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ie Teologia e catechesi “DALL'UOMO VECCHIO ALL'UOMO NUOVO” I. Relazione alla VIII onvocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Rimini 26 aprile 1985) ‘Lettura di Romant 8,1-13 o scelto questo brano delfepistola at Romani perilustrareiltema affidato- ‘mi: “dall'uomo vecchio alftuomo nuovo", perché esso aluta ad andare al di 18 delle Semplic espressioni “uomo vecchio” ¢ ‘uome nuove" - che possono diventare facimente delle eichette stereotipate -e permette di risalire alla reat che sta al fondo di tall espressioni e che é la reals dello Spisto. S. Paclo non parla esplicta- mente, in questo testo, i uomo vecchio e luomo nuovo, ma parla - dd che & la stessa cosa -dell uome che vive "secondo lacame” edell'uomo che vive“secondolo Spinto”. Egl ci permeite di fare, a propo- ‘Sto delluomo nuove, un diseorso non ‘solo morale, ma anche misterico, aperto sul grande ortzzonte della storia della sal ‘Se si conftontano i testi de! Nuovo Testamento che pasiand del depore Tuomo vecchio e del rvestire dl nuovo, si rota una singolare oscilazione. In Efesini 4, 22.24, TRpostolo dice: Dovete deporre Tuomo vecchio con la condotta di pama, Tuomo che si corompe dietro le passioni ingannatic e dovete nnnovari nello spi- sto dela vostra mente e rivestire lomo ‘nuovo, ereato secondo Dio nella gisstzia @ nella santid vera. Qui depore Tuomo vecchio e fivestire Twomo nuovo 2 un {mperativo, qualcosa che sta davantia not che bisogna realizzare nea vita. Ma se assiamo a Colossest 3, 9-10, notiamo he tutto dd & presentato come quelcosa che ® gia avwenuto, che 2 dietto dinot. i siete spogllad - dice - delluomo vecchio ‘con le sue azioni eavetervestito nuovo, ‘che si innova per una piena conoscenza, ‘ad immagine del suo Creatore. La stessa cosclazione siripete a proposito del “rive Slire Cristo", che @ Tequivalente det rve- stire T'uomo nuovo. A volte esso @ un comando, una cosa da fare: Rivestitevt del Signore Gesi Cristo! (Rm 13, 14); altre volte 50 presenteta come una cosa git avvenuta nel battesimo: Quant sie stat battezzativ siete rivestt di Cristo (Gal 3, 2. Cosa vuol dire Vesistenza di questa duplice serte di espressioni? Forse che fa patola di Dio @ in contraddizione con se stessa? Al contrario, proprio questo fatto contiene Tinsegnamento fondamentale Intorno al nostro tema; ci dice che fpas- seggio dall uomo vecchio all'uomo nuovo 2 nello stesso tempo, opera nostra e ‘opera di Dio, opera de compiere e opera 18 compiuta. Pama che una decisione, © tn programma ascetico, a realizzazione delT'uomo nuovo & un grandioso avveni- ‘mento accaduto nella storia ei cu effetto Giha raggiunto, singolarmente, nel bate ‘simo; prima che essere opera nostra, 2 stata opera di Dio. Essa coincide, infatti, con il passaggio dalla vecchia alla nuova alleanza, dalla letiere allo Spinto, dalla legge alla grazia. Noi dobbiamo scoprize cosa siamo diventati nel battesimo, per sapere cosa dobblamo fare nella vita; nostro dovere scatursce dal nostro essere €etrova in esso la sua vera sorgente di for- za. I Rinnovamento nello Spitito trova ‘proprio qui a sua maggiore novta e uill- 1, Gog nel/aiutare i credenti a rscopeize i che sono “la realt divine che recanoin sé. per poter compiere pil facimente cd che i Vangelo chiede ad essi e compierio non pit per obbligo, ma per grattudine, ‘hon per timore, ma per amore. Questo mio # un discorso che st ind tizza in modo speciale ai giovani, anche se, vedremo, tocca nella sostanzaognuno di noi nostro incontro quia Rimini, nel Fanno mondiale della goventae allindo- mani delfappassionato appello volo dal 5. Padre al goveni nella domenica delle Pame, deve serve a svelore quale potenzlale diluce, di novia, disperanza.d Rinnovamento nel Spit rachiude per { govant dogg. qual weguard spistval 380 ud ada a foro cuort generost, (Gon, sintende, 1 Rinnovamento nello Spinto in se sesso, come movimento, quarto fo Spiito Santo che fl Rinnova mento vuole aiutare a far scope). I Rinnovamento nello Spinto non st pone in c8, in alemative e, tanto meno in opposiione © in dre con alire foe ecclesia che pure si rvolgone al giovari. suo compto non @ quel di raciare ai svar del programm sul modo divivere {bloro fede ditradurain cete operative sul plano cultuale e pottica, ma & quello i additre la forza, per reazzare Tut | programm, che ela forza di Do, fo Spinto Santo. sue contaibuto &, dunque, ume, {pid ume, in un certo senso, che csi, perché non ha rida ct propri da offre, hula che sic futto di proprio discer- ento, oinvensione. o progremmazione Guat che propane état estat allo stesso modo; tuto posseggono. eidate cfistiano orignario, prima dele sue diverse storicazazion e applicazionicon- linge. Per questo, ess0 & “ute a tuto’ (come fa ple). non & neppure un mov mento nella stesso senso al non he, Infat, né fordaton ne “eos Non dovrebbe avere. I! Rinnovaments, per a, stima ed e grato at fate i fede che S assumono flpeso mon face di fae passe successive, incamando lo fede pelle diverse stuazionideltempie dettuo- oh Tpostolo S. Giovanni, nella prima fet- tera dice: Ho Seto a voi stovent, perché ‘ete fr fs parla io dimora in voi @ avete vinto il maligno (1 Gv 2, 14. lo 0 fare mie queste parole e dite: Parioa ‘oy plover, per altar acapire che siete foal che “quello che ein vol€ pi fore d aqualo che € nel mondo’ (ef. 1 Gv 4.4) € peresortarvia essere sempre pid fort per Hoordan che siete uomini nuov! © Pet sorta a dlvenilo sempre dpi ‘vido mio Inseghamente, secondo quelo che ho dete, in due part: nela Bama taterd det paszaggio dal'uomo Yecchio alf'uomo rulove in quanto opera 4: Dio ga compiute; nela seconda, del passagelo daluomo vecchio al'uomo fhuovo in quanto opera nosira, da come plete sempre di nuovo, I, DALL'UOMO VECCHIO ALL'UOMO NUOVO; UN PASSAGGIO COMPIUTO itorriamo alle parole di S. Paolo a- scoltate alinizio, esse ci guidano in lun meraviglioso viaggio attraverso Ia sto- Ha dela salvezza, facendod scoprire un spetto, per molt, forse, sconosciuto del- Fazione dello Sprto Santo. Ciguida asco- prire lintimo legame che esiste tral'womo huovo, d Testamento nuovo e coman. damenta nuovo. Tutto discorso sulle Spirito® svoto, in Romani 8, 1 ss. in contrappunto al discorso sulla legge; enzi, lo Spiito stesso 2 defnito legge. “Ia legge dello Spirto” significa, infat “Ta legge che @ 0 Spirto”. ‘Questo, a prima vista, cl appare sorpren dente. perché se d sono due cose che, secondo (opinione degli womini,siesclu- dono a vicenda, queste sono proprio 10 Spinto ela legge Manon? cos! per Dioe, per convincercene, basta che risallamo all avvenimento dello Spiro che @la Pen: TI racconto della venuta dello Spicto comings, negli Als, con queste parole Mentre i giomo di Pentecoste stava per fnire.. (Rt 2, 1). Dungue, la Pentecoste preesisteva alls Pentecoste; non nesce quel glomo. Cera git una festa di Pente- coste nel gudaismo e fudurante tale festa che venne lo Spito Santo. Anal, per aleuni anni, anche in seguito, dopo la vvenuta dello Spirito, di apostoli continua. rono, alla data stabilia, a salireal tempo per celebrare questa Pentecosteantica (cf 4120, 16) Anche la Pasqua esisteve gil ese Gesit :iuore proptio in oceasione di una festa di Pasqua cid non avvlene a caso, ma per- ché deve apparie che egli & [a vera Pasqua, [a realizzazione di cd che prima awveniva “in fgura". Non comprendiamo fg Pasqua nuova se non la consideiamo sul prolungamento della Pasqua antica delfesodo e della litureia ebraica. Ma ‘mentre tui conoscono che esisteva una Pasqua ebraiea e cosa commemorava, pochi, al contrarfo, sanno che esisteva tuna festa di Pentecoste e che cose com memorava. Eppure, come non si capisce Ia Pasqua cristiana senza tenerconio della Pasgua ebraica, cost non si capisce [a Penlecoste crstiana, senza tener conto delle Pentecoste ebraica: a venuta dello Spito realizza anch'essa una figura e si tratta di conoscere qual 2 questa figura che realize. C@. dungue, qualcosa della festa di Pentecoste che dobbiamo ancora scopti re. Lo Splrito Santo ci conduca alla sco: penta di tuta la vera" su di sé. ci parl della sua festa. Come Gest spiegava ai discepoli di Emmaus quello che "in Mose fe in tutti { profet” ai sifeva alla sua Pasqua, cosi chiediamo alo Spisto Santo displegarc tutto 6 che nell Antico Testa. ‘mento si iferva alla sua festa, NellAntico Testamento sono esisite 3 due interpretazioni fondamentali dela festa di Pertecoste. Ainizlo, la Penteco- steera ia festa dele (sett) settimane” (ch Tob2, 1), lafesta defraccolto (cf Num 28, 26:5.), quando si offriva a Dio la primizia del grano (ei E523, 16;Dt 16, 9). Me suc- cessivament, al empo di Ges la festa si fer aricchita di un nuove significato: era Ja festa del conferimento della feage sul ‘Sinai e delaleanza, la festa che comme: ‘morava, insomma,giteventi di Esodo 19- 20. Secondo calcoltintemi alla Bibbia, a fegge, infati, fu data sul Sinai 50 gomi dopo la Pasqua. Uscito dallgito, ppopolo cammind per 50 giominel desert «, al termine di ess, Bio diede a Mos? la legge, il decalogo, stabilendo, sulla base essa, unallesnea con i popolo = {acendo di esso “un regno di sacerdoti ¢ tuna gente santa” (Es 19, 4-6). Sembra che luca’ abbia volutamente escrito la venta dello Spisto sugit apostoli con i trait che contrassegnarono fa teofania del Sinat; usa infatt le stesse immagini del twono, del terremoto, del faoca (ef E= 19, 16-19). Cosa ci dice della nostra Pentecoste questo accostamento? Che significa, in altre parole, i fatto che fo Spinto Santo scende sulla Chiesa proprio nel giomo in cul Israele ricordava fl ono della legge e delfalleanza? GiB S. Agostino si poneva questa domanda: "Perché -diceva- i gis det celebrano anch'ess\ la Pentecoste?C® tn grandee meraviglioso mistero, Fate: se fate caso, nel giomo di Pentecoste essi "eevattero la legge serta con ildito di Dio enallo stesso giomo ai Pentecoste vennie lo Spirto Santo” (Ser Mai 158,4:Miscell ug. .p.383). Unaliro Padre -questa volta delloriente- ci permette di vedere come questa interpretazione della Pentecoste fosse patrmonio comune della Chiesa antica: "Nel giomo di Pentecoste -scrive- fa data la legge, era conveniente percid chenelgiomo inculfudatala legge antica inquell stesso giomo fesse datala grazia dello Spiro" (Catena in Act. Apost.2, 1s ed J.A.Cramer, 1838, p.16). A. questo punto @ chiara la sposta alla domanda perché lo Spinto scende pro- prio nel giomo di Pentecoste: & per indi- care che egl éla legge nuova, alegge spi- rluale, che suggella a nuova ed eterna alleanza e che consacra il nuove popolo regale e sacerdotale che @ la Chiesa. Che _velazione grandiosa sul senso della Pen- tecoste e sullo stesso Spisto Santo! Di cojpo stiluminano le profezie di Geremia 4 edi Ezechiele suila nuova alleanza: Que- sta sara [alleanza che ioconciuderd con la casa dikraele dopo quel gloml, dice Signore: Fors la mia legge nel loro ari- ‘mo, la sriverd sul loro cuore (Ger 31, 33): ‘non pid su tavole di pietra, ma su cued, ‘hon pit una legge esterna, ma una legge Intetiore. In che consiste questa legge Interiore lo spiega Ezechiele che completa Ja profezia di Gesemia: Vi dard un cuore nuove, metterd dentro di vel uno spsito ‘nuovo...Port It mio Spinto dentro di vot (£236, 26s.).S. Paolo allude chiaramente alla realizzazione di queste _profezie quando chiama la comunit& della nuova alleanza (concretarmente, Is comunita di Corinto): una lettera di Cristo “composta ‘non con inchiostro, ma con fo Spitto del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di came dei cuos (2 Cor3, 3). E apparso sulla terra !uerne nuovo. Lalegge e fa grazia 222055 siecones ee leat “aice 5, Paolo- che la legge nuovada [a vitae ibera, mentrelalegge veechia no, ‘a ledge dello Spirto che da vita in Cesto Gest ti ha Wberato dalla legge de! peccato ¢ dela morte. La legge mosaica e ogni legge positiva, essendo una norma este: ore ail'uomo, non modifica la sua situa ione intema, non togle fl peccato, ma lo rivela: non dala vita, ma solo mettein luce suo stato di morte. I motivo di do 2 i seguente. II peccato -a comindare da quello di Adamo- @ consisito nelfaver voluto “essere come Dio”, nelfaver dest eraio ¢ pensaio di poter esistere senza Dio. E consistito, percid, nel pore se stessi al posto di Bio, in un egoismo spa ventoso che ha posto se stesso al centro del/universo. Non 8 ll peccato che deriva dalla wasgressione dela legge, ma & [a trasgressione della legge che deriva dal peceato. Il peccato “originale” @ prima ancora della stessa disobbedienza: & nel- Fessersi “dsamorat di Dio e nelfessersi messi in contrasto con Iul. La disobbe- dienza alla legge di non mangle delfal- Dero ela marulestazione eleffetio dique- sto contrasto interiore, come, fino a quel momento, losservanda della legge era stata Feflevo, non la causa, delfinteriare amicizia con Dio. La vita ('amore) e fa ‘morte (i! peccato) vengono prima dela legge; si trata di qualcosa che avviene nel profondo del cuore umano edi cuila leg- ge, in un caso come nelfattro, dod, sia nelfosservanza, come nella trasgressio ne, non 8 che le manifestazione. Ecco perché il peccato di fondo che & Yegoismo, Tamore di sé contro Dio, non BuO essere toto dalla legge, ma solo se ‘err ristabilito quello stato i amicizia che cerwalforigine e che i sespente, "perinv dia’, ha indotto'uomo adistruggere. Ed proprio questo cé che 2 avvenuto con la redenzione operata da Cristo: Cio che era impossitife alla legge..Dio 0 ha reso pos- sible, mandando df propuio Figlo (Rm 8, 3). Gest infat, grazie ala sua morte € Hsurezione, @ Pentecoste e, singol mente, nel Battesimo, ci donato i suo Spitito che @lo stesso Spirto Santo come The posseduto lui, storidzatost In fat durante la sua vita terena. Lo Spinto, venendo nelf'womo, cambia il suo stato Interore. Finche Tuomo vuole essere ‘come Dio" e vive in regime di pecceto, Dio it appare inevitabilmente come Tal leo, come Tostacolo. C’e tra fui @ Dio una sorda inimiciala che la legge non fa che metiere in evidenza Luomo efoista “concupisce", vuole determinate case, e Dio & colut che, altaverso i su0i comen- damenti, gi sbara la strade, che si oppone aque suci desided, conisuol Tu dev..Tunon devil”: Idesider dela came sono in volta contro Dio, perché non 3 sottomettono alla sua legge (8,7). Nella grazia, Dio cessa di essere faltro, Trostacolo; non perché [uomo cambia la sue tendenza innata, (non per le opere!), ‘maperché Dio viene verso diluie annulla, disue iniziativa, grazie al sangue Cristo, Vinimicizia; istabilisce Tamicifa san’ cendo una nuova alleanan. Eeco allora la novita recata dallo Spinto a Pentecoste ‘mentre prima Tuomo pertava conficcato nel fondo del cuore un Sordo rancore con- tro Dio e sotto sotto avrebbe preferiio che Dionon ci fesse, oralo Spinto Santo viene Inlui da parte di Dio, suscita in ful un altro twomo che ama Dio e fa volentier le cose che egli gi comanda, Lo Spisto infatt git attesta che Dio gi veramente favorevo- le, che & suo “alleato", non nemico, gt metie sotto gi occhi tutto a6 che Dio Pade @ stato capace di fare per fat in Crt- Sto, come non abbia isparmiato per hail proprio Figio. Conquista, insommn,i'suo ‘uote, sieché faccia volentieri dd che exit siicomanda Dio. del resto, non st limita pia a ‘comandarait Gi fare 0 et non fare, ma fa cegi stesso con lul ein iu le case che gt comanda. La legge che élo Spinto. dun- que, ben pitiche una indicazione divolon- 18, € unvazione, un principio vivo e ativo; Is legge nuova fa “vita nuova’. Per que- sto molto pit spesso che legge nuova & detta semplicemente grezia: Non siete pit sotto la legge. ma sorto la grazia (Rm 5, 14; ef Gv 1, 17). Se Gest defnisce [a sua legge. in confronto a quella mosaica, “un giogo dolce e un peso leggero” (Mi 11, 30), non@ perché essa b meno esigente di ‘quella mosaica (lo & incomparabiimente ‘ealiza lo scopo ultimo di ogni legge che 2 di mettee in sintonia con fa volont di Dio. S. Paolo ha, dungue, ragione quando dice che tutto i suo discorso non tende a “vogliere ogat valore alls legge", ma, al contraro, tendea"stablie”¢ fondare legge (cf, Rm 3, 31). Chi, per ipotesi, osservasse alla perfezione ogni legge, ma senza quelinteriore disposizone del cuore che data dall'amore, in realt8 non osserverebbe a legge, ma solo farebbe finta di osservaria. E questa @ una situa zione tuttaltto che infiequente tra gl ‘Stessicredenth La legge non viene, in tal modo, pro- mossa, di colpo, a quel rango che le & 6 stato negato prima, cio® a datrice di vita perché essa testa esattamente GO che Abblamo visto e cog un mezzo per cono- seere [a volonta di Dio e basta, un puro strumento, La differenza, perd, ® che ora, dopo a vensta dello Spirito, viene rieono: selula apertamente questa sua funzione limitata ed essa 2, in tal modo, salutare: rmentre prima, quando ci st aspettava da essa a vita, era ingannevole enon faceva che favorire dl vanto del'uomo el pecea Tra legge ¢ amore si stabilisce un mia- bile scamibio, una specie di crcolantase@ ‘vero, infati, che lamore custodisce laleg- ge, & vero anche che fa legge custodisce Tamore! In mold sensi ia legge @a servizio del'amore. La legge & data peri peccatori (ef, 1 Tim 1, 9) noi siamo ancora pecca- tori abbiamo, si, ricevuto lo Spirito, ma solo a modo di "primizia" in noi Tuomo vecehlo convive ancora con Tuomo ‘nuovo ¢ finché i sono in nei le concupi scenze, @ providenziale che d siano dei ‘comandamenti che ci premuniscono @ ci distolgono da esse, fosse pure con la rminacca del castigo, In questo senso, [a legge & un sostegno dato alla libert8 ancora incertae vacilante, '. Tommaso dice che, in senso secon- dario", anche | precetti evangelid sono “legge nuova’, in quanto ordinano gl affetd e gi atti umani, esprmono quali Sono, in concreto, le esigenze della volonts di Dio, in che direzione spinge la Iegge interiore che & lo Spitito (ef. 5. Th.I- rg. 1061-2). Con la grazia dello Spi sito Santo noi aderiamo globalmente alla vvolonta ci Dio, Ia faceiarno nostra e fa- ‘miamo, ma non fa conosciamo ancora in tutte le Sue implicazioni; queste csi rive fano in due modi. atraverso gi avvent- mente altaverso Ie leggh atraverso cd che Dio fa e attraverso cid che Dio dice. Lalexige, ancora, aservzio dellarnore in quanto rende possibile la comunione ¢ la comunta, Non potrebbe esistere una ‘comunit8, se non cl fosse una legge che ‘determina un "bene comune” che tutti insieme i mernbri si impegnano a perse- guire e al quale tutti si sentono ugual ‘mente vincolati Sarebbe impossible, a Jungo andare, una vera comunione eccle- slale, se non ci fosse nessuna legge che la garantisce, come, in ambito pid tistreto, zon sarebbe possibile una comunita re giosa senza una regola. In modo prima: Flo, questa legge che fa la comunita € ev dentemente solo quella interiore dello Spinto e quella del Vangelo di Cristo, ma in modo secondasto, o @ anche fa legge ecclestastca, 0 a stessa regola monasti= ‘@, in quanto applica il Vangelo af bisogni diuna conereta societa ed epoca. Lalegge aluta a volere fe stesse cose, non poten- dosl tale unanimiti ottenere -se non in (asi rari eristreti- in modo carismatico e puramente spirtuale e spontaneo. ‘Ma c’b un senso ancora pid profondoin cai si pud dire che la legge custodisce T= ‘more. L'uemo dogg si domanda sempre pitt spesso che rapporto c'@ mai tra T= more di due glovard ela lege del matt monio e che bisogno ha amore dvinco- lars Cosi sono sempre pid. numeresi coloo che sono porta riftare in eoria ein pratcafisitusione del matrimonio ea Sceglere il cosideto amore “libero” o la semplice convivenza. La sessa obieione. (Gnehe se non formulata espictemente allo stesso modo) s potrebbe fre a pro- posito dei voli reigiosi, che sono Talo modo divincolersta una seeta totale per {uta vita, oe proposito dello stessocel- ‘ato ecclesiastico. ‘Mac una risposta ed un flosofo“lai- co’, anche se profondamente credente, the Tha trovats, Kierkegaard: “Soltento quando cit dovere di amere -scrver, allora soktanto Tamore & garantio per sempre contzo ognl alteraione, eterna: mente dberato in beata indipendenzs aesicuato in elema beaitudine conto ogni disperazione” (Gi att dellamo- 2.2.40). Il senso & questo: 'womno ch me, pill ama intensament, pid percep Scecon angosda pericolo che correque- Sto suo amore, percolo che viene non da alts che ds fa stesso. Eg sa ber, nfs, ai essere voluble e che domani. akimé, pottebbe git stancarsi enon amare pit. E polché adesso che &nel'amore (amore d tna creature o at Dio stesso) vede con chiorezza qule perdta irreparable questo comporteredbe, ecco che si premunisce, “tegansdos”alamore con{alegge eanco- rand, al modo, suo allo amore nel tempo, alfetemfa. In questo senso, t “dover” amare protegge dalla “dispera- one’ in quanto protegge dalla disper zone di non poter amare per sempre. Si vee alora perché Gest ha fatto delle yore un “comendamento™-non per uce- deretamore, ma per custodito eselvarlo. somo @ chlamato a riprodurre tn sé. per volonta, ed che in Dio awiene pet patra: in Dio Tamore @ dovere, Dio deve amare, pernecessita di natura perché edi SP'emore”_Non pud fame meno, 8 vincolato. E tutlavie nla ® pid ibero e [ratte dell amore dtDio. Idavere amare ‘non stoppone, in ful, allaibertadel'smo- reile due cote ana! coineldeno. Cuomo si ‘swicina a Dio eimita Dio, quando ibera- mente sivincola ad amaze per sempre; fa delfamore un dovere, una legge. 0, ‘megio, accel I legge che Ia parola di Dio dt pone. "Tu devs amore!” Sel eapisse questo, in che iuce nuova appastebbe il incolo d'amore des spo. Si Esso rende Tamore simile a quello dt Diol La vera prova d'amore che due go van si possono seamblare, per allestare chesiamano,€solo quella dt egars pet sempre alfamore Tuno per Talo e non allre "prove" che aliestano piultosto i ontraro e co8 che, sotto sotto, non si vuole amare per sempre. In che luce rnuove epparrebbe anche la vita religiosa ‘ consecrata:vincolars a Dio per sempre, proteggere,contvod, la propria sceta da. ‘more dalla naturale condizione di volubi- lige di fagita de'uomno! p. Raniero Cantalamessa (continu) Il, DALL'UOMO VECCHIO ALL'UOMO NUOVO: UN PASSAGGIO DA COMPIERE PP ssszme ore a seconde parte det Finsegnamento che trtta del passag- o dalfuomo vecchio alfuomo nuovo, comme passagio da complere sempre dl [A sentir descrvere questa nuove esi. stenza susctatz dalle Spito, tutta basata sullamore, tand, forse, si sono innamo rati di essa, Propio questo voleva cite rere la parola di Dio: susctare in not i desiderio ardente di appartenere a questo nuevo mondo. Accanto al desidero, pperd, pud essere alforato enche un senso scattcisme e di scoregsiamento: dov'é = gualcuno si chiede — quella Mert, gualla capacta di amare e di ostervare i comandamenti? Dov’ quella vita nuova? E,dunque, tuto soloune bella maastratta teoria? E perché alcuni vedlamo che rag: giungono tale vita nuova e tale Hberta, ‘merite altri no? 5. Paolo risponde con poche parole a tutte queste demande. Se con Tatuto dello Spinto ~ dice ~ voi fate monire le opere Sella comme, vivrete! (Rm 8, 13). E stata _pronunciata, cost, laparola-chiave: mort- eazione! Dalluomo vecehio all'uome nuovo ¢ un solo ponte e questo ponte & "ponte dei sospit della morificezione. Dipende dal fatto se si ha il coragglo di aliraversario se alcuni giungono s essere dawero, di fatto, uomini nuovi e alts invece no. Ecco dove comincia la parte Proptiamente nostra. Lo Spisito “dd la vila’, cf ha detto TApostolo alfinizio del suo testo, ma la da “atiraverso fa mortifi- cazione”, ci dice ora al termine di esso. 1 battesimo ha fatto di noi desi uomini ‘nuovi, ma questa novia, per mantenersi, deve, essa stessa, “tinnovarsidigiomo in siomo" (ef 2 Cor 4, 16). "Non pensare~ diceva Origene ~ che basti essere sinno- vatl una volta sola; bisogna cinnovare fa slessa novita ipsa novitas innovanda est (in Rom. 5). La mortiieazione dell somo vyecchio @ la condizione perché di sia que- sto contigo nnnovamento Lo Spiro, dunque, dé a vita, ma fa da attraverso la mone. Come per Gest Egl fx"messo a morte nella came’ e per que- sto Dio io rese "vivo nello Spirto” (cf. 1 PL 3 18) Ilvero Uomo nuova Gest, non st [BUS pervenite a essere uomin| nuov, se ‘non “diventandogti conformi nella morte" (¢EFI3, 10). Se con lui moriamo, con lui anche vivremo (2 Tim 2. 11). Quando not parliamo dela vita nuova nelo Spitto, corriamo sempreilrischio di intendere tale espressione alla maniera lumana, come un potenziamento ¢ un accrescimento della precedente vita, come uns risposta a nostronaturale biso- {gro e istinto di vivere, come una nuova ‘ondata di vtaita che di pervade plecevol ‘mente corpo e anima. Invece, “vita nuo- va" indica qualcosa di completamente cdiverso e pit racicale; indie, alla letera, luna nuova vita, una vite che comincia da capo dope Tintervento di una morte. Un Viandante pub dire di averimboccato una vie nuova, in due sensi:o perchétlaviache percorreva prime @ sists annovata, asfal- tata, raddrizata, 0 perché la via che per- correva prima @ anivata a una svolta ed @ sboceata su un'altra strada. La vita nuova dello Spirito € nuova in questo secondo ‘Accostiamocd, dunque, e guardiamo con atteggiamento nuove questo volta della morificazione che ci fa tanto paura. La mortiicazione sposa dello Spiito Gest, una volta, disse: lo sono fa vera vite ei] Padre io @lvignaiolo. Oznitral- io che in me non pora frtto, fo togtie © ‘ogni tracio che porta fruttolo pota, perché ‘port pit fatto (Gv 15, 1-2). La morifca- zione hala stessa furzione che hala pote tura. In nol @ stato innestato, nel battesi- ‘mo, un germe di vita nuova: guardiamo cosa avviene, in agiicoltura, quando si pratica un innesto. Per un po’ ditempo, si Iescin sussistere il resto delfalbero, per- cché non muoia il vecchio e i! nuovo; ma luna volta che linnesto ha attecchito © ha messo le prime gemme, i contadino togia, pota, uno ad uno, tutiirami delal- bero vecchio, altrimenti tutte Ia forza del- Talbero sara assorbita da essi e servird a produrce solo i frutiselvatici che produ- ceva prima. Anche in noi permane, dopo 4 battesimo, i vecchio albero che & Tuomo veechio: 1 suot rami sono fe diverse passioni © 1 suoi frutt! selvaict sono fe “opere della came”, Di esst Apo: stolo di d&, altrove, un elenco, dicendo che | frutti dela came sono: fornicazione, impurta, lbertinaggio, idolaria, strego- neve, inimicizie, discordie, gelosin, dis sensi, division, fazioni, invidie, ubria- chezze, orge e cose del genere (cf. Gal 5, 19-21) a sant, come fa scultura, si ottiene ‘per arte di levare’, cioé eliminando le patti inutll. Un giomo Michelangelo, pas- ‘Seggiando in un core diFirenze, vide un blocco di marmo grezzo ricoperto di pol- vere e fango, si fermo guardario, pot come rischiarato de un improvviso lam- po. disse ai presenti “In questo masso di petra & nascosio un angelo: voglo tirasio fuori”. Esimise alavorare di scalpelio per Hberare Tangelo che aveva visto. Cosi & anche dino. No! siamo ancora dei massi di pietra grezza e informe, con addosso tanta polvere; Dio Padre ci passa dinuovo accanto, forse proprio in questo momen: to; ciguardae dice: In quasto pez20 di ple- tra & nascosta limmagine del mio Figo dlletto.; voglio tras fuos, perché bitin etemo accanto ame in cielo! Se dora in poi sentiamo dei colpi di scalpello © ‘vedlamo det pezzi di not eadere a terra, cerchiamo di non ingannarc pit non continuiamo a dire- Che ho fatto dimale? Pesché Dio mi castiga cost? Ma diciamo pluttosto, se ce la facciame: E Dio che mi ama ¢ vuole fosmare in me fimmagine del suo Gest. Resist, anima rial La croce {fo scalpello con cui Dio si plasma i suat let E stato sempre cosi T pitt generosi, non solo sopporteno ¢ colpi di Scalpello che vengono dallester- no, ma collaborano anch'esst, per quanto 2 loro concesso, imponendos! delle pic cole (6 grandi) morificazioni volontarie e spezzando Ia loro volont® vecchia. “Se vodliamo essere completamente liberal, impariamo — diceva un Padre del deserto 2 spezzare la nostra volonté ¢ cos}, a poco a poco, con Faiuto di Dio, avanze- emo ¢ arsiverergo alla piena iberazione dale passiori...E possibile spezzare died volte la propria volonta in un tempo bre- vissimo e vi dico come. Uno sta passeg- siando evede quatcosa, 1 suo pensiero gh dice: "Guards la”, ma lui risponde al suo pensiero: "No, non guardo" e spezza la sue volonta (Doroteo di Gaza, Insegina- ‘enti 1). Bgl pon altri esempi tratt tut dalla vita monastice, ma & facile adattar anche ad ltr stat di vita, per esempio a quello det giovani. C’e uno spettacolo malsano alla televisione, un manifesto provocante sul muro, una rivista pomo- {Grafica a disposizione: fuomo vecchio dice: “Guarda!” e ti fomisce contempora- reemente cento pretest e scuse per giu- stilcare la cosa se la fai; ma tu spond No! ¢ spezzi {a tua volonta. Ce una discussione frivola ra amic: st sta par- lando mate di qualeuno, tuo uome ve- chio t dice: Partecipa anche tu, dt quello che sail, ma tu ispondi: No! e morilicht Tuome vecchio, Passi accanto a un com> pagho, 0 una compagna, che non ami, cche non tl ama e che t@ antipatico; 1140 corgogiio tice. Sta sulletue, ron rvolger. ile parola! e tuxispondi: No! e fai un sor £50, dai un saluto e spezzi fl tuo orgogtio, Questo & quel “rinnegare se stesso" che Gest pone come condlizione a chi vuole essere suo discepolo (cf Mt 16, 24), ‘Motte nob battagie vengono additae, oggigiomo, da molte pari, ai giovani guerra ala droge, alla fame, allingiusta, allinguinamento, guerra ala guerra Gesti ne adelta ad essi una che ® diversa da tutte le aire e senza la quale tutte le aire non sono che dei pala ia querra al propio io, all'uomo vecchio, La guerra contro se stessi! Nelbattesimo e ela cre- sima (e poi nell effusione dello Spirit che ha rinnovato, in molt di noi, quest sacre ‘ment, nol siamo stati consacrat! “soldat! ito ancor pit alto: esplare peri sacerdot, ‘Auna di esse, — una straordinania madre i famiglia messicana morta nel 1937 edi cule avvietoil processo dicanonizzazione =, Gest disse, un giomo, queste parele “Questo sara il vero solievo det mio cuo re: darmi sacerdot! sant, dimmi che accett, che apparterraicon meal sacerdo- f per sempre, perché fa tua missione in loro favore continuerdin cielo. Ma ecco un altro mantifo: ci chef sacerdot faranno contro di me, tu lo sential, perché 2 in questo che consistein fondo associarsial io sacerdozio in loro, nel fatto che sentae sofft a causa delle loro infedeliae miseri. In fal modo renderai gloria ala, “Teint Avremo gli stessi motiv di sole. renza” (Dal Diano, 29 Nov. 1928; cit da Conchita. Diario spintwale di una madre di famiglia, 2 cura ai MM. Philpon, Cite Nuova 1979, p. 386). ‘Nella Chiese cattolice — ha scritto un grande credente — “solo Tuomo pud essere sacerdote, ma non 2 precluso alla donna di essere vitima’ (P. Claudel). Solo i uomini possono essere sucerdot, ma [a sapienca di Dio ha reervato alle donne tun compito, in un certo senso, ancora pit ao, che fl mondo non comprende e ansi tifiuia con sdegno: quello di formare i Secerdoti, di contribuire ad elevare, nonla uanita, ma la qualita del sacerdozio cat talico. La Chiesa oggiaccogle una schiera innumerevole di tall anime nascoste che slimmolano per i sacerdoti, senza chia- dere nulla in camibio e senza voler essere ‘Reppure conosciute da coloro per cui pre gano. perimore disicevere da alte che da Cristo la loro scompense. “Cantate al Signore un canto nuove” Termine, ore, sivolgendomi a voi, ancora una volta, con le parcle di, Ago Stino che c ha accompagnato in tutta que- sta medtarione 0 fratello fig, 0 popolo cristiano, 0 santa ¢ celeste strpe, o rigenerat! in Cr sto, 0 creature di un mondo nuovo. can- tate al Signore un canto nuovo! (Sal 33, 3)", “Spogllatevi di quanto 2 in voi vec chlo: avete conosciuto Hl cantico nuovo. Nuovo uomo, nuovo Testamento, nuovo centtco, Il ¢antica nuove non compete 2 tuomini veechi: lo apprendono solo gli uomini nuovi, rinnovati dalla vecchiaia per mezzo della grazia. Locantl perd, non con le labora, ma con la vita... Canta nel giubilo. Che significa glublare? Intendere senza poter spiegare a parole cd che con i cuore si canta, Infatd, coloro che canta- demmiano, sia quando sono occupatt ‘con ardore in qualche altraativta.inco- ‘incieno perle parole dei canta esultare digioia, ma poi, quasi pervasi tanta 2ia da non poterie pit esprimere a parol, Jascian cadere le silabe delle parole e st abtandonano al swono del giublo. I giu- ‘blo @ un cero suono che sta a indicare che leuore vuol dare ala luce cid che non, pub essere det. Ea chi conviene questo, {ubllo se non al Dio ineffable? ineffable 2 infatt cid che non pud essere detto: ese non puot dslo, ma neppure puci tacero, che i resta se non glubllare?”(S. Agost no, Sermo 34, 6; CC41, p. 426; Enerr. PS 32, 8 CC 38, p. 253). Che tiresia, senon cantare in lngue? p Raniero Cantalamessa

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