io ti dar autorit su molto"
(Mt 25,21).

Ci che accaduto questa sera solo l'inizio.

5. Va adagio nel comunicare ci agli altri.

possibile sgomentare le persone se si d loro di pi di quello per
cui sono pronti.

La prima cosa da fare amarle pi di quanto eri solito fare prima e
servirle. Il cambiamento in te sar una testimonianza a Cristo.

Sii pi libero con quelli che ti sono pi vicini - soprattutto con la tua
famiglia.

Parleremo di come comunicare agli altri quello che abbiamo
trovato nel seminario la prossima settimana. Parleremo anche di
come crescere nella vita nuova. Hai pi bisogno di istruzione ora
che hai ricevuto l'effusione che prima.

COMMENTI SULLA CATECHESI

In questo seminario c' bisogno di poco pi di quello che stato scritto
nella guida ampliata. I rilievi devono essere semplici e chiari. Essi hanno lo
scopo di mettere in luce gli atteggiamenti e di incoraggiare la fede. Meno sono
le parole e pi la preghiera, tanto meglio .

COMMENTI SULLA DINAMICA

L'atmosfera giusta

Rivolgiti soprattutto al Signore e riponi la tua fede in lui. Pi l'equipe
centrata sul Signore, pi l'equipe ha fede, pi facile sar per la gente avere
fede. La fede "avvince". In una atmosfera di adorazione e di fede, molto pi
facile avere fede.

Ci deve essere anche una atmosfera di pace. Noi non vogliamo certo
incoraggiare l'eccitazione emozionale. Piuttosto, vogliamo incoraggiare una
gioia rilassata. Si deve scegliere una stanza o un luogo quieto, dove vi siano
meno rumori e distrazioni. Coloro che guidano le preghiere devono essere
affettuosi, socievoli e rilassati ed essi stessi debbono diffondere un senso di
pace e calma in coloro che cercano di ricevere l'effusione dello Spirito.
Bisogna assolutamente evitare di favorire o provocare qualche mezzo emotivo
artificiale, compresi certi canti atti a produrre questa emotivit. Ci produrrebbe
falsi effetti sensibili nei partecipanti. Tutto deve svolgersi in serenit e
tranquillit. Non dipende da noi, dalle nostre parole o azioni che venga effuso
lo Spirito. Non dimentichiamolo: Ges che battezza nello Spirito Santo. Non
forziamo n provochiamo nessun effetto sensibile nei partecipanti.

L'equipe deve essere particolarmente aperta ai doni spirituali durante
tutto il tempo del seminario. La stanza della preghiera deve essere
"carismatica". Il Signore operer attraverso l'equipe con la profezia e le parole
di sapienza, con il discernimento e la fede, anche con le guarigioni. Se noi
obbediamo agli impulsi dello Spirito, vedremo Dio operare in molti modi che
non avremmo potuto aspettarci.

Arrendersi alle lingue (A2)

Le persone dovrebbero arrivare a vedere le lingue come un altro mezzo
per crescere pi uniti a Cristo. un dono che possiamo tutti usare fin dal
nostro entrare nuovamente nella vita dello Spirito di Dio. Una persona
dovrebbe chiedere con confidenza questo dono quando si pregato su di
essa per l'effusione dello Spirito. Nessuno deve schivare questo dono
sentendosi indegno. un dono che Dio da liberamente, semplicemente perch
lo chiediamo. Nessuno deve sforzarsi psicologicamente o doversi sentirsi
emozionalmente pronto per ricevere questo dono.

Le condizioni che ci dispongono a ricevere il dono delle lingue sono tre:

1) Per prima cosa dobbiamo desiderarlo. Dobbiamo avere in generale fame e
sete dei doni di Dio. Paolo disse "Ricercate la carit, aspirate ai doni dello
Spirito" (1 Cor 14,1). Questo include le lingue.

2) Dobbiamo chiedere il dono con fede. Fede significa guardare a Cristo
attendendoci che egli ce lo dia.

3) Dobbiamo cooperare con Dio aprendo la bocca nella fede pronunziando
delle parole e aspettando che Dio ci dia l'espressione. Quello di cui abbiamo
bisogno la fede attiva, non la fede passiva.

Ci sono alcuni che vengono a cercare di essere battezzati nello Spirito
che dicono di non volere il dono delle lingue. Questo un atteggiamento
errato. un mettere limiti all'opera di Dio, non un aprirsi al Signore. Ognuno
deve desiderare di avere le lingue.

Le lingue possono non essere di primaria importanza in se stesse, ma
hanno grandi conseguenze nella vita spirituale di una persona. Questo dono
pu rivoluzionare la vita di preghiera. Una persona che prega in lingue
normalmente pu pregare molto pi facilmente, e la sua preghiera sar pi
facilmente pienezza di lode e di adorazione. Ma in maniera ancora pi
significativa, il dono delle lingue di solito si risolve in via di ingresso alla
dimensione carismatica. Esso costruisce la fede in una persona in un modo
molto concreto. Gli d una chiara esperienza di ci che significa il fatto che lo
Spirito opera attraverso di lui - un'esperienza di essere pienamente attivo
mentre, tuttavia, lo Spirito Santo forma qualcosa di nuovo attraverso lui.
Arrendersi alle lingue un importante primo passo, e vale la pena di sforzarsi
di incoraggiarvi una persona, fino a correre il rischio di passare per
"squilibrato".

Dovremmo daltra parte chiarire che parlare in lingue non un segno
necessario n costituisce di per se un segno particolare che la persona sia
stata battezzata nello Spirito. Dobbiamo abituare la gente ad essere aperti a
ricevere il dono perch un metodo valido di preghiera, specialmente nella
lode a Dio, ma non accentuarlo al punto che la loro attenzione si concentri
sulle lingue anzich sul Signore e sul dono dello Spirito Santo.


La consacrazione a Cristo (B2)

La consacrazione a Cristo pu essere intesa come un rinnovamento dei
nostri voti battesimali. Una consacrazione verbale chiara e definita di aiuto
perch la persona si decida ad essere seguace di Cristo (Romani 10,9).

La preghiera corale (B3)

Alcuni gruppi hanno trovato utile iniziare portando ciascuno dei presenti
in una preghiera collettiva per chiedere al Signore di effondere il suo Spirito
Santo e di dare il dono delle lingue. Altri gruppi invece preferiscono che ci
siano due o tre membri dellquipe o altri cristiani maturi a pregare
individualmente su ciascuno. Entrambi i metodi sono efficaci e il Signore
battezzer le persone nel suo Spirito e dar il dono delle lingue in entrambi i
casi.

Se lquipe decide di condurre il gruppo verso una preghiera che chieda
al Signore di agire dovrebbe poi esserci una breve preghiera individuale su
ciascuno che dovrebbe includere il ringraziamento al Signore e
lincoraggiamento nei confronti della persona che stata battezzata nello
Spirito.

Alcuni vanno aiutati ad arrendersi alle lingue e se la preghiera in linea
di massima collettiva il fatto che ci sia unatmosfera rilassata di lode libera e
spontanea riveste una importanza particolare. Perch tutto riesca meglio i
membri dellquipe possono invitare in anticipo alcuni altri membri maturi della
Comunit a pregare sul gruppo nella quinta sessione.

Se la preghiera individuale, chi sta nella stanza dovrebbe pregare a
bassa voce. In questo modo la stanza si riempie di una atmosfera di preghiera
e le persone si sentono incoraggiate a rivolgersi al Signore. Inoltre il suono
della preghiera da la sensazione di intimit per ciascuna persona mentre si
prega con lei. Ogni volta che possibile, dobbiamo evitare che ci siano delle
persone che osservano qualcuno mentre si prega per lui. Chi si trova nella
stanza dovrebbe continuare a pregare per tutta la durata della sessione.

Preghiera di liberazione (B4)

Nel caso in cui la preghiera venga fatta coralmente in gruppo la guida
dovrebbe fare prima di essa una breve preghiera di liberazione su ciascun
partecipante. In ogni caso anche prima della preghiera individuale la preghiera
di liberazione dovrebbe essere fatta semplicemente e senza drammaticit. Si
pu fare a voce bassa cos che possa essere udito solo da quelli che stanno
pregando con il fratello.

Il membro dellquipe deve solamente comandare a qualunque specie di
spirito cattivo si trovasse l di allontanarsi. Il Signore ordinariamente provvede
qualche sorta di discernimento se il membro dellquipe ha fede per esso
(spesso ci vuole tempo per crescere in questa fede). Se il capo dellquipe ha
un po di discernimento, egli deve semplicemente comandare che lo spirito si
allontani.

Esorcismo una parola tradizionale sia per cacciare gli spiriti cattivi sia
per dire agli spiriti cattivi di lasciare libera una persona o un luogo. Esorcizzare
qualcuno non implica che egli sia posseduto o ossesso. Alcuni preferiscono
usare il termine pregare per la liberazione dagli spiriti cattivi. Questo un
buon termine, ma pu ingannare. Noi non chiediamo a Dio di liberare la
persona dagli spiriti cattivi. Ci prendiamo lautorit che Dio ci ha dato (Mc 16,
17) e comandiamo allo spirito cattivo di andarsene.

Preghiera individuale con le persone (B4)

Quando la preghiera viene fatta individualmente bene che coloro che
pregano sul fratello siano molto pochi. Anche solo due persone mature pu
essere un buon numero. In questo modo si hanno due vantaggi. Si pu
formare un maggior numero di equipe di modo che si pu pregare
contemporaneamente su parecchie persone evitando che ognuno aspetti il
proprio turno troppo a lungo. L'altro vantaggio il sostegno comunitario che
presente quando sono almeno in due a pregare e che molto utile. I capi della
discussione debbono pregare per coloro che sono nel loro gruppo di
discussione.

Mentre si prega con le persone che ricevono l'effusione, dobbiamo dare
a ciascuna di esse il giusto incoraggiamento e la comprensione. Alcuni
avranno bisogno di una piccola spinta, alcuni di un paziente incoraggiamento,
alcuni non debbono essere spinti affatto. Dobbiamo lasciare che lo Spirito ci
guidi e ci dia la saggezza per sapere come aiutare.

Spesso alcuni possono essere aiutati abbastanza facilmente ad
arrendersi alle lingue. Molti, forse la maggioranza, non comprenderanno o non
seguiranno le istruzioni date all'inizio. Dopo aver pregato con una persona il
membro dell'equipe deve chinarsi o inginocchiarsi e chiedere alla persona se
le piacerebbe di parlare in lingue. Se egli dice di si, deve incoraggiarlo a
parlare, emettendo suoni che non siano l'italiano. Egli pu dire molte delle
cose di cui si detto nelle note introduttive (A2). Deve allora pregare di nuovo
con lui. Quando la persona comincia a parlare in lingue, deve incoraggiarla.
Molti avranno ancora paura che non si tratti proprio delle lingue, o di essere
"loro" e non lo Spirito. Il membro dell'equipe pu spesso supplire la fede che gli
permetter di arrendersi allo Spirito.

Cantare in lingue (B5)

Per insegnare come cantare in lingue, il capo dell'equipe deve
semplicemente spiegare che come parlare in lingue, eccetto che lo Spirito
Santo forma anche la melodia. Egli li incoraggia a rivolgersi a Cristo e a
cominciare a cantare, arrendendosi allo Spirito e permettendogli di formare la
melodia. L'intero gruppo dovrebbe cantare facilmente in lingue.

Celebrazione eucaristica (E)

A questo punto una Celebrazione eucaristica pu essere assai
appropriata. Come i sacramenti di iniziazione nella Chiesa primitiva si
concludevano con i catecumeni che si univano agli altri cristiani per la
celebrazione eucaristica, cosa appropriata che il rinnovo delliniziazione si
concluda con una simile celebrazione.

Spesso tuttavia ci sono dei motivi pratici perch questo non avvenga
contemporaneamente alla preghiera di effusione. Molto spesso non si ha tutto
il tempo per riuscire a fare tutto bene in un pomeriggio o in una serata. Per
pregare bene sulla gente occorre tutto il tempo necessario;va prestata grande
attenzione alle loro necessit, e si deve concedere loro il tempo sufficiente per
rispondere al Signore. Soprattutto, la sessione della preghiera non dovrebbe
essere ritualizzata, e le persone dovrebbero essere aiutate a livello individuale
pregando su di loro perch questo utile e necessario.

Si potrebbe anche allungare il seminario di una settimana e concludere
lintero corso con una celebrazione eucaristica. Oppure potremmo fare la
celebrazione eucaristica in un altro momento durante la settimana.







SESTA SETTIMANA - (Crescita)

"Io sono la vite. Voi siete i tralci. Se uno rimane unito a me e io a
lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla." (Gv
15,5)

La sesta settimana la settimana di un solida crescita. Le persone del
seminario hanno cominciato qualcosa di nuovo. Ora debbono essere istruite in
modo pratico su come far s che quello che hanno cominciato diventi qualcosa
di solido, qualcosa che rimanga. La sesta settimana pratica e d istruzioni
concrete, come avvenuto nella quarta. Si insegna alle persone come fare
passi definitivi.


IL SESTO SEMINARIO


SCOPO

Aiutare le persone ad impegnarsi a fare i passi necessari perch sia possibile
la crescita nella vita dello Spirito.

SCALETTA DELLA SESTA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1) Rivedere il seminario della settimana precedente:
- discutere tutti i problemi emersi e che cosa fare di essi;
- rivedere l'elenco delle persone e considerare che cosa si deve fare per
loro.

2) Prevedere il sesto seminario:
- comprendere lo scopo da raggiungere;
- rivedere la discussione e la domanda per iniziare la discussione,
avendo ben chiaro quale la funzione della discussione.

3) Discutere come aiutare le persone che avevano problemi fin dalla
settimana precedente:
- coloro per i quali non sia accaduto nulla;
- coloro che non hanno pregato in lingue (per loro soddisfazione);
- coloro che sono incorsi gi in qualche problema o difficolt.

4) Discutere come aiutare durante questo nuovo periodo di passaggio
graduale dai seminari di Vita nello Spirito ad una progressiva vita effettiva
nello Spirito:
a) incoraggiando le persone ad assumere gli impegni di cui hanno
bisogno;
b) aiutandole ad unirsi con la comunit o gruppo di preghiera.

5) Pregare per il seminario e per quelli che vi partecipano.



SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL SESTO INCONTRO

A. La catechesi

1) Al fine di crescere nella vita dello Spirito, dobbiamo far uso dei mezzi,
fondamentali per la crescita, soprattutto la preghiera personale ed il far
parte di una comunit.

2) Dobbiamo passare del tempo in preghiera con il Signore ogni giorno.

3) Dobbiamo far parte di una comunit cristiana o di un gruppo di
preghiera.

4) Dobbiamo comunicare agli altri con serenit e pace ci che noi
abbiamo trovato.

B. Il gruppo di condivisione

Inizio della discussione: Comunica ci che ti accaduto durante
questa ultima settimana dopo la preghiera di effusione.
Dopo aver discusso su ci che accaduto alle persone nell'ultima
settimana e su qualsiasi problema che la comunicazione ha fatto
emergere, il capogruppo deve incoraggiare, se non gi venuta fuori, una
discussione sulla preghiera e sulla comunit. Egli deve partecipare la
propria esperienza di ambedue queste cose.

C. Contatto personale

Dopo le discussioni, i membri dell'equipe debbono usare il tempo per
parlare con qualcuno che sembra avere un problema per il quale ha
bisogno di aiuto, o per prendere un appuntamento con loro.



SCHEMA AMPLIATO DELLA CATECHESI

I. Al fine di crescere nella vita dello Spirito, dobbiamo fare uso dei mezzi
fondamentali di crescita.

A. L'aver ricevuto leffusione dello Spirito solo un inizio. Ora abbiamo
bisogno di crescere nella vita dello Spirito.

B. Alcuni mezzi fondamentali per la crescita, pratici ma indispensabili
sono indicati dal diagramma della ruota, che rappresenta la vita del
cristiano. Essi sono la preghiera, lo studio, il servizio e la comunit.
- spiega il diagramma della ruota. L'asse della ruota Cristo, quello
che d forza e direzione. Se la ruota si sfila dall'asse non gira pi. Il
cerchione rappresenta la nostra vita quotidiana di cristiani.

1) il potere che viene dallo Spirito che ci fa crescere.

2) Ma perch lo Spirito possa continuare a rafforzarci abbiamo
bisogno di mantenerci in contatto con Cristo, di restare uniti a Lui.

3) Alcuni raggi importanti che ci servono per crescere sono:
preghiera, studio, servizio e comunit, Sono mezzi per la crescita,
mezzi per rimanere in contatto con Cristo.

II. Dobbiamo passare del tempo in preghiera con il Signore tutti i giorni.

A. Le amicizie non crescono senza che due persone passino del tempo
insieme. Tanto pi l'amicizia personale tra noi e il Cristo pu crescere
senza che io passi del tempo con Lui. Cos, noi dobbiamo passare del
tempo con il Signore per crescere nella nostra relazione con lui. Adesso
che abbiamo scoperto la preghiera comunitaria di lode dobbiamo anche
imparare a pregare nello stesso modo quando siamo da soli.

B. Possiamo aspettarci che il Signore ci parli e ci si riveli se gliene diamo
la possibilit.

C. Riservare ogni giorno del tempo per la preghiera e la lettura.
- Decidere un tempo particolare.
- Trovare un luogo.
- Rispettare rigorosamente queste scelte di tempo e luogo.
- LUfficio quotidiano pu essere utile.

Includere una testimonianza personale sul valore di un periodo di
preghiera giornaliero. Menzionare brevemente lo studio.

III. Dobbiamo far parte di una comunit cristiana o di un gruppo di preghiera.
La vita cristiana non una vita individualistica.

A. Dobbiamo riunirci regolarmente con un gruppo di cristiani con i quali
possiamo crescere in ci che abbiamo trovato.

B. La comunit non un extra opzionale, essenziale per vivere la vita
dello Spirito. Il cristiano in se stesso incompleto
1. Il piano di Dio per noi di andare a lui con gli altri, in un corpo.
2. Lo Spirito Santo opera attraverso gli altri per edificare noi. In
questo consistono i doni spirituali.
3. Il risultato della Pentecoste fu la creazione di una comunit di
cristiani (Atti 2,41-47).

C. La normale vita di Chiesa cos come avviene nella maggior parte delle
parrocchie non basta. Per crescere nella vita dello Spirito abbiamo
bisogno di riunirci con cristiani che hanno sperimentato le stesse cose
che abbiamo sperimentato noi.
- Il Signore non vuole certo che lasciamo ogni altro ambiente della
Chiesa, ma che diventiamo pi attivi, migliori membri di essa.

D. Se per qualche motivo tra coloro che partecipano al seminario c'
gente che ha conosciuto solo in questa occasione il rinnovamento
spiega come mettersi in contatto con una comunit o con il gruppo di
preghiera (brevemente qui).

Includi una testimonianza personale del valore della comunit.

IV. Dobbiamo comunicare agli altri quello che abbiamo trovato.

A. Comunicare agli altri quello che abbiamo trovato noi stessi una
fondamentale forma di servizio.

B. Dobbiamo cominciare a mostrare ai nostri amici e alla nostra famiglia
la specie di amore che essi possono sperimentare, mostrando loro il
frutto della nostra vita mutata.

C. Dobbiamo, poi, comunicare con loro intorno al Signore quando ci
sembrano aperti, evitando di essere troppo pressanti o spaventandoli
incessantemente, ma non dobbiamo essere poco desiderosi di parlare
loro del Signore.

COMMENTI SULLA CONFERENZA

Il diagramma della ruota (IB)



La ruota rappresenta la vita cristiana. Il cerchio della ruota rappresenta la vita
quotidiana del cristiano. La ruota va avanti in quanto il cerchione gira intorno
all'asse. L'asse di una ruota, il suo punto centrale, la sorgente della forza e
della direzione della ruota intera. L'asse della ruota, il mozzo della vita
cristiana, Cristo stesso (se sul trono, al centro della vita del cristiano).
Cristo la sorgente della forza e della direzione della tua vita. Esso tiene
insieme la ruota. Per poter trasmettere la forza e la direzione dal mozzo al
cerchio c' bisogno dei raggi. Cristo, mediante lo Spirito Santo, trasmette la
forza e la direzione ai raggi che sono indispensabili a che la ruota giri senza
rovinarsi. I raggi trasmettono la forza e la direzione dell'asse al cerchione. Fin
quando il cerchione rimane in contatto con l'asse per mezzo dei raggi, pu
avanzare. Alcuni raggi della vita cristiana sono la preghiera, lo studio, il
servizio e la comunit. Sono mezzi per mettere tutta la nostra vita in contatto
con Cristo, affinch egli possa trasformarla per mezzo della sua potenza e
della sua guida. I raggi sono tutti necessari: una ruota non pu girare con solo
uno, due o tre raggi.

Lo scopo di questo diagramma quello di inserire nella vita delle
persone alcune pratiche per mezzo delle quali crescere nella vita cristiana.
Non stiamo cercando di spiegare la mediazione della presenza di Cristo negli
individui. Esso quindi si centra sui mezzi base di crescita e non sulla presenza
di Cristo nei gruppi di cristiani impegnati, nel corpo di Cristo o nei sacramenti.
Nel corso della presentazione vogliamo incoraggiare la gente a partecipare
alla regolare vita liturgica della Chiesa, ma questo insegnamento ha
semplicemente lo scopo di raccomandare alcuni mezzi pratici mediante i quali
crescere come cristiani.

La preghiera (II)

La sezione sulla preghiera deve essere un incoraggiamento a passare
del tempo in preghiera. Pu essere una semplice presentazione, ma deve
contenere una comunicazione personale. Il conferenziere deve descrivere i
modi differenti in cui egli prega e quelli in cui pregano altre persone, di modo
che coloro che stanno frequentando il seminario possano avere un'idea delle
varie cose differenti che possono accadere nella preghiera.

Sarebbe anche bene menzionare brevemente che la lettura e
linterpretazione della Scrittura avvengono in conformit a quanto insegnato
nella Chiesa, come ci insegna la tradizione cristiana. Non dobbiamo fidarci
solo della nostra interpretazione individuale mediante il dono dello Spirito
Santo.

E stato pubblicato un ottimo libro sulla preghiera: Rpire il Regno (Ralph
Martin). In esso viene spiegato in profondit il ruolo della preghiera nella
relazione con Dio. I consigli pratici che esso da sono eccellenti per coloro che
stanno cercando di instaurare o mantenere una vita regolare di preghiera.

A causa della mancanza di tempo, si pu dire poco dello studio.
Possiamo giusto dire che esso importante.

La comunit (III)

Lo scopo della sezione sulla comunit quello di cominciare a
convincere le persone ad affidarsi ad altri cristiani e ad impegnarsi in uno
sforzo sostenuto da altri per crescere insieme e servire insieme nella vita
cristiana.

In questa sezione noi accentuiamo soprattutto il fatto che la comunit
parte del piano di Dio. Nel seminario successivo (il settimo) accentuato il
bisogno pratico di aiuto da parte degli altri.

In questa sezione pu essere usata in maniera efficace la testimonianza
personale. Se il conferenziere pu comunicare come la comunit ha avuto un
valore a livello personale le persone che frequentano il seminario saranno pi
aperte ad essa.

Essere membri attivi della Chiesa (IIIC)

"La vita normale della Chiesa" significa la specie di vita che normale in
moltissime parrocchie e associazioni cristiane. La maggior parte delle
parrocchie e delle associazioni cattoliche non offrono alle persone una vera
opportunit di comunicare tra di loro e di crescere nella vita dello Spirito. In
realt, esse sono pi istituzionali che comunitarie. Ci non significa che
debbano essere abbandonate. Piuttosto significa che la nostra vita nella
parrocchia o nella congregazione deve essere integrata dalla partecipazione
ad un gruppo di preghiera o ad una comunit carismatica. I gruppi di preghiera
e le comunit del rinnovamento carismatico fanno fronte a questa necessit
che oggi sono in molti ad avvertire.

Vogliamo incoraggiare la gente ad essere membri attivi della Chiesa e
buoni parrocchiani, senza tuttavia incitarli a coinvolgersi in troppe attivit della
Chiesa. Molti, infatti, dovranno fare dei tagli su alcune delle attivit cristiene
che stanno portando avanti. Li incoraggiamo a cercare il tipo giusto di
coinvolgimento, perch siano dei buoni membri della Chiesa, ma che possano
anche crescere nella conoscenza del Signore e nella capacit di servirlo
sempre meglio. Lassumersi un maggiore impegno nelle attivit della Chiesa
questione di discernimento personale.

Molti di coloro che sperimentano leffusione dello Spirito, particolarmente
se prima di questa esperienza non erano membri sufficientemente attivi della
Chiesa, avvertiranno un senso di delusione nella liturgia domenicale e persino
in quella feriale, se non vengono accuratamente indirizzati verso le stesse. La
liturgia costituisce una parte importante della vita spirituale, tuttavia non
dovremmo parlarne in modo da ignorare le difficolt che attualmente essa
incontra. Dovremmo solo indicarne limportanza ed esprimere la fiducia che,
quando la Chiesa sar rinnovata, la parrocchia e la liturgia diventeranno tutto
quello che dovrebbero essere. Non dobbiamo diventare critici ma partecipare
come servi, cercando il modo in cui possiamo rendere anche gli altri partecipi
della vita nuova che in noi.

La testimonianza (IV)

Nella quarta sezione della conferenza vogliamo fare due cose:

1) Incoraggiare le persone che frequentano il seminario a parlare agli altri di
Cristo e della nuova vita che essi hanno trovato (esplicita testimonianza
verbale - evangelizzazione).

2) Evitare che essi "brucino le tappe", cio che procedano troppo fortemente, o
in modo violento o rapido. L'evangelizzazione deve procedere con attenzione
nei riguardi di coloro che sono vicini a noi. Tuttavia essa deve procedere e non
essere evitata.

Condividere con gli altri ci che abbiamo trovato (IVA)

Se amiamo gli altri, vorremmo condividere con loro le cose buone che
abbiamo trovato. Sar una effusione naturale della nostra nuova vita.

I nostri familiari e amici (IVB)

Quelli che sono vicini a noi possono facilmente sentirsi minacciati. Se
vedono in noi un cambiamento improvviso o se sentono che stiamo cercando
di convertirli o di cambiarli in qualche modo, diventano molto paurosi e si
chiudono. Dobbiamo prima far sapere loro che li amiamo di pi, non
incominciare a predicare loro il vangelo. Una volta che avranno sperimentato
in noi qualcosa di nuovo che a loro piace, saranno pi disposti ad ascoltarci.

Persone differenti reagiscono in maniera differente a ci che vogliamo
condividere con loro riguardo la nostra nuova vita nello Spirito. Quando
abbiamo cattive relazioni con qualcuno, o comunque in qualche modo
problematiche, di solito bene andare adagio. Quando invece abbiamo con
qualcuno un'amicizia stretta, calda, fiduciosa, possiamo essere pi liberi.

La missione (IVC)

D'altra parte, non dobbiamo essere restii a parlare con la gente di ci
che abbiamo scoperto. difficile che riescano a scoprire la nuova vita che noi
abbiamo trovato se non gliene parleremo un p.

COMMENTI SULLA DINAMICA

La settimana dopo il quinto seminario di solito presenta differenze
notevoli per ognuna delle persone che frequentano il seminario. Essi
subiranno tutta la gamma delle reazioni ed emozioni possibili. Le reazioni pi
comuni sono:

1) Euforia completa. La persona ha avuto una esperienza emozionale e
spirituale, che l'ha fatta sentire pi libera e felice di quanto non lo sia mai stata
prima.

2) La reazione "spero che duri". Questa persona sperimenta gi qualche
dubbio e timore che essa, se non attenta, "pu perdere questo".

3) Delusione. La "cosa" non stata come la persona pensava che sarebbe
stata. Oppure delusione perch non ha pregato in lingue.

4) Tutti questi tipi di reazioni si sono verificati nel breve spazio di una
settimana. Probabilmente la categoria pi comune per le persone che
frequentano il seminario.

Ognuna di queste reazioni deve essere trattata dall'equipe del seminario
con gentilezza e con amore. Ciascuno dei partecipanti deve sentire che il
membro dell'equipe pi che desideroso di parlare o pregare per lui per
queste cose. Il membro dell'equipe non deve stroncare l'euforia, n esigere pi
di quello che ognuno capace di dare, n scacciare le delusioni o i dubbi di
qualcuno come di poca importanza o ridicoli. Il sesto seminario deve essere un
tempo per dissuadere le persone dall'accostarsi alla vita dello Spirito con i
propri sentimenti e persuaderle ad accostarla nella fede. Probabilmente si
dovr pregare con loro di nuovo perch ricevano le lingue o semplicemente
per incoraggiarli a seguitare a pregare con quei suoni di cui non sono
soddisfatti. L'euforia deve essere incentrata sul servire il Signore.

Tutti debbono essere incoraggiati a mettere come fondamento la Parola
del Signore.

LA CONDIVISIONE

Ci sono numerose ragioni perch ognuno comunichi come andata la
settimana che trascorsa dalla giornata dell'effusione:

- Si offre alle persone un'occasione per vedere che non sono soli, sia che la
settimana sia stata buona, cattiva o indifferente o in tutti e tre i modi. Quando
le persone vedono che altri hanno trascorso una settimana in maniera simile
alla loro, si verifica spesso un segno visibile di sollievo su alcuni visi.

- Per mezzo della comunicazione possono aiutarsi a vicenda: "Si, anche io ho
avuto il medesimo sentimento. Ecco ci che ho fatto di esso".

- Permette all'equipe di sapere a che punto si trovano le persone e offre una
guida per capire il tipo di aiuto di cui esse hanno bisogno.

- D ai delusi l'opportunit di essere accettati, anche se hanno paura di non
essere giunti al punto giusto cui gli altri si aspettavano che sarebbero dovuti
arrivare, o di non essere "all'altezza".

L'equipe deve usare la discussione per incoraggiare le persone a
crescere, cio ad essere pi guidate dallo Spirito o a pregare di pi, come pure
per aiutarle nei loro problemi.

MATERIALE UTILE

Nel corso del sesto seminario i membri dell'equipe aiuteranno le persone
a scegliere i libri o il materiale di lettura che le aiuter a crescere nella vita
cristiana, ad esempio le riviste che forniscono insegnamenti che promuovono
tale crescita.






SETTIMA SETTIMANA - (Trasformazione in Cristo)

"Io non sono ancora arrivato al traguardo, non sono ancora
perfetto! Continuo per la corsa per tentare di afferrare il premio,
perch anch'io sono stato afferrato da Cristo Ges." (Fil 3,12)

Il seminario finale una combinazione di due cose: pi istruzione su
come crescere nella vita cristiana e direzione su come fare il collegamento
necessario per poter seguitare a crescere nella vita dello Spirito. L'ultimo
seminario pu essere di grande calore ed amore. Esso pu essere anche un
tempo utile per risolvere molte difficolt; deve essere un tempo di impegno e di
incoraggiamento ad andare avanti.


IL SETTIMO SEMINARIO


SCOPO

Aiutare le persone ad evitare lo scoraggiamento sui problemi che
sperimentano, e aiutarle a diventare parte di una comunit carismatica o di un
gruppo di preghiera.

SCALETTA DELLA SETTIMA RIUNIONE DELL'EQUIPE

1) Rivedere il seminario della settimana precedente.
- Discutere ogni problema emerso e su cosa fare per essi.
- Rivedere l'elenco delle persone e considerare cosa si deve fare per
ognuno di loro.

2) Prevedere il settimo seminario.
- Comprendere lo scopo che deve essere raggiunto.
- Rivedere la discussione e la domanda per iniziare la discussione,
tenendo ben chiaro ci a cui essa mira.

3) Pregare per il seminario e per le persone che vi partecipano.



SCALETTA PER LO SVOLGIMENTO DEL SETTIMO INCONTRO

A. La catechesi
(almeno la terza sezione deve essere tenuta dal capo dell'equipe).

1) Lo Spirito Santo all'opera in noi per cambiarci e farci pi santi.

2) Possiamo aspettarci di sperimentare prove e difficolt man mano
che cresciamo: esse possono essere un mezzo di crescita.

3) Al fine di poter crescere e superare le difficolt, abbiamo bisogno di
molto di pi di quanto abbiano potuto darci i seminari di vita nello
Spirito.

B. Il gruppo di discussione.

Inizio della discussione: Comunicate le difficolt o le prove che avete
avuto da quando stato pregato con voi e come vi siete regolati con
esse. Avete delle domande circa il modo di diventare parte della
comunit o gruppo di preghiera?

C. Preghiera conclusiva e saluti.

Si conclude con una preghiera di ringraziamento fatta collettivamente
insieme e salutando calorosamente.



SCHEMA AMPLIATO DELLA CATECHESI

I. Lo Spirito Santo all'opera in noi per cambiarci e farci pi santi.

A. Lo Spirito Santo sta lavorando per attirarci ad una pi profonda unione
con Dio e tra noi, per darci una pi piena esperienza della nuova vita.

B. Egli all'opera per farci comprendere il bisogno che abbiamo di
convertirci dal male, di dare un nuovo ordine alle nostre priorit, a
togliere tutte quelle cose che ci rendono meno amabili.

Includere una comunicazione personale di come il Signore sta
trasformando noi.

II. Possiamo aspettarci di sperimentare prove e difficolt man mano che
cresciamo: esse possono essere un mezzo di crescita.

A. Problemi, difficolt e prove sono normali e dobbiamo aspettarcele.

B. Il Signore le usa per la nostra crescita.

1. "Dio fa tendere ogni cosa al bene di quelli che lo amano" (Rom
9,28).

2. Ora noi abbiamo un nuovo potere di trattare le difficolt.

3. Il Signore ci insegner delle cose superando le difficolt.

4. "Siate sempre contenti. Pregate continuamente, e in ogni
circostanza ringraziate il Signore. Dio vuole che voi facciate cos,
vivendo uniti a Cristo Ges" (1 Tess. 5,16-17).

C. a disposizione nostra l'aiuto dei responsabili della comunit e dei
membri di essa, soprattutto di quelli pi maturi nella vita dello Spirito.

Includi una comunicazione personale su come possono essere superate
le prove e le difficolt.

III. Dopo i seminari (questa parte almeno deve essere tenuta dal capo
dell'equipe).

A. Al fine di crescere, abbiamo bisogno di molto di pi (i seminari di vita
nello Spirito sono solo un inizio).

1. Abbiamo bisogno di imparare molto di pi circa la vita cristiana.
- importante approfittare dell'insegnamento che possibile avere
nella comunit.

2. Abbiamo bisogno della forza e del sostegno degli altri per mezzo
della comunicazione di esperienze e di consigli.
- Un metodo buono per spegnere un fuoco separare i ceppi; una
buona base per cominciare un fuoco metterli insieme nel modo
giusto.

3. Abbiamo bisogno di una situazione concreta nella quale
imparare come servire il Signore.

Includere la testimonianza personale del valore della comunit e
della sua importanza per la crescita nella vita dello Spirito.

B. Spiega chiaramente a lungo la vita della comunit o del gruppo di
preghiera e come far parte di esso.

COMMENTI SULLA CONFERENZA

Il settimo seminario, come il sesto, un seminario di istruzione. Molte
persone, anche a questo punto, hanno ancora l'idea che, una volta battezzate
nello Spirito, niente pu o deve andare male. Tali persone sono in una
posizione pericolosa. Satana pu usare ogni contrattempo per distruggere la
loro fede. Il settimo seminario deve spiegare chiaramente che essi possono
aspettarsi delle difficolt e che queste difficolt possono essere sorgente di
grande progresso.

Il settimo seminario deve comunicare un senso del potere e della vittoria
del Signore. Le difficolt vengono, questo vero. Ma il Signore ci ha dato un
nuovo potere. Egli ci sta mettendo sul sentiero della crescita. Non dobbiamo
aver paura. Siamo nelle sue mani, ed egli ci sar fedele. Egli vuole fare di noi
uomini e donne nuove.

Il settimo seminario deve essere anche il tempo nel quale viene
presentata la necessit di impegnarsi definitivamente ad una ben precisa
comunit o gruppo di preghiera. La settimana precedente ha messo il
fondamento. Questa settimana vengono presentati aspetti specifici. In qualche
modo questa la parte pi importante della conferenza. Se le persone del
seminario non si impegnano ad andare avanti con gli altri, esse probabilmente
non saranno capaci di andare avanti del tutto.

Le prime due parti della conferenza debbono essere date con esempi
personali. Pi presentata raccontando esperienze concrete, pi sar
efficace.

La nostra trasformazione in Cristo (I)

Ges vuole che entriamo in una relazione con lui ogni giorno pi
profonda. Vuole che diventiamo sempre pi come lui santi e perfetti. Ma come
pu un uomo farsi santo e perfetto come Dio santo e perfetto? Egli non pu.
Dio stesso deve produrre la nostra santit e perfezione, e lo far se glielo
permetteremo.

"Dio opera in voi, e vi rende capaci non soltanto di volere ma anche di
agire. Questa la sua volont" (Fil 2,13).

"Dio, che dona la pace, vi faccia essere completamente degni di lui e
custodisca tutta la vostra persona - spirito, anima e corpo - senza
macchia fino al giorno in cui verr il Signore nostro Ges Cristo. Potete
fidarvi di Dio: egli vi ha chiamati e far tutto questo" (1 Ts. 5, 23-24).

Proprio come Ges colui che ci redime e ci battezza nello Spirito Santo, cos
anche colui che ci perfeziona. Non c' parte della nostra vita che Ges non
voglia perfezionare in s. Noi, da parte nostra, dobbiamo permettergli di
mostrarci le nostre imperfezioni e di cambiarci.

Prove e difficolt (II)

Problemi, difficolt e prove, debbono essere viste come opportunit per il
trionfo della grazia di Dio. Il Signore ci ha dato un nuovo potere, e questo
potere all'opera in ogni situazione. la potenza che ci fa superare indenni le
difficolt e le tribolazioni. la stessa potenza che ha fatto risorgere Ges e l'ha
fatto ascendere al cielo e sedere alla destra del Padre. Non esiste niente di pi
potente. Non c' forza pi grande. Dio vuole manifestare questa potenza nelle
difficolt. Per questo esse possono essere necessarie.

Problemi come dubbi, timori, mancanza di fiducia, compassione di s,
tentazioni, difficolt come distrazioni, aridit nella preghiera, errori nel seguire
la guida dello Spirito, e prove come persecuzione e incomprensione sono
sperimentati comunemente in queste settimane.

Esortazione alla vita comunitaria (III)

Il capo dell'equipe deve tenere l'ultima parte della conferenza come
"avviso fraterno". Le persone del seminario hanno bisogno di fare qualche
passo concreto se vogliono avanzare. Esse devono comprendere in modo
chiaro le cose da fare, ed il fatto che l'esperienza insegna che non
cresceranno se non faranno questi passi.

A meno che non sia possibile, il capo dell'equipe deve spiegare
esattamente quello che le persone del seminario debbono fare per far parte
del gruppo di preghiera o della comunit. Egli non deve semplicemente dire:
"avete bisogno di far parte di qualche comunit o gruppo". Deve dire: "avete
bisogno di far parte di qualche gruppo, e questo ci che potete fare per far
parte di questo gruppo". Talora il consiglio consister semplicemente
nell'esortare a venire ogni settimana all'incontro settimanale di preghiera.
Talora comporter di pi.

COMMENTI SULLA DINAMICA

L'ultimo seminario spesso un momento nel quale il membro dell'equipe
di speciale aiuto alle persone che frequentano il seminario. Egli deve quindi
considerare l'ultimo seminario come una ulteriore opportunit di servizio e non
come il seminario che viene dopo che il servizio terminato.

Il seminario deve finire con calore ed affetto. L'equipe deve salutare
affettuosamente le persone del seminario.

MATERIALE UTILE

Ci sono molti libri nella letteratura del Rinnovamento che possono aiutare
a superare le debolezze e gli ostacoli personali e a crescere nello Spirito. Altri
libretti esaminano la crescita nel carattere cristiano e nel migliorare le relazioni
con gli altri.


LA RIUNIONE FINALE DELLQUIPE

SCOPO: Avere una visione generale del seminario ed imparare da esso.

SCALETTA DELLA RIUNIONE FINALE DELL'EQUIPE
1) Rivedere l'elenco delle persone e vedere che cosa accaduto loro.

C' qualcuno che non ha trovato una nuova relazione con il Signore? C'
qualcuno che non ha preso un impegno verso di lui? Non ha pregato in lingue?
Non ha voluto far parte della comunit o del gruppo di preghiera?
C' qualcosa che avremmo potuto fare in maniera differente per aiutarli a
trovare quello che essi non hanno trovato? Cosa abbiamo imparato lavorando
con loro?
Possiamo fare qualcosa di pi per loro in questa settimana o nel prossimo
futuro?

2) Rivedere i seminari.

a) Le presentazioni:
Sono state chiare?
Hanno trattato i punti essenziali?
Sono state troppo lunghe o troppo brevi?
Hanno avuto un buon effetto sulle persone del seminario?

b) Le discussioni:
C'era in esse un buono spirito di apertura e di comunicazione?
Nelle discussioni abbiamo raggiunto gli scopi che avevamo bisogno di
raggiungere?
In quali problemi ci siamo imbattuti nel guidare le discussioni che non
abbiamo saputo trattare?

c) Contatto personale:
Lo abbiamo ottenuto?
Siamo stati capaci di arrivare ai problemi?

3) Comunicarsi ci che il Signore ci ha fatto o ci ha insegnato mentre
lavoravamo nei seminari.

4) Pregare per le persone che hanno frequentato il seminario e perch il
seminario produca i suoi effetti in loro.

Il capo dellequipe deve comunicare i risultati della valutazione del
Seminario di vita nuova nello Spirito ai responsabili della comunit




Parte III LQUIPE DELLACCOGLIENZA



Nel capitolo quindici della lettera ai Romani, Paolo scrive ai cristiani di
Roma:

Accoglietevi quindi l'un l'altro, come Cristo ha accolto voi, per la gloria di Dio
(Rom 15,7).

In realt Paolo stava parlando dell'atteggiamento che i cristiani dovrebbero
avere tra loro nelle comunit. Il modello al quale si riferisce l'atteggiamento di
Cristo nei confronti di coloro che si avvicinano a Lui per la prima volta. Ges
stesso aveva gi messo l'accento, nelle parabole della pecorella smarrita e del
figliol prodigo in Luca 15, sul calore e la gioia con cui egli stesso accoglieva
coloro che si convertivano a lui. Dovremmo quindi accogliere i nuovi fratelli e
sorelle nella nostra vita con la stessa premura che Cristo ha avuto per loro.

Oggi l'evangelizzazione uno degli argomenti pi discussi, e molti cristiani
stanno cercando di inventare mezzi nuovi e pi efficaci per proclamare la buona
novella di Ges Cristo. Eppure spesso viene trascurato un elemento essenziale
dell'evangelizzazione: accogliere nella nostra vita colui che inizia a interessarsi
al Signore. Molti non continuano il cammino nella vita cristiana (o nella nuova
vita appena iniziata) perch non riescono a trovare aiuto tra i cristiani. Sono
pochissimi quelli che riescono a perseverare da soli.

I seminari di vita nello Spirito hanno lo scopo di evangelizzare, ma l'aspetto
che viene principalmente curato quello di fornire una istruzione. In essi le
persone possono entrare in contatto con una comunit cristiana, venire a
sapere che possono ricevere una vita nuova in Cristo ed essere aiutate a
riceverla e a fare i primi passi in quella vita. Tutto questo, tuttavia, solamente
una parte di ci di cui esse hanno bisogno. Se le persone non vengono
coinvolte nella vita della comunit o a far parte del gruppo di preghiera dopo
aver frequentato i seminari, probabilmente non raggiungeranno una grande
crescita nella vita dello Spirito. I seminari di vita nello Spirito devono essere
accompagnati dall'accoglienza nei confronti dei nuovi venuti.

"Accogliere" le persone significa semplicemente ammetterli nella nostra vita e
aiutarli a diventarne parte. un'attivit pastorale, e potrebbe essere chiamata
"evangelizzazione pastorale" perch chi si occupa dell'accoglienza opera con
coloro che si interessano a crescere nella vita nuova in una maniera simile a
quella in cui un pastore si comporta con le proprie pecore: si tratta di osservare
a che punto sono le persone nuove, quello che sta accadendo loro, di tenersi in
contatto con loro e di aiutarle a trovare il proprio posto nella comunit o nel
gruppo di preghiera.

L'accoglienza avviene naturalmente all'interno di un piccolo gruppo di cristiani
che hanno imparato ad amare gli altri nello stesso modo in cui Cristo ama loro.
In un ambiente simile sar naturale tenersi in contatto con i nuovi venuti e
condividere con loro la nostra vita. Tuttavia quando un gruppo comincia a diven-
tare pi grande di trenta o quaranta persone sar difficile individuare bene i
nuovi venuti, che allora non saranno pi "accolti". Sar allora necessario a tale
scopo attuare una qualche forma di cura pastorale.

I membri dell'equipe degli incaricati ai seminari di vita nello Spirito sono senza
dubbio un gruppo di persone che naturalmente in grado di dedicarsi
all'accoglienza. Essi infatti entrano in contatto personale con i nuovi venuti fin
dall'inizio. Pertanto in un gruppo pi piccolo coloro che si sono occupati dei
seminari (generalmente si tratta del pastorale del gruppo) potranno anche
occuparsi dell'accoglienza senza fare distinzione tra i due incarichi.

Una crescita della comunit o del gruppo di preghiera verr di solito a creare
la necessit di disporre di mezzi migliori per l'accoglienza. Quando il numero
delle persone sar molto grande il pastorale non pu occuparsi di tutto. Anche
coloro che esercitano il ministero dell'organizzare i seminari, cio i membri
dell'equipe, vedranno accumularsi sempre pi persone da accogliere, e
diventer necessario qualcos'altro. Di solito nella crescita di un gruppo di
preghiera o di una comunit si arriva abbastanza presto ad un punto simile.

Quando poi si organizza un seminario al quale parteciperanno persone che
vivono in una area geografica abbastanza vasta (ad esempio a livello
provinciale o interprovinciale) diventa particolarmente necessario avere a
disposizione mezzi migliori per accogliere le persone nuove. La stessa cosa
pu dirsi se il gruppo stesso abbastanza grande da essere ad esempio
costituito da pi sottogruppi che hanno dei loro incontri pi frequenti e che
magari si incontrano tutti insieme solo una volta la settimana (o anche meno
frequentemente) in un incontro di massa. In questi casi i seminari possono
essere tenuti nella sede centrale senza perdere la loro efficacia, ma ogni
persona nuova deve essere messa in contatto con il sottogruppo o il segmento
locale della comunit che si trova nella sua zona. Colui che la accoglie dovr
conoscere bene quella parte di comunit o quel gruppo di preghiera con il quale
la persona nuova dovr essere messa in contatto. Sar lui a costituire il legame
tra il seminario centrale e il sottogruppo o la situazione locale.

L'accoglienza per funziona solo se esiste qualcosa in cui accogliere le
persone. Non ha senso avere un gruppo di persone che si dedicano
all'accoglienza se non c' un gruppo realmente impegnato a vivere insieme la
vita nello Spirito. Lo scopo dell'accoglienza quello di collegare tra loro le
persone che da poco sono interessate a vivere insieme quella vita nuova e
quelle che possono aiutare i nuovi venuti.


L'EQUIPE DELL'ACCOGLIENZA

L'equipe dell'accoglienza costituita da un gruppo di persone che fanno parte
di una comunit o di un gruppo di preghiera. Esse si prendono cura dei nuovi
arrivati finch questi non vengono inseriti completamente nella vita del gruppo.
Lavorando insieme, come equipe, sono molto pi efficaci nell'aiutare le persone
che non operando a livello individuale. Il buon funzionamento di questo gruppo
una delle chiavi fondamentali perch l'evangelizzazione sia efficace e per
l'aumento numerico di un gruppo o comunit.

L'equipe che si occupa dell'accoglienza, a seconda dei casi, pu essere la
stessa che organizza i seminari di vita nello Spirito, ma pu anche essere
differente. Si pu anche avere una equipe separata per l'accoglienza, che
tuttavia comprende anche alcuni dei membri che operano nei seminari di vita
nello Spirito. Qualunque sia la soluzione adottata, questa equipe dovrebbe
operare a stretto contatto con coloro che si occupano dei seminari, poich si
tratta di due aspetti dello stesso processo: introdurre le persone nuove nella vita
della comunit o del gruppo di preghiera.

Affinch questo processo funzioni bene dovrebbe esserci qualcuno che abbia
autorit come "anziano" sul settore completo, che ne sia responsabile e che si
assicuri che il processo si svolga in maniera adeguata e che le persone
ricevano tutte le attenzioni necessarie. Dovrebbe porre la sua attenzione sull'in-
tero processo che consiste, come detto, nel portare le persone all'interno della
vita della comunit, e non limitarsi soltanto a programmare i seminari di vita
nello Spirito.

Questa autorit pu essere affidata a una sola persona o a un gruppo di
persone. Potrebbe essere affidata al responsabile o guida dell'equipe di
accoglienza, oppure tale guida potrebbe lavorare sotto tale autorit. Il ruolo e le
qualit richieste per adempiere questo compito sono gli stessi del responsabile
dei seminari. Infatti anche questo un ruolo pastorale, quello di un "anziano"
nella comunit. Si deve prestare una cura pastorale a coloro che entrano nella
comunit o nel gruppo di preghiera.

I membri che si occupano dell'accoglienza dovrebbero avere le stesse
caratteristiche di quelli dell'equipe dei seminari. Dovrebbero operare sotto la
direzione della guida dell'equipe e partecipare ad incontri specifici ogni
settimana. Per poter svolgere l'accoglienza in maniera efficace ci vogliono
spesso mesi di esperienza. Pertanto i membri dell'equipe di accoglienza
dovrebbero lavorarvi per qualche tempo, ed inizialmente sotto la guida di un
membro esperto. Se qualcuno lascia l'equipe, tutte le persone che stava
seguendo dovrebbero essere trasferite ad un altro membro dell'equipe.

L'INCONTRO SETTIMANALE DELL'EQUIPE DI ACCOGLIENZA

L'incontro del gruppo di accoglienza dovrebbe aver luogo settimanalmente, e
ci si dovrebbe occupare sia degli aspetti pratici del processo di accoglienza che
della formazione dei membri, perch diventino una equipe forte ed efficace.

Quanto stato scritto nella sezione "lavorare insieme come una cosa sola" si
applica infatti oltre che all'equipe dei seminari, anche a quella dell'accoglienza.

L'incontro settimanale dovrebbe comprendere gli elementi riportati nella
seguente scaletta

SCALETTA TIPICA DELLINCONTRO DELL'EQUIPE
DELLACCOGLIENZA

- preghiera;
-discutere su come migliorare l'accoglienza (includendo il discutere sugli
atteggiamenti giusti, su come raggiungerli spiritualmente, sui metodi da
seguire);
-discutere su quanto sta accadendo alle singole persone e su come aiutarli
(spesso ci si arricchisce scambievolmente dell'esperienza di altri su come
hanno aiutato a superare difficolt simili a quelle di cui ci stiamo
occupando);
- elaborare soluzioni pratiche;
-passaggio di informazioni tra i membri che si occupano dell'accoglienza,
quelli che si occupano dei seminari, e altri membri della comunit che si
occupano delle persone nuove;
-valutazione periodica del funzionamento dell'equipe di accoglienza e del
loro incontro.


COSA DEVE FARE COLUI CHE SI DEDICA ALL'ACCOGLIENZA

Colui a cui affidato il compito dell'accoglienza responsabile di accogliere i
nuovi venuti nella vita della comunit e di aiutarli finch non ne sono diventati
parte attiva. In particolare dovrebbe:

1. Collegare le persone nuove con il cammino vitale della comunit,
occupandosi di:

- incoraggiarle a frequentare regolarmente gli incontri comunitari;

- invitarle a venire ad ogni incontro riservato ai soli membri della comunit, e
fare in modo che si sentano a loro agio;

- presentarle ad altri nella comunit, particolarmente a coloro che possono pi
facilmente identificarsi con loro o che potrebbero aiutarli meglio;

- invitarle a ricevimenti, studi biblici, celebrazioni eucaristiche particolari o a
qualsiasi altro avvenimento comunitario adatto a loro;

- incoraggiarli a prendere parte al programma di catechesi successivo ai
seminari di vita nello Spirito.

2. Assumersi una preoccupazione fraterna per i nuovi venuti, provvedendo a:

- mantenersi in contatto regolare di amicizia con loro;

- incoraggiare in loro le buone abitudini (la preghiera personale regolare, la
lettura della Scrittura, le letture spirituali, ecc...);

- individuare qualsiasi problema spirituale o di altro tipo che potrebbe
riflettersi sul loro cammino di crescita, e aiutarli poi in quei problemi o fare in
modo che trovino tutto l'aiuto disponibile.

3. Mentre i nuovi venuti frequentano i seminari, essere di aiuto all'opera del
membro dell'equipe dei seminari, occupandosi di:

- aiutare a determinare a che punto si trovano le persone (sono impegnate
con Cristo? qual la loro relazione con la chiesa? come rispondono al
seminario?);

- scoprire qualsiasi informazione di base che non si trovi scritta sulla cartolina
di iscrizione ai seminari (partecipazione ad associazioni, se ha famiglia, ecc.);

- determinare se in passato hanno fatto uso di droga, se si sono interessati
all'occulto o alle religioni orientali, o se necessario un forte cambiamento
nella loro vita prima che si preghi su di loro (attenzione: reati gravi e
particolari non dovrebbero essere scritti sul foglio, se non sono gi di pubblico
dominio; dovremmo sempre accostare questo campo con la dovuta
riservatezza);

- determinare se sono aperte a ricevere i doni spirituali, specialmente quello
delle lingue.

Il membro dell'equipe non sempre pu avere con le persone il tipo di contatto
che riesce a mettere allo scoperto tutte queste informazioni: molti problemi,
infatti, non saranno rivelati se non nelle condivisioni dei gruppi di discussione.

Colui che fa l'accoglienza non un consulente personale. Talvolta in grado
di aiutare le persone in alcuni problemi particolari, ma il suo ruolo primario non
quello di dare consigli, ma quello di collegare le persone alla vita della comunit.
Il dare consigli spesso pu assorbire tanto tempo da impedire al membro di
occuparsi di molte altre persone.

La responsabilit che colui che accoglie ha nei confronti di una persona
particolare finisce nel momento in cui questa viene veramente unita alla vita
della comunit. Se in quella comunit c un buon ordine, la sua responsabilit
non terminer finch non gli sia subentrato qualcun altro nella cura pastorale.


IL METODO PER ACCOGLIERE

1. Si dovrebbe entrare in contatto con le persone nuove il pi presto possibile.
Se le persone nuove si presentano direttamente ai seminari di vita nello Spirito
si dovrebbe procedere a metterle in contatto con l'equipe dell'accoglienza entro
la fine della seconda sessione.

2. comunque necessario un contatto personale prolungato con la persona
nuova prima del quinto seminario. Gli altri contatti non devono essere
necessariamente lunghi, e potrebbero farsi qualche volta anche per telefono.

3. Per mantenere i contatti (settimanalmente se possibile) con i nuovi venuti
occorre mettere in programma di passare con loro un p di tempo.

4. Se possibile ed pratico, un buon metodo per stabilire relazioni d'amore e
di fiducia che non sono solo formali quello di invitare a pranzo i nuovi venuti.

5. Servirsi di altre persone della comunit per essere aiutati nell'accoglienza, in
particolare di coloro che sono stati alla base del primo contatto che i nuovi
venuti hanno avuto con la comunit o che li hanno in qualche modo aiutati ad
iniziare i seminari.

6. Se possibile prendere contatti con i nuovi venuti insieme con famiglie, case
di accoglienza o piccoli gruppi nella comunit, che in questo modo potrebbero
assumersi la responsabilit di farli sentire bene accolti.

7. Se ad accogliere una coppia, cio marito e moglie, una ottima idea quella
di fare in modo che ci sia l'occasione di parlare separatamente al nuovo venuto.

8. Se non potete assumervi la responsabilit di un nuovo venuto, dovete dirlo.


ALCUNI SUGGERIMENTI

1. Pregate per le persone che accogliete, e anche per coloro che lavorano
all'accoglienza e per i vostri incontri.

2. Persistete, non siate timidi. Chiedete al Signore un santo ardire, un coraggio
santo. Molti hanno bisogno dell'incoraggiamento umano per procedere.

3. Spesso potete avvertire una sensazione, riguardo ad un certo tipo di
problemi, che non siete in grado facilmente di definire o di comunicare ad un
membro dell'equipe dei seminari. In questo caso parlatene con altri che si
occupano dell'accoglienza come voi e quindi discutetene con la guida del
gruppo di discussione dell'interessato.

4. Non dovete centrare tutti i contatti sulle cose spirituali. Capita spesso che una
normale conversazione riveli molti modi in cui potete essere utile alla crescita
spirituale della persona.

5. Siate pronti a sentire dentro di voi degli stati d'animo dovuti al fatto che
Satana (o anche voi stessi) vi racconter delle bugie sulla vostra capacit di
accogliere o sull'importanza di questo compito. Se vi sentite in colpa per la
vostra scarsa consapevolezza nell'accogliere, o spiritualmente inadeguati o
qualsiasi altra cosa in relazione a qualche persona che dovete seguire, invocate
la potenza dello Spirito Santo perch vi aiuti a superare questi sentimenti. Il
Signore nostro sempre con noi quando abbiamo bisogno di lui, e vuole che ci
troviamo dove lui pu usarci.


IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI

Se coloro che si occupano dell'accoglienza e l'equipe dei seminari devono
collaborare, essenziale che ci sia un sistema efficace per il passaggio delle
informazioni. Se tutta l'equipe si occupa anche dell'accoglienza, tale passaggio
si potrebbe fare oralmente negli incontri specifici. Di solito, tuttavia, sar
necessario fare delle comunicazioni scritte, per far funzionare tutto nel modo
giusto:

-Al termine dell'incontro dell'equipe dei seminari dovrebbe essere previsto un
momento per riempire i fogli per il passaggio di informazioni.

-Allo stesso modo al termine dell'incontro dell'equipe dell'accoglienza si
dovrebbe provvedere a riempire i foglietti per il trasferimento delle
informazioni.

-Dovrebbe esserci una persona o un gruppetto di persone che provveda e sia
responsabile del passaggio dei fogli da un gruppo all'altro.

-Le informazioni dei foglietti dovrebbero essere tenute in stretto riserbo.

Nel caso in cui vengano usati dei foglietti di trasferimento, questi possono
venir consegnati al responsabile che avr cura pastorale della persona nuova,
quando il compito di chi ha esercitato l'accoglienza nei suoi confronti
terminato.

Affinch i commenti contenuti nei fogli di trasferimento risultino efficaci, essi
dovrebbero coprire tutti i punti basilari ed essere chiari. Chi li riempie dovrebbe
evitare dichiarazioni vaghe e generiche del tipo: "tutto bene", "eccellente", oppu-
re: "ci sono dei problemi". Dovrebbe invece indicare con chiarezza cosa sta
sperimentando quella persona, a che punto si trova e come incoraggiarla a
risolvere i problemi.

Sia la guida del gruppo di discussione, sia la persona che accoglie,
dovrebbero occuparsi di riempire tutte le informazioni di base quali la situazione
generale (religiosa, di lavoro, di vita), come giunto in contatto con il gruppo,
perch ha iniziato i seminari, cosa ha capito al momento attuale del cri-
stianesimo, quali sono i problemi pi notevoli che ha. La guida della discussione
dovrebbe fare relazioni settimanali su come la persona risponde a ciascuna
sessione, su quanto capisce degli insegnamenti, sul suo modo di condividere
nel gruppo di discussione, sui suoi problemi nella fede, nella preghiera, nelle
lingue o in qualsiasi altro campo in cui chi lo accoglie dovrebbe incoraggiarlo.

Chi accoglie dovrebbe fornire informazioni sulle sue constatazioni nei
confronti di come la persona risponde ogni settimana al seminario e informare
anche dei suoi contatti con lei e del suo coinvolgimento nelle attivit della
comunit. La guida della discussione e chi fa l'accoglienza dovrebbero in
particolare fare dei commenti tra la quarta e la quinta settimana per considerare
se la persona interessata pronta e desidera cambiar vita e ricevere la
preghiera su di lei, e dopo la sesta settimana discutere fino a che punto la
persona si inserita nella vita della comunit.

Se una persona abbandona i seminari, la guida della discussione e chi aveva
il compito dell'accoglienza dovrebbero scoprirne il motivo e comunicarselo.

"Fratelli miei, se uno si allontanato dalla verit e un altro lo riporta sulla
strada giusta, sappiate quel che vi dico: chi aiuta un peccatore ad
abbandonare la strada sbagliata, lo salver dalla morte e otterr il
perdono di molti peccati" (Gc. 5,19-20).

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