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DEMOCRAZIE E DEMOCRATIZZAZIONI Il testo di Leonardo Morlino contiene unanalisi dei processi di democratizzazione che hanno avuto luogo in questi

anni nelle diverse aree del mondo. Tuttavia lobiettivo dellautore non quello di discutere lampia letteratura pubblicata sul tema, ma egli intende invece presentare le principali riflessioni teoriche nate da ricerche da lui dirette, confrontandole con la letteratura esistente in materia. Introduzione In prima analisi la democratizzazione comprende sia la transizione da regimi non democratici (soprattutto autoritari), a regimi democratici diversi; sia i successivi eventuali processi di instaurazione, consolidamento, crisi o crescita della qualit democratica. Capitolo primo Democrazia, democrazie, quasi-democrazie Mutamento e democrazia I quesiti fondamentali che si pone lautore riguardano soprattutto le seguenti cinque transizioni: 1) dalla democrazia a diversi tipi di autoritarismo; ) da regimi non democratici a regimi democratici; !) da un tipo di democrazia ad un altro; ") da una democrazia reale di #assa qualit ad una democrazia di qualit maggiore; $) da un tipo di democrazia nazionale ad uno sopranazionale. %er analizzare la democratizzazione occorre innanzitutto: a) definire in modo circostanziato una democrazia; quindi b) definire i diversi modelli di democrazia in modo da coglierne i passaggi ed i cam#iamenti interni c) infine dare qualche indicazione riguardo alle situazioni in cui un certo assetto politico istituzionale in corso di mutamento non & ancora pienamente democratico, ma non & neanche completamente non democratico. efinizioni di democrazia Il termine 'democrazia( (etimologicamente: potere del popolo) & denso di riferimenti ideali e reali, tanto che ha generato am#iguit e significati diversi. )egli ultimi decenni la definizione pi* accreditata definisce democrazie: 'tutti i regimi contraddistinti dalla garanzia reale di partecipazione politica pi! ampia della popolazione adulta maschile e femminile e dalla possibilit" di dissenso e opposizione#. %er +artori democrazia &: 'un sistema etico$politico nel quale linfluenza della maggioranza affidata al potere di minoranze concorrenti che lassicurano ( appunto attraverso il meccanismo elettorale. ,na formulazione pi* articolata definisce la democrazia come: %il meccanismo che genera una poliarchia aperta la cui competizione nel mercato elettorale attribuisce il potere al popolo e specificamente impone la responsivit" &con tale termine si intende la capacit dei governanti di rispondere alle domande dei governati) degli eletti nei confronti dei loro elettori#. -ale definizione comprende anche i valori li#erali e democratici come competizione e pluralismo propri degli assetti poliarchici. +chmitter e .arl nella loro definizione di democrazia aggiungono alla competizione anche la cooperazione per evidenziare limportanza di una adesione collettiva a valori regole e istituzioni, allinterno dei quali non solo si compete ma anche si colla#ora. +econdo +chmitter e .arl : ' una moderna democrazia politica un sistema di governo nel quale i governanti sono considerati

responsabili per le loro azioni nella sfera pubblica da parte dei cittadini, che agiscono indirettamente attraverso la competizione e la cooperazione dei loro rappresentanti eletti#. Tra le norme e le istituzioni che contraddistinguono un regime democratico, si possono indicare almeno i seguenti aspetti' linsieme di regole formali e procedure che disciplinano il voto a suffragio universale( le elezioni libere, periodiche, competitive( una struttura decisionale e di controllo eletta con le norme suddette &di solito corrispondente ad una assemblea parlamentare, un primo ministro, un governo responsabile verso il parlamento)( un insieme di strutture di intermediazione rappresentate dai partiti. )ccanto alla definizione di democrazia generale, si delineano le seguenti definizioni' democrazia genetica, procedurale, minima, normativa. -ra le norme e le istituzioni che contraddistinguono un regime democratico, si possono indicare almeno i seguenti aspetti: linsieme di regole formali e procedure che disciplinano il voto a suffragio universale; le elezioni li#ere, periodiche, competitive; una struttura decisionale e di controllo eletta con le norme suddette (di solito corrispondente ad una assem#lea parlamentare, un primo ministro, un governo responsa#ile verso il parlamento); un insieme di strutture di intermediazione rappresentate dai partiti. /ccanto alla definizione di democrazia generale, si delineano le seguenti definizioni: democrazia genetica, procedurale, minima, normativa. emocrazia procedurale, & corretto sostenere che il regime democratico & quello che consente la maggiore incertezza in ordine al contenuto concreto delle decisioni che gli organi eletti o elettoralmente responsa#ili possono assumere. efinizione genetica, di democrazia come insieme di norme e procedure che risultano da un accordo0compromesso per la risoluzione pacifica dei conflitti tra gli attori sociali, politicamente rilevanti, e gli attori istituzionali presenti nellarena politica. -ale definizione permette di cogliere un aspetto importante, ci1 che la democrazia & un regime concretamente caratterizzato da regole e istituzioni che contemperano ovvero #ilanciano aspetti diversi. efinizione minima, indica quali siano gli aspetti minimi essenziali e controlla#ili che consentono di sta#ilire una soglia al di sotto della quale un regime non pu1 essere considerato democratico. emocrazia ideale o normativa include la protezione e affermazione di valori e diritti essenziali alla realizzazione di li#ert ed eguaglianza. Modelli di democrazia 2a tradizionale classificazione distingue: 1 democrazie presidenziali (elezione diretta del capo dello stato); democrazie parlamentari (il capo dello stato & una figura rappresentativa e lesecutivo dipende dalla fiducia del parlamento); ! " Tipologie multiple e tipologie polari ,n altro insieme di caratteristiche che definiscono una democrazia & dato dal sistema partitico. I fattori salienti in un democrazia sono: a) istituzioni di governo; #) sistema partitico; c) societ civile3politica. /ltri due modelli rilevanti sono: la democrazia plebiscitaria e la democrazia fortemente democrazie semipresidenziali.

maggioritaria. %er *egimi di transizione si intendono tutti quei regimi preceduti da unesperienza autoritaria o tradizionale, cui faccia seguito un inizio di apertura, li#eralizzazione e parziale rottura della limitazione del pluralismo. -ali regimi di transizione potranno essere meglio compresi quando saranno analizzati i regimi autoritari e alcuni altri regimi non democratici, nei capitoli successivi. Capitolo Secondo Le alternative non democratiche I modelli di regime non democratico sono fondamentale tre: 1 lautoritarismo, il totalitarismo ! regime tradizionale.

2e dimensioni pi* importanti per approfondire meglio i regimi non democratici sono: il grado di pluralismo politico, lideologia, il grado di partecipazione e mo#ilitazione politica, la composizione del gruppo che esercita il potere, infine, la presenza di norme am#igue e mal definite. /lle quali va aggiunto la strutturazione istituzionale che spesso viene dimenticata. 1 +artecipazione laspetto pi* importante da considerare & la mo#ilitazione ossia il quantum di partecipazione di massa indotta e controllata dallalto, nonch4 lassenza di garanzie reali attinenti i diversi diritti politici e civili. +luralismo , centrale & il grado di pluralismo limitato e non responsa#ile che pu1 andare dal monismo ad un certo numero di attori rilevanti ed attivi nel regime. %er ogni regime sar poi opportuno verificare quali siano gli attori rilevanti. 5uesti si possono distinguere in attori istituzionali (lesercito la #urocrazia leventuale partito unico), e attori sociali (la 6hiesa, i gruppi industriali o finanziari, i proprietari). 6i1 rimanda al concetto di pluralismo limitato e coalizione dominante. 2e elezioni o altre forme di partecipazione elettorale che eventualmente possano esserci, non hanno un significato democratico ma soprattutto un significato sim#olico di legittimazione espressione di consenso e sostegno a favore del regime da parte di una societ civile controllata e non autonoma. 2a coalizione & dominante in termini di risorse coercitive, al momento della instaurazione del regime. 1 ,iustificazione ideologica, importante & il grado di ela#orazione della giustificazione ideologica del regime. /lcuni autoritarismi sono contraddistinti dal fatto che la loro legittimazione avviene sulla #ase di mentalit secondo lespressione del sociologo tedesco -heodor 7eiger, cio& semplicemente sulla #ase di alcuni 'atteggiamenti mentali o intellettuali(, di alcuni valori, pi* o meno am#igui (patria, nazione, gerarchia, autorit ecc.), in altri regimi la giustificazione & di tipo personale, in altri ancora manca qualsiasi giustificazione. -trutturazione istituzionale, riguarda le strutture politiche che vengono create ed istituzionalizzate nel regime non democratico. )utoritarismi 8iversi autori classici hanno tentato di definire lautoritarismo, 9ar: lo faceva coincidere con la categoria di #onapartismo, 7ramsci con quella di cesarismo, 2inz lo spiega con la presenza di mentalit caratteristiche, con la mancanza o quasi di mo#ilitazione politica estesa (tranne nel momento della loro ascesa),con la presenza di un leader o un ristretto gruppo che esercita il potere e che si garantisce un esercizio della repressione con scarsi limiti. 2inz postula anche,riguardo alla definizione di autoritarismo, un pluralismo politico limitato, indicando cos; la presenza, per quanto limitata, di uno spazio oggettivo per le opposizioni anche se represse in gradi diversi. < infatti anche

in un sistema o regime politico autoritario possono esistere diverse forme di opposizione, semi0 opposizione o pseudo0 opposizione: da quella attiva a quella passiva, legale o illegale. 9olto spesso il regime fa mostra di tollerare un certo grado di pseudo0 opposizione per dare una facciata li#erale al proprio autoritarismo. I ==limiti formalmente mal definiti>>nellesercizio della repressione, di cui parla 2inz, risaltano il contrasto con la certezza del diritto propria della democrazia. %er quanto riguarda il leader che detiene lautorit, di solito si tratta di personalit carismatiche che attuano una vera e propria personalizzazione del loro potere. <sistono quindi diversi modelli autoritari, di ognuno #isogna distinguere la struttura del regime, se & militare, #urocratica, o politica, o ancora economica, la sua giustificazione ideologica e in particolare se il regime si poggia su valori moderni o tradizionali, il grado di mo#ilitazione,la sua istituzionalizzazione e cio& quanto la partecipazione possa essere indotta. ?egimi personali e regimi militari 6on regimi personali si intendono quei sistemi autoritari in cui un leader ha una funzione centrale e carismatica,la legittimazione del suo potere non proviene da alcuna istituzione e tutti, siano gruppi sociali o economici o militari, gli sono su#ordinati. )on esistono organizzazioni di massa, il pluralismo perde di significato e i rapporti politici diventano relazioni dirette con il leader. 2intero paese diventa una sua propriet, patrimonialismo e personalismo si coniugano. 8i solito i regimi personali nascono da un processo di trasformazione di regimi autoritari di altro tipo. Il regime militare invece ha per protagonista un gruppo di ufficiali o militari appunto, ed & un regime che nasce di solito da un colpo di stato, anche se non sono pochi gli esempi di colpi di stato che non sono sfociati necessariamente in regimi militari in senso stretto (come in /sia,/frica e /merica 2atina tra il 1@"$ e il 1@A$). 2ideologia che sta alla #ase di questi regimi non & certo articolata e complessa, di solito fa appello allinteresse nazionale, alla sicurezza, allordine. +e vi & un leader militare prevalente si parla allora di autocrazia, o di tirannia militare, quando poi il tiranno giunge a dominare anche lesercito in maniera personalistica allora il regime diventa di tipo personale. +i dice invece cleptocrazia un regime caratterizzato da personalismo e corruzione. 8i solito lesercito,la principale struttura di potere che caratterizza questi sistemi, & poco efficiente e professionale, ci1 rende questi regimi insta#ili per le loro stesse caratteristiche. )ei regimi militari occorre anche distinguere il grado di penetrazione dei militari nelle strutture politiche o economiche preesistenti. %erci1 distinguiamo tra un ruolo di controllo, ovvero di guida di settori gi autonomi, o di direzione degli stessi settori, o ancora di amministrazione di questi settori, il che ne comporta una vera e propria colonizzazione. )ordlinger parla a questo proposito di militari moderatori ( ci1 configura un regime militare0civile), guardiani (quei regimi che controllano direttamente il governo e si pongono il mantenimento dello status quo e dellordine come o#iettivo) e militari governanti ( sono quei regimi che hanno un grado di controllo e penetrazione nelle strutture politiche, economiche o #urocratiche pi* profondo). )ei regimi con militari governanti, pi* alta & la repressione, maggiore la pro#a#ilit di persistenza. %erch4 i militari intervengono 2e motivazioni pi* importanti dellintervento militare non sono militari, ma politiche, come lassenza di istituzioni politiche consolidate ( pensiamo alle fragili democrazie di molti stati del -erzo mondo che vengono rovesciate). +oggetti di questi interventi sono i militari perch4 naturalmente sono loro che detengono il monopolio della forza in ogni paese. 9olto importanti sono poi le condizioni o pre0 condizioni politiche che facilitano o meno lintervento, quasi sempre la situazione politica interna del paese. %rendiamo il caso dell/frica durante gli anni tra il 1@BC e il 1@D$, qui i colpi di stato erano associati a una forte mo#ilitazione sociale, allassenza di consolidate istituzioni politiche, alla presenza di forti divisioni etniche o locali. I militari inoltre, oltre a possedere armi pesanti, sono anche lorganizzazione pi* potente della societ. /l di l di questi aspetti, possiamo chiederci cosa effettivamente spinge i militari a intervenireE )ordlinger risponde sottolineando gli aspetti corporativi. In situazioni di disordine civile o di crisi, i militari difendere##ero i loro interessi, per prevenire tagli al #ilancio delle spese per la difesa o aumentarle. Fi & anche un ulteriore interesse di classe consistente nella minaccia percepita dalle classi medie dalla politicizzazione delle classi inferiori. 7li interessi cam#iano a seconda delle diverse aree geopolitiche, in /frica gli interessi di classe si identificano con interessi etnici o regionali. ,n ufficiale che guida un gruppo o parte dellesercito nellintervento, lo fa per interessi personali. )aturalmente il principale fattore che limita

lazione di intervento & riscontra#ile nellesistenza di un partito di massa o sistema dominante che svolge un ruolo di sta#ilit. ?egimi civili0militari I principali regimi civili0militari sono due: i regimi #urocratici0militari e quelli corporativi. 2esempio di regime burocratico$militare pi* frequente & rappresentato da una coalizione di ufficiali e #urocrati. )on vi & un partito di massa dominante, ma piuttosto un partito unico voluto dal governo che tende a ridurre la partecipazione politica della popolazione. 8i solito in questi regimi, istituzioni tradizionali come la monarchia o la chiesa hanno un posto importante. )on si tratta di regimi tradizionali, anzi a volte possono dar vita a processi di modernizzazione, industrializzazione, ur#anizzazione o sviluppo dellistruzione. / emergere in questi casi & il ruolo di tecnici e il ricorso a maggiori misure repressive (esempi si sono avuti in Grasile, /rgentina, nella +pagna di %rimo de ?ivera o nel %ortogallo di +alazar). Il regime corporativo & invece caratterizzato da una partecipazione controllata della comunit politica (costituita da una oligarchia civile0militare), la stessa espressione sottolinea pi* la #ase ideologica pi* che una coalizione dominante. Il corporativismo & un sistema di rappresentanza degli interessi di alcune unit costituite, organizzate e riconosciute dallo stato. +ono regimi altamente strutturati e innovativi. +i distingue inoltre tra corporativismo includente( politiche dirette a includere gruppi importanti) o escludente. /l centro di questi regimi vi sono poi stati i regimi detti populisti, con riferimento all/merica 2atina. +ono regimi o movimenti caratterizzati da forme di mo#ilitazione dallalto di masse popolari non sempre organizzate, dalla presenza di un forte leader carismatico e da un rapporto diretto, non mediato, tra questi e le masse. 5ualcuno l ha definita una strategia politica di un leader personalista. ?egimi di mo#ilitazione I regimi di mo#ilitazione sono quei regimi nei quali ritroviamo il ruolo preminente del partito unico o egemonico, pur con significative differenze. Il primo modello & quello del regime nazionalista di mo#ilitazione, che nasce dalla lotta per lindipendenza nazionale diretta da unelite locale o da una personalit carismatica, che guida il partito verso una mo#ilitazione dal #asso. <sempi di questi regimi si trovano in molti paesi africani durante il processo di decolonizzazione degli anni sessanta. Il secondo modello di regime mo#ilitativo & il regime comunista di mo#ilitazione, con chiaro riferimento ad aree geopolitiche come l<uropa orientale e l/sia nel secondo dopoguerra. +i tratta di un regime corrispondente ad una sorta di ==stato0partito>>, a partito unico naturalmente, con una forte capacit di controllo sulla societ. I militari in questi casi mantengono un ruolo di garanti del regime(non senza qualche confusione a volte tra ruoli militari e partitici). 2ideologia che legittima questi regimi & quella mar:ista0leninista. 2e varianti ideologiche che si sono avute in alcuni paesi, come il titoismo o il maoismo, sono degli adattamenti alle condizioni sociali o culturali del paese. 2a diversit di questo modello rispetto al precedente, non sta nellideologia in s4, ma nel differente risultato che tale ideologia ha prodotto agendo in contesti diversi. )el primo caso si tratta di paesi che hanno prima lottato per lindipendenza, e , poi, hanno instaurato un nuovo regime. )el secondo modello, la stessa ideologia si afferma in paesi gi indipendenti, che magari escono da esperienze totalitarie. Il terzo modello & il regime fascista di mo#ilitazione, si applica a un caso solo, lItalia tra il 1@ e il 1@"!, ed & stato un vero e proprio regime non democratico di massa, instaurato in seguito a un fenomeno di mo#ilitazione delle classi inferiori. 6aratterizzato dalla presenza di un leader carismatico che ha guidato il processo instaurativo, e da un pluralismo limitato (che quindi lo differenzia da un totalitarismo vero e proprio) rappresentato dalla presenza di istituzioni tradizionali quali la chiesa e la monarchia. 2a sua ideologia & fortemente nazionalista, perci1 aggressiva ed imperialista. %ossiamo citare un altro tipo di regime applica#ile ad un caso in particolare e parlare di regime di mo#ilitazione a #ase religiosa. H il tipo di regime che si & instaurato in Iran attraverso una figura carismatica come .homeini e presenta la particolarit di #asarsi non sul partito ma sul clero e di avere una ideologia altrettanto totalizzante nelle sue applicazioni, come la religione musulmana.5uesti regimi continueranno a proporsi come alternative ad assetti democratici identificati con un Iccidente di cui non si condividono i valori e che continua ad essere visto nel ruolo di oppressore. -otalitarismi / differenza dei regimi autoritari, quelli totalitari sono caratterizzati da monismo,(ovvero assenza di pluralismo seppure limitato), con preminenza del partito unico come struttura #urocratica e

gerarchizzata che controlla tutta la societ civile, da unideologia finalizzata alla legittimazione e al mantenimento del regime, dalla presenza di unalta mo#ilitazione sostenuta dal partito e da limiti non prevedi#ili al suo potere. 2a repressione a cui fa ricorso questo tipo di regime & un terrore totalitario che colpisce nemici potenziali o oggettivi, perfino seguaci o mem#ri della stessa &lite dirigente se giudicati di intralcio alle politiche del regime, o meglio del leader. <sempi noti di totalitarismo sono la 7ermania nazista e l,nione +ovietica stalinista, nazionalista la prima, internazionalista la seconda, o anche la 6ina di 9ao, per certi versi 6u#a, la ?omania, il Fietnam del )ord. Il fascismo italiano si situa al confine tra autoritarismo e totalitarismo. ?egimi tradizionali +ono quei regimi #asati sul potere personale del sovrano che tiene legati i suoi colla#oratori con un rapporto di paure e ricompense, dove il suo potere non & limitato da norme o giustificato da ideologie. +ono regimi tipici di paesi come il 9edio Iriente e gli <mirati /ra#i ,niti. ,na conclusione parziale /##iamo elencato le principali alternative non democratiche che si sono succedute nei decenni passati e che sem#rano concluse definitivamente, anche se non & impro#a#ile che in paesi come l/frica vi potr essere in futuro un leader che convincer &lite poco democratiche di riuscire a risolvere i loro pro#lemi. 2alternativa autoritaria possi#ile invece alla democrazia occidentale potr essere la pseudo0democrazia, cio& quel regime simile per molti aspetti formali alla democrazia, ma a cui non corrisponde una garanzia reale di diritti.

Capitolo Terzo Dalla democrazia allautoritarismo .uali transizioni In questo capitolo si analizzano le principali dinamiche di transizione da un regime democratico a uno non democratico. 5ueste transizioni possono essere diverse ma non tutte egualmente frequenti. 2a transizione per esempio dalla democrazia al totalitarismo & piuttosto rara, si & avuta solo con il passaggio dalla repu##lica di Jeimar al nazismo, cos; come rara risulta la transizione dalla democrazia a un regime militare. 2e transizioni pi* frequenti sono dalla democrazia a regimi civili0 militari e quella a regimi autoritari Kcivili, cio& regimi di mo#ilitazione (comunista o fascista). /risi e crollo democratico' le definizioni %er capire queste transizioni #isogna capire le dinamiche interne al regime democratico. +i parla di crisi democratica quando emergono limiti allespressione dei diritti politici e civili, quando la partecipazione politica & limitata. H la crisi delle li#eral0democrazie di massa, capitaliste, nelle quali cio& la propriet privata e il mercato rimangono aspetti cruciali del sistema. Iltre alla crisi della democrazia, vi sono anche crisi nella democrazia, quando cio& si registra il cattivo funzionamento di alcune strutture ( crisi governative), o quando si inceppano i rapporti tra societ e partiti. ,na crisi nella democrazia pu1 sfociare in una crisi della democrazia, e questa pu1 degenerare fino a un mutamento di regime. /risi e crollo democratico ' la dinamica 2inizio della crisi presenta un inasprimento del conflitto politico, una polarizzazione o una maggiore radicalizzazione (aumento della distanza tra i diversi poli politici su pro#lemi sostantivi, ha per arena la piazza o il parlamento), frammentazione partitica e insta#ilit governativa. 9aggiore & la radicalizzazione o frammentazione politica, maggiore sar linefficacia decisionale ( se questultima aumenta, aumenta anche lillegittimit del regime democratico). +i crea a questo punto un circolo vizioso che conduce allimmo#ilismo dellazione politica. +ta alle &lite democratiche, mediante un accordo, il superamento della prima fase della crisi. +e ci1 non si verifica, allora la crisi democratica

nella sua seconda fase, pone le premesse per un crollo del regime. Transizione e instaurazione autoritaria / crisi avvenuta, si ha un periodo di transizione, ovvero quando due coalizioni politiche hanno le stesse pretese di sovranit sul territorio e sulla comunit ( lesempio estremo di ci1 si ha nel caso di una sovranit duale su un territorio, per esempio in una guerra civile). In questa fase nessuna coalizione & ancora riuscita a imporre le proprie strutture. Il punto di partenza della transizione & la crisi0crollo (transizione discontinua), o crisi0trasformazione (transizione continua) di un regime democratico 2a discontinuit o continuit tra il nuovo e il vecchio regime, dipendono dalla maggiore o minore aderenza alle norme di auto Kmutamento. 2a transizione continua & pi* lenta e graduale, con limitato ricorso alla violenza. 2a transizione discontinua presenta una rottura pi* netta con le regole e strutture precedenti, maggiore ricorso alla violenza. Lrequente il caso di transizione discontinua e successiva instaurazione di unit militari. Importante & poi considerare la durata della transizione e gli attori che ne sono protagonisti. 2instaurazione avviene quando uno degli attori riesce a imporsi guadagnando il monopolio e il controllo, creando norme e strutture del nuovo regime, e nuovi interessi rivolti al suo mantenimento ( autonomizzazione dello +tato), cio& linstaurazione consiste nella presa del governo. allinstaurazione al consolidamento Il momento successivo allinstaurazione, cio& alla presa del governo, & la presa del potere, cio& il consolidamento. In questa fase la coalizione politica instaurata si assesta, si rinforza, completa lopera di distruzione del vecchio regime, o la trasforma e riadatta alle nuove esigenze e ai nuovi programmi, aumentando il grado di legittimit interna o internazionale. +i creano nuove strutture chiamate strutture di legittimazione, cio& tutti quegli organi che hanno il compito di controllare la comunit politica e legittimare il regime (riducendo cos; il ricorso alla repressione) . 2e modalit attraverso cui questi organi acquisiscono la legittimit stessa, sono i processi di socializzazione diretti ad educare la comunit ai nuovi valori e credenze del regime. 5ueste strutture possono essere la scuola, o il partito unico, con la sua organizzazione, i suoi quadri, i suoi militanti. 2a socializzazione rientra in un processo pi* ampio che & quello della mo#ilitazione dallalto. /ccanto ad un processo di mo#ilitazione non & infrequente riscontrare anche un processo di smo#ilitazione. 5uestultima a differenza della mo#ilitazione dallalto, non & volta a creare consenso attivo, ma & volta a neutralizzare gli oppositori del regime, a costringerli a conformarsi al nuovo regime, quasi sempre con mezzi coercitivi. <ntram#i i processi, la mo#ilitazione e smo#ilitazione , puntano al consolidamento del regime, luna con la persuasine, laltra con la minaccia o la forza. <siste un altro tipo do smo#ilitazione volto a ridurre allapatia e alla non partecipazione gli stessi sostenitori che potre##ero creare pro#lemi successivamente con la loro partecipazione attiva. Il ruolo della 6hiesa in molti regimi & quello di attore principale, proprio perch4 la chiesa & lunica struttura sociale che i governanti non vogliono o non possono distruggere.

+ersistenza e crisi autoritaria Il consolidamento autoritario si conclude quando la coalizione dominante si & data un assetto sta#ile. 7li esiti del consolidamento possono essere tre: persistenza insta#ile, persistenza sta#ile, crisi. I primi due modelli di persistenza dipendono dal grado di rafforzamento e di legittimit della coalizione dominante ( cio& dalla presenza o meno di disordine civile, opposizioni forti o pro#lemi non risolti). 5uando la coalizione dominante si incrina, quando viene meno il patto alla #ase del regime, pu1 giungere la crisi autoritaria. 9a quali sono le cause di una crisi autoritariaE %ossono essere trasformazioni nella struttura e nelle preferenze della coalizione dominante,il passaggio allopposizione di alcuni protagonisti della coalizione, trasformazioni socio0economiche. +enza dimenticare limportanza del fattore internazionale come varia#ile decisiva per spiegare la crisi. )aturalmente le ragioni ipotizza#ili di una crisi saranno pi* duna.

Capitolo Quarto Dallautoritarismo alla democrazia La prima instaurazione 2a dinamica di un regime democratico comprende quattro processi: transizione, instaurazione, consolidamento e crisi. %arliamo qui della transizione e della instaurazione democratica. 2instaurazione di una democrazia per la prima volta in un paese, & un evento di particolare rilevanza. 9a come si giunge a questa prima instaurazioneE Il primo elemento che la spiega & la comparsa dei diritti civili, la li#ert di pensiero, di associazione e riunione, la li#ert di stampa. Il secondo elemento & lespansione dei diritti politici. 5uesti due elementi configurano uno spazio allinterno del quale possono collocarsi tutti i regimi politici, ma soprattutto impongono una serie di trasformazioni tali dalle quali non & pi* possi#ile tornare indietro. 2elemento civile rappresenta linsieme dei diritti necessari alla li#ert individuale, lelemento politico riguarda lacquisizione del diritto di voto, lelemento sociale riguarda quellinsieme di istituzioni che rappresentano il 0elfare state. 2a democrazia riguarda soprattutto lingresso di nuovi strati della popolazione nella scena politica, processo reso possi#ile grazie al diritto di associazione e di riunione, ovvero la possi#ilit di creare sindacati e partiti, il che rappresenta uno dei modi per raggiungere una maggiore eguaglianza sostanziale ( che sfocer tra laltro nel suffragio universale maschile e femminile). <siste una certa diversit nelle esperienze europee riguardo al raggiungimento dei regimi democratici, spiega#ile con le diverse dimensioni relative alle diverse condizioni storiche, come ad esempio la persistenza di paesi di antica formazione contro quelli a recente indipendenza (soprattutto dopo la rivoluzione francese).. )el processo di democratizzazione i fenomeni importanti risultano essere quello della legittimazione, della incorporazione, della soglia di rappresentanza, della soglia del potere esecutivo e dellintroduzione del controllo parlamentare sullesecutivo. La transizione. 6on il termine transizione si intende quel periodo intermedio che sancisce il passaggio dal precedente assetto istituzionale al nuovo regime. %oich4 in molti casi il regime di partenza & un regime autoritario, la transizione comincia quando iniziano ad essere riconosciuti i primi diritti politici e civili, termina quando risulta evidente lassetto democratico raggiunto, di solito ci1 avviene con le prime elezioni li#ere e competitive. Linstaurazione democratica' dimensioni di variazione %er comprendere meglio questo processo distinguiamo tra li#eralizzazione e instaurazione democratica. 6on la prima si intende la concessione dallalto di maggiori diritti politici e civili, al fine di allargare la #ase di sostegno sociale. 2instaurazione democratica & un allargamento completo dei diritti civili e politici, la civilizzazione completa della societ. 2e principali dimensioni di variazione dellinstaurazione da considerare sono: la durata e ruolo della violenza durante linstaurazione, gli attori protagonisti, che possono essere attori istituzionali come lesercito o la #urocrazia o le forze autoritarie detentrici delle risorse coercitive e decisionali. /ltro elemento & la coalizione fondante il regime, quindi linstaurazione ha pi* pro#a#ilit di successo quanto pi* ampia & la coalizione fondante, comprendente tutte le forze politiche attive ( nel caso di conflitto destra0sinistra, lideale di successo dellinstaurazione sare##e la presenza degli uni e degli altri). 2altro aspetto di notevole importanza che caratterizza linstaurazione & la continuit"1discontinuit" delle strutture amministrative e giudiziarie del nuovo regime. Linstaurazione democratica ' fattori esplicativi ,na volta attuata linstaurazione, si considera quale democrazia viene instaurata, considerando le tradizioni politiche del paese, ad esempio la presenza o meno di una tradizione monarchica., o di una guerra civile o altre esperienze conflittuali ( queste esperienze hanno un notevole effetto moderatore nei riguardi del successivo regime). +e un paese & reduce da una politica di massa, linstaurazione

viene detta di ridemocratizzazione, intendendo che il paese ha gi conosciuto una democrazia li#erale (con tutto ci1 che ne comporta:li#ert civili, suffragio, pluralismo politico). -ale precedente esperienza politica influisce sui nuovi assetti governativi agendo come una sorta di memoria storica. 6i1 avviene anche nel caso la precedente esperienza politica sia stata di tipo autoritario, in tal caso, durata e tipo dellesperienza sono fondamentali per capire le condizioni del successivo regime. %i* il precedente regime autoritario & stato totalizzante nelle sue espressioni, pi* risulter lenta lattivazione della societ civile. 2e ragioni della caduta del precedente regime autoritario (sconfitta militare, intervento esterno di altro paese, divisione della coalizione ecc.) sono varia#ili utili da considerare per meglio capire la successiva instaurazione democratica. 2siste una teoria della transizione o dellinstaurazione3 6io& esiste una teoria del mutamento istituzionaleE Fi sono stati alcuni tentativi in questo senso, in realt risultano molto astratti e poco utilizza#ili per farne una teoria. ,na possi#ile teoria della transizione inevita#ilmente si frammenta in quesiti pi* specifici, prendendo in considerazione ora gli aspetti economici, ora le strategie di regime. I8onnel, +chmitter e Jhitehead sono gli autori che pi* hanno tentato questa strada. Capitolo Quinto Tra consolidamento e crisi Definizione 2o#iettivo di questo capitolo & dimostrare la possi#ilit di analizzare e identificare i processi di consolidamento e di crisi. Il consolidamento democratico & quel processo di definizione e fissazione delle diverse strutture e norme del regime democratico e dei rapporti tra le istituzioni politiche e la societ civile, che avviene soprattutto col tempo. )on & per1 un esito necessariamente scontato dellinstaurazione, ad esempio molte crisi e crolli dell<uropa tra le due guerre o nell/merica 2atina sono dovute a un mancato consolidamento della democrazia. Il consolidamento prevede anche una progressiva accettazione, cio& legittimazione del regime e di conseguenza un suo rafforzamento per evitare crisi future. 2a costruzione di questo rafforzamento, la costruzione di rapporti sta#ili tra il governo e la stessa societ civile, avviene in due direzioni: dal #asso verso lalto, cio& dalla societ alle istituzioni ( i partiti ad esempio operano come mezzi per creare consenso, legittimazione a favore delle istituzioni), e dallalto verso il #asso, cio& dalle istituzioni e dai partiti alla societ civile ( i partiti sono intesi come istituzioni pu##liche che incanalano la domanda politica della societ, dirigendola e controllandola). %ossiamo dire quindi che i due termini principali che definiscono il consolidamento sono: la legittimazione e lancoraggio. +e il consolidamento ha successo , avremo una persistenza sta#ile delle democrazia, cio& una lunga capacit di durata, in caso contrario, la democrazia sar predisposta a su#ire diverse crisi nel tempo in relazione a fattori esterni di tipo economico o di altro tipo. 2a sta#ilit inoltre comporta condizioni positive quali istituzionalizzazione raggiunta,legittimit ed efficacia decisionale.

La legittimazione 2a legittimazione & quel processo che sviluppa la legittimit, cio& un insieme di opinioni positive nei confronti delle istituzioni democratiche al potere, la convinzione che esse siano migliori di qualsiasi altra formula istituzionale. Il credere, come scrive 2inz, che per un determinato paese o una particolare congiuntura, non ci sia altro regime adatto ad assicurare certi o#iettivi collettivi in modo soddisfacente. +ono numerosi gli autori che sottolineano limportanza della legittimazione e della legittimit. )on mancano autori, come %rzeMorsNi, che affermino come la legittimit non sia garanzia di sopravvivenza di un regime, che ci1 che conta non & la presenza di legittimit, ma la mancanza di alternative. Il consenso e laccettazione delle regole democratiche possono essere

variegati, di solito se vi & legittimit vi & anche sostegno e azioni di osservanza e o##edienza nei confronti delle istituzioni. Fi potre##e per1 anche essere una sorta di accettazione passiva, una tendenza alla#itudine, alla disillusione rispetto alla capacit della democrazia di risolvere pro#lemi reali. 6ome si pu1 misurare la legittimit e il consensoE %er molti studiosi tramite indicatori empirici ( come i sondaggi di opinione per esempio), per molti altri si tratta di un concetto impossi#ile da rilevare empiricamente. <merge tuttavia, la possi#ilit di una legittimazione limitata, incompleta, esclusiva, in cui almeno unalternativa politica & presente nella mente della gente, un consenso ristretto nel senso che interi settori delle elite non accettano le istituzioni democratiche e ne vengono esclusi, e una legittimazione piena, inclusiva, in cui tutte le organizzazioni politiche sono coinvolte nellaccettazione delle regole democratiche, in cui esiste un consenso esteso e scompare qualsiasi possi#ilit di regime alternativo. 2a legittimazione comporta inoltre la neutralit dei militari che restano nelle caserme una volta accettato il nuovo regime.

Le ancore del consolidamento Il secondo fondamentale elemento di consolidamento, dopo la legittimazione, riguarda il consolidamento dallalto verso il #asso, lancoraggio, o la presenza di ancore, una metafora per indicare un processo di 'aggancio( o legame che le &lite mettono in opera, non i singoli individui, che tuttavia accettano quegli agganci. In termini politici, le ancore empiricamente rilevate sono quattro: i partiti, il clientelismo, il neo 4corporativismo, il gate5eeper dei partiti . I partiti rappresentano delle ancore di consolidamento del regime, con le loro strutture efficienti e funzionali, con la propaganda, con la loro presenza e le loro attivit parlamentari. -utto ci1 porta i partiti ad acquisire un certo grado di controllo sulla societ civile, a divenire delle vere strutture di integrazione e direzione della societ civile ( & importante questo perch4 ci fa capire il paradosso della 'integrazione negativa( a sinistra ad esempio, ovvero come alcuni partiti di sinistra, nati con o#iettivi sovversivi, a##iano finito per incanalare e integrare una protesta che sare##e potuta sfociare in contestazione delle istituzioni democratiche, questo tipo di integrazione, concorre anch essa al consolidamento di questi regimi). %erci1 ai fini del consolidamento, esiste un controllo dell elite di partito sulla societ civile, che si esplica ad esempio nei legami dei partiti con gli interessi organizzati, come le &lite imprenditoriali, i sindacati, le associazioni religiose o i rapporti clientelari. Il clientelismo & infatti unancora forte, rende i singoli individui non organizzati, dipendenti dalle autorit pu##liche e partitiche che possono distri#uire loro #enefici di vario genere. /nche il neo0 corporativismo, caratterizzato da sta#ili accordi tra associazioni imprenditoriali e sindacati, & unancora forte che pu1 includere tutte le persone inserite in unattivit lavorativa. Il gateNeeper riguarda, invece, la capacit dei partiti di controllare laccesso dei gruppi di interesse e delle &lite alle sedi decisionali e di sta#ilire la priorit degli interessi. 5uindi per molte associazioni di interesse il gateNeeper partitico & la strada per difendere i propri interessi. %erci1 il consolidamento democratico & pi* efficacemente descritto proprio a partire dalla varie connessioni tra la legittimazione e un insieme di ancore istituzionali.

Lanalisi empirica il Sud !uropa Fediamo i principali meccanismi di ancoraggio che hanno operato in alcune democrazie contri#uendo al loro consolidamento. In Italia sono state le organizzazioni di partito le ancore pi* importanti, riscontriamo poi la presenza di una legittimit di tipo esclusivo, cio& le sue istituzioni venivano accettate solo in modo parziale e limitato. /nche in 7recia si riscontra un ruolo importante dellorganizzazione di partito ma anche una legittimit quasi inclusiva. In +pagna troviamo una de#ole organizzazione partitica ma diversi accordi corporativi pilotati dalle &lite politiche con , anche

qui, una legittimit quasi inclusiva. In questi ultimi due casi il processo di legittimazione & stato fondamentale per il consolidamento delle &lite democratiche. In Italia invece, la limitata legittimazione non sare##e stata sufficiente al consolidamento, perci1 le altre ancore (cio& il dominio partitico e il suo rapporto con gli interessi organizzati), appaiono particolarmente rilevanti e ci1 & vero per ogni paese in cui il processo di legittimazione non risulta a##astanza ampio da portare da solo al consolidamento. 5uindi in assenza di una legittimazione inclusiva del regime, affinch4 questo divenga consolidato, possono essere necessari lorganizzazione partitica, il clientelismo. Il processo di consolidamento italiano &, dunque, un processo di consolidamento attraverso i partiti. In mancanza di partiti #en organizzati in grado di controllare la societ civile, ed essendo questultima pi* autonoma, le &lite politiche possono giocare un ruolo fondamentale per assicurare legittimit e consolidare il governo, per questo si parla di consolidamento attraverso lite. 2a +pagna & un esempio di questo tipo di consolidamento attraverso le &lite. ,n regime con una legittimazione inclusiva, con la presenza o meno di partiti #en organizzati, con il controllo della societ tramite pratiche clientelari, con una presenza forte dellapparato #urocratico dello +tato, & un regime che ha conosciuto il proprio consolidamento attraverso lo -tato. <questo il caso del %ortogallo, con una legittimit quasi inclusiva, dovuta allincompleta integrazione del partito comunista nel gioco della competizione democratica. /nche la 7recia pu1 essere considerata un caso di consolidamento attraverso lo +tato, ma in questo caso un ruolo fondamentale & stato svolto anche da un leader come %apandreu, perci1 si potre##e parlare anche di consolidamento carismatico, inteso come sottocategoria di quello #asato sullo +tato. +e ne ricava che in determinati regimi democratici, un #asso livello di legittimit pu1 essere compensato dalla presenza di partiti forti e sta#ili. In pratica le forme di ancoraggio sono favorite e auspicate dalle &lite democratiche poich4 introducono sta#ilit e continuit nelle politiche di lungo periodo.

Disancoraggio e crisi H importante tener presente, ed & anche la conclusione principale, che il consolidamento del regime democratico pu1 avvenire anche in presenza di un #asso livello di legittimit. In questo caso molto forte sar lancoraggio. ,na volta raggiunto il consolidamento, un forte ancoraggio diventa superfluo e costoso, ci1 pu1 portare ad una crisi, perci1 un consolidamento con un forte ancoraggio, pu1 portare successivamente ad una crisi interna al regime, ad un rapido processo di disancoraggio. -ipico & lesempio del caso italiano durante il periodo di crisi della democrazia cristiana, cos; come la scomparsa dei socialisti. 6i1 avviene perch4 in un processo di disancoraggio si inseriscono alcuni incentivi, alcuni condizionamenti. %er il consolidamento della democrazia cristiana nella met degli anni quaranta, un fattore condizionante & stata la memoria collettiva del fascismo che ha avuto per molti anni un effetto unificante politicamente, ma anche paralizzante, derivato dal fatto che anche se quel governo non piaceva, era sempre meglio del fascismo, era, quindi, meglio aspettare. 5uesto condizionamento viene meno solo con un ricam#io generazionale. 2altro condizionamento importante & stato il venir meno dellideologia anticomunista propria di molti partiti, con la fine del terrorismo, con la maggiore integrazione politica della sinistra, con la fine dell,rss e anche con un processo di secolarizzazione della societ e di de0ideologizzazione. In ultimo, la crescente complessit della societ civile insieme allemergere dell,nione <uropea, rende sempre pi* difficile il ruolo di gateNeeping dei partiti ( ossia la possi#ilit di ampio condizionamento della strutture partitiche nelle sedi decisionali). In pratica viene meno, attraverso una serie di condizionamenti e incentivi che alimentano il disancoraggio, lintera formula italiana di consolidamento, #asata sui partiti, sul clientelismo e sul gateNeeping. 8i qui la crisi e lemergere di una formula che presenta un segno di continuit con il passato. %er cui gli elementi in cui si articola la crisi sono : la lunga durata del governo, la forte centralizzazione statale, legami forti tra interessi e partito, un elettorato congelato.

662sportabilit"77 della teoria dellancoraggio3 2e ipotesi affrontate fin qui si riferiscono al sud <uropa, vediamo se sono esporta#ili alla situazione di altri paesi. %er l/merica 2atina, anche qui, legittimazione e ancoraggio sono i due elementi da considerare. %aesi come 6olom#ia, Fenezuela. 6ile, 6osta ?ica e ,ruguaO sono caratterizzati da un forte consolidamento, quindi da una legittimazione inclusiva raggiunta grazie ad un impegno concordato delle &lite, grazie a veri e propri patti nella fase instaurativa, e grazie ad una spesa sociale elevata che serve a mantenere il consenso di massa. +i evince un modello di consolidamento #asato sulle &lite, del tipo spagnolo. /rgentina, Grasile ed <cuador conoscono una legittimazione inclusiva, quindi un consolidamento de#ole, con poche forme di ancoraggio. In questi paesi, lassenza di ancoraggi forti porta ad una accentuata insoddisfazione, a reazioni di protesta di fronte a pro#lemi economici, & il caso della crisi argentina allinizio del PPI secolo. 2a stessa assenza di legittimazione o ancore riguarda paesi come il 9essico o 6u#a, in generale tutta l/merica 2atina & interessata da processi di consolidamento pi* de#oli che nei paesi sud0europei. ?iguardo, invece, ai paesi dellest <uropa si pu1 parlare di una legittimazione complessa. %ensiamo a paesi come la +lovenia, la ?epu##lica 6eca e la +lovacchia che hanno dovuto affrontare il pro#lema di una legittimazione dello +tato con una diversa popolazione, una diversa comunit politica, numerose minoranze ( alcune delle quali erano fino a pochi anni fa espressione dei gruppi sociali dominanti). 2a legittimazione politica si accompagna a quella economica e laiuta, grazie sia allesperienza fallimentare delle economie del passato, sia allattrazione esercitata dalle prospere economie occidentali. 9entre in molti paesi del sud <uropa e dell/merica 2atina, la legittimazione & solo politica, nei paesi est0europei vi sono tre forme di legittimazione che si intrecciano:statale, economica, politica; una sorta di legittimazione tridimensionale, o, nel caso sia solo politica ed economica, #idimensionale. Il sistema di ancoraggio di questi paesi & molto scarso poich4 si tratta di societ divenute poco articolate e differenziate a causa dei precedenti regimi autoritari. Lorse solo la %olonia, con una forte presenza cattolica, presenta una qualche forma di articolazione della societ civile. 2unico ancoraggio forte che si pu1 riscontrare & quello legato ai partiti. )aturalmente la prospettiva di integrazione spinge questi paesi sulla via della modernizzazione della struttura #urocratica, dovendo inglo#are parte del sistema legale europeo. Capitolo sesto "lla ricerca di spiegazioni I quesiti Come si spiega linvenzione democratica, la prima instaurazione di una li eral!democrazia di massa" come si spiega la sua di##usione dallEuropa occidentale alle diverse aree del mondo" $uali sono le condizioni essenziali della democrazia oggi% /ome spiegare la prima democratizzazione3 2invenzione democratica si colloca nell<uropa occidentale tra il PIP e il PP secolo e i suoi primi passi ci vengono spiegati da uno studioso come Garrington 9oore, il quale individua alcune condizioni di fondo che portano per la prima volta allinstaurazione democratica. In primo luogo, lesistenza di un equili#rio tra la monarchia e laristocrazia terriera, equili#rio in cui nessuno dei due elementi de##a prevalere. +econdo luogo, una trasformazione economica, prima in senso mercantile, poi in senso industriale, importante ai fini delle trasformazioni politiche. ,n inde#olimento dellaristocrazia terriera, o una sua trasformazione in classe dedita alle attivit industriali e mercantili, fatto che presuppone lintegrazione, in un meccanismo economico volto alla produzione per il mercato, degli stessi contadini. /ltro fattore che spiega linstaurazione democratica, la fine del ==matrimonio tra la segale e lacciaio>>, cio& della coalizione aristocrazia terriera 0industriali ( via sicura verso lautoritarismo) contro contadini e lavoratori, ma al suo posto una maggiore competizione, anche per la conquista di un appoggio popolare, e, quindi , lesistenza di unampia #orghesia ur#ana.

,ltimo fattore importante, la rottura rivoluzionaria col passato, in questo senso le rivoluzioni americana, francese e inglese, si sono rivelate essenziali per la democratizzazione, le stesse guerre mondiali hanno accelerato il passaggio alla democrazia di massa. 9a perch4 le &lite politiche e sociali ammettono, a un certo punto, nellarena politica, le classi inferiori o i loro partiti e sindacatiE %erch4 si sentono costrette ad accettare un tale radicale cam#iamento di regimeE 6i1 avviene se, per esempio, esistono pressioni per un allargamento dei diritti da parte delle classi sociali inferiori, e il rischio che tali pressioni possano sfociare in aperta minaccia o violenza ( quindi il timore di una radicalizzazione nella mo#ilitazione delle classi inferiori), oppure se alcuni diritti e li#ert sono ormai radicati nella cultura politica, se, ancora, alcune classi aristocratiche o #orghesi aspirano allappoggio di aree sempre maggiori della popolazione ( vi &, quindi, una consapevole strategia, da parte delle &lite, di inclusione3esclusione volte a deradicalizzare i possi#ili esisti negativi della nuova coscienza di classe), allora esistono le #asi per un pacifico allargamento politico alle masse organizzate. ,na volta im#occata la strada dellallargamento del suffragio, per le &lite politiche stesse, proseguire nellallargamento verso la democrazia & una scelta o##ligata per evitare una guerra civile. 6os;, ad esempio, la democrazia inglese & il risultato di pressioni della classe operaia, organizzata in sindacati e poi nel partito la#urista, e con una forte #orghesia industriale che non si sente minacciata. 2a democrazia francese & stata invece segnata dalla distruzione del sistema feudale, dalla rivoluzione, dalla diffusione della propriet contadina dopo lespropriazione dei no#ili. 6os; troviamo una -erza ?epu##lica (1ADD), espressione di unalleanza tra #orghesia industriale e classe media ( la classe operaia usc; sconfitta dallesperimento della 6omune del 1ADC). 2a democratizzazione americana procede, invece, per tre fasi diverse : fino alla guerra civile, il nord e la parte occidentale del paese si democratizzano completando il suffragio universale maschile #ianco, dalla guerra civile alla seconda guerra mondiale, e dagli anni quaranta alla fine degli anni sessanta, quando i neri del sud acquistano la piena cittadinanza. In genere si sviluppano due generi di democrazia, la li#eraldemocrazia, come quella francese o inglese, con partiti operai non forti, valori li#erali diffusi ; e la socialdemocrazia, con sindacati #en organizzati, partiti socialdemocratici forti. /ome spiegare la diffusione della democrazia3 2e democrazie si sta#ilizzano in diversi paesi dopo la fine della seconda guerra mondiale, grazie soprattutto al mutato contesto internazionale, alle nuove forme di cooperazione come la )/-I, la 6omunit <uropea, grazie alle mutate strutture socio0economiche e alla creazione del 0elfare state, o +tato sociale. +i sono poi trasformati i partiti, ponendosi, come ancore, al centro del consolidamento democratico, i sindacati, e sono sorte nuove forme di neo0corporativismo. Il regime democratico si consolida nelle aree che presentano queste caratteristiche e poi si diffonde in altre zone dove si riscontra il fallimento dei regimi autoritari, della loro economia, a confronto, invece, del #enessere che la democrazia sem#ra poter assicurare. 2e ragioni profonde del successo della democrazia, si legano anche ad istituzioni, quelle democratiche, che hanno dimostrato la maggiore adatta#ilit alle pi* diverse situazioni e a una coincidenza non casuale tra democrazia e crescita economica. /ltre volte linsediamento della democrazia & favorito da una serie di incentivi volti a promuoverla, come ad esempio interventi militari veri e propri, assistenza elettorale, finanziamenti a forze politiche interne, guidati in genere dagli +tati ,niti. 7li ostacoli, invece, alla democrazia, sono principalmente di natura culturale, come in quei paesi chiusi ad ogni flusso di comunicazione, o in quei paesi le cui culture religiose sono fortemente connesse con la politica. )aturalmente povert, arretratezza o estreme disuguaglianze economiche nei paesi con economie egemonizzate dal petrolio coincidono con culture non secolarizzate. ,n ultimo ostacolo si pu1 individuare nelle differenze etniche, la pro#a#ilit che un paese con un solo gruppo etnico sia una democrazia & tre volte superiore rispetto a un paese multietnico, poich4 qui, partiti e movimenti si strutturano intorno a divisioni che impediscono la comunicazione, tipico & il caso delle democrazie dette consociative, caratterizzate da societ segmentate da divisioni religiose, etniche, linguistiche. %resentano governi con larghe coalizioni, con meccanismi di veto per garantire le minoranze a livello decisionale, governi che prevedono lapplicazione del principio di proporzionalit in tutte le sedi rilevanti.

.uali sono le condizioni essenziali della democrazia contemporanea3 6io& quali sono le condizioni che possono assicurare legittimazione e ancoraggioE Guona parte degli studiosi concordano sul fatto che un primo gruppo di condizioni & dato da fattori economici, cio& pi* una nazione & ricca, pi* aumentano le pro#a#ilit che essa sostenga un regime democratico. 8iversi fattori misurano la ricchezza e la sta#ilit democratica di una nazione, dal reddito pro capite, allindice di alfa#etizzazione adulta, dal tasso di mortalit infantile alle aspettative di vita, tanto pi* alto & lo sviluppo, tanto pi* sta#ile sar la democrazia. /ltri autori, ricordando la lezione di 9ontesquieu, hanno sottolineato limportanza di atteggiamenti e valori quali la credenza nella li#ert, la disponi#ilit a partecipare, lapertura alla negoziazione, al compromesso, alla tolleranza, il rispetto delle leggi. %er altri autori, /lmond e Fer#a, la cultura che meglio sostiene una democrazia, & la cultura civica, una cultura caratterizzata da partecipazione, da unattivit politica vivace, dallassenza di dissensi profondi, da fiducia nel proprio am#iente sociale, da rispetto per lautorit. %er altri autori ancora, una maggiore sta#ilit democratica si ha in paesi con tradizioni religiose protestanti invece che cattoliche. Insomma le varia#ili possono essere molte, ma il senso rimane lo stesso, ovvero che la povert nutre povert e dittature. /lla #ase dello sviluppo delle democrazie, vi & anche la condizione del pluralismo sociale, cio& lesistenza di una societ ampiamente articolata e differenziata in diversi gruppi sociali nei quali sono distri#uite diffusamente le risorse economiche, & il tipo di pluralismo considerato pi* adatto per gli assetti democratici. Capitolo settimo Democrazie senza qualit#$ Il punto di partenza &asciando da parte i regimi i ridi, le ''democrazie di#ettose(( caratterizzate da una garanzia limitata dei diritti politici )democrazia esclusiva*, dalla presenza di gruppi di potere c+e possono limitare lautonomia dei leader eletti )democrazia dominata* o contraddistinta da una garanzia solo parziale dei diritti civili ) democrazia illi erale*, analizziamo le $ualit, c+e rendono uona una democrazia e cosa si intende per uona democrazia% &o #acciamo ric+iamandoci alluso c+e comunemente si #a nel mondo industriale della nozione di $ualit,, da cui emergono tre possi ili connotazioni- $ualit, in relazione alle procedure, $ualit, in relazione al contenuto, e $ualit, in relazione al risultato% Il punto di partenza 2asciando da parte i regimi i#ridi, le ==democrazie difettose>> caratterizzate da una garanzia limitata dei diritti politici (democrazia esclusiva), dalla presenza di gruppi di potere che possono limitare lautonomia dei leader eletti (democrazia dominata) o contraddistinta da una garanzia solo parziale dei diritti civili ( democrazia illi#erale), analizziamo le qualit che rendono #uona una democrazia e cosa si intende per #uona democrazia. 2o facciamo richiamandoci alluso che comunemente si fa nel mondo industriale della nozione di qualit, da cui emergono tre possi#ili connotazioni: qualit in relazione alle procedure, qualit in relazione al contenuto, e qualit in relazione al risultato. /he cos una buona democrazia ,na #uona democrazia, cio& una democrazia di qualit &, prima di tutto, un regime ampiamente legittimato, dunque sta#ile, di cui i cittadini sono soddisfatti (qualit rispetto al risultato), & quellassetto istituzionale sta#ile che attraverso istituzioni e meccanismi correttamente funzionanti realizza la li#ert e luguaglianza dei cittadini. I cittadini che fanno parte di questo tipo di democrazia godono di li#ert ed eguaglianza in misura superiore alla soglia minima ( qualit rispetto al contenuto). Inoltre i cittadini di una #uona democrazia devono poter controllare se e come quei due valori, li#ert e uguaglianza, sono realizzati attraverso il pieno rispetto delle norme vigenti, cio& devono poterne sorvegliare lefficiente applicazione e la responsa#ilit politica circa le scelte fatte dai

delegati eletti in relazione ai #isogni della societ civile ( qualit rispetto alla procedura). <sistono almeno cinque dimensioni o gradi diversi di qualit da poter considerare. 8ue sono di carattere procedurale, ovvero attengono alle regole piuttosto che ai contenuti, sono: la rule of la0, cio& rispetto della legge e, accountabilit8 cio& responsa#ilit. 2a terza riguarda il risultato ed & la responsiveness, cio& la rispondenza, la capacit di risposta che incontra la soddisfazione dei cittadini. 2e altre due sono sostantive cio& : rispetto pieno dei diritti e la progressiva realizzazione di una maggiore eguaglianza politica, sociale ed economica. Le dimensioni procedurali &qualit" rispetto alla procedura) Intorno a questi diversi elementi costitutivi delle qualit democratiche si sviluppa tutto un ragionamento sulle condizioni di questi stessi elementi e sui numerosi pro#lemi di rilevazione empirica che comportano. %rendiamo in esame il primo elemento, la rule of laM, che rientra, insieme alla acconta#ilitO, nella dimensione procedurale. 2a rule of laM non indica semplicemente lesistenza di un sistema legale chiaro, o la superiorit della legge ( secondo il principio del legum servi sumus), che devono darsi per certi in un sistema che si voglia non solo democratico ma civile. 2a rule of laM di una #uona democrazia deve essere caratterizzata da un sistema legale anche sovranazionale, a garanzia di tutti i cittadini; da apparati amministrativi, politici e giudiziari non corrotti; da una #urocrazia competente, efficiente e responsa#ile; da un facile accesso alla giustizia da parte dei cittadini; dalla completa indipendenza del giudice da qualsivoglia influenza del potere politico. )aturalmente i casi in cui si esplicano queste varia#ili sono numerosi, perci1 lanalisi della rule of laM democratica varia da paese a paese anche se rimane un aspetto essenziale della qualit democratica. %er fare un esempio di pro#lemi concreti che emergono in relazione ad alcuni aspetti contrastanti, pensiamo alle conseguenze vessatorie che pu1 avere una rigorosa applicazione delle leggi, o il rapporto con una #urocrazia poco efficiente su soggetti sociali pi* de#oli. I pensiamo alla diffusa tentazione dei politici di usare la legge contro gli avversari, cio& di usare la legge come una vera e propria arma politica, e ancora alla tentazione di diversi gruppi economici di ricorrere alle leggi per affermare i propri interessi, o al contrario a vedere nelle leggi impedimenti dannosi ai loro interessi. +i capisce come le condizioni essenziali che consentano alla rule of laM di essere presente in misura pi* che minima in una democrazia sono difficili da creare, queste condizioni di fondo sono essenzialmente: lesistenza di valori li#erali e democratici diffusi a livello di massa e di &lite, e lesistenza di adeguati mezzi legislativi, #urocratici ed economici. 2a seconda dimensione procedurale, laccounta#ilitO, la responsa#ilit politica, cio& la chiamata a rispondere di una decisione da parte dei cittadini0elettori. Qa tre aspetti centrali: linformazione, la giustificazione, la ricompensa o punizione. 2informazione, sullattivit di un politico o di un intero organo politico, & la premessa per valutare laccounta#ilitO, la responsa#ilit; la giustificazione si riferisce alle ragioni fornite dal politico per la sua attivit o per le sue decisioni; la ricompensa o la punizione & la conseguenza che ne trae il cittadino0elettore, la sua valutazione dopo aver riflettuto sulle informazioni, sulle giustificazioni e sulle proprie aspettative. 2 accounta#ilitO pu1 essere verticale, cio& quella responsa#ilit che pu1 far valere lelettore nei confronti delleletto, e orizzontale, cio& la responsa#ilit che viene fatta valere nei confronti dei governanti da altre istituzioni che hanno il potere di valutarne il comportamento ( accorre a tal fine un sistema legale e dei media indipendenti). 9olto spesso infatti laccounta#ilitO si gioca sullimmagine delle persone, pi* che sulla valutazione delle loro decisioni o dei risultati, la realt si presta, di conseguenza, ad essere facilmente manipolata come pure i risultati, sia attraverso i media che attraverso i politici, allinterno di un processo politico che si fa opaco e complesso proprio nel momento dellinformazione e della valutazione. 2attenzione al risultato, ovvero soddisfazione e legittimit (qualit rispetto al risultato) %arlando della qualit democratica si analizza la responsiveness o rispondenza, cio& la capacit di risposta dei governanti alle domande dei cittadini e la loro soddisfazione. %remettendo che la capacit di ritenersi soddisfatti o meno, dei cittadini, quindi la coscienza delle proprie domande e la capacit di valutare la risposta dei governanti, presuppone un giudizio di responsa#ilit, perci1 la rispondenza va considerata connessa con la responsa#ilit, cio& con laccounta#ilitO. 2a

soddisfazione dei cittadini di solito & facilmente misura#ile empiricamente attraverso i sondaggi, oppure rilevando la distanza tra governanti e cittadini su determinate politiche, ma soprattutto, la modalit migliore per valutare questa dimensione ( che riguarda pi* la percezione che ne hanno i cittadini, piuttosto che la realt vera e propria) & la legittimit. 8iciamo che a un livello ideale la rispondenza alle politiche governative si misura attraverso il grado di legittimit accordato alle stesse, quindi il diffuso sostegno alle istituzioni democratiche e di conseguenza interesse e partecipazione politica. 2a realt, invece, registra un sempre maggiore declino della fiducia nelle istituzioni pu##liche, lemergere di ==democrazie insoddisfatte>> legate a fenomeni di corruzione, di scarsa applicazione della legge e allesistenza di pro#lemi oggettivi difficili da risolvere ( disoccupazione, pensioni, immigrazione e #ilanci statali). 2e condizioni ideali della responsiveness sono le stesse indicate per laccounta#ilitO, una societ civile, indipendente, informata e partecipante, che renda possi#ile almeno un elemento della responsiveness, cio& la percezione dei propri #isogni. %er quanto riguarda la risposta dei governanti, solo una democrazia e una societ ricca e sviluppata pu1 generare una qualche risposta governativa alle esigenze dei cittadini. Le due dimensioni sostantive &qualit" rispetto al contenuto) 2i#ert ed uguaglianza sono i valori assoluti di una democrazia, i suoi diritti sono, invece, i diritti politici (diritto di voto); i diritti civili (la li#ert personale, la riservatezza, la li#ert di espatrio e circolazione, li#ert di stampa, di pensiero, di associazione ed anche i diritti relativi al lavoro, come il diritto di retri#uzione o quello al riposo); i diritti sociali ( diritto alla salute, allassistenza, alla previdenza sociale, al lavoro, allo sciopero, allo studio). Insieme, questi diritti, politici, civili e sociali, comportano numerosi costi per la societ. 2a realizzazione pi* ampia dei diritti sociali sare##e lideale democratico per attenuare le disuguaglianze, ma solo una societ ricca ha i mezzi per attuare politiche sociali. /nche il principio delluguaglianza rappresenta un ideale democratico (non condiviso da tutti i sostenitori della democrazia), distingui#ile in una uguaglianza formale (cio& uguaglianza di fronte alla legge, divieto di discriminazioni in #ase al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione e alle condizioni sociali) e una sostanziale ( cio& il pieno sviluppo della persona). 2insieme di questi diritti & presente nelle carte costituzionali e nella cultura giuridica di diversi paesi, anche lItalia , perci1 il pro#lema non & la loro conoscenza, ma la loro attuazione. /i fini di una completa attuazione dei principi di li#ert ed uguaglianza & essenziale la perfetta realizzazione della rule if la0, ma essenziale & soprattutto la completa legittimit, dei governanti e dei governati, al regime che intenda realizzare questi valori, e la disponi#ilit di mezzi economici adeguati alla loro attuazione. Modelli di buona democrazia, e loro contrari 2e diverse dimensioni di variazione che determinano una #uona democrazia, vengono realizzate differentemente a seconda delle condizioni che presenta ciascun paese. ?icordiamo come le due dimensioni procedurali (rule of laM e accounta#ilitO), riguardano prevalentemente le regole pi* che i contenuti, cio& lefficiente applicazione del sistema legale e la responsa#ilit politica da am#o le parti; mentre le due dimensioni sostantive riguardano la misura in cui si realizzano la li#ert e luguaglianza. 2altra dimensione riguarda il risultato, la responsiveness, cio& la rispondenza, la soddisfazione. / seconda della maggiore o minore realizzazione di una dimensione piuttosto che di unaltra, si danno democrazie con qualit diverse e diverse com#inazioni possi#ili, come una democrazia responsa#ile ( con unaccounta#ilitO accentuata), oppure una democrazia li#erale o una egualitaria. 2ideale, naturalmente, sare##e quello di una democrazia completa in cui tutte le dimensioni siano realizzate, ma in generale si pu1 dire che una democrazia di qualit & quella che va a soddisfare queste condizioni anche se in misura diversa. Il contrario di una #uona democrazia, quindi una democrazia senza qualit, & esattamente un regime sprovvisto di tali dimensioni, se non per quello stretto necessario per definirsi democratico. +ono quindi dette democrazie inefficienti, peraltro molto diffuse, caratterizzate da un de#ole sistema legale, corruzione, crimine. 8emocrazie irresponsa#ili, con strutture de#oli e scarsa competizione politica, o ancora democrazie con scarsa legittimit, di conseguenza con un alto grado di scontento e che si trovano ad essere sfidate da gruppi e partiti ( il che genera provvedimenti di autodifesa che incidono sul grado di li#ert). 2e democrazie ridotte, in cui i diritti politici ( il voto soprattutto) e sociali risultino limitate e linformazione monopolizzata. 6attive democrazie si definiscono anche quelle dette ineguali,

caratterizzate da una costante crescita delle distanze economiche e sociali nella popolazione, e infine, le democrazie minime, quelle cio& in cui nessuna delle caratteristiche di qualit risulta presente, ma in cui si & appena al disopra della soglia minima per rientrare nel genus democratico. Conclusioni% Costruire la $ualit, .uali problemi ,na volta fissate le definizioni e classificate le democrazie, vediamo quali sono i quattro pro#lemi teorici la cui soluzione permettere##e di migliorare la qualit di un determinato assetto democratico, e cio& : come superare le tradizioni autoritarie; se esiste un disegno costituzionale pi* adatto per una #uona democrazia; qual & il senso e limportanza dellancoraggio in democrazia; infine che peso ha il fattore internazionale per una #uona democrazia. /ome possibile superare le tradizioni autoritarie3 6on tradizioni autoritarie indichiamo quellinsieme di modelli di comportamento, di regole, rapporti, norme o istituzioni che sono stati introdotti dal regime autoritario che ha preceduto la transizione democratica. <sistono due tipi di eredit autoritaria, quella relativa ai valori, alle istituzioni e ai comportamenti voluti dal regime, oppure quelle che rafforzano valori precedenti con nuove istituzioni e comportamenti, ed & questo il tipo di eredit pi* persistente e ricorrente. ,neredit implica una continuit con un fenomeno precedente, ma anche una reazione al fenomeno che lha preceduta. %rendiamo lesempio della 6ostituzione Italiana la cui ela#orazione ha conosciuto numerosi tentativi di dar forma a istituzioni di governo opposte al precedente regime fascista, approdando ad un risultato che ha sottolineato il ruolo importante del parlamento rispetto al governo. I fattori della fase autoritaria che pi* pesano sulla qualit della democrazia sono : la durata del regime autoritario; linnovazione prodotta da quel regime (cio& il grado di trasformazione e istituzionalizzazione delle regole); la modalit di transizione dallautoritarismo (cio& i modi in cui la transizione ha alterato regole e procedure istituzionali autoritarie, o il grado di violenza che lha caratterizzata). 2e innovazioni prodotte dal regime autoritario possono essere pi* o meno importanti a seconda della transizione avvenuta. +e la transizione & discontinua, cio& se la nuova classe politica trasforma le istituzioni autoritarie precedenti, linnovazione istituzionale di queste ultime sar meno importante. 8iversamente, se la transizione & continua, linnovazione autoritaria sar pi* rilevante poich4 influenzer le istituzioni e politiche successive ( & il caso della, +pagna, del 6ile, del Grasile, dell,ruguaO). ,n altro tipo di eredit riguarda il livello culturale, & il tipo di eredit pi* profondo e radicato. In Italia i sentimenti negativi nei confronti della politica vengono perpetuati anche perch4 fanno parte di specifiche tradizioni culturali, cos; come in +pagna e in Grasile. /lcune eredit sono state utili ai fini del consolidamento democratico, perci1 & giusto mantenere in vita la memoria storica di esse, se non altro per evitare di ricadere negli stessi errori. 2siste un disegno costituzionale adatto per una buona democrazia3 2a difficile risposta a questo quesito passa attraverso lanalisi di diversi modelli di democrazia e a questo fine lautore riprende le argomentazioni di 2iRphart, che tenta anche una traduzione empirica delle qualit democratiche. In primo luogo, alla #ase di una #uona democrazia ci sono le istituzioni meglio adatte a realizzare la rule of laM, laccounta#ilitO, responsiveness, li#ert e uguaglianza, cio& quellinsieme di indicatori correlati alle democrazie consensuali che creano qualit democratica. In un regime democratico, la rule of laM si misura sul grado di corruzione esistente, sui dati dellincarcerazione, su alcuni dati della giustizia penale insomma, laccounta#ilitO sulla #ase della competizione e partecipazione elettorale, la responsiveness dal grado di soddisfazione per la democrazia, luguaglianza, dalla rappresentanza politica femminile nel governo, dalle politiche sociali, dalla distri#uzione del reddito, dal grado di istruzione. %erci1 le democrazie che si #asano sulla ricerca del consenso sono spinte a realizzare responsiveness ed uguaglianza, se si conviene che queste due dimensioni sono importanti, allora si pu1 ottenere una qualit maggiore da questo tipo di democrazia. ,no dei pro#lemi che emerge, nelluso di questi indicatori, & che a volte possono risultare ingannevoli, ad esempio quando riteniamo che il sostegno popolare & un indicatore di qualit, e che quindi le democrazie che hanno

ampie coalizioni governative siano democrazie di maggiore qualit. +appiamo invece che lampiezza del sostegno al governo si ha anche in situazioni di crisi democratica, di difficolt o di transizione, con scarsa presenza di qualit. /ltro pro#lema connesso alluso di questi indicatori: di solito si considera il modello di democrazia #asato sulla dimensione governativa0partitica come il pi* adatto a sviluppare qualit democratica, piuttosto che in una dimensione federale0unitaria (caratterizzata da un certo grado di unitariet o decentramento, dipendenza o indipendenza della #anca centrale dal governo, rigidit o flessi#ilit della costituzione). Invece secondo alcuni studiosi certi aspetti della seconda dimensione, come il decentramento ( che avvicina i centri decisionali al cittadino) o lindipendenza della #anca centrale dal potere politico, sare##ero elementi pi* importanti per la qualit. /ltro pro#lema: prendiamo la distinzione tra modello consensuale e modello maggioritario: sostenere che le democrazie pi* vicine al modello consensuale presentano una pi* alta qualit democratica, potre##e non essere esatto, poich4 le stesse democrazie consensuali presentano notevoli differenze, ed & inoltre difficile sostenere che le democrazie maggioritarie, come quella inglese, siano di qualit inferiore a quelle consensuali, come quella italiana. )on vi &, in pratica, un modello superiore allaltro in termini di qualit democratica, una certa concezione di qualit pu1 portare a sostenere il consensualismo , unaltra il maggioritarismo. Inoltre, entram#i i modelli, possono migliorare attraverso unattenuazione del principio, consensuale o maggioritario, che li sostengono, poich4 il consensualismo, & spesso allorigine di stallo decisionale e inefficienza, il maggioritario invece, pecca nella continua alternanza di politiche realizzate e poi smantellate da decisioni opposte a seconda dei cam#i di governo, realizzando cos; una democrazia efficace solo nel #reve periodo di un mandato, inefficace nel lungo periodo. +e prendiamo lesempio di un altro tipo di democrazia, quella ==deli#erativa>>, vediamo che presenta un #uon esempio di relazione tra modello istituzionale e qualit democratica. Il termine deli#erativo non fa riferimento alle decisioni prese, ma alla fase precedente, quella del di#attito. 2a democrazia deli#erativa & caratterizzata dalla presenza di arene di discussione politica, da un processo decisionale collettivo, presenta di conseguenza alcuni caratteri come la li#ert, il pluralismo, il rispetto delle opinioni. +e attuata, questo tipo di democrazia portere##e a una qualit caratterizzata da responsiveness, li#ert e uguaglianza. 5ueste arene deli#erative fanno parte di quelle strutture politiche intermedie che ora vedremo. Le ancore sono essenziali per una buona democrazia3 /##iamo gi osservato precedentemente come, durante il processo di consolidamento democratico, la presenza di alcune ancore risultasse essenziale per la riuscita di quel processo, nel caso in cui la legittimit del regime democratico fosse limitata o relativa. Fediamo ora se le quattro forme di ancoraggio (organizzazione partitica, gateNeeping, legami clientelari e strutture neo0corporative) possono dare un contri#uto alla qualit democratica. 7ateNeeping e clientelismo per le loro caratteristiche opache e che rimandano a rapporti di potere personali, non sono ancore che possono contri#uire alla qualit democratica. %er quanto riguarda le organizzazioni partitiche, se queste fossero senza ideologie divisive e conflittuali, ma attente agli aspetti programmatici, allora potre##ero contri#uire alla qualit democratica. 9a perch4 ci1 si verifichi #isognere##e trasformare lancoraggio partitico, cio& #isognere##e trasformare le strutture partitiche in vere e proprie arene deli#erative, in cui diventere##e essenziale la partecipazione di una societ civile, che da scontenta e passiva diventi pi* istruita e disposta ad attivarsi. +i potre##e cos; costruire una catena deli#erativa allinterno di un partito dal livello locale a quello centrale che assicuri la partecipazione dei mem#ri della societ civile. )aturalmente per far s; che queste arene non divengano ==piazze>>dominate dal radicalismo in mezzo a una societ disinteressata, #isognere##e stanziare fondi pu##lici per i partiti, vincolati alla creazione di aree di partecipazione a livello locale. 5ueste associazioni dovre##ero poi reclutare la propria leadership privilegiando qualit morali ed intellettuali. 5ualit della classe politica & anche qualit della democrazia. 2o#iettivo & far crescere il capitale sociale, ovvero la fiducia reciproca tra i cittadini e limpegno civile. 6i1 significa anche investire in un certo tipo di istruzione, di informazione, di educare alle questioni politiche rilevanti.. )aturalmente sono tutte condizioni difficili da realizzare anche solo parzialmente. Il fattore internazionale un ostacolo per la buona democrazia3

Il pro#lema della dimensione sovranazionale o internazionale & rappresentato dallimpossi#ilit per i cittadini di controllare eventi o macro fenomeni che hanno luogo al di fuori di un certo territorio. 8altra parte & solo con unorganizzazione politica pi* ampia che si possono affrontare alcuni grandi pro#lemi del mondo contemporaneo. 2e vie della #uona democrazia internazionale sono ancora utopiche e pro#lematiche. 2a via principale consiste nellesportare, a livello pi* ampio, a livello sovrastatale e sopranazionale, istituzioni nate allinterno della democrazia statale occidentale. < ci1 che ha fatto l,nione <uropea, cio& consolidare una democrazia su #ase sopranazionale, anche se con diverse applicazioni del principio rappresentativo. Infatti le istituzioni europee prendono decisioni, regolano il mercato, svolgono tutte le funzioni proprie di un regime politico. 5ueste istituzioni non configurano unautorit superiore a quelle statali, non hanno capacit di applicare direttamente le decisioni prese. 2e decisioni, ad esempio, sono prese da organi di secondo grado, cio& da esponenti di governo nominati, che rispondono ai propri parlamenti nazionali, quindi anche in contrasto con altri interessi nazionali. 9ancano molti elementi indispensa#ili perch4 si possa parlare di regime politico indipendente ed autonomo, che superi la soglia minima di democrazia. 2a strada per compiere una completa transizione da una democrazia statale a una inter0statale passa attraverso lemergere, anche a livello sovranazionale, delle dimensioni proprie della qualit democratica, ovvero la rule of laM, laccounta#ilitO, la responsiveness, i valori di li#ert ed uguaglianza. 9na ricerca da proseguire Il li#ro di 9orlino ha presentato unanalisi approfondita dei processi di democratizzazione che si sono avuti in diverse aree del mondo negli anni passati, partendo dalla definizione di regime democratico, analizzandone i processi di cam#iamento, in particolare linstaurazione, il consolidamento e la crisi. %oi ha analizzato le qualit di una #uona democrazia e se sia possi#ile costruirne una. 2o studio del #uon governo attiene alla filosofia politica, mentre lo studio empirico della #uona democrazia, cio& di come migliorare la qualit dei regimi democratici, & uno studio che sta proseguendo ancora, & un settore aperto allapprofondimento delle diverse pro#lematiche e ad una ricerca empirica particolareggiata 8I9/)8< 8I F<?ILI6/ Democrazia, democrazie, $uasi!democrazie .* 8efinizione di democrazia /* 5ual & la definizione minima di democrazia, cio& quali sono gli elementi che indicano una soglia al di sotto della quale un regime non & pi* democratico 0* 5uali sono i principali modelli di democrazia 1* 5uali sono e in cosa si caratterizzano le tipologie ==polari>> 2* 6osa sono i regimi di transizione DOMANDE DI 3ERI4ICA / attenzione le seguenti domande costituiscono una verifica ed un ripasso di quanto appreso. &e alternative non democratic+e .* 5uali sono i principali modelli di regime non democratico e quali le dimensioni che li caratterizzano /* 8efinizione di regime autoritario 0* 5ual & la differenza tra regime personale e regime militare 1* 5uali sono e in cosa consistono i modelli di regime di mo#ilitazione 2* 6osa contraddistingue e differenzia un regime totalitario da uno autoritario 8I9/)8< 8I F<?ILI6/ ! attenzione le seguenti domande costituiscono una verifica ed un ripasso degli argomenti studiati

Dalla democrazia allautoritarismo .* 6os& una crisi democratica /* 6os& la transizione autoritaria 0* 5uando avviene linstaurazione di un nuovo regime autoritario 1* 6ome avviene il consolidamento di un regime autoritario e quali possono essere i suoi esiti 2* 6osa sono le strutture di legittimazione 8I9/)8< 8I F<?ILI6/ " Dallautoritarismo alla democrazia .* 5uali sono gli aspetti centrali che caratterizzano la transizione democratica /* 6he differenza c& tra li#eralizzazione e instaurazione democratica 0* 5uali sono i fattori esplicativi dellinstaurazione democratica 8I9/)8< 8I F<?ILI6/ $ Tra consolidamento e crisi .* 6ome si definisce il consolidamento democratico e quali sono le due dimensioni principali che lo rafforzano /* 6os& la legittimazione e qual & la differenza tra legittimazione esclusiva e inclusiva 0* 5uali sono le ancore empiricamente rilevate 1* 6he tipo di legittimit e di consolidamento democratico si sono avuti in Italia

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