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ANALISI DEL SEGRETO MASSONICO

- di Davide Consonni -

Non c nulla di nascosto se non perch debba essere manifestato, nulla di segreto se non perch debba venire alla luce. (Marco 4:22). Vedremo ora come il rapporto tra il segreto massonico e la societ profana si allontani quanto pi possibile dal passo tratto dal Vangelo di San Marco. A ununit sociale, invece, ci perfettamente possibile: i suoi elementi possono vivere avendo i rapporti pi frequenti, ma che essi, costituiscano una societ, una congiura o una banda di truffatori, una conventicola religiosa o ununione per stravaganze sessuali, pu rimanere un segreto per sua essenza e in maniera durevole. Da questo tipo, in cui non gli individui ma la loro unione rimane nascosta, si differenziano naturalmente le associazioni in cui questa formazione nota senza riserve, ma in cui i membri o lo scopo o le disposizioni particolari della lega costituiscono un segreto, come avviene in molte associazioni segrete di popoli primitivi o presso i Massoni. A questi ultimi tipi la forma del segreto non conferisce evidentemente la stessa protezione incondizionata di cui godono i primi, perch ci che di essi noto offre sempre un appiglio per un intrusione ulteriore. Invece queste societ relativamente segrete hanno spesso il vantaggio di una certa labilit; cos la lega segreta era la forma in cui i germi potevano conservarsi e svilupparsi come permise loro di fare soprattutto lOrdine degli Illuminati (Simmel, Il segreto e la societ segreta, pag. 321) Occorre qui dare una specificazione concettuale e definitoria generale del ruolo del segreto allinterno della massoneria. Come denota Simmel, il carattere segreto della massoneria in generale, quindi senza intendere e considerare logge copert, non prettamente riconducibile alla sua esistenza, la quale in certa misura di dominio pubblico; ma il carattere segreto della massoneria invece riconducibile ai membri o lo scopo o le disposizioni particolari della lega , o meglio riconducibile a tutto ci che considerabile relazione o interrelazione interna alla loggia e tra i fratelli iniziati. Il segreto assume, quindi, nella massoneria, un carattere di protezione come qualit esteriore della loggia, e allo stesso tempo, corrisponde nella loggia, come qualit interiore, la fiducia reciproca dei partecipanti: e precisamente una fiducia del tutto specifica, quella nella capacit del saper tacere. La fiducia interna pu essere di vari tipi: la fiducia nellabilit degli affari o nella convinzione religiosa o spirituale, nel coraggio o nell amore, nel modo di sentire onesto - o a seconda del caso - nella rottura radicale con qualsiasi etica o morale. La fiducia nel segreto quel preciso confine, che come un macro rituale positivo di separazione del sacro dal profano, delimita in modo coercitivo ci che riservato e sacro da ci che pubblico e profano. Il mantenimento del segreto cos labile che le societ segrete e in questo caso la massoneria cercano e costituiscono naturalmente dei mezzi per incentivare psicologicamente ed in modo coercitivo il silenzio, la riservatezza e il segreto. Ci accade nel tipo particolare di societ segreta la cui sostanza una dottrina segreta, un sapere teorico, mistico, religioso o nel caso della massoneria di tipo esoterico. Vedremo come il giuramento e la minaccia di pen ricoprano in questo senso un elemento fondamentale allinterno delliniziazione. Cos scopriamo che come nelle isole Molucche nella societ segreta Ceram il novizio vien obbligato al silenzio per settimane dopo l iniziazione anche liniziato al grado di Apprendista nella massoneria obbligato al silenzio in Loggia per un anno. Quindi, il segreto che circonda una societ segreta come la massoneria, lo fa come un confine al di l del quale esiste qualcosa di soltanto materialmente o almeno formalmente opposto, perci il segreto

ha la funzionalit di chiudere la loggia e i suoi componenti in s, in un unit compiuta. Come spiega Turner, questa caratteristica ha una doppia valenza: la caratterizzazione e la coesione della cerchia in virt dellesclusione rispetto allambiente sociale (Turner, La foresta dei simboli, p. 76) Ci che segreto tendenzialmente importante, ci che importante tendenzialmente innalza lo status sociale dellindividuo, ci che segreto ed importante atto ad essere inclusivo per pochi ed esclusivo per molti, qui, nel carattere inclusivo ed esclusivo del segreto che si delimita il confine di ci che privato e pubblico e di ci che sacro o profano, allinterno della massoneria. La separazione rispetto a tutto ci che sta al di fuori della cerchia, la quale in quanto fatto sociologico generale si serve del segreto come di una tecnica potenziante, acquista una colorazione particolare in virt della pluralit dei gradi in cui di solito avviene liniziazione alle societ segrete fino ai loro misteri ultimi. (Turner, La foresta dei simboli, pag. 337) Prima dellaccettazione anche soltanto nel primo grado si richiede di regola al novizio la promessa solenne di tener segreto tutto ci che verr a sapere: in tal modo compiuta la separazione assoluta e formale che il segreto pu produrre: al principio per cui incluso chi non espressamente escluso si contrappone laltro per cui escluso chi non espressamente incluso. Il giuramento di segretezza uno degli obblighi assunti dalliniziando, viene pronunciato prima dal maestro venerabile e poi ripetuto dalliniziando, al suo interno contiene e prevede delle pene coercitive per i colpevoli di spergiuro. Il Prichard, nella sua opera celeberrima Masonry Dissected pubblicata nel 1730, quindi successivamente alla tribolazione costituzionale, cos riporta il passaggio del giuramento all interno del rituale diniziazione al grado di apprendista: Io ...... ........ giuro e prometto di mia libera volont davanti al G. A. D. U. e al mio onore, di conservare inviolabilmente tutti i segreti che mi saranno svelati, e tutto ci che avr veduto fare o inteso dire, sotto la pena non di meno che avere la gola tagliata, la mia lingua staccata dalla bocca, il mio Cuore strappato da sotto il seno sinistro, per poi essere sepolti nelle sabbie dei Mari, alla distanza di una corda dalla riva, dove la marea fluisce e rifluisce due volte in 24 ore, il mio corpo fatto cadavere in pezzi per essere bruciato in cenere ed esse sparse sulla faccia della terra, acciocch il mio nome rimanga di esecrata memoria ed eterna infamia tra i massoni. Anche Carr in The ritual of operative fremasonry, riporta allinterno degli obblighi diversi giuramenti, tra i quali: The penalty for breaking this great oath shall be the loss of my life. That I shall be branded with the Mark of the Traitor and slain according to ancient custom by being throatalled so that my soul have no rest by night or by day. Given under my hand and sealed with my lips, this Day. [] What punishment is inflicted on those yt reveals ye secret. Yr. heart is to be taken out alive yr head is to be cut of and yr bodys to be buried in ye sea mark and not in any place wr christians are buried. [Carr T., The ritual operative freemasonry, 1911, The Tyler publishing, Ann Arbor, Michigan, p.30]. William Morgan in Illustration of masonry del 1827 riporta un doppio giuramento per certi aspetti dissimile dai precedenti, infatti sembra contenere un riferimento al destino subito dal corpo di Osiride, il quale secondo la leggenda venne ucciso, straziato e i suoi resti sparsi per le rive del Nilo:

O that my body had been severed in two in the midst, and divided to the north and south, my bowels burnt to ashes in the centre, and the ashes scattered by the four winds of heaven, that there might not the least track or remembrance remain among men or Masons of so vile and perjured a wretch as I am; ah! Jubela, and Jubelo, it was I that struck him harder than you both it was I that gave him the fatal blow it was I that killed him outright! [] To all of which I do most solemnly and sincerely promise and swear, without the least equivocation, mental reservation, or self evasion of mind in me whatever; binding myself under no less penalty than to have my throat cut across, my tongue torn out by the roots, and my body buried in the rough sands of the sea at low water-mark, where the tide ebbs and flows twice in twenty-hours; so help me God, and keep me steadfast in the due performance of the same. [Illustration of Masonry, Morgan William, Londra, 1827, p.16]. Se tali giuramenti possono apparire estremi la definizione che Oliver diede al termine pena nel Dizionario massonico non tranquillizza di certo: Si insinua che il torcicollo dei disobbedienti saranno sterminati dalla terra dei viventi, per il giudizio di Dio, anche se la testa staccata dal corpo con la spada della giustizia umana [Oliver G., A dictionary of simbolical masonry, London 1853, p. 267]. Tale determinatezza figlia della tradizione delle gilde corporative dei mestieri medievali in cui la preservazione del segreto determinava lunicit e lesclusivit dellinsieme delle conoscenze pratiche e teoriche proprie di un mestiere, le quali dovevano essere protette sia dai profani che dagli iscritti a gilde rivali. Anticamente, in diverse societ iniziatiche, erano imposte le pene pi atroci per agli adepti che si rendevano spergiuri, la leggenda Prometeica ne un esempio, ma anche le vicende di Tantalo ne sono una prova; anche Edipo perse la vista per aver rivelato il mistero della sfinge, Alcibiade invece venne esiliato e abbandonato alle furie per aver rivelato i misteri di Cerere. All interno dei circoli pitagorici il silenzio post-iniziatico doveva esser rispettato dai novizi per cinque anni e nel caso uno di essi divenisse spergiuro dei misteri appresi o si fosse separato dalla congrega iniziatica gli venivano celebrati i funerali come se fosse morto e veniva fatto divieto (tab) pronunciarne il nome. Il silenzio post-iniziatico in massoneria dura invece un anno circa. Apuleio scrisse nellAsino dOro: nessun pericolo potrebbe forzarmi mai a rivelare al profano che cosa stato confidato a me sotto limpegno della segretezza. Pare evidente, quindi, il carattere confinante e coercitivo che assume il segreto in relazione alla massoneria e alliniziazione. Allincremento dellesclusione verso lesterno corrisponde qui un pari incremento della coesione verso linterno. Qui il segreto immateriale, come in un processo alchemico, si fa muro e confine materiale. Ci non di meno vale per la difesa dell integrit del rituale, il Venerabilissimo, infatti, specifica: Ultima considerazione; se lArte si trasmette con lIniziazione rituale, col silenzio che la si conserva. La divulgazione dei Rituali determina inevitabilmente la loro deformazione; il non iniziato non deve usare gli stessi segni o pronunciare le stesse formule, ne indebolirebbe l efficacia. I rituali vanno difesi dalla Volgarizzazione del profano. In merito alla funzione che il segreto svolge, cio quella di confine regolamentato e istituzionalizzato, filtro e membrana a permeabilit controllata, c ora un elemento del rituale dei lavori di loggia, (i quali sono un insieme di rituali standard che vengono eseguiti ad ogni apertura e chiusura di una seduta nel tempio e allinterno dei quali sinserisce - leventuale - rituale iniziatico), che rappresenta il primo dover dei massoni allapertura dei lavori, cio quello di controllare che il Tempio sia debitamente coperto (segreto, al sicuro) al momento dinizio dei lavori di loggia. La preservazione della sacralit rituale e misterica un compito fondamentale, tale per cui un doppio ruolo quello che vien attribuito dalla massoneria a questa funzione: quella del copritore interno (posizionato allinterno del tempio) e del copritore esterno (posizionato allesterno del tempio e allinterno della camera dei passi perduti). Nei rituali delle logge inglesi e scozzesi sono contemplate le figure di Inner Guard o (Guardia interna) e Tyler o Outer guard (Guardia esterna). Nelle versioni francesi di detti rituali troviamo tradotto Tyler con Tuileur (Tegolatore) cio colui il quale mette le tegole, copre con esse la sommit un fabbricato, quindi che copre; anche nei rituali italiani il copritore esterno spesso chiamato tegolatore. [Tous les rituels de la gran loge dEcosse, 2007, p. 31] Il dovere del copritore esterno sar

quindi quello di essendo armato di una spada uscita da suo fodero (sguainata), allontanare gli intrusi, e assicurarsi che i candidati si presentino adeguatamente preparati mentre il dovere del copritore interno sar quello di Ammettere i fratelli sotto prova, ricevere i candidati nella dovuta forma, e obbedire agli ordini del venerabilissimo maestro. Leffetto combinato dei due ruoli di gatekeepers, guardiani del cancello del tempio, tuttaltro che univoco rispetto alla segretezza, infatti la copertura rituale del tempio ha anche un valore alchemico: Nel rituale di apertura dei lavori in grado di apprendista libero muratore, il tempio viene chiuso ermeticamente, viene operata cio una doppia chiusura, alla stessa stregua del vaso alchemico: prima esterna ad opera del copritore esterno dipoi interna operata dal copritore interno. In tal modo si inibisce agli estranei di entrare, ma altres ai partecipanti ai lavori duscire. Se assimilassimo, se paragonassimo gli estranei alle distrazioni esterne e i partecipanti ai pensieri non consoni alloggetto dei lavori? Oppure, gli estranei a influenze esterne e quindi da bloccare perch possono arrecare nocumento al lavoro che ci si accinge a compiere: e i partecipanti alle energie interiori che non devono disperdersi perch servono per compiere l opera? [G. Giuliotto Della massoneria e di altri scritti eretici, Catania, 2010, p. 70] La loro funzione quella, quindi, di salvaguardare la loggia sia sul confine profano che sul confine sacrorituale, nel senso di occultare linsieme rituale agli occhi dei profani non iniziati, non qualificati per accedervi. quindi condicio sine qua non per accedervi essere stati regolarmente iniziati ai misteri massonici. Entrambe le figure quindi ricoprono il ruolo di guardiano della soglia comune a tutte le tradizioni iniziatiche. quindi duplice la qualit di confine assunta dai copritori, come Giano bifronte, divinit romana degli inizi, sono soglia tra sacro e profano, tra immateriale e materiale, entrambi, da fronti diversi, svolgono il medesimo compito di preservazione della chiusura da un lato e dalla sacralit dallaltro. Cos come guardiani al velo di Iside che nessun mortale ha ancora osato sollevare, essi testimoniano la segretezza dei misteri massonici. Proseguendo con il paragone tra opera alchemica ed iniziazione si potrebbe assimilare il coperchio dellathanor, il forno che opera la digestione alchemica, con il copritore interno, cosicch egli sia il responsabile del punto di cottura e fusione dellopera, custode e guardiano del sacro. Leggendo le costituzioni massoniche del 1723, pubblicate ad opera di James Anderson postume all unificazione del 1717, si evince in moltissimi passaggi la particolare attenzione riservata al rapporto tra fratellanza massonica e societ civile, proprio in funzione di ci che da preservare, tutelare, celare e tacere. Questattenzione per il rapporto tra iniziati e profani sommamente evidente nellarticolo 4 del 6 capitolo (dedicato ai Comportamenti) delle costituzioni che porta il titolo di comportamento in presenza di estranei non massoni, cos recita: Sarete cauti nelle vostre parole e nel vostro portamento affinch lestraneo pi accorto non possa scoprire o trovare quanto non conveniente che egli apprenda; dovrete sviare un discorso e manipolarlo prudentemente per lonore della rispettabile Fratellanza [J. Anderson, The constitution of the free-masons, Londra, 1723, p 55].

Questo particolare atteggiamento attuato da un gruppo sociale in reazione ad un eventuale stigma stato osservato da Goffman e riportato in Stigma, lidentit negata, nel quale riassunte e sintetizza in tre principali comportamenti la contro reazione praticata: celare o tacere gli indizi su cui si fonda lo stigma sociale; attuare tecniche di neutralizzazione volte a giustificare la devianza sociale; cercare e organizzare una rete di aiuto comune tra stigmatizzati dello stesso tipo. Questanalisi sembra adattarsi perfettamente alle pratiche di auto rappresentazione pubblica attuate sui diversi piani e nelle diverse costituzioni dal gruppo sociale massoneria. Un ulteriore elemento che indicatore del modo e delle forme con cui vien concepito il segreto nellistituzione massonica il segno, anche noto come gesto dordine. un gesto manuale che liniziato al grado di apprendista deve svolgere allinterno del tempio ogni volta che si alza dalla sua postazione, consiste nel posizionare la mano destra allaltezza della gola con il palmo rivolto verso se stesso tenendo il pollice in posizione perpendicolare rispetto alle altre dita, formando quindi una squadra con pollice e indice. Lo specifico significato, (descritto da Jean Stroun in Secret et Initiation, 1991, p.79), si rapporta proprio al valore esoterico delliniziazione massonica e consiste nel tagliarsi la gola piuttosto di rivelare i segreti appresi (ibidem); lo stesso gesto e concetto son ugualmente espressi in Illustration of Masonry di Morgan Williams: Made from the due-guard by dropping the left hand carelessly; at the same time raise the right arm and draw the hand, still open, across the throat, thumb next the throat, and drop the hand perpendicularly by the side. These movements ought to be made in an offhand manner, without stiffness [Illustration of Masonry, Morgan William, Londra, 1827, p. 79] Questo carattere esclusivo per i profani ed inclusivo per gli iniziati ha come scopo il mantenimento del segreto attraverso la costituzione naturale di mezzi per incentivare psicologicamente ed in modo coercitivo lassoluta discrezione circa i riti, l appartenenza ed il mestiere. Si potrebbe affermare che listruzione di segno della massoneria vuol impartire la capacit di saper tacere. Il carattere aggregativo delle istruzioni a cui si sottopone il novizio evidente sotto molteplici aspetti, si potrebbe dire che la caratterizzazione e la coesione della cerchia in virt dellesclusione rispetto allambiente sociale (Turner, 1976, p. 70) sia laspetto aggregativo principe. Ci potrebbe essere confermato sia dal significato che assume la parola segreta rivelata alliniziato allesterno del tempio sia dai toccamenti che gli vengono insegnati. I toccamenti hanno lunico, preciso scopo di inclusione ed aggregazione delliniziato in virt dellesclusione del profano: il toccamento un saluto prettamente massonico che differenziandosi a seconda del grado raggiunto dai fratelli che lo compiono permette il reciproco riconoscimento anche allesterno del tempio; per il grado di apprendista Morgan Williams fornisce una doppia descrizione della stretta, la prima pronunciata durante il rituale, la seconda descrittiva: The rights hands are joined together as in shaking hands and each sticks his thumb nail into the third joint or upper end of the forefinger; the name of the grip is Boaz, and is to be given in the following manner and no other; the Master first gives the grip and word, and divides it for the instruction of the

candidate; the questions are as follows: The Master and candidate holding each other by the grip, as before described, the Master says, What is this?; Ans. A grip.; A grip of what?; Ans. The grip of an Entered Apprentice Mason. [Illustration of Masonry, Morgan William, Londra, 1827, p. 17] Take hold of each others hands as in ordinary hand-shaking and press the top of your thumb hard against the first knuckle-joint of the first finger near the hand. If the person whom you are shaking hands with is a Mason, he will generally return a like pressure on your hand [Illustration of Masonry, Morgan William, Londra, 1827, p. 80]. Per quanto concerne le parole sacre e di passo, seguendo quanto scritto dal Reghini riportiamo un passo di quanto da lui scritto in merito alla natura di queste parole e sulla loro origine: Ora accanto ad un gergo convenzionale recente e di ben limitato valore simbolico, quale per esempio tutto il gergo delle agapi massoniche, ed accanto ad un complesso di parole simboliche derivate dall arte architettonica, agevole riconoscere nel frasario massonico un insieme di voci e di frasi il cui simbolismo ha un carattere filosofico pi profondo e determinato. A questo insieme appartiene indubbiamente il gruppo delle parole sacre e di passo dei primi tre gradi massonici; e l evidente tradizionale e speciale importanza loro attribuita fa ragionevolmente presumere che in special modo da esse si possa ricavare qualche importante contributo per lintelligenza del concetto che dei primi tre gradi massonici e della loro allegoria filosofica avevano coloro che tali parole ai singoli gradi assegnarono (Arturo Reghini, Le Parole Sacre e di Passo dei primi tre Gradi e il Massimo Mistero Massonico, p. 3) Nel rituale del 1730 troviamo che la parola sacra dellapprendista duplice, per domanda e risposta. La domanda Boaz, la risposta Jakin; e la parola del compagno Jakin. Ma prima del 1800 esse si trovano gi invertite; unopera anonima del 1793 assegna Jakin al primo grado e Boaz al secondo. In questordine le riporta il Lenoir e si trovano tuttora nel rito francese e nel rito simbolico italiano derivatone [] Concludendo, possiamo dire che le parole sacre Jakin e Boaz significano rispettivamente: stabilit e movimento, resistenza e forza, passivit ed attivit, ossia corrispondono alle due categorie aristoteliche del patire () e del fare (); e dal punto di vista psicologico delledificazione spirituale alla patientia ed alla virtus, prese nella accezione pagana, non cristiana, del loro valore. Ed abbiamo gi veduto che proprio questa linterpretazione che data dallantico rituale del 1724, per il quale Jakin e Bohaz significano forza e stabilit della chiesa di tutte le et. [Arturo Reghini, Le Parole Sacre e di Passo dei primi tre Gradi e il Massimo Mistero Massonico, p.10 e p.14]. La raffigurazione sottostante tratta da The Grand Mistery of Free-masons Discovered del 1724 e indica le tecniche e i modi per riconoscersi tra massoni. Ora, poco in linea con ci che solitamente vien riportato sul segreto massonico, vorrei evidenziare un aspetto assai rilevante per lanalisi del

rapporto tra sacro e profano. Listituzione massonica speculativa dalla sua fondazione londinese ha provocato e subito numerosissime scomuniche per mano dei regnanti europei e per mano della Chiesa Cattolica. Sicuramente il comune denominatore che legava le misure repressive dei governi europei era la clandestinit delle riunioni e il giuramento di segretezza sui lavori svolti. Questi due elementi furono allorigine delle misure adottate contro la libera-muratoria negli stati europei e nell Impero ottomano prima e dopo la scomunica di Clemente XII del 1738. L aspetto maggiormente rilevante, oltre al fatto che la causa principale di scomunica risiedeva nella segretezza dei lavori, si mostra nel fatto che la scomunica cattolica di Clemente XII stata preceduta da tre provvedimenti antimassonici (per le ragioni sopra elencate) varati ed emessi da stati protestanti. I primi furono emessi dagli stati generali olandesi nel 1735, poi vene il Consiglio della Repubblica di Ginevra nel 1736, infine nel 1738 sia la magistratura dAmburgo che Federico I di Svezia presero provvedimenti contro la massoneria. Tutti protestanti. La scomunica cattolica di Clemente XII fu preceduta anche dalle editto emesso nel 1737 dal governo di Luigi XV di Francia e dal principe elettore di Mannheim nel Palatinato. Poi vararono provvedimenti antimassonici nel 1743 lImperatrice Maria Teresa dAustria; nel 1744 le autorit di Avignone, Parigi e Ginevra; nel 1745 il Consiglio del Cantone di Berna, il Concistoro della Citt di Hannover e il Capo della Polizia di Parigi; nel 1748 il gran sultano di Costantinopoli; nel 1751 il re Carlo VII di Napoli (futuro Carlo III di Spagna) e suo fratello Fernando VI di Spagna; nel 1755 gli Stati Generali dOlanda; nel 1756 il Cantone di Ginevra; nel 1763 i Magistrati di Danzica; nel 1770 il governatore dellIsola di Madeira e il Governo di Berna e Ginevra; nel 1784 il principe di Monaco e lElettore di Baviera Carlo Teodoro; nel 1785 il Gran Duca del Baden e lImperatore dAustria Giuseppe II; nel 1794 lImperatore di Germania Francesco II, il Re di Sardegna Vittorio Amedeo e l Imperatore russo Paolo I. [Fonti per verificare le varie e numerose scomuniche: Carlo Francovich, Storia della massoneria in Italia, dalle origini alla rivoluzione francese , La nuova Italia, 1989, p. 38; Giuliano Di Bernardo, Filosofia della Massoneria, Venezia, Marsilio Editore, 1987, pag. 133; Luigi Pruneti, Antimassoneria ieri e oggi, EDIMAI, Roma, 1995.; Gian Mario Cazzaniga, Storia dItalia. Annali 21: La Massoneria, Torino, p. 143-144;]

Bibliografia Arnold Van Gennep, (2002), I riti di passaggio, Bollati Boringhieri, Torino Victor Turner, (1976), La foresta dei simboli, Morcelliana, Brescia Simmel, Il segreto e la societ segreta Hutton Webster, (1922), Societ segrete primitive, Zanichelli, Bologna Arturo Reghini, Le Parole Sacre e di Passo dei primi tre Gradi e il Massimo Mistero Massonico Oliver G. A dictionary of simbolical masonry, london 1853 Tous les rituels de la gran loge dEcosse, 2007 Jean Stroun, Secret et Initiation, 1991 Illustration of Masonry, morgan William, londra, 1827, G. Giuliotto della massoneria e di altri scritti eretici, catania, 2010 Samuel Prichard, Masonry Dissected, 1730 J. Anderson, The constitution of the free-masons, Londra, 1723 The Grand Mistery of Free-masons Discovered, 1724 Robert-Jacque Thibau, (1996), La symbolique des druides dans ses mythes et ses legends, Dervy, Paris Carr T., The ritual operative freemasonry, 1911, the tyler publishing, ann arbor, Michigan Carlo Francovich, Storia della massoneria in Italia, dalle origini alla rivoluzione francese , La nuova Italia, 1989 Giuliano Di Bernardo,Filosofia della Massoneria, Venezia, Marsilio Editore, 1987 Luigi Pruneti, Antimassoneria ieri e oggi, EDIMAI, Roma, 1995 Gian Mario Cazzaniga, Storia dItalia. Annali 21: La Massoneria, Torino

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