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IL risorgimento italiano e la prima guerra d’indipendenza

1848/1849

Nella prima metà dell’800 prende corpo in Italia un processo


di riscoperta e rivendicazione della propria identità nazionale

Risorgimento: rinascita culturale e politica, di riscatto


morale da una condizione di servitù, di ritorno a un
passato glorioso
Italia comunità culturale, religiosa e linguistica dai comuni

Alfieri e
Dante e Petrarca
Machiavelli Foscolo

sentimento nazionale forte col giacobinismo italiano, ma


con la Restaurazione la lotta dei democratici non sempre
si concentra sulla liberazione dal dominio straniero
Idee per uno Stato italiano
1 Giuseppe Mazzini (Genova 1805, Pisa 1872)

Carbonaro in gioventù, dopo i fallimenti del ’30 e la crisi della


carboneria, elabora un proprio progetto unitario

appoggio di sovrani stranieri, inaffidabili


segretezza del progetto ostacola partecipazione
assenza direzione unitaria
programma politico, di Mazzini, da realizzarsi tramite
insurrezione del popolo, è invece molto chiaro:
Indipendenza, Unità, Repubblica
Nuova organizzazione: fonda nel 1831 a Marsiglia La
Giovine Italia

tricolore italiano “Pensiero e azione”

tentativi insurrezionali
opera di continua anche in assenza di
educazione politica congiunture europee
favorevoli

spedizione dalla svizzera tempesta del dubbio


di Garibaldi nel 1834
orientamento moderato che mira a soluzione graduali e
2 cerca di coniugare la causa liberale - patriottica con la
religione cattolica

Manzoni Neoguelfismo

Vincenzo Gioberti, abate torinese: “del Primato


morale e civile degli italiani”

confederazione fra gli Stati italiani fondata sull’autorità superiore del


papa (presidenza) e sulla forza militare del regno di Sardegna
Carlo Cattaneo, direttore della rivista Il Politecnico,
3
erede della cultura illuminista

riforme politiche e sviluppo Italia come una


economico all’interno dei confederazione
singoli stati repubblicana su modello
degli Usa o Svizzera
l’elezione al solio pontificio nel 1846 di Giovanni Maria
Mastai Ferretti, Pio IX, sembra dare corpo all’utopia
neoguelfa

Consulta di attenuata la censura


amnistia per detenuti Stato
politici sulla stampa

in un clima di generale euforia, gravido di aspettative e


segnato da due anni di crisi economica, l’Italia viene
coinvolta dall’ondata insurrezionale del ‘48
all’inizio sviluppo autonomo della rivoluzione

scoppiata a Palermo il 12 gennaio, porta i


maggiori stati italiani alla concessione di una
Costituzione o Statuto

Leopoldo II Ferdinando di Pio IX


Carlo Alberto
di Toscana Borbone
di Savoia

Camera dei deputati (diritto di voto a


Statuto albertino censo elevato) e Senato nominato dal
RE. Governo dipende dal sovrano
la rivolta di Vienna, del 13 marzo, induce alla sollevazione
popolare Venezia e Milano

23 marzo governo 18 - 22 marzo le 5 giornate


provvisorio di Manin portano il maresciallo
proclama la Costituzione Radetzky a ritirarsi nel
della Repubblica veneta quadrilatero difensivo

il 23 marzo Carlo Alberto dichiara guerra


all’Austria
alla guerra partecipa anche il Gran Ducato di Toscana, il
regno di Napoli e lo Stato della Chiesa

ma dopo un iniziale entusiasmo, anche a causa della condotta del


Piemonte, più preoccupato a preparare l’annessione del lombardo -
veneto, ritirano progressivamente le loro truppe

23 - 25 luglio l’esercito
rimangono i democratici asburgico viene
volontari, compreso Garibaldi sconfitto a Custoza,
tornato dal Sud America presso Verona

armistizio con gli austriaci


ma l’azione dei democratici non si ferma

Venezia rimane in
mano degli insorti a Roma, fuggito il Papa a
Gaeta, si tengono
elezioni a suffragio
Leopoldo II universale per assemblea
abbandona il potere e costituente e nasce la
viene convocata Repubblica Romana
un’assemblea
costituente
triumvirato Mazzini,
Saffi, Armellini
schiacciato dalla pressione dei democratici piemontesi,
Carlo Alberto il 20 marzo del 1849 decide di riprendere
la guerra vs Austria

Carlo Alberto abdica in


22 - 23 marzo sconfitta di favore di suo figlio, Vittorio
Novara Emanuele II che firma nuovo
armistizio

sconfitta da un corpo di
resistono Venezia e Roma spedizione mandato dal
presidente Bonaparte

Mazzini dà prova delle capacità di governo: laicizzazione dello


stato e rinnovamento politico e sociale

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