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DISPENSA

SVILUPPO SOSTENIBILE_1

INDICE
SVILUPPO SOSTENIBILE

CHE COS LINQUINAMENTO

LINQUINAMENTO DELLE AREE URBANE

IL BUCO DELL' OZONO

EFFETTO SERRA

EVOLUZIONE
DELL INQUINAMENTO
ATMOSFERICO
NEGLI ANNI

10

LA RETE DI RILEVAMENTO

12

LO SMOG CLASSICO

13
13

LO SMOG FOTOCHIMICO

14
14

INTERAZIONI TRA
L' UOMO E L' AMBIENTE

15

RIMEDI PER RIDURRE L'INQUINAMENTO DELL'ARIA

16

L'INQUINAMENTO DELL'ACQUA.

17

I VARI TIPI DI INQUINAMENTO DELL'ACQUA

18

CAUSE DELL'INQUINAMENTO

20

LE PIOGGE ACIDE

21

L' INQUINAMENTO DEI MARI

22

L'INQUINAMENTO DEI FIUMI

23

SOLUZIONI

24

LE CAUSE DELL'INQUINAMENTO DEL SUOLO

25

CONSEGUENZE

26

I RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI

27

RICICLAGGIO

28

TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO

29

INCENERIMENTO

29

PROTOCOLLO DI KYOTO

30

Termini e condizioni.............................................................................30
Paesi aderenti ....................................................................................31
Paesi non aderenti ...............................................................................32
Stati Uniti .......................................................................................32
Altri stati ........................................................................................32

AGENDA 21

33

RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI

34

Aspetti legislativi sui rifiuti in Italia .........................................................34


ANALISI DELLE "4R" ..............................................................................35
(Riduci, Ripara, Riusa, Ricicla).................................................................35
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA................................................................36
Il materiale organico e il compost ............................................................38
importante recuperare il materiale organico perch:..................................39
La carta ............................................................................................39
importante recuperare la carta perch: ..................................................40
Non buttiamo nella campana per la carta:..................................................40
CONSIGLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA................................................41
CARTA E CARTONE............................................................................41
...E IL CONSUMO CONSAPEVOLE...............................................................42
GLOSSARIO SULL'AMBIENTE
43
SCHEDA N 1.....................................................................................65
SCHEDA N 2.....................................................................................66
SCHEDA N3......................................................................................67
SCHEDA N 4.....................................................................................68

SVILUPPO SOSTENIBILE
Secondo la definizione tradizionale, lo sviluppo sostenibile uno sviluppo che risponde
alle esigenze del presente senza compromettere la capacit delle generazioni future di
soddisfare le proprie. In altri termini, la crescita odierna non deve mettere in pericolo
le possibilit di crescita delle generazioni future. Le tre componenti dello sviluppo
sostenibile (economica, sociale e ambientale) devono essere affrontate in maniera
equilibrata a livello politico.

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CHE COS LINQUINAMENTO


L'inquinamento atmosferico l'accumulo di una o pi sostanze, in concentrazioni tali da
modificare le normali condizioni ambientali e di salubrit dell'aria; tali modifiche
costituiscono un possibile pericolo per l'uomo e per l'ambiente.
Le principali fonti di inquinamento sono le emissioni in atmosfera derivanti dai processi
produttivi, dalle attivit industriali e artigianali, e dai processi di combustione,
riscaldamento e traffico veicolare.
Le sostanze inquinanti comunemente misurate sono:

monossido di carbonio(CO) ;
ossidi di azoto(NOx) ; -ozono(O3);
biossido di zolfo(SO2) ; -idrocarburi(HC) es. costituenti del petrolio/benzene;
polveri totali sospese(PTS) ;
particelle sospese

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LINQUINAMENTO DELLE AREE


URBANE
L'inquinamento atmosferico delle aree urbane comunemente detto smog. Si possono
tuttavia distinguere due tipi di smog con caratteristiche differenti e, sotto alcuni
aspetti, contrastanti. Dal nome delle citt in cui questi tipi di smog si sono presentati in
maniera caratteristica, essi sono chiamati, rispettivamente, smog di Londra (o classico)
e smog di Los Angeles (o fotochimico/formazione di ozono).

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IL BUCO DELL' OZONO

La terra circondata da uno strato di ozono che agisce come schermo protettivo alle
radiazioni e ai raggi ultravioletti del sole, che sono nocivi per gli animali, le piante e per
l'uomo(tumori della pelle, cecit). Senza lo strato di ozono non si pu vivere. Ogni anno
questo strato si riduce in modo preoccupante, soprattutto al Polo Sud e zone circostanti.
Negli anni scorsi stato rilevato che il naturale assottigliamento stagionale dello strato
di ozono, che periodicamente si osserva al di sopra del continente atlantico nei mesi di
settembre e ottobre, stava assumendo allarmanti dimensioni. Nel 1985, rilevamenti
evidenziano una riduzione del 65% della concentrazione dell'ozono. I responsabili sono
stati ritenuti alcuni composti chimici contenenti Fluoro e Cloro che venivano utilizzati
dall'uomo per esempio nelle bombolette spray, ma anche negli impianti di refrigerazione
(frigoriferi, impianti di condizionamento). Da qualche anno l'uso di questi prodotti
stato proibito grazie ad un accordo internazionale e sostituito con altri prodotti meno
nocivi. Ci stato sufficiente affinch in questi ultimi mesi gli scienziati abbiano notato
un'inversione di tendenza nel processo di riduzione dello strato di ozono. Infatti
attualmente il buco nell'ozono si sta riducendo, e questo ci pu far capire che si possono
raggiungere buoni risultati nella lotta all'inquinamento.

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EFFETTO SERRA
Alcuni gas si concentrano nell' atmosfera, impedendo al calore terrestre di disperdersi
nello spazio. Se continuiamo a immettere questi gas nell'atmosfera la temperatura
aumenter di 2/4 C nei prossimi 50/100 anni.
Il colpevole principale l' anidride carbonica (CO2), oltre ad altri gas come il metano.
L'anidride carbonica prodotta ad esempio dalla respirazione dell'uomo e degli animali.
Al contrario, le piante consumano l'anidride carbonica attraverso la fotosintesi
clorofilliana. Quindi, se queste diminuiscono, aumenta la concentrazione di anidride
carbonica nell'atmosfera e di conseguenza aumenta l'effetto serra.
Per ridurre questo problema, bisognerebbe:

non distruggere le foreste esistenti e magari piantare altri alberi;


eliminare o ridurre il consumo di combustibili fossili (petrolio, carbone, gas
naturale), sostituendoli con fonti energetiche rinnovabili (vento, sole, acqua,
ecc...).

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EVOLUZIONE
DELL INQUINAMENTO
ATMOSFERICO
NEGLI ANNI
Alla diminuzione del biossido di zolfo hanno contribuito i provvedimenti legislativi e le
ordinanze sindacali che hanno imposto il cambiamento dei combustibili impiegati per le
attivit produttive e favorito l uso del metano per il riscaldamento degli ambienti
domestici, mentre la diminuzione delle concentrazioni di PTS-polveri totali sospese,
stata consentita dall uso di combustibili pi pulite meno ricche di particelle carboniose,
e dalla chiusura di grossi impianti industriali.

Alla diminuzione delle emissioni di NOx-ossidi di azoto e di CO sta contribuendo, tra l


altro, il rinnovo del parco autoveicolare, attuato con auto catalizzate e revisionate in
seguito all adozione del provvedimento del cosiddetto bollino blu. Bench negli
ultimi anni, ad eccezione dell ultimo inverno 1999-2000 non siano stati adottati
provvedimenti d emergenza per il contenimento dell inquinamento atmosferico, non si
deve pensare ad un miglioramento stabile e definitivo. IL problema pi urgente da
risolvere resta quello delle emissioni indirette. Tra queste ricordiamo la dispersione
degli idrocarburi dai distributori di carburante, lo spreco di combustibile per cattiva
combustione e per cattivo isolamento termico degli ambienti e l uso scorretto o la
cattiva manutenzione degli autoveicoli. In generale si pu comunque affermare che la
quantit dell aria nelle grandi citt, come ad esempio Milano, notevolmente
migliorata negli ultimi anni, infatti non si registrano pi valori inquinanti
eccezionalmente alti e persistenti. Oggi, in inverno i problemi maggiori sono costituiti
soprattutto dalle polveri fini inalabili - es. PM 10/derivano dalle emissioni del traffico
veicolare, attivit industriale, impianti di produzione energia elettrica- inquinante per il
quale la legge ha fissato solo recentemente i limiti. Gli episodi pi acuti di inquinamento
atmosferico si verificano, tra la met di novembre e la met di febbraio e tra la met di
giugno e di agosto.

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LA RETE DI RILEVAMENTO
LEnte che si occupa del controllo della qualit dellaria in Provincia di Torino lAgenzia
Regionale per la Protezione dell Ambiente del Piemonte (ARPA). Le stazioni di Torino e
Provincia che rilevano gli inquinanti e vari parametri meteorologiche sono numerose.
Ogni cabina ha caratteristiche particolari ed dotata di diversi apparecchi per la
misurazione degli inquinanti. importante quindi migliorare il funzionamento e l
attendibilit degli strumenti di rilevamento al fine di avere dati pi attendibili e ridurre
quelle apparecchiature che misurano le sostanze non pi presenti ai livelli significativi.

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LO SMOG CLASSICO
Episodi di smog classico si verificano in condizioni di bassa insolazione, bassa velocit
del vento e temperatura prossima a 0 C. Gli inquinanti caratteristici prodotti dalla
combustione sono anidride solforosa e l'orario caratteristico quello vicino all'alba.
Lo smog si forma per il ristagno dell'atmosfera delle particelle solide e dell'anidride
solforosa prodotti dalla combustione a seguito di condizioni meteorologiche favorevoli
all'instaurarsi dei fenomeni di inversione termica. Si ha il fenomeno dell'inversione
termica quando la temperatura dell'aria diminuisce avvicinandosi al suolo oppure
aumenta con la quota invece di diminuire.

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LO SMOG FOTOCHIMICO
Lo smog fotochimico si verifica in estate e nelle ore centrali della giornata in presenza
di alta insolazione, bassa velocit del vento, temperatura superiore ai 18 C ed
costituito da ossidi di azoto, ozono ed ossido di carbonio prodotto specialmente dal
traffico automobilistico.
Rispetto allo smog classico, quello fotochimico caratterizzato da un'attivit chimica
molto pi intensa e presenta una complessa catena di reazioni che hanno luogo sotto
l'effetto della luce.
In linguaggio tecnico, il termine si riferisce al miscuglio di gas inquinanti che si forma
nella bassa atmosfera per azione della luce solare sulle emissioni antropogeniche, con
produzione di gas chimicamente reattivi. Uno dei principali reagenti di queste reazioni
fotochimiche costituito dall'ozono.
Questo tipo di inquinamento rappresenta un problema per la salute dell' uomo, degli
animali e delle piante. Purtroppo, dato che le reazioni che portano alla formazioni di
agenti fotochimici sono molto complesse, e la loro distribuzione legata alle condizioni
meteorologiche, risulta difficile prevederne levoluzione e la distribuzione spaziotemporale e prendere conseguentemente i dovuti provvedimenti. Comunque, nonostante
il gran numero di sostanze chimiche pericolose presenti, lo smog fotochimico non ha
provocato effetti acuti cos drammatici come lo smog classico che, durante gli episodi
pi gravi, ha causato migliaia di morti in eccesso rispetto ai valori normali.
I principali effetti dello smog fotochimico sono una forte irritazione agli occhi e
difficolt nella respirazione.

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INTERAZIONI TRA
L' UOMO E L' AMBIENTE
Qualsiasi forma di vita, in particolare quella umana altamente organizzata, tende a
modificare l' ambiente attorno. Infatti l' ambiente possiede i mezzi per farla tornare alla
normalit le variazioni. Riscontrando nel caso di immissione di sostanze inquinanti di
aree ristrette in cui ostacoli geografici impediscono la dispersione e il rimescolamento
delle aree. Nelle aree ad elevata concentrazione produttiva o abitativa.

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RIMEDI PER RIDURRE


L'INQUINAMENTO DELL'ARIA
Dotare gli autoveicoli di marmitta catalitica, perch in essa avvengono reazioni chimiche
che riducono le emissioni nocive del 90%.
Realizzazione di zone a traffico limitato;

Realizzazione di barriere verdi;

Potenziamento dei mezzi pubblici;

Domeniche ecologiche; Adozione del "bollino blu;

Taxi collettivo;

Le targhe alterne/Stop autoveicoli Euro 0-1-2;

I mezzi elettrici o con mezzi con motori a inquinamento ridotto

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L'INQUINAMENTO
DELL'ACQUA.
Sulla Terra sono presenti circa un miliardo e mezzo di metri cubi di acqua, il 97% dei
quali costituito da acqua salata dei mari ed il restante 3% costituito da acqua dolce sotto
forma di laghi, fiumi, ghiacciai e acque sotterranee.
Abitualmente si considera l'acqua un bene illimitato, suddiviso in due sole variet: dolce
e salata. In realt le acque si possono distinguere in base ad altre caratteristiche:i
di tipo fisico (temperatura, colore, torbidit);
di tipo chimico (contenuto di sali, di gas, di prodotti chimici);
di tipo biologico (presenza di microrganismi).
Inquinare l'acqua significa proprio modificarne le caratteristiche in modo tale da
renderla inadatta allo scopo a cui destinata.

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I VARI TIPI DI INQUINAMENTO


DELL'ACQUA
Ci sono diversi tipi di inquinamento:
CIVILE: deriva dagli scarichi delle citt, quando l'acqua si riversa senza alcun
trattamento di depurazione nei fiumi o direttamente nel mare;

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INDUSTRIALE: formato da sostanze diverse che dipendono dalla produzione


industriale;

AGRICOLO: legato all'uso eccessivo e scorretto di fertilizzanti e pesticidi, che


essendo generalmente idrosolubili, penetrano nel terreno e contaminano le falde
acquifere.

Alcune sostanze chimiche presenti nell'acqua sono particolarmente pericolose per la


salute dell'uomo e per la sopravvivenza di numerose specie viventi. Per esempio il
cromo, il mercurio e i solventi clorurati, che rendono tossici e nocivi tutti i rifiuti che
li contengono.

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CAUSE DELL'INQUINAMENTO
Gli scarichi industriali contengono una grande quantit di inquinanti e la loro
composizione varia a secondo del tipo di processo produttivo. Il loro impatto
sull'ambiente complesso: spesso le sostanze tossiche contenute in questi scarichi
rinforzano reciprocamente i propri effetti dannosi e quindi il danno complessivo risulta
maggiore della somma dei singoli effetti. I fertilizzanti chimici usati in agricoltura e i
liquami prodotti dagli allevamenti sono ricchi di sostanze organiche che, dilavate dalla
pioggia, vanno a riversarsi nelle falde acquifere o nei corpi idrici superficiali. A queste
sostanze si aggiungono spesso detriti pi o meno grossi, che si depositano sul fondo dei
bacini.

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LE PIOGGE ACIDE
Il fenomeno delle piogge acide, che consiste nella contaminazione dell'acqua piovana da
parte delle sostanze tossiche presenti nell'atmosfera (anidride carbonica, anidride
solforosa, biossido di azoto, ecc..), ha effetti devastanti su foreste, che possono
manifestare una riduzione dell'attivit di fotosintesi, e su strutture edili, che si
deteriorano pi rapidamente.

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L' INQUINAMENTO DEI MARI


L'inquinamento marino principalmente di origine terrestre, in particolare una
conseguenza dell'immissione di acqua di scarico e di affluenti industriali nei fiumi, che
poi portano le sostanze inquinanti al mare. La principale fonte di inquinamento di
origine marina quello da idrocarburi, in particolare delle petroliere, che alcune volte
riversano grandi quantit di petrolio nelle acque. Un esempio stato alcuni anni fa, il
disastro ecologico provocato dall'affondamento della nave Prestige, carica di petrolio,
vicino alle coste della Spagna e della Francia e quello della petroliera Jessica, lungo le
coste delle isole Galapagos.
Queste hanno provocato gravi problemi ambientali e molti danni all'uomo e alla sua
salute a causa dell'arrivo sulle coste delle sostanze inquinanti che provocano varie
malattie infettive, come ad esempio il tifo, il colera la salmonellosi.

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L'INQUINAMENTO DEI FIUMI


L'acqua che viene utilizzata dalle piante, dagli animali e dall'uomo arriva in buona parte
dai fiumi. Se questi sono inquinati, anche la vita in pericolo. L'uomo il principale
inquinatore perch introduce sostanze chimiche nelle acque, che poi arrivano nei fiumi
attraverso fognature, piogge, scarichi industriali.

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SOLUZIONI
Vi sono due tipi di soluzioni al problema dell'inquinamento:
NATURALI: ad esempio i fiumi che sono sempre stati in grado di depurarsi
autonomamente perch contengono dei batteri che decompongono le sostanze organiche
provenienti dai resti di esseri viventi morti.
UMANE: ad esempio i moderni depuratori, nei quali i liquami passano attraverso tre fasi
distinte di trattamento. La prima, detta trattamento primario, comprende una serie di
processi fisici o meccanici di rimozione dei detriti pi grossolani, di sedimentazione
delle particelle in sospensione e di separazione delle sostanze oleose. Nella seconda
fase, detto trattamento secondario, si ossida la materia organica dispersa nei liquami.
La terza fase, detta trattamento terziario, ha lo scopo di rimuovere i fertilizzanti per
mezzo di processi chimico-fisici. Ci sono altre soluzioni come la riduzione della
concentrazione di inquinanti sottoponendo il materiale ad un trattamento preventivo
prima di scaricarlo nella rete fognaria e l'uso di bacini di decantazione o di vasche per la
depurazione dei liquami.

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LE CAUSE
DELL'INQUINAMENTO DEL
SUOLO

Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I rifiuti solidi
sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e rifiuti organici.
Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no ( carta, vetro, e
altri) .
Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. In certi paesi, come
il nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta differenziata.
Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono insetticidi,
fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti, liquidi di pile usate.
Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poich inquinano l'acqua delle
falde.
Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC-clorofluorocarburi che viene espulso dalle
bombolette al momento dell'uso.

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CONSEGUENZE

Le conseguenze sono,come abbiamo detto prima i rifiuti, dopo essersi depositati sul
terreno, creano gravi danni all'ambiente e di conseguenza all'uomo.
I rifiuti pi dannosi sono soprattutto i clorofluorocarburi-CFC, i medicinali scaduti, il
liquido delle pile e tantissimi altri prodotti.
Altre conseguenze dell'inquinamento, anche se meno dannose, sono dovute ai rifiuti
solidi(carta, vetro, plastica ecc.) che, non essendo biodegradabili, rimangono a lungo sul
suolo fino a quando qualcuno li raccoglie.

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I RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI


Vengono classificati rifiuti tossici e nocivi tutti i rifiuti industriali e urbani che
contengono sostanze tossiche come ad esempio l'arsenico, il mercurio cromo e il
piombo.
Tali sostanze, in quantit o concentrazioni molto elevate possono dare problemi
all'uomo.
I rifiuti tossici sono gassosi, solidi o liquidi.
Un'altra causa dell'inquinamento costituita dalle sostanze radioattive, che nuocciono
gravemente alla salute degli organismi viventi, soprattutto se questi vengono sottoposti
alle radiazioni per lungo tempo.
I rifiuti radioattivi provengono da particolari lavorazioni (ad esempio dell'uranio) che
avvengono nei laboratori di ricerca, in alcune industrie e in alcuni ospedali.

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RICICLAGGIO
I rifiuti venivano riciclati fin dall'antichit.
Nel medioevo i metalli venivano fusi e rifatti in altri oggetti di pi o meno la stessa
importanza.
Oggi vengono separati meccanicamente da quelli leggeri.
Ci sono vari sistemi tra cui la frantumazione, la selezione magnetica e la selezione
gravitativa.
Un altro sistema quello di ridurre i rifiuti in fanghiglia in una macchina detta
strappolatore a umido.
I rifiuti vengono mischiati con acqua e sminuzzati fino a ricavare una poltiglia di piccoli
pezzi. Poi con uno dispositivo magnetico vengono estratti i pezzi di ferro pi voluminosi.
La poltiglia ripulita poi viene immessa in una centrifuga che divide i rifiuti pesanti
(vetro, metallo, ceramiche) e poi vengono inviati ad un impianto per il recupero del
vetro e dei metalli.

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TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO
Il sistema di smaltimento di rifiuti pi comune quello dell'affidamento alle discariche ,
il resto dei rifiuti prodotti viene bruciato negli inceneritori e solo una piccola parte
viene inviata negli impianti di compostaggio e riciclaggio.
In Italia solo il 7% dei rifiuti prodotti viene riciclata e cos stata messa una legge che
dice che le amministrazioni locali provveda a fare raccolte differenziate cos che si
incoraggi il riciclaggio.

INCENERIMENTO
Negli inceneritori convenzionali i rifiuti vengono bruciati su griglie mobili producendo
anidride carbonica, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, gas inquinanti e scorie non gassose
tipo ceneri, polveri e residui solidi incombustibili.
Per certe volte l'emissione di polveri nocive e gas che vanno a riversarsi nei fiumi viene
ridotta al minimo mediante la depurazione dei fiumi.

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PROTOCOLLO DI KYOTO
Il Protocollo di Kyoto un trattato internazionale in materia ambientalistica
riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella citt giapponese di Kyoto l'11
dicembre 1997 da pi di 160 paesi. Il trattato entrato in vigore il 16 febbraio 2005,
dopo la ratifica anche da parte della Russia.

Termini e condizioni
Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una riduzione
delle emissioni di elementi inquinanti (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra,
ovvero metano, ossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di
zolfo) in una misura non inferiore al 5,2% rispetto alle emissioni registrate nel 1990
considerato come anno base nel periodo 2008-2012.
Il Protocollo di Kyoto prevede il ricorso a meccanismi di mercato, i cosiddetti
Meccanismi Flessibili; il principale meccanismo il Meccanismo di Sviluppo Pulito.
L'obiettivo dei Meccanismi Flessibili di ridurre le emissioni al costo minimo possibile; in
altre parole, a massimizzare le riduzioni ottenibili a parit di investimento.
Premesso che l'atmosfera terrestre contiene 3 milioni di megatonnellate (Mt) di CO 2, il
protocollo prevede che i Paesi industrializzati riducano del 5% le proprie emissioni di
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questo gas. Il mondo immette 6.000 Mt di CO2, di cui 3.000 dai paesi industrializzati e
3.000 da quelli in via di sviluppo; per cui, con il protocollo di Kyoto dovrebbe
immetterne 5.850 anzich 6.000.
Il protocollo di Kyoto prevede inoltre, per i Paesi aderenti, la possibilit di servirsi di un
sistema di meccanismi flessibili per l'acquisizione di crediti di emissioni:
Clean Development Mechanism (CDM): consente ai paesi industrializzati e ad economia
in transizione di realizzare progetti nei paesi in via di sviluppo, che producano benefici
ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas-serra e di sviluppo economico e
sociale dei Paesi ospiti e nello stesso tempo generino crediti di emissione per i Paesi che
promuovono gli interventi.
Joint Implementation (JI): consente ai paesi industrializzati e ad economia in
transizione di realizzare progetti per la riduzione delle emissioni di gas-serra in un altro
paese dello stesso gruppo e di utilizzare i crediti derivanti, congiuntamente con il paese
ospite.
Emissions Trading (ET): consente lo scambio di crediti di emissione tra paesi
industrializzati e ad economia in transizione; un paese che abbia conseguito una
diminuzione delle proprie emissioni di gas serra superiore al proprio obiettivo pu cos
cedere (ricorrendo allET) tali "crediti" a un paese che, al contrario, non sia stato in
grado di rispettare i propri impegni di riduzione delle emissioni di gas-serra.

Paesi aderenti
Nel novembre 2001 si tenne la Conferenza di Marrakech, settima sessione della
Conferenza delle Parti. In questa sede, 40 paesi sottoscrissero il Protocollo di Kyoto. Due
anni dopo, pi di 120 paesi avevano aderito al trattato, fino all'adesione e ratifica della
Russia nel 2004, considerata importante poich questo paese produce da solo il 17,6%
delle emissioni. All'aprile 2007 gli stati aderenti sono 169.
I paesi in via di sviluppo, al fine di non ostacolare la loro crescita economica
frapponendovi oneri per essi particolarmente gravosi, non sono stati invitati a ridurre le
loro emissioni.

Paesi non aderenti


Stati Uniti
Tra i paesi non aderenti figurano gli USA, responsabili del 36,1% del totale delle
emissioni (annuncio del marzo 2001). In principio, il presidente Bill Clinton aveva
firmato il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma George W. Bush, poco
tempo dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, ritir l'adesione inizialmente
sottoscritta. Alcuni stati e grandi municipalit americane, come Chicago e Los Angeles,
stanno studiando la possibilit di emettere provvedimenti che permettano a livello
locale di applicare il trattato. Anche se il provvedimento riguardasse solo una parte del
paese, non sarebbe un evento insignificante: regioni come il New England, da soli
producono tanto biossido di carbonio quanto un grande paese industrializzato europeo
come la Germania.

Altri stati
Anche l'Australia, nonostante abbia firmato il trattato, ha annunciato che non intende
ratificarlo per non danneggiare il proprio sistema industriale.
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Anche il Kazakistan ha firmato il documento, ma non lo ha ancora ratificato.

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AGENDA 21
L' Agenda 21 un documento di intenti ed obiettivi programmatici, approvato nel
corso della Conferenza ONU su ambiente e sviluppo che si tenuta a Rio de Janeiro dal
3 al 14 giugno 1992. Essa costituisce il riferimento per le politiche di sviluppo sostenibile
del pianeta per il 21 secolo su ambiente, economia e societ, sottoscritto da oltre 170
Paesi in tutto il mondo (tra cui l'Italia).
Lo Sviluppo Sostenibile quel modello di sviluppo che in grado di soddisfare i bisogni
della generazione presente senza compromettere la possibilit che le generazioni future
riescano a soddisfare i propri.
L'Agenda 21 un Piano d'Azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala
globale, nazionale e locale.

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RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI


RIFIUTI
Aspetti legislativi sui rifiuti in Italia
Negli ultimi 15-20 anni abbiamo potuto constatare che in Italia (come quasi in tutta
l'Europa), la produzione dei rifiuti andata via via aumentando fino a raddoppiarsi
rispetto al passato. A questa situazione si cercato di porre rimedio trovando il modo
pi proficuo di stoccare i rifiuti senza creare pericoli per l'ambiente. Sull'argomento
esiste un obbligo dellUnione Europea che con le direttive n.75/442, n.76/403,
n.78/319, indica la necessit di gestire i rifiuti finalizzandoli al recupero e al riciclo. Con
il DPR 915/82 in Italia tali direttive furono recepite ma fu la legge 475/88 a dare gli
elementi essenziali per la gestione degli RSU, obbligando i Comuni alla raccolta
differenziata e istituendo dei "Consorzi Obbligatori", che entro il 1995 avrebbero dovuto
provvedere alla raccolta e al riciclo del 50% di quanto recuperato dei seguenti materiali:
vetro, carta, metalli, plastiche, poliaccoppiati, batterie ed oli esausti. Le scadenze
fissate dalla legge non sono state rispettate. Anzi i vari governi, che si sono succeduti
dal 1988 ad oggi hanno pi volte prorogato i termini di legge. Nel frattempo le
esperienze maturate in altri paesi europei (vedi Germania - decreto Topfer) hanno messo
in risalto che il solo riciclo delle materie seconde, come sono chiamati i materiali
recuperati con le raccolte differenziate, non pu risolvere il problema, anzi si visto
che purtroppo si vengono ad innescare altre problematiche riguardanti il valore
economico di tali risorse e l'apertura di mercati, ove riversarle.

ANALISI DELLE "4R"


(Riduci, Ripara, Riusa, Ricicla)
Per affrontare complessivamente il problema "rifiuti", bisogna partire dalla politica di
gestione delle merci. Attualmente le merci, gli oggetti e i servizi prodotti vedono la
prevalenza di quelli a vita breve. Come ad es. le plastiche e tutti gli imballaggi carta,
cartone, poliaccoppiati lattine di alluminio o banda stagnata. Questo sistema di gestione
delle merci genera quotidianamente una montagna di rifiuti, prodotti dall'imperante
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stile di vita "usa e getta". Bisogna invece allungare la vita delle merci, producendo
oggetti quanto pi possibile riparabili e riutilizzabili. Per questo necessario incentivare
con adeguate misure fiscali il ruolo degli artigiani-riparatori, che con il loro servizio di
manutenzione e riparazione degli oggetti hanno svolto per secoli una funzione
fondamentale di risparmio delle risorse naturali. Con la manutenzione si rendono le
merci utilizzabili pi a lungo nel pieno delle proprie funzioni garantendo una efficienza
ai massimi livelli per contenere il consumo energetico, l'uso di acqua, e quello di
materia prima. Facendo manutenzione si pu ridurre il consumo di materie prime non
rinnovabili, si pu risparmiare energia, si pu ridurre la produzione di rifiuti e
soprattutto si evita l'inquinamento, dovuto ai cicli industriali per la produzione di essi. Si
deve quindi passare da un modello usa e getta ad un modello Usa e Riusa, dove gli
amministratori, i cittadini-consumatori e le industrie devono svolgere il loro specifico
ruolo. Ogni cittadino-consumatore deve riflettere sui criteri di acquisto delle merci,
cercando di evitare quelle con grandi o inutili imballaggi e indirizzando i suoi consumi su
prodotti ecosostenibili e riparabili. Un notevole ruolo pu essere anche svolto dalle
associazioni dei consumatori, che devono diventare determinanti nel controllo delle
merci e della qualit ambientale dei prodotti. Esse devono ottenere un buon rapporto
qualit prezzo anche in funzione della durevolezza e della riparabilit dell'oggetto
informando i consumatori sugli oggetti pi convenienti, inserendo nelle schede di
valutazione del prodotto, fra gli altri parametri, la durevolezza, la riparabilit, il basso
impatto ambientale della produzione e dell'uso dell'oggetto. I produttori e gli industriali
debbono a loro volta progettare merci facilmente riparabili, favorendo la crescita delle
reti di manutenzione abbandonando le pessime scelte fatte in passato. Quindi,
ricapitolando, vanno ridotte le produzioni a maggiore impatto ambientale per preservare
le risorse, come nel caso delle plastiche per imballaggi e per bottiglie, vanno risparmiati
l'uso di energia e di risorse naturali, vanno progettate merci che siano riparabili,
creando delle reti di manutenzione e rendendo competitivo il costo della manutenzione,
ed infine vanno riciclati gli oggetti dopo il loro riuso per fare altri oggetti senza
attingere a nuove risorse.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Per far si che i nostri rifiuti vengano correttamente smaltiti e riciclati necessario che
siano mantenuti divisi a seconda del tipo di materiale di cui sono costituiti. L'obiettivo a
cui dobbiamo tendere quello di giungere alla netta separazione tra rifiuto secco e
rifiuto umido, Attualmente la realizzazione di questo sistema o di sistemi equivalenti,
comporterebbe una ristrutturazione globale del metodo di raccolta dei rifiuti, con spese
enormi per gli enti pubblici. E' necessario quindi avviarsi lungo questa strada con
cautela, valutando sempre i pro e i contro e soprattutto tenendo presenti le
caratteristiche e le realt produttive di ogni territorio. Attualmente in Italia il 90% dei
rifiuti solidi urbani finisce in discarica, il 6% viene incenerito, ed il 4% viene riciclato. La
nuova normativa prevede che nei prossimi anni la percentuale della raccolta
differenziata cresca progressivamente; il 15% entro il 1999, il 25% entro il 2001 per
arrivare nel 2003 al 35%. Per capire in cosa consiste praticamente la raccolta
differenziata incominciamo con il dire che la parte "secca" dei nostri rifiuti va
innanzitutto distinta in secco riciclabile vetro, carta, plastica, alluminio, che va posto
Dispensa
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nelle campane di diverso colore a seconda dei diversi materiali e secco non riciclabile,
che va posto nei comuni cassonetti insieme alla parte "umida", ossia gli scarti alimentari
quali bucce della frutta, gusci delle uova, fondi del caff, residui di pulizia delle verdure
ecc. In futuro, come gi detto, la parte organica dei nostri rifiuti dovr essere conferita
in appositi cassonetti o ritirata porta a porta per essere cos avviata agli impianti di
formazione del compost, (sostanza organica trasformata in terriccio fertile per attivit
di giardinaggio ed agricole). Per facilitare ed incrementare la raccolta differenziata ed il
riciclaggio dei rifiuti, in molti comuni sono state realizzate le "isole ecologiche", dove
sono riuniti diversi contenitori per la raccolta differenziata:

campana di colore "bianco" per il conferimento della carta

campana di colore verde per il conferimento del vetro

cassonetto di colore giallo per il conferimento della plastica

campana di colore celeste per il conferimento dell'alluminio

contenitore di colore "bianco" per il conferimento delle pile

contenitore di colore "bianco" per il conferimento dei medicinali scaduti

cassonetto di colore rosso per il conferimento dei residui di sostanze tossicoinfiammabili, che portano stampato sul proprio imballaggio la sigla T/F.

Il corretto conferimento dei diversi materiali negli appositi contenitori di


fondamentale importanza perch il materiale, ottenuto attraverso i diversi metodi di
riciclaggio, sia di buona qualit e adatto alla realizzazione di nuovi prodotti realmente
concorrenziali sul mercato.

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Il materiale organico e il compost


Attualmente la frazione umida (7-8 milioni di tonnellate ogni anno), rappresenta come
media nazionale il 29% in peso delle RSU. Essa spesso responsabile di problemi igienici,
dovuti alla diffusione di microorganismi patogeni per l'uomo e di microinquinanti, che
possono essere risolti attraverso il compostaggio. Questo consiste in un processo
biologico attuato da microorganismi che, nutrendosi della sostanza organica, ne causano
la decomposizione producendo una sostanza simile all'humus. Questo prodotto, detto
compost, pu essere validamente utilizzato per sostituire i normali concimi chimici in
quanto ricco di minerali e sostanza organica. Sono adatti per produrre il compost: la
carta, i rifiuti organici domestici, la potatura del verde pubblico, lo sfalcio dei prati, i
rifiuti agricoli e i fanghi della depurazione biologica delle acque reflue urbane. La
fermentazione il processo principale nella formazione del compost, si basa sull'azione
di microrganismi aerobiche degradano, in presenza di ossigeno, la sostanza organica
costituente i rifiuti. Il processo necessita, per il suo completamento di 8-12 mesi se il
compostaggio avviene per via naturale e di 15-45 giorni se avviene per via artificiale:
alla fine da 1 Kg di rifiuti si ottengono 300 gr. di compost.

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importante recuperare il materiale


organico perch:

Contribuisce a risolvere il problema dei rifiuti poich trattando in proprio i residui


organici si evita di riempire inutilmente le discariche e si diminuiscono i costi di
trasporto dei rifiuti.

Garantisce la fertilit del suolo del tuo giardino e delle piante in vaso (utilizzando
con concime naturale e compatibile con l'ambiente al 100%).

Permette un risparmio economico, infatti il compost "maturo" sostituisce i concimi


chimici e limita quindi l'acquisto di terricci, substrati e concimi.

La carta
Ogni anno nel mondo si ottengono 130 milioni di tonnellate di pasta di legno per la
produzione di circa 200 milioni di tonnellate di carta e cartoni. Per ottenere ci,
occorrono circa 400 milioni di tonnellate di legno corrispondenti a 500 milioni di alberi
alti 20 metri, di circa 30 anni di et, ne deriva che il fabbisogno mondiale annuale di
carta e cartoni provoca la distruzione di 3 milioni e mezzo di ettari boschivi,
corrispondenti ad una superficie pari a Lazio, Umbria e Abruzzo messi insieme. In linea
di massima perci ogni tonnellata di carta riciclata, si evita l'abbattimento di 3 alberi
alti 20 metri. In Italia si fa ancora molto poco per il recupero e il riciclaggio di questo
materiale, basti pensare che la raccolta differenziata della carta nel nostro paese di
circa il 28% del consumo di carta e cartone (Olanda 53%). La carta da macero pu essere
impiegata fino al 100% in moltissimi tipi di carte, cartoni, come i cartoni grigi o la carta
grigia da imballaggio. Teoricamente anche la carta bianca da stampa pu essere
prodotta con il 100% di fibre riciclate ma gli alti costi di disinchiostrazione non la
rendono concorrenziale con la carte prodotta con fibre vergini.

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importante recuperare la carta perch:

risparmio energetico di circa 3600 kcal/Kg.

risparmio di materie prime come il legno e l'acqua

vantaggio economico derivante dalla riduzione delle importazioni di macero


straniero e risparmio sui costi di smaltimento.

vantaggio ambientale per il mancato conferimento in discarica di materiale


voluminoso che rappresenta il 28% della composizione merceologica dei RSU (139
Kg/ab/anno), limitazioni dei pioppeti industriali e del taglio di boschi naturali.

Non buttiamo nella campana per la carta:


Carta oleata, cartone + alluminio, cartone + polietilene (es. piatti e bicchieri, brik per
latte, succhi e vino), carte unte o comunque sporche.

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CONSIGLI PER LA RACCOLTA


DIFFERENZIATA...
CARTA E CARTONE
Separate giornali e riviste dai loro involucri di cellophane; togliete la "finestra" di plastica dalle
buste da lettera; schiacciate le scatole di cartone e cartoncino e, ovviamente, buttate tutto nel
cassonetto della carta. E' possibile conferire anche i contenitori in poliaccoppiato (tetra-brik) del
latte o dei succhi di frutta preventivamente sciacquati. Vanno, invece, tra i rifiuti domestici i
tovagliolini e i bicchieri di carta sporchi, la carta oleata o plastificata (per esempio quella degli
insaccati).
VETRO
Lavate bottiglie e vasetti di vetro (togliete i tappi che vanno riposti nei vari cassonetti a seconda
del materiale) e buttateli nelle campane per la raccolta del vetro dove vengono raccolte anche le
lattine e i barattoli. Piatti, oggetti di ceramica o terracotta, specchi, lampadine a incandescenza
vanno tra i rifiuti domestici.
LATTINE/BARATTOLI
Presso alcuni bar e centri di ristoro esistono contenitori appositi per la raccolta delle lattine;
altrimenti dovete gettare le lattine di alluminio e i barattoli in banda stagnata nelle campane per il
vetro (ad es. bevande, cibo per animali, conserve alimentari, ecc.).
PLASTICA
Le bottiglie in plastica (PET, PVC, PE) e i flaconi di detersivi vanno sciacquati e schiacciati nel senso
della lunghezza, chiusi con il loro tappo, anchesso riciclabile, e riposti nel cassonetto per la
raccolta della plastica. Non necessario staccare eventuali etichette di carta. Anche tutti gli altri
contenitori in plastica per alimenti e non, che vengono acquistati al supermercato possono essere
smaltiti nel cassonetto a patto che non contengano residui di alimenti. Rimangono esclusi da questa
raccolta gli arredi, i giocattoli, le custodie per CD, piatti, bicchieri, posate in plastica,
portadocumenti, accessori per auto, bidoni e cestini, borse e zainetti che vanno smaltiti nei rifiuti
domestici. Contenitori per colle o vernici, sacchetti per cemento, piccoli e grandi elettrodomestici
vanno conferiti all'isola ecologica.
MEDICINALI SCADUTI
I contenitori per la raccolta si trovano, di solito, davanti alle farmacie; prima di liberarvi dei
medicinali scaduti toglieteli dalle confezioni di carta.
RIFIUTI PERICOLOSI ED INGOMBRANTI
Per i rifiuti urbani pericolosi (batterie per auto, vernici, olii alimentari e minerali usati, ecc.) e per i
rifiuti ingombranti (mobili, elettrodomestici, imballaggi di cartone, plastica e legno, ecc.)
necessario servirsi delle stazioni ecologiche attrezzate. Per le pile utilizzate gli appositi contenitori
gialli che, di solito, si trovano nei pressi dei cassonetti.
RIFIUTI ORGANICI
Tra i rifiuti organici si devono comprendere i resti di cucina quali: pesce, carne, ossa, uova e gusci,
pane, pasta, riso, scarti di frutta, di verdure, fondi di caff, lettiere di animali domestici, tovaglioli
di carta.

...E IL CONSUMO CONSAPEVOLE


ARTICOLI DA GETTARE
Evitiamo di comperare stoviglie, posate, tovaglie, accendini, lattine e barattoli da gettare.

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BORSA DELLA SPESA


Ricordiamoci di riutilizzare la borsa della spesa, soprattutto se di plastica, evitando di comprarne
una nuova ad ogni spesa.

IMBALLAGGI MENO INQUINANTI


Cerchiamo di ridurre il pi possibile gli imballaggi, cio tutte le scatole e i contenitori di cartone,
plastica, metallo o analoghi che hanno contenuto detersivi, liquidi, polveri, alimenti, tutte le
bottiglie di vetro, plastica, lattine, latte metalliche di ogni tipo, contenitori di plastica espansa,
involucri di plastica, reticelle per frutta, bustine per t, zucchero, confezioni di medicinali, di
cosmetici, sacchi e sacchetti. Non dimentichiamoci, inoltre, tutte le carte per usi alimentari che
avvolgono i nostri prosciutti, formaggi, eccetera.
ALIMENTI DI STAGIONE SENZA IMBALLAGGIO
Evitiamo gli scatolami, gli involucri di plastica e di cartone, i cibi surgelati dall'imballaggio
dispendioso. Comperiamo verdura e frutta fresca di stagione: richiede un basso consumo energetico
per la produzione, la conservazione ed il trasporto, crea poco imballaggio e permette la scelta
della quantit voluta dal cliente.

BOTTIGLIE RIUTILIZZABILI
Riportiamo al negozio i vetri che si possono rendere. Non gettiamoli nella spazzatura o, peggio,
lasciamoli in giro; riponiamoli negli appostiti contenitori per il vetro da riciclare.

DERRATE ALIMENTARI
Una buona gestione dell'economia familiare consiglia di acquistare solo la merce di cui
effettivamente abbiamo bisogno e nella quantit minima possibile, compatibilmente con le nostre
esigenze di tempo; in questo modo aiuteremo ad evitare gli sprechi di alimenti, ridurremo gli
imballaggi e contribuiremo a risparmiare sul nostro bilancio e su quello della comunit.

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GLOSSARIO SULL'AMBIENTE

Agenda 21, Agende 21 Locali

Biodegradabilit

Biodiversit

Biogas

LAgenda XXI il documento programmatico sul quale si sono incentrati i lavori del Summit della
Terra di Rio de Janeiro nel 1992. In pratica si tratta di alcune centinaia di pagine in cui viene
tracciato il quadro dei diritti e dei doveri per il nuovo secolo e che hanno costituito la base per la
formulazione della Dichiarazione di Rio. Le Agende 21 Locali sono gli strumenti con cui i principi
generali definiti a Rio, vengono concretamente tradotti nelle politiche locali.
la caratteristica delle sostanze e dei materiali naturali di essere assimilati dai microrganismi e di
essere cos immessi nei cicli naturali.
una misura della variet di specie animali e vegetali presenti in quella parte del pianeta terra
nella quale si riscontrano le condizioni indispensabili alla vita animale e vegetale.
un gas che si origina dalla fermentazione anaerobica (in assenza di ossigeno) della materia
organica, compresa quella presente nei rifiuti urbani, costituito in prevalenza di metano e
anidride carbonica con tracce di azoto e vapore acqueo.

Burtland
il rapporto Burtland un documento rilasciato nel 1987 in cui per la prima volta viene introdotto il
concetto di Sviluppo Sostenibile. Il nome, viene data dalla coordinatrice.
Carta Europea del Turismo Sostenibile
rientra nelle priorit mondiali, espresse dalle raccomandazioni dell'Agenda 21 adottate durante il Summit
della Terra e Rio.
Climalterante
riferito a quei gas emessi dalluomo e che alterano il clima terrestre. I principali gas
climalteranti sono lanidride carbonica, il metano, il protossido di azoto, gli idrofluorocarbuti, i
perfluorocarburi e lesafluoruro di zolfo.
Cogenerazione
la generazione contemporanea, in un unico impianto di diverse forme di energia, per esempio
elettrica (corrente) e termica (calore).
Coibentazione
loperazione con la quale si riveste di isolante un ambiente con lo scopo di avere un migliore
isolamento termico. Il caso estremo della coibentazione la casa passiva che unabitazione
senza alcun impianto di riscaldamento. In Germania, per legge, una casa si definisce passiva non
solo perch non usa impianti di riscaldamento, ma anche perch consuma meno di 15 Kwh per
metro quadrato ogni anno.
Compost
una sostanza creata dalluomo per riprodurre in modo controllato e accelerato i processi che in
natura assicurano le sostanze nutritive al ciclo della vita. Esso ha le stesse caratteristiche
dellhumus che si trova in natura e rende pi ricca e nutritiva la terra dove crescono le piante. Per
questo pu essere impiegato nei vasi delle piante sui balconi, neglio orti, nei giardini, nei vivai, e
in agricoltura
Ecosistema
un complesso dinamico in cui sono compresi tutti gli organismi (piante, animali e microrganismi)
che vivono nella stessa area ed interagiscono con l'ambiente fisico. L'ecosistema costituito da
componenti (viventi e non viventi) che, pur mantenendo la loro indipendenza, regolarmente
interagiscono tra di loro.
Effetto serra (global warming)
non altro che il fenomeno di riscaldamento della Terra causato dalla presenza di gas chiamati
gas serra (anidride carbonica, metano, ossido di azoto, esafloruro di zolfo). Questi gas hanno la
caratteristica di permettere alla radiazione solare di penetrare allinterno dellatmosfera
terrestre, ma allo stesso tempo impediscono luscita a una parte di quella stessa radiazione, che
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una volta arrivata sulla superficie della Terra, riflette verso lo spazio. Questo un fenomeno
naturale e anche importantissimo in quanto ha permesso lo sviluppo della vita sulla Terra. Il
problema che grazie alle attivit umane, che causano le emissioni di gas serra, tale fenomeno
naturale stato accentuato.

Esco

Fonte di energia rinnovabile

Foreste primarie

Inceneritori

sta per Energy Service Company (societ di servizi energetici) ed un tipo di impresa che
sviluppa, finanzia e installa progetti volti al miglioramento dellefficienza energetica ed alla
riduzione di consumi.
una fonte di energia che non si esaurisce con il suo uso. Se tale fonte di energia non ha effetti
climalteranti, allora essa considerata anche pulita. Tali fonti di energia, si rinnovano in tempi
brevi; sono distribuite in maniera uniforme sul pianeta; hanno un impatto ambientale ridottissimo
e infine sono inesauribili. Tali fonti di energia sono il sole, lacqua, il vento e le biomasse.
sono aree di foresta naturale determinate in gran parte da processi naturali e con piccolo o nullo
impatto delle attivit umane. Le foreste primarie includono foreste tropicali, temperate e boreali;
foreste di conifere e di latifoglie; foreste pluviali, foreste di montagna, foreste di mangrovie. Esse
assicurano l'habitat a circa due terzi delle specie animali e vegetali, oltre a rappresentare la fonte
di vita materiale e spirituale per centinaia di migliaia di indigeni e nativi e per innumerevoli
comunit insediate in foresta. Le foreste purificano l'aria che respiriamo. Prevengono l'erosione
del suolo e combattono le frane. Riforniscono e preservano i bacini, assicurando grandi riserve di
acqua dolce. Aiutano a combattere l'effetto serra, assorbendo grandi quantit di carbonio. Se la
distruzione delle foreste primarie continuer a questo ritmo, met delle specie che le abitano
potrebbero scomparire entro la met del secolo, e con esse sarebbero minacciati molti dei popoli
e delle culture che dipendono dalle foreste.
sono impianti di smaltimento di rifiuti che bruciandoli ne riducono il peso ed il volume. Essi
producono circa un terzo dei rifiuti in entrata e i restanti vengono emessi durante il processo
come sostanze inquinanti solide e gassose. Le sostanze chimiche emesse dal camino di un
inceneritore sono diverse e per quanto riguarda la loro pericolosit c limbarazzo della scelta:
diossine e furani (composti cancerogeni e altamente tossici), idrocarburi policiclici aromatici,
tracce di piombo, cadmio (pu provocare patologie polmonari ed indurre tumori) e mercurio (
dannoso al sistema nervoso centrale ed i suoi composti inorganici agiscono anche a basse
concentrazioni), acido cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo ed ossidi di carbonio. Alcuni di
questi composti si disperdono in atmosfera insieme alle polveri, alle ceneri di fondo, che si
depositano alla base della caldaia durante il processo di combustione, e alle ceneri volanti (quelle
non trattenute dai sistemi di filtraggio). E non ancora finita. Infatti le sostanze contaminanti
emesse da un inceneritore per via diretta o indiretta inquinano laria, il suolo e le falde acquifere.
E questo nonostante i moderni sistemi di abbattimento degli inquinanti riescano a limitare le
dispersioni atmosferiche, la natura della maggior parte degli inquinanti emessi tale da porre
problemi anche a bassa concentrazione. Inoltre questi inquinanti, pericolosi anche a basse
concentrazioni, hanno la caratteristica di resistenza alla degradazione naturale e quindi col tempo
si ha un loro accumulo nellambiente. Nonostante la diminuzione di volume dei rifiuti prodotti, il
destino delle ceneri e di altri rifiuti tossici prodotti da un inceneritore comunque lo smaltimento
in discarica per rifiuti speciali, pi costose e pericolose. Cos non sparisce il problema di
eliminazione delle discariche. La costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni
di lavoro (almeno 4 anni) e pertanto non pu essere considerato, nellimmediato, una soluzione
allemergenza per i rifiuti. Altro aspetto negativo che sono impianti altamente costosi (almeno
60 milioni di euro) e a bassa efficienza che necessitano di un apporto di rifiuti giornaliero e
continuo, in netta opposizione ad ogni intervento di prevenzione della loro produzione e
pericolosit, principi che sono alla base della gestione dei rifiuti dellUnione Europea.
Ovviamente, la costruzione di un inceneritore, implica che viene meno la raccolta differenziata e
quindi il riciclaggio dei rifiuti da noi prodotti. Ma allora, dove stanno i vantaggi nel costruire gli
inceneritori?

ISPRA
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. E' stato istituito con la legge 133/2008;
vigilato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
John Richard Hicks
stato un economista inglese (1904-1989). Il suo volume pi conosciuto Valore e Capitale.
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ONG
organizzazione non governativa indipendente dai governi e dalle loro politiche. Sono quasi sempre non
profit. Alcune tematiche di cui si occupano:povert, diritti umani, benessere, ecologia, ambiente, pace.
stato un un economista inglese (1904-1989). Il suo volume pi conosciuto, Valore e Capitale.
PMI
piccola media industria
Protocollo di Kyoto
un accordo internazionale firmato dai paesi industrializzati e da quelli ad economia in
transizione, a ridurre le loro emissioni totali di gas serra del 5% entro il periodo compreso tra il
2008 e il 2012. Lanno rispetto al quale misurare la riduzione delle emissioni di anidride carbonica,
metano e protossido di azoto il 1990. Mentre per gli idrofluorocarburi, i perfluorocarburi e
lesafluoruro di zolfo si pu scegliere tra il 1990 e il 1995. La riduzione del 5% ripartita in
maniera diversa tra i vari paesi. La riduzione per lEuropa dovr essere dell8%, per il Giappone
del 6% invece per alcuni paesi, se vogliono, possono permettersi di inquinare di pi in quanto ora
inquinano meno di quanto dovrebbero in base ai parametri del Protocollo di Kyoto. Tali paesi sono
Islanda, Norvegia e Australia
Raccolta differenziata
(e di conseguenza il riciclaggio) dei rifiuti domestici e non solo (per esempio, anche negli uffici si
potrebbe effettuare la raccolta differenziata della carta), uno dei pi semplici, ma allo stesso
tempo pi importanti, comportamenti quotidiani attraverso cui ciascuno di noi, pu contribuire
alla salvaguardia dellambiente. Oltre l80% dei rifiuti domestici pu essere raccolto in maniera
differente e quindi pu essere riciclato. Il riciclaggio dei rifiuti comporta la riduzione della
quantit di rifuti nelle discariche che giustamente nessuno di noi vuole a due passi da casa nostra.
Si ha anche una riduzione del materiale vergine utilizzato nelle attivit produttive.
Simboli
presenti sulle confezioni di vari prodotti:

entrambi i simboli (il primo presente sui materiali di carta o cartone mentre il secondo su quelli di
plastica) possono voler dire due cose e cio o che il materiale riciclabile o che parte o tutto il
materiale riciclato. I numeri che vanno da 1 a 6 presenti allinterno del secondo simbolo,
indicano il tipo di plastica e precisamente 1- PET (polietilene tereftalato), 2-PEHD (polietilene
high density), 3-V (vinile) oppure PVC (cloruro di poliviline), 4-PELD (polietilene low density), 5-PP
(polipropilene), 6-PS (polistirene), 7 indica che il materiale non riciclabile. Altri simboli che
possono essere presenti sulle confezioni dei prodotti che compriamo, sono:

PET

indica che la plastica composta da polietilene tereftalato


o

PVC
indica che la plastica composta da cloruro di polivinile

CA
indica che si tratta di carta accoppiata a materiale non riciclabile. Pertanto deve essere
buttata nei rifiuti misti.

ACC
indica che il contenitore in acciaio e pu essere messo nei contenitori per la raccolta
differenziata delle lattine

AL
indica che il contenitore in alluminio e pu essere messo nei contenitori per la raccolta
differenziata delle lattine

Riforestazione
si intende la conversione in foresta di un terreno gi in precedenza forestale, ma che nel passato

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stato convertito ad altri usi.


Sesto programma comunitario di azioni per lo sviluppo sostenibile
l'Unione Europea, definisce le priorit e gli obiettivi della politica ambientale europea fino al 2010 e oltre
e descrive in modo particolareggiato i provvedimenti da adottare per contribuire alla realizzazione della
strategia in materia di sviluppo sostenibile da essa elaborata.
Sviluppo sostenibile
lo sviluppo che soddisfa i bisogni dellattuale generazione senza compromettere la capacit di
quelle future di soddisfare i loro.
Teleriscaldamento
un modo per fornire calore a distanza a pi edifici. Tale calore generato da una centrale che
pu utilizzare tecnologie cogenerative (e come combustibili quelli fossili) e/o fonti rinnovabili.

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