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COSTELLAZIONI
di Nick Payne

Per Minna
Dedicato a papà

La visione del mondo dei riduzionisti è spaventosa e impersonale.


Deve essere accettata così com'è, non perchè ci piace,
ma perchè è il modo in cui il mondo funziona.
- Steven Weinberg in L'UNIVERSO ELEGANTE di Brian Greene

La scienza continua ad essere un canale per la magia


– la fede che per la volontà umana, resa potente dalla conoscenza, niente è impossibile.
Questa confusione tra scienza e magia non è una malattia che abbia un rimedio.
Va di pari passo con la modernità.
La morte è una provocazione a questo stile di vita,
perchè segna un confine oltre il quale la volontà non può andare.
- John Gray, THE IMMORTALIZATION COMMISSION

Perchè l'Universo dovrebbe avere uno scopo?


La questione dello scopo dell'Universo è un'invenzione della mente umana, e non ha significato,
se non quello di illuminare la via alla ricerca degli studenti e gli studenti stessi.
Non dovremmo imporre attitudini umane e questioni umane alle cose materiali.
Credo che ci sia una considerevole grandiosità nella presenza
del nostro maestoso Universo che se ne sta là, del tutto senza uno scopo.
- Peter Atkins, A PROPOSITO DELL'ESISTENZA

Il segno %%%%% indica un cambio di universo.

MARIANNE: Sai perchè non è possibile leccarsi i gomiti? Perché lì c'è il segreto dell'immortalità
perciò, se riuscissi a leccarteli, potresti vivere per sempre. Ma se ognuno lo facesse, se ognuno si
mettesse a leccarsi il gomito, allora sarebbe il Caos. Perché non è che si può semplicemente
continuare a vivere e vivere e vivere e vivere.
ROLAND: Io. Io avrei già una ragazza. Perciò. Sai.

%%%%%

MARIANNE: Sai perchè non è possibile leccarsi i gomiti? Perché lì c'è il segreto dell'immortalità
perciò, se riuscissi a leccarteli, potresti vivere per sempre. Ma se ognuno lo facesse, se ognuno si
mettesse a leccarsi il gomito, allora sarebbe il Caos. Perché non è che si può semplicemente
continuare a vivere e vivere e vivere e vivere.
ROLAND: Io. Io sono appena uscito da una storia piuttosto seria. Perciò. Sai.
MARIANNE: Facevo tanto per parlare.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Solo per fare due chiacchiere.
ROLAND: Sì. Vabbè. Comunque.

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MARIANNE: Sai perchè non è possibile leccarsi i gomiti? Perché lì c'è il segreto dell'immortalità
perciò, se riuscissi a leccarteli, potresti vivere per sempre. Ma se ognuno lo facesse, se ognuno si
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mettesse a leccarsi il gomito, allora sarebbe il Caos. Perché non è che si può semplicemente
continuare a vivere e vivere e vivere e vivere.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Prova.
ROLAND: A far che?
MARIANNE: Il gomito. Prova a leccarlo.
ROLAND: Sto bene così.

Marianne tenta di leccarsi un gomito, dimostrandone la difficoltà.

MARIANNE: Sono Marianne.


ROLAND: Roland.
MARIANNE: Grazie a Dio il tempo ha tenuto.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Niente di peggio di un barbecue bagnato.
ROLAND: Vero.
MARIANNE: Salsicce bagnate. Vuoi qualcosa da bere?
ROLAND: No, a posto. Mia moglie è appena andata a prendermi una birra.

%%%%%

MARIANNE: Prova.
ROLAND: A far che?
MARIANNE: Il gomito. Prova a leccarlo.

Marianne tenta di leccarsi un gomito, dimostrandone la difficoltà. Roland, da principio, esita, poi
tenta di leccarsi un gomito a sua volta.

ROLAND: Afferrato il concetto. Mi chiamo Roland.


MARIANNE: Marianne.
ROLAND: Peccato per la pioggia.
MARIANNE: Niente di peggio di un barbecue bagnato.
ROLAND: E così sei un'amica di Jane o...
MARIANNE: No, di Jane, sì. Abbiamo fatto l'Università insieme.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: E tu?
ROLAND: Mia moglie lavorava con Jane.

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MARIANNE: Il gomito. Prova a leccarlo.

Marianne tenta di leccarsi un gomito, dimostrandone la difficoltà. Roland, da principio, esita, poi
tenta di leccarsi un gomito a sua volta.

ROLAND: Afferrato il concetto. Mi chiamo Roland.


MARIANNE: Marianne.
ROLAND: Peccato per la pioggia.
MARIANNE: Niente di peggio di un barbecue bagnato.
ROLAND: E così sei un'amica di Jane o...
MARIANNE: Chi è Jane?
ROLAND: Jane è – quella che ha organizzato la grigliata?
MARIANNE: Ah, no. Stavo giusto passando di qua quando ho visto un mucchio di salsicce e
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alcolici gratis. Sto scherzando.


ROLAND: Sul serio.
MARIANNE: Jane e io andavano all'Università insieme. E tu?
ROLAND: Gioco a calcetto con Tom.
MARIANNE: Tom?
ROLAND: Il fratellastro di Jane. Maglietta blu e verde.
MARIANNE: Capito.
ROLAND: Vuoi da bere?
MARIANNE: Sono a posto. Grazie.
ROLAND: Perciò, cosa fai? Per vivere, dico.
MARIANNE: Lavoro all'Università del Sussex.
ROLAND: Sì? Bello.
MARIANNE: E tu?
ROLAND: Faccio l'apicoltore.
MARIANNE: Davvero?
ROLAND: Sì, sì.
MARIANNE: Sei davvero un apicoltore?
ROLAND: Sono davvero un apicoltore.
MARIANNE: Adoro il miele, cazzo.
ROLAND: Ah davvero?
MARIANNE: Cucchiaio. Vasetto di miele. Paradiso.
ROLAND: E che tipo di miele mangi di solito?
MARIANNE: Mi vergogno.
ROLAND: In che senso?
MARIANNE: Mi vergogno a dirtelo.
ROLAND: E perchè?

Marianne sussurra all'orecchio di Roland: "Quello del supermercato. Scarsa qualità, confezione a
righe".

ROLAND: Va bene.
MARIANNE: Davvero?
ROLAND: Certo.
MARIANNE: Non faccio fallire migliaia di onesti apicoltori che lavorano duramente?
ROLAND: Non credo.
MARIANNE: Non pensi che sia una filistea del miele?
ROLAND: Alcuni dei mieli del supermercato non sono male.
MARIANNE: Davvero?
ROLAND: Sì, alcuni sono buoni.
MARIANNE: Comunque – e non prendertela a male ma, voglio dire, riesci a...
ROLAND: Va' avanti.
MARIANNE: Ti ci guadagni da vivere?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Con l'apicoltura, voglio dire.
ROLAND: Con l'apicoltura.
MARIANNE: E come – voglio dire, come -
ROLAND: Beh, lavoravo, lavoravo per un amico. Nel Wiltshire.
MARIANNE: Bel posto.
ROLAND: E dopo un po' ho deciso che volevo mettermi in affari da solo. Ma la mia ragazza – ex
ragazza -
MARIANNE: Sentite condoglianze.
ROLAND: Cosa?
MARIANNE: No – Niente – Stavo facendo uno -
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ROLAND: Ok.
MARIANNE: Sentite condoglianze come se l'avessero -

Marianne si passa un dito sulla gola, "uccisa".

ROLAND: Capito.
MARIANNE: Era solo uno -
ROLAND: No.
MARIANNE: Ad ogni modo, stavi -
ROLAND: Sì, no, cioè, lei, la mia ex, voleva trasferirsi a Londra. E ci siamo presi questo
monolocale in periferia.
MARIANNE: E ci credo che l'hai lasciata, cazzo. Anch'io l'avrei lasciata se mi avesse fatto
abbandonare lo Wiltshire per la periferia di Londra.
ROLAND: Ci vivo ancora, comunque.
MARIANNE: Conosco un posto dove fanno un curry meraviglioso.
ROLAND: Il problema è che non c'era spazio. Per le api.
MARIANNE: Capisco.
ROLAND: Niente giardino.
MARIANNE: Un peccato.
ROLAND: Però un giorno ero sul tetto e ho realizzato che era perfetto. Così ho risparmiato un po' e
mi sono fatto il primo alveare.
MARIANNE: Splendido.
ROLAND: E sono passato da uno a due e da due a quattro. E ce ne siamo, ce ne siamo andati. Io e
Laura. Siamo andati in Spagna e quando siamo tornati nell'appartamento c'era stata una retata.
MARIANNE: Retata?
ROLAND: Tenevo il miele nei sacchi della spazzatura. Hai presente quei sacchi neri, di plastica -
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Non avevo un soldo, allora, e mi sembravano un'alternativa economica. Mentre eravamo
via, ad ogni modo, uno dei vicini ha chiamato la polizia. Pensava che facessi crack o roba del
genere. E ha fatto il suo lavoro. La polizia. Hanno sfondato la porta, messo l'appartamento
sottosopra e confiscato tutti i sacchi neri pieni di miele e favi meravigliosi.
MARIANNE: E' successo sul serio?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Tenevi il miele nei sacchi della spazzatura?
ROLAND: Sì.

%%%%%

MARIANNE: Roland, non penso di poter tornare a lavoro.


ROLAND: Te l'hanno detto loro?
MARIANNE: No, loro sono grandiosi.
ROLAND: L'hai detto tu a loro, allora?
MARIANNE: Non ancora.
ROLAND: Ma lo farai.
MARIANNE: Penso di sì.
ROLAND: Ma non gli hai ancora detto niente?
MARIANNE: Hanno detto come preferisco io.
ROLAND: Che ne pensi di un part-time?
MARIANNE: Non ne vedo il motivo.
ROLAND: Il motivo di passare al part-time?
MARIANNE: O me ne vado del tutto o
O me vado o cammino
O me ne vado oppure no. Ho paura.
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ROLAND: Di lavorare?
MARIANNE: Di smettere.
ROLAND: Smettere ti spaventa?
MARIANNE: Cosa farò poi?
ROLAND: Ce ne andremo. Faremo quel che ci pare.
MARIANNE: Non -
ROLAND: Sono serio.
MARIANNE: Non -
ROLAND: Lo giuro.
MARIANNE: Io Io non
Non possiamo. Io devo devo fare una
Devo pur avere una scelta.
Controllo.

%%%%%

ROLAND: Vuoi che me ne vada?


MARIANNE: Non avertene a male, ma sì.
ROLAND: Ho fatto qualcosa di sbagliato?
MARIANNE: No.
ROLAND: Ho detto qualcosa, ti ho offesa?
MARIANNE: No.
ROLAND: Pensavo ci fossimo divertiti.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: E hai suggerito tu di salire.
MARIANNE: Lo so, ma, col senno di poi -
ROLAND: Vuoi entrare, hai detto.
MARIANNE: Lo so, lo so, ma ho cambiato idea. Posso cambiare idea, vero?
ROLAND: Se io posso chiederti il perchè, certo.
MARIANNE: E' che – E' solo che preferirei non andare avanti.
ROLAND: Puoi almeno dirmi se è colpa mia?
MARIANNE: E' solo -
ROLAND: Non ti chiedo nello specifico – In generale – In generale è -
MARIANNE: Sto passando un periodaccio. Per ora. E hai ragione, ci siamo divertiti ed è stata
un'idea mia di salire ma, appena siamo entrati, ho pensato che – ho pensato che -

%%%%%

ROLAND: Vuoi che me ne vada?


MARIANNE: Non avertene a male, ma sì.
ROLAND: Ho fatto qualcosa di sbagliato?
MARIANNE: No.
ROLAND: Ho detto qualcosa, ti ho offesa?
MARIANNE: No.
ROLAND: Allora non capisco.
MARIANNE: Non ti ho chiesto di capire, ti ho chiesto di andartene.
ROLAND: Bella cazzata.
MARIANNE: Scusa?
ROLAND: Mi hai fatto salire tu.
MARIANNE: Affascinante.
ROLAND: Faccio per dire.
MARIANNE: Ok -
ROLAND: Sei una bella maleducata.
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MARIANNE: Sì. E vorrei che te ne andassi, adesso.

%%%%%

ROLAND: Mi sa che devo andare.


MARIANNE: Non devi – voglio dire, non sei obbligato se non vuoi.
ROLAND: Devo alzarmi presto.
MARIANNE: Presto quanto?
ROLAND: Le sei.
MARIANNE: Potresti – voglio dire che potresti – e non è che t'invito nel mio letto o niente ma – se
ti va puoi. Restare.
ROLAND: E' meglio se vado.
MARIANNE: Va bene, allora – Grazie per la bellissima serata.
ROLAND: Altrettanto, sì.
MARIANNE: Potremmo – Voglio dire, se sei libero, possiamo pensare di -
ROLAND: Sì, naturalmente.
MARIANNE: La cosa del letto era uno scherzo, comunque.
ROLAND: Ovvero?
MARIANNE: Il divano si apre. Non devi per forza dormire nel mio letto. Smettila di parlare,
Marianne.

Roland bacia con gentilezza Marianne su una guancia. Se ne va.

%%%%%

ROLAND: Vuoi che me ne vada?


MARIANNE: Non avertene a male, ma sì.
ROLAND: Ho fatto qualcosa di sbagliato?
MARIANNE: No.
ROLAND: Ho detto qualcosa, ti ho offesa?
MARIANNE: No.
ROLAND: Pensavo ci fossimo divertiti.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: E hai suggerito tu di salire.
MARIANNE: Lo so, ma, col senno di poi -
ROLAND: Vuoi entrare, hai detto.
MARIANNE: Lo so, lo so, ma ho cambiato idea. Posso cambiare idea, vero?
ROLAND: Sono uscito con una ragazza un paio di settimane fa. Ed è successa più o meno la stessa
cosa. Se vuoi me ne vado, ma se è per colpa mia -
MARIANNE: Non è colpa tua.
ROLAND: Non ti chiedo di essere specifica -
MARIANNE: Non sei tu.
ROLAND: Se potessi avere una critica -
MARIANNE: Critica?
ROLAND: Critica non è la parola giusta, ma -
MARIANNE: E' che sto passando un periodaccio. Per ora. Mia, mia madre. E' malata da un
mucchio di tempo. E non so se voglio che resti perchè voglio che resti oppure perchè non voglio
dormire da sola.

Pausa.

ROLAND: Mi dispiace.
MARIANNE: Non è che possiamo sentirci tra un settimana o qualcosa del genere?
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%%%%%

Marianne e Roland sono un po' ubriachi.

ROLAND: Quando gli ho detto che uscivamo un mio amico mi ha chiesto: "Lei cosa fa?"
MARIANNE: E tu che gli hai detto?
ROLAND: Gli ho detto che non lo sapevo esattamente ma che aveva qualcosa a che vedere con lo
spazio. E mentre stavi parlando del tuo lavoro, prima, ho fatto sì per tutto il tempo ma appena siamo
entrati a casa tua ho realizzato di non aver capito una singola parola di quello che hai detto.
MARIANNE: Passo la maggior parte del mio tempo davanti al computer.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Inserendo dati.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Letture di microonde cosmiche di sottofondo.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Rimasugli di radiazioni dal Big Bang.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Cosmologia. Cosmologia Teoretica dell'inizio dell'Universo.

%%%%%

Marianne e Roland sono ancora più ubriachi.

ROLAND: Quando gli ho detto che uscivamo un mio amico mi ha chiesto: "Lei cosa fa?"
MARIANNE: E tu che gli hai detto?
ROLAND: Gli ho detto che non lo sapevo esattamente ma che aveva qualcosa a che vedere con lo
spazio. E mentre stavi parlando del tuo lavoro, prima, ho fatto sì per tutto il tempo ma appena siamo
entrati a casa tua ho realizzato di non aver capito una singola parola di quello che hai detto.
MARIANNE: Passo la maggior parte del mio tempo davanti al computer.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Inserendo dati.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Cosmologia Quantica.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Quanto ne sai di Fisica Teoretica?
ROLAND: Passo.
MARIANNE: Meccanica Quantistica?
ROLAND: Passo.
MARIANNE: La Meccanica Quantistica si concentra sul reame dei quanti. Atomi, molecole.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Su scala nucleare ed atomica la gravità è pressochè insignificante. Ma in termini di
Relatività Generale, è vitale.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Ci sono queste due teorie che si contraddicono a vicenda. La Relatività si occupa del
sole, della luna, delle stelle, mentre la meccanica quantistica si prende cura di molecole, quark,
atomi – quella roba là. Ci siamo fatti la stessa domanda per due volte e abbiamo avuto due risposte
completamente differenti.
ROLAND: Il che è molto sexy, a proposito.
MARIANNE: Il punto è -
ROLAND: Mi sono divertito un mucchio stasera e vorrei passare la notte.
MARIANNE: Ma -
ROLAND: Con te. Vorrei passare la notte -
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MARIANNE: Ma ora abbiamo la teoria delle stringhe. O, per essere più specifici, un mucchio di
teorie delle stringhe -
ROLAND: Me se vuoi che vada non hai che da dirmelo -
MARIANNE: E la cosa eccitante della teoria delle stringhe è che potenzialmente crea un ponte tra
la relatività e -
ROLAND: Non hai risposto a nessuna delle mie domande.

Marianne bacia Roland.

MARIANNE: Un risultato di ognuna di queste teorie – anche se del tutto per caso – è la possibilità
che siamo parte di un Multiverso.

Roland bacia Marianne.

Nonostante tutti i nostri sforzi, ci sono alcune osservazioni microscopiche che non possono essere
predette in nessun modo. Ora, in potenza, l'unico modo di spiegare questa cosa è che, in ogni dato
momento, diversi risultati possano co-esistere simultaneamente.
ROLAND: E questo mi eccita un mucchio, lo sai?
MARIANNE: Nel Multiverso Quantistico, ogni scelta, ogni decisione che abbiamo fatto o non fatto
coesiste in un numero inimmaginabile di universi paralleli.
ROLAND: Tutto?
MARIANNE: Tutto.
ROLAND: Tutto quello che ho fatto?
MARIANNE: Tutto quello che hai fatto e non fatto. Dovremmo parlare più piano, la mia
coinquilina -
ROLAND: Ma se tutto quello che farò esiste già allora che senso ha -
MARIANNE: Beh -
ROLAND: Che senso ha che io -
MARIANNE: Beh -
ROLAND: Capisci cosa voglio dire?
MARIANNE: No, non del tutto, ma – Diciamo che il nostro sia l'unico universo esistente. Che ci
sono solo una io e solo un te. Se fosse vero, allora avremmo solo una scelta. Ma se ogni possibile
futuro esiste, allora le decisioni che prendiamo o non prendiamo determineranno in quale possibile
futuro vivremo. Immagina di tirare un dado per seimila volte.

%%%%%

Ancora ubriachi.

ROLAND: Tutto?
MARIANNE: Tutto.
ROLAND: Tutto quello che ho fatto?
MARIANNE: Tutto quello che hai fatto e non fatto. Dovremmo parlare più piano, la mia
coinquilina -
ROLAND: Ma se tutto quello che farò esiste già allora che senso ha -
MARIANNE: Nessuno.
ROLAND: Che?
MARIANNE: In nessuna delle nostre equazioni abbiamo mai trovato segno alcuno di libero
arbitrio.
ROLAND: Nelle vostre e-
MARIANNE: Siamo solo particelle.
ROLAND: Parla per te.
MARIANNE: Tu, io, tutti, pensiamo di poter determinare – pensiamo che le scelte che facciamo
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possano determinare il -
ROLAND: Certo, per forza.
MARIANNE: E siamo solo particelle -
ROLAND: Va bene, ma -
MARIANNE: Siamo solo particelle governate da una serie di leggi molto particolari che ci
prendono a calci nel culo per tutto questo posto.
ROLAND: Lo fai sembrare una cosa affascinante.

%%%%%

Marianne e Roland sono sobri.

MARIANNE: Passo la maggior part del mio tempo seduta di fronte al computer a digitare numeri.
Non è molto interessante.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Senti, mi sono divertita molto stasera.
ROLAND: No, sì, io -
MARIANNE: Ma non ho ancora deciso, vedi, se mi piacerebbe o no che tu restassi. E' solo che – ho
la testa altrove al momento ma stavano così bene insieme e allora ho pensato di farti salire. Volevo
solo farti sapere che non ho tutto 'sto grande interesse ad andare a letto con te.
ROLAND: Va bene, non devi per forza -
MARIANNE: Me ne andrei volentieri a letto a dormire. Ma non ho problemi a tirarti fuori un sacco
a pelo e prestarti un paio di asciguamani.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Ma – solo per essre chiara, non sto facendo la ritrosa. Non è che sto dicendo no al
esso e sì a tutto il resto. Dormiremo separatamente, e poi ci sveglieremo e faremo colazione. O roba
del genere. Non devi fare colazione per forza.
ROLAND: Sul pavimento va bene. Sul serio.

%%%%%

MARIANNE: Sono così stanca. Sono così stanca, Roland. Prima che
la gente avesse una faccia
Prima che avessero facce
Facce Prima che
CAZZO.
ROLAND: Tranquilla.
MARIANNE: Dio.
ROLAND: Dio?
MARIANNE: Le vite delle persone erano loro. Prima che
divenissero pelle
Pelle, divenissero
Pelle
ROLAND: Pelle?
MARIANNE: Mamma non aveva paura di morire, aveva paura di essere tenuta in vita. Sai?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Non aveva paura di quello.
ROLAND: Ho capito.
MARIANNE: Non è solo la parola.
ROLAND: Allora non ho capito?
MARIANNE: Leggere. Ho problemi anche a – numeri, parole, sulla pagina. Non so come
spiegarlo. Battere a macchina. Anche a battere a macchina.
ROLAND: In che modo?
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MARIANNE: So la parola. So la parola che devo battere. Ma non conosco le lettere. Nessuna delle
lettere sembra giusta. Da
Da
Da
ROLAND: Non sei obbligata a finire.
MARIANNE: Voglio.
ROLAND: Penso di sapere cosa vuoi dire?
MARIANNE: Come Come fai a sapere cosa voglio dire?
Mmmm La maggior parte delle volte non lo so nemmeno io cosa voglio dire
ROLAND: Hai ragione. Cercavo solo di essere gentile per non farti stancare.
MARIANNE: Forse dovremmo comprarci un blocco notes da appendere attorno al collo.
ROLAND: Cosa?
MARIANNE: Sto scherzando.
ROLAND: E che cazzo.
MARIANNE: Roland, non penso di poter tornare a lavoro.

%%%%%

ROLAND: Tutto a posto?


MARIANNE: Dove sei stato?
ROLAND: Pub.
MARIANNE: Ti ho mandato un messaggio.
ROLAND: Lo so.
MARIANNE: Perchè non mi hai risposto?
ROLAND: Non lo so.
MARIANNE: Che vuol dire?
ROLAND: Vuol dire che non lo so. Vuol dire che non pensavo fosse urgente.
MARIANNE: Non sapevo dov'eri.
ROLAND: Te l'ho appena detto.
MARIANNE: Ora. Me l'hai appena detto ora, ma io volevo saperlo -
ROLAND: Ero a giocare a tennis. Ero a giocare a tennis con Tony e poi siamo andati al pub. Che
c'è? Mi dispiace. Si può sapere cosa c'è?
MARIANNE: Roland, mi dispiace.
ROLAND: Cosa? Per cosa?
MARIANNE: Sono andata a letto con James.
ROLAND: James.
MARIANNE: Di lavoro.
ROLAND: Riga? Il tipo con la riga in mezzo ai capelli?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Quando?
MARIANNE: Noi – Un po' di volte. Qualche volta.
ROLAND: Quante sarebbe qualche volta?
MARIANNE: Sei. Forse sette.
ROLAND: In quanto tempo? Siete andati a letto sei o sette volte sparse per un po' di tempo?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: E state insieme, allora, o volete stare insieme?
MARIANNE: Non lo so.
ROLAND: Viene a vivere qua?
MARIANNE: Certo che no. Roland, certo che no.
ROLAND: Vuoi che me ne vada?

Pausa.
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Quando vuoi che mi trasferisca?


MARIANNE: Non c'è fretta.
ROLAND: E' finita, allora?

%%%%%

ROLAND: Tutto a posto?


MARIANNE: Dove sei stato?
ROLAND: Pub.
MARIANNE: Ti ho mandato un messaggio.
ROLAND: Lo so.
MARIANNE: Perchè non mi hai risposto?
ROLAND: Non lo so.
MARIANNE: Che vuol dire?
ROLAND: Vuol dire che non lo so. Vuol dire che non pensavo fosse urgente.
MARIANNE: Non sapevo dov'eri.
ROLAND: Te l'ho appena detto.
MARIANNE: Ora. Me l'hai appena detto ora, ma io volevo saperlo -
ROLAND: Ero a giocare a tennis. Ero a giocare a tennis con Tony e poi siamo andati al pub. Che
c'è? Mi dispiace. Si può sapere cosa c'è?
MARIANNE: Roland, mi dispiace.
ROLAND: Cosa? Per cosa?
MARIANNE: Sono andata a letto con James.
ROLAND: James.
MARIANNE: Di lavoro.
ROLAND: Forfora? Il tipo con la forfora?
MARIANNE: Non ha la – Sì.
ROLAND: Quando?
MARIANNE: Noi – Un po' di volte. Qualche volta.
ROLAND: Quante sarebbe qualche volta?
MARIANNE: Non vorrei parlare di chi ha fatto cosa a chi.
ROLAND: Quante sarebbe qualche volta, Mary?
MARIANNE: Sei. Forse sette.
ROLAND: Per un po' di tempo?
MARIANNE: Cosa?
ROLAND: Siete andati a letto sei o sette volte sparse per un po' di tempo?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: E state insieme, allora, o volete stare insieme? Mary, voi due volete -
MARIANNE: Non lo so.
ROLAND: Viene a vivere qua?

Pausa.

Quando vuoi che mi trasferisca?


MARIANNE: Non c'è fretta.
ROLAND: Quanti anni ha?
MARIANNE: Ventiquattro.
ROLAND: Ventiquattro?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: E' un bambino.
MARIANNE: Ha ventiquattro anni, Roland.
ROLAND: E dov'è che scopate?
MARIANNE: Un mucchio di posti.
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ROLAND: Che cazzo vorrebbe dire?


MARIANNE: Vuol dire che abbiamo fatto sesso in più di un posto.
ROLAND: Qui?
MARIANNE: No, certo che non -
ROLAND: Da lui?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: E dove vive?
MARIANNE: Brighton.
ROLAND: Avete fatto sesso durante il giorno quindi?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Durante il cazzo di giorno.
MARIANNE: A volte, sì.
ROLAND: All'ora di pranzo, sì?

Pausa.

Quand'è che si trasferisce? Mary, quand'è che viene a -


MARIANNE: Non abbiamo fissato una data.
ROLAND: Ma si trasferisce.
MARIANNE: Spero di sì.
ROLAND: Sono noioso?
MARIANNE: Cosa?
ROLAND: Ti annoio?
MARIANNE: Certo che no.
ROLAND: Non parliamo abbastanza dello spazio, vero?
MARIANNE: Non ha niente a che vedere con il lavoro.
ROLAND: Questo non rende le cose più semplici, sai? Se tu avessi detto sì, se avessi detto che è
perchè non parliamo abbastanza dello spazio, avrebbe avuto un senso. Mi sarei tormentato per non
aver fatto lo sforzo, ma almeno avrebbe avuto un senso.
MARIANNE: Non c'è spiegazione. Mi dispiace.

%%%%%

ROLAND: Dove sei stata?


MARIANNE: Lavoro.
ROLAND: Ti ho mandato un messaggio.
MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Non mi hai risposto.
MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Che vorrebbe dire?
MARIANNE: Vuol dire che so che mi hai mandato un messaggio.
ROLAND: Non sapevo dov'eri.
MARIANNE: Perchè sei così suscettibile? Ero a lavoro e ho perso il bus delle sette e trentasette e
quello delle otto e quattro non è proprio arrivato. Cosa c'è, cos'hai?
ROLAND: Mary mi dispiace tanto ma ho fatto sesso con Alison O'Connor mercoledì di due
settimane fa.
MARIANNE: Alison O'Connor.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Non è quella che sta diventando calva?
ROLAND: Che?
MARIANNE: Sta diventando calva, Roland, gli stanno cadendo i cazzo di capelli. Beh, quante
volte? Quante volte ci sei andato a letto, Roland?
ROLAND: Una.
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MARIANNE: Una?
ROLAND: Mercoledì di due settimane fa, sì.
MARIANNE: Che stavate facendo, cosa ci facevate insieme?
ROLAND: La stavo aiutando a mettere su un alveare.
MARIANNE: Stai scherzando, cazzo?
ROLAND: No.
MARIANNE: La stavi aiutando a mettere su un cazzo di alveare?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Dimmi la verità.
ROLAND: Ho detto di sì. Sì, la stavo aiutando a -
MARIANNE: E' una cosa seria?
ROLAND: Non lo so.
MARIANNE: Non lo sai?
ROLAND: Ho bisogno di un po' di tempo per pensarci su.
MARIANNE: Oh, hai bisogno di tempo per pensarci su?
ROLAND: Se posso, sì.

Pausa.

MARIANNE: Questo vuol dire che ti trasferisci?


ROLAND: Dipende da te.
MARIANNE: Se dipendesse da me, Roland, non ti saresti scopato quella troia di Alison O'Connor.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Scusa?
ROLAND: Calmati.
MARIANNE: Vaffanculo.

Pausa.

Non sono mai stata così felice. Come da quando vivo con te. Solo per fartelo sapere.

%%%%%

ROLAND: Questo non rende le cose più semplici, sai? Se tu avessi detto sì, se avessi detto che è
perchè non parliamo abbastanza dello spazio, avrebbe avuto un senso. Mi sarei tormentato per non
aver fatto lo sforzo, ma almeno avrebbe avuto un senso.
MARIANNE: Non c'è spiegazione razionale, mi dispiace.
ROLAND: Non mandarmi via.
MARIANNE: Roland -
ROLAND: Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, sul serio.
MARIANNE: Starai bene.
ROLAND: Non so cosa posso fare.
MARIANNE: Puoi tornare in periferia.
ROLAND: Stai scherzando?
MARIANNE: Certo che no. Voglio solo dire che c'è un mucchio di roba – di roba che puoi fare.
ROLAND: Non m'importa di niente.
MARIANNE: Andiamo.
ROLAND: Sono inutile.
MARIANNE: Non essere melodrammatico.
ROLAND: Quanto hai aspettato prima di dirmelo?
MARIANNE: Una settimana.
ROLAND: Volevo chiederti di sposarmi.
MARIANNE: Roland -
14

%%%%%

ROLAND: Ho bisogno di un po' di tempo per pensarci su.


MARIANNE: Oh, hai bisogno di tempo per pensarci su?
ROLAND: Se posso, sì.

Pausa.

MARIANNE: Questo vuol dire che ti trasferisci?


ROLAND: Dipende da te.
MARIANNE: Se dipendesse da me, Roland, non ti saresti scopato quella troia di -
ROLAND: Va bene.
MARIANNE: Scusa?
ROLAND: Non mi va di litigare.
MARIANNE: Pesante.
ROLAND: Che?
MARIANNE: Ho detto che è pesante.
ROLAND: Mary, ascoltami, te l'ho detto perchè mi sono pentito, non perchè voglio -
MARIANNE: Ti penti di una cosa una volta, non ti penti e continui a farlo.
ROLAND: C'è la possibilità che tu mi possa perdonare?

%%%%%

MARIANNE: Dove sei stato?


ROLAND: Pub.
MARIANNE: Ti ho mandato un messaggio.
ROLAND: Lo so.
MARIANNE: Perchè non mi hai risposto?
ROLAND: Non lo so.
MARIANNE: Che vuol dire?
ROLAND: Vuol dire che non lo so. Vuol dire che non pensavo fosse urgente.
MARIANNE: Non sapevo dov'eri.
ROLAND: Te l'ho appena detto.
MARIANNE: Ora. Me l'hai appena detto ora, ma io volevo saperlo -
ROLAND: Ero a giocare a tennis. Ero a giocare a tennis con Tony e poi siamo andati al pub. Che
c'è? Mi dispiace. Si può sapere cosa c'è?
MARIANNE: Roland, mi dispiace.
ROLAND: Cosa? Per cosa?
MARIANNE: Sono andata a letto con James.

Pausa.

MARIANNE: Roland, hai sentito cosa ti ho -


ROLAND: Lo sapevo.
MARIANNE: Cosa?
ROLAND: Ti ha mandato un messaggio mentre ti facevi la doccia. L'ho letto.

%%%%%

Roland colpisce Marianne. Pausa.

MARIANNE: Vattene. Ora.


15

ROLAND: Oppure?
MARIANNE: Cosa?
ROLAND: Ho detto: oppure?

%%%%%

MARIANNE: Continuo a pensare a mamma.


ROLAND: E cosa pensi?
MARIANNE: A prima che morisse.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: A quando ha detto che non voleva più mangiare.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Ti ricordi?
ROLAND: Non so se ne abbiamo mai parlato.
MARIANNE: Pensavo di sì.
ROLAND: A pezzettini, magari.
MARIANNE: Ha detto che voleva che le staccassero la flebo, non te l'ho mai raccontato?
ROLAND: Forse. Sì. Sì.
MARIANNE: Mi ha chiesto di andarmene. Sono tornata il giorno dopo e sembrava un fantasma.
Ci vuole una forza enorme. Quando sei in quelle condizioni. Ad andare avanti. Non credo di averne
abbastanza.
ROLAND: Non lo sai. Non puoi saperlo.
MARIANNE: E' come affogare.
ROLAND: Mary, ascoltami -
MARIANNE: Sono così stanca. Sono così stanca, Roland. Prima che
la gente avesse una faccia
Prima che avessero facce
Facce Prima che
CAZZO.
ROLAND: Tranquilla.
MARIANNE: Dio.
ROLAND: Dio?
MARIANNE: Le vite delle persone erano loro. Prima che
divenissero pelle
Pelle, divenissero
Pelle
ROLAND: Pelle?
MARIANNE: Mamma non aveva paura di morire, aveva paura di essere tenuta in vita. Sai?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Non aveva paura di quello.

%%%%%

ROLAND: Ciao, Marianne.


MARIANNE: Roland. Wow, ehi – Ciao. Come stai?
ROLAND: Sì, sto bene, grazie.
MARIANNE: Oh bene. Bene, davvero.
ROLAND: E tu?
MARIANNE: Ho comprato un po' del tuo miele.
ROLAND: Davvero.
MARIANNE: Dai Budgens in Crouch End.
ROLAND: Sì, bene. Hanno davvero un bel posto.
MARIANNE: L'ho detto alla ragazza alla cassa, le ho detto sai che conoscevo l'uomo che ha fatto
16

questo miele.
ROLAND: E lei che ha detto?
MARIANNE: .....
ROLAND: Ho letto un tuo articolo.
MARIANNE: No?
ROLAND: Sì. L'ho scaricato da Internet.
MARIANNE: Quale hai letto?
ROLAND: Qualcosa che aveva a che vedere con la misurazione degli ammassi XMM?
MARIANNE: E' meraviglioso, Roland.
ROLAND: Ti è piaciuto il miele?
MARIANNE: Delizioso. Era veramente delizioso. E sei, sei qui per le lezioni di ballo?
ROLAND: Sì, no, sì, sì.
MARIANNE: Davvero.
ROLAND: Heather si sposa tra un paio di mesi, perciò.
MARIANNE: Con l'insegnante di Educazione Fisica?
ROLAND: Che?
MARIANNE: Lui. Era un insegnante di Educazione Fisica, vero?
ROLAND: Sì, no. Si sono lasciati. Il nuovo tizio lavora a una roba tipo l'Ufficio Nazionale
Statistiche.
MARIANNE: Wow.
ROLAND: Mi ha ordinato di imparare a usare i miei due piedi sinistri. E tu?
MARIANNE: Anch'io. Matrimonio.
ROLAND: Il tuo o -
MARIANNE: No, il mio, sì.
ROLAND: Congratulazioni.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Il tuo. E il tuo fidanzato è -
MARIANNE: Sì. E' lui. La cosa ha retto.

%%%%%

ROLAND: Ciao, Marianne. Sono Roland.


MARIANNE: Roland.
ROLAND: Come stai? Spero di non averti spaventato.
MARIANNE: No. Un po'. Forse. Voglio dire, pochino.
ROLAND: Scusa.
MARIANNE: Sei, sei qui per le lezioni di ballo?
ROLAND: Sì, no, sì, sì.
MARIANNE: Ballo, sul serio?
ROLAND: Heather si sposa.
MARIANNE: Heather?
ROLAND: Mia sorella.
MARIANNE: Certo, Heather.
ROLAND: Mi ha ordinato di imparare a usare i miei piedi sinistri.
MARIANNE: E sapevi, sapevi che sarei stata qua?
ROLAND: Cosa? Se sapevo -
MARIANNE: Che sarei stata qua.
ROLAND: No. No. Certo che no.

Pausa.

MARIANNE: Prendo lezioni di ballo perchè sto per sposarmi, Roland.


ROLAND: No, certo.
17

MARIANNE: In Settembre.
ROLAND: Congratulazioni.
MARIANNE: Grazie. E tu, sei -
ROLAND: Lo sono stato ma, adesso, no.
MARIANNE: Sposato?
ROLAND: Mi vedevo con qualcuna. Ci vedevamo. Ma ci siamo lasciati. E allora.
MARIANNE: Mi dispiace.
ROLAND: No, ti prego. Non dispiacerti.

%%%%%

MARIANNE: Ciao, Roland.


ROLAND: Marianne. Wow, merda. Come, come ti va?
MARIANNE: Bene. Davvero bene. Grazie.
ROLAND: Grandioso. Davvero, grandioso.
MARIANNE: E tu?
ROLAND: Sì, no, voglio dire, bene sì.
MARIANNE: Ho comprato un po' del tuo miele.
ROLAND: Davvero.
MARIANNE: Dai Budgens in Crouch End.
ROLAND: Sì, bene. Hanno davvero un bel posto.
MARIANNE: L'ho detto alla ragazza alla cassa, le ho detto sai che conoscevo l'uomo che ha fatto
questo miele.
ROLAND: E lei che ha detto?
MARIANNE: Mi ha guardata e basta. Come va? Con gli affari, dico.
ROLAND: Bene, sì. Sto pensando di cominciare a produrre pappa reale.
MARIANNE: Pappa reale?
ROLAND: Sì, devi – si gratta via dalle zampe delle api e poi si macina. Sembra faccia bene alla
salute.
MARIANNE: Depilare le gambe alle api o la pappa reale?
ROLAND: E, e mi hanno fatto una grossa offerta da Tesco.
MARIANNE: Per la pappa?
ROLAND: No, solo miele.
MARIANNE: Quanto?
ROLAND: Una cifra giusta.
MARIANNE: E che gli hai detto?
ROLAND: Gli ho detto che potevano andare affanculo. Ho letto uno dei tuoi articoli.
MARIANNE: No?
ROLAND: Sì. L'ho scaricato da Internet.
MARIANNE: Quale hai letto?
ROLAND: Qualcosa sulle stelle nane?
MARIANNE: Non è che stavi semplicemente cercando del porno coi nani su Google?
ROLAND: Che sarebbe -
MARIANNE: Stelle nane. Era una -
ROLAND: Fregata.
MARIANNE: Meraviglioso, Roland. Grazie.
ROLAND: E ti è piaciuto il miele? Dai Budgens.
MARIANNE: Delizioso. Era davvero delizioso.
ROLAND: E' l'erica.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Portiamo le api nei campi d'erica in Agosto. Una per una.
MARIANNE: Una per una?
ROLAND: Arnia, non ape.
18

MARIANNE: Sei, sei qui per le lezioni di ballo?


ROLAND: Sì, no, sì, sì. E' che sono. Fidanzato.
MARIANNE: Oh wow.
ROLAND: Essì.
MARIANNE: E chi è, chi è la fortunata?
ROLAND: Alison. Alison O -
MARIANNE: Mi ricordo.
ROLAND: E tu? Tu sei -
MARIANNE: Qui per perdere un po' di peso. Troppi spuntini notturni. E' colpa delle nane. Le stelle
– L'articolo, l'articolo che hai letto -

%%%%%

ROLAND: Heather si sposa tra un paio di mesi, perciò.


MARIANNE: Con l'insegnante di Educazione Fisica?
ROLAND: Che?
MARIANNE: Lui. Era un insegnante di Educazione Fisica, vero?
ROLAND: Sì, no. Si sono lasciati. Il nuovo tizio lavora a una roba tipo il DVLA.
MARIANNE: Wow.
ROLAND: Mi ha ordinato di imparare a usare i miei due piedi sinistri. E tu?
MARIANNE: Anch'io. Matrimonio.
ROLAND: Il tuo o -
MARIANNE: No, Dio, t'immagini. Sono una damigella molto diligente. Ci sarà una specie di
enorme Valzer Viennese. Non sono sicura di averlo ancora capito.
ROLAND: Allora è la tua prima lezione?
MARIANNE: No, seconda. Tu?
ROLAND: Prima, sì.
MARIANNE: Almeno hai pensato a portarti un paio di pantaloni comodi. La settimana scorsa sono
venuta direttamente da lavoro. Avevo una fornace qua sotto quando sono tornata a casa.

Pausa.

ROLAND: Mi dispiace, Mary.

%%%%%

MARIANNE: Almeno hai pensato a portarti un paio di pantaloni comodi. La settimana scorsa sono
venuta direttamente da lavoro. Avevo una fornace qua sotto quando sono tornata a casa.

Pausa.

Mi dispiace, Roland.
ROLAND: E di cosa?

%%%%%

MARIANNE: Almeno hai pensato a portarti un paio di pantaloni comodi. La settimana scorsa sono
venuta direttamente da lavoro. Avevo una sauna turca qua sotto quando sono tornata a casa.

Pausa.

E ora devo dirti una cosa perchè se non la dico mi sentirò male tutta la sera.
ROLAND: Mary.
19

MARIANNE: Andiamo a berci qualcosa. Non so cosa ci faccio qui, comunque. Un drink. E poi se
non mi vuoi più vedere in vita tua ti giuro che sparisco.

%%%%%

ROLAND: Mary -
MARIANNE: Andiamo a berci qualcosa. Non so cosa ci faccio qui, comunque. Un drink. E poi se
non mi vuoi più vedere in vita tua ti giuro che sparisco.

%%%%%

ROLAND: Mary -
MARIANNE: Un drink. E poi se non mi vuoi più vedere in vita tua ti giuro che sparisco.

%%%%%

ROLAND: Mary -
MARIANNE: E se non non mi vuoi più vedere in vita tua ti giuro che sparisco.

%%%%%

ROLAND: Non so davvero cosa dire.


MARIANNE: Non devi dire niente.
ROLAND: No, lo so ma voglio; vorrei sapere cosa dirti.
MARIANNE: C'è un mucchio di gente che non ne fa di niente.
ROLAND: Che vuoi dire?
MARIANNE: Un mucchio di gente, una volta che gli hanno dato calza bianca
Calza
Una volta che Un mucchio
ROLAND: E' ok.
MARIANNE: Non vanno avanti, sono felici di sapere che c'è la possibilità.
ROLAND: Come lo sai?
MARIANNE: E' sul sito.
ROLAND: Quando dici un mucchio di quanti stiamo parlando?
MARIANNE: Attorno ai due terzi, penso. Rete di sicurezza. Per un mucchio di gente.
ROLAND: E' come la vedi tu?
MARIANNE: Non lo so.
ROLAND: E mi farebbero venire con te?
MARIANNE: Ne parlerò con Martin. Verresti? Verresti con me.
ROLAND: Vuoi che venga con te?

Marianne annuisce. Pausa.

MARIANNE: Continuo a pensare a mamma.

%%%%%

Roland prende un foglio di carta A4 da una tasca e legge.

ROLAND: Ci sono tre,


diversi tipi di api. I
fuchi, le operaie e una
sola, unica regina. Le
20

operaie sono tutte femmine. Il


loro lavoro è cercare cibo per
il miele, la pappa reale, eccetera.
La loro aspettativa di vita
è tra le cinque settimane e
i sei mesi. E poi muoiono.
I fuchi esistono soltanto per
accoppiarsi con la regina. Ogni alveare
ha un centinaio di fuchi. Una volta che
hanno depositato il loro sperma, il
loro pene si strappa e
muoiono. Le api da miele hanno MARIANNE: Roland.
una strana chiarezza di scopi.
Le loro vite sono spesso intensamente
brevi. Ma in qualche strano modo,
sono geloso delle oneste MARIANNE: Roland, sto per -
api da miele. Se solo la nostra
esistenza fosse così semplice. Se solo
riuscissimo a capire perchè siamo qua
e che cos'è che dobbiamo fare delle nostre MARIANNE: Roland, davvero -
vite. Sono insicuro di fronte ad un
mucchio di cose. Ma c'è una cosa di
cui sono certo.

Roland ripiega il pezzo di carta, se lo rimette in tasca e – da un'altra tasca – tira fuori una piccola
scatoletta nera. Si inginocchia e la apre.

ROLAND: Marianne Aubele, vuoi sposarmi?


MARIANNE: Roland, ho una lezione. Non puoi semplicemente apparire così. Voglio dire. E'
pomeriggio, c'è un mucchio da fare. Devo pensarci. Mi dispiace. Devo solo. Ho bisogno di un po' di
spazio.

Roland si alza e rimette la piccola scatola nera in tasca.

%%%%%

MARIANNE: Che sorpresa.


ROLAND: Davvero?
MARIANNE: Vederti nel pomeriggio.
ROLAND: Sei impegnata?
MARIANNE: Stai – E' tutto a -
ROLAND: Devo dire una cosa. A te.

Roland prende un foglio di carta A4 da una tasca e legge.

ROLAND: Ci sono tre, diversi tipi di api. I fuchi, le operaie e una sola, unica regina. Le operaie
sono tutte femmine. Il loro lavoro è cercare cibo per il miele, la pappa reale, eccetera. La loro
aspettativa di vita è tra le cinque settimane e i sei mesi. E poi muoiono. I fuchi esistono soltanto per
accoppiarsi con la regina. Ogni alveare ha un centinaio di fuchi. Una volta che hanno depositato il
loro sperma, il loro pene si strappa e muoiono. Le api da miele hanno una strana chiarezza di scopi.
Le loro vite sono spesso intensamente brevi. Ma in qualche strano modo, sono geloso delle oneste
api da miele. Se solo la nostra esistenza fosse così semplice. Se solo riuscissimo a capire perchè
siamo qua e che cos'è che dobbiamo fare delle nostre vite. Sono insicuro di fronte ad un mucchio di
21

cose. Ma c'è una cosa di cui sono certo.

Roland ripiega il pezzo di carta, se lo rimette in tasca e – da un'altra tasca – tira fuori una piccola
scatoletta nera. Si inginocchia e la apre.

MARIANNE: Roland, ti prego.

Si inginocchia e la apre.

Roland, alzati, andiamo.


ROLAND: Marianne Aubele, vuoi sposarmi?

Pausa.

MARIANNE: Roland, ne abbiamo già parlato, dai.

Roland si alza e rimette la piccola scatola nera in tasca.

%%%%%

MARIANNE: Che sorpresa.


ROLAND: Davvero?
MARIANNE: Vederti nel pomeriggio.
ROLAND: Sei impegnata?
MARIANNE: Stai – E' tutto a -
ROLAND: C'è qualcosa che voglio dirti.

Roland mette la mano in tasca ma non c'è niente.

Merda.
MARIANNE: Cosa?

Roland controlla l'altra tasca.

ROLAND: L'ho lasciato a casa.


MARIANNE: Cos'hai lasciato a casa? Roland.

Pausa.

Roland, tutto a posto?


ROLAND: Ok facciamo così – proviamo a improvvisare: sono venuto qui perchè volevo – avevo
tutto questo discorso già scritto. Ci ho messo secoli. E ora – non lo so se ce la faccio.
MARIANNE: Roland, stai sudando.

%%%%%

ROLAND: Devo dire una cosa. A te.

Roland si prepara a parlare.

ROLAND: Ora, come ben sai, cioè, forse, come forse sai, ci sono, ci sono tre tipi diversi di ape. Ci
sono i fuchi, ci sono le operaie e c'è la regina. E i, i fuchi sono tutte femmine. Scusa, le operaie, le
operaie sono tutte femmine. I fuchi fanno sesso con la regina. Ma poi, una volta che, una volta che
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hanno eiaculato, il loro, cioè, muoiono. Avrei dovuto scrivermelo.


MARIANNE: Roland -
ROLAND: Quello che voglio dire è che le api vivono poco. Vivono incredibilmente poco e finita là.
Forse questo pezzo sulla vita l'avrei dovuto mettere prima e poi passare a -
MARIANNE: C'è qualcosa -
ROLAND: Ti ricordi di quando ci siamo incontrati?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Davvero?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: A quel matrimonio.
MARIANNE: Che?
ROLAND: Al matrimonio di John e Ruth.
MARIANNE: Ci siamo incontrati ad una grigliata.

%%%%%

ROLAND: Ci sono tre, diversi tipi di api. I fuchi, le operaie e una sola, unica regina. Le operaie
sono tutte femmine. Il loro lavoro è cercare cibo per il miele, la pappa reale, eccetera. La loro
aspettativa di vita è tra le cinque settimane e i sei mesi. E poi muoiono. I fuchi esistono soltanto per
accoppiarsi con la regina. Ogni alveare ha un centinaio di fuchi. Una volta che hanno depositato il
loro sperma, il loro pene si strappa e muoiono. Le api da miele hanno una strana chiarezza di scopi.
Le loro vite sono spesso intensamente brevi. Ma in qualche strano modo, sono geloso delle oneste
api da miele. Se solo la nostra esistenza fosse così semplice. Se solo riuscissimo a capire perchè
siamo qua e che cos'è che dobbiamo fare delle nostre vite. Sono insicuro di fronte ad un mucchio di
cose. Ma c'è una cosa di cui sono assolutamente certo.

Roland ripiega il pezzo di carta, se lo rimette in tasca e – da un'altra tasca – tira fuori una piccola
scatoletta nera. Si inginocchia e la apre.

ROLAND: Marianne Aubele, vuoi sposarmi?


MARIANNE: Ok.
ROLAND: Sul serio.
MARIANNE: Sì, va bene.

Marianne bacia Roland. Roland le infila l'anello al dito giusto. Marianne bacia Roland.

Da dove l'hai preso il discorso? Da qualche libro, vero? Era Ted Hooper? Ho indovinato?
ROLAND: Dei pezzetti.

Marianne ride e bacia Roland.

MARIANNE: Adesso ho una cazzo di lezione.


ROLAND: Ci vediamo a casa.
MARIANNE: Va bene?
ROLAND: Certo.
MARIANNE: Grazie.

Marianne bacia Roland.

%%%%%

MARIANNE: Se fai sul serio devi scrivergli.


ROLAND: Cosa?
23

MARIANNE: Devi sottolineare perchè dovrebbero prenderti seriamente.


ROLAND: E se ti credono?
MARIANNE: Allora ti fanno incontrare qualcuno.
ROLAND: Qua o laggiù?
MARIANNE: Laggiù. Tu
Tu
Devi incontrarli per un paio di volte.
ROLAND: Sempre laggiù?
MARIANNE: Penso di sì.
ROLAND: E poi?
MARIANNE: E poi sta a te.
ROLAND: Come lo fanno, come funziona?
MARIANNE: Usano qualcosa chiamato Bar
Abar
A
A
ROLAND: Tranquilla.
MARIANNE: Lo mescolano con l'acqua.
ROLAND: Non so davvero cosa dire.
MARIANNE: Non devi dire niente.
ROLAND: No, lo so ma voglio; vorrei sapere cosa dirti.
MARIANNE: C'è un mucchio di gente che non ne fa di niente.
ROLAND: Che vuoi dire?
MARIANNE: Un mucchio di gente, una volta che gli hanno dato calza bianca
Calza
Una volta che Un mucchio
ROLAND: E' ok.
MARIANNE: Non vanno avanti, sono felici di sapere che c'è la possibilità.

%%%%%

ROLAND: Quanto è grave? Mary -


MARIANNE: Piuttosto grave.
ROLAND: Quanto grave è piuttosto grave?
MARIANNE: Dicono che essere sotto i quaranta aiuta, ma -
ROLAND: Mary, quanto grave è piuttosto grave?
MARIANNE: Non sono sicura di volerne parlare adesso.
ROLAND: Mary ho aspettato sui tizzoni ardenti.
MARIANNE: Non sono sicura di riuscire a parlarne.
ROLAND: Vuoi qualcosa da bere, vuoi un po' d'acqua?
MARIANNE: No grazie.
ROLAND: Vuoi qualcosa di pesante, voglio dire -
MARIANNE: Cerco solo un po' di silenzio e poi ti dirò tutto quello che vuoi.

Pausa.

Ha detto, almeno credo, ha detto che un terzo, un terzo delle persone sopravvivono per un anno.
ROLAND: E gli altri due?
MARIANNE: Cosa?
ROLAND: Gli altri due terzi, quanto a lungo -
MARIANNE: Non lo so, Roland, non lo so.
ROLAND: Cosa ti hanno detto, cosa -
MARIANNE: Non – non lo so. Non riesco a ricordare. Mi hanno dato dei depliant. Voglio dire, che
24

cazzo ce ne importa, che ce ne importa degli altri due terzi?


ROLAND: Che ce ne importa?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Ce ne importa perchè non sappiamo in quale terzo sarai?
MARIANNE: Perchè t'incazzi con me -
ROLAND: Non mi -
MARIANNE: Sì, sì, t'incazzi. Ti incazzi con me perchè non ricordo questo o quell'altro numero.
Voglio dire che cazzo -
ROLAND: Ok -
MARIANNE: Io vado su e prendo la mia cazzo di borsa e tu puoi leggerti tutto il mucchio di
depliant se t'interessa che cazzo -
ROLAND: Ok. Ok. Scusa. Scusa. Ha parlato di una cura?
MARIANNE: Ha detto che possono operare. Cercare di rimuoverlo, rimuoverne quanto riescono.
Poi ha detto radioterapia ma se sono troppo debole per la radioterapia hanno detto chemio. Vagonate
di chemio. E' qua davanti.
ROLAND: Davanti?
MARIANNE: Spalmato sul lobo frontale.
ROLAND: Non so che significa.
MARIANNE: Dice che potrei avere dei problemi a trovare le parole. A trovare le parole giuste.
Dice che devo aspettarmi convulsioni.
ROLAND: Gesù Cristo.
MARIANNE: E' un palliativo. Qualunque cosa facciano. Non è – non possono.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Dicono che è così.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: E' così, dicono.
ROLAND: Ok. Ok.

%%%%%

MARIANNE: Perchè non ti siedi?


ROLAND: Devo sedermi per forza?
MARIANNE: Forse. Cioè. No, stai pure in piedi.
ROLAND: Sarei entrato con te se me l'avessi detto, lo sai.
MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Avrei cancellato -
MARIANNE: Lo so. Ci tenevo ad andare da sola.
ROLAND: Sono un po' arrabbiato, a dire la verità.
MARIANNE: Arrabbiato?
ROLAND: Lo dico perchè tu lo sappia.
MARIANNE: Tu sei arrabbiato?
ROLAND: Lo dico perchè tu sappia che non voglio litigare.
MARIANNE: Felice di sentirtelo dire, cazzo.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Mi dispiace che tu ti sia perso il momento felice di ottenere i risultati della mia
biopsia, Roland.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Ma, perdonami, non me la sentivo di avere un cazzo di pubblico pagante.
ROLAND: Ok! Cristo. Te lo stavo dicendo perchè volevo essere più onesto possibile con te. Perchè
non so che cosa stai per dirmi ma sono chiaramente cattive notizie e voglio poter ascoltarti senza
pensare a che cosa puoi aver fatto quando le hai avute.
MARIANNE: La ragione -
ROLAND: Mi chiedo perchè non mi hai chiamato subito?
25

MARIANNE: So che eri -


ROLAND: Avrei abbandonato chiunque e qualsiasi cosa e sarei corso da te e mi chiedo se lo sai.

%%%%%

MARIANNE: E così ho avuto i risultati della biopsia.


ROLAND: Oggi?
MARIANNE: Mi hanno chiamato e mi hanno chiesto se potevo andare.
ROLAND: Chi hai visto?
MARIANNE: Il Dottor Thorne.
ROLAND: E cos'ha detto?
MARIANNE: Ha detto che è benigno.
ROLAND: Cosa?
MARIANNE: Ha detto che è un grado uno ed è benigno.
ROLAND: Aspetta, ha detto che -
MARIANNE: Ha detto che, con un grado uno, ci si aspetta una completa guarigione.
ROLAND: Ha usato il termine "completa guarigione"?
MARIANNE: Parole esatte.
ROLAND: Ha detto -
MARIANNE: Mi aspetto una completa guarigione.
ROLAND: Cazzo sì.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Che succede ora?
MARIANNE: Devono operare.
ROLAND: Ma ha usato il termine "completa guarigione"?
MARIANNE: L'ha fatto.

Pausa.

ROLAND: Stai bene?


MARIANNE: Sì.
ROLAND: Sicura?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Hai fame? Vuoi delle lasagne? Fatte in casa.
MARIANNE: Abbiamo gli spaghetti?
ROLAND: Ti amo.

%%%%%

MARIANNE: E' chiamato glioblastoma multiforme.


ROLAND: Ok.
MARIANNE: Grado Quattro.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: E' qua davanti.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: E' per questo che ho avuto dei problemi -
ROLAND: A parlare.
MARIANNE: Dice che pensa sia opportuno operare.
ROLAND: Bene.
MARIANNE: Dice che pensa che dovrebbero iniziare così.
ROLAND: Bene.
MARIANNE: E ha suggerito la radioterapia.
ROLAND: Ok.
26

MARIANNE: Ma ha detto che se sono troppo debole per la radioterapia -


ROLAND: Troppo debole?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Ok, scusa.
MARIANNE: Ha detto che se sono troppo debole per la radioterapia la chemio sarebbe meglio.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Ha... ha detto che...
ROLAND: Possiamo fermarci.
MARIANNE: No. Tutto a posto.
ROLAND: Possiamo mangiare.
MARIANNE: No, sto bene.
ROLAND: Sul serio, possiamo fermarci, mangiare.
MARIANNE: Penso sia meglio. Penso che sia meglio se -
ROLAND: No, hai ragione -
MARIANNE: E' meglio se finisco.
ROLAND: Certo.
MARIANNE: Un anno.
ROLAND: Un anno?
MARIANNE: Probabilmente meno.
ROLAND: Meno di un anno?
MARIANNE: Non l'ha detto, ma.
ROLAND: Non te l'hanno detto?
MARIANNE: Sono andata su Internet.
ROLAND: Ma loro non te l'hanno detto?
MARIANNE: Hanno detto che ne avremmo parlato al prossimo incontro ma quando sono tornata in
università -
ROLAND: Mary.
MARIANNE: Lo so, lo so. E' stupido. Non avrei dovuto farlo. Sono andata su un forum.
ROLAND: Un forum?
MARIANNE: La gente ha lasciato tutte queste dediche a persone che hanno conosciuto e che sono
morte. Ce n'erano pagine e pagine. Molte erano davvero mielose e insopportabili. Mi sono incazzata
a morte.
ROLAND: Incazzata?
MARIANNE: Tutta quella merda.
ROLAND: Vuoi dire sul -
MARIANNE: Quando qualcuno muore.
ROLAND: Hai ragione.
MARIANNE: C'è così tanta merda. "Quando è tempo, è tempo".
ROLAND: Hai ragione.
MARIANNE: Tempo. Voglio dire, sanno di cosa cazzo stanno parlando?
ROLAND: Perchè non -
MARIANNE: "Ha combattuto fino alla fine". Ma davvero? Beh, non è stata molto brava a
combattere, eh?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Alcuni avevano caricato anche delle foto.
ROLAND: Mangiamo.
MARIANNE: C'era la fotografia di una donna con non so quanti tubi infilati dentro circondata da
un mucchio di fottuti palloncini.
ROLAND: C'è a chi piacciono i palloncini.
MARIANNE: Se mi regali un palloncino giuro che ti sgozzo.
ROLAND: Me lo segno.
MARIANNE: E se metti una mia foto su un cazzo di forum giuro che torno e t'infesto la casa.
ROLAND: Niente forum.
27

Marianne sta per piangere, non lo fa.

Ok. Mangiamo. Direi che dobbiamo mangiare.

%%%%%

Marianne e Roland usano il linguaggio dei segni nelle seguenti battute.

MARIANNE: E' una specie di cancro. Una specie di tumore.


ROLAND: Ok.
MARIANNE: Qua davanti.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: E' la ragione per cui ho avuto problemi a battere a macchina.
ROLAND: Capisco.
MARIANNE: I dottori pensano che dovrei operarmi.
ROLAND: Bene.
MARIANNE: Operazione per iniziare.
ROLAND: Bene.
MARIANNE: Poi ha suggerito la radioterapia.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: Ma ha detto che se sono troppo debole per la radioterapia la chemio sarebbe meglio.
E' un anno.
ROLAND: Un anno?
MARIANNE: Forse meno.
ROLAND: Meno di un anno.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Ti resta meno di un anno della tua vita da vivere?
MARIANNE: Non ha specificato.
ROLAND: Cosa ha detto il dottore?
MARIANNE: Sono andata su Internet.
ROLAND: Chi ha detto meno di un anno?
MARIANNE: Hanno detto che ne avremmo parlato al prossimo incontro ma quando sono tornata in
università sono andata su un forum.
ROLAND: Un forum?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Perchè sei andata su un forum?
MARIANNE: La gente ha lasciato tutte queste dediche a persone che hanno conosciuto e che sono
morte. Ce n'erano pagine e pagine. Molte erano davvero mielose e insopportabili. Mi sono incazzata
a morte.
ROLAND: Incazzata?
MARIANNE: Tutta quella merda.
ROLAND: Vuoi dire sul -
MARIANNE: Quando qualcuno muore.
ROLAND: Hai ragione.
MARIANNE: C'è così tanta merda. "Quando è tempo, è tempo".
ROLAND: Hai ragione.
MARIANNE: Tempo. Voglio dire, sanno di cosa cazzo stanno parlando?
ROLAND: Perchè non -
MARIANNE: "Ha combattuto fino alla fine". Ma davvero? Beh, non è stata molto brava a
combattere, eh?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Alcuni avevano caricato anche delle foto.
28

ROLAND: Mangiamo.
MARIANNE: C'era la fotografia di una donna con non so quanti tubi infilati dentro circondata da
un mucchio di fottuti palloncini.
ROLAND: C'è a chi piacciono i palloncini.
MARIANNE: Se mi regali un palloncino giuro che ti sgozzo.
ROLAND: Me lo segno.
MARIANNE: E se metti una mia foto su un cazzo di forum giuro che torno e t'infesto la casa.
ROLAND: Niente forum.

Marianne sta per piangere, non lo fa.

Perchè non mangiamo qualcosa?

%%%%%

MARIANNE: Penso di voler andare all'estero.


ROLAND: Che vuoi dire?
MARIANNE: Non. Non so quanta differenza stia facendo la chemio.
ROLAND: Vuoi dire che non lo sai o che non lo sanno loro?
MARIANNE: Voglio dire io. Io non ne sono sicura.
ROLAND: Perchè? Di cosa non sei sicura, perchè non sei sicura?
MARIANNE: Fanno branco
Fanno
Fanno
Stavo tornando a casa. Ero sul treno e stavo t-tornando a casa. E' salito un gruppo di uomini. Un
gruppo di uomini sui trent'anni. Aria scocciata. Ero seduta a un tavolino e avevo il mio portatile. Si
sono seduti al mio tavolo e a quello accanto. Hanno cominciato, hanno cominciato a darmi
fastidio. Ho messo il portatile nella borsa e ho cercato di spostarmi. Ma mi hanno bloccato, non mi
facevano passare. Non potevo parlare. Non riuscivo a trovare le parole e loro ridevano. Ululavano.
Ho cominciato a piangere e, alla fine, uno ha detto che era abbastanza.
ROLAND: Avresti dovuto dirlo, avresti dovuto dirmelo.
MARIANNE: Sono stata in università.
ROLAND: Cosa, perchè?
MARIANNE: A pranzo con Melissa. Ho avuto una crisi convulsiva.
ROLAND: Cosa? Quando? Mary.
MARIANNE: Un paio di settimane fa.
ROLAND: Un paio di settimane fa?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Perchè non me l'hai detto?
MARIANNE: Sono le parole, Roland. Si manifestano
Si ma
Diventa sempre più stancante
ROLAND: Vuoi dire parlare con me, o noi due, cos'è stancante? Tutto quanto?
MARIANNE: Tutto quanto.
ROLAND: Non avevo capito.
MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Mi dispiace.
MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Non so cosa fare.
MARIANNE: Non devi fare niente.
ROLAND: Voglio aiutarti.
MARIANNE: Lo stai facendo.
ROLAND: Quando dici all'estero, dici all'estero per non tornare?
29

MARIANNE: Probabilmente Sì
ROLAND: Come funziona?
MARIANNE: C'è un iscrizione.
ROLAND: Iscrizione?
MARIANNE: Si paga qualcosa.
ROLAND: Quanto?
MARIANNE: Non so quanto sia in sterline.
ROLAND: E poi?
MARIANNE: Se fai sul serio devi scrivergli.
ROLAND: Cosa?
MARIANNE: Devi sottolineare perchè dovrebbero prenderti seriamente.
ROLAND: E se ti credono?
MARIANNE: Allora ti fanno incontrare qualcuno.
ROLAND: Qua o laggiù?
MARIANNE: Laggiù. Tu
Tu
Devi incontrarli per un paio di volte.
ROLAND: Sempre laggiù?
MARIANNE: Penso di sì.
ROLAND: E poi?
MARIANNE: E poi sta a te.
ROLAND: Come lo fanno, come funziona?
MARIANNE: Usano qualcosa chiamato Bar
Abar
A
A
ROLAND: Tranquilla.
MARIANNE: Lo mescolano con l'acqua.
ROLAND: Non so davvero cosa dire.
MARIANNE: Non devi dire niente.
ROLAND: No, lo so ma voglio; vorrei sapere cosa dirti.
MARIANNE: C'è un mucchio di gente che non ne fa di niente.
ROLAND: Che vuoi dire?
MARIANNE: Un mucchio di gente, una volta che gli hanno dato calza bianca
Calza
Una volta che Un mucchio
ROLAND: E' ok.
MARIANNE: Non vanno avanti, sono felici di sapere che c'è la possibilità.
ROLAND: Come lo sai?
MARIANNE: E' sul sito.
ROLAND: Quando dici un mucchio di quanti stiamo parlando?
MARIANNE: Attorno ai due terzi, penso. Rete di sicurezza. Per un mucchio di gente.
ROLAND: E' come la vedi tu?
MARIANNE: Non lo so.
ROLAND: E mi farebbero venire con te?
MARIANNE: Ne parlerò con Martin. Verresti? Verresti con me.
ROLAND: Vuoi che venga con te?

Marianne annuisce. Pausa.

MARIANNE: Continuo a pensare a mamma.


ROLAND: E cosa pensi?
MARIANNE: A prima che morisse.
30

ROLAND: Sì.
MARIANNE: A quando ha detto che non voleva più mangiare.
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Ti ricordi?
ROLAND: Non so se ne abbiamo mai parlato.
MARIANNE: Pensavo di sì.
ROLAND: A pezzettini, magari.
MARIANNE: Ha detto che voleva che le staccassero la flebo, non te l'ho mai raccontato?
ROLAND: Forse. Sì. Sì.
MARIANNE: Mi ha chiesto di andarmene. Sono tornata il giorno dopo e sembrava un fantasma.
Ci vuole una forza enorme. Quando sei in quelle condizioni. Ad andare avanti. Non credo di averne
abbastanza.
ROLAND: Non lo sai. Non puoi saperlo.
MARIANNE: E' come affogare.
ROLAND: Mary, ascoltami -
MARIANNE: Sono così stanca. Sono così stanca, Roland. Prima che
la gente avesse una faccia
Prima che avessero facce
Facce Prima che
CAZZO.
ROLAND: Tranquilla.
MARIANNE: Dio.
ROLAND: Dio?
MARIANNE: Le vite delle persone erano loro. Prima che
divenissero pelle
Pelle, divenissero
Pelle
ROLAND: Pelle?
MARIANNE: Mamma non aveva paura di morire, aveva paura di essere tenuta in vita. Sai?
ROLAND: Sì.
MARIANNE: Non aveva paura di quello.
ROLAND: Ho capito.
MARIANNE: Non è solo la parola.
ROLAND: Allora non ho capito?
MARIANNE: Leggere. Ho problemi anche a – numeri, parole, sulla pagina. Non so come
spiegarlo. Battere a macchina. Anche a battere a macchina.
ROLAND: In che modo?
MARIANNE: So la parola. So la parola che devo battere. Ma non conosco le lettere. Nessuna delle
lettere sembra giusta. Da
Da
Da
ROLAND: Non sei obbligata a finire.
MARIANNE: Voglio.
ROLAND: Penso di sapere cosa vuoi dire?
MARIANNE: Come Come fai a sapere cosa voglio dire?
Mmmm La maggior parte delle volte non lo so nemmeno io cosa voglio dire
ROLAND: Hai ragione. Cercavo solo di essere gentile per non farti stancare.
MARIANNE: Forse dovremmo comprarci un blocco notes da appendere attorno al collo.
ROLAND: Cosa?
MARIANNE: Sto scherzando.
ROLAND: E che cazzo.
MARIANNE: Roland, non penso di poter tornare a lavoro.
ROLAND: Te l'hanno detto loro?
31

MARIANNE: No, loro sono grandiosi.


ROLAND: L'hai detto tu a loro, allora?
MARIANNE: Non ancora.
ROLAND: Ma lo farai.
MARIANNE: Penso di sì.
ROLAND: Ma non gli hai ancora detto niente?
MARIANNE: Hanno detto come preferisco io.
ROLAND: Che ne pensi di un part-time?
MARIANNE: Non ne vedo il motivo.
ROLAND: Il motivo di passare al part-time?
MARIANNE: O me ne vado del tutto o
O me vado o cammino
O me ne vado oppure no. Ho paura.
ROLAND: Di lavorare?
MARIANNE: Di smettere.
ROLAND: Smettere ti spaventa?
MARIANNE: Cosa farò poi?
ROLAND: Ce ne andremo. Faremo quel che ci pare.
MARIANNE: Non -
ROLAND: Sono serio.
MARIANNE: Non -
ROLAND: Lo giuro.
MARIANNE: Io Io non
Non possiamo. Io devo devo fare una
Devo pur avere una scelta.
Controllo.

%%%%%

ROLAND: Il taxi è prenotato per le nove.


MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Abbiamo mezz'ora in più.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Sei stanca?
MARIANNE: Un po'.
ROLAND: Ti va di dormire un po'?
MARIANNE: Che ore sono?
ROLAND: Hai freddo?
MARIANNE: No.
ROLAND: Se vuoi spengo l'aria condizionata.
MARIANNE: Sto bene.

%%%%%

ROLAND: Il taxi è prenotato per le nove.


MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Abbiamo mezz'ora in più.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Sei stanca?
MARIANNE: Un po'.
ROLAND: Ti va di dormire un po'?
MARIANNE: Che ore sono?
ROLAND: Hai freddo?
32

MARIANNE: No.
ROLAND: Se vuoi spengo l'aria condizionata.
MARIANNE: Sto bene.

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ROLAND: Il taxi è prenotato per le nove.


MARIANNE: Lo so.
ROLAND: Abbiamo mezz'ora in più.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Sei stanca?
MARIANNE: Un po'.
ROLAND: Ti va di dormire un po'?
MARIANNE: Che ore sono?
ROLAND: Hai freddo?
MARIANNE: No.
ROLAND: Se vuoi spengo l'aria condizionata.
MARIANNE: Sto bene.
ROLAND: Vuoi che accenda la televisione?
MARIANNE: No grazie.
ROLAND: Hai fame?
MARIANNE: Sono piena.
ROLAND: E' stata. E' stata una giornata meravigliosa.
MARIANNE: Anche per me.
ROLAND: Davvero?
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Posso essere sincero con te?
MARIANNE: No.

Sta scherzando. Sorridono un po'.

ROLAND: Ci sono, ci sono momenti in cui ti guardo e capisco perfettamente perchè lo stai
facendo. E momenti in cui non lo capisco. E non sto dicendo, non dico che dovremmo rinunciare.
Ma sto cominciando a chiedermi se adesso sia il momento giusto. Perchè se fossi te e tu fossi me
credo che vorrei più tempo possibile. E se pensi di avere un altro paio di mesi in te allora, allora Dio
vorrei che ti dessi una possibilità.
MARIANNE: Sì.
ROLAND: Cosa?
MARIANNE: (Pausa) Andiamo a casa.

%%%%%

ROLAND: Ci sono, ci sono momenti in cui ti guardo e capisco perfettamente perchè lo stai
facendo. E momenti in cui non lo capisco. E non sto dicendo, non dico che dovremmo rinunciare.
Ma sto cominciando a chiedermi se adesso sia il momento giusto. Perchè se fossi te e tu fossi me
credo che vorrei più tempo possibile. E se pensi di avere un altro paio di mesi in te allora, allora Dio
vorrei che ti dessi una possibilità.
MARIANNE: Cosa Cosa vuoi dire con tempo?
ROLAND: Tempo, voglio dire tempo, vorrei più tempo. Con te.
MARIANNE: Non sono sicura che
Tu ed io, possiamo, pensiamo che
Che, che
c'è una freccia tra p-passato e presente
33

ROLAND: Mary -
MARIANNE: E' l'unica cosa che possiamo dire. Asimmetrica.
ROLAND: Mary -
MARIANNE: Ma nessuno sa perchè.
ROLAND: Ok.
MARIANNE: A-ascoltami, ti prego.
ROLAND: Non parliamone adesso.
MARIANNE: Ti prego.
ROLAND: Non avrei dovuto dirlo.
MARIANNE: A-ascoltami, ti prego. Le leggi basiche della fisica – le leggi b-b-basiche della fisica
non hanno un passato e un presente. Il tempo è irrilevante a livello di a-atomi e molecole. E'
simettrico.

Abbiamo tutto il tempo che abbiamo avuto da sempre.

Avrai ancora tutto il nostro tempo.

Quando io

Quando

Quando

Non ci sarà più tempo o meno tempo

Quando me ne sarò andata.

%%%%%

ROLAND: Ciao, Marianne.


MARIANNE: Roland. Wow, ehi – Ciao. Come stai?
ROLAND: Sì, sto bene, grazie.
MARIANNE: Oh bene. Bene, davvero.
ROLAND: E tu?
MARIANNE: Ho comprato un po' del tuo miele.
ROLAND: Davvero.
MARIANNE: Dai Budgens in Crouch End.
ROLAND: Sì, bene. Hanno davvero un bel posto.
MARIANNE: L'ho detto alla ragazza alla cassa, le ho detto sai che conoscevo l'uomo che ha fatto
questo miele.
ROLAND: E lei che ha detto?
MARIANNE: Mi ha guardato e basta.
ROLAND: Ho letto un tuo articolo.
MARIANNE: No?
ROLAND: Sì. L'ho scaricato da Internet.
MARIANNE: E' meraviglioso, Roland.
ROLAND: Ti è piaciuto il miele?
MARIANNE: Delizioso. Era veramente delizioso. E sei, sei qui per le lezioni di ballo?
ROLAND: Sì, no, sì, sì.
MARIANNE: Davvero.
ROLAND: Heather si sposa tra un paio di mesi, perciò.
MARIANNE: Con l'insegnante di Educazione Fisica?
ROLAND: Proprio lui, sì. Hai una buona memoria. Mi hanno ordinato di mettere in ordine i miei
34

due piedi sinistri. E tu?


MARIANNE: Lo stesso. Più o meno. Matrimonio.
ROLAND: Il tuo o -
MARIANNE: No, Dio, t'immagini. Sono una damigella molto diligente. Ci sarà una specie di
enorme Valzer Viennese. Non sono sicura di averlo ancora capito.
ROLAND: Allora è la tua prima lezione?
MARIANNE: No, seconda. Tu?
ROLAND: Prima, sì.
MARIANNE: Almeno hai pensato a portarti un paio di pantaloni comodi. La settimana scorsa sono
venuta direttamente da lavoro. Avevo una cazzo di fornace qua sotto quando sono tornata a casa.

Pausa.

ROLAND: Dovremmo – voglio dire dopo – se tu – se non siamo completamente esausti. C'è un
posto niente male qua vicino. Possiamo – se ti va – bere qualcosa insieme? Ma se andiamo, quando
siamo là, se siamo là e tu, tu magari cambi idea e vuoi finirla là, allora la finiamo là. La finiamo là e
non mi vedrai mai più per sempre.

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