Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
c -
ho vo
Condizione limite passiva - Condizioni limite attiva
decompressione Kp
s.l.a
Ko
Ka
-
compressione
s.l.p
K= h′/ v′
Nel caso attivo , la tensione tangenziale agisce per contrastare il peso del terreno W
(se il terreno è sufficientemente resistente la resistenza mobilitata non raggiunge quella limite e il
fronte è stabile senza parete)
Nel caso passivo , la tensione tangenziale si oppone alla spinta che la parete esercita sul terreno. Nel
caso passivo è richiesto un maggiore spostamento della parete prima che la tensione di taglio massima
possa agire lungo il tratto della superficie di scorrimento più lontana dalla parete.
Per raggiungere SLP sono necessari spostamenti più grandi che per il raggiungimento di SLA.
Quando gli spostamenti della parete sono sufficienti per mobilitare la resistenza al taglio del terreno
l’entità della sollecitazioni applicate dipende ai parametri di resistenza del terreno
Casi ideali
a)
b)
c)
Coefficienti di spinta soluzione di Terzaghi
(ma anche altri metodi analitici)
si ammette :
- Rotazione intorno al piede
- Sia possibile individuare una zona attiva ed una zona passiva
- Opera rigida
- Distribuzione triangolare in ciascuno degli strati presenti (pressione che
varia linearmente con la profondità
- Spostamenti tali da mobilitare intera spinta attiva e una frazione
prefissata resistenza passiva
in realtà:
- Opere raramente rigide (si rifletta sulla differenza tra sistema rigido e
struttura rigida)
- Spesso non c’è rotazione all’estremità inferiore
Significativi scostamenti della distribuzione delle pressioni di
contatto da quelle calcolate
Casi reali
Casi reali
O P E R E D I S O S T EG N O
Meccanismi di collasso
Giuseppe Scarpelli
O P E R E D I S O S T EG N O
Giuseppe Scarpelli
Muri a gravità
Hanno forma trapezoidale, con uno zoccolo di fondazione poco più largo della
base del muro. Sono convenienti solo per altezze limitate, inferiori a 4÷5 m.
I muri a sbalzo, o a mensola, hanno una forma che
permette di utilizzare il peso del rinterro per equilibrare la
spinta del terreno
In questi casi è sempre bene inserire una trave di sommità con una rigidezza flessionale significativa in modo
tale da funzionare come elemento di collegamento e di distribuzione tra i contrafforti nel caso di un eventuale
regime di spinte disuniforme in direzione longitudinale.
E’ sempre bene evitare di realizzare sezioni degli speroni con spessori minori di 20 cm affinché le armature
metalliche possano avere un adeguato ricoprimento.
muri a speroni : varianti
Il rinterro ha un’influenza fondamentale sul comportamento del muro e sulle condizioni idrauliche nel terreno
circostante.
I muri di sostegno si progettano per contenere l’azione del terreno; la spinta dell’acqua ne altera
sostanzialmente le condizioni di equilibrio.
Per evitarla è necessario eseguire il rinterro con materiale granulare permeabile e favorire la raccolta
dell’acqua di drenaggio alla quota di fondazione, con tubi finestrati, o feritoie e condotti di scarico .
Evitare il rischio intasamento
a)
b)
Terre rinforzate
Terre armate
Terre rinforzate con paramento rinverdito
Vedi CAP 12
NTC
2008
PROGETTO STATICO MURI DI SOSTEGNO
NTC
2018
APPROCCIO 1
DA1.1 A1 + M1+ R1
DA1.2 A2+ M2 + R2
APPROCCIO 2
DA2 A1 + M1+ R3
P RO GET TO STAT I CO DEL L E O P ERE GEOT ECNI CHE NTC
2018
OPERE DI SOSTEGNO: MURI
SLU-GEO
scorrimento carico limite ribaltamento stab. globale SLU-STR
APPROCCIO 2 – A1+M1+R3
!!
Attenzione all’effetto dell’eccentricità sul carico limite in fondazione. Tipicamente
occorrono due combinazioni (azioni verticali sfavorevoli e favorevoli)
Giuseppe Scarpelli v. Considerazioni fatte per fondazioni dirette con carico eccentrico
PARATIE
Le paratie hanno il
fondamentale vantaggio di
essere realizzate prima di
eseguire lo scavo potendo
costituire allo stesso tempo
opere provvisionali e definitive
(o quantomeno parte del
sistema di opere definitivo)
Scavo della
metropolitana in
sotterraneo
(galleria),
nonostante basse
coperture e terreni
presenti.
Rispetto al passato
non si sono aperte
trincee di scavo
CONGELAMENTO
METODO TOP DOWN
METODO TOP DOWN
Posizione e spostamento
dei puntoni
Progettazione : Italferr
Progettazione di variante esecutiva delle strutture:
ing. Massimo Guerrini
Consulenza geotecnica:
prof. ing. Giovanni Calabresi
con la collaborazione di:
prof. ing. Luigi Callisto
prof. ing. Sebastiano Rampello
BOLOGNA – Pozzo Via Rimesse
Linea lenta FI-
Sezione BO
Pianta
BOLOGNA – Pozzo Via Rimesse
Dettaglio
BOLOGNA – Pozzo Via Rimesse
Giuseppe Scarpelli
P R O G E T TO S TAT I C O PA R AT I E
Giuseppe Scarpelli
P R O G E T TO S TAT I C O PA R AT I E
Le verifiche a SLU richiedono che le azioni di progetto o i loro effetti (Ed) siano
minori o uguali alle resistenze di progetto (Rd),
Ed ≤ Rd
dove :
Ed = E (FFk, Xk/M, ad) or Ed = E E (Fk, Xk/M, ad)
Tale metodo considera il terreno come un mezzo rigido perfettamente plastico, la paratia come un
elemento infinitamente rigido e le pressioni LIMITE statiche agenti sull’opera sono raggiunti anche
con spostamenti infinitesimi della parete.
Figura Andamento della distribuzione teorica delle pressioni nei metodi LEM
La distribuzione di pressioni di cui prima ha però dei limiti. Infatti nel brusco passaggio tra una zona attiva ed una passiva
bisogna ammettere una inversione di tensioni principali.
Negli anni sono state proposte diverse semplificazioni del problema, e quella proposta da Blum è sicuramente una delle più
diffuse.
Blum propose di sostituire la spinta passiva agente a monte della struttura con una forza concentrata, applicata a 0,2d’ dal fondo della paratia.
La profondità di infissione totale d sarà ottenuta incrementando del 20% d’: d=1,2d’.
Si ricorda che l’equilibrio alla rotazione fornisce una equazione di terzo grado che va risolta per tentativi assumendo come soluzione il primo valore positivo.
FATTORE DI SICUREZZA NEL PROGETTO DI PARATIE
In letteratura, in passato, vengono proposti diversi metodi per includere nel progetto delle paratie un certo margine di sicurezza
rispetto alla condizione limite
Nelle recenti norme tecniche Italiane ed Europee si propone l’uso di coefficienti parziali di
sicurezza
PROGETTO DI PARATIE ANCORATE
bR1
c
ho vo
decompressione Kp
s.l.a
Ko
Ka
-
compressione
s.l.p
ANALISI LIMITE: SPINTE DELLE TERRE
Lo stato di sforzo è mostrato nel piano di Mohr
Si osserva:
- lo sviluppo dei piani di scorrimento nella zona attiva e passiva
- il cambiamento dello stato di sforzo per gli elementi A e B
- lo spostamento () necessario per mobilitare la condizione limite attiva e la
condizione limite passiva
ho= Kovo ho= ho+ u
Ka <Ko< Kp
Ko = 1-sin′ Ka =(1-sin′)/(1+sin′)
Kp =(1+sin′)/(1-sin′)=1/Ka
Spinta delle terre
Teoria di Rankine (1857)
c'
1 sen
Ka tan 2 45
1 sen 2
1 sen
Kp tan 2 45
1 sen 2
W
H
W R '
SA
R '
A
A'
Per determinare il valore che corrisponde alla condizione di equilibrio limite attivo , e
quindi determinare SA, occorre fare la ricerca di massimo della funzione che può essere
condotta per via grafica o numerica. In questo modo è possibile ricavare il valore critico
dell’angolo che risulta essere:
crit 45
2
Teoria di Coulomb (1776) metodo basato sull’ equilibrio delle forze in gioco.
cos 2
Ka
sen sen
2
cos 2 cos 1
cos cos
Teoria di Coulomb (1776)
cos 2
Kp
sen sen
2
cos 2 cos 1
cos cos
Condizioni di stato limite attivo
Cinematismo di rottura:
effetto della scabrezza
Condizioni limite passive
Cinematismo di rottura:
effetto della scabrezza
Coefficienti Ka,Kp
Coefficienti Kp
(Lancellotta 2002)
Soluzione consigliata
ATTRITO MURO/ TERRENO ≠ 0
Da Ricordare
Nel calcolo della resistenza passiva, se si assume /2 va
considerata la non planarità della superficie scorrimento.
Cioè:
Coulomb (1776)
(se si adotta Coulomb non prendere un valore maggiore di /3)
Tiro
APPROCCIO 1
DA1.1 A1 + M1+ R1
DA1.2 A2+ M2 + R2
STATIC DESIGN ACCORDING EC7
Tiro=130 kN/m
d =3.11 m
H = 8m
ha = 1 m
k = 18 kN/m3
k = 30°
Nell’esempio mostrato si è
l.m.m. ipotizzato e calcolato un
ancoraggio a piastra
Criteri per il posizionamento della piastra di ancoraggio
La linea 1 rappresenta il piano delimitante il cuneo di del terreno a tergo della paratia
NTC
2018 Tiro
Novità Sovraescavo d
(RIPRESA DA
EC7)
APPROCCIO 1
SLU 1.1 A1 + M1+ R1
Giuseppe Scarpelli SLU 1.2 A2+ M2 + R1
P R O G E T TO S TAT I C O PA R AT I E
APPROCCIO 1 – Comb. 2: A2 + M2 + R2
Metodi:
- metodo delle strisce - metodo FEM con c- reduction
Punti plasticizzazione
Giuseppe Scarpelli