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Capitolo 1 Cenni sull'ordinamento della Repubblica

1) ORDINAMENTO DELLO STATO 1 ordinamento !iuridico" (a) insieme di norme che regolano una comunit organizzata di persone i. soggetti: compongono la comunit e fanno riferimento alle norme ii. norme: disciplinano l'azione dei soggetti iii. organizzazione: istituzioni per produrre, modificare e far rispettare le regole (b) ogni individuo partecipa pi di una comunit e quindi si afferma il principio della pluralit degli ordinamenti giuridici costitu#ione" (c) crea l'ordinamento giuridico, critico sociale (d) fonte delle fonti del diritto (e) crea l'assetto della Repubblica italiana i. approvata dall'assemblea costituente il 22 dicembre !"# ii. promulgata da $nrico de %icola il 2# dicembre !"# iii. pubblicata nella &azzetta 'fficiale numero 2!(, entra in vigore il gennaio !"( (f) )a *epubblica contiene tutte le istituzioni territoriali storiche (comuni, province, citt, regioni e +tato) (g) si affiancano altre formazioni sociali (associazioni, confessioni religiose, famiglia, scuola articoli ,, e ,") (h) non si limita a denunciare principi fondamentali a dare indicazioni precise su i. diritti doveri dei cittadini ii. funzionamento degli organi fondamentali della *epubblica iii. meccanismi complessi per la revisione triparti#ione dei poteri dello Stato iv. proposta nel #"( da -ontesquieu nel libro .lo spirito delle leggi. v. funzione legislativa, esecutiva e giurisdizionale (iuris dictio: pronuncia del diritto) 2. il $arlamento (a) parte 2 titolo della costituzione (b) camera e Senato (c) sono autonomi infatti adottano un proprio regolamento e determinano le proprie risorse (d) alle stesse funzioni (bicameralismo perfetto) (e) sono eletti per cinque anni i camera dei deputati /. eletta suffragio universale diretto 0. 1,2 deputati ( 2 estero) 3. eleggibili a 24 anni ii Senato della Repubblica /. eletta suffragio universale diretto (24 anni) 0. , 4 senatori (1 estero) 3. esigibili a "2 anni 5. presidente della *epubblica senatori a vita $. presidente pu6 nominare 4 senatori a vita per altissimi meriti funzione del 7arlamento (f) funzione legislativa i. preparazione, esame e approvazione delle leggi ii. procedimento legislativo: atti per approvare una legge iniziativa legislativa spetta al governo (disegno di legge), a ciascun membro del 7arlamento, ai consigli regionali, al consiglio nazionale dell'economia del lavoro, al popolo (42.222 elettori) istruttoria svolta dalla commissione parlamentare competente

discussione e approvazione approvazione articolo per articolo e con votazione finale procedimenti abbreviati per legge urgenti )a promulgazione atto del presidente della *epubblica pu6 rifiutarla una volta )a pubblicazione sulla &azzetta 'fficiale entra in vigore dopo 4 giorni iii. controllo sul governo /. interrogazione domande generali 0. interpellanza domande sull'azione politica pu6 diventare mozione 3. )a mozione discussione su un determinato argomento (fiducia sfiducia) 5. risoluzione manifesta orientamenti su specifici argomenti $. inchiesta parlamentare disposta la commissione d'inchiesta iv. funzione di indirizzo /. determina gli obiettivi della politica nazionale e l'individuazione dei mezzi per perseguirli conversione in legge dei decreti legge del governo che possono essere modificate ordine del giorno di indirizzo al governo per l'attuazione di leggi delegate senza la *epubblica per amnistia e indulto deliberazione che lo stato di guerra (g) delega al governo della funzione legislativa i. in casi straordinari di necessit di urgenza il governo adotta provvedimenti provvisori con forza di legge che devono essere convertiti dal 7arlamento entro 12 giorni % il !o&erno 8 formato dal presidente del consiglio dei ministri che insieme costituiscono il 3onsiglio dei -inistri il governo 8 di tipo parlamentare direzione politica dello stato programma di governo disegni di legge decreti legge decreti legislativi esercizio del potere esecutivo funzioni amministrative (a) )a formazione del governo i. il presidente della *epubblica nomina al presidente del consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri ii. restano tutti giuramento davanti a presidente della *epubblica iii. formazione del governo /. consultazioni presidente della *epubblica incontra presidenti dei gruppi parlamentari, delegazioni dei partiti politici, presidenti delle camere e e9 presidenti 0. incarico incarico al presidente del consiglio che accetta con riserva scioglie la riserva quando 8 in grado di ottenere la fiducia in 7arlamento

3. nomina e giuramento presidente e ministri vengono nominati con decreto del presidente della *epubblica 5. elaborazione del programma di governo $. voto di fiducia mozione motivata per appello nominale (b) il presidente del consiglio dei ministri i. organo costituzionale monocratico ii. rappresenta il governo iii. mi assicura l'unit di indirizzo iv. ha potere di direzione, di promozione e coordinamento dell'attivit dei ministri v. ha potere di esternazione della volont del governo vi. poteri normativi del !!!: decreti del presidente del consiglio dei ministri vii. controfirma le leggi e gli atti aventi forza di legge viii. cura rapporti istituzionali con il presidente della *epubblica con il 7arlamento (c) il consiglio dei ministri i. 8 costituito dal presidente del consiglio dei ministri e dei singoli ministri ii. il presidente convoca il consiglio /. determina la politica generale del governo 0. delibera sull'indirizzo politico 3. delibera disegni di legge 5. delibera decreti aventi valore forza di legge $. delibera lo scioglimento del consiglio regionale o la rimozione del suo presidente :. approva l'indirizzo in tema di politica internazionale e comunitaria iii. ministri /. organi costituzionali monocratici 0. con portafoglio se hanno un apparato amministrativo alle dipendenze 3. senza portafoglio se non sono a capo di un ministero iv. ministeri /. ' La ma!istratura il potere giudiziario per dignit mare autonoma e indipendente vige il principio della separazione dei poteri a garanzia delle libert dei cittadini (a) finalit della giurisdizione i. dichiarare il diritto di applicare nelle controversie e costringere ad assoggettarsi alla decisione emessa (b) )a giurisdizione ordinaria i. esercitata da magistrati ordinari soggetti al corso superiore della magistratura ii. si articola in penale e civile (c) )a giurisdizione penale i. il competente per violazione delle norme del codice penale ii. presunzione di non colpevolezza (d) )a giurisdizione civile i. il competente per la tutela dei diritti dei privati e si svolge su loro iniziativa ii. giudice di pace o tribunale (e) il giudice di pace i. un giudice monocratico ii. magistrato onorario nominato per quattro anni iii. beni mobili non superiore ; 4222 (f) il tribunale ordinario i. pu6 esser monocratico collegiale (tre) ii. il secondo grado su sentenza del giudice di pace (g) )a corte d'appello i. 8 giudice collegiale di secondo grado ii. vi sono giudici di carriera e giudici popolari (h) )a corte di cassazione i. vertice della giurisdizione ordinaria

ii. rappresenta il terzo grado di giurisdizione iii. si pu6 sostenere ricorso per violazioni del diritto materiale o procedurale (i) il tribunale per i minorenni i. 8 composto da giudici togati e da due magistrati onorari esperti psicologi ii. in campo civile proteggono minore situazione potenziali di pregiudizio di abbandono, si occupa delle adozioni iii. in campo amministrativo pu6 adottare misure a carattere rieducativo per minori devianti o provvedimenti di tutela per minori vittime di reati sessuali iv. in campo penale giudica i reati dei minorenni ( Le !iurisdi#ioni speciali (a) )a giurisdizione amministrativa i. giudici ordinario: /. giudica le controversie tra privati pubblica amministrazione che hanno per oggetto il diritto soggettivo (amministrazione ha agito in carenza di potere) ii. giudice amministrativo /. giudica le controversie che hanno per oggetto un interesse legittimo (l'amministrazione ha agito male esercitando un potere) (b) il giudice amministrativo i. indica l'insieme di tribunale amministrativi regionali </* (c) )a giurisdizione contabile i. corte dei conti esercita controllo preventivo sull'arte del governo e successivo sulla gestione del bilancio dello +tato ) il consi!lio superiore della ma!istratura (a) 8 l'organo di governo della magistratura ordinaria (b) 8 formato da i. presidente della *epubblica lo presiede ii. presidente della corte di cassazione iii. procuratore generale alla corte di cassazione iv. 1 membri togati v. otto membri laici (professori e avvocati) * il presidente della Repubblica (a) elezione requisiti di eleggibilit i. eletto dal 7arlamento in seduta comune per scrutinio segreto maggioranza dei due terzi ii. cittadino italiano, cinquant'anni di et, diritti civili 8 politici iii. eletto per sette anni, incompatibile con qualsiasi altra (b) gli atti del presidente della *epubblica i. atti presidenziali /. messaggio alle camere 0. nomina di cinque senatori a vita presidente del consiglio cinque giudici di corte costituzionale nomina dei ministri e di sottosegretario di +tato ii. atti di partecipazione ad altri poteri /. atti in quanto garante della costituzione (c) responsabilit e irresponsabilit del presidente i. 8 responsabile solo di alto tradimento o di attentato alla costituzione + !li or!ani ausiliari e le autorit, indipendenti organi che svolgono consulenza nei confronti degli altri organi costituzionali (a) il 3onsiglio di +tato i. consulenza giuridico amministrativa /. facoltativa o obbligatoria ii. tutela della giustizia nell'amministrazione /. giudice di secondo grado dei </* (b) )a corte dei conti i. vigila sulle spese delle amministrazioni pubbliche

/. ha funzione consultivo ad esempio su leggi sulla contabilit dello +tato 0. giurisdizionale ad esempio in materia pensionistica (c) il consiglio nazionale dell'economia del lavoro i. 3%$) /. ha iniziativa legislativa in materia economica e sociale 0. 8 consulente delle camere e del governo (d) )e autorit indipendenti i. hanno poteri ispettivi, sanzionatori e regolamentare ii. autorit garante delle comunicazioni iii. autorit garante della concorrenza: /ntitrust iv. ecc - La !erarc.ia delle /onti del diritto (a) )a formazione delle leggi i. 7arlamento o governo ii. )e fonti del diritto non tutte lo stesso valore iii. se entrano in conflitto vale la norma di grado superiore oppure la norma pi recente (b) i regolamenti statali i. possono essere emanati dal governo dei singoli -inistri (c) le circolari i. prima del decreto sull'autonomia scolastica la qualifica dirigenziale era solo del provveditore emanava le circolari ii. con la dirigenza scolastica il capo d'istituto risponde dell'applicazione delle leggi /. norme interne, ordini di servizio notificate tramite lettera circolare

Capitolo 0 Il Ministero dell1Istru#ione2 dell13ni&ersit, e della Ricerca


)e leggi di riferimento: %= 4!>!# ()egge 0assanini) %= ,22>!! (*iforma dell'organizzazione del &overno ) +ono quelle che hanno consentito il decentramento amministrativo, il trasferimento cio8 di compiti e funzioni ad altri organi pubblici diversi dallo +tato. )a legge 0assanini ha dunque dettato i principi della riforma della pubblica amministrazione. $ssi sono: *iordino dei ministeri (con fusione tra loro) +eparazione tra compiti e responsabilit di direzione politica e compiti e responsabilit di gestione (per i dirigenti delle 7./.) 7otenziamento dell'/*/% (l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle 7./.) <rasferimento ad enti ed organismi autonomi di alcune funzioni operative. $RINCI$IO DI S3SSIDIARIET4 <ali 7rincipi (della legge 0assanini) sono messi in atto dalla legge ,22>!! che con lo scopo di alleggerire lo +tato centrale trasferiscono funzioni ad altri soggetti pubblici e riducono il numero di ministeri e quindi ministri. +<*'<<'*/ ?%<$*%/ 5$? -?%?+<$*?: ?) -?%?+<*@ (8 a capo del -inistero) ?) +@<<@+$&*$</*?@ (collabora con il -inistro) )''::?3?@ 5? &/0?%$<<@ (8 costituito dal personale di staff fiduciario) 3@--?++/*? +<*/@*5?%/*? (realizzano specifici obiettivi o particolari esigenze di coordinamento operativo) 5?7/*<?-$%<? @ 5?*$A?@%? &$%$*/)?

5ipartimenti: sono suddivisi per aree funzionali omogenee. 3iascuno di essi ha un 3/7@ 5?7/*<?-$%<@ (che pu6 essere un dirigente amministrativo o un esperto esterno)B 5irezioni generali: operano all'interno dei divertimenti. )e direzioni generali costituiscono strutture di primo livello nella forma di organizzazione del segretario generale (altra forma di organizzazione dei ministeri). <ale organizzazione 8 adottata solo per tre -inisteri: -inistero /ffari $steri -inistero 5ifesa -inistero per i 0eni e le /ttivit 3ulturali. /genzie: si tratta di organizzazioni che si occupano di svolgere funzioni rilevanti (che vengono scorporate dal -inistero). +ono strutture autonome sottoposte al controllo della corte dei conti. ?l -?'* fa riferimento a queste strutture: ?%5?*$ $ ?%C/)+?. )a prima 8 l'agenzia nazionale per il sostegno dell'autonomia la seconda 8 l'agenzia nazionale per la valutazione del sistema scolastico. 'ffici di diretta collaborazione: supportano l'azione politica amministrativa del -inistro. /mministrazione periferica: si occupa di interventi amministrativi sul territorio. ?l -?'* in particolare ha sempre avuto strutture periferiche prima a livello provinciale o dal livello regionale ad esempio 3+/ *egionali (provveditorati). 3on la legge numero ,22>!! che riform6 l'intero assetto ministeriale, inizi6 il processo di accorpamento del -inistero della pubblica istruzione e il -inistero dell''niversit e della ricercaB venne cosD nominato un unico -inistro e vengono creati vari uffici scolastici regionali (nel 2222). %ella successiva legislatura viene modificata la struttura del governo e nel 2222 il -?'* si ridivide in -inistero dell'?struzione e -inistero dell''niversit e della *icerca e di conseguenza anche il numero di -inistri passa da " a (. -a nel 222( con la nuova legislatura i due ministeri si riaccorpano e nel 222! il -?'* si articola in tre dipartimenti: 1 5 DI$ARTIMENTO $ER L'ISTR36IONE: si articola in " uffici di livello dirigenziale generale e attraverso di essi 8 possibile capire le funzioni ad esso attinenti: 5 Dire#ione !enerale per !li ordinamenti scolastici per l'autonomia scolastica che si occupa di: ordinamenti e programmi scolasticiB definizione classi di concorso di abilitazioneB prove concorsuale del personale docente della scuolaB sistema scuole paritarieB ricerca e innovazione (collabora con l'agenzia nazionale per lo sviluppo e autonomia)B calendario scolasticoB esame di +tatoB certificazione e riconoscimento dei titoli di studio stranieri. 5 Dire#ione 7enerale per l'istru#ione /orma#ione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi in/ormati&i delle re!ioni che si occupa di: sostegno allo sviluppo dell'area istruzione tecnico professionaleB apprendimento permanenteB orientamento al lavoro. 5 Dire#ione !enerale per il personale scolastico2 che si occupa di: rapporto di lavoro e contrattazioneB previdenzaB reclutamento e selezione dei dirigenti scolasticiB definizione delle dotazioni organiche nazionali del personale docente, educativo, amministrativo e la loro ripartizione al livello regionaleB formazione e aggiornamento dei docentiB sicurezza nelle scuole e dell'edilizia scolastica (in accordo con gli enti locali). 5 Dire#ione 7enerale per lo studente2 l'inte!ra#ione2 partecipa#ione nella comunica#ione , che svolge le funzioni di:

integrazione di studenti diversamente abiliB accoglienza integrazione di studenti immigratiB iniziative relative alla collaborazione scuola sportB elaborazione attivit delle associazioni studentescheB cura delle politiche sociali a favore dei giovaniB attivit di orientamentoB cura dei rapporti con l'associazione dei genitoriB cura dell'azione di contrasto della dispersione scolasticaB cura delle attivit relative all'educazione alla sicurezza stradale, alla salute, alla legalitB coordinamento del sito Eeb dell'amministrazioneB promozione attivit editorialiB analisi delle domande relative all'informazione. 0 5 DI$ARTIMENTO $ER LA $RO7RAMMA6IONE E LA 7ESTIONE DELLE RISORSE 3MANE E 8INAN6IARIE E STR3MENTALI. &li uffici che lo compongono sono: 5 Dire#ione 7enerale per le risorse umane del Ministero2 ac9uisti e a//ari !enerali che si occupa di: attuazione delle direttive del -inistro in materia di politiche del personale amministrativo tecnico, dirigente e non del -inisteroB reclutamento, formazione generale e amministrazione del personaleB relazioni sindacaliB pianificazione e l'allocazione delle risorse umaneB consulenza in materia contrattualeB cura dell'adozione delle misure finalizzate a promuovere il benessere organizzativo dei lavoratori del -inisteroB gestione del contenzioso del lavoro del personaleB responsabilit e sanzioni disciplinari del personaleB elaborazione del piano degli acquisti annuali. 5 Dire#ione !enerale per la politica /inan#iaria e per il bilancio che si occupa di: rilevazione del fabbisogno finanziario del -inisteroB assegnazione delle risorse finanziarieB predisposizione dei programmi di ripartizione delle risorse finanziarieB analisi e monitoraggio dei flussi finanziariB elaborazione delle istruzioni generali per la gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche. 5 Dire#ione !enerale per !li studi della statistica e i sistemi in/ormati&i che si occupa di: pianificazione, gestione e sviluppo del sistema informativo del -inisteroB ?%C/)+? e ?%5?*$B attuazione di convenzioni con soggetti pubblici e privati e partecipazione ad iniziative comuniB cura dei rapporti con il centro nazionale per l'informaticaB consulenza alle scuole in materia di strutture informatiche tecnologiche destinate alla didatticaB cura dell'anagrafe degli studenti e della ricerca. 5 Dire#ione !enerale per !li a//ari interna#ionali che si occupa di: curare le relazioni internazionaliB organizzare scambi di assistenti di lingua straniera in ?talia e di lingua italiana all'esteroB cura i rapporti con le organizzazioni nazionali in materia di istruzioneB promozione di intese con enti locali per la realizzazione di progetti e iniziative di carattere internazionaleB coordinamento il monitoraggio degli obiettivi europei.

% 5 DI$ARTIMENTO DELL'3NI:ERSIT42 L'ALTA 8ORMA6IONE ARTISTICA2 M3SICALE E CORE3TICA E $ER LA RICERCA +i articola in " uffici di direzione generale: 5 Dire#ione !enerale dell'3ni&ersit, lo studente e il diritto allo studio uni&ersitario che si occupa di: programmazione di interventi relativi al sistema universitarioB finanziamento al sistema universitarioB attuazione delle norme internazionale dell'unione europeaB esame degli statuti e dei regolamenti di ateneoB valorizzazione e sostegno della ricerca libera nelle universitB attivit inerenti all'immissione degli ordini professionaliB residenze universitarieB orientamento e tutoraggioB consiglio nazionale degli studenti universitari consiglio universitario nazionale. 5 Dire#ione !enerale per l'alta /orma#ione artistica2 musicale coreutica che si occupa di: finanziamento, programmazione e sviluppo dell'alta formazione artistica, musicale e coreuticaB vigilanza sulle relative istituzioniB sviluppo dell'offerta formativa e della produzione artistica. 5 Dire#ione !enerale del coordinamento allo s&iluppo della ricerca che svolge le seguenti funzioni: promozione, programmazione, coordinamento della ricerca in ambito nazionaleB vigilanza sulle attivit degli enti di ricercaB promozione della cultura scientificaB cura dell'anagrafe nazionale per le ricerche nazionaliB gestione dei fondi pubblici e privati. 5 Dire#ione !enerale per l'interna#ionali##a#ione della ricerca che svolge funzioni di: attivit di promozione della ricerca a livello internazionale d'europeoB indirizzo e sostegno della ricerca spaziale ed aerospazialeB promozione della cooperazione internazionale in materia di ricercaB individuazione di opportunit di finanziamentoB assistenza alle imprese che decidono di accedere ai fondi comunitari. 388ICI DI DIRETTA COLLA;ORA6IONE DEL MINISTRO $ssi sono: 'fficio di gabinetto (verifica degli atti da sottoporre alla firma del -inistro) +egreteria del -inistro (cura il cerimoniale) +egretario particolare (tiene l'agenda che ne cura la corrispondenza) 'fficio legislativo 'fficio stampa +egreteria del vice-inistro e dei sottosegretari +ervizio di valutazione della performance +egreteria tecnica

AMMINISTRA6IONE SCOLASTICA $ERI8ERICA &li 'ffici +colastici *egionali si trovano in ogni capoluogo di regione. )e principali attivit sono: Cigilanza sul rispetto delle norme generali sull'istruzioneB /ttivazione delle politiche scolastiche nazionali sul territorioB ?ntegrazione della propria attivit con quella degli $nti localiB Cigilanza sulle scuole non statali paritarie e nonB /ssegnazione risorse finanziarie alle scuoleB

/ssegnazione del personale docente educativo, amministrativo e tecnicoB &estione del contenzioso relativo al personale scolastico.

?noltre l'ufficio scolastico regionale 8 organizzato in uffici per Ffunzioni e per articolazioni sul territorioG con compiti amministrativi, di supporto alle scuole (gli 'ffici +colastici 7rovinciali). <ra le varie funzioni: &estione delle graduatorieB +upporto e sviluppo delle reti di scuoleB -onitoraggio dell'edilizia scolastica e della sicurezza degli edificiB 3ura delle relazioni con le *+' e le organizzazioni sindacali.

Capitolo % Le autonomie territoriali della Repubblica


)'autonomia territoriale 8 un principio sancito dalla 3ostituzione ?taliana, che la riconosce e la stabilisce con l'articolo 4. )a *epubblica promuove le autonomie locali secondo la logica del decentramento amministrativo e con la successiva legge costituzionale %., del 222 si stabilisce che la *epubblica 8 costituita da 3omuni, 7rovince e 3itt metropolitane, dalle *egioni e dallo +tato. ? rapporti fra queste entit sono regolati dal principio di sussidiariet, gi fondamentale nella regolazione dei rapporti fra l''nione $uropea e gli +tati membri come stabilito nel trattato di -aastricht del !!2. 7roprio questo principio 8 stato recepito nella 3ostituzione italiana con la suddetta legge costituzionale del 222 . )Hart. ( sostiene che le province e i comuni favoriscono lH autonoma iniziativa dei cittadini per attivit di interesse generale, sulla base del principio di sussidiariet. ?n questH art. troviamo la sussidiariet verticale (tra diversi livelli di governo) e orizzontale (enti pubblici e cittadini) ? comuni, le province, le citt metropolitane, le regioni sono perci6 enti autonomi che hanno un loro statuto e che hanno potere e funzioni esercitate secondo i principi della costituzione italiana. LE RE7IONI )e regioni italiane ed enti autonomi della *epubblica, si distinguono in regioni ordinarie e regioni a statuto specialeB le prime sono disciplinate dall'articolo 4 della seconda parte della 3ostituzione, quelle a statuto speciale da norme che sono contenute in leggi costituzionali. +ono a statuto speciale: +icilia, +ardegna, Calle d'/osta, <rentino /lto /dige e :riuli Cenezia &iulia. )e regioni sono caratterizzate da tre elementi identificativi: il territorio, la popolazione e l'apparato autoritario con i suoi organi regionali, cio8 il 3onsiglio, la &iunta e il 7residente. )e regioni sono dotate di: Autonomia statutaria: nello statuto 8 disposta la forma di governo e sono fissati i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento Autonomia amministrati&a : le regioni emanano atti amministrativi che hanno la stessa efficacia degli atti amministrativi emanati dallo stato. Autonomia or!ani##ati&a: dispongono di un apparato amministrativo Autonomia /inan#iaria: dispongono di entrate e sono responsabili delle uscite

Autonomia di indiri##o politica amministrati&o: possono deliberare un proprio indirizzo politico nel rispetto dellH unit ed indivisibilit della *epubblica.

)'istituzione delle regioni a statuto speciale 8 avvenuta in vari momenti a partire dalla fine degli anni I"2 fino agli anni I12 attraverso apposite leggi costituzionali. )'istituzione delle regioni a statuto ordinario invece 8 stata molto pi lunga e complessa, poichJ vista da alcuni partiti (liberali e missini) come elemento disgregatore dell'unit nazionaleB solo negli anni I12 l'istituzione delle regioni 8 entrata nei programmi di riforma del centroKsinistra, arrivando cosD alle prime elezioni dei consigli regionali nel !#2.

)a legge costituzionale %., del 222 , oltre al principio di sussidiariet, ha stabilito una suddivisione della potest legislativa tra +tato regioni. /bbiamo la potest legislativa esclusiva dello +tato, per quanto riguarda prestazioni che relative ai diritti civili e sociali garantiti su tutto il territorio nazionaleB c'8 una potest legislativa concorrente o ripartita, secondo cui vi 8 una suddivisione dei compiti tra +tato e regioni: da una parte lo +tato determina i principi fondamentali con leggi quadro e dall'altra le regioni si occupano della legislazione specifica di settoreB esiste infine una potest legislativa residuale delle regioni non definita nella costituzione ma che si pu6 desumere per esclusione. 7er quanto riguarda lH istruzione e la formazione professionale sono assegnate in questo modo dallHart. #. )egislazione esclusiva dello stato: determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. norme generali sullH istruzione )egislazione concorrente tra regioni e stato istruzione, salva lH autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione dellH istruzione e formazione professionale (che 8 materia esclusiva delle regioni). %elle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potest legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservati allo stato. )egislazione esclusiva delle regioni /ttribuisce alle regioni la potest legislativa in riferimento a tutte le materie non espressamente riservate allo stato. 7li Or!ani di 7o&erno delle Re!ioni +ono rappresentati dal Consi!lio re!ionale, che dura in carica cinque anni, dalla !iunta e il suo presidente. +volge funzioni conferite dalla costituzione e dallo statuto regionale. /vanza proposte di legge al 7arlamento. $sprime pareri in termini di fusione o creazione di regioni e province $legge delegati provinciali che partecipano allHelezione del presidente della repubblica 7u6 richiedere un referendum abrogativo %elle attivit ad indirizzo amministrativo: /pprova il bilancio preventivo :ormula mozioni, ordini del giorno 5etermina lH ordinamento degli uffici.

$sercita anche: Cigilanza sullH operato della giunta :unzione regolamentare /pprova il regolamento regionale nelle materie di competenza regionale. )o +tato effettua due tipi di controllo sulle regioni: il controllo sugli atti e quello sui soggetti. %el primo caso con la figura del *appresentante dello +tato si stabilisce l'importante figura di raccordo fra +tato e regioni e la carica 8 ricoperta dal 7refetto. ?l controllo si esplica anche nella possibilit di sciogliere il consiglio regionale in presenza di atti contrari alla costituzione o violazioni di legge. ?l controllo sui soggetti fa riferimento al consiglio regionale e al presidente della giunta ed 8 disciplinato dalla costituzione. ?l presidente della *epubblica infatti pu6 sciogliere il consiglio regionale o rimuovere il presidente della giunta in conseguenza di atti contrari alla costituzione o gravi violazioni di legge o per ragioni di sicurezza nazionale. )'organo collegiale esecutivo delle regioni 8 rappresentato dalla !iunta re!ionale, composta dal 7residente e dagli assessori. ?l 7residente 8 perci6 rappresentante della regione e contemporaneamente 7residente della giunta. ?l presidente della giunta svolge le funzioni amministrative delegate dallo +tato, dirige la politica della regione e ne 8 responsabile. @gni regione ha uno specifico statuto e in accordo con la costituzione ne determina la forma di governo, l'organizzazione e il funzionamento. )o statuto 8 approvato dal consiglio regionale con maggioranza assoluta e pu6 essere sottoposto a questioni di legittimit costituzionale da parte del governo della *epubblica entro ,2 giorni dalla pubblicazione.

$RO:INCE E COM3NI $ro&ince )e province sono enti costitutivi della *epubblica intermedi tra 3omune e regione, con funzioni amministrative in vari settori: difesa del suolo e valorizzazione dell'ambiente, valorizzazione dei beni culturali, la viabilit e trasporti, smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, servizi sanitari, edilizia scolastica, assistenza tecnico amministrativa. %el campo dell'istruzione le province hanno diverse competenze: quelle riguardanti il piano provinciale delle istituzioni scolastiche, quelle riguardanti la fornitura di edifici, arredi e strumenti organizzativi per il funzionamento delle scuole secondarie superiori, cura della rete dei trasporti (anche scolastici) e l'esercizio di funzioni ricevute per delega dalla regione. %el dettaglio: alle province, per quello che riguarda l'istruzione secondaria superiore, e ai comuni, per quanto riguarda gli altri gradi inferiori della scuola, vengono conferiti alcuni compiti riguardanti l'istituzione la funzione o la soppressione di scuoleB il supporto organizzativo dell'istruzione di alunni con Landicap o situazioni di svantaggioB la sospensione di lezioni in casi graviB la vigilanza sugli organi collegiali scolastici. &li organi di governo della provincia sono rappresentati dal consi!lio pro&inciale, la !iunta, il presidente e il se!retario. ?l consiglio provinciale rappresenta l'organo di indirizzo e controllo politico amministrativo, la giunta provinciale rappresenta un organo con competenze residuali, cui spetta cio8 tutta l'attivit che non 8 indicata come competenza del sindaco o del consiglio comunaleB la giunta 8 composta dal presidente e da un numero pari di assessori. ?l presidente della provincia 8 il responsabile dell'amministrazione provinciale, e viene eletto contestualmente all'elezione del consiglio provinciale.

Comuni ? comuni sono enti costitutivi della *epubblica le cui funzioni riguardano la popolazione e il territorio comunale. ?l loro ruolo nel sistema dell'istruzione si svolge attraverso vari punti: la definizione e la gestione del piano comunale delle istituzioni scolastiche, la gestione di edifici, lHarredamento e l'attrezzatura per le scuole dell'infanzia e del primo cicloB la definizione del piano di assistenza scolastica e il diritto allo studioB la gestione della rete di trasporti urbaniB il controllo sull'osservanza dellHobbligo di istruzione. %el dettaglio, le competenze dei comuni in materia di istruzione riguardano iniziative relative all'educazione degli adulti, l'orientamento scolastico professionale, la realizzazione delle pari opportunit di istruzione, garantire la continuit tra i diversi gradi ordini di scuola, gli interventi per la prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute. /i comuni spetta la realizzazione e la manutenzione (ordinaria e straordinaria) degli edifici scolastici per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con l'obbligo di assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici. /nche gli oneri per la fornitura degli arredi sono a carico dei comuni per le scuole elementari e medie. 7er lH infanzia sono a carico dello +tato come lo sono le attrezzature e i giochi. &li enti locali assegnano fondi alle scuole per le spese d'ufficio necessarie al funzionamento delle segreterie amministrativeB competenze degli enti locali sono anche le spese per le utenze elettriche, gas, acqua, riscaldamento, spese telefoniche ad uso amministrativo. +embra escluso invece l'onere relativo ai collegamenti ?nternet negli uffici dei laboratori informatici. 7er ci6 che riguarda la pulizia dei locali scolastici, col trasferimento allo +tato del personale /</ delle scuole dell'infanzia e primarie, si 8 stabilito che le istituzioni scolastiche possono affidare in appalto i servizi di pulizia e igiene ambientale dei locali scolastici. &li organi del governo comunale sono rappresentati dal consi!lio comunale, che ne rappresenta l'organo di indirizzo e controllo politico amministrativo, dalla !iunta comunale, che rappresenta l'organo con competenze residuale e il Sindaco, responsabile dell'amministrazione comunale, eletto contestualmente all'elezione del consiglio comunaleB la giunta comunale 8 composta dal presidente e da un numero pari di assessori. *appresenta lHente, convoca la giunta e presiede il consiglio. %omina e revoca gli assessori, i responsabili degli uffici ed esercita le funzioni attribuite dalle leggi. $sercita le funzioni in materia di anagrafe e di stato civile e di pubblica sicurezza. ?noltre emana ordinanze urgenti in materia di emergenza sanitaria o di pubblica sicurezza. Citt, Metropolitane /ltri enti autonomi introdotti di recente sono le citt, metropolitane, istituiti nelle cosiddette aree metropolitane, aree cio8 caratterizzate da rapporti di forte integrazione territoriale, o di continuit del tessuto urbano, culturale, e da rapporti economici tra questi comuni e quelli circostanti. $sempi sono i comuni di <orino, -ilano, Cenezia, &enova, 0ari, %apoli, *eggio 3alabria. 8orme associati&e tra enti locali )H esercizio associato di alcune funzioni da parte degli enti locali ha dato vita a diverse forme di aggregazione tra i comuni: K comunit montane, formate da un insieme di comuni anche appartenenti a diverse province per la valorizzazione delle zone montane. )a loro disciplina 8 di pertinenza della potest legislativa residuale delle regioni. K unione di comuni, enti locali costituiti da uno o pi comuni in modo da esercitare congiuntamente diverse funzioni.

Le con/eren#e tra Stato e autonomie locali )a legislazione ha previsto come raccordo tra i diversi livelli di governo le 3onferenze. Mueste sono la sede di contrattazioni e organizzazioni tra stato e regioni, consentendo alle autonomie locali di entrare a far parte delle decisioni di interesse regionale. 3i sono tre tipi di conferenza: 3onf. 7ermanente per i rapporti tra stato, regioni e province 3onf. 7ermanente tra stato, citt ed enti locali 3onferenza unificata.

)a 3onferenza statoKregioni: istituita nel !(,. La compiti consultivi, di informazione, consultazione e raccordo in relazione agli indirizzi di politica estera, alla difesa alla sicurezza nazionali. )a 3onferenza stato citt ed autonomie locali ha i seguenti compiti: $samina tematiche sulla finanza personale, servizi pubblici degli enti locali

+tudia e confronta tematiche di politica generale che incidono sulle funzioni degli enti locali N sede di discussione sui problemi di funzionamento degli enti locali e dellH erogazione dei servizi pubblici $samina progetti e atti predisposti dalla commissione dellH 'nione $uropea

)a conferenza unificata ha funzioni consultive, esprime pareri sul disegno di legge finanziaria e su leggi collegate. 7romuove e stipula intese tra governo regioni ed enti locali al fine di coordinare lH esercizio delle rispettive competenze.

Capitolo ' La pubblica amministra#ione nella Costitu#ione e nella le!!e


?l &overno applica le leggi per mezzo della 7./. )a 7./. 8 lHinsieme di mezzi e di persone che hanno il compito di raggiungere gli obiettivi di interesse pubblico definiti dallHordinamento. )a 7/ comprende le amministrazioni pubbliche dello +tato ovvero istituti o scuole, le *egioni, le 7rovince, i comuni, le /+)O. )e persone o lHinsieme di persone che esercitano un potere pubblico sono definiti Forgani. / capo degli organi ci sono uno o pi funzionari che esercitano il potere ovvero la loro funzione. &li organi della 7/ possono essere: -onocratici in questo caso il ruolo dirigente della 7/ 8 rivestito da una singola persona fisica ad esempio il dirigente scolastico 3ollegialiK non cH8 un unico dirigente ma 8 lHinsieme delle persone che hanno posizione di parit, sono tutte sullo stesso piano )Horgano collegiale per deliberare deve contare tra i votanti la met pi uno dei presenti. <ale decisione non pu6 essere revocata a meno di eventi particolari (violazione dei principi). )a 3ostituzione indica, i principi generali a cui deve attenersi la 7/ : 7rincipio di responsabilit: i funzionari sono direttamente responsabili civilmente o penalmente se violano le leggiB 7rincipio di imparzialit: la 7/ non pu6 discriminare nessunoB 7rincipio di legalit: gli uffici pubblici sono organizzati seguendo le leggi italianeB 7rincipio di economicit: gli obiettivi devono essere raggiunti con il minor dispendio possibile di mezzi ma anche di procedure.

7rincipio di efficacia: ogni atto deve presentare un rapporto positivo tra gli obiettivi e i risultati perseguiti. 7rincipio di pubblicit: lHattivit amministrativa deve sempre operare in modo semplice e chiaro, sempre riconoscibile dallHesterno. 7rincipio di trasparenza: lHattivit amministrativa deve permettere al cittadino lHaccesso alla documentazione di suo interesse.

7li atti amministrati&i )Hatto amministrativo 8 un provvedimento della 7/, legittimato dalla legge, che ha delle ripercussioni su soggetti esterni e che ha come obiettivo la realizzazione di interessi pubblici e il corretto svolgimento dei rapporti allHinterno della comunit. &li atti amministrativi possono essere di due tipi: /tti di diritto pubblico o atti amministrativi veri e propri. ?n questo caso la legge assegna alla 7/ lHautorit nei confronti dei cittadini. $sempio di atto amministrativo nella pubblica istruzione: sanzione disciplinare nei confronti di un alunno. /nalizziamo le diverse fasi: /)7rovvedimento unilaterale della 7./. ovvero il consiglio di classe esercita il suo diritto di allontanare un alunno quindi provvedimento autoritario fondato sullHautorit e sulla supremazia della 7./. 0))egittimato dalla legge ovvero il consiglio di classe 8 legittimato ad operare grazie ad alcune leggiB 3)*ipercussioni su soggetti esterni ovvero il provvedimento del consiglio ha ripercussioni su soggetti esterni, ad esempio lHalunno e la famigliaB 5) *ealizzazione di interessi pubblici ovvero la correttezza allHinterno della comunit scolastica 8 disciplinata dalle leggi. /tti di diritto privato in cui la legge pone la 7/ su un piano di parit con altri soggetti.

<ipologia di atti amministrativi di diritto pubblico: /tti vincolati: la 7/ 8 soggetta a regole inderogabili, non ha discrezionalit (es. inserimento degli aventi diritto nelle graduatorie dei supplenti). /tti discrezionali: il provvedimento viene emesso valutando gli interessi in causa e le motivazioni (es. ammissione o meno di un alunno alla classe successiva). /nche le certificazioni sono atti amministrativi ma hanno solo la finalit di riportare ufficialmente qualcosa (es. il certificato di servizio di un dipendente, il diploma degli esami di +tato). ? 7/*$*? invece sono espressi da organi consultivi ad esempio il comitato per la valutazione del servizio dei docenti nel primo anno di prova formula un parere al 5irigente +colastico. ? pareri possono essere obbligatori o facoltativi piuttosto che vincolanti o non vincolanti. 3onsiglio per il paragrafo successivo di guardare lHatto riportato sul libro a pag.(4 edise unico altrimenti lHelenco che segue non ha senso. ?n un atto amministrativo discrezionale devono essere riconoscibili i seguenti elementi: )Hintestazione: identifica il soggetto con la sua competenzaB )Hidentificazione del provvedimento: luogo e data di emissione, numero di protocolloB ?l destinatarioB )Hoggetto: preannuncia in sintesi il contenuto dellHattoB 7reambolo: contiene i riferimenti di leggeB ? dati di fatto: ricostruisce i fatti che hanno portato la 7/ ad emettere lHattoB )a motivazione: esprime la valutazione del soggetto e deve essere adeguata al provvedimentoB )a volont (nel caso di organi collegiali): espressa allHunanimit o a maggioranzaB )a sottoscrizione: firma del responsabile quale il 5irigente scolastico e dal segretario. )a 7/ assume provvedimenti sia nei confronti di persone fisiche che giuridiche (enti pubblici, associazioni,O) che possono richiedere, a loro volta, lHannullamento di un atto amministrativo. ?l contestatore dellHatto amministrativo pu6 avvalersi del diritto soggettivo (lHindividuo pu6 ricorrere al giudice facendo valere i suoi diritti) oppure del legittimo interesse ovvero si pu6 fare appello per vizi di forma e contraddizioni.

)a 7./. deve avere delle regole trasparenti e rispettare i diritti delle persone. )a 7./. infatti ha degli obblighi stabiliti dalla costituzione, pena annullamento dellHatto. )@bbligo di conclusione ovvero la 7./. 5$C$ 3@-'%?3/*$ '% 7*@CC$5?-$%<@ @77'*$ )H$+?<@ 5? una richiesta entro ,2 gg ma9 !2 2)@bbligo di motivazione 0isogna inserire le motivazioni in maniera chiara e le leggi che supportano le motivazioni soprattutto in caso di atti amministrativi discrezionali ,)@bbligo di specifica ovvero occorre definire un responsabile dellHistruttoria e del provvedimento finale. )a responsabilit legale di ciascun provvedimento 8 del dirigente scolastico. Diritto di accesso <utti i cittadini hanno il diritto di accedere ai documenti amministrativi di qualsiasi natura siano (documenti cartacei, foto, grafici etc.). Mueste norme trovano applicazione anche nella scuola in materia di valutazione degli alunni o di contenzioso con il personale per diverse ragioni. 7er esercitare il diritto di accesso occorre dimostrare di essere coinvolti ed interessati in prima persona (per eliminare persone che possano agire per curiosit). %on solo si pu6 prendere visione degli atti ma possono essere anche fotocopiati previa richiesta di accesso motivataB nel caso in cui la 7/ non dia riscontro entro ,2 gg, il richiedente pu6 presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale ovvero il </*. Diritto di accesso nella scuola )Hesercizio del diritto di accesso spetta al diretto interessato se maggiorenne o ai suoi genitori>tutor se minorenneB +i possono visionare gli elaborati dHesame e i verbali di scrutinio nellHeventualit si voglia verificare lHesistenza di vizi procedurali e di valutazione di meritoB )Haccesso alla visione del proprio elaborato scritto comporta anche la possibilit di visionare gli elaborati degli altri candidati con la mascheratura dei nominativi per verificare lHuniformit nella valutazioneB +i pu6 accedere ai verbali delle riunioni dei consigli di classe o lHaccesso ai registri degli insegnanti. $H importante che tutta la documentazione scolastica gestita dai docenti sia facilmente consultabile e soprattutto non risultino in bianco le pagine riservate alla valutazione degli alunni. ?l registro personale del docente 8 un atto amministrativo cosD come un compito in classe corretto, valutato e firmato dal docente. I &i#i de!li atti amministrati&i )Hatto amm. che non 8 stato emanato secondo le regole della procedura e della competenza si dice affetto da vizi che lo invalidano e lo rendono nullo, per esempio si verifica nullit dellHatto nel caso in cui manchino degli elementi essenziali quali la firma e il timbro del dirigente che rappresentano una violazione di legge, quando sia stato emanato da un livello di competenza non adeguato, quando sia stato adottato in violazione del giudicato, per difetto o insufficienza della motivazione che rappresentano tutti un eccesso di potere. L1autotutela amministrati&a )a 7/ pu6 impugnare autonomamente i propri provvedimenti K perch8 illegittimi allHorigine K perch8 sono diventati illegittimi nel tempo +i possono seguire due strade differenti: )a 7./. ritira gli atti K per /%%'))/-$%<@ 5H'::?3?@ quando si 8 sicuri che cH8 un vizio di forma Ksi *$C@3/C@ quando sono illegittimi nel contenuto. @ppure +i correggono tramite K convalida ovvero un nuovo atto che elimina i vizi K */<?:?3/ ovvero lHautorit competente prende in carico il documento originario eliminando la parte che non va bene

K+anatoria ovvero viene emesso un secondo atto che va a bonificare il primo atto in ci6 che non andava bene. )a revoca dellHatto da parte di chi lo subisce pu6 esser fatto solo per ricorso. ? ricorsi sono di due tipi: *icorsi amministrativi 2. *icorsi giurisdizionali ? ricorsi amministrativi a loro volta si dividono in: *icorso in opposizione: rimedio atipico presentato alla stessa autorit che ha presentato lHatto.?l per legittimit o per merito *icorso gerarchico: va presentato alla autorit gerarchicamente superiore a quella che ha presentato lHatto entro ,2 giorni dalla notifica. +e il ricorso 8 respinto si pu6 ricorrere al <ar oppure al 7residente della *epubblica *icorso straordinario al 3apo dello +tato: si pu6 fare entro 22 giorni dalla notifica e si pu6 contestare lHatto solo per legittimit. %e risponde il -inistro competente su parere del 3onsiglio di +tato ? *?-$5? 3@%<*@ &)? @*&/%? 3@))$&?/)? 5$))/ +3'@)/ &li organi collegiali della scuola non sono sottoposti gerarchicamente ad altro organo della 7./. 7ossibilit di ricorso nei loro confronti: )*icorso straordinario al 3apo dello +tatoB 2)ricorso al </*B ,)ricorso gerarchico improprio solo in alcuni casi previsti dalla legge. <uttavi al svuola 8 meno rigida, nel senso che ha creato delle possibilit per risolvere internamente prima di arrivare a queste contestazioni pi FestremeG che altrimenti farebbero diventare il mondo scolastico una citt giudiziaria (ad es. @rgano interno di garanzia al quale rivolgersi in caso di sanzioni disciplinari oppure organo di garanzia regionale). */77@$*@ <*/ @*&/%? 3@))$&?/)? $ 5?*?&$%<? &li organi della scuola che posso avere valenza esterna ovvero le cui decisioni possono incidere sulla sfera giuridica di terze persone sono: 3@%+?&)?@ 5? 3)/++$ 3@%+?&)?@ 5? ?+<?<'<@ ?l collegio dei docenti solitamente ha solo valore consultivo eccetto che per la programmazione educativa e didattica, campo per cui sono deliberanti. ?l dirigente scolastico 8 presidente del 3ollegio dei docenti, del consiglio di classe e della giunta esecutiva e rende esecutive le deliberazioni di questi organi. 5eve attenersi alle leggi dello stato quindi non pu6 accettare delibere conto legge. 7ossiamo dire che lHinsieme delle leggi scolastiche che regolano i rapporti allHinterno della struttura scuola sono sufficientemente esaustive , tali da prevenire conflitti e sovrapposizioni. Ci 8 quindi un quadro chiaro e dei riferimenti che aiutano a gestire la complessit scolastica. 3i6 non toglie che le conflittualit fanno parte dellHanimo umano ma possono essere risolte grazie alle capacit del 5irigente +colastico. La decisione sul ricorso amministrati&o +i verifica un *?&$<<@ 7*$&?'5?A?/)$ K?**?3$C?0?)$ se 8 stato presentato fuori termine oppure 8 privo di elementi necessari (mancanza di firma, di motivazione). K ?%/--?++?0?)$ se lHatto impugnato ormai 8 definitivo. %el caso in cui il ricorso 8 formalmente accettato la decisione pu6 essere Kdi accoglimento se ci sono i presupposti ed in questo caso lHatto impugnato sar annullato per illegittimit oppure riformato se errato nel meritoB

Kdi rigetto se non 8 fondato. /nche la 5$3?+?@%$ 8 un atto amministrativo quindi deve essere motivata e si esprime esclusivamente su ci6 che 8 stato contestato nel ricorso. /nche contro la decisione si pu6 fare ricorso al </* entro 12 giorni oppure al 3apo dello +tato entro 22 giorni. )egge del silenzio assenso +iccome le pubbliche amministrazioni spesso tardavano nel dare un riscontro vessando il cittadino 8 stata istituita la regola del silenzioKassenso: se la 7/ non si pronunciava entro ,2 gg dalla presentazione dellHistanza, essa veniva accettata. Muesta legge per6 esclude i settori di rilevante interesse pubblico, come il patrimonio culturale, lHambiente, la salute e la pubblica incolumit. )a tutela giurisdizionale 3on legge 2,"># sono stati istituiti i <ribunali amministrativi regionali <./.*. che hanno sede nel capoluoghi di regione. /l </* sono demandati i ricorsi per incompetenza, eccesso di potere o violazione di legge contro organi centrali dello +tato e degli enti pubblici. 7er fare ricorso al </* 8 obbligatorio essere seguiti da un legale e bisogna agire entro 12 gg dalla notifica dellHatto impugnato. ?l giudice dichiara il ricorso: ?rricevibile se accerta la tardivit della notifica o del deposito ?nammissibile quando 8 carente lHinteresse ?mprocedibile sopraggiungono cio8 altre ragioni dHostacolo oppure viene meno lHinteresse delle parti. %el caso in cui il ricorso venga accolto, il giudice. /nnulla in tutto o in parte il provvedimento impugnato @rdina alla 7/ a provvedere entro un termine 3ondanna al pagamento di una somma di denaro /dotta un nuovo atto oppure modifica o riforma lHatto impugnato 5ispone le misure affinch8 venga attivato ci6 che ha deliberato nominando anche un commissario. )a sentenza di primo grado 8 esecuitiva. 5i regola un provvedimento amministrativo 8 immediatamente esecutivo in quanto non si pu6 sospendere unHattivit a causa di un ricorso che potrebbe avere solo finalit di proroga. 5urante il tempo necessario a giungere alla decisione del ricorso, il ricorrente pu6 chiedere lHemanazione di misure cautelari, come ad esempio la sospensione cautelare. +ospensione cautelare significa bloccare il provvedimento amministrativo finch8 il giudice non arriva ad una decisione. )a sospensione cautelare nel mondo della scuola ha un ruolo fondamentale. /d esempio se un alunno non 8 ammesso a frequentare lHanno successivo, rivolgendosi al </* ed ottenendo una sospensione cautelar pu6 frequentare con riserva lHanno scolastico. +e lHalunno finendo lHanno scolastico 8 promosso allHanno successivo , decade automaticamente la materia del contendere. ?) *?3@*+@ ?% /77$))@ /) 3@%+?&)?@ 5? +</<@ &iudice di appello di secondo grado 8 il 3onsiglio di +tato che rappresenta un organo indipendente. +volge due distinte funzioni: 3onsultiva, esprime pareri allo +tato e alle *egioni in materia giuridicoK amministrativa 5i giurisdizione amministrativa di secondo grado.

Capitolo ( Stroria della scuola Italiana


La scuola italiana nell1+<< :ino alla legge 0oncompagni del ("(, gli +tati presenti sulla penisola italiana si occupavano in misura marginale di istruzione rivolta alla popolazione. 7rima di allora solo la 3hiesa se ne occupava, con lHazione degli ordini religiosi. LE77E ;ONCOM$A7NI =1+'+) P voleva creare una scuola di +tato, in grado di sostituire quella dei gesuiti. 7revedeva controllo governativo delle scuola di ogni orine e gradoB allo +tato erano affidati lHordinamento degli studi, i piani didattici, i programmi e i libri di testo. $ra su tre gradi: istruzione primaria, secondaria classica e speciale (cio8 tecnica) e universitaria. LE77E CASATI =1+'-) P fatta per combattere analfabetismo e togliere esclusivit 3hiesa nellHazione educativa. )a pubblica istruzione si divide in tre rami a carico dei 3omuni: +cuola elementare: " anni, due inferiori (biennio obbligatorio e gratuito) e due superiori. +ono gestite dai 3omuni con i contributi delle famiglieB il -inistero ha competenza in programmi e didattica. <ra le materie vi 8 lHinsegnamento militare. ?struzione classica: per 4 anni dopo lHelementare (il ginnasio) pi tre anni nel secondo grado (il liceo). ?struzione tecnica: per , anni dopo lHelementare nel grado inferiore gratuita e non obbligatoria (scuole tecniche)B per altri , anni nel grado superiore (istituti tecnici). +cuole normali: per la formazione dei maestri, della durata di tre anni. )Hobbligo di istruzione pu6 anche compiersi a casa, con lHistruzione familiareB i diplomi sono rilasciati dalle scuole pubbliche ei candidati devono sostenere esami davanti ad insegnanti delle statali. LE77E CO$$INO =1+**) P innalzava a , anni la scuola elementare obbligatoria, portandola a 4 anni come 8 rimasto anche oggi. 5efiniva sanzioni per i genitori che non adempissero allHobbligo. %on figurava pi come insegnamento la religione cattolica. ES$ERIEN6E ED3CATI:E NELLA SECONDA META1 DELL1+<< +cuole salesiane: &iovanni 0osco, anni ("2 a <orino. $ra basato su tre valori: *agione, *eligione, /morevolezza e su un insieme di attenzioni preventive verso possibili comportamenti erronei dei giovani pi che mediante azioni repressive, ritenute efficaci. $sso 8 attualmente applicato. +orelle /gazzi: (!4, a 0rescia. -etodo attivistico, fondato sul concetto che il bambino dovesse essere attivo nel processo di apprendimento. -aria -ontessori: !2# a *oma. Calorizzava la libert dei bambini ritenendo questo il solo modo per evocare la creativit che 8 in loro, nel presupposto che in ogni bambino, anche con difficolt intellettive, esistono doti interiori di creativit e disposizioni morali da sviluppare e da far emergere. ?stituti che si ispirano al metodo -ontessori esistono tuttora. $RO;LEMI DELLA SC3OLA NELLA $RIMA META1 -<<" /nalfabetismoB *eperimento delle risorse finanziarie per i 3omuniB *eperimento di insegnanti formatiB ?struzione per il lavoro. LE77E ORLANDO =1-<') P rese obbligatoria lHistruzione fino al 2= esimo anno di et prevedendo un Fcorso popolareG formato dalle classi quinta e sesta per quei ragazzi che non intendessero proseguire negli studi pur rimanendo nel contesto dellHistruzione. LE77E DANEO > CREDANO =1-11) P le scuole elementari passano alla diretta gestione dello +tato. Ciene istituito il liceo moderno. ? maestri hanno diritto alla retribuzione minima e al fondo pensione. %on viene praticamente attuata perchJ i fondi furono dirottati verso altre necessit. RI8ORMA 7ENTILE =1-0%) P lHistituzione fu resa obbligatoria fino a " anni. )Halunno che terminava la scuola elementare, della durata di 4 anni, aveva quattro possibilit: ?l ginnasio, che dava lHaccesso al liceoB Listituto tecnico articolato in un corso inferiore di tre anni seguito dal liceo scientifico o da un corso quadriennale superiore tecnicoB Listituto magistrale inferiore o superiore al quale era annesso un giardino di infanzia o una

casa dei bambiniB )a scuola complementare, poi chiamata scuola di avviamento professionale che non consentiva un ulteriore proseguimento degli studi. 5ecise inoltre: *iordin6 lHistruzione classica, per preparare allHuniversitB ?stituD il liceo scientifico (con il latino)B ?stituD il liceo femminileB ?stituD lHesame di maturit per lHaccesso allHuniversitB /prD tutte le facolt universitarie ai diplomati del liceo classicoB -a9 ,4 alunni a classeB +cuole speciali per ciechi e sordomuti. 3Hera una concezione aristocratica della cultura e dellHeducazione, intese come strumenti di selezione dei migliori. %on cHera considerazione per la cultura tecnica nJ per la formazioni professionale. CONCORDATO 1-0- P accordi con la 3hiesa. )a religione cattolica sarebbe stata insegnata in tutte le scuole non universitarie e non solo nelle scuole elementari come prevedeva la *iforma &entile del !2,. &li insegnanti dovevano essere riconosciuti dallHautorit ecclesiastica. $RO::EDIMENTI DI8ESA RA66A 1-%+ P Cietavano lHinsegnamento alle persone di razza ebrea, e anche gli alunni ebrei non potevano essere iscritti alle scuole statali. ;OTTAI =1-%-) P Carta della scuola, con lHobiettivo di porre la scuola al servizio del fascismo. +i voleva sostituire ad una scuola borghese una scuola popolare di tutti. )a Carta della scuola sanciva lHobbligo scolastico di ( anniB dopo la scuola elementare si sarebbe introdotta la scuola media unica di tre anni, affiancata dalla scuola triennale di avviamento professionale in varie versioni. ?l fascismo ridimensionava le discipline classiche e riabilitava le discipline scientifiche e tecniche e il lavoro manuale. ?stituzione scuola materna. Ci era una distinzione tra i due tipi e i due livelli di scuola e che perdur6 anche nel secondo dopoguerra, fino agli anni +essanta, e comunque fino alla scuola media unificata degli anni +ettanta. ANNI (< P 3on i mutamenti dellHeconomia si cercano nuove soluzioni per vecchi problemi come lHanalfabetismo, lHadeguamento delle scuole tecniche alla domanda di professionalit derivante dalla crescita del settore industriale e dellHestero e la richiesta di unHistruzione superiore accessibile a tutti. +cuola elementare di 4 anni, divisa in due cicli interni (2Q,) e un esame conclusivo di licenzaB +cuola postKelementare triennale (avviamento professionale) che dava accesso allHistruzione professionaleB +cuola media triennale: cui si accedeva con un esame di ammissione selettivo e che si concludeva con un esame di licenza che permetteva accesso alla secondaria di secondo grado. +econdaria di secondo grado di 4, ", , anni a seconda degli istitutiB +olo la maturit classica dava accesso a tutte le facolt universitarie, se no dipendeva dal tipo di maturit. 7O:ERNO 8AN8ANI =1-)0) P scuola media unica e obbligatoria. +i concretizzavano gli ( anni di obbligo scolastico. ?l titolo scolastico conseguito a " anni con lHesame di licenza, oltre che a costituire la condizione di accesso allHapprendistato, consentiva lHingresso, senza esami ulteriori, in tuti i canali scolastici dellHistruzione secondaria di secondo grado e in tutti i corsi di qualificazione professionale esistenti. Muesto rendeva illegale qualsiasi forma di lavoro minorile per i ragazzi sotto i " anni. DON MILANI =1-)-) P scrisse Lettera ad una professoressa, sullHuguaglianza sociale dellHinsegnamento. DON L3I7I 7I3SSANI =1-)') PRischio educativoB libro scritto in cui espose la sua visione dellHeducazione come introduzione alla realt, non limitata agli aspetti materiali o esteriori. IL SESSANTOTTO 3ontestazione nelle scuole, universit occupate. :urono dichiarati superati i concetti di autorit nella famiglia e nella scuola, di rigore negli studi, di primato del merito. 'no dei primi bersagli fu la valutazione del profitto tramite votoB esso fu identificato con lo strumento di selezione e di

espulsione degli studenti proletari e fu assunto a simbolo della scuola autoritariaB la bandiera del 6 politico. ?l secondo obiettivo fu labbattere lesame di maturit, considerato una prova troppo dura da superare. 7er arginare lHaggressivit della rivolta studentesca, furono prese le seguenti decisioni: $same di maturit solo due prove scritte e un colloquio su due materie scelte dal candidato e dalla commissione su quattro che vengono indicate dal ministeroB /bolizione degli esami di riparazione autunnaliB /pertura a tutti i diplomati delle facolt universitarieB 7artecipazione delle famiglie e degli studenti nelle scuoleB @rdinamento della scuola materna statale 1-*1 P 7rima sperimentazione del tempo pieno nella scuola elementare (anche se sar istituzionalizzato nel !! ). D $ R '1- del 1-*' P introduceva la possibilit di attivare sperimentazioni innovative rispetto agli ordinamenti in vigore. Mueste sperimentazioni potevano essere di 2 tipi: . Minisperimenta#ioni: cio8 metodologicoKdidattiche, e riguardavano solo proposte di modifica dei programmi di insegnamento e rientravano nella competenza delle scuoleB 2. Ma?isperimenta#ioni: riguardavano proposte pi ampie fino ad interessare gli ordinamenti stessi e richiedevano lHautorizzazione del -inistero. 3i6 permise il dilagare di una pluralit di sperimentazioni, rimaste per6 spesso prive di verifica della loro efficacia. LE77E (1*@1-** Prinnovamento degli ordinamenti: /bolito esami di riparazione nella scuola elementare e nella scuola mediaB ?ntrodotto i giudizi al posto dei votiB La sostituito la pagella con la scheda di valutazioneB La relegato in forma residuale la possibilit di ripetenza nella scuola elementareB La integrato gli studenti con handicap nelle classi normali (ma9 22 alunni per classe)B La introdotto la figura dellHinsegnante di sostegnoB La introdotto le attivit integrativeB La sancito lHapertura delle istituzioni scolastiche alla cittadinanzaB La introdotto il servizio socioKpedagogicoB La istituito i servizi di prescuola, postscuola. MINISTRO 8ALC3CCI =1-+*) P Piano Nazionale dellInformatica con lo scopo di introdurre lHinformatica e le sue applicazioni nelle strutture organizzative della scuola e nei programmi scolastici, sia come materia autonoma sia come metodologia di supporto per le altre discipline. $RO7ETTO ;ROCCA =1-++) P 3ommissioni per la revisione dei programmi dei primi due anni della scuola secondaria superiore. %el !! fu esteso per il triennio. ANNI A-< 1--' P nascita degli Istituti Comprensi&iB esigenza nata dalla necessit di mantenere aperte le piccole scuole di montagna con accorpamenti verticali di direzioni e segreterie. %asce il Testo nico delle disposizioni legislative in materia di istruzione. Muesto testo cerca di accumunare tutta la regolazione sulla materia riguardante la scuola. @ra non pi cosD aggiornato. 1--( P fu eliminata la sessione degli esami di riparazione a settembre per la secondaria superiore e furono introdotti gli I D E I cio8 gli ?nterventi 5idattici ed $ducativi ?ntegrativi con funzione di sostegno, recupero ed integrazione. :u data quindi agli studenti la possibilit di essere promossi anche con lacune in alcune materie da recuperare lHanno successivo. /lla distanza si manifestarono come una delle cause della decadenza qualitativa della scuola. L3I7I ;ERLIN73ER =1--)) P )a pi importante novit fu lautonomia scolastica ( !!#)B lHautonomia delle scuole 8 didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo e si esprime con la formazione del Piano dell!fferta "ormativa #P!"$. 7er acquisire la personalit giuridica gli istituti devono avere una popolazione compresa tra i 422 e i !22 alunni. )Hautonomia didattica 8 in realt limitata allHorganizzazione interna delle risorse date. ?l 7@: 8 il documento fondamentale costitutivo dellHidentit culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, e9tracurricolare educativa ed organizzativa che le scuole adottano nellHambito dellHautonomia. :u riformato il -inistero attraverso gli 'ffici scolastici regionali. %el !!( fu emanato lo %tatuto delle studentesse e degli studenti da cui derivarono i nuovi regolamenti di disciplina degli istituti secondari. Muesto fu ripreso in mano da :ioroni nel 222#, per tamponare il fenomeno del bullismo, istituendo pene pi severe. 0erlinguer si fece promotore di un provvedimento per la parificazione delle scuole statali e non statali paritarie. $gli istituD la Commissione dei %aggi, con cui riformare la scuolaB nella sua idea ci doveva essere una scuola di base di # anni, seguita da una secondaria di 4 anni, in modo che lHuniversit potesse iniziare a ( anni come in tutti gli stati europei. 3i6 non and6 mai in porto. STRATE7IA DI LIS;ONA =0<<<) P 3ommissione del 3onsiglio europeoB tre obiettivi strategici: . /umentare la qualit e lHefficacia dei sistemi di istruzione dellH'nione $uropeaB 2. :acilitare lHaccesso ai sistemi di istruzione e formazioneB ,. /prire i sistemi di istruzione e formazione al mondo esterno. LE RICERCBE $ I S A P nel 2222, promossa dallH@.3.+.$. (@rganizzazione per lo sviluppo economico) per accertare le competenze dei 4enni scolarizzati nelle aree della comprensione della lettura, della matematica e delle scienze. @gni tre anni si focalizza su uno di questi aspetti. ?l campione consiste in un minimo di 42 scuole, ciascuna con ,4 studenti. RI8ORMA MORATTI =0<<%) P introdusse novit, come: )a possibilit di anticipi e postici dellHiscrizione alla scuola dellHinfanzia e alla scuola primariaB )a possibilit di scegliere tra un tempo scuola minimo obbligatorio e ampliamenti della frequenza sulla base dellHadesione ad attivit facoltative ed opzionaliB )a sottolineature dei piani di studio personalizzati rispetto alla scuola dei programmiB )Hindividuazione del referenteKtutor per le relazioni scuolaKfamigliaB )a partecipazione della famiglia allHarricchimento del portfolio individuale dello studente. 3on la le!!e (% and6 a riformare: La scuola dellinfanzia: dura tre anni, non 8 obbligatoria. ?nizia a tre anni ma sono previsti anticipi per i nati nei primi quattro mesi dellHanno successivo. %cuola del primo ciclo: . %cuola primaria: dura 4 anni, comincia a 1 anni ma con possibilit di anticipi. $H ripartita in un primo anno e due bienni. )Hesame del quinto anno 8 abolito. :in dal primo anno ci sono lHinglese e lHinformatica. N previsto per ogni classe un docente tutor, viene introdotto il portofolio delle competenze e la valutazione dei comportamenti. 2. %cuola secondaria di primo grado: completa il primo ciclo ed 8 triennale, ripartita in un biennio e in un anno finale con carattere orientativo. ?ntroduce lo studio di una seconda lingua dellH'nione europea, approfondisce le conoscenze informatiche e si conclude con lHesame di stato. %econdo ciclo: due percorsi formativi: . Licei: la cui normativa 8 di competenza statale, della durata di cinque anni che si conclude con lHesame di stato. B 2. Istruzione e formazione professionale: di competenza regionale, della durata di tre anni (fino alla qualifica professionale) o fino a " anni (diploma) e la possibilit di passare al quinto anno degli istituti di istruzione per sostenere lHesame di +tato, valido per lHiscrizione allH'niversit. MINISTRO 8IORONI =0<<*) P ripristina il tempo pieno nella scuola primaria. :orma commissione per riscrivere le ?ndicazioni per il primo ciclo. 5ocumento aperto. ?noltre per combattere bullismo, reintrodusse le sanzioni disciplinari pi gravi. MINISTRO 7ELMINI =0<<+) P <aglia tutto quello che pu6. *eintroduce il maestro unico nella scuola primaria. *introduce i voti da a 2 nelle scuole del primo ciclo. Calutazione del comportamento.

Capitolo ) ITALIA ED E3RO$A


%el !"! fu istituito il 3onsiglio dH$uropa con il compito di concertare azioni comuni per salvaguardare il rinnovato patrimonio di libert e di rispetto dei diritti umani dopo le atrocit della guerra. 1-(1 P C E C A cio8 trattato per la condivisione del carbone e dellHacciaio voluto da +chuman, ministero francese. /derirono 0elgio, :rancia, &ermania occidentale, ?talia, )ussemburgo e 7aesi 0assi. Nel 1-(( P il ministro belga +paaR propose di allargare lHintegrazione economica dellH$uropa attuando lHunione doganale fra gli +tati membri, con lHobiettivo di creare il mercato comune europeo. %el 1-(* P C E E. S 3omunit $conomica $uropea. 3on lHadesione alle 3omunit europee, gli +tati membri hanno rinunciato a settori di sovranit nazionale per conferirli al livello comunitario. Muesto 8 limitato agli specifici settori indicati dai <rattati, come lHagricoltura, la pesca, la commercializzazione, la ricerca per il nucleare e la moneta unica. 7er tutte le altre politiche europee il principio fondamentale 8 quello della sussidiariet,. 1--0 P <rattato di -aastrich, o <rattato 'nico 'nione $uropea (<.'.$.). 7oggia su tre pilastri: Le comunit, europee: rafforzamento coesione economica e sociale con lHadozione della moneta unica. <utela dei diritti dei cittadini con lHistituzione della cittadinanza dellH'nioneB politica sociale, istruzione, formazione professionale. &ffermazione del principio di sussidiariet, in base al quale le decisioni vanno prese il pi vicino possibile ai cittadini. 3on lHampliamento al sociale delle funzioni comunitarie, la 3omunit economica europea venne ridefinita come 3omunit europea. $olitica estera e sicure##a comune: la difesa dei valori comuni, degli interessi fondamentali e dellHindipendenza dellH'nione. -antenimento della pace e della sicurezza internazionale. +viluppo e consolidamento della democrazia e dello +tato di diritto. 5efinizione di una politica di difesa comune. Coopera#ione nei settori della !iusti#ia e de!li a//ari interni: cio8 gli interessi comuni, come la politica di immigrazione e di lavoro dei cittadini di paesi terzi. )a lotta contro la tossicodipendenza. )a lotta al terrorismo. )a cooperazione giudiziaria in materia civile e penale. IL $RINCI$IO DI S3SSIDIARIETA1 C 1--0 <ale principio statuisce che lHattivit amministrativa deve essere svolta dallHentit territoriale pi a contatto con i cittadiniB solo nel caso in cui livelli amministrativi territoriali superiori possono rendere il servizio in maniera pi efficace ed efficiente, 8 permessa una devoluzione di compiti e responsabilit al livello superiore. I SETTORI DELL1ISTR36IONE E DELLA 8ORMA6IONE NON SONO DI COM$ETEN6A DELL13NIONE E3RO$EA. )a 3omunit ha il compito di promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico nonchJ fornire un contributo ad unHistruzione e ad una formazione di qualit e al pieno sviluppo delle culture degli +trati membri. Muindi, in materia di educazione, la Comunit pu' svolgere solo un ruolo sussidiario e di sostegno alle politiche nazionaliB gli +tati membri, sovrani in materia di istruzione e formazione, cooperano allHinterno del quadro europeo per il perseguimento di fini condivisi. )H'nione $uropea ritiene che sia negativo avere un unico sistema di istruzione, poichJ le diversit culturali sono una preziosa ricchezza per lH$uropaB per6 bisogna far dialogare queste diversit, sia sul piano tecnico (cio8 riconoscimento dei titoli di studio) sia su quello culturale (incontri tra giovani in un ambiente guidato). Nel 1-++ P il 3onsiglio invit6 ad inserire nei programmi di insegnamento e di formazione dei docenti la dimensione europea. 3ol <rattato di -aastrich alcuni aspetti della formazione dei giovani furono riconosciuti come competenza dellH'nione europea, limitatamente alla formazione del lavoro, alla mobilit di giovani ed adulti, allo sviluppo di una istruzione di qualit, senza per6 alcuna potest di intervento sulle legislazioni scolastiche. )Hautonomia scolastica 8 frutto del principio di sussidiariet. $sso fu un cambiamento importante nellHorizzonte educativo e normativo della nostra scuola, inserendosi nel contempo in un processo generalizzato di profonda riforma dellHassetto dello +tato. <ale processo fu avviato proprio dalla

ricezione del principio di sussidiariet adottato nel <.'.$. )Hautonomia condusse al coinvolgimento e alla responsabilizzazione di ogni soggetto della scuolaB la scuola 8 cosD pi vicina ai bisogni degli alunni e della comunit. ?l decentramento fu una prima forma di applicazione del principio di sussidiariet: le istituzioni autonome furono chiamate a misurarsi realmente con il territorio e il contesto di riferimento. ?noltre, sempre per il principio di sussidiariet,2 ma ci /u una decentrali##a#ione di /un#ioni e compiti alle Re!ioni e a!li Enti locali. /lle *egioni furono delegate la programmazione dellHofferta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale nonchJ la determinazione del calendario scolastico. /i 3omuni competerono lHorganizzazione delle scuole del primo ciclo, il coordinamento degli interventi per prevenire la dispersione scolastica e la fornitura di servizi per studenti disabili. /lle 7rovince spettarono le scelte di organizzazione delle reti scolastiche, lHeducazione degli adulti e la manutenzione degli edifici delle scuole del secondo ciclo. 7er6 in tutto questo le istituzioni scolastiche rappresentano il soggetto debole in quanto scontando una dipendenza finanziaria dal -inistero e hanno importanti limiti nella propria autonomia. LA STRATE7IA DI LIS;ONA P rendere entro il 22 2 il sistema economico dellH$uropa il pi competitivo e dinamico del mondo in grado di dar luogo ad una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. )a riflessione ruot6 intorno alla necessit di realizzare un ampliamento dei sistemi di istruzione e formazione permanenti per rendere effettivo lHaccesso di tutti alle nuove competenze di base, alle tecnologie dellHinformazione, alle lingue straniere, alle competenze sociali. +i delinearono quindi degli obiettivi da raggiungere nei 7aesi membri entro il 22 2: (imezzare i tassi di dispersione scolastica) &umentare i laureati in discipline matematiche* tecnologiche e scientifiche) Portare all+,- la popolazione ..enne al compimento dellistruzione secondaria superiore) (iminuire le scarse capacit di lettura dei /,enni) Coinvolgere la popolazione adulta nella partecipazione a forme di apprendimento tutto il corso della vita. Nel 0<<0 il Consi!lio Europeo di ;arcellona fiss6 una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2 2 con lHimpegno di tutti gli +tati $uropei. ?n questa strategia gioca un ruolo decisivo il tema dello Fsviluppo di competenze chiaveG. <utte le indagini @3+$K7?+/ mettono in evidenza lHimportanza dellHacquisizione di competenze pi ampie per la riuscita nellHapprendimento: nella lettura, nella matematica e nelle scienze, oltre alle competenze trasversali come la motivazione allHapprendimento, i comportamenti e le capacit di ogni studenti di individualizzare il proprio percorso formativo. + AM;ITI DI COM$ETEN6E CBIA:E" . Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere) ,. Competenza in matematica e in scienze e tecnologia) ". Competenza digitale) 4. Imparare ad imparare) 1. Competenze sociali e civiche) #. %pirito di iniziativa e imprenditorialit) (. Consapevolezza ed espressione culturale0 3@-7$<$%A/ S combinazione di conoscenze, abilit e attitudini appropriate al contesto. )e competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per al realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, lHinclusione sociale e lHoccupazione. Mueste dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione. / partire dal !!2 i documenti europei sollecitarono la necessit di riavvicinare la scuola ai bisogni del lavoro e dellHimpresa. )Hintreccio scuolaKformazioneKlavoro deve rappresentare un continuum di opportunit variamente articolato. 5allH'nione europea anche *accomandazione sul ruolo della &aluta#ione esterna e dell1auto&aluta#ione di Istituito, attraverso il coinvolgimento di dei docenti al fine di migliorare la qualit e lHefficacia dei sistemi di istruzione e formazione. -olto importante lHautovalutazione. )a Ri/orma Moratti cercava di uniformarsi agli obiettivi della +trategia di )isbona. Costituendo il secondo ciclo con licei e formazione professionale parificati, cHera la possibilit di cambiare idea, di fare anche il quarto e quinto anno e di accedere allH'niversit, oppure viceversa, dai licei alla formazione professionale. ?noltre la frequenza

positiva di qualsiasi segmento del secondo ciclo possono essere fatti valere, anche ai fini della ripresa degli studi. ?noltre, certificazioni di competenza rilasciate dalle istituzioni scolastiche su esercitazioni pratiche, esperienze formative, stage in ?talia o allH$stero. Portfolio delle competenzeB in modo da raccogliere tracce pi significative del proprio percorso scolastico, per analizzare e ragionare i risultati ottenuti. :u abbandonata come idea. 3on la riforma -oratti ci fu investimenti per la dotazione informatica nelle scuole. %elle scuole del primo ciclo fu introdotto lHinsegnamento dellinformatica e dellinglese, in modo di dare la possibilit a tutti di raggiungere il livello 0 . %ella secondaria invece introduzione di una seconda lingua europea. CLIL S insegnamento e apprendimento in unHaltra lingua. 5opo il 3onsiglio di 0arcellona si auspicava il miglioramento delle competenze di base, anche tramite lHinsegnamento di almeno due lingue straniere sin dallHinfanzia. +i sottolineava che gli studenti europei dovessero acquisire un efficace capacit comunicativa in maniera attiva, in modo da imparare le lingue. 7er questo nacquero le 3)?), cio8 lezioni svolte in due lingue diverse, ormai fa parte dellHofferta formativa a livello primario e secondario di molti paesi. Duadro comune di ri/erimento per le lin!ue =DCER) S qualifica il livello di abilit conseguito da chi studia una lingua europea. )ivello / S 0ase, 0 S/utonomia, 3S 7adronanza. @gni fascia ha due livelli. $RO7RAMMA COMENI3S P esso riguarda tutto lHarco dellHistruzione scolastica, dalla scuola dellHinfanzia alle superiori. *ientra nel programma )ifelong )earning ())7) promosso dalla 3ommissione per il periodo 222#K22 ,. &li obiettivi specifici sono: %viluppare la conoscenza e la comprensione della diversit culturale e linguistica europea e del suo valore) &iutare i giovani ad ac1uisire le competenze di base necessarie per la vita* lo sviluppo personale e occupazionale della cittadinanza europea. ?l programma 3omenius prevede una serie di attivit: Mobilit, delle persone: cio8 gli scambi di alunni e personale della scuola, la possibilit per il personale docente di effettuare tirocini presso istituti scolastici o imprese, la formazione in servizio per il personale docente, progetti o reti. $artenariati: progetti di cooperazione scolastica bilaterali e multilaterali, cio8 attivit di cooperazione transnazionale tra due autorit educative locali o regionali di due diversi 7aesi. E5tEinnin!: piattaforma eKlearning avviata nel 222" con duplice scopo: incrementare lHuso delle tecnologie dellHinformazione e della comunicazione e promuovere il dialogo interculturale. ?l progetto offre la possibilit di creare un gemellaggio elettronico fra istituti scolastici, utilizzando una lingua veicolare. $ssa consente di accedere, a titolo gratuito, ad una piattaforma informatica tramite cui gli istituti possono intrattenere rapporti di scambio, mutua collaborazione, condivisione di pratiche e materiale didattico.

Capitolo * LO STATO 7I3RIDICO DELL1INSE7NANTE


)o stato giuridico degli insegnanti 8 disciplinato dal D $ R '1*@1-*' ed 8 ancora oggi vigente. $sso 8 strutturato in # parti e norma lHinterno arco della vita professionale. LI;ERTA1 DI INSE7NAMENTO P art. dello stato giuridico. $ssa garantisce il docente contro ogni costrizione o condizionamento da parte dei pubblici poteri. $ssa deriva dallHesperienza dei governi totalitari comunisti e fascisti, che vedevano la scuola come indottrinamento ideologicoB per questo la libert di insegnamento 8 un valore di civilt. )a libert d insegnamento non 8 per6 la proclamazione di convinzioni personali in campo etico o politico, o interpretazioni ideologiche della storia o pressione sui convincimenti religiosi familiari. DIRITTO ALL1ISTR36IONE P diritto allHapprendimento dei discendentiB 8 diritto di tutti di accedere al sistema scolastica, in modo da assicurare a tutti i cittadini lHeguaglianza del punto di partenza. LI;ERTA1 SCELTA ED3CATI:A 8AMI7LIA P il compito dello +tato democratico 8 quello di

mettere le famiglie in condizione di educare i figliB la scuola elabora la proposta educativa e didattica e quindi la famiglia diventa lHinterlocutrice della scuola. 3i sono due tipi di libert che ha la famiglia: !. Libert di scelta della scuolaB 2. Libert nella scuolaB cio8 il diritto al rispetto della coscienza morale e civile degli alunni. ?) 5?*?&$%<$ +3@)/+<?3@ deve bilanciare lHazione dellHistituto perchJ siano garantiti sia la libert di insegnamento, il diritto allHistruzione e la scelta educativa della famiglia. 83N6IONE DOCENTE" . Trasmissione della cultura) 2. Contributo alla elaborazione di essa) ,. Impulso alla partecipazione dei giovati a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalit. 3on la trasmissione della cultura a opera del docente i giovani interiorizzano il patrimonio di conoscenze e valori delle generazioni precedenti e si inseriscono attivamente in tale processo. ?l docente per6, deve conoscere in modo approfondito la propria disciplina e le metodologie per insegnarla in unHottica metacognitiva, cio8 in rapporto allHattivit del pensione e il suo modo di funzionare nellHapprendimento. 3i6 richiede la personalizzazione dei percorsi di apprendimento* strategie didattiche e approfondimento di temi che si incrociano con particolari sensibilit dei discendenti o con specifiche problematiche sociali o ambientali. /l centro dellHattivit dellHinsegnamento 8 la dimensione educativa, fondata sul prendersi cura della persona nella sua globalit, facendosi carico dei suoi bisogni di crescita e alla sua dignit di persona. 8ORMA6IONE DOCENTI ". Legge Casati P scuola normale di durata triennaleB 4. Riforma 2entile P istituto magistrale di # anni dopo la scuola elementare: inferiore di , anni Q " superiore. 5a qui il fatto che le magistrali fossero di " anni con lHanno integrativo opzionaleB 1. /334 P in teoria corso di laurea in due indirizzi, per infanzia e primaria, con il passaggio da scuola magistrale a istituto pedagogicoB per molto tempo ebbe solo la caratteristica della sperimentazioneB #. .4/4 P per lHinsegnamento della scuola infanzia e primaria laurea magistrale di durata 4 anni e tirocinioB livello 02 lingua ingleseB competenze digitali previste dal 7arlamento $uropeoB competenze didattiche per favorire lHintegrazione scolastica degli alunni con disabilit. $RO8ILO DEL DOCENTE DI SOSTE7NO (si veda cp. ") N evidenziata la colle!ialit,: (. Il docente di sostegno non pu' essere il delegato del consiglio di classe al programma differenziato per il disabile) !. Lintero consiglio di classe 5 responsabile e attivo nellelaborazione del P6I e nella sua attuazione) 22. Il docente di sostegno 5 docente della classe* di cui condivide decisioni e responsabilit. ?l docente di sostegno 8 assegnato alla classe in cui cH8 un alunno con disabilit. $sso partecipa alla programmazione educativa e alla verifica delle attivitB partecipa ai consigli di interclasse, di classe e ai collegi docenti. $sso si occupa delle attivit educative e didattiche di sostegno alla classe per favorire lHintegrazione dellHalunno con disabilit, collaborando con il team docente. $RO8ILO DOCENTE DI RELI7IONE )Hinsegnamento della ?*3 8 disciplinato da un accordo tra la *epubblica e la +anta sede. )H?*3 ha dignit formativa e culturale pari a quello delle altre discipline. $sso 8 impartito in conformit alla dottrina della 3hiesa da insegnati riconosciuti idonei dallHautorit ecclesiastica. 5i solito, per lH?*3 il capo dHistituto conferisce incarichi annuali, dHintesa con il Cescovo. 3on la legge del 222, 8 stata prevista lHimmissione in ruolo per gli insegnanti di ?*3 che hanno superato un concorso a titoli ed esami. )a dotazione organica 8 su base regionale ed 8 determinata nel #2T dei posti dHinsegnamento funzionanti.

+i prevede per6 che nella scuola primaria e infanzia lH?*3 possa essere affidato ai docenti di sezione o classe riconosciuti idonei dallHautorit ecclesiastica che siano disposti a svolgerlo. ? docenti di ?*3 fanno parte della componente docente negli organi scolastico, con gli stessi diritti e doveri degli altri docentiB partecipano agli scrutini solo per gli alunni che si sono avvalsi dellHinsegnamento di religione. )a valutazione dellH?*3 prevede un documento a parte, redatto dal docente, da consegnare con la pagella. )a FnotaG riguarda lHinteresse con il quale lHalunno segue lHinsegnamento e il profitto che ne trae. Docenti di ora alternati&a alla reli!ione P le ore di insegnamento alternative allH?*3 devono essere assicurate agli alunni i cui genitori ne hanno fatto richiesta. 7er queste ore si pu6 utilizzare il personale a disposizione della scuola, oppure docenti di ruolo disponibili a fare ore eccedenti lHorario, oppure personale supplente appositamente assunto o in completamento dHorario. $ERIODO DI $RO:A $ERSONALE DOCENTE <utto il personale di prova della scuola assunto con contratto a tempo indeterminato 8 tenuto a sostenere il periodo di prova. $sso deve essere prestato: 2 . 5urante lHanno scolastico per (2 ggB 22. +ulla cattedra per cui 8 stata conferita la nomina o su materie affini. %el corso dellHanno di prova, il docente ha un percorso di formazione in servizio tramite: 2,. )o svolgimento di "2 ore di attivit seminariali guidate da un tutor esterno, normalmente nella seconda parte dellHanno scolasticoB 2". )Hassistenza professionale allHinterno della scuola tramite un docente nominato dal capo dHistituto su designazione del collegio docenti allHinizio dellHanno scolasticoB 24. )a discussione di fine anno, con il comitato per la valutazione del servizio, di una relazione finale sullHesperienza vissuta, il cui argomento viene assegnato dal dirigente scolastico. +e per giustificati motivi come malattia, congedo, gravidanzaO non sono stati prestati i (2 giorni di servizio, il dirigente scolastico pu6 disporre la proroga con un provvedimento motivato. /lla valutazione del servizio provvede il comitato di valutazione del servizio sulla base di una relazione del dirigente scolastico. )a valutazione 8 motivata tenendo conto delle qualit intellettuali, della preparazione culturale e professionale, anche con riferimento a pubblicazioni, alla diligenza, al comportamento nella scuola, allHefficacia dellHazione educativa e didattica, a eventuali sanzioni disciplinari, collaborazione con altri docenti, nonchJ attivit speciali nellHambito scolastico. /l termine dellHanno di formazione, il dirigente scolastico, sentito il parere del comitato di valutazione, emana il decreto di conferma in ruolo con decorrenza dal = settembre dellHanno successivo. +e il periodo di prova non 8 stato superato per esito sfavorevole, il dirigente pu6, sentito il comitato per la valutazione del servizio, disporre la proroga per un altro anno al fine di acquisire maggiori elementi di valutazione o procedere al licenziamento. /llHatto dellHassunzione, il dipendente dichiara per iscritto tutti i servizi di ruolo e non di ruolo da computare o riscattare a fini pensionistici. ESCL3SI:ITA1 DEL LA:ORO $3;;LICO Art %+ Costitu#ione P I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione. ?nfatti cH8 la incompatibilit tra limpiego pubblico e lo svolgimento di altre attivit lavorative. )Himpiegato non pu6 esercitare il commercio, lHindustria, nJ alcuna professione alle dipendenza di privati o accettare cariche in societ a fine di lucro. Con lart. 53 del 2001 si introdotto un regime di incompatibilit parziale consentendo a determinate condizioni: 21. ?l conferimento di incarichi (diversi dai compiti di ufficio) da parte delle amministrazioni ai propri dipendentiB 2#. )a possibilit di assumere incarichi provenienti da altre amministrazioni, da enti o privati. ?l dipendente 8 tenuto a presentare alla propria amministrazione di servizio la richiesta di autorizzazione. 3i sono per6 attivit del tutto incompatibili per cui non 8 prevista alcuna autorizzazione (es. cariche in societ di lucro, sindaco, secondo impiego alle dipendenze di privati..) )Hart. 4, dice che i dipendenti delle P0&0 possono esercitare le libere professioni o svolgere altra attivit purch7 optino per il regime part time con prestazioni lavorativa non superiore al ,4rispetto a 1uella prevista per il tempo pieno0 Previa autorizzazione dirigente scolastico. )a non

comunicazione pu6 essere giusta causa di licenziamento disciplinare. ? docenti non possono impartire lezioni private agli alunni della loro stessa scuolaB se impartiscono ad alunni di scuole diverse, deve informare il dirigente. /l personale docente 8 consentito lHesercizio delle libere professioni che non siano di pregiudizio allHassolvimento della funzione docenti e siano compatibili con lHorario di servizio (es. avvocato, psicologo, ingegnere) in coerenza con lHinsegnamento impartito. ?n questo modo cH8 un arricchimento professionale del docente, che non ha solo competenze teoriche della propria materia ma anche ne pratica le applicazioni e quindi pu6 impartire un pi completo insegnamento ai propri studenti. ?l personale docente pu6 prestare la propria collaborazione in altre scuole statali per specifici progetti. 3i6 deve essere autorizzato dalla scuola di appartenenza. NECESSITA1 DI RI8ORMARE LO STATO 7I3RIDICO DE7LI INSE7NANTI %egli ultimi 22 anni nella scuola ci sono stati mutamenti profondo, ma non vi 8 stata la capacit politica di ridisegnare la funzione docente. ? momenti fondamenti di questo processo, che ha reso marginale la figura dellHinsegnante sono la privatizzazione del pubblico impiego e il conferimento dellautonomia alle istituzioni scolastiche. )a contrattualizzazione (privatizzazione) del rapporto di lavoro pubblico ha accelerato il processo di impiegatizzazione dei docenti e di svilimento della loro funzione educativa. )Hautonomia scolastica, di fatto, ha rafforzato il ruolo del dirigente di istituto, ma non ha operato alcun ribaltamento a favore della funzione docente. / contraltare della dirigenza 8 stata posta la contrattazione integrativa distituto proprio sulla materia dellHorganizzazione del lavoro del personale P R S 3 e dei rappresentati sindacali di cate!oria. )a scelta di non costituire nel comparto scuola unHarea separa per gli insegnanti ha portato alla contrattazione nella rappresentanza dellH*+'. )a contrattazione 8 rivolta agli aspetti materiali del lavoro. N sempre pi diffusa la convinzione che il merito vada valorizzato e la progressione di carriera non sia legata solo ad automatismi contrattuali. CCNL 1--- P 0erlinguer prevedeva di differenziare economicamente il personale tramite una procedura concorsuale selettiva per prove e titoli. :u accantonato per proteste. :AL3TA6IONE INSE7NANTI C INI6IATI:E S$ERIMENTALI. 2(. A S 0<1<@0<11 P due progetti di valutazione. 'no per le scuole e un per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento professionale allHinterno della scuola (progetto FCalorizzaG). ? docenti individuati come meritevoli hanno avuto il riconoscimento di una mensilit in pi. 2!. :SD P Progetto per la 8alutazione e %viluppo della 9ualit nelle scuoleB si articola su due livelli: verifica del grado di miglioramento degli apprendimenti degli alunni e valutazione complessiva del contesto scolastico attraverso indicatori oggettivi e soggettivi. )a conclusione 8 prevista al termine dellHanno 22 2>22 ,. ,2. :ALeS P valutazione di tipo sistemico. $ssa 8 affidata a %uclei di valutazione esterni coordinati da ispettori. <re fasi in tre anni. %el primo scuola analizzata nel suo complesso, tramite rilevazione degli apprendimenti. /lla fine viene consegnato un *apporto di valutazione, in base al quale essa si impegna a progettare un 7iano di miglioramento per il quale 8 previsto un finanziamento ad hoc. ?l piano deve essere sviluppato nel successivo anno scolastico. %el terzo anno la scuola sar nuovamente valutata dal %ucleo di valutazione, che, a partire dal *apporto iniziale ne apprezzer6 i risultati raggiunti. TESTO 3NI8ICATO IN DISC3SSIONE ALLA :II COMMISSIONE DELLA CAMERA 5a alcuni anni sono depositati alla camera vari progetti di legge che prevedono innovazioni sullo stato giuridico e di reclutamento dei docenti. <ra questi: , . Ridise!nare le /inalit, della /un#ione docente come rivolta prioritariamente alla formazione integrale della persona e allHeducazione dei giovani allHautonomia personale e alla responsabilit, nonchJ a perseguire, per ogni allievo certificati livelli di competenza, nel rispetto delle differenze individuali.

,2. Le!are la responsabilit, del docente al conse!uimento dei risultati, in modo da avvicinare il profilo a quello dirigenziale. ,,. $ro/essione del docente articolata su tre li&elli con diverso riconoscimento giuridico ed economico ma non gerarchico: docente ordinario* esperto e senior. +olo ai docenti esperti e senior possono essere conferiti incarichi ulteriori allHinsegnamento, e solo ai senior incarichi di formazione iniziale ad altri docenti, coordinamento dipartimenti e gruppi e collaborazione con il dirigente. )a retribuzione 8 progressiva per tipologia e anzianit. ? senior (due eletti dagli altri) e il dirigente attuano una commissione per la valutazione degli docenti ordinari ed esperti, sulla base della loro azione didattica e professionale. )Havanzamento da un livello allHaltro avviene a domanda, a seguito di una selezione per titoli. Muello senior con superamento di concorso e corso di formazione. ES$ERIEN6A EMOTI:A DELL1ESSERE INSE7NANTI )Hobiettivo principale dellHinterazione tra lHinsegnante e allievo 8 quella di attivare relazioni positive. 7er fare ci6 lHinsegnante deve essere in grado di affrontare le difficolt che incontra nella relazione con gli individui e il gruppo classe. Intera#ione inse!nante5allie&o P la paura della classe fa affrontare la situazione attraverso emozioni negative, come lHaggressivit, lHangoscia e la rinuncia. ?l confronto con i colleghi pu6 aiutare rendendo possibile il cambiamento negli atteggiamenti con gli alunni. +pesso per6 si ha paura di esse svalutati, cosD si cerca di evitare il problema nascondendolo e non superandolo. )a paura di essere considerato ignorante, impotente, inadeguato peggiorano la relazione e mettono in atto comportamenti di esercizio del potere, derisione dellHaltro creando cosD distanze emozionali incolmabili. )a soluzione sta nella capacit di contenere il dolore e apprendere dallHesperienza. Sentimenti positi&i de!li alunni &erso l1inse!nante P lHinsegnante pu6 risvegliare sentimenti positivi, come lHidealizzazione e allHammirazione, se permette ai suoi alunni di riconoscere in lui parti ideali dellH?o. ?l compito affettivo dellHinsegnante richiama quello delle funzioni genitoriali: non pu6 essere fomentatore di ansie, ma generatore di tranquillit e serenit. Inse!nante dis/un#ionale P lHinsegnante porta se stesso nella relazione con la classe. ?l suo compito 8 di aiutare gli alunni a sentire come autentica la relazione di stima e fiducia che intercorre tra loro. ? processi di apprendimento sono legati alla relazione affettiva che si 8 instaurata tra alunno e minore. +$ linsegnante 5 egocentrico, esso si compiacer delle proprie conoscenze evitando una relazione autentica con gli alunni. +ar in una posizione onnisciente, iperKesigente e colpevolizzanteB oppure esageratamente indulgente dimostrando una certa disistima nei confronti della classe. %e linsegnante ha uno scarso concetto di s7, esso 8 disfunzionale in quanto vittima di stati ansiosi, ha difficolt di rapporto con il comando, sia con gli allievi che con i colleghi. Inter&enti inade!uati sul metodo e sulla moti&a#ione allo studio P +pesso lHandare a scuola 8 visto come costrittivo dagli alunni, non come unHopportunit. 0isogna ricordare che si apprende per prove ed errori, errori che sono segnalatori di difficolt, che comunicano allHinsegnante che il concetto non 8 stato capito e va rispiegato in altro modo, ricordando che le strategie dHinsegnamento debbono tener conto di stili cognitivi diversi e non possono ridursi ad unHunica modalit. /ltra variabile 8 il tempoB gli individui hanno diversi tempi di comprensione e acquisizioneB nervosismi e rimproveri accrescono la tensione emozionale e diminuiscono la possibilit di ascolto della spiegazione. )a demotivazione dellHalunno 8 legata: ,". &lla disistima di s7: tanto non capiscoB ,4. &lla disistima dellinsegnante: non sa spiegareB ,1. (isillusione affettiva: lHinsegnante ce lHha con meB ,#. (isistima della famiglia verso linsegnante: d compiti troppo difficili. Muesti atteggiamenti portano a vere fobie verso lHapprendimento rese pi grandi da pregiudizi negativi sulle proprie capacit e da un rinforzo in famiglia e scuola. ?l maestro, con il suo sapere, la sua passione, con il suo ottimismo, permette agli allievi di avvicinarsi alle materie scolastiche senza timore di fallimento. $osi#ioni erronee nel ruolo dell1inse!nante P vari tipi. Insegnante colpevolizzante: esso teme di essere inadeguato, di non essere forte

1 Scritto da una psicologa, dott.ssa Gibi.

abbastanza per tenere il gruppo classe, quindi, per non conoscere le proprie parti deboli d la colpa allHesterno (O famiglie, alunniO). / tutti capita di avere mattine in cui non ci si sente allHaltezza, ma lHidea giusta di un insegnante dovrebbe essere di autostima: oR, ho paura della loro disattenzione, ma riuscir6 comunque a coinvolgerli. )a persona colpevolizzante 8 rigida con sJ stessa, ha un superKio molto forte e chiede troppo anche agli altri. ?nsegnante assistenzialista: vuole FsalvareG il bambino, convinto che la sua famiglia non sia in grado di aiutarlo. -a per farlo esce dalle regole, gli dice che lui 8 speciale. ?n questo modo lui percepisce di poter fare quello che gli pare. ?l pensiero peggiore di questi insegnanti 8 che solo loro sono allHaltezza del compito, mentre gli altri non riescono. ?nsegnante timoroso: incapace di rapportarsi con altri adulti. <emono che i genitori possano in qualche modo far loro capire che non sono adeguati al loro lavoroB per questo motivo non si espongono, le loro risposte sono sulla difensiva. 3reano una situazione confusiva che fa perdere ai genitori la fiducia verso di loro. L1allean#a educati&a scuola5/ami!lia P bisogna collaborare con lHaltra agenzia educativa, cercando di evitare pregiudizi positivi e negativi che fanno in modo di offuscare la collaborazione tra le due agenzie. Muando capitano bambini difficili, 8 inutile colpevolizzare la famiglia per le sue scarse capacit educative, ma bisogna collaborare al meglio. 3ercare di capire i comportamenti inadeguati o asociali di alcuni alunni sono delle richieste di aiuto. $ssi chiedono di essere visti, identificati per le loro capacit e virt, aiutati a cambiare e migliorare. +e lHinsegnante creder nel loro potenziale, essi potranno credere in sJ, al di l dellHaiuto della famiglia. Impe!no educati&o nello scolastico P una delle linee fondamentali educative della scuola 8 lHapprendimento di tipo esperienziale. ? ragazzi sono immersi in una societ di pari che richiede relazioni e la giusta distanza dallHaltro attraverso competizione, alleanza, conflitti e amicizia. +e per6 non ci dovesse essere un progetto educativo, vincerebbe il pi forte. )Hadulto deve mettere dei limiti, dare il giusto e lo sbagliato, dare consapevolezza a quello che sta succedendo. Le!!e dell1e//etto P lHinsegnante deve essere consapevole della legge delleffettoB nessun bambino si attiva se non perchJ presume un vantaggio per il comportamento che terr. ?l bambino sa di esistere solo quando gli altri lo vedono, gli parlano, gli danno attenzione. %on importa se in bene o in male, lHimportante 8 il feedbacR che gli d la percezione di sJ. ,(. Il rinforzo dellimmagine: i bambini si propongono di rafforzare la propria immagine nella mente degli altri. %on importa se 8 in positivo o in negativoB i bambini redarguiti perchJ si comportano male spesso continuano a farlo perchJ serve loro per avere un immagine, unHappartenenza, per consolidare il loro ruolo. ,!. Condizionamento dellimmagine: il loro ruolo scelto pu6 essere modificato. 7i difficile con i preadolescenti. $ssi hanno pi paura di essere ridicolizzati dai pari che del giudizio dellHadulto. Muesta dinamica riguarda non solo i ruoli negativi, ma anche quelli troppo positivi. %ella scuola primaria 8 possibile modificarli. ? bambini cercano di ottenere attenzione e riconoscimento in qualsiasi modo. +e si sentono visibili, i bambini ascoltano. +e no cercano di diventarlo senza interessarsi al compito che lHinsegnante d. 7rati/ica#ioni controproducenti P 8 essenziale non siano gratificati i comportamenti disturbanti. &ratificando il comportamento disturbante di un singolo, anche negli altri si attiveranno meccanismi analoghi. C&R6::6 N62&TI86B dare attenzione ai comportamenti negativi. +e un alunno di prima fa arrabbiare una volta alla settimana, quanto arriva in terza fa arrabbiare una volta al giorno perchJ vuole pi FcarezzeG, non importa che siano negative. /ttenzione alle punizioni che possono poi rivelarsi delle gratificazioni (es. fuori dalla porta con un compagno). $roibi#ioni P le proibizioni vanno a toccare lHautostima. )a coercizione viene vissuta come svalutazione del sJB per paura ci si sottomette, ma nella sua mente non viene educato al dovere, ma entra in condizione di sfida. Minacce e l1incoeren#a P /nche le minacce fanno perdere potere allHinsegnanteB ci si ricorre quando ci si arrabbia, si perde la lucidit. $ssa 8 controproducente soprattutto quando non si ha la possibilit o la forza di portala a compimento. )a relazione con lHalunno disturbante non va condotta con la lotta. ?l rischio, se la minaccia non consegue i risultati che lHhanno mossa, 8 di farsi prendere dalla collega e a questo punto si attacca lHalunno sulla persona, dicendogli che 8 un maleducato. /ltro errore 8 lHincoerenzaB ci si cade quando si perde la pazienza: a volte si 8 disponibili e tolleranti, mentre in altri momenti si 8 rigidi e reattivi. @ccorre mantenere la linea dellHequilibrio: pi

si sar incoerenti tra permissivit e autoritarismo, pi i bambini lo faranno notare per assolvere se stessi e trovando il difetto dellHaltro. ?l risultato 8 quello di sminuire il prestigio dellHinsegnante. Inse!nante nel ruolo di tutor P lHinsegnante 8 il mediatore tra i dubbi e le paure segrete dellHalunno e le sue speranze, aspettative ed esigenze. )Hobiettivo 8 quello di saturare le carenze affettive* creando rinforzi* magari con carezze verbali inaspettate. ?noltre lHinsegnante deve cercare di combattere la noia, cercando di rendere pi partecipante la lezione e utilizzare varie metodologie. )Hinsegnante deve rilevare deficit di abilit o di capacit. @ccorre verificare cosa i ragazzi sanno e cosa no, per vedere dove mancano delle parti e cercare di recuperarle. Le dinamic.e di !ruppo P la classe 8 un gruppo di lavoro, con motivazioni esterno, di tipo strutturato e non personale. ?l fatto che la motivazione nel gruppo di lavoro sia esterna comporta maggior tempo e fatica per permette ai gruppi di tipo affettivo di formarsi. /lcune dinamiche di gruppo sono: "2. Lansia: es. ansia da prestazione, legata al dubbio di essere o non essere capaci di stare allHinterno delle richieste. @ lHansia da competizione. " . Le difese: quando nella relazione si vive unHansia, spesso ci si mette sulla difensiva, mettendo confini precisi sia alle richiede del gruppo sia sulla propria parte nel soddisfarli. +pesso cH8 un disinteresse per le regole perchJ i bambini hanno paura di come potrebbero starci. 3i sono due tipi di difese: a. 3hi si costruisce ruolo preciso per essere sicuro di non sbagliare, avendo paura del giudizio degli altriB b. Muelle di chi ha troppo timore di conoscere le proprie incapacit, non volendo entrare in comparazione e competizione con gli altri. %on interessa di essere giudicato come uno che non capisce o che non sta attento, ma solo di tenere nascosti i propri limiti. "2. Le decisioni: trovandosi con gli altri, pu6 succedere di prendere decisioni personali, ma maggioranza sono prese in gruppo. ?l singolo deve in qualche modo spostarsi da sJ, dalle proprie opinioni e idee per riuscire a stare allHinterno del gruppo. %ei gruppi di lavoro, come a scuola, 8 molto faticoso perchJ si devono lasciare delle parti di sJ, avvicinando al gruppo solo le parti che questo pu6 accettare, esprimendo di sJ solo la parte adatta al gruppo. ",. Le tensioni: spesso nascondono un aspetto affettivo: se il bambino fa bene, viene riconosciuto dallHinsegnante e ottiene anche lHapprovazione dei compagni. +e non fa bene invece avr una tensione in pi, quella della svalutazione. ?l bambino che non sa fare nulla viene in qualche modo lasciato da parte a causa della paura degli altri di essere contaminati dalle sue incapacit. "". Le resistenze: sono di due tipi: a. 7sichiche: si manifestano nel momento in cui non si vuol perdere la propria identit. N la pi pericolosaB se lHalunno decide che la guida che ha davanti non 8 adatta, diviene poi difficile coinvolgerlo. 7i facile da gestire con i bambini rispetto ai preadolescenti. b. 3omportamentali: insorgono quando lHomologazione con il gruppo viene percepita come pericolosa. "4. Conflitti: ci si arriva quando si esce turbati da tensioni e resistenza, con lHidea che il gruppo o il leader del gruppo sia un nemico. ? conflitti hanno la funzione di difendere il proprio ruolo o il proprio spazio. %ella gestione del conflitto 8 importante evitare atteggiamenti incoerenti: se si deve lavorare insieme, concentrati su uno scopo comune, poi lHinsegnante non pu6 andarsi a bere il caff8 o parlare al cellulare. 7i si 8 incoerenti pi si 8 diseducativi.

Capitolo + Il contratto di la&oro dell1inse!nante Il risalto costitu#ionale del la&oro


%ella costituzione italiana il tema del lavoro 8 cetrale in diversi articoli:il rapporto di lavoro 8 il rapporto giuridico che trae origine dal contratto di lavoro, da un lato, dallHobbligazione della prestazione lavorativa dallHaltra. ?l contratto di lavoro 8 tipico (previsto e disciplinato dalla legge), bilaterale ( ha effeto su entrambe le parti con obblighi,diritti e doveri), sinallagmatico (con obbligazioni corrispettive) e oneroso (non c 8 lavoro senza retribuzione e viceversa).

&li elementi costitutivi del contratto sono lHaccordo delle parti, la causa (ovvero lo scambio tra lavoratore e datore di lavoro), la forma (orale o scritta), lHoggetto (prestazione lavorativa) e il termine (determinato o indeterminato) 3on il d.lgs n. ,1(>222 si 8 reso legittimo il determinato . il termine deve risultare allHatto scritto del contratto e pu6 essere rinnovato una sola volta per massimo , anni. ?l licenziamento pu6 avvenire solo per giusta causa e per motivi strettamente lavorativi quindi non dipendenti da questioni legate a sesso, razza o religione. (legge n.12"> !11) ?l contratto di lavoro prevede un periodo di prova per verificare le capacit professionaliB durante tale periodo le parti possono retrocedere senza obbligo di preavviso alcuno. 7er il docente il periodo di prova dura un anno scolastico, per il personale /</ 2 mesi e per gli altri dipendenti " mesi. )o statuto dei lavoratori ( !#2) sancisce le norme sulla tutela della libert e dignit dei lavoratori, delle libert sindacale e attivit sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento. )H /*/% 8 lHente per la contrattazione collettiva su tutte le materie relative al rapporto tra lavoro e organizzazioni sindacali: tale ente 8 rappresentato da , componenti uno designato dal presidente del consiglio, uno dallHassociazione dei comuni e uno dallHunione delle province. )a materia pi importante da concordare con le parti sindacali 8 il :.?.+ (fondo dellHistruzione scolastica) che sostiene il processo dHautonomia scolastica. il calcolo della dotazione finanziaria 8 assegnata dal -?'*. 3i sono attivit retribuibili ai docenti tramite il fis come particolari impegni didattici, collaborazioni col dirigente, ore aggiuntive prestate allHambiente scolastico. )e attivit retribuibili alla scuola sono ad esempio lHassunzione di personale impegnato su progetti a rischio. N il dirigente che gestisce il fondo e stipula una relazione finale. <ra i diritti dellHinsegnate cH8 lHassemblea sindacale (solo personale docente o anche personale ata) e lo sciopero dove per6 devono essere garantiti comunque i servizi scolastici da un numero minimo di personale. <ra i doveri del docente cH8 il rispetto delle ore lavorative (,1 ore settimanali) che per6 prevedono anche autoformazione, documentazione, rapporti con le famiglie, partecipazione agli organi collegiali. )H aggiornamento professionale culturale 8 un altro dovere (testo unico !!") ma recentemente 8 stato invece presentato come diritto e opportunit er il docente (33%) articolo 1")

Capitolo Le responsabilit, nella scuola e nell'educa#ione


%ell'art. 2( della 3ostituzione si parla di responsabilit, amministrati&a 2 secondo le leggi penali, civili e amministrative. )a responsabilit della 7./., personale dei funzionari e dei dipendenti. 7erch8 ci sia l'addebito della responsabilit amministrativa occorre la concomitanza di questi elementi: KDolo : intenzionale: il soggetto con la sua azione o omissione intenzionalmente compie un'azione illegale diretto: l'evento dannoso non 8 l'obiettivo dell'azione ma il soggetto 8 a conoscenza che esso 8 certo o altamente probabile.(es. ?ncendio il mio appartamento per riscuotere l'assicurazione ma so che potrei uccidere qualcuno) 5Colpa (per imprudenza, negligenza,imperizia,inosservanza) Klieve(censurabile moralmente o sul piano disciplinare) (d) grave(ci sono criteri di individuazione indicati dalla 3orte dei 3onti) (trascuratezza dei doveri d'ufficio, negligenza, imprudenza, superficialit nell'applicazione delle norme di diritto, noncuranza dell'interesse della 7./.) 5Responsabilit, patrimoniale(risarcimento danni derivati da violazioni di obblighi di servizio) 5Responsabilit, de!li or!ani colle!iali(in sede di valutazione delle responsabilit,esse sono

imputate all'organo che ha deliberato(tutti i componenti tranne quelli che esplicitamente hanno richiesto di riportare a verbele il proprio dissenso) 7er danni procurati all'erario la 3orte dei 3onti condanna al risarcimento in ragione del ruolo svolto Responsabilit, &erso ter#i Kresponsabilit contrattuale Kresponsabilit e9tracontrattuale(responsabilit civile) Kresponsabilit per fatto altrui(datore di lavoro risponde dei fatti illeciti dei dipendenti, genitori e insegnanti rispondono degli illeciti dei bambini) )o +tato risponde, con il dipendente, ma non in caso di dolo o colpa grave, in questo caso fa azione di rivalsa contro il dipendente) Responsabilit, del personale della scuola su!li alunni minori Kcapacit giuridica (soggetto titolare di diritti e obblighi) Kcapacit di agire (si acquisisce con la maggiore et, capacit di assumere impegni mediante volont) )a legge non fa distinzione tra minori di diverse et. art 0<'+ del Cod Ci& =responsabilit dei genitori,tutori, precettori, maestri d'arte) Culpa in &i!ilando (viene meno solo se il precettore>docente dimostra di non aver potuto evitare il fatto pur avendo in via preventiva, adottato tutte le misure organizzative idonee). ?l consiglio d'istituto( <esto unico) 8 tenuto a stabilire le modalit per la vigilanza degli alunni(ingresso,permanenza, uscita da scuola). ?l 33%) prevede che il docente entri 4 minuti prima delle lezioni ed assista l'uscita scolastica(affidamento ad un adulto precedentemente indicato) ? collaboratori scolastici sorvegliano prima e dopo le ativit didattiche, assistono durante i pasti, custodia dei locali scolastici, assistenza>sorveglianza uso dei servizi igienici, supporto alunni L. %el 7.@.:. vengono adottate preventivamente le precauzioni di vigilanza durante l'intervallo, il docente 8 sempre e comunque responsabile perch8 8 lui che deve organizzare il tempo scuola. ?l dirigente scolastico 8 responsabile nei confronti degli alunni quando: K non ha eliminato le fonti di pericolo non ha custodito le attrezzature della scuola per prevenire i danni non ha disciplinato con il consiglio d'istituto l'accesso,la vigilanza, l'uscita, movimenti, servizi igienici( le norme devono essere impartite all'inizio dell'anno a tutto il personale) Responsabilit, dei !enitori /rt. ,2 della 3ost. Fdiritto dovere dei genitori mantenere, istruire ed educare i figliG culpa in educando (art. 22"( 3od. 3iv.) +eppur esonerati dalla culpa in vigilando durante l'affidamento alla scuola, i genitori sono responsabili dell'educazione dei figli, devono insegnare le regole del vivere comune, riconoscimento dell'autorit degli adulti responsabili, rispetto dei beni comuni e dei singoli. ( )a scuola ha funzione educativa residuale, la famiglia funzione prioritaria) L'importan#a della rela#ione di attaccamento )e nostre esperienze hanno origine nell'infanzia,le emozioni, i sentimenti provati vengono poi rievocati nelle situazioni che somigliano a quelle passate.(memoria emozionale). ?l bambino ha bisogno della presenza dell'adulto,di interazioni, di sicurezza, di ottimismo, i genitori devono accogliere,tollerare, proteggere, consolare per sviluppare il senso di sicurezza e il benessere psicofisico del bambino.)a relazione di attaccamento 8 data dal pianto e dalla consolabilit dello stesso. Disturbi dell'attaccamento" difficolt cognitive(difficolt di attenzione,concentrazione,apprendimento,comprensione, motivazione,curiosit

nulla,orientamento,ecc.) somatizzazioni sono risposte di paura rispetto ad un impegno o responsabilit da assumersi (paura,fragilit, senso di inferiorit,timore, vergogna, sfiducia nell'adulto creano tutte ansia, inquietudine,difese, senso di solitudine,opposizioni all'adulto, comportamenti antisociali, aggregazione totale al gruppo di coetanei) conflitto fra i genitori(porta a disagio,confusione,blocchi emozionali,scelte paradossali)

Sacralit, delle /un#ioni dei !enitori &enitoreS 5io concreto e visibile, onnipotente e onnisciente che ha funzione di guida di tipo affettivo( no quindi fare ironia,sarcasmo,schernire) :unzione comparativa(insegna i significati e i critiri di interpretazione della realt per cstruire categorie logicoKaffettive) :unzione normativa( norme che regolano i rapporti interpersonali) :unzione di contenimento(i genitori rassicurano il bambino strutturando la sua identit, identificandosi con i modelli>genitori, il rapporto cooperativoKaffettivo crea schemi mentali di rappresentazione della realt, lo sviluppo linguistico.? genitori contengo le emozioni troppo intense e,comunicando chiaramente, motivano i propri ordini per essere visti come guide benevole.)e regole sono importanti per l'equilibrio psicofisico del bambino.G%e l;utero fosse immenso il bambino verrebbe al mondo gi pazzoG.(?l bambino senza confini 8 il bambino terribile). I FNOG sbagliati Krifiuto d'ascolto Kil no sottomesso(genitori insicuri e titubanti hanno paura del conflitto con i figli) Kil no ritardato(tergiversando) Kil no aggressivo educativi Kmotivazione(Fnon lo puoi fare perch8...G) devono essere pochi,motivati,chiari,solidi,sempre gli stessi perch8 devono rappresentare il confine vitale della mente del proprio figlio. ?ntelligenza : Kcognitiva(di solito congrua con l'et anagrafica) Kmorale Kemozionale(dare loro responsabilit adatte all'et)G%ei diventato grande di < anni*da oggi avrai la responsabilit di000 e il permesso di000che non avevi 1uando eri pi= piccolo>0 Rela#ione scuola5/ami!lia Kfamiglia invischiata( appare unita all'esterno...,sentono di essere in possesso della Cerit,Gla scuola deve fare cosDG). )'insegnante deve evitare lo scontro, di essere troppo passivi.)'assertivit,invece, 8 la capacit dell'insegnante di utilizzare modalit di comunicazione che rendano probabili reazioni positive, mediando. Gsono d'accordo con lei che ogni bambino (non solo il suo) ha la propria personalit , deve essere rispettato e ricevere attenzioneG. Kfamiglia disimpegnata(lasciano ai bambini libert assoluta,spesso genitori in carriera,non cercano gli insegnanti, creano stati di solitudine nel bambino e di conseguenza dispettosi per Fessere vistiG. 0isogna ricordargli che il bambino ha bisogno di loro Fguardi,c'8 da fare questo lavoro e lo dobbiamo fare insieme,anche lei a casaG) Kfamiglia strumentale prepotenti e arroganti, si sentono in diritto di criticare tutto, sono incontentabili. *isulta difficile comunicare con queste famiglie.)'insegnante dovr essere comunque gentile ma fermamente porter sempre il discorso sulla didattica F...questo problema non compete alla scuola,riportiamo il discorso sul fatto che suo figlio non ha studiato storia...G Kfamiglia delegante F?o non sono capace,fate voiG0isogner impostare il rapporto sulla chiarezza: F?o far6 questo per suo figlio(es.compiti semplificati per un periodo,lo seguir6 individualmente di pi rispetto agli altri), lei far quest'altro, ci rivediamo tra un meseG.5evono ritornare ad assumersi le

proprie responsabilit genitoriali. Dis/un#ioni delle idee nella /ami!lia Kcompetenze idealizzate (famiglie troppo legate a situazioni teoriche ma poco pratiche.)'insegnante non deve mai perdere la propria autostima) Kcompetenze delegate (delega di figura di riferimento agli zii, nonni, amici. 7rovoca la perdita del ruolo genitoriale di riferimento Kcompetenza banalizzata( superficialit massima:GimparerUanche se a " anni il bambino non parlaG -ancanza di responsabilit.? figli crescono come orfani. Tipolo!ie di danno 5danni materiali Kdanni fisici Kinabilit temporanea o permanente Kdanni biologici (lesione integrit fisica e psichica) Kdanni patrimoniali Kdanni morali Responsabilit, disciplinare Ciolazione degli obblighi di comportamento del dipendente,pubblico o privato. <esto unico del !4#, 5.)gs 14>222 , Fdecreto 0runettaGn. 42>222! regolano il comportamento in servizio,doveri verso il superiore,ordinamento del lavoro nella 7./., codice di comportamento, tipologia delle infrazioni e sanzioni.7er i docenti riferimento al <.' e alla circolare ((>22 2(fasi del procedimento disciplinare docenti,ata,dirigenti). $rocedure e competen#e @gni difformit procedurale pu6 essere causa di annullamento in sede di impugnazione. ?l dirigente scolastico ha competenza sulle Ksanzioni con sospensione dal servizio fino a 2 giorni, Kavvertimento scritto, Kcensura. )''+* (attraverso l'ufficio procedimenti disciplinari) che di norma delega '+7 ha competenza su illeciti gravi e su sanzioni: Ksospenzione dal servizio fino ad mese, Ksospenzione della retribuzione fino a 1 mesi, Klicenziamento con e senza preavviso, Ksospensione cautelare dal sevizio ?l capo d'istituto trasmette all''+* gli atti entro 4 giorni,il dipendente viene convocato con un preavviso di 2 giorni,si presenta da solo o con un procuratore o invia una memoria scritta. ?l procedimento pu6 essere: archiviato o viene irrogata una sanzione entro #2 giorni.()a 7./. La l'obbligo di concludere i procedimenti). Responsabilit, penale art.2# 3ost. Fla responsabilit penale 8 personaleG *eato:ogni fatto al quale l'ordinamento giuridico ricongiunge come conseguenza una pena criminale Kdoloso(voluto) Kpreterintenzionale(dall'azione deriva un danno ancor pi grave) Kcolposo (senza intenzione) $ubblico u//iciale 3oloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa,giudiziaria,amministrativa. Ksoggetti che rappresentano la 7./. (dirigente scolastico nella scuola) Ksoggetti che compiono atti autoritativi( docenti )

Ksoggetti muniti del potere di certificazione( assistenti amministrativi) Kincaricati di compiti di vigilanza temporanea( collaboratori scolastici) Reati in ambiente scolastico K+paccio di stupefacenti K0ullismo e violenza K@ccupazioni e danneggiamenti di edifici pubblici K*eati sessuali K-altrattamenti in famiglia e verso i fanciulli Obbli!atoria 8 la denuncia immediata dei pubblici ufficiali alla magistratura.(pena reato di favoreggiamento personale o reale). Reati dei pubblici u//iciali 5peculato o peculato mediante profitto dell'errore altrui(appropriazione diretta o indiretta di denaro) Kconcussione:abuso di potere per appropriuarsi di denaro o favori Kcorruzione per un atto d'ufficio,contrario ai doveri d'ufficio, in atti giudiziari Kistigazione alla corruzione Kabuso d'ufficio( vantaggi a se o verso altri) Krivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio Krifiuto di atti d'ufficio ? pubblici ufficiali sono anche tutelati dall'art.,,1 perch8 soggetti a minacce,violenze. Documenta#ione scolastica )e segreterie scolastiche con l'autonomia devono garantire un servizio efficace,trasparenza amministrativa e un'archiviazione efficace(specie attraverso documenti informatici) 7roducono: Kfascicolo personale dei dipendenti (3ontratti di lavoro,ricostruzione di carriera,cessazione dal servizio,assenze,posizioni di stato, Kfascicolo personale degli alunni (iscrizioni,valutazioni intermedie e finali,comunicazioni alle famiglie, scelte religione>alternativa,certificazioni,ecc.) Kfascicolo riservato(con dati sensibili, certificazione L, procedimenti disciplinari) &li atti vengono registrati in: K7rotocollo generale Kprotocollo riservato Kprotocollo informatico <utti hanno carattere di pubblica certezza,cio8 sono documenti che Ffanno fedeG in eventuali comtroversie. Re!istri Kdi classe(firme docenti,attivit in sintesi,assenze,sansioni disciplinari) Kgiornale dell'insegnante(valutazioni,annotazioni,assenze orarie) Kregistro dell'insegnante di sostegno(sintesi certificazione,7$?, Kagenda della programmazione didattica(verbali programmazioni,programmazione annuale,documenti dei rapporti con le famiglie) Kregistro generale voti(scuola secondaria) K*egistro assenze(scuola secondaria) Kregistro tasse e contributi(scuole superiori) Kregistro esami(diversi ordini di scuola che prevedono esami) Kregistro diplomi Kregistro certificati degli alunni(frequenza,promozione,votazioni) Kregistro organi collegiali(per verbalizzare le sedute) )a tendenza oggi 8 di andare sempre pi verso i registri informatizzati visionabili online

per : Kiscrizioni Kvisualizzazione risultati,votazioni finali e intermedie Kassenze <utti questi documenti sono /<<? 7'00)?3? quindi l'unico strumento per contestarli 8 la 1uerela di falso materiale#contraffazione$ o falso ideologico#enunciazione del falso rispetto a ci6 che il documento attesta)

Capitolo 1< LA COM3NITA1 SCOLASTICA COME L3O7O DELLA $ARTECI$A6IONE


5ecreti delegati nel contesto del !#" :ino agli anni I 12 il sistema scolastico era basato su un sistema a piramide ( sistema gerarchico). )$&&$ 5$)$&/ ,2 )'&)?@ !#,, n= "## segna una svolta epocale poichJ istituD nuovi organi collegiali di governo per realizzare la partecipazione nella gestione della scuola O in questo modo la scuola pot8 interagire con la pi vasta comunit sociale e civica. )a suddetta legge si svolse durante il secondo governo /ndreotti, ministro della pubblica istruzione allHepoca era :ranco -aria -alfatti. )a legge "##> !#, affianc6 ad ogni organo decisionale della piramide amministrativa del governo della scuola un organo collegiale di cui facevano parte componenti del personale interno (direttivo, docente, non docente) e dellHutenza (genitori e studenti) con compiti che in alcune materie erano deliberanti, in altre consultivi rispetto alle determinazioni degli organi decisionali stessi. /l direttore didattico si affiancava il consiglio di circolo o istitutoB a livello provinciale il consiglio scolastico provinciale (3.+.7.) affiancava il provveditorato agli studiB a livello nazionale al ministero si affiancava il consiglio nazionale della pubblica istruzione (3.%.7.?.). /i livelli dellHamministrazione si aggiungeva il consiglio scolastico distrettuale (3.+.5.) che rappresentava un ambito territoriale sub provinciale. 5@7@ )/ )$&&$ "## Ci sono stati pi tentativi di riforma a partire dalla stagione della 7./. successive al periodo di FtangentopoliG. )egge delega 2" 5icembre H!, n= 4,# proponeva lHadozione di pi decreti legislativi per lHattuazione dellHautonomia scolastica ma non fu attuata dal ministro *osa *usso ?ervolinoB con le elezioni nel H!" del primo governo 0erlusconi, il ministro :rancesco dH@nofrio la lasci6 decadere. ?%<*@5'A?@%$ 5$))H/'<@%@-?/ +3@)/+<?3/ +i ebbe con la )$&&$ %. 4!> !!# P nasceva dalla necessit di adeguare le competenze degli organi collegiali al nuovo profilo della scuola autonoma e alle nuove mansioni assegnate ai capi dHistituto con la qualifica dirigenziale. ?l 5.)gs. n. 2,, del ,2 &iugno !!! ha individuato e disciplinato i seguenti organi: 3onsiglio superiore pubblica istruzione 3onsigli regionali dellHistruzione 3onsigli scolastici locali ?l 22 -arzo 22 2 8 stato licenziato il disegno di legge n= !4, F Norme per lautogoverno delle istituzioni scolastiche statali> che attende di percorrere lHiter parlamentare per la definitiva approvazione. @*&/%? 3@))$&?/)? 3onsiglio di circolo o di istituto 3ollegio dei docenti 3onsigli di intersezione, di interclasse e di classe 3omitato per la valutazione del servizio dei docenti /ssemblee studentesche e dei genitori )e competenze degli organi sono presenti nel <$+<@ '%?3@ 5$))$ 5?+7@+?A?@%? )$&?+)/<?C$ 7*$+$%<? ?% -/<$*?/ 5? ?+<*'A?@%$. 3onsiglio dHistituto P aspetti organizzativi, regolamentari e finanziari nonchJ provvedimenti disciplinari per comportamenti gravi degli studenti 3onsiglio di classe P valutazione degli apprendimenti, ammissione alla classe successiva o agli esami di stato, provvedimenti disciplinari a carico degli studenti

3ollegio docenti P @rgano tecnico. :unzioni di indirizzo politico amministrativo. /l dirigente scolastico spetta il ruolo di gestione scuola e personale. $)$A?@%? +3@)/+<?3L$ ?nteressati 3onsiglio di circolo o isituto P per tutte le componenti (docenti e non, genitori e studenti) 3onsigli di intersezione, di interclasse e di classe P per la componente genitori 3@))$&?@ 5@3$%<? /ssemblea professionale costituita da tutti i docenti di fatto in servizio. ?l 3omitato per la valutazione del servizio dei docenti 8 organo interno al collegio, da questo eletto. %ormativa per elezioni presente nellHordinanza ministeriale 4>2# !! n. 2 4 )$ *$&@)$ 5$) :'%A?@%/-$%<@ 5$&)? @*&/%? 3@))$&?/)? sono presenti nel F*egolamento tipoG. )a competenza regolamentare 8 del 3onsiglio dHistituto. )Hobbligo di regolamentare le attivit dellHistituto 8 contenuto nella F3/*</ 5$? +$*C?A? 5$))/ +3'@)/G (direttiva 2 >2# !!4 n. 24"). )a seduta degli organi collegiali deve essere convocata almeno 4gg prima tramite lettera diretta ai singoli membri dellHorgano ed affissa allHalbo dHistituto, firmata dal presidente dellHorgano collegiale stesso. )a riunione 8 valida con almeno la met pi uno dei componenti in carica. ?l presidente prepara gli argomenti da trattare (o.d.g.), si possono inserire altri punti allHinizio della seduta. ?l presidente pone ai voti la proposta di delibera (per alzata di mano o per appello nominale quando richiesto dal presidente o da uno dei componenti). ?n caso di parit prevale il voto del presidente. )a verbalizzazione della seduta va stesa su apposito registro a pagine numerate e vidimate dal dirigente scolastico. ?n apertura del verbale si attestano gli elementi formali della seduta: data e ora, nomi di presidente, segretario, nomi presenti e assenti, dichiarazione del raggiungimento del numero legale. +i trascrive lHo.d.g., le opinioni e posizioni che emergono dalla discussione. 7er ogni votazione vanno indicati il numero dei presenti, i favorevoli, contrari e astenuti, lHapprovazione o meno della proposta di delibera. -odalit della votazione va riportata su verbale, in particolare per le votazioni a scrutinio segreto. )a verbalizzazione 8 contestuale e va approvata allo svolgimento della stessa. ?l verbale va approvato allHapertura della seduta seguente, dopo ci6 va firmato dal presidente e dal segretario. $ventuali modifiche, approvate a maggioranza, vanno annotate in calce al testo e sottoscritte da presidente e segretario. ?l verbale fa fede fino a prova di falso. 3@%+?&)?@ 5H?+<?<'<@ :u voluto dal legislatore come organo di indirizzo e regolamentazione della scuola e insieme come luogo di formazione della volont collettiva dellHistituzione scolastica, espressa dalle sue componenti: famiglie e studenti, personale della scuola. 3onvocato dal presidente del consiglio stesso su richiesta del presidente della giunta esecutiva V dirigente scolastico V 3@-7@+?A?@%$ $5 $)$A?@%$ *appresentanti elettivi . 5ei genitori e degli alunni 2. 5el personale docente e non ,. 5egli studenti nella scuola superiore 5irigente scolastico P membro di diritto %umero rappresentanti eletti fissato dallHart. ( comma del 5.lgs. n. 2!#> !!". +3'@)/ 3@% 7@7 :?%@ / 422 /)'%%? " membri V 1 genitori, 1 docenti, non docente, capo dHistituto +3'@)/ 3@% 7?'H 5? 422 /)'%%? ! membri V ( genitori, ( docenti, 2 non docenti, capo dHistituto. %elle scuole sec sup. numero genitori dimezzato per altrettanti rappresentanti degli studenti. $letti per , anni, gli studenti ogni anno. +e manca la componente dei genitori occorre procedere ad elezioni suppletive, nellHambito della quale deve essere eletto il presidente del consiglio dHistituto. $)$A?@%$ 7*$+?5$%<$ 3@%+?&)?@ 5H?+<?<'<@ ?ndetta dal dirigente nella prima assemblea del 3.?. Cotazione a scrutinio segreto. /vvenuta la quale il dirigente gli lascer immediatamente la presidenza dellHorgano collegiale. 0uon funzionamento consiglio S W condizione buon funzionamento scuola.

)a decadenza si verifica . 3aso perdita requisiti 2. /ssenza ingiustificata per tre sedute consecutive 5irigente scolastico provvede alla surroga con altro membro. +e assente la componente genitori presiede il consigliere pi anziano in et. ? c.i. possono funzionare anche in assenza di membri per perdita requisiti. Muelli in carica non devono essere per6 inferiori a ,, in attesa di nuovi eletti. &?'%</ $+$3'<?C/ 5$) 3.?. ?stituita da /rt. ( testo unico. 3omposizione: . docente 2. rappresentante del personale non docente ,. 2 genitori (nelle sup. un genitore e uno studente) 5irigente e capo servizio di segreteria (segretario della giunta stessa) 3ompiti giunta presenti comma 2 art. 2 <. '. 7redispone bilancio preventivo e conto consuntivo, prepara lavori consiglio di circolo o istituto, cura lHesecuzione delle delibere. 3@-7$<$%A$ $ :'%A?@%? 3@%+?&)?@ 5H?+<?<'<@ +ede della deliberazione sulle proposte del collegio in merito allHofferta formativa nonchJ del sostegno organizzativo e finanziario per la sua attuazione. 7@<$*$ 5$)?0$*/%<$ +' , +$<<@*?: . @rganizzazione e programmazione della vita della scuola 2. -ateria finanziaria ,. -ateria regolamentare ". ?n materia di bilancio 4. 7rogramma annuale P indicate tutte le entrate cio8: 1. /vanzo di amministrazione presunto #. :inanziamenti dello stato (. :inanziamenti da enti territoriali o da altre istituzioni pubbliche !. 3ontributi da privati, proventi da gestioni economiche, altre entrate, mutui 7er ogni progetto predisposto in attuazione del 7.@.:. (7iano offerta formativa) 8 allegata una scheda che indica lHarco temporale in cui il progetto deve essere realizzato, fonti di finanziamento, spese previste tra spese di individuale, beni investimento e consumo, servizi da acquistare. )e uscite aggregate per attivit: finanziamento amministrativo e didattico, spese personale e investimento, progetti, gestioni economiche, fondo di riserva e disponibilit finanziaria da programmare. -/<$*?/ 7*@&*/--/A?@%$ /%%'/)$P ?l 7rogramma si riferisce allHanno solare. ?l dirigente ha la potest della procedura ordinaria di appalti, , acquisti, foritureO 3@%<@ 3@%+'%<?C@ P si compone del conto finanziario e del conto del patrimonio. 3onto finanziario P entrate e uscite 3onto del patrimonioP totale complessivo crediti e debiti 3@-7$<$%A/ 3.?. -/<$*?/ %$&@A?/)$ /rt. ,, 5.?. "">222 . /ccettazione e rinuncia eredit, donazioni 2. 3ostituzione fondazioni, borse di studio ,. /ccensione mutui, contratti pluriennali ". 3ontratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica 4. /desione a reti di scuole e consorzi 1. 'tilizzazione economica delle opere dellHingegno #. 7artecipazione della scuola ad iniziative che coinvolgano universit, agenzie, entiO (. ?ndividuazione limite di spesa !. /cquisto immobili -/<$*?$ +@<<@7@+<$ / 5$)?0$*/ 5? 5$<$*-?%/A?@%$ 5$? 3*?<$*? 5/ 7/*$< 5$) 3@%+?&)?@ . 3ontratti di sponsorizzazione 2. 3ontratti di locazione di immobili ,. 'tilizzazione di locali appartenenti alla scuola da parte di terzi

". 3onvenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi 4. /lienazione beni e servizi prodotti nellHesercizio di attivit didattiche o programmate a favore di terzi 1. /cquisto o alienazione titoli di stato #. 3ontratti di prestazione dHopera con esperti per particolare attivit ed insegnamenti (. 7artecipazione a progetti internazionali 3@%<*/<<? 7*$+</A?@%? 5H@7$*/: divieto di acquistare servizi per lo svolgimento di attivit che rientrano nelle mansioni del personale statale in servizio. )a pubblicit degli atti del 3.?. art.", 5.)gs n.2!#> !!" avviene mediante affissione in apposito albo di circolo o istituto. )?%$$ 5? *?:@*-/ 22 marzo 22 2 la settima 3ommissione della 3amera ha raggiunto lHaccordo sul testo del disegno di legge n. !4, F%orme per autogoverno istituzione scolasticaG. *iconoscimento autonomia statutaria , regolazione organi interni e forme di partecipazione della comunit scolastica. 5istinzione tra funzioni di indirizzo, funzioni di gestione e funzioni tecniche )i elenca lHart.2: . 3onsiglio dellHautonomia 2. 5irigente, funzione gestione ,. 3onsiglio docenti: consigli di classe, commissioni e dipartimenti ". %ucleo di autovalutazione 3@))$&?@ 5@3$%<? 5irigente deve far riferimento ai , diritti . /llHapprendimento degli alunni 2. )ibert di insegnamento dei docenti ,. )ibert di scelta educativa da parte delle famiglie :'%A?@%? 7otere deliberante in una serie di materie e proponente in altre. -/<$*?$ ?% 3'? $H 5$)?0$*/%<$ . :unzionamento didattico dellHistituto (in partic. 7rogrammazione didattica ed educativa) 2. Calutazione andamento complessivo dellHazione didattica ,. /dozione di libri di testo ". 7romozione iniziative di sperimentazione 4. 7romozione iniziative aggiornamento per gli insegnanti 1. 7rogrammazione e attuazione di iniziative per il sostegno degli alunni #. 7*@7@+<$ /) 5?*?&$%<$ +3@)/+<?3@ 5/ 7/*<$ 5$) 3.?. (. :ormazione e composizione classi !. /ssegnazione ad esse dei docenti 2. :ormulazione orario lezioni -/<$*?$ ?% 3'? $H 3@))$&?@ $)$<<@*/)$ . $legge i collaboratori del direttore didattico V preside 2. $legge i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docenti ,. 5esigna i docenti responsabili delle funzioni strumentali al piano dellHofferta formativa 7aradigma significativo della collaborazione tra 3ollegio docenti e 3.?. 8 lHelaborazione del 7.@.:. (art. , del 5.7.*. n. 2#4> !!!) $IANO O88ERTA 8ORMATI:A $laborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attivit della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. ?l 7iano 8 adottato dal consiglio di circolo o di istituto. ?l collegio esercita anche competenza prevista art. del 5.7.*. n. 22>2222 circa la C/)'</A?@%$ P <rasparenza e <empestivit 7'%<? 5? :@*A/P condivisione mete e modalit operative dei collegi 7'%<? 5? 5$0@)$AA/P /lto numero componenti del collegio che concorre su materie che lHart.4 del 5.)gs n. 14>222 attribuisce alla competenza esclusiva del dirigente scolastico. )a capacit di conduzione autorevole del collegio, di gestione unitaria dellHistituzione, di mediazioni di alto profilo educativo e didattico 8 una delle qualit di maggior rilievo del dirigente

scolastico. LINEE DI RI8ORMA 7roposte contenute nellHart. 1 del disegno di legge del 22 -arzo 22 2 della settima commissione della camera . 7er programmare le attivit didattiche e di valutazione degli alunni, lo statuto disciplina le attivit del consiglio dei docenti e delle sue articolazioni secondo quanto previsto dai commi di questo art. 2. 7rogrammazione attivit didattica compete al consiglio dei docenti presieduto dal dirigente scolastico e composto da tutti i docenti. ?l consiglio dei docenti opera anche per commissioni di dipartimenti, consigli di classe e, al fine dellHelaborazione del 7.@.:. , mantiene un collegamento costante con gli organi che esprimono le posizioni degli alunni, dei genitori e della comunit locale. ,. /ttivit didattica della classe 8 programmata dai docenti che ne sono responsabili ". )o statuto disciplina la composizione, modalit della partecipazione degli alunni e genitori al fine del raggiungimento degli obiettivi educativi di ogni singola classe. 4. ? docenti valutano in sede collegiale i livelli di apprendimento degli alunni, certificandone le competenze coerenti con i percorsi di studio e col 7.@.:. e sulla base delle linee didattiche, educative e valutative definite dal consiglio dei docenti. COMITATO $ER LA :AL3TA6IONE DEL SER:I6IO DEI DOCENTI ?stituito nel !#" per: . Calutazione dei docenti che volontariamente la richiedono 2. $sprimere parere della conferma in ruolo o meno dei docenti neoassunti +ussistono problemi nella valutazione del servizio dei docenti poichJ il diritto al posto fisso, la pressione dei sindacati O portano ad una valutazione positiva dellHimmissione in ruolo anche in casi di manifesta incompetenza. *iguardo alla valutazione del sistema scolastico sono in atto da alcuni anni iniziative dellH?%C/)+? che cercano di determinare a livello nazionale i risultati degli allievi di particolari annualit del corso di studi, nonchJ , tramite questionari agli istituti, quali siano le linee di qualit o meno del sistema stesso. $ARTECI$A6IONE DEI 7ENITORI 5.7.*. n." 1> !#" P possibilit di riunirsi in assemblee di classe o di istituto, nonchJ di esprimere un comitato composto dai rappresentanti eletti nei consigli di intersezione, di interclasse e di classe. %egli anni la mutazione dello spirito collettivo ha portato la famiglia a sentirsi da coK protagonista a utenteKcliente. Muesto sentirsi esterni al servizio accentua elementi di conflittualit individuale e di gruppo rispetto allHistituzione. Il COMITATO DEI 7ENITORI 8 unHassociazione di fatto di genitori che favorisce lHaggregazione delle famiglie, agevola i rapporti tra i genitori e lHistituzione scolastica e favorisce la circolazione delle informazioni. @rgano collegiale di natura consultiva. ?l regolamento dellHautonomia scolastica valorizza il contributo di idee e operativit dei genitori. COM3NITA1 SCOLASTICA ?nterventi amministrativi per rafforzare il compito educativo del sistema scolastico . 222# P -odifica statuto studenti e studentesse 2. 222( P valutazione comportamento degli studenti e piano nazionale di sperimentazione per lHintroduzione, nel curricolo, della disciplina F3ittadinanza e 3ostituzioneG. 5.7.*. n. 2,4> 222# voluto da &iuseppe :ioroni introduce nel sistema scolastico il F7atto educativo di corresponsabilitG P documento elaborato dallHistituzione scolastica e finalizzato a definire in maniera condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola, studenti e famiglie. )egge 1!> 222( art. P promossa sperimentazione nazionale per lHacquisizione degli allievi delle conoscenze e delle competenze relative a 3ittadinanza e costituzione nonchJ allo studio degli statuti regionali. )egge 4,>222, P F+viluppo coscienza storica e appartenenza comunit locale, nazionale e europeaG (mandato *iforma -oratti) 5ocumento di indirizzo " marzo 222!, prot. %. 22#!, il -inistero diede inizio al 7iano di sperimentazione che vede il suo sviluppo in questi anni.

CA$ITOLO 11 L1A3TONOMIA SCOLASTICA IL DIRITTO ALL1ED3CA6IONE E ALL1ISTR36IONE *ispetto a questo dovereKdiritto lo +tato ha il dovere di mettere i genitori nella situazione di poter adempire, in piena libert, al loro dovere di istruire i figli. +i ricorda: Art.33 : prevede libert di insegnamento, infatti la *epubblica definisce le norme generali dellHistruzione e istituisce scuole statale di ogni ordine e grado. Art.3 : 8 compito della repubblica quello di rimuovere tutti quegli ostacoli economici e sociali che possono ostacolare il pieno sviluppo della persona umana e lHeffettiva partecipazione di tutti alla vita sociale, economica e politica del 7aese. Art. 34 : lHistruzione inferiore, impartita 9 almeno anno anni, 8 obbligatoria e gratuita. ? capaci e i meritevoli, anche se privi di messi, hanno il diritto di raggiungere i gradi pi alti degli studi. <utti questi principi sono alla base dellHautonomia scolastica e alla base del *egolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche. 3on la ).4!> !!# le istituzioni scolastiche hanno dovuto misurarsi realmente con il territorio, adattando un modello policentrico e sviluppando proprie capacit progettuali. ? capi distituto furono individuati come fulcro per la realizzazione di questo processo di decentramento delle funzioni proprie dellHamministrazione centrale e periferica alle scuole. %el !!4 fu introdotto lHobbligo per gli enti erogatori di servizi pubblici di adottare le rispettive carte dei servizi pubblici (attuale 7@:), che 8 adottata dal 3onsiglio di circolo o di istituto e si colloca in unHottica di trasparenza e di responsabilizzazione nei confronti degli studenti, dei loro genitori e degli organismi esterni, in quanto regola alcuni aspetti importanti della vita scolastica. N un documento rilevante dal punto di vista giuridico e amministrativo e impegna ogni unit scolastica a garantire un servizio pi orientato allo studente e perci6 qualitativamente migliore perchJ ancorato a precisi standard o fattori di qualit. <ali standard si identificano in: Kuguale possibilit di accesso e di fruizione dei servizi scolastici, con integrazione degli alunni appartenenti a situazioni problematicheB Kregolarit dei servizi scolasticiB Kpartecipazione alle scelte scolastiche e coinvolgimento dello studente e dei genitori nellHofferta formativa elaborata nel 7rogetto educativo di istitutoB Kefficienza e trasparenza delle decisioni di politica educativa. DIMENSIONAMENTO OTTIMALE DELLE ISTIT36IONI SCOLASTICBE" gli istituti scolastici furono costituiti con una popolazione, considerata e prevedibilmente stabile almeno per un quinquennio tra 422 e !22 alunni. 'na deroga fu concessa alle piccole isole e ai paesi di montagna ove il parametro fu ridotto a ,22 alunni. Mualora le singole scuola non raggiungevano gli indici di riferimento indicati potevano unificarsi orizzontalmente con scuole dello stesso grado comprese nel medesimo territorio. @ltre a creare una fusione orizzontale tra scuole dello stesso grado, furono costituiti anche istituti comprensivi di scuola materna, primaria e media ma anche istituti comprensivi di istituzioni secondaria superiore. N3O:E RE7OLE DEL 0<11" si assiste ad un ulteriore processo di razionalizzazione della spesa relativa allHorganizzazione scolastica: K8 stato reso obbligatorio lHaggregazione in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione degli istituti scolastici autonomi. Kgli istituti comprensivi per acquistare autonomia devono essere costituiti con almeno .222 alunni, ridotti a 422 9 gli istituti delle isole e paesi di montagna. I CA$I D'ISTIT3TO $ER L1A3TONOMIA /i capi dHistituto viene riconosciuto il compito di rappresentanza del circolo o dellHistituto, rappresentava lHorgano monocratico dellHamministrazione scolastica periferica. 3on lHintroduzione dellHautonomia, la personalit giuridica, che prima del !!!, spettava solo agli istituti tecnici, professionali e dHarte, venne estesa a tutte le istituzioni scolastiche FdimensionateG secondo i nuovi parametri. ?n conseguenza dellHautonomia della scuola, il personale direttivo preposto alle scuola ne diventa dirigente e di conseguenza agisce in nome e per conto dello +tato, assumendo la rappresentanza legale dellHistituto cui 8 preposto.

?l 5. )gs. n. 14>222 prevede che : Kil dirigente scolastico deve assicurare la gestione della scuola, ne ha la legale rappresentanza ed 8 responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentaliB Kha poteri di coordinamento, di direzione e di valutazione delle risorse umaneB Korganizza lHattivit scolastica secondo criteri di efficacia e di efficienza formativa: Kdeve assicurare la qualit dei processi formativiB Knello svolgimento delle proprie funzioni pu6 avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compitiB Kattribuisce al personale /</ incarichi di natura organizzativa e prestazioni eccedenti lHorario dHobbligo, quando necessarioB Ksi occupa degli atti amministrativi e contabiliB Kpu6 svolgere incarichi di attivit tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. $IANO DELL1O88ERTA 8ORMATI:A ?l 7@: 8 elaborato dal 3ollegio dei docenti (oppure dal consiglio di circolo o istituto) ed 8 reso pubblico con la sua consegna agli alunni e ai loro genitori al momento dellHiscrizione. *appresenta uno strumento attraverso il quale la scuola definisce i curricoli (lHelaborazione della progettazione curricolare avviene attraverso il team degli insegnanti), i progetti, gli obiettivi finalizzati alla realizzazione della formazione educativa, tenendo conto delle esigenze culturali, sociali, territoriali ed economiche della realt in cui opera la scuola. %ell individuazione delle attivit educative da parte di un istituto scolastico, vanno tenuti presenti gli obiettivi generali stabiliti dal -inistero. /nche per quanto riguarda le scelte curricolari dHistituto deve tener presenti gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni definiti dal -inistero e contenuti nelle ?ndicazioni nazionali. ?nizialmente il 7@: era definito 7$? (progetto educativo dHistituto). DAI $RO7RAMMI MINISTERIALI ALL1A3TONOMIA DIDATTICA %el corso della storia italiana i programmi scolastici sono sempre stati prescrittivi: il <'(testo unico) prevede i programmi. 3on lHapplicazione della l. 4!>!# le scuole possono regolare autonomamente i tempi dellinsegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attivata nel modo pi= adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni* adottando tutte le forme di flessibilit che ritengono opportune0 7ossono ad esempio: decidere sullHarticolazione del monte ore annuali di ciascuna disciplinaB attivare percorsi didattici individualizzati (nel rispetto del principio di integrazione degli alunni)B devono favorire lHintroduzione di tecnologie innovativeB individuare modalit e criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionaleB provvedere alla scelta trasparente, allHadozione ed utilizzazione di metodologie e strumenti didattici. $RO7RAMMA6IONE COLLE7IALE ?l luogo della programmazione didattica 8 stato indicato a due livelli: Knel collegio docenti, per la definizione di obiettivi generali Knei consigli di classe e intersezione, per la definizione di obiettivi specifici. %ella scuola primaria, la programmazione collegiale, gi presente fin dai F7rogrammi del !44G, era stata riforma del Ftempo pienoG. ?nfatti, lHart. 2 prevede riunioni, almeno ogni bimestre, dei 3onsigli di interclasse per verificare lHandamento complessivo della attivit didattica nelle classi di loro competenza e proporre gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro didattico. )a programmazione collegiale si propone il raggiungimento di finalit e obiettivi, nel quadro pi ampio delle Fnorme generali sullHistruzioneG, che spetta allo +tato definire, come previsto nel nuovo <itolo C della 3ostituzione. 3i sono per6 obiettivi generali definiti dal 3ollegio dei docenti, come ad esempio Fla formazione dello spirito criticoG, Fcapacit di organizzazione autonoma del lavoroG, ecc., che non sono previsti tra gli obiettivi specifici individuati durante il 3onsiglio di classe e intersezione. ?) Regolamento dellautonomia scolastica affronta il tema delle C$*?:?3L$ $ -@5$))? 5?

CERTI8ICA6IONE" art 1< " per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualit del servizio il -inistero della pubb. istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. ?l rispetto degli standard 8 valutato mediante prove predisposte dallH ?%C/)+? per garantire comparabilit e spendibilit dei crediti formativi. ?l problema 8 che tali standard sono tuttHora da definire, per cui le scuole sono ancora oggi in una fase di attesa e di incertezza. -entre restano centralizzate le procedure per la conduzione di esami finali (esempio: $sami di +tato) al termine dei quali viene riconosciuto un documento avente valore legale. A3TONOMIA OR7ANI66ATI:A )Hautonomia organizzativa 5 finalizzata alla realizzazione della flessibilit* della diversificazione* dellefficacia del servizio scolastico* alla integrazione e al miglio utilizzo delle risorse e delle strutture* allintroduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale . $ssa si esplica liberamente, anche mediante superamento dei vincoli in materia di unit oraria della lezione, dellHunitariet del gruppo classe e delle modalit di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalit di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando i giorni di attivit didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dellHattivit didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi che possono essere assolti invece che in cinque giorni settimanali anche sulla base di unHapposita programmazione plurisettimanale. A3TONOMIA DIDATTICA" %aturalmente accanto ad unHautonomia organizzativa, amministrativa eccOsi 8 venuta ad affermare, con la legge 0assanini, anche unHautonomia didattica che si basa sul concetto di Flibert di insegnamento, libert di scelta educativa delle famiglie e delle finalit generali del sistemaG. )Hautonomia didattica, in particolare, concretizzando gli Fobiettivi nazionaliG, in veri e propri percorsi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa degli alunni valorizzandone le potenzialit e le diversit. )e scuole possono regolare autonomamente in tempi dello svolgimento delle singole discipline adottando tutte le forme di flessibilit che ritengono opportune. )a scuola quindi sceglie: Karticolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina Kattiva percorsi didattici individualizzati Karticola in moduli pi gruppi di alunni Kaggrega le varie discipline in aree disciplinari Kindividua le modalit e i criteri di valutazione degli alunni Kprovvede alla scelta e allHadozione degli strumenti didattici (libri di testo) Kfavorisce lHintroduzione e lHutilizzo tecnologie innovative. A3TONOMIA DI RICERCA2 S$ERIMENTA6IONE E S:IL3$$O )e norme contenute nel testo unico sullHistruzione in tema di sperimentazione metodologicoK didattica e organizzativoKstrutturale cessano di trovare applicazione in quanto le istituzioni scolastiche godono di una ampia libert organizzativa e di possibilit di scelte didattiche sufficientemente discrezionali. ?l -inistro dellH?struzione, dellHuniversit e della ricerca (-?'*) tende a promuovere, eventualmente sostenendoli con appositi finanziamenti, iniziative finalizzate allHinnovazione, ovvero progetti in ambito nazionale, regionale e locale, volti a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, ovvero per la definizione dei curricoli. ? progetti devono avere una durata predefinita e devono indicare con chiarezza gli obiettiviB quelli attuati devono essere sottoposti a valutazione dei risultati. )e istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano lHautonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economi con delle realt localiB devono poi essere soggette a controllo e a valutazione dei risultati. A3TONOMIA DI ASSOCIARSI IN RETE )e istituzioni scolastiche possono promuovere accordi dando vita a reti di scuole per il raggiungimento delle proprie finalit istituzionali, sia per attivit didattiche, sia per ricerca,

sperimentazione e sviluppo, formazione e aggiornamento, ed anche per migliorare lHamministrazione e la contabilit, per lHacquisto comune di beni e servizi e per lHorganizzazione di altre attivit coerenti con le finalit istituzionali. ?n questo modo, si pu6 prevedere lo scambio di attivit e materiale tra docenti in rete, impegnati in progetti comuni. C3RRICOLO DELL1A3TONOMIA" ART + E - DEL D$R n 0*(@1--/*<. (: riguarda la definizione dei curricoli. $ssa 8 riservata al -inistero e sentito il 3onsiglio nazionale della pubblica istruzione. /lle istituzioni scolastiche 8 stato riservato il compito di definire il 7@:, integrando la quota definita a livello nazionale con la quota loro riservata che comprende le discipline e le attivit da esse liberamente scelte. ?n questo modo si pu6 garantire il carattere unitario del sistema dHistruzione e insieme valorizzare il pluralismo culturale e territoriale, tenendo conto sia delle esigenze formative degli alunni, sia delle esigenze espresse dalle famiglie, dagli enti locali e dal contesto sociale. /*<. !: affida alle istituzioni scolastiche il compito dellHampliamento dellHofferta formativa, realizzabile anche da Fscuole in reteG attraverso iniziative coerenti con le proprie finalit, in favore dei propri alunni e in favore della popolazione giovanile e degli adulti. +i possono realizzare anche iniziative a favore degli adulti attraverso il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati. :AL3TA6IONE 3on la legge 4 #>## la storica pagella si trasforma in Fscheda di valutazioneG per gli alunni della scuola primaria, la Fscheda personale dellHalunnoG per medie e superioriB tali schede venivano aggiornate periodicamente (,mesi) dai docenti di classe con valutazioni disciplinari. 3on lHavvento dellHautonomia scolastica in particolare con il 5.7.*. 2!#>!" veniva soppressa la competenza ministeriale di creare i modelli di schede , e le modalit e i criteri di valutazione vengono stabilite dallHistituzione scolastica, sempre nel rispetto della normativa nazionale. +i stabilisce quindi che ai docenti spetta: Kla valutazione periodica, annuale , degli apprendimenti e delle competenzeB Kla valutazione biennale ai fine del passaggio al periodo successivoB KlHeventuale non ammissione alla classe successivaB Kla certificazione delle competenze dellHalunno. )a valutazione periodica e finale deve essere espressa in voti numerici in decimi, e il comportamento con giudizio nella scuola primaria e in decimi nella scuola secondaria. /lla scuola spetta quindi la competenza nella valutazione didattica, ma anche lHindividuazione del modello di documento di valutazione idoneo alla comunicazione ai genitori. -a a decorrere dallH/.+. 22 2>22 , le scuole devono redigere le pagelle in formato elettronico che avr la stessa valenza legale di quella cartacea e sar resa disponibile alle famiglie sul Xeb tramite posta elettronica o altre modalit digitali. LA 83N6IONE AMMINISTRATI:A DELLA SC3OLA DELL1A3TONOMIA / decorrere dal settembre 2222alle istituzioni scolastiche vengono attribuite funzioni relative a: Kcarriera scolastica degli alunni ( iscrizione, frequenza, certificazioni, documentazioni, partecipazione a progetti territoriali e internazionali eccO.) Kamministrazione e gestione del patrimonio Kgestione dello stato giuridico ed economico del personale Kinserimento delle istituzioni scolastiche nella rete del +istema ?nformativo del -?'* ( si chiama +?5?KKKK) +istema ?nformativo 5ellH?struzione) punto unico di accesso alle funzioni e ai servizi del sistema organizzativo del miur. )Haccesso 8 riservato solo al personale dellHamministrazione come il dirigente scolastico e il personale amministrativo. ?n questo quadro di decentramento cH8 per6 da dire che benchJ le istituzioni scolastiche attuino il principio di sussidiariet attraverso le autonomie acquisite nei diversi ambiti, vi sono comunque delle 3@-7$<$%A$ $+3)'+$ quelle cio8 che sono state mantenute ai livelli centrali (-inistero e 5irezioni scolastiche *egionali), infatti le istituzioni non possono autonomamente assumere personale in base alle esigenze della scuola stessa. ?l regolamento dellHautonomie $+3)'5$ dalle competenze della scuola le seguenti: Kreclutamento del personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato K formazione delle graduatorie permanenti

Kautorizzazioni per utilizzazioni ed esoneri I N :al S I 3on la legge 0assasini si configura un sistema di valutazione, basato su standard definiti da unHagenzia esterna, esterna anche al miur, che prima prendeva il nome di 3.$.5.$ e oggi I N :al SI $sso 8 un ente di ricerca che effettua : Kverifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilit degli studenti e sulla qualit complessiva dellHofferta formativa delle istituzioni scolastiche. Kesami di stato conclusivi del ciclo di istruzione attraverso una commissione dHesame che valuta la preparazione degli studenti in uscita, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso e delle singole discipline. 5alla direttiva n #" del 222(,si evince che, le attivit dellH?%C/)+? sono di fondamentale importanza in quanto concorrono al raggiungimento degli obiettivi fissati dallH'.$. correlati al $ROCESSO DI LIS;ONA %ella stessa direttiva sono esplicitate tutte le funzioni che spettano allH?%C/)+?: K$ffettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilit degli studenti Kstudiare le cause di insuccesso e di dispersione scolastica Kpredisporre annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, per verificare i livelli generali raggiunti dagli studenti al terzo anno della scuola secondaria di ? grado. Kpredisporre modelli da mettere a disposizione delle scuole autonome sai fini dellHelaborazione della , prova a conclusione della scuola secondaria di ?? grado. Kprovvedere alla valutazione dei livelli di apprendimento attraverso le prove scritte degli esami di stato secondo i criteri internazionali Kfornire supporto e assistenza tecnica allHamministrazione scolastica Ksvolgere attivit di formazione per il personale docente Ksvolgere attivit di ricerca Kassicurare la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo. )a direttiva (( del 222 dice che ,le prove ?%C/)+? sono dunque somministrate a tutti gli alunni delle classi 2 e 4 della scuola primaria, e , della scuola secondaria di ? grado e 2 e 4 della scuola secondaria di ?? grado, nel mese di giugno. )e aree disciplinari oggetto di valutazione sono lHitaliano e la matematicaB le prove verificano infatti la capacit di comprendere un testo, la conoscenza lessicale e grammaticale, la capacit di risolvere problemi, e le abilit logiche. Cengono assegnate alle scuole due fascicoli contenenti le prove di italiano e matematica, che saranno somministrate dai docenti somministratori che devono essere di disciplina diversa da quella oggetto di esame. )e prove sono corrette il pomeriggio stesso grazie allHutilizzo di griglie messe on line dallHinvalsi. %ella direttiva (( del 22 , viene assegnato anche il compito allH?%C/)+? di realizzare uno studio sulla fattibilit di introdurre anche per la , prova dellHesame di stato, una prova nazionale standardizzataOsi attende quindi un atto normativo a riguardo. IL COORDINAMENTO DELLE COM$ETEN6E NELL'ISTIT3TO SCOLASTICO &li organi collegiali della scuola garantiscono l'efficacia dell'autonomia: K?l dirigente scolastico esercita le sue funzione nel rispetto degli organi collegiali K? docenti hanno il compito e la responsabilit della progettazione K?l responsabile amministrativo assume funzioni di direzione dei servizi di segreteria K?l personale della scuola, genitori e studenti partecipano allo sviluppo dell'autonomia assumendo le rispettive responsabilit. K5iventando cosD espressione della comunit territoriale a cui appartiene e dimostrando che ha la capacit di rispondere alla comunit e alle sue richieste rispettando il compito al quale 8 destinata e diventando l'esempio che ad ogni libert corrisponde una responsabilit.

L'ACCO3NTA;ILITH NELLE SC3OLE ITALIANE F/ccountabilitYG 8 una parola inglese che non ha un esatto equivalente in italiano. $ssa indica lHobbligo di render conto a chi vi 8 interessato dei risultati della propria azione in un certo ambito. )a richiesta di essere, e dimostrarsi, accountable rivolta a chi opera nelle amministrazioni e nei servizi pubblici si colloca in una generale tendenza che, a partire pi o meno dalla met degli anni ottanta, si 8 sviluppata soprattutto negli +tati 'niti e in &ran 0retagna ma si 8 ben presto diffusa anche in altre realt nazionali. <ale tendenza consiste nello stimolare il passaggio da una gestione di tipo burocratico, basata sullHemanazione di regole e prescrizioni e sul controllo, pi formale che sostanziale, della conformit ad esse degli atti e dei comportamenti di funzionari ed operatori, ad una gestione di tipo FpostKburocraticoG, fondata essenzialmente sulla verifica a posteriori dei risultati ottenuti in relazione agli obiettivi stabiliti. 7er traslato, con il termine FaccountabilitYG si viene cosD ad indicare anche lHinsieme delle tecniche con cui possono esser misurati e giudicati i risultati effettivamente conseguiti dalle amministrazioni e, su questa base, attribuite ai soggetti tenuti a render conto le relative responsabilit in merito, facendoli oggetto, a seconda dellHesito delle procedure di valutazione, di premio o di sanzione. )HaccountabilitY corrisponde ad una strategia di riforma che si lega strettamente ad altre due innovazioni: lHautonomia degli istituti scolastici e la piena facolt per lHutenza di scegliere fra di essi. 7LI ELEMENTI DEL ;ILANCIO SOCIALE 5iventano occasione per la scuola di riflettere su se stessa, di promuovere innovazione e rinnovamento, migliorare le proprie prestazioni, di identificare i propri staReholder (o portatore di interesse) e attivare con essi azioni di confronto partecipazione e collaborazione. &li elementi del bilancio potranno essere ( qualit della scuola, mission, ed interlucotori sociali, obiettivi e priorit, azioni di miglioramento, le sinergie con le comunit territoriali e le risorse umane). E' $OSSI;ILE 3N'A3TONOMIA RINNO:ATA NELLA S3SSIDIARIETA' ?l potenziale innovativo dell'autonomia scolastica non 8 ancora stato sfruttato appieno, un p6 per i limiti imposti di cui sopra un p6 per mentalit dell'adempimento formale dei registri un p6 perch8 i dirigenti scolastici rimangono funzionari dello stato ed a essi rispondono non essendo obbligati alla relazione con gli enti locali o associazioni degli imprenditori locali. )'autonomia quindi dovr essere sempre pi improntata verso la gestione da parte di autorit locali pi funzionalmente e territorialmente vicini ai cittadini.

Capitolo 10 LA RE7OLAMENTA6IONE DELLA :ITA SCOLASTICA


?n sede di scrutinio lHinsegnante delinea il profilo personale dellHadulto rapportandolo al modello ideale di uomo nella comunit che segue regole delle relazioni umane fondate sul rispetto. $ducare: condurre il bambino finchJ cresca e sviluppi le proprie doti o risolvendo le proprie difficolt. 5are regole dallHesterno, che restano vincoli esterni non significa educare. :in dallHinizio della sua esistenza il bambino vive unHesperienza di educazione che si scandisce in ritmi e regole: il tempo di mangiare, il tempo di giocare, il tempo di dormire.. 8are il re!olamento nella scuola significa quindi individuare la giusta linea per il benessere di ciascuno allHinterno della comunit scolastica e non uno strumento ci coercizione con cui imporre a una persona di modellarsi secondo le esigenze di un organismo statale. /l fine di individuare e delimitare le responsabilit, soprattutto per i danni che gli alunni possono provocare agli altri o a sJ stessi, si 8 reso necessario regolamentare lHorganizzazione della scuola. )a rivisitazione del tema della regolamentazione scolastica ha fondamento nella legge 4!> !!#. %el !!( fu emanato lo F+tatuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondariaG ispirata agli artt. 2( e 2! della 3onvenzione sui diritti del fanciullo. ?l testo fu successivamente aggiornato con il 57* 2,4>222# riferibile per6 esclusivamente alla scuola secondaria di primo e di secondo grado, non trasferibile pertanto alla scuola primaria. ?l regolamento di disciplina <esto 'nico !2(: normava con attenzione le punizioni allora inflitte nella scuola elementare al fine di limitare gli abusi allora frequenti nella scuola elementare (punizioni fisiche). )Hart. " 2 prescriveva come uniche sanzioni: )ammonizioniB 2)censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori da restituire vistataB ,)sospensione dalla scuola

da a 2 giorniB ")esclusione dagli scrutini o dagli esami di prima sessioneB 4)espulsione dalla scuola con perdita dellHanno scolastico. ?l consiglio dHistituto della scuola primaria pu6 ricavare linee guida per il proprio agire dal 57* 2,4>222#. )e sanzioni non possono essere di tipo espulsivo ma possono ritualizzare richiami ad intensit crescente con il coinvolgimento della famiglia. $atto educati&o di corresponsabilit, : una sorta di contratto sottoscritto da genitori e studenti al momento dellHiscrizione finalizzato a definire in maniera condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola, famiglia e studenti. ?l 7atto non 8 un contratto in senso giuridico, lHelemento significativo sta nella condivisione comune di traguardi educativi e di comportamenti idonei per raggiungerli. )a firma dei genitori ha valore etico, infatti, e quella del dirigente scolastico impegna lHistituzione allHerogazione dei servizi secondo le modalit indicate nel pattoB ne consegue che in assenza della firma dei genitori la scuola adempie comunque ai suoi doveri in quanto istituzione tenuta ai propri compiti per legge, indipendentemente dal consenso degli amministrati. 5i seguito unHesemplificazione degli enunciati del 7atto: ?mpegni della scuola: . 3omunicazione del regolamento dHistituto e di disciplina 2. Calutazioni trasparenti dei quadrimestri e degli esami finali ,. 3orrezione e riconsegna delle prove scritte entro un numero ragionevole di giorni dallHesecuzione e trascrizione risultato sul libretto>registro ". /ttenzione al carico di lavoro quotidiano 4. 3ontrollo assenze e comportamento alunno con comunicazione alle famiglie 1. ?mpegni della famiglia: #. *iconoscere il docente come alleato nellHeducazione del proprio figlio ed instaurazione di un dialogo costruttivo, riconoscerlo come esperto dellHinsegnamento ed accettarne le proposte di lavoro (. /ssicurare la regolare frequenza della scuola del figlio !. +ostenere il figlio negli adempimenti richiesti (compiti) 2. 3urarne lHigiene, la presentabilit e lHabbigliamento corretto allHambiente scolastico . 3urare la dotazione scolastica (libri, quaderni, penne) 2. /ssicurare che il proprio figlio non usi dispositivi come telefonini in classe creando disturbo. ?mpegni dello studente: . *ispetto delle regole, degli orari di ingresso e uscita, degli insegnati 2. +eguire e partecipare alle attivit didattiche ,. 'sare correttamente strutture e dispositivi dellHistituto ". 5ocumentarsi in caso di assenza 4. +volgere adeguatamente il lavoro a casa e in caso di dimenticanza di materiale o altro comunicarlo tempestivamente a inizio lezione. Re!olamento d1istituto compare nel 57* " 1> !#" ed 8 successivamente inserito nel <esto 'nico delle disposizioni vigenti in materia dHistruzione tra le competenze attribuite al 3onsiglio di 3ircolo e ?stituto. ?l 3onsiglio di 3ircolo ed ?stituto ha competenze nelle seguenti materie (art 2 del *egolamento): . adattamento del calendario scolastico in base alle esigenze ambientali 2. stabilire modalit di funzionamento di biblioteche, attrezzature sportiveO( si ricordi che tali strutture sulla base di convenzioni possono essere usate da altre scuole, da enti locali e regionali) ,. acquisto e rinnovo di sussidi scolastici, attrezzatture tecnicoKschientifiche.. ". programmazione e attivazione attivit parascolastiche 4. promozione di contatti con altre scuole 1. indica i criteri di formazione delle classi e di assegnazione dei docenti alle stesse (il collegio docenti formula delle proposte che presenta al capo dHistituto).

5. )gs 42>222! rafforza i poteri dirigenziali attribuendo in via esclusiva al 5irigente +colastico i poteri del privato datore di lavoro. Re!olamento per l1accesso a!li atti scolastici" la documentazione tenuta dagli insegnati devHessere idonea allHesercizio del diritto di accesso agli atti da parte dei genitori o di chiunque ne abbia un interesse giuridicamente tutelato. ?l consiglio dHistituto deve intervenire al fine di formalizzare diritti, doveri e limiti dellHaccesso agli atti. @ggetto di accesso sono tutti i documenti presenti nellHistituto, sia quelli amministrativi, sia quelli di valutazione. 7resso la direzione e sul sito devono essere sempre consultabili: lHofferta formativa, i regolamenti dHistituto, i verbali di consiglio di istituto, le polizze assicurative, lHorario delle lezioni e il calendario scolastico, i codici disciplinari e di comportamento dei dipendenti. 7resso la direzione devono sempre essere consultabili: i piani dHemergenza e sicurezza della scuola, la programmazione educativa e didattica della scuola, la 3arta dei servizi della scuola. ?l consiglio dHistituto pu6 regolamentare iniziative assistenziali come lHassegnazione di borse di studio, il prestito di libri, la fruizione gratuita della mensa. *egolamentazioni necessarie ma non regolate da norme specificatamente scolastiche sono il regolamento di sicurezza dellHedificio e il trattamento dei dati privati. La re!olamenta#ione di sicure##a = 5.)gs ( >222() il dirigente scolastico in qualit di datore di lavoro ha responsabilit diretta non delegabile su: . valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza, il documento redatto deve contenere una valutazione su tutti i rischi durante lHattivit lavorativa, le indicazioni sulle misure di prevenzione e protezione. 2. 5esignazione del responsabile del servizio prevenzione e protezione (*+77) e dei membri del servizio. *+77 pu6 essere un esperto esterno allHistituto, un operatore interno con una formazione adeguata. )Hincarico ad un esperto esterno pu6 essere attribuito consorziando pi istituti. ,. %omina del medico competente, nominato solo se la valutazione dei rischi evidenzi la necessit di sorveglianza sanitaria. (generalmente gli istituti scolastici non necessitano di

tale figura) ". )a normativa limita la responsabilit del dirigente alla +egnalazione rischi allHente proprietario dellHedificio, in quanto i dirigenti non hanno potest di spesa e dHintervento. 4. ?nformazione e formazione lavoratori riguardo le sue attivit e le norme di primo soccorso. 1. 3orollario del documento della valutazione del rischio 8 il 7iano dHemergenza che indica tutte le misure da seguire in caso di incendio o pericolo grave. La prote#ione dei dati personali =pri&acI)" sHintende il diritto della persona dHimpedire che le informazioni che la riguardano siano trattate da altri o portate a conoscenza di altri a patto che non si sia prestato il proprio consenso. ?l 5.)gs !1>222, disciplina il trattamento dei dati personali e prevede che i dati trattati in violazione non possano essere trattati. 3olui che conferisce i dati ha il diritto di essere informato sulle modalit e finalit del trattamento degli stessi. %ella scuola il responsabile del trattamento 8 in prima battuta il direttore dei servizi generali e amministrativi, talvolta il dirigente scolastico pu6 attribuire tale compito ad altra figura. 5ati personali: qualsiasi informazioni relative a persona fisica, giuridica, ente o associazione. 5ati sensibili: dati idonei a rivelare origine razziale, etnica, credo religioso, opinioni politicheO 5ati giudiziari: dati idonei a rivelare provvedimenti in materia di casellario giudiziario, qualit di imputato o indagato. <rattamento: qualunque operazione che raccolga, organizzi, registri, diffonda, comunichi, cancelli etc. i dati <itolare: ciascuna persona fisica, giuridica, ente a cui competono le decisioni in ordine di finalit e modalit del trattamento dati. 7er evitare i rischi di perdita dei dati o di trattamento non consentito 8 prevista la redazione di un documento pragmmatico di sicurezza

Capitolo 1% IL S3CCESSO 8ORMATI:O DE7LI ST3DENTI NELLA SC3OLA DELL1A3TONOMIA


$ara!ra/o 1 5 IL DIRITTO ALL1ISTR36IONE +trettamente connessa alla libert dHinsegnamento 8 la libert dHistruzione nel senso che al dovere statale di istituire scuole di ogni ordine e grado fa fronte un diritto dei cittadini di accedere liberamente al sistema scolastico, come dallHart. ," comma della 3ostituzione che dichiara: Fla scuola 8 aperta a tutti. ?l diritto allHistruzione costituisce potereKdovere di ogni cittadino di frequentare i gradi dellHistruzione inferiore obbligatoria e gratuita per almeno ( anni nonchJ di accedere ai gradi pi alti degli studi, anche se privo di mezzi ma capace e meritevole.G )a scuola dellHautonomia fonda le proprie basi su tali principi, pertanto essa si pone a garanzia della libert di insegnamento e pluralismo culturale, il suo agire si concretizza nella progettazione e nella realizzazione di interventi educativoKformativi mirati allo sviluppo della persona umana tenendo conto dei diversi contesti delle richieste delle famiglie nonchJ delle peculiarit dei soggetti coinvolti: si pone quale obiettivo il raggiungimento del successo formativo degli studenti. $ara!ra/o 0 5 IL DIRITTO ALLO ST3DIO ?l diritto allo studio trova fondamento nellHart. ," della 3ostituzione nonchJ si richiama ad altri articoli quali: /rt. ,: uguaglianza dei punti di partenza /rt. ,2: 8 dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli anche se nati fuori dal matrimonio. /rt. 2(: gli inabili e i minorati hanno diritto allHeducazione e allHavviamento professionale. 7er rendere effettivo il diritto alla scuola dellHobbligo lo stato si 8 avvalso per oltre 12 anni dei patronati scolastici patronali, successivamente soppressi e sostituiti dai comuni. Muesti ultimi svolgono funzioni di: . &eneralizzazione della frequenza della scuola dellHinfanzia utilizzando tutte le strutture esistenti 2. ?nserimento di alunni disabili fornendo i servizi educativi dove necessitavano

,. :ornitura gratuita di testi agli alunni della scuola primaria ". +ervizi di trasporto 4. -ense scolastiche per consentire il <empo 7rolungato nella scuola primaria e secondaria di primo grado. 1. +uccessivamente alla legge 12>2222 che istituiva la parit scolastica tra scuole statali e paritarie, la regione )ombardia a sostegno del diritto allo studio ha introdotto il buono scuola e la dote formazione. +i tratta di incentivi per gli studenti. $ara!ra/o % 5 L1O;;LI7O SCOLASTICO E 8ORMATI:O )Hobbligo scolastico 8 sancito dallH/rt. ," comma 2 della costituzione che dichiara lHobbligatoriet e gratuit dellHistruzione inferiore per almeno ( anni. )Hobbligo formativo introdotto dalla legge ""> !!! sancisce lHobbligo di frequenza di att. :ormative fino al compimento del (= anno di et. )a legge n. !>!! (-inistro 0erlinguer) innalz6 lHobbligo scolastico a ! anni, tale legge fu abrogata dalla 3.5. *if -oratti la quale prevedeva un prolungamento sia del periodo di istruzione che di formazione per almeno 2 anni o sino al conseguimento di una qualifica o diploma ( ( anni) )Hobbligo di istruzione pu6 essere assolto nelle scuole statali, nelle scuole paritarie nonchJ nelle strutture accreditate dalle regioni per la formazione professionale. ?noltre 8 prevista anche lHistruzione parentale cio8 a cura dei familiari o di precettori privati da loro incaricati. MuestHultima assolve allHobbligo di istruzione relativamente alla frequenza dei primi 2 anni della scuola secondaria di 2= o alla frequenza di percorsi professionali finalizzati al conseguimento di una qualifica. ? ragazzi che hanno compiuto il 4= anno di et hanno la possibilit di assolvere lHobbligo di istruzione tramite lHapprendistato. /l termine dellHobbligo di istruzione in vista della riforma della scuola secondaria di secondo grato 8 nata lHesigenza di individuare uno zoccolo di saperi e competenze comune ai percorsi liceali, tecnici e professionali parificando da un punto di vista legislativo i due percorsi. $ara!ra/o ' 5 L1ISCRI6IONE ALLA SC3OLA )Hiscrizione alla scuola 8 dirittoKdovere dei genitori (/rt ,B /rt ," 3ost.), allHatto dellHiscrizione ogni istituzione scolastica mette a disposizione delle famiglie il proprio 7@:. /lle scuole dellHinfanzia possono essere iscritti i bambini che hanno compiuto o compiono il terzo anno di et entro il , dicembre dellHanno scolastico di riferimento e quelli che anticipatamente compiono , anni non oltre il ,2 aprile dellHanno di riferimento. +ono previste sezioni primavera per i bambini dai 2">,1 mesi, esse svolgono la funzione di anno ponte tra lHasilo nido e la scuola dellHinfanzia. 7er quanto riguarda la scuola primaria vanno iscritti alla classe prima i bambini che compiono 1 anni entro il , 5icembre o anticipatamente i bambini che li compiono entro il ,2 aprile. +i possono iscrivere alla classe prima della secondaria di primo grado gli alunni che hanno conseguito la promozione a tale classe. )a domanda di iscrizione deve essere presentata per il tramite della scuola primaria di appartenenza. /l termine della scuola secondaria di primo grado 8 possibile proseguire gli studi iscrivendosi alla scuola secondaria di secondo grado. )a domanda di iscrizione deve essere presentata ad un solo istituto tuttavia 8 possibile indicare istituti in subordine (massimo 2) nel caso in cui si verifichi unHeccedenza di domande nellHistituto prescelto. N previsto il trasferimento di iscrizione da un istituto allHaltro mediante richiesta del nulla osta al dirigente della scuola di prima iscrizione che lo invier alla scuola di destinazione. ? percorsi di ?struzione e :ormazione 7rofessionale possono essere realizzati secondo due distinte modalit: 1 Tipolo!ia A > O88ERTA S3SSIDIARIA INTE7RATI:A 5i tipo quinquennale, prevede la possibilit al terzo anno di conseguire una delle 2 qualifiche professionali previste. 0 Tipolo!ia ; > O88ERTA S3SSIDIARIA COM$LEMENTARE +olo per qualifiche triennali 7er gli alunni stranieri si applicano le stesse procedure di iscrizione previste per gli alunni con cittadinanza italiana, nel caso di alunni di recente ingresso in ?talia con difficolt di lingua 8

opportuno inserirli nella classe inferiore rispetto a quella corrispondente allHet anagrafica per consentirgli di ambientarsi e acquisire le prime competenze linguistiche. ?noltre 8 previsto che il numero degli alunni stranieri non deve superare il ,2T del totale degli iscritti. $ara!ra/o ( > SCELTA DI A::ALERSI O NON DELL1INSE7NAMENTO DELLA RELI7IONE CATTOLICA /l momento dellHiscrizione gli studenti o i loro genitori hanno il diritto di scegliere se avvalersi oppure no dellH?*3. %ella scuola maternaKelementareKmedia. <ale diritto 8 esercitato dai genitori e nella scuola secondaria superiore dagli studenti stessi. )H?*3 8 disciplinato dallHaccordo tra la repubblica italiana e la santa sede e relativo protocollo addizionale. ?n alternativa alla scelta dellH?*3 8 possibile scegliere attivit integrative facendone espressamente richiesta. $ara!ra/o ) > LA 8ORMA6IONE DELLE CLASSI )a materia 8 regolata dal 57* 22 -arzo 222! %= ( dove vi sono disposizioni comuni a tutti gli ordini e gradi di istruzione. 'na volta stabilito il numero complessivo degli alunni iscritti, spetta alla 5irigente +colastica procedere allHassegnazione degli alunni alle classi e sezioni. N consentito derogare in misura non superiore al 2T , il numero di alunni per classe. )e classi che accolgono alunni disabili sono costituite con non pi di 22 alunni. )a deroga al numero di 24 alunni viene autorizzata quando si tratta di handicap grave. . +cuola infanzia: (>21 alunni elev. :ino a 2! 2. +cuola primaria: 4>21 alunni elev. fino a 2# ,. +cuola secondaria primo=: (>2# elev. fino a 2( ". +cuola secondaria secondo=: 2# elev. a ,2 $ara!ra/o * > IL DISA7IO EMO6IONALE ?l successo formativo degli studenti 8 connesso al riconoscimento di alcuni diritti previsti dalla costituzione e ritenuti fondamentali allo sviluppo della persona umana pertanto compito dello stato 8 rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale. <uttavia a questi ultimi si aggiungono forme di disagio appartenenti alla sfera pi intima di una persona o a disturbi relazionali. )o sviluppo cognitivo del bambino 8 strettamente connesso a quello emotivo. /lla base di un disagio emotivo di un bambino o adolescente spesso cH8 la confusione che 8 originata dalla incoerenza dei genitori nel definire e dettare regole. ? genitori sono emulati dai propri figli pertanto comportamenti inadeguati vengono inevitabilmente presi a modello. +e il percorso evolutivo del bambino non 8 accompagnato da chiarezza, il disagio si protrae nella preadolescenza con conseguenze sulla formazione della loro nuova identit. /l fine di prevenire la devianza il genitore deve essere . /bnegante V ossia lasciare i problemi fuori dalle mura domestiche 2. %on aver paura di confrontarsi con i propri figli ,. 3he sia in accordo con il coniuge nelle scelte riguardanti i figli ". 3he sia in grado di pianificare e fare previsioni con i figli 4. 3he ci sia alleanza educativa con la scuola 3ompiti di un genitore sono: . )Hinsegnare al bambino la distinzione di ruoli allHinterno della famiglia. 2. <rasmettere valori etici chiari. ,. *esponsabilizzare i propri figli a compiti impegnativi ". )Hassenza di tali competenze che dovrebbero essere fornite al bambino diventa fonte di svantaggio per lo stesso nel momento in cui approda a scuola. *uolo fondamentale di un insegnante ai fini del successo del processo insegnamento>apprendimento 8 la costruzione di un clima positivo V affettivo V relazionale. ?n una classe spesso si formano sottogruppi, i bambini pi estroversi facilmente vi si inseriscono a differenza di quelli pi timidi e introversi. 3ompito dellHinsegnante 8 far si che ogni alunno possa trovare il proprio posto in un sottogruppo affettivo, divenendone parte attiva. ?l passaggio da un ordine scolastico ad un altro crea distanza affettiva tra lHalunno e lHinsegnante ma allo stesso tempo maggiore indipendenza, autonomia e responsabilit dellHalunno.

Capitolo 1' 7LI ST3DENTI CON ;ISO7NI ED3CATI:I S$ECIALI


1' 1 An#itutto il problema dell'eccellen#a )a presenza di alunni particolarmente dotati di intelligenza ed intuito pu6 costituire un problema, e nel nostro paese non 8 affatto strano. +i assiste alle situazioni degli alunni che vanno oltre la media generale della classe, che si annoia in classe. Muando l'allontanamento dalla media corrisponde ad una performance inferiore gli insegnanti mettono in atto strategie didattiche che consentono il recupero delle difficolt di apprendimento. Muando per6 l'allontanamento dalla media corrisponde a performance superiori non sempre i docenti riescono a farvi fronte, ne deriva uno spreco di intelligenza sia nello sviluppo dell'individuo sia nella crescita del sistema economico e sociale. ?l paradosso 8 quello di trasformare la risorsa in problema. -olte risorse sono giustamente profuse per assicurare il miglior sviluppo a chi ha difficolt di origine personale o ambientale, non si ha il coraggio di sostenere anche nel concreto che gli investimenti sull'eccellenza possano ridare competitivit alla ricerca, alla scienza, al progresso della societ. )a scuola deve trovare il coraggio di dare sostegno al merito e all'eccellenza: . in senso strutturale (sostegno alle istituzioni scolastiche che eccellono) 2. in senso personale (sostegno agli alunni eccellenti) La &alori##a#ione in aula de!li studenti dotati il problema dei ragazzi dotati a rischio di disadattamento va affrontato quanto il problema del recupero del disagio. $ppure gli strumenti per mantenere alte le capacit ci sono: la flessibilit organizzativa, oltre che didattica permette di operare a classi FaperteG o di adattare determinate parti della settimana scolastica a Fgruppi di lavoroG non fissi, nei quali si possa far circolare non solo quanto insegnato dai docenti, ma anche quanto appreso dagli allievi. ?l concetto di Fmutuo insegnamentoG cosD famoso nelle pluriclassi pu6 trovare attuazione. )a scuola di don -ilani 8 passata nell'immaginario collettivo come quello della scuola dell'uguaglianza contro l'eccellenza. /l contrario la scuola di 0arbiana, piccola e privata, fu la scuola dell'eccellenza contro la mediocrit. )a legge 4,>222, aveva istituzionalizzato lo strumento dei laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti ()a.*.+./.) e gli esperti li inserirono nelle future indicazioni nazionali e li previdero nelle raccomandazioni per la scuola dell'infanzia e primaria. <uttavia spesso si usano i )a.*.+./. solo per il recupero, non per lo sviluppo, mentre sarebbe altrettanto doveroso farlo, magari per mettere i risultati al servizio degli alunni con difficolt. ?nsomma se la programmazione educativa e didattica tralascia gli studenti particolarmente brillanti per dedicarsi al recupero dei lenti, significa che sceglie di abbassare il livello complessivo dell'insegnamento. L'incenti&a#ione dell'eccellen#a <ra i provvedimenti di :ioroni il meno noto 8 sicuramente il 5.)gs 2! 5icembre 222# n.212 Fdisposizioni per incentivare l;eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione>0 punti salienti:

. la valorizzazione dell;eccellenza riguarda gli studenti frequentanti i corsi di istruzione superiore delle scuole statali e paritarieB 2. nell;azione di valorizzazione si considerano sia le prestazioni individuali dei singoli allievi che i risultati raggiunti da gruppi di studenti ,. l'individuazione delle eccellenze avviene mediante procedure di confronto e di competizione nazionali e internazionali ". il riconoscimento delle eccellenze deve avere a riferimento un'autorit scientifica significativa (univ, accademia) 4. il riconoscimento dei risultati avviene tramite certificazione delle eccellenze, garantendo l'acquisizione di credito formativo e dando origine a incentivi economici. 1. ?l binomio competizioneKeccellenza 8 stato almeno individuato come molla per la valorizzazione delle intelligenze migliori. 1' 0 l'.andicap a scuola secondo la costitu#ione la carta costituzionale 8 rivolta alla tutela dei diritti della persona: . art, tutti i cittadini hanno pari dignit sociale #$ senza distinzione #00$ di condizioni personali e sociali 2. art ," la scuola 5 aperta a tutti0 L;istruzione inferiore* impartita per almeno + anni 5 obbligatoria e gratuita0 I capaci ed i meritevoli anche se privi di mezzi* hanno diritto di raggiungere i gradi pi= alti dell;istruzione ,. art,( gli inabili e i minorati hanno diritto all;educazione e all;avviamento professionale : l'affermazione non opera distinzioni tra inabili fisici o psichici. ?l percorso di attuazione 8 stato lungo, 8 prevalsa per decenni la prassi delle scuole speciali. /nche la legge istitutiva della scuola media previde la possibilit delle Fclassi differenzialiG per gli alunni disadattati scolastici: l'individuazione degli alunni destinate a queste classi era a carico di una commissione composta da due medici, di cui uno competente in neuropsichiatria, in psicologia o in materie affini, e un esperto in pedagogia. )a successiva legge " agosto !## n.4 # Fnorme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonchJ altre norme di modifica dell'ordinamento scolasticoG riconobbe a tutti gli alunni con handicap il diritto all'integrazione scolastica, con il sostegno di docenti specializzati. 7er la scuola superiore l'art 2( (provvedimenti per la frequenza scolastica) invece la legge medie, superiori e universitarie. -ancando una specificazione le superiori subordinavano l'iscrizione e la frequenza ai prerequisiti di competenza disciplinari. )a corte costituzionale la dichiar6 illegittima e dichiar6 che la frequenza 8 assicurata. L'ART 0+ le!!e 11+@1-*1 $RE:EDE" ai mutilati e invalidi che non siano autosufficienti e che frequentino la scuola dell'obbligo vengono assicurati: (> !# si limit6 ad affermare che sar facilitata, inoltre, la frequenza degli invalidi e mutilati civili alle scuole

a) trasporto gratuito b) accesso alla scuola mediante accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche c) assistenza durante orario scolastico. )'istruzione deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica, salvo gravi deficienze intellettive o menomazioni fisiche. 0 1 le denomina#ioni .andicap e disabilit, ?n ?talia si sono verificati cambiamenti nella terminologia. %el secolo passato per gli svantaggi di tipo fisico erano utilizzati i termini FminoratiG, FinvalidiG ,F mutilatiG. 3on la legge 4 #> !## fu introdotto il termine Landicap il quale sta a indicare ogni tipo di svantaggio in cui si trova una persona rispetto ad altre di pari et nell'affrontare la stessa attivit, gli stessi ostacoli. %ella legge italiana il termine fu utilizzato per indicare difficolt di tipo psichico o psicofisico che chiedevano di essere integrate nei percorsi scolastici con l'aiuto di personale docente specializzato. ?l termine handicap 8 normalmente adottato nella legislazione italiana. ?l termine disabilit proviene dagli accordi internazionali dove 8 normalmente utilizzato. 0 0 l'.andicap nella le!!e n 1<'@1--0 la legge 4 febbraio !!2 n. 2" Flegge 1uadro per l;assistenza* l;integrazione sociale e i diritti delle persone handicapate>. /ll'art , recita : 5 persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica* psichica o sensoriale* stabilizzata o progressiva* che 5 causa di difficolt di apprendimento* di relazione o di integrazione lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazioneG. ? termini minorazione, difficolt, handicap, sono collocati in correlazione sequenziale. 5a una minorazione pu6 discendere un handicap. 0 % le linee !uida per l'inte!ra#ione scolastica de!li alunni con disabilit, tutto ci6 che riguarda disabilit e scuola 8 riassunto e rilanciato dalle Flinee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilitG che costituisce una specie di F<esto unicoG per l'integrazione scolastica in ?talia. )e linee guida raccolgono una serie di direttive con lo scopo di migliorare il processo di integrazione degli alunni con disabilit, definito Fpunto fermo della tradizione pedagogica della scuola italianaG nella premessa si afferma F l;integrazione scolastica degli alunni con disabilit 5 un processo irreversibile0 (ietro alla coraggiosa scelta della scuola italiana di aprire le classi normali affinch5 diventassero effettivamente e per tutti ;comuni;* c;5 una concezione alta sia dell;istruzione che della persona umana* che trova nell;educazione il momento prioritario del proprio sviluppo e della propria maturazioneG. ?nfine Fsi riconosce la responsabilit educativa di tutto il personale della scuola e si ribadisce la necessit della corretta e puntuale progettazione individualizzata in accordo con 6nti Locali* &%L e famiglie0> fatta salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche , gli uffici scolastici regionali assumono un ruolo strategico per la pianificazione, la programmazione a favore di quella che ormai si definisce Finclusione scolasticaG degli alunni disabili. )'azione di coordinamento 8 indirizzata a : . iniziative per la Fstipula di accordi di programma regionali per il coordinamento, l'ottimizzazione e l'uso delle risorse 2. costituzione di gruppi di lavoro interistituzionali regionale e provinciale

,. organizzazione di attivit di formazione per dirigenti scolastici, personale docente e non docente della scuola per Fimplementare e diffondere la cultura dell;inclusione e della presa in carico complessiva dell;alunno disabileG. ". +ostegno alla costituzione di reti territoriali di scuole come F strumento per la realizzazione di interventi mirati* compatibili con le opportunit e le risorse effettivamente disponibiliG. 4. 7otenziamento dei centri di supporto territoriale per F realizzare e far circolare esperienze* disporre di consulenze* costituire comunit di praticheG 1' 0 ' la certi/ica#ione di .andicap l'art " della legge n. 2">!2 riguarda le procedure per la certificazione dell'handicap, a cura delle /+). 3on il 57* 2" febbraio !!" si diedero indicazioni di procedure che differenziavano la certificazione degli alunni da quelle delle persone adulte. /nni dopo le legge 2(1#2222 demand6 ad un decreto del presidente del consiglio dei ministri il compito di fornire indicazioni generali perch8 l'iter di certificazione fosse rivisto e regolamentato dalle regioni. )'atto di indirizzo del !!" 8 stato cosD superato dal 537n. (4>2221 tranne che per diagnosi funzionale, profilo dinamico funzionale e piano educativo individualizzato. @ggi la competenza per la certificazione 8 affidato ai collegi medici delle /+) e delle aziende ospedaliere. 0 ( !li obbli!.i della scuola nei con/ronti de!li alunni con .andicap l'istituzione scolastica ha obblighi verso tutti gli alunni indipendentemente dalle loro capacit e possibilit, cosD anche nei confronti degli alunni disabili come espresso dall'art. 2 legge 2">!2 la quale prevede: . art4 sui principi generali di attuazione dei diritti dei disabili 2. art( su inserimento e integrazione sociale, enuncia i compiti delle scuole in ordine alle dotazioni di strumenti e personale e alla necessit di prevedere progetti integrati tra scuola ed e9traKscuola ,. art 2 K comma , Fobiettivo dell'integrazione scolastica 8 lo sviluppo delle potenzialitG dell'alunno disabile Fnell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazioneG Kcomma " Fil diritto all'istruzione non pu6 essere negato da difficolt di apprendimento o d'altro genere derivanti dalle disabilit connesse con l'handicapG K commi 4K(: sono fornite indicazioni generali su 5iagnosi :unzionale, 7rofilo 5inamico :unzionale, 7iano $ducativo individualizzato ". l'art , sancisce Kl'integrazione scolastica nelle sezioni e nelle classi comune delle scuole di ogni ordine e grado V gli insegnanti di sostegno sono contitolari delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione, ai collegi 4. art " nel definire la modalit di attuazione dell'integrazione scolastica, ricorda la necessit delle azioni dirette e indirette a sostegno degli alunni disabili come V formazioneK aggiornamento Korientamento V continuit educativa (consultazione fra insegnanti di diversi cicli)K flessibilit della programmazione didattica V possibilit di

completamento della scuola dell'obbligo fino ai ( anni V pu6 essere consentita una terza ripetenza in singole classi. 0 * dia!nosi /un#ionale si intende per diagnosi funzionale Fqualsiasi diagnosi che non si limiti a indicare la patologia o i sintomi, ma che ne dia qualche pur breve descrizione delle conseguenze sul piano cognitivo, comportamentale, relazionale, affettivo, ecc la 5: 8 definita dal 57* 2" febbraio !!" come atto necessario per l'attivazione degli interventi di sostegno in ambito scolastico. +i articola in base ai dati anamnestici, alla diagnosi clinica, all'esame dettagliato delle varie aree descrittive del soggetto. 7relude alla pi dettagliata descrizione del soggetto disabile che si sviluppa del profilo dinamico funzionale. )'intesa tra il governo, le regioni e gli enti locali in merito alle modalit e i criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilit riformula in questi termini la 5: . 8 una valutazione dinamica di ingresso e presa in carico per la piena integrazione scolastica e sociale 2. vi provvede l'unit multidisciplinare del territorio di competenza ,. 8 redatta secondo i criteri del modello bioKpsicoKsociale alla base dell ?3: dell'@-+ ". si articola in " parti ) approfondimento anamnestico e clinico 2) descrizione del quadro di funzionalit nei vari contesti ,) definizione degli obiettivi in relazione ai possibili interventi clinici sociali ed educativi e delle idonee strategie integrate di intervento ")individuazione delle tipologie di competenze professionali e delle risorse strutturali necessarie per l'integrazione scolastica e sociale. 1' 0 + Il pro/ilo dinamico /un#ionale il 75: fa seguito alla 5:. Ca redatto per ciascun soggetto disabile iscritto nella scuola, ai fini della formulazione del 7$? (piano educativo individualizzato). -entre la 5: 8 atto di esclusiva competenza sanitaria, il 75: coinvolge in egual misura sanit e scuola. *ichiede infatti le competenze di : . unit disciplinare:medico specialista, neuropsichiatra infantile, terapista della riabilitazione, personale educativo Kdal consiglio di classe. N prevista la collaborazione dei familiari. ?l 75: arricchisce la 5: con gli elementi risultanti dall'osservazione a scuola del bambino e ipotizza i livelli di sviluppo in tempi brevi (, mesi)e medi (1mesi). Lo sc.ema del $D8 il 75: comprende necessariamente /) la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficolt che l'alunno dimostra di incontrare in settori di attivit 0) l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine, desunto dall'analisi dei seguenti parametri: ) cognitivo: livello di sviluppo raggiunto (normodotazione, ritardo lieve, medio, grave,

disarmonia medio grave, fase di sviluppo controllata, et mentale), strategie usate per la soluzione di compiti, stile cognitivo, capacit di usare competenze diverse 2) affettivo relazionale: area del sJ, rapporto con gli altri, motivazioni, atteggiamento rispetto all'apprendimento scolastico ,) comunicazionale: modalit di interazione, contenuti prevalenti, mezzi privilegiati ") linguistico: comprensione del linguaggio orale, produzione verbale, uso di linguaggio alternativo o integrativo 4) sensoriale: funzionalit visiva, uditiva e tattile 1) motorioKprassico: motricit globale, motricit fine, prassie semplici e complesse e alle capacit di programmazione motorie interiorizzate #) neuropsicologico: temporale () autonomia: autonomia della persona e autonomia sociale !) apprendimento: in relazione a et prescolare e scolare (lettura, scrittura, calcolo) 0 - il piano educati&o indi&iduali##ato 8 il documento di programmazione educativa delle attivit di sostegno riferite ad ogni alunno frequentante una scuola. ?l 7ei viene redatto per tutti gli alunni disabili dal team dei docenti di classe nella scuola primaria, infanzia, e secondarie. +u di esso si confrontano tutti gli insegnanti di classe, i medici, i terapisti e la famiglia. ? criteri generali che ispirano il 7$? sono: K collegialit e interKprofessionalit, Kil suo innesto nella programmazione generale Kla scansione in obiettivi a breve, medio e lungo termine Kuso di metodologie e strumenti differenziati. 0 1< altre /orme di soste!no a!li alunni disabili gli articoli ,! e "2 della legge 2" prevedono compiti dei comuni, pelle province per assistenza agli alunni con handicap, interventi riconducibili a quelli di assistenza individuale. :ra le forme di assistenza erano comprese l'accompagnamento, la cura dell'igiene personale, l'erogazione di contributi per l'acquisto di ausili, trasporto per le cure riabilitative. ?l 5lgs assegn6 nuovi compiti agli $nti locali. 1' 0 11 La &aluta#ione de!li alunni disabili oggi il quadro 8 riassumibile cosD in riferimento al 57* 22>222! art ! comma (? ciclo) Fla valutazione degli alunni con disabilit certificata (...) 8 riferita al comportamento, alle discipline e alle attivit svolte sulla base del 7$? comma 2 Fper l'esame conclusivo del ? ciclo sono predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti. )e prove sono adattate in relazione al 7$?. )e prove differenziate hanno valore equivalente. 3omma , Fle prove d'esame conclusivo del ? ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici. 3omma " Fagli alunni con disabilit che non conseguono la licenza 8 rilasciato un attestato di credito formativo, utilizzabile per la frequenza delle classi successive. capacit mnesiche, capacit intellettiva, all'organizzazione spazioK

3omma 4 (?? ciclo) gli alunni con disabilit sostengono le prove dell'esame di stato conclusivo del secondo ciclo secondo le modalit previste dall'articolo , (. del dlg 2!#. comma 1 (?? ciclo) all'alunno con disabilit che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il diploma 8 rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi all'intero percorso scolastico. ?n relazione al 7$? e all'esame di stato esistono 2 diversi esiti: . lo studente con handicap che : ha seguito un piano individualizzato, comprensivo di tutte le discipline, ha sostenuto tutte le prove orali e scritte, pur differenziate pu6 conseguire il titolo 2. lo studente con handicap che ha seguito un piano individualizzato differenziato a causa della gravit non comprensivo di tutte le materie, non 8 stato ammesso all'esame di stato, non pu6 conseguire il titolo, in luogo del titolo gli 8 rilasciato alla fine del ? ciclo attestato di credito formativo per la frequenza delle classi successive e alla conclusione l'attestato delle competenza acquisite.

1' 0 10 !ruppi di la&oro per l'inte!ra#ione scolastica 7LB presso ogni ufficio scolastico, regionale e provinciale 8 istituito un gruppo di lavoro composto da rappresentanze istituzionali della scuola, da esperti degli enti locali, dalle /+), dalle associazioni rappresentative delle persone con handicap. / livello regionale si chiama gruppo di lavoro ?nteristituzionale regionale &)?*, a livello provinciale W&ruppo di lavoro interistituzionale provinciale &)?7. ?l gruppo di lavoro ha compiti di consulenza e proposta, di collaborazione con gli enti locali e le /+) per la conclusione e verifica dell'esecuzione degli accordi di programma, per l'impostazione e l'attuazione dei 7$? e per attivit inerenti l'integrazione degli alunni con difficolt. /nalogo gruppo 8 istituito presso ogni scuola composto da tutti gli insegnanti, operatori sanitari, familiari per proporre iniziative educative e di integrazione da inserire nel piano dell'offerta formativa. 1' 0 1% il diri!ente scolastico !arante dell'inte!ra#ione scolastica dei disabili Le linee guida del " agosto 222! assegnano al dirigente scolastico i seguenti compiti: Kpromuovere e incentivare attivit di aggiornamento e formazione del personale operante a scuola per Fsensibilizzare* informare e garantire il conseguimento di competenze e indispensabili strumenti operativo concettuali> . valorizzare progetti dotati di strategie orientate a potenziare l'inclusione 2. guidare e coordinare direttamente le azioni, iniziative, procedure previste dalle norme di riferimento, come presidenza del 2L? d;istituto* formazione delle classi* utilizzazione degli insegnanti per le attivit di sostegno>0 ,. ?ndirizzare l'operato dei singoli consigli di classe>interclasse alla collaborazione per la stesura del 7$? ". coinvolgere le famiglie 4. curare il raccordo con $nti locali, di formazione, cooperative, servizi sanitari 1. attivare azioni di orientamento per assicurare continuit

#. individuare e rimuovere barriere architettoniche o sensoKpercettive 1' 0 1' le classi/ica#ioni dell' or!ani##a#ione mondiale della sanit, =OMS) )a legislazione italiana ha sempre fatto riferimento alle classificazioni @-+, nella fase di elaborazione della legge 2">!2 il riferimento era all'?3?5L del !(2. tale classificazione era fondata sulla sequenza menomazioneZdisabilit Z handicap. . 7er menomazione ci si riferisce ad ogni perdita o anomalia strutturale o funzionale, fisica o psichica. K per disabilit ci si riferisce a qualsiasi limitazione o perdita della capacit di compiere un'attivit secondo i parametri normali. K handicap si manifesta a seguito dell'interazione con l'ambiente di una persona affetta da menomazione o disabilit, rappresenta uno svantaggio che limita o impedisce il raggiungimento di una condizione sociale normale. Nel 0<<1 il sistema ICIDB J satato sostituito dall'IC8 1' 0 1( L'IC8 l'?cf 8 divenuto il nuovo strumento di classificazione elaborato dall'@-+ per descrivere e misurare la disabilita della popolazione, consente di cogliere, descrivere e classificare ci6 che pu6 verificarsi in associazione ad una condizione di salute, cio8 le compromissioni della persona o il suo funzionamento. )a classificazione 8 applicabile a qualsiasi persona che si trovi in qualunque condizione di salute. <iene conto di /attori contestuali e ambientali ? suoi caratteri distintivi sono rappresentati dall'e9ui&alen#a concettuale ( simile comprensione>significato dei concetti), e9ui&alen#a /un#ionale (simili domini), dalla traducibilit, utilizzabilit e comparabilit internazionale. &li scopi dell'?3: partono dal fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute* delle condizioni* delle conseguenze e delle cause determinanti ad essa correlate> stabilire un linguaggi comune per la descrizione della salute, al fine di migliorare la comunicazione fra i diversi utilizzatori. +i 8 passati dal concetto di persona con handicap (?3?5L) a quello di persona con disabilita (?3:), da un modello medico a un modello sociale, il problema personale diventa problema sociale, la cura medica include integrazione sociale, aiuto professionale, il prendersi cura diventa garanzia dell'esercizio dei diritti umani. 1' % Il diritto all'educa#ione attenta alla di&ersit, fin dall'inizio del '!22 nelle grandi citt furono aperte scuole speciali per dare educazione e istruzione a bambini con deficit fisici o mentali. %egli anni '12 quando si istituD la scuola media unica la legge n. (4! si pens6 di inserire i ritardati nella scuola media comune ma in classi differenziali. )'art 2 stabilD che possono essere istituite classi differenziali per gli alunni disadattati scolastici con un calendario speciale e appositi programmi. ?l giudizio per l'ammissione questi percorsi fu affidato a una commissione medica. 3inque anni dopo il 57* 4 ( del !1# istituzionalizz6 il doppio canale delle scuole speciali e delle classi differenziali. Fi soggetti che presentano anomalie o anormalit somato@psichiche sono indirizzati alle scuole speciali>0 I soggetti ipodotati intellettuali non gravi* disadattati ambientali per i 1uali possa prevedersi il reinserimento nella scuola comune sono indirizzati alle classi differenziali0> il primo

vero passo verso l'integrazione nelle classi normali avvenne con l'art2( della legge

(>#

quando mutilati e invalidi fisici e sensoriali poterono iscriversi alle classi comuni. +alvo i casi in cui i soggetti siano affetti da grave deficienze tali da impedire l'apprendimento nelle normali classi. )'art! inoltre da la possibilit al docente di ruolo della scuola speciale di interventi individualizzati nella scuola pubblica. ?nizia il capovolgimento: non 8 il bambino disabile che va nella scuola dei docenti specializzati ma sono i docenti specializzati ad andare nella scuola normale. )a vera svolta avvenne con la legge 4 #> !## la quale riconobbe a tutti gli alunni con handicap psicofisici il diritto all'integrazione scolastica nella scuola elementare e media con il sostegno di docenti specializzati. 1' % 1 L'asse!na#ione dei posti di soste!no alle classi comuni con disabili La legge 4 #>## istituD posti di sostegno da assegnare a docenti specializzati, nell'art# scuola media furono dettate 2 regole ) l'intervento del docente di sostegno non supera le 1 ore settimanali 2)le classi che accolgono alunni portatori di handicap sono costituite da massimo 22 alunni. %el !(2 fu istituito il contingente organico di sostegno:un posto ogni " alunni con certificazione, a tale rapporto furono poi previste delle deroghe in presenza di particolare gravit. )'accresciuta sensibilit fece si che si ricomprendessero nella certificazione anche problemi di origine ambientale o legati a disturbi dell'apprendimento o del comportamento. %e deriv6 un aumento delle certificazioni di disabilita, si cre6 di arginare la situazione creando reti di intervento per meglio ripartire gli oneri e finalizzare le risorse. . )a legge ""!> !!# dett6 nuove regole per l'assegnazione degli insegnanti di sostegno, non pi ogni " alunni ma ogni ,( alunni. ? vantaggi sperati erano: K stabilit del numero dei posti di sostegno nell'organico provinciale Kgaranzia di continuit didattica V rinforzo dell'immagine dell'insegnante di sostegno come risorsa in pi. -a l'applicazione della legge fu controversa. /lcuni ritennero che l'indicazione di assegnare docente ogni ,( alunni si dovesse applicare alla lettera. +i provvide allora a riformulare la legge, la legge 2"">2221 definD un nuovo criterio per il calcolo dei posti di sostegno con F l;individuazione di organici corrispondenti alle effettive esigenze>0 )a finanziaria 222( precis6 tale criterio in questi termini : i posti di sostegno non possono essere pi del 24T del numero delle classi e non si pu6 avere un rapporto inferiore a docente ogni 2 alunni disabili. 1' % 0 La speciali##a#ione dell'inse!nante di soste!no ne deriv6 il problema della preparazione degli insegnanti di sostegno il cui numero non riusciva ad adeguarsi alle necessit. 3on il 5- 2" aprile !(1 i corsi di specializzazione divennero polivalenti, superando la rigidit della specializzazione per una delle , arre ( minorazione psicoKfisica, vista, udito). ? programmi acquisirono un taglio pedagogicoKdidattico abbandonando l'impostazione riabilitativa. :urono individuati , assi formativi: ) aree disciplinari: pedagogia, psicologia e clinica 2) dimensione operativa: attivit finalizzate alla prassi ,) didattica curricolare: connessa all'ordine di scuola. /ltro punto fermo della formazione era il tirocinio K422 ore. ? corsi erano organizzati dai provveditorati agli studi e da enti privati di formazione. /lla fine degli anni '!2 la formazione pass6

in toto alle universit. ?niziarono cosD i nuovi percorsi di formazione insegnanti . corso di laurea in scienza della formazione primaria di durata quadriennale (scuola infanzia e primaria) 2. scuola biennale di specializzazione (++?+) abilitazione per scuola secondaria. $ntrambi i percorsi prevedono specifiche attivit aggiuntive di almeno "22 ore attinenti l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap. 1' % % la speciali##a#ione al soste!no per tutti !li inse!nanti oggi la formazione dell'insegnante di sostegno 8 collocata all'interno della formazione generale dell'insegnante. /ppare un'inversione di logica del passato vista la direzione di specializzare tutti i docenti. ? nuovi percorsi formativi sono cosD articolati: . laurea magistrale quinquennale a ciclo unico, comprensivo di tirocinio (infanziaK primaria) 2. corso di laurea magistrale biennale e successivo anno di tirocinio(medieKsuperiori). 3ostituiscono parte integrante dei percorsi formativi le acquisizioni: . competenze inglese 02 2. competenze digitali ,. competenze didattiche per l'integrazione scolastica dei bambini con disabilit. 1' ' I disturbi speci/ici di apprendimento i 5+/ riguardano soggetti con intelligenza nella norma con difetti di funzionamento in determinate aree. 5sa: dissturbi caratterizzati da elementi deficitari nella percezione nella produzione di messaggi o altre prestazioni intellettuali in soggetti senza deficit intellettivo. <ali disturbi sono principalmente: Kdislessia: disturbo della lettura e del suo apprendiemnto V discalculia:difficolt a compiere operazioni di seriazione e calcolo V disgrafia: difficolt di apprendimento e uso della scrittura. ? 5sa talvolta si associano con il disordine da deficit dell'attenzione, spesso caratterizzato da iperattivit . (/5L5). 1' ' 1 Osser&a#ione in classe delle presta#ioni atipic.e i 5+/ si manifestano come ritardo o atipia del processo di sviluppo, ad essi si accompagnano stili di apprendimento e altre acartteristiche cognitive specifiche che 8 importante riconoscere. )'insegnante ha un ruolo fondamentale nell'osservazione delle prestazioni negli ambiti interessati dal disturbo: lettura, scrittura, calcolo, 8 importante osservare la presenza di errori ricorrenti che si presentano a lungo e non in modo occasionale. %ei ragazzi pi grandi 8 possibile notare la difficolt a controllare le regole ortografiche o la punteggiatura. 7er quanto concerne la lettura possono essere indicativi il permanere di una lettura sillabica ben oltre la met della classe primaria, il perdere frequentemente il segno o la riga. +i diffonde nelle scuole primarie la buona prassi di sottoporre i bambini delle prime 2 classi ad appositi test. +e l'atipia permane al termine della classe seconda 8 necessario darne comunicazione alla famiglia consigliando di ricorrere ad uno specialista. %el primo biennio della primaria circa il 22T degli alunni manifestano difficolt nelle abilit di base, di questi solo il ,K"T presenta un 5+/.

1' ' 0 la dia!nosi dei DSA )a diagnosi dei 5+/ 8 effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gi assicurati dal servizio sanitario nazionale ed 8 comunicata dalla famiglia alla scuola. )a diagnosi di 5+/ pu6 essere formulata con certezza alla fine della seconda della che dimostrano difficolt primaria. N evidente la distinzione della competenze: K la scuola effettua osservazioni e screening su tutti gli alunni, i genitori degli alunni vengono inviati ai servizi di neuropsichiatria infantile.il servizio di neuropsichiatria valuta la situazione e certifica la presenza dei 5+/. 1' ' % Il piano didattico personali##ato =$D$)"strumenti compensati&i e misure disponibili ricevuta la certificazione 5+/ il dirigente attiva il team docenti perche8 sia programmata ed assicurata l'azione didattica personalizzata. N preliminare la verifica sulle metodologie di insegnamento adottate. )e metodologie didattiche adatte per bambini 5+/ sono valide per ogni bambino. )o strumento di programmazione per l'alunno 5+/ si chiama 7iano didattico personalizzato 757, esso va redatto entro il primo trimestre dell'anno e descrive:

attivit didattiche individualizzateB Kattivit didattiche personalizzateB K strumenti compensativi utilizzatiB K misure dispensative adottateB K forme di verifica e valutazione personalizzate

7li strumenti compensati&i sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell'abilit deficitaria: Ksintesi vocale (trasforma un compito di lettura in compito d'ascolto) B K il registratore (9 non scrivere appunti)B K programmi di videoscrittura con correttore ortograficoB Kla calcolatriceB Ktabelle, formulari, mappe concettuali. Le misure dispensati&e sono interventi che consentono all'alunno di non svolgere alcune prestazioni difficoltose e che non sono essenziali per l'apprendimento (lettura lunghi brani). ?noltre si consente all'alunno 5+/ di usufruire di maggior tempo 9 le prove e si consente di poter svolgere la stessa prova con contenuto ridotto. )a scuola deve valutare l'effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste. )'obiettivo delle legge n. #2 non 8 semplificati. 1' ' ' Il docente re/erente d'istituto il referente ha compiti di ) sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche 2) supporto ai team docenti impegnati con 5+/. *eferente con formazione specifica, le direzioni regionali organizzano spesso appositi corsi di specializzazione. )a nomina del referente non 8 obbligatoria. 1' ' ( La &aluta#ione de!li alunni con DSA per la valutazione degli alunni con 5+/ si fa riferimento a due fonti normative

quello di creare percorsi immotivatamente

57*

22>222! Aper gli alunni con (%& certificate la valutazione e la verifica degli

apprendimenti devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive* a tali fini sono adottati strumenti metodologico@didattici compensativi e dispensativi pi= adeguati>0

Il (B ,663C.4// nell'art 1 forme di verifica e valutazione sostiene @ la valutazione scolastica di alunni 5+/ deve essere coerente con gli interventi programmatiB K le scuole adottano modalit valutative che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiuntoB Kle commissioni degli esami di stato tengono in considerazione le specifiche situazioni 0 ai contenuti. le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo le difficolt dsa. &li alunni possono essere dispensati dalle prestazioni di lingua nel caso si richieda esplicita dispensa dalle prove scritte a causa della gravit del 5+/, dispensa dalle prove scritte di lingua, approvazione del consiglio di classe che confermi la dispensa. ? candidati 5+/ che superano l'esame di stato conseguono titolo valido per accesso alle scuole superiori o universit. Esonero dalle lin!ue e conse!uen#a sull'esame di stato solo in casi di particolare gravit l'alunno 5+/ su richiesta della famiglia ed approvazione del consiglio di classe pu6 essere del tutto esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso differenziato. ? candidati 5+/ che hanno seguito un percorso differenziato in sede coerente. di esame di stato svolgeranno una prova differenziata 5i conseguenza possono riservare ai candidati: K <$-7? 7i )'%&L? Kstrumenti compensativi Kcriteri valutativi attenti

1' ( 7li alunni stranieri la normativa per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri 8 contenuta nell'art "4 del 57* , >(> !!!. la norma attribuisce ai minori stranieri presenti in ?talia il dirittoKdovere all'istruzione alla stessa stregua dei cittadini italiani, viene valutato prioritario l'umano diritto alla scuola rispetto ad eventuali irregolarit dei loro genitori. +i pone il problema delle classi alle quali iscriverli. 7arlando di stranieri appena arrivati, questi sono soggetti al normale regime di nullaKosta e di continuit nella progressione scolastica. 7er decidere a quale classe iscrivere il bambino straniero appena arrivato bisogna tener conto di: K et anagrafica, K il livello di competenza nei saperi essenziali V scolarizzazione nel paese d'origine. ?l collegio docenti ha il compito di attivare interventi di prima alfabetizzazione e>o consolidamento delle competenza linguistiche e in seguito di formulare proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi. 0isogna accertare le competenze di italiano, matematica, geometria e inglese. Muando manca la conoscenza della lingua italiana 8 opportuno che l'alunno sia inserito nella classe precedente rispetto a quella anagrafica, il primo anno servir per dare le basi. 1' ( 1La distribu#ione nelle classi il 57* ,!"> !!! vieta la costituzione di classi con maggioranza di stranieri: la finalit 8 l'integrazione non la separazione. %el 3- 2 (> >22 2 si sostiene di non superare il ,2T degli stranieri iscritti in ciascuna classe. +i delega inoltre le direzioni regionali di attivare iniziative di regolazione dei flussi di iscrizioni cosi da ripartirle su un maggior numero di istituzioni scolastiche. )'obiettivo 8 sempre il successo formativo di tutti gli studenti.

1' ( 0 Il test di italiano per stranieri il livello /2 del quadro comune di riferimento europeo 8 richiesto per il rilascio del permesso di soggiorno valido per i paesi dell'unione europea. 1' ( % L'inse!namento della seconda lin!ua straniera l'art 4 57* (!>222! prevede che le 2 ore di insegnamento di lingua comunitaria possano essere utilizzate per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni non in possesso delle conoscenze necessarie. 1' ( ' La &aluta#ione de!li alunni stranieri l'art 4 57* ,!"> !!! stabilisce che il collegio docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. ?l consiglio di classe deve conoscere la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilit e le competenze acquisite. +i prende perci6 in considerazione il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, l'impegno, le potenzialit. Tutta&ia al momento della &aluta#ione /inale per la classe successi&a o esame di stato il D$R 100@0<<- recita" i minori con cittadinanza non italiana soggetti all!obbligo d!istruzione sono "alutati nelle forme e nei modi pre"isti per i cittadini italiani#. Dualora siano stati esonerati dallo studio della seconda lin!ua comunitaria non sono so!!etti nK alla pro&a scritta nK al collo9uio orale sull'unica disciplina dalla 9uale sono esonerati

Capitolo 0' psicolo!ia dello s&iluppo" prospetti&e


)o sviluppo umano 8 un processo dinamico costituito da una serie di cambiamenti che avvengono ciascuna in fasi principali della vita e che hanno importanti implicazioni per il futuro e quindi per lo sviluppo della propria identit, i concetti di sviluppo sono inquadrati dal punto di vista costruttivistaK interazionista. @gni sviluppo (psicologico, affettivo, cognitivo, emozionale, sociale e della personalit) agisce sul processo di maturit. %ellHambito della psicologia dello sviluppo abbiamo una distinzione: psicolo!ia dell1et, e&oluti&a e psicolo!ia del ciclo della &ita )a prima si occupa di osservare e studiare ci6 che avviene nella fase dellHinfanzia ( 2 anni)fino allHadolescenza ( (anni) , periodi di vita molto complessi e soggetti a frequenti cambiamenti. +i operano distinzioni per fasce det poichJ a seconda dellHet corrispondono dei cambiamenti che non sono solo individuali. )Hobiettivo del percorso 8 il raggiungimento di un grado di maturit psicologico e fisiologico. )a seconda a cui ha dato un forte impulso $riR $riRson (m. !(2) studia come le persone si adattano alle diverse tappe dellHesistenza riconoscendo una sorta di calendario biosociale cio8 una serie di scadenze che scandiscono i passaggi evolutivi come il matrimonio, i figli ecc..7er $riRson lHuomo ha come obiettivo il raggiungere un senso dellidentit , per cui ogni tappa della vita rappresenta una svolta. )a vita propone delle problematiche e lHuomo assume degli atteggiamenti diversi (dovuti a fattori intrinsechi e ambientali) che gli permettono di sviluppare delle conoscenze e competenze che lo inducono a sviluppare la propria identit. La psicolo!ia dell1arco della &ita sviluppatasi con il contributo di CigotsRi[ (m. !,") considera i fattori sociali e culturali essenziali per lo sviluppo psicologico dellHindividuo. Muindi non solo una distinzione per fasce dHet (7iaget), che non 8 esclusa per6, ma un concetto di crescita continua. )a natura del cambiamento che interessa lo sviluppo pu6 essere di tipo 9uantitati&o o 9ualitati&o, intendendo come primo una somma progressiva di piccoli cambiamenti nel tempo

(risposta a stimoli in modo graduale e continuo) , invece nel secondo caso 8 una trasformazione dovuta ad aspetti prevalentemente a specifici cambiamenti evolutivi. )a tesi quantitativa 8 affermata dai comportamentisti secondo cui lHindividuo nel tempo accumula una serie di esperienze, apprendimenti consequenziali che lo portano a formare e plasmare lo sviluppo. )a teoria detta Astimolo@risposta>0 )a tesi qualitativa sostenuta dalle teorie or!anismic.e (7iaget, CYgotsRi[) secondo cui lHindividuo 8 lHattivo costruttore delle proprie conoscenze e competenze e lo sviluppo 8 determinato da principi prevalentemente intrinseci piuttosto che da fattori esterni ambientali ma che comunque giocano anchHessi un ruolo nel processo di sviluppo dellHindividuo. Muesta teoria 8 una posizione intermedia tra la teoria dei comportamentisti e la teoria innatista (esclusivamente fattori genetici). %el processo qualitativo il cambiamento sar caratterizzato da discontinuit, cambiamenti improvvisi che annunciano nuove acquisizioni (teorie organismiche). %ella visione ambientalista di \ohn )ocRe (m. #2") il bambino nasce senza una struttura psicologica ed 8 quindi plasmabile dallHambiente circostante, la sua visione ambientalista tendeva a negare ogni contributo dei fattori innati allo sviluppo psicologico, lHacquisizione 8 solo mediante apprendimento esterno. %ella visione naturalista di \ean \acques *ousseau (m. ##() le predisposizioni naturali minimizzano gli effetti dellHeducazione e dellHesperienza, il bambino nasce naturalmente buono , non ha bisogno di una guida morale cresce dunque secondo il disegno della natura. $H una teoria naturale dello sviluppo. )a teoria e&u#ionistica di 3harles 5arXin (m. ((2) nel processo di apprendimento diede un forte contributo nel concetto di adattamento che 8 il cardine di questa teoria. @gni manifestazione psicologica, dalla pi elementare alla pi complessa, dalla percezione sensoriale alla conoscenza superiore, dallHemotivit al giudizio finale, rappresenta un meccanismo di adattamento dellHindividuo allHambiente. 5arXin convinto assertore dellHesistenza di profonde analogie tra esseri vertebrati e gli uomini ammette le differenze solo da un punto di vista quantitativo (teorizz6 e credette di provare lHesistenza di una continuit biologica tra vertebrati e uomini a supporto della tesi indag6 alcuni istinti comuni, come quello materno), le differenze erano dovute ad un processo di adattamento dellHindividuo allHambiente. $gli contribuD con le sue osservazioni e ricerche anche allo sviluppo della psicologia dellHet evolutiva ponendo il bambino a cavallo , in posizione intermedia tra la fase di evoluzione dellHanimale evoluto e la fase di sviluppo dellHuomo adulto. %el darXinismo sono basi essenziali le osservazioni e registrazioni sistematiche, lHesistenza di variazioni tra individui appartenenti alla stessa specie, le analogie tra uomo e animale, il rapporto tra comportamento e ambiente. Muesto approccio evoluzionistico fu contrastato dal /ilone sociolo!ico e culturale =teoria dell1apprendimento sociale) in cui si sostiene il primato dello sviluppo individuale nella societ. ?l sostenitore DurL.eim (m. ! #) sostiene che gli individui facendo parte di gruppi sociali organizzati sono fortemente condizionati dalle leggi che regolano la partecipazione alla vita comunitaria, quindi la personalit del singolo si forma a partire dalla sua appartenenza al gruppo sociale. )a societ condiziona obiettivi e bisogni. $reIer (m. ((!) pubblic6 la mente del fanciullo, in cui riport6 la crescita della figlia, propose una teoria interessante sintesi tra il primato biologico e quello sociale. $gli afferm6 che lHeredit individuale 8 importante tanto quanto lHattivit intellettuale nella genesi della mente. %essun uomo viene dal nulla e ottiene la sviluppo della sua psiche attraverso la sola esperienza individuale, il patrimonio eredito va alimentato di esperienze. )e principali teorie dello sviluppo sono Comportamentista2 Or!anismico2 $sicoanalitico differenti per assunti di base, metodi di indagine e focus di indagine. +econdo ?l comportamentismo il cambiamento dipende dagli stimoli proposti dallHambiente , il bambino tender a ripetere sequenze comportamentali rinforzate dallHesterno, i metodi di indagine sono nelle sperimentazioni di laboratorio e lHosservazione sistematica e controllata, il focus di indagine 8 il processo di apprendimento. +i parla di stimolo@ risposta ovvero di apprendimento associativo che mette capo alla formazione di abitudini, lHapprendimento associativo comprende condizionamento classico* condiz0operante * condiz0di risposte combinate0 Condi#ionamento classsico2 7avlov (nobel m. !,1) dimostr6 con osservazione di cani sottoposti a particolari stimolazioni, il legale tra stimoli e risposte. +Rinner (m. !!2) nel condi#ionamento operante (radicale) afferm6 che lHapprendimento avviene mediante rinforzo di una delle tante risposte presenti nel cotesto. 5a questi studi (condotti su topi) si dedusse che i comportamenti rinforzati positivamente tendono a ripetersi, quelli rinforzati negativamente tendono ad estinguersi. Muesta indagine risulta oggi alla base di strategie educative vincenti per la prima infanzia. (osservazioni sul riflesso di suzione). +empre di matrice comportamentista 8 la teoria dell1apprendimento sociale sviluppata da 0andura ( !24) che si discosta dal comportamentismo radicale di +Rinner per lHimportanza attribuita allHosservazione

come mezzo di apprendimento anche in assenza di rinforzo, non 8 solo lHambiente ma anche lHelaborazione individuale degli stessi (rinforzi intriseci) quindi imitazione di modelli. L1approccio or!anismico (maggiori esponenti 7iaget, CYgotsRi[, Eerner) considera lHindividuo attivo nel processo dotato di principi organizzativi intrinseci, il bambino costruisce la comprensione sia di sJ che del mondo attraverso un continuo scambio con lHambiente. (posizione intermedia tra comportamentisti e innatisti). )a teoria di $ia!et (m. !(2) nota come teoria stadiale, procede per tappe evolutive e nasce dallHinterazione tra individuo V ambiente. )a sua teoria 8 in contrapposizione con :I!otsLiM (m. !,") secondo cui lo sviluppo mentale origina dallHinteriorizzazione delle norme culturali, per cui egli manifesta di possedere unHattivit intellettiva fortemente condizionata dal contesto e allo stesso tempo legata allo stesso. ? suoi studi sono legati allac1uisizione del linguaggio e sulla costruzione dei concetti. Nerner (m. !1") propose un concetto di sviluppo che parte da una matrice di ordine biologico, descrisse lo sviluppo della crescente organizzazione . ;runer = ! 4) intende per sviluppo, quello cognitivo che non avviene per stadi come nella teoria di 7iaget ma 5 legato alle strategie messe in atto dallHindividuo per affrontare e padroneggiare una determinata situazione di vita in un determinato contesto. $H ?l modo in cui vengono elaborate le informazioni che differenzia i percorsi dello sviluppo psicologico dellHindividuo. /zione, immagine e linguaggio sono modalit di elaborazione del pensiero che possono coesistere, per 0runer i processi mentali hanno un fondamento sociale. L1approccio psicoanalitico considera lHindividuo come organismo simbolico che attribuisce significato a se stesso e allHambiente circostante, il cambiamento come esito di conflitti interni. )a teoria psicolanalitica di +igmund 8reud (m. !,!) si basa sullo sviluppo come un susseguirsi di fasi psicosessuali , mentre $riR $riRson aggiunge alle fasi psicosessuali quelle sociali dividendo il ciclo di vita in ( et.

CA$ITOLO 0( L1INDI:ID3O E I S3OI CONTESTI" 8AMI7LIA2 LA:ORO2 SC3OLA


Introdu#ione )a famiglia, la scuola e il lavoro sono i tre contesti primari di cui ogni individuo far parte nel corso della vita e in cui si relazioner con gli altri individui. %ella famiglia il bambino stabilisce la prime relazioni affettive e trova le prime corrispondenze ai suoi bisogni. @ggi i bambini, specialmente quelli che frequentano lHasilo nido, entrano nellHambiente scolastico fin dalla pi tenera et dunque sperimentano molto presto la socialit e acquisiscono maggiore autonomia. )a scuola 8 organizzata in modo ciclico, sia per i contenuti didattici, sia per la struttura. ?nfine, il terzo contesto 8 quello del lavoro, con cui il bambino entra in contatto attraverso i genitori. )Hinterazione tra questi tre cardini sta alla base dei presupposti socioKeducativi. +empre pi spesso la scuola si adatta alle esigenze della famiglia e la collaborazione tra scuola e famiglia 8 fondamentale per permettere al bambino una crescita e uno sviluppo armonici. 7ossiamo distinguere diversi periodi dello sviluppo del bambino: . $t la prima infanzia, va da 2 a , anni e il contesto 8 esclusivamente familiare. 2. $t prescolare, va da , a 1 anni e i sistemi coinvolti sono quello familiare e scolastico. ,. $t scolare, va da 1 a anni. ?n questa fase il bambino acquisisce maggiore autonomia e capacit di relazione. ". 7readolescenza e adolescenza, 8 definita lHet della crisi e coincide con gli studi superiori . 4. :ase adulta, coincide con lHinizio della vita lavorativa. La nascita delle rela#ioni /amiliari Muando i genitori concepiscono un bambino, attraversano tre momenti: attesa, nascita, relazione primaria. ?l momento dellHattesa comporta un cambiamento degli equilibri della coppia. N importante che ci sia la preparazione alla genitorialit e il passaggio ad una nuova dimensione psicologica che vede la diade come una triade. ?l momento della nascita 8 molto forte dal punto di vista emotivo per entrambi i genitori. ?l bambino appena nato crea la prima relazione primaria con la madre e questa 8 la base del successivo adattamento del bambino al mondo sociale. Cerso i cinque mesi grazie allo sviluppo delle capacit di manipolazione e di coordinazione oculoKmanuale, il bambino comincia a usare gli oggetti per

stabilire relazioni e solo dopo il nono mese compir atti intenzionali di ricerca di attenzione. 5ai dodici mesi ai due anni il bambino acquisisce la capacit di riconoscere la propria immagine allo specchio e per affinare le competenze di relazione 8 importante lHacquisizione del linguaggio che avviene intorno ai due anni. 5a due ai cinque anni il bambino affine le sue competenze motorie e si avvia verso lHautonomia. 5ai diciotto mesi il bambino amplia le relazioni anche allHesterno della sfera familiare. )e emozioni sono espresse con maggiore intensit. &li studi hanno anche evidenziato la differenza tra il rapporto con i coetanei e quello con i fratelli. )a relazione tra fratelli potrebbe essere la fase preparatoria alla socialit con i coetanei, poichJ permette di sperimentare diversi livelli di interazione, cooperazione, conflitto, confronto. . <ra i due e i tre anni aumentano le relazioni con i coetanei con i quali il bambino 8 capace di fare giochi di collaborazione. Muesto 8 il periodo in cui 8 maggiore la pressione dei genitori sui meccanismi di controllo finalizzati allHacquisizione di regole di comportamento. ?mportanti in questo senso sono le attivit ricorrenti (routine), che permettono al bambino di abituarsi alla regolarit dello schema e favoriscono esperienze di tipo cognitivo, emotivo e sociale. )Himportanza della routine 8 riferibile non solo al contesto familiare ma anche a quello scolastico. 5ai due anni, infatti, i bambini iniziano a frequentare lHasilo nido ed 8 importante che allHinterno della scuola materna vi sia una corretta organizzazione e predisposizione della routine. /lcune attivit come il pranzo vanno definite nel dettaglio, altre come il gioco libero possono essere meno strutturali. Lo s&iluppo delle rela#ioni /amiliari )a famiglia costituisce la cellula vitale della societB essa assicura la continuit biologica della specie umana e diventa il nucleo fondamentale e primario di tutta la societ. )a famiglia diventa il pilastro, il riferimento di ciascun individuo e accompagna lo sviluppo del bambino fin dal suo nascere. @gni bambino porta in sJ un modello educativo che viene trasmesso dalla famiglia, tale modello diventa la base si cui tutti i fattori esterni vanno a sviluppare il sJ del bambino e vanno ad incidere in modo diverso a secondo del sistema familiare di provenienza. )Hidentificazione con i modelli genitoriali rappresenta per il bambino un modus vivendi che va ad incidere sul formarsi della sua personalit. %ella famiglia si apprendono le prime abilit linguistiche, i primi modelli di relazione affettiva e sociale. @gni sistema familiare deve trasmettere credenze, valori e comportamenti in modo chiaro e preciso lasciando liberi i bambini di fare le loro scelte e i genitori devono essere figureKguida in grado di garantire una educazione che non lasci spazio a forme di insicurezze o confusione. :in dallHet di due anni il bambino comincia a scoprirsi, aumenta la sua curiosit a scoprire ed esplorare tutto ci6 che incontra. /rriva cosD il momento in cui i genitori sono costretti a dare delle regoleB inizia cosD inevitabilmente il conflitto, che si protrarr fino ai "K4 anni, tra lHautorit dei genitori e lHegocentrismo del bambino. /nche questo conflitto, per6, 8 utile per la costruzione dellHidentit del bambino. La collabora#ione con la /ami!lia 7er lo sviluppo emotivo e intellettivo del bambino la collaborazione tra gli asili nido e le scuole dellHinfanzia con le famiglie 8 indispensabile. )a continuit educativa tra le famiglie e il nido ha lo scopo di far vivere al bambino unHesperienza positiva in un ambiente accogliente e tranquillo. 7er lHorganizzazione delle attivit del nido e della scuola dellHinfanzia, alcuni pensano che non ci dovrebbero essere attivit programmate e i bambini dovrebbero trascorrere il tempo giocando ed esplorando lHambiente intorno a loroB secondo altri, invece, i bambini hanno bisogno di esperienze accuratamente organizzate e di una didattica indirizzata a scopi specifici. ?n realt sono validi entrambi i punti di vista. N importante che i genitori siano a conoscenza delle attivit che si svolgono a scuola o al nido, infatti 8 qui che il bambino scopre il piacere di stare insieme ai suoi coetanei. 'n altro momento importante nella collaborazione tra scuola e genitori 8 quello dellHinserimento che 8 necessario che avvenga gradualmente e che 8 tanto pi delicato quanto pi il bambino 8 piccolo. ? bambino hanno la capacit di adattarsi ai diversi ambienti che frequentano, pertanto, durante il periodo iniziale, 8 importante che il bambino trovi sempre la stessa persona ad accoglierlo. ?ntorno ai tre anni di solito avviene lHingresso alla scuola dellHinfanzia primaria. N importante che il bambino abbia imparato ad essere autonomo a non abbia pi bisogno di usare il pannolino. /nche in questo caso 8 importante il momento dellHinserimento poichJ il bambino pu6 manifestare difficolt legate alla separazione dagli adulti che sono stati le uniche figure di riferimento. /nche lHinserimento di un bambino alla scuola materna richiede qualche settimana di presenza di un genitore. ?n tali circostanze si stabilisce un rapporto diretto tra genitori e insegnanti

che devono creare tra di loro un rapporto di fiducia e di stima. )a continuit tra la famiglie e le agenzie educative si realizza esclusivamente considerando le esigenze del bambino. 7er lo stretto rapporto tra lHaspetto affettivo e quello cognitivo nella prima infanzia, 8 essenziale creare al nido e a scuola un ambiente caldo e confortevole nel quale il bambino si senta amato e protetto e in cui viva esperienze ed attivit che contribuiscano a farlo crescere con una personalit sana e sicura. Capitolo 0) LO S:IL3$$O SOCIALE )o sviluppo sociale 8 una delle aree di indagine in cui si divide lo studio della 7sicologia dello sviluppo. $sso inizia fin dalla nascita e progredisce durante lHinfanzia e lHadolescenza e consiste nellHacquisizione da parte dellHindividuo di quelle 3@%@+3$%A$, /0?)?</H, +$%<?-$%<? $ 3@-7@*</-$%<? che gli permettono di partecipare alla vita sociale. <ale partecipazione dipende dallHadattamento dellHindividuo alla societ e dallHassunzione di un ruolo sociale. 3on la nascita e fino ai 2 anni il bambino passa dalla condizione protetta del feto alla vita esterna. 5opo i 2 anni hanno luogo le prime esperienze relazionali rese possibili da diversi fattori quali lHacquisizione di una prospettiva soggettiva, lHacquisizione del )?%&'/&&?@ e lHacquisizione di consapevolezze percettive e propriocettive. 5a queste prime relazioni sociali ricaviamo indici importanti riguardanti sia lo sviluppo affettivo e cognitivo e sia lo sviluppo della consapevolezza delle emozioni e dei pensieri propri degli altri. Muesto processo 8 definito fase di Foggettivizzazione del seG, consiste nellH acquisizione della consapevolezza di essere un individuo separato dagli altri e costituisce uno dei momenti pi significativi dello sviluppo sociale. /ttraverso questa progressiva comprensione del sJ (in quanto essere che pensa, sente e agisce) e riconoscimento dellHaltro (in termini di stati dHanimo, emozioni, pensieri e comportamenti) il bambino acquisisce anche lHinsieme delle norme e dei valori che gli permettono di vivere in societ e di essere riconosciuto dagli altri. 5iverse sono le <$@*?$ *?&'/*5/%<? )@ +C?)'77@ +@3?/)$. Daniel Stern afferma che lo sviluppo sociale 8 un processo influenzato sia dal contesto evolutivo sia dallHinterazione individuoKambiente. )a fase dellHoggettivizzazione del se 8 strettamente legata allHacquisizione del linguaggio e consiste nel raggiungimento di 2 tipi di consapevolezza: una primaria riguardante le capacit percettive e sensoriali e una secondaria riguardante le capacit riflessive e rappresentative. ?ndici di tale consapevolezza secondaria sono lHuso del FmeG e del FtuG, lHautoriconoscimento allo specchio e la paura dellHestraneo. $ia!et afferma che lo sviluppo sociale 8 determinato dalla consapevolezza della permanenza dellHoggetto che sarebbe la capacit del bambino di riconoscere un oggetto anche quando questo 8 fuori dal suo campo visivo. <ale capacit si sviluppa a partire dai 2 mesi (periodo del senso motorio) fino a ( mesi. /ltra consapevolezza che favorisce lo sviluppo sociale 8 quella delle emozioni sociali cio8 la vergogna, la colpa, lHimbarazzo che non compaiono prima dei ( mesi. -entre secondo 7iaget il bambino interagisce prevalentemente con gli oggetti, altri studiosi, alla fine degli anni (2, attribuiscono al bambino una teoria della mente che gli permette di capire come Ffunzionano gli esseri umaniG in quanto diversi dagli oggetti inanimati. $ssa 8 cio8 la capacit del bambino di attribuire stati mentali a sJ e agli altri e di prevedere il proprio e altrui comportamento. 'no degli aspetti fondamentali di tale teoria 8 la distinzione tra credenza e desiderio. Cerso i " anni il bambino comincia a capire che gli altri possono avvertire la realt in modo diverso da lui avendone una diversa considerazione. ?n questo modo emerge una nuova capacit cognitiva, quella di rendersi conto che quanto 8 nella nostra mente costituisce solo una rappresentazione della realt e non una immagine precisa (una cosa che il bambino sa essere falsa pu6 essere considerata vera da un'altra persona come dimostrato dal test psicologico di F+allY e /nnaG di Eimmer e 7erner).

7rima dei " anni per6 i bambini possiedono gi molte capacit precursori della teoria della mente: 2>, anni dellHadulto verso )Hattenzione condivisa (che comprende atti come dare, mostrare, indicare) )a comunicazione dichiarativa (capacit di influenzare lo stato mentale un oggetto) )Himitazione precoce )a comprensione della finzione ()eslie) )a capacit di ragionare sui desideri (Eellman) )e credenze (Eimmer e 7erner)

,>4 anni

?nizialmente acquista la capacit di comprendere il gioco di finzione e di creare nellHaltro una falsa credenza per ingannarlo, poi diventa capace di riconoscere le differenze tra oggetti reali e immagini mentali di oggetti e di prevedere il comportamento delle persone prima sulla base di ci6 che desiderano e poi sulla base delle credenze. 3i sono 2 correnti di pensiero che tentano di spiegare come i bambini sviluppano la teoria della mente. +econdo lHapproccio cognitivoKcomputazionale la teoria della mente 8 innata, si sviluppa in maniera modulare fortemente influenzata dalla maturazione del sistema nervoso e in maniera indipendente dallHesperienza. (gli studi sullHautismo hanno dato ragione a tale posizione) +econdo lHapproccio socioKemotivo, invece, la teoria della mente 8 fortemente influenzata da fattori ambientali, dalle interazioni e dalle esperienze che egli fa nel mondo sociale. +econdo alcuni studiosi come /lbert 0andura e *ichard Ealters i modelli del comportamento sociale vengono acquisiti tramite lH apprendimento osser&ati&o che comprende lHidentificazione (sviluppo del senso dHidentit) e lHimitazione. )Happrendimento osservativo 8 costituito da " elementi: attenzione: il modello viene osservato ritenzione: il modello viene memorizzato produzione: il modello pu6 essere riprodotto se il soggetto ne ha le capacit motivazione: il modello viene riprodotto se cH8 una motivazione /nche nel gioco il bambino fino a # anni ha un approccio imitativo, copiando ci6 che le persone fanno intorno a lui. 5opo i # anni, invece, egli sviluppa la capacit di padroneggiare il gioco con le regole. +econdo la teoria elaborata da Oo.n ;oElbI le varie competenze sociali sono viste come frutto della relazione primaria madreKbambino e come riflesso di questo legame. <ale teoria prende il nome di teoria dell1attaccamento e si divide in " fasi: ,. %ei primi 2 mesi il bambino mette in atto una serie di meccanismi di ricerca della vicinanza attraverso il pianto, il sorriso e le vocalizzazioni in maniera non selettiva. ". 5ai , ai 1 mesi il bambino usa queste stesse azioni in maniera selettiva cio8 rivolte ai familiari. 4. 5ai 1 mesi ai 2 anni il bambino privilegia tra le figure familiari quella di attaccamento che egli cerca in modo preferenziale e insistente. 1. 5opo i 2 anni il bambino sviluppa competenza e abilit sociali pi raffinate e il comportamento non 8 solo intenzionale ma anche tattico. $gli infatti 8 in grado di fare previsioni sulle relazioni dellHadulto e di orientare le proprie azioni di conseguenza. 0oXlbY afferma che la qualit delle relazioni dellHindividuo sono condizionate dalla qualit della relazione madreKbambino. +econdo Robert Selmann lHassunzione di un ruolo sociale avviene attraverso lHacquisizione della capacit di distinguere il concetto di sJ da quello degli altri. <ale processo 8 detto Role5TaLin! e si

sviluppa attraverso 4 stadi o livelli che vanno dai , ai 2 anni in cui il bambino passa da un concetto di relazione di tipo egocentrico (in cui la diversit 8 accettata solo a livello percettivo e non cognitivo) ad uno soggettivo (in cui si ha una maggiore reciprocit nelle relazioni a livello di azione) ad uno reciproco (si capiscono le differenze non solo fisiche tra sJ e lHaltro ma anche emotive e si mettono in atto pi relazioni) fino a giungere ad un concetto di relazione sociale in cui le prospettive sono molteplici ed espresse anche attraverso i sentimenti. +i comprende che esiste anche una morale sociale. )imitatamente al periodo della scuola elementare si pu6 osservare come le conoscenze sugli altri si sviluppano di pari passo alle conoscenze sul sJ. ?l bambino impara a distinguere non solo gli aspetti fisici e comportamentali esterni ma anche le qualit interiori, le credenze e i valori. +i sviluppa lHautostima, basata sul paragone con i compagni e lHautoefficacia cio8 la valutazione delle proprie capacit di affrontare un evento con successo. /ltra caratteristica dello sviluppo sociale 8 la comprensione delle regole che governano i rapporti con gli adulti (di cui accetta lHautorit) e con i coetanei (alla pari). )e capacit sociali del bambino sono dimostrate dal Ffare amiciziaG e soprattutto mantenerla. +econdo Albert ;andura lo sviluppo sociale 8 influenzato dallHinterazione con lHambiente. $gli riprende il concetto dellHapprendimento per imitazione e afferma che persone, comportamento e ambiente si determinano reciprocamente. /ltro elemento che secondo 0andura influenza lo sviluppo sociale 8 la pratica educativa che trasmette lHidentit di genere (maschioKfemmina) e le aspettative che ne derivano. 0ambine e bambini vengono trattati in odo diverso e spinti verso comportamenti diversi. /nche LoErence Po.lber! si occupa dello sviluppo dellHidentit di genere che avviene lungo , fasi. . ?dentit di genere: a , anni il bambino differenzia le 2 categorie e stabilisce la propria identit. 2. +tabilit di genere: a " anni il bambino capisce che le differenze di genere sono stabili e che determinano il diventare uomo o donna. ,. 3ongruenza di genere: solo dopo i 1 anni il bambino comprende che le differenze non sono solo di natura fisica ma anche psicologica e comportamentale. 'n ulteriore passo avanti nel descrivere lo sviluppo sociale ci viene dalla teoria ecolo!ica elaborata da 'rie ;ron/enbrenner. $gli intende l'ambiente di sviluppo del bambino come una serie di cerchi concentrici legati tra loro da relazioni. <ale modello si basa su , concetti: persona, sistema e processo e sullHassunto che lHindividuo e lHambiente sono un sistema dinamico e integrato in cui lHindividuo 8 influenzato dallHambiente che a sua volta lo influenza e lo modifica. /nche il bambino, quindi, 8 merso in diversi ambienti che influenzano il suo sviluppo e le sue relazioni. <ale interazione 8 appunto, secondo il modello di 0ronfenbrenner, circolare. -icrosistema: relazioni allHinterno dellHambiente scolastico, familiare. -esosistema: relazioni tra i diversi microsistemi. $sosistema: condizioni di lavoro dei genitori. -acrosistema: politiche sciali ed economiche.

Capitolo 0* Lo s&iluppo psicolo!ico e la de/ini#ione dell'identit,


'nHimportante aspetto nello sviluppo sociale 8 la costituzione di unHidea del sJ, strettamente legata allo sviluppo dellHidentit sessuale. ?l bambino impara presto a riconoscere le somiglianze e le differenze con gli altri, in particolare sa facilmente fare una distinzione del genere sessuale: verso i 2 mesi i bambini distinguono gli individui del sesso maschile e femminile, mentre verso lHanno rivolgono attenzione ai coetanei. 5iversi studi hanno dimostrato inoltre che: i bambini tendono a

giocare con bambini dello stesso sesso, le bambine sono pi collaborative rispetto ai bambini, e che vi sono marcate differenze nella scelta dei giochi (mentre i bambini prediligono giochi di movimento o le costruzioni e le macchinine, le bambine sono generalmente pi predisposte a giochi pi meditativi o a giocare con le bambole). )o sviluppo dellHidentit 8 stato analizzato, facendo particolare riferimento alla sessualit, soprattutto da due teorie: la psicoanalisi e la teoria dellHapprendimento sociale. )a psicoanalisi, il cui termine 8 stato coniato nel 2 esimo secolo, si basa principalmente sul presupposto che alla base di ogni comportamento cH8 il bisogno di scaricare energia che, altrimenti, sarebbe insostenibile. $ssa 8 stata elaborata da Si!mund 8reud alla fine dellH(22. $gli sosteneva che il bambino alla nascita ha due tipi di istinti fondamentali: libidici, di cui fanno parte anche i bisogni fisiologici legati alla sopravvivenza, e aggressivi, che in seguito evolveranno fino nellHistinto di morte. +econdo :reud la base delle successive relazioni 8 legata al rapporto madreK bambino, dovuto a motivazioni secondarie: il bambino mostra affetto per la madre poichJ 8 lei che si occupa di lui e ne soddisfa i suoi bisogni primari. :reud sostiene che 8 possibile individuare 4 stadi FpsicosessualiGB in ogni stadio la libido viene investita in quelle parti del corpo che sono pi sensibili a quellHet, chiamate Fzone erogeneG. &li stadi sono: Stadio orale (2K ( mesi di vita), periodo in cui i primi contatti del bambino con il mondo avvengono principalmente attraverso la bocca. ?n questo periodo libido e aggressivit si manifestano contemporaneamente gi quando il neonato, allattato al seno, morde il capezzolo della madre. Muesto stadio termina con lo svezzamento, periodo in cui il bambino comincia ad avere anche un rapporto diverso con la madre. Stadio anale ( (K,1 mesi) coincide con l'acquisizione, da parte del bambino, del controllo delle funzioni sfinteriche. N in questo periodo che inizia ad entrare in conflitto (aggressivit) con i propri genitori che pretendono che il figlio acquisisca subito questa capacit. Stadio /allico (,1 mesiK4 anni), fase in cui lHattenzione 8 spostata ai genitali e alla scoperta delle differenze inerente al possesso o meno del pene. ?n questo periodo :reud colloca quello che lui chiama Fcomplesso di 6dipoG (per il maschio, mentre si chiama Fcomplesso di $lettraG per le bambine) che consiste nel desiderio di identificarsi col genitore del proprio sesso, verso cui mostra rivalit e gelosia, e il desiderio nei confronti del genitore del sesso opposto. +econdo :reud lo sviluppo 8 molto condizionato dal superamento o meno di questo complesso. $gli parla di Fcomplesso di castrazioneG, ossia il timore di essere evirato dal padre prima odiato e ora elevato a modello. ?l processo di identificazione 8 dovuto a quello che :reud considera il tab pi importante: il tab dellHincesto. ?n questo periodo il bambino avr costituito le tre strutture fondamentali della personalit: 6%D presente fin dalla nascita ed 8 il luogo della libido, lH?@: elemento pi conscio che si forma nella mediazione tra le forze dellH$s e il mondo esterno, e il +'7$*K?@, che costituisce la base del dovere e della moralit. Stadio di laten#a (1K anni) in cui la libido si rafforza ma non 8 espressa. )a fine del conflitto edipico lo porta ad impegnare le proprie forze in altri impegni, quali lo studio, la ricerca con gli altri coetanei. +tadio !enitale (pubert), ultimo stadio, dove le pulsioni sessuali sono rivolte verso un partner al fine di costruire una relazione sessuale. I limiti della teoria freudiana: :reud ha ricostruito i primi anni di vita del bambino sulla base della teoria psicoanalitica condotta con pazienti adulti, ci6 ha comportato una serie di ipotesi, messe in crisi da modelli di diretta osservazione del bambino. )Hunico autore che si 8 occupato dello s"iluppo della personalit dalla nascita dellHindividuo fino alla vecchiaia 8 stato EriL EriLson. $gli fu discepolo di :reud, ma a differenza di lui, piuttosto che alla sfera sessuale, d maggiore importanza a quella socioKculturale, allHinterazione tra individuo e ambiente, al punto da definire gli otto stadi di sviluppo come Fstadi psicoKsocialiG, caratterizzati dalla coppia conquista>fallimento, e non limitati da specifici momenti biologici (come per :reud) ma da particolari modalit sociali. 1 stadio" /iducia@s/iducia (2K anno) )a fiducia verso la madre rappresenta per il bambino la fiducia universale: se non supera il problema della sfiducia attraverso una buona relazione con la figura della madre, il bambino svilupper un intenso senso di sfiducia che

gradualmente si espander a tutta la realt che lo circonda. 0 stadio" autonomia@&er!o!na, dubbio ( K,anni) ?l bambino inizia ad essere pi autonomo, fa le sue prime conquiste nelle abilit motorie, acquisisce il linguaggio, controlla gli sfinteri ma nel contempo 8 esposto a rischi di fallimento e, pertanto dovr esser rassicurato e guidato fin alla piena padronanza di queste abilit utili ad integrarsi nel mondo che lo circonda. % stadio" ini#iati&a@senso di colpa (,K4 anni). N uno stadio particolarmente importante per lo sviluppo di un ?o equilibrato. ?l bambino diventa esplorativo, curioso e prova nuove esperienze. <alvolta pu6 assumere comportamenti di sfida nei confronti dei genitori. +e i genitori accetteranno questa nuova situazione ci sar una soluzione positiva alla crisi. )addove, i genitori non accetteranno e puniranno le nuove curiosit (soprattutto quelle sessuali), i bambini svilupperanno un senso di colpa. ' stadio" industriosit,@senso di inferiorit (4K 2 anni). ? bambini sono particolarmente attratti dal mondo della scuola e dal desiderio di avere successo in questa nuova esperienza, avere successo negli apprendimenti, guadagnare la considerazione degli insegnanti e riuscire nella socializzazione, cio8 ad essere accettati dai compagni, cosD facendo svilupper un senso di industriosit. Ciceversa sperimenter un drammatico senso di inferiorit ed un sentimento di non essere all'altezza di. ( stadio" identit,@dispersione =adolescen#a). N una fase delicatissima caratterizzata dai cambiamenti fisici, pertanto compito fondamentale 8 conquistare la propria identit. ) stadio" intimit,@isolamento =!io&ine##a) . @gni individuo ha costruito la propria identit, tende a conservare sJ stesso e a stabilizzare il rapporto con gli altri, senza correre il rischio di isolarsi, chiudersi allHinterno di un solo cerchio senza rapportarsi con gli altri. * stadio" !enerati&it,@sta!na#ione =maturit,), in cui lHindividuo sente il grande bisogno di procreare (non nel senso stretto di mettere al mondo figli), di realizzarsi professionalmente e di offrire un importante contributo per educare le nuove generazioni. 3hi non ci riuscir vivr un senso di stagnazione. + stadio" inte!rit, dell1Io@dispera#ione =&ecc.iaia) , dove lHindividuo si ferma a riflettere sul suo percorso. +e il bilancio 8 positivo, se non ci sono rimpianti, tutto questo consentir una integrit dell'?@, che permette di congedarsi dalla vita serenamente, senza rimpianti e rimorsi. Capitolo 0+ Lo s&iluppo co!niti&o +econdo Eechsler lHintelligenza 8 quella funzione complessa dellHindividuo che, integrando la percezione dei dati ambientali con i fattori non intellettivi, attiva le differenti abilit cognitive per risolvere i problemi della vita quotidiana. )o psicologo \ean 7iaget ha condotto numerose indagini sui primi anni di vitadel bambino, tendenti a dimostrare la continuit tra lo sviluppo del sistema nervoso e lHincremento dellHintelligenza. +econdo 7iaget, lo sviluppo mentale 8 unHininterrotta ricerca di equilibrio e consiste in un adattamento sempre pi accurato alla realt, tramite lHinterazione funzionale di due processi: lHassimilazione e lHaccomodamento. )'assimilazione 8 quel processo attraverso cui i nuovi dati dell'esperienza vengono incorporati nelle strutture mentali che il soggetto gi possiede. )'accomodamento consiste nella modificazione delle strutture interne al soggetto in funzione della realt assimilata. )Hequilibrio tra i due processi determina un adattamento intelligente. )e novit attraggono il bambino, che cerca di adattare i propri schemi di conoscenza a situazioni sempre nuove, e ci6 comporta la crescita degli schemi di apprendimento. )o sviluppo intellettivo avviene attraverso un susseguirsi di stadi nei quali si acquisiscono abilit cognitive qualitativamente differenti. @gni nuovo stadio deriva da quello precedente. %el corso dellHevoluzione cognitiva 7iaget distingue cinque fasi: +ensomotoria (da 2 a 2 anni) 7reconcettuale o del pensiero simbolico (da 2 a " anni)

5el pensiero intuitivo (da " a # anni) 5elle operazioni concrete (da ( a 2 anni) 5el pensiero logico formale ( da 2 anni in poi). )o stadio sensoKmotorio 8 la fase in cui il bambino possiede delle abilit sul piano della percezione e del comportamento ed 8 caratterizzata dallHanimismo: il neonato riferisce ogni cosa al proprio corpo. 5ai diciotto mesi, il bambino 8 in grado di agire sulla realt con il pensiero. +i acquisisce il concetto di permanenza dellHoggetto. ?ntorno ai due anni inizia lHesteriorizzazione del mondo materiale, che rende il bambino in grado di collocarsi tra gli altri in uno spazio differenziato da sJ e di progredire verso lHacquisizione della funzione simbolica, che favorisce lo sviluppo del linguaggio. %ello stadio preconcettuale il bambino scopre che le cose e le persone hanno dei nomi e che questi si possono usare per indicare qualcosa o per ricreare una realt non presente. ?l gioco simbolico o dHimmaginazione segna lHesordio di tale periodo. ?l bambino passa gradualmente da una forma di gioco imitativa a un gioco in cui compie azioni prodotte dalle sue idee e cosD si avvia verso il pensiero rappresentativo. )e operazioni mentali che il bambino compie in questo periodo sono slegate dagli eventi. )a fase del pensiero intuitivo comporta lHutilizzo crescente del linguaggio come strumento del pensiero. ?l bambino riesce a formare delle semplici intuizioni, ma la capacit di definire i concetti non 8 ancora presente. %ello stadio operatorio concreto la caratteristica fondamentale 8 la capacit di compiere un pensiero reversibile, ovvero flessibile, che consente al bambino di eseguire le operazioni di classificazione, raggruppamento e seriazione. %ella fase del pensiero logicoKformale, il pensiero operatorio 8 applicabile anche ad azioni non reversibili nel concreto, ma solo in teoria. )a capacit di ragionare diviene di tipo ipoteticoKdeduttivo.

Capitolo 0LO S:IL3$$O EMOTI:O E LE RELA6IONI A88ETTI:E


5iverse teorie hanno posto lHaccento sullo sviluppo emotivo del bambino in particolar modo per capire se, sin dalla nascita, 8 portatore di emozioni, quali sono le modalit che sottostanno a tali processi e come il bambino le riconosce. ?nnanzitutto occorre definire bene il concetto di emozioni, che rappresentano unHesperienza complessa e funzionale, con la quale lHindividuo interagisce con il mondo esterno. ?noltre sono definite come una risposta dellHorganismo ad una sollecitazione esterna che coinvolge " diversi sistemi: ) Sistema /isiolo!ico" nel manifestare le emozioni si attiva il sistema endocrino e di conseguenza il sistema nervoso centrale ed autonomoB 2) Sistema co!niti&o" si attribuisce un significato allHemozione ( sia esso positivo che negativo), orientando di conseguenza le proprie azioni e le situazioni che hanno scatenato quella emozioneB ,) Sistema emo#ionale" questo sistema orientale scelte e i comportamenti che portano a ricercare le emozioni positive ed evitare quelle negativeB ") Sistema comunicati&o" i correlati espressivi emotivi (mimica facciale e comportamenti non verbali) permettono agli individui di comunicare tra loro emozioni. Muesti correlati permettono anche di comunicare tra persone che non appartengono alla stessa nazione o che parlano lingue diverse. )o sviluppo emotivo per il bambino 8 di fondamentale importanza per lHorganizzazione della propria esperienza e delle relazioni. ?nfatti sin dai primi giorni di vita il bambino 8 capace di modulare

attivit che regolano le emozioniB verso i "K4 anni riescono ad autoregolare le emozioni, mediante il processo di autoregolazione, e di gestirle in maniera appropriata ed allHinizio dellHet prescolare comincia ad utilizzare schemi di azione intenzionali. 5i fondamentale importanza 8 la presenza dellHadulto che fa da mediatore nel processo di autoregolazione.

LA TEORIA DELLA DI88EREN6IA6IONE EMOTI:A +econdo /. +*@':$ e la teoria della differenziazione emotiva lHindividuo nasce con un corredo emotivo indifferenziato, che porter poi ad una differenziazione nel corso degli anni. ?nfatti secondo lui tutto lo sviluppo si pu6 dividere in fasi: K in una prima fase si ha unHeccitazione indifferenziata K successivamente si ha la differenziazione delle emozioni attraverso tre canali: ) sistema piacereK gioia: si sviluppa nei primi tre mesi di vita del bambino e le reazioni emotive sono semplice valutazioni dello stimolo. ?n questo periodo si sviluppano il sorriso sociale non selettivo (si sviluppa dalla 4 allH( settimana) e quello selettivo. 2) sistema circospezioneK paura: si sviluppa dopo il terzo mese, in cui il bambino inizia a provare le emozioni, in relazione a determinati stimoli, di sorpresa e di disappunto, le quali si trasformano in circospezione e paura dal sesto al dodicesimo mese di vita. ?noltre dal quarto mese il sorriso del bambino diventa attivo. ,) sistema frustrazioneK rabbia: a sei mesi il bambino inizia a reagire con emozioni di delusione se gli si sottrae un oggetto di suo interesse. <ale emozione dai sei mesi si manifesta come rabbia o frustrazione. ?noltre dopo il primo anno di et si sviluppano le emozioni complesse che determinano un processo di autoriflessione come la vergogna, lHorgoglio e la colpa LA TEORIA DI88EREN6IALE )a teoria differenziale, elaborata da ?zard, sostiene che il bambino sin dalla nascita 8 portatore di un corredo di emozioni fondamentali (rabbia, tristezza, gioia, sorpreso, disgusto, disprezzo), con valenza adattiva, che concorrono quindi a motivare un comportamento. ?nizialmente le prime emozioni servono per soddisfare bisogni primari, poi il bambino diventa, a partire dal secondo anno di et, capace di modulare espressioni emozionali in base al contesto. ?noltre si ha lo sviluppo delle emozioni sociali. A COSA SER:ONO LE EMO6IONI )Happroccio funzionalista pone lHaccento sullHimportanza delle emozioni che fungono da mediatori tra lHindividuo e lHambiente, mostrando una valenza adattiva, come lo stesso 5arXin aveva dimostrato. 5i conseguenza le emozioni hanno il compito di regolare i processi psicologici, i comportamenti sociali e quelli interpersonali. +econdo i funzionalisti esistono emozioni fondamentali o di base, che per6 per essere tali devono avere un corrispettivo facciale. &li studiosi considerano inoltre il sistema edonico come il primo polo emozionale. COME ES$RIME LE EMO6IONI IL ;AM;INO E COME LE RICONOSCE ?l bambino con il suo corredo emozionale esprime pi emozioni attraverso pattern espressivi generali, mentre il sistema edonico (piacereK dolore) sottost a emozioni dello stesso tipo. ?mportante 8 poi la relazione con lHadulto, che diventa elemento di rinforzo e di regolazione emotiva. +oprattutto il riconoscimento del volto dellHadulto, e in particolare quello della mamma, permette lo sviluppo delle capacit di riconoscimento delle emozioni e lo sviluppo del riferimento sociale, che comporta un adattamento del comportamento del bambino in risposta alle emozioni della madre. <utto ci6 assume valore per lHadattamento allHambiente. /ltro passaggio fondamentale per lo sviluppo del bambino 8 lHacquisizione della comprensione delle emozioni ambivalenti. RELA6IONE TRA ATTACAMENTO ALLA 8I73RA MATERNA E S:IL3$$O DELLE CA$ACITA' EMOTI:E )Hinterazione adulto ( mamma)K bambino sostiene il processo i autoregolazione emotiva, attraverso lHintenzionalit comunicativa che la madre esprime nei confronti delle espressioni del bambino.

Muesta funzione 8 chiamata +3/::@)5?%&, da 0runer, che la definisce come lHinsieme delle strategie di sostegno e di guida ai processi di apprendimento. ?l bambino infatti sostenuto dallHadulto nellHorientamento e nella modulazione delle emozioni sviluppa il processo di socializzazione delle emozioni, ossia il presupposto attraverso il quale il bambino apprende quali emozioni sono adatte ad un certo contesto e quali no. Capitolo %< Lo s&iluppo morale %< 1 Introdu#ione )o sviluppo morale 8 stato analizzato attraverso prospettive differenti, alcuni hanno posto lHaccento su fattori esteriori, inducenti lHassunzione di norme eticheB altri su componenti intrinseche sottolineando la connessione tra maturazione mentale e le fasi della crescita morale. <re grandi teorie hanno provato a descriverne le caratteristiche: . <eoria psicoanalitica: lHuomo 8 dominato dal principio del piacere, che 8 amoraleB 2. <eoria dellHapprendimento sociale: le norme vengono acquisite mediante imitazione dei modelli esterniB ,. <eoria cognitiva: lo sviluppo intellettivo promuove quello morale. 7rospettive teoriche e temi affrontati: . 3ognitiva: sviluppo del giudizio moraleB 2. 3omportamentista: sviluppo del comportamento moraleB 7sicoanalitica: dimensione affettivoKemotiva. %< 0 Le teorie co!niti&e 7iaget attraverso lHosservazione dei bambini mentre giocano scoprD che la moralit 8 un processo evolutivo. 0asato sulla paura di una punizione e sul mutuo rispetto: cooperazione. :asi dello sviluppo morale per 7iaget: . /nomia ("anni) : assenza di regoleB 2. *ealismo morale (fino ai ! anni circa) : punto di vista egocentrico, il giudizio si basa sul danno non sullHintenzioneB ,. *elativismo morale: la regola 8 frutto di un accordo. ]ohlberg lo sviluppo morale 8 legato ai ritmi evolutivi, egli distingue tre fasi: . 7reconvenzionale (fino a 2 anni) prevede la valutazione delle conseguenze sul soggetto stessoB 2. 3onvenzionale ( ,>22 anni) focalizza lHattenzione sui rapporti interpersonali e sui valori socialiB ,. 7ostconvenzionale (dopo i 22 anni) focalizzazione sui principi etici astratti. <uriel ha elaborato la teoria del dominio, secondo la quale a partire dai ,! mesi si differenziano due rispettivi domini(ambiti) concettuali: le convenzioni sociali e gli imperativi morali. )e azioni ricadenti nel dominio della moralit hanno effetti di tipo intrinseco, mentre le azioni che riguardano la sfera sociale non hanno effetti intrinseci interpersonali. &i a tre anni un bambino sa ch le norme morali hanno valore assoluto, mentre le convenzioni sono pi deboli. %< % L1approccio comportamentista 0andura promuove la teoria dellHapprendimento sociale secondo cui le norme vengono apprese in base allHesperienza, cio8 tramite rinforzi positivi o negativi. )a prospettiva 8 lHinterazionismo cognitivo comportamentale, in cui lo sviluppo morale dipende da fattori individuali e sociali. %< ' L1approccio psicoanalitico :reud sostiene che la coscienza morale (+uper ?o) sia il risultato del complesso edipico e del legame di dipendenza con le figure genitoriali. ?l senso di colpa 8 la conseguenza dellHazione censoria del +uper ?o. )H?o ?deale 8 lHidentificazione con lHadulto di riferimento, un modello da seguire. ]lein diversamente da :reud ritiene che la coscienza morale si sviluppa al superamento dellH$dipo, prima il bambino manifesta aggressivit verso la madre, causando senso di colpa che lo spinge a comportamenti riparatori. \acobson lH?o ideale si formerebbe prima del super ?o e concorrerebbe a guidare il bambino nella comprensione di ci6 che 8 giusto e di ci6 che non lo 8. ?n definitiva vi 8 consenso tra gli studiosi sul fatto che la coscienza morale si sviluppa per fasi evolutive. 5ai 1 ai , anni rivestono molta importanza le figure di riferimento.

Capitolo %1 Il Le!ame di attaccamento" Approcci teorici %1 1 Introdu#ione )Hattaccamento pu6 essere considerato come un sistema dinamico di comportamenti che sono alla base del legame fra due persone e in particolare ai legami che si creano con le figure di accadimento del bambino. &li studi effettuati da Pnorad Loren# =1-<%51-+-) sugli animali avevano dimostrato come nel primissimo periodo di vita esiste una predisposizione innata ad assimilare le caratteristiche della figura allevante, in alcune specie di animali si pu6 sviluppare un attaccamento alla madre senza esserci lHintermediazione del cibo. +tudi condotti sulle scimmie da BarrI BrloE =1-<(51-+1) aveva dimostrato che la figura allevante aveva caratteristiche distintive come la morbidezza e il calore. Mueste teorie etolo!ic.e considerano quindi lHattaccamento come una tendenza innata che sono indipendenti dai bisogni primari. $rincipali teorie dell1attaccamento madre 5 bambino <eoria della pulsione <eoria della suzione <eoria spaziale secondaria primaria =;oElbI) =8reud) =Llein) )Hattaccamento nasce per una motivazione primaria data dallo stabilire un contatto di vicinanza con la figura di riferimento che garantisce la sopravvivenza )Hattaccamento 8 il risultato del soddisfacimento dei bisogni fisiologici )Hattaccamento 8 il frutto di una tendenza innata dellHindividuo a strutturare il rapporto con il seno materno e a possederlo <eoria della relazione dHoggetto =Ninnicott) )Hattaccamento 8 garantito da una predisposizione della figura materna a sviluppare una preoccupazione primaria

%1 0 La teoria spa#iale di ;oElbI )a teoria di 0oXlbY nasce dallHinteresse che ha per gli studi effettuati da Pnorad Loren# sullimprinting ossia sul processo di formazione dei legami sociali, che non era legato come aveva sostenuto fino a allora a psicoanalisi alla /limentazione ovvero il bambino 8 legato alla madre perchJ lo nutre, ma invece 8 legato alla dota#ione !enetica della specie. )a sua teoria studi la relazione madre bambino e delle modalit con le quali questa relazione si esprime. /ttaccamento pu6 contenere , significati differenti 1) il comportamento di attaccamento ogni forma di legame che mantenga la vicinanza con una persona precisa 0) il sistema comportamentale di attaccamento ovvero il sistema che motiva o regola il comportamento del bambino con un duplice obbiettivo uno esterno che lo spinge alla vicinanza della figura di attaccamento e quello interno che lo indirizza a cercare una condizione affettivo emotiva di sicurezza. %) il le!ame di attaccamento 8 quella aspetto della relazione di attaccamento che concorre a mantenere la funzione di protezione della figura di attaccamento. 0oXlbY oltre a studiare come s struttura il legame di attaccamento nel primo anno di vita del

bambino osserva e verifica anche le reazioni che ha il bambino quando si allontana dalla figura materna. )Hattaccamento 8 per 0oXlbY uno dei sistemi di controllo del comportamento il bambino cerca la figura dHattaccamento in modo da averla vicina nei momenti di pericolo in questo modo ottiene protezione. <ale legame si struttura nellHarco del primo anno di vita attraverso scambi interattivi tra il bambino e la figura di attaccamento. ?ndividua alcune fasi del processo di formazione del legame di attaccamento: Dalla nascita alle +510 settimane =prima /ase) " il bambino riconosce la propria madre dallHodore e dalla voce, ma non riesce ancora a riconosce le altre persone che gli stanno intorno. 5opo 2 settimane il bambino migliora la risposta agli stimoli sociali. ?n un secondo momento il bambino metter in pratica metodi sempre pi selettivi in particolare con la madre. Tra il ) e i * mese =seconda /ase) " il bambino diviene maggiormente discriminante nei confronti delle persone con cui entra in contatto. Dal - mese e il compimento del 1Q Anno di &ita =ter#a /ase)" lHattaccamento con il caregiver (figura di attaccamento) diventa sempre pi forte ed 8 manifestato dalle richieste di attenzione che il bambino rivolge alla figura di riferimento. $gli la saluta, la usa come base sicura per poter esplorare lHambiente e ne ricerca la sua protezione soprattutto quando si trova in presenza di estranei. 5alla nascita fino al primo anno di vita il bambino quindi 8 in un periodo sensibile per lo sviluppo di questo legame e affinchJ questo possa costituirsi come base sicura 8 determinante non solo la capacit, di ricerca di prote#ione ma anche dalle modalit con coi la madre risponde a queste richieste. 7ertanto dopo il primo anno di vita il bambino ha individuato tra le figure che gli ruotano intorno quella con la quale ha costituito questo legame. 7er :reud lHattaccamento 8 legato al frutto del soddisfacimento dei bisogni primari 7er 0oXlbY deriva da una motivazione primaria che 8 espressa attraverso la ricerca del contatto e della vicinanza fisica, come Einnicott da importanza alla dimensione di cura della figura materna e alle sue capacit di costituirsi come base sicura proprio grazie alle sue azioni di supporto. ?l bambino che acquister nella prima fase di sviluppo questa sicure##a nella presen#a e nel soste!no della madre sar in grado di proiettarsi nellHesplorazione del mondo esterno a passi graduali e sempre cercando il sostegno della protezione materna. )a madre inoltre dice 0oXlbY riuscir ad essere la base sicura del bambino se a sua volta ha avuto relazioni familiari adeguate, quindi non bastano le sue caratteristiche innate, ma sono importanti anche le relazioni interpersonali passate che concorrono nel fare di lei una madre in grado di costituirsi come base sicura per il proprio bambino. ?noltre afferma che la figura di riferimento 8 una sola ed 8 di solito la madre biologica secondo il principio di monotropismo ormai superato, dalle nuove teorie che invece sostengono che il bambino struttura fin dalla nascita molteplici legami di attaccamento. ?noltre afferma che la qualit della relazione con il caregver 8 alla base della costruzione di modelli operativi interni che il bambino struttura da piccolo e che mantiene nelle relazioni future alla fine del primo anno di vita emergeranno delle differenze che renderanno unico il legame di attaccamento madre V bambino. 'nHallieva di 0oXlbY, -arY /insXorth ( ! ,K !!!) scopri non solo delle differenze nella qualit del legame di attaccamento ma anche le variabili che concorrono a tali qualit Mueste sono:

. le caratteristiche proprie del bambino 2. quelle del caregiver ,. le caratteriste della relazione tra i due )e differenze sono circoscritte alle modalit di richiesta di protezione e alla corrispettiva risposta della madre. 5a qui viene elaborata una procedura di laboratorio la Stran!e Situation $rocedure =SS$) una serie di ( episodi dove il bambino (tra i 2K ( mesi) viene sottoposto ad episodi di stress emotivo crescente, poichJ 8 lasenzazione di essere in pericolo che fa nascere nel bambino lHesigenza di mettere in atto comportamenti atti a sollecitare la protezione. )e fasi sono ( in tre minuti (per valutare la qualit dellHattaccamento madreKbambino alla fine del anno di vita): . ingresso nella stanza: la madre entra nella stanza con il bambino 2. permanenza nella stanza con la madre: il bambino 8 libero di esplorare e di giocare con i giochi presenti nella stanza. ,. ?ngresso estraneo: entra nella stanza un adulto estraneo ". +eparazione dalla madre: la madre esce dalla stanza il bambino resta da solo con lHestraneo 4. *iunione: la madre rientra nella stanza 1. %uova separazione: la madre e lHestraneo escono e lasciano il bambino da solo #. +econda riunione: torna lH estraneo cercando di confortare il bambino se 8 necessario (. *iunione definitiva: rientra la madre per la riunione definitiva. Muesto esperimento definisce delle categorie che definiscono il legame di attaccamento in base alla sua qualit: le categorie sono ": INSIC3RO >E:ITANTE" in questo caso il bambino ha sperimentato un situazione di legame instabile con la madre, la quale 8 insensibile ai suoi segnali e alle sue richieste sia sul piano verbale che fisico. ?l bambino dimostra di non aver acquisito fiducia nelle reazioni della madre per cui non ne cerca il contatto nemmeno dopo la sua assenza, non 8 turbato dalla sua assenza e non ne richiede il sostegno. /l suo rientro non lHavvicina oppure ne evita il contatto come se fosse autosufficiente. SIC3RO" il bambino manifesta un equilibrio tra le manifestazioni di curiosit ed esplorazione e la ricerca del contatto con la figura materna. <ale equilibrio 8 indice di un legame sano che si 8 venuto a creare con la madre, la quale 8 riuscita a rispondere alle richieste del bambino il quale confida nelle capacit del genitore di garantirgli una condizione di sicurezza in situazioni di paura e di stress. ?l bambino quindi mantiene una situazione di sicurezza interna anche in assenza della madre. 7ur manifestando situazioni di disaggio nelle situazioni di distacco al rientro della madre egli 8 in grado di ricercarne il contatto e di esprimere la vicinanza con lei. INSIC3RO5ANSIOSO5AM;I:ALENTE" alla separazione della madre il bambino manifesta intense sensazioni di disaggio, ma al suo ritorno non riesce a calmarsi segno di una mancata percezione di sicurezza del legame. la madre al suo ritorno alterna comportamenti ambivalenti ora affettuosi ora aggressivi che creano confusione nel bambino che non essendo sicuro della disponibilit della madre non la considera come base sicura. ? segni di angoscia in sua assenza sono evidenti. +i avvicina a lei ma poi manifesta

comportamenti aggressivi ed atteggiamenti inconsolabili. DISOR7ANI66ATO" la disorganizzazione 8 causa del fallimento del legame con la madre ed 8 associata a possibili psicopatologie. )a sua origine risiede in una relazione primaria caratterizzata da esperienze fortemente traumatiche come il lutto o un abuso. ?l bambino, dopo lH assenza della figura materna manifesta al suo rientro una reazione ambivalente e disorganizzata, non essendosi strutturato il rapporto non sar in grado di ricercare la figura materna come supporto quindi lancia comportamenti non coerenti e non adeguati a mantenere il legame.

Modelli operati&i interni =MOI) 'no dei concetti fondamentali sviluppati da 0oXlbY 8 quello della base sicura questa teoria si 8 poi arricchita con lo studio dei -@? ovvero sui modelli di rappresentazione di se e degli atri che il bambino costruisce attraverso le interazioni con gli altri e che ne orientano lHazione. ?noltre: il bambino che ha avuto una madre accorta e rispondente si considerer degno di amore e di rispetto il bambino ch invece non ha avuto una madre rispondente %@% sar in grado di considerarsi degno di amore e di affetto ne imparer ad esprimere i suoi sentimenti ed emozioni. Muesto condizioner anche la vita sociale futura anche se non 8 dimostrato poichJ durante la crescita vari fattori possono modificare le relazioni affettive. ? -@? sono derivazioni mnestiche che nascono dallHimmagine che il bambino si 8 fatta di se e dei suoi genitori, gli sviluppi successivi della teoria dellHattaccamento sono orientati a scoprire se i -@? si mantengono nel corso della vita stabili nel tempo. -a l momento non viene data risposta univoca. 3erto se non mutano le condizioni relative alle figure di riferimento e al loro modo di rapportarsi con lHindividuo essi tendono a mantenersi stabili nel tempo. %1 % LA TEORIA DELLA $3LSIONE SECONDARIA +econdo :reud lo sviluppo emotivo 8 legato alla sessualit infantile, si sforz6 di comprendere la causa dellHinsorgenza di disturbi psichici e arriv6 ad attribuire la causa di tali insorgenze alle esperienze infantili. :reud definisce rela#ione o!!ettuale la qualit del rapporto con la figura materna o con le figure che costituiscono lHuniverso relazionale del bambino e tale relazione procede parallelamente con lo sviluppo sessuale del bambino. Muindi il legame del bambino con la mamma dipende principalmente dal fatto che il bambino deve scaricare un eccitazione per esempio la fame e quindi cerca solo di scaricare questa eccitazione senza un reale desiderio di legame con la madre. )Hattaccamento inteso come legame quindi diventa solo una $3LSIONE SECONDARIA La Teoria Di RenJ Spit# di impostazione psicoanalitica si colloca nel filone della psicologia dellHio questa corrente distingue due tipologie di processi ? processi di maturazione del patrimonio ereditario che non dipendono dallH influenza ambientale $ i processi di sviluppo che dipendono dallHambiente e dalle relazioni oggettuali. +pitz ha osservato il bambino 8 a teorizzato che fino ai , mesi egli non riconosce una differenza tra se il mondo esterno (narcisismo primario) e le sue percezioni hanno una qualit solo spiacevole. <ale sensazione viene espressa non da sensazioni negative ma al massimo da uno stato di quiete. Muindi )Hunica tonalit affettiva 8 quella spiacevole. )a teoria poi propone lHesistenza di @*&/%?AA/<@*? 5$))H?@ 3L$ +@%@: )a comparsa del sorriso )Hangoscia per lHestraneo )a negazione

%1 ' LA TEORIA DELLA S36IONE $RIMARIA DELL1O77ETTO 'n apporto significativo alo studio dello sviluppo del bambino 8 portato dal contributo di -elanie Rlein ( ((2 K !12). )a Rlein sposta lHasse dHinteresse verso la relazione che il bambino ha in particolare con la figura materna dove il bambino proietta tutte le sue fantasie e con la quale vive un conflitto emotivo molto forte la cui risoluzione e determinante per le fasi successive del suo sviluppo. )a Rlein quindi passa dalla teoria delle pulsioni alla teoria delle rela#ioni d1o!!etto ?ntanto riteneva che lo studio delle libere associazioni utilizzato da :reud, non era sufficiente per lo studio dei bambini e si ripropose di studiare il &ioco e la sua interpretazione come fonte di informazione pi completa. /ttraverso il gioco il bambino elabora i suoi vissuti e le proprie emozioni, cosi come nel gioco dei ruoli pu6 elaborare i conflitti. +econdo la ]. )a relazione madre bambino si instaura dalle primissime esperienze del neonato con la figura materna. )a madre viene vissuta come oggetto parziale nei primi giorni di vita il bambino vive in simbiosi con lei e non distingue il proprio corpo dal suo. ?l bambino percepisce il seno della madre come parziale a sJ cio8 come un prolungamento di se stesso e come parziale rispetto alla madre, il seno viene visto come un oggetto dotato di caratteristiche proprie e onnipotenti. ?l mondo del bambino 8 rappresentato da percezioni interne e i suoi bisogni sono di 2 percezione orale. %ella misura in cui vengono soddisfatti i suoi bisogni , il bambino stabilisce buoni rapporti con la madre che viene vissuta come oggetto parziale in seno buono, mentre la presenza di frustrazioni orali (la svezzamento) la fanno percepire come negativo il rapporto e la percezione dellHoggetto parziale (seno cattivo). )Hambivalenza del rapporto con la madre definisce lHinstaurarsi nel bambino di un super ?@ molto precoce. /ffinchJ il bambino possa elaborare in senso costruttivo la posizione in cui si trova (posizione schizoKparanoide) 8 necessario che le esperienze buone prevalgano su quelle cattive, in modo che si determini la fiducia nella persistenza della bont dHoggetto e quindi la posizione del bambino evolve in posi#ione depressi&a dove emerge il desiderio di riparazione , frutto di una modalit di pensiero che contrappone alle tendenza divisoria una capacit di interiorizzazione degli oggetti interni. )Himmagine della madre diventa unificata (buona e cattiva), e questo desiderio diventa forza motrice per lo sviluppo della personalit. %el passaggio dalla fase schizzo paranoide a quella depressiva gli oggetti da parziali diventano totali cio8 separati ed indipendenti dalla percezione che i bambini hanno di se. 'na delle emozioni che la ]. La approfondito 8 lHinvidia derivante da una mncata direzionalit dellHaggressivit che non 8 diretta dalla scissione oggetto buono in cattivo non consente al bambino di sentirsi parzialmente protetto. ?noltre il bambino prova forti sentimenti di invidia nei confronti del seno materno che essendo fonte di gratificazione, ma esterna, vorrebbe possederlo. %1 ( LA TEORIA DELLA RELA6IONE D1O77ETTO )a teoria di 5onald Einnicott ( (!1K !# ) 8 cetrata sulla relazione madre e bambino, che per lo psicoanalista inizia nel periodo della gravidanza, soprattutto durane le ultime due settimane di gravidanza emerge nella madre una sensibilit accentuata che E. 3hiama preoccupa#ione materna primaria2 che consente alla donna di prepararsi allH accudimento. )a madre in quanto sufficientemente buona 8 in grado di entrare in simbiosi con il bambino ne percepisce i bisogni e se ne prende cura. 5urante tutto il periodo successivo alla nascita, la madre 8 in grado di esercitare il modo ,del tutto naturale un ascolto attivo del bambino senza sostituirsi totalmente a lui nellHinterazione con
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Sul manuale, la teoria della K., non lho capita bene, cos ho fatto delle ricerche e ho trovato su questo sito una spiegazione pi comprensibile e quindi lho integrata http:// .imago!srpc.net/site/generale/la!relazione!primaria!e!le!teorie!dell! attaccamento!".html #ntegrato con materiale preso su questo sito http:// .imago!srpc.net/site/generale/la!relazione!primaria!e!le!teorie!dell! attaccamento!".html -

lHambiente nJ esponendolo a stimolazioni ambientali eccessive che il piccolo non sarebbe altrimenti in grado di gestire: in questo senso la madre viene definita su//icientemente buona. Einnicott riconosce una grande importanza al tenere in braccio, come prototipo del prendersi cura (capacita di .oldin!). 7rendersi cura assume il significato di abbracciare, contenere, e il contenimento delle braccia materne sostituisce in qualche modo il contenimento della parete uterina. ?l contenimento consente al bambino il processo di integrazione che 8 la base per la nascita psicologica: tutti i frammenti dellHesperienza sensoriale e le parti dellHattivit si riuniscono nel bambino, dandogli la possibilit di essere e ponendo le basi per ci6 che diviene gradualmente lHesperienza di sJ. ?l bambino pu6 quindi sentirsi reale, imparare a distinguere tra sJ e lHaltro, quindi esistere. )Hholding, messo in atto dal corpo della madre, fornisce al bambino V che ancora non lo possiede V quello che gli psicoanalisti definiscono un FIo AusiliarioG che lo contiene e lo delimita molto precocemente, facendolo esistere e permettendo un insediamento pi maturo della psiche nel corpo. +e in un primo momento, il bambino vive nello spazio riservato con la madre, in seguito viene a conoscenza del mondo allargato e da questo si lascia scoprire perchJ ormai in grado di accogliere e fronteggiare quanto questHultimo potr riservargli. +e invece la madre non 8 sufficientemente buona il bambino percepir insicurezza, timore di frammentazione assenza di relazione con il corpo. <utti disagi psichici saranno espressi attraverso la pelle, che 8 il punto di confine e di contatto tra il mondo interno ed esterno.

Capitolo %0 S&iluppo e personalit,


%0 1 Introdu#ione Muando consideriamo come oggetto di studio lo sviluppo, ci rendiamo conto di come i cambiamenti che interessano la persona nellHarco di vita siano di natura talmente multifattoriale. +e cio8 parliamo di sviluppo affettivo, ci rendiamo conto che i cambiamenti nella comprensione e gestione delle emozioni vanno di pari passo con cambiamenti anche della sfera cognitiva e, ovviamente, cambiamenti fisiologici. <est della personalit ? test proiettivi si caratterizzano per lHuso di materialeKstimolo, mediante lHinterpretazione dello stimolo proposto, trattasi di stimoli grafici (un disegno, una macchia, uno scarabocchio), stimoli verbali (frasi da completare, parole da associare) o stimoli uditivi (rumori, suoni, il soggetto esteriorizza il suo mondo interiore, attribuendo allo stimolo un significato che 8 condizionato dal proprio vissuto, dalle proprie esperienze, dal proprio modo di vedere la realt. ? test autodescrittivi, invece, si basano sulle autodescrizioni fornite dai soggetti esaminati e divergono a seconda della variabile che misurano. )a personalit si riferisce ad un insieme unitario di caratteristiche sia psicologiche che comportamentali e fisiologiche di un individuo e comprende quegli aspetti visibili dallHesterno. 'n elemento che caratterizza in maniera trasversale tutti i modelli di studio della personalit 8 la tensione verso lHinterazione tra fattori costituzionali innati, fattori educativi e fattori ambientali. /l fine di valutare la personalit, la psicologia fa uso prevalentemente di due strumenti di studio e di indagine, i test e lHosservazione diretta. $sistono due tipologie di test, quelli proiettivi e quelli autodescrittivi. <ra le tante teorie elaborate per spiegare il concetto di personalit, e per delineare come essa si forma e si mantiene, le pi significative sono le teorie tipologiche, le teorie psicodinamiche e quelle incentrate sul condizionamento ambientale nellHambito dellHapprendimento sociale. %0 0 Le teorie tipolo!ic.e )e teorie tipologiche (o somaticoKcostituzionalistiche) studiano la personalit sulla base di presunte corrispondenze tra caratteristiche fisiche e psicologiche. $sse si basano sullHesistenza di tipi psicologici che posseggono caratteristiche determinate, sia affettive che mentali. )Himpostazione tipologica ha origine nei tempi antichissimi. &i ?ppocrate, medico greco, distingue quattro tipi psicologici: il sanguigno, il flemmatico, il collerico, il malinconico. /nche 3arl &ustav \ung ( (#4K !1 ) distingue le persone in estroverse, ovvero capaci di socializzare e mantenere relazioni con

gli altri, e introverse, ovvero riservate, portate alla chiusura. 'na teoria interessante 8 quella del medico americano Eilliam Lerbert +heldon ( (!(K !##), che definD somatotipi, ovvero persone con un certo tipo di caratteristiche somatiche. 'na persona paffuta viene descritta come socievole, rilassata, di umore stabile, quella magra invece 8 una persona riservata, solitaria e amante dellHintimit. %0 % Le teorie psicodinamic.e )e teorie psicodinamiche della personalit fanno riferimento prevalentemente al conflitto tra tendenze contrapposte, dal cui risultato emergono le differenze tra una personalit e lHaltra. )a teoria freudiana individua negli stadi dello sviluppo psicosessuale i punti di equilibrio di tali dinamiche. $ssa suddivide perci6 lo sviluppo in fasi: orale, anale, fallica, di latenza e genitale. :reud distingue anche tre istanze dellHapparato psichico: $s, ?o e +uper ?o. )H$s, come sede delle pulsioni sessuali e aggressive, lH?o come area della coscienza, e il +uper ?o come richiamo alle figure genitoriali che presiede alla nascita della coscienza morale. ,2." )e teorie dellHapprendimento sociale )a teoria dellHapprendimento sociale, proposta dallo psicologo americano \ulian 0. *otter ( ! 1), definisce personalit ^il modo caratteristico di reagire in una situazione identificabile_, egli individua quattro fattori che, correlandosi fra loro, consentono una previsione sul comportamento dellHindividuo: il comportamento potenziale, determinato dalla qualit di interazione tra individuo e ambiente, lHaspettativa (legata alle passate esperienze), la motivazione e il rinforzo. %0 ( La teoria dei costrutti personali )a teoria dei costrutti, elaborata dallo psicoKpedagogista e matematico statunitense &eorge /le9ander ]ellY ( !24K !1#), si basa sullHassunto che lHindividuo opera in base a previsioni che formula sugli eventi della vita, da ci6 derivano dei costrutti dicotomici attraverso i quali egli si rapporta allHambiente. )Horganizzazione di tali costrutti, la loro estensione, elaborazione e modificazione nel tempo determina il quadro della personalit di un individuo. %0 ) La teoria del sK )a teoria del sJ di 3arl *amson *ogers ( !22K !(#) si basa su tre elementi, lHorganismo, il campo fenomenico e il sJ. )Horganismo 8 lHindividuo considerato nella sua totalit, il campo fenomenico 8 la totalit dellHesperienza, il sJ 8 il risultato dellHinterazione tra individuo e ambiente. )Hesperienza non percepita come appartenente al sJ viene recepita come minacciosa. /pprocci teorici sullo sviluppo della personalit /pproccio comportamentista )Hindividuo 8 un organismo plasmabile e possiede una capacit illimitata di apprendimento. )Hambiente, con le sue risposte positive o negative, condiziona lHapprendimento. )o sviluppo 8 inteso come modellamento progressivo del bambino agli stimoli dellHambiente. /pproccio organismico )Hindividuo, durante le diverse fasi della propria vita, 8 in grado di direzionare i cambiamenti. )Hinterscambio continuo individuoKambiente rende possibile la creazione di unHimmagine di sJ e dellHambiente. /pproccio psicoanalitico ?l cambiamento 8 lHesito di conflitti interni che interessano lHindividuo in quanto organismo che 8 capace di dare senso a se stesso e allHambiente. )o sviluppo 8 perci6 caratterizzato da momenti critici in cui tali conflitti sono pi significativi e destabilizzanti.

CA$ITOLO %% S:IL3$$O DEL LIN73A77IO E DELLA COM3NICA6IONE


5urante lo sviluppo, quando non pu6 comunicare attraverso il linguaggio, il neonato usa il pianto. )a madre dovrebbe recepire la valenza comunicativa del pianto per poter soddisfare i bisogni del bambino, ma la decodifica di esso 8 complessa in quanto la mamma ogni volta si deve chiedere il perch8 il bambino piange. )'attenzione del bambino 8 inizialmente rivolta solo al viso della madre poi intorno ai cinque mesi 8 diretta verso gli oggetti e intorno ai nove mesi il bambino 8 in grado di direzionare l'attenzione della mamma verso l'oggetto. +olo intorno ai tre anni circa il bambino 8 in grado di padroneggiare i codici comunicativi che gli consentono di parlare. 'n sistema di comunicazione per essere definito linguaggio deve possedere:

semanticit, cio8 la possibilit di riprodurre simbolicamente tutto ci6 che fa riferimento a oggetti , emozioni e concetti disloca#ione cio8 si deve tenere in considerazione il parametro tempo (presente, passato, futuro) produtti&it, cio8 produrre tanti messaggi emessi con la formazione i frasi

S&iluppo delle abilit, comunicati&e" prime settimane " pianto, vocalizzi, ruttini e sbadigli 05) mesi" vocalizzazioni non di pianto e primi turni di conversazione tra adulto e bambino (5) mesi: suoni consonantici )5* mesi: lallazione canonica cio8 sequenze consonanteK vocale ripetute pi volte -5 1% mesi: lallazione variata cio8 combinazioni di vocali e consonanti complesse simili a proto parole. 3ompaiono i primi vocalizzi intenzionali e il bambino comprende il linguaggio dell'adulto legato a indicazioni semplici in situazioni specifiche. 5ai gesti deiettici che hanno valenza comunicativa ma non raggioungono lo scopo si passa verso i , mesi ai gesti referenziali che hanno la stessa funzione del linguaggio verbale, appaiono le prime parole riferite a oggetti di uso comune o a nomi di familiari (mamma, pap,...). 1) mesi: riduzione dei gesti referenziali e aumento del vocabolario, il bambino distingue due sistemi di comunicazione. 1*50' mesi"esplosione del vocabolario, il bambino apprende cinque e pi parole alla settimana e comprende che ogni cosa ha un nome che che c'8 un nome corrispettivo per ogni cosa. 0' mesi: aumenta la comprensione, il bambino comprende pi di "22 parole e comprende di che cosa si parla anche se non 8 presente nel campo percettivo in quel momento. 0'5%) mesi: maturazione del piano lessicale, morfologico e sintattico. 0isogna tenere in considerazione che il processo di sviluppo del linguaggio 8 diverso tra un bambino e un altro . Pat.erine Nelson distingue tra stili individuali di apprendimento del vocabolario e stili cognitivi diversi : lo stile re/eren#iale in questo caso i bambini hanno uno sviluppo lessicale pi rapido e sono interessati a nominare gli oggetti e lo stile espressi&o in questo caso il bambino ha uno sviluppo sintattico pi rapido e sono interessati alle relazioni sociali e usano il linguaggio per ampliarle. )o sviluppo del linguaggio avviene nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza e si consolida nell'et adulta ed ha luogo a tre livelli: /onolo!ico (suono) : la fonologia 8 la capacit di produrre suoni diversi, distinguerli e riconoscerli. Semantico (di significato): la semantica riguarda il significato di delle parole e delle frasi. $ra!matico (di contesto): la pragmatica riguarda la comprensione delle variabili di contesto e di relazione come variabili che condizionano il senso del messaggio. )e principali teorie sul linguaggio infantile differiscono dal punto focale su cui si concentrano alcune sono prevalentemente sociali ( CYgotsRi[, -ead, 0runer) altre sono di tipo cognitivo (7iaget). 7er 7iaget l'acquisizione del linguaggio 8 indipendente dallo sviluppo sociale, per lui non c'8 nessuna differenza tra il rapporto che il bambino ha con gli oggetti e le forme di relazione che egli stabilisce con le persone. 7er 7. lo sviluppo del linguaggio e quello del pensiero non sono correlati, lo sviluppo cognitivo precede quello del linguaggio. +econdo 7iaget il primo modo con cui il bambino fa esperienza del mondo 8 mediato dall'attivazione di schemi senso motoriB ritiene che il linguaggio e pensiero siano indipendenti. )ui studia il bambino nella sua individualit, i suoi processi cognitivi indipendentemente dalle interazioni con le persone. ?nvece per C. l'acquisizione del linguaggio condiziona molto lo sviluppo cognitivo e quello sociale. )'acquisizione del linguaggio 8 il motore dello sviluppo e ha funzione di mediazione tra pensiero e vita sociale,tra sviluppo del linguaggio e quello cognitivo ci sono delle continue interazioni. ?l linguaggio e il pensiero sono in continua interazione e le interazioni sociali sono importanti nello sviluppo di entrambi. :ino a due anni il bambino usa il linguaggio al fine di comunicare il proprio pensiero e la completa interiorizzazione del linguaggio avviene intorno ai # anni. *itiene che linguaggio e pensiero insieme siano decisivi per acquisir altre competenze. Caluta le capacit cognitive del bambino dall'interazione tra due tipologie di comportamento:

teorizz6 l'esistenza di un livello potenziale di sviluppo cio8 comportamenti del bambino messi in atto dal bambino attraverso l'aiuto di un adulto a cui si contrappone un livello effettivo di sviluppo cio8 quei comportamenti messi in atto per risolvere un problema da solo. 5al confronto tra questi due livelli il bambino apprende gradualmente un'autonomia di pensiero e di azione . ;runer riporta l'attenzione sulla funzione sociale sociale del linguaggio , riproponendo i presupposti di C. +econdo 0runer il linguaggio va studiato per la sua funzione sociale, per lo sviluppo del linguaggio 8 importante il contributo degli adulti ma anche il modo in cui questo contributo viene dato. SLinner e il comportamentismo : non c'8 una competenza linguistica innata Noam C.omsLI e la teoria innatista: alla base dell' acquisizione del linguaggio c'8 una competenza innata e il ruolo degli adulti 8 marginale Oerome ;runer e l'apprendimento sociale: esistono i dispositivi per l'acquisizione del linguaggio ma il contesto 8 comunque determinante Teoria neurocostrutti&ista di Parmilo//5Smit.: lo sviluppo del linguaggio 8 legato all'interazione tra vincoli biologici ed esperienza. $' possibile che durante lo sviluppo il bambino manifesti difficolt in una o pi aree del linguaggio. 7ossono essere problemi neurologici o legati a deficit sensoriali o al mancato sviluppo nell'area delle relazioni sociali. ? disturbi possono essere anche specifici nel linguaggio legato all'area della comprensione o a quella della produzione del linguaggio. ?l disturbo dell'espressione del lin!ua!!io 8 una difficolt nel linguaggio espressivo che compromette i risultati scolastici e anche la comunicazione i sintomi possono essere : vocabolario risotto, frasi corte, errori lessicali, difficolt ad apprender nuovi vocaboli, omissioni di parte di frasi , errori a coniugare i verbi. ?l disturbo 8 in associazione a quello di fonazione e differisce in : espressione del lin!ua!!io di tipo acustico dove la compromissione si manifesta dopo un periodo di sviluppo nella norma espressione del lin!ua!!io di tipo ac9uisito, non legato ad una compromissione neurologica, le tappe di acquisizione sono pi dilatate e non rispettano i normali passaggi. ?l disturbo misto dell'espressione e rice#ione del lin!ua!!io si manifesta con problemi sia espressivi che di comprensione di parole o frasi. ?l bambino con questo disturbo manifesta difficolt nell'esecuzione dei compiti, nel rimanere nel tema della conversazione , nell'attenzione e nella concentrazione. /nche in questo caso si distingue quello ti tipo misto e quello di sviluppo. ?l disturbo della /ona#ione (articolazione del linguaggio e delle parole) consiste nella difficolt ad usare i suoni dell'eloquio e pu6 essere compromesso sia l'apprendimento che la comunicazione. )a balbu#ie 8 un disturbo della sfera del linguaggio caratterizzato da: ripetizioni di suoni e sillabe, interruzioni all'interno delle parole e delle parole stesse, prolungamento dei suoni, sostituzione di parole che rendono pi semplice la pronuncia, ripetizioni di parole monosillabiche. Muesto disturbo insorge di solito tra i 2 e i 1 anni e questi bambini hanno problemi a controllare i processi che sono sottesi alla produzione della parola. )a dislalia 8 un difetto di origine organica che comporta l'alterazione dell'organizzazione dei suoni e delle lettere che compongono la parola, pu6 essere connessa a balbuzie o ad altri disturbi. /ltri disturbi sono: Kdis!ra/ia : alterazione dell'esecuzione del linguaggio scritto Kdislessia: alterazione della lettura del linguaggio scritto legata ad una trasposizione V sostituzione o omissione di lettere Kdis/asia alterazione che influisce sulla capacit di ordinare le parole da ricondurre ad una lesione dei centri cerebrali Kdislo!ia: alterazione del contenuto del discorso correlata a disturbi della personalit. CA$ITOLO %' L1IM$ORTAN6A DEL 7IOCO NELLO S:IL3$$O SOCIALE ?l gioco 8 un contesto relazionale importante per sviluppare competenze sociali. )a capacit del bambino di entrare in relazioni con gli altri durante il gioco 8 il modo in cui partecipa al gioco, sono elementi di osservazione significativi. ?l gioco si modifica in base alla maturazione di alcue competenze: intorno ai 2 anni i bambini tendono a giocare separatamente il

gioco di gruppo 8 una acquisizione successiva. 5urante il gioco il bambino ha la possibilit di esprimere una componente emotiva che viee socialmente regolata cio8 l'aggressivit'. )e interazioni sociali sono caratterizzate da un equilibrio tra spinte aggressive e atteggiaenti pro sociali tra cooperazione e competizione, se tale equilibrio si raggiunge il bambino matura la capacit relazionale adeguata. 'sare l'aggressivit per danneggiare gli altri 8 un segnale di disagio. ?l gioco 8 un'attivit spontanea conoscitiva e intellettiva 8 lo strumento principale attraverso cui si stimolano la maturazione e la formazione del bambino. @gni intervento dellH educatore deve essere indirizzato favorendo la valenza educativa del gioco. ?l gioco 8 l'attivit pi importante della vita di un bambino per la loro crescita per lo sviluppo cognitivo emotivo e affettivo, inoltre il gioco 8 un mezzo di socializzazione e di sviluppo mentale poichJ il bambino attraverso esso impegna la sua attenzione mette in atto strategie di problem solving, associa idee, esercita e sviluppa il linguaggio. ?l gioco 8 una palestra che prepara ai compiti dellH et adulta, capire il gioco del bambino significa capire il bambino. /ttraverso il gioco il bambino esprimere liberamente le sue ansie i suoi conflitti i timori e i desideri. 3on il progredire dell'etica e dei processi psichici il gioco assume caratteristiche differenti sono dai , anni in poi cominciano i giochi di gruppo in cui il bambino ricrea un micro ambiente sociale sul modello di quello degli adulti che lo circondano. +otto il primo anno di et il bambino 8 impegnato nel gioco di esplorazione in cui egli scopre suoni colori e luci. attraverso il gioco e li prende conoscenza di se stesso inizia giocare con il proprio corpo ed ad agire sulle cose. questa fase e detta fate senso motoria successivamente il bambino preferisce giochi che gli permettono di esercitare la mente come cubi di legno e giocattoli ad incastro, solo verso i ( mesi compare l'attivit rappresentativa che strettamente connessa allo sviluppo del linguaggio e della socializzazione. %el secondo anno di vita appare il gioco simbolico solo dopo che il bambino acquisir la capacit di crearsi un immagine mentale del modello che vuole rappresentare durante il secondo anno di vita elisa svilupper il gioco parallelo cio8 giocare con i coetanei usando gli stessi giocattoli solo verso i tre anni il bambino comincia ad apprendere l'importanza del gioco associativo cio8 di giocare insieme agli altri dividendo materiali e giocattoli. /ltra caratteristica del gioco importante per gli operatori degli asili nido e delle scuole materne e quella di soddisfare esigenze affettive il bambino utilizzer bambole orsacchiotti per una funzione di supporto emotivo detti anche oggetto transizionale di Einnicott in cui il bambino passa dalla relazione con la madre alla relazione oggettuale. )a maggior parte dei progressi che il bambino compie all'interno della scuola materna dipende moltissimo dalla possibilit che ha di usufruire dei materiali di gioco un insufficiente presenza di materiale crea un clima di insicurezza e spesso anche una tendenza al litigio. %ella scuola dell'infanzia vanno privilegiati attivit sensoriali percettive giochi formativi che si sviluppano le capacit cognitive attivit motorie come mimica danza esercizi psicomotori, giochi di squadra poi che consentono ai bambini di esprimere tutte le loro emozioni attraverso il gioco simbolico e rappresentativo. /nche le attivit quotidiane come il pasto la pulizia il sonno devono essere proposte in forma ludica per non diventare una semplice ripetizione di gesti noiosi. +arebbe opportuno anche usufruire di un giardino attrezzato per consentire di ideare una variet di giochi di fantasia di attivit motorie e di esplorazione della natura. )a teoria sullo sviluppo psicologico di 7iaget mette in rapporto diretto il movimento con lo sviluppo mentale. 7iaget afferma che l'intelligenza degli individui a origine della corporeit il neonato infatti conosce tutto il mondo circostante facendo riferimento al suo corpo ha i suoi organi di senso e alle

diverse ordinazioni senso motorie che gradualmente si creano e si specializzano. ?nizialmente la conoscenza 8 collegata alla vita pratica alla cui base ci sono il corpo e il movimento che significa che il bambino durante i primi due anni di vita manifester la propria intelligenza attraverso le sensazioni e il movimento. +econdo piaget il bambino attraverso il gioco riesce a trasformare e a dominare la realt in tre modi diversi: attraverso la compensazione per cui il bambino corregge la realt dando ad esempio un lieto fine ad un episodio che 8 finito male, attraverso la liquidazione cio8 riprodurre un evento spiacevole cercando di dominarlo, attraverso l'anticipazione per cui rappresentare qualcosa che si bene cercando di comprendere le conseguenze delle azioni. )a capacit senso percettiva e dunque la prima forma di conoscenza umana quindi se adeguatamente stimolate permettono al bambino di conoscersi e formarsi l'immagine di sJ. )e stimolazioni sensoriali gli consentono di conoscere l'ambiente che lo circonda e di interagire con e quindi l'esplorazione attiva dell'ambiente 8 un elemento importante per uno sviluppo armonico della personalit da tener presente durante la programmazione delle attivit educative. )a psicomotricit 8 un'attivit fondamentale poi che permette al bambino di esprimere se stesso attraverso il movimento poichJ un adeguato sviluppo motorio 8 strettamente collegato con lo sviluppo intellettivo affettivo emotivo e sociale. )a psicomotricit considera il movimento come mezzo per ottenere risultati educativi migliori sul piano intellettuale sociale ed espressivo. 5urante il primo anno di vita il bambino sviluppa l'attivit manipolativa attivit importantissima in quanto attraverso la manipolazione degli oggetti come la sabbia la farina i colori adito e li avr la possibilit di esercitare quella fase creativa e di trasferire tale creativit dal proprio corpo ad elementi esterni creati da lui stesso. )e attivit manipolative hanno l'obiettivo di stimolare le capacit percettive affettive e cognitive. )'attivit grafico pittorica consente l'acquisizione della mobilit rappresentativa, i bambini infatti attraverso tale attivit riescono ad esprimere e a manifestare la loro personale rappresentazione dei vari aspetti della realt. ?l disegno e la pittura sono dei giochi tra il gioco simbolico e l'immagine mentale. )'attivit grafica della prima infanzia si articola in diversi momenti evolutivi: i primi segni grafici che il bambino traccia sul foglio sono gli scarabocchi che rappresentano un semplice gioco d'esercizio in quanto sono eseguiti senza un controllo visivo, in questa fase il bambino si rende conto che pu6 tracciare dei segni anche se non 8 in grado di attribuirne alcun significato, solo dopo 1 mesi inizia ad esserci una relazione tra movimento e segno ottenuto quindi il bambino inizia a cambiare i movimenti e a controllare i gesti. Cerso il 22 mesi inizia l'attivit grafica intenzionale il bambino 8 in grado di coordinare meglio le sue capacit di suo motorie e di orientare con maggiore abilita il suo movimento per produrre determinati disegni, a quest'et si preferiscono forme circolari. ?l disegno quindi diventa un vero e proprio mezzo di comunicazione interpersonale di presa di coscienza di se stessi e del mondo. verso i tre anni e mezzo compare la figura umana inizialmente rappresentata solamente da un cerchio e da due pendici raffiguranti le gambe successivamente tale figura si arricchisce di particolari ma bisogna tener presente che il bambino introduce particolari importanti per lui anche se non si vedono nella realt. ?n questi disegni infatti il bambino non si preoccupa di riprodurre la realt ma di esprimere pensieri e sentimenti quindi possiamo notare proporzioni sbagliate relazioni bizzarre e colori non appropriati, solo verso i " 4 anni i bambini cominciano a essere capaci di realizzare disegni elaborati e complessi. ?l disegno 8 considerato una fotografia dellH investimento collettivo del bambino del suo modo di vedere la realt la quale spesso non coincide con la realt oggettiva

il disegno 8 come una finestra che permette al piccolo sia di guardarsi dentro che di guardare fuori e comprendere il significato del mondo che lo circonda. ?l disegno 8 strettamente legato alla maturazione affettiva intellettiva e sociale del bambino. 5isegnare 8 un atto di fiducia verso l'altro 8 un modo di farsi conoscere anche negli aspetti pi nascosti quindi ogni disegno del essere considerato come un dono. Cerso i 1 anni il bambino esce dal suo egocentrismo inizia ad interessarsi del mondo naturale quindi inizier a rappresentare il paesaggio che dapprima sar solamente la ripetizione della stessa immagine come ad esempio una casa, successivamente si arricchir di colore e le proporzioni diventeranno sempre pi reali. ?l soggetto che disegna non deve essere mai abbandonata a se stessa ma ci6 che produce deve essere sempre letto dall'adulto per dare vita ad un momento relazionale e sociale bisogna fornire i mezzi espressivi per disegnare ma senza ma insegnare come farlo perch8 altrimenti lo si priva della sua creativit, /nche l'ambiente deve essere predisposto in modo tale da stimolare fantasia immaginazione e creativit.

Capitolo %( Sociali##a#ione e a!!ressi&it, in et, scolare


5urante lHet scolare (1K 2 anni) il bambino opera una maturazione cognitiva, affettiva ed emotiva sempre pi significativa. Robert Selman sostiene che in questi anni il bambino riesce a comprendere che: esistono punti di vista diversi dal suo nel relazionarsi agli altri contano dati oggettivi e soggettivi il proprio comportamento 8 derivante da cause interne ed esterne esistono diversi modi per esprimere le proprie emozioni (accettate o disconfermate) e che su queste pu6 esercitare un autocontrollo emoti&o La /ami!lia deve in questa fase porsi in ascolto e relazionarsi con gli altri microsistemi (scuola, genitori, insegnanti) per orientare i comportamenti e le scelte del bambino.

Capitolo %) S:IL3$$O REALE E S:IL3$$O $OSSI;ILE NEI CONTESTI DI 8ORMA6IONE


$H necessario assumere una didattica critica che tenendo conto di tutti i risultati e i contributi alla soluzione di un determinato problema, selezioni le indicazioni ed i suggerimenti pi idonei alla sua soluzione, tenendo comunque conto che ci6 che 8 stato sperimentato con successo su determinati bambini e in date situazioni, non pu6 essere generalizzabile, ma necessita di accomodamenti relativi alla situazione reale in cui ci si trova, i modelli teorici servono solo come linee guida per lHeducatore per fornire da chiave interpretativa e di orientamento dellHesperienza reale dellHinsegnamento in cui va condotta unHosser&a#ione sistematica dei comportamenti del bambino avvalendosi del metodo critico in cui al bambino viene presentato del materiale da manipolare che presenta delle fasi critiche cosD da poter osservare la strategia di risoluzione che il bambino adotta, 8 inoltre necessario integrare tale osservazione con il metodo clinico attraverso un colloquio con il bambino per poterne il mondo mentale, le sue convinzioni, le spiegazioni che d ai fenomeni, le credenze pi personali e fantastiche 7iaget). )o scopo di tale osservazione 8 quello di conoscere la situazione reale del bambino a partire dalle esperienze maturate nellHambiente familiare, dai processi di apprendimento e di sviluppo emotivo ed affettivo raggiunti. Mueste conoscenze servono poi per orientare lHapprendimento. 5alla nascita ai 1 anni il bambino pu6 8 vuole apprendere e sviluppa una serie di curiosit verso se stesso e verso lHambiente, impara a stabilire rapporti con le cose che distingue dal proprio sJ, sviluppa lHimmagine del proprio sJ ed inizia a muoversi nellHambiente acquisendo una sempre

maggiore motricit accompagnata dalla giusta manipolazione degli oggetti. )o sviluppo delle capacit rappresentative e simboliche consente al bambino di combinare lHazione della manipolazione delle cose con la definizione, egli affina le sue capacit osservative con lHacquisizione di queste nuove capacit. 5a 2 a 1 anni sembra che il bambino sia in grado di imparare con maggiore velocit ed 8 proprio durante questi anni che si vanno a determinare le premesse essenziali del successivo sviluppo intellettuale. 7er questo 8 importante che il contesto familiare sia stimolante e che nella scuola dellHinfanzia vengano promossi tutti gli apprendimenti possibili del bambino senza prevenzioni o preclusioni ideologiche. ?l criterio da assumere 8 quello dellHadeguata idoneit dellHapprendimento non dellHet cronologica perci6 8 possibile anticipare o posticipare determinati apprendimenti in base allo sviluppo raggiunto dal bambino, come ha dimostrato -aria -ontessori 8 possibile anticipare notevolmente lHapprendimento della lettura e della scrittura con un percorso di stimolazione. ?n situazioni problematiche di disabilit pu6 essere fondamentale attuare un progetto di sviluppo precoce per stimolare abilit compensative dei soggetti. 3ohen e &ilabert hanno condotto una ricerca sullHinsuccesso scolastico e sulla valenza dellHapprendimento della lettura nella scuola dellHinfanzia come forma di acquisizione del linguaggio per prevenire le patologie scolastiche . )Happrendimento alla lettura nella scuola dellHinfanzia mobilita le potenzialit degli alunni e deve avvenire mediante una metodologia ludica per scoperta. )Happrendimento della lettura assume valenza di incremento di capacit comunicative ed intellettuali permettendo al bambino di incrementare, integrato con tutti i campi di esperienza, le sue capacit comunicative e la lettura di tutti i linguaggi della comunicazione. )a dimensione emoti&a ed a//etti&a del bambino sono fondamentali per il suo sviluppo cognitivo, comportamentale e della personalit. +igmounf :reud sostiene che la personalit del bambino si sviluppa intorno a pulsioni istintive mediante $s: la sede degli impulsi inconsci che conducono alla soddisfazione immediata dei bisogni primitivi 8 dominato dal principio del piacere. ?o: psiche cosciente in grado di stabilire rapporti consapevoli con il mondo esterno. +uper?o: si sviluppa incorporando i modelli percepiti dallH?o forniti dai genitori, 8 la parte della psiche che riguarda il controllo degli istinti e svolge una funzione di coscienza proibente. %ella vita affettiva del bambino la sessualit, svolge un ruolo centrale e riguarda tre principali aspetti (-usatti) . +timolazione di certe zone erogene (bocca, regione genitale, regione anale) suscita piacere 2. ?l bambino manifesta curiosit su argomenti come le differenze dei sessi ,. ? legami istintiviKaffettivi che il bambino stabilisce con i propri genitori non sono nettamente separati dai legami che avr il bambino in et adulta. ? periodi di attivit delle diverse zone erogene del bambino procedono man mano che il bambino passa dalla fase orale (suzione) alla fase sadicoKanale (controllo muscolare degli sfinteri e delle funzioni igieniche, sviluppo di unHattivit sensoKmotoria di esplorazione verso lHambiente) a quella fallica (soddisfazione tratta dalla minzioneKmasturbazione degli organi genitali). / queste fasi segue un periodo di latenza caratterizzato dalla rimozione delle attivit sessuali infantili e delle relative fantasie. )Hattenzione del bambino si sposta dal proprio corpo allHambiente sviluppando processi graduali di oggettivazione dellHesperienza. ?l rapporto sollecito ed affettuoso con il bambino e la soddisfazione immediata dei sui bisogni o atteggiamenti pi severi e di minore disponibilit, incidono sullo sviluppo affettivo del bambino. &li atteggiamenti educativi dei genitori, il loro accordo, i livelli di coerenza verso il bambino rendono pi agevole al bambino il passaggio nelle diverse fasi dello sviluppo affettivo ed emotivo. 'nHazione importante viene svolta dal processo di transfert: traslazione affettiva dal nucleo famigliare di origine a nuovi contesti sociali allargati (scuola). ?l processo di transfert pu6 incontrare delle difficolt soprattutto nel caso in cui persiste con il genitore un rapporto affettivo molto stretto caratterizzato da stati ansiogeni e dal timore dellHabbandono che rende pi difficile instaurare legami affettivi con compagni ed insegnanti. $H importante sollecitare motivazioni positive, ovvero situazioni di attrazione del soggetto verso oggetti e mete significativi. ?l passaggio dal contesto familiare a quello della scuola dellHinfanzia 8 sottolineato da uno spostamento di motivazioni prima centrate sul proprio benessere fisico e sulla propria persona per sostarsi su lHaltro da sJ incentivando la motivazione allHesplorazione, alla

costruzione, alla fantasia, al movimento. . Moti&a#ione all1a//erma#ione del proprio sK nella scuola dellHinfanzia si traduce in motivazione al successo che incoraggia il bambino a riscoprire con efficacia ruoli funzionali nel gruppo dei compagni soprattutto quando la sua attivit trova riscontro positivo nellHapprezzamento da parte del gruppo stesso. 2. Moti&a#ione all1a&&entura nella scuola dellHinfanzia si traduce in una progressiva distinzione tra i diversi livelli di realt e tra il piano della fantasia e quello della realt stessa. ,. Moti&a#ione all1esplora#ione si sviluppa nella seconda infanzia e si esprime nella selezione e nella raccolta di oggetti che vengono raggruppati in classi, nellHassimilazione di nuovi schemi cognitivi e nellHaccomodamento di quelli preesistenti. ? campi dHesperienza nella scuola dellHinfanzia quali ambiti del fare e dellHagire e settori di sviluppo di competenze rinforzano la motivazione allHesplorazione e sollecitano atteggiamenti attivi di ricerca e di indagine, di autonomia ed elaborazione delle informazioni. ". Moti&a#ione alla /antasia 5. Moti&a#ione al mo&imento caratterizza la seconda infanzia e diventando mediazione essenziale di ogni apprendimento. L1idoneit, ottimale ovvero periodi esplosivi di maturazione intellettuale in cui il bambino 8 particolarmente ricettivo e sensibile verso specifici tipi di stimolazione, rappresenta un concetto sostenuto dalla -ontessori che appare in grado di spiegare il perchJ in alcune fasi i bambini sono pi ricettivi a determinati tipi di apprendimento. 'n ruolo fondamentale per la qualit degli apprendimenti 8 la tipologia dei contesti sociali nei quali lHapprendimento si sviluppa in relazione alle condizioni che possono favorirlo o rallentarlo. ;runer evidenzia lo stretto rapporto tra sviluppo del linguaggio e sviluppo mentale in relazione con le capacit di esprimere, mediante parole e simboli, azioni e intenzioni. 0asandosi sugli studi di 3homsRY individua un dispositivo di apprendimento del linguaggio ()/5 )anguage acquisition device) quale potenzialit innata che viene attivato dallHinput proveniente dal rapporto comunicativo e culturale con la madre e con la pluralit di stimolazioni offerte dallHambiente. ?l dialogo madre bambino e la ricchezza culturale dellHambiente rappresentano un supporto essenziale nello sviluppo del linguaggio affinch8 lo stesso diventi elaborato e comprensivo di strutture sintattiche necessarie a comprendere e comunicare messaggi significativi. :I!otsLI ha individuato nellHuso del linguaggio il principale strumento di pensiero. %ella prima infanzia il bambino usa il linguaggio come estensione dellHatto dellHindicare (azione finalizzata allHespressione di un bisogno tendente alla sua soddisfazione).%el corso dello sviluppo mentale ed espressivo della seconda infanzia le parole vengono usate come rappresentazioni mentali. Steiner fa riferimento ai sistemi simbolicoKculturali codificati da ogni societ nel suo sviluppo storico ed evidenzia il ruolo centrale svolto dalla comparazione tra ogni forma significante . @gni bambino nei diversi contesti in cui si muove vive una dimensione dellHordinario ovvero di ci6 che gli 8 familiare e noto ed una dimensione dellHimprevedibile. )Hambiente familiare 8 il teatro nel quale il bambino sviluppa il senso di sJ, del contesto familiare il bambino intuisce convenzioni, significati ed organizzazione sviluppando livelli di comprensione e di comunicazione gi nella prima infanzia ancor prima quindi di apprendere forme linguistiche appropriate alla comunicazione. ? processi di socializzazione del bambino e le capacit relazionali vengono attivati fin dalla prima infanzia mediante una serie di atti comunicativi che si esprimono attraverso atti non verbali.

Capitolo %* CONCL3SIONI
7er valutare il sistema scolastico in termini di efficacia possiamo fare riferimento allHidagine 7?+/ (7rogramme for ?nternational +tudent /ssesment) condotta in collaborazione con lH@3+$ al fine di rilevare gli apprendimenti in lingua materna, matematica e scienza dal 222 in poi per gli studenti di tutta $uropa. ? risultati emersi non sono stati incoraggianti per )H?talia, facendo emergere forti carenze soprattutto nellH?talia merdidionale. &li esiti dellHofferta formativa curricolare e formativa non sono soddisfacenti ed il modello di scuola emergente produce ancora elevate percentuali di insuccesso scolastico. 3i6 che sembra mancare 8 unHorganizzazione pedagogica ed una mediazione didattica atte a

privilegiare gli aspetti del fare scuolaB nonostante lo sviluppo di molteplici attivit e9traKcurricolari che nel corso degli ultimi anni sono andate ad arricchire lHofferta formativa sembra che manchi un vero e proprio progetto di scuola. &li allievi, pur dimostrando nelle esercitazioni di aver acquisito e memorizzato conoscenze disciplinari ed informazioni, non sembrano capaci di eleborare edi utilizzare le conoscenze e le abilit maturate al di fuori della scuola, il sapere che si viene a sviluppare 8 quindi di tipo nozionistico mentre ci6 che va incrementato 8 lo sviluppo di competenze. $siste ancora una divisione troppo netta tra il sapere inteso come acquisizione di obiettivi cognitivi, specifici, disciplinari, proprie dellHattivit dHaula, ed il fare in termini di espressione di abilit proprio delle attivit di laboratorio: lHapprendimento disciplinare avviene prevalentemente per ricezione e resta separato dalle contestualizzazioni e dai saperi sociali. @ltre ad essere cambiati i contesti storicoKsociali sono cambiati anche gli allievi e la scuola non pu6 non tener conto di questHaspetto. %ellHera della comunicazione informatica e massK mediologica, gli allievi di oggi hanno sviluppato stili di apprendimenti pi complessi. &estiscono informazioni simultanee in contesti ad elevata complessit e sviluppano uno stile di apprendimento di tipo reticolare con potenzialit ricche di una pluralit di dimensioni che il modello scuola tradizionale non riesce a soddisfare, ponendo dei limiti allo sviluppo del pensiero che resta convergente su itinerari prefigurati con il risultato di buoni risultati nelle esercitazioni ma difficolt nellHutilizzare le conoscenze apprese a scuola come acquisizione di competenza. 'n punto debole rilevato 8 la mediazione didattica: si tende a seguire lHapproccio epistemologico della disciplina e non lHordine psicologico e di incontro naturale con le conoscenze disciplinari da parte dellHallievo, questo implica un ritardo nel raggiungimento della consapevolezza delle potenziali applicazioni dei saperi ai problemi pratici e reali nella vita degli studenti. @gni sapere resta separato e cristallizzato. )a scuola italiana 8 carente di una metodologia della ricercaKazione che appare circoscritta ai progetti e non sembra interessare lHapprendimento curricolare e ordinario. Mueste carenze riguardano tutti i segmenti scolastici anche se sembra che la scuola primaria tende a soffrire di meno di queste lacune proprio per la sua organizzazione flessibile, per la consuetudine sviluppata dai docenti a lavorare insieme che rendono la mediazione didattica pi efficace e la didattica di laboratorio pi diffusa e pervasiva. @gni allievo ha il diritto di partecipare alla redazione di un curricolo verticale costituito da 'nit di /pprendimento integrate e contestualizzate. @gni realt deve essere riconosciuta nella sua problematicit esistenziale e deve sollecitare nei giovani una serie di perchJ, su queste domande focali va poi sviluppata lHattivazione della ricerca di risposte per orientare lHazione del ragazzo. %ella scuola cosD impostata lHallievo impara a ricercare le fonti della conoscenza, a selezionare documenti, a lavorare in gruppo ed a confrontare idee e procedure operative per incrementare qualit ed efficacia del suo lavoro. )Hesigenza di rispettare e valorizzare la dimensione personale ed unica di ciascun soggetto, di promuovere lo sviluppo dei 7otenziali ?ndividuali di /pprendimento, di orientare capacit e talenti verso processi di inclusione sociale. )a crescita della scuola quale risposta ai mutamenti sociali in essere 8 promossa dai docenti pi impegnati e competenti che ricercano ogni giorno buone pratiche, inventano nuove attivit e metodologie di azione, organizzano buone mediazioni didattiche. /nche a scuola vanno ricercati modelli organizzativi sostenibili nellHambito della classe. )Happrendimento cooperativo, la didattica di laboratorio e lHattivit per gruppi di allievi sembrano assicurare buoni livelli di fattibilit in questo senso. )a tendenza 8 quella alla personalizzazione di itinerari cognitivi e di sviluppo congruenti con i potenziali di apprendimento e con le esperienze pregresse di ogni alievo, )e riforme che hanno portato allHattuale sistema scolastico e quelle in atto che continueranno ad essere fatte hanno sviluppato e svilupperanno una sempre maggiore tendenza verso il cambiamento del rapporto tra docente e allievo: il docente non si fa veicolo di conoscenze disciplinari, nJ pretende di stabilire con lHallievo una comunicazione unidirezionale, ma stabilisce un dialogo fondato sullo scambio di valori e sulla reciprocit. )e indica#ioni Na#ionali del 0<<* e 9uelle del 0<10 per la costruzione nel = ciclo sottolineano lHesigenza di valorizzare le esperienze per assecondare il naturale sviluppo dei processi di apprendimento. )a scuola, nellHorganizzazione e nella costruzione del curricolo deve saper trovare le modalit per promuovere e sostenere la personalizzazione dei processi cognitivi e pu6 a tal fine avvalersi dellH'nit /pprendimento>)avoro che fungono come costruttori di percorsi di crescita ed

itinerari curricolari nellHambito dei quali ogni allievo trova spazi per essere soggetto decisionale dellHulteriore indirizzo di sviluppo. )H'nit di /pprendimento>)avoro a differenza dellH'd/ (basata sulla relazione apprendimentoKinsegnamento) 8 centrata sui processi di apprendimento personali e soggettivi dellHallievo contestualizzati in situazioni problematiche reali, assumendo la prospettiva dellHallievo stesso costruendo reti concettuali atte ad orientare lo sviluppo dellH'nit stessa e di un curricolo di apprendimento modulato secondo capacit e potenziali di sviluppo personali. @gni approccio cognitivo deve assumere una logica ologrammatica che consenta agli allievi di percepire ogni unit del sapere come rappresentazione pluridimensionale della realt in cui le diverse parti sono in relazione reciproca le une alle altre. )e ?ndicazioni %azionali privilegiano il patrimonio soggettivo e la valorizzazione delle esperienze dellHallievo che rappresentano il patrimonio in cui vanno a stratificarsi e combinarsi le conoscenze disciplinari e le abilit e competenze da sviluppare a scuola che si deve impegnare a rendere problematica la realt ed a ricercare soluzioni a problemi complessi nella realt stessa, stimolando il soggetto a porsi domane focali su nuclei tematici di riferimento ed a trovare risposte nelle conoscenze codificate nelle diverse disciplineB cosD le capacit potenziali dellHallievo, incontrandosi con l conoscenze disciplinari, si traducono in competenze. )e ipotesi risolutive cosD formulate, finch8 resistono ad ogni tentativo di falsificazione, assumono valenza di verit probabile e vengono generalizzate quali teorie risolutive di fronte a problemi analoghi (si applica la metodologia di ricerca scientificaKdeduttiva), il transfert delle conoscenze produce competenze. )H'nit di /pprendimento>)avoro pu6 essere rappresentata anche con il diagramma di &orXin (vd. pg!21): nella fase progettuale il team di docenti predispone la cotruzione dellH'./. decidendo se tale unit 8 comune alla classe o a un gruppo di allievi o se appartiene solo a un singolo allievo, ne individua gli obietti&i /ormati&i in rapporto alle mete educati&e individuate quale $ro/ilo Educati&o Culturale e $ro/essionale, prevede la durata dellH'./ e ne prevede la durata in rapporto al nucleo tematico di riferimento che rappresenta il fulcro interdisciplinare di conoscenze ed idee codificate nelle diverse discipline. ? docenti selezionano quindi le discipline afferenti al problema e ordinano le conoscenze di ciascuna disciplina secondo lHordine psicologico degli allievi, in rapporto allHet e al livello di sviluppo cognitivo. ? docenti inoltre organizzano metodologie standard per dare agli allievi tutte le opportunit per esprimere conoscenze pregresse, credenze e visioni personali del mondo. 7ossono essere organizzate attivit di brainstorming, inoltre la classe per essere sostenibile pu6 essere organizzata in gruppi di allievi diretti dal docente che promuove la collaborazione ed il team XorRing. 5a quanto detto emerge che le ?ndicazioni %azionali non propongono metodi di insegnamento, bensD percorsi di sviluppo di competenze nellHambitodei quali lHallievo 8 posto al centro, tuttavia sovvertendo lHordine metodologico delle discipline cH8 il rischi che il sapere possa risultare frammentario, ma ci6 non si verifica se gli allievi incontrano in modo naturale le conoscenze scoprendole come risposte alle loro domande come risposte che forniscono diverse prospettive sul come osservare un fenomeno (un fatto), in questo modo le conoscenze acquisite vengono assimilate e selezionate su categorie per poter essere FrispolverateG nel momento in cui ci servono, e quindi il sapere non sar pi frammentario ma coordinato e coerente, inoltre in base allo specifico sviluppo cognitivo ed alla modalit di pensiero del soggetto le conoscenze verranno personalizzate e interiorizzate con pi facilit. )a costruzione di un curricolo didattico si fonda sullHanalisi preliminare dei bisogni formativi degli allieviB tale analisi si avvale di competenze psicologiche e di osservazione (vd.osservazione sistematica J7ia[et) ed intuizione da parte dei docenti che cercano di individuare il $IA =poten#iamento Indi&iduale di Apprendimento) degli allievi. ?l modello privilegiato oggi dalla scuola 8 il modello per mappe concettuali che consta di una mappa concettuale di base comprensiva dei concetti fondamentali caratterizzanti lHargomento da trattare o il problema da risolvere. &ardner nellHanalisi del sistema scolastico ha individuato come una delle principali cause de,lHimproduttivit del sistema scolastico la discontinuit verticale tra i segmenti costitutivi del sistema scolastico e la discontinuit orizzontale tra scuola ed e9trascuola. ?n un certo senso gi nel !(2 la relazione :assino sottolineava il bisogno di un processo educativo unitario in cui si realizzasse un continuum formativo che assecondasse la processualit dello sviluppo integrale della personalit degli allievi. %ella costruzione di un curriculo verticale (come principale modello per rispondere a tali esigenze vd. 7g ! " a ! # schema). %ella fase progettuale il 3ollegio 5ocenti progetta consultando le indicazioni nazionali ed il 7@: della scuola, . allHinizio della /ase Atti&a i docenti di classe condividono con gli allievi il nucleo tematico

procedendo al 3ontratto formativo o 7atto di 3orresponsabilit 2. )a $ro!etta#ione flessibile ipotizzata fino a questo punto viene modificata secondo gli indirizzi tematici suggeriti dagli allievi. ,. ? compiti@atti&it, dei gruppi di lavoro integrati dalla rete concettuale costruita con gli allievi sono il momento di incontro tra la matrice cognitiva degli allievi e gli OSA disciplinari ". ?l curriculo &erticale viene costituito nelle personalizzazioni degli apprendimenti 4. )e produzioni pi significative e le prove di verifica degli allievi vengono confrontate con atteggiamenti e saper essere degli allievi vengono confrontate con atteggiamenti e saper essere degli allievi nella vita sociale. Muesto modello ideale quale orientamento e meta per il raggiungimento di obiettivi cognitivi, etici e relazionali e della comunicazione, corrisponde a un saper essere quale obiettivo formativo di un allievo che in et corrispondente alla conclusione di ciascun ciclo scolastico, si mosti capace di dialogare con allievi di pari et e livello di istruzione e formazione appartenenti alla 3omunit $uropea. )a riforma dei cicli che si 8 compiuta nel corso degli ultimi 2 anni nel sistema scolastico italiano in accordo con i camanDbianti storicoKeconomicoKsociali de nostro tempo 8 orientata verso una scuola del saper essere piuttosto che della conoscenza nozionistica (o almeno a questo dovrebbe tendere) in cui 8 lHalunno il centro focale del sistema. *isponde allHesigenza di valorizzare gli anni di formazione dalla scuola dellHinfanzia che si configura come fondamento e primo livello di scolarizzazione di cui il percorso successivo nella scuola primaria rappresenta una continuit dove il fine ultimo 8 lo sviluppo di potenzialit e talenti. )a scuola dellHobbligo del = ciclo rivolta ad allievi dai 1 ai quattordici anni deve fondare la didattica sul potenziale educativo e di apprendimento dei soggetti seguendo le direzioni di sviluppo del singolo allievo, gli apprendimenti non devono essere intesi in modo costrittivo , ma devono tradursi in opportunit per stabilire relazioni sociali e per potenziare livelli di comunicazione e di esplorazione dellHambiente. Canno privilegiate le direzioni di sviluppo relative a: . 5imensione comunicativa e sociale 2. 5imensione cognitiva (problematizzazione, ricercaKazione) ,. 5imesione affettiva. *elazionalit, comunicazione, socializzazione, cognitivit, operativit son o i fondamenti di unHeducazione attenta alla formazione complessiva integrale della personalit, considerata nella molteplicit ed unitariet delle sue dimensioni in cui sapere, saper fare e saper essere siano coniugate come ultima finalit della scuola di primo ciclo.

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