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PLATONE

SCRITTI DELLA VECCHIAIA


SCRITTI DELLA MATURITA’
Nel Timeo, Platone approda a una parziale
Nella Repubblica , Platone presenta una
rivalutazione dell’arte, già avviata nel Sofista.
digressione sull’arte, che si conclude con
• SOFISTA
l’esclusione di tale disciplina dall’educazione dei
Si distinguono due tipi di arte: l’arte acquisitiva ,
filosofi.
mediante la quale si acquisisce qualcosa di già
La condanna dell’arte vede due motivi
prodotto, e l’arte produttiva, che produce qualcosa e
fondamentali:
risulta proprio per questa ragione più nobile ; in
• uno di tipo metafisico-gnoseologico, in quanto
quanto imitazione, l’arte in senso stretto sarà
l’arte è sostanzialmente «imitazione di
evidentemente una tecnica produttiva.
un’imitazione»: si limita a riprodurre
Viene rivalutato il teatro, in quanto esemplificazione
l’immagine di cose e di eventi naturali che, a
concreta della mìmesis.
loro volta, sono riproduzione delle idee. E
• TIMEO
possiede il valore conoscitivo più basso.
Il cosmo viene descritto come una grande e
• uno di tipo pedagogico-politico , in quanto può
meravigliosa opera d’arte . La cosmogonia richiede
corrompere gli animi , rappresentando individui
anche una competenza artistica, e, poiché si attua
in preda a istinti bassi, volgari e incontrollati , e
come imitazione delle idee, è la più alta forma di
mostrando un mondo dominato dal fato.
mimesi.

L’ARTE

ARISTOTELE

Nella Poetica , Aristotele recupera il valore dell’arte , intesa come «imitazione». Essa può essere realizzata
attraverso i colori e le forme , per mezzo della voce o del suono; può imitare persone superiori, persone comuni o
persone inferiori; può avere un modo narrativo o drammatico.

LA TEORIA DELLA TRAGEDIA illustra principalmente l’unità dell’azione tragica , la quale deve svolgersi con
continuità dall’inizio alla fine . L’oggetto della tragedia è il verosimile, ossia ciò che può verificarsi «secondo
verosimiglianza e necessità». Per lo stesso motivo la poesia è più filosofica ed elevata della storia: la storia
esprime il particolare, la poesia costituisce l’analogo dell’universalità (o necessità) propria degli oggetti della
scienza.

Per Aristotele l’arte non si riduce a un semplice gioco formale , ma tende a configurarsi come una
rappresentazione dell’essenza delle cose , alla stregua di un’attività dotata di «una eminente funzione
conoscitiva».
Oltre a tale funzione, il filosofo riconosce una funzione purificatrice, in quanto sgrava l ‘animo dello spettatore
dalle passioni, dalle tensioni e libera le emozioni, in altre parole l’arte ha sul pubblico un effetto catartico.

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