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Storia dell'alfabeto

Media et del bronzo XIX secolo a.C.


Ugaritico XV secolo a.C.
Proto-cananeo XV secolo a.C.
Fenicio XIVXI secolo a.C.
Paleo-ebraico X secolo a.C.
Samaritano VI secolo
a.C.
Aramaico VIII secolo a.C.
Brhm VI secolo a.C.
Tibetano VII
secolo d.C.
Khmer/Alfabeto
di Java IX
secolo d.C.
Ebraico III secolo a.C.
Siriaco II secolo a.C.
Arabo IV
secolo d.C.
Pahlavi III secolo a.C.
Avestico IV
secolo d.C.
Greco IX secolo a.C.
Etrusco VIII secolo
a.C.
Latino VII
secolo a.C.
Runico II secolo
d.C.
Gotico III secolo d.C.
Armeno 405 d.C.
Glagolitico 862 d.C.
Cirillico X secolo d.C.
Paleoispanico VII secolo a.C.
Sudarabico IX secolo a.C.
Ge'ez VVI secolo a.C.
Meroitico III secolo a.C.
Ogham IV secolo d.C.
Hangl 1443 d.C.
Sillabico canadese 1840 d.C.
Zhuyin 1913 d.C.
Come i jamo si combinano in sillabe
Hangl
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'hangl o chosngl l'alfabeto della lingua
coreana.
[1]
Lo hangul fu ideato da scienziati su iniziativa del re Sejong il
Grande nel XV secolo e and a sostituire il sistema di scrittura
cinese, basato sugli hanja, usato dalle lite colte del paese fino a
quel momento. La ricorrenza festeggiata nel Giorno
dell'Hangul il 9 ottobre.
A
differenza
del sistema
di scrittura
cinese, un
alfabeto
fonetico, in
cui ogni
carattere
rappresenta
una sillaba
ed la
composizione grafica dei due o tre suoni elementari che la
compongono; a ciascuno dei suoni elementari corrisponde un
simbolo, ad esempio (vedi figura)
(h aspirata) (a) (n) si combinano in (han)
(g) (u breve, indistinta) (r, l) si combinano in
(gl)
Una sillaba si compone di 2 o 3 simboli detti jamo. Fra i jamo si
contano 14 consonanti e 10 vocali. La forma moderna dello
hangul deriva da un'operazione di semplificazione;
storicamente, l'alfabeto coreano comprendeva molti altri
simboli oggi abbandonati.
La lingua coreana viene scritta oggi quasi completamente con
lo hangul, tuttavia circa un migliaio di caratteri cinesi (hanja)
rimasto in uso - bench relativamente raro - nella Corea del
Sud. Lo hangul si scrive da sinistra a destra, con le righe
disposte dall'alto in basso. La scrittura antica, con i caratteri
disposti dall'alto in basso e le righe da destra a sinistra, ancora
usata in casi particolari o per enfasi.
I simboli dello hangul moderno sono i seguenti (la traslitterazione usata in questa voce quella ufficiale del
governo sudcoreano, basata sulla pronuncia inglese di j, ch, y e w):
Hangl - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Hangl
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consonanti
semplici

g n d l m b s
(1)
j
(2)
ch
(3)
k t p h
consonanti
doppie

kk tt pp ss jj
coppie di
consonanti

nj nh lg lm lb ls lt lp lh bs
vocali
semplici

a
eo
(4)
o
(5)
u
eu
(6)
i ae e oe wi ui
vocali
iotizzate e
dittonghi

ya yeo yo yu yae ye

wa wo wae we
(1)
un suono simile allo ng inglese in posizione finale di sillaba,
altrimenti muta
(2)
la g dolce di gelato
(3)
= la c dolce di cielo
(4)
una aperta
(5)
una chiusa
(6)
suono indistinto, simile allo eu francese ma pi breve. Nella
translitterazione di parole occidentali, spesso svolge il ruolo di "vocale muta"
(come nel caso di , translitterazione del nome "Clint")
Indice
1 Nome
2 Storia
3 Jamo
3.1 La forma dei jamo
3.1.1 Le consonanti
3.1.2 Le vocali
3.1.3 La teoria di Ledyard sulle consonanti
3.2 L'ordine alfabetico dei jamo
3.2.1 Corea del Sud
3.2.2 Corea del Nord
3.3 I nomi dei jamo
3.3.1 Le consonanti
3.3.2 Le vocali
3.4 Jamo obsoleti
4 Le sillabe
5 Ortografia
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Una pagina dello Hunmin Jeong-eum.
I caratteri nella terza colonna, l'unica
scritta solamente in hangul,
, recano a sinistra degli accenti per
indicare l'intonazione
5.1 Sistemi misti
6 Stile
7 Voci correlate
8 Note
9 Bibliografia
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Nome
Il nome hangul fu coniato da Ju Si-gyeong nel 1912 e significa sia
"grande alfabeto" in coreano antico che "alfabeto coreano" in coreano
moderno. Non viene scritto in hanja, bench la prima sillaba, han (),
se usata nel senso di "coreano" possa essere resa anche col carattere
. Si pronuncia [hangl] e viene trascritta in diversi modi
Hangeul o Han-geul, secondo la convenzione adottata dal
governo della Corea del Sud
Han'gl, secondo la convenzione di McCune-Reischauer, spesso
senza il diacritico nei testi in lingua inglese
Hankul, secondo la convenzione adottata da Yale, anch'essa
frequente in testi inglesi
Hunmin Jeong-eum il nome storico originale, mentre i coreani del
nord adottano il nome Chosn'gl , per via del diverso nome
che loro danno alla Corea.
Urigeul o Uri-kl "il nostro alfabeto" una forma usata in
entrambe le Coree.
Fino agli inizi del XX secolo, lo hangul era spesso denigrato da coloro
che avrebbero preferito mantenere la tradizionale scrittura hanja, fu da loro pertanto spesso appellato come
Eonmun ,
?
"alfabeto volgare".
Amgeul "alfabeto delle donne". - (probabilmente derivato da ) un prefisso usato per
assegnare a un sostantivo il genere femminile.
Ahaegeul "alfabeto dei bambini".
ci nonostante l'utilizzo della scrittura ideografica diventato nei decenni sempre pi raro in Corea del Sud
ed stato bandito in Corea del Nord; oggi questi appellativi non si usano pi.
Storia
Lo hangul fu ideato e promulgato dal quarto re della dinastia Joseon, Sejong il Grande nel XV secolo.
Fu completato a cavallo tra il 1443 e il 1444 e pubblicato due anni dopo nel documento Hunmin Jeong-eum,
da cui l'alfabeto prese il nome. Il giorno di pubblicazione dello Hunmin Jeong-eum, il 9 ottobre in Corea del
Sud il "giorno dello hangul", festa nazionale fino al 1991. Il suo equivalente in Corea del Nord il 15
gennaio.
Secondo una vecchia leggenda re Sejong disegn i caratteri ispirandosi ad un reticolo intricato, tuttavia la
leggenda fu smentita nel 1940 a seguito del ritrovamento dello scritto Hunmin Jeong-eum Haerye
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(spiegazioni ed esempi dell'alfabeto coreano), datato 1446, in cui viene spiegata la logica alla base della
scelta delle forme dei caratteri.
Re Sejong disse di aver creato lo hangul perch i caratteri cinesi (hanja) usati per rendere per scritto il
coreano parlato erano inaccurati nel riprodurre esattamente i suoni e difficili da imparare per la gente
comune. Da qui il nome Hunmin Jeong-eum, che nell'antico sino-coreano significava "i suoni adatti per
l'istruzione delle persone". All'epoca solo i maschi delle famiglie aristocratiche (Yangban) venivano istruiti a
leggere e scrivere gli hanja; questo rendeva la grandissima maggioranza dei coreani degli analfabeti di fatto.
Lo hangul trov una grande opposizione da parte delle classi colte, che rivendicavano gli hanja come l'unico
sistema di scrittura legittimo. La protesta di Choe Manri e di altri confuciani nel 1444 ne fu un esempio.
Il governo prese successivamente le distanze dallo hangul. Re Yeonsangun, il decimo della dinastia, nel 1504
proib che lo hangul venisse studiato e usato. Lo hangul rimase il sistema di scrittura usato dalle donne e
dalle persone non istruite.
Nel tardo XIX secolo il nazionalismo coreano, riacceso dai tentativi del Giappone di sganciare la Corea dalla
sfera di influenza della Cina, vide nello hangul un simbolo nazionale. A seguito della Riforma Gabo (
), promossa da alcuni politici pro-giapponesi, lo hangul nel 1894 fu adottato in documenti ufficiali. Dopo
l'annessione della Corea da parte del Giappone nel 1910 lo hangul fu insegnato per un breve periodo nelle
scuole, ma fu successivamente bandito in ossequio alla politica giapponese dell'assimilazione culturale delle
popolazioni dei territori conquistati.
La Corea, dopo aver riottenuto l'indipendenza dal Giappone nel 1945, adott lo hangul come suo alfabeto
ufficiale. Alcune lite avrebbero preferito mantenere un sistema misto simile a quello giapponese, che usasse
gli hanja per i sostantivi, ma questo utilizzo misto andato via via decrescendo. Oggi l'utilizzo degli hanja in
normali documenti e pubblicazioni relativamente raro.
Jamo
I jamo (; hanja: ) o nassori () sono le singole lettere che compongono i caratteri dello
hangul. Ja significa "lettera" o "carattere", mo significa "madre", il nome sta quindi ad indicare che i jamo
sono gli elementi di base da cui si generano i caratteri.
Esistono 51 jamo, di cui 24 sono equivalenti alle lettere dell'alfabeto latino. Gli altri 27 sono raggruppamenti
di due o (raramente) tre jamo. Dei 24 jamo semplici, quattordici sono consonanti (ja-eum , :
letteralmente "suoni figli") e dieci sono vocali (mo-eum , : letteralmente "suoni madri"). 5
consonanti sono raddoppiate per produrre l'equivalente suono doppio e 11 raggruppamenti sono coppie di
consonanti diverse. I dieci jamo vocalici formano per combinazione 11 dittonghi:
14 consonanti semplici: , cui si aggiungono le obsolete

5 consonanti doppie: , cui si aggiungono le obsolete


11 raggruppamenti di consonanti , cui si aggiungono gli obsoleti
, e gli obsoleti raggruppamenti tripli
6 vocali semplici: , cui si aggiunge l'obsoleta
4 vocali semplici iotizzate:
11 dittoghi: , cui si aggiungono gli obsoleti
Quattro jamo vocalici sono derivati dai corrispondenti jamo semplici per aggiunta di un trattino che sta ad
indicare iotizzazione, ovvero che la vocale preceduta da una i breve (trascritta come y): ya, yeo,
yo e yu. Questi quattro jamo sono considerati appartenenti al gruppo dei 24 jamo fondamentali, dato che
il trattino da solo non rappresenta il suono i breve. Non esiste infatti un jamo per tale suono.
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Tra le consonanti semplici, chieut, kieuk, tieut e pieup sono i corrispondenti suoni aspirati
rispettivamente di jieut, giyeok, digeut e bieup; sono formati dallo jamo della consonante da cui
derivano con l'aggiunta di un trattino orizzontale aggiuntivo che sta ad indicare l'aspirazione del suono.
Le consonanti doppie consistono di due segni identici appaiati orizzontalmente e rappresentano il
rafforzamento del suono in maniera analoga a come avviene per le consonanti doppie nella lingua italiana.
Sono ssang-giyeok (kk: ssang- "doppio"), ssang-digeut (tt), ssang-bieup (pp), ssang-siot (ss)
e ssang-jieut (jj).
Nel combinarsi a formare una sillaba, ciascun jamo pu occupare tre posizioni
iniziale (, choseong): la consonante che precede la vocale, pu essere anche doppia; la
mancanza di un suono consonante iniziale rappresentata dal jamo muto . Si trova in alto, a sinistra
o nell'angolo in alto a sinistra della sillaba
mediale (, jungseong): la vocale o il dittongo della sillaba. Si trova a destra o al centro
della sillaba se c' un jamo finale, in assenza dal jamo finale a destra o in fondo alla sillaba.
finale (, jongseong): la consonante che chiude la sillaba; il jamo in questa posizione
non muto, ma rappresenta un suono analogo al suono ng della lingua inglese; le sole consonanti
doppie che occupano questa posizione sono * (ss) e (kk). Si trova in fondo, a destra o nell'angolo
in fondo a destra della sillaba.
La forma dei jamo
I singoli caratteri degli alfabeti possono rappresentare morfemi (come nella lingua cinese), sillabe (come nel
katakana giapponese) o segmenti (come quello che state leggendo in questo momento). Lo hangul va oltre
questo punto, dato che la forma del carattere in corrispondenza con la pronuncia stessa del suono; nella
forma di ciascun jamo consonante sono infatti codificati il punto di articolazione (labiale, coronale, velare,
glottale) e il modo di articolazione (plosivo, nasale, sibilante, aspirato) del suono, nella forma di ciascun jamo
vocale l'eventuale iotizzazione e l'addolcimento.
Ad esempio, il jamo (t) si compone di tre tratti, ciascuno con un suo significato: il tratto in alto indica che
la consonante plosiva (come g, d, b, j); il tratto centrale indica che il suono aspirato (come
h, k, p, ch); il terzo tratto (verticale e orizzontale in fondo, sono un unico segno curvo) indicano
un suono coronale (come n, d, l).
Nei jamo vocalici la iotizzazione era rappresentata da un punto, oggi un trattino breve aggiuntivo; un tratto
verticale supplementare rappresenta l'addolcimento del suono (analogo a quello reso in lingua tedesca dalla
dieresi), derivando [], [e], [], [y] rispettivamente da [a], [], [o], [u].
Bench la struttura dello hangul sia molto descrittiva, ai fini pratici si comporta come un normale alfabeto; il
jamo ad esempio non viene interpretato come "consonante aspirata plosiva coronale" ma semplicemente
come t. Similmente, il carattere viene visto nella sua interezza come e.
Nella sua versione originale, lo hangul impiegava anche dei segni diacritici per indicare il tono della sillaba.
Nella scrittura verticale, una sillaba in tono alto era contrassegnata da un punto ( ) alla sua sinistra, due punti
(:) indicavano invece un tono ascendente. Questi segni oggi non sono pi usati.
La relazione tra la forma ed il significato dei jamo viene spiegata nel Hunmin Jeong-eum Haerye. Le
consonanti sono disegnate per descriverne la pronuncia, le vocali sono disegnate per descrivere a quale
classe appartengono - la lingua coreana contraddistinta dal fenomeno dell'armonia vocalica come la lingua
ungherese e quella finlandese.
Le consonanti
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I jamo delle consonanti si dividono in cinque gruppi, ciascuno distinto da una propria forma base cui
vengono aggiunti altri segni. La forma base di un suono illustra la posizione di lingua, palato, denti o gola
durante la sua pronuncia.
consonante velare (, a-eum):
g [k], k [k]
Forma base: rappresenta la vista laterale della lingua, sollevata verso il palato molle.
deriva da per aggiunta di un tratto aggiuntivo che indica il suono aspirato.
consonante coronale (, seol-eum):
n [n], d [t], t [t], r/l
Forma base: rappresenta la vista laterale della lingua, la cui punta tocca l'interno della
gengiva superiore. Il tratto superiore di rappresenta il contatto con il palato anteriore, il tratto
supplementare in indica che il suono aspirato; il tratto superiore di rappresenta il
movimento battente della lingua.
consonante bilabiale (, sun-eum):
m [m], b [p], p [p]
Forma base: rappresenta il contorno delle labbra. La parte superiore di rappresenta lo
"scoppio" della b, il tratto superiore di indica che il suono aspirato.
consonante sibilante (, chieum'):
s [s ], j [c], ch [c]
Forma base: originariamente a forma di cuneo , senza lo svolazzo superiore, rappresenta
una vista laterale dei denti. Il tratto superiore di rappresenta il contatto con il palato
anteriore, il tratto aggiuntivo in indica che il suono aspirato.
consonante glottale (, hueum):
ng [, ], h [h]
Forma base: rappresenta il contorno della gola. Originariamente vi erano due lettere distinte:
un semplice cerchio per il suono muto e il cerchio col trattino verticale per il suono nasale
[]. Un jamo oggi obsoleto , in cui il tratto orizzontale analogo a quello di , , e ; da
esso deriva , in cui il tratto aggiuntivo indica che il suono aspirato.
Le vocali
I jamo delle vocali sono composti da tre elementi
una linea orizzontale che rappresenta la Terra e l'essenza dello yin
un punto che rappresenta il Sole nel cielo e l'essenza dello yang, che, scritto con un pennello, si
evoluto in un breve trattino
un tratto verticale che rappresenta l'essere umano in posizione eretta, mediatore neutrale tra i due
cardini
A questi elementi base sono stati aggiunti altri punti - oggi evoluti in trattini - per rappresentare suoni
derivati.
Vocali semplici
jamo orizzontali: rappresentano vocali posteriori
o
u
eu ()
jamo verticali: rappresentavano vocali anteriori (il suono eo col tempo migrato nella parte
posteriore)
a
eo ()
i
jamo composti: lo hangul non ha mai avuto una w (u breve), se non in parole sino-coreane e non vi
mai stato bisogno di un carattere per rappresentarla, dato che il suono [w] compare nei suoni composti
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[wo] e [wa] e viene reso da una u o o posta prima di eo o a rispettando l'armonia vocale negli
abbinamenti: yin con yin ; yang con yang :
wa = o + a
wo = u + eo
wae = o + ae
we = u + e
I jamo composti che terminano in i erano invece in origine dei dittonghi; col tempo molti di essi sono
evoluti in singole vocali addolcite:
ae = a + i
e = eo + i
wae = wa + i
oe = o + i
we = wo + i
wi = u + i
ui = eu + i
vocali iotizzate: non essendoci un jamo per la y (i breve), la iotizzazione rappresentata dal raddoppio
dei trattini uniti alla linea principale
ya da a
yeo da eo
yo da o
yu da u
yae da ae
ye da e
Nella lingua coreana all'epoca dell'ideazione dello hangul l'armonia vocale era molto pi presente che nel
coreano attuale. Le vocali erano distinte in gruppi armonici descritti in termini di yin e yang. Parole la cui
radice ha vocali yang venivano declinate usando desinenze aventi vocali yang e analogamente succedeva
per le parole la cui radice ha vocali yin.
La vocale i neutra e pu accompagnarsi a vocali di entrambi i gruppi. Le vocali yin sono , e
(eu, u e eo) i cui trattini secondari vanno in basso o a sinistra. Le vocali yang sono , e l'obsoleto (o, a
e []) i cui trattini secondari vanno in alto o a destra.
La teoria di Ledyard sulle consonanti
Esistono diverse teorie su quali fonti possano aver ispirato re Sejong nella creazione dello hangul. Bench
nessuna di esse sia ampiamente accettata, il professor Gari Ledyard della Columbia University pensa che
cinque consonanti possano essere derivate dall'alfabeto mongolo phagspa della dinastia Yuan e le restanti
lettere come descritto nello Hunmin Jeong-eum.
Secondo lo Hunmin Jeong-eum, re Sejong cre lo hangul modificando i caratteri "G". Tale nome
potrebbe derivare da Mngg, "mongolo" e essere un'abbreviazione di "caratteri
mongoli per i sigilli", che era una variante formale dell'alfabeto phagspa adattato per somigliare ai "caratteri
per sigilli" dei cinesi. Nel palazzo reale c'erano certamente dei manoscritti in alfabeto phagspa e diversi dei
ministri di re Sejong lo conoscevano bene.
Se questo fosse vero, la reticenza di re Sejong sulle origini mongole dello hangul potrebbe essere spiegata alla
luce delle relazioni della Corea con la Cina dei Ming dopo la caduta della dinastia Yuan e il disprezzo delle
classi colte per lo hangul, dato che i mongoli erano considerati da loro "barbari".
Secondo Ledyard le cinque lettere furono semplificate graficamente in modo da poter essere adattate nelle
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(in alto) Le lettere phagspa [k, t, p, s, l] e i
loro corrispondenti derivati hangul [k, t, p,
ts, l]. Si noti la sporgenza sia nella [t]
phagspa che nello hangul .
(in basso) Derivazione delle lettere phagspa
w, v, f da variazioni della lettera [h] (a
sinistra) e le analoghe composizioni dello
hangul w, v, f.
sillabe e modificate per poterne derivare le corrispondenti
consontanti plosive aspirate ,, e . A differenza quindi
della spiegazione tradizionale, le consonanti non plosive (ng, ,
e ) sarebbero state derivate togliendo la parte superiore delle
cinque consonanti. plausibile che possa derivare da per
rimozione della parte superiore, non invece chiaro come possa
accadere l'inverso, ovvero che derivi da , dato che
dissimile dalle altre consonanti plosive.
Anche la spiegazione del carattere ng di Ledyard differisce dalla
spiegazione tradizionale. Molte parole cinesi iniziano con un
suono ng ma in Cina nel XV secolo ng era una sillaba muta o
pronunciata [] ed era muta nelle parole di origine cinese usate nel
coreano. Inoltre la forma di ng - una linea verticale ottenuta per
rimozione del tratto superiore di - sarebbe stata troppo simile
alla vocale i. Re Sejong quindi risolse l'ambiguit aggiungendo
il tratto verticale al simbolo di sillaba muta creando per
rappresentare [] in fondo alla sillaba e un silenzio all'inizio. La
distinzione tra e and poi persa in favore dell'ultimo dei due.
Inoltre, la composizione dei caratteri obsoleti , , T (w, v, f)
per aggiunta di un cerchio sotto , , (m, b, p) simile a
come nel phagspa viene aggiunto un piccolo svolazzo chiuso sotto
tre varianti della lettera h.
Infine, la maggior parte delle lettere base dello hangul erano semplici forme geometriche, almeno in origine,
ma d ha sempre avuto una piccola sporgenza nell'angolo in alto a sinistra come il d phagspa, a sua volta
forse derivante dalla d tibetana, .
L'ordine alfabetico dei jamo
L'ordine alfabetico dello hangul non mescola consonati e vocali come fanno ad esempio gli alfabeti latino e
cirillico. L'ordine invece quello degli alfabeti indiani, prima le consonanti velari, poi le coronali, poi le
labiali, poi le sibilanti, eccetera. Tuttavia, le consonanti precedono le vocali, a differenza di quanto avviene
nel sanscrito e nel tibetano.
L'ordine alfabetico moderno fu stabilito da Choi Sejin nel 1527, prima che venissero a crearsi i jamo delle
consonanti doppie e venisse persa la distinzione tra e . Quando i governi della Corea del Nord e della
Corea del Sud regolarizzarono l'uso dello hangul nei rispettivi stati, ordinarono le lettere in modo diverso; i
coreani del sud raggruppano le lettere simili, quelli del nord mettono le consonanti doppie in fondo.
Corea del Sud
L'attuale ordine alfabetico dei jamo delle consonanti

i jamo delle consonanti doppie vengono posti immediatamente dopo il jamo semplice da cui derivano; non
c' distinzione tra il nasale e quello muto.
L'ordine dei jamo delle vocali

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Ogni vocale seguita dalle sue forme derivate: quella addolcita (+ i), poi quella iotizzata, poi quella
addolcita e iotizzata. I dittonghi che iniziano per w sono ordinati come fossero combinazioni di due caratteri.
Corea del Nord
L'ordine alfabetico usato in Corea del Nord pi simile a quello antico.
L'attuale ordine alfabetico dei jamo delle consonanti
(nullo) ( muto)
Il primo il suono nasale ng in chiusura di sillaba. Lo usato in posizione iniziale invece viene dopo
, perch solo un segnaposto muto. Una sillaba senza consonante finale tuttavia viene prima di ogni
combinazione con un jamo in posizione finale, pertanto precede nell'ordine la sillaba simile ma con un
finale.
tutte le "nuove" lettere, ovvero i jamo delle consonanti doppie, sono posti in fondo all'alfabeto, in modo da
non alterare l'ordine tradizionale del resto dell'alfabeto.
L'ordine dei jamo delle vocali

Tutti i jamo composti da due e tre tratti, compresi i vecchi dittonghi e , sono posti dopo le vocali
fondamentali, mantenendo l'ordine alfabetico di Choi Sejin.
I nomi dei jamo
L'a-b-c dello hangul si chiama ganada ( ), dal nome dei primi tre jamo (g, n, e d). I nomi dei jamo
furono coniati da Choi Sejin nel 1527. La Corea del Nord ha standardizzato i nomi quando ha fatto dello
hangul il suo alfabeto ufficiale.
Le consonanti
Le consonanti moderne hanno un nome composto da due sillabe, con la consonante che compare sia
all'inizio che alla fine del nome:
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Jamo nome sudcoreano nome nordcoreano
giyeok () gieuk ()
nieun ()
digeut () dieut ()
rieul ()
mieum ()
bieup ()
siot () sieut ()
ieung ()
jieut ()
chieut ()
kieuk ()
tieut ()
pieup ()
hieut ()
La maggior parte dei jamo (tutti in Corea del Nord, tutti tranne tre in Corea del Sud, dove i nomi sono pi
simili a quelli originali) hanno nomi il cui formato del tipo lettera + i + eu + lettera. Ad esempio, Choi
Sejan descrisse il suono di bieup usando gli hanja (bi) e (eup). I nomi di g, d e s fecero eccezione
perch non esistono hanja per i suoni euk, eut e eus, furono pertanto scelti yeok, kkeut e os.
Choi diede a j, ch, k, t, p e h dei nomi monosillabici, ovvero ji, chi, ki, ti, pi e hi dato che, secondo le
istruzioni dello Hunmin jeong-eum, queste lettere non sarebbero dovute essere usate in posizione finale.
Tuttavia dopo la riforma ortografica del 1933, che consente ad ogni jamo consonante di essere usato in
posizione finale, i nomi fuorono cambiati nella forma attuale.
I jamo delle consonanti doppie aggiungono il prefisso ssang ("doppio" o "gemello") in Corea del Sud e
don (o chiusa, "forte") in Corea del Nord
Jamo nome sudcoreano nome nordcoreano
ssanggiyeok () dongieuk ()
ssangdigeut () dondieut ()
ssangbieup () donbieup ()
ssangsiot () donsieut ()
ssangjieut () donjieut ()
In Corea del Nord, un modo alternativo di indicare i jamo usare la forma lettera + eu (), per esempio
geu il nome del jamo , sseu il nome del jamo , e cos via.
Le vocali
Le vocali hanno per nome semplicemente il suono della vocale stessa, scritto facendolo precedere
dall'iniziale muta
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Jamo nome Jamo nome Jamo nome
a () ye () wo ()
ae () o () we ()
ya () wa () wi ()
yae () wae () yu ()
eo () oe () eu ()
e () yo () ui ()
yeo () u () i ()
Jamo obsoleti
Molti jamo sono oggi obsoleti. Tra questi vi sono quelli che descrivono suoni oggi scomparsi dalla lingua
nonch una serie di simboli che descrivevano suoni cinesi mai usati nella lingua coreana. Quelli pi frequenti
su scritture antiche sono i seguenti
o ; (arae-a "a inferiore"): pronunciato come [], simile al moderno eo.
era scritta isolata o nel dittongo area-ae. La parola ah ("bambino"), originariamente
scritta usando questo jamo cambiata in ai ().
z (bansios ): un suono abbastanza insolito, forse [

] (una consonante nasale fricativa


sonora). (Se il vostro browser non la visualizza, ha la forma di un piccolo triangolo equilatero).
(yeorin hieuh "hieuh debole" o doen ieung "ieung forte"): una consonante
glottale intermedia tra la h aspirata e il segno muto .
ng (yet-ieung ): Il jamo per il suono [], oggi evoluto in ieung.
(gabyeoun bieup ): rappresenta il suono [f]. Si presenta come un digrafo di bieup e
ieung, ma la sua origine potrebbe essere pi complessa. Altri tre jamo obsoleti sono simili: w ([w]
or [m]), T f, e ff [v ].
Sono due i jamo doppi oggi obsoleti
x (ssanghieuh "doppio hieuh"): [ ] o [ ].
(ssang-ieung "doppio ieung")
Nel sistema hangul originale, i jamo doppi erano usati per rappresentare alcune consonanti cinesi sonore (
) non presenti nelle parole della lingua coreana. Solo successivamente sarebbero stati usati per
rappresentare le consonanti doppie della lingua coreana.
Le consonanti sibilanti ("dentali") furono modificate per rappresentare le due serie delle sibilanti cinesi,
alveolari e retroflesse, tuttavia una distinzione di questo genere non mai esistita in coreano ed era quasi del
tutto scomparsa dal cinese parlato nelle regioni settentrionali. I jamo che rappresentano suoni alveolari erano
allungati a sinistra, mentre i retroflessi erano allungati a destra
consonanti originali
Chidu-eum (sibilante alveolare)
Jeongchi-eum (sibilante retroflessa) ^ ^
Vi sono infine alcuni gruppi di consonanti scomparsi dalla lingua, quali bsg e bsd nonch alcuni
dittonghi usati solo per rappresentare vocali mediali cinesi quali , , e .
Alcuni dei suoni rappresentati dai jamo obsoleti continuano ad esistere in alcuni dialetti della lingua coreana.
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Come viene
scritta la sillaba
"han"
Come viene
scritta la sillaba
"geul"
iniziale vocale
iniziale
vocale
iniziale
vocale
(2)
vocale
(1)
iniziale vocale
finale
iniziale
vocale
finale
iniziale
vocale
(2)
vocale
(1)
finale
Le sillabe
Fatta eccezione per alcune particelle grammaticali usate agli albori dello hangul, nessun
jamo compare isolato nelle parole coreane. I jamo sono invece combinati graficamente
in sillabe. Ogni sillaba deve avere almeno una consonante iniziale e una vocale; quando
una sillaba non ha un suono consonante iniziale, viene usato il jamo muto come
segnaposto (es. u-yu, "latte"). Non invece necessario mettere alcun segnaposto
alle sillabe che non hanno una consonante in posizione finale.
Ogni sillaba si compone di due o tre jamo
una consonante semplice o doppia, o una coppia di consonanti, o il segnaposto
muto + una vocale o un dittongo
una consonante semplice o doppia, o una coppia di consonanti, o il segnaposto
muto + una vocale o un dittongo + una consonante semplice o doppia, o una
coppia di consonanti
La posizione dei jamo nella sillaba segue alcune regole:
i componenti dei jamo complessi (coppie di consonanti o dittonghi, es. o ) si
leggono da sinistra a destra
le vocali il cui jamo verticale vengono scritte a destra del jamo iniziale (es. b
+ ae = bae)
le vocali il cui jamo orizzontale vengono scritte sotto al jamo iniziale (es. b + u = bu)
quando il jamo della vocale ha lunghi tratti sia orizzontali che verticali, si snoda attorno al jamo
iniziale, in basso a destra (es. g + wi = gwi)
il jamo finale, quando c', viene posto in fondo; si chiama batchim "pavimento"
i jamo nelle sillabe vengono sempre scritti in ordine fonetico: iniziale, centrale, finale
le sillabe la cui vocale un jamo orizzontale vengono scritte dall'alto in basso, es. eup
le sillabe la cui vocale un jamo verticale o "avvolgente" vengono scritte in senso orario, es. ssang,
doen
se il jamo finale una coppia di consonanti, la si scrive da sinistra a destra, es. balp
Il blocco deve essere proporzionato - deve poter essere inscritto in un quadrato - e l'aspetto deve ricordare
quello di un hanja; all'occhio di chi non conosce lo hangul, una sillaba pu essere confusa con un
ideogramma.
Escludendo i jamo obsoleti, esistono 11.571 sillabe possibili.
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Si conobbe all'inizio del XX secolo un movimento minoritario che propugnava l'eliminazione delle sillabe e la
scrittura dei jamo su un'unica riga, in maniera analoga agli alfabeti occidentali, ma tale movimento non ebbe
un grande supporto. La struttura a blocchi sillabici rende lo hangul molto comodo da leggere, dato che ogni
sillaba ha una propria forma distintiva che viene facilmente memorizzata; molte persone di lingua madre
cinese e coreana trovano la lettura delle parole in alfabeto latino meccanica come l'interpretazione del
codice Morse.
Ortografia
Fino al XX secolo non esistita un'ortografia ufficiale dello hangul. Per via delle legature, dell'assimilazione
delle consonanti e delle diverse varianti dialettali, una parola coreana poteva essere scritta in modi diversi.
Re Sejong prefer un'ortografia morfo-fonemica (ovvero basata sul ruolo grammaticale delle parole) piuttosto
che una puramente fonemica (ovvero basata solo sulla rappresentazione dei suoni pronunciati). Agli inizi, lo
hangul era trascritto principalmente in modo fonemico, tuttavia col passare dei secoli l'ortografia divenne
parzialmente morfo-fonemica, prima nei sostantivi e poi nei verbi, come lo oggi.
pronuncia e trascrizione:
[mo.ta.nn.sa.a.mi] una persona che non pu
ortografia fonemica: /mo.ta.nn.sa.la.mi/
ortografia morfo-fonemica: |mos.ha.nn.sa.lam.i |
-- mos-ha-neun "non pu" (attributo) + - sa-ram-i "persona" (soggetto)
Dopo la "riforma Gabo" del 1894, la dinastia Joseon e successivamente l'impero coreano iniziarono a
scrivere tutti i documenti ufficiali in hangul. Sotto la direzione governativa venne discusso il corretto uso
dell'alfabeto, ortografia compresa, fino a quando la Corea non venne annessa dal Giappone nel 1910.
Il governatorato giapponese opt per un sistema di scrittura misto hanja-hangul, concettualmente simile al
sistema di scrittura giapponese. Il governo rivide le regole di ortografia - allora relativamente fonemiche - nel
1911, nel 1921 e nel 1930.
Nel 1933 la Hangul Society (fondata da Ju Si-gyeong) annunci una proposta per una riforma dell'ortografia
in senso morfo-fonemico, tale riforma divenne la base delle ortografie contemporanee adottate in Corea del
Nord e in Corea del Sud, che rividero successivamente le loro ortografie dopo la separazione.
Il testo guida per l'ortografia dello hangul lo Hangeul machumbeop, la cui ultima revisione in Corea del
Sud stata pubblicata nel 1988 dal locale ministero dell'educazione.
Sistemi misti
Durante il periodo coloniale giapponese vennero usati gli hanja per le radici lessicali (sostantivi e verbi) e lo
hangul per le particelle grammaticali, similmente a come katakana, hiragana e kanji sono usati nel
giapponese. Oggi gli hanja sono usciti completamente dall'uso in Corea del Nord e in Corea del Sud il loro
uso limitato ad alcuni nomi propri e alla disambiguazione di parole omofone.
Nello hangul vengono usati anche i numeri arabi, come ad esempio nelle date 2006 2 24 (24 febbraio
2006).
L'alfabeto latino - e occasionalmente altri alfabeti - possono essere usati a scopo illustrativo o per
rappresentare parole straniere non ancora pienamente assimilate nella lingua coreana.
Stile
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Lo hangul pu essere scritto sia orizzontalmente che verticalmente. La direzione tradizionale quella del
cinese, dall'alto in basso e da destra a sinistra. La scrittura orizzontale nello stile dell'alfabeto latino fu
promossa da Ju Si-gyeong e divenne quella largamente preferita.
Nello Hunmin Jeong-eum i caratteri dello hangul erano scritti con linee angolari di pari spessore e senza
grazie. Questo stile quello usato nei libri pubblicati fino al 1900 circa ed oggigiorno usato nelle incisioni
su pietra (ad esempio per le statue).
Nel corso dei secoli venne ad evolversi uno stile di calligrafia del tipo a pennello e inchiostro che faceva
ricorso alle stesse linee e agli stessi angoli della calligrafia cinese. Questo stile detto myeongjo, dal nome
della dinastia cinese Ming, ed quello usato oggi in libri, giornali riviste e font per computer (ad esempio il
Batang, e il Gungsuh, ).
Uno stile senza grazie tornato in uso con la scrittura a penna ed generalmente lo stile usato dai browser
web.
Voci correlate
lingua coreana
lingua cinese
lingua giapponese
katakana
kanji
alfabeto
Note
^ http://www.wdl.org/es/item/4166 1.
Bibliografia
Coulmas Florian, The Blackwell Encyclopeda of Writing Systems. Oxford, Blackwell Publishers,
1999.
Grant, Bruce K., A guide to Korean characters, reading and writing Hangul and hanja - II ed. -
Elizabeth, N. J. Hollym, 1983. ISBN 0930878132
Ross King, Jae-Hoon Yeon, Elementary Korean. Boston, Tuttle Publishing, 2000.
Sohn, H.-M., The Korean Language - Cambridge, Cambridge University Press, 1999.
Song, J. J., The Korean Language: Structure, Use and Context - London, Routledge, 2005.
Young-Ja Beckers-Kim, Koreanisch fr Anfnger. Gttingen, Edition Peperkorn, 2005.
Young-Key Kim-Renaud, The Korean Alphabet. Its History and Structure - Honolulu, University of
Hawai'i Press, 1997.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
(IT) Note su nascita e formazione della scrittura coreana (http://www.corea.it/chiarimenti.htm)
(EN) Pagina sullo hangul presso il Ministero della Cultura e del Turismo Coreano
Hangl - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Hangl
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(http://www.korea.net/korea/kor_loca.asp?code=A020302)
(EN) Lezioni di Hangul (http://www.langintro.com/kintro/toc.htm)
(EN) Descrizione dello hangul (http://english.president.go.kr/warp/en/korea/language/what/)
(EN) Pronuncia (http://www.omniglot.com/writing/korean.htm)
(EN) I Jamo nell'Unicode (http://www.unicode.org/charts/PDF/U1100.pdf)
software online: convertitore (translitterazione) lexilogos di parole Hangeul > alfabeto latino
(http://www.lexilogos.com/keyboard/korean_conversion.htm)
Categorie: Lingua coreana Alfabeti Sistemi di scrittura artificiali | [altre]
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