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Editoriale

In questo numero
LE RUBRIICHE LE RUBR CHE INOLTRE

a cura dellllIllll..mo e Ven..mo Gran Maesttro a cura de I mo e Ven mo Gran Maes ro

SUFISMO E MASSONERIA: PUNTI IN COMUNE? VINCENZO GIOBERTI sintesi-storia e pensiero PILASTRI DELLA BELLEZZA: la Massoneria come una tradizione estetica TURTLETAUB
lapprendista stregone

LA VESICA PISCIS Simbologia della Morte

Vi Veri Veniversum Vivus Vici


"Con la forza della verit, da vivo, ho conquistato l'universo." Dr. Faust

I lavori riprendo con pi forza e vigore, i FFrr. tutti sono chiamati alladunanza, le Officine fervono. Cos inizia il settembre delle varie famiglie massoniche Italiche e non. Ricomincia la solita tiritera di studi, di ricerche , di affanni sul testi, ma anche quella di apatia ed afasia da parte di quanti non sono ferrati, di quanti tra le colonne di una Loggia, cercano la solita meschina bieca maniera per assurgere socialmente. Basta porgere lorecchio attento, per sentire critiche efferate a questo o a quel Fr., ma anche e soprattutto splendide parole di chi si sente colpito dalla missione che ogni massone deve avere, ossia, quella di promanare lidea di una vita, vista e vissuta tra la Squadra, simbolo di rettitudine, ed il Compasso, simbolo della libera azione. Orbene, quanti si sentono rapiti da questo impegno filosofico, avranno sicuramente ragione di quelli che vivono il loro essere massoni, in modo blando, distratto, bislacco, che rende ancora di pi non paghi del loro appartenere. Ricomincia la stagione dei raminghi, dei fuggitivi, di chi arriva e di chi parte, degli abbracci e dei saluti, ma la massoneria, quella vera, intensa, quella senza bandiera o vessillo, quella che rifugge il pennacchio, quella che al servizio dellumanit, non si cura di quanti non ne seguono i princpii, e va per s, con tutti i suoi controsensi tipici dello scibile umano, incurante di quanti le si accostano per sbaglio, per ambizione o semplicemente, spudoratamente, per curiosit. Bentrovati dunque, a tutti Voi uomini di buona volont, ognuno Uomini del fare, dellagire, e ben trovati anche a Voi genti inique, raminghe, scellerate, Noi tutti vi compiangiamo, ed a Voi ci rivolgiamo, quale esempio da non seguire del resto ogni uomo, compos sui . La nostra rivista, ormai si rivolge a massoni di ogni dove, e di ogni famiglia, ed a loro rendiamo grazie per averci dato la possibilit di esprimere il nostro dire, sollecitandone leloquenza, di tutti quei Fratellini, che ci pregiano del loro lavoro e della loro attenzione. Abbiatevi dunque miei diletti, il nostro pi vero Afflato Triplicemente Fraterno, e giunga lauspicio di un proficuo lavorio!!

Ill.mo e Ven.mo Fr. Santo Mancuso Gran Maestro

Logge siciliane tra '700 e '800


Francesco LANDOLINA
Listino 9,00 Editore Tipheret pubblicazione 21/07/2010 Pagg. 80, rilegato EAN 9788864960197

Un viaggio avventuroso a ritroso nella storia della massoneria siciliana, svolto con una ricerca accurata attraverso una ricca documentazione, in un percorso che abbraccia oltre un secolo. questo il contenuto del saggio di Francesco Landolina, affrontato con un meticoloso resoconto storico-documentario, per evidenziare il lento e costante cammino dell'istituzione massonica in Sicilia, spesso travagliato e sofferto. Con il presente volume la conoscenza massonica in Sicilia si arricchisce di un documento prezioso che pu stimolare, anche nel lettore comune, l'interesse per la tradizione massonica in Europa.

La Gran Loggia Unita Meridionale, sta attuando unapertura verso Ffrrdi fede islamica, anche nella convinta considerazione che si debba avere verso gli immigrati che vivono in Italia ed in particolare al meridione, per questi motivi, la redazione ha ritenuto di porgere un nuovo omaggio alla memoria del compianto FrGabriele Mandel khn, grandissimo letterato premio medaglia Nobel per la cultura, ed illustre rappresentante del RSAA UMSOI, che in vita stato lillustre rappresentante del Sufismo in Italia, amico in vita del Luogo-tenente Sovrano Internazionale del RSAA UMSOI, il Potentissimo Fr Giancarlo Maria Simonetti 33, al quale peraltro, rivolgiamo tutto il nostro afflato umano e massonico. Per voi tutti affezionati lettori, riproponiamo dunque larticolo che seguir.

SUFISMO E MASSONERIA:
PUNTI IN COMUNE?
di Gabriele Mandel khn

I bizantinismi dei cristiani ortodossi avevano condotto nel mondo cristiano, per reazione, ad uno
slancio mistico del monachesimo, alla Tebaide, agli stiliti, che in Siria (si pensi alla basilica di san Simeone stilita, fondata nel VI secolo), in Giordania (lampia tebaide monastica che era sorta fra le rovine di Petra), e in Egitto (in cui appunto era nata la Tebaide) furono a diretto contatto con i musulmani dei primi secoli. Alla stessa stregua i bizantinismi del kalm e della rigida ortodossia islamica non potevano non risolversi per reazione in una serie di ascetismi che furono una delle probabili basi del Sufismo. Un parallelismo corre comunque tra le comunit cristiane e quelle dei Sufi (anche se la discrepanza di secoli ci avverte che forse si tratta solo di un parallelismo formale): luso del panegirico e dellagiografia. Lesaltazione, di l dai limiti del razionale, di santi asceti del cristianesimo nel Vicino Oriente diede luogo tra VI e IX secolo ad una abbondante letteratura agiografica simile in tutto a quella, abbondantissima, che accompagn i Maestri degli Ordini sufi a partire dal IX secolo sino ad oggi. Penso ad esempio al palestinese Cirillo da Scitopoli (c. 323-560), al Prato spirituale di Giovanni Mescho (619), al sebaita Stefano il Melode (679), a Ignazio di Nicea (IX secolo), a san Metodio (?-847), a Simone di Metafrasto (X secolo). Unaltra analogia: dal patriarca di Gerusalemme, san Sofronio, (che negozi la resa della citt al califfo Omar nel 638), a san Massimo il Confessore (580-662) molto simile al grande sufi lHallaj a san Giovanni Damasceno (657749), tutta una poesia mistica cristiana prelude senz altro a quella, ancor pi abbondante, dei sufi. Le due letterature corrono sullo stesso piano, ma con una differenza sostanziale. A tutta prima certi testi sufi paiono infarciti di sillogismi formali, esagerazioni irrazionali, affermazioni da visionari ben poco attendibili. Sarebbe un errore accettarli alla lettera: l intento pur nell abbandono al gusto d un immaginifico fiabesco precipuo delle letterature orientali era quello di simbolizzare la vacuit della realt fenomenica, priva di valore in confronto al sublime dell intuizione mistica. La storia codificabile, le critiche, le disquisizioni e le citazioni letterarie dei dogmi? Bizantinismi cui si possono abbandonare i dottori del Kalm, considerati dai sufi come semplici anche se necessari ripetitori della parola scritta. La Verit va vissuta: quella sublime intuizione che di l da tutte le regole codificate e dalle sterili limitatezze dei critici conduce l artista di genio alla creazione di un capolavoro sublime. La Via del sufi amore, e non si pu analizzare lamore con il bisturi del pedante: va vissuto, il pi intensamente possibile, e null altro. Tuttal pi potr essere espresso dalla poesia o dalla musica.

Ma per tornare alle filosofie occidentali (aristotelismo, neoplatonismo, stoicismo, ermetismo, gnosticismo) esposte finalmente in lingua araba tramite quella siriaca e poi spesso riproposte dall arabo al latino ad una Europa che aveva perso molti dei testi originali i sufi vi trovarono termini, espressioni, delucidazioni, e perfino l itinerario mistico per le proprie esposizioni. A volte molta di questa filosofia oramai rivisitata in chiave ellenistica venne mediata dai Sabei, seguaci dei tre Ermeti egizi, e per i quali tutte le religioni erano conciliabili. Non poche volte, anzi, i Sufi vennero accusati da teologi ortodossi limitati ma potenti d essere dei cripto-Sabei, e da qui degli ermetisti paganeggianti. Cos, ancora una volta, attraverso i testi ermetici si trovano ricol-legamenti con il Manicheismo. Ermete l Iniziatore, cos vici-no quindi alle iniziazioni dei sufi, aveva insegnato l astro-nomia, l astrologia, l uso dell astrolabio, e ci era legale per l ortodossia islamica per-ch utile alla determinazione delle ore delle preghiere cano-niche. Ma aveva anche predicato la trascendenza mistica (in Le Leggi di Ermete, tradotte in arabo) e l alchimia spirituale che conduce alla compartecipazione della divinit. Otto testi in lingua araba erano dichiarati traduzioni da libri di Ermete Trismegisto; su questi si formarono i grandi maestri sufi Dh lNn Misr (?-859), che i sufi considerano il fondatore della Massoneria (o quantomeno anticip nella fondazione della sua Confraternita e della sua Loggia molte situazioni precipue della Massoneria occidentale), Kharrz (?-899), lHallaj (857-922) e Yahy Suhraward (1155-1191). Tuttavia un autore gnostico in particolare interess i sufi: Plotino. Le sue Enneadi vennero approfondite o studiate in particolare da Frb, Avicenna, bn lcArab. Alcuni sufi anzi considerarono Plotino loro precursore ( Bevemmo di quel vino prima che la vigna fosse piantata, scrisse `Omar bn lFridh [1181-1235], intendendo con questo che il Sufismo era gi in atto prima che nascesse il profeta Maometto). Altre dottrine ancora sono state proposte quale origine del Sufismo. In particolare lo zoroastrismo e il mazdeismo. Per quanto riguarda alcuni maestri sufi queste ipotesi non sono da scartare del tutto, ma per l insieme del Sufismo questa origine non accettabile. Certo: pi che le filosofie classiche, pi del verbo di Aristotele o di Platone su cui si bas molta della filosofia islamica i concetti zoroastriani del Bene contro il Male, dell angiologia, e soprattutto della Luce contrapposta alle tenebre (si veda Shihboddn Yahy Suhravard, 1155-1191) permearono molto anche alcune scuole sufiche del XIII secolo.1 Hasan Basr ( ?-728); Mlik bn Dnr; Fadl Raqqsh; Rabt bn cAmr Qais; Slih Murr; cAbd lWhid bn Zainad ( ?-793). 2 Rabc bn Khaitham ( ?-686); b srcil Mulac ( ?-757); Jbir bn Haiyn; Kulaib Saidw; Mansr bn cAmmr; b lcAthiya; cAbdak.

VINCENZO GIOBERTI
-sintesi-storia e pensiero
Breve biografia Il filosofo, teologo, sacerdote e uomo politico Vincenzo Gioberti, nacque a Torino il 5 aprile 1801 figlio di Giuseppe, un piccolo borghese di condizione economiche modeste, che lo lasci orfano in giovane et. Sotto linfluenza della madre, una donna di forti sentimenti religiosi, Gioberti. intraprese un percorso deducazione e studi ecclesiastici, presso i Padri Oratoriani, culminato con la laurea in teologia nel gennaio 1823 e lordinazione a sacerdote nel marzo 1825. Nel 1826 egli fu nominato cappellano di corte ed, in seguito, entr progressivamente nella vita sociale e politica del Piemonte dellepoca, dapprima allacciando rapporti con la societ segreta dei Cavalieri della Libert, dorientamento costituzionalista liberale moderato, poi collaborando, sotto lo pseudonimo di Demofilo, con la rivista di Giuseppe Mazzini dal1805 al 1872, La Giovine Italia.. Tuttavia le sue idee filosofiche panteistiche e, soprattutto, il pensiero politico dispirazione repubblicana mazziniana, lo misero in cattiva luce: fu, infatti, arrestato dalla polizia nel giugno 1833, e, dopo qualche mese di carcere, costretto ad andare in esilio nel settembre dello stesso anno. Visse quindi per ben quindici anni allestero, dapprima a Parigi, poi lungamente a Bruxelles, dove camp come insegnante e scrivendo svariati trattati filosofici e politici. La sua fama soprattutto legata alla pubblicazione, nel 1843, del trattato Del primato morale e civile degli Italiani, dedicato a Silvio Pellico. Accolto in maniera molto fredda, se non ostile dal mondo ecclesiastico. In particolare, esso diede inizio ad unannosa polemica tra Gioberti e l ordine dei gesuiti, che prosegu con le Prolegomeni al Primato del 1845, Il Gesuita Moderno del 1847 e lApologia del Gesuita Moderno del 1848, e che port, qualche anno dopo, alla messa allIndice dei suoi libri. Sempre al periodo franco-belga risalgono alcuni suoi scritti polemici contro Antonio Rosmini Errori filosofici di Antonio Rosmini, del 1842, Felicit de Lamennais, del 1840) e contro il filosofo hegeliano francese Victor Cousin Nel 1846 il re sabaudo Carlo Alberto (1831-1849) proclam unamnistia, ma Gioberti., che nel frattempo si era trasferito a Parigi, non ne usufru e fece ritorno in patria solo nel 1848, il 29 aprile, dopo un rientro a Torino, a Gioberti,. fu offerto un seggio di senatore, ma egli prefer quello di rappresentante nella Camera dei Deputati del regno di Sardegna, di cui fu eletto primo presidente.

Poco dopo Gioberti. divenne capo del governo piemontese, tuttavia lo scoppio della seconda fase della 1 guerra dindipendenza e le polemiche con gli altri ministri sulla sua proposta di restaurare il Granduca di Toscana e il papa,scacciati dai moti popolari del 1848 dai loro rispettivi troni, misero fine alla sua carriera politica. Non piaceva, tra laltro, la sua idea di una federazione di stati italiani sotto la presidenza del papa, che gli valse il titolo di neo-guelfo. Dopo la sconfitta di Novara del 23 marzo 1849, il nuovo re Vittorio Emanuele II re di Sardegna: 1849-1861; re dItalia: 1861-1878 offr a Gioberti. un incarico diplomatico a Parigi, dove si trasfer e da dove non fece mai pi ritorno in Italia. A Parigi Gioberti, compose laltra sua opera fondamentale dopo il Primato morale e civile, il Rinnovamento civile dItalia; mor per un colpo apoplettico il 26 ottobre 1852.

sintesi del pensiero


La sua filosofia una miscela di ontologismo panteistico, tradizionalismo e neoplatonismo. Il tutto riassunto in un processo ciclico, che presenta una fase discendente, la mimesi il processo di derivazione del mondo da Dio, ed una fase ascendente, la metessi il processo con cui il mondo e luomo ritornano a Dio. Dio si presenta al nostro intuito come lIdea, o lEssere reale assoluto, o Ente (Ens), che non pu essere causato da altro ed esiste quindi necessariamente. Tutte le creature sono invece esistenze e sono state create ex nihilo da Lui ; per Gioberti. la mimesi era riassunta nella frase lEnte crea lesistente, e da Lui discendono, ma non possono essere confusi con Lui. La creazione non si conclude, in ogni caso, con latto creativo, ma con lanelito dellesistente in particolare luomo a ritornare allEnte, sintesi della metessi era la frase lesistente torna allEnte. G.L. Carbonaria- Armando Albuquerque Silva

PILASTRI DELLA BELLEZZA:


la Massoneria come una tradizione estetica
Di W. Bro. Adam G. Kendall PM Henry Wilson Coil Library & Museum di massoneria Gran Loggia di F. & a.m. della California

Parte prima: introduzione ad un estetismo massonica L'intento e l'azione della volont individuale che la spinge ad entrare nel portale della Massoneria e il processo in corso da cui ci si forma in quanto tale un tema comune in tutta la tradizione. E 'illustrato dal simbolismo e allegoria dell'estetica dell'artigiano, che definita come una branca della filosofia che fare con la creazione della natura, e l'apprezzamento della bellezza. Infatti, tutto il mito massonico si dice che impartire nella avviare le capacit creative dei costruttori di templi antichi, in modo che i loro fiori disciplina speculativa in autoesplorazione. Di qui la simbologia, il dramma rituale (o allegoria), gergo e (soprattutto) le comuni origini massoniche storia, sia di costruttori di ancestrale e architetti medievali e dei lavoratori della pietra, malta e metallo - il tema centrale dei drammi didattici che comprendono Antica Craft Massoneria. stata la mia osservazione personale di artista, che il metodo di insegnamento incarna una illustrazione sistematica ritualizzata della reale identit di estetica derivata da un passato mitologico operativo. Il percorso del esteta, ammiratore di principi estetici, non si limita solo agli artigiani, ma a tutte le persone buone e vere che sono interessati a chiave i precetti di sapienza, forza e bellezza. ingegnoso sistema ei livelli di profondit della Massoneria di rettitudine e di conoscenza di s insegna, al suo interno, che un individuo pu costruire e condurre la propria vita come se fosse 10

metaforicamente una bella, forte edificio a forma di abilit, ma, ahim, non senza il minimo sforzo o fatica di forza regolamentati e di moderazione. Qui pone le necessit della formazione di una tecnica che richiede una naturale predisposizione a una mentalit creativa e razionale. Questa filosofia sono stati privi di apprezzamento per la parte sopra-cosciente e spirituale dell'uomo, sarebbe rigida e priva della meccanica che incoraggiano lo sviluppo di possibilit creative. Al contrario, se fosse puramente creativo per se stessa, lo sforzo dovrebbe essere considerato fuori fuoco, non importa quale il design. Per le arti in tutte le loro forme: la scientifica, il medico, l'architettura, e l'ammenda, si combinano formula, l'intelletto, la logica e la ragione con l'intuizione e la creativit mercuriale. Queste arti professionali sono anch'essi sono dipendenti l'una dall'altra per molti edifici non sarebbero mai stati costruiti senza il metallurgista o altri scienziati, come un ingegnere o un sismologo per determinare i punti pi delicati della struttura dell'edificio e la sua relazione con la terra su cui si siede. Inoltre, nessuno di essi pu essere espresso senza l'abilit dell'artista multa che pu richiamare l'anatomia di un edificio o un corpo da usare come una mappa per l'architetto o il chirurgo. In fine, estetismo l'ideale con il quale tutte le abilit della persona umana pu unirsi per creare un'opera d'arte in perfetta armonia. Questo un punto molto importante se si considera l'unit e l'interdipendenza in natura. Intenti e di azione deve essere bilanciata in modo da raggiungere il suo obiettivo - che quello di creare qualcosa, come accennato prima, equilibrato e perfetto. Tuttavia, il risultato finale non la finalit, il processo della sua creazione determina la sua perfezione. Quindi, per l'esteta, il processo di comprensione del percorso e del modo in cui si pu influenzare lo svolgersi del suo divenire, si trova nel paziente l'acquisizione e l'esercizio di abilit - che l'armonia di intenti e di azione.

La seconda ed ultima parte seguir sul prossimo numero

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LA VESICA PISCIS
La Vesica Piscis (o Vescica Piscis) un simbolo stupedamente
semplice e complesso al tempo stesso. Si tratta nella sua forma base di due archi uniti ai due estremi della parte concava, a formare la classica foggia della mandorla. Questo simbolo si rinviene in moltissimi contesti: su megaliti e grotte preistoriche, in Egitto, in Cina, in India; per gli Ebrei era il simbolo della Creazione da parte di Yahw dell'Universo, per i Cristiani era il simbolo del pesce, l'Ichthys, acronimo di Iesus Christos Theus Soter, cio Ges Cristo figlio di Dio. Qui il simbolo della Vesica Piscis si confonde in quello della Triplice Dea, a conferma della sincronia dei due archetipi. Come l'esoterista indiano Drunvalo Melkisedek scrive nel suo libro "The Ancient Secret of The Flower of Life", nella proporzione della Vesica Piscis sarebbe nascosta la frequenza dello spettro elettromagnetico della luce. Sarebbe questa la Luce del primo verso della Bibbia, la Luce di cui la Dea Madre suprema, Iside, si fa portatrice nelle raffigurazioni tarde: il Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico, rappresentava la luce della conoscenza, della consapevolezza di cui la Dea la regina. Anche nelle raffigurazioni successive, come la statua della Legge Nuova sul Duomo di Milano o le varie Statue della Libert di Parigi e New York, la Dea porta luce e conoscenza, intesa come consapevolezza del potere della vita, chiaramente opposta al Male e alla sterilit. Un concetto questo condiviso anche dai Pitagorici. Sicuramente per non si tratta di un simbolo cristiano o ebraico, ma ha una radice indoeuropea antichissima e legata alla Dea Madre. Anzi per l'esattezza si tratta della vulva della Madre Terra: la mandorla infatti un chiarissimo richiamo al Femminino Sacro e alle proporzioni della Geometria Sacra di unione degli opposti, similarmente al concetto di Yin e Yang. Le polarit inttersecantisi generano il Dio, il divino figlio della Madre Terra, ossia l'Uomo, visto nel passato pi remoto come un essere superiore in grado di sviluppare dentro di s l'illuminazione spirituale. La Vesica Piscis si nota chiaramente nei pressi dell'Antro della Sibilla di Cuma e qui palese il collegamento con la Luna e la fertilit. Ventotto tacche nelle pareti tufacee ricordano il calendario mensile lunare, associato al ciclo femminile e alle mestruazioni, emlema a loro volta della fertilit. La Dea Lunare diviene quindi colei che genera la vita sulla Terra, nel pieno rispetto del concetto della Triplice Dea. Questo concetto stupendo legato a cicli astronomici su grande scala hanno conferma in un altro luogo sacro, Glastonbury, in Cornovaglia: un luogo sacro legato alla religione celtica e ai miti del Graal e di Re Art.-

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Sopra, a sinistra e al centro: La Vesica Piscis associata al calendario lunare nell'Antro della Sibilla di Cuma. In un luogo associato al Trapezio, altro fortissimo simbolo della Dea Madre, la Vesica Piscis sottolinea il legame dei primi umani con la Terra e la Luna, legate all vita, alla fertilit, alla sopravvivenza della specie. (A destra) Di questo significato se ne appropriato la Chiesa Cattolica, al solito sovrapponendo al Femminino sacro i riferimenti a Cristo. Ecco dunque uscire dall'utero della Dea Madre un simbolo di morte quale la croce del supplizio di Ges. In questa logica si pu rinvenire anche un significato ciclico di morte e rinascita, non completamente ortodosso. Questa foto stata scattata nella chiesa di San Vincenzo al Prato di Milano, sede in tempi remoti di un importantissimo tempio dedicato alla Dea celtica Belisama.

A lato: La Vesica Piscis trova un'incredibile connessione con la regione stellare associata al centro galattico della nostra Via Lattea. Anche qui compare la sacra forma, infatti questo posto largo migliaia di anni luce un luogo di nascita, di genesi di stelle

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TURTLETAUB
lapprendista stregone
Riceviamo e Pubblichiamo da Pietro Vitale Giornalista-pubblicista Bari

amici, prima delle vacanze estive desidero congedarmi da Voi con un mio ultimo lavoro tratto dal film Turtletaub. Un recente film disneyano che vede come star femminile la nostra Monica Bellucci (omaggiata quindi nella foto di copertina, tratta dal film). Il film, gradevole, sviluppa il mito disneyano dell'apprendista mago: il protagonista apprende da un allievo di Merlino come sconfiggere i malvagi poteri di Morgana nella New York dei nostri tempi. L'interesse sta pi nel mito, in verit, che nella pur gradevole ripresa. Un antico mito disneyiano infatti , quello dell'apprendista: il buon Walt Disney, massone convinto, aveva fatto difatti recitare la parte dell'apprendista al giovane Mickey Mouse all'interno dello sperimentale film ad episodi "Fantasia" (1940). Topolino, del resto, aveva gi vissuto avventure massoniche nei fumetti disneyani, in seguito accantonate, realizzate da Fred Spencer dal 1932 al 1938, all'interno del programma per il reclutamento delle giovani leve all'interno del De Molay Order, avviato nel 1919 (significativo che il programma giovanile sia quello che pi esplicitamente richiama il mito templare). La forma stessa della testa 14

Cari

di Topolino, del resto, sempre composta da tre cerchi identici quale che sia l'angolatura, richiama i tre punti pitagorici che hanno un notevole valore simbolico all'interno della massoneria stessa. Il recente film disneyano cita esplicitamente il cartoon nella scena dell'animazione delle scope a fine di pulizia (oltre a molte altre minute citazioni sparpagliate nel film, tra cui il cappello topolinesco che appare nella scena finale). Si tratta della stessa scena che era stata gi ripresa, nel 1963, da "La Spada Nella Roccia", primo film in animazione xerox con figure umane, dove un saggio Merlino addestrava un giovane Art quale suo apprendista nelle arti magiche. L'idea dell'uso domestico della magia quale magia positiva ricorre fra l'altro anche nel recente Harry Potter, di cui ho da poco parlato. La fissazione sull'animazione della scopa come elemento importante, bench umile, dell'arte magica, rimanda del resto ad una lunga tradizione stregonesca, all'archetipo stesso della strega che vola al sabbah cavalcando la propria scopa. La scopa infatti, oggetto apparentemente domestico, la mascheratura migliore per la bacchetta magica come catalizzatore principe dell'energia del mago. Un elemento che torna anche nel fortunato telefilm "Charmed" (1998-2006): in una puntata il Trio perde i poteri, ma li riacquista compiendo i lavori domestici fino a caricare di energia magica le scope utilizzate. Del resto, riandando in dietro, il tema dell'apprendistato stregonesco risale a Goethe, altro grande massone, che nel 1797 aveva scritto una ballata poi musicata da Paul Dukas nel 1897, e a cui il cortometraggio disneyano si era ispirato. Ma a sua volta, Goethe si era ispirato al Filopseudes (l'Amante del Falso, il contrario del Filosofo classico come Amante della Sofia) di Luciano di Samosata, composto nel II secolo dopo Cristo e comunque ispirato a miti persistenti da sempre nella tradizione magica: un costante invito alla prudenza iniziatica che sempre un buon insegnamento, nella tradizione ermetica e non. Ho detto! (18)

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Simbologia della Morte A


pparentemente i concetti di morte e vita sono, ma non cos perch sono due facce della stessa medaglia. Questo concetto talmente presente nell'istituzione che nel tempio massonico il pavimenti obbligatoriamente composto da quadrati bianchi e neri, questo per ricordare continuamente il dualismo dell'esistenza materiale e la coesistenza di questi nell'essere umano, nel mondo della rappresentazione fisica, tutto duale: maschio/femmina, caldo/freddo, positivo/negativo, luce/buio, e cos via. L'evoluzione spirituale inizia nel momento in cui si conciliano gli opposti uscendo dalla dualit. In massoneria similmente a tradizioni antiche si usa la simbologia della morte per veicolare concetti filosoficioperativi, considerate tanto per fare un esempio, che in sanscrito si usa la stessa parola sia per dire vita che per dire morte. E' in quest'ottica che nei tempi antichi sono stati scritti libri come il libro tibetano dei morti ed il libro dei morti egizio, Strumenti per far comprendere come distaccarsi dal normale stato di coscienza ed usando il processo della morte come simbologia. L'esperienza vicaria della propria morte permette di acquisire strumenti normalmente preclusi all'esperienza della quotidianit. Le tradizioni antiche ci dicono che sia la morte che la vita hanno la loro fonte nello spazio interiore della mente. Durante questa vita, la coscienza , pu realizzare la realt ultima, attraverso tappe meditative simili alle tappe naturali del processo della morte. Questo studio un metodo diffuso in tutti i continenti. Ora rilassiamoci e iniziamo il viaggio interiore Per avere la morte dobbiamo avere la vita che si formata con l'unione dell'anima con i quattro elementi,la morte procede in direzione inversa. Il processo della morte inizia con l'assorbimento dell'elemento "Terra," nell'elemento "Acqua": per cui il morente sperimenta l'incapacit di muovere le membra, la sensazione di sprofondare, e un rumore simile a un terremoto o a una valanga. Il corpo perde la sua agilit, i muscoli si contraggono, le pupille restano fisse. Interiormente il morente ha delle visioni simili ai miraggi. Nel secondo stadio, l'elemento "Acqua" si dissolve nell'elemento "Fuoco". Interiormente si percepisce come una nebbia o un fumo che riempie tutto lo spazio. Il terzo stadio caratterizzato dalla dissoluzione dell'elemento "Fuoco" nell'elemento "Aria,". Tutto lo spazio mentale pervaso da scintille di luce. I tibetani chiamano questo stadio lo stadio delle lucciole. Durante la quarta tappa la dissoluzione dell'elemento "Aria" e il suo assorbimento nell'elemento "Etere", fa cessare ogni volere, ogni processo intenzionale. C' come una piccola luce immobile, simile a quella di una lampada ad olio. Il livello di coscienza neutro, non c' n dolore, n piacere. La respirazione cessa. 16

Il processo di riassorbimento delle coscienze grossolane e degli elementi di sostegno, non implica la loro totale scomparsa. Sono in qualche modo dissolti in una coscienza sempre pi sottile e vi dimorano allo stato latente, sotto forma di "Impronte". Pi tardi queste si manifesteranno di nuovo gradualmente come coscienza sempre pi grossolane, all'inverso del processo di assorbimento. un tale fenomeno che dar origine "al Corpo dello Stadio Intermedio" tra morte e rinascita. Il quinto stadio richiederebbe spiegazioni concernenti ci che impropriamente viene definita "fisiologia del corpo sottile". Al momento della morte l'energia vitale scende dalla testa verso il cuore. Questo movimento provoca una visione bianca radiante, simile a quella del cielo al plenilunio. "l'Argento vibratile" che caratterizza il mondo "Astrale" descritto anche dall'occultismo occidentale. Va precisato che i processi descritti riguardano una dinamica energetica sottile, che non va concretizzata, o concepita in termini di "fisiologia", giacch si tratta di indici della motilit in quanto espressione del totale processo vivente. Il sesto stadio caratterizzato dalla visione di un chiarore rossastro, simile a quello del cielo al tramonto. Viene attribuito alla risalita della forza vitale che dimora nel plesso solare fino al cuore. L'incontro di queste due forze vitali, maschile (bianco) e femminile (rosso), provoca una sottile visione simile a quella di un cielo nero radiante. L'ottavo stadio comporta il distacco del "flusso di coscienza" dal corpo fisico. Questa esperienza chiamata Luce Chiara della Morte ed vacuit. Paragonata a uno spazio vuoto e brillante, indica che il processo della morte completato. Dopo l'esperienza della luce limpida (che non un aldil, ma un tipo di coscienza sempre presente anche durante la vita, bench non possa essere espressa in termini di spazio o di tempo) l'illuminazione dovrebbe essere stata realizzata. Ove ci non si realizzi, il flusso di coscienza disincarnato penetra, nello stadio intermedio. Tra la morte e la rinascita, il flusso di coscienza sostenuto da energie molto sottili e, sulla base delle impressioni accumulate in seguito alle azioni precedenti, viene anche proiettato un Io simile all'io onirico, l'Io dei sogni. L'essere nello stato di coscienza intermedia, non pi gravato dalla grossolana griglia dei sensi fisici, dotato di straordinari poteri di mobilit, chiaroveggenza, attitudini extrasensoriali. A seconda dell'inclinazione karmica, si d luogo a esperienze meravigliose. Ma, se non si purificato il proprio essere si possono fare esperienze terrificanti e sgradevoli. Non entrer ulteriormente nei particolari ma quello che avete appena letto esperienza del moriente e dell'operatore evoluto che utilizza la coscienza vicino alla morte per varcare la soglia oltre il mondo materiale. L'esperto riconoscer facilmente allegorie di operazioni alchemiche, come "l'Opera al Nero", "l'Opera al Bianco" e "l'Opera al Rosso". 17

LE TRADIZIONI DEI SUPERIORI INCOGNITI

gni popolo, ogni religione ogni confraternita, ha delle entit che guidano e proteggono

l'evoluzione della tradizione. Nella tradizione sabea ad esempio esistono i Veglianti che guidano il popolo prescelto dal divino e vegliano sulla loro uniformit alla tradizione. Lo stesso dicasi per la tradizione ebraica dove degli angeli vegliano sull'umanit dal monte Tabor? Nella tradizione islamica il pellegrinaggio fatto a La Mecca comporta una cerimonia obbligatoria che consiste in dei giri rituali attorno alla Kaaba, la Pietra Nera, una genuflessione e un atto di adorazione al Signore. Questa cerimonia, racconta il Corano, veniva praticata dall'origine dei tempi dagli angeli e i mussulmani la praticano ora continuamente perch questa cerimonia non deve essere fermata, pena gravi pericoli per tutti i buoni. In oriente, dove si crede che l'essere umano dopo un molteplice ciclo di nascite e di morti possa raggiungere un livello di evoluzione spirituale che lo collochi in uno stato quasi divino, presente la tradizione maestri di grande levatura spirituale che dopo aver terminato il ciclo delle esistenze scelgono di non ricongiungersi con l'assoluto ma di rimanere sulla terra materialmente presenti ed in luoghi appartati per aiutare l'umanit nella sua evoluzione. Nel Tibet il monaco che riceve l'iniziazione fa un solenne giuramento che lo impegna per l'eternit nel momento in cui dovesse raggiungere la liberazione dalla catena delle esistenze egli non si tuffer nel Nirvana ma rinascer finch ogni essere vivente non abbia raggiunto a sua volta il Nirvana. Secondo la tradizione tibetana, l'emanazione divina al momento della creazione si divisa in sette raggi diversi, per cui tutto il creato diviso in sette categorie diverse, anche l'umanit, ogni uomo ha perci un suo sentiero per l'evoluzione spirituale; al vertice di questo sentiero ci sono sette maestri che hanno raggiunto il pi alto livello evolutivo. Questa gerarchia spirituale aiuta l'umanit a crescere ognuno secondo le caratteristiche che gli sono peculiari influenzandoli al livello sottile. Nella tradizione indiana Vedanta le cose sono leggermente diverse perch i raggi sono dodici ognuna con la sua gerarchia con a capo un maestro ma i dodici sono raggruppati a gruppi di tre con a capo quattro patriarchi che ha superato il livello umano e quello angelico, fino al punto, da essere una emanazione divina. Shankara che considerato il Cristo indiano riform la religione indiana inventando l'Induismo, l'ordine dei monaci Swami, lo Yoga e il Vedanta anche se le ultime due sono attribuite a due suoi discepoli. In particolare divise gli Swami in dodici rami e replicando la gerarchia celeste costru quattro monasteri ai punti cardinali dell'India con a capo quattro patriarchi a cui prescrisse che si dovevano tributare gli stessi onori dei loro omologhi divini. Chiunque avesse intrapreso il sentiero iniziatici sarebbe dovuto entrare nel ramo dell'ordine che gli era affine e solo in quello. Ogni asceta man mano che progredisce sa di avere gi un percorso prestabilito. Questi concetti presenti nella tradizione indiana e tibetana arrivano a noi attraverso la simbologia mitriaca egizia e Sufi, ma anche dalla traduzione di testi indiani trascritti in arabo. Quindi riassumendo abbiamo una tradizione indiana, una tibetana, un'egizia, un'ebraica, una sabea, 18

un'islamica, che concordemente ci racconta che dei maestri superiori pi o meno incarnati, guidano i destini dell'umanit, a vari livelli di evoluzione. Ma come arrivano in Europa queste idee? Arrivano veicolate dalle tradizioni mistiche ed iniziatiche: la tradizione greco-alessandrina, la Kabalah ebraica, lo gnosticismo, ed il misticismo Sufi. Le strade sono varie, inizialmente ci sono gli scambi commerciali con l'impero ottomano, che adottava una politica di liberalismo religioso dovendo far coesistere popoli e religioni diverse. Successivamente le crociate iniziarono una trasformazione che doveva proseguire inarrestabile, l'entrata in contatto dei crociati con i religiosi islamici di Gerusalemme e non solo con loro, ma anche con gli Ebrei orientali avrebbe fornito gli strumenti per uno scambio fruttuoso per tutti, del resto l'influenza dei corti moresche in Spagna dove circolavano liberamente saggi cristiani, arabi, persiani, ebrei, avrebbe fornito la base per la mistica cristiana di Ramon Lullo o di Teresa d'Avila. Il sincretismo che ne deriver prender un nome arabo Al Chimia semplicemente La Chimica. In Europa si comincia a parlare di Alchimia tanto, che persino padri della chiesa si sentono obbligati a scrivere sull'argomento, vedi San Tommaso d'Aquino e il gi gi citato Lullo. Il rinascimento far da cassa di risonanza, Marsilio Ficino tradurr i testi orientali ed alchemici, ma solo con Lutero si avr un liberalismo religioso al punto che s la diffusione di massa dell'Alchimia e la riorganizzazione delle varie confraternite iniziatiche. Ognuna vantando superiori occulti. Tra le varie confraternite fiorite in Germania ce n'era una molto antica che avrebbe avuto nel corso degli anni successivi una storia molto intensa, la Massoneria; in realt non si chiamava ancora cos ma da quello che ci dice il filosofo Lessing si chiamava semplicemente Mens dal vocabolo latino e tedesco che significa solo tavola o persone intorno ad un tavolo, il termine successivo inglese masons sarebbe una corruzione del nome originale da errata pronuncia. In questo cenacolo di alchimisti e di costruttori sarebbero nati vari movimenti tra cui il pi importante il movimento rosacrociano. La gran vitalit di questa confraternita era di rigenerarsi continuamente innestando nuovi germogli sul tronco iniziale, ma con la chiusura dell'esperienza rosacrociana, il movimento sentiva probabilmente esaurita la missione perci fu deciso di uscire all'esterno. La nazione scelta per quest'operazione fu L'Inghilterra che si era guadagnata fama di nazione tollerante e liberale. I cenacoli si riunivano da secoli nelle taverne in giorni stabiliti, ma nel 1717 quattro logge si riunirono e proclamarono la fondazione di una Gran Loggia Unita. Il fatto in s apparentemente di scarsa rilevanza doveva incidere in seguito sui destini delle nazioni. Dandosi connotazioni spiritualistiche ed iniziatiche, la massoneria avrebbe dovuto far riferimento ad entit spirituali che avrebbero guidato l'Ordine, invece su quest'argomento fu mantenuto un assoluto riserbo in terra d'Albione. Questa tradizione ripresa da Francis Bacon nel suo Nuova Atlantide in cui allude a una misteriosa isola in cui un popolo molto evoluto spiritualmente mandava di volta in volta degli emissari in Europa per suggerire a persone prescelte delle scoperte per far evolvere l'umanit. E diffondevano il segreto della polvere di proiezione. Ben diversa la situazione sul continente, nel 1746 viene fondata la massoneria in Francia e di superiori incogniti si parler troppo ed a sproposito. La leggenda di cui gli occultisti avevano fornito lo schema fu sfruttata dal punto di vista puramente massonico dai differenti Sistemi templari che nacquero in Germania nell'ultimo terzo del XVIII secolo, ma tutti questi Riti conservarono non di meno un concetto specificamente ermetico, quello del Superiore Incognito. Un principio universalmente ammesso dagli adepti da almeno tre secoli era, infatti, che l'arte della trasmutazione era integralmente conosciuta soltanto da alcuni Saggi che se ne trasmettevano gli enunciati dai tempi 19

pi remoti. Per non esporsi alle persecuzioni degli uomini cupidi e dei potenti di questo mondo, che avrebbero tentato di strappargli i loro segreti per soddisfare le loro passioni, questi Saggi si dissimularono in un'ombra impenetrabile ma, per incoraggiare nelle loro ricerche gli adepti meritevoli, facevano pubblicare per loro dei trattati allegorici o indirizzavano loro, di volta in volta, degli emissari che andavano di paese in paese, di citt in citt, rendevano visita inopinatamente agli alchimisti isolati, comunicavano loro istruzioni, talvolta distribuivano loro qualche particella della pietra filosofale, poi sparivano misteriosamente come erano venuti. Si citavano nel XVII secolo tra questi inviati autori di trattati ermetici celebri come il Cosmopolita, Sendivogius e il Filalete e, nella stessa epoca, la leggenda rosacrociana parlava di Superiori anonimi che formavano un consiglio supremo che contava nove membri. Il mistero di cui si velarono le persone e l'attivit dei Superiori supremi si giustificava solo con il motivo che invocavano gli alchimisti, quindi i Massoni Templari, che si occupavano soltanto in via accessoria delle scienze occulte, furono molto imbarazzati ogni volta che cercarono di determinare quali potessero essere questi capi enigmatici di cui la Massoneria aveva fino allora parlato e quale scopo perseguivano. La fede nell'esistenza del Superiore Incognito condusse i Sistemi templari tedeschi e svedesi a immaginare una nuova favola, di cui, come vedremo, restarono a lungo invischiati. Perch dei gruppi massonici sedicenti RosaCroce cercarono di assicurarsi l'influenza su tutta la Massoneria scozzese rettificata pubblicando un apocrifo conosciuto dai Massoni sotto il nome di Testamento di de Molay, titolo evocante il ricordo del testamento di Christian Rosenkreutz, che giocava un ruolo importante nella storia della setta, ed inoltre numerosi quaderni dei gradi templari che compongono un Sistema che datava dal 1775 e di cui gli autori erano evidentemente degli pseudo rosa-croce. Nel XXI secolo opportuno lasciar scivolare nell'oblio i superiori incogniti vittima di eccessiva sovraesposizione nei secoli passati, e frequentemente agitati con motivazioni non troppo limpide, e nell'ambito dei giochi di potere.

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GLOSSARIO
(A cura dell Ill.mo e Ven.mo fr Santo Mancuso Gran Maestro)

massonico

Lettere
VZ
Valle. Entit geografica in cui si suddivide amministrativamente una obbedienza massonica. Venerabile. Abbreviazione di Maestro Venerabile. Vesti e gioielli. Come gli Strumenti, hanno una remota origine esoterica a cui ciascun Rito ha dato una propria caratterizzazione. I pi importanti sono: - il collare: si tratta di un'insegna che indica una funzione e pertanto obbligatorio, specie per gli Ufficiali di Loggia. Generalmente foderato di nero (anche se i vari riti consigliano colori e disegni diversi per caratterizzare i valori della propria discendenza); - i gioielli (in buona parte uguali agli strumenti rituali) sono mobili (come il Perpendicolare) quando, a seconda della funzione che si sta assolvendo, passano dall'uno all'altro; e sono immobili quando richiamano i gradi. Ve ne sono per almeno altri 19 tramandati dalla tradizione pi amica, che non cadono in disuso perch sono non soltanto evocativi, e pertanto ricchi di fascino esoterico, ma anche molto decorativi; - il grembiule. sicuramente il pi importante elemento dell'abbigliamento massonico. Composto da un rettangolo e da una bavella triangolare e sormontato da una cintura, 6 di pelle bianca per l'Apprendista; orlalo di rosso per il Compagno; foderato di rosso per il Maestro con al centro le lettere M e B separate dai tre caratteristi ci punti a triangolo; - i guanti bianchi, uguali per tutti, sono il simbolo dell'onore. L'Apprendista ne riceve due paia, uno per s e l'altro per la donna che pi stima; - la sciarpa azzurra, portata a tracolla dalla spalla destra al fianco sinistro, ricorda il sostegno della spada. Insomma, e in pratica un ornamento con cui s'intende 21

saldare la tradizione cavalleresca con quelle dei muratori costruttori di piramidi o di cattedrali. V.I.T.R.I.O.L. Acronimo della frase di origine alchemica "Visita Interiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem". Campeggia nella Camera di riflessione. Volta stellata. Soffitto di un tempio massonico che riproduce il cielo nel giorno del Solstizio destate. Simbolicamente rappresenta la costruzione del Tempio non ancora finita a simboleggiare che i lavori del Tempio interiore per un massone non finiscono mai. Volta dacciaio. Omaggio reso in tempio a un visitatore illustre dai membri della loggia che allineati su due file incrociano le spade e formano una volta sotto la quale passa il visitatore. Zodiaco. Al contrario di quello astrologico non ha sbocco divinatorio. I massoni tengono infatti a precisare che per loro ha un alto ed esclusivo valore di cosmologismo simbolico. Lespressione oscura, ma qualche esempio pu chiarire la differenza rispetto allastrologia: lAriete la rappresentazione della spinta verso laffiliazione; i Gemelli lo sono della luce che riceve lApprendista, mentre la Bilancia configura una piena maturit, quindi il maestro. Data la funzione simbolica, lo Zodiaco un elemento fisso dellarchitettura templare e viene sempre collocato nella fascia superiore della parete, quasi a sostegno della volta celeste.

Dal prossimo numero, pubblicheremo un vocabolario massonico Inglese Italiano, sperando di fare cosa gradita ai pi. Buona lettura.

CURIOSIT

Nel romanzo in versi Evgenij Onegin di Aleksandr Sergeevi Pukin (1831) la gente vocifera che il protagonista sia un massone; e cio accade anche nell'opera che Petr Il'i ajkovskij ha tratto dal romanzo nel 1877. Nel film d'animazione Alla ricerca di Nemo (2003), quando il protagonista si ritrova nell'acquario del dentista assieme ad altri pesci, questi, prima di ordire con lui il piano di fuga, lo sottopongono ad un rituale d'iniziazione nel quale si puo individuare una parodia del rituale d'iniziazione massonico.

Nel film Un borghese piccolo piccolo (1977), Alberto Sordi entra a far parte di una Loggia Massonica con il preciso intento di procurarsi una raccomandazione per l'impiego del figlio. Il regista Monicelli ci offre una visione parodistica, grottesca e ridicola, in modo particolare per quanto riguarda il rituale d'iniziazione a cui si sottopone Alberto Sordi. 22

DAL MONDO ...massonico


NAPOLI: Registriamo, scusandocene per limmenso ritardo, il passaggio allOriente Eterno della Carissima Sor:. Teresa De Magistris 33, gi vedova del compianto Fr:. Vincenzo Milone. Entrambi fondatori e guide per molti anni della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana degli Antichi, Liberi ed Accettati Massoni, Comunione Italiana di Piazza del Ges sedente in Napoli. ROMA: Il 24 settembre p.v. si terr in Roma linaugurazione della casa massonica della Gran Loggia Tradizionale dItalia. La GLUM, sar presente con una sua delegazione. Ai Ffrr:. della GLTDI, dunque vada un augurio Fraterno.

LISBONA: il 25 Giugno scorso, una delegazione dell' Supremo Consiglio UMSOI a Lisbona ha istallato il Supremo Consiglio della Gran Loggia Tradizionale del Portogallo, consacrando il Sovrano Fr.. Mario Parra da Silva. Alla cerimonia erano presenti (qui sotto ritratti,) il Sovrano della Gran Loggia d'Italia UMSOI il Ven.mo e Pot.mo Fr.. Gianfranco Pilloni 33, il Sovrano della Gran loggia del Brasile GLOB-UMSOI il Pot.mo Fr.. Dorival Fiorini 33, il Fr.. Maurizio Zuliani 33, Gran Segretario parti-colare del Sovrano del R.S.A.A UMSOI. LAS VEGAS: Siglato un trattato di reciprocit tra la Gran Loggia HISPANICA DE NORTE AMERICA e la Gran Loggia dItalia UMSOI. Tra le due Obbedienze stato siglato un accordo di mutuo riconoscimento e reciprocit - in Las Vegas Nevada USA, l8 settembre 2011Tale accordo prevede che la Rispettabile Gran Loggia Hispanica de Norte America, si impegna a non dare o siglare accordi, garanti e riconoscimenti ad altre Obbedienze in Europa. Autorizza la Gran Loggia dItalia UMSOI e la Presidenza UMSOI -a concedere riconoscimenti ad altre Grandi Logge in Europa, nelle Americhe e in altri Paesi per lOrdine mentre il Rito e demandato al Gran Consiglio UMSOI. Ha controfirmato il trattato il Gran Maestro della Gran Loggia del Brasile GLOB UMSOI, il Pot.. Ministro per le relazioni estere Dorival Fiorini il quale a sua volta ha firmato un trattato di pace e amicizia.

Un momento della firma di riconoscimento MILANO: il nostro pi caro augurio al Car:.mo e Pot.mo Fr. Massimo Innocenzi 33, per la recente nomina a G.M. Vicario UMSOI.-

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Numero chiuso in redazione, il giorno 15 settembre 2011 info@granloggiaunitameridionale.it indirizzo skype: glumgm Non destinato alla vendita, distribuzione tra gli iscritti alla Comunione ed a simpatizzanti, in forma gratuita. Pu esserne richiesta la ricezione iscrivendosi alla mailist, inviando richiesta alla casella: info@granloggiaunitameridionale.it Ogni elaborato, fotografia o disegno o quant altro materiale inviato alla redazione e non pubblicato non verr restituito, ma conservato presso gli archivi della stessa. Tutti gli autori sono responsabili di quanto scrivono, senza che questi impegnino direttamente la G.L.U.M. Visita il sito della GRAN LOGGIA UNITA MERIDIONALE

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