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Il sistema muscolare

n movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara


Tipi di muscoli

• Scheletrici (volontari e striati)

• Cardiaco (involontario ma striato)

• Lisci (involontari)

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I principali
muscoli
scheletrici

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Le proprietà del muscolo

Le proprietà specifiche del muscolo sono:

• la contrattilità: la capacità d’accorciamento;

• l’estensibilità: la capacità di allungamento quando

viene sottoposto a una forza di trazione esterna;

• l’elasticità: la capacità di ritornare alla lunghezza

originale quando cessa l’azione di trazione;

• l’eccitabilità: la capacità di reagire a uno stimolo

nervoso.

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L’organizzazione del muscolo
scheletrico

Fibre muscolari (sono cellule raccolte in fasci) rivestite


da tessuto connettivo che alle estremità si fonde e
forma il tendine.

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Tipi di muscoli

In base alla forma:


- fusiformi: le fibre sono
parallele alla lunghezza;
- pennati: le fibre sono
disposte obliquamente
sui due lati del tendine;
- semipennati: le fibre
sono disposte su un solo
lato del tendine; fusiforme pennato semipennato triangolare
- triangolari: sono
appiattiti e con piccolo
tendine a un’estremità;
- nastriformi: le fibre
sono parallele alla
lunghezza e interrotte da
più inserzioni tendinee;
-digastrici: hanno un
tratto tendineo
intermedio tra i ventri digastrico
muscolari. nastriforme bicipite tricipite quadricipite

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Origine e inserzione dei muscoli

• Origine è l’estremità
tendinea con cui un muscolo
si collega al punto più vicino
al tronco o all’osso più
stabile.
• Inserzione è il punto di
collegamento sull’osso più
lontano o più mobile.
Nella meccanica muscolare
di solito l’origine
corrisponde al punto fisso e
l’inserzione al punto mobile.
Nel caso dei muscoli retti
dell’addome punto fisso e
punto mobile possono
invertirsi.
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Ruoli dei muscoli

• Agonisti: realizzano l’azione.

• Antagonisti: svolgono l’azione opposta degli agonisti.

• Sinergici: concorrono alla realizzazione di un’azione.

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Azioni dei muscoli

• Azione principale

• Azione secondaria

• Azione di neutralizzazione

• Azione di fissazione

a: presa a pollici in fuori


(o supinata)
b: presa a pollici in dentro
(o pronata)

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Schema: organizzazione del muscolo

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La fibra muscolare

• Membrana cellulare
(sarcolemma)

• Liquido cellulare
(sarcoplasma)

• Filamenti proteici
(miofibrille): actina e
miosina

• Unità funzionale del


muscolo scheletrico:
sarcomero

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Come avviene la contrazione

Occorrono due condizioni:


• presenza di energia
• impulso di comando

In presenza di queste due condizioni, i filamenti di


actina scorrono con un movimento ciclico su
quelli di miosina, spostandosi verso il centro del
sarcomero.

L’accorciamento dei vari sarcomeri impilati


determina l’accorciamento del muscolo, che
inoltre s’ingrossa a causa del sovrapporsi dei
filamenti.

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Tipi di fibre muscolari

• Fibre tipo I, lente o ST (Slow Twitch), rosse.


Possiedono una ricca vascolarizzazione, un contenuto
elevato di mioglobina, di mitocondri, di grassi, e
un’elevata attività degli enzimi del metabolismo
aerobico.

• Fibre tipo II, veloci o FT(Fast Twitch), bianche o


pallide:
– a contrazione rapida resistenti alla fatica (IIa):
hanno un’attività elevata sia gli enzimi del
metabolismo anaerobico che quelli del metabolismo
aerobico.
– a contrazione rapida molto affaticabili (IIb): gli
enzimi del metabolismo anaerobico svolgono
un’attività elevata. Sono in grado di sviluppare
intensità di contrazione elevatissime.
– a contrazione rapida (IIc): è un tipo di fibra
intermedio
n movimento – Marietti tra
Scuola © 2010 De il tipo
Agostini IIa– Novara
Scuola S.p.A. e il tipo IIb.
L’unità motoria

L’ unità motoria (UM) è l’unità di base per la contrazione


muscolare.
È costituita da un certo numero di fibre muscolari collegate fra
loro, alle quali arriva un’unica fibra nervosa motoria comandata
da un motoneurone.
In ogni muscolo ci sono migliaia di unità motorie e ognuna di
esse è composta da un numero variabile di fibre muscolari, a
seconda della funzione svolta dal muscolo.
Tutte le fibre di un’UM si contraggono nello stesso tempo e al
massimo grado quando giunge lo stimolo nervoso.
“Legge del tutto o nulla”: o si contraggono tutte le fibre dell’UM,
oppure tutte rimangono a riposo.

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Il tono muscolare

l tono muscolare è un minimo livello di contrazione


muscolare che permane anche a riposo.

determinato da due componenti:

passiva: anche a riposo alcuni ponti tra actina e


miosina rimangono attivi;

attiva: indotta da una continua attività riflessa del


sistema nervoso.

ono muscolare eccessivo: ipertono (spasticità).

ono muscolare troppo basso: ipotonia


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I muscoli 1

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I muscoli 2

Tricipite della sura


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I muscoli 3

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