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Arte egizia

Cominciamo ripassando chi erano


gli egizi….
https://www.youtube.com/watch?v=BrZ4XcKxeEw
Arte e potere
La produzione artistica, in
questa società, era
espressione di un potere
forte e di un profondo legame
con la religione, perciò l’arte
non può avere caratteri di
creatività individuale ma
deve attenersi alle formule
stereotipe della tradizione,
necessarie a eternare
l’immagine di potenza del
faraone, del suo impero, dei
riti e degli dei.
L’arte egizia rimane, per quanto detto, un fenomeno
abbastanza singolare: per tremila anni, dal suo
sorgere al suo tramontare, ebbe caratteristiche
praticamente sempre uguali. La figura umana venne
disegnata sempre alla stessa maniera.

Questo modo, decisamente antinaturalistico (cioè


lontano da come vediamo le cose nella realtà, lontano
da come sono in natura), nella sua immutabilità,
finisce per funzionare come un segno: è cioè un
significante, che, con la sua forma immodificabile,
esprime sempre il medesimo significato.
I canoni

La produzione figurativa degli antichi egizi, per restare


costante in tutta la sua storia, doveva necessariamente
affidarsi a dei «canoni». Con la parola canone intendiamo
un insieme di norme codificate, che permettono di
dimensionare e proporzionare una forma, sia essa
figurativa o architettonica.
La costruzione della figura umana aveva
due canoni fondamentali: uno per la
pittura e il bassorilievo, uno per la
statuaria a tutto tondo. Nell’immagine
bidimensionale l’uomo veniva sempre
rappresentato secondo una stilizzazione
fissa: alcune parti erano in vista
frontale (il busto e l’occhio) altre in
vista di profilo (gli arti e il viso). Per la
costruzione dell’immagine ci si serviva
di un reticolo, ovvero di una maglia di
linee che definivano un campo
quadrettato. I colori inoltre erano stesi
per tinte piatte dette campiture e la
scelta era predefinita (es. la pelle degli
uomini era di regola più scura di quella
delle donne).
LE PIRAMIDI A GRADONI
L’Antico Regno (duemila anni a.C.!) è chiamato
Tempo delle Piramidi. Queste inizialmente non sono
che sovrapposizioni di enormi gradoni.
La più antica è quella del faraone Zòser, costruita a
Saqqàra intorno al 2650 e composta da 6 enormi
piattaforme in blocchi di pietra calcarea per un’altezza
massima di 60 m. L’interno è pieno poiché il sepolcreto
e le altre camere sono sotto terra.
L’artefice è Imhotep, il più antico
architetto che la storia ricordi.
LE PIRAMIDI A FACCE LISCE
Le piramidi con le facce lisce sono la diretta
evoluzione di quelle a gradoni alle quali viene
apposto un rivestimento in lastre di pietra calcarea.
La più grande e celebre piramide è quella di
Chèope a Giza, presso Il Cairo, sulla riva
occidentale del Nilo, risalente al 2.585 a.C.
Le sue misure iniziali erano di 232 m di lato e 147 m
di altezza. Le quattro facce sono perfettamente
orientate secondo i punti cardinali e presentano
un’inclinazione di 52°.
La cella funeraria del faraone è posta al centro della
costruzione e vi si accede attraverso una
complicata rete di cunicoli.
Accanto a questa sono le piramidi di Chefren (alta
143,5 m) e Micerino (alta 70 m), oltre a piramidi più
piccole appartenenti a regine e nobili.
THOT

AMMIT
ANUBI
6
5

2 4

1
Video per consolidare:

La piramide di Cheope fino a 8 minuti e 45’’


https://www.youtube.com/watch?v=nQgpHBncS6A

La tomba di Tutankhamon
https://www.youtube.com/watch?v=B9wq_JwLqKM

La valle dei re
Da 2’55’’ fino a 7’50’’
https://www.youtube.com/watch?v=p-RDL57bIuw

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