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  • Isabella Di Rocavecchia - Romanzo

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    Franco Candido
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    Il romanzo “ISABELLA DI ROCAVECCHIA” è uno dei pochi esempi di letteratura salentina a disposizione del mondo della scuola, importante sia per gli spunti che offre per lo studio dei valori sempre più in crisi nella società odierna sia per le opportunità di conoscenza e lo studio della vicende e dei luoghi del territorio (Otranto e Rocavecchia) che hanno fatto la storia del Salento a partire dai tempi antichi fino ad oggi. E’ questo un bel romanzo storico adatto a tutti ma, soprattutto, ai giovani lettori (10 – 18 anni), capace di coinvolgerli per la vicenda “eroica” dei protagonisti e nello stesso tempo di proiettarli in una dimensione del passato la cui atmosfera è ricostruita con grande scrupolo di ricerca ed efficacia. Gli eventi tragici che misero a dura prova le genti salentine negli ultimi decenni del ‘400 sono narrati con sensibilità quasi pittorica; in modo analogo sono descritte la vita e le dinamiche sociali dell’epoca, attraverso lo sviluppo dei personaggi che fungono da “attori” sulla scena. Interessante, e di sicuro effetto, è la scelta linguistica adottata dall’Autore per rendere al meglio l’idea di un passato lontano secondo un criterio di verosimiglianza: tale scelta (spesso sorretta da note esplicative, ove necessario) potenzia la credibilità di una storia di fantasia ambientata in un contesto trascorso e documentato. Questo ‘Isabella di Rocavecchia’ con sottotitolo ‘La croce e la mezzaluna’ è uno splendido componimento narrativo ambientato ‘negli anni cruciali in cui le potenze marinare si contendono le rotte del Mediterraneo ed i suoi porti in nome di interessi commerciali, Venezia, Napoli e Istanbul - nell’alternarsi di ambigue alleanze e di scontri frontali - trascinarono nella lotta le propaggini dell’Italia meridionale e le popolazioni locali’. Insomma, siamo nel Salento di secoli addietro, in posti attualmente collocati nelle più appetibili spiagge contemporanee, nelle marine di Melendugno. E l’autore, Franco Candido, snocciola una storia d’amore, davvero intrigante, nata tra una giovane di Roca e il principe turco Elkamil, con lo sfondo di località ed avvenimenti che ci pare di conoscere da sempre, perché da sempre li abbiamo dentro di noi…. “ISABELLA DI ROCAVECCHIA”, abilmente illustrata dall’artista calimerese Alberto Giammaruco, sviluppa un quadro verosimile delle vicende che videro protagonisti tanti salentini dell’antica terra d’Otranto e, mescolando abilmente realtà e fantasia, riesce ad affascinarci abolendo quel mai così labile confine fra letteratura e letteratura per le scuole. L’amore di Isabella ed Elkamil, nato spontaneamente in un tessuto di prevaricazione e di violenze, si distingue rispetto a chi fa del potere un mezzo abusato in ogni modo e in tutti i tempi, diventando così emblema di una possibile vita diversa, forse affidata al futuro. In questo senso, al di là dell’intento dichiarato dell’opera (riportare l’attenzione delle giovani generazioni sulla storia dei propri luoghi), il romanzo veicola un importante messaggio di valenza educativa.

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    Isabella di Rocavecchia - Romanzo

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    Il romanzo “ISABELLA DI ROCAVECCHIA” è uno dei pochi esempi di letteratura salentina a disposizione del mondo della scuola, importante sia per gli spunti che offre per lo studio dei valori sempre più in crisi nella società odierna sia per le opportunità di conoscenza e lo studio della vicende e dei luoghi del territorio (Otranto e Rocavecchia) che hanno fatto la storia del Salento a partire dai tempi antichi fino ad oggi. E’ questo un bel romanzo storico adatto a tutti ma, soprattutto, ai giovani lettori (10 – 18 anni), capace di coinvolgerli per la vicenda “eroica” dei protagonisti e nello stesso tempo di proiettarli in una dimensione del passato la cui atmosfera è ricostruita con grande scrupolo di ricerca ed efficacia. Gli eventi tragici che misero a dura prova le genti salentine negli ultimi decenni del ‘400 sono narrati con sensibilità quasi pittorica; in modo analogo sono descritte la vita e le dinamiche sociali dell’epoca, attraverso lo sviluppo dei personaggi che fungono da “attori” sulla scena. Interessante, e di sicuro effetto, è la scelta linguistica adottata dall’Autore per rendere al meglio l’idea di un passato lontano secondo un criterio di verosimiglianza: tale scelta (spesso sorretta da note esplicative, ove necessario) potenzia la credibilità di una storia di fantasia ambientata in un contesto trascorso e documentato. Questo ‘Isabella di Rocavecchia’ con sottotitolo ‘La croce e la mezzaluna’ è uno splendido componimento narrativo ambientato ‘negli anni cruciali in cui le potenze marinare si contendono le rotte del Mediterraneo ed i suoi porti in nome di interessi commerciali, Venezia, Napoli e Istanbul - nell’alternarsi di ambigue alleanze e di scontri frontali - trascinarono nella lotta le propaggini dell’Italia meridionale e le popolazioni locali’. Insomma, siamo nel Salento di secoli addietro, in posti attualmente collocati nelle più appetibili spiagge contemporanee, nelle marine di Melendugno. E l’autore, Franco Candido, snocciola una storia d’amore, davvero intrigante, nata tra una giovane di Roca e il principe turco Elkamil, con lo sfondo di località ed avvenimenti che ci pare di conoscere da sempre, perché da sempre li abbiamo dentro di noi…. “ISABELLA DI ROCAVECCHIA”, abilmente illustrata dall’artista calimerese Alberto Giammaruco, sviluppa un quadro verosimile delle vicende che videro protagonisti tanti salentini dell’antica terra d’Otranto e, mescolando abilmente realtà e fantasia, riesce ad affascinarci abolendo quel mai così labile confine fra letteratura e letteratura per le scuole. L’amore di Isabella ed Elkamil, nato spontaneamente in un tessuto di prevaricazione e di violenze, si distingue rispetto a chi fa del potere un mezzo abusato in ogni modo e in tutti i tempi, diventando così emblema di una possibile vita diversa, forse affidata al futuro. In questo senso, al di là dell’intento dichiarato dell’opera (riportare l’attenzione delle giovani generazioni sulla storia dei propri luoghi), il romanzo veicola un importante messaggio di valenza educativa.

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    Franco Candido
    Il romanzo “ISABELLA DI ROCAVECCHIA” è uno dei pochi esempi di letteratura salentina a disposizione del mondo della scuola, importante sia per gli spunti che offre per lo studio dei valori sempre più in crisi nella società odierna sia per le opportunità di conoscenza e lo studio della vicende e dei luoghi del territorio (Otranto e Rocavecchia) che hanno fatto la storia del Salento a partire dai tempi antichi fino ad oggi. E’ questo un bel romanzo storico adatto a tutti ma, soprattutto, ai giovani lettori (10 – 18 anni), capace di coinvolgerli per la vicenda “eroica” dei protagonisti e nello stesso tempo di proiettarli in una dimensione del passato la cui atmosfera è ricostruita con grande scrupolo di ricerca ed efficacia. Gli eventi tragici che misero a dura prova le genti salentine negli ultimi decenni del ‘400 sono narrati con sensibilità quasi pittorica; in modo analogo sono descritte la vita e le dinamiche sociali dell’epoca, attraverso lo sviluppo dei personaggi che fungono da “attori” sulla scena. Interessante, e di sicuro effetto, è la scelta linguistica adottata dall’Autore per rendere al meglio l’idea di un passato lontano secondo un criterio di verosimiglianza: tale scelta (spesso sorretta da note esplicative, ove necessario) potenzia la credibilità di una storia di fantasia ambientata in un contesto trascorso e documentato. Questo ‘Isabella di Rocavecchia’ con sottotitolo ‘La croce e la mezzaluna’ è uno splendido componimento narrativo ambientato ‘negli anni cruciali in cui le potenze marinare si contendono le rotte del Mediterraneo ed i suoi porti in nome di interessi commerciali, Venezia, Napoli e Istanbul - nell’alternarsi di ambigue alleanze e di scontri frontali - trascinarono nella lotta le propaggini dell’Italia meridionale e le popolazioni locali’. Insomma, siamo nel Salento di secoli addietro, in posti attualmente collocati nelle più appetibili spiagge contemporanee, nelle marine di Melendugno. E l’autore, Franco Candido, snocciola una storia d’amore, davvero intrigante, nata tra una giovane di Roca e il principe turco Elkamil, con lo sfondo di località ed avvenimenti che ci pare di conoscere da sempre, perché da sempre li abbiamo dentro di noi…. “ISABELLA DI ROCAVECCHIA”, abilmente illustrata dall’artista calimerese Alberto Giammaruco, sviluppa un quadro verosimile delle vicende che videro protagonisti tanti salentini dell’antica terra d’Otranto e, mescolando abilmente realtà e fantasia, riesce ad affascinarci abolendo quel mai così labile confine fra letteratura e letteratura per le scuole. L’amore di Isabella ed Elkamil, nato spontaneamente in un tessuto di prevaricazione e di violenze, si distingue rispetto a chi fa del potere un mezzo abusato in ogni modo e in tutti i tempi, diventando così emblema di una possibile vita diversa, forse affidata al futuro. In questo senso, al di là dell’intento dichiarato dell’opera (riportare l’attenzione delle giovani generazioni sulla storia dei propri luoghi), il romanzo veicola un importante messaggio di valenza educativa.

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    Franco Candido

    ISABELLA DI ROCAVECCHIA
    La Croce e la Mezzaluna

    Francesco Candido (Franco) nasce il 28 marzo del 1960 a Melendugno (Le). Si laurea in lingue e letterature straniere presso lo I.U.L.M. di Milano e insegna lingua inglese per lunghi anni in numerose scuole della Provincia di Varese. Appassionato lettore di romanzi italiani e stranieri alla sua prima esperienza come scrittore. E anche autore di poesie in vernacolo e di originali canzoni popolari e pizziche salentine

    Talvolta, quando osservo il sole che riempie il cielo di quel rosso vivo acceso che arde le barche, il mare e i pescatori, che sinnalza man mano sulla linea blu dellorizzonte, allora mi vengono in mente i turchi e la loro violenza, Roca che non c pi e soprattutto te, Florio, innocente figlio di un sublime amore.

    narrare la struggente storia della giovane Isabella Ladislao Tafuri, suo marito e conestabile di Roca allepoca dei fatti. Siamo agli albori del Rinascimento, negli anni cruciali in cui le grandi potenze marinare si contendono sanguinosamente le rotte del Mediterraneo ed i suoi porti per sviluppare i propri commerci: Venezia, Napoli e Istanbul - nellalternarsi di ambigue alleanze e di scontri frontali - trascinano nella lotta le propaggini dellItalia meridionale e le popolazioni locali; tra le pagine pi cruente di quel tempo, il martirio di Otranto e la distruzione di Roca ad opera dei Turchi. Su questo sfondo agitato si staglia la figura limpida e appassionata di Isabella di Rocavecchia, data in sposa ad un uomo insensibile e cinico, disposto a strumentalizzarla per avidit. Il gioco perverso di Ladislao si rivela per unarma a doppio taglio, perch la fanciulla si scopre donna tra le braccia del principe Elkamil, e il loro tragico amore - capace di resistere oltre la diversit etnica e religiosa e di affrontare lestremo sacrificio, in nome degli ideali - si trasforma in lezione di vera nobilt danimo. Cos nascono le leggende.

    Franco Candido

    ISABELLA DI ROCAVECCHIA

    Euro 13,00
    iva assolta dalleditore
    ISBN 978-88-95861-87-6

    LUPO EDITORE

    9 788895 861876 www.lupoeditore.com

    illustrazione: Alberto Giammaruco grafica copertina: Simone Miri

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