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LEZIONE 12
CARICO LIMITE DELLE FONDAZIONI
Trasferire tutte le forze che agiscono su una struttura (compreso il suo peso) sul terreno.
CLASSIFICAZIONE DELLE FONDAZIONI IN FUNZIONE DEL MECCANISMO DEL TRASFERIMENTO
SUPERFICIALI DIRETTE: il
carico viene trasmesso al
terreno con la pressione
normale sotto il piano di posa
senza intervento di attrito
laterale (o quando questo
considerato trascurabile)
p.c.
p.c.
D
D
D
Pali:
D/B >10
B
Plinti, trave continua, platea:
D/B <4
B
B
FONDAZIONI SUPERFICIALI
FONDAZIONI SUPERFICIALI-DIRETTE
PLINTO
TRAVE CONTINUA
(detta anche
rovescia)
Sotto muro
portante
TRAVE CONTINUA
(detta anche
rovescia)
Sotto pilastri
A PLATEA
tutta la struttura e le altre forze agenti
vengono sopportate da una soletta che
ricopre lintera area occupata dalla
costruzione
5
VERIFICHE
Occorre verificare che con i
carichi di esercizio non si
verifichi il collasso.
SLU
SLE
Si determina
NB: Occorre inoltre verificare che le sollecitazioni indotte nella struttura di fondazione dai carichi esterni applicati
e dalle pressioni di contatto trasmesse al terreno siano compatibili con le caratteristiche di resistenza dei
materiali impiegati. Le verifiche vanno fatte anche per la struttura. Non detto che gli stati limite di rottura del
terreno corrispondano a stati limite della struttura e viceversa.
6
DEFINIZIONI
qb
ql qb < qlim
!
qlim
Il carico di esercizio deve essere minore della capacit portante con un margine di sicurezza adeguato che salvaguardi
dalle incertezze. In generale si assume come capacit portante il carico al ginocchio della curva tensioni deformazioni,
corrispondente alla rottura locale. Il carico limite costituisce lestremo superiore per la capacit portante.
7
qlim o qf
qLIM (unitario)
Carico che provoca la rottura nel terreno
per fenomeni di scorrimento per taglio
QLIM (totale)
MECCANISMI DI ROTTURA
in base ai quali si ha il
raggiungimento del carico limite
MECCANISMI DI ROTTURA
SLU
ROTTURA GENERALE
Superfici di scorrimento bene definite
fino al piano campagna. Collasso di tipo
fragile. Senza vincoli particolari
comporta unevidente rotazione della
fondazione.
ROTTURA LOCALE
Meccanismo di tipo intermedio. In
presenza di materiale poco consistente,
sotto determinate condizioni, si verifica
la formazione di superfici di
scorrimento che terminano allinterno
della massa di terreno.
PUNZONAMENTO
Governata dalla compressibilit del
terreno sottostante la fondazione.
Formazione di piani di taglio verticali
lungo il perimetro. Comportamento
incrudente senza ben definito punto di
collasso.
Curve carico-cedimenti e zone di rottura in terreno costituito da sabbia con prove su modello
fisico. (a) Sabbia densa. (b) Sabbia mediamente densa. (c) Sabbia con grado di addensamento
molto basso. (da Vesic, 1963).
Il tipo di rottura che si pu sviluppare dipende da molti fattori; in linea di massima sembra che dipenda dalla
compressibilit relativa del terreno in relazione alle condizioni geometriche e di carico.
9
I meccanismi di rottura possono verificarsi anche per le argille.
MECCANISMI DI ROTTURA
SLU
Campo degli spostamenti e zone di rottura al momento del collasso generale per taglio nel terreno
di
fondazione di un plinto (terreno simulato con barrette tonde)
10
MECCANISMI DI ROTTURA
SLU
MECCANISMI DI ROTTURA
SLU
Affrontiamo in prima approssimazione unanalisi alla Rankine. Ipotizziamo di applicare un carico q, essendo il carico non
uniforme sul piano orizzontale lo stato tensionale non manterr le direzioni delle tensioni principali.
In corrispondenza allasse di simmetria in unarea poco estesa, lo stato di tensione
iniziale :
q
45
+ /2
v = z
h = K 0 z
ha = K a z 2c K a
ha 45 + /2
12
MECCANISMI DI ROTTURA
SLU
v = z
h = K 0 z
45- /2
ha
3
45 /2
hp = K p z + 2c K p
hp
13
ha = ( z + qlim ) K a 2c K a
1
PA = H 2 K a + H qlim K a 2 c H K a
2
PA
PP
hp = ( z + q ) K p + 2c K p
1
PP = H 2 K p + H q K p + 2c H K p
2
1
qlim = H p 1 + 2c
2
Ka
1
qlim = BN + c N c + qN q
2
K p + Ka
Ka
+q
Kp
Ka
ed essendo
H=
B
2
1
Ka
In cui si posto
14
SLU
IN TERMINI EFFICACI
1
q 'lim = H
2
Kp
1 + 2c
K
a
ovver
o
1
q 'lim = ' BN + c N c + q ' N q
2
PA
K p + Ka
Ka
+ q
Kp
Ka
(*)
PP
Esprime il contributo
delle forze di coesione
agenti
lungo
la
superficie di rottura
Definisce l effetto
stabilizzante
del
sovraccarico agente ai
lati della fondazione
FATTORI DI CARICO LIMITE Ng, Nc e Nq: la loro espressione risulta legata alle assunzioni inerenti la superficie di rottura.
Nel caso semplificato preso in esame risultano sottostimati con conseguente sottostima di qlim. Ad ogni modo la
struttura della formula, anche in ipotesi di superfici di scorrimento pi realistiche, rimane la stessa (*).
15
CARICO LIMITE
SLU
SOLUZIONI RIGOROSE: dovrebbero soddisfare sia lequazioni di campo che i legami costuvi operazione
complessa. Non sono disponibili soluzioni esatte che considerino la contemporanea presenza dei tre fattori legati
a , c e q.
SOLUZIONI ESATTE: Sono state ricavate solo in considerando situazioni semplici e considerando separatamente il
contributo dei 3 fattori.
TERZAGHI (1943)
16
MECCANISMI DI ROTTURA
SLU
Queste analisi qualitative ci dicono che facendo crescere sufficientemente
il carico, ad un certa profondit del sottosuolo, si perviene a condizioni di
equilibrio nel campo della rottura. Ci sono zone dove viene verificata la
condizione di spinta attiva (zone di spinta attiva) e, contemporaneamente
zone dove viene verificata la condizione di spinta passiva (zone di spinta
passiva). Per garantire un passaggio graduale tra queste due situazioni si
pu immaginare che ci sia una zona di transizione.
PRANDTL (1921)
Individuazione e schematizzazione delle 3 zone.
ha 453 + /2 1
45 /2
hp
PRANDTL (1921)
SLU
Si ricava la soluzione isolando i vari contributi
q0 = q = D
18
PRANDTL (1921)
SLU
SOLUZIONE 1 (PRANDTL)
HP
1)
2)
3)
fondazione nastriforme L = .
METODO UTILIZZATO: delle caratteristiche. Ha consentito di ricavare le zone di rottura di cui si gi riferito.
q'lim = c Nc
I. Condizione di spinta
attiva, in assenza di
attrito
terreno
fondazione langolo Y
pari a 45 + /2
dove
PRANDTL (1921)
SLU
1)
2)
3)
fondazione nastriforme L = .
q'lim = q Nq
dove
1)
2)
3)
fondazione nastriforme L = .
q'lim =
1
B N
2
20
TERZAGHI (1943)
SLU
SOLUZIONE di TERZAGHI
HP
1)
Piano di fondazione e piano campagna orizzontali, terreno con peso 0 con c0, e 0
2)
3)
fondazione nastriforme L = .
4)
q 'lim
1
= ' BN + c N c + q ' N q
2
21
TERZAGHI (1943)
SLU
Sono stati considerati separatamente i contributi dovuti al peso proprio del terreno (), alla coesione (c) e al
sovraccarico q.
q 'lim
1
= ' BN + c N c + q ' N q
2
(*)
dove N, Nc e Nq dipendono da e dalla forma della superficie di rottura considerata; sono determinabili secondo la
tabella e i grafici della soluzione di Terzaghi. Tale soluzione (*) da considerarsi approssimata anche perch le tre
componenti sono stata calcolate separatamente e con riferimento a superfici di scorrimento diverse fra loro, perch
non lecito sovrapporre gli effetti. Tuttavia, non avendo a disposizione una soluzione esatta che consideri
correttamente la presenza contemporanea di tutti i fattori, e dato che la suddetta sovrapposizione porta a risultati
cautelativi, tale soluzione viene impiegata correntemente.
qlim = 5, 70 Cu + D
22
' tg '
Nq = tg + e
4 2
2
Nc = ( Nq 1) cotg '
N = 2 ( Nq +1) tg '
23
HP
Determinata per
sovrapposizione.
1)
Piano di fondazione e piano campagna inclinati, ad una certa profondit, terreno con peso
0 con c0, e 0
2)
3)
4)
carico inclinato
1
q'lim = ' BN s i b g + c Ncscdcicbcgc + q' Nqsqdqiqbqgq
2
Eccentricit
Fondazione circolare
Fondazione nastriformi
Se in una fondazione
rettangolare vi una
doppia eccentricit si
riduce sia B che L.
B' = B 2eB
L ' = L 2eL
25
Forma
RETTANGOLARE
B' Nq
sc = 1+
L ' Nc
sq = 1+
B'
tan
L'
B'
s = 1 0, 4
L'
CIRCOLARE O QUADRATA
I fattori sc e sq, rispettivamente
associati alla coesione e
sovraccarico laterale q, sono
maggiori di 1 poich anche il
terreno
alle
estremit
longitudinali della fondazione
contribuisce al carico limite.
sc = 1+
Nq
Nc
sq = 1+ tan
s = 0, 6
q
Soluzione proposta da Vesic (1975) in CND o CD.
dc
Valore di
= 0
CND
> 0
CD
D
1
B'
D
>1
B'
1+ 0, 4
D
B'
D
1+ 0, 4 arctan
B'
dq
1 dq
Nc tan
dq
D
2 D
1
1+ 2 tan (1 sen )
B'
B'
D
> 1 1+ 2 tan (1 sen ) 2 arctan D
B'
B'
1
27
SLU
Valore di
ic
iq
=0
Argilla CND
c>
>0 > 0
Argilla CD
c=
= 0
Sabbia CD
28
bc = bq
1 bq
N c tan
bq = (1 tan )2
b = bq
Assunto empiricamente
gc = gq
1 gq
N c tan
g q = (1 tan ) 2
g = g q
Assunto empiricamente
29
CND
c =Cu
= u =0
CD
c = c
=
CD
c = c generalmente = 0
=
CND
30
1
qlim = 2 ' BN + c N c + [ 1 (D a ) + 1a ] N q + w a
2
caso
caso
caso
Se d B la presenza della
falda pu essere trascurata.
Se d < B la presenza della falda influenza il valore di g2 da inserire nei calcoli che
dovr essere interpolazione lineare dei due casi precedenti. Si porr cio:
qlim =
1
d
'
+
(
'
)
BN + c N c + 1 D N q
2
2
2
2
B
31
FONDAZIONI PROFONDE
32
PALI DI FONDAZIONE
I pali di fondazione sono degli elementi strutturali in grado di trasferire il carico, applicato alla loro sommit,
agli strati di terreno pi profondi e in generale pi resistenti.
MOTIVI POSSBILI
-Impossibilit di realizzare fondazioni dirette per le scadenti caratteristiche del terreno superficiale.
-Necessit di limitare i cedimenti
-Necessit di riportare i carichi a profondit non interessate da fenomeni di erosione (es: alveo dei fiumi)
-Necessit di assorbire carichi orizzontali
-Realizzazione a largo delle coste
-Rinforzo di strutture esistenti mediante sottofondazione
FATTORI DA CONSIDERARE
-Cedimenti totali e differenziali tollerabili
-Caratteristiche meccanica del terreno e falda
-Accessibilit e posizione del sito in funzione degli effetti che scavi, vibrazioni e abbassamenti di falda possono
produrre
-Condizioni geologiche (eventuali problematiche dellarea come eventi sismici, subsidenza, smottamenti)
-Tempi a disposizione
-Incertezze, rischi e costi.
33
PALI DI FONDAZIONE
I pali di fondazione sono classificati in base ai criteri diversi.
TIPOLOGIA materiale
PALI in LEGNO
PALI in CALCESTRUZZO
prefabbricati
PALI in CALCESTRUZZO
gettati in opera
PALI in ACCIAIO
TIPOLOGIA dimensioni
34
PALI DI FONDAZIONE
I pali di fondazione sono classificati in base ai criteri diversi. La classificazione pi utilizzata quella relativa alla modalit
esecutiva che consente di analizzare il comportamento di un palo in presenza di un dato sistema di sollecitazioni.
Con asportazione di
terreno
Generalmente
in argille
PALI TRIVELLATI
TIPOLOGIA
modalit esecutive
PALI ad ELICA
CONTINUA
Senza asportazione di
terreno
PALI
BATTUTI
Generalmente in
sabbie
Comporta
un
SABBIA
Marcato aumento delle
tensioni
orizzontali
efficaci
durante
l infissione e della
resistenza al taglio per il
terreno
circostante.
Effetto positivo.
35
PALI DI FONDAZIONE
PALI BATTUTI
ARGILLA NC
SABBIA
36
PALI DI FONDAZIONE
CONFRONTO
37
PALI DI FONDAZIONE
TIPOLOGIA
modalit esecutive
38
PALI DI FONDAZIONE
MODALIT ESECUTIVE
PALI BATTUTI
PALI DI FONDAZIONE
MODALIT ESECUTIVE
PALI BATTUTI
PALI TRIVELLATI
PALI DI FONDAZIONE
MODALIT ESECUTIVE
SLU
Le difficolt associate alla previsione teorica del comportamento dei palio sono da ricercarsi nei seguenti aspetti (in
parte generali e legati alla Meccanica dei Terreni e in parte specifici per i pali)
-Modifica delle caratteristiche del terreno dovute allinstallazione del palo
-Complicato comportamento del terreno (elasto-plastico, viscoso, anisotropo)
-Natura multifase del terreno
Il palo un corpo cilindrico che oppone resistenza alla penetrazione nel terreno
mediante tensioni tangenziali di attrito e/o di aderenza sulla superficie laterale e tensioni
di compressione alla base. Oltre un certo valore del carico gli scorrimenti relativi tra la
superficie laterale del palo e il terreno circostante sono tali da avere prodotto la
completa mobilitazione delle tensioni tangenziali dinterfaccia, mentre vi ancora un
margine di crescita delle tensioni di compressione alla base. Se indichiamo con QS la
risultante delle tensioni di attrito e/o di aderenza laterale e con Qb la risultante delle
tensioni di compressione alla base, quanto sopra detto comporta che, il carico applicato
sulla sommit del palo inizialmente equilibrato solo da QS. Allaumentare del carico
applicato, QS cresce e si sposta verso il basso fino a che non cresce pi (e semmai
decresce), ma aumenta QP, fino alle condizioni di equilibrio ultime.
Completa mobilitazione della resistenza laterale (QS): per spostamenti del palo di 6-10
mm Completa mobilitazione della resistenza di punta (Qb): per spostamenti pari a circa
l8% del diametro per pali infissi e pari a circa il 25% del diametro per pali trivellati.
Il carico limite per carico verticale di un palo isolato pu essere valutata:
- con formule statiche,
- con formule dinamiche,
- dai risultati di prove penetrometriche statiche e dinamiche,
- dai risultati di prove di carico.
Qb
Schema per il calcolo del
carico limite del singolo palo.
42
SLU
FORMULE STATICHE
La stima del carico limite per carico verticale di un palo isolato QLIM mediante formule statiche ottenuta valutando i
VALORI MASSIMI MOBILIZZABILI, in condizioni di equilibrio limite, della resistenza laterale QS e di quella di punta Qb:
Qlim + WP = Qb + QS
Questa condizione impossibile, perch gli stati limite non si raggiungono mai allo
stesso momento. Ad ogni modo, si calcolano i contributi indipendentemente e si
sommano con un principio di sovrapposizione degli effetti a cui dovr poi
necessariamente applicarsi un coefficiente di sicurezza che tenga conto delloperazione
non rigorsosa effettuata.
HP:
- il carico limite del sistema palo terreno condizionato dalla resistenza del terreno e
non da quella del palo;
- il palo un corpo cilindrico rigido;
- i termini di carico limite per attrito e/o aderenza laterale QS e di carico limite di punta
Qb non si influenzano reciprocamente e possono essere determinati separatamente.
Qb
PRESENZA DI PIU
STRATI: si far riferimento per semplicit ad un terreno di fondazione omogeneo. In realt un
palo di fondazione attraversa spesso strati di diversa natura, o comunque con propriet geotecniche variabili con
la profondit, per cui il carico limite dovr essere valutato per sommatoria dei contributi dei differenti strati.
43
SLU
HP: c0, 0
FORMULE STATICHE
La stima del carico limite per carico verticale di un palo isolato QLIM mediante formule statiche in terreno con
coesione e attrito:
Qlim + WP = qb Ab + qs As
qs = c + K v0 tan
qb = cNc + qo N q
Lespressione derivata dalla
formula trinomia per il carico
limite delle fondazioni superficiali
dove si trascura il termine con N
perch di apporto trascurabile
rispetto agli altri 2.
SLU
La stima del carico limite per carico verticale di un palo isolato QLIM mediante formule statiche in terreno coesivo:
Qlim + WP = qb Ab + qs As
CD
qb = cNc + qo Nq
CND
qb = Cu N c + qo
Per =u=0
Nq= 1
Nc =9.
E se D la profondit della
punta del palo al piano
campagna:
qb = 9 Cu + D
ARGILLE NC: scelta semplice. Curva incrudente tensioni-deformazioni.
ARGILLE OC: scelta complessa. Curva dilatante tensioni-deformazioni.
Fenomeni di rottura progressiva. Occorre fare riferimento a risultati di
prove di carico su piastra o cu va scelto fra il minore dei valorei ottenuti
in laboratorio o con una riduzione pari a 0.75 Cu.
45
SLU
Qlim + WP = qb Ab + qs As
CD
CND
METODO
METODO
q s = Cu
LAGI
suggerisce
i
seguenti valori di e Cu:
qs = K v0 tan = v0
HP: u dissipate
Rottura confinata a zona poco
spessa (CD lecite)
Componente coesiva trascurabile
per il rammollimento
Tensione orizzontale
tensione verticale.
Argille NC
legata
Argille OC
Quale valore di K ?
Approccio empirico, altri autori suggeriscono altri valori.
Viggiani (1999) suggerisce una distinzione tra pali battuti e pali
trivellati.
46
METODO
CD (controllare)
qs = K v0 tan = v0
Se non linstallazione
non influisce K=K0
Argille NC
Argille OC
= K 0 tan cv
Per valori di
20< cv
<30
qs = 0,25 v0
PALI
BATTUTI
qs = 0,3 v0
PALI
BATTUTI
PALI
TRIVELLATI
valori di dispersi
K (OC) = K 0
( NC)
OCR
= 0,3 OCR
K 0 = 1 sen cv
= cv
PALI
TRIVELLATI
qs (kN/m2)
=0,8
= 0,8
47
SLU
HP: c
=0, 0
La stima del carico limite per carico verticale di un palo isolato QLIM mediante formule statiche in terreno incoerente:
Qlim + WP = qb Ab + qs As
qb = qo N q = v0 N q
Nq dipende dalle caratteristiche
meccaniche del materiale e dalla
profondit relativa raggiunta (L/D).
E fortemente influenzato dalle
modalit esecutive.
Valori di Nq proposti in
letteratura a seconda del
meccanismo di rottura .
Vesic (1967)
48
SLU
HP: c
=0, 0
= 35
i valori di Nq proposti dai vari Autori sono compresi tra 55 e
500.
Inoltre molto incerta la scelta del valore di calcolo di
, sia perch
la messa in opera del palo altera le propriet meccaniche del terreno
sia perch la stima di in terreni incoerenti indiretta e affidata a
prove in sito, sia infine perch il valore di dipende anche dallo
stato tensionale a rottura. In genere si fa riferimento alla curva di Nq
proposta da Berezantzev, che una delle pi cautelative, ed relativa
ad un angolo di resistenza al taglio di progetto,d, ridotto rispetto al
valore di picco stimato.
' = d
PALI
TRIVELLATI
'd = 3
Berezanzentzev (1962)
PALI
BATTUTI
'd =
+ 40
2
49
SLU
HP: c
=0, 0
alla
di
SLU
HP: c
=0, 0
La stima del carico limite per carico verticale di un palo isolato QLIM mediante formule statiche in terreno
incoerente:
Qlim + WP = qb Ab + qs As
METODO
Il valore di K dipende dalla densit relativa della sabbia e dal
metodo di istallazione del palo, dalla profondit dello strato e
dalla sua posizione rispetto al punta. Per l
angolo di attrito
si dovrebbe far riferimento al valore cv (da determinare in
laboratorio in funzione di ).
qs = K v0 tan = v0
Nelle raccomandazioni AGI sono indicati i valori di K e di tan per pali di medio diametro:
51
SLU
Tranne che per pali di grande diametro, la fondazione quasi sempre costituita da un gruppo di pali:
CEDIMENTO DEL GRUPPO > CEDIMENTO DEL SINGOLO
CARICO LIMITE DEL GRUPPO SOMMA CARICO LIMITE DEI SINGOLI
FATTORE DI EFFICIENZA : rapporto tra il carico di collasso della palificata e la somma dei contributi di ogni
singolo palo.
dipende:
-dallinterasse della palificata
-dal diametro dei singoli pali,
2d < i < 4d
i > 8d
ecienza1
Se i pali sono collegati da un plinto di fondazione vanno fatte altre valutazioni, nel caso in cui il plinto
interagisca o no con il terreno di fondazione.
52
NORMATIVA
53
VERIFICHE DI STABILITA
CARICO LIMITE
VECCHIA NORMATIVA
D.M. 11/03/1988
Qlim
3
Qes
Pa
Wm
Wt
?
?
Qlim
2
Qes
54
VERIFICHE DI STABILITA
NTC 2008
55
FONDAZIONI DIRETTE
NTC 2008
CARICO LIMITE
Fondazioni Superficiali 6.4.1 - 6.4.2
56
FONDAZIONI DIRETTE
CARICO LIMITE
NTC 2008
GEO
57
OPERE DI SOSTEGNO
SCORRIMENTO
CARICO LIMITE
GEO
STABILITA
GLOBALE
RIBALTAMENTO
GEO
NTC 2008
EQU
EQU+M2
Non coinvolge la mobilitazione
della resistenza del terreno di
fondazione. Equilibrio di un corpo
rigido
GEO
Approccio 1:
-combinazione 2: (A2+M2+R2)
58
PALI
Fondazioni su Pali 6.4.3
Tipologie di palo:
Pali infissi
Pali trivellati
Pali ad elica continua
NTC 2008
Sollecitazioni:
Carichi assiali di compressione
Carichi assiali di trazione
Carichi trasversali
Spostamenti del terreno (attrito negativo)
59
PALI
Fondazioni su Pali 6.4.3
NTC 2008
Con riferimento a condizioni di carico assiale, il valore di progetto della resistenza Rd si ottiene a partire dal valore
caratteristico Rk applicando i R
60