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Preghiera di lode e ringraziamento

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La preghiera di lode e di ringraziamento


Maria Tortonese, Comunit di Ges - Torino
Settimana formazione responsabili RnS Linguaglossa
settembre 1999 (Testo ricavato da audiocassetta)

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La strada maestra che noi abbiamo imparato nel nostro cammino di vita nuova la preghiera di ringraziamento e la
preghiera di lode.
Quando noi diciamo "grazie", diciamo grazie a Dio per ci che Lui compie e gli diamo testimonianza delle sue opere:
grazie Signore perch mi hai creata, grazie perch ho la vista.... Io gli dico "grazie" per qualche cosa che Lui ha fatto per
me, che fa o che far E pu essere anche qualcosa di faticoso, di pesante perch riconosco che Lui il Signore di quella
mia situazione, di quel mio peso, di quella mia difficolt. E' un riconoscimento che Lui Dio e io sono una creatura.
Ma c' un passo che il Signore ci fa fare, sia nella nostra preghiera personale che nella preghiera di gruppo e se siamo
attenti lo vediamo: a un certo punto non possiamo far altro che dire "grazie" a Dio perch sei Dio, grazie perch ci sei,
passiamo dal dire grazie per qualche cosa al dire grazie a Dio perch Dio.
La lode, a differenza di altri tipi di preghiera (di domanda, di intercessione...) si pone a toglierci da noi stessi per pensare
di pi alla persona di Dio, ci fa guardare a Lui pi ancora che ai suoi doni.
La lode fa si che la grandezza, la potenza, l'immensit di Dio scenda su di noi ed importante, anche se cominciamo
sempre con il ringraziamento, perch la lode la nostra vocazione per l'eternit.
Noi siamo stati creati per lodare e servire su questa terra Dio, ma siamo stati chiamati, creati, voluti per la sua gloria e se
fate attenzione, nella Parola dell'Apocalisse, i santi, gli angeli, tutti i cori celesti dicono: Gloria! Amen! Alleluia! Lode a
te!; non si mettono a dire: "Padre, ci sono quelli che hanno bisogno.... No! Esaltano Dio!
Se noi impariamo qui a lodare Dio, di l potremo farlo, ma se non avremo imparato qui come potremo essere davanti al
trono di Dio e lodarlo?
Ecco allora che la nostra vocazione, prima di tutte le altre, la lode. E proprio perch una vocazione non facoltativa!
Non posso dire: "anche se io non lodo tanto c' mio fratello che loda per me", non posso rimandare ad un' altra persona o
ad un altro momento, qui, ora io devo lodare. E come? Lodare con la voce!
Se noi non apriamo la bocca non possiamo comunicare con gli altri. Come il nostro Dio "soffia", "alita", quando ci d la
vita, cos noi, quando vogliamo lodare, dobbiamo "alitare". La prima cosa, quindi, quella di aprire la bocca e di far uscire
la voce. Il Signore infatti non ci ha creati "spirito", ma ci ha creati "corpo", "spirito", "psiche" e quindi il nostro corpo deve
esprimere ci che il nostro spirito ha dentro.
Quando noi lodiamo ci deconcentriamo da noi stessi e quindi siamo liberi di aprirci a tutte le grazie e le benedizioni che
Dio vuole darci. E' un p come quando abbiamo le mani aperte o le mani chiuse: se nelle mie mani tengo strettamente
questo microfono e voi volete darmi una caramella, come faccio a prenderla? Ma se io ho la mia mano aperta voi potete
darmi qualsiasi dono.Cos la lode: la lode aprire questa mano e lasciare che la benedizione di Dio scenda su di me.
La lode la scappatoia che prende e ottiene la risposta; quando i bambini vogliono qualcosa da noi e cominciano a
coccolarci , subito noi ci sciogliamo concedendo loro ci che chiedono, anzi, spesso li preveniamo intuendo i loro
desideri. Se invece si avvicinano a noi piangendo e lamentandosi noi siamo meno ben disposti verso le loro richieste. Ecco
perch la preghiera di lode tocca il cuore di Dio: perch lo coccola e Lui, che Padre, non pu non dare una risposta.
Quindi noi vedremo le meraviglie di Dio!
Un grande dono della preghiera di lode quello di farci crescere nella fede, non nella fede-carisma, ma nella fede che
virt, che fiducia, che abbandono e che quindi pu chiedere al Padre.
La lode precede l'effusione dello Spirito e questo ve lo dico per esperienza personale: quando io ho iniziato questo
cammino di seminario di vita nuova ero molto chiusa e a un certo punto non volevo neanche pi partecipare. Ho
telefonato ad una sorella dicendole che ero in crisi e lei mi ha rivelato un piccolo segreto, quello cio, della preghiera di
ringraziamento. "Ringrazia il Signore perch ti svegli, perch hai gli occhi, ringrazia per l'acqua fredda e per l'acqua
calda...prova a farlo!" L'ho fatto per tre giorni, il terzo giorno il mio cuore si aperto alla lode e io neanche sapevo che
cosa volesse dire la lode!
Quando giunto il giorno dell'effusione io sono arrivata con il cuore lavorato per cui quando hanno pregato su di me
subito mi sono aperta alle lacrime e alla preghiera in lingue.
Un tipo particolare di lode che noi abbiamo scoperto nel nostro cammino carismatico la lode in lingue. Che cos' questa
lode in lingue?
E' una preghiera aconcettuale, una preghiera che non ha una struttura comprensibile, ma ben comprensibile da Dio
Padre, la preghiera dello Spirito dentro di noi. "..lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti
inesprimibili..." Rm 8,26.
Lo Spirito Santo per deve essere "aiutato" a gemere, se non apriamo la bocca non possiamo lodare in lingue. Ci pu

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11/12/2010

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essere un primo momento in cui la nostra lode in lingue non ancora la preghiera dello Spirito Santo, il nostro pregare
in lingue, ma questo comunque un momento indispensabile per poterci poi aprire alla sua azione dentro di noi.
Quando ci sono dei fratelli vicino a noi che dicono:"Io non ho la preghiera in lingue..." - cosa bisogna fare?
Aiutiamoli a fare come si fa con i bambini: quando il bimbo piccolo e non sa parlare che cosa fa? Imita dei suoni, a forza
di imitare e ripere gli stessi suoni a un certo punto scatter qualcosa, il suo pensiero si formuler, crescer ed ecco che
all'immagine del padre abbiner la parola pap. Cos la nostra preghiera in lingue: all'inizio cominciamo ad imitare,
facendolo regolarmente nella nostra preghiera personale ad un certo punto ti accorgerai che la sorgente, che era tappata, si
apre.
Quando si deve scavare un pozzo in cerca di acqua all'inizio si tirano su solo pietre e terra, continuando si trova poi del
fango, ma se non abbiamo perseveranza e ci scoraggiamo dicendo: "C' solo fango..." noi chiudiamo la possibilit di
arrivare alla polla d'acqua.
Che cos' il giubilo?
Il giubilo lasciar sgorgare dal proprio cuore tutto l'amore verso Dio. C' un momento in cui non puoi pi esprimere a
parole il tuo amore verso Dio. Chi innamorato lo sa bene: quando si di fronte all'innamorato o all'innamorata spesso le
parole non bastano ad esprimere l'amore che si sente e allora si sta in silenzio.
S. Agostino dice: "Quando tu non puoi pi esprimere a parole, canta nel giubilo. Egli, Dio, ti d quasi il tono della
melodia da cantare, non andare in cerca delle parole, come se tu potessi tradurre in suoni articolati un canto di cui solo
Dio si diletti. Canta nel giubilo!"
"Tu privo di preparazione nell'arte musicale vieni preso da trepidazione nel cantare perch non vorresti dispiacere al
musicista, infatti quello che sfugge al profano viene notato, criticato da un intenditore dell'arte. Orbene, chi oserebbe
presentarsi a cantare con arte a Dio che sa ben giudicare il cantore, che esamina con esattezza ogni cosa e che tutto
ascolta cos bene? Come potresti mostrare un'abilit cos' perfetta nel canto da non offendere in nulla le orecchie cos
perfette?"
"L'uomo che nella gioia a partire da parole che non possono pi dirsi ne comprendersi passa ad una specie di grido in
cui la felicit sgorga senza parole".
Sapete qual' l'ostacolo pi grande alla nostra preghiera in lingue?
E' la sua incredibile semplicit: noi abbiamo una grande stima di noi stessi anche se non lo diciamo, e il pregare in lingue
ci fa apparire un p scemi.
Vorrei fare una distinzione ora tra preghiera parlata e preghiera cantata; non sempre, abbiamo detto, la nostra preghiera
personale o la preghiera comunitaria mossa dallo Spirito. Ci sono dei momenti in cui io non canto in lingue, ma parlo in
lingue, lascio che i suoni escano senza melodia. Ma quando c' la pienezza dell'amore ecco che io posso lasciarmi andare
alla melodia che non viene dalla mia mente, ma alla melodia che si manifesta dal profondo del nostro essere, che diventa il
canto. Ci sono anche dei momenti nella preghiera comunitaria in cui il mio canto non mosso dallo Spirito, ma "segue"
un canto iniziato da altri....Sono dei cammini umani, noi non dobbiamo mai disgiungere ci che siamo come persona da
quella che la nostra realt spirituale, io non sono un angelo, sono incarnata, quindi ho dei momenti molto "forti" e ho dei
momenti meno "forti".
Ci pu essere una preghiera o un canto in lingue che viene dalla mia persona, una preghiera o un canto in lingue che viene
dallo Spirito Santo, ma nei nostri gruppi possiamo anche avere un canto in lingue che viene dal maligno. Qui dobbiamo
imparare a discernere. Vi porto una testimonianza che abbiamo vissuto in un gruppo a Torino: era venuto un fratello
giovane nel nostro gruppo per pregare. Dopo qualche tempo che veniva regolarmente aveva avuto un canto in lingue
spontaneo. Era un canto lirico! Stupendo! Lui si lancia in questo canto bellissimo, ma l'assemblea, che aveva un canto in
lingue "semplice" ad un certo punto ammutolisce. Pensai: "Forse questo fratello ha un canto cos bello che tutti vogliono
ascoltarlo". La settimana successiva si ripete la stessa cosa e cos anche le settimane successive. Allora come responsabili
del gruppo ci siamo domandati il perch di questo, chi era questo ragazzo? Da dove arrivava? Ci siamo trovati spiazzati
anche perch lui diceva di sentire e vedere gli angeli e aveva cominciato a interrogarci. Ci sono arrivate poi delle
informazioni e abbiamo scoperto che questo ragazzo frequentava sedute spiritiche. Ecco da dove gli arrivava il canto in
lingue! Un canto splendido, ma non dello Spirito Santo, bens di qualche altro spirito.
E quando si trattato di ricevere la preghiera di effusione, dopo che gli avevamo parlato e lui aveva smentito tutto, lui
stata l'unica persona in 21 anni di cammino che ho cacciato dal gruppo. Non ho mai cacciato nessuno dal gruppo, n
prostitute,n conviventi,n ladri,n ubriaconi perch questi sono i poveri che il Signore ci manda. Ma costui veniva per
prendere potenza, veniva per satana, per disturbare e distruggere. Se siamo animatori non lasciamoci irretire da questi
canti apparentemente splendidi, ma demoniaci.
Quali sono i frutti della lode?
La lode edifica la persona. S. Paolo dice nella 1 lettera ai Corinzi cap. 14, 4 : "...Chi parla in lingue edifica se stesso...".
Questo molto importante perch allora noi useremo la preghiera in lingue nella nostra preghiera personale, e poi di
conseguenza nella preghiera comunitaria. Il segno che noi usiamo la preghiera in lingue nella preghiera personale il
gruppo: se i nostri fratelli hanno la preghiera personale allora nel gruppo si cresce, si loda in lingue... Se invece manca
questa preghiera personale ci accorgiamo che nel gruppo non riusciamo a partire, non decolliamo.
Dice un pastore protestante: "..nella preghiera in lingue ti accorgi che i tuoi pensieri (nella preghiera in lingue non

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vengono annullati i nostri pensieri) sono sempre pi colmi di Ges". Questa l'edificazione della persona: essere sempre
pi colmi di Cristo.
La preghiera di lode guarigione, unificazione della persona. La preghiera integra e guarisce psicologicamente tutta la
persona, sia quella cosciente sia quella subcosciente, sia quella fisica sia quella emotiva e spirituale.Ha un'azione di sintesi
della persona, ha il potere - dice un fratello di una comunit francese - di ristrutturazione dell'uomo interiore ferito,
frantumato, diviso dal peccato e reca in se il potere di riunire e fortificare le connessioni vitali tra lo spirito, l'anima e il
corpo. La preghiera di lode ristabilisce a poco a poco le connessioni originali dell'uomo interiore perch permette allo
slancio profondo della persona di esprimersi spontaneamente fin nella manifestazione corporale. Ecco perch i carismatici
battono le mani, le alzano, si inginocchiano, danzano; dobbiamo essere veri con noi stessi, perch se anche altri battono le
mani ma noi non lo sentiamo dal profondo di noi stessi, stiamo fermi. Se anche altri alzano le braccia, ma noi in quel
momento siamo "handicappati", non facciamolo... Per se ci lasciamo guidare dallo Spirito avremo anche delle
manifestazioni corporee, gesti e danze.
Noi molte volte guardiamo al nostro ombelico e non guardiamo Ges davanti a noi e allora cominciamo a lamentarci, a
deprimerci, siamo legati, prigionieri. Ma nel momento in cui cantiamo in lingue ci liberiamo da queste catene.
La preghiera di lode ci d forza nelle tentazioni. Nella "Croce e il pugnale" di David Wilkerson i giovani ex drogati
dicevano: "Le tentazioni ci sono ancora, ma ora corriamo sempre nella cappella a pregare. Davanti a Ges Eucarestia la
lode in lingue libera." E uscivano senza tentazioni. Quando viviamo un momento di forte tentazione, preghiamo in lingue
e la tentazione cade.
Se noi ci lasciamo guidare dallo Spirito nella preghiera in lingue entreremo nella contemplazione; la contemplazione non
prerogativa dei mistici, prerogativa di ogni cristiano. Ma. al tempo stesso, ci rende molto realisti, non potremo pi
dimenticarci del mondo, ci dar il senso di appartenenza ...
La lode in lingue risponde al bisogno profondo dell'uomo di appartenere a qualcuno: di chi sono figlio? Con chi posso
fare comunione? Chi posso amare? Qual' il mio fine? Il fine dell'uomo stare con Dio. E cos torniamo all'inizio, il fine
della preghiera: pregare dialogare e condividere la vita divina. Se noi entriamo in questo grande processo trinitario
vivremo la vita nella potenza dello Spirito.

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