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L’ARTE DELLE ANTICHE CIVILTÀ Sezione 2

Capitolo
1
3 L’arte egizia

LA CORNICE INTORNO AL 3000 a.C.

La civiltà egizia passa dalla preistoria alla storia:

• Il faraone Menes o Narmer unifica i regni dell’Alto Egitto


(a sud) e del Basso Egitto (a nord) per gestire meglio le
piene periodiche del Nilo

• Si sviluppa una civiltà:


- organizzata
- suddivisa in classi secondo una rigida gerarchia
- alla cui sommità si trovano il faraone e i sacerdoti
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L’arte egizia Capitolo 3

2 LA CORNICE
I circa 3000 anni di civiltà egizia si dividono in tre età intervallate da periodi intermedi

ANTICO REGNO MEDIO REGNO NUOVO REGNO


(2682-2192) (2119- 1793) (1550-1069)

Si consolida il potere Prosperità economica e L’arte si impreziosisce


dei faraoni e si costruzione di opere con apporti dalle
costruiscono le architettoniche civiltà mesopotamica
piramidi grandiose e minoica

L’ultima fase della storia egizia (conquista di Alessandro Magno, periodo tolemaico fino alla conquista
romana dell’Egitto) è caratterizzata dall’influenza dell’arte persiana, greco-ellenistica e romana
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3 LE IDEE
• L’arte celebra la struttura accentrata e
teocratica del potere

• L’arte segue per millenni regole rigide


che celebrano la natura divina del
faraone

• Nell’arte egizia non c’è spazio per la


creatività dell’artista e per influenze
esterne

• L’arte ha una valenza magico-religiosa

• L’arte rappresenta una garanzia di


sopravvivenza nell’aldilà

Tomba del sacerdote Wahty, ca 2500-2300 a.C., Saqqara


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4 1. Dalla màstaba alla piramide


Mastaba

• Tomba con forma a tumulo


squadrato svasato alla base
• All’interno ospita una cappella
collegata a una camera funeraria
scavata nel sottosuolo Spaccato assonometrico di una màstaba.

Piramide a gradoni

• Nasce per distinguere la tomba del re dalle altre


sepolture
• È un progressivo ampliamento della màstaba
• Si tratta di una serie di màstabe sovrapposte
che richiama l’idea di una scala e simboleggia la
salita del sovrano verso Ra, il dio del sole
Piramide a gradoni di Djoser, ca 2650 a.C., Saqqara. • Realizzata in calcare
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Piramide a facce piane

• Introdotta dal faraone Snefru


(iniziatore della IV dinastia)

• È realizzata in pietra, materiale


destinato a durare in eterno che
allude al concetto di eternità e
rinascita del faraone nell’aldilà Piramide rossa di
Snefru, ca. 2600 a.C.,
Dahshur.
• Presenta un rivestimento
compatto in calcare bianco che
rende le superfici lisce e rifinite

• Resta per secoli la principale


tipologia di monumento
sepolcrale regale
Piramide di Chefren, ca. 2550 a.C., Giza. Particolare del rivestimento.
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6 2. I complessi funerari
I complessi funerari sono costruiti secondo regole fisse:

• La piramide reale è orientata, secondo calcoli compiuti dai sacerdoti, con le facce rivolte
verso i punti cardinali
• Un tempio basso, posto a valle lungo il Nilo, ha funzione di approdo
• Una via processionale rettilinea conduce al tempio alto
• Un tempio alto dove si svolge il rito dedicato al culto del defunto
• Una stanza per la sepoltura, collocata all’interno della piramide principale

I complessi funerari fanno parte di vaste


necropoli dove, oltre alle tombe reali, si trovano
sepolture minori (màstabe e piramidi)

Pianta della necropoli di Saqqara


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2 3. Il complesso monumentale di Giza


• Si trova sull’altopiano di Giza, a ovest del
Nilo
• È costruito in una piana non naturale, ma
creata dall’uomo
• È costituito da tre complessi monumentali
corrispondenti a tre faraoni costruiti in
meno di cento anni

Pianta della necropoli di Giza.

Veduta dell’area archeologica di Giza


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8 4. La piramide di Cheope

• È alta 146 m
• Ha una base quadrata di 230 m per lato
• È realizzata in blocchi di calcare siliceo
locale più grossi e pesanti nella parte inferiore
e più leggeri e piccoli via via che si sale
• Il rivestimento esterno in calcare di qualità
superiore è andato completamente perduto Spaccato assonometrico
della piramide di Cheope

• L’ingresso si trova sul lato est


• Un basso corridoio che parte dall’ingresso conduce alle tre camere:
- una camera sotterranea incompiuta di cui non si conosce la funzione
- la “camera della regina”, in asse con l’ingresso
- la “camera del re”, che si trova nel cuore dell’edificio ed è rivestita in blocchi di granito di Assuan
• Il sarcofago in granito rosso si trova in un piccolo vano all’esterno del sepolcro (probabilmente per
problemi statici)
• Lunghi canali aperti verso l’esterno consentono l’areazione
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5. La piramide di Chefren e la Sfinge
La piramide di Chefren

• È alta 144 m
• Si trova sul punto più alto del pianoro
• Decorata con pietra da taglio pregiata
• Il rivestimento esterno è ancora
visibile nella parte superiore

• La sfinge

• È posta a guardia della piramide di


Chefren e dell’intera piana di Giza
• Ha corpo di leone e testa umana
• È alta 20 m e lunga 57 m
• È collegata alla piramide di Chefren da
un passaggio coperto
La sfinge e la piramide di Chefren, ca 2550 a.C.,
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10 6. La piramide di Micerino e le piramidi minori

• È alta solo 65 m (molto meno rispetto a quelle di


Cheope e Chefren)
• È realizzata in calcare locale intonacato e dipinto
• L’esterno è rivestito per il terzo inferiore in
granito rosa di Assuan e per i due terzi
superiori in calcare bianco di Tura

Nave sacra del faraone Cheope, 2682-2500 a.C., Giza. Museo della nave sacra

• A est della piramide di Cheope ci sono tre piramidi minori, destinate ad altri membri della famiglia
reale
• Funzionari e sacerdoti sono sepolti in màstabe disposte sul retro
• Ai lati della piramide di Cheope ci sono delle fosse che contengono i resti delle barche utilizzate per
portare i corpi dei faraoni dalla sponda orientale a quella occidentale del Nilo
• La barca di Cheope, lunga 43 m, era scomposta in più di 1200 pezzi ottimamente conservati
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7. La scultura ufficiale
La statuaria egizia ha uno scopo magico perché sostituisce il personaggio
raffigurato. Per questa ragione il nome del soggetto è sempre inciso

La statuaria religiosa e ufficiale segue schemi fissi e pose rigide:

• Divinità e faraoni sono scolpiti ad altorilievo o a tutto tondo


• La visione è frontale oppure laterale
• Le figure sono stanti (cioè in piedi) oppure sedute, accovacciate,
inginocchiate
• I personaggi maschili in posa stante hanno la gamba sinistra
avanzata, quelli femminili i piedi allineati
• I faraoni seduti hanno le mani appoggiate sulle cosce, una
aperta e l’altra chiusa, a tenere i simboli del comando
• I lineamenti del viso sono idealizzati
• Il faraone indossa la corona dell’Alto Egitto o del Basso Egitto
Chefren in trono,
ca. 2560-2540 a.C. oppure il nemes, il copricapo regale e la barba posticcia
Diorite, Il Cairo, Museo Egizio
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12 8. Ritratti di funzionari e ushabti Scriba, da una


tomba di Saqqara,
Ca. 2510-2460 a.C.
Parigi, Musée du
Statue di funzionari Louvre

• La statuaria ufficiale rappresenta la principale


fonte di ispirazione
• I materiali più usati sono il calcare e il legno
• La destinazione privata, le dimensioni ridotte e
l’uso di materiali più morbidi consentono
maggiore libertà di rappresentazione
• Gli scribi sono raffigurati con le gambe
incrociate con, sulle ginocchia, il papiro per
scrivere

Statue di ushabti

Ushabti, da Luxor,
• Statuette in legno raffiguranti artigiani, pescatori, operai, agricoltori poste Ca. 1981-1975 a.C.
nelle celle funebri per far lavorare il defunto nell’aldilà New York, Metropolitan
Museum of Art
• Maggior dinamismo
• Maggior realismo
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13 9. Racconti fatti di immagini

Gli egizi usano tecniche e supporti diversi (rilievi,


pitture parietali, pitture su papiro) ma regole comuni:
• La scena si sviluppa lungo una striscia
orizzontale
• Manca la profondità e tutto si svolge in primo
piano
• Le proporzioni sono gerarchiche
• I temi rappresentati possono essere storici,
quotidiani e religiosi

CANONE PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLA FIGURA UMANA


Tomba di Nefertari.
• Volto, gambe e braccia sono raffigurati di profilo Particolare di Nefertari che
porta offerte alla dea Hathor
• Occhio, spalle e petto sono raffigurati frontalmente
• L’incarnato delle figure femminili è più chiaro di quello delle figure maschili
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10. La parentesi dell’eresia di Amarna
Intorno al 1350 a.C. il faraone Amenhotep IV promuove il culto monoteistico del
dio Aton (dio del sole), cambia il suo nome in Akhenaton e sposta la capitale a
Tell- el Amarna

Molte trasformazioni riguardano anche l’arte, che


si discosta dalla tradizione:

• I soggetti sono rappresentati in modo più


naturalistico e spontaneo
• La famiglia reale viene rappresentata in scene
di intima quotidianità
• I ritratti di Akhenaton e della moglie Nefertiti
hanno caratteri individuali e decisa
personalità

Akhenaton, ca. 1353-1335, Il Cairo, Museo Egizio

Scultore Tutmosis, Nefertiti, ca 1340 a.C.Berlino,


Neues Museum, Ägyptisches Museum und Papyrussamlung
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15 12. Le tombe rupestri


Nel Nuovo Regno i faraoni abbandonano le piramidi a favore di monumenti funebri rupestri, cioè
scavati nella roccia. Queste tombe (in tutto 62) si trovano in una necropoli chiamata Valle dei re, in uso
tra il 1552 e il 1069 a.C.

11. Le tombe rupestri


Le tombe rupestri si sviluppano secondo una
sequenza di ambienti codificata:

• Entrata scavata nella parete rocciosa


• Corridoio che porta a un piccolo
santuario
• “Sala dell’attesa”
• Sala colonnata
• Camera funeraria vera e propria
(anch’essa colonnata) che ospita il
Tomba di Ramses VI,
sarcofago Camera funeraria,
• Gli ambienti sono riccamente decorati ad ca. 1144-1136 a.C.
Luxor, Valle dei Re
affresco e a rilievo
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16 13. Il corredo funebre di Tutankhamon


Nel 1922 l’archeologo Howard Carter ha riportato alla luce la tomba
di Tutankhamon, l’unica inviolata della Valle dei Re

Il trono

Realizzato in oro massiccio presenta


sulla spalliera una scena di intimità e
affetto tra il faraone e la moglie:
dimostrazione dell’influenza ancora
esercitata dallo stile armaniano
Maschera funeraria di Tutankhamon
ca. 1325 a.C. Il Cairo, Museo Egizio

La maschera funeraria

È in oro massiccio e presenta i tratti somatici stereotipati e gli


ornamenti regali tradizionali. È un ritorno alla raffigurazione
Trono di Tutankhamon ca. 1325 a.C.
Il Cairo, Museo Egizio tradizionale del sovrano
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17 14. I templi
I templi sono l’altra forma architettonica tipica del Nuovo Regno
• Alcuni faraoni non sono seppelliti in tombe ma in templi
funerari rupestri (come il tempio funerario di Hatshepsut e
il tempio di Ramses II ad Abu Simbel)
• Il tempio è casa del dio, immagine dell’ordine cosmico e
centro di controllo e presidio del territorio

Tempio di Ramses II,


ca 1264- 1244 a.C.
Abu Simbel

Tempio funerario di
Hatshepsut,
ca. 1473-1458 a.C.
Deir El-Bahari
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18 Il tempio egizio ha una struttura codificata:

• È impostato lungo un viale centrale processionale


• Gli ambienti si susseguono riducendosi progressivamente per dimensione e
illuminazione
• Uno o più portali, chiamati piloni, introducono all’ambiente sacro
• Seguono un cortile porticato e una sala ipostila con colonne papiriformi
• Segue il santuario vero e proprio con la camera che custodisce la statua del Dio
• Gli elementi strutturali sono la colonna o il pilastro, decorati a rilievo, l’architrave
e i muri anch’essi decorati a rilievo

Assonometria e spaccato del


Tempio di Iside, prima metà del
III secolo a.C., isola
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19 15. Il tempio di Karnak

• È dedicato ad Amon Ra

• È il più importante complesso architettonico del Nuovo Regno

• Il nucleo più antico risale al Medio Regno e gli ultimi ampliamenti avvennero in età
tolemaica
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• Il viale d’accesso proviene dal Nilo ed è affiancato da sfingi con la testa di ariete

• Il primo pilone introduce in un grande cortile affiancato dal tempio di Seti II ( a sinistra) e Ramses III (a
destra

• Gli accessi agli ambienti successivi sono in asse rispetto all’ingresso


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• Il secondo pilone immette in una sala


ipostila con 134 colonne con capitelli
papiriformi

• Altri due piloni portano al santuario


principale Ricostruzione della sala ipostila

• Al centro dell’edificio si trova la cappella


rossa, dove in origine c’era la barca
sacra di Ra

• Tutte le pareti e gli elementi


architettonici sono ricchi di decorazioni
a rilievo o dipinti, che raffigurano testi
religiosi e gesta di sovrani
Tempio di Amon. Rilievo della cappella rossa di
Hatshepsut

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