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CHIODATURA DELLE TERRE


(SOIL NAILING)

prof. ing. Riccardo BERARDI


DICCA- Scuola Politecnica - Università di Genova

R.Berardi-Progettazione Geotecnica Difesa Territorio


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CHIODATURA DEL TERRENO - “SOIL NAILING”


Esempi di applicazione

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RINFORZO DEI TERRENI

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Terre rinforzate per sostegno pendii/fronti di scavo

Chiodatura

Reticolo di micropali

•creazione nucleo terreno fortemente


armato
•opera massiva + pali come chiodi a
taglio, puntoni , tiranti
•intervento di difficile modellazione
(vedi Dispensa)
“Dowelling
Dowelling”
Dowelling
•pali grande diametro verticali
•resistenza al taglio lungo sup. scivolamento
•effetto “arco”

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ORIGINI

Generalmente riferite ad una estensione del


Nuovo Metodo Austriaco (NATM) per lo scavo
delle gallerie (Rabcewicz 1964,1965)

in seguito sviluppo di progetti finalizzati condotti in:


Germania ( “Bodenvernangelung” - 1975-’79 -
Stocker et al. 1979)
USA ( “Lateral Earth Support System” - 1976-’81 -
Shen et al. 1981)
Francia ( “Clouterre” - 1981-’91 - PNC 1991)
USA ( “FHWA Manual” - 1994-’96 -FHWA 1996)

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Principali fasi esecutive

esecuzione “top-
top-down”
down”

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Aspetti generali sull’


sull’esecuzione

CHIODI : infissi, iniettati,”jet-grouted nails”


L ≈(0.7÷1) H ; i ≅ 0°÷15°
RIVESTIMENTO: spritz beton, pannelli prefabbricati, pannelli
gettati in opera (s ≅ 10÷30 cm)
TERRENO: in sito
SCAVO: 1÷2 m /concio
DURATA: 1 fase completa/giorno
DENSITÀ: ~ 3/m2 (infissi)
~ 1/(1 ÷5) m2 (iniettati)
PROTEZIONE:per corrosione (opere definitive)
per gelo (“sovratensioni” su armature)
DRENAGGIO: fronte di scavo e terreno a tergo
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CHIODI
—Infissi
—iniettati (preforo; autoperforanti)
dc ≅ 25 ÷ 50 mm
df ≅ 100 ÷ 300 mm

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Esempi di protezione
per la corrosione
(opere definitive)

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opera provvisionale
vita esercizio: 18÷36
mesi
(dipende da esigenze
progetto)

opera definitiva
vita esercizio: 75÷100 anni

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PRINCIPALI ASPETTI POSITIVI


☺ minor impatto ambientale
☺ economicità
☺ attrezzature piccole, leggere (aree urbanizzate)
☺ flessibilità costruttiva
☺ comportamento “massivo”
☺ assenza rivestimento strutturale (spostamenti ammissibili)
☺ resistenza carichi sismici
☺ no approfondimento sotto piano di scavo
☺ diritto uso aree sotterranee (chiodi corti)
☺ interventi su opere esistenti

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PRINCIPALI POSSIBILI LIMITAZIONI


 “auto-stabilità fronti di scavo
 eventuali problemi con acque percolanti
 interferenza infrastrutture di servizio esistenti (aree
urbanizzate - chiodi ravvicinati)
 “sorprese” stratigrafiche (v. limiti applicabilità)
 comportamento lungo termine rivestimento in spritz in
zone soggette a gelo-disgelo
 problemi di corrosione
 imprese specializzate

 comportamento “passivo” (spostamenti)


 metodi di calcolo

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CRITERI GENERALI DI APPLICABILITA’


chiodatura NON è applicabile incondizionatamente -
i suoi limiti di applicabilità vanno chiaramente individuati

1. sabbie e ghiaie dense SI


2. sabbie e ghiaie naturalmente cementate
3. sabbie fini con coesione “apparente” per capillarità e contenuto
acqua < 5%
4. argille consistenti non tendenti a creep (argille limose e di bassa
plasticità con PI<0.2)
5. terreni residuali e rocce alterate con struttura resistente
favorevolmente orientata
6. terreni sopra falda
7. ove scavo di 1/2 m “auto-stabile” per 24/48 ore

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CRITERI GENERALI DI APPLICABILITA’


chiodatura NON è applicabile incondizionatamente -
i suoi limiti di applicabilità vanno chiaramente individuati

1. sabbie NSPT<10 ; DR<30% NO


2. sabbie con U<2 (se non dense)
3. terreni sotto falda (no coesione “apparente” ; problemi di flusso)
4. terreni organici o argille con LI>0.2 ; cu <50 kN/m2
5. terreni suscettibili al gelo (limosi) e al rigonfiamento (argillosi)
6. ammassi fortemente fratturati con giunti aperti o vuoti /
terreni con ciottoli
7. ammassi con discontinuità deboli e orientazione sfavorevole

•difficile realizzazione/non convenienza economica: 1. - 2. - 3.


•resistenza a lungo termine : 4.
•problemi generali di stabilità: 3. - 5. - 6. - 7.
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ASPETTI GENERALI SU INDAGINI PROPEDEUTICHE


 Geologia dell’area
Sondaggi e scavi esplorativi
(“stand-up time”)
 1 SPT ogni 1.5 m
ove possibile campioni
indisturbati
livello piezometrico
fronte scavo (~ 6x2 m)
aperto 3/4 giorni
prove identificazione e
classificazione (wn , limiti,
granulometria, ecc.)
prove triassiali UU/CU con  creep ( valutare LI)
misura u (⇒ cu ; c’ ; φ’ )
in ammassi rocciosi parametri per
RMR
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IMPORTANZA FASI ESECUTIVE IN RELAZIONI POSSIBILI


DISSESTI

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IMPORTANZA FASI ESECUTIVE IN RELAZIONI POSSIBILI


DISSESTI

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IMPORTANZA FASI ESECUTIVE IN RELAZIONI POSSIBILI


DISSESTI

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ESEMPI
LAYOUT PARTICOLARI
PARETI

Necessità berma di
sostegno

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Pareti “a gradoni”
gradoni”
Se larghezza berma > ~1. 5 altezza
⇒ ogni gradone circa indipendente.
Altrimenti considerare parete
chiodata inclinata.
Valutare comunque condizione più
critica.

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Pareti chiodate “composite”


composite”

Chiodi + ancoraggi pre-


pre-tesi:
tesi:
1. ancoraggi per stabilità fronte nei
confronti sup. scorrimento
profonde.
Curve “superficiali”→ stabilità
“interna” della chiodatura.

2. Funzione primaria per stabilità


affidata ad ancoraggi. Chiodi corti
per condizioni di stabilità locale e
riduzione sollecitazioni globali su
elementi strutturali.

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DRENAGGIO
—acque percolanti
superficiali (prob.
esecuzione parete
—acque “profonde”
(sovrappressioni e
stabilità chiodi)

TRINCEE RACCOLTA E
ALLONTANAMENTO

DRENI
(da eseguirsi dopo iniezione)

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DRENI IN MATERIALE GEOCOMPOSITO:


•geotessile
geotessile non-
non-tessuto (filtro)
filtro)
•georete
georete (dreno)
dreno)
•membrana
membrana PVC (cassero
(cassero per spritz)
spritz)

VALUTARE (per EFFICACIA


dreno nel tempo):
•permittivit
permittività
permittività geotessile
•trasmissivit
trasmissività
trasmissività georete

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CRITERI DI COMPORTAMENTO

 linea trazioni TN agenti


sul rinforzo
zone attiva e resistente

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carico massimo normalizzato (misurato)
Tmax/(γγ HKaShSv)

trazioni maggiori nella parte alta e 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4
0
riduzione al procedere scavo
ultima fila scarica se non per 0,2

spostamenti nel tempo


0,4
To/Tmax ≅ 0.6÷1

zc/H
0,6
(To sul rivestimento)
0,8

1
carico testa chiodo normalizzato (misurato)
To/(γγ HKaShSv)

γ : peso unità di volume


0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4
0

H : altezza parete
0,2
Ka: coeff. spinta attiva
0,4
Sh: spaziatura orizzontale
zc/H

0,6
Sv: spaziatura verticale
0,8

1
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CARATTERISTICHE
DI SOLLECITAZIONE

•In esercizio
generalmente trazione TN
prevalente sui chiodi
(anche a causa piccoli
spostamenti necessari per
mobilitare attrito)

•Evidenze mostrano che in condizioni limite


si deve tenere conto anche di taglio TC e
momento M (e quindi di pressioni sul
terreno)

•Sollecitazioni flessionali su teste


chiodi (rivestimento rigido)
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ANALOGIE E CONFRONTI CON ALTRE TECNICHE

Terra Armata™ / Terra rinforzata Geosintetici

spostamenti dovuti a costruzione top-down e


bottom-up

conseguenze su distribuzione trazioni sui rinforzi


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rinforzi attivi/passivi
distribuzione sollecitazioni
con la profondità Relazione posizione sup.
scorrimento/distribuzione
terreno naturale/riporto
forze di trazione
ecc..

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33
SPOSTAMENTI DELLA PARETE Scavi limitrofi:

Spostamento orizzontale δh
Spostamento verticale δV
Zona di “influenza” λ

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Rif. : Peck (1969); Mana & Clough (1981);


Clough & O’Rourke (1990)

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SPOSTAMENTI DELLA PARETE


rinforzi “passivi”
 spostamento orizzontale δh ≈
spostamento verticale δv

λ
= (1− tan η) κ
H

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Spostamenti parete e terreno retrostante

λMAX ≈ 1.5 ⋅ H
 0.3 
δ v,MAX ≈  H
 100 

λ
= (1− tan η) κ
H

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CRITERI DI ANALISI - STABILITA’

Presenza rinforzi:
incrementa Stabilità
Stabilità “interna”
interna”
resistenza al taglio
lungo potenziale
sup. scorrimento
riduce forze
Stabilità
Stabilità “esterna”
esterna”
mobilitanti lungo
potenziale sup.
scorrimento

Stabilità
Stabilità “interna”
interna”/”mista”
mista”

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STABILITA’
STABILITA’ “ESTERNA”
ESTERNA”
stabilità globale Usuali verifiche
scorrimento “blocco” geotecniche

capacità portante in fondazione

STABILITA’
STABILITA’ “INTERNA”
INTERNA”
To
resistenza a trazione chiodo rivestimento Ty
TN (traz.)
resistenza allo sfilamento TLIM
TC (taglio)
resistenza strutturale del chiodo
M (mom.)
plasticizzazione locale terreno intorno chiodo
pLIM

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STABILITA’ INTERNA - MODI DI ROTTURA

trazione
giunzione
rivestimento

Sfilamento rinforzo

Resistenza
trazione
rinforzo

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In GENERALE approcci basati su:

— coeff. sicurezza globali + coeff. parziali su resistenze


— coeff. sicurezza parziali su carichi e resistenze (EC)

esempi di coefficienti parziali

• EuroCodice EC7- NTC • . Raccomandazioni “Clouterre”


2008 (criteri generali) (specifiche per pareti chiodate)
• tan φ’ : 1.10 ÷ 1.30
• tan φ’ : 1.0 ÷ 1.25 • c’ : 1.40 ÷ 1.65
• c’ : 1.0 ÷ 1.25 • cu : 1.20 ÷ 1.40
• cu : 1.0 ÷ 1.40 • τLIM : 1.30 ÷ 1.50 (da prove)
• τLIM : 1.60 ÷ 1.90 (da relazioni
empiriche)
• σY : 1.00 ÷1.15 (chiodi)

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VALUTAZIONE RESISTENZA ALLO SFILAMENTO


TLIM = π ⋅ d ⋅ L a ⋅ τLIM

Suggerimenti Raccomandazioni
“Clouterre
Clouterre”” (1991)
TERRENO TECNICA DI ESECUZIONE
chiodi ancoraggi
infissi iniettati iniettati iniettati iniezioni
(prex atm.) (bassa prex) (bassa prex) ripetute
sabbie / S1 / S2 / G2 G3 IGU IRS
ghiaie G1
argille e limi AL2 IGU IRS
marne/ MC2 IGU IRS
calcari
alterati e
fratturati
roccia RA2 IGU IRS
alterata

(confronto con valori per ancoraggi a trefoli)


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SABBIE E GHIAIE ARGILLE
0,7 IGU 0,3
IRS
0,6 IGU
S1 0,25
IRS
0,5 S2
AL2
τ ,lim (MPa)
0,2

τ ,lim (MPa)
G1
0,4
G2
0,15
0,3 G3

0,1
0,2

0,1 0,05

0 0
0 20 40 60 80 0 10 20 30 40
NSPT (c/30) NSPT (c/30)

MARNE/CALCARI ALTERATI E FRATTURATI ROCCE ALTERATE


0,5 0,7

IGU 0,6 IGU


0,4 IRS IRS
0,5 RA2
MC2

τ ,lim (MPa)
τ ,lim (MPa)

0,3 0,4

0,3
0,2
0,2
0,1
0,1

0 0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 0 1 2 3 4 5 6

NSPT (c/30) PL (MPa)

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VERIFICHE STABILITA’ PARETE CHIODATA

Basate su equilibrio limite:


1. Approcci basati su “spinta delle terre”
2. Approcci basati su definizione superficie di
scorrimento

Nel caso pareti chiodate è preferibile e preferita la


seconda opzione

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1. “Spinta Terre”
☺ semplicità
 definizione linea max
trazioni (scelta empirica,
basata su geometria,
rigidezza rinforzo,
carichi esterni
 solo per terreni
relativam. omogenei
 2 soli possibili modi
di rottura (traz. e
sfilamento) in una
sezione ben precisa

⇒ confronto resistenza
chiodo e resistenza allo
sfilamento con max
Trazione=K⋅γ⋅z⋅SV
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2. “Sup.cie scorrimento”

☺ sup. rottura qualunque


☺ coeff. Sicurezza minimo
in funzione step di scavo e
caratt. dei rinforzi
☺ verifiche di stabilità
interna e mista
☺ terreni disomogenei
☺ ottimizzazione
posizione rinforzi
p.es.: il caso A ha
maggiore FS ma probabili
spostamenti maggiori a
causa distribuz. rinforzi

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APPROCCI DI CALCOLO

 Diversi possibili criteri di calcolo/verifica (metodo “tedesco”;


metodo “Davis”; metodo “francese”; metodo “cinematico”;
ecc..).

 Quasi tutti basati su equilibrio limite, con possibilità di


tenere conto resistenza delle inclusioni.

 P.es.: approccio USA (FHWA)  solo sforzi trazione


approccio Francia (Clouterre) tutte le caratteristiche
di sollecitazione (TN;TC;M)

 Entrambi definiscono un “diagramma


diagramma di resistenza del
chiodo”
chiodo ottenuto in base alla capacità del rinforzo di resistere
alle sollecitazioni imposte.

 Punto di partenza è la scelta della potenziale superficie di


scorrimento
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1. Metodo “FWHA”→ la resistenza si valuta in relazione alla


posizione della sup. scorrimento rispetto “diagramma resistenza”

RA=TF+Q⋅x RB=TN RC=Q⋅y

Q = π ⋅d⋅ τ
TF: resist. chiodo/rivestimento; TN: resist. Trazione
RA
in funzione posiz. sup.
⇒ resistenza chiodo= RB scorrimento
RC
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Il contributo dei Analisi con diverse sup.


rinforzi è dato dalla scorrimento e in diverse fasi di
somma dei singoli esecuzione
contributi

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2. Metodo “Francese”: Regola del “MULTICRITERIO”


→ criterio unitario per valutare la perdita di stabilità del
rinforzo. Combina curve rappresentative dei diversi criteri di
rottura dovute ai singoli meccanismi di interazione.

Trazione + Taglio + Flessione

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“MULTICRITERIO”

C1: res. sfilamento


C2: pressione limite terreno
C3: rottura barra (traz.+taglio)
traz.+taglio)
C4 : rottura barra (tenso-
tenso-flessione)
flessione)

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“MULTICRITERIO” C1: res. sfilamento


C2: pressione limite terreno (da risoluzione
linea elastica chiodo)
chiodo)
C1 : TN = π ⋅ d ⋅ La ⋅ τ LIM C3: rottura barra (traz.+taglio)
traz.+taglio) (da
(da criterio
generale rottura chiodo per M=0)
lo  4EJ 
C2 : TC = pLIM ⋅ d ol = 4  C4 : rottura barra (tenso-
tenso-flessione)
flessione) (da
(da
2  ES  criterio generale rottura chiodo per T=0,
2 2 cerniere plastiche in M= Mmax e p=p
p=plim)
T  T 
C3 :  c  +  N  = 1 ( RC ≅ 0.5 ⋅ R N )
 RC   RN 
M   TN 
2

C4 : TC = 1.62 1 −    + 0.24pLIM ⋅ d ⋅ l0
l0   RN  

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