Il linguaggio delle api si articola in modi diversi rispetto a come si abituati a
pensare;infatti mentre per noi esseri umani esso si esprime principalmente tramite lemissione e la ricezione di suoni, quello delle api si basa invece maggiormente su questi due metodi: 1- Linguaggio chimico (feromoni) 2- Linguaggio simbolico (danza) Questi modi di comunicare sono fondamentali dato il carattere sociale e gregario di questi imenotteri, che porta ciascun individuo a vivere in stretta dipendenza funzionale con gli altri: unape separata dal gruppo per pi di 2-3 giorni destinata a morire. La societ delle api, infatti, organizzata in modo tale che ogni individuo abbia un ruolo e svolga delle funzioni ben precise, che hanno come fine il benessere e la salvaguardia della comunit; il tutto addirittura anche a costo di perdere la propria vita. Questi insetti hanno sviluppato, perci, speciali modi di comunicare attraverso cui si passano linformazione; tra cui i pi importanti sono quelli per la ricerca del cibo. Tutto ci perch un alveare per sopravvivere durante l anno, ha bisogno di consumare un gran quantitativo di miele, polline ed acqua, che pu procurarsi solo grazie al carattere gregario e alla stretta collaborazione degli imenotteri che vi fanno parte. Oggi il linguaggio stato decifrato anche se ancora oggetto di nuovi studi. Si deve a Karl von Frisch, che nel 1973 ha ricevuto il premio Nobel, la scoperta delle danze delle api. L Apis Mellifera possiede un sistema di comunicazione che le permette di indicare alle compagne la presenza e la posizione delle fonti di cibo. Questo sistema si pu definire danza, cio un insieme di movimenti del corpo dellape, che vengono percepiti dalle compagne tramite le antenne ( codice mimico-tattile). Va specificato che queste danze avvengono solo se si in presenza di fonti di cibo di una certa rilevanza e con soluzioni concentrate; nel caso contrario le api non manifesteranno questo comportamento e addirittura in quelle zone non ci sar pi la presenza di bottinatrici. Durante il periodo della fioritura le api vanno a cercare i fiori da bottinare e quindi quando trovano quelli pi ricchi danzano con maggiore impegno per segnalare alle bottinatrici questa fonte di cibo migliore rispetto alle altre. Lape esploratrice, quella che ha scoperto la fonte di cibo, comunica anche il tipo di fiore da cercare, tramite lodore caratteristico del nettare che ha prelevato, in due modi diversi a seconda della distanza dallalveare del fiore bottinato: se vicino sar lodore del corpo dellape impregnato di nettare a segnalarlo, se lontano sar invece lodore del contenuto della borsa melaria dato che durante il volo, lodore del corpo viene perso. In ogni caso per indicare la specie del fiore da cui suggere il nettare le api si servono della ghiandola di Nasonov per produrre un caratteristico odore da lasciare nelle vicinanze. la cui differenza serve La danza delle api fondamentalmente si divide in due forme per comunicare la distanza del giacimento di cibo dallalveare. 1- DANZA CIRCOLARE
Se la fonte di cibo inferiore ai 50-100 metri lape, al rientro nellalveare, deposita gran parte del nettare e inizia a compiere una danza circolare muovendosi sul favo e disegnando un cerchio alternando un giro in senso orario e uno in senso antiorario, tracciando quindi uno o due archi di cerchio. La danza continua tra le compagne che ne seguono tutti i movimenti estendendo le antenne; il tutto va da pochi secondi a un minuto di tempo. Nel corso di questo movimento lape si ferma pi volte per passare alle sue compagne microscopiche goccioline del cibo che ha raccolto. Il messaggio fornito significa: volate fuori e cercate un cibo con questo odore e sapore, vicino allalveare e quindi le compagne dopo averlo ricevuto partono alla sua ricerca. Al loro ritorno anche le bottinatrici eseguono la danza e quindi anche altre api voleranno verso la zona ricca di cibo.
2- DANZA DELLADDOME
La danza delladdome effettuata quando la fonte di cibo a una distanza superiore a 50-100 metri. Essa ha la forma di due anelli congiunti in un asse centrale serpeggiante: lape percorre un percorso in linea retta dimenando laddome, quindi esegue unevoluzione circolare di 360 a sinistra, corre ancora in avanti lungo lasse centrale, fa unaltra evoluzione a sinistra e cos via per numerose volte producendo un disegno simile a un 8. Questi movimenti sono ripetuti nello stesso punto per vari minuti (al buio) destando linteresse delle compagne che seguono il tutto con molta attenzione. Questa danza fornisce 3 informazioni fondamentali: a) distanza della fonte di cibo dallalveare: Von Frisch infatti ha scoperto che c una correlazione inversa tra la distanza del cibo e il numero di giri a forma di 8 . Ad esempio se il cibo dista 100 m, si hanno 9 o 10 evoluzioni ogni quindici secondi; se a 300 m, si hanno circa 7 evoluzioni; se a 1000 m, le evoluzioni sono 4,6; se a 2000 m sono 2,2; se a 10000 m sono 1,25 e se la distanza cresce ancora, la danza diventa solo un lungo e discontinuo tragitto dimenando laddome. Von Frisch ipotizz che la comunicazione della distanza dalla fonte alimentare, deriva dalla parte centrale (lasse) dell8 e dipende dalla durata del tragitto necessario a compiere questultimo. Ad esempio a distanza di 300 m, si richiede secondo di tempo; per 500 m, 1 secondo circa; per 1000 m 1 secondo e 1/3 e cos via Un altro fattore importante la velocit dellesecuzione della danza, infatti maggiore la distanza dal cibo, pi la danza eseguita con lentezza e pi marcati sono i movimenti delladdome. A questo punto ci si potrebbe chiedere: ma come fanno le api a misurare la distanza? Secondo gli studi di Von Frisch e altri scienziati, la distanza misurata in base allenergia impiegata per il volo e questo si pu capire anche dal fatto che: se il vento soffia in direzione del cibo, la distanza sottostimata perch il vento a favore ha consentito un risparmio di energia; mentre nel caso lape sia controvento, la distanza sovrastimata per il motivo contrario. Stessa situazione se il cibo in salita o in discesa: nel primo caso verr sovrastimata, nel secondo sottostimata. Ma la questione non ancora ben definita perch, secondo altri studi, invece, sarebbe il flusso di immagini che locchio delle api percepisce durante il volo a determinare la misurazione della distanza dallalveare al cibo tramite lodometro ottico, che lo strumento dellocchio che riceve queste informazioni. In pratica lape calcolerebbe la velocit in base allo scorrimento delle immagini per rendersi conto della distanza del volo. b) direzione Un fattore importante da osservare che sapere la distanza del cibo, senza una direzione, pressoch inutile alle api. Si scoperto come le api comunicano la direzione; infatti, oltre a indicare la distanza della fonte di cibo, la danza ne segnala anche la posizione rispetto al sole. Il metodo funziona in questo modo: la verticale sul favo (asse dellotto) rappresenta la direzione del sole. Quindi, se la fonte in direzione del sole, il movimento rettilineo va verso lalto, mentre se si trova nella direzione opposta, viene eseguito verso il basso. Mentre se la fonte di cibo non si trova nella direzione del sole, lasse della danza inclinato e langolo che forma con la verticale indica esattamente langolo tra la direzione del nettare e quella del sole. Ad esempio, se lape sposta lasse di 60 a sinistra rispetto alla verticale, il luogo di alimentazione situato a 60 a sinistra rispetto al sole, se a 30 il luogo sar a 30 a sinistra rispetto al sole e cos via.
Bisogna dire che le api accumulano una carica elettrica quando le varie parti del corpo si muovono, si strofinano tra di esse o durante il volo. Si scoperto infatti che, le api emettono dei campi elettrici modulati e costanti durante la danza. Questi campi di bassa e alta frequenza emessi dalle api durante la danza, inducono in base ai principi movimenti passivi nelle antenne delle api compagne della legge di Coulomb. Le cellule meccanorecettrici presenti sul flagello che elettricamente carico, vengono mosse dai campi elettromagnetici, infatti gli studi effettuati sugli assoni dell organo di Johnston (organo di senso presente sulle antenne) indicano la sua sensibilit ai campi elettrici. Pertanto, stato suggerito che questi campi, prodotti dalla carica superficiale delle api, stimolino i meccanocettori delle altre api e questo pu giocare un ruolo nella comunicazione sociale durante la danza. Si scoperto, inoltre, anche lentit dei movimenti dellape bottinatrice che danza potrebbe fornire alle api compagne le informazioni sul cibo. Questo perch le api compagne che assistono alla danza stanno con le antenne in avanti a contatto con lape danzante e rimangono immobili formando un angolo di 90-120 con le altre api.
Le antenne delle api compagne vengono quindi spostate dai movimenti delladdome dellape esploratrice e allora esse possono capire la loro posizione sul favo unendo le informazioni provenienti dalle antenne a quelle provenienti dalla forza di gravit. A questo punto sorge un problema: come fanno le api a trovare lape danzante nelloscurit? Va precisato che in contemporanea ai movimenti della danza si nota un ronzio emesso dai muscoli alari del torace che produce una successione di onde sonore simili (treno donda). In un secondo vengono emessi una trentina di treni donda. Il ronzio dei muscoli delle ali prodotto durante il tratto rettilineo della danza dell'addome sembra essenziale per il reclutamento delle bottinatrici e in sua assenza, le api, pur interessate alla compagna danzante, non abbandonano l'alveare. E infatti la vibrazione prodotta dallape danzante che si diffonde nel favo a richiamare le altre api. I favi hanno le pareti delle cellette sottili con la parte superiore ispessita a formare una maglia continua (rete) che trasmette le vibrazioni in tutto il favo e permette alle altre api di captarle. Le vibrazioni, che ogni individuo in grado di percepire tramite le sei zampe, hanno il solo scopo di condurlo allape danzante, mentre non forniscono nessuna informazione sulla posizione del cibo. Altre considerazioni: Dobbiamo ricordare che per orientarsi con le indicazioni celesti, come la posizione del sole, le api devono tenere conto dei cambiamenti dovuti alla rotazione giornaliera della terra. E per questo che obbligatorio per esse avere una percezione del tempo, che permetta di ovviare al cambiamento di posizione dei loro riferimenti soprattutto dopo che hanno trascorso alcune ore in alveare tra un volo e un altro. La danza permette loro di adattarsi agli orari di apertura dei fiori dato che questultimi producono nettare solo in determinate ore del giorno. Questo consente perci a questi imenotteri di regolare i propri voli nel momento desiderato, evitando sprechi di tempo e energia. Le api, quindi, imparano allora quali fiori devono visitare, lorario adeguato e la posizione specifica. Va sottolineato il fatto che esse hanno memoria dei posti visitati e questo utile nel caso che, se per qualche motivo (tempo avverso ecc) non possano raggiungerli, lo potranno fare al momento opportuno. Un'altra questione da chiarire come facciano le api a orientarsi nelle giornate in cui il sole coperto da nubi dato che si osservato che le danze continuano anche in questo caso. La risposta pi semplice del previsto, in quanto le api capiscono la posizione del sole nel cielo coperto dalle nuvole perch le radiazioni ultraviolette filtrano comunque nella misura del 5% in pi in direzione del sole. Esse quindi, essendo sensibili agli ultravioletti riescono a percepire queste radiazioni e quindi a orientarsi.
1) Danza sussultoria: danza con la quale lape bottinatrice permette alle compagne di nutrirsi del polline che essa ha nelle cestelle. 2) Danza di pulizia: serve a pulire i punti del corpo che lape stessa non riuscirebbe facilmente a raggiungere. Questi vengono puliti dalle api compagne con le mandibole soprattutto al di sotto della base delle ali. La danza si manifesta con uno scuotimento laterale delladdome. 3) Danza in crescendo: e simile a quella circolare, ma con la differenza che lape inverte la direzione prima di compiere il solito percorso creando invece un disegno a ferro di cavallo. E una danza di transizione tra quella circolare e quella delladdome. 4) Danza tremolante: fatta con le zampe anteriori sollevate, lentamente e con un percorso incerto, serve a segnalare agitazione dovuta, ad esempio, a presenze estranee. 5) Danza ondulatoria o raschiante: serve per ripulire lalveare. Le api si dondolano sulle zampe posteriori e mediane facendo oscillare il corpo avanti e indietro, sfregando contro le parete i tarsi anteriori e le mandibole vengono mosse come cesoie.
6) Danza dallarme: si manifesta quando le api vengono a contatto con sostanze tossiche. Esse corrono in tondo, a spirale o a zig zag dimenando laddome non per comunicare, ma, probabilmente, per effetto delle sostanze tossiche sullorganismo. 7) Danza della gioia: e una manifestazione di benessere. Le api salgono su un punto qualunque delle compagne, cella reale o sulla regina e oscillano laddome in alto e in basso e nello stesso tempo si dondolano avanti e indietro. 8) Danza del massaggio: stimola il massaggio dei fianchi dal basso verso lalto con lutilizzo di antenne, mandibole, zampe e zampe anteriori; effettuato dalle compagne per mezzo di un piegamento della testa in modo particolare. 9) Danza del ronzio: avviene prima della sciamatura. Le api molto eccitate fanno vibrare laddome e con le ali creano un ronzio, probabilmente per stimolare la partenza da parte delle operaie. La danza riprodotta anche nel nuovo alveare ma non si conosce il significato di questultima fase.
Studiando specie di api senza aculeo si potuto ricavare una possibile evoluzione dei comportamenti che hanno portato alle danza come forma di comunicazione: a) Primo stadio: genere Trigona Questi imenotteri zampettano con eccitazione producendo un ronzio ad alta frequenza. In questo modo attraggono lattenzione delle compagne che cercheranno allesterno lodore dei fiori percepito sul corpo della danzatrice. A questo stadio manca lindicazione della direzione e della distanza. b) Stadio intermedio: altre specie del genere Trigona Queste specie marcano la fonte di cibo con un feromone e, mentre torna allalveare, loperaia marca il percorso con esso a intervalli di pochi metri. Le api allingresso aspettano di essere reclutate e seguiranno la traccia odorosa fino al cibo. c) Stadio pi complesso: genere Melipona Le informazioni sulla distanza vengono fornite con impulsi sonori: pi sono lunghi, pi il cibo distante. Viene anche fornito l informazione sulla direzione tramite un breve volo a zig zag all esterno orientato verso la sorgente di cibo. Questo comportamento incita altre api a seguire lape esploratrice in volo verso la fonte di cibo.
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