CAMBIAMENTI CLIMATICI E

GREEN ECONOMY

REALIZZATO DA: ANDREW VALERI 3B/AFM

 «I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO LA DIRETTA
CONSEGUENZA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE»

CON I TERMINI MUTAMENTI CLIMATICI O

CAMBIAMENTI CLIMATICI SI INDICANO LE
VARIAZIONI DEL CLIMA DELLA TERRA. SI UTILIZZA IL
TERMINE MUTAMENTI CLIMATICI PER RIFERIRSI AI
CAMBIAMENTI CLIMATICI PRODOTTI DALL’UOMO E
QUELLO DI VARIABILITA’ CLIMATICA PER QUELLO
GENERATO DA CAUSE NAUTURALI.
EFFETTO SERRA : I GAS CHE LO CREANO
NEL GIRO DI POCO TEMPO SI SCOPRE CHE NON E’ SOLO L’ANIDRIDE CARBONICA A CAUSARE IL
RISCALDAMENTO GLOBALE, BENSI’ UN GRUPPO DI GAS QUALI IL METANO (CH4), L’OSSIDO DI
DIAZOTO (N20), L’OZONO (O3) E, IN MANIERA INDIRETTA, IL VAPORE ACQUEO (H20). TUTTI
CONCORRONO A DAR VITA AL COSIDDETTO «EFFETTO SERRA». L’INQUINAMENTO E’ ALLA BASE
DELL’EFFETTO SERRA, CHE STA CAUSANDO AL NOSTRO PIANETA MOLTISSIMI PROBLEMI E CHE
NEL TEMPO, POTREBBE ANCHE RENDERLO DIFFICILMENTE VIVIBILE. ALCUNI CALCOLI
PUBBLICATI GIA’ NEL 1985 DIMOSTRAVANO CHE TUTTI QUESTI ALTRI GAS MESSI ASSIEME
INFLUISCONO SUL RISCALDAMENTO GLOBALE IN MISURA PARI ALL’ANIDRIDE CARBONICA (CO2).
L’EFFETTO SERRA E’ UN FENOMENO NATURALE, OSSIA L’INCREMENTO DELLA TEMPERATURA
DEL NOSTRO PIANETA PROVOCATO DALL’AUMENTO DELLA CONCENTRAZIONE DI CO2
NELL’ATMOSFERA. LA PRESENZA DI QUESTI GAS E’ DUNQUE FONDAMENTALE PER PERMETTERE
LA VITA SULLA TERRA. SENZA I GAS SERRA, CIOE’ SENZA L’ATMOSFERA TERRESTRE, LA
TEMPERATURA MEDIA SAREBBE INTORNO A -18 GRADI, MENTRE L’EFFETTO SERRA FA SI CHE LA
TEMPERATURA MEDIA GLOBALE SIA INTORNO AI 14/15 GRADI.
CAUSE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE:
COMBUSTIBILI FOSSILI
IL PROBLEMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE HA PER OGGETTO UN AUMENTO DELLA TEMPERATURA MEDIA SULLA TERRA
DOVUTO AD UN’ECCESSIVA CONCENTRAZIONE DELLA CO2 E DEGLI ALTRI GAS PRESENTI NELL’ATMOSFERA A CAUSA DI
EMISSIONI NON PIU’ SOLO DI ORIGINI NATURALE, MA ANCHE ANTROPICA.
I PRINCIPALI RESPONSABILI DI UN INCREMENTO GLOBALE DELL’ANIDRIDE CARBONICA SONO I COMBUSTIBILI FOSSILI, CHE
VENGONO BRUCIATI SENZA LIMITI DALL’UOMO PER PRODURRE ENERGIA. I COMBUSTIBILI FOSSILI SONO: PETROLIO,
CARBONIO E GAS NATURALE.
PER EVITARE L’UTILIZZO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI SI DEVE RICORRERE ALL’USO DI ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI: SOLARE,
EOLICA, BIOGAS, BIOMASSA, GEOTERMICA. QUESTE FONTI SONO INESAURIBILI E NON IMMETONO NELL’ATMOSFERA
SOSTANZA NOCIVE.
TRA LE FONTI RINNOVABILI RICORDIAMO:
-BIOGAS: E’ IL FRUTTO DELLA DEGRADAZIONE, IN ASSENZA DI OSSIGENO DI VARIE SOSTANZA ORGANICHE AD OPERA DI
NUMEROSI BATTERI. PUO’ ESSERE CONVERTITO IN ELETTRICITA’ E CALORE.
-BIOMASSA: SI TRATTA CIOE’ DI TUTTI I PRODOTTI ORGANICI DERIVANTI DALL’ATTIVITA’ BIOLOGICA DEGLI ANIMALI E
DELL’UOMO, COME QUELLI CONTENUTI NEI RIFIUTI URBANI.
-GEOTERMICA: ENERGIA SOTTO FORMA DI CALORE POSSEDUTA DALLA TERRA AL SUO INTERNO. E’ COSTITUITA DAI GAYSER
E DAI SOFFIONI BORRACIFERI, USATI PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA.
I GAYSER SONO COMPOSTI DA ACQUA E GAS SCALDATINEL SOTTOSUOLO CHE SALGONO FINO IN SUPERFICIE AD ALTA
PRESSIONE; SONO FENOMENI DI VULCANISMO SECONDARIO.
I SOFFIONI BORRACIFERI SONO COSTITUITI SOLO DA GAS. IN ITALIA SONO PRESENTI IN TOSCANA E SONO STATI UTILIZZATI
NELLA COSTRZIONE DI CENTRALI ELETTRICHE.
DEFORESTAZIONE

ANCHE LA DEFORESTAZIONE INDISCRIMINATA CONTRIBUISCE ALL’AUMENTO DI DIOSSIDO DI CARBONIO

NELL’ATMOSFERA: LE FORESTE, SPECIALMENTE QUELLE TROPICALI, SONO DEI VERI E PROPRI POZZI CHE
ASSORBONO E TRATTENGONO CO2, PER QUESTO LA LORO DISTRUZIONE, OLTRE AD IMPEDIRE IL REGOLARE
ASSORBIMENTO, LIBERA NELL’ARIA ULTERIORE ANIDRIDE CARBONICA. QUINDI ESSA E’ PERICOLOSA
PERCHE’ GLI ALBERI ASSORBONO L’ANIDRIDE CARBONICA E LIBERANO OSSIGENO.
BUCO DELL’OZONO

IL BUCO DELL’OZONO E’ CAUSATO DALL’EMISSIONE NELL’ATMOSFERA DI ANIDRIDE CARBONICA CHE SI

FORMA NEI PROCESSI DI COMBUSTIONE DI COMBUSTIBILI FOSSILI. QUESTO GAS, CIOE’ L’ANIDRIDE
CARBONICA, METTE IN PERICOLO L’ESISTENZA DELL’OZONO: STRATO GASSOSO CHE PROTEGGE LA TERRA
DALL’AZIONE NOCIVA DEI RAGGI ULTRAVIOLETTI PROVENIENTI DAL SOLE. L’EFFETTO DELLA PRESENZA IN
ECCESSO NELL’ARIA DELL’ANIDRIDE CARBONICA E’ IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE.
CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI
CLIMATICI: SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI
LE CONSEGUENZE PIU’ EIDENTI SONO LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI, DELLA CRIOSFERA, CIOE’ QUELLA
PARTE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE COPERTA DA ACQUA ALLO STATO SOLIDO COME LE CALOTTE POLARI. I
GHIACCIAI DELL’ARTICO POTREBBERO ADDIRITTURA ESSERE SOGGETTI A SCIOGLIMETO COMPLETO NEI
PERIODI PIU’ CALDI DELL’ANNO (COME IN TARDA ESTATE). LA CRIOSFERA HA UN RUOLO FONDAMENTALE
NEL SISTEMA CLIMATICO E GLOBALE, UNA VARIAZIONE DELLA SUA ESTENSIONE PUO’ PORTARE A
MUTAMENTI SUL SISTEMA STESSO. ECOSISTEMI FRAGILI COME QUELLI DI AMRI, MONTAGNE E PALUDI
RISCHIEREBBERO DI ESSERE DEFINITIVAMENTE COMPROMESI.
INNALZAMENTO LIVELLI DEI MARI E
ACIDIFICAZIONE OCEANI
UNA RIDUZIONE DELLA CALOTTA GLACIALE ANTARTICA E DI QUELLA DELLA GROENLANDIA HA QUASI
CERTAMENTE CONTRIBUITO A UN INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEI MARI TRA IL 1993 E IL 2003 DI 3,1
MILLIMETRI. CI SI ASPETTA CHE ENTRO IL 2100 L’INNALZAMENTO SARA’ COMPRESO TRA I 15 E I 95
CENTIMETRI.
L’AUMENTO DI CO2 NELL’ATMOSFERA PORTERA’ ANCHE AD UN’ACIDIFICAZIONE DEGLI OCEANI
PROVOCANDO DANNI IRREPERIBILI ALL’ECOSISTEMA MARINO. AD ESEMPIO ALLA GRANDE BARRIERA
CORALLINA
 DESERTIFICAZIONE E BIODIVERSITA’
LA DESERTFICAZIONE SI ESPANDERA’ VERSO QUELLE REGIONI CHE ATTUALMENTE GODONO DI UN CLIMA TEMPERATO,
COME LE AREE A NORD E A SUD DEL DESERTO DEL SHARA, COME L’AREA DEL MAR MEDITERRANEO (ITALIA INCLUSA)
PROVOCANDO GRAVI DANNI ALL’AGRICOLTURA. LE COLTURE SUBIRANNO UN CALO E AUMENTERA’ IL NUMERO DI
PERSONE A RISCHIO DENUTRIZIONE. IN PARTICOLARE, I RENDIMENTI DEI CAMPI DI MAIS E DI GRANO POTREBBERO CALARE
ANCHE DEL 50 PER CENTONEI PROSSIMI 35 ANNI PER COLPA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE. UN RISCHIO DA EVITARE E
PREVENIRE SOPRATTUTTO ORA CHE LE PERSONE SOFFRONO LA FAME NEL MONDO SONO IN LIEVE CALO. (SONO QUASI
795 MILIONI COLORO CHE ANCORA OGGI NON MANGIANO A SUFFICIENZA.
FENOMENI COME URAGANI, TEMPESTE, ALLUVIONI E SICCITA’ AUMENTERANNO DI QUANTITA’ E DI INTENSITA’
PROVOCANDO VITTIME ED INGENTI COSTI PER DANNI. TUTTO QUESTO POTRA’ PORTARE ANCHE ALLA DIFFUSIONE DI
MALATTIE, COME LA MALARIA, IN ZONE DOVE PRECEDENTEMENTE ERA SCONOSCIUTO.
NON SOLO PER COLPA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, MA SICURAMENTE PER COLPA DEGLI ESSERI UMANI, SULLA TERRA E’
IN CORSO UN’INARRESTABILE ESTINSIONE DI MASSA. IL TASSO DI ESTINZIONE DELLE SPECIE TERRESTRI E’ VERTIGINOSO ED
ENTRO LA FINE DEL SECOLO META’ DELLE SPECIE VIVENTI RISCHIA DI SPARIRE PER SEMPRE.
COME PER LA DESERTIFICAZIONE, LA PERDITA DI BIODIVERSITA’, IN PARTICOLARE LA SCOMPARSA DI PIANTE POTREBBE
RALLENTARE LA LOTTA ALLE MALATTIE E AUMENTARE LA DIFFUSIONE DI PATOLOGIE INFETTIVE E AUTOIMMUNI.
LEGISLAZIONE ITALIANA IN MANIERA DI
TUTELA AMBIENTALE

IN MERITO ALLA TUTELA AMBIENTALE RICORDIAMO:

-LA LEGGE ANTISMOG DEL 1966 CHE E’ STATO IL PRIMO PROVVEDIMENTO LEGISLATIVO ITALIANO A
TUTELA DELL’AMBIENTE
- IL CODICE DELL’AMBIENTE, EMANATO NEL 2006 HE RACCOGLIE TUTTA LA VASTA NORMATIVA
AMBIENTALE
- LEGGE ISTITUTIVA DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE DEL 1986, IN TALE LEGGE LA SALVAGUARDIA
DELL’AMBIENTE E’ RICONOSCIUTA COME UN DIRITTO FONDAMENTALE DELL’INDIVIDUO.
 CONFERENZE E VERTICI MONDIALI SUI TEMI
AMBIENTALI

IN MERITO ALLE CONFERENZE MONDIALI SUI TEMI AMBIENTALI RICORDIAMO:

-NEL 1992 : CONFERENZA DI RIO DI JANEIRO : 154 STATI HANNO STESO UN ACCORDO SCRITTO CON LO
SCOPO DI RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS SERRA NELL’ATMOSFERA. GLI STATI SI IMPEGANAVANO A
STABILIRE LIMITI OBBLIGATORI ALLE EMISSIONI DI CO2
-NEL 1997 : PROTOCOLLO DI KYOTO: GLI STATI SI PROPONEVANO L’OBBIETTIVO DI RIDURRE TRA IL 5 E L’8
PER CENTO, RISPETTO AI LIVELLI DEL 1990, I GAS A EFFETTO SERRA NEL PERIODO 2008/2012. FU QUESTO
PROTOCOLLOUN IMPORTANTE PASSO IN AVANTI NELLA LOTTA CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE.
-NEL 2007: CONFERENZA DI BHALI: SI E’RICONOSCIUTA L’ESIGENZA DI FORTI TAGLI ALLE EMISSIONI DI GAS
NOCIVI PER CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI IN PARTICOLARE, FU STABILITA LA RIDUZINE DI CO2
DEL 40 PER CENTO ENTRO IL 2020 E LA NECESSITA’ DI FINANZIARE I PAESI PIU’ POVERI E IN VIA DI SVILUPPO
CON FONTI E TECNOLOGIE IDONEE A SVILUPPARE ENERGIA PULITA E A RIDURRE LA DEFORESTAZIONE
-NEL 2009: CONFERENZA DI COPENAGHEN: LO SCOPO ERA QUELLO DI STIPULARE UN NUOVO ACCORDO
INTERNAZIONALE, IN VISTA DELLA SCADENZA DI QUELLO DI KYOTO. LE PREMESSE ERANO CHE L’UNIONE EUROPEA
PROPONEVA UNA STRATEGIA DA REALIZZARE NETRO IL 2020, IL PROGETTO «20-20-20», CHE COMPORTAVA UN CALO
DELLE EMISSIONI DEL 20 PER CENTO, UN AUMENTO DELL’ENERGIA DERIVANTE DA FONTI RINNOVABILI DEL 20 PER CENTO
E UNA RIDUZIONE DE 20 PER CENTO DEL CONSUMO DI ENERGIA.LO SCOPO ERA DI LIMITARE A 2 GRADI L’AUMENTO
DELLA TEMPERATURA MEDIA MONDIALE.
-NEL 2015: CONFERENZA DI PARIGI: IN CUI I PAESI ADERENTI SI SONO IMPEGNATI A RIDURRE IL RISCALDAMENTO
GLOBALE DEL PIANETA E A PROMUOVERE POLITICHE CHE COORDINO IL RISPETTO DELL’AMBIENTE E L’OCCUPAZIONE.
PREVEDEVA L’AUMENTO DELLA TEMPERATURA DI 2 GRADI, UN CONSENSO GLOBALE, CONTROLLI OGNI 5 ANNI, FONDI
PER L’ENERGIA PULITA E RIMBORSI AI PAESI PIU’ ESPOSTI
-VERTICE ONU SUL CLIMA DEL 23 SETTEMBRE 2019 IN CUI 66 PAESI SI SONO IMPEGNATI A RAGGIUNGERE EMISSIONI O DI
DIOSSIDO DI CARBONIO ENTRO IL 2050. OLTRE 30 PAESI STANNO ADERENDO AD UNA ALLEANZA CHE SI IMPEGNA A
FERMARE LA COSTITUZIONE DI CENTRALIA CARBONE DEL 2020.
GREEN ECONOMY ECONOMIA
VERDE
Si tratta quindi di un tipo di economia che prende in esame non solo la produzione, ma anche l’impatto che essa avrà
sull’ambiente, in modo da non pesare in maniera eccessiva su Madre Natura. Entrando nello specifico aggiungiamo che la
Green economy è un tipo di economia che, attraverso interventi del privato e finanziamenti pubblici, a diminuire le emissioni
di CO2 e quindi a diminuire l’inquinamento, tende a conservare l’ecosistema e a non danneggiare la biodiversità.
Il termine viene spesso tradotto in italiano come «economia verde», risultando così per molti più semplice da comprendere.
Precisamente è una forma di economia che prevede investimenti pubblici e privati in favore di atti che mirino ad avere una
maggiore efficienza energetica, portino alla riduzione delle emissioni di CO2 e cerchino di salvaguardare l’ecosistema.
La Terra fatica sempre di più a sostenere l’impatto dell’uomo e di conseguenza, quello che si deve avere con la Green
economy è l’applicazione di un tipo di sviluppo sostenibile, che porti a crescere il Paese e a non impattare sulla natura.
In questo quadro l’ambiente viene infatti visto come un fattore di crescita economica per l’uomo, dal momento che
l’impoverimento delle risorse e il consumo eccessivo delle materie prime comporta anche un aumento di prezzo delle stesse
e quindi un danno dal punto di vista dell’economia. L’incentivazione dell’economia verde permette anche la creazione di
nuovi posti di lavoro, che spesso vengono indicati in gergo con il termine inglese «green jobs», questo porta quindi ad un
miglioramento del mercato del lavoro in moltissimi albiti come l’agricoltura, la produzione di energie rinnovabili, la
bioarchitettura, il riciclo e tanti altri settori.
L’Economia Verde è un tipo di economia perfettamente in sintonia con i principi dello sviluppo sostenibile,
ovvero sostenibile ambientalmente, socialmente ed economicamente.
Le imprese che fanno investimenti che portano a:
-una riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento;
-un aumento dell’efficienza nell’utilizzo di tutte le risorse;
-tutelare la biodiversità.
vanno certamente in questa direzione.
L'impresa può diventare "più green", di conseguenza:
-sviluppando tecnologie green;
-progettando e producendo prodotti green;
-adottando una gestione green;
Per ciò che concerne i primi due punti, gli Stati membri dell'UE hanno formalizzato le rispettive iniziative
nazionali per l'attuazione di strategie e piani d'azione in materia di tecnologie ambientali. (strategia nazionale.)
Le tecnologie che emettono sostanze meno inquinanti e climalteranti, che puntano all’efficienza energetica e magari
utilizzano energie rinnovabili sono tecnologie verdi. Un prodotto che usa meno materie prime, meno imballaggi, che è
riciclabile, efficiente dal punto di vista energetico, che non altera il clima è considerato un prodotto verde.
In un prodotto verde c’è dunque un’attenzione in diverse fasi:
• scelta delle materie prime: materie prime rinnovabili, riciclate e disponibili localmente;
• progettazione: i criteri di eco-design aiutano a costruire il prodotto in modo da inquinare il meno possibile;
• processo produttivo: un’organizzazione gestita in modo corretto dal punto di vista ambientale, ha un processo
produttivo meno impattante rispetto allo standard.
Per quanto concerne il terzo punto, una gestione green dell’impresa è una gestione che adotta strumenti come:
• i sistemi di gestione ambientale;
• la responsabilità sociale di impresa;
• i sistemi di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori spesso integrati con i SGA.