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LEONARDO

SCIASCIA
Periodo storico
Intorno agli anni ’60 del XX secolo il fenomeno del neorealismo si
esaurisce viste le grandi trasformazioni sociali, culturali, ma soprattutto
economiche: il boom economico e il forte sviluppo industriale dell’Italia
producono grandi cambiamenti e grazie alla diffusione dei mass media(in
particolare stampa e televisione), le condizioni di vita di tutte le classi
sociali migliorano.
In un primo momento si ha un ritorno alla tradizione novecentesca del
romanzo, mentre alla fine degli anni ’60 nascono nuove forme letterarie.
Tra gli autori più rappresentativi troviamo Leonardo Sciascia.
LEONARDO SCIASCIA: la vita
● Leonardo Sciascia nacque a Racalmuto, in Sicilia, nel 1921, durante il periodo di guerra;

● Nel 1935 si trasferì a Caltanissetta, dove si iscrisse all’istituto Magistrale IX Maggio e frequentò la
biblioteca comunale e la biblioteca dell’istituto nazionale di cultura fascista;

● Nel 1941 ottenne il diploma magistrale ed iniziò a lavorare all’ufficio per l’ammissione del grano;

● E nel 1949 iniziò ad insegnare in una scuola elementare di Racalmuto;

● Nel 1952 pubblica la sua prima opera: «primo lemma», cioè ventisette testi brevi scritti in prosa;

● Infine muore nel novembre del 1989.


Poetica
L’attività letteraria di Sciascia è sempre stata accompagnata da quella saggistica, di contenuto
o storico o politico o critico-letterale. In quest’ultimo campo si è occupato di poeti siciliani in
«la corda pazza», in particolare di Pirandello, al quale dedicò «Pirandello e la Sicilia» e
«l’alfabeto Pirandelliano», proprio perché la protagonista dei suoi romanzi è la Sicilia, la
Sicilia in tutte le sue forme e i suoi aspetti, compresi quelli negativi, come la mafia, uno dei
temi principali dei romanzi di Sciascia.
I suoi romanzi sono spesso costruiti come gialli privi di lieto fine,
perché per l’autore il trionfo della giustizia non può mai essere dato per scontato. Nelle sue
opere denuncia le violenze, le corruzioni, i legami della delinquenza con la politica e il
problema della mafia.
Opere

Il giorno della civetta(1961) Il contesto(1964)


1 Romanzo di denuncia alla
mafia siciliana
3 E’ costruito in una trama gialla
intorno agi omicidi di alcuni
giudici

2 4
Il consiglio d’Egitto(1963) Una storia semplice(1989)
Narra la vicenda del frate Romanzo giallo incentrato sulla
cappellano maltese e falsario mafia e a criminalità
don Giuseppe Vella organizzativa
Il giorno della civetta
Il giorno della civetta è il romanzo più noto di
Leonardo Sciascia. Esce per la prima volta
nel 1960 sulla rivista «Mondo Nuovo» e l’anno
successivo viene pubblicato in volume dalla casa
editrice Einaudi.  
Il romanzo racconta la storia di alcuni omicidi
commessi dalla mafia e della lotta del comandante dei
Carabinieri Bellodi per scoprire la verità ed arrestare i
colpevoli. Cerca di rompere il silenzio e l’indifferenza
della gente, ma con pochi risultati. Il commissario
Bellodi interroga i soci di Colasberna e, nonostante la
reticenza di questi, riesce a capire che l’omicidio è
legato al fatto che Colasberna con la sua impresa
edile non si fosse adattato al sistema di potere della
mafia.  

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