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LEZIONE 13
CEDIMENTI
delle FONDAZIONI SUPERFICIALI
CEDIMENTI
Principio delle tensioni efficaci
(Terzaghi, 1923)
in termini incrementali
= - u
In questa forma lequazione mostra che le tensioni efficaci possono variare, causando effetti misurabili, sia cambiando
le pressioni neutre (o interstiziali) a tensioni totali costanti sia cambiando le tensioni totali e mantenendo inalterate le
pressioni interstiziali. Inoltre, se gli incrementi di tensione totale e neutre sono uguali tra loro, le tensioni efficaci
restano invariate.
In questa lezione ci limiteremo al calcolo del cedimento dovuto al carico trasmesso dalle fondazioni superficiali. La
stima dei cedimenti attesi necessaria per valutarne lammissibilit in condizioni di esercizio, e quindi per valori del
carico e delle tensioni indotte molto inferiori a quelli che producono la rottura nel terreno (SLE e non SLU)
2
CEDIMENTI
La progettazione di una qualunque struttura che interagisce con il terreno richiede la stima dei cedimenti
della stessa, e nella maggioranza dei casi, la distribuzione nello spazio e nel tempo dei cedimenti costituisce
il fattore che pi condiziona le scelte progettuali.
TERRENI COESIVI
TERRENI INCOERENTI
Cedimento uniforme
Non sono in generale critici. La
loro limitazione deriva da una
convenienza
tecnica:
se
superano i 150-300mm danno
problemi
alle
tubazioni
collegate alla struttura.
Tilt
(rotazione nel piano
verticale)
La rotazione causa
l aumento progressivo
della pressione sul
piano verso dove si
inclina, aggravando la
situazione.
Cedimento disuniforme
Sono in generale critici. Alcune
strutture
perdono
la
loro
funzionalit per valori molto piccoli
del rapporto /l (distorsione
angolare). La loro criticit legata
alla struttura e alla possibilit che
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essa ha di sopportarli.
CEDIMENTI AMMISSIBILI
Cedimento ammissibile = massimo cedimento che una struttura pu sopportare
La previsione dei cedimenti assoluti e differenziali costituisce un compito estremamente difficile. Le cause sono da
ricercare in molteplici fattori, legati ai seguenti aspetti:
1.
Esistono molte incertezze per quanto concerne il calcolo delle tensioni indotte in un mezzo caratterizzato da
anisotropia e eterogeneit;
2.
i parametri di deformabilit sono influenzati dalla storia tensionale del deposito, dal disturbo subito dal
campione durante la fase di prelievo e preparazione in laboratorio, dalla tecnica di riconsolidazione utilizzata, dal
metodo adoperato per la misura delle deformazioni, dal livello delle sollecitazioni e dallo stress-path seguito;
3.
Lentit dei cedimenti differenziali condizionata dalla natura del deposito, dalla variabilit spaziale delle sue
caratteristiche meccaniche, dalle modalit esecutive della fondazione, dal tipo della fondazione e dalla rigidezza
della sovrastruttura.
Risulta quindi complicato elaborare un modello che prenda in considerazione tutti questi fattori nel rispetto delle leggi
della meccanica, che sia aderente alla realt e sufficientemente agevole da poter essere facilmente adoperato.
Nella pratica
progettuale
Si fa uso di METODI SEMPLIFICATI, a volte puramente empirici, la cui affidabilit stata verificata confrontando le
previsioni con le misure del comportamento di opere in vera grandezza. necessario avere percezione della
complessit del problema fisico e consapevolezza dei limiti dei modelli e schemi adottati.
6
1.
2.
Si calcolano gli incrementi di tensione verticale nel terreno di fondazione, incrementi determinati dai carichi
agenti sul piano di fondazione.
3.
4.
5.
Si valuta landamento dei cedimenti nel tempo, per terreni a bassa permeabilit. Differenziazione fra un
cedimento in condizioni non drenate (a breve termine) e uno in condizioni drenate (a lungo termine).
CONDIZIONI
EDOMETRICH
E
In condizioni edometriche possibile calcolare il cedimento H, considerando laltezza inziale dello strato H0 .
Lindice dei vuoti inziale e0 e la variazione dellindice dei vuoti e, conseguente allapplicazione del carico.
V H e0 e1
e
=
=
=
V0
H 0 1 + e0 1 + e0
e0 e1
H0
H =
H0 =
e
1+ e0
1+ e0
9
H =
CONDIZIONI
EDOMETRICH
E
H0
e
1+ e0
e= Cr log
'c
' + v
+ Cc log v0
'v0
'c
H0
'c
'v0 + v
H =
+ Cc log
Cr log
1+ e0
'v0
'c
TERRENO SOVRACONSOLIDATO CON CARICO CHE NON SUPERA c
' + v
e= Cr log v0
'v0
TERRENO NORMALCONSOLIDATO
' + v
e= Cc log v0
'v0
'v0 + v
H0
H =
Cr log
1+ e0
'v0
'v0 + v
H0
H =
Cc log
1+ e0
'v0
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CONDIZIONI
EDOMETRICH
E
Se si fa riferimento allespressione con mv , si deve tenere conto che tale parametro dipende dal livello tensionale e
quindi va scelto opportunamente in funzione dellintervallo considerato.
H = H 0i vi mvi
i=1
Nel caso di carico uniformemente
distribuito sul piano campagna. Il carico
costante con la profondit.
vi = v
H0i
mvi
H = H 0i v mvi
i=1
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INCREMENTO DI CARICO IN
CONDIZIONI EDOMETRICHE.
v0 = z
CEDIMENTO
dello
strato di spessore H:
v = v 0 + q = z + q
H
w = z dz = mv v dz
0
assumendo
mv= cost e
v= cost
w = mv v H
P
INCREMENTO DI CARICO
DOVUTO A CARICO PUNTUALE
v0 = z
v = v0 + ?
12
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INCREMENTO DI TENSIONE
DOVUTO A CARICO PUNTUALE
alla
TEORIA DELLELASTICITA
Boussinesq (1885), per mezzo semiinfinito elastico, omogeneo e isotropo.
indipendente da E e dal
modulo di Poisson .
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NB: il valore di v da intendersi come incremento, ovvero come un v. Il cedimento dovuto solo allincremento.
INCREMENTO DI TENSIONE
DOVUTO A CARICO PUNTUALE
VERTICALE
3P 3 2 2 5/2 P
z = qv =
z (r + z ) = 2 I i
2
z
2
3 r
Ii =
1 +
2 z
Valutazione dellincremento di
tensione verticale responsabile
dei cedimenti.
5 / 2
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INCREMENTO DI TENSIONE
DOVUTO A CARICO PUNTUALE
VERTICALE
INCREMENTO DI TENSIONE
DOVUTO A CARICO PUNTUALE
TENSIONE
v
VERTICALE
SOLUZIONE DI WESTERGAARD, 1938: altra soluzione presente in letteratura. Considera lammasso elastico
suddiviso in strati sottili orizzontali e vicini, formati da materiale non elastico che ammette deformazioni verticali
ma non orizzontali. I risultati, rispetto a Boussinesq, sono diversi e la differenza diviene importante nelle
immediate vicinanze dellimpronta di carico.
z = qv =
2
1
r
I wi = 1 + 2
z
Q
I
2 wi
z
Bo
us
s
3 / 2
in
es
q
We
ste
rga
ard
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PRESSIONI DI CONTATTO
PRESSIONI DI CONTATTO: la distribuzione delle pressioni di contatto dipende dallentit e distribuzione del carico
allestradosso della fondazione, dalla rigidezza della struttura di fondazione e dalla rigidezza del terreno di fondazione.
a) fondazioni
flessibili
b) fondazioni
rigide
p
p
schema
p
W min
p
W
Wmax
su argilla
q m in
q max
Wmi n
su sabbia
p
p
p
W max
q max
FONDAZIONE FLESSIBILE (BASSA RIGIDEZZA) : Lo schema si applica, ad esempio, alle fondazioni dei rilevati.
1)ARGILLE (BASSA RIGIDEZZA ovvero RIGIDEZZA UGUALE alla fondazione) la distribuzione delle pressioni di contatto
eguale alla distribuzione del carico applicato, e la sua deformata si adatta ai cedimenti del terreno.
2)SABBIE (RIGIDEZZA ELEVATA ovvero RIGIDEZZA PIU ELEVATA della fondazione) il cedimento minimo in mezzeria
e massimo al bordo.
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PRESSIONI DI CONTATTO
CEDIMENTI
Fondazione flessibile
PRESSIONE DI CONTATTO
Fondazione rigida
TENSIONE
v
VERTICALE
Ipotesi:
1.
2.
Membrana flessibile
Carico distribuito uniforme.
SOLUZIONE DI BOUSSINESQ: integrando la relazione per carico puntiforme adunarea di dimensioni finite,
secondo il principio di sovrapposizione degli effetti.
Landamento di v (detto anche z) in funzione di z sullasse o sul centro della superficie di carico
2.
z = qv = q I s
Is un coefficiente adimensionale, funzione della forma della fondazione (ovvero dellarea di distribuzione del
carico) e del rapporto z/B (B= pi piccola dimensione trasversale della superficie di carico).
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ANDAMENTO IN CORRISPONDENZA
DELLA VERTICALE AL CENTRO
VERTICALE
DELLAREA DI CARICO.
Cerchio di raggio R
(B=2R), piastra
Cerchio di raggio R
rigida
(B=2R), piastra
flessibile
Fondazione
nastriforme
VERTICALE
22
VERTICALE
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ESEMPIO 1
TENSIONE
v
VERTICALE
Immaginiamo di applicare un carico di 1500kN su una fondazione superficiale quadrata con B=L =2m.
Determinare la tensione verticale per un punto alla profondit z di 5m sotto il centro della fondazione nelle ipotesi:
1.
2.
CARICO UNIFORME
q=
1500
= 375 kN / m2
2
2
m=n=
r
=0
z
B/2 1
= = 0,2
z
5
Fadum (come in verde slide
precedente)
K = 0,018
1
3
I p = I i = 0,478
z =
Q
1500
2
I
=
0
,
478
=
29
kN
/
m
i
z2
52
z =5m, B=2m, ovvero z < 3B, lassunzione del carico puntuale, per profondit inferiori a 3B (in questo caso intesa come
la massima dimensione della fondazione), non dovrebbe considerarsi, perch comporta una sovrastima
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dellincremento del carico.
ESEMPIO 2
TENSIONE
v
VERTICALE
B = 3m
L = 6m
B1 = 3m L1 = 4,5
B2 = 3m L2 = 1,5
APPORTO
POSITIVO
RETTANGOLI (1)
m=
B1 3
= =1
z 3
n=
L1 4,5
=
= 1,5
z
3
APPORTO
NEGATIVO
RETTANGOLI (2)
m=
B2 3
= =1
z 3
n=
L2 1,5
=
= 0,5 Fadum
z
3
Fadum
K1 = 0,193
K 2 = 0,120
METODO
APPROSSIMAT
O
Se si fa riferimento allespressione con mv , si deve tenere conto che tale parametro dipende dal livello tensionale e
quindi va scelto opportunamente in funzione dellintervallo considerato.
APPROCCIO SEMPLIFICATO
'v (z) =
q L B
(L + z) (B+ z)
26
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TERRENI COESIVI
St = Si + Sc + Ss
Il cedimento totale pari alla somma del cedimento istantaneo (a breve termine, in CND) pi il cedimento legato alla
consolidazione (a lungo termine, CD) pi infine, il cedimento legato a fenomeni di consolidazione secondaria.
Si
Sc
Ss
S t = Si + S c
Rilevante solo per terreni argillosi ad alta e media
plasticit o per bassa plasticit e struttura
instabile.
28
Si
CEDIMENTO
IMMEDIATO
TERRENI COESIVI
Il cedimento immediato si manifesta via via che viene applicato il carico durante la costruzione dellopera geotecnica, e
pertanto spesso poco temibile, sia perch pu essere recuperato riportando in quota la struttura, sia perch
normalmente precede la messa in opera delle parti pi vulnerabili (pavimentazioni, rivestimenti, finiture). Viene di
norma calcolato in termini di tensioni totali e in CND con la teoria dellelasticit (TDE).
1 =
1
1 ( 2 + 3 )
E
V = 1 + 2 + 3 =
1 2
( 1 + 2 + 3 ) = 0
E
= 0, 5
29
CEDIMENTO
IMMEDIATO
Si
TERRENI COESIVI
Mezzo
elastico
Eu e = 0,5
qB
Si =
0 1
Eu
H/B
0
L/B
D/B
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CEDIMENTO
DI
CONSOLIDAZIONE
TERRENI COESIVI
Lapplicazione di un carico su area finita in superficie producono in generale incrementi delle tensioni principali
maggiori e minori diverse fra loro (1 2). Il cedimento di consolidazione dovuto alla dissipazione delle u che si
determinano per effetto di questo incremento di tensioni e che possono essere valutate secondo lespressione
fornita da Skempton:
u = B 3 + A ( 1 3 )
Con A e B parametri di Skempton (vedi lezione 8), se il terreno saturo B = 1.
Ci premesso, il cedimento di consolidazione di una fondazione superficiale di area finita su argilla satura dovrebbero
essere determinare tenendo in considerazione le effettive condizioni al contorno, che in generale non
corrispondono alle condizioni edometriche.
Tuttavia la stima dei cedimenti abitualmente ottenuta con un metodo calcolo semplificato (METODO DI TERZAGHI)
che si basa sulle ipotesi di consolidazione edometrica, tenendo conto delleffettivo incremento del carico valutato
con la teoria dellelasticit e modificando il risultato ottenuto con opportuni coefficienti correttivi che tengono
contro delle approssimazione indotto.
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CEDIMENTO
EDOMETRICO
Sed
TERRENI COESIVI
Operativamente :
-Si determinano i profili della
pressione efficace preesistente v0
-Si determinano i profili della
pressione pressione consolidazione
c . Per terreni NC v0= c
-Si determina la pressione verticale
netta trasmessa alla fondazione p= qD.
- Si suddividono gli strati argillosi in
strati di modesto spessore
- Si determinano gli incrementi netti
di tensione al centro di ogni strato
(z) con la TDE fino a quando z >
0,1 v0.
-Si utilizzano i parametri di compressibilit edometrica significativi per i vari strati per il calcolo del cedimento. Si
determinano quindi, al centro di ciascuno strato, i valori di v0 , c , z , e0, Cc, Cr (o, in alternativa, mv)
- Si stima il cedimento di ogni strato secondo quanto riportato nella diapositiva seguente.
- Si stima il cedimento totale S tot = Hi
32
CEDIMENTO
EDOMETRICO
Sed
TERRENI COESIVI
'v0i + vi
Hi
H i =
Cci log
1+ e0i
'v0i
- Se c = v0
terreno NC:
- Se c > (v0 + v)
terreno OC:
'v0i + vi
Hi
H i =
Cri log
1+ e0i
'v0i
'ci
'v0i + vi
Hi
H i =
+ Cci log
Cri log
1+ e0i
'v0i
'ci
H i = H i vi mvi
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CEDIMENTO
DI
CONSOLIDAZIONE
Sc
TERRENI COESIVI
Il cedimento di consolidazione viene calcolato modificando opportunamente quello edometrico perch in generale u
< v. Le deformazioni reali sono in genere inferiori a quelle valutate con il metodo di Terzaghi.
Sc = Sed
(*)
Condizioni di carico
monodimensionale,
considerata con Terzaghi
u = v
u = 3 + A ( 1 3 )
Skempton
Bjerrum tengono
conto u < v
= A + (1 A)
dz
dz
0
H
CEDIMENTO TOTALE
St
ARGILLE NC
Si = 0,1 St
Il cedimento istantaneo un
piccola parte di quello totale
Sc = Sed
i valori di sono prossimi a 1
TERRENI COESIVI
1 2
Si = St
3 3
Il cedimento istantaneo unaliquota importante dii
quello totale. Burland et al.(1977). 1/3 per terreni con
pronunciato comportamento anisotropo e eterogeneo,
2/3 per strati di spessore rilevante e modulo constante
con la profondit. In generale possiamo dire che:
Si = 0, 6 Sed
Sc = 0, 4 Sed
St = Si + Sc =1,1 Sed
Relazione
ricavata
tramite
osservazione
diretta
sul
comportamento di opere reali.
St = Sed
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TERRENI COESIVI
Il calcolo, fino adesso, stato condotto nellipotesi di carichi applicati su una superficie flessibile.
Se la fondazione infinitamente rigida:
CEDIMENTO DI CONSOLIDAZIONE
superfici rigide circolari o
nastriformi
superfici rigide rettangolari
CEDIMENTO IMMEDIATO
Si =
qB
Iw
Eu
1
Sfond. rigida = ( Scentro + Sbordo ) fond. flessibile
2
1
Sfond.rigida = ( 2 Scentro + Sbordo ) fond. flessibile
2
Teoria dellelasticit.- soluzione di Janbu et al. (1956)
Sono stati proposti dei diagrammi dagli stessi autori per stimare il cedimento medio ND di aree rettangolari
uniformemente caricate, poste alla profondit D e con uno strato rigido alla profondit H sotto il piano di
fondazione. Questi diagrammi valgono per = 0.5 (condizioni non drenate) e nellipotesi che lo strato rigido non
influenzi la distribuzione delle tensioni verticali e orizzontali.
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TERRENI COESIVI
LAMBE (1964)
Metodo dello stress path
metodo molto pi sofisticato
a)
b)
c)
37
Ss
TERRENI COESIVI
Il cedimento di consolidazione secondaria, salvo il caso delle torbe e delle argille organiche, viene trascurato. Viceversa
viene usualmente condotto utilizzando la relazione:
S s = c H 0 log
dove
t
t100
HP:
a)
b)
38
39
Per i terreni non coesivi: lentit dei cedimenti sicuramente in molti casi pi contenuta. Il loro calcolo, ad ogni modo,
risulta assai complesso essendo i parametri di compressibilit non facili da ricavare difficolt di prelevare campioni
indisturbati. La maggior parte dei metodi si basa sulluso diretto dei risultati delle prove in sito.
METODO DI BURLAND E BURBIDGE (1985)
Tale metodo utilizzato per la stima del cedimento di fondazioni su sabbie NC e OC, dai risultati di prove SPT, e si basa
su unanalisi statistica di oltre 200 casi reali, comprendenti fondazioni con 0.8m<B<135m
S = C1C2C3 q ' v0 B 0, 7 I c
3
in
mm
Ic =
1, 706
N1,4
SPTm
N = 15 + 0.5(NSPT-15)
Per ghiaie e/o sabbie con ghiaia NSPT va incrementato del 25%
.
N = 1,25 NSPT
40
Fondazioni circolari
o quadrate
Z
Fondazioni continue
Iz
Il valore di Iz diventa nullo a 2B (fondazioni
circolari o quadrate) o 4B (fondazioni continue).
NB: necessaria unadeguata suddivisione della profondit significativa in vari strati per i quali i
valori del fattore di deformazione Iz e il valore del modulo E possano ritenersi costanti.
43
NORMATIVA
VECCHIA
NORMATIVA
44
NORMATIVA
NTC
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Ed Cd
FONDAZIONI PROFONDE
45